i racconti erotici di desiderya |
Antonio, atto finale |
L'appuntamento con Elisa è per il pomeriggio, solita ora, solito appartamentino, il sottotetto di un vecchio palazzo del centro, ben arredato e con il camino in camera da letto, è uno dei componenti d'arredo che adoro, ma, squilla il telefonino, è lei, mi comunica che non potrà esserci a causa di impegno imprevisto di lavoro e, che se non era un problema ci saremmo visti la sera, Va bene, dico io, anche questa sera è ok, visto che ci siamo, è un problema se invito Antonio? E' tanto che non lo vediamo, forse ci divertiremo di più in tre... E lei, Si dai, ho voglia di verti posseduto, succhiato, mentre io ti ciuccio il cazzo... Porca troia, mi è già venuto duro solo al pensiero... chiamo subito Antonio prima che prenda impegni. Ci vediamo questa sera... Ciao, un bacio.
Telefono ad Antonio, Ciao, come stai? E lui, Bene e tu? Elisa è sempre la solita troia? Ascolto quella voce, strana, bassa e un pò troppo sottile e rispondo, Si, certamente, forse di più di come te la ricordi, senti, hai impegni per questa sera? E lui, No, pensavo di andare a letto presto, ma se hai voglia di cazzo in tre, allora vengo!!! Bene, rispondo, la voglia di giocare in tre non mi passa mai, ti do l'indirizzo... Sono le 21 e 30, Elisa arriva ansimando alla porta, 4 piani a piedi sono una tortura per tutti, indossa un cappotto verde lungo fino ai piedi, si intravedono degli stivali neri lucidi, bhe, è molto affascinante, l'aiuto a togliersi il cappotto, che visione... indossa solo una guepiere nera, che le fascia schiena e addome, con le coppe a balconcino che mettono in evidenza il suo grande seno, ancora ben turgido non ostante abbia già superato i 40 anni, indossa uno slip nero di pizzo, completamente trasparente, e le gambe sono perfettamente inguainate da calze nere di seta un pò demodè, ma sempre molto eccitanti, il trucco è molto vistoso da vera troia, la bacio con ardore, le nostre lingue si intrecciano subito, lei sente immediatamente il turgore del mio cazzo sotto la vestaglia da camera, ne scosta un lembo e l'afferra, è sempre una bella sensazione sentirselo maneggiare con cura, mentre lei mi sega ed io la sditalino suona il campanello, Avanti, dico, è aperto... E' Antonio, entra, e nella penombra creata dal camino, non faccio molto caso a lui, dato che ero ancora intento ad intrattenere Elisa, lui si toglie il cappotto, e si avvicina a noi, ora lo vedo bene, e... No, non è possibile, chi sei? Ma sei Antonio? E lui, Certo, ma ora mi faccio chiamare Deborah, sei sorpreso eh? E che cazzo, certo che lo sono, mi trovo davanti uno schianto di figa, due tette da urlo, cosce da sballo.. e un culetto da brividi, anche Elisa rimane ammutolita, lo guarda e lo riguarda, anche lei è incredula a quanto sta osservando, Antonio... cioè Deborah, accenna ad un defilè, due passi e una girovolta, giusto per farsi ammirare, le chiedo, Ma allora adesso dovrò fare doppio lavoro, mi toccherà chiavarvi tutte e due, rimanendo così a culo asciutto.. e lei, Non ti preoccupare, ho fatto del mio meglio per diventare bella, ma, al mio cazzetto non ci ho rinunciato, anzi, non hai idea di quanti maiali vengano da me per farsi inculare, si, farsi inculare da una bella figa.... e ride. Elisa tira un sospiro di sollievo, anche lei già pensava di non potersi godere il cazzetto di Antonio/Deborah piantato nel mio culetto. Dai, dico io, facciamo un brindisi a Deborah, e stappata una bottiglia di buon Pinot, un brindisi tira l'altro, ci troviamo un pò brilli nel lettone, ridiamo e scherziamo, ma, Elisa freme, ha voglia di cazzo, me lo prende in bocca, lo succhia avidamente, per farlo tornare duro, si unisce anche Deborah, mi lecca le palle, corre con la lingua lungo l'asta, torna giù e mi lecca il buchino, sono dei minuti intensi, caldi, bollenti... Appena pronto prendo alla pecorina Elisa, è la sua posizione preferita, è bagnata come una fontana, guardo Deborah, le faccio cenno di avvicinarsi, lei viene subito vicino, ha il cazzetto già duro, è proprio come lo ricordavo, mentro scopo Elisa faccio scivolare il cazzetto in bocca, lo succhio per bene, lei comincia mugulare di piacere, inarca la schiena, spinge quel cazzetto nella mia bocca, mi chiava con un movimento regolare, lo lascio fare, Elisa gira la testa per vedere meglio, sento bene che la cosa la eccita moltissimo, si bagna ancora di più, con una mano si sditalina la clito, violentemente, e gode come una vacca gridando, Ancora... dammelo tutto... mettimelo nel culo sto bruciando dalla voglia.... Presto fatto, fuori dalla figa fradicia e con un solo affondo le sono tutto dentro, lei rimane un attimo senza fiato, poi, comincia dimenarsi come un'ossessa, godo... godo... dice lei, Deborah è pronta per il nostro gioco preferito, ha portato con sè un ottimo lubrificante che profuma di cannella, me lo fa colare sulle natiche, nel solco, lo raccoglie sulle dita e mi penetra con esse, una, due, tre dita, le gira le estrae e le reinfila, ormai sono pronto anchio, mi dimeno come una troia, ho voglia di sentire il cazzetto che mi fotte, e le dico, Sono pronto, fammi sentire questa gioia nel culo... Deborah spinge il cazzetto nel buchino, anzi nel bucone, mi penetra senza alcuna fatica, è una goduria, Elisa spinge il suo culetto a tempo, è un bel trenino, ma, Elisa è curiosamente vacca e si sfila dal mio cazzo per mettersi in posizione favorevole per poter osservare bene come Deborah infila e sfila il suo cazzetto, lei continua a menarsi la clito infilandosi quasi tutto la mano nella figa, mugulando e strabuzzando gli occhi, è uno spettacolo osceno ma decisamente erotico, ora lei chiede l'inversione delle parti, vuole che sia io ad inculare Deborah, bhe, devo dire che in tanto tempo che ci conosciamo, è la prima volta che approfitto del culo di Antonio/Deborah, lo faccio volentieri, pregustando le smorfie di Elisa che ormai non capisce più nulla, ricambio l'uso del lubrificante, abbondo, credendo di poter creare qualche problema a Deborah, ma, appena affondo il cazzo nel suo culo mi rendo conto che è largo da farci passare una bicicletta, penso, Chissa quanti ne hai presi in questi anni... Lei accenna una smorfietta, ma è solo un pò scena per compiacere Elisa, che nel frattempo ha infilato la testa sotto cosce di Deborah, forse per vedere meglio come il mio cazzo entra ed esce dal suo buchetto, inaspettatamente Elisa comincia a succhiare il cazzetto di Deborah, mi sarei aspettato che lei si ritraesse, dato il fatto che lei ha sempre schifato il contatto intimo con le donne, ma, non fu così, si lasciò fare, forse per il fatto che era troppo eccitata o forse perchè la conoscenza con Elisa risale ormai a molti anni, comunque devo dire che il gioco stava durando molto, nessuno dei due, ne io ne Deborah, avevamo intenzione di sborrare, l'unica a godere veramente della situazione era Elisa che avrà raggiunto almeno una decina di orgasmi, avrei voluto cambiare posizione, portarmi quel corpo semi femminile a cavallo, in modo da poter vedere il viso di Deborah, le smorfie di piacere, ma, proprio mentre cercavo di spostarmi... eccola...la sborrata arriva repentina, mi sento fremere tutto l'inguine, le palle si stringono, un getto di sborra inonda il buchetto di Deborah, poi un altro e un altro ancora, sono getti potenti, sento che Deborah ansima dal piacere nel ricevere quel fiume bollente nel culo, e dopo pochi secondi ecco che Deborah rivera nella bocca di Elisa la sua sborra, Elisa ingoia tutto, poi prende in bocca anche il mio cazzo e succhia le ultime gocce rimaste, leccandosi le labbra per raccogliere ciò che rimaneva. Ci stendiamo uno vicino all'altro nel lettone, il camino è quasi spento, ma, non sentiamo freddo, tiro la coperta su di noi, Elisa è in mezzo, è felice, Deborah le sorride e le schiocca un bacio sulla bocca, dicendole, Sei l'unica donna in tanti anni che è riuscita a farmi godere, sono felice... Sono passati altri dieci anni, Elisa mi chiama al telefono, è tutta agitata, noncapisco una parola, le chiedo di calmarsi, lei mi grida, Hai letto il giornale? E io, No, non sono ancora sceso all'edicola... Ma che è successo, è scoppiata la 3^ guerra mondiale? E lei, No, non so come dirtelo, Antonio... Ed io, Bhe che è successo? Antonio è stato trovato morto nel suo appartamento, forse è stato ucciso da uno dei suoi amanti, forse per gelosia... Forse è colpa nostra, nel diario che hanno trovato è probabile che vi siano dei passaggi che riguardano anche noi... Ed io, Ma figurati, ormai sono passati tanti anni, come vuoi che possiamo essere responsabili di quanto successo, nel frattempo una lacrima mi solca il viso, chiudo il telefono, non voglio che mi senta piangere, ma è quello che provo, un profondo dolore per la perdita di un Amico, si, con la A maiuscola, perchè ho visto crescere quel ragazzino, l'ho visto diventare adulto, abbiamo condiviso momenti di entusiasmante gioia, ora, non c'è più, una mano criminale ce lo ha portato via, non restano che i ricordi, che ho voluto scrivere qui, in questi racconti. Antonio ha finito di rallegrare le nostre serate, Elisa è guarita miracolosamente dalla sua ninfomania, ora ci salutiamo a malapena, siamo andati avanti con gli anni entrambi, a volte quando la incontro per strada faccio persino fatica nel riconoscerla, è invecchiata in un giorno, è irriconoscibile, ed io, ormai 50enne, mi trovo solo, con i miei ricordi e miei rimpianti e forse qualche rimorso. Purtroppo non si è mai saputo di chi fosse la mano omicida che ci ha portato via Antonio. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Carino6423 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 03/06/2009 13:27:34 | |
Giudizio personale: | Molto eccitante e trascinante, stupendo. Il finale lascia un pò di amaro per quello che purtroppo la vita ci propizia; meriti un ottimo anche per la sincerità dei tuoi racconti, grazie. | |
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