i racconti erotici di desiderya

Bisogna ascoltare le due campane: (parte prima)

Autore: Simpatica
Giudizio:
Letture: 1703
Commenti: 5
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Questo racconto è la replica del già pubblicato "La donna delle pulizie" narrato dalla protagonista femminile.





Il giovedì è sicuramente il mio giorno preferito….



Quando sono entrata per la prima volta in quella piccola aziendina per svolgere il mio lavoro di “colf”, l’impressione è stata: “che posto NOIOSO!!!” a partire dal capo supremo; un uomo come tanti altri, con qualche chilo in più, pochi capelli e con la testa sempre china sulla scrivania. Il viso sempre scuro che quasi quasi ti mette in soggezione e non ti fa venire molta voglia di scambiare quattro chiacchiere.



Io invece sono, a detta di tutti, una solare…. Canto mentre faccio le faccende e mi piace molto parlare e instaurare un minimo di rapporto con chi vedo sul posto di lavoro.



Ho 42 anni e sono divorziata da un marito che non mi ha notata per tutta la durata del matrimonio preferendo ragazzine di 20 anni più giovani con le quali “ si sentiva ancora vivo “ parole sue…. Ora invece si rende conto che a 50 anni queste di 25 lo stanno prosciugando (e non solo economicamente) e cerca di tornare all’ovile! Mica scemo il ragazzo…



Parlavo dunque del mio posto del giovedì sera!



Bruno, si chiama così il padrone dell’aziendina in questione, lo trovavo sempre con questa testa china sulla scrivania, il computer acceso e neppure il tempo di dirmi “buonasera”!!!



Un giovedì come tanti altri mi sono fatta coraggio e, appoggiandomi allo stipite del suo ufficio, ho timidamente pronunciato le poche parole che poi avrebbero cambiato la mia vita: “sig. Bruno buonasera, come è andata la settimana??”.



Cambiare la mia vita?? L’ho stravolta con solo quelle poche parole!!!!



Quello sguardo, che fino a quel momento avevo visto concetrato su pratiche o computer, si è spostato su di me….. GLI OCCHI!!! Dicono che gli occhi sono lo specchio dell’anima, ma quelli esageravano…. Occhi neri come la pece… occhi nei quali ti saresti sentita annegare…. Occhi nei quali avrei voluto annegare!!! Sembrava mi stessero spogliando, palpando e il piacere mi prese facendomi mancare il respiro.



Da quel giovedì il rito è sempre lo stesso: io arrivo, entro nel suo ufficio, scambiamo quattro chiacchiere e poi comincio il mio giro facendo sempre una fatica enorme per non saltargli addosso e concedermi a lui completamente….



Sentivo il suo sguardo sul mio corpo e il fuoco mi incendiava dentro. Iniziava dal basso e saliva fino al cervello non permettendomi di capire più nulla….



Eccoli i miei giovedì sera! Non ne potevo più!



Un giorno come tanti ero ospite da mia cognata e sfogliando una rivista cade a terra uno di quei libricini…. Allegati si chiamano. Lo sfoglio senza neppure sapere cosa sto guardando quando riesco a focalizzare le figure!!! E’ stato un fulmine a ciel sereno, un’illuminazione, una visione! Finalmente sapevo come fare ad averlo. Finalmente lui sarebbe stato mio!



Presi il coraggio a quattro mani e il giovedì successivo, come al solito, entrai nel suo ufficio ma questa volta la domanda che posi era diversa. “ buonasera sig. Bruno, avrei bisogno di un suo consiglio”. Il cuore andava a mille e sentivo il mio petto , prosperoso oltretutto, alzarsi ed abbassarsi… lo avrebbe notato?? Dovevo stare calma e andare avanti con il mio….”piano”….



I suoi occhi si posarono su di me, mi guardarono con un’aria stupita quasi mi stesse chiedendo il perché di quella interruzione non preventivata…



Continuai: “ per capodanno avevo intenzione di comprarmi qualcosa di carino… secondo lei che mi sembra uomo dai gusti raffinati, sarebbe meglio questa coulotte o questo perizoma?” e così dicendo gli mostrai le foto sul famoso allegato.



Li per li mi sembrò preso alla sprovvista e, dopo avermi squadrata per benino, mi disse ciò che mai più mi sarei aspettata di sentirgli dire:” non saprei, guardando il catalogo le potrei dire quale mi piace di più, ma non potrei dirle quello che di questi due indumenti le starebbe meglio!”…



Ecco. Questa era la risposta che desideravo con tutta me stessa sentirmi dare ma che, fino a quel momento, mai avrei sperato sentirmi dire…..



A quel punto la mia insicurezza, il mio imbarazzo svanirono lasciando posto ad una sola convinzione o per meglio dire, certezza. LUI MI VUOLE…..



Ecco perché la risposta che uscì da queste mie labbra vennero fuori con molta naturalezza e sicurezza…:” hai ragione. Vorrà dire che acquisterò tutti e due gli articoli e poi li indosserò per mostrarti il risultato. Diciamo che per il prossimo giovedì sarò in grado di fare questa sfilata…. ti può andare bene???”



Non aspettai neppure la risposta, mi girai e, con non chalance, cominciai il mio solito giro.



Arrivata nell’ufficio di fianco sentii le gambe cedere… la mia sicurezza cominciava ad abbandonarmi…. Il fuoco… il fuoco mi stava bruciando tutta! Era quasi un dolore fisico…. Che voglia di toccarmi facendo in modo di alleviare questo fuoco-dolore che sentivo… le mie cosce umide degli umori che il fuoco stesso aveva provocato… i miei seni duri e i miei capezzoli avevano quasi voglia di uscire dalla veste che indossavo per fare il mio lavoro….



Non potevo… dovevo resistere… non era certo quello il posto migliore, o no?? Certo che se lui fosse entrato in quel momento…. O Madonnina Santa! Perché non viene? Ho una voglia pazza di sentirmi le sue mani addosso e il suo membro dentro!! Mi devo accontentare, per ora, di una scappata in bagno e di una “seduta autoerotica” (l’ho letto in qualche rivista ultimamente).



Come è ovvio, la settimana non passava mai… una volta andata nel negozio di intimo dove vado di solito e ever acquistato gli indumenti per la mia sfilata, il tempo parve rallentare se non addirittura FERMARSI!



Ma perché non siamo a giovedì! Perché tutti quanti quelli che mi circondano non capiscono che io ho BISOGNO che il tempo passi in fretta! Ma tutto questo non serviva a molto se non a rendermi i giorni più pesanti e più….. lunghi…..



Finchè, finalmente, si arrivò al tanto agognato giovedì!



Arrivai alla solita ora e, come al solito, parcheggiai il furgoncino di fronte all’entrata.



Una volta dentro, passai, come al solito, dall’ufficio di Bruno e, come al solito, scambiai quattro chiacchiere con lui; questa volta però avevo con me qualcos’altro oltre alle solite cose che mi servono per lavorare…



Visto che è il primo racconto che oso scrivere, gradirei leggere commenti sia da parte di lettrici che da parte di lettori (qualora ce ne fossero).Grazie.









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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Elifra_1972 Invia un messaggio
Postato in data: 23/01/2008 17:10:24
Giudizio personale:
Ragazzo stai andando benissimo
E\' veramente bella
Aspetto con ansia il seguito
Saluti

Autore: Comply Invia un messaggio
Postato in data: 05/06/2007 10:18:04
Giudizio personale:
mi sembra di vedere mia moglie al lavoro e la tua storia molto simile alla sua non fa altro che accuire i sensi nei momenti di eccitazione. Continua a scrivere sai farlo. ciao da loris e liuba

Autore: Tuareg25 Invia un messaggio
Postato in data: 17/07/2006 16:49:40
Giudizio personale:
brava ci sai fare una come te che non si lascia intimidire dalle situazioni lo hai voluto e l\'hai preso, brava brava brava

Autore: Ulisse_66 Invia un messaggio
Postato in data: 13/07/2006 10:31:49
Giudizio personale:
Divertente l\'idea di un\'altra persona che scrive il racconto \"dall\'altra parte\" .... continua!

Autore: Pandorogianni Invia un messaggio
Postato in data: 13/07/2006 07:08:46
Giudizio personale:
sei la donna che tutti gli uomini vorrebbero incontrare. una che vive le sensazioni, l\'eccitazione , che sa prendere l\'iniziativa (anche in maniera molto porca). penso che meglio di così non potevi fare, sei stata intrigante e sfacciata allo stesso tempo. fortunato l\'amico dell\'ufficio. a trovarne di donne come.
brava, il tuo racconto mi ha fatto eccitare , cosi\' come gli altri raccontati dalla parte maschile. hai chiarito cosa passava nella testa e nel corpo dell\'altro attore di questa storia(una specie di dietro le quinte).


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