i racconti erotici di desiderya

Cena da amici


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“Stasera andiamo a cena da amici”, le dissi con voce ferma e decisa. “Da chi?” chiese lei timidamente, la guardai e ripetei la stessa frase. Annui e si diresse verso l’armadio per scegliere cosa mettersi. Prese dall’armadio un pantalone nero ed una camicetta bianca e li posò sul letto. Mentre lei andò in bagno glieli feci sparire e misi al posto di quei vestiti scelti da lei, quello che io volevo che si mettesse: una gonna nera con un lungo spacco ed una maglia bianca molto scollata, niente intimo. Glielo scrissi su un bigliettino, aggiungendo che avrebbe dovuto indossare solo quello che io avevo scelto ed uscii a bermi una birra al bar sotto casa. Bevvi due birre assieme ad un amico, poi rientrai in casa; la trovai seduta sul divano che leggeva un libro, con addosso i vestiti che le avevo ordinato. Mi chinai su di lei e la baciai la fronte, poi andai a cambiarmi a mia volta.

Arrivammo a casa del mio amico circa un’ora dopo. In macchina avevamo chiacchierato e ci eravamo fermati a comprare due bottiglie di vino. Le presentai i miei tre amici, tre uomini sulla trentina prestanti e carini. Guardavano la mia compagna con occhi vogliosi e assatanati. “ Andiamo in cucina”, le dissi. Lei mie seguì, le presi la mano e la poggiai sul mio cazzo. “Ne avrai tanti per te, stasera” “Ma…” la interruppi e le feci capire che era un ordine. Le infilai una mano sotto la gonna e toccai la sua fica nuda… “A lei piace, è già bagnata…” . Le indicai i piatti e le pentole, “Servici da mangiare .” le dissi. Mi andai a sedere al tavolo, e lei ci portò i piatti con grazia, con fare da gatta, si chinava leggermente sui miei amici mostrando loro il seno. Poi si sedette accanto a me.

Dopo cena, le ordinai, questa volta davanti a tutti, di versarci del whisky, e chiesi a Marco di mostrarle dove lo tenesse. Lui si alzò e la accompagnò verso un piccolo nobiluccio, “Sono lì dentro, nello scaffale in basso”. Lei si chinò, quasi in ginocchio davanti a lui, aprì lo sportello e prese la bottiglia. La sua faccia era all’altezza del cazzo di Marco ed io ero eccitatissimo. Marco si venne a sedere e lei versò per tutti. Il mio cazzo era ancora in tiro, presi la mano di lei e la poggiai sul mio pacco. Lei cominciò a carezzarlo attraverso i pantaloni. Poi mi andai a sedere sul divano e i miei amici mi seguirono. Lei si avvicinò e fece per sedersi accanto a me, ma gli feci cenno verso un altro posto libero, in mezzo tra Marco e Luca. Lei mi guardò, poi si andò a sedere. Giulio, il padrone di casa, accese il televisore ed inserì un film hardcore, spegnendo contestualmente le luci. Dopo pochi minuti eravamo tutti eccitati. Mi avvicinai alla mia compagna, le presi le mani e le poggiai sui cazzi di Marco e Luca, poi mi avvicinai al suo orecchio e le sussurrai “Fai contento il tuo padrone” . Lei cominciò ad accarezzarli, poi estrasse quello di Luca, duro e vigoroso, si chinò e cominciò a succhiarlo, mentre mi guardava eccitarmi e masturbarmi, Giulio si avvicinò e alzandole la gonna cominciò a leccarle la fica. Alternava il cazzo di luca e Marco, li succhiava con passione , mentre godeva per la lingua di Giulio. Poi si alzarono tutti e le si misero attorno, lei seduta lo succhiava a tutti e tre, fino ad alzarsi , togliersi la gonna ed incitarli a scoparla. Marco non perse tempo e la penetrò quasi con violenza. LA sbatteva come un toro e lei urlava di piacere, mentre segava gli altri due e mi guardava negli occhi. Mi avvicinai quando Marco venne e si allontanò, lei me lo prese in bocca, mentre Luca sguazzava dentro di lei che raggiungeva il primo orgasmo. Mi coricai sul divano e la feci salire su di me, mentre Giulio le leccava il culetto e lo preparava al meglio. Dopo entrò pure lui e gli occhi di lei si chiusero per un istante nel massimo del piacere, mentre Luca le sbatteva il cazzo in faccia ed io le ordinavo di succhiarlo. Giulio venne, e Luca si sostituì a lui, mentre lei urlava di piacere dopo il secondo orgasmo di fila. Marco intanto si stava riavvicinando con il cazzo di nuovo duro e con Giulio si davano il cambio. Mi alzai e lasciai il posto a loro. La scopavano con ardore e violenza ed io mi masturbavo felice. Vennero tutti e lei stremata, venne da me, mi baciò sulle labbra e mi salì di sopra. Le venni dentro dopo pochi minuti.



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