i racconti erotici di desiderya

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Sul sito scambio qualche mail con una coppia cinquantenne nostra coetanea. Il dialogo virtuale si palesa positivo e passiamo all’incontro reale. Appuntamento da loro in garconniere per un caffè.
Il posto è in centro città, comodo ed accogliente, perfetto per lo scopo, a partire dalle luci per arrivare alle dotazioni. Contro una parete fa bella mostra di se un lettino professionale per massaggi.
Ci sediamo su poltrone e divano e prendiamo il fatidico caffè d’apertura. Sia Bruno che Elena sono buoni conversatori. Intrattenerci con loro risulta subito piacevole, a prescindere dal fatto prettamente sessuale che ci ha portato ad incontrarci.
Mentre parliamo, vedo Vale che continua a guardare quel lettino per massaggi. Bruno, altrettanto conscio di quell’interesse della mia amica, le propone un bel massaggio a più mani. Detto fatto; Vale, quasi senza rispondere, svestendosi si sdraia pronta a ricevere quelle carezze delicate sul corpo che tanto ama.
Lei nuda sul lettino e noi tre vestiti a suo contorno, inizia il massaggio. Bruno ed Elena le passano le loro sapienti mani su collo, schiena, sedere e gambe, io osservo. Ad un certo punto vedo la mano di Elena staccarsi dal corpo di Vale per posizionarsi sul mio cavallo di pantalone. La sento palparmi, mentre Bruno concentra il suo massaggio sull’incrocio cosce di Vale, trastullando lentamente sedere e fighetta.
Vale inizia a sospirare. Io cerco il seno di Elena aprendone la camicetta e, contemporaneamente, la accarezzo sotto la gonna, sentendo sulla mia mano quell’umido spia di un’eccitazione ormai in crescendo. La mano di Vale, si stacca dal lettino e va a cercare il membro del suo massaggiatore. Ormai il massaggio su Vale è solo più a due mani. Io ed Elena iniziamo a spogliarci reciprocamente, alternando lo sfilar vestiti con lunghi baci e sensuali passaggi di lingua sulle varie parti del corpo che, l’una dopo l’altra, iniziano ad essere non più ricoperte di indumenti. Poso la mia bocca sulla vagina di Elena e ne percepisco la voglia. Al pari lei, prendendo in bocca il mio cazzo, lo sente pulsare goloso di sesso. Vedo Vale, nel frattempo, aver liberato dai pantaloni il membro di Bruno e, protesa dal lettino, succhiarlo avidamente. Anche Bruno a questo punto si spoglia… il massaggio si trasforma in gioco di tutti con tutti.
Ci troviamo avvinghiato sul letto, con i quattro corpi che si contorcono, si aggrovigliano, si strusciano, mentre le bocche ormai fameliche si cercano e cercano le rispettive parti erogene, nell’intento di ripagare il piacere che ognuno sta assaporando su se stesso.
Mentre l’eccitazione sta diventando ormai incontrollabile, Vale scende dal letto e, invitando Elena a seguirla, si va a sedere sul lettino dei massaggi. Io e Bruno ci troviamo soli nel letto con le due donne che, dall’alto, ci guardano. A quel punto ho capito ove Vale vuole portare il gioco. Mi chiedo solo se anche ad Elena la cosa piaccia quanto piace a Vale. La risposta la da Elena stessa che, anticipando Vale, ci chiede di esibirci per loro due giocando tra noi… solo uomini per il desiderio guardonistico delle donne. Vale è entusiasta per ciò che si appresta a godersi ed ancor più per l’aver trovato un’amica con la sua stessa passione: masturbarsi guardando due uomini che si succhiano.
Detto fatto, io e Bruno ci posizioniamo a sessantanove succhiandoci i membri, scorrendoci gli scroti con le lingue, mentre l’occhio di entrambi va alle due donne che, scosciatamente sedute sul lettino l’una a fianco dell’altra, ci guardano eccitate masturbandosi reciprocamente. Solo raramente staccano lo sguardo da noi per mordicchiarsi i capezzoli o per baciarsi… il gioco in quel momento non è saffico, è prettamente omo per il desiderio e l’eccitazione di Venere.
Le sentiamo, prima Elena poi Vale, godere, gemendo senza però schiodarsi dal guardare noi due che, nelle posizioni più articolate, ci palleggiamo i membri e ci succhiamo reciprocamente. Ancora sussultanti per il piacere appena provato, le vediamo scendere dal lettino e tornare sul letto. Le sentiamo inserirsi tra noi. Vale affianca la sua bocca alla mia per dividere con me il cazzo di Bruno, altrettanto fa Elena per dividersi con Bruno il mio cazzo in bocca. Il gioco delle bocche è volutamente lento, fatto di delicate leccate tendenti a far durare il più possibile il momento. Man mano i cazzi divengono proprietà solo delle due donne. Io e Bruno ci corichiamo fianco e fianco, godendoci il bel vedere delle due che, a questo punto, si scambiano i nostri strumenti tra le labbra. Ora l’una ora l’altra, ora tutte e due sul medesimo cazzo per poi, sempre insieme, passare all’altro…
Non so quanto sia durato quel gioco di lingue e bocche… tanto, troppo per la mia voglia di orgasmo. Non riesco più a tenere. Vale capisce che sto per esplodere ed allora cambia le posizioni. Loro due stese sul letto e noi maschi, inginocchiati sul pavimento, a leccarne il nettare, a farle godere con le nostre lingue. Vedo a fianco a me Bruno con il viso affondato tra le cosce di Vale, mentre io bevo gli umori sempre più copiosi di Elena. Vedo le due vibrare di piacere sotto le nostre lingue mentre si cercano i capezzoli con le bocche. Le sentiamo godere quasi in contemporanea. Elena gemendo mi inonda il viso con i suoi caldi succhi, mentre Vale urla “vengo… ancora… ancora”. E mentre ancora sussulta, Elena si gira offrendomi la sua fighetta fradicia per un finale alla pecorina. La prendo e lei continua a godere, prima godeva sotto i colpi della mia lingua ora gode pompata dal mio uccello. Sento Vale che mi sussurra “prendila”, “scopala bene”, “sborrala tutta”, mentre con le unghie mi pizzica i capezzoli ed invita Bruno a mettermi il cazzo in bocca. Lui è subito in piedi davanti a me, con il suo cazzo proteso verso la mia bocca. Lo prendo in bocca mentre pompo Elena. Ad ogni affondo nella figa di Elena affondo la bocca sul cazzo di Bruno, con erotico sincronismo di movimento. Vale ci guarda estasiata, masturbandosi inginocchiata al nostro fianco.
Poi vuole tornare partecipe anche lei. Dirigendo il gioco fa mettere Bruno sotto di noi. Sento la sua lingua accarezzare il mio cazzo ogni volta che fuoriesce dalla figa di Elena, mentre Elena la sente sul suo clito quanto io le sono completamente dentro. Noi scopiamo e lui ci lecca… ma non solo. Mentre Bruno ci delizia ulteriormente con la lingua il già delizioso piacere della scopata, Vale imprigiona nella sua bocca il suo cazzo ed inizia a spompinarlo sempre più velocemente. Io sto scopando Elena in figa, Bruno sta scopando Vale in bocca.
Ormai non riesco più a tenermi… annunciando l’orgasmo, esplodo dentro Elena. E mentre insieme ci godiamo i sussulti del post coito, vedo Bruno in piedi fuori dal letto con Vale inginocchiata davanti a lui… capisco al volo la situazione. Vale vuol godersi la spruzzata di Bruno sul viso e sulle tette, mentre con una mano si masturba e con l’altra porta lui all’esplosione. Li sentiamo godere insieme. Vale entra nel suo ennesimo orgasmo di quel pomeriggio esattamente mentre Bruno la spruzza ovunque con al sua calda crema. Io sono ancora dentro ad Elena, ed insieme li guardiamo e godiamo mentalmente di quel loro godere fisico, peraltro da noi provato poco prima.
Senza rivestirci incominciamo a chiacchierare, riprendendo quella conversazione prima interrotta per la voglia di massaggio di Vale. Ci troviamo bene a chiacchierare insieme, così come ci siamo trovati più che bene nel divertirci con i corpi poco prima. L’impegno, quando ci lasciamo dopo circa un’oretta, è di rivederci a breve.
Non passa una settima ed infatti siamo nuovamente insieme in quella garconniere. Il divertici insieme è stato così pregnante che, a quella seconda volta, son seguite altre volte, tanto da essere divenuto anche possibile, quando una delle due donne, che sono quelle che hanno maggior problemi sugli orari, non può liberarsi, divertirci anche solo a tre, io con Bruno ed Elena o Bruno con me e Paola.
Questa è storia di circa un anno addietro, precedente a quella dei due altri racconti già pubblicati, ma mi è venuto di scriverla ora perché, tra poco, ci troveremo per l’appunto io e Vale con Bruno, per un bel fine pomeriggio a tre... preferiamo chiudere una giornata di lavoro on questo tipo di aperitivo, rispetto a quello classico che si sorseggia al bar.


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