i racconti erotici di desiderya

Come ho vinto la payra di rimorchiare......

Autore: Duedinoi
Giudizio:
Letture: 767
Commenti: 4
Dimensione dei caratteri: [+] - [ - ]
Cambia lo sfondo
Forse per voi maschietti e perché no anche femminucce, il fatto che una ragazza decida di fare le sue esperienze sessuali corrisponde a dare l’etichetta di puttana ad una donna. Siamo pieni di un retaggio culturale che concede al maschio in quanto tale il diritto di “assaggiare” qui e la i frutti del piacere senza che ciò in assenza dei limiti posti dalla religione, per chi ci crede, sia generalmente considerato disdicevole, anzi. Purtroppo questa etichetta condiziona in modo pesantissimo i nostri comportamenti sociali e sessuali.

So benissimo che da un incontro sessuale con un maschietto che mi “tirasse”, il più delle volte riceverei piacere sotto forma di gustosi ed appaganti orgasmi, se il compagno di turno fosse anche dotato di cervello, sicuramente non proverei ne fastidio ne sensi di colpa ma anzi per un po’ il ricordo di quell’incontro alimenterebbe le mie fantasie erotiche, lanciandomi spensieratamente alla ricerca di una nuova avventura.

Bene, ti voglio raccontare cosa mi è successo una sera di dicembre…………

Come spesso accade, con il mio compagno che qui chiameremo “Marco” decidiamo di andare al privè. Li si balla, si cena. Ci sono gustosi frutti da assaporare quando dopo tante sigarette la bocca ti si secca, i bagni sono puliti ed è un piacere lavarsi la patatina accaldata dopo una serie di frenetici balli al ritmo di nuove musiche orientaleggianti, ci sono tante belle coppie ma soprattutto molti bei singoli puliti, educati e perché no anche molto carini….. Sai a me piacciono i maschi sui quarant’anni, di solito sanno come dare piacere ad una donna, e soprattutto non hanno fretta, la sanno guardare, sanno aspettare, non sono invadenti e si propongono con garbo, capiscono come prenderti e a me che sono molto delicata di pelle, non si mettono a stringere i capezzoli come fossi una mucca…….

Di solito, siccome sono comunque un po’ timida, aspetto che altre coppie o altre donne comincino a fare qualcosa, mi metto li da una parte ed aspetto che qualche singolo si prenda cura di me così da lasciarmi andare a lui e alle sue manovre spesso aiutata in questo dal mio compagno che ama vedermi con altri maschi mentre mi spoglio per loro e mi faccio toccare. A lui si fa subito duro e senza disturbare le mie “performances” si masturba con infinito piacere…..per poi prendermi senza preservativo alla fine quando tutti si siano “serviti”, e sapessi come mi piace riceverlo nella mia vagina duro e pulsante percependo il calore della sua carne viva e del suo sperma che mi regala copioso alla fine del suo orgasmo.

Bene, dicevo, quella sera del 14 dicembre (tu dove stavi?) non c’era molto movimento, tutti apparivano un po’ annoiati, sembrava non ci fosse energia nell’aria, qualcuno nelle stanze del labirinto faceva qualcosa, ma più per il dovere di farlo che per un naturale anelito si sesso. Io e Marco girammo qui e la in cerca di situazioni, un pò al cinema, un pò nelle dark room, ma era come detto, tutto fermo……ci sedemmo sulle poltroncine della discoteca a guardare l’unica coppia che ballava. Sulle altre poltrone sedevano dei singoli anch’essi un po’ annoiati , due in particolare piuttosto interessanti. Marco si diresse verso la consolle del Dj per chiedergli se non potesse mettere su un pò di musica araba che sapeva mi piacesse molto.

Fu subito accontentato e finalmente mi sentii pervadere dalle note calde e sensuali di Turkan fortemente ritmate e che pian piano mi entravano nel corpo, nello stomaco. Marco, sedutosi di nuovo, mi osservava con gioia mentre via,via mi lasciavo prendere dalla musica, incurante di ciò che accadeva intorno a me. Sapevo che il mio modo di ballare eccitava molto il mio compagno, e nello stesso modo anche gli altri o le altre che in quel momento mi stessero guardando…….

Cosi, presa dalla musica, cominciai a togliermi la camicetta nera e trasparente, la gettai verso Marco, mostrando il mio busto nudo ed il mio seno ben disegnato. Lo agitai avvicinandomi a lui e nella luce degli spot multicolori esso apparve pieno e lucido di sudori. Mi sentivo finalmente viva, carica, piena di energia, la musica aveva fatto il miracolo di svegliare i miei sensi assopiti. Sentivo su di me gli sguardi vogliosi dei maschietti e ciò mi indusse a slacciare la fibbia della grossa cintura bianca dei pantaloni, mi diressi verso Marco e a pochi centimetri dal suo viso cominciai ad abbassarli, scoprendo lentamente le mutandine che disegnavano le mie chiappe rotonde. Una lampada di Wood insieme alle stroboscopiche faceva risaltare il bianco che mi si infilava giù nelle natiche. Strofinai il mio notevole culo sul viso eccitato di Marco che prese a leccarlo con avidità dando baci e piccoli morsetti. I due ragazzi sulle poltrone pur interessati non avevano però il coraggio di alzarsi, ma a me adesso andava di fare altro che non ballare e basta………

Dovevo sbloccare la situazione.

Mi venne in mente che le ragazze che fanno gli show nei locali di strip, volteggiano verso il pubblico seduto e mezze nude si lasciano per pochi secondi toccare. Presi coraggio e sempre con i pantaloni un po’ abbassati, feci due piroette verso quello alla mia sinistra, mi girai ed anche a lui misi il mio culo sul suo viso, poi mi allontanai e feci lo stesso con il ragazzo alla mia destra. La prima reazione di entrambi non fu particolarmente pronta, ma al secondo passaggio, non se lo fecero ripetere due volte e cominciarono a palpeggiarmi le natiche ed io li lasciai fare senza fretta di spostarmi. Quindi ritornai da Marco, gli slacciai i pantaloni tirandogli fuori il cazzo ancora un po’ barzotto, mi inchinai e lo presi in bocca facendo schioccare i risucchi con i quali liberavo la sua cappella ad ogni succhiata. A quel punto i due ragazzi, sicuri che non si trattasse più solo di un gioco si alzarono in piedi e vennero dietro di me. Sentii le loro mani frugarmi dappertutto, quattro mani esperte, che sapevano come sollecitarmi, soprattutto uno dei due, che poi seppi si chiamasse Lorenzo, mi passo da dietro il dito medio sul clitoride così bene che la mia fighetta si bagnò immediatamente. Era quello che volevo, essere masturbata per benino mentre assaporavo il piacere delle altre mani sul mio corpo. Volevo di più, ero eccitata anche dal cazzo di Marco che brillava lucido di umori fra le sue dita, mi abbassai del tutto pantaloni e mutandine, mi girai offrendo il pelo disegnato della mia fica agli sguardi dei due ragazzi, uno dei due aveva sguainato l’asta, all’altro lo feci io. Presi i loro cazzi già quasi duri fra le mani e li sentii diventare di pietra. Lorenzo lo aveva più lungo, quindi decisi di strofinarmelo sul clitoride, mentre lo spingevo verso il mio corpo fremente, con la mano libera mi occupavo del cazzo dell’altro ragazzo. Mi piaceva sentirli reagire così bene mentre mi baciavano sul collo, sulla bocca, sulle orecchie…..

Il dito di Lorenzo mi stava conducendo all’orgasmo, ma io volevo sentirmi penetrata. Sussurrai all’orecchio chiedendo se avessero con se i preservativi, in un attimo entrambi erano pronti e protetti. Mi chinai verso Marco rimanendo con le gambe ben tese in modo che il mio culo svettasse in alto. Lorenzo fu il primo, mi prese per i fianchi e senza bisogno di aiuti me lo spinse dentro con sicurezza. “Ahhh” mormorai sommessamente, non per il dolore, ma per la straordinaria sensazione del suo membro che scivolava centimetro dopo centimetro dentro di me riempiendomi tutta. Lo sentivo erigersi ancora di più se possibile, pulsandomi fino in fondo all’utero. Data la posizione da sotto in su quando arrivava su in cima premeva sulla parete dei miei intestini, provocandomi un piacere riflesso anche su per il culo, lo volevo di più, quindi mi chinai verso il cazzo di Marco che presi a succhiare con forza. Mi sentivo avvolta dal sesso che non era più solo un fatto esterno a me, ma mi avvolgeva, mi circondava, mi entrava dentro. Ero estasiata, sentivo onde sempre più forti di piacere, non volevo venire subito, ma non resistetti, liberando un primo orgasmo poderoso fra sospiri sempre più incessanti e grida a stento trattenute. Lorenzo anch’esso preso dalla sensualità di quello che stava vivendo, mi sbattè con forza urlando tutto il suo piacere mentre riempiva di litri di sperma il suo preservativo. Ci fu un momento di quiete, giusto il tempo di riprendere fiato, che l’altro ragazzo volle anch’esso la sua parte. D’altronde io sentivo ancora forti le contrazioni del mio utero ed il piacere ricrescermi dentro con veemenza. Lo accettai subito, dirigendone la cappella verso il mio buco caldo e scivoloso di umori. Non aspettò con calma, ma si impossessò di me con foga, anzi con rabbia. Mi prese per i fianchi e come aveva fatto Lorenzo un attimo prima cominciò a sbattermi ad un ritmo indiavolato. Era quello che volevo! Mi sentivo crescere dentro l’animale troppo a lungo sopito, la bestia che è dentro ognuno di noi. Volevo che mi prendesse con foga lo volevo duro, forte, maschio!

Lui era più bassino di Lorenzo e quindi il suo cazzo mi strofinava anche la zona del clitoride……Ci misi pochi minuti a venire d nuovo e fu bellissimo e diverso, fu un piacere liberatorio. Ero io che avevo preso e non dato, i miei partners erano stati oggetto del mio piacere e non io del loro. Il secondo ragazzo non era ancora venuto, ed allora mi sentii in dovere di farlo concludere, mi inginocchiai di fronte a lui, gli tolsi il preservativo e cominciai a succhiare con forza il suo glande paonazzo………pochi colpi ben assestati e sentii le pulsazioni del suo orgasmo salirgli su per l’asta tesa, appena in tempo perche lo sperma fosse lanciato ad almeno un metro dietro di me, con la mano con la quale avevo aiutato il pompino, lo masturbai con forza stringendolo duro, perché fino a che anche l’ultima goccia di sborra e di piacere abbandonasse il suo corpo spossato.

Mi girai verso Marco appena in tempo per vedere l’epilogo delle sue manovre culminate anch’esse in uno schizzo copioso che gli colò giù per le dita nervose fino a riempirgli il pelo del pube. Ero felice e sazia, mi alzai in piedi girandomi verso la pista per rivestirmi. La sala si era riempita, altri singoli con i cazzi di fuori si erano masturbati allo spettacolo ed il loro sperma brillava a terra illuminato dalle luci della discoteca, c’erano almeno altre dieci persone intorno a noi ed una coppia preso coraggio cominciava a fare sesso li vicino sui divanetti………mi sentivo come una Regina….!













giudica questo racconto

Attenzione, solo gli utenti registrati su Desiderya.it possono esprimere giudizi sui racconti

Per registrarti adesso CLICCA QUI

Se sei un utente registrato devi autenticarti sul sito: CLICCA QUI


I vostri commenti su questo racconto
Autore: AndreaIII Invia un messaggio
Postato in data: 08/05/2008 16:40:58
Giudizio personale:
bè...mi sarebbe piaciuto essere lorenzo...un bacione

Autore: Carino6423 Invia un messaggio
Postato in data: 03/04/2008 18:32:59
Giudizio personale:
......... l\'ho letto e ......... la mia eiaculazione è avvenuta contestualmenete a quella di Marco, brava.

Autore: Duedinoi Invia un messaggio
Postato in data: 03/04/2008 04:59:30
Giudizio personale:
.....ogni volta che lo rileggo mi eccito..........

Autore: Duedinoi Invia un messaggio
Postato in data: 03/04/2008 04:57:26
Giudizio personale:
.....ogni volta che lo rileggo mi eccito..........


Dal Sexy Shop di Desiderya...
In: Sexy party
Ciabatte pene fucsia
Ciabatte pene fucsia
Divertenti le ciabatte a forma di pene per un bell...
[Scheda Prodotto]
In: Coadiuvanti
Flutschi professional 50ml
Flutschi professional 50ml
Lubrificante a base di acqua e silicone mantiene a...
[Scheda Prodotto]
In: Bdsm
Top nero latex
Top nero latex
Top realizzato interamente in lattice con spalline...
[Scheda Prodotto]