i racconti erotici di desiderya

Dedicato a mirellaforte

Autore: Kabir65
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Mi costa molto confessarlo, ma ora non ho più la forza di nasconderlo: “sono stata sedotta da una donna!”.

Non doveva succedere, era successo solo nei sogni, con lei, donna fatale e senza volto. Ma il sogno si è fatto realtà: la donna fatale ha il volto della suocera di mio figlio, mi fa volare, mi fa godere come nessuno mai.

In un pomeriggio di calura nell’ultima estate marina, ero sola in casa con la mia consuocera quando lei, con fare materno, mi propose una doccia rinfrescante prima della consueta siesta.

Inizialmente mi sembrava una richiesta normalissima che io accetto di buon grado. Con grande indifferenza lei si spoglia e mi precede nella doccia, invitandomi a fare altrettanto, quindi mi denudo anch’io e la raggiungo in cerca dell’agognato refrigerio.

L’acqua è tiepida, deliziosa. Nelle nostre nudità la mia amica si complimenta per i miei seni, grossi e duri, e per la mia deliziosa peluria nera. Non posso essere che compiaciuta, ma nello stesso tempo un po’ sorpresa e anche incuriosita, e gentilmente contraccambio rispondendole che anche lei, alla sua età, è ancora una bella donna; di certo l’età lascia i suoi segni, con seni cadenti e peluria sfumata.

Come tra buone amiche, con innocente sorriso mi chiede gentilmente di massaggiarle la schiena, richiesta che assecondo volentieri. Non posso non notare quanto gradisce il tocco delle mie mani, e visibilmente eccitata quasi mi supplica di continuare anche sulle gambe, promettendomi che presto avrebbe contraccambiato il mio delizioso massaggio.

Non immaginavo cosa stava per accadere: è il suo momento e la mia amica mantiene la promessa prendendosi cura di me.

La sua prima attenzione sono le mie spalle, poi la schiena, e con fare amorevole mi chiede di voltarmi; assecondo la sua richiesta quando le sue mani, all’improvviso, cadono sui miei seni: sono sorpresa, il mio sguardo si fonde nel suo ma la lascio fare, sento i capezzoli indurirsi, ma non voglio che smetta, non ora.

Sono in trance, le sue mani corrono inesorabili ed inarrestabili verso il basso, sento le sue labbra sui miei capezzoli, una sua mano tra le mie gambe e l’altra cingermi in un dolce abbandono che vivo con piacere immenso. Lasciarsi andare, abbandonarsi, con gli occhi chiusi, parole sconnesse, deliri dell’anima.

Mi ha asciugato con delicatezza estrema ed ora la mia mano è nella sua, ha condurmi nella sua camera da letto.

“Fai di me quello che vuoi” sono state le mie ultime parole, per poi rimanere sdraiata sul letto per un tempo infinito e dar vita ad un piacere immenso, inarco la schiena urlando, un ultimo gemito, un cadere nel nulla.

Non ho più 57 anni, è la mia nuova adolescenza con l’amore di una donna in un mondo di piacere assoluto.



Questo racconto è dedicato con affetto alla dolce Mirellaforte.

Il presente racconto è una riscrittura di una sua confessione a Desiderya.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Rhumepera Invia un messaggio
Postato in data: 01/04/2006 20:48:12
Giudizio personale:
racconto eccellente ed eccitante , come ho già espresso nella casella personale di Mirella, che gentilmente mi ha risposto.


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