i racconti erotici di desiderya |
Giulia parte 2 |
Nei giorni successivi fui tempestato da sms di Marco e Pino, suppergiù dicevano tutti la stessa cosa “Giulia mi fa impazzire”, “ha due tette stupende” , “un culo fenomenale” “vorrei leccargliela a ripetizione”, solo per citarne alcuni risposi che finchè ci sarebbero state le loro ragazze tra i piedi sarebbe stato difficile divertirci un po di più a meno che anche le loro ragazze accettavano la situazione e a quel punto ci saremmo divertiti tutti assieme. Informavo costantemente Giulia di tutti gi sms che ricevevo ed era alquanto contenta di aver suscitato certe emozioni nei miei amici.
Come dovevamo procedere? Decidemmo di valutare le circostanze man mano che ci capitavano. Intanto decidemmo di invitare entrambi i nostri amici nel garage di casa mia per vedere un pò come far evolvere la situazione. Ci demmo appuntamento per l’indomani alle 22, arrivarono con 10 minuti di anticipo. Erano convinti che Giulia fosse all’oscuro degli sms che mi avevano mandato, invece lei prese il mio cellulare e cominciò a rileggerli uno a uno. Lesse il primo: “Giulia mi fa impazzire”, “spiegatevi” disse…., visibilmente impacciati Marco riuscì solo a dire “ volevo dire che sei bona, che apprezziamo il tuo fisico”. “Va bene” disse lei e lesse un secondo sms: “beato te che hai una ragazza così disinibita”, “spiegatevi” disse…, “volevo dire che sei molto intraprendente a differenza della mia ragazza” rispose sempre Marco, Pino si limitava a concordare. “Va bene” disse lei, “perche’ non vi spogliate, non vi mettere in boxer?” si spogliarono immediatamente, poi li fece sedere sul divanetto, mentre lei in piedi camminando avanti e indietro per la stanza continuava a leggere gli sms sul cellulare. Lesse un terzo sms “ha due tette stupende e un culo fenomenale”, rivolgendosi verso entrambi levò via la maglia mostrando i seni, poi si allontano di pochi passi e tolse via i jeans e le mutande rimando con addosso solo i calzini e le scarpe da ginnastica, si avvicino ai due che erano sempre seduti sul divano, “allora vi piace il mio culo?” disse, “ si da impazzire” rispose Pino. Allargò leggermente le gambe e si piegò in avanti mostrandoglielo per bene a entrambi, poi mi diede un occhiata e feci cenno che andava tutto benissimo. Si allontanò nuovamente dai due, si sedette sul tavolo con le gambe incrociate li guardò e disse “vi sta diventando duro?” “si durissimo, rispose Marco, “potete tirarlo fuori e segarvi se volete, non mi scandalizzo” ribatte lei, obbedirono. Continuò a leggere gli sms…. “vorrei leccargliela a ripetizione”… “credete che vi lascerei leccarmela?” “no era solo per dire” rispose Pino. Mi guardò nuovamente, le feci cenno col pollice alto che era tutto perfetto. Restando seduta sul tavolo allargò le gambe e disse “chi vuole cominciare?” “a fare cosa?” disse Marco “a leccarmela” si avvicinò e cominciò a dimenarsi con la lingua. Mentre gliela leccava si sparava una sega e le infilò un dito nel buco del culo, la fece girare facendola stare in piedi distesa sul tavolo e da dietro continuò a leccargliela, poi si alternò con Pino per diverse volte. Si stese sul divano e mentre Pino e Marco si davano da fare a leccargliela io lo tiravo fuori e glielo mettevo in bocca, succhiava come una dannata. Chiesero di scopare, ma non gli fu concesso. Chiesero un pompino, non gli fu concesso. Chiesero una sega, fu negata anche quella. Io le venni in bocca ed ingoiò fino all’ultima goccia, non toccò minimamente i loro cazzi, e si segarono fino a venire. Ci rivestimmo, Giulia badò bene a sottolineare la massima riservatezza su ciò che avevamo fatto, nel caso si fosse saputo in giro, non solo l’avrebbe detto alle loro ragazze, ma il gioco sarebbe finito. La mia Giulia mi stupiva ogni giorno di più, oltre all’arte di mostrarsi, conosceva anche l’arte della diplomazia. Ero sempre più fiero di lei. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Gilberto1 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 20/04/2009 18:29:36 | |
Giudizio personale: | Solo una nota, Giulia avrà di certo tante qualità e forse è anche diplomatica, ma nella circostanza si può dire che non l\'ha usata; infatti ha usato uno stumento verbale che ha un altro nome. Al | |
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