i racconti erotici di desiderya |
Grandi pulizie di stagione |
Puntuale come una cambiale, alle otto del mattino, mio nipote C***** si presentò al cancello di casa nostra.
- “Sto arrivando”, gli urlai mentre mi accingevo a chiudere la porta di casa. -“Sei già pronta zia” ! Esclamò meravigliato e con un pizzico di delusione che gli si leggeva palesemente in viso. - Gli risposi immediatamente… “Certo non era alle otto l’appuntamento?” Pensai subito che, forse il “bulletto” avrebbe voluto trovarmi in pigiama magari per gustarsi le mie forme giunoniche in santa pace per poi sfogarsi a modo suo. Il ragazzo, infatti, non sospettava minimamente cosa gli sarebbe accaduto da li a poco ed io volevo portarlo al massimo dell’eccitazione senza fargli capire nulla delle mie intenzioni ma, facendogli sembrare tutto occasionale. Salii nella sua macchina, una vecchia e sporca Fiat Uno, allacciai le cinture di sicurezza e ci avviammo verso la casa al mare. Durante il tragitto, iniziai ad ammaliarlo dicendogli che avvertivo la calura estiva ed allargai ad arte le mie gambe, proprio come una “vera donnaccia”, alzando la veste sopra le ginocchia per far passare aria proprio là. C***** notò subito quella mia “sfrontatezza”, infatti quel portamento non era mia consuetudine e C******* che mi conosce molto bene diventò rosso in modo molto evidente. Arrivammo alla meta, ed io chiesi a C******* di spalancare tutte le finestre per dare aria e luce all' appartamento, mentre mi avviai in bagno per fare pipì, lasciando uno spiraglio della porta aperta in modo che lui potesse spiarmi ed iniziare ad eccitarsi. - Dopo aver preparato e bevuto un caffè, iniziai a organizzare il lavoro – spiegandogli cosa dovevamo fare. Decisi, per prima cosa, di togliere tutti i giornali che coprivano i mobili e chiesi a C****** di aiutarmi mandandolo a prendere la scala nel ripostiglio. - Detto, fatto – il buon C******* prese la scala e la sistemò, da “emerito pivellino” insistette tanto per salire lui sopra – togliendosi, così, una grande opportunità - quella di assaporarsi le mie forme da sotto. - Ma la giornata era appena iniziata ed io continuai a stuzzicarlo ad arte continuando a fare i comuni servizi di casa in modo da mettermi in mostra e farlo arrapare come un toro. Non tardò ed il ragazzo iniziò a dare i primi segni di cedimento, non poteva resistere più impassibile al richiamo femminile. Dopo qualche minuto, mi disse che aveva delle inspiegabili fitte di dolore in direzione dell’inguine e che non ce la faceva più a tirare il fiato ed a stare in piedi. - Capii subito che l’eccitazione gli era salita al massimo e che se non avessi ricorso subito a svuotargli le palle, sarebbe dovuto ricorrere alla cure di uno specialista per sbrogliargli i testicoli. Lo invitai a stendersi sul letto e gli slacciai la cintura dei pantaloni… “Zia che fai !” - Esclamò dolorante senza comprendere ancora cosa gli stava per accadere… “Non ti preoccupare C******, ti prego chiudi gli occhi e lasciami fare, so che è tutta colpa mia” gli dissi. - “Ma Zia… Perché colpa tua?… Non capisco!” – rispose meravigliato. - O meglio… fece finta di non capire perché si vergognava come un ladro, quasi piangeva dal dolore – allora gli infilai delicatamente la mano negli slip e toccai un membro enorme e umidiccio, tanta era l’eccitazione che il suo pene iniziò a secernere liquido vischioso in abbondanza. - “Oh… Zia… Ma…Ma che fai !”, mormorò al contatto della mia mano con il suo uccello. Gli liberai velocemente il pene dai pantaloni e dalle mutande iniziandolo a massaggiare dolcemente con le mani, tutta l’asta era tirata al massimo e mostrava una enorme cappella lucida. Non avevo mai visto dal vivo un cazzo simile e di quelle dimensioni poi, sicuramente più di venti centimetri di lunghezza ed un diametro impressionante, quello che è certo, è che la mia mano non lo conteneva tanto era grande e grosso. - Quell’arnese mi mandò letteralmente in estasi e lo presi in bocca assaporando la sugosa cappella, dopo solo due affondi nella mia bocca il cazzone di C******** schizzò copiosamente sborra… Un mare di sborra densa che m’inondò il viso ed i capelli. - “Oh…Ziaaa… Perdonami”… Sussurrò ancora incredulo il ragazzone. - “Dai C******** non ti preoccupare a zia… Rilassati siamo soli…Non ci vede nessuno, ora tocca a te”, così dicendo mi alzai la veste e gli salii a sessantanove sopra il suo viso invitandolo a leccarmi. Sentii le sue grandi mani allargarmi le natiche, non si curò nemmeno di sfilarmi le mutande ed inizio a baciarmi e leccarmi come un dannato tra le cosce, mentre io gli ripulivo il suo bel cazzo con la lingua ed ogni tanto lo piazzavo tra le tette strappandogli dei lunghi sospiri di piacere. - Ora volevo sentire la furia di quella carne dentro di me, così come avevo sempre desiderato, mi stesi sul letto levai le mutandine, ormai impregnate di tutto e divaricai le gambe invitandolo a montarmi sopra nella tipica posizione del missionario. - Il ragazzo prontamente esaudì il mio desiderio, me lo ritrovai sopra con tutto il suo peso ed il suo grosso arnese che mi penetrò la vagina, facendomi provare una sensazione mai saggiata prima, sentivo il suo grosso membro entrare tutto dentro fino al collo dell’utero e il suo scroto sbattermi tra le natiche del culo quasi a volermi schiaffeggiare. - Mi pompò in quella posizione come un dissennato, senza degnarmi di uno sguardo, era in un evidente stato d’imbarazzo, mentre io gli ripetevo con tono sensuale – “dai gioia mia continua così…Fammi godere… Siiii… Sborrami pure dentro non ti preoccupare a zia…Riempimi tutta”. - Dopo qualche minuto C******* si impuntò con i piedi spingendomi al massimo il suo cazzo dentro la vagina e ansimando di piacere avvertii il suo membro più volte pulsare ritmicamente dentro di me riempiendomi la pancia di sborra bollente. - “Vengoooo… Ziaaa… Ah…Si, tutto per te… Si… Per te… Uh…Porca putt… ” ! Finalmente si liberò svuotandosi completamente le palle dentro di me. - È stato meraviglioso ricevere e poi vedere tutto quel seme che lentamente “eruttava” dalla mia fica come se fosse lava che fuoriusciva dal cratere di un vulcano scolando tra le mie cosce in una interminabile lunga colata. - Il ragazzo s’incantò a guardare quello spettacolo della natura, incredulo delle sue doti e dopo essersi ripreso, mi confessò che quella era stata la sua prima volta, che nonostante i suoi venticinque anni aveva solo fantasticato tirandosi delle belle seghe e quando arrivava all’apice del piacere sborrava abbondantemente apostrofando frasi ingiuriose in conto del suo oggetto del desiderio. - Dopo averlo rassicurato che quanto faceva fosse normale pratica, comune a tutti i ragazzi ci addormentammo soddisfatti trascurando tutto quanto il resto. © Cornelius68 |
I vostri commenti su questo racconto | |||||
Autore: | Coccolespinte33 | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 10/11/2022 21:24:43 | ||||
Giudizio personale: | Orrsi avere una zia come te!!! | ||||
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Autore: | Felix5258 | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 06/01/2013 23:16:34 | ||||
Giudizio personale: | MI SN ECCITATO ED HO SBORRATO ANKE IO | ||||
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Autore: | Pandorino | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 06/01/2013 13:21:43 | ||||
Giudizio personale: | fantastica,una zietta da sogno,mi ai eccitato tantissimo, complimenti!!!!!!! | ||||
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Autore: | Mplf1 | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 06/01/2013 12:43:59 | ||||
Giudizio personale: |
brava zia magari fossero tutte cosi |
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Autore: | Scappatellainsieme | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 16/11/2009 00:59:10 | ||||
Giudizio personale: | ok | ||||
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Autore: | Carino6423 | Invia un messaggio | |||
Postato in data: | 11/11/2009 10:36:23 | ||||
Giudizio personale: | Meriti un premio, quattro stelline per l\'eccitazione ed un poco di passione espressa; spero nel continuo della storia e di un pò più di particolari del coito, vedrai che sarai ricompensato e, magari riuscirai a farmi godere ........ leggendoti. | ||||
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