i racconti erotici di desiderya |
Il nero james |
Ero sempre alla ricerca di neri che si scopassero la mia Anna, " un giorno mi porterai i lavavetri...usava scherzare" , e anche se io lo avrei fatto molto volentieri lei in questo era selettiva e li voleva belli e puliti. Alcuni anni fa era più difficile trovarne, a volte rispondevamo ad annunci o la portavo nei locali etnici di Torino ma non era così facile; avevo anche provato a scrivere il numero di cell nei bagni di questi locali, ovviamente firmandomi Anna ma quei pochi che chiamavano appena sentivano una voce maschile riattaccavamo pensando ad una richiesta gay. Una sera suillo il mio telefono e dall' altra parte un uomo chiese di Anna, capii i il motivo e mentre chiamavo Anna, con il cuore accelererato chiesi se era di colore, rispose di sì era del Kenia. Parlarono per un attimo, giusto la conferma che ci fosse davvero una donna e ci diede appuntamento per la sera successiva, dopo le 22 in corso Dante. Arrivando vedemmo un bel ragazzo alto ad attenderci sul marciapiede, non fece una parola e salì velocemente poi si presentò, disse di chiamarsi James e di venire da una città vicino a Nairobi, non fu molto loquace ma era carino e Anna non fece obiezioni. Arrivati a casa Anna chiese se voleva un caffè o qualcosa di fresco, era giugno e cominciava a fare molto caldo; lui prese una Coca Cola e io lo vedevo seguire con lo sguardo mia moglie muoversi tra il frigorifero e il lavandino, come al solito quando la portavo "a caccia" era pochissimo vestita e questo sembrava averlo rapito. Dopo poco ci spostammo in camera da letto e come sempre fu lei a prendere l' iniziativa, sfilò il vestito rimanendo in tanga poi si avvicinò a lui e mentre lo baciava gli aprì i pantaloni, lui tolse la camicia e poco dopo fu nudo come lei, aveva un bel fisico ed era nero come la pece, lasciammo accesa solo la luce sul comodino e mentre Anna si lasciava leccare tra le cosce mi spogliai anche io, era da un paio di mesi che non incontravamo blacks ed io ero eccitatissimo nel vedere come lui la preparava alla penetrazione. Io ero di fianco a loro e quando lui si fermò per indossare uno dei preservativi che Anna aveva messo sul comodino vicino all' abat-jour vidi il suo membro eretto, decisamente lungo ma non troppo largo e con una cappella piccola, una volta infilato il preservativo prese a scoparla con un ritmo lento ma costante, io la baciavo e le succhiavo i capezzoli, l' idea che ci fosse di nuovo un nero dentro di lei mi eccitava moltissimo e chiesi piano ad Anna di farmi venire nella sua bocca, non appena partirono i primi schizzi James si fermò con un gesto rapidissimo sfilò il preservativo e puntò dritto il cazzo nero verso la bocca di Anna, lei aveva ancora il mio sperma sulle sue labbra quando la aprì e lui scaricò tutto il suo seme, quando finì Anna prese quel cazzo nero tra le labbra e continuò e pomparlo. Poco dopo ci chiese di riaccompagnarlo, era stato tutto molto veloce e ci chiedemmo se gli era piaciuto, forse no e credevamo non lo avremmo più rivisto invece qualche sera dopo fu nuovamente lui a chiamare, stesso copione, appuntamento dopo le 22 e appena arrivati lui salì velocmente in macchina, poi a casa dove senza perdere tempo andammo subito in camera da letto, Anna non indossava nulla sotto il vestito e appena si sdraiò sul letto iniziarono i preliminari poi lui la scopò per un pò sempre in posizione missionario e come la volta precedente tolse il preservativo all' ultimo minuto per venire in bocca a mia moglie. Nel riaccompagnarlo verso casa lui ci spiegò di avere una compagna, una ragazza bianca e di abitare non lontano dalla zona in cui ci dava appuntamento, lei rientrava poco dopo la mezanotte dal lavoro ed era ignara della situazione. A noi andava bene così e la volta successiva chiesi se voleva scopare Anna nel culo, aveva il cazzo adatto e a lei era sempre piaciuto l' anal. Ci mettemmo sul divano, lei aprì le gambe e lui dopo avere inumidito il cazzo stretto nel preservativo entrò nel suo buchetto senza problemi, Anna iniziò a masturbarsi e venne per la prima volta da quando lo avevamo conosciuto, era stato diverso ma alla fine lui volle venire nella sua bocca, Anna ingoiava sempre tutto il suo seme e questo sembrava piacergli molto. La cosa durò per tutto luglio, una o due volte a settimana, chiesi ad Anna se voleva farlo senza protezione ma lei disse di no, a volte la scopava in fica a volte nel culo, mai alla pecorina e con finale sempre di sborrata in bocca. Una sera ci confessò che la sua compagna detestava l' oral e per questo gli piaceva la mia Anna. Non lo sentimmo per una quindicina di giorni ( ci aveva chiesto di non chiamare e che sarebbe sempre stato lui a contattarci ) poi un mattino mi chiamò, mi disse che la ragazza con cui stava lo aveva buttato fuori e che era ospite da un amico, un altro ragazzo di colore e che se eravamo d' accordo potevamo andare da loro la sera dopo, il suo amico non era mai stato con una bianca. Avrei fatto qualsiasi cosa per accontentarli ma partivamo il pomeriggio per Parigi, il volo era alle 15,30, l' idea era di risentirci al ritorno.: chiamai Anna e le raccontai della telefonata, anche a lei andava bene l' idea di incontrarli entrambi. Durante la vacanza fantasticavo spesso sul fatto che entrambi l'avrebbero scopata al nostro ritorno, l' avevo già vista accoppiarsi con due e anche tre neri contemporaneamente ma l' idea continuava ad eccitarmi moltissimo, immaginavo doppie e grandi schizzi nella bocca di lei. Appena tornati mandai un' email a James ma non ricevetti risposta, dopo qualche giorno provai a chiamarlo senza successo, il numero non risultava più attivo. Nel mese di settembre Anna incontrò alcuni singoli ma nessuno di colore e il pensiero che la storia ricominciasse e che James tornasse a farci visita sembrava sempre più lontana. A ottobre ricevemmo una mail da lui, dopo essersi lasciato con la ragazza italiana era tornato in Kenia, ci ringraziava per la bella parentesi e scrisse che le mancava la bocca di Anna; anche a lei mancavano quelle scopate nel culo con quel cazzo lungo e affusolato ma tutto era concluso. Naturalmente io non persi tempo e da lì a un paio di mesi un nigeriano lo aveva già sostituito tra le gambe di Anna ma ci mancò sempre la possibilità di incontrare l' amico di James, un nero che non aveva mai scopato una donna bianca. |