i racconti erotici di desiderya |
Infermierina trav : come e' cominciato. atto finale |
Dove eravamo rimasti ? Ah, si, a QUEL Carnevale...ero solito, a carnevale, vestirmi da donna perche’ e’ una occasione per vestire con le cose che amo . Quella volta li, pero’, gia’ all’inizio faceva presagire che qualcosa sarebbe successo e questo presagire era qualcosa dentro di me, il voler “esternare” le mie voglie da troia .
Non mi vestii da infermierina o da cameriera come ero solita fare a Carnevale ( e ovviamente in tutte le mie sedute di troiaggine ), decisi per qualcosa di diverso . Avevo comperato, poco tempo prima, un paio di tutine , le “catsuit” ..ma io preferisco chiamarle tutine. Una era nera velata con effetto guepiere e calze . Aveva il classico buco ...buco che utilizzai per far uscire il cazzo in modo da essere gia’ comoda se mi scappava di fare la pipi’. Misi un paio di pantaloncini di jeans che avevo creato per l’occasione, tagliandone un paio di vecchi e li avevo tagliati in modo che una parte della natica fosse esposta . Nulla di cosi’ scabroso, perche’ la tutina aveva anche disegnata , oltre alla guepiere e alle calze, anche la mutandina . Purtroppo non avendo I seni dovetti indossare un reggiseno e I seni al silicone sotto alla tutina...tutina che avendo appunto disegnata la guepiere aveva gia’ le coppe del reggiseno...per fortuna il reggiseno vero e proprio non si notava molto perche’ era trasparente e in tulle (li ho sempre presi trasparentissimi proprio per I seni finti..) . Misi quindi un giacchino sempre di jeans e dei sandali molto aperti, con il tacco e con I lacci alla caviglia ...parruca trucco e via . Alla fine se mi aprivo il giacchino sembrava che avessi un body, meltre la parte curiosa e’ che dai pantaloncini usciva la parte disegnata del reggicalze. Potevano essere dei collant, ce ne sono fatti cosi’ con effetto finto reggicalze (ovviamente li ho, essendo maniaca delle calze) . Mi trovai quindi col solito amico e con un’altro . Il solito amico mi disse, all’orecchio : tu sei nata per essere troia, e’ che siamo in strada altrimenti ti ficcherei il cazzo in bocca . Quella frase mi ha fatto vibrare sia mentalmente che fisicamente, avevo il cazzo che si stava svegliando per via delle libidine . Andammo in un bar e io mi recai subito in bagno perche’ lo strusciare del cazzo sui jeans mi provocavano parecchio fastidio. Essendo in tutina non avevo le mutandine ..e quindi misi il cazzo dentro alla tutina , cosi’ il buco risultava essere all’altezza , per una donna, della fica . Andammo via dal bar dopo aver bevuto un paio di cose piuttosto alcoliche..camminavamo lentamente primo perche’ non era affatto freddo anzi, secondo perche’ con I tacchi si me la cavo ma non e’ che faccio le corse. C’era parecchia gente in giro, del resto era Carnevale, e quindi nessuno si curava di come ero agghindata...nessuno a parte I due maiali ( si, perche’ uno solo non bastava…) che erano assieme a me . Complici I fumi del’alcol mi aprii il giacchino, cosi’ I due porci potettero ammirare anche I seni finti e la parte alta della tutina. Si scherzava, si rideva..alle volte mi palpavano I seni, altre volte il culo chiamandomi : bella troia ( e quando lo facevano provavo piacere ) ...era, dopotutto, Carnevale . Le cose belle, spensierate ahime’ durano poco ...e arrivo’ l’ora di rincasare . Il solito amico disse . Dai, ti accompagno ...e capii che, forse, aveva voglia di farsi succhiare il cazzo. La cosa inaspettata e’ che pure l’altro, col quale eravamo amici si, ma nulla di piu’, nessuna confidenza, nessun segreto svelato , disse : dai, vengo anche io . Arrivammo sotto casa mia, aprii la porta e li salutai e mi dissero : eh no..non hai capito. Facci entrare un attimo in androne ...io pensai : e che vogliono questi adesso ? Da uno lo capirei, non era la prima volta che gli facevo un pompino in androne di casa mia o sulle scale..ma l’altro ? Acconsentii, tanto si era amici, nulla da temere . Il solito amico mi disse ti va di succhiarmi il cazzo ? Rimasi impietrita , muta, immobile . Alla fine gli dissi : scusa, non ho capito, cos’e’ che vuoi ? Lui rispose : dai bella troia, togliti I pantaloncini e il giacchino e ciucciami il cazzo . Ero disorientata, confusa..e, comunque, eravamo tutti e 3 ancora abbastanza brilli . Gli risposi : ma come ti salta in mente ? L’altro, che fino a quel momento era rimasto zitto se ne usci’ esclamando : dai non fare l’ingenua, lo so’ che gli ciucci il cazzo quasi ogni giorno vestendoti da troia . Allora facciamo cosi’, invece di ciucciarne uno stasera ne ciucci due ! In men che non si dica avevano tirato fuori I cazzi e se li menavano, piano piano. Con quella vista io mi sciolsi...mi tolsi il giacchino e I pantaloncini e comincia ad accaerezzarmi lentamente il cazzo e il culo in modo osceno, bagnandomi le labbra. Mi feci avanti, sculettando e facendo anche un giro completo per far vedere tutta la tutina ( mostrare la lingerie ha sempre l’effetto di far rizzare I cazzi..) quindi mi inginocchiai e cominciai a leccare prima un cazzo e poi l’altro. Li tenevo in mano e metre ne leccavo uno menavo pian piano l’altro. Con I movimenti il mi cazzo strusciava sotto la tutina e il contatto col nylon mi provocaca una sensazione piacevolissima, tipo una masturbazione . Alternavo il ciucciare col leccare, tenendo ben saldi I cazzi con le mani. Sembravo davvero una troia infoiata e dissi : si siii e’ cosi’ che mi piace essere, una troia succhia cazzi...datemeli , sborratemi in bocca ! Per fortuna era molto tardi...se fosse entrato qualcuno (da quell’androne si accedevano anche ad altri appartamenti..) mi avrebbe vista li, vestita solo con la tutina sexy in ginocchio con un cazzo a sinistra e uno a destra , intenta a spompinare come la piu’ troia delle troie . Quando ci penso , anncora oggi, mi viene voglia di bere la sborra e, se non c’e’ nessuno, bevo la mia. A ogni modo, a un certo puto hanno voluto che mi alzassi e mi piegassi per continuare a succhiare cosi’, a turno, potevano palparmi il culo e le (finte) tette . Mi dimenavo, tenevo le gambe unite e alle volte le aprivo per massaggiarmi il cazzo che, diligentemente, se ne stava sotto al nylon della tutina . Alla fine il solito amico venne, riempiendomi la bocca di sborra e li, dopo neanche mezzo minuto, mentre continuavo languidamente a leccarglielo venne anche l’altro, sborrandomi in faccia e sulla tutina. Mi pulii la bocca e la faccia con un fazzolettino di carta, mentre I 2 maiali si ricomponevano. Io misi solo I pantaloncini perche’ il corpetto della tutina era sporco di sborra . Ci salutammo ma dissi al mio amico se poteva rimanere ancora un pochino, perche’ dovevo andare al bagno ma gli dovevo dire delle cose private. L’altro se ne ando’, ringraziando della serata e del “resto” . Io andai a casa, mi lavai la faccia e mi tolsi la tutina . Pensai : mi metto la tuta ? E invece indossai un paio di collant senza cuciture sul corpino che tirai ben “su’” per farli entrare nel culo, un paio di scarpe col tacco e il cinturino alla caviglia e tenni il reggiseno con I seni di silicone . Scesi piano le scale per tornare in androne in quanto appunto era molto tardi e non volevo si sentissero I tacchi. Andai verso il mio amico massaggiandomi il cazzo che, sotto al collant, era bello duro e gli dissi : non ti devo dire nulla, e’ che ho ancora voglia. Dammelo che ti sistemo ..E gli feci un’ altro pompino. Quando ebbi finito di pulirglielo con la lingua mi masturbai velocemente ( mancava davvero poco , complice lo struscio del cazzo sul collant ) e mi sborrai sulla mano, bevendo tutto e leccandomi I “baffi” . Mi disse : sei davvero una troia infoiata..e io, sculettando con una mano dentro al collant per palparmi il culo gli risposi : starei ore con un cazzo in bocca...e, tolte le scarpe, salii le scale in punta di piedi, ancheggiando. Dormii in collant...al mattino, pensando alla serata, dovetti masturbarmi e bere tutto. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Giorgiotre | Invia un messaggio |
Postato in data: | 14/08/2021 14:40:58 | |
Giudizio personale: | Sicuramente mi hai eccitato e il mio cazzo sarebbe tuo | |
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