i racconti erotici di desiderya |
.....la borsa prima parte |
prima parte ..........
DOPO pochi giorni che avevo incontrato il mio amico sessantenne nella sua bella casa al lago di garda, il quale per primo mi aveva inculata col suo grosso cazzone grosso e lungo ....mentre io gli avevo detto aver avuto altre esperienze....perche' a sentire lui ...lui non avrebbe mai incontrato una prima esperienza titubante...imdeciso....e al momento buono riluttante a farsi inculare magari lasciandolo eccitato e duro e invece gli avevo mentito ed era lui il mio primo uomo e a parte la vera grandezza del suo cazzo e l'enorme cappella che si trovava ad avere che poi mi ha infilato tutto nel culo aprendomelo e distruggendomelo e pure sborrandomi in culo quando gli avevo detto chiaro e tondo che i miei limiti erano che non l'avrei baciato, non l'avrei leccato nel culo , ne' avrei mangiato la sua sborra e non avrei preso mai e poi mai un cazzo in culo senza protezione. IL vecchio invece mi inculo' varie volte senza preservativo , mi sborro' nel culo varie volte, mi sborro' in gola e mi bacio' pure in bocca succhiandomi la lingua prima di venire. I modi del vecchio erano cosi' affabili e regali che tutto mi sembro' bellissimo ma alla fine dopo avermi scopata travestita e senza vestiti addosso ..... in culo in bocca a ripetizione spalancandomi il buco come una voragine aperta da quella mazza pazzesca per cinque ore filate con degli intermezzi piccolissimi dove lui mi faceva riposare il buco infiammato e lacerato oppure perche' mi aveva fatto qualcosa da mangiare oppure perche' ero in bagno a lavarmi dell'inculata e della sborra precedente al lavaggio. Prima di salutarmi il vecchio che prima mi aveva detto avere 55 anni ma che poi scoprii averne dieci di piu'.....mi disse che sarebbero dovuti arrivare degli amici quel giorno che ci conoscemmo e che anche loro dovevano partecipare al banchetto con me unica selvaggina da assaggiare e mangiare. Me l'ero presa molto per questa sua sparata finale ma poi lui con i suoi modi molto educati come decisi quando mi scopava...con la sua perfetta educazione e la sua sfrontatezza a fare cio' che gli avevo assolutamente vietato a fare tipo sborrarmi in bocca e in culo.... . Quella frase sua che tanto mi aveva spaventata mi tormentava dentro e mi incuriosiva tantissimo subire di nuovo la fantasia di quell'uomo cosi' signorile e cosi' porco allo stesso modo. Intanto mi arrivavano continiamente i suoi messaggi e il giorno per rivedersi si stava avvicinando . Lui mi chiedeva di andare a prendere lui il suo cazzone e quello dei suoi amici e quando me lo chiedeva me lo diceva con molto garbo ma poi usava anche le maniere dure di padrone e mi ordinava di tornare da lui e finova col chiamarmi troia puttana vacca scrofa e mi eccitava molto questo suo turpiloquio spinto e violento. Un giorno andai ad un appuntamento con un uomo di venezia e lui era rozzo sporco puzzolente e mi voleva scopare all'aperto scrivendo che era un vero signore pulito elegante e discreto e quando sentito l'odore mi rifiutai di fare qualsiasi cosa andando via e lasciando l'amico con i pantaloni abbassati e il cazzo in mano....lui mi prese per i capelli e con forza mi spinse in ginochhio dicendomi E' NO BRUTTA TROIA ADESSO TE LO PRENDI IN BOCCA QUESTO CAZZO DURO....e mi sbatte' il cazzo fra le guance sopra la bocca che naturalmente non aprii e con forza mi svincolai dalla sua presa e me ne andai schifato di quel fetore e di quei modi. Non volli piu' fare niente per un po' e quando mi torno ' la voglia senza fine di prendere un cazzo in culo pensai a quell'uomo cosi' educato e cosi' profumato e cosi' sensibile ai miei bisogni di godimento oltre che naturalmente ai suoi. Fissai il giorno facendomi dire il numero degli amici che avrebbe invitato alla festa e lui mi disse che ci sarebbero state delle coppie e la cosa mi piacque molto e che gli uomini eccitati di avere una checca che si sarebbe fatta inculare per la sua seconda volta dopo che avevo preso solo il suo amico qualche settimana prima per la mia prima volta con un signor cazzone...erano due tre al massimo. La festa era fissata per le cinque di pomeriggio e come tutte le signore arrivai in ritardo di un 'ora. La casa era la sua questa volta ed il taxi stavolta si fermo davanti al cancello di una grande villa con un sentiero illuminato per arrivarvi di tanti lampioni di altra epoca con luce calda che illuminavano la via a quella meravigliosa villa da cui fuoriusciva quella musica cosi' bella ed elegante slassica di strunmenti live sembravano. Suonai e il cancello si apri'. c'era la telecamera fuori ....il taxi lascio' la casa e mi venne incontro un cameriere che era sicuramente effeminato che mi condusse con la mia borsa in una bella stanza di una casetta piccola del custode della villa qualche centinaio d'anni prima. Mi lavai e mi vestii con il mio travestimento da donna che avevo portato con me a partire dalle calze il reggicalze il corpetto il reggitette la gonnellina cortissima di pelle nera la maglina i guanti...neri come tutto il resto....gli stivaletti del mio numero con tacchi 12 e la parrucca di capelli lisci morbidi e lunghi biondi . Quando fui oronta vestita di tutto puntoarrivo' pure una cameriera che mi trucco' lasciandosi palpare le tette mentre lo faceva senza dire una sola parola e avrei voluto farmelo succhiare per vedere quanto sarebbe stata accondiscendente a farmelo. continua seconda parte |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Enfemmeducation | Invia un messaggio |
Postato in data: | 09/10/2012 01:17:38 | |
Giudizio personale: | bellissimo e non perche' l'ho scritto io....ah ah ah scusate gli errori | |
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