i racconti erotici di desiderya |
La prima |
ero a Milano per un congresso di ingegneria.
Come al solito ero partita con un mio collega che conoscevo fin dai tempi dell'Università. Alloggiavamo nello stesso albergo, ma, ovviamente, in camere diverse. Io sono divorziata da 20 anni e lui è sposato. A cena ci trovammo stranamente soli perchè gli altri colleghi avevano deciso di andare al Casinò di Campione. Fu quella intimità che mi indusse a parlare con Michele di sesso. Ero spigliata e bevevo volentieri vino per incoraggiarmi. Gli raccontati la vita sessuale della divorziata, alquanto magra, soprattutto per una come me che non voleva rapporti sentimentali, ma solo sesso. Michele mi seguiva senza dire niente. A un certo punto gli proposi di avere una esperienza nuova, venire a letto con me insieme ad un altro uomo. Gli dissi che avevo fatto questa esperienza qualche mese prima in vacanza in Kenya e che la cosa mi era piaciuta molto. Non si era ripetuta per il mio timore di farlo a Salerno dove sono conosciuta; in Kenya mi ero fatta due camerieri negri dell'albergo e li avevo anche pagati benché non mi avessero chiesto niente. Avevo ripetuto l'esperienza anche in barca dove me li portai una intera giornata. Michele non disse ne sì ne no, ma mi manifestò la sua remora a stare insieme ad un altro uomo. Io sapevo di piacergli da sempre. Allora mi venne l'idea di sostituire l'altro uomo con un trans attivo. Michele accettò e quindi andammo in camera mia per connetterci ad internet e cercare un trans disponibile. Ovviamente la scelta fu mia e ricadde su di un trans cubano di colore con un cazzo enorme. Contattai il trans sulla utenza telefonica che era sul sito e dopo un'ora lo vedemmo arrivare in albergo e ci raggiunse al bar dove gli avevamo dato appuntamento. Era meglio dal vivo che sul sito. 1,85 di altezza e fisico possente, muscoloso, direi perfetto. Mi avviai in camera e dopo 10 minuti, dopo essermi preparata come una gran troia e, soprattutto dopo aver dilatato il mio ano con un dildo di discrete dimensioni, chiamai Michele che mi raggiunse con Gilda. Una volta dentro camera iniziai a spogliare Gilda, e una volta tolte le mutande, alla vista di quel cazzo enorme che pendeva fino quasi a metà gamba, iniziai a prenderglielo in bocca in ginocchio davanti a lui. Michele nel frattempo si era spogliato e a un mio gesto si era avvicinato. Presi il cazzo di Michele in mano mentre continuavo quel bocchino fantastico con quel cazzo oltre che lungo bello largo. Quando sentii il cazzo di Michele ormai pronto mi alzai e raggiunto il letto mi misi alla pecorina con le gambe bella larghe. Mentre Michele stava venendo per prendermi, lo fermai e chiesi a Gilda di darmi tutto il cazzo nella fica ormai fracita; Gilda ubbidì e messo il presevativo incominciò a trapanarmi. Michele nel frattempo era venuto davanti e mi aveva puntato il suo cazzo in bocca. Devo dire che anche Michele ha un cazzo notevole. Michele se lo faceva in mano nella mia bocca e Gilda finalmente arrivò a farlo entrare tutto dentro. Ora però doveva venire il bello: volevo essere inculata ma avevo paura del cazzo di Gilda. Chiesi allora a Michele di mettermelo nel culo: ubbidì subito con grande classe e grande tecnica. Prima la capocchia e poi si fermò, poi di nuovo la capcchia e fermo, infine entrata la capocchia fui io a dare il colpo decisivo e a farlo scendere fino in fondo; Gilda guardava distesa con quel suo gran cazzo tra le mani che saliva e scendeva. Appena ebbi lo stimolo di andare di corpo fermai Michele e gli ordinai di inculare Gilda. La trans si mise alla pecorina e si spalmò una cremina sull'ano. Michele mise il preservativo e affondò il suo cazzo nel culo atletico e muscoloso di Gilda. Io a questo punto mi infilai sotto e, nel vedere lo spettacolo del cazzo di Michele che stantuffava nel culo di Gilda presi il cazzo di quest'ultimo in bocca e iniziai a ciucciare. Era abbastanza moscio dopo aver preso il cazzo in culo, ma subito ritornò in tiro. Gilda fu veramente brava perchè nel frattempo iniziò a leccarmi la fica e quindi si impegnò al massimo: un cazzo in culo, il suo cazzo in bocca a me e la sua lingua sul mio clito. venni come una dannata lanciando anche un urlo. A questo punto mi sollevai e messami alla pecorina mi feci inculare da Gilda mentre Michele mi sborrava in faccia e, dopo mi feci sborrare in faccia da Gilda prendendogli il cazzo a due mani. Pagai 200 euro, ma ne era valsa la pena. Da allora io e Michele, per lo meno una volta al mese ripetiamo, a casa mia queste esperienze, ora anche con uomini. Questo sì che è sesso LAILA |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Bisexlussuriosi | Invia un messaggio |
Postato in data: | 29/06/2014 22:41:05 | |
Giudizio personale: | Solo fantasia..... | |
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Autore: | DrakEva | Invia un messaggio |
Postato in data: | 28/07/2011 02:47:43 | |
Giudizio personale: | eccitante..... | |
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Autore: | Rotterdam19 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 27/07/2011 10:51:49 | |
Giudizio personale: | Certo che gli ingegneri saranno anche bravi con i triangoli..e col "negro", ma con l'italiano ...insomma!! | |
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Autore: | Bibio1 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 26/07/2011 23:49:16 | |
Giudizio personale: | Bel Racconto, ma è solo fantasia? | |
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Autore: | Kiodo Fisso | Invia un messaggio |
Postato in data: | 26/07/2011 19:28:07 | |
Giudizio personale: | Fantastico...ma esistono donne cosi? | |
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