i racconti erotici di desiderya

Mia cognata

Autore: Fabrizio77
Giudizio:
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Questa storia risale a qualche anno fa, precisamente il 2000. Ero fidanzato con una ragazza da 3 anni, una cosa piuttosto seria, un fidanzamento ufficiale, ormai ero di casa da lei, mi avevano preso tutti a ben volere, mi trovavo bene con i suoi famigliari e lei con i miei, andavo d’accordo con tutti, premetto che lei aveva tre sorelle, una grande sposata, e altre due più piccole di lei, all’epoca io avevo 23 anni, lei 20, la sorella dopo di lei 19 Giovanna e la più piccola 18 Sara, tutte e quattro belle ragazze, solo che lei e la più grande un bel corpo ma un seno scarso, mentre le più piccole oltre ad essere davvero belle soprattutto la più piccola un visino angelico, un corpo favoloso, un culo da urlo e due tette enormi, portavano entrambe una quarta, ma non di quelle calate nonostante fossero grandi, stavano belle tirate su, comunque con la più piccola Sara non so per quale motivo esattamente, non scorreva buon sangue, era sempre un po’ acida nei miei confronti, risposte a cavolo e con tono infastidito, mentre con l’altra si scherzava e giocava continuamente, praticamente era l’esatto contrario. Tutto questo per tre anni, poi negli ultimi periodi sembrava essere più docile, meno acida e a dire il vero si cominciava a stare bene anche con lei, capitò di fermarmi a dormire a casa di lei e avendo loro un letto matrimoniale dove dormivano insieme, io dovevo dormire nel letto insieme a tutte e tre e durante la notte ti giri e ti rigiri, poi ti svegli che una mano è finita su una tetta e stranamente rimaneva li senza che nessuno la togliesse, non che la cosa mi dispiaceva sia chiaro, anzi al contrario avevo cominciato a prenderci gusto e tanto. Era arrivato luglio del 2000, i genitori della mia fidanzata dovevano partire per Milano a trovare dei parenti e mi chiesero se per quella settimana potevo fermarmi a casa loro la sera, per non lasciare le ragazze sole e accettai, dicendogli di stare tranquilli c’ero io con loro e così partirono. Durante quella settimana, le cose filarono tutte lisce, nessun problema, si continuava a dormire tutti e 4 nello stesso letto, solo che immaginate a luglio in 4 a letto si moriva di caldo, loro vestite per così dire, canottiere molto larghe senza reggiseno e un specie di pantaloncini molto ma molto aderenti, io solo so come stavo dentro quella casa, ma nonostante tutto la settimana era quasi finita ed era filato tutto liscio, l’unico problema che si era creato in quella settimana è che avevo una voglia pazzesca di fare sesso con la più piccola, stava diventando un ossessione, non so se vi è mai capitato di desiderare una donna da morire, ma data la situazione era molto difficile provarci, anche perché a parte quello che accadeva la notte mentre si dormiva, per il resto da parte sua non c’era mai stato neanche un minimo segno, quindi rischiare di provarci, poi con quel caratterino che aveva, era molto pericoloso, quindi dovevo tenermi questa irrefrenabile voglia di fare sesso con lei ed aspettare che la settimana finisse presto.

Mancavano due giorni al rientro dei genitori, di solito tornato da lavoro passavo a casa doccia cambio e poi andavo da loro, ma quel giorno prima di andare a casa mia passai da loro, avevo lasciato nel bagno le mie cose per la barba e dovevo prenderle, arrivo suono e non risponde nessuno, così apro la porta con le chiavi ed entro, pensavo fossero uscite a prendere qualcosa, così andai al bagno per prendere la mie cose, apro la porta e davanti a me un visione celestiale, Sara completamente nuda, a pecora davanti la porta che si stava asciugando, io guardavo in silenzio non uscivano le parole, appena si è accorta che qualcuno aveva aperto la porta, a fatto uno strillo di paura e poi sempre nuda senza neanche coprirsi dice “a sei tu mi hai fatto prendere un colpo…che fai esci o vuoi vedere anche come mi vesto?”…le dico che dovevo prendere le mie cose e andavo via, lei mettendo semplicemente la mano a coprire la passera, restando con le tette di fuori mi dice “va bene ma sbrigati dovrei vestirmi”, prendo le cose la saluto e vado via, arrivato davanti al portone di casa mi chiama e dentro di me pensavo “ci siamo ecco che vuole una ripassata” e invece “tu non mi hai visto nuda ok?”, dissi che andava bene e me ne andai a casa. Per tutto il tempo non ho fatto altro che pensare a lei a quel meraviglioso corpo, che forse avrei dovuto provarci, che lei non si era coperta perché aspettava che facessi la prima mossa io, comunque ormai era andata in quel modo e indietro non si poteva tornare. Preparato, torno a casa loro, c’erano tutte e tre la cena era pronta, ci mettiamo a tavola e lei mi guarda e mi fa un sorriso per poi abbassare la testa, finito di cenare, sparecchiata la tavola, la più piccola esce con gli amici, l’altra andava a dormire dalla cugina e noi in casa a vedere la tv sul divano. Dopo qualche minuto la mia fidanzata comincia a strofinarsi, aveva voglia di farsi una scopata, ma nella testa avevo lei Sara e pensavo che quella sera andava come andava ci avrei provato, quindi non potevo scaricarmi, perché se fosse andata bene dovevo dare il meglio di me, così con qualche scusa rifiutai le sue avance, poi non riesco ancora a capire perché se una donna non ha voglia e dice no è no e si deve stare zitti, se una volta su un milione è l’uomo a dirle di no vanno su tutte le furie, comunque andò così, incazzata disse che se ne andava a letto ed io restai sul divano a vedere la tv. Fortuna era venerdi e l’indomani niente lavoro, perché era l’una e mezza e ancora non tornava Sara, ormai stavo crollando e avevo deciso di andare a letto, quando sento che stava rientrando, così mi rimetto comodo sul divano ed aspetto che entrasse. Entra si guarda in giro poi mi dice “ e tu che ci fai ancora sveglio e da solo?” le rispondo “Giovanna è andata da tua cugina dorme li, Monia era stanca, aveva mal di testa ed è andata a dormire e io sono rimasto qui solo soletto” lei “va bhe dai resto un po’ io a farti compagnia”. Si mise seduta vicino a me a guardare la tv, dopo qualche minuto mi dice “senti ma perché non fai un giro vediamo se c’è qualche filmetto spinto?” le rispondo “si che i filmetti spinti li trasmettono così in tv, ma che dici” lei “ho capito ma questo film è una palla, non c’è altro di bello, allora me ne vado a letto”, in quel momento mi passarono per la testa mille cose da dire, ma tra tutte le dissi solo “Sara mi dai un bacio?” e lei “certo che problema c’è sei mio cognato te li ho sempre dati” io “ si ma sulle labbra” lei “guancia o labbra sempre un bacio resta”. Si avvicina mi da un bacietto sulle labbra, poi mi guarda e mi bacia come si deve, con molto calore e passione, subito la mano scivola dentro i pantaloni, lei si mette in modo da poter spostare le mutandine e finalmente arrivo in quella figa bollente già bagnata, la massaggio un po’ e poi infilo il dito tutto dentro, lei infila la sua mano nei pantaloni e afferra il cazzo smanettandolo con estrema delicatezza, quando ad un tratto sento un rumore, la fermo ci ricomponiamo e eccola sbucare tutta insonnolita che si era alzata per bere, fortuna per un pelo non ci ha visto, ma avevamo rischiato di brutto, poi con un certo imbarazzo Sara mi guarda e dice “io adesso vado a letto perché credo sia meglio altrimenti stasera si mette male” e va a letto. Restai ancora qualche minuto sul divano, sentendo l’odore della sua figa sul mio dito, un profumo inebriante, poi mi alzai e andai a letto. Vado per mettermi dentro al letto e Sara mi chiede di dormire in mezzo aveva paura almeno sentendomi vicino stava più tranquilla e mi addormentai. Durante la notte o forse la mattina presto, non lo so che ora fosse, so solo che Sara aveva preso di nuovo il cazzo in mano e mi stava facendo una sega, così mentre lei mi faceva una sega molto piano per non svegliare la sorella io gli massaggiava la figa fino a farla venire e subito dopo venni anche io riempiendole la mano di sborra calda, poi prende il mio dito mette la sborra che aveva sulla sua mano e se lo mette in bocca e lo ripulisce tutto e mi sussurra all’orecchio “questo è solo il dito pensa cosa farei al cazzo, spero di poterlo assaggiare domani, buona notte”. Passai il resto delle ore sveglio, fino alle 9 per poi alzarmi, cominciava una nuova giornata e soprattutto Sara voleva farmi un pompino quel giorno stesso. Sfortunatamente la giornata giunse a termine, durante l’arco della giornata non ci fu mai un occasione ideale per farmi spompinare da Sara, avevamo provato 5 o 6 volte, lo tirava fuori e come lo portava in bocca, via a ricomporci subito perché arrivava qualcuno, avevamo anche pensato di uscire con una scusa, ma niente da fare qualcuno si accollava sempre o Monia o Giovanna, così decidemmo di provare un altro giorno, l’indomani non era possibile perché tornavano i genitori quindi speravamo nella settimana seguente. La settimana era finita i genitori tornati, io ero tornato a dormire a casa mia da domenica sera. Passò il lunedì e il martedì, non vidi Sara in quei due giorni ma ci sentivamo spesso per telefono, mi ripeteva continuamente di avere una voglia pazzesca di scopare con me e che sperava arrivasse presto l’occasione giusta, poi il martedì stesso la sera ero con Monia, che mi chiese se poteva andare 3 4 giorni da una cugina che viveva appena fuori Roma una 70 di km e se potevo portarla io Giovedì sera per poi riprenderla la domenica, pensai tra me e me ecco che si stava presentando l’occasione tanto attesa, come rifiutare quella proposta? Non si poteva davvero, già pensavo la porto giovedì e poi venerdi, sabato e domenica fuoco e fiamme con Sara. Giunse il giovedì alle 19 dovevo passare a prenderla per portarla dalla cugina, arrivato a casa sua, un saluto a tutti un caffè e non potevo distogliere lo sguardo da Sara era uno splendore, truccata, una camicetta molto scollata e molto trasparente e una minigonna molto mini e pensavo chissà dove andrà questa sera. Pronti per la partenza valigia caricata in macchina salgo, sale Monia e sale Sara, quell’attimo ho pensato ecco parte anche lei addio fuoco fiamme, così le chiedo dove andava e rispose con voi, lo sapevo partiva anche lei, nel mentre Monia mi dice di aver chiesto a Sara di venire con noi così al ritorno avrei avuto compagnia, non avrei viaggiato da solo, e aggiunse “stranamente neanche gli ho chiesto di venire per farti compagnia al ritorno che già aveva detto e si è andata a preparare”, non potevo crederci al ritorno io e lei da soli, fuoco e fiamme cominciavano giovedì stesso non venerdi. Arrivammo dalla cugina, alle 20:30, abbiamo cenato con loro e poi verso le 22:30 ci siamo preparati e partiti, prima di andar via le solite raccomandazioni andate piano, appena arrivati fate uno squillo, ecc…

Finalmente partiti e soli, forse avevamo percorso 200 metri e già mi era addosso, baci sulle guance, labbra e collo, mi stava facendo impazzire, con la mano toccava il cazzo da sopra i pantaloni, poi prende la mia mano e se la mette in mezzo alla figa, fare il viaggio di ritorno in quel modo era impossibile, così giunti alla prima area di servizio, mi fermo, faccio rifornimento e lei mi dice “hai fatto il pieno alla macchina ora devi fare il pieno anche a me”, cavolo era indemoniata, il cazzo mi stava scoppiando e comunque fare sesso nell’area di servizio non mi sembrava il caso così le dissi di aspettare il primo posto tranquillo mi sarei fermato immediatamente e lei disse che andava bene. Ripartiti dopo una ventina di chilometri si parlava del più e del meno, lei mi chiedeva da quanto tempo la desideravo, e così via, poi tirò fuori il cazzo e prese a succhiarlo, aveva una bocca e una lingua d’oro, mentre lo succhiava sentivo la sua lingua avvolgermi il cazzo, gli piaceva davvero molto fare pompini, quando cominciò a sentire che stavo per venire si fermò di colpo e mi fece bloccare, dicendo “e no caro mio non puoi venire adesso, non vorrai lasciarmi a bocca asciutta, ho la figa fradicia che aspetta solo che me lo metti dentro”, finalmente usciti dall’autostrada trovo una stradina semideserta, mi infilo per quella strada e un paio di chilometri più avanti un posto isolato con qualche macchina ferma, probabilmente avevo trovato un posto dove le coppiette andavano a scopare, proprio quello che ci voleva. Mi fermo lontano dalle altre macchine, spengo il motore, do un occhiata fuori, mi giro verso di lei e già aveva sdraiato il sedile tolto il perizoma e tirata sul la minigonna, una figa bellissima, stretta, depilata con solo un filetto di pelo, mentre la guardo slaccia la camicetta, la toglie, toglie anche il reggiseno e mostra quelle due tette fantastiche, che spettacolo. Mi avvicino a lei, la bacio, con la mano le massaggio la figa, per poi infilargli il dito dentro, non appena entra il dito sento la figa contrarsi e comincia a muoversi, con l’altra mano le massaggio le tette, i capezzoli e continuo a baciarla, poi scendo e comincio a leccargli la figa, lei mette le mano sulla mia testa e mi spinge contro la figa, muovendo in bacino su e giù, non resto molto a leccargli la figa, poiché in macchina comunque si sta un po’ scomodi e poi perché volevo infilare il cazzo li dentro non ce la facevo più, così mi misi sopra di lei, prese in mano il cazzo e se lo mise dentro la figa. Era completamente bagnata, scivolò dentro senza esitazioni, era bollente, era bella stretta, nonostante adorasse il cazzo non scopava moltissimo, allargò le gambe le tirò bene su sopra la mia schiena, e comincia a scoparla con sempre più foga, alternando colpi secchi e decisi fino in fondo, a lenti entra ed esci dalla figa. Il suo corpo si contorceva dal piacere, emetteva gemiti di piacere, le piaceva moltissimo, poi mise le entrambe le mano sopra la testa, aggrappata al poggia testa del sedile, e ogni volta che affondavo tutto dentro lei con il corpo mi veniva incontro, i gemiti, i mugoli si facevano sempre più intensi e forti, il corpo si muoveva sempre di più, sempre di più fino al raggiungimento dell’orgasmo, era venuta, aveva goduto come una troia, mancava poco e venivo anche io, ero pronto per tirarlo fuori e sborrarle in bocca, quando mi fece fermare, dicendomi che voleva salire lei sopra di me, voleva scoparmi lei. In machina lo scambio dei ruoli fu un po’ problematico ma alla fine ci siamo riusciti, mi sdraio sul sedile, lei sale sopra, prende nuovamente il cazzo e se lo mette di nuovo nella figa, avvicina le tette alla mia bocca per farsi leccare i capezzoli, e intanto mi cavalcava, poi si fermò, tolse il cazzo dalla figa, pensavo volesse farmi venire con la bocca e invece sento che lo posiziona di nuovo, ma stavolta non nella figa ma nel culo. Era così stretto che entrò a stento dentro nonostante il cazzo fosse ricoperto del suo orgasmo, fece una smorfia con il viso, un’ espressione di sofferenza di dolore, mi guardò e mi disse “solo un cazzo è entrato qui dentro e per pochi secondi, voglio che il tuo ci resti di più e che mi vieni dentro”…

Ragazzi che spettacolo, un culo semivergine tutto per me, meraviglioso, dopo un po’ nel culo sentivo già che si stava allargando e scivola dentro sempre meglio e anche l’espressione del suo viso era cambiata da sofferente sembrava di piacere, ora cominciava a spingerselo sempre più dentro sempre più forte, fino a che non riuscendo più a resistere lo riempii di sborra, tutto dentro. Restò ancora sopra di me, con il cazzo ancora duro piantato nel culo, e mi baciò con molta foga e passione, le era piaciuto aveva goduto prendendolo in culo, queste sono soddisfazioni, vedere una donna una ragazza che gode da morire. Quella magica atmosfera fu interrotta da Monia, una chiamata per sapere dove eravamo, se eravamo arrivati, così di corsa ci siamo rivestiti e siamo andati via subito. Arrivati a casa sua la lascio, prima di scendere un ultimo bacio e mi dice “sei stato fantastico, ti aspetto domani, buona notte”, scende e va a casa e io a casa mia, che scopata meravigliosa. Il giorno seguente mi manda qualche sms dicendomi cosa aveva provato, che gli era piaciuto moltissimo e che voleva scopare ancora, così tornato da lavoro, avevo appena finito di cenare, suona il campanello, era lei che mi chiede se potevamo portare una sua amica a casa, presi le chiavi della macchina e portai la sua amica a casa insieme a lei. Al ritorno eravamo soli io e lei, il tempo a disposizione purtroppo era poco on potevamo stare troppo tempo fuori da soli alla fine qualcuno avrebbe sicuramente pensato a male, quindi pur avendo entrambi una voglia pazzesca di scopare, lei si era sacrificata, facendomi un pompino mentre tornavamo a casa, con quella boccuccia, con quella lingua, succhiando in modo impeccabile, non ci mise molto a farmi venire, tutta in bocca, la ingoiò tutta senza farne cadere neanche una goccia, arrivati sotto casa sua mi disse “piaciuto? Sono stata brava? Spero che domani troviamo un modo per scopare, ora mi lasci così tutta eccitata” un bacio e ognuno a casa sua.

L’indomani il sabato, passo a casa sua, salgo prendo un caffè e le chiedo se poteva venire a darmi una mano a casa per lavare la macchina, davanti alla madre così almeno se Monia avesse chiamato non ci sarebbero stati problemi, io ero solo a casa i miei genitori erano andati fuori, così prendiamo e andiamo a casa mia, metto la macchina nel garage e saliamo. Appena entrati in casa mi salta sopra e mi bacia subito, toccando il cazzo con la mano, e mi dice “ andiamo subito ho una voglia pazzesca, ieri sera mi hai lasciato molto eccitata”, senza dire una parola diretta in camera, in 30 secondi era già nuda, sdraiata sul letto a gambe aperte che si toccava la figa, mi spoglio anche io e lo infilo subito dentro. Comincio a scoparla facendolo scivolare piano piano, ogni tanto lo tiravo fuori per poi rimetterlo dentro, poi mi prende mi fa sdraiare e sale lei sopra, dando delle affondate quasi volesse spaccarsela, mi scopa un po’ in quella posizione poi si alza e si sdraia a pancia sotto, sollevando il culo, pensavo volesse prenderlo al culo, invece nel mentre lo stavo per mettere dentro mi dice di no lo voleva ancora figa, e così lo rimetto nella figa. Spingevo dentro, tutto e sempre più forte, sentivo lei godere come una troia, gli piaceva e come se gli piaceva, spingevo forte e lei mi veniva incontro e dopo alcuni minuti esplode in un orgasmo, anche io stavo per venire se ne era accorta anche lei e mi disse “non fermarti continua spingi vienimi dentro dai sborrami in figa, dai, si così, continua non fermarti” e poco dopo le riempii la figa di sborra. In quell’attimo preso dal piacere,dalla situazione non ho neanche pensato e le sono venuto dentro, poi però un pensiero mi passo per la testa,così gli chiesi se prendeva la pillola e rispose di si, un sospiro di sollievo. La prima volta in macchina la scopata fu spettacolare, ma questa volta sul letto fu divina anche se non era la prima volta.

La settimana era finita, la domenica andai a prendere Monia, le possibilità di scopare con Sara da adesso erano poche, con Monia di nuovo a casa era difficile, comunque nei mesi seguenti, per la precisione i 5 mesi seguenti, ci furono altre occasioni, ma molto poche e quasi sempre di corsa, alternando una volta la bocca, una volta la figa e una volta il culo e dopo un po’ fare sesso in quel modo, sempre di corsa, sempre con l’ansia, non era più magico come le prime volte e poi tutto finì, lei si fidanzò con un ragazzo e niente più scopate, comunque il desiderio che avevo di scoparmela è stato esaudito ed è stato meraviglioso finchè è durato.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: !italian_stallion Invia un messaggio
Postato in data: 18/12/2011 01:54:56
Giudizio personale:
Grande!!

Autore: Cpbriscola Invia un messaggio
Postato in data: 17/12/2011 21:32:24
Giudizio personale:
un sogno ...

Autore: Dido68011 Invia un messaggio
Postato in data: 12/07/2010 22:56:12
Giudizio personale:
bravo ottimo racconto

Autore: ANGY69691 Invia un messaggio
Postato in data: 12/07/2010 18:38:11
Giudizio personale:
BRAVO

Autore: ManzoMaturo Invia un messaggio
Postato in data: 11/07/2010 12:31:25
Giudizio personale:
porcellone...vita vissuta vero? a ri-porcellone.... :-)


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