i racconti erotici di desiderya

Punto e a capo


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Mentre succhia avida , suo marito, appoggiato allo stipite della porta, si masturba con lascivia e la incita "dai tesoro, fallo godere di nuovo"..



Saluti e baci .Abbracci e convenevoli.



L'attrazione degli opposti, è la prima considerazione che ho fatto vedendoli entrare .



Bianchi i suoi capelli quanto neri quelli di lei. Una coppia disassortita all'apparenza, che nel muoversi sembrava un applicazione umana di quella legge 80/20 in cui la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause. Lui era una causa ambulante. Distinto, stava parlando con tutti amabilmente, l'ascoltavo attento mentre discettava gesticolando a destra e a manca. Un paio di occhiali vecchi, un vestitino a fiori anni 50 su un corpo non proprio aggraziato facevano di Lei una donna fuori dal tempo, visibilmente in imbarazzo; con gli occhi vacui in un viso da bambina senza età che le donavano un aspetto bizzarro. Sola in un angolo osservava a scatti il suo uomo senza dar segni di una qualsiasi intenzione.





Il mondo è bello perchè è vario, fu la seconda quanto banale considerazione che feci in quella sera.





Non trovai di meglio da fare che mettermi davanti ad un vecchio televisore che tentava di allietarmi una serata tendente all'ignavia. La luce era bassa ed ero rimasto al piano superiore, mentre la maggior parte dei convenuti scendeva a ballare seguendo un flusso omogeneo, speranzoso in orgiastici sviluppi.

Non amo le mischie dove mi sento uno dei tanti, meglio la dignità di Nessuno.

Ci manca solo Polifemo,... terza considerazione ghignante della sera.



La strana creatura che mise la mano sopra il mio cazzo non era propriamente mitologica, ma era quasi buio e non feci caso a quanti occhi avesse. Di sicuro non era un uomo, con quel seno voluminoso ed i capelli biondissimi. Quando mi disse " che fai tutto solo" pensai avesse la raucedine, poi realizzai che non era una donna. La sospensione del giudizio è una caratteristica maschile, quando ti premono l'interruttore che sta in zona inguinale. Push the button!!



Non ebbi molte parole da dir..le, trattandosi di creatura azzardo il genere femminile. Parlava lei....dicendo le classiche cose che ti aspetti ti dica una che ti sta massaggiando il cazzo. MMhh..E che cazzo..e come si gonfia...ma ti piace come ti tocco...

Vieni quà! Disse alla mondina col vestito a fiori che stava transitando nei paraggi...senti quanto ce l'ha grosso...La quale, con naturalezza da massaia , si fece d'appresso soppesando l'affermazione..

Apperò..unico vagito alfabetico della signora per quella sera. Con la destra tastavo le chiappe della floreale ..con la sinistra le tette dell' innaturale.

Tanto le une erano morbide e burrose quanto le altre sode e gommose.

Tanta difformità creva un sodalizio perfetto. Cominciarono a toccarsi vicendevolmente ed a baciarsi mugolando, mentre io, incollato ad entrambe, ero la solitudine dei numeri primi in mezzo alla catena erotica che si stava formando.

Non so come finimmo sul letto di quella camera.Il tempo ed il luogo si mescolano in fotogrammi di ricordi scollegati. ...



Ho memoria del mio corpo eccitato. Tutte e due sedute sul letto a turno prendono il mio cazzo in bocca...poi abbracciandosi si leccano le bocche fameliche...

...Io che esplodo nella bocca di lei colando dalle sue labbra......La creatura mi rimpiazza riempendole nuovamente la bocca col suo cazzo da donna .

Io seduto su una poltrona che guardo la scena... Cinque maschi comparsi dal nulla in fila sul muro ,in attesa dell'esecuzione si stanno masturbando. Fiduciosi in un brandello di carne di rimbalzo!

Un saraceno con una scimitarra notevole tra le gambe mette cortesemente la signora in posizione 4wd proponendo una revisione allo scarico posteriore.

Ricevere una circonferenza del genere pensavo fosse impossibile..Lei resta incollata al materasso ...suo marito è sulla porta che osserva compiaciuto.

Tutto è così surreale da farmi indurire nuovamente il cazzo.

Non riconosco la donna!..Sono stato ipnotizzato e l'hanno sostituita?!.Quella materna donnina, col sex appeal di una triglia è diventata la Valentina di Crepax. Le punte dei suoi capelli a caschetto sono un altalena invitante sotto i colpi del Moro che la incula fermo e deciso. Occhi chiusi e bocca aperta in estatico godimento mi invitano a riempirle nuovamente la gola.



Mentre succhia avida , suo marito, appoggiato allo stipite della porta, si masturba con lascivia e la incita "dai tesoro, fallo godere di nuovo."...



...Non so ...quanto tempo ho passato in quello stato di trance erotico in cui orgasmi ed erezioni diventavano man mano ingranaggi di un meccanismo lussurioso di cui ignoro ancora qualcosa ....ricordo soltanto....

Punto.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Mplf1 Invia un messaggio
Postato in data: 06/11/2013 18:30:27
Giudizio personale:
ma che cazzo scrivi.


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