i racconti erotici di desiderya

Quaranta_3°ep.

Autore: Romeodp
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Due mesi dopo circa…….



Dopo due mesi circa da quella pazzesca trasgressione, non riuscivo a togliermi la sensazione di eccitazione permanente che aveva messo al primo posto del rapporto coniugale il sesso.

Si, anche Maria era ormai, nell’intimo, la moglie “puttana” che ogni uomo desidera avere nel proprio letto.

Crollato il muro delle inibizioni, si era aperta al gioco delle provocazioni lussuriose, esprimendo nei rapporti, desideri inconfessabili.

Ogni volta ci spingevamo più avanti nell’esprimere le nostre fantasie ed ogni volta ci trovavamo a godere in maniera indecente.

Avevamo scoperto l’importanza del coinvolgimento cerebrale rispetto a quello esclusivamente fisico.

Saltuariamente sentivamo Anna e Vittorio, ci erano piaciuti come persone e l’idea di coltivare tale rapporto come mera amicizia non ci dispiaceva affatto, anche perché il patto era che quella trasgressione sarebbe rimasta unica ed irripetibile e quindi non avremmo corso rischi di coinvolgimenti anche di natura sentimentale.

Questi erano gli accordi presi da Maria ed Anna e questo mi aveva ribadito Maria al ritorno da Firenze. Capii così perché, la sera a cena da loro, non successe più nulla.

La discrezione, il rispetto delle regole e l’educazione di Anna e Vittorio, alla luce delle rivelazioni di Maria, mi avevano fatto aumentare a dismisura la stima nei loro confronti.

L’atteggiamento nei confronti del sesso era comunque cambiato durante i rapporti, dopo quella esperienza anche mia moglie si era scatenata ad immaginare ed ipotizzare situazioni sempre più scabrose. Ma la differenza ora, nei nostri meccanismi cerebrali, che determinava quell’eccitazione crescente, era la possibilità, anche se remota, che tali fantasie potessero realizzarsi.

Una sera, mentre Maria stava armeggiando con la lingua sul mio glande, gli ribadii il desiderio di vederla penetrata da un altro cazzo mentre lei mi spompinava l’uccello, lei si fermò un istante e rispose “si amore, piacerebbe anche a me un altro cazzo da ciucciare insieme al tuo e due nella figa, vorrei sentirmi piena di cazzi enormi e farmi sborrare su tutto il corpo. Non ti piacerebbe vedermi così zoccola?” Cosi dicendo continuava a masturbarmi guardandomi negli occhi e la risposta arrivò direttamente dall’uccello che schizzò abbondantemente sul suo viso.

La mattina dopo pensai fosse arrivato il momento di prendere delle iniziative che…… ma forse il resto è meglio che lo racconti Maria.

Due mesi di sesso intenso, disinibito, Giuliano era continuamente eccitato, mi soddisfaceva in tutti i modi.

Tutta quella carica era ovviamente il risultato dell’orgia realizzata con Anna e Vittorio, che avrebbe dovuto essere la prima ed ultima esperienza di sesso di gruppo.

Ma non riuscivo a togliermi dalla mente il piacere del cazzo di Vittorio che mi penetrava insieme a quello di Giuly e la mia passera dilatata dai due cazzi, nei nostri rapporti continuavo ad ipotizzare orge pazzesche godendone come una maiala. Tanta era cambiata la mia “nostra?” disponibilità allo sperimentare che, per esempio, il rapporto anale da me sempre osteggiato, perché ritenuto poco soddisfacente, era divenuto una pratica usuale. Trovavo mentalmente inebriante, mentre l’asta di Giuly profanava il mio orifizio, immaginare, masturbandomi, la lingua di Anna martoriare la mia clitoride e l’uccello di Vittorio scorrere tra le mie labbra. Situazione mentale che in procinto dell’orgasmo mentalmente trasformavo regolarmente in una doppia penetrazione anale/vaginale, con la mia lingua immersa nelle grandi labbra di Anna.

Con Anna telefonicamente ci raccontavamo le nostre perversioni, lei è una clitoridea, per questo si ritiene una bisex, ama molto giocare con la clitoride.

Altra cosa che la inebria è il sapore dello sperma, a me un po’ disturba, ma lei ne và ghiotta.

Mi ripete spesso che il cocktail colato dalla mia vagina, formato da una miscela del seme di Vittorio, quello di Giuliano ed i miei umori è stato un nettare unico.

Io, dopo quell’esperienza invece ho messo al top del mio piacere la dilatazione vaginale, l’idea di sentirmela scoppiare nell’accogliere più cazzi od un cazzone enorme mi fa bagnare al solo pensiero. Giuliano questo l’ha capito e a modo suo tenta di soddisfare questo mio piacere. In uno dei più recenti rapporti è quasi riuscito a penetrarmi con l’intera mano, sono certa che a pari dimensioni se fosse stato un cazzo, sarei riuscita ad accoglierlo tutto….

Comunque, la sera a cena Giuly, con atteggiamento distratto, mi disse “ amore domani Vittorio potrebbe passare da noi, mi ha chiamato oggi per dirmi che viene a Fiumicino a prendere un loro amico, Americano, in viaggio di nozze in Italia.

Lui e la moglie saranno loro ospiti per qualche giorno a Firenze. Se arriverà presto a Roma, prima di andare a Fiumicino passerà a salutarci, la coppia di amici arriverà di pomeriggio, lui partirà in mattinata da Firenze. Prova a sentire se viene anche Anna, magari pranziamo da noi e poi li accompagniamo all’aeroporto per stare un po’ insieme, cosa ne dici?” “Certo, dopo cena la chiamo…” risposi.

Immediatamente pensai, gatta ci cova… Forse Giuly stava preparando un giochino a sorpresa, del resto Anna con Vittorio si erano rivelati perfetti per quel ruolo. Già sentivo aumentare i battiti del cuore al pensiero di cosa sarebbe potuto accadere, ma dovevo far finta di nulla e stare al gioco, del resto ci eravamo promessi che non avremmo mai più dato seguito a quel tipo di esperienze, anche se dal modo scatenato e sempre sopra le righe di fare sesso da quella sera in poi, ero certa che sarebbe accaduto di nuovo. Ma non avrei mai più preso io l’iniziativa, questo Giuly lo aveva capito.

Credevo quindi che il momento stesse per arrivare e che Giuly avesse finalmente organizzato qualcosa. Sarebbe stato eccitante scoprire gradualmente cosa e come.

Certo, il rischio che il rapporto sessuale allargato, potesse diventare una abitudine era realistico ed anche rischioso, come il fatto che Giuly potesse essere attratto da Anna od io da Vittorio, minando così la certezza dei nostri sentimenti, ma troppo ci era piaciuta l’esperienza precedente che almeno nell’immaginario l’avevamo ripercorsa più volte.

Con loro il feeling si era sempre più consolidato, anche se da quel giorno ci eravamo sentiti soltanto telefonicamente od in chat.

Terminata la cena andai subito al telefono per chiamare Anna, rispose Vittorio a cui dopo i convenevoli saluti chiesi di poter parlare con Anna, con stupore Vittorio mi disse” Cara, ma non sapevi che Anna è a Milano per un Meeting? Dovrebbe rientrare domani, quando io sarò in viaggio per Roma, sai ho accennato a Giuliano di Fiumicino…. Se riesco a partire presto passo a prendere un caffè da voi, se non vi creo problemi ovviamente.” Come un secchio d’acqua gelido sulla schiena, l’effetto di quelle parole, non c’era nulla di organizzato. “Ok, ti aspettiamo volentieri” risposi ”mi sarebbe piaciuto vedere anche Anna, sarà alla prossima occasione”. In quel momento avrei voluto urlare la mia delusione a Giuly, per la sua incapacità di sapermi leggere dentro, di prendere delle iniziative e di sorprendermi qualche volta nella vita.

Andammo a dormire presto quella sera, mi era passata la voglia di parlare e tantomeno di fare sesso.

La mattina seguente la prima sorpresa, mi chiamò Anna, mi disse che aveva sentito Vittorio ed aveva deciso di aggregarsi alla visita, era già all’aeroporto di Milano destinazione Fiumicino per raggiungere Vittorio.

Con i loro amici sarebbero passati per Roma prima di rientrare a Firenze.

La cosa mi fece molto piacere perché, anche se le mie aspettative erano altre, avevo comunque l’opportunità di rivederli.

Il dubbio o la speranza che comunque ci fosse sotto qualcosa mi era rimasto dentro ed allora per essere pronta ad ogni eventualità presi appuntamento con la mia estetista per un bel trattamento completo, depilazione, massaggio tonificante ed una bella abbronzatura integrale con lettino solare.

Alle 13 circa mi telefonò di nuovo Anna, mi disse che era a Fiumicino con Vittorio e che l’aereo dei loro amici era in ritardo di circa tre ore, pertanto l’arrivo dalle ore 16,00 previsto era spostato alle 19,00 e che quindi era dispiaciuta per dover rinunciare alla visita a Roma in quanto troppo tardi per poi rientrare a Firenze in macchina.

Altra doccia fredda, tutto era effettivamente casuale e non c’era possibilità, almeno per l’occasione di incontrarci.

Avvisai subito Giuly, dicendogli di prendersela comoda perché c’erano stati dei contrattempi per cui non ci saremmo visti con Vittorio ed Anna. Giuly mi era sembrato quasi contento della situazione e la cosa mi disturbò un pochino. Era forse falso negli atteggiamenti che aveva con loro od ero io che avevo idealizzato quello strano rapporto? Del resto chi erano per noi, se non i compagni di una trasgressione sessuale ed una serie di contatti virtuali? Ma si, mi convinsi, stavo andando un po’ fuori giri, in realtà io e Giuliano siamo una coppia normale con la giusta attrazione sessuale ed un sentimento consolidato e proprio questa sintonia ci ha permesso anche di oltrepassare il limite, per una volta, senza lasciare conseguenze.

Questo era quello che mi ripetevo per lenire la delusione del mancato incontro, anche se l’idea di riprovare un rapporto oltre la coppia era ormai sempre più ingombrante nella mia mente.

Alle 19,30 circa squillò il telefono, era Giuly, mi avvisava che stava rientrando e che era appena stato chiamato da Vittorio il quale aveva bisogno di aiuto. Avremmo dovuto trovargli un albergo con due stanze matrimoniali a Roma per la notte, in quanto all’uscita dall’ aeroporto la loro macchina non ha voluto saperne di partire, avevano chiamato l’assistenza ma prima del giorno successivo non avrebbero potuto fare nulla, pertanto si sarebbero fermati a Roma con la speranza di riavere la macchina il giorno dopo. Immediata partì l’idea, “perché l’albergo?” risposi “non siamo in grado di ospitarli? Lasciamo i ragazzi dai nonni per una sera, poi abbiamo la camera per gli ospiti, due coppie se si adattano possono fermarsi da noi”. “ Si, ma sai, non vorrei creargli imbarazzo” ribatté Giuly “ i loro amici sono in viaggio di nozze…” “Ok” tagliai corto, facciamolo decidere a loro, chiamo subito Anna”.

Detto, fatto, chiamai Anna e le dissi che mi sarei offesa se non avessero accettato la nostra ospitalità. Con un taxi in meno di un’ora ci avrebbero raggiunti, giusto il tempo di preparare una cenetta volante.

Anna e Vittorio accolsero con entusiasmo la proposta, si fecero dare l’indirizzo esatto (non erano mai stati a casa nostra) e si misero alla ricerca del taxi. Nel frattempo citofonò Giuly, al quale dissi di non salire perché stavo mandando giù i ragazzi per accompagnarli dai nonni. Mi sentivo vibrare dall’eccitazione, anche se sapevo che difficilmente…. chissà, magari una cosina furtiva poteva anche succedere. Non stavo nella pelle, non sapevo come ma qualcosa avrei inventato. L’abbigliamento doveva essere sobrio ma malizioso, sarebbe andata benissimo la gonna nera poco sopra le ginocchia, con autoreggenti sotto, in modo di far intravvedere con opportuni accavallamenti delle gambe lo spettacolino. Sopra ovviamente il mio preferito, un girocollo panna di maglina, morbido che, senza reggiseno sotto, evidenzia i capezzoli e la forma del seno senza far vedere nulla, ma immaginare molto. Sotto la gonna, un minuscolo perizoma, volevo sentirmi porca a prescindere.

Per cena pensai ad uno scherzetto per i maschi che avrebbe messo un po’ di carica per ogni evenienza. Presi infatti due pastiglie di Cialis dal cassetto di Giuly, le sgretolai e le misi nel patè di olive preparate per antipasto. Fortunatamente sono sempre ben provvista in casa ed in breve organizzai una cenetta veloce. Spaghetti alla carbonara (gli Americani uova e bacon li mettono ovunque), piccatine al burro, contorno di puntarelle alle alici ed ananas per finire.

Giuly tornò presto, i miei genitori abitano a due isolati da noi e mi aiutò ad organizzare le cose, non mi sembrava fosse molto entusiasta della situazione. Il tempo passava rapidamente ed io cominciavo ad avere i soliti dubbi, cosa stavo facendo? Stavo di nuovo trascinando Giuliano in un gioco pericoloso? Stava divenendo un problema di autostima e di fiducia in me stessa? Ero stanca di Giuliano ed insoddisfatta sessualmente? Ma pensandoci bene non avevo mai pensato, neanche una sola volta, a situazioni sessuali senza la presenza e la partecipazione di Giuliano. Allora semplicemente, era la voglia di giocare, come il piacere di giocare a tennis in singolo con il compagno ideale e di tanto in tanto organizzare un doppio, il piacere di praticare insieme delle varianti ad un gioco che ci completava e ci inebriava entrambi. Questa era la risposta ai miei dubbi. Ma ecco che finalmente suonò il campanello, in prima fila Anna con affianco Vittorio, meravigliosi più di quanto ricordassi, subito dietro loro, con malcelata sorpresa salutai la coppia di amici Americani.

Lui un ragazzo di colore (non me lo aspettavo) anche se l’essere Americano avrebbe dovuto farmelo ipotizzare, Ben il suo nome, alto credo un metro e novanta, un fisico da atleta, massimo 35 anni di età. Lei bianca, un metro e settanta circa non più di 30 anni di età, un fisico da copertina, Laura il suo nome, Italiana. “Prego” balbettai per la mezza sorpresa “accomodatevi”.

“Giuliano” dissi (mi aveva appena raggiunta) “mostra ai nostri ospiti l’appartamento e le loro stanze, mentre io controllo in cucina, se hanno bisogno di rinfrescarsi per Ben e Laura c’è il bagno dei ragazzi e per Vittorio ed Anna il nostro.” Nel passarmi affianco non potei evitare di guardare il corpo di Laura, un incanto, un sedere da fare invidia ad una brasiliana, un seno scolpito. Arrapante per me che sono donna ed etero, pensai, chissà cosa avrà pensato Giuly, peccato che sono sposini in viaggio di nozze, altrimenti sai che bella festa…..

Durante la cena uscì fuori che Ben lavorava in Italia da circa otto anni presso la N.A.T.O. che aveva conosciuto Vittorio ed Anna in vacanza in Toscana che con Laura si erano conosciuti meno di un anno fa’ ad una cena di amici a Napoli e che avevano deciso di sposarsi in America per concludere il viaggio di nozze dopo vari giri, in Italia a Venezia, passando ovviamente per Firenze da Vittorio ed Anna. Durante la cena notai diversi momenti interessanti, gli occhi di Laura spesso soffermarsi sul mio seno, cosa curiosa, perché mi sarei aspettata certe attenzioni da parte di Ben che invece scambiava battutine ed ammiccamenti con Anna. Mentre imbarazzanti furono gli sguardi di Giuliano e Vittorio sul sedere di Laura quando in un paio di occasioni si alzò per frugare nella borsetta chinandosi in avanti un maniera provocatoria. Ormai ero certa, era tutto organizzato ed io ero l’unica che non sapeva….. La cosa mi intrigava non poco, perché gli interpreti del giuoco erano aumentati e con eccitazione crescente pensavo a cosa stesse per accadere. Decisi di far finta di nulla e se possibile stupirli a mia volta.

Dopo cena ci accomodammo in salotto dove io, opportunamente, mi sedei sul puff di fronte al divano occupato dai nostri ospiti. Il puff era sufficientemente basso da far stare, naturalmente, le ginocchia più alte del bacino e quindi nonostante la posa garbata delle gambe unite non potevano non vedere l’autoreggenti. Infatti, gli sguardi di Ben e Vittorio faticavano a non soffermarsi sullo spettacolino.

Con audacia accavallai le gambe, offrendo sempre più campo visivo ai loro sguardi, attirando l’attenzione anche di Anna e Laura che invece di sentirsi contrariate ammiccarono con un sorrisetto di complicità. Sentivo l’eccitazione salire dal ventre alle tempie, le cose stavano andando nella giusta direzione. Presa da raptus, improvvisai la famosa scena di Basic Instinct, scavallai le gambe e passando per una fugace apertura delle stesse invertii l’accavallamento. L’ effetto deve essere stato devastante, vidi tutti deglutire, come voler disimpegnarsi dall’evento ma con grossa difficoltà.

Intervenne allora Giuliano, che fino a quel momento sembrava molto distratto e poco collaborativo ad indirizzare la serata, come sicuramente anche lui desiderava e con sorpresa di tutti esclamò “ Dio che spettacolo amore, meglio di Sharon Stone, c’e lo ripeti al rallenty?” Tutti scoppiarono a ridere, dimostrando di non sentirsi urtati nella sensibilità dalla situazione ed Anna prese la palla al balzo aggiungendo “ dai Maria, è stato veramente accattivante il movimento delle tue gambe, concedici il replay” “si dai” aggiunsero in coro Laura, Ben e Vittorio. Sentii salire una vampata di calore e le guance arrossire violentemente per l’ audacia che io stessa non sapevo di avere, ma che presa dal desiderio represso da quella famosa sera non riuscivo più a controllare. Quasi automaticamente, come la più consumata delle spogliarelliste, aprii di nuovo le gambe, soffermandomi in quella posizione, avanzando il busto ad evidenziare il seno con i capezzoli tesi dall’eccitazione, ed alzando con malizia la gonna fino all’inizio delle autoreggenti e chiesi con un filo di voce “Così va bene?” “Ferma, non muoverti” intervenne Ben “Sei uno spettacolo meraviglioso, perché non ci mostri qualcosa di più?” Caspita, pensai, sono divenuta l’attrazione della serata in un baleno, neanche avessi organizzato tutto io, ma la scena ormai era la mia e tutto l’esibizionismo di cui ero capace trovava finalmente la platea che meritavo. Una mano la indirizzai verso i seni iniziando un massaggio delicato ora di un seno ora dell’altro. L’altra mano lentamente raggiunse il perizoma già umido dei miei umori, erano tutti in silenzio concentrati sullo spettacolo. Non credevo ai miei occhi, stavo trascinando tutti verso un’orgia clamorosa a cui tutti, da Giuly ad Anna e Vittorio ed ai novelli sposi sembravano ansiosi di arrivare. Mentre allargavo ancora di più le gambe spostavo il perizoma di fianco per esporre meglio la mia passerina, completamente depilata, alla libidine crescente dei presenti. Ben aveva cominciato a strofinare la patta dei pantaloni evidenziando un rilevante aumento di volume che era tutto un programma.

Anna si mordicchiava il labbro superiore come volersi trattenere dal gettarsi con la faccia tra le mie gambe, Laura aveva preso a carezzare il suo seno in evidente stato di eccitazione e Vittorio guardava alternativamente me e Giuly come alla ricerca di un segnale di consenso a procedere. Consenso che a quel punto, con un ammiccamento di mio marito, arrivò immediato. Vittorio si diresse verso di me slacciandosi la patta e sfoderò il suo siluro indirizzandolo verso le mie labbra. Desideravo un’ esperienza gang da troppo tempo ormai che ero un lago di umori senza aver ancora toccato nessuno, con bramosia famelica aprii la bocca per accogliere quell’asta di carne calda e pulsante. I giuochi erano iniziati, ora i desideri e le fantasie che avevamo coltivato da tempo si stavano realizzando. Vittorio, mentre avevo preso a stimolare la mia clitoride, aveva iniziato a far scorrere lentamente il suo cazzo nella mia bocca, in un baleno vidi saltare capi di abbigliamento in tutta la stanza, senza pudore tutti si erano denudati in un batter di ciglia. Mi fermai dallo spompinare Vittorio per togliermi anch’io quei due pezzi che avevo indosso ed ebbi un attimo di smarrimento, vidi Ben venire verso di me completamente nudo, assolutamente impressionante. Anche Giuliano rimase incredulo a guardare, Ben aveva la struttura fisica di un Bronzo di Riace ed una dotazione tra le gambe imbarazzante. Un arnese dalle proporzioni incredibili, pari all’avambraccio di Giuliano, con un glande ipertrofico da sogno. Tutti rimanemmo un attimo sorpresi, meravigliati od increduli nel vedere quel tronco nero di rara bellezza, quello pensai, è il tronchetto della felicità. Anna e Laura si indirizzarono subito su quell’oggetto meraviglioso ed insieme presero a leccarlo e spompinarlo. Nel frattempo Giuly si era affiancato a me di fronte a Vittorio portando anche il suo membro a portata della mia bocca. Capito l’invito presi entrambe le aste tese che iniziai a masturbare prima con le mani e poi alternandoli con la bocca.

Ma lo sguardo e la libidine erano proiettati verso quell’asta nera che in due non riuscivano a contenere, faticavano sia Anna che Laura ad accogliere quel glande nella bocca.

Lo volevo, lo volevo dentro di me, non resistevo al desiderio di sentirmi spaccare la vagina, di sentirla piena di quel meraviglioso toy di carne vellutata. Giuly vedendo la mia smania fece cenno a Ben, ormai ampiamente lubrificato dalle lingue di Anna e Laura di avvicinarsi. Il puff si era rivelato ottimo strumento per la situazione, mi lasciai scivolare in avanti poggiando la schiena sulla seduta, con la testa da un lato e le gambe divaricate dall’altro. Pronta a tutte le combinazioni possibili. Giuliano sapeva che una delle mie più forti perversioni era quella di sentirmi al centro delle attenzioni, riempita ovunque di carezze, baci, slinguate e soprattutto cazzi. I tre si inginocchiarono, Ben tra le mie cosce e mio marito con Vittorio sui lati del mio viso, vogliosi delle mie labbra. Anna e Laura evidentemente istruite da Giuly, in ginocchio sui lati con le attenzioni rivolte al mio seno.

Mi sembrava di impazzire, il mio sogno più lussurioso si stava realizzando. Mentre Laura succhiava come un neonato il mio capezzolo di destra, prese con una mano l’asta di Ben e la indirizzò all’ingresso della mia natura. La sensazione di quel palo caldo sulle mie grandi labbra fu di immediato piacere ma di drammatica evidenza, non sarebbe mai entrato senza una adeguata preparazione. Mentre Laura continuava a strofinare la cappella per preparare la penetrazione, Anna che ciucciava l’altro capezzolo prese a carezzare con delicatezza il centro nervoso di tutti i piaceri, la clitoride. Sentii partire ed irradiare per tutto il corpo il primo micro orgasmo, i cazzi di mio marito e di Vittorio si alternavano tra le mie labbra, i miei capezzoli erano succhiati e leccati contestualmente da quelle due divine creature, la clitoride era solleticata dalle dita di Anna ed all’ingresso della mia figa quel gigante che voleva farsi strada. Il paradiso era tutto intorno al mio corpo, quasi deliravo dal piacere, credo che gli umori che fuoriuscivano dalla mia vulva fossero ormai simili a quelli di una sborrata maschile. Presi a pressare il bacino verso quell’asta infuocata, godevo, ma volevo godere di più, sentivo pian piano il tronco farsi strada, una sensazione squassante. Interruppi il lavoro di bocca mi serrai con le mani sul puff e presi a spingere incontro. Dentro, volevo dentro di me quel gigante, tutto il resto non contava, ogni millimetro che entrava era una scossa mista di dolore e piacere, andai con la mano ad accompagnarlo e mi accorsi che quasi tutto il glande era entrato. “Spingi bastardo” urlai “spaccami la figa, spingi, fammi godere, aprimi tutta”. Ben, sentitosi spronato diede un colpo di anca ed il pezzo si immerse dentro come risucchiato da una voragine. Urlai di nuovo” Godo, Godo” una volta entrata la cappella, era rimasto solo il piacere, il senso di pienezza del ventre e dell’asta che aveva preso a scorrere tra le grandi labbra. Ogni affondo era un brivido ulteriore, ero entrata in una fase di orgasmo permanente. Nel frattempo Giuly e Vittorio si erano portati sul divano ed Anna su mio marito e Laura su Vittorio stavano praticando uno smorza candela anale da incanto, scivolavano sulle loro aste con una pressione tale che i loro testicoli sembravano sparire anch’essi dentro i loro meravigliosi orifizi.

Era il delirio, vedevo mio marito che inculava Anna, il marito di Anna che inculava Laura ed io letteralmente riempita da Ben. Il suo cazzo si muoveva nella mia figa lentamente, senza mai far uscire il glande, dandomi un piacere incontrollabile, non finiva mai di scivolare su e giù, io non sapevo più distinguere il passaggio da un orgasmo all’altro, quello che stava succedendo intorno a me era sempre più rarefatto, stavo perdendo il senso del tempo del luogo, mai avevo provato una intensità cosi elevata di piacere, l’enorme membro continuava ad entrare ed uscire con variazione di intensità ma sempre con profondità e delicatezza al punto che non so dopo quanto tempo all’ennesimo affondo del gigante, presa da scosse violente di piacere, persi i sensi. Quello non fu semplicemente l’inizio di una incredibile notte di sesso, ma il vero inizio di una vita sessuale priva di inibizioni e piena di orgasmi meravigliosi. Il seguito chissà un giorno……















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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Sexdiavoli Invia un messaggio
Postato in data: 11/03/2009 10:36:27
Giudizio personale:
Complimenti, sembravamo noi nel vostro racconto!
Bellissimo godere con la mente..............

Autore: Carino6423 Invia un messaggio
Postato in data: 10/03/2009 18:37:25
Giudizio personale:
L\'emozione e l\'eccitazione che trasmetti nello scrivere questo racconto estasiano i miei sensi e il desiderio di appagamento; non posso che godere insieme al tuo godere ed esplodere in un orgasmo unico, Ottimo.


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