i racconti erotici di desiderya |
Serata di lavoro ... |
Mi sarà difficile dimenticare il mio vecchio collega di studio, soprattutto mi sarà difficile dimenticare sua moglie ed ora capirete perchè.
Svolgo la mia professione in uno studio legale in centro a Milano e condivido gli spazi con altri colleghi, in particolare un anno fa lavorava con me un collega più anziano di dieci anni ma con la moglie della mia età, il rapporto di lavoro era ottimo ed ogni tanto eravamo anche usciti insieme sia per cene di lavoro che per piacere. La moglie era una splendida donna castana con capelli lunghi e lisci, fisico asciutto, una terza abbondante di seno molto "sodo", sedere a mandolino, una donna che non passava assolutamente inosservata (e non faceva nulla per passare inosservata anzi vestiva con scolli provocanti, senza reggiseno, con vestiti attillati che mettessero in mostra il perizoma) ma su cui non avevo fatto nessun pensiero proprio per il rapporto di lavoro che avevo con il marito (pensavo che non lo avrebbe mai tradito, sembrava solo si divertisse a provocare gli altri ma con il marito stava benissimo). Ed invece mi sbagliavo, una sera mentre ero in studio a terminare una pratica suonano al citofono, con mia sorpresa vedo che si tratta di Patrizia (la moglie del collega), le apro il portone di ingresso e la aspetto sulla porta dello studio, dopo qualche minuto dall'ascensore esce lei, più bella che mai, con un tailleur azzurro, giacca che ovviamente non nasconde nulla del suo splendido seno, gonna molto corta, scarpe col tacco, appena uscita mi chiede se il marito è ancora in studio, ovviamente le rispondo che non c'è (ero da solo e non avrebbe avuto difficoltà a constatarlo) e che è uscito da almeno un'ora. Appena termino di parlare lei mi chiede di entrare e se possiamo parlare un po', la faccio accomodare in sala riunione, si siede di fronte a me ed inizia a raccontarmi che sospetta il marito la tradisca, che le racconta di avere molto lavoro ma sa che non è così, ed ora ne ha avuto conferma con la sua visita in studio, a questo punto inizia a piangere, allora mi avvicino e la abbraccio cercando di consolarla e lì accade il fattaccio, il mio corpo abbracciando quella splendida donna reagisce ed il cazzo mi diventa marmoreo, lei se ne accorge ed invece di arrabbiarsi mi dice che le fa piacere vedere che suscita ancora certe reazioni e senza dire più nulla mi bacia in bocca. Mentre siamo abbracciati e ci baciamo io scendo con le mani sotto la gonna ed inizio a toccarla tra le cosce, lei geme, si bagna e come ringraziamento si inginocchia, mi slaccia i pantaloni ed inizia a prendermelo in bocca con avidità e maestria (io la tengo per i capelli e le impongo il ritmo, ho deciso che le voglio sborrare in bocca e non voglio che lei ne perda nemmeno una goccia), quando mi accorgo che sto per venire le schiaccio il volto contro le mie gambe e la tengo ben stretta in modo da schizzarle tutto lo sperma direttamente in gola. Finito questo splendido pompino la spoglio completamente e ricambio il favore leccando la sua splendida "patatina" che sembra apprezzare bagnandosi e grondando umori che le colano lungo le gambe fino al culetto, dove aiutato anche da questi umori inizio ad infilare prima un dito e poi un paio di dita. Dopo questo servizio lei mi scosta, mi fa sedere sulla sedia e mi monta sopra, facendosi impalare e mettendomi in faccia le sue stupende tette, che, mentre lei fa su e giù montandomi, io strizzo con le mani e mordicchio i turgidi capezzoli. Prima di venire la seconda volta penso che voglio prendermi anche il suo stupendo culo, quindi la faccio scendere, la giro alle pecorina sulla scrivania e bagnandole il buco del culetto con i suoi umori inizio poco per volta ad entrarle nello sfintere con i miei 20 cm, lei grida di dolore misto a piacere, ma mi chiede di non fermarmi e anzi di sfondarla, che il culo a suo marito non l'ha mai dato ma che a me vuole concedere tutto, che vuole sentirselo tutto dentro, era quello che volevo sentirmi dire, la stantuffo nel culo alla pecorina prima di sborrarle tutta la mia gratitudine dentro all'ano. Purtroppo dopo questo incontro, o forse anche per questo incontro, il mio collega se ne è andato dallo studio e non ho più rivisto nemmeno Patrizia (so che stanno ancora insieme ed anzi se lei mi leggesse ....... io la sera sono sempre in studio che aspetto tu venga a citofonare) |
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Autore: | Singolosana | Invia un messaggio |
Postato in data: | 08/07/2013 22:31:24 | |
Giudizio personale: |
bene |
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