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Storie di sesso tra ragazzi, ragazze e …... - seconda parte

Autore: Al2016
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La sera dopo, avevo un appuntamento con Martina. Abbiamo cenato in una piccola pizzeria e siamo rimasti un paio di ore a parlare.

Dopo cena, tra una chiacchera e l’altra, lei mi chiese: "Luca, esci con un'altra ragazza?"

"Perché me lo chiedi?" risposi un po’ disorientato.

"Sembra che noi ci stiamo vedendo seguendo una specie di programma. Io in certi giorni. Qualcun’altra in certi altri giorni. Mi piaci molto e ho bisogno di sapere se ho concorrenza."

Pensai: “Uh, oh. Come faccio a tirarmi fuori da questa situazione?”

Decisi di essere sincero e le dissi: "Beh, sì, è vero. Mi vedo con qualcuno che conoscevo da molto prima che ci incontrassimo."

"Oh." Lei rimase interdetta.

"Ma non è quello che pensi. Beh, sì, lo è. Dio, penserai il peggio di me. Ma ti spiego meglio. Non c’è un’altra ragazza ma il mio amico con cui faccio sesso."

"Vuoi dire che tu e lui siete amanti?"

"Non proprio, lui mi succhia il cazzo, a volte lo scopo. È solo sesso. È mio amico ma di certo non lo amo."

Ci fu una pausa prima che Martina riprendendosi rispondesse.

"Capisco. Quindi scopi lui e poi scopi me. Una situazione piuttosto piacevole per te."

Ero mortificato, la scoperta che sono un pervertito per il buon senso comune mi teneva in tensione. Immaginai che per noi fosse la fine.

Continuò Martina: "Oserei dire che sono sorpresa. Mi ero preparata pensando che avessi un'altra ragazza. Non mi aspettavo che fossi gay. Ti sei comportato così bene con me, di sicuro mi hai ingannato."

"Non lo sono. Mi ecciti. Mi fai venire il cazzo duro. Mi piace scoparti. Mi piace molto stare con te. Penso di essermi innamorato di te. Non sono gay."

"Eppure..."

"Lo so. Non riesco proprio a spiegarlo. È mio amico e facciamo del sesso tra di noi. Ma non lo amo. Non lo bacerei mai. Le cose sono successe e basta e mi fa stare bene quando lo facciamo. È solo una questione fisica. Non come tra noi."

"Lui sa di me?"

"Oh, sì. E penso che sia geloso. Mi ha chiesto di te e della nostra intimità e io gliel'ho detto."

A quest'ora Martina e io saremmo normalmente a letto, a scopare. Non ora. Questa era una conversazione seria.

"Luca, giusto per farti sapere, non sono turbata per quello che mi hai detto. Sono totalmente sorpresa ma non turbata. Devo essere onesta con te. Ti ho detto che mi piace il sesso. Ho avuto una relazione con una ragazza. Una del mio liceo. Abbiamo fatto tutte le solite cose che le ragazze possono fare insieme. Ci siamo divertite e anche quello mi è piaciuto. Non ho mai avuto un vero fidanzato prima di te, ma sono andato a letto con un certo numero di ragazzi. Ho anche avuto due ragazzi insieme, godendo di due cazzi in contemporanea. Mi sono fatta scopare sia la figa sia il culo. E per quanto riguarda il sesso tra ragazzi, li ho persino incoraggiati a giocare tra loro mentre guardavo. Quindi vedi, per quanto io sia sorpresa di sentire del tuo amico, ho i miei segreti e non mi scandalizzo per nulla. Ma voglio che tra noi sia un rapporto sincero. Quindi cosa farai con il tuo amico?"

"Non lo so. A quanto pare, è un po’ geloso del fatto che noi stiamo diventando una coppia. Dopo tutti questi anni da migliori amici, questo potrebbe farci rompere."

"Oltre all'amicizia, cosa ne pensi del sesso?"

"Mi piace farlo. Mi fa stare bene quando mi succhia. Ma non è come con te."

"E il sesso anale?"

"Lo abbiamo fatto solo una volta, proprio l’altro giorno. È stato lui a volerlo fare credo per incrementare il nostro rapporto. Non è stato facile ma poi si è abituato alle mie dimensioni e gli è piaciuto, almeno così ha detto dopo. Il suo culo era molto stretto, sono venuto dentro ed anche lui ha eiaculato quasi in contemporanea. Però lui non mi scopa il culo né io lo pompo, non mi interessa la cosa."

"Perché no?"

"La prima volta che ho provato a farlo ho dovuto fermarmi perché non mi è piaciuta la sensazione provata, forse mi vergognavo un po’ e quindi non ho continuato. Il suo cazzo è più o meno delle stesse dimensioni del mio e a lui non interessa particolarmente avere le mie attenzioni, almeno così a me è sembrato, non ne abbiamo mai parlato."

"Ma se la situazione cambiasse, ti piacerebbe provare. O se avesse un cazzo più piccolo, vorresti essere scopato?"

"Non lo so. Non ci ho pensato. Poi chi lo sa, si dovrebbe creare la condizione particolarmente sensuale."

"Cosa ne pensi di condividere con lui una serata di sesso? E se il tuo amico avesse la possibilità di scoparmi? Ti andrebbe o no? Hai detto che ha anche un bel cazzo. Potrebbe piacermi provarlo."

"È mio amico e faccio sesso con lui, ma guardarlo infilare il suo cazzo dentro di te? Non lo so."

"Beh, potrebbe anche non essere interessato a scoparmi. Parlane con lui se vuoi e vedi cosa ti risponde, in fondo sa tutto di noi."

Il giorno dopo, quando ho incontrato Francesco, iniziai il discorso dicendogli: "Francesco, ti ho mai mostrato una foto di Martina? Eccone alcune che ho scattato di recente."

Le foto mostravano Martina in varie fasi di uno spogliarello. Ne ho scelte alcune particolarmente provocanti. Nell’ultima lei era completamente nuda, con le tette e la figa in bella mostra.

"Dio, è bellissima! E ti ha lasciato scattare queste foto? Non si arrabbierà perché me le hai mostrate?" Dissi: "Al contrario, è lei che voleva che tu le vedessi."

"Cosa? Non ci posso credere. Le hai detto tutto di noi? Perché vuole che io le veda?"

"Le ho raccontato tutto di noi. Le cose che facciamo insieme. Dice che ha visto altri ragazzi scopare tra loro e che vorrebbe guardare noi. Le ho detto che hai un grosso cazzo. Ha detto che vuole che tu faccia sesso con lei, che tu la scopi."

"Non ci posso credere. Per te va bene?"

"Sì. O meglio, non sono completamente convinto ma tu e io siamo amici e penso che sarebbe divertente per noi tre stare insieme. Cosa ne pensi?"

"Certo che mi piacerebbe. Allora cosa vorrebbe fare con noi due?"

"Vuole guardarci insieme, poi tu le scopi la figa. E poi, forse, ti fotto nel culo. Credo che questo sia un programma che potrebbe interessarle."

"Non ho mai scopato una ragazza prima e non voglio sembrare uno incapace."

"Anche lei è stata la mia prima e mi ha aiutato a iniziare. Il resto mi è sembrato naturale. Non avrai problemi."

"Beh, se non ti dispiace condividere la figa della tua ragazza, ribadisco, ci sto."

Venerdì, due giorni dopo, era il giorno.

Quando ci siamo incontrati Francesco era molto nervoso ma Martina lo ha subito tranquillizzato spogliandosi e aiutandolo a spogliarsi.

Guardandolo nudo davanti a sé, Martina gli disse: "Hai un cazzo molto bello, Francesco. Luca ha detto che era delle stesse dimensioni del suo ed è così. Quindi non vedo l'ora di sentirti dentro di me. Ma prima voglio che tu succhi Luca.”

Francesco si è inginocchiato tra le mie gambe. A questo punto aveva perfezionato la sua capacità di succhiare cazzi e sapeva esattamente come farmi eccitare.

Con Martina che guardava ci sono voluti molti minuti prima che mi eccitassi a tal punto e gli svuotassi tutto il mio sperma in bocca.

"Non devi venire Francesco," ha avvertito Martina "Voglio il tuo cazzo nella mia figa."

Ammonì mentre si sdraiava sul divano. "Vieni qui, Francesco. Metti il tuo cazzo dentro di me."

Lo tirò a sé e si strofinò la punta su e giù per tutta la fessura.

"Ti senti bene? Ti sentirai ancora meglio tra un momento."

Guardai il cazzo del mio migliore amico spingersi nel suo buco. Francesco stava perdendo la sua verginità con la mia ragazza.

Martina rispose alle sue spinte, la sua figa divenne rossa e gonfia. Il suo cazzo era ricoperto di un liquido schiumoso mentre si tirava fuori e poi si rimetteva dentro.

Con un grido spinse in profondità la verga di Francesco: "Ecco fatto, tesoro, riempi la mia figa con la tua crema. Il tuo cazzo è così grosso. Riesco a sentire che stai schizzando."

Con dei gemiti di piacere Francesco venne dentro Martina dopo una serie di affondi molto intensi.

Rimase dentro di lei per qualche istante. Poi tirò fuori il suo cazzo mentre la figa si spalancava e lasciava scivolare fuori un rivolo di sperma.

"Martina, è stato fantastico. Grazie per avermi fatto scopare. Non pensavo potesse piacermi tanto."

Martina sorridendo a Francesco mi disse: "Ora, Luca. Lecca la mia figa. Fammi venire. Voglio godere anche io."

La sua fica era ancora dilatata e tremolante, i succhi uscivano. Ho pensato “che diavolo, ora saprò che sapore ha lo sperma di Francesco. Ora posso assaggiarlo mischiato con gli umori di Martina.”

Mi sono infilato tra le sue gambe divaricate. Le sue labbra gonfie erano leggermente separate, un po' dello sperma di Francesco usciva. Ho spinto la punta della mia lingua tra le sue labbra, assaporando i risultati del loro accoppiamento.

"Riesci a sentire il suo sapore?"

"Sì, credo di sì. Ma sento anche il tuo."

Ho ripreso a leccare dal clitoride alle labbra della figa, spingendo poi la mia lingua più in profondità.

"Spingerò fuori un po' di sperma, leccalo e non ingoiare, voglio che tu me lo mostri."

Ho visto un grumo bianco emergere e l'ho leccato.

"Fammi vedere. Mostrami la lingua. Oh, ne hai un sacco. Dio, è sexy. OK, ora ingoia."

Pochi secondi dopo che ho ripreso a leccare con una certa intensità il clitoride, prima intorno e, poi, con la punta della lingua stuzzicandolo, Martina è venuta con violenza ed intensità, urlando dal piacere con brividi che le percorrevano tutto il corpo. La sua figa pulsava e lei mi strinse la testa tra le gambe, praticamente soffocandomi.

"Accidenti, sei così bravo. Sei il mio stallone!" esclamò.

Si sdraiò sul divano con un sorriso soddisfatto.

"Siete stati così bravi. Francesco, te la sei cavata davvero bene per la prima volta. Ora hai solo bisogno di una ragazza con cui esercitarti."

"Grazie. Sei così sexy. La tua figa era fantastica. Molto meglio di qualsiasi pompino che mi è stato fatto fino ad ora. Sono rimasto sorpreso da quanto mi sia piaciuto."

"Allora ti sei ricreduto sui tuoi desideri sessuali?” chiese Martina.

"Beh, sono attratta da Luca e da quello che facciamo insieme. Guardo gli altri ragazzi e i loro genitali. Quando mi ha invitata a unirmi a lui, ero molto titubante. Potevo fare sesso con te e venire, questo per me era nuovo e mi stuzzicava. Me la sono cavata bene, eh, cosa ne penso? Non so ancora decifrare le mie sensazioni, ti posso dire che con te sono stato bene e che se mi chiedessi di rifarlo non ci penserei due volte, ma la voglia di cazzo mi rimane sempre.”

Francesco, mentre rispondeva alle domande di Martina, si rivestiva e dopo qualche minuto ci ha salutato, doveva andare via perché aveva un impegno.

Ci siamo abbracciati e siamo rimasti d’accordo che ci saremmo sentiti presto.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Franco56 Invia un messaggio
Postato in data: 16/11/2024 15:02:11
Giudizio personale:
Racconto molto eccitante e coinvolgente ....complimenti x la fantasia!!!


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