i racconti erotici di desiderya |
Sul tavolo tutta nuda |
Salve a tutti i lettori, questa che vi descrivo è una storia realmente accaduta.
Mi presento sono gianfri e mia moglie si chiama sabri. Siamo insieme da parecchi tempo fin da ragazzi. Abbiamo sempre fatto l’amore nei luoghi più insoliti e a lei, quando è eccitata piace molto essere ammirata da altri uomini, almeno nel pensiero. Quando scopiamo io la faccio immedesimare nelle situazioni che a lei aggradano di più. La mia voglia mista a gelosia è quella di far vedere mia moglie nuda, forse anche farla scopare, ma solo nel culmine dell’eccitazione. Quando eravamo fidanzati a casa sua passava ogni sabato il calzolaio a domicilio. Era un omone introverso e anche brutto. Ma il pensiero che lui potesse vedere la mia ragazza nuda mi eccitava tantissimo. Cercai di organizzare al meglio questa cosa. Quel pomeriggio cominciammo a baciarci e inevitabilmente inizio una lenta ed eccitante masturbazione. Preso dalla foga, come altre volte feci sdraiare sabri sul tavolo della cucina al piano terra. La legai al tavolo e la bendai, misi una musica sottofondo e iniziai a massaggiarla. Lei adora i massaggi e adora essere legata. Avevo volontariamente lasciata la porta socchiusa sia dell’ingresso che dell’appartamento. Dopo circa 15 minuti di massaggi, lei era veramente eccitata, stava a gambe e braccia aperte legate alle gambe del tavolo bendata e con la musica sulle cuffiette. Sentii arrivare la macchina, e mi nascosi dietro la tenda. Dissi a sabri che mi sarebbe piaciuto sentirle dire parole tipo “ scopami, che cosa aspetti, vieni qui tanto sono legata e non ti posso vedere ecc…” Mentre sabri inizio a proferire quelle parole, il ciabattino saliva le prime scale, arrivò alla porta la aprì e vide la mia ragazza nuda sul tavolo, ritirò indietro intimorito la porta, ma appena scostata rimase a guardare. Sabri ignara di tutto ciò continuava a dire “dai su vieni, scopami, sono legata e non c’è nessuno in casa……” il ciabattino riapri la porta e si avviò verso di lei, ma sempre timoroso, in quanto non sapeva se realmente ci fosse qualcuno.Era vicinissimo a lei la sfiorò e sabri esclamò “ era ora che ti decidevi, ma dove sei stato fino ad ora. Dai toccami la figa, il culo, insomma scopami.” Il ciabattino le sfiorò la fica, lei mugugnava i piacere, ed io ero eccitatissimo ma pronto per intervenire. Lui aprì la patta e tirò fuori l’uccello, nella mia fantasia mi ero immaginato un bel cazzone, come del resto si legge in tutti i racconti, invece era normalissimo anzi… Si avvicinò a lei per infilarlo nella fica, non sapevo che fare se intervenire o lasciarlo proseguire. Cominciò a strusciare la cappella sul clitoride, quando dalla finestra sul balcone dove ero nascosto feci per tossire. Il ciabattino si ritirò di corsa e andò subito fuori scese sul portone e suonò. Sabri sentì suonare alla porta ed impaurita mi chiamò chiedendomi di slegarla per andare in camera. La tranquillizzai dicendo che vedevo io chi era. Scesi le scale, aprii il portone e lui mi guardò, era tutto rosso sconvolto la patta ancora aperta. Gli dissi che non avevamo nulla per quella settimana e di ripassare la prossima. Rientrai in casa sabrì era ancora legata, ma l’eccitazione era passata, ricominciai a massaggiarla e lei mi disse “ ti immagini se fosse entrato che figura, così legata. Ed io esclamai che avrebbe avuto una bella visione. Non ha mai saputo di questa cosa né di altre che ho organizzato a sua insaputa. Avrò modo di raccontarvi altre storie. Ciao a tutti. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | DrakEva | Invia un messaggio |
Postato in data: | 28/05/2008 22:24:04 | |
Giudizio personale: |
ha ha ha .... simpatico ...... continua cosi\' ... Drake |
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