i racconti erotici di desiderya

Un lavoro ben fatto

Autore: Lupo976
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Dunque, per raccontare quello che mi è successo inizio un pò indietro.

Periodo di crisi bisogna ingegnarsi: la mia azienda ha poco lavoro e spesso ci fa lavorare a turni ridotti, lo stipendio a conti fatti si è parecchio abbassato. Anche il mio migliore amico, che possiede una piccola azienda ha calato di molto gli introiti.

Ecco dunque che per guadagnare qualche soldo in più decidiamo di tentare con qualcosa in proprio. Lui ha 2 auto aziendali per viaggiae e trasportare documenti e attrezzatura, 2 station wagon molto comode.

Decidiamo quindi di tentare la strana del taxi serale, specializzato per accompagnare gente a cene e feste in modo che possano divertirsi senza preoccuparsi di guidare.

I contatti non sono molti, ma non ci sono molte spese dato che la autovetture ci sono già .

Una sera vengo contattato da una signora, bellissima donna quasi cinquantenne che conoscevo per motivi lavorativi, per portare lei e una sua amica ad una cena, poi in un locale ed infine in una famosa discoteca. Insommma mi fa capire che ci sarà parecchia strada e si andrà per le lunghe, io accettai anche perchè lei accettò il prezzo senza alcun problema.

Ero molto contento perché questa donna, oltre che allegra e simpatica era pure una gran bella figa, di quelle che attirano sguardi e pensieri erotici.

Arrivai a casa sua (si chiama Marisa) lei indossava un vestitino nero di media lunghezza con delle scarpe aperte color azzurrino con molto tacco che le slanciava ancor di più gli splendidi polpacci.

Il viso era bellissimo, sottile, occhi blu e lunghi capelli biondi alcuni dei quali svolazzanti sul favoloso décolleté.

Mantenni come al solito un atteggiamento serio e le aprii la portiera, salutai educatamente e una volta chiusa la portiera mi feci indicare la strada per l'altra sua amica.

Ogni tanto l'occhio mi cadeva sulle sue gambe inaspettatamente belle e liscie per la sua età avevo voglia di accarezzare quelle splendide coscie e mordicchiarle per sentire il sapore della sua pelle.

L'altra sua amica abbastaza più giovane, forse sui 40 (Giorgia), una morettina molto minuta ma allegra e simpatica con un viso d'angelo, di quelle furbette che girano un uomo come vogliono.

Arrivati al ristorante, mentre scendevano Marisa mi disse grazie dandomi una pacchetta sulla spalla ma con fare disinvolto, mentre Giorgia scendendo mi guardò chiaramente cercando di capire che tipo fossi sopratutto fisicamnete-

Dissi loro "Io sono qui vi aspetto, buonaserata".

E mi misi a leggere, giocare con il cellulare e così via.

Non capivo se erano in serata "siamo solo io e lei non rompeteci" o in una di quelle serate in cui le donne hanno voglia di giocare e mettersi in mostra. Comunque, nell'attesa....qualche pensierino l'ho fatto....con Marisa sarebbe stato bello possederla elegantemente per ore sul letto in un hotel mentre la morettina una bella sveltina magari sotto le scale del condominio sperando di non essere beccati...

Ma il lavoro è lavoro, le porto in giro mi pagano bene e tanti saluti.

Uscirono dalla cena un pò allegre e salirono in macchina senza quasi calcolarmi, impegnate nei loro discorsi.

Mi dissero il locale dove andare, partii subito senza troppe domande.

Notai, con la coda dell'occhio che Marisa mi guardava ogni tanto, la vedevo soffermarsi sul mio viso ma feci finta di niente sperando così di vedere fino dove si spingeva,

Nei pressi del locale mi battè con le dita sulla mano mentre cambiavo marcia, io con un gesto istintivo le accarezzai la mano senza guardarla: un brivido mi percosse e penso pure a lei.

Anche qui scesero ed io le aspettai.

Passarono un paio di ore e uscirono dal locale tenendosi per mano con il loro sorrisso arrichito dall'alcool e salirono in macchina farfugliando frasi sottovose che non riuscivo a capire. Marisa però fu abbastanza chiara : "non abbiamo voglia di andare in discoteca, portaci fuori città che io e Giorgia vogliamo parlare tranquille vedendo le stelle."

La mia immaginazione subito si fece sentire, le vedevo già nude a riempirmi di baci e morsi....

Arrivati sul posto, non so come mi girai verso Marisa per chiederle se il posto era ok, ma ci baciammo. Un lungo bacio bagnato, forte caldo.

Io iniziai ad accarezzare quelle setose gambe passando ogni tanto la mano anche sulle tette. Lei si piegò verso di me con l'evidente scopo di usare la bocca. Slacciati i miei pantaloni mi prese il pene in mano che per l'emozione non era ancora eretto. Inizio a baciarmelo e poi lentamente iniziò a succhiare la punta, a giocare con la pelle , la sentii che faceva colare la saliva e quando il mio cazzo fu bello duro ci sputo' sopra e mi massaggio' le palle.

Io mi stavo eccitando tantissimo e volevo far godere anche lei, quindi allungai una mano e accarezzando la coscia scoprii che portava autoreggenti, niente di piu facile quindi che infilare subito nella vagina prima un dito, poi due.

All' inizio era un po strettina ma iniziò subito a lubrificarsi, sentivo tutte le dita bagnate e allora Iniziai a muoverle velocemente e poi a massaggiarle il clitoride.

Eccola mugolare, gemere con i gridolii soffocati dalla bocca piena del mio pene; io mi girai a guardare Giorgia: si stava toccando in mezzo alla gambe faceva scivolare la mano sulla fessura che si intravedeva da quei pantaloni così stretti che sembravano quasi collant lei mi guardò sorrise e si infilò la mano andando dritta a mastubarsi gemendo. Io allungai la mano e le palpai quel seno così piccolino ma sodo. non resistetti a lungo, spostai le spalline della canottierina e del reggiseno e feci uscire quelle tettine, che però possedevano uno splendido capezzolo grande come la punta di un pollice. Lei era estasiata continuava a toccarsi mentre la bionda non voleva sapere di staccarsi dal mio pisello. Io non sapevo più che fare....quale donna accontentare...ma subito mi prese la voglia di leccare la vagina di Marisa, allora le dissi "anche io voglio leccarti" ma Giorgia senti la frase e mi disse "no lecca me mangiami tutta". si diresse verso di me con il busto , e mentre si sfilava i vestiti io reclinai il sedile.

Eccola ora sopra si me, con le ginocchia ai fianchi del sedile, in pratica seduta con la figa sulla mia bocca. Io la sentivo calda, morbida aprii la bocca e con la lingua entrai in quel buchetto così bagnato dal sapore un pochino acido ma dolce alla stesso tempo, lei si eccito' moltissimo si massaggiava i seni e io la leccavo mordicchiavo e ad un certo punto dovetti inghiottire tanto erano i suoi umori buonissimi. poi....avanzò qualche cm....giusto per farmi leccare l'ano e allora inzio a muoversi con il bacino oramai tutta fremente un pochino la vagina un pochino l'ano, tutta bagnata dei sui succhi. Venne, urlando strizzandosi il seno mentre io la guidavo tenendola nei fianchi. si tolse e si mise in parte masturbandosi con la dolcezza di cui solo le donne sono capaci.

Io guardai Marisa, sempre con il cazzo in bocca. io oramai ero li li per venire, la situazione era troppo eccitante dissi "ti piace? vuoi che ti venga in bocca?" "o si che mi piace....io adoro fare pompini....guarda ora"

Lei con la bocca aperta si infilò il cazzo, pian pian fino in gola io sentivo che spingeva e poi affondo' ora il mio cazzo era sparito tutto lei rimaneva li, fece un paio di sussulti e lentamente lo sfilò lasciando fili di saliva ci guardammo negli occhi, lo rifece un paio di volte. tutto dentro, oltre la gola e uscendo me lo leccava da cima a fondo, poi se lo passava tra le guance, lo guardava ci sputava e infine lo ingoiava.

Io cedetti. urlai "eccomi, vengo"

Lei prese il cazzo, si fece fare uno schizzo in bocca e il resto su labbra, collo e seno e infine tornò a succhiarlo, a morderlo.

dio quanto è stato eccitante.

poi lei si appoggiò al suo sedile e con fare quasi mistico con la bocca semiaperta, passò il dito per raccogliere lo sperma e portarselo alla bocca. Si leccava con calma, assaporava ogni goccia di me, era così bello vedere lei godere del mio sapore. Avevo immaginato molte volte di fare sesso con Marisa, mai avrei immaginato potesse succedere.

Passammo qualche minuto così a rilassarci.

Io mi toccavo davanti a quello spettacolo e allora la moretta....mi aiuto' segandomi velocemente io sentivo ancora il suo gusto eccitantissimo nella mia bocca e le chiesi "vuoi scopare?"

"Si, si, siiii" allora presi un preservativo dal cruscotto, mi fiondai nel sedile dietro mettendomi sopra di lei. La penetrai entrando nella sua vagina bagnatissima, larga e calda prima con colpi lenti lunghi e poi sempre più veloce. vedevo il suo viso bellissimo li sotto di me e la sua bocca gemere di piacere, all improvviso mi ricordai delle sue voglie anali di prima e le disse "girati, mettiti a 4 zampe" oooooo vedevo il suo bellissimo sedere, morbido e piccolo liscio. presi a leccare dall'ano alla vagina, dopo iniziai a infilare un dito nell'ano per vedere la sua reazione: "ohh finalmente" disse, togliendomi ogni dubbio.la presi per i glutei ed infilai il cazzo nell'ano, lentamente sentendo tutta la resistenza lei urlava di godimento e dolore, quando arrivai in fondo mi fermai per un poco mentre lei urlava "si si si". sempre con delicatezza ripresi ad andare su e giù e alei piaceva da morire, intanto con la mano si masturbava la sentivo tremare, gemere godere.

Marisa ci guardava compiaciuta. Incrociai il suo sguardo e mi eccitai talmente da sentire di eiaculare ancora.

Sentivo il mio pene stretto dall'ano e ora andavo su e giù quasi con violenza. Le piaceva, molto godeva come non mai. Io ero eccitatissimo, tutto sudato e ora non riuscivo più a trattenermi, dovevo venire.

Uscii dicendo "vengo,vengo ancora !!! oddio siete fantastiche!!" guardavo la bionda, e infatti dal sedile anteriore balzo sul nostro posteriore, io mi sfilai il preservativo non volevo sprecare lo sperma dentro un profilattico.

Ero convinto di vedere Marisa prendere il cazzo in bocca e bere lo sperma, invece mi disse "scopa anche me vienimi dentro"

Un attimo dopo la stavo penetrando, lei si era seduta proprio sul cazzo, dicendomi "tranquillo prendo la pillola". Io non resistetti più di qualche colpo, e venni : lei si accorse e allora mi bacio' intensamente. Nel mentre, senti una mano li sotto.....era Giorgia che massaggiava i nostri genitali tutti bagnati di umori. Sento ancora i brivido nel ricordarla scendere con il viso e leccare il mio pene e la vagina di Marisa con tutti i nostri umori mescolati. Con delicatezza Giorgia passo' alcuni minuti a massaggiare e leccare, infine ci ritrovammo tutti 3 abbracciati, distesi nel sedile dietro di qull'auto a sentire l'aria fresca che entrava dal finestrino e mentre i grilli cantavano baciandoci assieme senza capire più chi eravamo ci addormentammo, per svegliarci un po' infreddoliti alle prime luci dell'alba.







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I vostri commenti su questo racconto
Autore: ManzoMaturo Invia un messaggio
Postato in data: 28/08/2012 17:04:03
Giudizio personale:
molto bello questo racconto.....

Autore: CoppiaL&T Invia un messaggio
Postato in data: 19/08/2012 00:12:28
Giudizio personale:
eccezzionale come soria e com'e' scritto bravo


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