i racconti erotici di desiderya

Un triangolo tanto sognato

Autore: Ritter
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Era il lontano 2011, lavoravo come commesso in un negozio del centro storico di Ferrara e la clientela era quasi tutta over 40, specialmente di sesso femminile.

Io ero il tuttofare e mi prestavo anche per portare la spesa in auto alle signore.

Un pomeriggio, dopo aver allestito gli scaffali del negozio, mi stiro, con le mani appoggiate ai fianchi e sussurrando: aahhh, che dolore alla schiena, mi ci vorrebbe un massaggio rigenerante.

Non mi accorgo che una signora mi stava osservando e con il sorriso sulle labbra mi si avvicina.

Capisco che tu sia stanco, è un lavoro pesante e con tante ore in piedi.

Piacere mi chiamo Letizia, porgendomi la mano.

Piacere mio, Franco per servirla.

Ho sentito che hai detto sottovoce che ti servirebbe un massaggio, mi chiede, eh si rispondo io, mi ci vorrebbe proprio, mi lascerei andare completamente al piacere rilassante.

La signora infila una mano nella borsetta ed estrae un biglietto da visita, ecco, se posso esserti utile chiamami per un appuntamento mi dice.

Leggo velocemente e c'è scritto Letizia fisioterapista ecc ecc.

Grazie esclamo, sembra che sia arrivata al momento giusto, rivolgendomi e dando del "Lei"

La signora avrà avuto circa 55/58 anni molto curata e gentilissima.

Io all'epoca ne avevo circa 48 e avevo sempre la curiosità di esplorare qualsiasi cosa nuova mi si presentasse.

Congedandosi , mi rinnova l'invito a chiamarla al più presto, ha posto nei prossimi tre giorni dopodiché sarebbe partita per una crociera

Ok rispondo io, non mancherò, grazie infinite.

L'indomani con un pò di titubanza chiamo, sperando quasi non rispondesse, invece dopo il terzo trillo, pronto?

Una voce sensuale, calda e calma mi risponde.

Buongiorno, sono Franco il commesso del negozio, parlo con la signora Letizia?

Si sono io in persona, aspettavo la tua chiamata, se vuoi venire oggi pomeriggio, non ho appuntamenti fino sera.

Va bene, vengo sicuramente tra un'ora all'indirizzo che leggo sul biglietto da visita.

Ok Franco ti aspetto, a più tardi, click e chiude la chiamata.

Erano le 15 di un pomeriggio di giugno, l'aria era già molto calda qui a Ferrara, clima estivo, e io con un pantaloncino corto e una polo fresca di bucato arrivo all'indirizzo, una villetta a schiera in zona residenziale circondata da tanto verde e giardini attrezzati per bambini.

La zona la conosco bene, è una delle zone signorili di Ferrara.

Suono, sento il tiro del cancelletto che apre, entro, salgo qualche gradito e noto la porta d'ingresso socchiusa, busso spingendola per aprirla, vieni Franco accomodati.

Vedo Letizia, una donna stupenda, capelli neri raccolti da un mollettone lucicante, camice bianco leggermente sbottonato sul davanti che fa intravedere un body nero e il taglio coscia calzando sandali bianchi con tacco.

Che caldo, esclama lei, ho dovuto accendere l'aria condizionata altrimenti non ci si dura.

Eh si, confermo io, oggi è veramente molto caldo, frasi di circostanza così tanto per rompere il ghiaccio.

Vieni Franco, mi dice, accomodati in salotto, una sala con due divani grandi, fresca e ordinata.

Gradisci un bicchiere di acqua fresca? Um prosecco? Una bevanda alla frutta?

Un prosecco ci starebbe bene rispondo io.

Mi sembra giusto aggiunge lei e prende fuori la bottiglia dal frigobar, ti va di aprirla?

Mi chiede.

Con piacere rispondo io, stappo la bottiglia trattenendo il tappo per non farlo partire a proiettile, poi verso nei flut

Propongo questo brindisi a noi due dice Letizia, cin cin a noi due dico io facendo toccare i due bicchieri.

Eccellente, freddo come piace a me, esclamo, ci sta a meraviglia.

Il ghiaccio si stava sciogliendo, lei sembrava non avere nessuna fretta di arrivare al motivo per cui ero andato lì, si chiacchiera di tante cose nel mentre si beveva anche il secondo bicchiere di quel buon vino frizzante.

Allora Franco mi dice, dimmi dove senti dolore, se hai fatto movimenti bruschi e se è tanto tempo che ne soffri.

Io spiego accuratamente toccandomi le zone interessate.

Ok, vieni mi dice Letizia, accomodati in questa stanza.

Vedo un lettino professionale, un letto ad una piazza e mezza , due comodini e una vetrinetta con diversi oggetti all'interno ma non distinguo cosa per via dei vetri satinati.

Spogliati e stenditi pancia sotto mi dice Letizia, io eseguo, via la maglietta, via i pantaloncini e rimango con il boxer, mi accomodo sul lettino dove c'era un telo di carta di quelli che si srotolano, usa e getta.

Qualche istante ed entra pure lei.

Eccoci qui, se senti dolore dimmelo, si raccomanda.

Sento che fa cadere sulle spalle e un po sulla schiena olio tiepido versato da un'ampolla, si sfrega le mani e inizia un massaggio energico, prima sulle spalle, poi sulle scapole e via fino alla parte indolenzita dove sento un leggero fastidio che poco dopo scompare.

Si sofferma sulla zona lombare per poi fermarsi, prendere ancora l'ampolla e versare olio sulle gambe.

Parte dai piedi, un massaggio dove sento un piacevole benessere che si trasmette fino al collo.

Lei continua nel massaggio percorrendo le gambe, prima una poi l'altra.

Sei magro mi dice, sei un peso forma, non dovresti avere questi disturbi alla schiena, vedrai che con pochi massaggi tutto passa mi rassicura.

Continuando a massaggiare, sento e anzi, dentro di me lo spero anche, che con le mani si avvicina sempre più alla parte interna delle cosce fino all'inguine, è troppo piacevole, eccitante, perché io fantastico molto facilmente.

Cavolo!! Esclamo io, non lo avevo messo in conto dico sottovoce.

Letizia mi chiede cosa succede,

io rispondo, niente niente cercando di sistemare il mio pisello che si era un pò svegliato, quasi con imbarazzo.

Lei, che non è sicuramente un'ingenua, mi dice sorridendo: tranquillo non mi scandalizzo.

Ormai sentivo dentro di me quella voglia di essere toccato, massaggiato proprio la, tra le gambe e invece lei continua con il massaggio arrivando alle chiappe, le sue mani le sentivo in zona anale quasi a sfiorarmi l'ano, era così piacevole che speravo continuasse.

Cosa ne dici se ti sfilo il boxer?

Mi chiede con voce calma e pacata.

Mi vergogno un pò ma va bene rispondo io.

Con fare delicato mi sfila il boxer e rimango completamente nudo.

Ok adesso continuo il massaggio dice, versando olio sulle chiappe dove sento che gocciola anche nel solco anale fino ai testicoli.

Il massaggio si concentra proprio sul mio sedere, ci sa fare, mi piace veramente tanto.

Premetto che già in passato vedendo qualche video hard avevo visto e mi ero pure eccitato quando una donna ha fatto un massaggio prostatico ad un uomo ma non l'avevo mai provato di persona.

Dopo qualche minuto di massaggio sulle gambe e nautiche, Letizia si ferma, apre il cassetto del comodino e prende dei guantini in lattice bianchi e li infila alle mani.

Adesso Franco ti porto in paradiso mi dice, o se preferisci all'inferno dove tutto è concesso lasciandosi andare in una dolce risata.

Con voce bassa le dico che mi sta piacendo molto quel massaggio, continui le dico.

Cavolo!!! Si stava avverando quello che tanto desideravo, sento che poco alla volta mi allarga le chiappe, e con l'olio mi unge bene l'orifizio anale, sarò molto delicata mi rassicura e vedrai quanto ti piace mi dice.

Io lascio fare fiducioso, sento che un dito mi penetra, è piacevolissimo, lei è veramente delicata, e nel mentre mi dice che ora va a stimolare la prostata per farmi provare un piacere intenso.

Io ero immobile ma mi accorgo che il mio pisello era sempre più duro, lo sistemo bene sotto la pancia in posizione verticale al corpo.

Lei, vedendo che ho alzato il sedere per sistemarmi mi chiede: vedo che ti piace, non avevo dubbi, a voi uomini piace veramente tanto.

La stimolazione anale continua con un secondo dito inserito, sento un poco di resistenza ma era troppo bello anche perché Letizia ha le mani belle affusolate, non grandi e con unghie smaltate ma corte.

Ti piace Franco? Mi chiede

Si mi piace tantissimo rispondo.

Ok non voglio proseguire oltre perché non voglio rovinare la sorpresa che ho per te ma ti chiedo di non opporre resistenza se vuoi provare un grande piacere sia fisico che mentale.

Io le dico che sono completamente nelle sue mani, mi fido ciecamente.

Bravo mi dice dandomi una dolce pacca sonora su una chiappa, adesso inizia un bel gioco.

Si avvicina alla vetrinetta, apre la prima anta e prende un aggeggio che è semi nascosto da lei, si gira e vedo che alza una gamba come per mettersi delle mutandine ma non vedo ancora bene perché il camice copre tutto, noto che tira dai lati una cinghia nera e poi si gira verso di me.

Cavolo!! Esclamo io, no no, quello no le dico alzandomi seduto sul lettino.

Franco, vuoi provare e vivere un grande piacere che non dimenticherai mai? Mi chiede

No, non voglio quel coso ribatto io

Si chiama Strapon mi dice Letizia con il sorriso, ti farà provare un piacere assoluto, devi credermi, avvicinandosi a me e facendo cadere il camice rimanendo con il body nero e quel "cazzo" finto nero che le penzolava tra le gambe.

In un attimo percorro con lo sguardo tutto il suo corpo, una visione stupenda, era bella, un corpo da favola nonostante i quasi 60 anni che le davo, gambe bellissime e devo dire la verità, quel dildo che aveva indossato le stava a meraviglia.

Va bene dico io però non voglio sen dolore e poi voglio anche dirle che non sono gay, non ho mai provato una cosa cosi.

Ma tesoro, mi dice Letizia, questo lo adorano praticamente tutti gli uomini, soprattutto quelli etero, non ti devi preoccupare, lasciati andare senza pensarci e viviti questo momento.

Complice i due bicchieri di prosecco che mi stavano dando una mano, acconsento.

Vieni prendendomi per mano, scendi dal lettino e accomodati qui sul letto che stiamo meglio.

Io eseguo senza proferir parola, mi stendo sul letto ma lei mi dice: eh no così, vieni, mettiti in posizione pecorina così posso darti il massimo piacere.

Dentro di me tremavo un pò ma mi rendevo conto che ero trasportato da quella situazione, mi stava prendendo soprattutto la mente, Letizia era padrona di tutto quello che stava succedendo, era dolce e delicata.

Bene, adesso cerca di rilassarti più che puoi, stai vivendo una cosa stupenda mi dice prendendo in mano un altro gingillo color viola, era un piccolo cono.

Franco, adesso ti inserisco questo plug che serve per dilatare lo sfintere e la corona anale, ti piacerà tanto.

Sento una leggera pressione, mmmm dico io con un sospiro.

Ecco che è entrato mi dice Letizia iniziando a massaggiarmi le palle delicatamente.

Non c'è la faccio a trattenere quello che pensavo, mi piace tantissimo le dico, non credevo fosse così eccitante.

Lo so tesoro che ti piace, vedrai tra poco cosa proverai, continuando a stringermi delicatamente le palle che avevano procurato una buona erezione da parte mia.

Guarda guarda dice Letizia, vedo che ti sei eccitato, percorrendo l'asta del mio uccello cona la mano.

Adesso vedrai cosa ti faccio provare, sfilando quel plug dal mio ano.

Lei si alza in piedi, si posiziona dietro di me, prende un tubetto di gel lubrificante, lo spalma sul dildo che ha legato in cintura e poi ne mette ancora sul mio buco voglioso inserendo prima uno poi due dita.

Sei pronto tesoro mi dice

Sento quel cazzo che avrà avuto una misura di 18 cm non troppo grosso, circa come il mio uccello che si appoggia al buco del culo, sento un pò di pressione e...

aahhh, esclamo io.

Shhhhh, sento che Letizia mi dice di stare zitto, dai che lo so quanto ti piace, che lo avrai sempre desiderato, mi dice con voce più autoritaria, goditi questo bel cazzo tesoro.

Una spinta ed era dentro, lo sentivo tutto, mi stava riempiendo, era lungo e grosso per me, sentivo un po di bruciore ma dopo alcune pompate stava arrivando il piacere, mi piaceva tantissimo, soprattutto sapere che era Letizia a farmi quella cosa, una donna molto bella e matura.

Ti piace vero Franco? Lo vedo quanto ti piace il cazzo, scopandomi sempre più con vigore andando a sfregare qualcosa di eccitante dentro di me.

Masturbati se lo desideri mi diceva, lo so quanto ti piace dai tesoro che ti sto inculando come hai sempre desiderato.

Le sue parole mi eccitavano sempre di più la mente, mi piaceva da morire quel turpiloquio e soprattutto quel cazzo che mi stava scopando così bene il culo.

5 minuti di pompate a ritmo regolare, mi stavano portando in estasi, mi stavo masturbando mentre Letizia mi inculava e mi dava anche qualche sculacciata dicendomi: ti piace il cazzo nel culo vero troia... siete tutti uguali voi maschietti, vi piace il cazzo più della figa è vero Franco?

Sciaff, con una bella pacca sonora sul culo, dillo che ti piace dilloooo

Si mi piace tantissimo, siiii siiii lasciandomi andare ad un piacere immenso e una eiaculazione a getto che non avevo mai provato prima.

Dopo qualche pompata, Letizia sfila quel cazzo nero dal mio culo, ho sentito come una liberazione ma nello stesso tempo ho sentito il piacere che mi ha lasciato e mi sono steso sul letto quasi sfinito.

Letizia si era venuta a sedere di fianco a me a bordo letto e accarezzandomi il viso mi chiede:

Ti è piaciuto davvero così tanto?

Si le rispondo, mi è piaciuto veramente tanto, non avrei mai pensato di provare questo piacere unico.

Lei sorridendo mi dice che lo aveva immaginato, che non dovevo sentirmi diverso anzi, che era um nuovo modo di provare piacere.

Dopo dieci minuti di chiacchiere, mi sono alzato dal letto e mi ha invitato di andare al bagno per rinfrescarmi.

Nel bagno c'erano asciugamani puliti di un buon cotone morbido, saponi e detergenti vari per una buona pulizia e rinfrescata.

Nel frattempo Letizia aveva indossato nuovamente il camice bianco, aveva sfilato lo Strapon e si era seduta in sala sul divano.

Vieni Franco accomodati qui vicino a me, versando un altro bicchiere di prosecco.

Cin cin, al nostro incontro, brinda Letizia.

Al nostro incontro ribatto io che è stato una grande sorpresa per me e che mi è piaciuto tantissimo

Continuiamo a parlare altri dieci minuti finché le chiedo il costo del massaggio.

Allora Franco, dice Letizia, questa prima seduta è offerta poi se vorrai venire a farne altri ti dirò anche il costo.

Per quanto riguarda la sessione Pegging, anche questa prima volta te la offro io e se lo vorrai, tutte le volte che lo vorrai, mi chiami per fissare un appuntamento e ti dirò il costo della prestazione.

Diciamo che lo faccio per arrotondare, che è un extra lavoro mettiamola così.

Ok, rispondo io, la ringrazio per quel bellissimo pomeriggio di puro piacere, che l'avrei chiamata sicuramente altre volte per la sessione Strapon.

Con un sorriso e una stretta di mano ci siamo salutati.

Non ho saputo resistere, ci sono tornato altre due volte ma ahimè, il costo era abbastanza elevato per le mie tasche, lei una donna stupenda e molto professionale che ci sapeva fare veramente tanto.

Da allora, se mi capita una donna che indossa lo Strapon non me la faccio scappare.


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