i racconti erotici di desiderya |
Una sexy sorpresa |
Legami.
Te l’ho chiesto io. Gli occhi sono già bendati, usi una benda nera. Sento le tue mani decise che afferrano le mie, le sollevano sopra la testa e le legano con una corda: il contatto è ruvido, lievemente doloroso, estremamente eccitante. Sono distesa supina, indosso solo un coordinato di pizzo bianco , un reggiseno che copre appena il mio seno , un perizoma sottilissimo, reggicalze e calze bianche. Forse mi stai guardando, forse. Non ti vedo, ma sento il tuo odore vicino a me. D’improvviso la tua lingua calda cerca la mia bocca ,poi piano, piano , ma sempre più avidamente, baci e succhi il mio seno, mentre sento il mio sesso inumidirsi e la voglia irrefrenabile di sollevare e alzare il bacino diventa bisogno impellente. .un gemito esce dalle mie labbra “Basta, ti prego basta”, per me è una sensazione quasi insopportabile, sai che perdo ogni controllo di me stessa e che un po’ questo mi spaventa. Ho le mani legate, non posso spostarti come cerco di fare abitualmente. “No, ancora”, mi dici con la voce roca e non contento sposti la lingua da un capezzolo all’altro, poi lentamente scendi sul mio pancino, poi torni sulla mia bocca …ho brividi ovunque …sei sopra di me , sento il tuo peso, percepisco il tuo membro “Scopami”, ti chiedo senza ritegno. Non rispondi e di colpo ti allontani. Non so dove sei, esci dalla stanza, ti sento. Resto legata, con il sesso pulsante di desiderio, cieca, stringendo le cosce nel tentativo di darmi piacere da sola, sono eccitata, molto. Rientri. La sensazione di freddo intenso colpisce come uno schiaffo i miei sensi. Sei andato a prendere del ghiaccio. Mi stai passando un cubetto freddo sulle labbra, lo lecco avida, ma tu lo sposti sul mento, poi sul collo, sul petto. Ti fermi sul seno, infili dita e ghiaccio sotto il reggiseno senza sfilarlo, mi sfiori il capezzolo che è duro come una piccola roccia di carne. Non riesco a tacere la mia eccitazione, quasi grido di piacere. Continui il percorso, ora sei sul mio ventre, indugi sull’ombelico. Non ti vedo, ma t’immagino inginocchiato sopra di me, non sento il tuo peso, solo il freddo intenso del ghiaccio e il tuo respiro leggermente affannato. Mi stai sfilando il perizoma ormai bagnato dei mie umori, con le dita gelate, senza pietà infili di colpo il cubetto nella mia fica pulsante. La sensazione di piacere che provo è così forte da fare quasi male. “Ti piace, vero?” mi sussurri roco. “Sì da morire”, il cubetto è dentro il mio sesso, lo sento sciogliersi e rivoli sottili d’acqua intiepidita dal mio calore scendono lungo le cosce. Inarco la schiena, sollevo il bacino, voglio sentirti adesso, addosso. Ma sei impietoso. Di colpo, infili un altro cubetto e poi un altro ancora, facendomi gridare, facendomi perdere ogni pudore, ogni resistenza. “Scopami, ti prego, fottimi, ti supplico”. Sto immaginandoti dentro di me insieme al ghiaccio, ma la fantasia diventa subito realtà: sollevandomi appena i fianchi entri dentro senza preamboli, con quella forza che mi manda in estasi. Il contatto con quel misto di calore gelato eccita anche te, lo sento dai tuoi movimenti, dai rantoli che emetti mentre mi sbatti con forza. “Ti prego, di più…ancora…” sono le più classiche delle parole ma sono le uniche che riescono a uscirmi dalla gola, perché adesso voglio davvero sentirti dentro il più possibile, mentre il ghiaccio è ormai del tutto sciolto e sento vicino l’orgasmo. Ti muovi più forte, ansimi, sento il sudore del tuo ventre mescolarsi al mio, sto per venire, te lo urlo, tu spingi quasi con violenza, c’è qualcosa di fortemente animale che adesso ci pervade e la cosa mi porta velocemente a godere. Libero l’orgasmo anche con la voce, gridandoti in faccia quanto sto godendo, mentre ogni centimetro di pelle è scossa dal piacere e le pareti del mio sesso si contraggono attorno al tuo, quasi a stringerlo a volerlo imprigionare per trattenerlo ancora, ma tu ti togli quasi subito. Sai che ho bisogno di un attimo di quiete, dopo,….. ma oggi no, oggi non vuoi darmi tregua. Ti mormoro “aspetta un attimo ti prego”, mentre cerco di far tornare regolare il respiro. Non mi ascolti. Sentro le tue mani sul viso. Sei inginocchiato sopra di me, percepisco l’odore del tuo sesso, mescolato ai miei umori, vicinissimo al viso; in pochi secondi ho il tuo cazzo in bocca, duro e bagnato del mio piacere. Mi assaggio, attraverso il tuo membro, lo succhio, mentre tu lo spingi dentro, fino alla gola, scopandomi in bocca. Dalle tue labbra escono frasi oscene, quelle che adesso, fuori da ogni controllo della ragione, mi fanno letteralmente impazzire. “Succhialo, succhialo troia, ancora, tutto, tutto giù fino in gola”. Le tue parole sono eccitanti quanto la forza del tuo cazzo che quasi mi soffoca, non riesco a respirare ma succhio lo stesso e sento di nuovo il mio sesso pronto a godere, anche solo sentendo godere te. Rallenti i movimenti e mi dici, “Le sorprese oggi non sono ancora finite, per te”. Schiocchi le dita come fosse un segnale convenuto. Continui a dondolare il tuo sesso nella mia bocca, con meno violenza, però, lasciandomi modo di leccarlo per poi risucchiarlo ancora fino alla gola. C’è qualcun’ altro nella stanza, lo sento, anche se non posso vedere. Un brivido di paura misto a piacere mi attraversa la schiena. Vorrei domandarti chi è ma ho il tuo cazzo in bocca che non accenni a levare. Sento due mani allargare le mie cosce che cercavo di stringere per godere. c’è un altro uomo con noi. Poi un altro cazzo in bocca… no sono in due….. “Dai leccala, leccala, vedrai come gode, meglio di prima, vedrai, è una vera troia, prova e vedrai” Le tue parole sono dolcemente dure e in questo momento le adoro. Non capisco davvero più nulla, Sono in totale balìa di te e delle mie sensazioni. Un altro uomo adesso sta affondando la lingua nella mia fica fradicia, leccando ogni singola piega esterna per poi insinuarsi più a fondo fino a scoparmi come fosse un piccolo cazzo duro. Il tuo membro è turgido e pulsante so che stai per venirmi in bocca, lo sento, ma di colpo ti togli. “Godo…ancora…ancora…sì, fammi venire”, riesco a dire solo questo mentre uno sconosciuto mi sta facendo impazzire con la lingua. “Ti piace eh? Tu non lo sai ma loro erano qui; prima hanno visto tutto, hanno visto quanto sei troia, e adesso vogliono divertirsi un po’ anche loro con te, che ne dici eh, puttana?” La lingua dell’uomo sconosciuto sta letteralmente fottendomi, ho a mala pena sentito le sconcezze che mi hai detto, non resisto e grido “Sì, sì, falli divertire, fatemi venire, porco, fammi venire, non ne posso più…” L’orgasmo mi travolge quando l’uomo mi succhia per pochi secondi il clitoride gonfissimo e rosso come una ciliegia, esplodo letteralmente in un orgasmo che mi scuote in sussulti forsennati, stringo le cosce intorno alla testa dell’uomo quasi a soffocarlo, mentre lui continua eccitato a leccarmi, anche dopo essere venuta, a gustare tutto il mio liquido, il mio piacere. Poi la lingua dell’uomo risale lungo il mio ventre, arriva al collo, alla bocca, mi bacia. Non sono i tuoi baci ma questo sconosciuto ci sa comunque fare. Sento che mi stai slegando le mani, ho un po’ di dolore alle braccia, ma non t’importa molto, anzi non v’importa molto. “Mettiti a quattro zampe”, mi dici, quasi ordinandolo, ma sai bene che non occorrono ordini, farei qualsiasi cosa, adesso che non ho più controllo di me stessa e a stento saprei dire chi sono. Mi lasci la benda sugli occhi mentre mi metto come mi hai chiesto. Non sono le tue mani quelle che adesso mi stanno accarezzando la schiena, sono più incerte, delicate, sembrano avere paura. Il loro contatto mi piace, mi chiedo dove sei tu mentre quest’uomo sta giocando con il mio corpo, se stai guardando, se stai godendo. Sento le mani sulle natiche, me le sta divaricando, poi di colpo, la sua lingua inizia a leccarmi piano, lentamente, penetrando poco nel buco, mi sembra di avvertire il rumore di una persona che si masturba davanti alla mia faccia piegata di lato, appoggiata al letto, sei tu? Sei tu che ti stai masturbando guardandomi godere con un altro uomo? O è l’altro?... “Mettiglielo in figa, avanti, voglio vederla godere, sentirla gridare”, la tua voce è un rantolo strozzato, ti stai trattenendo, lo sento. Senza farselo ripetere l’uomo m’infila dentro il suo cazzo, lentamente, indugiando; mi piace, ci sa fare…si muove sinuoso, quasi mi danzasse dentro Mi lascio sfuggire dei gemiti di piacere ma non urlo, non voglio darti questa soddisfazione. Assecondo i suoi movimenti. lo sento godere, si sta eccitando, sento le sue spinte diventare più violente, adesso mi sta davvero scopando con forza e sento la fica bagnarsi di piacere, sento ogni fibra del mio ventre riempirsi del suo cazzo e godere, ma non urlo, emetto rantoli soffocati anche se spingo il sedere in fuori per sentirmi ancora più piena di lui. “Godi troia? Stai godendo? Dimmelo, dimmelo…”, ora sei tu a chiedere, la tua voce è vicina al mio viso. “Sì…godo, da morire” ti rispondo al limite della sopportazione; sto per venire e sento che sarà un orgasmo di quelli sfiancanti . “ fermati” dici a quell’uomo che ti ubbidisce … “Adesso, la scopiamo in due…la fottiamo come piace a lei adesso…” dici in tono sconvolto dal piacere, la tua voce è snaturata dal piacere. Non so cosa mi sta succedendo: sono stordita, abbandonata alla carne, al desiderio, alla voglia, voglio solo venire, godere, essere posseduta, più e più volte, ancora e ancora. Nel mentre che tutto intorno si muove, come se mi steste leggendo nel pensiero mi prendete, sento braccia e mani ovunque, il mio corpo è completamente in balìa della vostra forza. Sono impalata sullo sconosciuto, l’hai fatto sdraiare supino e mi hai fatto sedere sul suo cazzo durissimo, sento che non è il tuo cazzo ad essere dentro la mia fica fradicia di piacere…. Nel mentre un cazzo si avvicina alla mia bocca, inizio a succhiarlo, ma non è il tuo…. Tu sei dietro di me, mi stai leccando le orecchie mentre scopo con l’altro. “Troia, godi, godi, voglio vederti godere, di più di più”, mi bisbigli. Afferri i miei fianchi e mi sollevi tu stesso in su e in giù per farmi godere di più e far godere il tuo silenzioso compagno. Sta godendo come un porco, infatti, lo sento ansimare come un animale e bisbigliare parole irripetibili. Sono al massimo dell’eccitazione, ma l’orgasmo è ancora lontano, sembra che tu lo capisca e mi ordini: “Chinati, sporgi il culo in fuori ma non togliere il suo cazzo dalla tua fica da puttana”. Sto impazzendo. Sono letteralmente fuori di me, potrei anche morire ora, non m’importerebbe, ho solo voglia di sentirmi piena di due cazzi, so cosa stai per fare. Mi allarghi le natiche e riempi di saliva il buco ke tanto desideri ; questa cosa mi sconvolge di piacere. Anche gli altri, che ti vedono, si eccitano ancora di più, quello che sta sotto mi sta letteralmente aprendo la fica con i colpi di reni che riesce a infliggermi nonostante sia io sopra di lui: “Sì, sì, ti prego inculala, voglio sentirla urlare, inculala, le veniamo dentro insieme, la riempiamo di sborra, ti prego, inculala subito, sto per venire”. Al sentire queste parole, quello che era davanti a me aumenta i movimenti, sento sta per venire , tu rallenti un momento, e lui mi sborra la bocca , viene godendo come un porco, mentre mi vedi bere la sborra mi apri le natiche con fermezza e lo infili dentro deciso ma dolcemente come solo tu sai fare, con tutta la forza che hai spingendolo fin dentro il ventre. Sento una fitta lancinante che immediatamente si trasforma in piacere, arriva dritta al cervello. Non capisco più dove sto godendo, vi sento dentro di me, contemporaneamente, mi state sfondando di colpi, è un unico piacere adesso, davanti e dietro che si confonde, non so dove comincia un cazzo e finisce l’altro. Sono piena, in ogni mio buco portatore di godimento, qualsiasi movimento compia asseconda il vostro piacere e il mio; spingo il culo in fuori e godi tu, stringo la fica e mi chino sull’altro cazzo e gode il tuo amico, ma non coordino più nulla, siete voi che mi sbattete quasi violentandomi. L’altro adesso ha preso tra le mani i miei seni e li stringe con forza, tortura i miei capezzoli con le dita, tu invece ad ogni spinta mi schiaffeggi le natiche e mi mordi le spalle, il collo Sono sconvolta, grido, adesso grido frasi sconnesse, non so più cosa dico: “Ancora, sì…vi prego, scopatemi, sono la vostra troia, sono una puttana, ancora, ancora cazzo, datemene ancora…”. Anche voi ormai siete fuori da ogni umano controllo, le bestie che sono in voi stanno grugnendo, rantolando, ringhiando frasi sconnesse, le nostre tre voci si confondono in un unico suono animale. “Ecco, vengo, vengo, troia, ti sborro nel culo, senti…senti troia…” e il tuo liquido caldo m’invade il ventre, spingi ancora mentre il tuo compagno digrignando i denti ed eccitato dal tuo orgasmo mi dice: “Ecco anche la mia sborra, puttana, sentila, sentila tutta nella fica da troia che hai”; spruzzi di sperma caldissimo mi bagnano copiosi, fondendosi con il tuo sperma che cola dal culo…. sono totalmente eccitata e fuori di me, non capisco più nulla e grido, grido con tutta la voce che ho in gola, mentre contrazioni al sesso e dentro il culo mi squarciano di piacere, mi fanno sussultare e mi contorco come un animale impazzito di dolore. Il mio è piacere, piacere illimitato, devastante, quasi doloroso e lunghissimo, non è un solo orgasmo, ma una seri di orgasmi in sequenza che mi devasta il corpo e distrugge anche l’ultimo baluardo di ragione. Mi accascio sopra i vostri corpi. Sono distrutta dal godimento e dal piacere perverso che mi avete dato. Dopo un po, sono distesa, le tue mani carezzano il mio viso e sfilano la benda…apro gli occhi e mi sei accanto, sorridi di quel sorriso sornione di cui sono ghiotta e mi dici: “Allora... piaciuta la sorpresa?”;degli altri non c’è più traccia, non ti dico nulla …. ti bacio. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Santana1 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 03/01/2013 19:28:23 | |
Giudizio personale: | Vorrei partecipare con voi in questi splendidi giochi ......Ottimo racconto con un eros speciale...... | |
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Autore: | Bello9 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 19/12/2012 16:56:10 | |
Giudizio personale: | Bello avrei voluto esserci | |
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Autore: | Marcovaleria1 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 25/11/2012 14:45:49 | |
Giudizio personale: |
è una esperienza che mi farebbe piacere far provare a mia moglie |
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