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Pronta a tutto 3
Dopo l’esperienza della coppia con lei bisex (vedi racconto precedente Pronta tutto2) Isabella aveva capito che le sue voglie bisessuali latenti in lei erano ormai consolidate. Non era più un dubbio il suo ma certezza. Quando parlavamo di giochini da organizzare lei ascoltava le mie proposte se quando intravedeva la presenza di una donna…le brillavano gli occhi e aumentava la salivazione. Insomma si eccitava subito già al solo pensiero. Fu cosi che cercai una coppia entrambi bisex. Lei quarantacinque anni, bella donna. Decisa e autoritaria col suo lui che aveva trentotto anni. Lui bell’uomo bisex passivo e sottomesso alla sua donna. Isabella non era a conoscenza di tutti i particolari. Ci incontrammo direttamente al ristorante di un albergo ove avevamo prenotato separatamente due camere in modo indipendente. L’incontro fu certamente intrigante da subito. Avevamo un tavolo con separé ed eccetto il cameriere che portava le pietanze, non poteva vederci nessuno. Le due donne trovarono subito un feeling. Si guardavano negli occhi fissi continuando a parlare del più e del meno. Lui in silenzio ascoltava e parlava solo se espressamente interrogato. E prima di farlo guardava la sua donna in attesa di permesso a farlo. I discorsi scivolarono presto sul sesso e lei, Anna, ci raccontò come avevano scoperto questo mondo trasgressivo. Si dichiarò bisex e aggiunse, guardando negli occhi Isabella: “ Sai quando lecco una bella passera non so rinunciare a un bell’arnese che mi penetra ovunque". Riesco a essere uomo e donna contemporaneamente!” E tu?" Chiese a Isabella che di rimando rispose: “Anch’io sono cosi”. E già prima di finire la frase Isabella noncurante di noi e di chi avesse potuto guardare, le afferrò il viso tra le mani e la baciò in bocca con foga. Si sono slinguate per alcuni minuti che sembravano lunghissimi. Finite di baciarsi erano entrambe felicissime e radiose in viso. Si capiva che stavano pregustando quanto di lì a poco avrebbero desiderato fare in camera. Intanto il pranzo era gradevole e il vinello servito molto adatto. Loro sorridevano ed erano felici sino a quando Isabella si rivolse a me per chiedermi se fosse stato maleducazione dire una cosa nell’orecchio di Anna. “Fai pure” le dissi. Lo fece e quando fini di bisbigliare, Anna rispose di sì. Si alzò e andò in bagno. Pensai che forse si erano messe d’accordo per farsi una sveltina in bagno. Il ritorno immediato di Anna al tavolo mi fece ricredere. Eravamo ormai al secondo piatto di pesce fresco. Isabella mi chiese se poteva assentarsi per quindici minuti. “Dove vai”, le chiesi. “Sotto il tavolo”, mi rispose. Allora capii che prima nell’orecchio le aveva chiesto di andarsi a togliere gli slip! Andò sotto il tavolo e ne rimase per almeno mezz’ora. In quella mezz’ora il cameriere era venuto due volte ma non si accorse di dove fosse Isabella. Noi continuammo a mangiare come se nulla fosse. E la stessa Anna, lievemente sporgente con la schiena all’indietro, mangiava e parlava. Mi rivolsi ad Anna e le chiesi se le piaceva il lavoretto che Isa che le stava facendo. “E’ una vera lecca fica” disse. “Pensi di ricambiarle il favore?” “Sì ma a modo mio” rispose. Ma non disse quale modo. Anna a un tratto si scusò con me perché si tirò indietro con la sieda inarcandosi del tutto. Stava per godere. Si lasciò andare per farlo e noncurante di noi e mugolò in un intenso orgasmo. Isabella usci da sotto il tavolo. Soddisfatta e con la bocca piena di umori. Non si pulì. Abbassò il viso su Anna per baciarla in bocca, come per farle assaporare il suo stesso nettare! A quel punto Anna bisbigliò qualcosa all’orecchio di Isabella. Immaginai che le stesse dicendo di andare in bagno a togliersi gli slip. Ne ebbi conferma quando Isabella rispose ad alta voce “Non ce n’e’ bisogno, sono senza” rispose. Pensai che Anna scendesse sotto il tavolo per ricambiare il lavoretto a Isabella ma la sorpresa arrivò giunse presto. Anna rivolgendosi al marito disse: “ Ehi tu, vai a cuccia e lecca tutto quello che trovi da leccare”. “Fallo bene!” aggiunse. Detto questo, si alzò e si avvicinò a me per chiedermi di tirarlo fuori anch’io! Sergio andò sotto il tavolo, Isabella mi guardò eccitata e si pose inarcandosi leggermente all’indietro con le cosce aperte. Anna restò più vicina a Isabella tenendola la mano in mano. Il viso eccitato di Isabella mi aveva caricato di eccitazione. Lo tirai fuori, sempre ben coperto da eventuale ritorno del cameriere. Sentii la bocca di Sergio che avviluppò il mio cazzo e vedevo Isabella eccitata. Dedussi che lui stava spompinando me e sgrillettando lei. La situazione era intrigante. Soprattutto per il luogo dove avveniva e come prologo di quanto poi sarebbe dopo accaduto. Anna mi guardò con aria interrogativa, come per sapere se Sergio procedeva bene. “Si” risposi, è bravo il frocetto, “Succhia bene” aggiunsi. Poi dissi ad Anna se per favore mi portava un bacio di Isabella, perché in quella posizione lei non poteva farlo! Anna le infilò la lingua in bocca, la insalivò e venne verso da me per baciarmi. Lo faceva bene e in modo sensuale. Mi restituiva la saliva di Isabella la quale al quel punto era adesso leccata da Sergio perché ormai sul mio cazzo sentivo solo la sua mano! Mi rivolsi a Isabella e le dissi: “ Avvertimi quando stai per godere” “Siii, cosa vuoi farmi quando te lo dico”. “ Quando stai per godere io sborrerò in bocca ad Anna”. A questa frase Isabella fu assalita da un orgasmo violento! “Vengo adesso, eccomi…dai”. Mi sono alzato col cazzo duro in mano e, rischiando grosso, avvicinato alla bocca di Anna già aperta e in attesa, della mia sborra. Sergio ancora sotto il tavolo, stava pulendo bene la fica di Isa. Anna ingurgitava la mia sperma e notavo che faceva in modo di non ingoiarla tutta. C’eravamo capiti! Anna cercava adesso la bocca di Isa per condividere ciò che le avevo appena iniettato! Ricompostoci tutti, arrivò il cameriere per offrirci un wisky. Non potei non notare che lui, il cameriere arrivava sempre al momento giusto. Era sincronizzato. Lo dissi ad Anna. E lei mi rispose: “Perché pensi che siamo venuti qua?” “Lui è nostro complice”. Ci apprestammo a dirigerci all’ascensore per andare al piano delle camere. (continua)
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13 anni fa
xxsingolarmentexx,
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Ultima visita: 12 anni fa
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Una vacanza molto particolare....
Finalmente eravamo vicini alle tanto sospirate ferie, un'anno che aspettavamo di andare in qualche bella spiaggia a rilassarci, a vivere senza alcuna remora le nostre fantasie erotiche.....Avevamo sempre fantasticato sul fare l'amore in spaiggia, magari bianchissima col mare limpido... insomma ai caraibi!!!Il nostro aereo era appena partito e già noi ci guardavamo con occhi piccanti.... entrambi pensavamo già alla prima occasione per avverare i nostri sogni.. nessuno dei due però lo confidava apertamente all'altro, ma era solo il motivo per il quale eravamo seduti lì.Siamo arrivati, caldo, sole, fantastica accoglienza..... si va in albergo e tanto per gradire la camera facciamo l'amore, spensierati ed eccitati dalla nostra location.La sera dopo aver mangiato si va in giro, gente solare, bella..... quanta bella gente, giovane sorridente eccitante... le ragazze indigene con dei sederi da urlo, lei si accorge che gradisco e mi dice "belli questi culetti è??" belli, belli davvero!!! purtroppo non vediamo altrettanto bei maschetti.... lei è delusa, ma poi si va a bere qualcosa in un localino lungo la strada principlae del luogo... finalmente un'apparizione, alto, con lineamenti dolci, un sorriso che farebbe impallidire chiunque, due spalle larghe e due braccia che fanno capire quanto muscolo sia presente su quel ragazzo..."Ti piace è" e lei "mai visto uno così bello!!", mi avvicino a lui e lo invito a bere qualcosa, fortunatamente parla anche un poco di italiano, la conversazione va avanti veloce vivacemente, accanto a noi ci ha raggiunto una sua amica, una ragazza con un fisico fantastico, ma non bellissima nel viso.... simpatici e birichini come noi, lui non toglie gli occhi di dosso a fra e lei quasi ne è imbarazzata, o forse eccitata.Ci accompagnano al nostro albergo e quando sembrano salutarci io mi lancio, e li invito a bere qualcosa da noi... sorridenti si scambiano un paio di frasi, per noi incomprensibili ed accettano. Saliamo le scale dell'albergo, io faccio strada e con la coda dell'occhi vedo lui il bel ragazzone dietro fra, allunga la mano e tocca la schiena di lei... gli occhi di fra sono in fiamme, la vedo è eccitatissima.Faccio finta di non vedere e arriviamo al piano, entriamo in camera, ci sediamo in terrazza, un tavolinetto con tre sedie, si siedono ed io vado a prendere da bere al frigo bar..... tornando vedo che sotto il tavolo, il nostro amico stava toccando le coscie di fra e della sua amica, ridevano, fra mi guarda eccitata ma anche titubante, spaventata dalla possibile mia reazione..... io mi avvvicino, verso da bere e mi metto dietro la mulatta, dall'alto osservo delle tette fantastiche, ho deciso mi lancio.... al brindisi io mi chino verso la bella venere nera e le do un bacio...... iniziamo a baciarsi appassionatamente e vedo che anche il ragazzo a preso fra per la vita e la tira a se baciandola...Un solo secondo e siamo nudi in camera, lui mostra un fisico fantastico!!!!! un culo che nemmeno le donna hanno, ed un notevole membro, eretto e dritto come un fuso..... mi eccito ancora di più, mentre la mia amica sta succhiando il mio cazzo con foga e passione, anche fra sta facendo lo stesso , ma a mal fatica riesce a prenderlo in bocca, mentre la mia amica lo fa sparire completamente a me!!! Non che sia piccolo, anzi mi vanto di essere ben dotato, ma evidentemente è questione di tecnica!!Sul letto ci troviamo a baciarci io e fra, mentre io subisco il più bel pompino della mia vita e lei viene appassionatamente leccata dal ragazzone, noi ci stringiamo le mani, lei gode molto ed io anche.Adesso lui sale verso di lei, la bacia e la penetra, lentamente, lui sa di non poter certo sbattere con forza una donna con un cazzo così!!! Io guardo la scena mentre ancora la mulatta ha il mio cazzo in bocca, incredibilmente il cazzo di lui entra completamente nella fica di fra, che lancia un gemito misto di godimento e dolore, abbiamo scopato per un'oretta circa con una eccitazione incredibile, il mio orgasmo finisce nel culetto della mia amica, che continua a muoversi come una trottola e mi fa gridare il mio piacere, fra sarà venuta almeno tre volte, è stravolta in faccia.... sembra appena caduta dal cielo e senza paracadute!!!La mattina dopo appena svegli notiamo entrambi che il mio cazzo è durissimo, facciamo l'amore tre volte e godiamo come non mai, siamo eccitati dalla sera prima. Usciamo ed andiamo al mare, dopo un paio d'ore che siamo sdraiati al sole io rompo gli indugi e le chiedo: "ti sei divertita ieri??", "Si" risponde lei "ma mi vergogno un poco", parte una risata e ci diamo un bacio.... "Ti amo amre mio" "ti amo anche io, da matti".Non li abbiamo più cercati e più rivisti, ma rimarranno nei nostri ricordi per sempre.......Peccato che sono solo fantasie!!!
5330
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13 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 15 ore fa
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Dopo la pizza
Ciao, mi chiamo Dino, 38 anni, e con mia moglie Vic,una bella fica (non è solo una mia idea) di 32, siamo una coppia molto affiatata anche dal punto di vista sessuale : Ci piace molto, oltre tutto il resto, a me guardarla, e a lei farsi guardare mentre le infilo in corpo oggetti di ogni forma e dimensione, abbiamo a questo scopo una discreta collezione di "cacciavitini". Godo come un matto a guardarla a cosce spalancate con la fica tutta spalancata e piena, Il mio desiderio più grande però è sempre stato quello di vederla scopare con un altro cazzo oltre al mio, magari anche con la segreta speranza di riprovare esperienze avute da ragazzo con un cugino ed un compagno di scuola : avere la bocca piena di un bel cazzo tutto da ciucciare, chissà! (Vic è al corrente di questa storia) Sono arrivato perfino a suggerirle:Perché non cerchi di coinvolgere Paolo, un coetaneo che viene a casa nostra a ritirare il lavoro che mia moglie fa a domicilio, visto come ti muore dietro? Ma ha sempre detto di non potere per la vergogna. L'altra sera a letto, mentre stavamo " giocando ", mi dice di aver trovato il coraggio e di aver invitato Paolo per andare l'indomani, a mangiare una pizza tutti e tre insieme e poi.... Siamo andati in pizzeria, con una certa fretta e dopo a casa, Vic, visto il nostro tergiversare, ci si è messa in mezzo e ha inominciato a strusciarsi finché non abbiamo incominciato ad accarezzarla e palparla dappertutto, avevamo, impacciati abbastanza,incominciato a spogliarla quando lei dopo aver aperto la patta di Paolo, si è inginocchiata e ha incominciato a spompinarlo, ho sfoderato anche il mio e gliel'ho messo in mano, si è alzata e tenentosi i nostri cazzi in mano, ci ha trascinati sul letto dove abbiamo incominciato a leccarla in due fino a quando Paolo di fianco, ha iniziato a scoparla: Che spettacolo ! Vedere un cazzo, non il mio entare ed uscire dalla fica della mia Vic, dopo pochi colpi si è sfilato e le è venuto sul pancino, che voglia di leccare tutto! Ero disteso sotto mia moglie in un godurioso 69 quando ad un tratto, si è sollevata appena apena e ho visto l'uccello di Paolo entrare in quella fica meravigliosa tutta aperta e tutta allagata, non avevo mai visto niente di così eccitante così da vicino, intanto continuavo a leccare, tutto ciò che era a portata di lingua....quando poi lui è uscito da quella caverna stupenda, gliel'ho preso in bocca e finalmente ho riassaporato il piacere di avere in bocca un cazzo bello duro e al contempo vellutato tutto da succhiare e leccare fino a quando, la bocca me la sono ritrovata pena di sborra ! E' stato bello quando alla fine Paloo e Vic insieme mi hanno fatto un pompino e sono venuto loro in bocca, non avrei mai creduto che anche lui potesse avere i mie gusti. Ci troviamo ancora abbastanza spesso, ma il più delle volte, facciamo a meno della pizza....
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13 anni fa
extram,
33
Ultima visita: 13 anni fa
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Avventura in treno
1965, avevo da poco compiuto 21 anni ero militare e tornavo per la prima volta a casa dopo sei mesi. La mia vita sessuale fino ad allora si era limitata alla frequentazione di qualche "casa chiusa", perchè le ragazze che avevo frequentato erano tutte molto abbottonate per quanto riguardava il sesso come piaceva a me. Ero partito da Bologna di sera verso il Sud, lo scompartimento per 8 viaggiatori era pieno, i due posti al finestrino erano occupati da una coppietta seduta l'uno di fronte all'altra ed io ero di fianco alla ragazza, dopo qualche breve chiacchiera avevo appreso che i due erano sposini e che tornavano dal loro viaggio di nozze. Di fronte a me stavano un'anziana signora meridionale, tutta vestita di nero e un bambino sui 6 anni che doveva essere il nipote, la vecchia guardava tutti con sguardo truce e mi faceva sentire anche un po' a disagio. Verso la mezzanotte cominciammo tutti ad abbioccarci. Il bambino si era accoccolato sulle gambe della nonna e sembrava che dormissero entrambi, lo sposino aveva poggiato la testa sulla mensoletta sotto al finestrino e la mogliettina, rotondetta ma graziosa, si dimenava sul sedile di legno, aveva un vestitino che metteva a nudo le ginocchia che tentava di coprire con uno scialletto di lana. Faceva un po' freddo ed io mi ero buttato addosso il cappotto militare, qualcuno aveva spento la luce e restava accesa solo la piccola lampada azzurrognola. Le ginocchia della ragazza avevano acceso in me fantasie erotiche pazzesche e muovendomi con cautela ero riuscito a poggiare la mia gamba destra contro la sua coscia, poi riuscii a mettere un lembo del mio cappotto sulle sue gambe e cominciai a infilare pian piano la mano sotto la gonna. Lei sembrava non accorgersi delle mie manovre ed io diventavo sempre più ardito, finchè le mie dita non giunsero al limitare estremo della calza di nylon e toccai la carne viva. Il mio fratellino ebbe un sussulto, l’eccitazione mi stava giocando un brutto tiro facendomi agitare parecchio, stavo quindi attento a non fare movimenti troppo evidenti. Intanto con la mano destra avevo raggiunto gli slip della fanciulla che lentamente aveva allargato le gambe dandomi così agio di titillarla lì dove pareva le piacesse parecchio. Non resistevo più e stavo per concludere in modo indecoroso sotto il cappotto, quando lei si mosse, si rassettò le vesti e alzandosi mi sfiorò il viso dicendo una parolina appena appena sussurrata: "Bagno". Capii, mi feci da parte e lei passò andando nel corridoio. Sembrava che nessuno si fosse accorto di quanto accaduto, feci passare qualche minuto e, cercando di dare nell'occhio il meno possibile, uscii anch'io sul corridoio, ristetti per un po’ e, con una certa non-chalance, mi spostai verso il bagno, la porta non era chiusa dal di dentro, spinsi, aprii e lei era lì, mi saltò letteralmente addosso, aveva tolto gonna e slip, la sollevai (era molto più bassa di me) la poggiai sul lavandino, mi sedetti sul water e le baciai appassionatamente l'interno delle cosce fino al limite estremo della cosiddetta "decenza", stava quasi per gridare dal piacere, mi alzai, le scoprii due magnifiche tette, sulle quali mi soffermai giusto il tempo per saggiarne la durezza e poi infilai piano piano la mia spingarda in quella guaina aperta, pronta e calda. Il tutto non durò a lungo, lei venne quasi subito ed io immediatamente dopo. Le godetti dentro inarcandomi sulla schiena come un puledro impazzito, mentre lei si avvinghiava ferocemente con le unghie alla mia schiena. Pazzesco! Senza profferire parola ci riassettammo rapidamente, uscii per primo e raggiunto lo scompartimento me ne stetti fuori nel corridoio a guardar dal finestrino le ombre degli alberi che sfilavano veloci. Da lì a poco giunse anche lei entrò, si riaccomodò al suo posto e poggiata la testa allo schienale si appisolò. Feci passare parecchi minuti e rientrai anch'io, mi accomodai come meglio potevo e stavo per addormentarmi, quando nell'oscurità vidi due occhi di fuoco rivolti verso di me, era la vecchia. Non so se aveva intuito quel che era successo, ma non me ne fregava un accidenti. La mattina dopo io scesi a Bari, il treno proseguiva per Lecce, e lei mi lanciò un ultimo sguardo dal finestrino mentre il treno si allontanava, non l'ho più vista.
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13 anni fa
Febo,
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Ultima visita: 8 anni fa
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Il primo incontro
Ero da poco entrato su un sito di incontri e visionavo alcuni annunci,tra i tanti ne trovai uno e mi presentai. Essendo la prima volta per entrambi ci siamo sentiti per messaggi e poi al tel e infine deciso di incontrarci.Ci siamo incontrati in un piccolo bar parlato del più e del meno così per rompere il ghiaccio e precisare qualche particolare hot. Appena rimasti soli lei con un vestitino (era estate) si alza e mostra sedere stupendo con un tanga in pizzo nero invitandomi a toccarlo. In quel momento iniziai a capire che la serata sarebbe andata bene. Giunti nella loro casa,un ambiente molto ordinato e accogliente, ci siam lavati e iniziato con giochi soft.Noi in piedi e lei seduta sul letto a segarci e iniziare a pompare con la sua bocca calda iniziava a godere fin quando non ne ha potuto più e ci ha voluto sul letto con il suo boy sotto e io che le aprivo il suo bel lato B. Appena entrato ha fatto un gemito di piacere che neanche il marito aveva mai sentito continuando a penetrarla entrambi e in svariate posizioni e zone della casa.Tutto è durato per un bel pò fin quando lei soddisfatta della serata ha fatto una doccia bianca per completare la sua voglia cha da tanto aspettava
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 13 ore fa -
La mia piu grande soddisfazione
mi chiamo roberto sono un bel singolo bx attivo e passivo, una sera come tante chattavo in una chatt di bx e ho trovato un tipo che era molto intrigante dai discorsi che si facevano ci ervamo eccitati tanto e cosi abbiamo deciso di incontrarci e di farci una bella scopata tra uomini, fissato l'appuntamento per lo stesso momento lui era in una citta vicina alla mia, io ospito quindi ci diamo appuntamento in un posto vicino casa per poi proseguire in casa mia, arrivati al posto, non ci posso credere era il compagno della mia ex moglie, siamo rimasti tutti e due increduli e senza parole , poi ad un tratto ci siamo messi a ridere e ci siamo detti che si fa ormai ci siamo scoperti, io ho detto tanto vale andiamo avanti e soddisfiamo le nostre fantasie. arrivati a casa ci siamo subito abbracciati forte strusciandoci i cazzi da sopra i vestiti e piano iano spogliati, il suo cazzo era gia bello duro, un arnese stupendo favoloso, glie lo preso in mano e accarezandolo un pochino non ho resistito a piegarmi e prenderlo in bocca, mentre lui con le mani molto delicatamente ha cominciato ad accarezzarmi le chiappe e col dito mi tittillava il buchetto, dicendomi che avevo un bel culo, era meraviglioso attraente, mentre io con la testa facevo su e giu per il suo bastone, da li ci siamoun po fermati e siamo andati a letto a 69 io sopra e mentre gli leccavo il cazzo lui si e dedicato a fondo a leccarmi il culo in maniera molto passionale, facendomi sentire la lingua tutta dentro e continuava a dire che avevo un culo favoloso, e io ho cominciato a dirgli che anche il suo cazzo era stupendo, poi ha un certo punto mi si e rivolto co decisione, dicendomi dai troia mettiti a pecora che ti voglio sofndare, mmm ha quelle parole mi sono sentitodavvero felice e subito immediatamente ero a 4 zampe sul letto, mi ha puntato la cappella sul buchetto e di colpo me lo h spinto dentro, io con un piccolo strillo di dolore ma poi tutto un piacere immenso, era bello sentirmi chiamare troia, frocio, puttana ecc., e diceva che avevo un culo davvero stupendo e che ero molto piu troia della mia ex, ha fatto un po di dentro fuori dentro fuori cioe lo levava e rimetteva, mi senticvo il culo apri e chiudi una sensazione stupenda, e mentre lo faceva mi diceva che culo come si apre bene mmmmmm,poi mi ha girato a pancia sul letto mi ha alzato le gambe poggiate sulle sue spalle, mi ha infilato il suo stupendo cazzo in culo e si e avvicinato a baciarmi appassionatamente, sussurrandomi nell orecchio sei stupendo tesoro hai un culo favoloso bello caldo, ti verro a trovare spesso, ti vogliocome mio amante fisso, io ormai in estasi completa lo ascoltavo e impazzivo cone le sue dolci parole poi mi ha detto ecco amore sto per godereeee, ed io ho detto aspetta tesoro fammela assaggiare e lui di colpo lo ha tirato fuori dal culo e mi ha riempito la bocca col suo stupendo caldo sperma.... glie lo ripulito per bene, ci siamo salutati e siamo rimasti d'accordo che tornera spesso a scoparmi che sono piu troia dellla sua compagna cioe mia ex moglie. che bello ho reso cornuta la mia ex......
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 13 ore fa -
L'abito da sposa
L’abito da Sposa Eccomi ha raccontarvi la mia ultima avventura,premetto che sono una donna di 45 anni che da circa quindici anni insieme a mio marito pratichiamo lo scambio di coppia e da sola o in coppia ho rapporti sessuali con altri uomini con l’ovvio(si ovvio) piacere di mio marito,l’altro giorno un banale quanto noioso tamponamento si è trasformato in un avventura. Un ragazzo mi tampona con la sua utilitaria,ci fermiamo e io lamento un forte dolore tra la scapola e il collo,il ragazzo molto gentilmente e direi timidamente si scusa e mi dice che abita nei pressi e se io volessi potremo andare a casa sua per mettere del ghiaccio,premette che è solo in casa,io telefono a mio marito e riferisco dell’accaduto e dell’invito,lui prontamente mi dice se ti piace “scopalo”,raggiungiamo con entrambe le auto la sua abitazione,mi fa sedere sul divano e dice che mentre io metto un po’ di ghiaccio lui prepara un caffè,noto che lui getta uno sguardo alle mie gambe ben in vista coperte dalle solite autoreggenti e che da seduta lasciano intravedere la fascia siliconata,dopo cinque minuti torna con il caffè si siede al mio fianco,sorseggiamo il caffè lui non stacca gli occhi dalle gambe,e mi rivolge un complimento “hai delle bellissime gambe”io rispondo grazie ma le gambe sono coperte dalle calze e lo guardo negli occhi lui si fa audace e mi sfiora le gambe con i polpastrelli,io rispondo baciandolo sulle labbra,lui inizia a scostarmi il perizoma,mi distende sul divano e inizia una lunga leccata della mia micetta,godo quasi subito,poi si spoglia e io ricambio baciandolo il suo cazzo,ad un certo punto mi dice che deve scendere in auto a prendere i preservativi,allora io prendo la mia borsa e estraggo dall’interno un profilattico,lo scarto lo metto in bocca mi avvicino al suo cazzo in erezione e lo infilo con la bocca,insomma stiamo a scopare in tutti i modi per un bel qualche oretta,alla fine mi dice che ha voglia di godere,allora gli sfilo il preservativo e inizio a succhiarlo non passano neppure due minuti che mi fa una grande goduta in bocca. Vado in bagno un attimo in bagno ma non mi sciacquo perché so che mio marito poi mi vuole prendere ancora con l’odore dell’altro. Iniziamo a parlare e lui mi dice che tra tre giorni si sposa,allora subito mi viene l’idea(una cosa gia fatta un'altra volta) e gli dico che ne pensi se la sera rima del matrimonio,vieni a casa mia mi faccio trovare vestita da sposa cosi facciamo le prove,lui ci pensa e acconsente. Dopo due giorni arriva a casa mia con dei fiori e io mi faccio trovare come promesso con il vestito di sposa completo di reggicalze calze e guanti bianchi,lui inizia subito a baciarmi,mi prende imbraccio e mi chiede dove è la camera da letto,ci mettiamo sul letto(mio marito è nell’altra stanza ha montato una webcam e ci guarda),e iniziamo a baciarci sulla bocca,poi mi fa mettere a pecorina mi alza e scosta l lunghissimo velo e inizia a scoparmi,poi decide di togliere il vestito da sposa che in effetti è scomodo occupa tutto il letto e rimango solo in intimo bianco,inizia a baciarmi la fica mi fa godere,poi inizio a fargli un bel pompino eccitato estrae i preservativi dalla tasca,ma io lo fermo dicendogli la prima notte di nozze non si scopa con il preservativo,lui ancora più eccitato inizia a scoparmi con tutta la forza e la passione che ha dentro io mi sento piena del suo bel cazzo(non grandissimo ma di dimensioni superiori alla media),mi prende in tutti i modi alla fine esplode in un grande orgasmo nella mia fica e godo di nuovo anche io. Prendiamo qualcosa da bere,si riveste, e mi dice che pensa che la sua prima notte di nozze con la sua compagna non sarà cosi trasgressiva. Ci salutiamo gli prometto che andrò fuori alla chiesa il giorno del suo matrimonio e lui di rimando c vediamo dopo il viaggio di nozze. Esce di casa e va via. Ovviamente mio marito corre subito incontro per scoparmi ma questo non importa è routine. Spero che vi sia piaciuto,potrà essere sgrammaticato ma è reale.
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 13 ore fa -
La sauna
Estate 2010; Vacanze! Entriamo in sauna, finalmente, per la prima volta in una settimana è completamente vuota... ne approfitto! Mi spoglio completamente, stendo il telo e mi sdraio comodamente, fa caldo molto caldo e questo mi eccita terribilmente; ormai sono completamente rilassata e sento le goccioline di sudore che mi attraversano il corpo scendendo lungo il ventre, arrivando sino alla mia clitoride gonfia per il caldo. Non resisto. Allungo un dito e la sfioro; apro gli occhi e vedo il mio uomo seduto di fronte a me che mi osserva, e la cosa mi eccita ancora di più, smetto di sfiorare e affondo le mie dita dentro, posso sentire l'odore della mia fica bagnata che evapora: è una delizia, voglio assaggiarlo...così mi porto le dita alla bocca e le lecco, mi piace da morire, vedo che anche lui è eccitato; il suo grosso cazzo è eretto e pronto ad entrare ma io non voglio, non ancora, deve aspettare, devo solo guardarmi! Cambio posizione mostrandogli il culo è talemte bagnato che le dita entrano con troppa facilità, comincio con uno solo ma molto rapidamente mi rendo conto di averne infilate già quattro, sto godendo terribilmente ma ne voglio ancora e di più...voglio il suo cazzo, e anche lui mi vuole, lo capisco dal rumore che fanno le sue mani mentre scivolano sul suo cazzo bagnato, si sta masturbando; ma non si muove e lì e mi guarda, sa che sono io a decidere quando sarà mio! Ma anche io sono all'apice, gattono verso lui e gli salgo sopra dandogli le spalle...il suo cazzo entra troppo facilmente voglio di più...accompagno le sue mani sul mio corpo cominciando dai capezzzoli turgidi, arrivando sino alla clitoride e con molta violenza infilo la sua mano nella fica insieme al cazzo..ora si che è piena:"Basta" urlo mentre vengo percorsa da un tremito e arrivo su di lui... Adesso può fare di me ciò che vuole: mi tiene per i capelli inginocchiata ai suoi piedi, sfiorandomi la bocca mentre gli succhio il cazzo, sento k stringe la presa e uno schizzo arriva nella mia bocca, arriva, ingoio!
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 13 ore fa -
al privè
dopo tanto pregare da parte mia (lui) finalmente una sera ci siamo decisi, lei veramente incazzata con me, quasi mi odiava, mi diceva in auto, quando sono sola a casa a me piace fare la troia e fantasticare, ma qui mi sento proprio una troia, vera e non sono capace di essere me stessa! Io le dissi che era tutto tranquillo, era solo una serata diversa fra me e lei e che nessuno ci avrebbe disturbato.Entrammo nel locale, nel riminese, carino accogliente, all'inizio eravamo allo sbando, ma ci incominciammo ad addentrare in alcune stanze frequentate da coppie più o meno carine, la vedevo comunque eccitata e provai a chiederle se, si sentiva pronta a concedersi a me in privato, magari qualcuno ci guarda le dissi.. detto fatto: incomincia a leccargliela ed era già bagnata fradicia, mi spompinò per un ora e vedevo nelle fessure occhi che osservavano e cazzi duri che si affacciavano sui buchi, quando all'improvviso un cazzo di dimensioni stratosferiche circa 25 26 cm credo, mai visto una roba così. lei sembrava non accorgersi di quella mazza, quando all'improvviso si gira e mi dice, scopami a pecora, voglio succhiare quel cazzo enorme.Finimmo la serata, invitando quel singolo nella nostra stanza, e scopammo sabry per tre ore, lei si tirava quel cazzo enorme in figa senza problemi, sembrava che nemmeno lo sentisse, comunque venne tantissime volte e quella sera me la ricorderò per sempre....invitammo quel ragazzo poco più che ventenne tre o quattro volte a casa nostra!!!che sensazioni fantastiche
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13 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 15 ore fa
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La nostra prima vera esperienza in un privé
E' successo un po’ di tempo fa, ma lo ricordo ancora con immenso piacere.
Vittorio aveva deciso di farmi una sorpresa, così mi chiese di prepararmi in una certa maniera … molto succinta con intimo molto sexy ed io ovviamente l'avevo assecondato, anzi, l'idea mi eccitava e non poco. Mi portò fuori Milano, in un locale di cui lui aveva solo sentito parlare, non c'era mai stato prima di quella sera. Mi era chiaro fin da subito, però, che non doveva essere un locale “normale”, c’erano luci soffuse, divanetti ovunque e donne e uomini poco vestiti che servivano ai tavoli. L'atmosfera era molto calda, dappertutto gente che si baciava, si toccava, altri addirittura facevano del sesso spudorato davanti a tutti. Fin da subito iniziai a sentire un formicolio percorrere la mia schiena e non solo, sentivo la mia fighetta fremere e inumidirsi. Ci sedemmo su dei divanetti un po' appartati, ma che permettevano un'ottima visuale di tutto il locale. Vittorio, sempre molto dolce, mi accarezzava il viso, mi baciava dolcemente e ovviamente io ricambiavo in tutto. Anche lui era eccitato, vedevo il rigonfiamento dei suoi pantaloni, quasi che il suo uccello volesse esplodere. Iniziammo a bere, dopo poco notammo una coppia di donne sedute su un divanetto non molto distante da noi, ci stavano fissando, sorridevano e notammo che entrambe indossavano delle minigonne molto corte, mettevano le cosce accavallate e poi divaricate, in un lento gioco di seduzione. Non avevano nessun indumento intimo, si vedevano benissimo le due fighette ben depilate. Anche loro notarono i nostri sguardi e quasi per risposta al nostro muto interrogativo iniziarono a toccarsi la bocca, i seni e le passerine. Continuarono a masturbarsi a vicenda, avendo cura però di farsi vedere bene da noi. Ognuna aveva infilato due dita nella fighetta dell'altra e giocavano spingendole dentro e fuori di continuo, quasi a simulare un rapporto sessuale. Una volta portate fuori si leccavano le dita, con la lingua leccavano gli umori che l'altra aveva lasciato copiosi. Noi eravamo ormai in estasi, era uno spettacolo bellissimo. Io mi resi conto che quasi inconsciamente avevo aperto le gambe e Vittorio aveva iniziato a masturbarmi con dolcezza, piano, voleva solo eccitarmi al massimo. Credo non avesse voglia di farmi godere così, non ancora almeno. A quel punto le due ragazze come invitate dal nostro piccolo spettacolo decisero di unirsi a noi. Senza neanche dire una parola, una di loro si sedette in ginocchio davanti a me, l'altra in braccio al mio uomo e contemporaneamente iniziarono a toccarci. La mia prese il posto di Vittorio, o meglio delle dita di Vittorio e iniziò a masturbarmi, mentre mi resi conto che l'altra aveva già tirato fuori il cazzo del mio uomo e lo stava massaggiando, facendolo scivolare nella sua mano in tutta la lunghezza del membro, su e giù, era bellissimo vedere Vittorio così eccitato, la testa un po' inclinata all'indietro verso di me. Ci baciammo, un bacio bellissimo, lungo, durante il quale le nostre “ancelle” avevano cambiato posizione, si erano inginocchiate davanti a noi, una con la testa nella mia figa, l'altra con il cazzo del mio uomo in bocca e adesso gli stava facendo proprio un bel pompino. Era bellissimo sentire quella lingua sconosciuta dentro di me, leccarmi tutta la fighetta, sgrillettarmi con le sue labbra... Ebbi un orgasmo, forte, violento, fantastico! Quando finii di godere, lei si alzò e se ne andò, mentre la sua amica era ancora alle prese con il cazzo di Vittorio. Decisi di aiutarla, mi misi in ginocchio accanto a lei e insieme iniziammo a spompinare, leccare, mordere il suo meraviglioso uccello. Dopo poco anche lui venne, sopraffatto dal godimento. Noi ci dividemmo equamente la sua sborra leccandolo e pulendolo tutto. Dopo, anche lei si alzò e senza una parola se ne andò.
Le ritrovammo solo più tardi al bar, ci guardammo negli occhi, un sorriso e … andando via ci salutarono con un bacio sulla bocca sussurando: “alla prossima volta, non ci scappate” ;-)
Solo dopo ci rendemmo conto di quanto fosse successo.
La nostra prima vera esperienza in un privé.
Era certamente stato il benvenuto più bello che avessimo mai potuto ricevere. Felice di averlo condiviso con l'unico uomo che io abbia mai realmente amato.
10425
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13 anni fa
fedelissimiinfedeli, 55/45
Ultima visita: 4 mesi fa -
Quella sera tanto attesa …
Lei quella sera era molto carina, era eccitata e nervosa allo stesso tempo e quelle emozioni rendevano il suo viso raggiante, i suoi occhi emanavano una luce speciale, come di chi sa che sta per compiere una “marachella” e ne è contento.
Il suo compagno era fermo, in piedi, sulla porta della camera che la guardava prepararsi, le aveva riservato una serata “speciale” che lei voleva condividere in ogni attimo, in ogni istante con lui. Si era vestita in maniera molto sexy, intimo nero di pizzo, sottoveste nera trasparentissima, calze autoreggenti e sopra solo un maglioncino aperto, che lasciava intravvedere tutto... anche lui era eccitato, visibilmente sovraeccitato.
Sorridevano in silenzio guardandosi negli occhi, in attesa dell'ospite che doveva arrivare. Tutto era pronto, al piano di sopra un carrello era già stato preparato con una bottiglia di champagne in ghiaccio e tre bicchieri, c'erano anche delle tartine di vari tipi, delle candele erano sparse ovunque sul pavimento, candele di diversi colori e forme che creavano un’atmosfera intima e calda, con il loro profumo inondavano la stanza di aromi afrodisiaci. Al centro della grande camera era stato sistemato un grande letto, rivestito con lenzuola di seta color bordeaux. Appoggiato ad un muro, invece, era stato posizionato un lettino trasformato in divano, anch'esso rivestito dello stesso colore del letto e con tanti cuscini di varie tonalità abbinate al colore di base, la stanza era bellissima, tutto era pronto per il grande evento, era la prima volta che ospitavano qualcuno e la prima volta che avrebbero usato quel luogo per i loro giochi.
Da qualche tempo ne parlavano e ora quella sera era giunto il momento. Lui aveva individuato il compagno di giochi perfetto, la persona che più si addiceva a interpretare il ruolo che gli avrebbero assegnato, lo aveva scoperto grazie ad un sito molto particolare che ormai da mesi utilizzavano, curiosando e scambiando messaggini con coppie e singoli di Milano, ma ora avevano deciso di provare ad avere insieme la loro prima esperienza a tre, un’esperienza che li avrebbe resi ancora più complici, ancora più un’unica cosa. Erano lì frementi, seduti sul divano ad aspettare l'arrivo dell'ospite.
Nell’attesa parlottavano e la mano di lui accarezzava amabilmente la coscia di lei, in un gesto affettuoso e rassicurante come solo lui sapeva fare.
Del nuovo amico di giochi conoscevano già il volto ed il corpo, perché avevano visto delle foto che gli aveva voluto mandare, si erano anche già sentiti al telefono giorni prima ed avevano anche chattato varie volte. Oltre a trovarlo affascinante dal punto di vista fisico avevano trovato le sue parole, i suoi modi, i suoi racconti molto intriganti, era parso ad entrambi proprio la persona giusta con cui giocare e poter accogliere nel loro nido.
All'improvviso il suono del citofono li fece sobbalzare per qualche istante, ma lui aveva già preso in mano la situazione, diretto al citofono e aperto il cancello: vieni pure su, ottavo piano! Una questione di minuti e l'altro sarebbe arrivato...
Difatti, dopo poco era già in casa, ma era rimasto solo lui ad accoglierlo. Lei era andata al piano sovrastante, ad aspettare. Era piena di eccitazione, si era seduta sul divanetto accanto al muro, appoggiata ai tanti cuscini, il suo abbigliamento sexy e le gambe leggermente allargate. Il solo pensiero di quello che sarebbe successo le aveva fatto bagnare la fighetta, le sue labbra fremevano già umide dei suoi copiosi umori, i timori accumulati nei giorni precedenti sparivano ora che non c’era più la distanza.
D’altronde l’ospite era ben conscio del ruolo e sapeva benissimo quale fosse la sua figura e quali fossero i suoi compiti e qual era il limite da non superare. Aveva espressamente detto che desiderava poter essere il loro “giocattolo”, lo strumento per arrivare al piacere, un piacere sempre più intenso, non avrebbe mai rotto l'equilibrio della loro coppia, anzi lo avrebbe rafforzato.
Lei, seduta da sola non resisté più, all'improvviso decise di scendere e di andare a dare il benvenuto all'ospite, si diresse verso la scala e la discese, scarpe rosse dai tacchi vertiginosi, andamento lento e molto sensuale, i due uomini alzando lo sguardo ebbero un sussulto, riuscivano quasi ad intravvedere sotto la sottoveste le sue forme più intime, vedere il perizoma che ben poco copriva del suo pube. Arrivò alla fine delle scale e sorridendo si avvicinò al suo compagno e tese all'ospite la mano, il suo uomo le accarezzava i capelli quasi a rassicurarla e face le presentazioni...
Dopo i primi complimenti fatti dall'ospite riguardo alla casa e alla donna, lei invitò i due uomini a salire per brindare al loro primo incontro, invogliata dal compagno prese la mano dell'altro e con l'altra il suo uomo e iniziarono a salire. Una volta arrivati di sopra presero i bicchieri e versato il nettare gelato iniziarono a sorseggiare guardandosi dritti negli occhi. Il compagno della donna si mise alle spalle e le fece scivolare via il maglione. Iniziò ad accarezzarle le cosce, tirando su la sua sottoveste, sempre più su fino ad arrivare alla sua passerina umida, le infilò un dito sotto le mutande e le spostò in modo da far vedere il poco pelo rasato. Lei intanto lo cingeva con le braccia, il capo un po' inclinato indietro e le labbra sul suo collo. L'ospite si mosse, fece qualche passo verso di lei, iniziò ad accarezzarle il corpo, i seni, la pancia fino ad arrivare al suo pube. Incontrò la mano del suo lui ed insieme iniziarono a toccarle la fighetta, infilare le dita, giocare con il clitoride, la sua passerina aveva voglia di essere presa, allargata da quelle dita, il pensiero fisso era solo quello di farsi penetrare di avere dentro quei due cazzi, alternando, prima uno e poi l'altro. Aveva solo voglia di godere, sentiva che stava già per esplodere, ma non voleva così presto e non voleva godere solo con due dita !!!
Così, dolcemente si slacciò dall'abbraccio del suo amore, si girò gli fece una carezza sul viso e iniziò a slacciargli i pantaloni, si inginocchiò e iniziò a succhiarglielo, poi si girò e sempre in ginocchio fece la stessa cosa all'altro, adesso aveva i due cazzi in mano, le loro cappelle rosse umide e li masturbava all'unisono, alternando la sua bocca prima su uno e poi sull'altro, se li metteva fino alla gola, li leccava dalla cappella alle palle, si sentiva porca, le piaceva. Poi si alzò, si diresse sul letto e si sdraiò aspettando che si avvicinassero, i due non si fecero attendere, il suo compagno si mise accanto, baciandola pian piano e accarezzandola, l'altro si era messo tra le sue gambe e aveva iniziato a leccarle la passerina, lei sentiva la lingua mentre le ispezionava in ogni suo centimetro, fino ad arrivare al suo culetto, con il dito intanto le faceva un raffinato ditalino. Ora il suo amore le era sopra, le gambe aperte lo cingevano, le infilò il suo cazzo e iniziò a scoparla così lei ora sentiva che non riusciva più a resistere ed esplose in un fragoroso orgasmo.... bellissimo ed era solo l'inizio...
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13 anni fa
fedelissimiinfedeli, 55/45
Ultima visita: 4 mesi fa -
io,lei,lui è .....
Mentre leggevo un noto giornale...ho pensato che non poteva essere vero simile annuncio,cmq provo a chiamare.....SQUILLA!!!RISPONDE!!!!dico che anche noi siamo una coppia,faccio il solito discorso di presentazione e ci accordiamo per un caffè.... Non ci speravo più di tanto per chè di fregature ne abbiamo presse parecchio il fatto era che eravamo al appuntamento.La troia ha voluto scarpe,vestito nuovo è parrucchiere (DONNE) cmq era bellissima,elegante ma troia al punto giusto.M_MI SONO ROTTO LE SCATOLE, è PASSATA PIù DI 20 MIN DAL ORARIO ACCORDATOF-MA ANCORA CHE CREDI A QUESTI ANNUNCI DI PERVERTITI SEI IL SOLITO DEFICIENTE,TUTTI BIDONO LI PRENDI TEM_STAI ZITTA CHE Mò PROVO A CHIAMARE SE NON RISPONDONO SE NE ANDIAMO....,COMINCIA PER SALIRE IN MACCHINA CHE MI SEMBRI UNA ZOCCOLA LI IN PIEDI Ero molto arrabbiato,non per la sola,per chè mi son fatto 70 km andata e poi dovevo fare anche il ritorno.... che tra benzina è autostrada.....io lavoro in fabbrica è cè la crisi Vedo arrivare verso di noi due ma tutto ho pensato meno che erano lì per la annuncio...ma effetivamente erano lì per l'anuncio!!!ci avviamo verso casa loro ma c'era qualcosa de una che non mi conviceva più di tanto...era troppo alta è il piede troppo grande...ma mi son detto che ero emozionato è forse la euforia mi stava faccendo brutti scherzi Caffè presso me ritrovo sul letto con tre donne(quasi)mia moglie che godeva mentre si faceva slinguazare tutta...a un certo punto alessandra se tira fori la bestia O DIOOOO!!!!!MADON!!!un po mi sono frenato ma non mi importava me la facevo uguale..era troppo bona...provo a metterselo mentre lei a sua volta se facceva mia moglie,mentre mia moglie a sua volta leccava la figa a quel altra(che scena)non capivo più niente,metto il preservativo,vedo sto culo tutto largo per me......................................................................................................................................................maledetto uccello non si è adrizzato ,sono venuto con una pippa
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13 anni fa
AdamDTS,
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Ultima visita: 15 ore fa
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LA NOTTE SI TINGE DI ROSSO
Scesa è la nottetra le persiane chiuse luce lunare sfiora le chiomesvestita quel poco che piacem'avvolge il tuo fiatocome una danzal'abbraccio mi tiene aderente al tuo senorespiro fiato da labbra cremisivibra il corpo,gioco di polsonuda ti voglio tra morbido rasotocco ritmato profumo di mieletra i denti un grido smorzatoe siamo coppia che ballala bocca premela coscia stringemi par di morirea passo di tango............CIPCIOPLOVE
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13 anni fa
cipcioplove,
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Ultima visita: 7 anni fa
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Ogni tanto lo fai.
Ogni tanto lo fai. Non per mitigare tempeste di sensi. Lo fai davanti a me. Per defraudarmi. O forse per farmi capire che sono solo qualcuno “temporaneo” e che sono destinato ad essere prima o poi allontanato. Non lo so. Non conosco il vero perché.Resta il fatto che tu ogni tanto lo fai. Davanti a me. Con una perfezione nei gesti calcolata. Paziente. Spossante. Allunghi ad arte i tempi del tuo cammino verso l’orgasmo. Verso la creazione, dal nulla, di umori. Per riempire di odore di sesso la stanza. Per ribadire che, se tu volessi, io sarei di troppo. Due dita. Quelle di sempre. La terza e la quarta della mano destra. Le tue gambe esageratamente aperte parlano della tua mancanza di paura e di dubbi (le donne che non allargano le gambe in quei frangenti, coltivano la paura del giudizio. Non sanno dare/darsi totalmente). Davanti a me ogni tanto lo fai ed è un feeling perfetto. Fra le tue dita e i miei occhi. Tra i tuoi occhi e il mio sesso invece c’è una interruzione: lo nascondo sotto un cuscino del divano. Per toglierti il senso del potere. Perché tu non sappia quanto sia intollerabile per lui non poter prepontemente scacciare le tue dita e prenderne il posto ([email protected]).
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13 anni fa
senzazucchero, 52
Ultima visita: 13 anni fa -
Pronta a tutto 2
Dopo il primo incontro con Isabella (vedi racconto precedente “Pronta a tutto”) abbiamo continuato un intenso rapporto di telefonate quotidiane. Non c’era uno spazio libero senza che non ci sentissimo a telefono. Nelle sue telefonate Isabella aveva l’ansia di dirmi le cose che desiderava. Si diceva disposta a tutto quello che le avrei proposto. A tal proposito stabilimmo una scaletta di ordine prioritario: Aveva voglia di leccare una fica. Farsi guardare da uomini mentre faceva sesso con me (carsexy). Essere al centro dell’attenzione di molti maschi che la desiderassero, ma dai quali non voleva essere scopata ma solamente farsi guardare e desiderare mentre lo faceva con me ed elargire tanti pompini e seghe, scambi di coppie. La cosa che più mi colpì fu che desiderava vedere un uomo bisex, passivo con me e attivo con lei. Prima di iniziare i giochini ai quali ambiva partecipare bisognava assolvere qualche accorgimento. Era vergine analmente e l’idea di renderla libera da quell’ingombro per lei imbarazzante richiedeva un intervento d’urgenza. Andai a casa sua una mattina, non prima di averle detto telefonicamente che sarei andato per romperle il culo. Le chiesi se il marito ci avesse già provato e mi spiegò che era stata lei più volte a esortarlo a farlo ma che lui le aveva spiegato che si trattava di un atto bestiale cui lui si rifiutava per rispetto di lei! Secondo lui, si trattava di un atto contro natura!!! Nel loro letto coniugale iniziammo a baciarci, a chiavarla in bocca sino a farla bere tutto il nettare (che ha sempre adorato ingoiare), dopo una breve pausa lei riprese a succhiarmelo e quando diventò duro al punto giusto fu lei stessa che si girò a pecora porgendomi culo e fica da usare a mia scelta. Bagnai un mio dito con la bocca e inizia a ungerla col dito facendo pian piano spazio…le appoggiai la cappella all’ano e delicatamente forzai gradatamente per far posto all’arnese affinché affondasse nel modo più indolore possibile. I suoi mugolii erano a volte di piacere e a volte di dolore ma di certo non voleva che io mi fermassi. Iniziai a stantuffare sempre più a fondo sino a sentirla urlare in modo preoccupante. Mi preoccupai per i vicini di casa. Lo estrassi fuori sostituendolo col dito e presi il mio tubetto di gel…lo spalmai sulle mie dita e le massaggiai l’orifizio appena valicato! Quando sentii le mie dita scivolare senza indugi la trapanai col cazzo senza preamboli e senza indugi. Di dolore o piacere che fosse ormai, dovevo incularla. Lo voleva. E fu fatto. Ebbe un orgasmo pauroso e le iniettai una quantità abbondante di sperma nel culo. Isabella sprizzava felicità dal suo viso e divenne bellissima. Più di quanto già fosse. Dopo aver entrambi goduto, mi ha offerto da bere e fu ansiosa di progettare con me i prossimi incontri. Desiderava ardentemente baciare in bocca una donna ed essere ricambiata. Mi confessò che numerose volte a questa idea si era masturbata furiosamente. Feci un annuncio last per cercare coppia con lei bisex o singola bisex. All’annuncio risposero alcune coppie tra le quali ne scelsi una disponibile ad ospitare e che aveva allegato un telefono. Presi appuntamento per una sera dopo cena. Isabella aveva detto al marito che una sua amica di scuola l’aveva invitata a mangiare la pizza con altre amiche. Ci recammo a casa della giovane coppia. Lei meno di 30 anni ben fatta e molto simpatica. Lui ragazzo normalissimo di trentacinque anni. Ci offrirono da bere e si parlo del più e del meno. Alla lei di coppia era evidente che Isabella piacesse molto. Chiarii subito che Isabella non voleva essere penetrata da lui ma solo da me. Lui si alzò per prendere le birre e Isabella si avvicinò me per baciarmi in bocca. Voleva sedurre lei. Mentre ci baciavamo io e lei, l’altra si accostò per accarezzare Isabella, la quale si svincolò da me si tuffò letteralmente in braccio a lei. Si baciarono in bocca e si slinguavano ambedue appassionatamente. Io e il marito della coppia restammo a guardarle. Si sdraiarono a terra e Isabella, come fosse stato un uomo, le montò sopra accarezzandola viso, tette e spogliandola. Si accucciò tra le sue cosce e si prodigò in una leccata infinita. Fu a quel punto che io senza distoglierla mi piazzai dietro di lei sfoderandole il mio cazzo in fica. Mentre Isabella leccava la fica, guardò il marito come a invitarlo a tirarlo fuori. Intimidito, lo fece porgendo il cazzo in mano ad Isabella impegnata a leccare la fica della moglie e farsi scopare da me. Fu uno show la cui unica protagonista fu sempre Isabella. Dopo averla leccata, si alzò con le cosce sopra il suo viso per farla leccare mentre lei ingurgitò il cazzo del marito in un gran pompino! Al momento di sborrare lo facemmo insieme io e lui. Sborrammo in due in bocca e in faccia a Isabella mentre lei era leccata in fica dalla altra. Poi...(continua)
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13 anni fa
xxsingolarmentexx,
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Ultima visita: 12 anni fa
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Quella sera al bar
Io ho sempre "lavorato" con le coppie, fin da quando ho iniziato a cercare rapporti di sesso, prima con gli annunci sulle riviste specializzate, poi su internet. Mi piace la prospettiva di far godere una donna insoddisfatta o particolarmente viziosa, specialmente alla presenza del marito cornuto e impotente. Confesso che questa è la situazione che ho sempre preferito, quella che sopratutto mi dà un senso di gratificazione in aggiunta al piacere della scopata. Naturalmente, mi sono capitate anche coppie con il marito partecipe e devo dire che la cosa non mi ha mai creato problemi, neanche le volte che ci è capitato di mettere la donna in mezzo a noi e scoparcela assieme contemporaneamente. L'unica cosa che non ho mai tollerato in questi casi erano eventuali "invasioni di campo": intendiamoci, io sono etero... o per lo meno lo ero fino a quella fatale sera. Ma andiamo per gradi. Avevo contattato l'ennesima coppia: 27 anni lei e 30 lui. Le foto che accompagnavano l'annuncio erano promettenti e altrettanto furono i primi contatti via mail e poi telefonici. Alla fine ci demmo appuntamento una sera in un bar fuori città, cosa che ci avrebbe permesso di appartarci in un luogo isolato nelle vicinanze, se ci fosse parso il caso. All'appuntamento, però, si presentò lui da solo, scusandosi che la moglie era rimasta bloccata a casa per intervenuti problemi femminili. Non avevo motivo di dubitarci, perché avevo spesso parlato anche con lei per telefono, così ce fermammo a prendere una birra e scambiare due chiacchiere. Lui mi mostrò anche le foto della sua compagna, foto alquanto "esplicite", devo dire, che mi procurarono un certo rimescolamento nelle parti basse. Espressi il mio apprezzamento. "Sì, è una gran bella gnocca!" confermò lui con una risata. Stabilimmo di trovarci non appena lei si fosse rimessa e uscimmo dal bar, dirigendoci al parcheggio. Ma le birre bevute cominciarono a fare il loro effetto e proprio mentre stavo aprendo la portiera della macchina, fui colto da un impellente bisogno di urinare. Non avevo voglia di tornare dentro, né ce l'avrei fatta ad arrivare a casa, così mi diressi verso un angolo appartato del parcheggio, mi aprii i pantaloni e mi accostai ad un albero per la necessaria privacy. Ma il cazzo già semiduro per i discorsi che avevamo fatto prima, appena fuori all'aria me lo ritrovai in piena erezione, rendendomi difficoltoso pisciare. Mentre me ne stavo lì, concentrato nello sforzo, mi accorsi di una presenza al mio fianco. Mi voltai: era lui, che mi fissava con interesse l'uccello duro. "Non ce la fai?" disse. Io ridacchiai imbarazzato. "Beh..." mormorai. "Sei eccitato. Devi scaricarti", continuò lui e allungò la mano. "Che fai?" dissi io, sentendo la sua mano che mi prendeva l'uccello e cominciava a menarmelo piano piano. "Sei eccitato... ti faccio una sega." ripeté lui "Se ci fosse Laura ti farebbe un pompino, è molto brava a succhiare." Io cercai di tirarmi indietro, ma lui mi passò un braccio sulla spalla e continuò il suo lavoro. "Non preoccuparti, sono bisessuale, mi piace far godere gli amici di mia moglie." mi disse lui. Beh, per quanto mi imbarazzasse il fatto di vedermi segare da un uomo, devo ammettere che il piacere cominciò a prendere il sopravvento e lo lasciai fare, finché i coglioni mi si rattrappirono e raggiunsi l'orgasmo. Lui continuò a menarmelo finché non ebbi finito di sborrare, poi ridacchiando prese un fazzoletto e si asciugò le dita bagnate del sperma. Finalmente il cazzo prese ad ammosciarsi e la pressione della vescica riuscì ad aprire l'uretra, così con un brivido lancinante iniziai a pisciare. "Meglio di una sborrata, vero?", commentò lui in risposta al mio gemito soffocato. Come andò a finire? Andò a finire che ci trovammo la settimana successiva per un incontro estremamente gratificante, in quanto ebbi modo di godermi le grazie di entrambi, di lui e di lei, e francamente non saprei dire chi dei due fu il più bravo a farmi godere.
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 13 ore fa -
Una strana giornata
Giornata strana oggi, riunione importante in ufficio … decisioni difficili compromessi e finti sorrisi di circostanza… ma finalmente sono a casa e posso rilassarmi . Chiudo la porta ed i pensieri dietro di me e lentamente mi avvio per il corridoio slacciando indolentemente il tubino nero che scende lungi i fianchi e la camicetta in seta rossa .. rimango così in reggicalze di pizzo nero , calze di seta un intimo nero in pizzo con piccoli spacchi sulle coppe e sul perizoma e le decolté rosso lacca con i tacchi a spillo … le mie mani massaggiano lentamente tutto il corpo cercando di rilassare i muscoli contratti dalla tensione del giorno .Mi appoggio allo stipite della porta finestra della camera. La mia mano scende indolente a massaggiare il sesso , una coccola rilassante quando ecco che vedo un movimento dietro la tenda del balcone di fronte. Imbarazzata mi rendo conto che sono mezza nuda e in atteggiamento non proprio innocente ma l’idea di uno spettatore sconosciuto che osserva i miei movimenti comincia a farsi strada nella mia mente eccitandomi. Con noncuranza inumidisco il dito medio con la saliva e lo infilo nello spacco del perizoma e con lentezza comincio a massaggiarmi il clitoride mentre l’altra mano tormenta un capezzolo … vedo la tenda di fronte ondeggiare e la silhouette di un uomo in controluce immobile con una mano sulla patta dei pantaloni … ho intuito chi sei..ti ho beccato tante volte a sbirciarmi quando esco di casa , ora ti darò l’occasione di sognare ancora meglio quando mi incroci … Sempre più eccitata inserisco il dito al di sotto delle mutandine e lo immergo negli umori che ormai sgorgano copiosi..un lento movimento su e giù..le labbra si aprono e il clitoride emerge prepotente sempre più gonfio e voglioso … a occhi socchiusi guardo e intuisco la sua mano che continua ad accarezzarsi il fallo … la testa rovesciata di lato con le gambe leggermente divaricate muovo sempre più freneticamente il dito, gli umori mi colano sull’inguine mentre sento arrivare un orgasmo violento che mi strappa forti gemiti di piacere sconquassandomi con potenti contrazioni. Rilassata riapro gli occhi lo guardo fisso e con fare malizioso raccolgo un po’ del mio nettare sul dito leccandolo avidamente, poi come una regina mi volto e rientro lasciandolo a godere la vista del mio sedere ondeggiante in attesa della prossima occasione … chissà se un giorno anche lui avrà il coraggio di regalarmi un frammento della sua eccitazione..
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 13 ore fa -
Pronta a tutto.
Con i numerosi contatti fasulli su siti internet ormai non credevo più a nessuna delle e mail che ricevevo. Un giorno ricevo il seguente messaggio: Sono una ragazza di ventitré anni, sposata da sei mesi. Adoro mio marito ma ho voglia di fare delle esperienze trasgressive. Cerco uomo maturo che mi sappia guidare in questo mondo e che mi dia la sicurezza necessaria a superare le mie paure. Sono molto libera perché mio marito lavora tutto il giorno fuori città e sono sola in casa. Seguiva il numero di cellulare e il suo nome. Aveva letto un mio annuncio su un giornalino locale alla voce “Tempo libero e messaggi personali”. Ecco, pensai il solito omosessuale che si sente donna. Magari lo chiamo e dirà che lui è una donna nel corpo di un uomo….bla bla bla. Non potevo tralasciare di telefonare e provare almeno se si fosse trattato di un miracolo o la solita “sola”! Ecco la telefonata: - IO: Ciao, sei isabella? (Nome convenzionale) - LEI: Sì, chi è che parla? - IO: Ho ricevuto il tuo messaggio in risposta all’annuncio, ricordi? - SILENZIO - IO: Pronto? Ci sei? - LEI: Si scusami, stavo pensando. - IO: Che cosa pensavi? - LEI: Sono senza parole, hai una voce molto interessante… - IO: Sei eccitata? Se lo sei, dimmelo… - LEI: Si sono eccitata, strano non mi era mai successo…cosi. - IO: sei sola in casa adesso? Se lo sei spogliati e fai come ti dico. - LEI: Sì, mi sto spogliando…ecco sono nuda…. - IO: brava cosi…allarga le cosce e infilati due dita nella fica…adesso prova a immaginare il mio cazzo. - LEI: lo sto già facendo, deve essere proprio come piace a me… - IO: dimmi cosa vorresti in questo momento… - SILENZIO - IO: Isabella continua a toccarti mentre parliamo… - LEI: Lo sto facendo…. Mentre ero a telefono sono interrotto da una visita in ufficio e le dico che devo chiudere ma di continuare a masturbarsi sino a quando l’avrei richiamata. Durante il colloquio con un collaboratore d’ufficio non riuscivo che a pensare a Isabella, alla sua disponibilità e soprattutto alla sua veridicità. Trascorsa una buona mezz’ora mi chiudo nel mio ufficio e la richiamo. Questa volta parlava normalmente, sembrava quasi che ci conoscessimo chissà da quanto tempo. In effetti, non ci conoscevamo per niente e bastò poco per indurla a parlarmi e dirmi esattamente cosa desiderava. Lei sentiva forti stimoli sessuali che con suo marito già da prima di sposarlo non si sentiva in feeling sessuale. Lui persona molto razionale, tutto al momento giusto. Insomma il classico marito perfetto in tutto ma tiepido sessualmente. Lei desiderava fare esperienze trasgressive e voleva parlarne apertamente senza timori con qualcuno di cui fidarsi. E sento, mi disse, che di te posso fidarmi. Fu a quel punto che incalzai con una serie di domande per meglio capire i dettagli del suo discorso. Era etero di base ma provava una forte curiosità per le donne. Mi confidò che spesso si era soffermata a pensare di far sesso con donne, lo immaginava con amiche, con donne conosciute occasionalmente, commesse ecc. Non l’aveva mai fatto. Le chiesi se aveva mai tradito il marito. Sì, rispose senza indugio. Ma solo col corpo, di testa no. Lo cambierei con nessun altro al mondo, mi disse. Il primo incontro con Isabella avvenne il giorno dopo per placare una sua fantasia che aveva più volte immaginato di attuare. Sola in casa eccitata, arriva uno che la prende e la scopa vigorosamente senza nemmeno parlare. Cosi concordammo l’ora che sarei arrivato a casa sua, lei avrebbe risposto al citofono e lasciata la porta aperta facendosi trovare al buio sdraiata a terra in corridoio con le cosce aperte a masturbarsi. Citofonai, aprì il portone e lasciò la porta di casa accostata…arrivato al piano, dovetti solo spingere leggermente la porta che chiusi alle mie spalle. Era li, cosi come aveva detto, tutta nuda a terra a cosce aperte. Era davvero bella, sensuale. Fisico minutino, seno piccolo (2/3^) e un bellissimo viso…Restai in piedi a guardarla, lei mi guardava tenendo due dita in fica e con l’altra mano si carezzava il seno…Io restando in piedi…mi aprii la patta dei pantaloni e favorii ai suoi occhi la vista del mio arnese già molto duro..glielo mostrai mentre la guardavo nelle cosce…lei alla vista del cazzo accelerò la masturbazione… Mi abbassai e iniziai a carezzarla senza interromperla…le aprii le cosce poggiandole sulle mie spalle per dare corso a una leccata che credo non aver mai fatta cosi intensa in vita mia!! Dopo averla a lungo leccata e dopo averla sentita godere nella mia bocca…ci siamo uniti in un sensualissimo bacio in bocca facendo roteare le nostre lingue mentre la penetrai scopandola con tutta l’anima! Questo fu l’esordio, l’inizio di una serie di situazioni vissute da soli e in compagnia che narrerò nel prossimo racconto.
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13 anni fa
xxsingolarmentexx,
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Ultima visita: 12 anni fa
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Il tavolo da pranzo
Weekend da sogno nella casa al mare di ricchi ed ospitali amici. Un appartamento per coppia, dotato d'ogni confort. Amici, come dire, normali, per cui non ci si aspettava nessuna avance, nessun divertimento extra, e tuttavia relax, buona compagnia, buona cucina. Finchè... Finchè non è arrivata Eleonora, rovente moglie di Enrico. Eleonora ed Enrico sono amici locali dei nostri amici, dunque han dormito a casa loro e son venuti ad aggiungersi al già folto gruppetto verso le 12,30 di domenica. Aperitivo. Pranzo. Battute. Si ride. Eleonora ha bevuto quanto basta. Qualcuno mette della musica. Eleonora si scalda un po' di più. Un attimo di distrazione e nessuno sà più dire come è successo, ma Eleonora è ora in piedi sul grande tavolo appena sparecchiato, e balla da sola. Enrico, il marito, ritma il tempo con le mani, le sorride. Tutti cominciamo a battere le mani, involontariamente incalzandola. Eleonora ha lo sguardo sognante, è felice e scatenata. E comincia ad aver caldo. Slaccia il foulard che ha al collo e lo lascia svolazzare sul viso del padrone di casa. Poi sfila la camicetta. Gli applausi sono diventati frenetici. Mi guardo in giro e mi rendo conto che questa volta nessuna delle coppie presenti ha portato bambini... Scambio un'occhiata significativa con Clelia. Annuisce. E salta sul tavolo anche lei.Già pubblicato su un altro sito. Ma sono io l'autore.
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13 anni fa
Geroboam,
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Ultima visita: 9 anni fa
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UNA STRANA GIORNATA......
UNA STRANA GIORNATA......Giornata strana oggi, riunione importante in ufficio … decisioni difficili compromessi e finti sorrisi di circostanza… ma finalmente sono a casa e posso rilassarmi .
Chiudo la porta ed i pensieri dietro di me e lentamente mi avvio per il corridoio slacciando indolentemente il tubino nero che scende lungi i fianchi e la camicetta in seta rossa .. rimango così in reggicalze di pizzo nero , calze di seta un intimo nero in pizzo con piccoli spacchi sulle coppe e sul perizoma e le decolté rosso lacca con i tacchi a spillo … le mie mani massaggiano lentamente tutto il corpo cercando di rilassare i muscoli contratti dalla tensione del giorno .Mi appoggio allo stipite della porta finestra della camera. La mia mano scende indolente a massaggiare il sesso , una coccola rilassante quando ecco che vedo un movimento dietro la tenda del balcone di fronte. Imbarazzata mi rendo conto che sono mezza nuda e in atteggiamento non proprio innocente ma l’idea di uno spettatore sconosciuto che osserva i miei movimenti comincia a farsi strada nella mia mente eccitandomi. Con noncuranza inumidisco il dito medio con la saliva e lo infilo nello spacco del perizoma e con lentezza comincio a massaggiarmi il clitoride mentre l’altra mano tormenta un capezzolo … vedo la tenda di fronte ondeggiare e la silhouette di un uomo in controluce immobile con una mano sulla patta dei pantaloni … ho intuito chi sei..ti ho beccato tante volte a sbirciarmi quando esco di casa , ora ti darò l’occasione di sognare ancora meglio quando mi incroci …
Sempre più eccitata inserisco il dito al di sotto delle mutandine e lo immergo negli umori che ormai sgorgano copiosi..un lento movimento su e giù..le labbra si aprono e il clitoride emerge prepotente sempre più gonfio e voglioso … a occhi socchiusi guardo e intuisco la sua mano che continua ad accarezzarsi il fallo … la testa rovesciata di lato con le gambe leggermente divaricate muovo sempre più freneticamente il dito, gli umori mi colano sull’inguine mentre sento arrivare un orgasmo violento che mi strappa forti gemiti di piacere sconquassandomi con potenti contrazioni.
Rilassata riapro gli occhi lo guardo fisso e con fare malizioso raccolgo un po’ del mio nettare sul dito leccandolo avidamente, poi come una regina mi volto e rientro lasciandolo a godere la vista del mio sedere ondeggiante in attesa della prossima occasione … chissà se un giorno anche lui avrà il coraggio di regalarmi un frammento della sua eccitazione..
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13 anni fa
cpbs7054,
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Ultima visita: 6 anni fa
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Il sacrificio
L'hai già indossato, svetta nero tra le tue gambe, puntando contro di me. “Spogliati e sdraiati!” mi ordini; un brivido lungo la mia schiena, un groppo in gola, lo voglio ma mi spaventa. Mi spoglio, mi sdraio supino, so che ti piace di più, che vuoi vedermi negli occhi mentre lo fai. Il tuo corpo così femminile contrasta con la verga artificiale, creando un'eccitazione perversa dentro di me. “Alza le gambe, allargati!” sei spietata, sei sull'altro versante, e io sono dove devo essere. Alzo le gambe, mi allargo con le mani. Mi guardi li, e sorridi, compiaciuta. Appoggi il barattolo sul mio ventre, aperto, e prendi una abbondante porzione di gelatina. La spalmi, dal basso verso l'alto, è fredda e all'inizio mi contraggo, poi sento il tuo dito passare sul mio buchetto e mi rilasso. Le tue spalle sostengono le mie gambe, sento la “tua” punta appoggiarsi sul mio ano. Il tuo sguardo corre da li a i miei occhi più volte. So che non ci sarà pietà, so che sarò completamente tuo. Sento che spingi! Mi allargo, spingo verso di te per rendere meno traumatica l'esperienza. Sento la punta allargarmi, entrare in me, dilatare la mia intimità. Il dolore c'è, all'inizio acuto, poi sordo. Il piacere è solo nel fatto di farsi violare da te, essere tuo, subire quello che tu non hai mai voluto subire da me. Mi guardi in volto, i miei occhi sbarrati per il dolore, l'urlo strozzato nella mia gola. Ti sento scorrere in me, sento tutta la lunghezza del tuo fallo che mi penetra, fino a che non arrivi in fondo! “Sei la mai troia?” domandi, “certo che si!” rispondo, mentre inizi a muoverti ritmicamente dentro di me. So che hai un piccolo fallo dentro di te, tutt'uno col lo strap-on che indossi, e il tuo muoverti ti regala piacere. Anche le mie sensazioni cambiano, il dolore scema, il tuo movimento mi stimola, mi sento posseduto e questo mi piace. Osservo il mio pene eretto, stupito, che ondeggia al ritmo dei tuoi colpi, duro come il marmo. Mi sorridi, “ti piace proprio, eh? Porco!”. Vuoi che ti risponda? C'è bisogno? Chiudo gli occhi e tiro indietro la testa. Sento che sputi sul mio pene e la tua mano che lo stringe. Mi masturbi furiosamente, aumentando il ritmo con l'approssimarsi del tuo orgasmo. Sento il mio piacere arrivare, esplodere, insieme al tuo, sento gli schizzi arrivare al mio petto.
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 13 ore fa -
L'omaggio
Sono seduto davanti a te, sul pavimento, tu adagiata sul divano. Guardo le tue belle gambe nude, i tuoi piedi nei sandali rossi con il tacco. Allunghi un piede verso di me, un sorriso si dipinge sul tuo viso, un invito. Carponi mi avvicino a te, al tuo piede, le mie labbra sfiorano il tuo alluce; non lo ritrai. Inizio a baciare le dita, risalgo sul collo del piede, il tuo sorriso si schiude! Risalgo la caviglia, la punta della mia lingua disegna il percorso sulla tua gamba liscia, risalendo lentamente. Un tuo sospiro compiaciuto, brividi. Risalgo il ginocchio, passo dietro, emetti un risolino. Sono contento ti piaccia. Piccoli baci che tu gradisci e riprendo a salire, sento le tue cosce aprirsi, il tuo bacino scendere verso il bordo del divano. Seguendo la mia lingua la testa s'infila tra le tue cosce, sollevando la corta gonna svolazzante. Mi ritrovo davanti al tuo segreto, liscio di fresca depilazione. La punta della lingua disegna arabeschi attorno alla tua apertura, sospiri ancora, questa volta per l'attesa. La mia bocca copre le tue labbra che lentamente si schiudono, mentre la lingua le penetra. Sento il tuo ventre tendersi, sporgersi verso di me. La mia lingua ti esplora, e il sapore cambia, sento il tuo miele invadere la mai bocca. Scivoli sempre più in avanti, e allarghi le gambe, sento i tacchi sulla mia schiena. Le tue mani tra i miei capelli, mi accarezzano, ma decise mi tengono li. Inizio a succhiare, la mia lingua piatta percorre la tua fessura, fino al tuo clitoride. Lo sento, tra le labbra, sulla lingua, lo accarezzo e tu gemi, sospiri, lo succhio, mentre il mio mento massaggia la tue labbra. Le tue mani si muovono tra i miei capelli, imprigionandomi piacevolmente. Una mano scivola sotto il tuo top, stuzzica i tuoi capezzoli, l'altra allarga la tua figa, bagnata di te e di me, e insinua dentro due dita, che lentamente si fanno strada. Emetti un lungo sospiro, le dita si muovono dentro di te, fino in fondo, per poi iniziare e ritirarsi e invaderti di nuovo. Sento i tuoi brividi e la mia erezione, quasi dolorosa. Allargo le dita, ti contorci di piacere, il tuo clitoride gonfio contro la mia lingua. Le rigiro lentamente, ti sento tenderti, ma non voglio che tu venga già, prima ancora un piccolo omaggio alla mia Dea! Sfilo le dita, le tue mani hanno un attimo di indecisione, non capisci, io però ne approfitto! Scendo lentamente con la bocca, lungo le tue labbra gonfie, infilandola dentro, facendomi invadere nuovamente dal tuo nettare, scendo e le mie mani sulle tue natiche ti allargano, la punta della mia lingua percorre il perineo, la breve distanza che mi separa dal tuo fiore più segreto; hai capito, sei indecisa, ma poi mi lasci fare. La mia lingua accarezza il tuo buchino, piatta, lo massaggia, ti rilassa, poi con la punta si fa strada e lo sento pulsare, ti sento gemere. La mia bocca si incolla e succhio, regalandoti una sensazione unica, una devozione totale. Le mie dita sono di nuovo dentro di te, che ti allargano, sguazzando nel tuo miele, massaggiano la parte frontale, aprendosi. Ormai è tardi per fermarsi, il tuo orgasmo è irrefrenabile, vieni sulle mie dita, nella mia bocca. Mi ritiro, e mi guardi ansimante, mi sorridi. Lo so, aspetto che tu mi chieda l'ultimo sacrificio alla tua femminilità. “Vieni per me!” mio dici, e mentre ti guardo aperta e disponibile, mi denudo e verso il mio piacere davanti a te, lentamente.
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 13 ore fa -
Stella cometa rossa
Un sabato sera noioso, di quelli che ogni tanto capita di vivere, annoiato davanti al pc assopito in internet a cercare qualcosa che non ho, che vorrei, ma che probabilmente non troverò certo qui. Mi addentro tra i meandri di un sito di annunci erotici, e inizio a scrivere, leggere, scrivere,… tutti scrivono, tutti cercano, si propongono, tutti fanno credere di essere ciò che nella realtà quasi sicuramente non lo sono ma probabilmente nel loro intimo più nascosto e segreto di evasione sognano di essere. E’ ormai l’una di notte e dopo un po’ di contatti, un po’ di chat e un po’ di videochat spengo tutto e mi trascino a letto, dove la mia lei è li, come al solito già addormentata… L’indomani accendo il telefonino, quello segreto, ed ecco che compare un sms… uno dei dieci-venti contatti tentati la sera prima ha risposto! …Leggo…. è lei!! ….Speravo fosse lei, ma non ci credevo. Sarà sicuramente finta o sarà come tutte le altre che si fermano “prima”, che ti chiedono l’album fotografico e la biografia completa dalla nascita fino all’oggi, per poi sparire nel nulla subito dopo. Invece no! Lei è tosta! Lei è convinta: mi vuole a casa sua, con il mio amico che gli avevo promesso; perché è curiosa, vuole guardarci mentre tra uomini ci “prendiamo”, vuole provare piacere traendolo dal nostro piacere di maschietti bisex. Il mercoledì pomeriggio un sms mi riempie di curiosità e di ansia, alle 21:30 devo essere a casa sua; il mio caro amico si tira indietro, provo con altri amici che a parole sanno raccontare grandi fantasie, ma come i più tanti in queste situazioni quando si tratta di passare ai fatti, puntualmente abdicano. Io no, decido di andare; e nonostante abbia letto più cose su di lei digitando il suo nome su Google, qualcuna anche inquietante, decido che voglio conoscerla! Mi addentro per la città guidato dal mio TomTom, che mi porta sotto casa sua. Lei mi apre la porta: ci sono molte scale da fare per raggiungerla per vedere chi è veramente, per scoprire quale sia la sua faccia tra le tante apparse sul monitor del mio pc dopo aver digitato il suo nome su Google. Sono sul pianerottolo, lei mi accoglie e mi fa entrare. E’ una di quelle di Google! La riconosco! …è tremendamente intrigante, vestita di un completino sexy, aderente, che mette in risalto le sue magnifiche curve, anche quelle che a primo impatto avevo giudicato forse un po’ troppo eccessive o abbondanti: è molto meglio dal vero! E’ bella, …molto bella! Ma ben presto scopro una sua bellezza superiore: quella che sboccia dalle sue parole, dal suo io. Ho voluto conoscerla a quattrocchi prima che arrivassero gli altri “invitati”. Mi offre da bere, quasi volesse affrontare l’imbarazzo di entrambi con la forza che un po’ di buon vino può darti, senza eccedere. La sua eleganza è semplicemente superiore, però appena sotto nasconde in un’indole intrinseca di mamma dolce. Appena dietro il carattere forte percepisco una persona protettrice, che sa usare davvero bene il cervello, una persona della quale vorrei prima di ogni altra cosa avere come amica, amica di dialogo, e solo poi complice e amante. Arriva un altro invitato, …non è una faccia sconosciuta ma non lo dico a nessuno. Lui anche mi ha già visto prima, ma fa finta di nulla, del resto non siamo stretti conoscenti, quindi? …Siamo qui per una complicità, un gioco di gruppo, siamo tutti sulla stessa barca! Arriva l’ultimo, in ritardo, ma subito perdonato: è molto carino, giovane, con un bel fisico da ragazzo single procacciatore, molto curato. Lei ci guida nella sua camera da letto, il profumo delle candele accese unito al suo crea un mix sublime, siamo qui per lei: per farle provare piacere dal nostro essere bisex ma il primo passo lo fa lei, capisco subito che non vuole limitarsi ad essere semplice spettatrice bensì vuole avere un ruolo da protagonista. Sono un po’ preoccupato, è la prima volta per me in una situazione simile, e non so cosa mi accadrà… se gli piacerò… se saprò essere all’altezza, alla sua altezza, perché lei è di classe, perché lei non è sprovveduta anche se ci dice essere la sua prima volta in casa con tre uomini ….quasi sconosciuti. Il gioco è intenso, mi butto a capofitto prima sul ragazzo più giovane, mi piace molto, e poi sull’altro che sotto si rivela essere molto ben messo… Arrivo da lei dopo, dopo di loro, un po’ intimorito ma con tanto desiderio di farla mia, tutta mia… Adoro il sesso orale, adoro assaporare il suo sapore vivo, sento i suoi gemiti di piacere farsi sempre più intensi, gli piace: tre uomini tutti per lei, per il suo piacere. Lei geme sempre più, cerca l’orgasmo ma allo stesso tempo lo evita, gli piace essere penetrata è ci implora di farlo, con molta energia ed un pizzico di forza. Il mio essere uomo virile si sgretola in poco tempo, ma nessuno se ne accorge, e non voglio che l’attesa di una vita finisca in così pochi istanti. Con la memoria alla mia ex migliore amica e alle nostre ore ed ore di piacere intenso, decido che devo andare avanti, e il gioco si fa sempre più piccante e complice. Il ricordo della ex migliore amica dopo un po’ mi abbandona, e la mia mente ora è tutta per lei. Lei che è come una stella, una Dea del sesso; quanto vorrei averla mia, solo per me; quanto vorrei essere ciò che sono stato con la mia ex migliore amica, ma senza le sofferenze provate però! Quanto vorrei lo diventasse lei la mia nuova migliore amica…. Ma senza l’amore però, senza quel logorante sentimento che ogni minuto mi spingeva a cercarla come un’ossessione. Quanto vorrei poterla amare solo quando i nostri corpi si fondono nel piacere forte, intenso e profondo della carne, della pelle, degli odori e dei sapori, della chimica che ci potrebbe unire; poterla amare intensamente per poi dimenticarla subito dopo e ritornare ad amarla e ancora dimenticarla ad ogni volta. Solo così l’ossessione dell’amore, quello che lega per la vita due anime potrebbe essere vinto dall’amore che lega per un istante due corpi eccitati. Ma lei è irraggiungibile, lei è corteggiata, lei ne avrà chissà quanti disposti ad essere ciò che io vorrei essere per lei.. Vorrei tornare da lei per parlare, per confrontarmi, a dirle con la mia voce ché ella ha prima di tutto e prima ancora della sua sensualità, la capacità di saper carpire, di conquistare tutti i sensi di uomo come mi disegno io, che vorrebbe coniugare la mente al sesso, un uomo che vuole vivere di emozioni forti, di passione, di complicità, dove niente sia proibito ma dove molto gli viene negato. Un mondo dove l’esaltazione dei corpi raggiunga il massimo piacere con la forza della mente. L’infinito piacere. Dirle che tutto ciò non è da malati di mente, non è da perversi, non è da maniaci! Cosa c’è di male nel vivere il sesso in questo modo? Non so se per lei sono stato solo uno qualsiasi di quella sera, non so se ho lasciato in lei un segno diverso, anche piccolo. Non so se la rivedrò ancora, però sento che adesso la mia anima cerca lei e qualcosa mi dice che non la rivedrò più…. Come una stella cometa la sua orbita astrale in viaggio verso l’infinito ha sfiorato per un istante la mia piccola orbita terrena fatta di consuetudini. Come una stella cometa ha lasciato le sue tracce di meteoriti precipitate sul mio cuore che non la dimenticherà mai. Come una stella cometa si sta allontanando dalla mia orbita, lasciando sempre più fioca la sua luce. Chissà se un giorno passerà ancora vicino a me. Quel giorno vorrò essere li a farmi accogliere ancora. Ciao Stella Cometa Rossa. Rossa come il fiore che rimase inerme sul pavimento della tua camera quando tutto ebbe fine. Alex
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13 anni fa
alex126127236160,
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Ultima visita: 9 anni fa
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Serata buia
Il loro primo incontro stava per avvenire, fuori la serata era fredda e buia il che non aiutava la giovane coppia che aveva già i brividi dall'emozione, ma lui la strinse forte come per rassicurarla, anche se l'idea dello scambio era totalmente desiderio della compagna, una mora alta e snella dalle labbra di fuoco e dagli occhi neri, grandi e aggressivi. Entrarono in auto senza dire una parola e con lo sguardo fisso davanti a loro si diressero verso la casa dell'incontro. Il suono del campanello fece sobbalzare i due, come se si fossero svegliati dal torpore e subito dopo si ritrovarono in una sala grande ed illuminata,ai lati due colonne imponenti e al centro una scalinata imperiale, il pavimento era rosso e lucido e le volte altissime, non credevano ai loro occhi....lei aveva un abito lungo, stretto ai fianchi e blu come la notte che avrebbero passato insieme....lui...grande, dai modi sicuri ma gentili,una voce calda,imponente ma rassicurante un gran cerimoniere un vero gentil'uomo con cui passare lunghe ore di dolce trasgressione e forti emozioni.......l'aria che la giovane coppia era piacevolmente costretta a respirare sapeva di malizia, di complicità e con loro stupore si ritrovarono nudi e caldi in un letto che ora sembrava piccolo e poi enorme e poi ancora bollente come se dovesse prendere fuoco da un momento all'altro......fu tutto meraviglioso, indimenticabile, quasi irripetibile e si addormentarono tutti, avvolti da un piacere che lasciarono traspirare dai loro volti stanchi ma sereni.
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13 anni fa
primoincontro1,
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Ultima visita: 11 anni fa
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DUE+UNO
DUE PIU’UNO
Penetrami
nelle tenere carni inviolate
dischiudi il mio bocciolo al mondo
con consapevole sorpresa
affondi senza posa la tua virilità
fra natiche tese al cielo
indifese
mentre gambe di latte
e seni di cristallo
mi legano ad essi
trascinandomi sempre più giù
amato ed amante
in voluttuosi gorghi
di duplici piaceri.
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13 anni fa
AdamDTS,
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Ultima visita: 15 ore fa
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Le parole non fanno puttana
Sento il tuo respiro addosso. Baci umidi e soffi di labbra. Baci di bocca che arrivano in fretta. Di lingua che a tratti si ferma e riparte, e mi asciuga e mi bagna. Chissà perché mi vuoi subito così. Ho fatto un lungo viaggio per te che hai conquistato i miei sensi. Un lungo viaggio che è durato un niente, perso com’ero ad immaginarti aperta sul letto come un fiore che aspetta gli si strappino i petali. Ma non mi hai dato neanche un minuto. E adesso muovi le mani e apri le labbra e mi fai entrare ed uscire a fatica, come se volessi che io avessi paura di perderne la proprietà. Mi guardi. Vuoi che lo dica. Lo chiedi. Lo chiedi ancora fino a quando lo urli. Ti piace sentire quel suono. E’ volgare, ti sporca, ma vuoi che lo ripeta più volte per sentirlo più tuo, solo tuo. Il mio respiro si fà sempre più corto. Per istinto allungo le braccia e ti spingo la testa, ti tocco senza dolcezza, stordito d’aver trovato il tuo collo indifeso e due seni che docili si offrono senza chiedere in cambio nemmeno una promessa che istighi in crescendo i battiti del tuo cuore. E spingo. Scavo. Scivolo sul tuo palato ed esplodo quasi piovessi dove da anni non c’era che sabbia. Che terra arida e brulla. E distrutto scivolo a terra. Ti abbraccio ridendo. Mi baci ridendo e appoggi il tuo viso sul mio petto. Dolcezza. Perché non sono le parole che fanno puttana. Che fanno bastardo. Non è un rifiuto che fa santa. Che toglie i peccati ([email protected]).
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13 anni fa
senzazucchero, 52
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In un vialetto riparato
dopo mesi di chat e corteggiamenti, decidiamo di incontrarci io e Giorgio una serata piacevole, una pizza, una passeggiata sul lungomare e poi... mi prende per mano e mi dirige verso una viuzza non illuminata, mi prende con forza bruta e mi bacia , scorre le sue mani, mani grandi, lungo il mio corpo che freme,di passione, le mani seguono il profilo dei miei seni turgidi, li accarezza, slaccia pian piano la camicetta fino a scoprirli ed ecco che inizia a baciarli convulsamente, sento il suo membro ergersi, indurirsi premere contro la mia fichetta. continua la sua lingua sui miei capezzoli mentre i brividi incalzano...e la sua mano lentamente scende, arriva alla mia coscia e sale fino ai miei fianchi.... è possente lui...mi desidera e io desidero lui ora più che mai....la mano lentamente si fa strada verso il perizoma ormai inondato del mio umore e altrettanto lentamente scopre la mia fichetta, ed io pian piano allento la cinta dei suoi jeans, abbasso la cerniera fino a scoprire un membro bellissimo e senza esitazione trova il suo imbocco, la mia fica bellissima e rasatissima.....ahhhhh magnifica sensazione mmmhh massimo del godimento....invertiamo i ruoli, lui si addossa al muro di cinta io alzo completamente la gonna, allargo le gambe e sono cavalcioni a lui, mentre mi penetra mmmmmhhh un orgasmo meraviglioso, mi sborra in ogni dove....ci riprendiamo dall estasi sentendo dei passi in fondo alla via.... troppo tardi per rivestirsi ,quindi ci avviluppiamo per nascondere i visi e riprendiamo noncuranti del passante, che si ferma stupefatto, si avvicina ci guarda qualche minuto, prende coraggio e chiede di poter prendere parte alla festa,,,,,,,, ci interroghiamo se è il caso, ma .con preservativo perchè no???? il passante è belloccio dopotutto e niente male dotato ( lo scoprirò a breve)..... inizia a palpeggiarmi il seno i fianchi, ansima e vedo il suo cazzo ergersi, un bel pacco, da aprire...penso Giorgio, intanto guarda fremente di voglia, decido di prendere in bocca il suo bel cazzone, lo lecco freneticamente mentre il passante continua il suo viaggio di mani lungo il mio corpo e la mia mano gli accarezza la pretuberanza, abbasso la sua cerniera ...è pronto ad esplodere, gli infilo il preservativo e gli indico la via.....Giorgio mi stimola il cliroride con un dito e penetra il mio culetto................mmmm dopotutto siamo in un viale riparato!
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 13 ore fa -
Sogno o son desta?
Esco dal ufficio alle 21:10. Cammino infreddolita verso la fermata del bus. La città è deserta e laconico un video attaccato alla palina della GTT mi comunica che il prossimo pullman non passerà prima di 20 minuti. Impreco mentalmente e mi metto in cammino verso casa. Attraverso una serie di viuzze buie e strette che attraversano il centro cittadino. Qua e la incontro gruppetti di uomini che bevono birra e fumano qualcosa che non sembra essere tabacco. Istintivamente stringo la borsetta a me e senza mai alzare lo sguardo da terra accelero il passo. Passando davanti ad uno di questi gruppetti sento provenire qualche commento in una lingua che non comprendo seguito da delle risate. Faccio finta di nulla. Continuo spedita verso casa. Giro a destra, poi a sinistra, poi di nuovo a destra. Sento in lontananza un furgoncino avvicinarsi. Mi sposto a bordo strada per lasciargli lo spazio per passare. Il furgoncino si avvicina. Rallenta. Si affianca. Il portellone laterale si apre. Due mani mi afferrano per le braccia e mi trascinano dentro. Pietrificata non riesco a gridare. Il portellone viene chiuso. Incomincio a scalciare nel vano tentativo di liberarmi. Dietro di me qualcuno esclama ” Wow she bites ”. qualcun altro, forse l’uomo che mi immobilizza risponde” Do not waste time! Move! Before she screams!”. Altre due mani compaiono nel mio campo visivo. Stringono qualcosa di bianco che mi viene premuto sul viso. Un odore pungente si insinua nelle mie narici e nella mia gola mentre respiro a fatica attraverso il fazzoletto. L’odore penetra e sale fino alla fronte dove sento il cuore che pulsa all’impazzata. Poi tutto diventa distorto, offuscato. Piombo nelle tenebre più nere. Lentamente apro gli occhi. Ho la vista appannata e non riesco a capire dove mi trovo. Il corpo mi duole. Sento freddo e le tempie mi pulsano. Non riesco a muovermi. Lentamente riprendo a vedere. Alla mia sinistra incomincia a prendere forma quello che sembra essere uno scantinato buio e umido. Su una panca vedo dei vestiti buttati alla rinfusa. Riesco a riconoscere una borsetta di Luis Vitton rovesciata sul pavimento. Fatico a respirare. Ho qualcosa in bocca che mi impedisce di parlare, qualcosa di rotondo e morbido, delle dimensioni di un mandarino. Continuo a guardarmi lentamente intorno mentre recupero pian piano le forze e la vista. Davanti a me c’è una televisione accesa. La luce che proviene dalla tv mi infastidisce. Dopo qualche istante riesco a mettere a fuoco. La tv mostra un inquadratura fissa di una donna bionda completamente nuda, sdraiata pancia sotto su una sudicia brandina. Le gambe, divaricate, sono legate all’intelaiatura del letto per mezzo di fasce di cuoio. Le braccia, distese anch’esse, sono legate al letto. Con lo sguardo percorro il suo corpo. Noto il suo ano, parzialmente dilatato, attraversato da un rivolo di liquido bianco che fuoriesce e cola lungo la vagina e finisce per perdersi nel materasso chiazzato. Rabbrividisco. Con lo sguardo continuo a scendere sul suo corpo. Mi soffermo sul legaccio stretto alla sua caviglia destra. Lì, parzialmente nascosto, si intravede qualcosa. Un disegno. Un tatuaggio. Lo stelo di una rosa. Il sangue mi gela nelle vene e il cuore mi si ferma nel momento in cui riconosco il tatuaggio e realizzo che, la donna che la tv sta mostrando, sono io. Istintivamente tento di liberarmi. Mi dimeno ma i lacci non mi lasciano liberta di movimento. Tento di sollevarmi e vedo, dal video davanti a me, il mio ano contrarsi e un fiotto copioso di liquido bianco schizzare fuori arrivando a macchiare il materasso all’altezza delle mie ginocchia. Grido dal dolore che provo al sedere. Ma dalla mia gola esce solo un mugolo soffocato e attutito dalla pallina di gomma ho dentro la bocca. Una voce dietro rompe il silenzio. “Finnaly she woke up!” Immediata un seconda voce risponde “yeah… I was thinking that we fucked her to death” Resto immobile con lo sguardo fisso in avanti, verso la tv. Improvvisamente l ‘immagine incomincia a muoversi. Prima in modo sconnesso. Poi ritorna fissa sul mio corpo. Capisco che qualcuno ha preso in mano la videocamera che prima era piazzata esattamente dietro di me. Provo a gridare. Ma solo un altro fievole mugugno esce dalla mia bocca. “ Shut up! No one can hear you!” esclama una voce dietro di me. L’inquadratura incomincia a girare e inquadra le gambe di un uomo, gli addominali scolpiti e un enorme pene nero che continua a crescere. L’inquadratura si sposta di nuovo. Questa volta è più alta e di tre quarti rispetto al mio sedere. L’uomo sale sul letto, si posiziona dietro di me.Con la mano sinistra mi afferra per la coda dei capelli e mi gira la testa in modo che sia obbligata a guardare la televisione che mostra il mio corpo nudo e legato alla branda. Con la mano destra afferra l’enorme pene. Con irruenza lo appoggia sul mio ano. Sento la sua enorme cappella farsi strada nel mio buchetto. Tento di dimenarmi, di opporre resistenza. Contraggo il sedere nel vano tentativo di impedirgli di entrare ma una fitta mi trafigge quando la sua cappella entra completamente. Emetto un sordo mugolo che si blocca in gola e lui esclama “ Yeah babe…. Fight for your asshole!!!! ” Resto ferma, immobile, obbligata a guardare le immagini che la tv sta trasmettendo di me. Dall’ inquadratura vedo perfettamente il suo pene entrare centimetro dopo centimetro dentro il mio corpo. Il dolore aumenta. Il mio ano è dilatato all’estremo. mi sento sempre più piena mentre il suo enorme membro si fa strada dentro me. Mi sento quasi scoppiare quando è tutto dentro. Ora incomincia a estrarlo, lentamente. La sensazione di pienezza lascia spazio ad un bruciore mentre il suo pene esce lentamente. Quando si incomincia a intravedere la cappella uscire, l’omaccione torna a spingere con più irruenza facendolo entrare di nuovo tutto. Preso dall’eccitazione l’uomo incomincia a cavalcarmi con veemenza spingendo sempre più forte. Sento il suo enorme pene dentro di me farsi strada fino al mio stopaco. L’omaccione continua a cavalcarmi instancabilmente. Obbligata a guardare quello che mi sta facendo incomincio a gridare e a piangere ma solo dei fievoli suono riescono a fuoriscere dalle mie labbra. Infine mi lascia la testa e mi prende dai fianchi. Ormai, sento che sta per venire. Mi afferra e mi tira verso di se mentre col bacino spinge in avanti. Mi sento completamente piena quando il suo seme mi inonda.. L’inquadratura gira e torna a riprendermi da dietro. Il mio ano è completamente spalancato. Cola copiosamente del seme dell’ omaccione e ad ogni mio singhiozzo il mio ano si contrarre dolorosamente espellendo parte del seme che ho dentro di me con un piccolo schizzo. Sento applaudire e qualcuno dire “ It’s my time now..” L’inquadratura si muove e la videocamera passa di mano. Un altro uomo si mette dietro di me e senza indugio infila tutto il suo pene dentro in un sol colpo. Il mio buchetto ormai devastato non riesce più ad opporre resistenza e io mi abbandono ai capricci dei miei carcerieri. Chiudo gli occhi mentre mi frugano ripetutamente dentro con insistenza e impeto. Riesco solo più a sentire in lontananza una canzone … Hells bells Hells bells, you got me ringing Hells bells, my temperature's high Hells bells Hells bells, satan's coming to you Hells bells, he's ringing them now Those hells bells, the temperature's high Hells bells, across the sky Hells bells, they're taking you down Hells bells, they're dragging you down Hells bells, gonna split the night Hells bells, there's no way to fight Hells bells Sudata e frastornata spalanco gli occhi e mi metto subito a sedere sul letto. Sono tutta sudata. La radio sveglia sul mio comodino segna le 6:00. La voce di un dj irrompe nella stanza quando la sveglia suona . “ Ben svegliati gente sono le sei del mattino e vi abbiamo appena trasmesso Hells Bells degli acdc…. Questo di sicuro vi darà la carica…..”. Con il cuore in gola spengo la radio. “Ma è stato tutto un sogno?” penso. Una brezza fredda entra dalla finestra spalancata. Le tende si muovono sospinte dal aria che entra. “Strano cha abbia lasciato la finestra aperta ieri sera” penso. Faccio per alzarmi dal letto quando una piccola fitta mi attraverso il sedere. Rabbrividisco. Infilo la mano sotto il pigiama e le mutandine. Sento che il mio sedere e fradicio. Tolgo la mano. La guardo ed è bagnata di un liquido denso e bianco: il cuore mi sale in gola. “ ma allora non è stato un sogno?” ps. Il racconto e frutto della mia fantasia. riferimenti a fatti persone realmente esistiti eo accaduti è puramente casuale
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13 anni fa
admin, 75
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Le donne bagnate
I pensieri di una donna desiderata sono umidi, come una sottile pioggia incessante che bagna gli alberi d’autunno. Il suo corpo è umido, come i fili d’erba all’alba di una primavera appena iniziata. C’è la costante del “bagnato” in ogni donna. Umide le sue labbra che baciano, bagnata la sua lingua che si muove insieme alla tua. La sua schiena e la valle tra i seni umide di un filo sottile di sudore profumato mentre, nuda fra le tue braccia, risponde ad ogni carezza . Umido il suo sesso che si apre e ti accoglie mentre i brividi accendono le sue vene attraversate dal flusso bagnato del sangue. Noi uomini regaliamo solo la parvenza di un possesso e un seme. Sarà ancora lei a bagnare una nuova vita con lacrime di gioia e di dolore. Credo che alla fine ogni donna non vada né all’inferno nè in paradiso, ma si tramuti in una miriade di gocce di acqua. Sono loro che creano i fiumi, i laghi, i torrenti, le cascate. Il mare([email protected])
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13 anni fa
senzazucchero, 52
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Combattuta ma vinta
...Non ho mai parlato a nessuno delle mie "avventure", delle mie "trasgressioni"di vita vissuta...sono un uomo 34enne sposato, e vivo quella che io definisco , la mia seconda vita, in maniera del tutto distaccata rispetto a quella di marito e di padre... Tra l'altro , le mie voglie, protagoniste della mia seconda vita, non sono ricorrenti, assidue...ma sono del tutto casuali...bisogni intensi di piacere improvvisi, che non nascono da un rapporto sessuale carente o insoddisfacente della mia prima vita, che ritengo soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Così, Leggendo i vari racconti e non potendone mai parlare con nessuno...ho deciso di cominciare a pubblicare anche io alcune vicende di vita vissuta...come un diario segreto...per liberarmi forse anche dei miei desideri sempre più nascosti... Comincerò con l'ultimo incontro...utilizzando dei nomi di fantasia... Lei è una massoterapista specializzata che lavora in un centro estetico molto noto, separata con due figli, di 42 anni della provincia di Napoli, conosciuta per caso nella chat di meetic. Cominciamo a scriversi per un paio di giorni, scambiandoci anche il contatto msn...e successivamente il contatto telefonico...sin da subito lei non si dice interessata al sesso, agli uomini sposati come me...ma specialmente durante le conversazioni telefoniche, molto ironicamente le continuo a fare apprezzamenti su quelle foto viste in msn...che non mostravano ancora un volto...nascosto...ma che potevo solo intravedere nella piccola foto che mostra la finestra msn... Bruna, capelli taglio tipo Carfagna..alta 1.75...una terza abbondante...un culo, per il quale io nutro un sentimento particolare, di quelli come pochi se ne vedono nonostante l'età...molto sicura di se...e quasi maniacale nella cura del suo corpo.. Decidiamo il giorno dell'incontro, un mercoledì mattina...ma due giorni prima...le conversazioni in chat e al telefono cominciano ad essere più spinte..., anzi direi molto porche, anche se lei...dice che le piace giocare e che mai avrebbe ceduto...le dico che non vedevo l'ora di possederla...magari dall'inizio alla fine ..in tutto il suo culo...e che avrei voluto vederla godere anche analmente e che solo in qualche occasione le avrei permesso di toccarsi la figa..mentre l'avrei presa e fottuta da dietro...ma lei ironicamente mi dice che ero completamente fuori e che il culo non me lo avrebbe mai concesso...anche perchè era sempre stata molto stretta... La sera prima dell'incontro, le dico che voglio vederla vestita in un certo modo...da troia...con autoreggenti...corpetto...intimamente troia...lei mi dice che ci avrebbe pensato... La mattina dopo, mi sveglio alle 5 e comincio a buttarmi a destra e sinistra del letto..ero troppo eccitato all'idea di vederla come io le avevo comandato di mettersi...pronta ad essere la mia troia... Verso le 6.30 mi alzo..e si sveglia anche mia moglie...chiedendomi: ma che stanotte non potevi dormire? Si era accorta che ero sveglio e che mi sbattevo troppo dentro al letto...Le risposti...lo sai che stamattina ho una riunione importante a Salerno ed ero pensieroso... Non vedo l'ora di scendere...preparo mia figlia per la scuola, lo faccio sempre tutte le mattine, alle 08.30 scendo..mi infilo in auto...e la chiamo...per le 09 sono da te le dico...lei mi risponde..: mi hai fatto vestire come una puttana...ho messo una gonna sul ginocchio di quelle strette...ma mi devo cambiare, perchè dallo spacco dietro di vede che le autoreggenti e non posso scendere così di casa. La tranquillizzo dicendole che cmq mi avrebbe dovuto aspettare sotto casa..e che dunque non avrebbe dovuto camminare..pertanto nessuno avrebbe visto nulla... La raggiungo...prima di svoltare a sinistra..la intravedo...eccola ..proprio così come l'avevo immaginata...bella..solare...appariscente...e con un viso da troia ..potevo sentire già i suoi umori... non posso fermarmi da nessun lato e le auto dietro attendano che io riparti..così sale subito in auto...e cominciamo con le solite domande... Mi aspettavi cosi? come mi immaginavi disse lei... Ti sei vestita in un modo che appena ti ho visto da lontano mi hai fatto già arrapare tantissimo...sei proprio come ti immaginavo...e ho voglia di scoparti... Non potevo e non volevo perdere tempo...così le feci subito capire che non me ne fregava di parlare, di conoscerla...di sapere chi fosse ..cosa facesse...ero solo lì per provare piacere...per scopare una sconosciuta...e che lei non aspettava altro che essere sbattuta e fottuta, trattata come una troia...da uno che nemmeno aveva mai conosciuto...Lei mi rispose...ok andiamo in un posto...non facciamo neanche 500 mt in tutto questo..e io comincio un pò a giocare ..affaciandomi sul quella camicetta mezza sbottonata per guardarle quelle meravigliose tette che avevo intravisto in foto...lei ride...ma è un sorriso di una donna arrapata..quasi nervoso...e così mi afferra all'improvviso il cazzo mentre sono alla guida senza slacciarmi i pantaloni...continuiamo a camminare...e le chiedo ma dove kakkio stiamo andando..gira di quà, gira di là...sono più di 15 minuti che camminiamo ... io ti voglio fottere.....lei mi risponde andiamo in un albergo che conosco...OH KAZZO IN UN ALBERGO...ma non avevamo parlato di albergo..mi avevi detto che andavamo nel tuo studio , dove la mattina ricevi i clienti per la tua professione di massoterapista...lei mi rispose che li non potevamo andarci che non si fidava...MA MANCO IO MI FIDO DI UN ALBERGO CHE CONOSCI TU E NON IO...se me lo avessi detto...avrei pensato io a trovare un posto tranquillo...lei allora mi dice ...ok allora ne troviamo un altro di posto...nel frattempo camminando camminando arriviamo a s.giuseppe vesuviano... lei stende lo schienale dell'auto in posizione più comoda...mi riallunga la mano sul kazzo..che per quanto era grosso mi usciva dal jeans ai limiti della cinta...lei prese la si alzo la gonna...sposto lo slip..prese la mia mano destra e mi disse...mentre arriviamo ...comincia a farmi godere...ho troppa voglia...Io guido...la masturbo...lei mi tocca...non ce la faccio più..stavo impazzendo...dovevo svuotarmi le palle...così comincio a guardarmi intorno mentre guido per cercare un posto tranquillo..mi infilo in una saluta...nei pressi di torre annunziata o torre del greco..e vedo un parcheggio abbandonato ...un piazzale molto grande con un cancello semichiuso...al ridosso di una zona agricola...entro dentro...Finalmente siamo arrivati...Non c'è più il tempo per alcuna parola..per nessun gioco...abbiamo entrambi voglia di scoparci...chiudo l'auto..mi butto tra i suoi capezzoli...li mordo..li lecco...gli sputo sopra e li rilecco...mentre con l'altra mano..le sprofondo nella figa...con tre dita...la sento godere..ansimare...urlare...mi stacco un secondo...fa caldo...chiudo i finestrini..riaccendo l'auto e l'aria condizionata...comincio ad offenderla...ad insultarla..." sei venuta a prenderti il cazzo di uno sconosciuto vero? hai detto che non saresti mai stata con un uomo sposato e più giovane di te...invece sei quì a farti toccare e sei bagnata come una troia, una puttana in calore...sei davvero una schifosa porca..." su queste parole lei mi viene fortemente mentre ancora le mie dita sono dentro la sua figa..." le ordino di leccarmi il cazzo..e di guardarmi negli occhi mentre lo fà.." non se lo fa dire due volte...mi strappa quasi la cinta...mi abbassa con una maestria ...mutande e jeans in un attimo...e quando lo vede...mi dice...è più bello di quello che sembrava in foto.....grosso e morbido..." Lecca Puttana le dico ....comincia dalle palle ..le succhia le lecca...poi non resiste e affonda sul kazzo..." le dò un mezzo schiaffione dietro la nuca..." non me ne frega un kazzo...mi devi guardare negli occhi mentre mi pompi...e lo devi prendere tutto...vedi tu come devi fare...non sei buona a niente..." mi sposta in posizione più comoda...e comincia di nuovo ad affogare la sua bocca sul mio kazzo...Arriva a poco più di metà....non mi basta...mi allungo e le do uno schiaffo forte sul culo...ORAMAI NON CAPISCO PIU' NULLA.....succhiami tutto il cazzo di ho detto...lei non dice niente e continua ...è bravissima porca miseria...ha un risucchio che nemmeno una professionista per quanto brava riesce a farlo così...ma io voglio insultarla...a lei piace me ne sono accorto quando prima è venuta...e piace anche a me...le prendo il capo...e la spingo su tutto il kazzo...finchè non sento la sua gola...mi spinge oppone resistenza perchè le viene quasi il vomito...ma spingo più di lei...Sputaci sopra Stronza...dai bagnalo che ora te lo metto nel culo...lei fa quello che le dico..ma mi dice nel culo no..te lo avevo detto...ma oggi ho deciso di fare quello che voglio..lo spazio è poco davanti...ci ricomponiamo per metà...scendiamo dall'auto e ci infiliamo nei posti dietro...lei da un lato ed io dal'altro......prendo il profilattico...e le chiedo di mettermelo...nel frattempo , con sto sali e scendi ha perso un pochino di potenza..così mentre io lo scarto...senza parlare la prendo per i capelli e le metto la faccia sul kazzo...lei dice..così mi fai male... io le dico di stare zitta...e di succhiarlo....ricomincia a succhiarlo...godendo mentre mi allungo con la mano per masturbarla...E' Pronto...le do il profilattico ...e lei lo infila con una eleganza subliminare....le dico di mettersi a pecora...E' ancora tutta vstita...gonna alzata...autoreggenti che mi arrapano da morire...camicetta sbottonata ...e reggiseno sotto il seno ...le sposto lo slip e vedo la figa in fiamme...bagnatissima....ma vedo anche il bulo del culo ...stretto stretto....e secco secco.. Le infilo il kazzo dentro la figa con violenza...e sfila che è una bellezza per quanto è bagnata...la figa è larga..le piego la schiena spingendola verso il basso e le tiro un pò i capelli per farle alzare il capo...per vedere quella linea del corpo sinuosa...lei urla...e comincia un soliloquio tremendo...: si scopami...sbattimi...sono la tua troia...fammi sentire tutto il kazzo....io comincio a immaginare che sia posseduta anche da un altro uomo...così mi chino un pò su di lei..e le infilo un dito in bocca...ti piacerebbe succhiare un kazzo mentre ti sbatto puttana? Si...mi piacerebbe...si due kazzi...grossi e forti come il tuo...si ...che voglia..dai non rallentare ...vai più forte...e più in fondo mi dice... L'idea dei due cazzi...e quel culo pronto...chiuso e stretto...mi triplicarono l'arrapamento ... così mentre coninuavo..le dissi...allora tu ora ...in questa posizione...ti sbatti la figa...mentre io ti inculo...così simuliamo una doppia penetrazione...lei si girò ..e mi guardo quasi male...con voce seria...improvvisa...mi disse ti ho detto il culo no...Non ci ho visto... più...la presi per la nuca..e le dissi..brutta troia..tu vieni a fottere con me...e vuoi decidere cosa si fà e cosa no..te lo avevo detto che ti avrei inculato...cosa ci sei venuta a fare? Pensava.. scherzassi e le mia parole...imperative...la fecero rivenire...un orgasmo che duro quasi un minuto...non voleva che uscissi...le dissi...ora che tu hai goduto...Tocca a me...NON TI AZZARDARE NEMMENO MI DISSE..ANCORA CON VOCE SERIA....Io avevo deciso...non parlai più...le affondai la testa sul sedile...forse un pò troppo forte... e le dissi che si faceva quello che io decidevo di fare..., mentre le schiaffeggiavo sul culo, che lei era solo un troia...una pescatrice di cazzi....e che se l'era cercata...la presi con forza...le sputai sul buco del culo un paio di volte velocemente...all'improvviso...si sblocco dalla mia morsa..e mi disse me ne voglio andare....La guardai dritto negli occhi..e le risposi...ti ho detto che non ho finito...le diedi uno schiaffetto sul viso...lei ora cambio lo sguardo..quasi impietoso...rassegnato...e ora davvero non sapevo più cosa stavo facendo..insomma...non le piaceva..ma le piaceva...non lo so...ma dovevo venire...ero arrapatissimo...e questa suo modo di fare...mi eccitava....Girati le dissi... e sfondati la figa con le mani.... cominciai a massaggiarle la schiena ... a baciarla...e a stringerle i capezzoli...quando l'ho risentita godere...le risputai ancora sul culo e poi feci scendere la mia saliva dall'alto...il mio massaggio si estese sul buco ....era strettissima...infilai un dito dentro per bagnarla con la mia saliva...e lei saltò ...ma questa volta senza dire niente...continuava a masturbarsi..aveva capito che non si scendeva dall'auto senza che le avrei letteralmente sfondato il culo... Così feci...le poggiai la cappella sul culo...e le dissi...ora metti le mani sulle chiappe...lascia la figa...e allargati bene il buco del culo..e rilassalo...appena intravidi il suo rilassamento ..con il suo buco del culo aprirsi leggermente...le infilai la testa del mio kazzo dentro...ok...ora puoi continuare a masturbarti le dissi....io restai fermo...solo con la cappella...entrando davvero pianissimo...quando la sentivo godere di più...entravo leggermente sempre di più...Sentirla e vederla in quel modo...era bellissimo...ora dovevo fotterla...Ero dentro il suo culo per meno di metà del mio kazzo...così cominciai lievi movimenti....ora il culo era prontissimo e anche lei...Ti piacciono allora due kazzi? ora ne hai due...uno nella figa e uno nel culo...lei . oramai era sudatissima..e anche io..e mi rispose...dai maiale..cosa aspetti a farmi godere...dai fottimi...non me lo avesse mai detto...comincia a fotterla con una foga...quasi come se fossi posseduto da un diavolo...talmente la sbattevo che la sua testa ..andava contro il finestrino chiuso...così andai un pò indietro...tirandomela per i fianchi...e cominciai a possederle il culo di brutto..con movimenti secchi.forti e decisi per tutto il mio kazzo..lei si lascio la figa..si appoggio alla maniglia della porta...aveva gli occhi chiusi e si leccava le labbra...la sbattevo..e la prendevo a schiaffi sul culo...dovevo venire ma non volevo venire...sapevo che se fossi venuto...la mia libido poi sarebbe calata ...e quasi mi sarebbe dispiaciuto aver giocato in questo modo trattandola...in quel modo....così uscii all'improvviso...e le dissi...ok ti ho inculato...ho vinto io...ora accontento anche un pò te... Lei mi guardò e mi disse... finisci quello che hai iniziato...porco schifoso che non sei altro...lo feci apposta...e le dissi allora non hai capito che comando io? Stavo per infilarlo in figa...ma poi ci ripensai all'ultimo istante e lo sprofondai ancora una volta nel culo...si morse le labbra...zitta e muta...comincio a godere di nuovo...senza toccarsi la figa...e continuando a leccarsi le labbra e toccandosi i capezzoli questa volta....Hai un culo meraviglioso...è strettissimo e godo tanto..lo sai puttana? che c'è...avevi detto che non ti piaceva ed ora godi? ...non disse più una parola...stavo per venire di nuovo....aumentai il ritmo...colpi secchi e violenti...lei godeva maledettamente...ma non parlava...Eccolo dissi...sto sborrando...lei ancora zitta...così inondai tutto il mio piacere ....in un orgasmo lungo...maledettamente lungo..e piacevole...ora guardavo tutto con occhi diversi...mi sentivo molto più calmo...ma non ce la facevo nemmeno a muoverlo di un millimetro..e non ce la facevo a tirarlo fuori..per quanto mi saltavano le gambe...piano piano esco...e vedo il profilattico pieno zeppo di sperma come mai lo avevo visto...eppure non lo facevo solo da 3-4 giorni... Lei si spostò..si sedette...e io a fianco a lei...mi chiese se mi fosse piaciuto...e io le risposi che il mio piacere poteva essere misurato dalla quantità di sperma che avevo nel profilattico...così lei..me lo sfilo a mani nude...lo butto a terrà aprendo il finestrino...e in quell'attimo che rividi la figa depilatissima...e bagnatissima...eppure per tutto il tempo che l'ho scopata nel culo non si era nemmeno toccata...mi rieccitai quasi all'istante..anche se non avevo nemmeno più voglia di guardarla...non vedevo l'ora di accompagnarla a casa.....ma le chiesi ancora una ultima cosa...le chiesi...ora visto che devo andare a lavoro...puliscimi bene il cazzo con la bocca...aspetta mi disse...si ricompose...la camicetta...lo slip..la gonna...si asciugò il sudore...nel frattempo il mio kazzo non era più ai massimi...ma nel frattempo io ero rimasto mezzo nudo in attesa che mi pulisse...Quando terminò di aggiustarsi...mi disse ...ora posso pulirlo...mi è sempre piaciuto...pulire il kazzo soprattutto quando è piccolo...perchè mi piace sentirlo ricrescere in bocca...Avrei voluto riscoparla in quel momento..ma la mia riunione a Salerno era vera...era prevista per le 12...ed erano le 11 ed io ero ancora lì... L'ho riaccompagnata dove l'avevo presa...non l'ho più richiamata...non mi ha più richiamato...ci siamo beccato dopo una decina di giorni in chat...ma abbiamo parlato del più e del meno...Poi quando le ho richiesto di rivederci...lei mi rispose...che tutto quello che mi aveva detto lei lo pensava sul serio...non voleva uomini sposati...non voleva uomini più giovani...se voleva solo sesso ne avrebbe voluto quando e come lo voleva...voleva un uomo accanto a se ed io non potevo esserlo...così le chiesi...allora come mai mi hai voluto incontrare..e hai fatto tutto quello che ti ho detto...eri vestita come una troia...pronta per essere una troia...come mai? lei mi disse concludendo...che era un gioco che le era piaciuto sin dall'inizio ...era combattutta..ma alla fine era prevalso il piacere mentale che aveva avuto immaginando la situazione che si sarebbe potuta creare...ma che cmq dalla sua vita ..pretendeva dell'altro...
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 13 ore fa -
spruzzina e paciugo diario
paciugo-Io penso di essere fortunato ho conosciuto tante donne sposate, divorziate giovani e meno, se avessi pensato solo alla trombata quante sarebbero state, ma non è quello che cercavo e ho trovato LEI.Storia nata per gioco, per curiosità, senza passione ma sentivo dentro di me da tempo, mentre la guardavo, che c'era qualcosa di speciale in lei e non sapevo che......Cominciammo in ufficio a stuzzicarci, a provocarci, a senza che, e le chiesi ma tu spruzzi??? spruzzina-Cosa? dissi l che vuol dire?Spiegai poco, ma già sentivo... è lei la donna per me e senza troppi preamboli le chiesi: posso vedere le tue tette tra le nostre colleghe in ufficio?spruzzina-Ma sei fuori???? Dissi di primo istinto, anche se l'idea mi lusingava, nessuno mai aveva prestato attenzione alle mie tettine.Paciugo-Lo so, le dissi, che mi piaceranno i tuoi capezzoli! La vedevo contrariata ma già sentivo il suo desiderio di mostrarmele. Passò qualche giorno... vuoi l'abbigliamento vuoi forse il suo desiderio di mostrarsi e si chinò davanti a me e intravidi il suo capezzolo.....mamma che desiderio di vederlo di nuovo....e glielo dissi e lei: ma tu sei tutto matto!!! spruzzina-In realtà fu puramente un caso, cio' che lui intravide... quel giorno indossavo una maglietta scollata, troppo scollata per il mio piccolo seno. Non fu una cosa premeditata.Paciugo-Insistei un poco, e con fare circospetto e guardando le colleghe attorno se la guardavano, abbassò la maglietta... che bello mi mostrò il capezzolo turgido piccolo ma invitante. Impazziii all'idea solo di pensare di tenerlo tra le mie labbra..........e lei rispose ora però basta.Spruzzina-Ero terrorizzata dall'idea che mi beccassero, ma l'eccitazione era tanta ed ebbe il sopravvento. I miei capezzoli erano durissimi, e non aggiungo altro...paciugo-Il gioco continuò nei giorni seguenti, chiesi di poter ammirare la sua passerina.......spruzzina-Ma tu sei fuori ! ! ! Mi faceva richieste così dirette e così intime, ma invece di arrabbiarmi per la sfacciataggine, mi intrigava.Paciugo-No, le dissi togliti le mutandine in bagno e quando torni, apri le gambe sotto la scrivania....no, no, nopasserina-Il giorno seguente... ma davvero la vuoi vedere?
Paciugo- Io certo non vedo l'ora............. si alzò andò in bagno e tornò col sorriso e si sedette, pss...siiii?!? Feci cadere una penna e mentre guardavo, lei aprì le stupende gambe affusolate magre ed ebbi una visione, si era depilata per me....... le sue labbrine eran aperte e luccicavano..non potevo crederci.Risalii la guardai negl'occhi e le dissi: posso assagiare i tuoi umori?? Lei rise i miei umori?? spruzzina-Non pensavo di avere il coraggio di farlo e di esser così BAGNATA solo al pensiero.Paciugo-Si guardò attorno e infilò una mano tra le gambe e sempre guardinga mi pose un dito che leccai ed annusai..........ero un uomo felice e capii che era la donna per me, in sintonia con me, la sua eccitazione attraversava la mia pelle e al contatto con le dita sentii per la prima volta il suo desiderio di me, il nostro desiderio..........continua
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13 anni fa
estasicpl, 40/41
Ultima visita: 8 mesi fa -
Ci sarà pure una notte
Ci sarà pure una notte che vestita di rosso mi regalerai un sorriso nel tramonto sulla Plaza de Espanya a Barcelona. Vestita di rosso con un tessuto velato di trama leggera in modo che io veda i seni che dopo mi offrirai mentre avvicino le labbra alle tue per mitigare la mia voglia che sale. Ci sarà pure una notte che ti truccherai perfetta sbordando le labbra per essere femmina, una bambola vera che si farà bella per me sfumando l’ombretto di viola e d’oro, come avessi sul viso le ali di mille farfalle, come avessi oasi di palme che in mezzo al deserto sfamano la mia voglia di ombra e di fresco. Ci sarà pure una notte che tu vorrai essere il pane che mi sazia e mi nutre, una preda che fa la ruota e le fusa, che mi offrirai la fronte, le ciglia, la bocca, e mi inviterai con gli occhi, con un cenno e un sorriso, tra i vicoli stretti tra la via Laietana e la Carrer de la Pricesa. Ci sarà pure una notte che ti sentirai una regina che cammina con me tra due ali di folla e mi offrirai promesse di orgasmi colanti che mi inondino e anneghino. Ci sarà pure una notte che sarai la mia schiava, al buio, che danzerai nuda per me perché io ti volti supina, per montarti e riempirti. Ci sarà pure una notte che sentirai vibrare le mie corde ed il suono che sentirai saranno solo fitte parole di bettola e porto che sapranno di terra, d’anima persa Piena di vuoti scavati negli anni. Di pieni che esplodono vuoti. Ci sarà una notte in cui un misto di voglia ti invade e poi traborda come resina densa che a gocce trasuda e cola pastosa dalle tue cosce così insistente da sentire il bisogno di me e del buio di una stanza dal sapore e odore di sesso. Ci sarà pure una notte che sarai solo mia. A Barcellona o altrove. ([email protected])
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13 anni fa
senzazucchero, 52
Ultima visita: 13 anni fa -
L’arredatrice
Dovevamo arredare l’appartamento e dopo aver scelto i mobili e il negozio che doveva fornirceli prendemmo appuntamento per la visita del loro arredatore affinchè prendesse le misure esatte specialmente per la locazione delle utenze in cucina L’appuntamento era per le due del pomeriggio, il sole picchiava ma picchiava così forte che sudavo anche a stare fermo. Suona il citofono, era il mobilificio, al portoncino di ingresso suona l’arredatore, sorpresa è una arredatrice. Circa 45 anni, la moglie del titolare del mobilificio, la conobbi la settimana prima, non sapevo fosse lei la mia ospite. All'apparenza sembrava una donna molto educata e riservata, capace nel proprio lavoro ed appena presi un po’ di confidenza subito ci intendemmo. Nel frattempo che scambiammo quattro parole lei con molta grazia mi fece notare di come era stata maldestra quel pomeriggio nel dimenticare in ufficio la piantina, già abbastanza dettagliata che le avevo preparato. Mi sembrava una provocazione pensavo fra me, ma come può un professionista recarsi sul lavoro impreparato. Dovevamo prendere tutte le misure daccapo La cosa però cominciò a farmi veramente piacere ma mi distoglieva molto dal lavoro, sbirciavo in mezzo alle sue gambe ogni volta che si chinava e cercavo di vedere il colore delle mutandine. Mi eccitava e lei si era già accorta delle mie evoluzioni con la testa; inoltre ogni tanto cercavo una scusa per voltarmi e darmi una "strusciata" al cazzo che mi scoppiava nei pantaloni! Se me lo toccavo ancora mi sborravo nelle mutande. Volevo scoparmela li per li in quel momento, volevo leccarle la fica e sentirne l’odore finché non mi sarebbe scoppiato il cuore, volevo leccargliela fino a quando il colore della pelle fosse venuto via! Anche perché era una donna più grande di me (io avevo 27 anni) e io ero diventato un po’ restio a scoparmi una donna più grande perchè dopo una relazione di anni prima (io ne avevo 21 e lei 40), anche se mi ero fatto una esperienza utilissima per il futuro, avevo avuto difficoltà a scollarmela di dosso. Ma questa la volevo, la desideravo così tanto che mi balenava in mente l’idea di darle una mazzata in testa farla svenire e leccarle la fica e il culo! La volevo ma non sapevo come fare e per giunta mascheravo il gonfiore del cazzo per evitare quel senso di imbarazzo che aleggiava nella casa. Dovevo fare qualcosa perché non contenevo più il cazzo, mi stava scoppiando, Maddalena allora, (cosi si chiamava) mi disse che doveva prendere le distanze da terra degli attacchi della lavastoviglie, gli dissi di si e lei con un certo imbarazzo per gli scherzi della gonna disse che se fosse stata da sola se la sarebbe tolta. Presi al volo la cosa e le dissi: “sono già eccitato per le sue cosce, se vedessi il resto le salterei addosso”; lei ribatté che a un “ragazzo” come me non poteva eccitare una vecchia come lei. Sorvolai sulla vecchia e le dissi: “per mia perversione personale io quando vedo due gambe all’aria e riesco a sbirciare un paio di mutandine mi eccito come un mulo e il pisello mi diventa un pezzo di legno” Maddalena allora si mise in ginocchio e io nel frattempo cercavo con tutte le scuse di rimanerle vicino e di restaurare quel clima di eccitazione che mi pervadeva, allora lei con tanta grazia femminile si rialzò mentre io ero in ginocchio mettendomi il suo stupendo culo in faccia! Non mi sembrava vero gliela stavo leccando così velocemente che non ebbe neanche il tempo di dire nulla, sentivo che gemeva e incredibile a dirsi le leccavo la gnocca con tanta voglia che lei si scansò le mutandine per permettermi di affondare meglio la lingua nella sua fica. Riuscivo a vedere anche se i sensi mi sconvolgevano, che aveva anche il pelo curato, depilata ai lati delle labbra e con solo un ciuffetto di peli sul pube, come piaceva a me. Mi alzai e lei prontamente mi sbottonò la patta dei pantaloni, sembrò come si fosse liberata una molla sotto pressione, il mio cazzo usci fuori in un millisecondo e lei lo imboccò subito, credevo di sborrarle in bocca in due secondi, ma grazie alla sua abilità resistetti un bel po a quella delizia. Mi leccava le palle me le prendeva in bocca guardandomi con occhietti furbi come se volesse chiedermi se mi piaceva, riuscivo solo a godere e basta, volevo sborrarle in bocca e poi baciarla. Mi leccava le palle, poi con la lingua saliva intorno al cazzo turgido e quando era arrivata a leccarmi la cappella sembrava carta vetrata, si ribagnava la lingua e poi me lo succhiava, lo teneva in bocca fin dove poteva e dentro la bocca sentivo che la lingua andava intorno sopra e sotto, stavo per scoppiare! Le dissi che non ce la facevo più e che dovevo sborrare lei si staccò un attimo e mi disse di venirle in bocca, l’accontentai, le inondai la gola le sborrai in bocca e in faccia e lei continuava a leccare fino a quando non rimase più nulla da asciugare. Dopo questi fatti cercammo di ricomporci e di capire cosa fosse successo, lei con dei sorrisi molto delicati disse che avevamo solo fatto quello che due persone che si piacciono avrebbero dovuto fare! Era seduta per terra sul pavimento, mentre io mi sfilavo i pantaloni,mi disse che voleva scopare e nel frattempo si infilava le dita nella fica, mi avvicinai a lei e glielo misi in bocca di nuovo, senza tanti complimenti cominciò a succhiarmelo e a leccarmelo meglio di prima fino a quando non me lo fece diventare duro come il ferro mi chiese di metterglielo nella fica alla pecorina e di farglielo sentire fino in fondo. Me la fottei con rabbia e me la sbattevo così bene che mugolava sempre di si, poi volle venirmi sopra, mi distesi per terra, non dico il pavimento quanto poteva far male sulla schiena, ma non me ne fotteva un cazzo stavo scopandomi quella grazia di dio e non mi interessava di null’altro! Mi fotteva lei a me con molta foga si appoggiò all’indietro sulle braccia e con le gambe aperte seduta sul mio cazzo faceva sopra e sotto, le tette le sobbalzavano la lingua di fuori si leccava le labbra in continuazione. Poi volle così in quella posizione, io sdraiato per terra che le leccassi la fica mi si sedette in faccia e cominciai a leccarle il clitoride, era duro, lei se la teneva con le dita e mi diceva che mai nessun uomo aveva amato la sua fica come avevo fatto io. Il pavimento ci stava spaccando la schiena mi chiese di metterglielo nel culo, lo aveva fatto poche volte perché diceva che le faceva male e che gli uomini a cui l’aveva dato non avevano mai avuto un po di riguardo per cui preferiva non farlo. Me lo leccò e me lo bagnò per bene glielo ficcai dentro piano piano gemeva, diceva che faceva male ma nel frattempo si toccava la fica, entrò tutto e cominciai a stantuffarla nel culo dentro e fuori dentro e fuori ogni tanto usciva fuori e lei prontamente se lo rificcava dentro, mi chiese se volevo sborrargli nel culo o in bocca, io non la sentivo godevo solo, me la scopavo con tanta foga avevo il cazzo sempre più duro e dopo un po sentii che stava godendo e le venni nel culo.
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13 anni fa
il1duca215607,
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Ultima visita: 11 anni fa
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La mia storia
Ciao cara redazione,il mio e un pò la storia di come siamo diventati porci o porca. Infatti non e cosa di tutte le donne avere un marito che ti cerca gli uomini da chiavare,tutto e cominciato per gioco prima gardando film porno poi con aquisti di cazzi finti ,cosi un poco alla volta facevo l'amore con cazzi che mi tappavano i buchi,ovviamente se erano veri meglio ancora,una volta guardando un porno con doppie penetrazioni mio marito mi chiese se ero capace di chiavarli,arrapata come stavo dissi perchè no.Cosi credendo che scherzasse un giorno si presentò con due giovani tentenni belli e cazzuti,rimasi sorpresa e cosi che sono dventata porca.Quindi cara redazione e molto bello per una donna provare tante emozioni,e tanti cazzi, un marito che per divertirsi ti cerca uomini sempre più belli e dotati,e la donna si sente più troia,avere dei cazzi tosti tosti a venti cm dalla bocca e buttarseli in gola,per poi mettersi in mezzo a farsi fare una doppia con sborrata in faccia.Questo mesaggio vale per tanta gente che vive una vita senza emozioni erotiche,vista che la vita e unica perchè non provarci?Un saluto affettuoso a voi tutti,e a chi legge ciao
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13 anni fa
gustacazzo,
45/43
Ultima visita: 3 anni fa
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la nostra prima volta a tre......
Ci siamo visti......è accaduto.... !Era stato stupendo vedere mia moglie al mattino rasarsi le parti intime dopo la doccia, indossare un intimo da sballo, nero, con delle classiche autoreggenti, le sue scarpe con tacco 10 preferite, e seduta alla sua toilette, sciogliere e pettinarsi la sua lunga chioma nera, così abbigliata e con sopra una vestaglietta di seta nera e trasparente.....Ci eravamo dati appuntamento con lui in un hotel. Due camere per non dare nell'occhio...lo abbiamo atteso nella hall. E' arrivato...Guardava mia moglie, estasiato. Prendiamo un caffe e ci avviamo all'ascensore...saliamo in camera. Ci sediamo sul letto. Parliamo un po....metto della musica di fondo..abbasso le luci...lo sguardo mio e di mia moglie si incrocia...le faccio di si con la testa e lei sorride...allora mia moglie gli prende il viso fra le mani e comincia a baciarlo come lei sa fare....lui contraccambia....io inizio a scattare qualche foto e metto in azione la videocam...Lui è seduto ai piedi del letto lei a cavalcioni sopra....si baciano appassionatamente...lei inzia a spogliarlo...gli toglie la camicia...come fa anche lui. poi la gonna....resta in quell'intimo da sballo, con quelle belle cosce avvolte dalle autoreggenti.....lui è sotto, lei sopra. E' lei che ha deciso di condurre il gioco con lui. Gli slaccia la cintura dei pantaloni….abbassa la zip…gli prende il cazzo fra le mani e comincia a menarlo…lentamente con dolcezza…poi avvicina le sue labbra e lo avvolge tutto….riempendosi la bocca. Accompagnando con entrambe la mani quel cazzo nella sua bocca…lui fa volare i pantaloni…ora sono nudi sul letto.….lui si distende sul letto…lei sopra continua a baciarlo in ogni dove e a lavorare di bocca con quel cazzo,,il secondo della sua vita in assoluto…ora lei lascia quel lavoro di bocca e struscia la sua figa sul suo cazzo…lui la bacia avidamente visto che la sua bocca è di nuovo alla sua portata.. sento lei mugulare mentre nel frattempo mi spoglio anche io.....continuando a scattare qualche foto……la sento emettere mugolii di piacere....sento mia moglie che mi chiede di porgerle un preservativo con tono voluttuoso…vuol dire che è pronta.....mi alzo dal letto, ne prendo uno e lo passo al lui che lo indossa....è sempre disteso con lei che si è sempre sopra..... sono dietro di loro....vedo il suo bel culo e la figa bagnata nella cui fenditura entra il perizoma che ancora indossa.....ed il cazzo del lui duro....lei si scosta il perizoma prende il suo cazzo in mano e lo dirige nella sua figa....subito dopo vedo il suo cazzo sparire nella figa di mia moglie… lei sopra che sale e scende con ritmo….è la prima volta di un cazzo nuovo nella figa della mia donna…è adrenalina pura vedere lei all’opera..verderla salire e scendere su quell’asta, godersela tutta fino in fondo....salire e scendere su quell'asta dura con dolcezza, mentre mi gode le labbra della sia figa che lente assecondano col bordo bagnato il cazzo del ns amico, turgido e duro…lMi avvicino a loro….tocco la schiena di mia moglie ....la sua pelle è morbida…le tocco il buchino del culo mentre lei nella sua figa sta godendo del cazzo di lui …la bacio mentre lui le tocca il seno con la bocca si dedica a quei capezzoli grossiduri e turgidi.....…io mi metto in piedi sul letto , di fronte alla sua bocca, mentre è seduta su di lui disteso…. le do il mio cazzo in bocca..che lei succhia con altrettanta avidità….la sento godere sbattuta da quel cazzo e riempendosi la bocca del mio…..ora lei si sposta si mette distesa sul letto con le gambe poggiate per terra…lui quasi in ginocchio sul lato del letto le infila il cazzo nella figa mente io in ginocchio sul letto continuo ad offrire il mio cazzo alla sua bocca…lui la sbatte con ritmo e foga…lei gode di questo lo vedo sul suo viso……poi si cambia ancora….io mi distendo sul letto lei mi mette a 90 gradi, poggia le braccia sul letto per poi afferrare sempre il mio cazzo portandoselo alla bocca; lui gli infila in cazzo in figa da dietro…so bene che, per lei, è questa la posizione che predilige….tante volte immaginata nelle nostre fantasie ed ora realizzata…sento che ha mugugni e parole di goduria e come nelle ns fantasie ora comincia con le sue frasi elogiando quell'uomo che la sta sbattendo come una troia, elogiando il suo cazzo duro da da monta mentre lui la sbatte dapprima dolcemente poi con piu ritmo…lei bellissima…sensuale con quei tacchi ed autoreggenti che ancora indossa…..io le tocco il seno…bacio avidamente alternativamente i suo capezzoli disteso sotto di lei ….lui la sbatte ancora e lei mi dice pronunciando il mio nome “…guarda marito mia come mi sbatte il tuo amico….che bel cazzo grosso che ha….si si è grosso…come mi riempie tutta la figa….mi piace…sto godendo….”” E dopo molti minuti di questo sbattere e scopare la sento mugulare e venire in un orgasmo lungo…prolungato......anche lui nn si trattiene piu e viene nel suo preservativo……allora lui si sposta in bagno …noi restiamo sul letto…mia moglie mi abbraccia e distesa mi dice “…penetrami…" io la sbatto alla missionaria ..forte deciso….sento lei godere ancora…lui nel frattempo arriva e gli porge il suo cazzo in bocca……lei lo prende mentre si agita sotto i miei colpi….tolgo il mio cazzo e le lecco la figa mentre lei spompina il suo cazzo…è bagnatissima…un lago….lei sempre si dedica al suo cazzo con la bocca…..poi si gira verso di me e dice “…ora tocca a te godere….” Mi stende sul letto e si infila il mio cazzo in figa e comincia a salire e scendere sulla mia asta……lui gli da il suo cazzo in bocca…lei lo prende per un po…ma vuol dedicarsi a me….toglie la figa e si dedica con la bocca a me…lui ha capito. Ora osserva solo….osserva in uno specchio la vicino il culetto perfetto di mia moglie china su di me e si mena il cazzo…..lei pompa alla grande…su e giu…intensamente…con amore per quella giornata che ci siamo regalati……vengo alla grande… sborro copiosamente sussurrando il nome di mia moglie e baciandola e pronunciando due parole …"Ti amo"...Poi lei mi guarda....mi accarezza e mi da una bacio a sfiorarmi le labbra ..si alza e si avvicina a lui regalando anche a lui un suo bacio.....La mia donna da oggi non è solo una moglie, mamma perfetta e sempre presente ma è anche una incredibile complice di giochi,grande e sensuale amante con la quale condividere i piaceri segreti della vita. ps Che ne pensate.....? lasciate un vostro parere. grazieps2 la foto pubblicata è inerente l incontro raccontato
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13 anni fa
luca e giovanna,
37/44
Ultima visita: 3 anni fa
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Pigiama party
Serena lo diceva da mesi e noi un pò scherzando e un pò schernendola cercavamo di fargli capire che era una bambinata.Lei insisteva, all'età di 25 anni di rifare un pigiama party con le vecchie amiche di liceo, e stava organizzando da mesi."Dai ragazze, un tuffo nel passato...a non tutte...solo io Claudia,Alessandra e Stefania...il vecchio gruppetto Girl Power!".Era entusiasta, sia io che Stefy e Ale eravamo davvero poco convinte.Cosa dovevamo fare?rimetterci il pigiama quasi 10 anni dopo,metterci a parlare di maschietti che ci piacevano, mangiare cioccolato e bere vodka?Alla fine un pò perchè prese per stanchezza un pò per noia accettammo l'invito.Era a casa di Serena appunto, che divideva con due inquilini abbastanza tranquilli e taciturni, erano studenti fuori sede che nel finesettimana andavano alle loro case fuori.Era appunto un sabato e Serena preparò tutto, il cioccolato,la birra la vodka e anche qualche copia vecchissima di "CIOE'". Ci ritrovammo alle 21.00 pronte a una cena a base di patatine,pop corn e cioccolato innafiato da alcol.Appena arrivate trovammo Serena conciata in un modo assurdo:ciuccetti ai capelli alla pippi calzelunghe,pigiama rosa e lecca lecca.Lei ci disse "e che volete rimanere così?...in camera da letto ci sono pigiami e "trucchi"...". Andammo e ognuna di noi si conciò in maniera diversa, ma tutte abbastanza ridicole.Iniziammo a smangiucchiare e a ridere,mano mano che l'alcol si consumava diventavamo più brille e benedicevamo la nostra amata Serena che ci aveva convinto a fare questa pazzia.Iniziammo mezze ubriache a parlare delle nostre ultime esperienze in maniera goliardica.Stefania "il mio ex mi ha lasciato...e io la sera stessa mi sono fatta sbattere dal cameriere di colore che lavora al ristorante sotto casa mia...mi ha portato nel magazzino e mi scopata fino in gola",Alessandra invece "io non vedo un cazzo da mesi...a forza di farmi i ditalini mi sono dovuta tagliare le unghie...".Io non sapevo che dire, ero sempre molto imbarazzata a parlare di queste cose.Serena disse "ragazze certo all'età nostra il pigiama party dovrebbe essere più sostanzioso non trovate?...voi avete mai avuto esperienze bisessuali?".Io, stefy e Ale sgranammo gli occhi e facendo il gesto di togliere la bottiglia di vodka dalle mani di Sere gli abbiamo detto "ma ti sei impazzita o sei ubriaca?".Ad un certo punto sentimmo il citofono."chi sarà mai?" e serena "avranno sbagliato" e cosi mi alzai a rispondere.Era uno degli inquilini,praticamente era tornato dalla stazione perchè la ragazza un minuto prima di prendere il treno gli aveva detto che non voleva vederlo.Lui innervosito indagò e capì che c'era un altro nella vita della sua ormai ex fidanzata.Entrò in casa con un sguardo di pietra, ma appena incrociò gli occhi di serena sbottò in lacrime."La puttana mi ha lasciato...per un altro..." e a quelle parole l'abbracciammo tutte.Lui si sedette per terra con noi e noi per tirarlo su iniziammo a scherzare e ad alzare il gomito di nuovo.Dopo aver finito due bottiglie di limoncello e una di vodka a stento capivamo chi eravamo.Luca, che aveva smesso di piangere, incominciò ad abbracciare tutte noi e a darci baci affettuosi sulle guance.Serena che era la più fuori di testa dice "giochiamo al gioco della bottiglia".Prendono un bottiglia, ci si mette in cerchio e si fa girare.Uscimmo io e Serena.Serena tutta eccitata "dobbiamo baciarci" e io "ok un bacetto da amiche" e lei "ehi mica abbiamo 16 anni...non hai coraggio".Io allora fuori come un balcone per la sbronza mi avvicino e incominciamo a baciarci appassionatamente, con le nostre lingue che giravano vorticosamente di fuori.Serena si sfilò il pigiama mostrando il seno e poi giù anche i pantaloni, soprendendoci che nn aveva le mutandine.Luca si avvicinò a Serena e incominciò a baciargli il culetto mentre noi ci baciavamo ancora.Stefy ed Ale incominciarono a baciarsi anche loro e a spogliarsi...avevamo perso il controllo.Denudammo Luca, e noi ormai completamente spogliate, incominciammo a leccargli i capezzoli e Serena senza pensarci si avventò sul cazzo mentre io gli massaggiavo i coglioni.Luca godeva,anche se non si rendeva ancora conto di quello che stava succedendo.Io mi misi a pecora e Luca mi penetrò subito la fica, mentre Stefy mi baciava dolcemente e le altre stuzzicavano il mio culetto e i testicoli di Luca.Facemmo a turno,Luca resistette a lungo, non riusciva a venire e ci scopò per ore finchè io dopo 3 orgasmi gli feci infilare il suo cazzo nel mio culo strettissimo.Lui pompò con forza 5 minuti e mi venne dentro.Lo sperma che colava fu di richiamo a tutte le altre tre.Serena lo prese in bocca per intero e lo passò a Stefy che lo passò ad Ale che lo ingoiò.Finito ci sdraiammo tutti sul letto anche se quello sarebbe stato solo l'inizio.....
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13 anni fa
Valeriotesti, 34
Ultima visita: 8 anni fa -
La trans...a sorpresa
Quella sera non avrei mai pensato che sarebbe stata la prima volta.Rientrato a casa stanco dopo una giornata di lavoro in ufficio, mi accingevo a una cena frugale prima del meritato riposo.Ero troppo stanco per cucinare e scesi giù al ristorante cinese dall'altra parte della strada per comprare qualcosa a portar via.Entrai nel ristorante giapponese, ordinai un paio di involtini primavera e mentre attendevo mi fumavo una sigaretta fuori la porta.Uscì una ragazza molto carina,cinese,occhia mandorla, con un vestito molto attilato che mostrava il suo corpicino longilineo.Aveva i capelli lunghi neri e lisci, le mani affusolate, portava una seconda di seno e aveva delle labbra molto carnose (probabilmente rifatte). Lei mi sorrise e io imbarazzato ma contento gli dissi "se non c'era questo ristorante digiunavo stasera".Lei sorridendo mi rispose "vivi solo?non hai moglie che prepara cena?".La sua voce era sottile e sembrava quasi il suono di un fluato, alchè risposi "no..no..vivo solo e nessuno cucina per me".Lei a quel punto si avvicinò e guardandomi negli occhi mi disse "la cena si risolve...ma la compagnia di notte come si fa?".A quel punto arrivò il cameriere con la mia cena, pagai e mi avvicinai alla porta mentre lei continuava a fissarmi. "la compagnia di notte è facile trovarla, basta sognare...e magari un angelo come te mi viene a trovare....".Lei scoppiò a ridere, quasi come se si aspettasse più che una poesia un invito a casa."Senti, io sono di shangai...non si usano poesie...mi fai salire da te?".Io non risposi neppure la presi per mano e attraversammo la strada.Passando davanti la farmacia adiacente al portone del mio palazzo buttai un occhio sul distributore di preservativi quando lei accortasene mi disse "tranquillo amore...ce li ho io...non giro mai senza!". Entrammo nell'ascensore e lei si avvicinò a me, le nostre labbra si toccarono e senti un dolcissima lingua nella mia bocca.La muoveva gentilmente e incominciò a girare intorno alla mia.Mentre ci stringevamo mi divenne duro e le se ne accorse subito.Arrivammo al portone di casa, aprii frettolosamente e entrammo mentre continuavo a respirare a pieni polmoni il suo profumo. "ti va di bere qualcosa?" e lei "casomai dopo" e si diresse verso la camera da letto.Si incominciò a spogliare,levandosi gonna,camicietta e scarpe.Rimase con autoreggenti,mutandine e reggiseno.Io mi incomincia a spogliare e rimasi subito nudo come se anche gli slip mi bruciassero addosso e mi dessero fastidio.Avevo il mio cazzo in super tiro, e avevo il terrore che appena avesse iniziato a succhiarmelo sarei venuto e avrei fatto la figura del coniglietto.Lei si levò il reggiseno e si sedette sul letto facendomi cenno di avvicinarmi.Quando mi avvicinai incominciò ad accarezzarmi con il piede sul petto scendendo piano piano giù fino alle palle solleticandomele dolcemente.Gli sfilai le calze e gli baciai i piedi nudi, accordendomi che profumavano anch'essi.Lei poi si inginocchiò sul pavimento e mi incominciò a succhiare.Era diverso da tutte quelle con cui ero stato.Lei riusciva a prendere fino in gola il mio cazzo di 20 cm e quando lo toglieva di bocca faceva uno schiocco.Io ero super eccitato, presi nervosamente il preservativo che lei tirò fuori dalla borsa e cercai di aprirlo,ma vedendomi in difficoltà lei me lo tolse di mano e con un colpo preciso recise la confezione. Stavo per mettermelo quando lei mi disse "non mi levi prima le mutandine?".Io non me lo feci dire due volte, presi i due fili laterali del tanga e glielo sfilai. Lei allora rimasta nuda mise le mani in mezzo alle gambe ben chiuse e tirò fuori qualcosa.Quel qualcosa era proprio quello che non avrei mai immaginato.A quel punto rimasi di stucco, vidi il suo uccello e lei che se lo toccava.Ero super eccitato e non sapevo che fare.Lei mi disse "amore...non aver paura..".Allungò le gambe mi prese ai fianchi con i piedi e poi mettendomene uno sulla testa avvicinò la mia bocca al suo uccello.Incomincia a succhiarlo e sentivo diventarlo duro nella mia bocca.Sarà stato 18 cm ma era talmente duro da sembrare enorme.Incominciai ad aiutarmi con le mani, lei gemeva e mi diceva "amore sei bravissimo..".Io provavo un piacere incredibile nel far provare quel piacere.Ad un certo punto la vidi irrigidirsi e gemere più forte.Di scatto mi allontanai ma la sua schizzata mi colpì sul viso.mi disse "amore ti prego continua con mano.." allora i misi la mano e continuai a masturbarla velocemente mentre lei continuava a schizzare fiotti di sborra calda.Pochi secondi dopo mi sorrise e mi disse "vieni amore" e prendendomi il cazzo in bocca mi infilò il preservativo e mi fece venire sopra di lei.Lei tenendo le gambe larghe si infilo il cazzo mio nel suo culo e incominciai a incularla.I suoi piedi mi accarezzavano le orecchie e io di tanto in tanto li baciavo e leccavo.Ero sopra di lei, in posizione del missionario, e sentivo il suo copioso e caldo sperma bagnarmi l'addome a ogni strusciata ma non mi importava.Lei nonostante fosse venuta da poco si masturbava e aveva già raggiunto l'erezione.Io stavo impazzendo, avrei voluto non finisse mai, ma stavo trattenendo la sborrata.Lei mi disse "amore vengo..." e a queste sue parole l'eccitazione si fece incontrollabile e schizzai anche io mentre lei si sborrava sulla pancia.Mi avvicinai e la baciai e le dissi "se l'avessi saputo non avrei mai accettato..ma grazie di non avermelo detto".Lei mi sorrise e disse "amore...e a mamma tua glielo diciamo?" e scoppiammo a ridere abbracciati pensando a tutta la notte che ci avrebbe aspettato.
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13 anni fa
Valeriotesti, 34
Ultima visita: 8 anni fa -
Amore dopo il sesso
E’ una sera di pioggia e di freddo ed io sto correndo sull’autostrada verso una femmina che immagino impegnata a far uscire il fidanzato dalla sua casa (cosa mai dirà? Che ha mal di testa..che è stanca e deve dormire?). L’odore di sesso pensato m’appiccica sempre più forte l’ansia al respiro. Sulla corsia di sorpasso corro contro la mia impossibilità di resistere ai richiami di parole suadenti e calde al telefono. Avrei anche altre donne che mi riscaldano ogni tanto l’anima e il cuore con tenerezze e parole. Pazienti m’aspettano ed accettano i miei frequenti dinieghi, ma vorrebbero che le divaricassi il cuore mentre io sarei capace soltanto di aprirle le cosce e scoparle. Non posso rubare il corpo e lasciare intatto il cuore ad una donna che vuole essere amata. Meglio graffiare quello di una donna che mi vuole part-time come un maschio da orgasmo sicuro che poi se ne vada ad asciugarsi altrove. Ed eccomi qui, che infilo l’uscita di questa città che puttana si adagia sui colli con le cosce bene aperte al mare. L’Sms è ansioso ”aspetta..c’è lui”. Mi fermo in un bar. Non ho voglia di nulla ma mi costringo ad ordinare un caffè. Il barista mi guarda e sorride ed io mi sorprendo a pensare che lui sappia perché sono li’. Impossibile, è vero, ma l’ansia di un amante esplode ad ogni piccolo rumore. Mi siedo e sfoglio un giornale senza leggere nulla, attento solo alla suoneria del mio cell. Entra una donna con il viso rosso di alcool. Ordina un amaro e si siede poco piu’ in la’. E’ triste ed ha gli occhi lucidi. Evito di incrociare lo sguardo perché conosco quel tipo di donna: se solo ci scambi una frase qualunque ti scarica addosso per ore tutta la sua vita disordinata fatta di bevute e di amori ormai persi. Il cuore si ferma per un attimo. Entra LUI e nello stesso momento suona il cell. Non posso rispondere non me la sento. Mi alzo ma la mia suoneria è in “ascendente” e tutti mi guardano. Faccio finta di leggere il nome di chi mi chiama, lancio un ufff di stizza e rispondo neutro con “ti chiamo io sono occupato adesso”. Mi avvicino nervoso alla cassa ma mentre sto’ pagando la suoneria ricomincia a a riempire il locale. Alzo gli occhi al cielo aspettando il resto e forte chiedo al barista “il confine è lontano da qui?”. Lui mi guarda perplesso e comincia con un “dopo il primo semaforo giri a ………” e continua mentre io che annuisco con gli occhi fissi sui suoi e la mente in subbuglio, penso ad altro. Il cell smette di suonare per un attimo, ma poi ricomincia. LUI si avvicina a pagare e mi guarda divertito. Sapesse chi è , forse quel sorriso ironico sparirebbe dal suo viso. Esco. Il freddo mi precipita addosso, ma non voglio andare da lei finchè LUI è così vicino. Rispondo alla chiamata. Lei è arrabbiatissima ed io cerco di spiegare, ma le mie parole sopra le sue non si capiscono. Allora urlo “stai zitta”. E il silenzio cade. Le spiego i fatti con calma e lei risponde remissiva e quasi eccitata: quell’urlo l’ha devastata, come uno schiaffo durante l’orgasmo. Finalmente LUI esce ed io abbasso la voce. Parlo come se lei fosse all’altro capo del mondo e non a 300 mt. Parte, arriva al semaforo svolta e scompare. Mi calmo. Tutto ritorna nell’ovvio, la tempesta finisce, il respiro si calma. E’ arrivato il momento di correre da lei. Parcheggio la macchina nel solito posto, al buio, nascosta tra due siepi in mezzo a coppi rotti e barattoli vuoti. Guardo il cancello semiaperto che mi aspetta. Senza esitare lo varco. La porta di casa si arrende al mio tocco, entro al buio. Solo una luce fievole giu’ in fondo. Non la chiamo e in silenzio percorro il corridoio ed entro nel salotto, profumatissimo e rischiarato da molte candele poste ovunque. Lei non c’è. Mi guardo attorno e la chiamo piano. La porta del bagno si apre e lei esce di corsa. Mi travolge abbracciandomi ed io perdo l’equilibrio. Cado sul divano che scricchiola incazzato. Senza parlare ci riempiamo la bocca di morsi, respiri e saliva: mi sbrana e mi sveste, tutto nello stesso momento e quando vola la mia camicia bianca vedo un rosso fugace, una striscia che pare uno strappo. Le blocco le mani, ma non posso fermare il suo viso che impazza contro il mio, finchè non le prendo i capelli e dolorosamente la tiro indietro. Resto di sasso. La sua bocca sembra piena di sangue e il suo viso pieno di ferite. La guardo cogli occhi sbarrati. Si alza, allarga le cosce e si mette le mani sui fianchi e ride sguaiata. Ci arrivo: è rossetto. Le sue labbra riempite di rossetto scadente hanno fatto scempio di me e di lei e della mia camicia e noto che anche i suoi occhi son truccati pesanti, sotto ciglia allungate e tirate all’insù. Come una puttana, una troia. Mi eccito! Non qualcosa di provato finora, non quel brivido intenso e lungo che mi causa un’erezione dolorosa e immediata. Mi alzo, l’afferro e la lecco sul viso, la bacio le succhio la saliva e la ingoio, la mordo e la stringo forte. Lei mugola e risponde colpo su colpo mentre le sue unghie rosso fuoco mi graffiano ovunque. "Fottimi" mi urla. Non mi piace in assoluto il termine, ma questo momento rende meglio l'idea di questa donna che stasera ha voglia di essere mia. Si muove sul mio corpo come un serpente, sale e poi ridiscende senza darmi pace col suo ginocchio fra le mie cosce, senza darmi il tempo di capire, senza darmi il tempo di reagire, senza nemmeno lasciarmi pensare se sbatterla li’ in piedi o gettarla sul marmo per terra. Ma c’è il divano dietro di me. Mi getto all’indietro e lei sopra mi si incolla riempiendomi di quel sapore di rossetto che lascia la sete in gola e scatena la voglia di farle male. Mi piace. Mi morde e il dolore che mi colpisce aumenta la voglia di lei. Una voglia bestiale e primitiva, voglia di una donna da usare come piacere assoluto. I suoi seni mi schiacciano il sesso che risponde con costanti contrazioni, quasi potesse diventare più duro di adesso. La sua bocca scende lasciando tracce di rosso, come un sentiero di passione, come ferite di coltello sulla mia carne. Si ferma, lo affronta, lo prende in mano e lo osserva. Lo lecca e lo bacia. Lo ingoia e mi guarda. Mi prende una voglia illogica di venirle sul viso, che limito togliendo i miei dai suoi occhi da demonio. Getto indietro la testa e mi gusto il suo lavorìo rumoroso, avido, cui è impossibile resistere per molto tempo. Lo sento il piacere che sale e sto quasi per accettare l’idea di farlo esplodere, ma i suoi denti mi mordono. Così forte che sembrano staccarmi brandelli di carne. La spingo lontano, mi inarco e controllo i danni. No nulla. Respiro. La guardo con odio, ma lei si alza, allarga le gambe, si porta sopra di me e si piega ingoiandomi lentamente. Mi cavalca sicura tenendo le mani sulle mie spalle. Si muove sempre piu’ veloce vomitando parole che sanno di sesso, promettendo che nessun altro orgasmo sarà uguale a questo. Afferro i suoi fianchi e la fermo appena un istante. Sento che non resisto, che sto per impazzire, che sto per venire. Ma lei ancora una volta capisce e si toglie. Si abbassa e lo morde. Un dolore acuto mi attraversa mentre uno schiaffo la colpisce al viso e la fa vacillare. Controllo, nervoso. Nessun danno apparente, ma il dolore persiste seppure in calando. Mi pento ”scusa” sussurro. ”Scusa” ripeto. Lei è eccitatissima, ride forte e mi assale piu’ selvaggia di prima. Mi morde il viso, il collo e le labbra, mi si struscia sui fianchi, respira faticosamente mentre ripete “prendimi, sbattimi, fammi male, non sono la tua donna”. Mi alzo, la giro, la spingo sul bracciolo del divano e le prendo i capelli nel pugno ed al primo affondo violento sento il profumo di sesso che si sparge nella stanza. Rimbalzo ad ogni colpo sui suoi glutei, come un’onda che torna indietro dopo avere impregnato la spiaggia. Ogni colpo piu’ veloce dell’altro, ogni colpo è la rivendicazione del possesso assoluto, ogni colpo è chiamato e voluto ancora piu’ forte, ancora piu’ dentro. Sto impazzendo. “Tirami i capelli –urla- mordimi la schiena, strattonami, sgridami, fottimi, rompimi, fammi gridare, colpiscimi forte, insultami, imponiti, allargami, forzami....usami…..” Improvvisamente la sento tremare e con un piccolo gemito la vedo afflosciarsi come una bambola di pezza sul divano. Resto in piedi sudato e distrutto. Lei sembra quasi svenuta se non fosse per il respiro a bocca aperta e per i brividi che le disegnano la schiena. Mi avvicino e mi siedo. Le accarezzo la fronte con un dito, poi il naso. Bello: non l’avevo mai notato cosi’ bello. Mi fermo sulle labbra. Lei apre la bocca e me lo morde…piano. Si gira ridendo e mi abbraccia. Mi bacia con passione e dolcezza, mi sussurra parole lievi. Ci respiriamo addosso ascoltando il sangue che scorre nelle vene dei nostri corpi feriti, strisciati, morsi, dolenti. Cediamo al sonno. Dopo un’ora io mi risveglio. Lei ancora dorme. La prendo in braccio e la porto sul letto. Mi faccio la doccia, mi vesto e prima di andare mi chino su di lei e la sfioro con un bacio. ”Ciao amore” mi sussurra. Esco e lungo l’umida e fredda autostrada, tra uno starnuto e l’altro per via dei capelli ancora bagnati mi chiedo se quell’ “amore” fosse per me o forse nel sonno mi ha scambiato per lui. Di certo non glielo chiederò mai!
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13 anni fa
senzazucchero, 52
Ultima visita: 13 anni fa -
Un momento atteso anni...
Eravamo appena entrate dalla porta di casa e subito mi sentii afferrare per le mani e con una mossa professionale mi aveva girata baciandomi appassionatamente sulle labbra. Eravamo entrambe eccitate e ci desideravamo a tal punto che lasciammo cadere le nostre borsette a terra e ci abbracciammo appassionatamente baciandoci più volte. Faceva caldo, ma a noi interessava poco, i nostri sudori si univano aumentando l'eccitazione. Sentii piano piano la sua mano farsi spazio sotto la mia minigonna e giungere all'elastico delle mie mutandine allargandolo per entrarvi con le dita e scoprire la mia intimità. Lei era esperta, si vedeva e lo potevo sentire dalla sua capacità di tenermi lì, contro il muro facendomi sua senza rendermene conto. Mi baciava appassionatamente ed io rispondevo volentieri ai suoi approcci lasciandomi andare...la sua mano ormai accarezzava la mia vagina ed io avevo inconsapevolmente aperto le mie gambe per agevolare il suo e specialmente il mio piacere. Le sue dita mi penetravano su e giù come tanti piccoli membri impazziti e mi donavano un grande piacere...la sentivo ansimare eccitatissima, ma voleva dirigere lei il gioco, non mi lasciava prendere la ben che minima iniziativa. Le sue pupille erano dilatate...capii che voleva guardarmi negli occhi mentre raggiungevo l'orgasmo...voleva farmi vedere quanto era brava e quanto non potevo resisterLe...mi voleva avere tutta sua. E così feci....dopo pochissimo non resistetti più e dopo aver mugolato piano per una decina di volte scoppiai in un urletto di piacere che segnava il momento in cui l'orgasmo era giunto e lei capiva di aver fatto un ottimo lavoro...Le mie gambe cedettero e mi trovai a terra seduta con lei in piedi davanti a me che dopo aver annusato la sua mano l'aveva portata alla bocca per leccarne le dita bagnate del mio umore...ero esausta. Anna mi guardò e baciandomi mi sussurrò all'orecchio..."ora posso dire che ti ho avuto...ho aspettato tanto!"
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13 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 13 ore fa -
Quella volta in vacanza
Era trascorso un anno da quando ci incontrammo la prima volta. Un anno trascorso nella normalità più assoluta dove nulla lasciava presagire a quanto ardore e desiderio fosse covato. Ci incontrammo e quel feeling da subito nato, sembrava non essersi mai interrotto. Anzi, un anno era trascorso in meno di un secondo. I giorni trascorrevano nel relax più totale. L'ozio, quello atteso per un anno intero, padroneggiava e non lasciva spazio ad alcuna iniziativa. Non era apatia, ma semplicemente voglia di non fare nulla. Come tutti i giorni, anche quella sera mi recai alle docce. Le preferivo a quella di casa perchè era più spaziosa, in lunghezza e larghezza. All'apparenza tutto era uguale. Eppure, a mente fredda e rivivendo quei momenti, qualcosa ci fù di diverso. Incamminandomi c'era lei sull'uscio di casa sua che mi osservava. Notai che si mordeva il labbro inferiore mentre con le mani si cingeva i fianchi. Al mio passaggio la salutai come sempre. La confidenza era tanta e reciproca. Per ma la doccia è un rito. Anche in vacanza. Era mia abitudine poi, utilizzando delle docce pubbliche, usare sempre la stessa. Era un po come avere l'impressione di essere tra le proprie mura. Un po tutti conoscevano questa mia abitudine e tutti sapevano anche il numero della doccia in cui mi recavo. Ero in doccia, nudo, avevo iniziato a bagnare il mio corpo e sentivo l'acqua irrorare il mio capo. La doccia mi ha sempre fatto lo stesso effetto: mi provoca un'erezione. Ero li che mi insaponavo quando ad un tratto sentii una voce dire: apri sono io. Non attesi altro dire, non mi chiesi nulla, non pensai a nulla. Chiusi l'acqua ed aprii l'uscio. Lei sgattaiolò dentro e si avvinghiò alle mie labbra. Non ero sorpreso. Forse era proprio quello che cercavo e desideravo. Sentii la sua lingua cercare la mia. Aprii la mia bocca e con avidità risucchiai la sua lingua. Allontanai le mie labbra dalle sue facendo attenzione affinchè le lingue continuassero ad accarezzarsi. Le sue mani frugavano il mio basso ventre stringendo la mia nerchia ormai turgida e dura. Le mie dita accarezzavano la sua fregna ancora ricoperta dal costume. Ad ogni passaggio sentivo le sue grandi labbra aprirsi vogliose e schiudersi come i boccioli di un fiore a primavera. Senza esitazione scostai il suo costume ed affondai il dito medio della mano destra nella sua intima profondità. Era bagnata, vogliosa, eccitata. I suoi capezzoli dritti facevano concorrenza al suo clitoride. Si voltò e piegandosi il giusto necessario, accompagnò il mio cazzo nella sua fica. La penetrai e la sentivo gemere di passione. Una passione che doveva rimanere repressa a causa del luogo ma quindi ancor più porca. Le mie mani, poste sulle sue spalle, la spingevano a me. Afferrò una mano e la strinse tra le sue labbra. Ad ogni spinta il morso diveniva sempre più forte. Godè all'inverosimile. Sentivo la sua linfa vitale sul mio cazzo. Volevo venire anch'io, volevo godere. Lei si accorse di questo. Si voltò, si inginocchiò e iniziò a spompinarmi. Senti la sua bocca sulla mia cappella e non ci volle molto. La sborra copiosa inondò la sua bocca. Lei continuò a succhiare ed a ingoiare. Si alzò, mi guardò e con ancora la bocca bagnata dal mio seme, ci baciammo. Lei continuò ad accarezzare il mio pene mentre io la sua patata. Accarezzai anche il suo sfintere e con la lingua assaporai nuovamente i suoi capezzoli. Poi, così come venne, uscì di gran lena. Di li a pochissimo ci saremmo rivisti. Sicuramente in altra veste, ma con la consapevoelzza di aver condiviso attimi di intensa passione.
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13 anni fa
exagonbike,
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Ultima visita: 12 anni fa