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ecco il sole

Non ho mai amato le giornate di pioggia, quel divenire grigio,

quasi nero, dei cielo, quell'aria pesante di umidità,

quell''atmosfera triste che hanno i giorni piovosi.

Ho sempre avvertito un senso di estrema malinconia

davanti al mutare repentino dei tempo, specie in estate,

quando la giornata bella, calda, solare è avvolta da un alone di grigiore.

I ritmi si rallentano, si aspetta solo che passi il temporale e poi torna il sole.

D'improvviso, dalle nubi, filtra un primo timido raggio, poi un altro,

poi splende ancora la limpidezza.

Cosi mi sento io. Oggi sono una giornata piovosa.

Oggi avverto la tua mancanza come una morsa nell'anima,

un dolore mi attanaglia a lo stomaco e divora i miei pensieri, la mia mente.

Ogni parola, ogni gesto mi riporta al mio desiderio insoddisfatto,

il desiderio, quasi un bisogno, di averti ancora,

di toccarti, di baciarti, di fissarti negli occhi, di godere dei suo sorriso,

di stringerti le mani, quasi a trattenerti,

come se bastasse cosi poco per non farti andare via.

Oggi non c'è cosa che non mi ricordi di te.

tutto sembra organizzato per costringermi a pensare,

nonostante i mio tentativo di distogliere il pensiero.

E poi, come non pensare, quando il desiderio cresce senza controllo?

Come non ripensare alla tua bocca sulla mia,

alle mie mani che cercano il tuo corpo,

di toccare la tua pelle nuda e fremente di passione?

Come non pensare alla voglia di spogliarti,

di accarezzarti, aspettando che brividi di piacere

ti invadessero l'anima al tocco delle mie mani?

Come dimenticare ogni bacio, ogni abbraccio?

Come scordare il tuo dolcissimo sapore?

E allora cerchi solo di non pensare,

come se non pensarci fosse una colpa,

mentre in realtà, non puoi farne a meno.

Come in una giornata di pioggia, aspetto.

Aspetto che passi il tempo per vederti.

Che si torni alla vita di tutti i giorni,

dove esistono i modi per comunicare.

Dove è possibile, almeno, sentire la sua voce.

Che buffo, aspettare, ma cosa?

Che la mente cerchi un rimedio? Ma quale rimedio?

Penso che mi piacerebbe fare una corsa in moto,

lungo una strada che costeggia il mare.Tu abbracciata a me,

Penso di averti quando ti desidero.

Penso di baciarti davanti a tutti.

Penso di avere le tue attenzione.

Penso ancora ad una birra con le patatine,

in una serata settembrina, in un posto da dove si vede il mare.

E noi, incuranti dei mondo, godevamo solo

dei fatto di essere uno di fronte all'altro.

E invece sono qui a scrivere il mio pensiero su un foglio bianco,

tentando di trasformare il mio desiderio in un racconto.

Sono qui, a lasciare che i miei pensieri scivolino fino alle mie mani,

e ancora su una tastiera, pensando che

un giorno leggerai questo scritto, sapendo che parla di te.

E magari sorriderai e ti ritroverai in questo

dolore meraviglioso che chiamano attrazione.

Sono qui incurante di tutto ciò che mi circonda,

immerso nei miei tristi e dolci pensieri, mentre

un messaggio in arrivo sul cellulare mi fa sobbalzare.

E' il mio raggio di sole. Le nubi d'un tratto si squarciano.

Toma a splendere il sole, non timido, ma forte e deciso

come il desiderio che ho di te.

Ti desidero, ti voglio, ti penso. Basta questo.

So che ovunque tu sia, con chiunque ti trovi,

la tua mente è anche per me, li tuo pensiero cerca me.

E' tornato il sole. Spazza via in un istante la tristezza,

la malinconia, rimane solo il desiderio.

La voglia folle di fare l'amore con te.

Il bisogno fisico di toccarti. So già che troverò

i capezzoli turgidi, sporgenti e scuro come more

che desiderano essere colte, succhiate, mangiate.

More che desiderano regalarmi la loro dolcezza.

Il pensiero vola nell'assaporare ogni tuo fremito di piacere.

Penso alle mie mani che frugano tra le tue gambe alla ricerca dei piacere.

Sento le mie dita giocherellare con il clitoride, bagnato e pronto.

Sento la mia lingua entrare ed uscire, bere il tuo piacere,

godendo dei momento che so regalarti.

Vedo te davanti a me, mentre la tua mano stuzzica la mia voglia crescente,

mentre le mie dita scompaiono dentro di te.

Mi sforzo di non chiudere gli occhi, mentre i brividi mi impediscono

di pensare, abbandonato nel mare dei piacere.

Ti penso venire cosi, in pochi istanti, tanta era l'eccitazione dentro di te.

Osservo le mie dita: bianche, splendenti, piene dei tuo nettare.

Avvicino le dita alla mia bocca, desiderosa dei tuoi baci, della tua lingua calda.

Assaggio il gusto della tua passione, bevo ciò che resta dei tuo piacere.

Penso a quando leggerai quanto ho scritto.

Penso a quanto sorriderai compiaciuta.

Penso e ripenso che valga davvero la pena

di seguire il sentimento e non la ragione.

E, intanto, splende il sole.

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