{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
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Sesso & misteri
Ancora prima di sposarci, durante i nostri 10 anni di fidanzamento, avevamo maturato, sotto l'aspetto sessuale, una buona esperienza. Ci rendemmo conto, sin d'allora che occorreva uno slancio per apportare innovazioni alla routine. Bene la trama mi incuriosì. Presto iniziai a fantasticare con la mente. Pensai subito che sarebbe bello godersi un'altra donna e, allo stesso tempo, sapere che mia moglie (allora fidanzata) se la spassasse con un uomo misterioso.
Quando facevamo l'amore - ricordo bene che era per un momento di massima eccitazione - le dissi: "Ti piacerebbe farlo in 4?".
La risposta fu dapprima evasiva, quasi per forza, ma venne fuori un si.
Tutto finì con le parole, ma nella mia mente iniziarono a fantasticare vertiginosamente mille pensieri. Allora comprai un settimanale regionale specializzato di annunci. Sfogliai velocemente tutte le voci che non mi riguardavano e indirizzai il mio interesse nella rubrica relazioni sociali. La scelta, come solitamente accade in questi casi, è sempre difficile.
Scelsi uno di quegli annunci. Tutto avvenne in una fase di incontrollabile eccitazione; strano, ma vero, la mia mente era già proiettata in un letto con la scena di un bel gioco di coppie. Scrissi molto, non mi limitai affatto a rispondere con il classico "siamo interessati al vostro annuncio....ecco i nostri numeri per contattarci". In quello scritto impressi i miei stati d'animo: la foga di maturare quei desideri era tanta e indescrivibile. L'indomani, pertanto, spedii la mia maxi lettera, per l'esterefatto destinatario che avrebbe dovuta leggerla. Attesi con ansia la risposta.
Questa non tardò a giungere. Un giorno squillò il mio cell. La voce decisa di un uomo (come mia prima impressione era quella di una coppia navigata) mi rivolse un invito: ragazzi cosa fate sabato sera? Che ne dite di bere qualcosa insieme? Risposi che per me era tutto ok, ma non dissi lui che avevo un grosso nodo da sciogliere. La mia fidanzatina non era al corrente di quel che stavo combinando.
Dovevo trovare una soluzione, in quanto non potevo correre da solo. Alla fine, dopo un lungo braccio di ferro, lei accettò la mia proposta. Durante il nostro primo viaggio cercavo di darle coraggio: "dai, in fondo, non stiamo andando in un altro mondo, ma a conoscere una coppia di amici".
Una volta che si erano pacati i nostri animi giunse quel momento. Ci siamo incontrati e ci hanno subito invitato ad andare in un hotel di alta classe. Un ambiente sobrio, raffinato e molto signorile. I sogni iniziarono a materializzarsi. La nostra prima coppia era niente male, anzi. Lei una 40enne bionda, alta, tacchi a spillo, con reggicalze che trasparivano da una mini corta. Lui, 44enne, moro, ben messo, fisico atletico e perfetto cultore di arti marziali. La mia lei, notai fra me, che era interessata al dialogo. Io, invece, corsi in fretta. Pensavo che l'appuntamento in quello hotel doveva tramutare la nostra prima esperienza. Niente da fare era solo il primo sexy appeal. "Ci risentiremo presto, mi disse la coppia misteriosa........discutiamone prima, no? Penso che sia la cosa più corretta per entrambi!" Fu in effetti proprio così. Al secondo appuntamento fummo invitati a cena. Trascorsero almeno un 15 giorni. Dopo quella cena ci dissero: "volete salire a casa nostra? I nostri figli sono fuori e rincasano tardi". Ok, rispondemmo noi. Stavolta, però, il mio stato di eccitazione crebbe a dismisura. Come solitamente accade in questi casi, il vero dilemma era quello di rompere il ghiaccio.
Chi avrebbe iniziato per prima? Io dissi al padrone di casa: "Tocca a te, siamo a casa tua, no?". Mi rispose che avevo ragione. Ecco la prima ricetta dello scambio: musica dolce e soffusa, una videocassetta interessante e luci spente in un soggiorno, con la luce in penombra che arrivava dalla Tv. Tutto ebbe inizio con il ballo di un lento. La 40enne bionda, seno V misura e suoi tacchi erano stretti a me, le mani di entrambi iniziarono a palpare e, quando m'acccorsi che la mia fidanzata dopo alcuni minuti di preliminari slegò la cintura ed iniziò a lavorare con l'arnese in bocca andai in visibilio. Mai, dico mai, avevo provato una sensazione così piacevole: da una parte ero geloso e impaurito per quanto stava accadendo e, dall'altra, ero al settimo cielo. Ci spostammo poi in camera da letto e il gioco fu fatto.
Ci piacevamo in 4, stavamo tutti bene e ci spogliammo tutti nudi. La seconda super sensazione la provai nel momento in cui possedevo la mia fidanzata e l'uomo misterioso glielo porgeva in bocca. Notai che lei era molto attenta e impegnata. Ci teneva a non sfigurare. Lui godeva davvero, io altrettanto. Il gioco proseguiva bene fino al punto di invertire nuovamente i ruoli. E poi, alla fine, la liberazione. Lui venne come un'onda nella bocca della mia fidanzata. La 40enne ci sapeva fare davvero: una pompinara come Lei non l'avevo mai conosciuta. Molto brava nel praticare il fellatio. Una donna carica di erotismo, passione e voglia di scopare.
Una pratica a me sconosciuta, in quanto, da fidanzati non avevo mai avuto questo privilegio: un'eiaculazione per via orale. L'uomo misterioso, si. Per me fu lo stesso. Come se fossi io. Al nostro rientro eravamo entrambi turbati, ma in altrettanto modo soddisfatti. Per ben 12 anni siamo andati avanti così: ci vediamo una, due volte al mese e, perfino, al nostro matrimonio invitammo quella coppia. Oggi, a distanza di tempo, tutte le volte che lo faccio con mia moglie, sussurro lei la frase: ti piace in 4? Lo vorresti quello suo in questo momento? Mia moglie risponde sempre si ed accelera i suoi orgasmi a ripetizione. E pensare pure che quando lo facciamo in macchina (in 4 si intende) è ancora più eccitante. Mia moglie al fianco dell'autista in autostrada che glielo succhia con vigore. Io sistemato dietro e senza pensiero alcuno per la guida, che mi faccio spompinare dalla signora.
Due orgasmi in un tragitto di 30 km, oltre a una bella venuta in un'area di sosta. E le storie continuano. Il tempo e l'esperienza ci hanno adesso indotto a mutare qualche abitudine. Ci vuole una nuova coppia. Detto fatto. Fu per caso che su internet chattando con una donna che siamo arrivati al punto di parlare di scambio, e che, alla fine, avevo il piacere di incontrare una coppia come noi. Ci siamo incontrati per quattro o cinque volte, ma siamo ancora agli inizi. Un turn over dettato più dalla necessità, per dare ancora una sterzata al nostro rapporto (oggi coniugale), a quello che, nonostante frequentassimo una coppia, stava anch'essa diventando routine. I nostri nuovi amici sono in ferie. Al loro rientro accadrà qualcosa di bello, perché ne abbiamo già parlato. Lei è una donna meravigliosa che, forse, cela dentro di se un pizzico di grande mistero.
Mistero questo che, per una donna in se per sè attraente, è solo quel delirio che potrebbe fare esplodere i sensi di due coppie alla ricerca di nuovi stimoli. Io e mia moglie da un parte e la coppia nostra amica dall'altra: noi siamo alla ricerca di momenti intriganti per fare maturare queste fantastiche esperienze.
Queste esperienze, in sintesi, li traduco e sintetizzo sulla scorta di alcuni principi:
a) giocando con altre coppie s'innesta un meccanismo indefinibile che aiuta a rafforzare e saldare qualsiasi legame.
b) nessuna tentazione estranea al matrimonio (tradimento coniugale) aleggia nelle nostre menti (mia e di mia moglie)
c) la voglia di conoscere nuove coppie lubrifica, come l'olio in un motore, segreti e passioni.
d) tutti i momenti antecedenti e conseguenti i primi incontri sono belli e indescrivibili
e) ritrovarsi in un flirt e incrociare gli sguardi è un'emozione unica! Provatela anche voi che avete letto queste parole. Non ve ne pentirete.
Oggi siamo orgogliosi di essere favorevoli allo scambio. Un invito lo rivolgiamo a chi non ha ancora provato: fatelo! Non ve ne pentirete e ci prenderete gusto!
Voi cosa ne pensate?
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18
18 anni fa
perbenisti,
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Ultima visita: 1 anno fa
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L'INFERMIERA
Una rapida corsa dalla Malpensa al casello autostradale di Parma mi ha condotto, dopo12 ore di viaggio, fino a casa. Il tempo di scaricare le valigie, catapultarmi sotto la doccia, dopodiché sono pronta a prendere servizio in ospedale. Tre ore sono trascorse dal momento in cui sono scesa dall'aereo di ritorno dal Mare dei Carabi e già sento nostalgia di quelle spiagge. Una vacanza programmata da qualche tempo, rimandata più volte perché non riuscivo a fare coincidere le ferie con quelle di Elsa, la mia compagna di viaggio. Il mestiere d'infermiera è un tipo di professione molto impegnativo. Si lavora in un ambiente segnato dalla sofferenza e dal dolore. Turni di lavoro stressanti, articolati in otto ore al servizio degli altri. Non conosco giorni di festa, effettuo i riposi settimanali quando capita, lavorando a Natale, Capodanno ed ogni festa comandata. C'è chi afferma che fare l'infermiera sia un mestiere logorante, ma ricco di molte soddisfazioni. Quello che so è che da poco ho compiuto venticinque anni e non so per quanto tempo proseguirò ad esercitare questa professione. . Attraverso la città alla guida della mia Opel Tigra. Le strade a quest'ora della sera non sono trafficate. Impiego una decina di minuti per raggiungere l'ingresso dell'ospedale. Parcheggio l'auto nell'area di servizio e proseguo a piedi fino alla clinica. Quando entro nello spogliatoio manca una decina di minuti alle dieci. Ripongo gli indumenti nell'armadietto e infilo le autoreggenti bianche che sono solita indossare quando presto servizio in clinica. Sotto la divisa serbo solo le mutandine di seta e null'altro. La consistenza delle mie tette è solida. Lavorare senza reggiseno genera in me un senso di libertà e mi fa sentire più a mio agio nei movimenti. Le dimensioni delle tette sono regolari, per niente paragonabili per grandezza a quelle di certe maggiorate che quotidianamente compaiono sulle pagine di molte riviste patinate. Ma sono sode e i capezzoli puntano decisamente all'insù. Finisco di vestirmi aggiustandomi il velo sopra il capo. Prima di salire in reparto do un'occhiata alla mia immagine riflessa nello specchio. Osservo la cavità che separa le tette e faccio uscire alcuni bottoni dalle asole in modo da mettere in evidenza le due rotondità che sbocciano nella scollatura. Mancano pochi minuti alle dieci quando raggiungo il reparto. Le mie colleghe se ne stanno raggruppate in guardiola nell'attesa del mio arrivo. - Ciao a tutte. Novità ? - Chiedo appena mi affaccio sulla porta della guardiola. - Cavoli come sei abbronzata! - Esclama Giulia - sembri Naomi Campbell. - Complimenti! Questa vacanza ti ha fatto proprio bene - l'interrompe Eleonora. La conversazione va avanti per alcuni minuti. Mi chiedono se ai Carabi c'era bel tempo e se ho avuto occasione di flirtare con qualche ragazzo. Glisso sull'ultima domanda e cambio argomento di conversazione. Per nessun motivo voglio farle partecipi delle mie avventure. - Parlatemi del reparto piuttosto - dico, mentre con le dita scorro le pagine del libro delle consegne. - Tutto tranquillo? Oppure ci sono novità ? - No. Nessuna novità , la notte dovrebbe essere tranquilla. Bè, ora ti saluto me ne torno a casa - sbotta Giulia, che nel frattempo si è avvicinata in prossimità della porta d'uscita ed ha tolto dal capo il velo. - Ah... dimenticavo. Nella stanza dei carcerati c'è un detenuto. Niente di grave. Ha solo due polsi rotti che già gli sono stati ingessati. Domani mattina dovrà eseguire un piccolo esame di laboratorio, troverai ogni spiegazione nel quaderno dei prelievi. Giulia si lascia sfuggire un sorriso sibillino di cui non afferro il significato. Entrambe mi salutano agitando la mano e spariscono dalla mia vista. Il periodo che precede il Natale è per tradizione tranquillo. Il numero dei degenti ricoverato è minimo rispetto alla capienza del reparto. Prima di perdermi a leggere il quaderno delle consegne effettuo una perlustrazione in corsia per verificare che i degenti affidati alle mie cure riposino tranquillamente. Due guardie carcerarie piantonano la porta della camera di degenza che ospita il detenuto. I militari se ne stanno seduti sulle sedie e conversano fra loro. Paiono annoiati, probabilmente il servizio che devono espletare non deve essere di loro gradimento. Nell'ospedale esistono solo due camere di degenza adibite ad ospitare detenuti. Una è situata presso il reparto di medicina, l'altra è sistemata qui, in chirurgia. Il locale può ospitare un solo letto, in casi eccezionali ne ospita un secondo. Le due finestre della camera, che sta al terzo piano dell'edificio, hanno solide inferriate e risulta impossibile per qualche detenuto fuggire da lì. - Che reato ha commesso il vostro detenuto? - Domando con finta noncuranza. Il più giovane dei due è il più lesto a rispondermi. - Non si preoccupi signorina. Non c'è niente da temere. E' un povero diavolo - prosegue con accento meridionale - alcune sere fa è stato aggredito da tre albanesi. Per difendersi ha afferrato una sbarra metallica ed ha colpito alla testa uno di loro. Mentre fuggiva è caduto da un muro alto poco più di tre metri e si è fratturato entrambi i polsi. . Entro nella camera. La luce posta al di sopra della spalliera del letto è accesa. Un giovane di circa trent'anni, di carnagione scura e di corporatura piuttosto alta, occupa per intero il letto. - Buonasera, tutto bene? - Dico sorridendo per metterlo a suo agio. - Si, grazie, nessun problema - mi fa lui. Ho l'impressione che non abbia voglia di conversare. Lo saluto e mentre sto per andarmene gli auguro la buonanotte. Raggiungo la guardiola e consulto il quaderno delle consegne, dopodiché inizio a preparare il necessario per i prelievi che andrò ad eseguire domani mattina. Il lavoro consiste nell'appiccicare etichette di diverso colore sulle provette, contrassegnarle con nome e cognome del paziente e suddividerle per tipo d'esame. Un tipo di lavoro noioso che sono solita eseguire all'inizio del turno di lavoro, in modo da trascorrere il resto della nottata in tranquillità . Scorro l'elenco degli esami ed inizio ad incollare le etichette. Ho un sussulto nel momento in cui leggo il tipo d'esame cui dovrò sottoporre il paziente del letto numero 15, quello del detenuto. . La richiesta del medico è chiara. ESEGUIRE AL SIG. GIANCARLO FERRARI PRELIEVO PER ESAME DI SPERMIOGRAMMA E SPERMIOCOLTURA. . L'esame di per sé è piuttosto semplice. Il paziente, dopo essersi masturbato, deve depositare lo sperma in una boccetta sterile. Nel mio caso il problema è piuttosto serio poiché il detenuto ha le entrambe le mani ingessate. Questo tipo di manovra è eseguita normalmente dai pazienti stessi o da un loro famigliare. Se fosse presente la fidanzata o un parente qualsiasi non avrei difficoltà a dire loro di aiutare il paziente a sostenere l'esame. Mica posso chiedere alle guardie carcerarie di fargli una sega! . Tolgo dal carrello la cartella clinica del detenuto. Sfoglio una ad una le pagine per verificare che il paziente non sia portatore di malattie infettive. Leggo con cura l'anamnesi compiuta dal medico, poi consulto risultati degli esami del sangue e delle urine che risultano essere nella norma. Sono le due di notte. Mancano poche ore all'alba. Assolutamente devo trovare una soluzione al mio problema o perlomeno inventare qualcosa. Come diavolo faccio! Mica posso presentarmi da lui e dirgli: - Stia comodo sul letto, calmo e disteso che adesso le faccio una bella sega. Eh no! Dando per scontato che la sottoscritta per poco più di due milioni e mezzo di stipendio al mese masturberà questo tizio, sarà bene che reperisca il materiale necessario alla mia opera. Per prima cosa ho bisogno di procurarmi del sapone liquido detergente. Mi sarà utile nell'eseguire il lavaggio del pene, soprattutto nella pulizia del glande. Inoltre mi occorre una salvietta pulita, perché dovrò pure asciugarglielo sto benedetto cazzo dopo che l'avrò masturbato o no? Mi servono anche dei guanti in lattice. L'indosserò al momento opportuno, appena prima "dell'intervento". Forse dovrei procurarmene due paia, tenendone uno di riserva, non si sa mai. Inoltre mi occorre un barattolo di plastica sterile. Lo terrò a portata di mano, in modo da farvi defluire il seme, evitando d'insozzare il copriletto. Nella cartella clinica c'è scritto che il paziente è stato avvertito dell'esecuzione dell'esame. E' un vero peccato che a parità di diritti la sottoscritta non sia stata avvertita. Ora capisco il perché di quel saluto sibillino da parte di Eleonora e Giulia al momento del loro commiato. . La notte è lunga a morire. Il pensiero della prestazione che andrò ad eseguire mi accompagna per tutta la nottata fino all'alba. Le luci del mattino fanno capolino fuori della finestra. Il carrello con l'attrezzatura è pronto. Dinanzi alla porta del detenuto le due guardie carcerarie stanno puntellate col capo al muro del corridoio nell'attesa che giunga il cambio turno. Sono emozionata, mi tremano le gambe. Il cuore mi pulsa a ritmo accelerato. Avverto le due guardie di non entrare durante l'esecuzione del prelievo che andrò ad eseguire, senza specificare in cosa consista. Il detenuto è addormentato. Mi avvicino e con una mano gli scrollo una spalla. - Signor Ferrari! Si svegli. E' mattina. Dobbiamo eseguire l'esame che il medico le ha prescritto. L'uomo si gira e si mette disteso, a pancia in alto. - Sono pronto. Mi dica come mi debbo posizionare. Questa posizione è comoda per lei? Lo guardo attentamente in viso. I caratteri sono quelli di una persona distinta e curata. All'apparenza è sereno. Gli occhi, di colore marrone scuro, sono semicoperti da una frangia di capelli che scende lungo la fronte. - Non si preoccupi e lasci fare tutto a me. Scopra le coperte. Abbassi pigiama e le mutande fino ai piedi. Un sorriso compare sulle sue labbra. - Se potessi fare questa operazione sarei anche capace di effettuare l'esame da solo - sospira - con le mani ingessate non sono in grado di poterlo fare. - Va bene, ci penso io - rispondo. Afferro l'elastico del pigiama e anche quello delle mutande. Li abbasso congiuntamente. Ciò che vedono i miei occhi è impressionante. L'oggetto di carne che pochi istanti prima stava nascosto sotto il tessuto del pigiama rasenta la perfezione. Non so nascondere l'emozione. Il pube è completamente rasato e privo di peli. Un cazzo di colore bruno fa bella mostra di sé. Le sue dimensioni sono di 15-18 centimetri nella posizione di riposo. - Ora procederò alla pulizia del pene. Lei stia rilassato. Finiremo in un attimo - dico con fare professionale. Dopo avere infilato i guanti in lattice cospargo alcune gocce di una soluzione di clorexidina sopra una garza e procedo a lavare l'epitelio del membro. Prima di procedere in quest'oneroso compito, per cui sono mal pagata, dispongo alcuni teli di stoffa verde attorno all'area da pulire. Friziono la parte prossimale del membro vicino alla radice usando molta delicatezza. Mi sposto sullo scroto e noto che ha un colorito più scuro del pene. Un piccolo neo fa mostra di sé sul testicolo di destra. Cospargo di sapone la zona attorno l'ano avvolgendo di schiuma i testicoli. Un fremito percorre le gambe dell'uomo ed è chiaro sintomo della sua irrequietezza. Afferro l'uccello con le dita di una mano, mentre con l'altra friziono il glande usando una garza. Il delicato strofinio fa aumentare a dismisura le dimensioni dell'uccello. I corpi cavernosi, riempiti di sangue, pulsano in maniera così robusta che sono in grado di percepirli nel palmo della mano. Porto a termine questa prima fase del lavoro e asporto il sapone depositato sull'uccello con una garza imbevuta d'acqua tiepida. Terminata questa fase ha inizio la parte più difficile del mio compito. - Ora signor Ferrari andrò ad eseguire la parte più delicata. Quando avrà la percezione che sta per eiaculare mi avverta per tempo, mi premurerò di avvicinare il contenitore sterile al pene e vi faremo defluire dentro lo sperma. Va bene? - Sì... Certo - annuisce. Il mio respiro, già affannoso, si fa ingombrante. Ho le tette gonfie e le punte dei capezzoli penetrano il tessuto del camice. Afferro l'uccello e inizio a masturbarlo. I movimenti della mia mano sono lenti, ma decisi. Ho preso posto di fianco al letto, con le spalle girate al paziente, in modo che lui possa vedermi in viso solo parzialmente ed io non mi senta imbarazzata dal suo sguardo. Sono eccitata. La saliva mi scorre copiosa nella bocca e inizio a deglutirla. Ho le cosce gocciolanti di liquido della fica in calore. Non riesco a dominare l'eccitazione. Il movimento della mia mano accelera inconsciamente. Vorrei disfarmi dei guanti, gettarli dalla finestra, afferrare con le mani nude questo gioiello della natura, succhiarlo, lambire con la lingua il glande ed ingurgitarlo in gola fino alla radice. Per facilitare l'eiaculazione tocco con l'altra mano i testicoli che nel frattempo sono diventati gonfi. Sono momenti d'irrefrenabile piacere. L'uccello ha raggiunto il massimo vigore, il glande è viola per l'eccitazione. Presa da questi pensieri sono riportata alla realtà dalle parole del detenuto. - Vengo... Vengo - grida l'uomo. Faccio appena in tempo ad afferrare il barattolo. L'uomo, dopo i primi fremiti di piacere, inizia ad eiaculare. La sborra scende copiosa dall'orifizio uretrale, depositandosi nel contenitore. Avrei voglia d'ingoiare con la lingua tutto quel ben di Dio. A stento riesco a dominarmi. Terminato l'esame gli asciugo il membro. Ripongo al loro posto pantaloni e mutande e lo copro col lenzuolo. Rimiro il barattolo che sta appoggiato sul carrello delle medicazioni e costato che contiene all'incirca 5-6 cm/cubi di sperma. Tolgo i guanti di lattice e mi giro verso di lui. - Ciao! - Sussurro. Esco dalla stanza e torno in guardiola. Vivo costantemente circondata dalla sofferenza e dal dolore ma non riesco a farci l'abitudine. Ecco perché ho tanto bisogno d'amore.
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1
17 anni fa
coppiamilanopavia,
27/31
Ultima visita: 5 anni fa
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Le fantasie inaspettate
Se si avverassero tutte le fantasie che abbiamo sicuramente ce ne verrebbero altre. Fortunatamente le mie cerco di avverarle nel limite del possibile, ma una in particolare mi gira continuamente in testa. Sono nel mio ufficio da solo, come sempre, e tra mille cose aspetto sempre con ansia la visita di di una donna. Potrebbe essere la mia commercialista, l'amministratrice del condominio, oppure una rappresentante di materiali innvativi. Ma una mattina, proprio quando pensavo a tutto tranne che ad una donna, il campanello suona e scendo ad aprire. "Salve, mi scusi se la disturbo. Mi si è fermata la macchine esattamente davanti al suo portone, volevo avvisarla prima che si arrabbiasse accorgendosene da solo.... e magari pensando di dare dell'idiota a qualcuno. Mi si è spenta mentre facevo la retro e non riparte più."
Non era una donna bellissima, però aveva bei modi con una bella voce ed un viso espressivo. Le chiesi se potevo dare un'occhiata veloce, mentre le offrivo un caffè. Si fece pregare per un paio di volte ma alla fine accettò. Spinsi la macchina dentro la mia officina, aprì il cofano e mentre scendevo mi arrivò un'alone di profumo molto delicato e buono. Lei era davanti alla macchinetta del caffè ad aspettare che scendesse, io sotto il cofano, con la coda dell'occhio la guardavo. Scarpe nere col tacco non altissimo legate alla caviglia con qualche piccolissimo svaroski sul cinturino. Gonna grigio topo appena sopra il ginocchio con collant nere in contrasto. Aveva una camicia bianca semplicissima, quasi da uomo, con i primi bottoni slacciati, lasciando intravedere un solco stretto e profondo. Lo squillo del mio cellulare in tasca mi tradì, facendola girare di scatto verso di me e beccandomi in pieno mentre i miei occhi erano rivolti a lei. Se ne accorse, era evidente. Risposi al telefono per un minuto e riattaccai. Col caffè in mano si avvicino a me lentamente, quasi a volere far sentire ogni colpo di tacco ben scandito sul pavimento. " buono il vostro caffè. Invece a questa signorina cosa le è preso?. Il tono di voce era demoralizzato e ancora di più quando diede uno sguardo all'orologio. Gli chiesi cortesemente di provare a rimettere in moto. Lei aprì la portiera, mentre io dietro guardavo due glutei perfetti e sodi tenuti a bada dalla gonna. Non ho idea di cosa avesse quella macchina, ma per botta di culo, ripartì. Un sorriso rassicurante le spuntò dal viso e inaspettatamente mi fece un occhiolino in segno di approvazione. Subito dopo mi fece notare una lancetta del cruscotto, chiedendomi se fosse normale che stesse in quella posizione e usandola come scusa per farmi avvicinare alla portiera. Seduta sul sedile con una gamba a bordo e l'altra sul pavimento, mi indicava la lancetta. I miei occhi però caddero a peso morto sul pizzo appena appena visibile dell'autoreggente della gamba sinistra. Si voltò per guardarmi e mi ribeccò in piena osservazione delle sue cosce. "Ops, questa gonna non è corta ma si alza in un attimo" disse mentre la tirava giu con le mani. " Non si preoccupi signora, sono cose belle da vedere." Lei propose un sorriso imbarazzato ma compiacente, ci presentammo e mentre diceva Ilaria, il mio cervello iniziò a lanciare picchi di eccitazione. Le rialzai un pelo la gonna, molto delicatamente con due dita. MIguardava fisso negli occhi sorridento appena, ma evidentemente consenziente. Lei l'alzo ancora di più, quasi a metà coscia : " Meglio così?" mi chiese col viso verso le sue gambe e girando solo gli occhi verso di me. " Adesso è meraviglioso, posso?" Mi avvicinai con la testa alle sue gambe, e cominciai con dei bacini delicati a stuzzicarla. Le tirai su tutta la gonna e una pelle bianca e morbida tirò fuori la mia lingua che puntò dritta sulle mutandine nere in pizzo. Era umida, il suo umore traspirava dal tessuto, mentre sentivo il mio pene teso e pressato contro i jeans. Con la mano lei spostò il bordo delle mutande, mostrandomi in pieno la sua bella e carnosa patatina. Depilata all'inguine con la riga centrale dritta di qualche centimetro. Con la lingua a paletta, partì da sotto risalendo piano e raccogliendo il clitoride che si appese come se mi stesse aspettando. Decisi di andare a chiudere le porte. Al mio ritorno aveva ribaltato tutto il sedile e si stava masturbando con ardore, intanto io le accarezzavo i seni soffermandomi su due capezzoli duri e lunghi. Con l'altra mano si avvicinò alla cintura che venne slacciata in un lampo. Si alzò dallo schienale abbassato e me lo tirò fuori. Lo accarezzava piano col palmo e con le dita, e subito dopo la sua lingua era sui testicoli come se volesse salutarli. Leccava la lunghezza del mio menbro e tutta la circonferenza della cappella, ma poi se lo infilò in bocca piano piano fino in fondo. Qualche gemito suo iniziava a sentirsi, e guardandole la mano che stuzzicava la passerina, mi accorsi che era già tutta lavata. Le tesi una mano per farla scendere, e la portai davanti ala macchina accomodandola alla pecorina, facendole appoggiare le mani sul cofano. Io dietro, le accarezzai quei glutei da favola caldi e sodi disegnati dalla riga del perizoma. Mi appoggiai a lei mentre con le mani le slacciavo i bottoni della camicia e le tiravo fuori le tette dal reggiseno nero. Mi abbassai boxer e pantaloni e mi riappoggiai a lei per accarezzarle i capezzoli e farle sentire il calore del mio pelo, ma lei non esitò a prenderlo e a infilarlo dentro di se. Ero eccitatissimo, lei ansimava ad ogni mio piccolo colpo e avvertiva la durezza del mio pisellone. Se vi piace ditemelo, continuerò a scrivere. Ciao a tutti. Raul
38703
0
17 anni fa
diego,
35/28
Ultima visita: 15 anni fa
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Per piacere, scopa mia moglie!
Sentirsi fare questa richiesta mi ha lasciato un momento perplesso. Ma andiamo con ordine. Otto anni fa lasciai la mia nativa terra del sud per lavorare nel ricco nord. Impiegato in un gruppo bancario, per me non fu subito facile ambientarmi, loro, una ventina di persone lavoravano insieme da anni, io mi trovai a sostituire un tipo carismatico, ma per loro ero solo un “terrone.” Con la mia pazienza, disponibilità, e una buona dose di allegria e spiccato senso dell’umorismo, riuscii a inserirmi abbastanza bene. Passano otto anni che nemmeno ci feci caso, stavo già accarezzando l’idea di un riavvicinamento, quando la mia azienda si fonde con un altro gruppo. Mi propongono un nuovo trasferimento, non a casa ma a metà strada. Accetto, per il semplice motivo che oltre a essere più vicino, nella nuova destinazione il mare, la cosa che mi è mancata di più in questi anni, lì è a solo trenta kilometri, mentre qui è lontanissimo. Mi trasferisco e scopro che nella nuova filiale, siamo in quattro. Carlo, il più anziano, quaranta sette anni, sposato, alto uno e ottanta spalle larghe bel fisico, capelli appena brizzolati, è il direttore, dieci anni da vice e poi questa nomina. Io Luca, di quasi trenta anni, capelli e occhi neri, altro uno e settantacinque, fisico massiccio, ma non grasso, grazie al tanto nuoto praticato ho pettorali in bella evidenza, con otto anni di esperienza. Cinzia, ventenne, fidanzata, una bella ragazza, bionda occhi chiari, una bella faccia da porcellina, molto appariscente, due tette un po piccole, ma molto spiritosa, esperienza nel settore quasi zero. Flavia, ventiseienne, singol, mora, occhi scuri, alta, bel culo, tette quarta abbondante, ha l’aria di una a cui piace divertirsi senza troppe complicazioni, è da un anno nel settore. Con questa situazione è chiaro fin da subito che il capo possa contare solo sulla mia esperienza. Ci dividiamo in compiti, le ragazze allo sportello e noi tutte le altre beghe. Passa un mese e già siamo una squadra affiatata, il lavoro gira bene e vi regna una bella armonia. Le ragazze si rendono ben presto conto che noi ne sappiamo più di loro, pendono dalle nostre labbra, anche se io le loro labbra loro le userei diversamente, ne io ne il capo diamo loro la sensazione di voler storie in ufficio, anche se dopo i primi giorni le gonne sono diventate più corte, le camicette più aperte egli sguardi più ammiccanti. Dopo una breve ricerca mi sono trovato un bell’appartamentino poco distante dal lavoro. Sessanta metri quadri, una camera con bagno e gabina spogliatoio, un salotto con angolo cottura, si rivelano una vera reggia per uno come me. Scopro anche, che a poca distanza, una fermata del bus mi permette di raggiungere comodamente l’ufficio senza nemmeno usare l’auto. Un giovedì ero in attesa del bus, quando una macchina si ferma danti a me,
- “che stai aspettando?, Sali ti do un passaggio.” Riconosco Carlo al volante. Parliamo e lui mi dice che abita poco più avanti e che percorre tutti i giorni questa strada, mi offre di andare al lavoro insieme.
Da quel giorno la nostra amicizia aumenta, non siamo più capo e subalterno, ma due persone che si rispettano e che lavorano bene insieme. Il venerdì, mentre si torna mi chiede se mi piacerebbe fare due tiri a tennis la domenica mattina. Accetto volentieri, mi piace giocare, pratico in genere il nuoto, ma anche il tennis mi scarica e tiene in forma. La domenica passa da me, insieme raggiungiamo un complesso sportivo, composto da campi da tennis e calcetto, vi è poca gente, anche se al coperto, siamo quasi a Natale, e poi fa freddo. Carlo si rivela un perfetto avversario, leale ma fortissimo, alla fine delle due ore siamo pari, lui si complimenta con me e andiamo a fare la doccia. Mi spoglio e vado nella doccia, ma non sono separate, sono tutte insieme, m’insapono e incomincio a lavarmi. Lui arriva poco dopo, è andato a pisciare, quando apre l’acqua, io mi giro, e vedo il suo sguardo stupito fisso sul mio cazzo in posizione di riposo. Non mi reputo un super, credo di avere un cazzo di circa venti centimetri, abbastanza grosso quello si, ma direi appena sopra la norma. Per un momento lui mi fissa, il fingo di lavare la testa e chiudo gli occhi, mi sento un momento a disagio. Ho fatto tante volte la doccia insieme ad altri uomini, ma non ho mai avuto nulla di imbarazzante. Chiudo l’acqua e esco. Poco dopo mi raggiunge, non dice nulla, si asciuga poi si mette sotto il fon da parete per asciugare i capelli, quando alza le braccia per passare le mani sui capelli l’asciugamano che ha annodato ai fianchi cade e rivela un cazzetto veramente piccolo. Se io non mi reputo un super, lui decisamente è un piccolo, ma tanto piccolo. In posizione di riposo, sarà come un dito di un adulto. Credo che eretto non superi i dieci centimetri, e poi è sottile, ora capisco in parte il suo stupore. La settimana successiva non vi sono cose di rilievo, il lavoro gira, e l’atmosfera si fa sempre più natalizia. Per la domenica mi rinnova l’invito di giocare, accetto, anche perche non ho ancora trovato una piscina dove riprendere a nuotare, quindi per non arrugginirmi il tennis va bene, l’unica cosa mi dice che dovremo andare un poco più tardi perche la mattina presto i campi sono già prenotati, per me non ci sono problemi. Alle nove arriva con la macchina, salgo dietro, guida sua moglie,
- “piacere, sono Matilde, oggi è il primo giorno di apertura festiva dei negozi nel periodo natalizio vi accompagno, e mentre voi giocate vado dare un’occhiata a due negozi lì vicini,”
Seduto dietro l’osservo. Bella donna, mora, capelli lunghi fino alle spalle, veste sobriamente, un pantalone e un maglioncino, un giacchetto di pelle le donano una perfetta eleganza senza eccessi. Un filo di trucco le colora le labbra senza essere volgare, molto fine. Noto anche la perfetta complicità, intesa e amore che regna fra loro. Parlando mi dicono che hanno una figlia, Luisa, si chiama, che si trova all’estero, tornerà per le feste, è un medico chirurgo si sta specializzando in oncologia. Ci lascia al complesso sportivo e se ne va. Giochiamo, ma questa volta Carlo è un po più distratto, mi sembra impensierito, alla fine delle due ore ho vinto io, andiamo a fare la doccia, ma c’è un grandissimo casino. Nello spogliatoio ci sono due squadre di calcetto e altri atleti, chi si fa la doccia, chi si cambia, un vero bordello. Lui prende il cellulare, parla un momento poi mi dice di andarcene,
- “ andiamo a casa mia, a fare la doccia, quì c’è troppa confusione.” Prima che possa obbiettare lui mi trascina via.
Appena fuori c’è lei che ci aspetta. Andiamo a casa sua, m’invita a pranzo, cerco di rifiutare, così senza preavviso, ma lei è molto contenta, insiste perche mi fermi. Appena arrivati lui mi porta nella loro camera da letto, mi mostra il bagno annesso, mi spoglio, fa fare la doccia per primo a me. Ne esco dopo pochissimi minuti, lui entra e io mi sto rivestendo quando la porta della camera si apre di colpo,
- “ Carlo, credi che gli piacer…….. oddio scusa!!!!... credevo vi fosse Carlo!!..” nello stesso tempo che lei entra, io mi giro, vedo il suo sguardo incollato al mio basso ventre, il mio cazzo in bella mostra. Esita un momento, indugia ancora per un attimo, poi esce,
- “ Scusa, volevo sapere se ti piace la pasta con le melanzane,” mi chieda da fuori la porta. Rispondo che va benissimo, e nello stesso momento Carlo esce dal bagno, ride quasi divertito. Mi rivesto, gli racconto l’accaduto e lui non dice nulla. Vado in cucina mentre lui finisce di vestirsi, lei mi guarda per un momento negli occhi, si scusa, mi offro di aiutarla da apparecchiare, accetta, sembra più rilassata, l’imbarazzo è passato. Il pranzo è ottimo, e mentre stiamo mangiando scoppia un temporale tremendo, tuoni fulmini, con tantissima acqua. Finito il pranzo sta ancora piovendo moltissimo, mi chiedono di restare a fargli compagnia, mi piace l’atmosfera, e resto volentieri. La loro casa è una villetta su di un piano, ma nel seminterrato vicino al garage hanno ricavato una taverna veramente bella. Un grande caminetto troneggia al centro della parete. L’arredamento è composto da due poltrone e un divano di vimini con dei cuscini, un mobile bar e una vetrina che contiene tanti album di foto, dvd, apparecchiature fotografiche e una video camera. In un angolo un televisore da quarantasei pollici appeso alla parete completa il tutto. Ci trasferiamo lì sotto, accendiamo il focolare, lui mi versa del limoncello. Anche lei ne beve un poco. Parliamo di vacanze, della mia terra, mi mostrano delle foto di loro in vacanza, devo ammettere che vedere mamma e figlia anche se molto giovane, in costume mi da un certo turbamento. Matilde poi ha un corpo decisamente bello, sento il sesso crescere dentro i pantaloni, lui credo che se ne rende conto ma fa finta di nulla. I discorsi continuano e parliamo d’altro, dell’imminente ritorno della figlia, nell’insieme si crea una bellissima atmosfera mentre fuori piove a dirotto. Parlando, si ride, mille aneddoti ci vengono alla mente, di lavoro, vacanze e altro. Mi parlano della figlia, di come si è laureata e ora appena finita la specializzazione, fra tre mesi, tornerà a casa, dove lo zio primario di una clinica privata le ha gia preparato un posto di lavoro. Senza rendercene conto è arrivata la sera, Carlo propone di fare una grigliata sulla brace del focolare, io cerco di recare il meno disturbo, lei appoggiata al caminetto, di spalle è uno spettacolo. Il suo culo tondo e alto mi stà eccitando i sensi. Si gira, mi sorride,
- “ non dai nessun disturbo, anzi, oggi hai reso una domenica noiosa molto divertente, cosa che non accadeva da tempo. Generalmente lui passa il tempo a guardare lo sport in tv, e io a leggere. Non mi divertivo così da tempo.” Mi dice con un velato senso di tristezza.
Dopo cena lui mi riaccompagna, quando esco, lei mi chiede quando partirò per le vacanze natalizie, gli rispondo il sabato successivo. Nei giorni seguenti il lavoro ci sommerge, il giovedì lui m’invita per la sera dopo a cena a casa sua. Declino l’invito, ho mille cose da fare, gli ultimi regali e la valigia, poi sabato devo essere in aeroporto alle sette di mattina. Lui mi ascolta, prende il cellulare chiama Matilde, e me la passa,
- “ non vorrai andare via senza salutarmi?, o consideri quello di domenica un pranzo o cena?, dammi la possibilità di dimostrarti che brava cuoca sono.”
Il suo tono supplichevole e deliziosamente malizioso non mi lasciano alternativa, è talmente erotica la sua voce che devo girarmi per non far vedere a lui che mi si stà drizzando. Il venerdì, usciti dall’ufficio mi chiede se possiamo fare una piccola deviazione,
- “ devo passare a prendere due regalini, se mi accompagni mi fa piacere, anche perche per uno no ho le idee ben chiare.”
Lo seguo, ci fermiamo davanti a una gioielleria, dove acquista un bellissimo bracciale d’oro per la figlia, poi dopo è la volta di un negozio di intimo. Entriamo, lui fa stendere sul bancone dalla giovane commessa diversi completi intimi, uno rosso bellissimo per la figlia, poi esita, non sa quale comperare per la moglie. La scelta è fra uno rosso scuro, con una mutandina sottile, un mini string quasi invisibile, al solo pensiero di sapere lei con quell’intimo mi si drizza, l’altro, è nero, bellissimo, che oltre a un tanga ha in più un reggicalze e la commessa mostra delle calze con un pizzo identico al tanga, roba da far rimanere un maschio senza parole. Lui mi chiede un parere, io sono più per il nero, lo prende e ce ne andiamo. Passiamo a casa mia, vorrei farmi una doccia, lui mi dice di farla casa sua, poi che anche lui si lava prima di cena, mi dice anche di portare la valigia,
- ”puoi dormire da noi, tanto il letto di Luisa è vuoto, domani, partire da li sarà più veloce”.
Poco dopo siamo casa sua, lei ci accoglie elegantissima. Indossa un pantalone scuro, quasi attillato, scarpe alte, una camicia color salmone chiaro che risalta al massimo la sua splendida capigliatura scura, truccata, unghie laccate di rosso come le labbra. Mi abbraccia e sento uno strano brivido corrermi lungo la schiena, mi piace, il suo profumo mi eccita.
- “avete cinque minuti, poi si va a tavola, vi aspetto in taverna.” Si gira e sparisce di sotto.
Deposito la mia roba in camera della figlia, poi entro nella loro, lui si è gia spogliato e si sta gia lavando. Poco dopo mi chiama, si sta asciugando i capelli, mi indica la doccia, è nudo, io entro e mi lavo, quando esco, lui mi guarda e mi chiede: per piacere, scopa mia moglie! Lo guardo stupito, lui mi si avvicina,
- “ non sono matto, lei è la persona che più amo al mondo, ma mi rendo conto che con me non si deve essere divertita molto, io ho appena un cazzetto, tu hai un bel cazzo, quello che lei non ha mai avuto dentro di se. Da alcuni giorni ci sto pensando. A lei farebbe sicuramente piacere, ho sondato il terreno, le piacerebbe ma ha paura che tu la trovi vecchia e brutta. Tu sei un giovane, lei ha la mia stessa età. Credi che sia vecchia?, se non ti piace dimmelo, altrimenti ti prego aiutami a farla godere.”
Dopo un momento di iniziale sbigottimento lo guardo, mi rendo conto che non sta scherzando, mi sto quasi eccitando al solo pensiero.
- “ vecchia?, ma sei matto!, è una vera bellezza, anzi oserei dire una gran fica! E se questo è quello che vuoi non vi sono problemi.”
Il suo viso si illumina, si rilassa, ci vestiamo e la raggiungiamo. La cena è superba, ha cucinato tutto alla perfezione. Dopo il dolce ci accomodiamo sul divano vicino al caminetto. Io mi siedo su di una poltrona, lui sul divano e lei dopo averci portato il caffè si distende quasi su di lui,
- “ la cena è stata di tuo gradimento?” mi chiede, poi si alza prende la tazzina del caffè lui mi fa un cenno d’intesa mente lei ci volge le spalle.
- “ sei una vera cuoca, Carlo è molto fortunato ad avere una donna come te la fianco.” Le dico, lei ride e mi ringrazia del complimento.
- “ certo che lo sono, ma lei invece non è stata fortunata come me.” Ribadisce lui. Lei lo guarda in maniera interrogativa.
- “ dimmi cara, sei consapevole che in quanto a certe dotazioni con me la natura non ha esagerato, e poi che ci hai vista entrambi nudi non credi che lui abbia veramente un bel pezzo fra le gambe?”
Lei rimane un momento perplessa. Osservo con attenzione la sua reazione, mi sembra abbastanza rilassata,
- “ si decisamente tu non sei molto dotato, ma lui l’ho intravisto appena. ” ribadisce lei,
Io mi sto eccitando, e noto che lui è nelle stesse mie condizioni, con la differenza che il mio bozzo si vede molto di più.
- “ allora perché non vieni qui davanti a noi e li osservi da vicino.” Propone lui e mi invita ad alzarmi in piedi davanti a lui.
Lei dopo un momento di esitazione si avvicina, si mette far noi due e si siede sul divano. Lui apre la patta dei pantaloni, e tira fuori il suo cazzo, eccitato sembra più grande ma non di molto. Io aspetto che lei giri lo sguardo verso di me, poi lentamente lo tiro fuori. Lei da seduta si trova all’altezza dei nostri membri, li prende in mano, ne saggia la durezza, poi lentamente sega un poco lui, che però la fa girare verso di me,
- “ dai, guarda e senti quanto è duro e grande, è tuo, lui non vede l’ora di fartelo assaggiare.” Mentre parla prende a segarsi lentamente.
Lei lo guarda è seria, esita un poco, poi gli dice:
- “ sei proprio sicuro che questo sia quello che vuoi?, sei convinto?, io mi trovo bene anche con te, non mi sono mai lamentata, certo lui ha un bellissimo cazzo, ma se tu mi chiedi di prenderlo, io lo farò solo per te.”
Lui ha il viso raggiante, le fa cenno di si con il capo, si sega piano,
- “ dai amore, goditi questo bel cazzone, lascia che ti prenda in tutti buchi, dai non esitare, lo voglio più di ogni altra cosa al mondo.”
Si è girata, mi ha guardato, poi afferrato con la mano il mio cazzo ha cominciato a segarmi, piano, osservando la mia reazione. Era meraviglioso, la delicatezza del gesto, la maestria, mi stava facendo godere. Lui si è abbassato di lato, e ha cominciato spogliarla. Liberata dalla camicetta ha fatto scattare il gancio del reggiseno, due meravigliose tette sono uscite quasi schizzando fuori di forza, bellissime. Lei ha cominciato a leccarmi lentamente la cappella, sentivo la sua lingua scorrere lungo l’asta, leccare le palle, poi risalire lentamente, fin quando ha serrato le sue rosse labbra intorno al glande. Lui l’ha fatta alzare, lei senza staccare la bocca dal membro, gli ha permesso di abbassare i pantaloni. Con un movimento lento lui l’ha spogliata completamente. Stando in piedi ho potuto ammirare il suo meraviglioso culo, la rotondità delle natiche era spettacolare, ho allungato la mano per una carezza. Lui si è inginocchiato dietro di lei e ha cominciato a leccarla, un lungo gemito è uscito dalla sua bocca piena di me.
………………. Uuuuuuhmuhmuhmumhmumhmmmuuuuu …………….
Ho sentito fremere il suo corpo scosso da un lungo brivido. Carlo, dopo un po si è alzato in piedi, e da dietro l’ha presa,
…… sisiiii sti scopo!!!!!... siii ……..lo so che non vedi l’ora di avere lui, ma sarà bene che io ti schizzi dentro un po della mia sborra, lui è più grosso così passerà meglio…. Daiiii succhialo bene, e bagnalo, fra poco ti scopa come si deve!!! … sssiisiisi…… eccomiiiii sBOORRoooooooo…….
Eccitato dal gioco è venuto quasi subito. Lei è rimasta un momento ferma, poi si è girata l’ha guardato, lui è uscito, poi rivolta a me ha chiesto di prendere il suo posto. Si è staccata dal mio cazzo, e distesa sul divano a cosce aperte, mi ha invitato con le braccia tese ad andare verso di lei. Mi sono inginocchiato, lui ci osservava segandosi, nonostante la sborrata era ancora in tiro,
- “ dai prendimi, fai vedere a questo cornuto cosa significa scopare una donna. Fammelo sentire dentro, ma fai piano, per me, è una cosa assolutamente nuova.”
Ho appoggiato la cappella fra le labbra della sua sbrodolante figa, ho incominciato a spingere lentamente, l’ho sentita aprirsi piano, le davo il tempo di abituarsi a me, la sentivo veramente stretta. Ho spinto dentro, lei mi guardava, la bocca aperta ma senza dire una parola, sentivo le pareti della vagina aprirsi al passaggio del mio palo, lei a preso a godere,
……………Siiii daiiiii……è bellisiiiiisiiiiimmmoo!!!!!.....siiiii ti sento!!!!... spingiiiiii..dammelo tuttoooooo…..
Ho spinto fin quando ho sentito la cappella battere in fondo all’utero. Sono rimasto immobile, le ho dato il tempo di abituarsi a me. Lei si è girata verso di lui, si stava segando con gli occhi spalancati, era al massimo dell’eccitazione,
…si, dai spaccala, falle sentire il tuo cazzo fino in gola, dai spingilo dentro tutto….
Il suo incitamento era del tutto inutile, le stavo spingendo dentro tutto, anche le palle, lei dopo aver guardato lui si è rivolta verso di me,
… dai, magnifico toro, scopami, dai fammi godere, facciamo vedere a questo cornuto cosa significa godere, e tu che hai voluto tutto questo, goditi la scopata, dai Luca pompami fammi impazzire…..
Ho incominciato un lento ve e vieni. Ho impresso il mio ritmo della pompata, lei ha cominciato a godere sempre più forte, urlando di sbatterla ancora di più, ha goduto, urlato e goduto di nuovo, ero quasi al limite, lei se ne è resa conto,
- “ stai per sborrare vero? ” mi ha chiesto fermando il mio corpo.
Allora mi ha fatto sfilare da se, ha ordinato a lui di distendersi supino, si è inginocchiata mettendo la sua figa aperta direttamente sulla sua bocca,
- “ leccami, mentre tu lo fai, io, da lui mi voglio far inculare, è troppo bello sentirlo dentro che non mi voglio perdere questa occasione, Luca ti prego scopami nel culo, ma fai piano lì sono quasi vergine.”
Mi sono inginocchiato dietro di lei, sentivo la bocca e la lingua di lui che le succhiava il clito, ho indugiato un poco, ho abbassato la punta e ho sentitola sua bocca ghermire il mio cazzo. L’ha succhiato un poco, bagnandolo di saliva, lei si è girata, l’ha preso in mano e l’ha appoggiato sul buco e poi mi ha detto di spingere,
…… dai spingi…… sii ti sento, mi apri, spingiiiiii… oddio mi spacchi sei enorme…… aaaaahhhhhiiii!!!!!!....
A quelle grida mi sono fermato, lei si è voltata e con occhi di fuoco mi ha gridato,
….. noooo!!!! Ma che fai ti fermi???.... spingilooooo tutto mi devi spaccare il culo!!!!..... e tu cornuto, leccami, fammi sentire la tua lingua davanti daiiiiiii spingiiiii………….. siiiiiii ………..
L’ho afferra per i fianchi, in un colpo solo le ho piantato tutto il cazzo dentro!
…..aaaaaaahhhhhhiiiiiiii…….. mi sfondiiiii…… siiiiiii …… spingiiiiiiiii… e tu lecca!!!....
Ho incominciato a pomparla senza più nessun riguardo, ha cominciato a godere, lui le sconvolgeva la figa a colpi di lingua.
………………. Siiiiii godooooo!!!! …sii … daiiiii….. sfondamiiiii…toroooooooo………. Siiiiiiiiiiiii ….daaaiiiii …..siiiiiiiiii ……….
- “ dai Luca spaccale il culo a questa troia, dai falla godere come una vacca, dai.. più forte!!!”
… si ti sfondo vacca che non se altro, ti rompo il culo e ora sto per riempirtelo di sborra….. le ho gridato.
Sentivo l’orgasmo imminente. Lei dopo l’ennesimo orgasmo mi ha fermato di nuovo, si è girata, mi ha guardato con due occhi languidi carichi di tremenda lussuria,
…… ti prego non dentro il culo, si lo voglio sentire anche lì, ma questa prima sborrata voglio sentirla dentro l’utero, non ho mai avuto questo piacere, ti dispiace riempirmi la passera…….
Ho annuito, mi sono fermato e sfilato da lei, ero al limite. Si è alzata, e messa sdraiata sul bracciolo del divano, un piede si cuscino e uno fuori, la fica oscenamente aperta. Mi sono avvicinato, le ho sollevato le cosce, ho appoggiato la punta sulla figa aperta, dilatata e sono entrato di nuovo in lei. Sono entrato molto più facilmente, lei ha cominciato a tremare. In un momento ero tutto dentro di lei fino in fondo. Mi ha cinto i fianchi con le gambe incrociandole dietro di me, e di fatto, mi ha bloccato i movimenti, ero inchiodato in lei, sono rimasto immobile. Poi mi sono reso conto che, tutto il canale vaginale, i muscoli pelvici hanno preso a contrarsi e rilassarsi ritmicamente, era come se mi stava mungendo il cazzo con la vagina, io immobile sentivo il piacere risucchiato dai suoi muscoli. Immobilizzato ho preso contrarre i miei muscoli del pene, lei l’ha percepito,
….ssisisiisiiii ti sento, è come se il tuo cuore battesse dentro di me…… siiisiisi daiii che ci sono…… siiiiiiiiiii …. Eccoooomiiiii!!!!!!! ….VENGOOOOOOO!!!!!......... vieni……
Ha preso a tremare come scossa da una scarica elettrica, il mio orgasmo è esploso incontrollabile dentro di lei,
………………. Siiiisisii … eccomiiiiii SBORRROOOOO!!!!!!.... sii ti riempooooooo troiaaaaaa……….
L’ho sentita stringere ulteriormente le gambe, quasi ad aver paura che uscissi, lui si è segato e ha sborrato con noi,
…….. siii daaaaiiiiii ssiisiisiii che bellooo dai Luca schizza tutto dentro di lei….. schiizzo pure ioooo….
Per un lungo momento siamo rimasti immobili e in silenzio, io lentamente ho ripreso a muovermi dentro di lei che dopo aver goduto ha sciolto le gambe liberandomi i fianchi. Ancora eccitato, con il cazzo che nemmeno si sognava di ammosciarsi ho ricominciato a pomparla, sempre più forte e veloce. Lei ha ripreso a godere, sentivo la sborra colare schizzare fuori ad ogni affondo, lei si è girata, ha detto a lui di rimettersi sdraiato e poi si è rimessa nella stessa posizione di prima,
… dai cornuto mio, lecca la sborra del maschio che mi ha fatto tanto godere, leccami mentre io ora lo rivoglio nel culo, ti prego, inculami di nuove e questa volta sborraci!
Lui non ha esitato un momento, si è rimesso sotto, lei sopra e lui le ha aperto le chiappe, lei mi ha afferrato il cazzo e con un sorriso mi ha chiesto di entrare dentro di lei. Sono entrato con un toro scatenato, l’ho inculata con forza lei ha cominciato a urlare di nuovo che godeva,
….sisiisisiiiiii ….seii tremendo!!!!!....siisisiiiii sfondami il CULOOOO!!!!!!!!!........ daiiiiiiiiiiiiii…….
L’ho pompata per circa quindici minuti, era fantastico sentire le sue grida di piacere la lingua di lui che da sotto leccava sia lei che me. Poi mi sono reso conto di essere in procinto di schizzare di nuovo,
……. Eecccoomiiii….ssisiiiiiii TROIAAAAA …TI…… INONDOOOO IL CULOOOOO…SBORROooooooo………
Mi sono piantato tutto in lei e le ho sparato dentro tre schizzi in rapida successione, mentre lei raggiungeva anche con l’aiuto di lui l’ennesimo orgasmo,
………….. siiiii ……miiiifatee moririeeeeee vengooooo….siiiiiiiiiiiiiiiiiiii…siisii………………..
Lentamente ci siamo sciolti dall’amplesso, lei aveva il viso sfatto dal piacere, lui era raggiante di felicità io mi rendevo conto di aver vissuto un momento indimenticabile.
- “ grazie Luca, per averle fatto provare tanto piacere, sei un vero amico, amore, spero che ti sia piaciuto e che in futuro gli permetteremo di tornare, vero?” - ha detto Carlo.
- “ si è stato veramente meraviglioso, - le ha risposto lei, “ ho visto che ti è piaciuto tanto anche a te. Ti sei segato almeno tre volte, quindi se non hai nulla in contrario tu questa sera te ne vai a dormire in camera di Luisa, mentre io e lui andiamo nel nostro letto, se Luca non è sfinito vorrei continuare la notte di sesso appena cominciata.”
Detto questo mi ha preso per mano e raggiunta la scala ha cominciato a salire, poi si e fermata e rivolta ancora a lui le ha detto:
- “ metti tu a posto qui, tanto hai tempo, poi domani mattina ci porterai una colazione a letto. Fai in maniera di svegliarci in tempo, lui deve prendere un aereo.”
Lui le ha sorriso soddisfatto, noi siamo saliti in camera loro e la notte è continuata con tantissimi orgasmi, sembrava insaziabile, ha perfino ingoiato l’ultima sborrata che ho fatto. Al mattino lui ci ha svegliato dolcemente presentandosi con un vassoio con la colazione,
- “ grazie Luca, ti sono sempre debitore, amore che ne pensi di questo maschio che ti ha fatto tanto godere, mi sono segato tutta la notte mentre vi sentivo godere, siete stati meravigliosi.”
Lei mi ha passato una carezza sul viso, mi ha baciato, poi sorridendo le ha risposto,
- “ Carlo, dolcissimo amore cornutissimo, cosa vuoi che dica, se Luca mi vorrà ancora scopare io sarò sempre a sua disposizione, e poi è chiaro che il tuo cazzetto non lo voglio più. Se sarai bravo ti permetterò di leccare i miei buchi pieni della sua sborra, sei d’accordo amore?”
Lui l’ha abbracciata e baciata, le ha detto che era perfettamente d’accordo, e se io volevo potevo dormire con lei quando volevo. Ci siamo abbracciati e baciati mi sono vestito e lei mi ha accompagnato al volo, nel salutarmi mi ha detto,
- “ Tu non sei sposato, e io mi rendo conto di non essere più tanto giovane, ma se ti può interessare ho una figlia nubile, che ne dici di entrare in famiglia sposandola?, poteremmo restare tutti insieme e divertirci tanto, mi prometti di farci un pensierino?”
Le ho sorriso, le ho promesso di pensarci, anzi la cosa mi stuzzicava molto,
- “ne riparliamo quando torno”.
Le ho risposto pregustando l’idea, mi ha dato un lungo bacio e senza troppo nasconderlo mi ha accarezzato il cazzo,
- “torna presto”.
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11 anni fa
admin,
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Mia moglie e il marocchino
Premetto che questa non è una storia inventata.E'un esperienza realmente vissuta. Anche se un pò lungo vale la pena leggere questo racconto...
Mandatemi tanti commenti che io provvederò a far leggere a mia moglie che sicuramente sarà felice e si arraperà insiema a voi. Grazie a tutti.
Dopo l'esperienza della scopata con mia moglie insieme al fallo di gomma (leggi il racconto IO MIA MOGLIE E IL BAZOOKA), un pensiero mi assillava la mente.
Cosa sarebbe successo se invece del cazzo di gomma ci fosse stato un altro uomo insieme a me a scoparsi mia moglie.Avevo però vari dubbi. Lei avrebbe approvato? E chi sarebbe stato il prescelto?
Da un pò di tempo mentre mi scopavo mia moglie, quando la vedevo particolarmente eccitata, usavo il fallo e le dicevo:"E se fosse il cazzo di un uomo vero?"
A questa frase, la sentivo eccitarsi ancora di più anche se non commentava più di tanto. Dovevo trovare uno stratagemma.L'unico modo era quello di trovarmi io, lei ed un altro uomo in un momento suo di eccitazione.
Pensai di organizzare una cena a 3. Subito pensai ad un ragazzo marocchino, mio cliente di negozio che spesso portavo la domenica,dopo pranzo con me a giocare a calcetto.Mia moglie lo conosceva da cliente e apprezzava molto come persona in quanto era un bravissimo ragazzo,lavoratore e,come diceva mia moglie, anche molto carino.Inoltre qualche volta lui mi aveva fatto i complimenti davanti a lei dicendo che avevo una moglie molto bella...Mia moglie di questo era molto lusingata.
Era l'uomo giusto. Passai giorni a pensare finchè una volta lo incontro nel bar che frequentava lui.Lo prendo in disparte e gli spiego tutto. Inizialmente era molto titubante ma poi, raccontandogli una piccola parte delle qualità amatoriali di mia moglie, un pò scettico accettò.
Venne la domenica e dissi a mia moglie che sarebbe venuto Jahmed (era il nome del marocchino)a pranzo da noi quindi dovevamo dargli una grande ospitalità.
Poco prima dell'evento pensai di riscaldare un pò mia moglie dicendole che avevo voglia di lei. Le dissi di prepararsi con qualcosa di altamente sexy e stetti per un pò a leccargli la fica ma presi tempo per non penetrarla così da lasciarla non soddisfatta pienamente.
Appena in tempo bussano alla porta. Era Jahmed. Mi alzo dal letto e vado alla parta mentre mia moglie si affrettava a mettersi una gonna ed una maglietta ed i suoi soliti tacchi a spillo che usa sempre visto la sua costituzione piccola.
Stavo facendo gli onori di casa. Nel frattempo ci raggiunse mia moglie. Diede un abbraccio a Jahmed e preparò la tavola. La guardavo e la vedevo ancora eccitata per prima.Jahmed era un pò teso.Al tavolo mangiammo e bevemmo tanto vino ed io cercai di parlare il più possibile di sesso. Mia moglie rideva e si eccitava ed inoltre si apriva anche lei a commenti abbastanza caldi.
Nel frattempo sotto il tavolo io le toccavo le gambe con le mani, riscaldandola sessualmente.Ci sedemmo davanti al telvisore. Il mio amico marocchino fece finta di appisolarsi,come stabilito e con lui seduto sul divano iniziai a leccare il collo di mia moglie e a toccargli la fica sotto la gonna. Poi le dissi di andare in camera a farci una bella scopata. Lei era troppo eccitata ed anche un po ubriaca per fermarsi davanti alla presenza in casa del marocchino.
Lasciammo Jahmed sul divano ed andammo in camera. Mentre continuavo a farla eccitare le dicevo :"Non ti eccita che sei a coscie aperte con jahmed di la?". Lei rispose che l'idea la intrigava ma che dovevamo fare presto.Io invece attesi e ancora non la penetravo, finche nel momento in cui lei era fuori come una troia, ecco come da accordi entrare Jahmed in camera senza nemmeno bussare.
Il marocchino si trovò davanti a se mia moglie, preparata a troia. Autoreggenti bianche con riga dietro, reggicalze, la ficona carnosa già tutta di fuori, e tette al vento. Mia moglie, vedemdolo sorrise poi disse: "Dai andate a giocare a calcetto".Io le risposi:"Perchè non li scaldi prima un po questi due ragazzi?"Lei disse di no, anche se non troppo convinta.
Feci un cenno al marocchino di calarsi comunque i pantaloni.Così fece.
Dallo slip bianco si intravedeva un bell arsenale ed anche mia mogliè lo notò.
Alla vista di ciò che poteva uscire da quelle mutande ogni dubbio stava per svanire dalla sua mente. Prontamente le poggiai la mano sul mio cazzo e le infilai un dito nella fica. Poi le dissi:"Non ti interessa sapere cosa ha in mezzo alle gambe il marocchino?"Lei fece cenno col capo di SI. Il marocchino si avvicinò pian piano a mia moglie che era seduta sul bordo del letto con le gambe aperte e con la fica rivolta verso di lui, ormai eccitatissima e senza dubbio. Voleva il cazzo di Jahmed. Era ormai vicinissimo a mia moglie che si stava dedicando nel frattempo solo a lui. Delicatamente gli sfilò le mutande, molto molto lentamente.
Jahmed presentò a mia moglie un cazzone che pur essendo ancora flaccido non avevo mai visto nemmeno nei migliori film porno.Allo stato moscio sarà stato minimo 25 cm. Era già più lungo del mio nel massimo dell'erezione.Lei esclamò:"OOOHHHH, che proboscide.Siiii, lo voglio, non ce la faccio più a resistere!!!" Si buttò a capofitto sull'arnese. Per prima prese il cappellone tra il pollice e l'indice, spostò il tronco del cazzo e iniziò a fargli una bella leccara di palle, poì salì fino alla cappella e la avvolse con maestria tra le sue labbra. Nel frattempo guardavo tutta la scena. Il cazzone flaccido del marocchino era diventato enorme.Oltre i 30 cm di lunghezza. La doppiezza era impressionante ma ancor di pù il cappellone che sotto il pompino della porecellona di mia moglie era smisurato.
Vedevo di profilo il visino piccolo ed il corpo formoso ma minuto di mia moglie e la sua bocca a stretto contatto con quel palo umano mi dava un senso di paura e nello stesso tempo di eccitazione fortissima.
La sentii dire a Jahmed:"Altro che cazzi di plastica, tu hai il cazzo come quello di un cavallo ed ora è tutto mio". Poi si rivolse a me dicendo: "Dai fatti spazio anche tu !!!" Mi avvicinai anche io alla sua bocca.
Iniziò a spompinarci entrambi che iniziammo a fare a gare a che gliela sfondava di più quella bocca. Nel frattempo si era impostata coi piedi a terra e con le gambe piegate, sottomettendosi ai nostri cazzi.Era tanto eccitata dalla vista di quel cazzone e tanto rilassata che la vedemmo pisciarsi addosso ma quasi lei nemmeno se ne accorse.
Il marocchino la prese di peso, la mise sul letto ed iniziò a scoparsela.Altro che fallo di gomma. Mia moglie si stava facendo sfondare dall'enorme cazzone del marocchino e le piaceva tanto. .
La spostammo. Io mi misi sdraiato con la schiena sul letto. Si mise tutto il mio cazzo nel culo rivolta con la schiena verso di me.Poi si sdraiò sul mio petto esponendo la fica ormai aperta come una voragine al marocchino che senza farsi troppi scrupoli, dopo essersi fatto una toccata al cappellone, quasi come volesse ricaricare un fucile, le entrò nuovamente dentro. Mia moglie era in estasi :"Se tutti i marocchini hanno questi cazzi, organizza un orgia che questa troia se li scopa tutti". Eravamo ormai al limite.mia moglie era venuta almeno 7- 8 volte, non la riconoscevo più sembrava un assatanata di cazzi. Ora però era il nostro turno.
Disse:"SU,SBORRATEMI IN BOCCA, COSA ASPETTATE?" Eravamo ai suoi ordini.
Si inginocchiò. Ormai il suo abbigliamento intimo era tutto disfatto, le autoreggenti tutte sfilate.L'avevamo scopata per bene. Eravamo ai due lati della sua testa. Fui il primo a venire guardandola segarmi con la mano e spompinare il cappellone del marocchino. Le dissi :"tieni,troia, bevi"
Si voltò verso di me a bocca aperta e gli versai un bel pò di sborra sulla lingua. Non feci nemmeno in tempo a finire l'orgasmo che sentii il marocchino gemere.Anche mia moglie lo sentì. Si voltò vogliosa con la bocca ancora piena della mia sborra verso il marocchino. Partì uno schizzo improvviso che le centrò l'occhi. Mia moglie presa di sorpesa spostò la faccia all'indietro ma subito ritorno verso la proboscide del marocchino.Accolse una sborrata mai vista. Furono dai 10 ai 14 getti. Mia moglie non se ne perse uno. Vidi il suo viso irriconoscibile,talmente che era ricoperto di sborra calda.Le colava dappertutto.Poi disse:"Non voglio perdermi nemmeno una goccia di sborrata!!!"Raccolse con le sue mani la sborra dal viso e poi bevve tutto.
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14 anni fa
calvobig,
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Sola nel mio scompartimento
Sono nel mio scompartimento sola, la giornata è stata alquanto pesante e non vedo l’ora di potermi rilassare un po’ sperando che non entri nessuno. Ogni volta che qualcuno passa davanti allo scompartimento incrocio le dita nella speranza che tiri diritto ed infatti la fortuna mi è amica. L’ora è tarda ed il treno è appena partito, mi aspetta un viaggio lungo, un’intera notte, e se tutto va bene spero di arrivare a casa all’ora prevista. Toccheremo città importanti per cui non mi illudo affatto di poter arrivare a destinazione sola nello scompartimento. Nonostante l’ora vedo un notevole movimento di gente lungo il corridoio, e non mi sembra che tutti stiano cercando posto altrimenti non mi spiego per quale motivo passano davanti al mio scompartimento senza approfittare del fatto che sia occupato solo da una donna.
Forse mi considerano bruttina e perciò vogliono evitare di avermi di fronte per l’intera notte? Non lo credo perché tutto sommato non mi hanno mai ritenuta brutta, anzi piuttosto interessante. In ogni caso per evitare che potesse capitare a me di ritrovarmi di fronte ad un uomo non bello provvedo a socchiudere le tendine lasciando, senza rendermene conto, circa una decina di centimetri di apertura.
Mi siedo in fondo allo scompartimento vicino al finestrino pensando alla noia del lungo viaggio e sperando di riuscire a dormire, spengo perciò la luce nello scompartimento e poggiando la testa sullo schienale mi rilasso.
Non sono passati che pochissimi minuti di relativo silenzio, infatti il rumore delle ruote sulle rotaie diventa una nenia che dopo poco non senti più, quando sento dei rumori di passi in avvicinamento. Sarà il solito che cerca ancora posto, eppure siamo partiti già da oltre venti minuti, poverino, dico tra me, avrà percorso tutto il treno invano. Speriamo che passi oltre, e non si fermi qui. Però, penso, e se fosse interessante, se fosse un uomo carino, mi piacerebbe che entrasse, nella peggiore delle ipotesi mi farebbe compagnia, e poi l’immaginazione va oltre …e nella migliore delle ipotesi? Cosa potrebbe succedere? Noto con stupore che la cosa mi intriga, sotto sotto mi intriga.
Infatti di li a poco compare alla mia vista la sagoma di un uomo che cerca di sbirciare attraverso lo spazio lasciato tra le tendine, si rende conto che sono sola, apre la porta socchiusa e mi saluta con un dolce “buonasera signora”. Comprendo dal suo saluto tutto il suo compiacimento per l’occasione che ha visto premiata la sua perseveranza nel cercare un posto, con una donna sola poi, è il massimo.
Io gli rispondo educatamente e lo guardo, niente male, proprio un bel ragazzo. Biondo e ben messo.
Lui aggiunge “a quanto pare questo è l’unico scompartimento libero, posso?” “Certo” rispondo. Spero abbia gli occhi chiari, sono il mio debole, ma non riesco a vederli in penombra. Pazienza dico a me stessa, ma la sua persona sembra molto intrigante, così a pelle.
Viene a sedersi di fronte a me….che stronzo mi dico sicuramente ci proverà, con uno scompartimento libero sceglie anche lui di stare davanti al finestrino dal alto opposto al mio, abbasso la testa mentre gioco con il mio palmare e sento i suoi occhi indagatori su di me. Mi guarda e mi scruta centimetro per centimetro e devo confessare che la cosa mi piace.
Ogni tanto alzo gli occhi per godermelo mentre lui guarda altrove, o forse fa finta di farlo e confermo la mia impressione iniziale. Si tratta proprio di un bell’esemplare di maschio, il tipo per le avventure. Indossa jeans stretti, camicia aperta sui pettorali abbronzati.
Mi sento strana, sento il cuore che mi batte, scopro con stupore che sono eccitata solo a guardarlo.
Infatti con gli occhi bassi lo guardo con attenzione e vedo che i suoi jeans sono strettissimi e mettono in evidenza un gonfiore certamente interessante. Penso “ se lui avesse la più pallida idea di ciò che indosso sotto il mio abito di lana, i suoi jeans diventerebbero praticamente insopportabili”. Sorrido stuzzicata dentro di me pensando a quel gonfiore nel sua massima eccitazione cosa potrebbe produrre, mi accorgo che la situazione mi eccita e mi intriga.
Non avrei mai pensato che potesse capitarmi un evento del genere, anche perché continuo a sentire i suoi occhi che continuano a scutarmi.
La situazione mi diverte, provo a stuzzicarlo.
Con la testa abbassata per non farmi notare, mentre gioco con il mio palamre che è diventato il pretesto per evitare di guardarlo, mi ricordo di avere un vestito con uno spacco anteriore abbastanza alto, per cui penso tra me in un istante di accavallare le gambe. Lo faccio. Lo spacco si apre fino a mostrare il pizzo delle mie autoreggenti. Perfetto, è proprio quello che volevo, sembra tutto funzionare per il meglio. Mi chiedo se noterà. Alzo lo sguardo con apparente indifferenza, il cuore mi batte a mille e guardo verso il finestrino sbirciando con la coda dell’occhio e noto che lui ha lo sguardo fisso sulle mie autoreggenti. Mi sta letteralmente mangiando con gli occhi, lo sento. Mi eccita questo giochino proprio perché è nato in maniera inattesa. Un salto nel buio.
Avverto che per lui sono molto interessante, ma avverto il suo disagio perché forse vorrebbe prendere l’iniziativa ma non è ancora sicuro se il mio accavallare le gambe sia stato un movimento casuale o voluto. Si muove in maniera nervosa, forse è eccitato anche lui, chissà il suo cuore come pulsa, e chissà come pulsa il suo rigonfiamento. Sorrido nei miei pensieri.
Prendo l’iniziativa io, mi alzo con il pretesto di prendere qualcosa dalla valigia e lascio il palmare sul sedile accanto al mio, gli volto le spalle mentre allungo le braccia verso l’alto. So che il vestito aderirà meglio al mio corpo evidenziando la presenza del perizoma nero che indosso. Avrei voluto avere gli occhi sulla nuca in questo momento per vedere la sua espressione. Mi attardo qualche secondo in questa posizione perché lui possa ammirare il mio fondoschiena, sodo e rotondo, il mio vanto, nonostante non sia più tanto una ragazzina.
Non riesco a capire il perché, ma scopro che, durante tutti questi secondi che mi sono sembrati una eternità e durante i quali cerco di chiudere la mia valigia, essa non vuole chiudersi. Sarà la mia emozione del momento? Sarà la mia crescente eccitazione a rendermi improvvisamente imbranata?
Lui nota tutto questo mio imbarazzo e mi dice:” Signora le serve aiuto? Vedo che non riesce a chiudere la sua valigia”. Annuisco imbarazzata e lui si alza. Mi aspettavo che si affiancasse a me e mi aiutasse, invece si pone alle mie spalle ufficialmente per aiutarmi e mi sfiora. Sento tutto il suo corpo sfiorare il mio ma quasi senza toccarmi e vengo investita da una ondata di calore interiore incredibile. Il suo bacino è vicinissimo al mio fondoschiena, anzi sono certa che mi tocca. Allunga le sue braccia per avvicinarle alle mie che sono sulla chiusura della valigia. In quell’istante scopro di non capire più nulla. Non ho avuto nessuna forza di dirgli di allontanarsi, forse perché non l’ho desiderato. Mi piaceva. Eccome se mi piaceva!!!! La sua dolcezza ha letteralmente smontato gli ultimi freni inibitori che avevo, poteva fare di me quello che voleva. Ha avvicinato la sua bocca dietro il mio orecchio e ho sentito che era letteralmente inebriato dal mio profumo, forse aveva gli occhi chiusi, sentivo che in qualche modo tremava, forse dall’emozione? Forse era il terrore di aver preso una cantonata nei miei confronti e quindi il pericolo che potessi mollargli un sonoro ceffone o gridare aiuto? Tremante e quasi con un filo di voce mi sussurra:” Non è facile cercare di chiudere una valigia mentre il treno provoca degli inopportuni tremolii, lasci fare a me, sento di avere il polso più fermo del suo in questo momento”. Contemporaneamente sento dietro di me una pressione sul mio fondoschiena……era il suo coso che mi toccava e lo sentivo molto bene nonostante il mio vestito ed i suoi pantaloni. Non riuscivo più a connettere, né tantomeno mi rendevo conto di essere su un treno, in un luogo tutto sommato pubblico, dove da un momento all’altro poteva entrare chiunque. Comincia a baciarmi lungo tutto il collo ma con una soavità ed una leggerezza che mi hanno tramortita per l’estremo piacere che ho provato mentre le sue mani cominciavano astringere le mie ancora protese verso la chiusura della valigia e mentre il rumore ripetitivo del treno scandiva i secondi in una maniera che in quel momento sembrava una dolce nenia. Ero completamente abbandonata a lui con gli occhi chiusi, sempre volgendogli le spalle mentre con sapiente maestria continuava a baciarmi e leccarmi il collo con la sua calda lingua. Cominciavo seriamente a bagnarmi, sentivo la mia passerina inzuppata come non mai ero eccitatissima.
All’improvviso, una brusca frenata del treno ci scaraventa seduti, lui sotto ed io sopra di lui sulla poltrona. Per il contraccolpo, e per una fortuita coincidenza, gli cado proprio sopra come se avessi voluto sedermi sul serio centrando l’obiettivo. Lo sento dietro, sotto i pantaloni, durissimo, per un attimo intendo che anche lui come me sia eccitatissimo. Ora mi trovo sulle sue gambe con le mie natiche sul suo bacino. Sorridiamo un pò impacciati anche perché quella frenata interrompe un momento molto caldo, ma sorridendo lui mi dice:” Non avevo mai provato un airbag cosi comodo ed eccitante”, sorridiamo divertiti. A quel punto, sorridendo, appoggia le sue mani sulle mie cosce stringendo ancora di più i nostri corpi e cominciando a muoversi sotto di me. Mai messaggio era stato più chiaro, mi desideravo e anche io lo desideravo come non mai.
Appoggio le mia schiena su suo petto portando la mia testa sulla sua spalla per gustarmi a pieno il calore del suo corpo, lui mi prende il viso e lo gira verso lui inizia a baciarmi prima con dei baci dolci leggeri e poi sempre più profondi. La sua lingua si insinua con estrema passione nella mia bocca quasi giocando con la ma lingua. I nostri umori cominciano a mescolarsi.
Alza le sue mani e comincia ad accarezzarmi il seno, duro e turgido come non mai. Sento i capezzoli duri come pietre e nonostante il vestito fanno quasi capolino da sotto evidenziando due piccoli rigonfiamenti. Lui accarezza dolcemente i mie capezzoli. Io mi sento in paradiso. Sono fradicia. Attraverso una scollatura del vestito inserisce la sua mano dentro passando sotto il reggiseno e comincia a toccare il mio capezzolo stringendolo a volte forte a volte più lentamente, donandomi quella sensazione mista di dolore piacere inebrianti. Gli dico con un fil di voce:” Stringilo, stringilo forte”. Non se lo fa ripetere due volte. Comincia a stringere il mio capezzolo ed io raggiungo delle vette di eccitazione incredibili.
Nel frattempo la mia mano corre dietro di me e la poggio sul suo rigonfiamento sui suoi pantaloni: lo sento pulsare. Lui mi alza il vestito scoprendo il mio perizoma nero e, senza che ci spostiamo da quella posizione che il caso aveva deciso per noi, comincia ad accarezzarmi le cosce avvicinandosi e nello stesso tempo allontanandosi dalla mia zona calda con movimenti all’apparenza casuali, ma voluti. Quando era vicino alla mia passera si allontanava e questo avvicinarsi ed allontanarsi accendeva in me un fuoco senza precedenti. Ad un certo punto decide di avvicinarsi definitivamente, solleva un lembo del mio perizoma e con la mano comincia ad accarezzare il mio ciuffetto di peluria nera che sovrasta la mia passera depialata. Sento le sue dita sul mio clitoride durissimo come non mai. Ormai lo voglio, lo desidero dentro di me, ma lui lo fa apposta a mettermi nelle condizioni quasi di pregarlo per prendermi. La mia passera fradicia, continua a grondare umori caldi e le sue dita accarezzano le mie grandi labbra ormai spalancate in attesa dell’ospite tanto desiderato.
Allora penso che non posso più aspettare mi alzo un attimo, mi giro verso di lui e comincio a sbottonargli la cintura e la lampo dei pantaloni continuando a baciarci in maniera forsennata, che mentre scende facilita la prorompente uscita del suo cazzo. Gli infilo la mano sotto gli slip e tiro fuori un bel cazzo durissimo, non eccezionale ma perfetto nelle sue fattezze esteriori e promettente. Mi abbasso per rendergli pan per focaccia e comincio con la mia lingua a leccarglielo tutto e le mie braccia sono sul suo petto. Faccio uscire la sua cappella, turgida e lo faccio sparire nella mia gola, quasi per intero. Ho sempre gradito fare pompini, ma questa volta voglio dare il massimo di me stessa. Lui appoggia le sue mani sulla mia testa assecondandomi mentre io con movimenti regolari vado su e giù godendomi la grazia di quel bel cazzo duro tutto a mia disposizione. La mia bocca scende giù verso le sue palle leccandogliele tutte e scorgendo sul suo volto una smorfia di estremo gradimento mentre ad occhi praticamente chiusi si abbandona alle mie attenzioni. Lo sento pulsare nella mia bocca e penso che prima o poi possa venirmi in bocca per farmi gustare il suo caldo nettare: sospendo alzandomi. Sono pronta lo voglio dentro di me, mi alzo, accosto leggermente il mio perizoma e mi risiedo sopra di lui sul suo cazzo che entra dentro di me con una facilità senza precedenti, bagnata come ero.
Mi sono sentita riempire la pancia in quel momento, anzi me lo sentivo durissimo quasi fino in gola e con movimenti regolari comincio a cavalcarlo come una amazzone sul suo cavallo. Chiudo gli occhi per gustarmi questo momento e sento che anche lui è praticamente allo sbando non capisce più nulla. Il suo cazzo poderoso entra ed esce dalla mia fica fradicia cosi come mi muovo io sopra di lui. Meraviglioso. Ho toccato vette di piacere incredibili. Sento quel martello pulsare progressivamente dentro di me ed io sto per raggiungere il mio orgasmo. Sono letteralmente impazzita, quei movimenti lenti ma continui ed intensi mi stanno portando all’apice del godimento. In un istante mi alzo velocemente facendolo uscire da me, mi chino per continuare il lavoro con la mia bocca, lui però si sdraia sui sedili e mi fa cenno di girarmi in un sessantanove, non me lo faccio ripetere due volte. Gli sono sopra con il mio vestito ormai sui fianchi ed il mio perizoma deformato dalle mani che tentano di allargarlo. Sono sopra il suo scettro che è subito in gola e contemporaneamente sento la sua lingua nella mia passera che si insinua dentro. Comincio a lavorarmi il suo cazzo che sento esploderà da un momento all’altro, ma anche io sto per esplodere. Non ce la faccio più il godimento è troppo intenso comincio a emettere mugolii di piacere sempre più alti, ma non mi sente nessuno perché il rumore del treno assordante copre la mia voce. Lui esplode. Sento la mia bocca che si riempie del suo caldissimo ed abbondante nettare dolciastro amarognolo; continuo a lavorargli il cazzo per non perdere nessuna goccia di quel caldo e prezioso nettare che ingoio ma anche io sono bagnatissima e noto che lui tra le mie cosce sta gustando parimenti i miei caldi umori di un orgasmo incredibile mai raggiunto in vita mia.
Ci abbandoniamo per un momento appagati l’uno sopra l’altra io con il viso sul suo cazzo quasi a riposo e lui con il suo volto ancora tra le mie gambe……..sensazione unica.
Rimaniamo così per circa cinque minuti senza dirci alcuna parola, provati da questa bellissima esperienza ma appagati.
In questi momenti di silenzio mi chiedo come fosse possibile che due persone che non si conoscano affatto possano trascorrere momenti cosi travolgenti! La cosa mi stupisce, era la mia prima occasione con uno sconosciuto, ‘meno male che mi era capitata’, dicevo tra di me sorridendo.
Mi guardo il suo scettro a portata di bocca, e comincio a baciarmelo tutto, lui quasi rispondendo alle mie rinnovate attenzioni comincia a ergersi nella sua maestà a poco a poco. Lo bacio e lo riprendo, sollevandomi un po’, tra le mie labbra cominciando a lavorarmelo per prepararlo allo show finale. Orami ogni mio freno inibitorio era caduto e volevo concludere questa splendida avventura con qualcosa che avevo raramente provato non senza qualche problemino che volevo eliminare del tutto.
Lui capisce, si rieccita, mi fa alzare completamente in piedi e senza dirmi nulla, continuando il clichè che ci aveva fatti incontrare, mi toglie il vestito sfilandomelo dalla testa.
Si risiede facendomi sedere sopra di lui mentre il suo cazzo si poggia tra le mie gambe, lo tocco con le mani accarezzandolo fin sotto alle sue palle e lui sparisce in mezzo al mio seno. Infatti mi alza il reggiseno e comincia a leccarmi i capezzoli forse sempre duri dall’inizio, non saprei dirlo, ormai non capisco più nulla e mi godo i piccoli morsi che ricevo ai miei capezzoli. Mi sto eccitando in maniera più forte di prima, lo sento. Sarà l’idea di quello che sto per fare, l’adrenalina sale a mille, chiudo gli occhi e quel dolore misto a piacere mi inebria letteralmente.
Noto con piacere che la mia passera si sta bagnando, ancora fradicia come se nulla fosse mia successo, la sensazione è incredibilmente forte. Il suo scettro è durissimo.
Allora nel silenzio mi alzo a mi poggio sui sedili mostrandogli tutto il mio fondoschiena, lui da dietro afferra il suo cazzo e mi viene dentro prima lentamente poi con sempre maggiore velocità, sento le sue palle che battono contro le mie natiche e la passera che impazzisce di piacere e gronda umori in maniera copiosa.
Quando si dice feeling.
Improvvisamente tira fuori il fallo dalla mia fica fradicia, io intuisco cosa voglia fare, è quello che in fondo desideravo per il mio show finale.
Con i mie stessi umori prepara l’altro buchino che era in attesa del suo ospite, accosta la sua durissima cappella e con estrema delicatezza avvicina la punta per farla entrare. La preparazione era stata ottima, il suo cazzo lentamente si fa strada dentro le mie profondità più intime entrandovi con agio e dolcezza. Emetto un mugolio misto di dolore e di piacere, ma forse più piacere, si sono certa il dolore era minimo. Lui era stato bravissimo. Mi sento riempire tutta. Comincia a stantuffarmi con sempre maggiore energia. Mi sento morire, un piacere crescente si sta impossessando di me, non ricordavo che prenderlo dietro fosse così bello. Mi sembra di impazzire mentre le sue palle battono su di me. Incredibile, penso in un attimo in cui mi sembra di esser me stessa, quel coso li è tutto dentro di me!!!! Si era vero, e sembrava che fosse a casa sua. Non so più come trattenermi, sento il piacere che mi spacca in due, non riesco a contenere il mio godimento e grido, grido mi sembra di morire. L’ultimo freno inibitorio mi fa trattenere dall’urlare senza ritegno perché penso a coloro che sono nello scompartimento accanto al nostro. E’ meraviglioso.
Il suo cazzo imitando il treno a ritmi regolari entra ed esce da me facendomi morire di piacere. Sento che si sta ancora gonfiando e questo accende gli ultimi residui di piacere da cui potevo attingere. Lo sento ansimante, sta per venire, viene dentro di me. Mi sento inondata ancora da quel caldo nettare che avevo assaporato prima. Non pensavo di poter morire di piacere ed ora mi sembrava di essere morta pur essendo ancora viva.
Dopo avermi lasciato tutto il suo nettare dentro, tira fuori il suo scettro ormai esausto come noi due del resto, lui si siede ed io sopra di lui poggiando la mia testa alla sua mentre entrambi abbiamo il cuore che batte a mille per il momento appena trascorso.
La cosa curiosa è che no ci siamo detti nulla.
Dopo circa quindici minuti abbiamo iniziato a vestirci, anche perché avevano annunciato la sosta a Bologna, e non potevamo farci sorprendere in questa situazione.
Ci rivestiamo, e lui mi saluta dandomi un bacio questa volta molto casto rispetto a quelli ricevuti poco prima. Gli dico:” Scendi?” Mi risponde: “ Non proprio, ma penso ci rivedremo; io sono Gianni”. Gli dico:” Io Laura, ma non capisco cosa voglia dirmi con queste parole”. Lui fa cenno di tacere, apre la porta ed esce.
Io mi affretto a sistemarmi richiudendo la porta e cercando di darmi un aspetto esteriore decente.
Mi risiedo e come un film mi ripercorro tutti i momenti di quel fantastico incontro.
Vivo la cosa come un tesoro tutto mio e prezioso con uno che forse no rivedrò più nella mia vita.
Assorta nei miei pensieri, no avevo notato che eravamo arrivati a Bologna. Apro un attimo il finestrino per prendermi un a boccata d’aria. Sono affacciata quando sento aprire la porta dello scompartimento, mi giro di scatto sicura che fosse Gianni, ma non era lui.
Si trattava di un signore sulla quarantina molto distinto, entra e dice:” Sono liberi questi posti?”, di fronte all’evidenza gli ho risposto di si. Lui entra, sistema il suo bagaglio e si siede sul posto vicino all’entrata. Io chiudo il finestrino e torno al mio posto riprendendo il mio palmare, ma dentro di me ancora sconvolta per l’accaduto di poco prima. Penso tra me se questo signore fosse entrato una mezz’oretta fa avrebbe visto uno spettacolo assurdo quanto fantastico nel suo genere, e sorridevo dentro di me.
Il treno riparte ma Gianni non si era fatto più vivo.
Lascio il palmare nella borsa e poggio la mia testa sullo schienale per cercare di riposare un po. Dopo qualche minuto la porta si riapre ed un braccio si solleva per accendere la luce, entra un uomo, era il controllore, lo guardo, lui mi guarda.
Porca miseria, esclamo dentro di me! Era Gianni.
Alza lo sguardo da sotto il berretto da controllore e mi dice quasi sorridendo beffardo:” Signora per cortesia il biglietto!”. Resto un attimo sbigottita mentre il signore nello scompartimento fa la stessa cosa. Mi ravvedo un po’ e comincio a cercare il biglietto nella mia borsa. Lo trovo e lo consegno per la marcatura.
Con indifferenza Gianni marca il biglietto e sorridendo mentre esce alza il braccio per rispegnere la luce mi dice:” Buon viaggio signora!”.
Dico dentro di me:” Ma che stronzo!” E sorridendo mi abbandono al mio meritato riposo.
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17 anni fa
Rosa30Maurizio,
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Ultima visita: 15 anni fa
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Cornificare il marito con il cavallo
un pomeriggio d'estate eravamo al casolare di mio marito che possiede tre cavalli di qui un bello stallone che tutte le volte sfoderava il cazzo mi metteva una voglia che non vi dico.
quel giono mio marito mi chiese di andare a fare un giro a cavallo ma con una scusa cercai di rimanere alla stalla lui sello una cavalla e parti dicendomi che sarebbe tornato tardi perchè voleva andare a trovare un suo amico.
come lui parti io mi sono diretta alla stalla prendendo la spazzola per spazzolare il mio stallone e mentre lo spazzolavo vedevo che lui tendeva ad annusarmi la topa visto che avevo una mini senza calze
allora mi sono fermata nel vedere cosa sarebbe successo, e come mi si è messo ad annusare vedevo il suo cazzo sfoderarsi fino a farselo idurire, io mi ero gia bagnata sotto avevo le mutandine da strizzare da i miei umori ero eccitatissima mi affianco lo prendo con la mano e comincio a menarglielo aveva un cazzo duro e massiccio che facevo fatica a tenerlo con una mano, mi inginocchio butto via la spazzola e inizio con due mani, il cavallo vedo che si eccita semre di più mi tolgo le mutandine e inizio a stusciarmelo sulla fica e sento un calore tra le gambe pazzesco,
dopo un po avevo sempre più voglia di sentirlo dentro prendo una panca dentro la stalla ci metto una coperta mi sdraio sotto di lui divarico le gambe e afferro il suo cazzo metendomelo sopro la fica e con la saliva lo lubrifico e lo infilo piano piano dentro sento la sua cappella che mi divarica la fica ma non è del tutto in tiro cerco di farlo andare su e giu fino a quando non parte qualche suo colpo sento veramente ingrossarsi come non avevo mai provato gnente di simile stando sempre attenta con una mano a non farlo entrare piu di tanto in lunghezza perchè mi avrebbe sfondata.
ho unorgasmo ditro lalro urlo dalla goduria tanto non mi puo sentire nessuno la casa piu vicina è circa ad un chilometro, tutto qesto durò per un bel pò fino a quando il cavallo non mi riempi della sua sborra nella fica inondandomi e shizzando il suo sperma caldissimo da farmi avere di nuovo unorgasmo.
finito non credevo a qullo che avevo fatto mi semrava un sogno avevo fatto mio marito cornuto con un cavallo cosa che prima non mi era mai passata nella mente.
ripresa dal godimento mi rendo conto di essere tutta sporca dalla sborra del cavallo e vestiti di ricambio non ne avevo non sapevo come fare.
decido di dire tutto al mio marito sperando che non si incazzi e mentre ero per uscire dalla stella eccolo di ritorno non aveva trovato il suo amico e aveva fatto prima del previsto
come scende mi vede tutto il vestito sporco mi chide cosa ho fatto le dico tutto qullo che era successo e rimane qualche minuto in silenzio e mi dice si lo puoi fare ma la prossime volta in poi voglio esserci presente e da quel giorno non passa settimana che non mi faccio scopare da qul cazzone con mio marito che si spara le seghe quardandimi.
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14
17 anni fa
admin,
75
Ultima visita: 1 ora fa
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La moglie in affitto
Mi chiamo Ambra, ho venti nove anni e sono sposata con Luca che ha un anno più di me. Ho conosciuto Luca circa dodici anni fa. Eravamo compagni di scuola, mi è subito piaciuto il suo modo delicato di porsi a me, mai un gesto o una parola fuori luogo, sempre attento e dolcissimo nei miei confronti, anche se all'epoca ero già una bella ragazza che non passava inosservata, e spesso ricevevo commenti e proposte poco edificanti. Sono alta uno e ottantacinque, occhi grandi e meravigliosamente verdi, viso tondo, corporatura snella, seno una terza abbondante, tondo, perfetto come due grosse arance, culetto a mandolino ben proporzionato che sormonta due cosce lunghe ben affusolate, ma quello che tutti notano appena mi vedono è gran massa di capelli neri che ho, lunghi, mossi che mi arrivano fin sopra le spalle. Appena sposati abbiamo comperato casa, ovvio, non avendo tutti i soldi abbiamo sottoscritto un muto, e convinti di poterlo pagare in tempi brevi abbiamo deciso per una rata mensile di circa mille euro. Luca lavorava come contabile in una fabbrica, il suo stipendi era di oltre due mila euro, mentre io lavoro in un negozio di abbigliamento molto esclusivo, ma il mio stipendi arriva appena ai mille trecento euro. Per circa otto anni le cose sono filate bene, Luca oltre a quel lavoro, avendo il sabato e la domenica liberi , avendo conseguito tutte le patenti, possibili, è figlio di un istruttore di scuola guida, collaborava con un suo amico che ha un noleggio a fare qualche giro o noleggio che ci ha sempre permesso di racimolare i soldi per le ferie senza intaccare gli stipendi. Arrivata la crisi è successo un casino. La fabbrico di Luca chiuso, lui senza lavoro e io con il mio modesto stipendio non ci faceva certo sorridere. Fortunatamente il suo amico lo ha assunto anche se con un contratto abbastanza limitato, ma in tanto ci dava una mano a sopravvivere. Nel negozio dove lavoro io eravamo cinque commesse, ma il proprietario, un ricchissimo signore inglese, con la crisi ne ha licenziate due. Siamo rimaste Elisa, la più anziana, con uno spiccato senso per gli affari, io per la mia bellezza, io maschi che entrano si rivolgono subito a me, e Nadia che ha l'aspetto molto giovane, e quando viene un ricco cliente con l'immancabile “nipotina” si rivolge a lei. Inoltre un sabato ciascuna restiamo a casa, sembra che la gente facoltosa non ami fare compere il sabato, c' è troppo gente in giro, troppa confusione, e in effetti è il giorno che lavoriamo di meno. Ovvio che io e Luca, con questi chiari di luna non ci possiamo permettere molti lussi, ma cerchiamo di sopravvivere. Quello che voglio raccontarvi è cominciato circa un anno fa. Una mattina davanti al negozio si ferma Luca con la vettura elegante che usano per i clienti più ricchi, e ne scendo un signore molto distinto. Saluto con un cenno del capo mio marito e subito mi metto a disposizione del cliente che va cercando un elegante abito da sera per una cerimonia a cui deve presenziare. Gli faccio vedere alcuni capi veramente belli, e alla fine la sua scelta è ristretta a due modelli, li prova e chiede il mio parere. In piedi davanti a tre specchi che gli mostrano l'abito da tutte le angolazioni lo osservo, è un bell'uomo, alto imponente, spalle larghe occhi scuri, mani grandi e ben curate, forte ma non grasso.
“ credo che questo modello a doppio petto le sta benissimo, ma bisognerebbe vedere il vestito della sua dama se fa un perfetto abbinamento.” - gli dico mettendomi al suo fianco e la mia immagine viene così riflessa nello specchio.
Lui mi osserva, si gira e mi prende per mano, mi mette alla sua sinistra in silenzio.
“ Adesso che ci penso io non ho una dama da portare con me, e questo è un serio problema.” - mi dice seguitando a guardare la mia immagine nello specchio.
“ senta le faccio una proposta, le do cinquemila euro più tutte le spese necessarie se mi accompagna. La prego, non le farò alcun male, non sfiorerò con un dito, dormiremo in camere separate, lei dovrà solo essere la silenziosa compagna al mio fianco.” - mi dice con un tono di supplica.
Lo guardo allibita. Ne ho ricevute di proposte, offerte e anche ingenti somme di danaro, ma non certo per fare da dama di compagnia, e poi chi lo conosce. Scuoto il capo, non mi va.
“ mi scusi ma non posso accettare, e poi io sono sposata, che gli racconto a mio marito.” - gli ribatto con voce calma e discreta.
“ signora, mi scusi, ma sono assolutamente nei guai, non mi abbandoni la prego! Parlerò con suo marito, se vuole può venire con noi, ma deve essere la mia dama la prego lo chiami che ci parlo io.” - ribatte con un tono fermo e risoluto.
“ non ho bisogno di chiamarlo, è l'autista della sua vettura che lo ha portato qui.” - gli rispondo sorridendo.
Lui esce e poco dopo torna con Luca, gli spiega garbatamente la cosa e chiede il suo consenso. Luca mi guarda, è consapevole che la cosa è molto strana, ma anche che qui soldi ci fanno assolutamente comodo.
“amore, se vuoi andare vai, io però non posso venire, sono fuori a noleggio con la squadra di basket, e poi tu questo sabato non lavori, quindi decidi tu mi fido di te. “ - e rimette la decisione in mano mia.
Il nostro siparietto ha attirato l'attenzione di Elisa che si avvicina mentre Luca esce per tornare nella macchina onde evitare qualche multa. Mi giro verso il cliente, e facendo finta di sistemare un bottone.
“lei non deve sapere nulla.” - gli parlo sottovoce.
Faccio le presentazioni, e scopro che lui si chiama Lorenzo.
“signora, giusto lei volevo. Vede ho una moglie che ha la stessa corporatura ed aspetto ma non la bellezza di questa signora, sono consapevole che vi chiedo una cosa che esula dal vostro normale lavoro, ma vorrei acquistare un vestito per fare una sorpresa a mia moglie, mi chiedevo se la signora potesse indossarlo per farmi una idea di come le starebbe.” - chiede con tono garbato.
Ovviamente Elisa mi mette a sua disposizione.
“ che cifra aveva intenzione di spendere per la sua signora?” - chiedo con un tono quanto più professionale possibile.
“ quando vedo una cosa bella non bado a spese pur di averla.” - mi risponde sorridendo.
Le sue parole mi sconvolgono fin dentro il profondo della mia anima, mentalmente mi domando dove mi porterà questa cosa che sto iniziando. Gli mostro diversi capi, lui vuole che io l'indossi e alla fine decide per un modello veramente fantastico. Nero, arriva a meta coscia, sale e avvolge i miei seno come una seconda pelle, dietro mi lascia quasi totalmente la schiena nuda, sorretto al collo da due catenelle d'oro. Ho dovuto togliere il reggiseno per provarlo. Elisa mi porge delle scarpe con dodici di tacco, quando le indosso e mi guardo nello specchi resto io stessa a bocca aperta, sembra disegnato su misura per me. Lui paga e esce non senza avermi sussurrato che prenderà accordi con Luca per il viaggio. La sera a letto ne parliamo. Luca e calmo, mi dice che succede spesso che facoltosi signori si fanno accompagnare da belle donne, fa parte della loro immagine, non nulla di male, e poi i soldi ci fanno respirare un poco. Non sono molto convinta, ma lascio cadere l'argomento, salgo su di lui per fare sesso, lo sento duro fra le mie gambe.
…...mmmhuummm siamo gia belli in tiro..come mai????..cosa ti ha eccitato oggi per ridurti così....
Lui mi abbraccia, mi fa ruotare e mi ritrovo sotto di lui che ora sta appoggiando il suo duro membro alle labbra della mia micetta che si è bagnata rapidamente.
….. forse mi ha eccitato l'idea che mia moglie andrà a fare un viaggio con uno sconosciuto....
Appena detto questo lo spinge dentro di me con forza. Lo sento entrare deciso, mi è sempre piaciuto il suo modo cosi diretto di scoparmi, deciso rapido. Entra e mi pompa con forza veloce fino a che non raggiungo rapidamente l'orgasmo e godo stringendolo forte a me. Lui mi lascia riposare un momento poi ricomincia a pomparmi sempre più in fretta e schizza il suo seme dentro il mio ventre. Restiamo un momento abbracciati, poi vado a lavarmi in bagno quando torno lui sta gia dormendo. Mi distendo e ripenso a tutta la faccenda, ho paura che potrebbe avere un diverso epilogo. Al sabato mattina presto passa Lorenzo con un taxi a prendermi. Due ore dopo siamo a destinazione. Entro con lui in un lussuosissimo hotel. Mi aspettavo due camere separate, e questo è vero, ma non mi ha detto che sarebbero state dentro una suite. Tutto il viaggio lui non mi ha dato alcun fastidio, cordiale, ma sempre intento a visionare fogli e resoconti di lavoro.
“ mia cara ora io esco, ti riceverai un trattamento completo, massaggio, pulizia del viso, poi parrucchiera e manicure, in fine sarai truccata da una professionista, indossa tutto e preparati per il pomeriggio quando una vettura verrà a prenderti e ti condurrà da me. Per qualsiasi cosa chiedi la direttore. “ - mi da un bacio e se ne va.
Tutto si svolge come copione. Sono curata e truccata nei minimi particolari, nulla è lasciato la caso compresa una accuratissima depilazione anche delle parti intime, non ne capisco lo scopo ma accetto. Alla fine il risultato è meraviglioso, specchiandomi mi trovo decisamente molto bella. Addirittura quando indosso l'abito mi devo toglie anche le mutandine, è talmente aderente che si vedono pur essendo sottilissime, mi eccita esser per la prima volta nuda in mezzo alla gente. Poi mi portano davanti ad un meraviglioso palazzo. Scopro che è la sede di una importantissima azienda che estrae e commercia diamanti. Lorenzo mi accoglie sulla soglia, mi guarda estasiato.
“ sapevo di aver fatto la scelta giusta. Sei bellissima. Adesso ti spiego il tuo compito. Oggi qui ci sarà la vendita di meravigliosi diamanti, io ho deciso che tu li dovrai indossare. Sarà un modo insolito per i compratori di vedere le nostre creazioni indossate da una bella donna come te. Sarai la mia modella che al posto di abiti indosserà e sfilerà con dei meravigliosi diamanti. “ - mi dice introducendomi dentro una stanza dove ci sono molte persone che si occupano subito di me.
Poco dopo entro in un salone dove Lorenzo mi presenta e soprattutto chiede ai compratori di ammirare le creazioni. Sono stordita, indosso gioielli per non so quante migliaia di euro, e sono praticamente nuda. Un successo! In meno di una ora Lorenzo ha piazzato diamanti per cifre astronomiche. Io ho ricevuto commenti e occhiate da tante persone che alla fine mi sono sentita spogliata e dentro di me tanto eccitata. Alla fine se ne vanno quasi tutti. Lorenzo mi presenta Evans il suo direttore non che proprietario, e altre due persone, Dimitri un russo, e Kokumo un sud africano. Entrambi sono di statura imponente, il nero poi sembra enorme, ma non è grasso, mentre il russo ha l'aria del porco da come mi mangia con gli occhi. Evans ci invita a cena nella sua lussuosa villa. Poco dopo siamo all'interno di una delle case più belle e eleganti che abbia mai visto. Lui mi prende per mano, e mi fa conoscere sua moglie, Greta, una donna molto bella, dalla pelle bianca e dai modi estremamente gentili. Ci sediamo a tavola, la cena è superba, mai mangiato tante prelibatezze. Si scherza, si ride e io cerco di mantenere un contegno adeguato per non far sfigurare Lorenzo che osserva compiaciuto. Dopo cena ci trasferiamo in un piccolo studio, molto intimo, raccolte di libri alle pareti quadri e mobili molto belli e dall'aria antica, poltrone e divani di cuoio marroni , mi devo sedere e so gia che le mie gambe saranno in bella mostra, ma sto al gioco. Mentre i maschi si versano del liquore che io rifiuto, Greta mi si avvicina, mi chiede se sono disponibile a variare un poco la serata. La guardo, non afferro subito il senso della domanda, ma poi comprendo quando la sua mano si poggia sulla mia coscia. Mi giro guardo Lorenzo che in silenzio mi osserva, sento il respiro diventare veloce, cerco di mantenere la calma, non mi aspettavo certo questo, ma decido che sono in ballo e voglio ballare. Lascio che lei lentamente risale e insinua la sua mano sotto il mio vestito. I maschi ci osservano immobili, in piedi davanti al caminetto acceso, le luci si abbassano lentamente e Greta avvicina la sua bocca al mio collo, lo bacia, mi procura un lungo brivido, non sono mai stata con una donna e non so come comportarmi. La lascio fare, le incontra la mia natura nuda e bagnata, geme.
….....uuuuhnhnhunuuummmmmm........ piccola..sei gia prontaaa...... mmmmuuuhummm....
Lentamente con calma mi spoglia, nuda distesa a cosce aperte sul divano sono sotto lo sguardo estasiato dei maschi che ora hanno tirato fuori le loro mazze si masturbano lentamente. Mi giro li osservo e resto a bocca aperta, Lorenzo ha un bel cazzo, Evans non è da meno, Dimitri è un vero super dotato in circonferenza, ma quello che mi spaventa è Kokumo, da paura! Lunghissimo e grosso, tanto grosso e nero. Greta intanto mi sta leccando, mi trascina su di lei sul tappeto ai piedi del divano, ci rotoliamo, cerco di contraccambiare il piacere che mi sta facendo provare, e la mia inesperienza la eccita ancora di più.
….... ssi piccolllllaa cosssìììììì ...daii mii faiiii godereeeee.....ssssiiiiii.........
Pronuncia solo poche parole in italiano poi inizia a parlare olandese e io non capisco più nulla anche perche mi sta facendo godere e lo grido con tutto il fiato che ho in gola.
….aaaaaaaaahhhhhhhh.......VENGGGOOOOOooooo....oooraaaa!!!!!!! …..sssiiiii ….mmmmuhummm..
Serro le gambe istintivamente imprigionandole il capo , lei mi lecca con furore, e raggiunge ancore un orgasmo. Sono impazzita, sto godendo e ricambio il piacere con una donna, mai fatto, mai goduto tanto!!! sfinite ci sciogliamo. Lei mi sale sopra e bacia i miei seni, li succhia, gemo di piacere, poi si gira verso i maschi che ora si sono avvicinati e messi in cerchio, li guardo tremo la solo pensiero di averli dentro, ma loro si segano velocemente ci coprono di schizzi di sborra sul viso, sul corpo dappertutto. Greta li spreme uno per volta, e mi fa leccare la mano intrisa di seme, cosa che faccio con un gesto lascivo che fa vibrare i maschi, Kokomo, mi avvicina la punta alla bocca, e mi spruzza le ultime gocce direttamente in bocca. Il sapore mi piace, è forte, speziato, diverso da quello che ho ingoiato fin ora. Lentamente si ricompongono, mentre Greta mi prende per mano e aperta una porta mi conduce in bagno. Mi abbraccia e bacia, continua a leccare il seme che mi cola lungo il corpo.
“ grazie!, non credevo accettavi. Lorenzo mi aveva detto che non eri una squillo, ma ho voluto provare, sei stata meravigliosa, credo che fosse la tua prima volta vero?” - mi dice guardandomi negli occhi.
Ci mettiamo in ordine, lei mi lava con cura, mi asciuga e poi mi prende per mano, torniamo nella saletta, ci rivestiamo, Lorenzo incomincia a salutare, Evans apre un cofanetto e ne estrae un piccolo ma bellissimo diamante dai riflessi verdi.
“ questo te lo voglio regalare per le intense emozioni che ci hai regalato soprattutto a Greta, non la vedevo godere così da tempo, e poi ha i riflessi del colore dei tuoi occhi.” - mi dice mentre lo lega al collo.
“ quando Lorenzo verrà in Sud Africa devi venire anche tu, ti aspetto, mi hai fatto godere tantissimo.” - mi dice Kokomo facendomi sparire fra le sue immense braccia.
“ naturalmente prima verrai a Mosca, devo assolutamente ripetere quello che Lorenzo ha fatto qui, e tu sei indispensabile. ” - mi propone Dimitri mentre mi bacia la mano.
Rientriamo in hotel, Lorenzo è stato tutto il tragitto in silenzio, poi dentro la suite, si gira mi bacia e mi stringe a se.
“ inutile che io ti dica quanto sono rimasto soddisfatto del tuo comportamento. Si andata ben oltre i nostri accordi, spero che ora vorrai continuare, non so se hai ben chiaro il successo che hai avuto. Nei prossimi viaggi ti voglio al mio fianco, e ora ti vorrei nel mio letto.” - mi dice mentre mi accarezza dietro la nuca, sento che lo voglio, sono ancora eccitata da tutta la faccenda e non mi è bastata una leccata per sentirmi appagata. Mi lascio condurre in camera, mi spoglio, lui mi accarezza e io lo prendo in bocca scatenandomi. Lo lecco tutto, poi lo ingoio fin dentro la gola, lo lascio scivolare fuori lentamente, questo lo fa impazzire.
….... ssssiiiiii.....mmmiiii faaiii.......... ssssiiiiiii ...ti vogliooooo!!!! ….......
Non gli do tregua, salgo su di lui e m'impalo su quel perno di carne durissima. Mi penetra fino in fondo, mi dilata e scivola dentro con forza, mi scatena un orgasmo che mi fa tremare tutta e godo a raffica. Perdo il conto del piacere che provo. Lui è fantastico, mi mette di lato e mi scopa come una furia selvaggia, in fine insieme raggiungiamo l'ennesimo orgasmo, lui si svuota dentro di me con un grido che sveglia tutto l'hotel.
….aaaahhhhhh …...orrraaaa...veggoooooo....orrrraaaaaaa.............sssssiiiiiii …......
…................sssssiiiiii …..eecoomiii sborroooooo...oraaaa...............
Restiamo abbracciati e ci addormentiamo così. Il giorno dopo mentre siamo in volo lui mi chiede se posso liberarmi alcuni giorni per andare con lui a Mosca. Dentro di me mi sento in colpa, penso che ho tradito Piero, Lorenzo osserva la mia inquietudine, poi mio solleva il, capo e sorride.
“ se hai dei sensi di colpa sappi che non serve. Ho conosciuto Piero circa due mesi fa, e quando gli ho chiesto se conosceva una bella ragazza per una sfilata , lui mi ha fatto vedere te, sono entrato nel negozio sapendo quello che c'era da sapere per convincerti, quindi lascia perdere e pensa al danaro e altro che ci hai ricavato da questa storia. Se riesci a trovare almeno dieci giorni di ferie, ti assicuro che non te ne pentirai. “ - mi dice con voce assolutamente ferma e convincente.
Mi giro, osservo fuori e penso a mio marito che in sostanza mi ha offerto a lui, bene, se è questo che vuole lo accontento. La sera a casa Piero mi si avvicina, mi chiede com'è andata. Lo guardo, decido di vendicarmi.
“ bene, mi hanno anche regalato un bel diamante e altro.” - gli rispondo con tono allusivo.
“ amore sono contento che tu ti sia trovata bene, mi racconti qualche dettaglio?” - chiede con voce rotta dall'eccitazione.
“ certo!, mi hanno fatto sfilare con tanti gioielli, mi hanno offerto una cena e poi mi hanno anche scopato in tre sei soddisfatto o vuoi altri particolari?” - gli rispondo dura.
Sento il suo cazzo durissimo. Cerca di possedermi, ma io non ci stò.
“ no bello mio! Ho gia avuto una bella razione di cazzo, al massimo ti faccio una sega mentre mentre ti racconto di come mi hanno sfondato tutta.” - gli dico mentre incomincio a segarlo egli racconto cose non vere, e quando gli dico che mi hanno ricoperto di sborra schizza anche lui.
“ amore, in fondo era prevedibile, ha pagato tanti soldi per affittarti che lo dovevi mettere in conto che poteva scappare una scopata.” - mi risponde con l'aria più ingenua di questo mondo.
Lo guardo, sono disarmata dalla sua tranquillità, non sembra abbia importanza se mi hanno spaccato in due o semplicemente scopato. Sono allibita!!. Sei giorni dopo sono in volo per Mosca.
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19
11 anni fa
admin,
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LA MAMMA
LA MAMMA
Mia madre è una donna di 43 anni, anche lei timida, alta circa come me, diciamo 1,70, porta una enorme quarta di reggiseno, è una donna ancora pienamente in forma va spesso a correre e mangia sano. Ha dei capelli mossi marroni, lunghi e morbidi. Il suo corpo è giovanile ha delle belle gambe lunghe e affusolate per niente da quarantenne e i segni dell'età si vedono solamente per qualche ruga vicino agli occhi e per le mani un po screpolate così come i talloni dei sui dolcissimi piedi. Ama vestire sempre in gonna, anche in inverno non l'ho mai vista uscire di casa se non con una gonna e un bel paio di calze. In camera sua avrà centinai di tipi diversi di calze!
Beh io e mia madre viviamo da soli da ormai due anni, ovvero da quando mio padre ci ha lasciato per trasferirsi in America.
Il fatto di vivere da soli ci ha permesso di fare molto amicizia tra di noi e di avere un rapporto speciale, molto più intimo di un normale rapporto tra madre e figlio. Io le parlavo spesso delle ragazze, che non avevo e della mia incredibile timidezza con loro e lei mi parlava spesso della sua incapacità di fidarsi di un altro uomo e del fatto che non avrebbe voluto avere nessun altro dopo mio padre. Insomma stavamo vivendo entrambi un brutto periodo. Era proprio di questi nostri problemi che parlavamo la sera in cui accadde tra di noi la prima volta quello che ora vi racconterò e che oramai va avanti da un po di tempo.
Erano circa le undici di sera, faceva abbastanza freddo, noi avevamo finito di vedere insieme un film sul divano e stavamo ora chiacchierando nella penombra di come andavano le nostre vite. Io le spiegavo che avevo trovato una ragazza che mi piaceva molto ma che come al solito non avevo il coraggio di avvicinarmi a lei e che non le avrei mai chiesto di uscire di certo. Lei da parte sua non aveva molto da dirmi, mi consolava e mi diceva che col tempo quella timidezza mi sarebbe passata, che ero un bel ragazzo e che le ragazze avrebbero fatto a botte per avermi. Io le dissi che intanto mi pesava non fare l'amore che ormai avevo una certa età e che dovevo farlo, parlavamo spesso anche di sesso, nonostante fossimo entrambi abbastanza timidi, tuttavia la nostra intimità ce lo permetteva.
Quella sera, in quel preciso momento, eravamo entrambi sul divano uno di fronte all'altro, lei indossava una gonna sopra il ginocchio, sotto un soffice paio di calze nere. Io una maglioncino e un paio di jeans. Eravamo l'uno con le gambe sopra quelle dell'altro, quasi intrecciate tra loro, le avevo fatto un massaggio ai piedi mentre guardavamo il film era una cosa che facevo spesso e non era mai accaduto nulla.
Rimanemmo così un po a consolarci sul divano finché lei non disse che era ora di andare a letto e ognuno si recò nella propria stanza per me metterci i pigiami e andare a dormire. Mi diede il solito bacio sulla guancia e le vidi sparire in camera sua. Francamente ero un po eccitato quella sera, un po per i discorsi fatti e un po per il contatto con lei, era sì una cosa che capitava spesso ma era anche una cosa che mi faceva eccitare molto e le mie serate spesso finiva con me che mi masturbavo pensando a lei. Mi odorai le mani, nel buio della mia stanza e sentii l'odore dei suoi piedi che avevo massaggiato prima. Dopo nemmeno un minuto la sentii chiamarmi:
"Scusa, tesoro, puoi venirmi a dare un mano, mi è rimasta la zip della gonna incastrata e non riesco a toglierla"
Mi recai in camera sua di corsa cercando a non pensare alla mia eccitazione. La trovai che si era già tolta la maglia, era solo in reggiseno e stava tentando di slacciare la gonna. La zip era proprio all'altezza del sedere e non voleva saperne di venire giù.
Mi avvicinai e cominciai il mio tentativo, resistette un poco ma poi venne giù lentamente. Più abbassavo e più il suo sedere si scopriva davanti ai miei occhi. Lasciai andare la gonna che cadde alle sue caviglie lasciandola davanti a me solo con indosso le mutandine e il reggiseno. Rimasi senza parole, avevo la gola secca ed ero diventato tutto rosso. Non vedevo l'ora di tornare in camera mia per potermi toccare.
Passo qualche istante in cui ci guardammo poi lei disse "Grazie", con voce dolce, si mosse e si chiuse in bagno.
Io andai in camera mia, mi spogliai e mi misi a letto, mi sfilai subito le mutande sotto le coperte e cominciai a farmi una sega. Facevo su e giu con la mano il più velocemente possibile e con forza sognando che fosse lei a fare quello che stavo facendo da solo al mio corpo. Fu una sensazione intensissima e quando venni non resistetti a fare un piccolo urlo. Il mio cazzo esplose e un grosso fiotto di sborra usci fuori finendo sulla mia pancia. Ero esausto ma ancora eccitato. Speravo non avesse sentito il mio piccolo urlo di goduria mi stesi e mi rilassai un attimo senza toccarmi. Dopo nemmeno un minuto lei entrò della mia stanza e disse a bassa voce: "Posso? ti ho sentito urlare, stai bene? mi ero preoccupata " "No, no sto bene" dissi "era solo un po di tosse " sperando che non facesse altre domande, invece lei entrò e chiuse la porta dietro le sue spalle, si avvicinò al mio letto e si mise seduta accanto a me. Io ero terrorizzato che si accorgesse o che capisse quel che avevo fatto e rimanevo rintanato sotto le mie coperte. Lei mi accarezzò un po il viso, poi vedendo che ero leggermente riluttante alle sue coccole mi disse: "Cosa c'è che non va, tesoro, ti do fastidio? volevo solo farti un massaggio alla schiena, so che è un brutto momento per te e mi dispiace" così dicendo insinuò una mano sotto le coperte, io non riuscii a fermarla e forse non volevo nemmeno che si fermasse, la sua mano scorse sul mio petto e scese fino alla pancia dove finalmente sentì qualcosa di bagnato, subito rimase stupita e tolse la mano "Cos'è?" disse e mentre diceva così odorò e assaggiò quel liquido. Capì immediatamente. "Non mi dire che è quello che penso io! e che quell'urlo di prima in realtà era...", io ero imbarazzatissimo, "Beh vedi mamma...sì in realtà è così scusami mi è sfuggito" Lei si alzò e fece per andarsene, io volevo parlare e mi alzai di scatto per correrle dietro non mi ricordai però che stavo senza mutande e che il mio pene era ancora duro e che la sborra ancora luccicava sul mio ventre. Lei si girò e mi guardò completamente nudo davanti a lei. Rimanemmo entrambi di stucco per alcuni momenti a guardarci. Poi fui io a fare la mossa decisiva, mi avvicinai velocemente a lei, le misi la mani sulle spalle la spinsi verso di me e la baciai! La sua bocca era chiusa e io cercavo di aprirmi un varco con la lingua, la sentivo indecisa su cosa fare, se ricambiare o scappare. Durò circa 10 secondi quella indecisione, poi aprì la bocca e fece scivolare fuori la sua lingua. Sentii una passione indescrivibile nel suo modo di baciarmi era molto attratta da me evidentemente. Lo faceva con passione, la bocca non era secca e la sua lingua esplorava ogni meandro della mia con passione. Ci staccammo dopo un paio di minuti entrambi senza fiato. La tenevo stretta a me durante il bacio e il mio pisello duro aveva sbattuto spesso contro il suo ventre durante quegli attimi. Il suo respiro era affannato così come il mio. "Cosa facciamo adesso" dissi "Non lo so" disse "Vieni con me comunque, sediamoci un attimo sul divano e parliamone" la seguii e ci mettemmo seduti vicini vistosamente in imbarazzo anche se io avevo una gran voglia di coccolarla in quel momento. Ci sedemmo al buoi e io non mi resi nemmeno conto di essere completamente nudo, lei invece indossava un bel pigiamino rosa. "Lo sai da quanto tempo non faccio l'amore?" disse "Sì, mamma, credo siano almeno 3 anni" replicai. "Esatto! e ne avrei una gran voglia, ma non possiamo farlo io e te!". "Capisco" dissi un po tristemente. "Mi piacerebbe molto, lo sai! e prima ti ho baciato con passione" disse, anche un po per consolarmi "Ma non possiamo sarebbe sbagliato, tu mi piaci e mi fai eccitare e ti confesso che non sei l'unico che si tocca la sera, ma tuttavia non possiamo". "Solo un ultimo bacio" le dissi. Ci pensò qualche istante e poi sorridendo disse "e sia, vieni qui dai". Mi avvicinai a lei e appoggiai delicatamente le mie labbra alle sue. Fu molto dolce, lei le dischiuse dolcemente e di nuovo ricominciammo a baciarci con passione. Non lo feci apposta ma mentre ci baciavamo appoggiai la mano sul suo grosso seno e sentii i suoi capezzoli indurirsi sotto il palmo della mia mano. Quando staccai la bocca avevamo il fiatone entrambi e la mano ancora sul seno. La camicia del pigiama si era un po aperta e io intravedevo il suo seno. Ero nudo ed eccitato davanti a lei. Anche lei però era visibilmente eccitata e riprese a baciarmi, lo fece ancora con più voglia e la sentivo già ansimare. Mi prese la mano che avevo sul seno, me la tolse da lì e io pensavo che fosse un cattivo segnale ed invece non fece altro che spostarla più in basso e metterla tra le sue cosce che erano solo poco dischiuse. Io misi la mano lì e con forza strinsi il suo sesso. Era bagnata. Sentii la mia eccitazione salire ancora di più. Staccò la bocca ansimante non riusciva a parlare e nemmeno io. Ci guardammo un po, la mia mano continuava a massaggiarla li e la sentivo bagnarsi sempre di più, "Aspetta!" mi disse e sorridendomi aggiunse: "Così mi fai venire subito!" mi scansò da sopra a lei si alzò in piede e si abbassò velocemente i pantaloni del pigiama e le mutandine che portava sotto appoggiandosi alla mia spalla per non cadere. Poi mi fece mettere seduto bene sul divano e mi montò sopra a cavalcioni. Mi sorrideva mentre con la mano mi prendeva il pisello, diede due o tre botte su e giu per farlo drizzare per bene e poi la sentii guidarlo verso il buco della sua fica, non lo sentii quasi entrare tanto era bagnata. Mi appoggiò entrambe le mani sulle spalle, mi guardava in faccia e in tanto si muoveva su e giù con il mio cazzo dentro di lei. Io stavo già scoppiando, lei si muoveva sempre più velocemente, instancabile. Le affondai la faccia sul seno. "Vienimi dentro, stai tranquillo" mi disse con molto affanno. Venimmo poco dopo entrambi, fu una sensazione liberatoria, finalmente sentii le mie palle che si svuotavano completamente dentro di lei lasciandola piena del mi seme. Lei urlò venendo e si strinse forte a me. Continuava a muoversi nonostante fosse venuta. Dopo circa cinque minuti si alzò sfilandosi il cazzo da dentro. Non sapevo che dirle fu lei però a parlare per prima, mi prese una mano e se la portò sulla fica, lei era in piedi di fronte a me: "Senti ora c'è anche il tuo seme qui, mi hai riempita è stata una sensazione fantastica e devo confessarti una cosa, voglio rifarlo e subito, finche ho ancora il tuo seme dentro di me. Seguimi dai" Sembrava una ragazzina, corse in camera sua e saltò sul letto io la seguivo ero attaccato a lei. "Ti va di scoparmi da dietro" mi disse. Io rimasi sorpreso "e come si fa?" dissi, "Tranquillo non me lo devi mettere nel culo ma io mi metto a pecora e tu me lo metti in fica da dietro, che ne dici" "Facciamolo subito" dissi eccitato. Lei si mise in posizione e io la scopai ancora una volta in quella posizione che non avevo nemmeno mai sognato.
Quella prima volta facemmo l'amore tutta la notte in diverse posizioni e godendo al massimo.
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16 anni fa
Alberto,
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Ultima visita: 15 anni fa
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Il marito medico...e la moglie infermiera
Stavo passeggiando con la mia bicicletta nuova regalatami qualche giorno prima per il mio diciannovesimo compleanno, per le strade del mio paese. Il sole primaverile accarezzava la mia pelle dandomi una piacevole sensazione. Mentre ero immersa nei miei pensieri uno stridio improvviso di gomme ed un botto. Mi ritrovo per terra senza capire cosa stava succedendo.
La mia bici nuova è per terra vicino a me con la ruota davanti completamente storta. Sento dolore ad una gamba ed un braccio. Dalla grossa automobile ferma nel mezzo dell’incrocio esce un signore di 45 che mi aiuta ad alzarmi.
“Ti sei fatta male? Come stai? Dobbiamo chiamare l’ambulanza?â€
Lo guardo in viso comincio a rendermi conto di quanto successo. Stavo attraversando un incrocio dove avrei dovuto dare la precedenza e l’auto mi era piombata addosso. Per fortuna andava abbastanza piano ed il signore alla guida è riuscito ad evitare il peggio. Ha colpito la ruota davanti della bici ed io cadendo mi sono graffiata gomito e ginocchio.
“Sto bene, la ringrazio. Non mi sono fatta nulla!â€
Il signore nota i graffi e la bici rotta. Mi dice che lui è un medico e sua moglie un’infermiera. Abitano a poche decine di metri dal luogo dell’incidente e mi invita a casa loro per farmi medicare. Mi lascio convincere dai modi cortesi. Carica la bici rotta nel bagagliaio e mi fa salire in macchina.
“Mi chiamo Luca e tu?â€
“Io Manuela†rispondo abbozzando un sorriso. E’ gentile, cortese ed anche un bell’uomo. Sicuramente più di un metro e ottanta, capelli corti e un’abbronzatura invidiabile per il periodo.
Dopo pochi istanti entriamo in un garage sotterraneo. Luca parcheggia l’auto nel suo box e mi fa strada per andare in casa. Entriamo nell’ascensore e pigia il tasto 8, ultimo piano.
Suona alla porta ed una signora sui 40, bionda, molto bella, con un grembiule bianco da infermiera ci apre la porta.
“Ciao Cristina†esordisce Luca “ho avuto un piccolo incidente con Manuela e ora ha bisogno di essere medicataâ€.
Allungo la mano in segno di saluto. Cristina prende la mia mano e con uno splendido sorriso mi fa accomodare in casa.
“Vieni cara†mi dice indicandomi una porta “Aspettami nello studio che prendo il necessario per disinfettarti ed arrivo subitoâ€.
Lo studio è composto da un lettino, una scrivania, un mobile, una poltrona. Appeso alle parete un certificato di laurea di Luca e diversi attestati di Cristina. Cristina entra con in mano dei flaconi e del cotone. Dietro di lei Luca che si siede alla scrivania e comincia ad armeggiare con il computer. Cristina mi guarda il braccio escoriato. Inumidisce il cotone con uno dei flaconi ed inizia a passarlo sul gomito.
“Brucerà un pochino ma vedrai che guarisci in frettaâ€. Finito l gomito guarda il ginocchio. I pantaloni sono lacerati.
“Credo dovrai toglierti i pantaloni per poterti disinfettare il ginocchioâ€. Mi slaccio i jeans e mentre sto per toglierli guardo prima Cristina e poi Luca. Cristina capisce il mio imbarazzo e mi dice:
“Luca è un ginecologo e non credo che si scandalizzi a vederti in mutandine. Ma se vuoi lo faccio uscireâ€. Luca si gira verso di noi abbozzando un sorriso. Mi sento una ragazzina scema e vergognosa.
“Non c’è bisogno che esca dottore†rispondo e abbasso i pantaloni. Resto con il mio perizoma bianco, le calzine si spugna e la mia magliettina di cotone corta. Mi sdraio sul lettino e Cristina inizia a curarmi il ginocchio. Luca non sta più scrivendo al computer ma è rimasto girato a guardare l’intervento della moglie. Cristina è molto delicata e brava. Massaggia la parte ferita con i sui medicinali. Finito di medicarmi si accorge che ho una piccola escoriazione anche all’altezza dell’anca. Prende dell’altro cotone e mi deterge quel piccolo graffio con la mano mentre mi poggia l’altra sulla coscia quasi all’altezza dell’inguine. Non posso fare a meno di notare il suo tocco. La mano non è semplicemente poggiata ma mi massaggia impercettibilmente la coscia. E’ molto piacevole sentire quel tocco ed io mi rilasso. Chiudo gli occhi e con un riflesso incondizionato apro leggerissimamente le gambe. Cristina prende quei segnali come un invito. La sua mano si sposta fino a toccare le mie mutandine proprio dove le gambe si uniscono. Il suo tocco è lieve e dolce ed io non la fermo. Le sue dita scavalcano il tessuto delle mutandine e trovano prendo l’apertura della mia figa già umida. Cristina mi penetra mentre io apro di più le gambe. La mia mano cerca e trova le gambe di Cristina. Risalgo per il retro delle sue cosce, lunghe, lisce fino a dove il sedere inizia. Lo accarezzo senza trovare tracce di tessuto. Cristina sotto il camice è nuda. Da dietro infilo la mia mano tra le sue cosce che ha leggermente divaricato trovando una figa liscia e piena di umori. Le restituisco la penetrazione. Cristina si piega su di me e sento la sua lingua tra le mie cosce alla ricerca del clitoride. Ora ho le cosce completamente spalancate e Cristina mi sta scopando con la lingua mentre le sue dita si fanno largo nel mio culetto. Apro leggermente gli occhi e vedo Luca in piedi dietro la moglie con il suo enorme cazzo in mano che si sta segando. La mano che un attimo prima era nella figa di Cristina ora si allunga verso il cazzo di Luca. Lui si avvicina e se lo lascia prendere. Lo tiro verso di me portandolo verso le mie labbra. Luca si avvicina al lettino ed io finalmente lo prendo in bocca. Inizio a fargli un pompino mentre Cristina sempre intenta a leccarmi la figa si è liberata del camice. Luca La sta masturbando. Il suo cazzo mi riempie la bocca. Lecco la cappella, lo succhio, gli mordicchio le palle. Tra le mie labbra il suo cazzo è duro come il marmo e non vedo l’ora di sentirlo tra le mie cosce.
Cristina smette di leccarmi ed io mi alzo da lettino. Sfilo le mutandine e la maglietta restando solo con le calzine. Mi siedo sul bordo del lettino aprendo le cosce. Con una mano mi accarezzo la figa allargando le labbra con le dita e allungo la mano verso Luca che no si fa pregare e si avvicina. Cristina prende in mano il cazzo del marito, si inginocchia e lo prende quel qualche secondo in bocca. Poi rialza e lo avvicina alla mia figa ormai pronta a riceverlo. Luca inizia a scoparmi mentre Cristina mi bacia in bocca. Il ritmo di Luca aumenta, Cristina mi bacia i seni mordicchiandomi i capezzoli ritti. Improvvisamente Luca estrae il cazzo dalla mia figa e lo punta sul mio buchino. Si ferma un istante a guardarmi. Sorrido, chiudo gli occhi e spingo la mia testa all’indietro in segno di totale abbandono. Luca spinge piano il suo cazzo nel mio culetto. Un breve istante di dolore. Cristina non smette di giocare con la mia lingua e mentre il marito mi scopa il culo lei mi masturb a la figa. Sono in estasi. Cristina sa bene come masturbarmi ed in breve mi porta all’orgasmo. Il ritmo non cala e poco dopo un altro orgasmo mi attraversa… poi un altro. Chiedo di fermarsi ma Cristina e Luca mi scopano senza tregua. E? stupendo come mi fanno venire in continuazione. Luca estrae il cazzo dal mio culo e Cristina si inginocchia per prenderlo in bocca. Capisco che Luca sta per venire e mi affianco a Cristina.
Ci contendiamo quel cazzo che sta per venire come due bambini con la caramella. Luca viene in bocca a Cristina che riceve il primo fiotto di sborra. Prendo di forza il cazzo di Luca e lo infilo in bocca ricevendo i successivi. Luca svuota le palle nelle nostre bocche ingorde del suo seme. Io e Cristina ci baciamo scambiandoci la sborra residua.
Luca si allontana dalla stanza. Cristina mi fa sdraiare ancora sul lettino. Prende dell’altro cotone e lo imbeve di un nuovo liquido. Lo passa sulle mie ferite. Mi da un bacio sulle labbra e mi dice posso rivestirmi uscendo dallo studio. Dopo qualche minuto rientrano entrambi, vestiti e professionali come all’inizio. Luca mi da una busta dicendomi di comprarmi una bicicletta nuova ed un nuovo paio di jeans.
Mi congedo da loro, lascio la loro casa. Il taxi che Luca ha chiamato per fare ritorno a casa mi aspetta già in strada. Salgo, do il mio indirizzo e parte. Apro la busta e trovo un biglietto da 500 euro ed un ringraziamento da parte di Luca e Cristina per il bel pomeriggio passato.
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17 anni fa
cpbilla,
22/29
Ultima visita: 2 anni fa
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La mia segretaria
La sua minigonna metteva in mostra le sue fantastiche gambe. era in quel momento
l'unica persona della mia eta' in ufficio, ed io la invitai per una bistecca. la
mia felicita' fu al massimo quando lei immediatamente accetto' il mio invito.
dopo la cenetta gina mi invito' a casa sua. ci trattenemmo a lungo ed avemmo
l'occasione di conoscerci meglio. mi fece capire chiaramente che desiderava
qualcosa da parte mia. la sua aggressivita' e la fiducia in se' stessa erano
notevoli. il suo aspetto rese la nostra serata indimenticabile. ad un certo
momento ci baciammo, gina prese l'iniziativa con un lungo e profondo bacio,
usava la lingua in un modo eccitante. si sfilo' la maglietta aderente ed io
iniziai ad accarezzare intensamente il suo busto, lei mi spinse indietro. ero
sdraiato e lei si adagio' completamente sopra di me, le baciai il seno mentre
sentivo le sue gambe muscolose e forti avvinghiarsi alle mie. stringevo a me il
suo corpo atletico, le mie mani accarezzavano i suoi muscoli provando sensazioni
piacevolissime; non potei fare a meno di domandarle cosa facesse per mantenere
il suo corpo in quelle meravigliosi condizioni."nella mia vita ho giocato al
calcio, a pallacanestro ed ho praticato ginnastica", mi rispose, "pero' non mi
sono mai fatto culturismo, ma le mie gambe sono forti ed attraenti. ma anche il
mio busto non e' male, cosa ne dici?"le feci dei complimenti circa il suo busto,
per tutta risposta gina mi porto' nella sua stanza da letto.mi coricai sulla
schiena e gina mi chiese se mi sarebbe piaciuto se lei avesse cominciato ad
allenarsi per avere un corpo con piu' muscoli. risposi che la cosa mi avrebbe
entusiasmato. aggiunsi che se avesse provato piacere ad allenarsi con i pesi le
avrei regalato un abbonamento in una fantastica palestra.il programma di
allenamento che io immaginavo per lei era dedicato soprattutto al busto, le
braccia e le spalle: le sue gambe erano gia' sviluppate in modo fantastico.gina
inizio' ad allenarsi ed il suo corpo reagiva rapidamente al programma intenso di
allenamento: aveva una struttura fantastica per sviluppare muscoli forti e con
dimensioni notevoli. pian piano prese sempre piu' entusiasmo, confrontava il suo
corpo con il mio, voleva metter su massa di muscoli per potermi sfidare su un
ring. un giorno la sfidai a picchiarmi sul petto. lei accetto', e dopo un paio
di colpi io mi sfilai la canottiera, la sfidai:"piu' forte, picchia piu' forte
che puoi, fammi venire i muscoli blu, se ci riesci!"riuscivo a sopportare i
colpi con facilita', ma notai che gina era velocissima e sarebbe diventata un
ottimo avversario per me, quando fosse piu' forte.iniziammo a tirare di boxe
regolarmente e con immenso piacere. gina era velocissima ed anche tecnicamente
molto brava, ma io ero molto piu' forte di lei. questo contribui' molto alla sua
formazione, imparo' ad essere sempre piu' aggressiva ed aveva un solo obiettivo
in mente:"un giorno ti battero', sono sicura!"passarono 5 mesi. gina aveva un
fantastico corpo muscoloso, molto piu' massiccio di quando aveva iniziato ad
allenarsi. la boxe fu messa in secondo piano. le gambe di gina erano molto
dotate e facilmente lei le allenava per migliorarle, i suoi sforzi erano
concentrati ad aumentare la massa muscolosa del suo busto e braccia. dopo un
altro mese i manubri erano diventati troppo leggeri. inizio' ad allenarsi con
alcune culturiste professioniste, mentre io mi allenavo presso la mia solita
palestra.il nuovo programma di allenamento inizio' a fare miracoli: la sua
muscolatura si sviluppo' in modo esplosivo. ero entusiasta del fatto che ora io
e la mia amica potevamo lottare senza grossi problemi della differenza fra i
nostri fisici: ci attaccavamo spesso a vicenda, ci allenavamo ad eseguire delle
lunghe sfide applicandoci vicendevolmente ai nostri corpi le tipiche forbici di
lotta con le gambe. lo facevamo in tutte le possibili posizioni anche quando
scopavamo.dopo alcuni mesi le nostre forze furono ormai alla pari. gina poteva
ormai dominarmi con facilita' era dotata di muscoli veramente grandi e forti, ed
era comunque molto sensuale. il suo corpo simmetrico le permise di iniziare ad
allenare intensamente anche le gambe. ben presto non potei piu' contrastare la
forza delle sue gambe, mentre il suo torace diventava sempre piu' forte e si
sviluppava. anche la forza della sua schiena, delle braccia e dei suoi pettorali
non fu piu' controllabile da parte mia.la mia amica era ora piu' forte e piu'
grossa di me, e piu' potente.lei mi piaceva sempre di piu' ma mi preoccupava
molto la sua superiorita' dal punto di vista fisico.dopo che lei per l'ennesima
volta mi supero' in una prova di forza durante una delle nostre quotidiane
sfide, decisi che avrei dovuto farla finita.lei avrebbe dovuto sostituirmi con
un uomo piu' forte e grosso di me, che le potesse dare tutto cio' che lei
desiderava.gina era ormai troppo aggressiva, troppo forte, anche se io sono
dell'opinione che una donna non e' mai sufficientemente forte e muscolosa.nel
frattempo mi trovai una nuova amica, e subito notai che aveva un potenziale
fantastico. la conobbi in un locale, la invitai a ballare: aveva due gambe
lunghe e muscolose sotto la minigonna cortissima. le sue braccia avevano degli
ottimi tricipiti, non ben bilanciati dai bicipiti che mi sarebbe piaciuto
vederle addosso. indossava solo la minigonna ed un top che le lasciava soperto
l'addome muscoloso e scolpito, era alta come me, ballava stringendosi a me,
sentivo il suo corpo forte e muscoloso, pieno di energia che io avrei potuto
fare esplodere. decisi che la avrei allenata nella mia palestra, aveva il
potenziale.le chiesi cosa faceva per mantenersi in forma, rispose con la sua
calda e sensuale voce:"molti sport, ma ora sto cercando una palestra per
allenarmi al culturismo, tu potresti darmi un aiuto, hai un fisico fantastico,
senti che braccia e che pettorali hai, voglio potere allenarmi ed un giorno
battermi a lotta con te......... e batterti!!!"
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17 anni fa
ClaudioMara,
29/35
Ultima visita: 2 anni fa
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Elena la cameriera....
Erano le due e quarantacinque di un venerdì sera qualunque, Elena era seduta ad un tavolo della birreria semivuota assieme a due colleghe di lavoro, Rosy e Nunzia. Svariava su una moltitudine di argomenti sorseggiando l'ennesima media chiara, quando i cinque fecero irruzione nel locale, armi in pugno, volti scoperti. Due di loro dovevano avere pressappoco la sua età , ventitré anni, gli altri erano sulla trentina, un italiano e un nordafricano, quello che sembrava il capo doveva avere una cinquantina d'anni, un fisico tarchiato, un tesone rotondo che pareva un mappamondo e due mascelle fuori misura. Praticamente un cinghiale. Il giovane più alto portava uno zozzissimo dread ed indossava una mimetica lisa oltre ogni limite, di quelle che si trovano a pochi euro al mercatino dell'usato ed imbracciava un piccolo mitragliatore dal manico corto, di quelli che usano i paracadutisti, che teneva con una sola mano. L'altro aveva un ingombrante revolver di grosso calibro, forse una quarantacinque, sproporzionata rispetto al fisico minuto. I due più anziani avevano rispettivamente un mitragliatore di fabbricazione russa uno, un'automatica l'altro. Il boss aveva anche lui un'automatica. Avevano gli occhi sbarrati e le pupille dilatate, tipiche di chi ha assunto sostanze chimiche di elevata potenza. Con pochi energici ordini ammassarono i pochi avventori presenti nel locale, una birreria sperduta tra le campagne, in un angolo della grande sala e li fecero sedere in terra. Si fecero consegnare l'incasso dal proprietario ribadendo la loro determinazione a suon di insulti e percosse. A questo punto avrebbero dovuto scomparire con il bottino e dileguarsi nella notte, ma non fu così… Elena era seduta in terra, stretta vicino alle sue amiche e tremava. Le labbra saltellavano come quelle di chi è rimasto troppo tempo al gelo d'inverno senza un abbigliamento adeguato, stringeva i pugni e pregava, chissà cosa e chissà chi. In quel momento Dio non c'era… ce n'erano cinque ed avevano il potere assoluto. Ciro, il giovane con il dread che impugnava il mitragliatore, posò lo sguardo su di lei mentre era intento a pompare nel culo la giovane ragazza che serviva ai tavoli, puntando la pericolosa arma che teneva in mano nel vuoto. Per un attimo Elena incrociò lo sguardo del giovane, vitreo ed assente, lo sguardo di un invasato, mentre cercava disperatamente di non ascoltare le urla di dolore della giovane barista. L'avevano fatta salire su un tavolo e l'avevano costretta a spogliarsi nuda, prima di metterla a novanta per soddisfare le voglie di Ciro. Elena chiudeva gli occhi e stringeva i pugni, pietrificata, mentre la giovane sventurata urlava e piangeva, rimbalzando contro il pesante tavolo. "Ehi, Ziro… abbiamo una provezzorezza…" abbaiava uno dei più anziani, riferendosi ai piccoli occhiali rettangolari che Elena era solita indossare. L'uomo era un mezzo deficiente, uno sbandato senza speranza, con un difetto di pronuncia che lo r endeva ancora più bizzarro. Elena era una bella ragazza… alta, mora, dai lunghi capelli ondulati, le labbra carnose e due occhi marroni pieni di vitalità . "Fatti...fare..un...pompino..." bofonchiò Ciro sempre intento a far danzare il suo bastone nella cavità ormai sempre più aperta. "Hiii... ghe buona idea..." rise il demente, mentre il suo sguardo idiota si accendeva in una luce di desiderio. "Vammi un bombino…!" intimò alla terrorizzata Elena puntandole addosso l'automatica. "Vammi un bombino o zbaro alla dua amiga…" ribadì puntando l'arma verso Rosy che si stringeva a Nunzia con il terrore dipinto sul volto. Elena respirò profondamente, quindi si alzò ed andò ad inginocchiarsi di fronte al deficiente, il cui sguardo si illuminò di follia nel vedere le grosse tette che si tuffavano nell'ampia scollatura della giovane. Ouzo, l'altro giovane aprì la bocca in un ghigno sinistro, accendendosi una sigaretta, mentre Mohamed era intento a tirarsi una pista sul tavolo. Il boss lo estraeva dalla patta mentre Ciro era intento a pisciare sul muro della cucina. La giovane cameriera, esausta ed in lacrime, ora accoglieva nel proprio sfintere anche il cazzone del boss, mentre Buba (il deficiente) tirava fuori l'unica cosa che aveva che fosse degna di nota e l'avvicinò alla bocca di Elena. "Cristo Santo..." mormorò Ouzo osservando sbalordito Elena che stringeva le labbra e pompava il grosso cilindro quasi fino alle palle. Il culo della giovane cameriera era ormai diventato la galleria del Monte Bianco mentre il boss, che era piuttosto piccolo di statura, saltellava sulle punte dei piedi facendosi rimbalzare sulle grosse natiche color latte. "Falle il pieno, Buba…!" gracchiò Ciro ritornando dal "cesso", mentre Mohamed che forse aveva osato un tiro leggermente eccessivo, cadeva pesantemente sulle ginocchia. "Zborrroooo…!" urlò Buba con le mani infilate nel reggipetto di Elena, premendo i palmi sui grossi capezzoli. Al quinto schizzo in bocca Elena si ritrasse e rigettò un'abbondante quantità di sperma sul pavimento, suscitando l'ilarità dei cinque sbandati. Le risa e i commenti dei compagni innervosirono Buba, che rifilò un pesante calcione sul naso di Elena, facendolo sanguinare. Si tamponò il naso con un fazzoletto che Rosy le porse con affetto e si sedette, continuando nel frattempo a vomitare sborra. La pluriinculata cameriera intanto cadeva in terra con un tonfo sordo, zampillando sangue e sperma dalla Fossa delle Marianne. Ora era Rosy a trovarsi nei casini… sdraiata a gambe aperte, completamente nuda, veniva invasa dai ventotto centimetri di uno scatenato Mohamed. Rosy aveva una particolarità : quando scopava rideva, rideva come una cretina. E l'effetto delle sue risate fu una vera e propria epidemia. E tra l'ilarità generale, il giovane Ouzo si avvicinò a Nunzia e le ordinò di fargli una sega usando solamente i piedi. Mentre Rosy rideva a crepapelle, la povera Nunzia si industriava nello sfregare l'esile oggetto tra i pie di, procurandosi un principio di crampi a causa dell'incessante movimento. Il giovane cominciava a diventare nervoso a causa della scarsa abilità della ragazza, così la sdraiò bruscamente per terra, le aprì la camicia, le abbassò il reggipetto e finì il lavoro tra le tette, schizzandole fino all'altezza del collo. Ma la tragedia era nell'aria… in un moto di follia rivoluzionaria, Pepe, il grosso barman nonché proprietario della bicocca, si alzò in piedi urlando "Adesso basta !" e lanciandosi dritto in direzione di Ciro, il quale d'istinto si scansò e fece partire una raffica, che centrò il povero Buba in pieno volto. E mentre Pepe ruzzolava clamorosamente abbracciando il vuoto, Rosy rideva a squarciagola in un orgasmo sfrenato, mentre sangue e pezzi di cervello le imbrattavano il volto ed il petto prosperoso. "Bastardo !" urlò rabbiosamente Mohamed indirizzando una scarica di mitragliatore in direzione di Pepe, che si era nel frattempo nascosto goffamente sotto un tavolo che gli nascondeva a malapena la testa. La raffica fu letale: diciotto colpi, dei quali ben dieci centrarono il bersaglio. Il boss cadde crivellato di colpi in un tonfo sordo. "Ti ammazzoooo…". Ora era la volta di Ouzo, che preso da una furia cieca vuotò il caricatore in direzione del tavolo. Quando Ciro vide Ouzo sparare, conoscendolo e sapendo che era mezzo cecato, cercò di rifugiarsi sotto un tavolo, ma fu inutile. Una pallottola centrò in pieno una padella appesa al muro e rimbalzò centrandolo in un occhio. Per un moto istintivo, del tutto casuale, dalla mitraglietta di Ciro partì una raffica che centrò in pieno Mohamed, aprendogli letteralmente la faccia in due. E mentre Mohamed cadeva pesantemente in terra privo di vita, lo scaltro Pepe si impossessava della pistola del boss, vuotandone l'intero caricatore sul torace di Ouzo, il quale indietreggiò per l'impatto dei colpi e cadde rovinosamente sulla stupefatta Elena, che ebbe un moto di stizza pechè nello scontro con il giovane ormai cadavere si spezzò un'unghia. Solo Ciro-con-un-occhio-solo rimase in vita, ma per poco. Quando Pepe lo servì in tavola erano le cinque meno un quarto e le ragazze si contendevano la parte più prelibata.
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17 anni fa
cpbilla,
22/29
Ultima visita: 2 anni fa
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La peggiore punizione
Sono una schiava da molto tempo, ma certe punizioni mi atterriscono ancora, a tal punto che dopo la terza volta ho deciso di non sottopormi più a questa tortura. E' una tortura che interessa varie parti del corpo della poveretta che la subisce: gola, tette, figa e piedi. L'ultima volta che ho subito questa atroce punizione è stata quindici giorni fa, esattamente il ventotto gennaio. Sono arrivata da uno dei miei tre Padroni attuali e ho trovato quattro uomini, oltre lui, ad attendere di assistere alla mia punizione. Sono stata subita spogliata dal Master e poi fatta "sfilare" nuda davanti ai quattro ospiti. Dopo che tutti i presenti hanno dato il loro consenso, è iniziata la preparazione della schiava e degli oggetti utili al compimento della punizione. Il Master mi ha raccolto i capelli sulla nuca, perchè il mio collo doveva essere libero, per intervenire in caso di emergenza nel più breve tempo possibile; mi ha fatto poi divaricare le gambe ed appoggiare i piedi su due pile di libri. A quel punto è stato posizionato lo strumento di tortura, appositamente attrezzato per il blocco del bacino e delle caviglie della slave. Cercherò di spiegarvi questo strumento, con la massima chiarezza possibile: è costituito da un palo di ferro, alla cui sommità c'è un fallo, anch'esso di ferro, regolabile in altezza. Questo palo ha una robusta base di cemento, simile a quella degli ombrelloni da spiaggia; nella parte inferiore del palo sono fissati due bracci, anch'essi regolabili, alla cui sommità ci sono cinghie in cuoio adatte al bloccaggio delle caviglie della schiava. Sempre all'altezza dei bracci, c'è un altro tubo in ferro che si sviluppa verso l'alto, terminando con un cerchio chiudibile, che va a bloccare il bacino, o meglio i fianchi, della torturata (lasciando però la possibilità al corpo di scendere verso il basso). Il Master ha posizionato lo strumento sotto alla mie gambe e ha sollevato il fallo in ferro fino a portarlo all'imboccatura della mia figa. Io non ero ancora bagnata a sufficienza e le labbra della mia figa facevano fatica ad allargarsi. Feci una smorfia di dolore sentendo la punta del fallo appoggiarsi alla mia figa, ma al Padrone questo non importa... anzi più dolore prova la slave e più felice è lui! Poi ha chiuso il cerchio di ferro ai miei fianchi, in modo che non potessi spostarmi dalla posizione iniziale e ha bloccato con le cinghie le mie caviglie ai bracci inferiori. Mi ha messo due forti clips sui capezzoli, tirando i mei seni verso l'alto e lasciandoli in tensione. Sono stata bendata e mi è stato messo un cappio la collo. Il Master voleva impedirmi di vedere quello che sarebbe successo dopo, ma io avevo già provato questa tortura presso altri Padroni e già immaginavo quello che sarebbe successo. A uno a uno, piede per piede, mi sono stati tolti i libri di appoggio e il Padrone mi ha invitato a rimanere sulle punte dei piedi, per sopperire all'appoggio. Cosa succede poi? Al posto dei libri vengono cosparsi sul pavimento, sotto le piante dei piedi della slave e a discrezione del Padrone, materiali diversi che possono essere puntine da disegno, piccoli cocci di vetro o sassini appuntiti. Io non sapevo che cosa avesse scelto per me il Padrone, ma speravo tanto che il materiale scelto fosse la piccola ghiaia, che è la meno invasiva per la povera schiava. E invece... Io mi reggevo sulle punte dei piedi, pur sapendo che dopo un certo punto, non si riesce più a rimanere in questa posizione scomoda e infelice. E si cede di schianto! Ad un certo momento, come previsto, cedetti di schianto: il mio corpo scese verso il basso e nelle piante dei miei piedi si conficcarono... tante, ma tante puntine da disegno, provocandomi diverse ferite con conseguente uscita di sangue. In questi casi non è nemmeno possibile alleggerire la pressione di un piede, perchè si finisce per caricare ulteriormente l'altro. Gridai per il dolore ai piedi, ma il mio urlo venne soffocato dal cappio che avevo intorno alla gola, che inesorabilmente si strinse, facendomi diventare difficoltosa la respirazione. Ai miei occhi affiorarono le lacrime, mentre mi venne una forte tosse, dovuta al senso di strangolamento e dalla mia bocca iniziarono ad uscire fiumi di saliva. Ma il dolore non finiva qui: le mie tette ricevettero un colpo terribile e i miei capezzoli si allungarono, provocandomi un enorme dolore. In questa punizione anche la figa deve sopportare un certo dolore, in quanto il fallo in ferro penetra nel buco della schiava, o se volete il corpo della schiava "scivola" sul cazzo, dilatandolo in modo impressionante. Il fallo è molto grosso e per quanto una sia dotata... si ha sempre la sensazione di avere la figa "spaccata!". Non esiste un tempo di sopportazione uguale per tutte le schiave, dipende dall'abitudine a soffrire e dalla capacità di resistenza al soffocamento. E' chiaro che in queste situazioni, sta al Padrone avere la sensibilità di liberare il collo della schiava, prima che sorgano problemi irreversibili. Mi liberarono il collo e poi, dopo avermi liberato da tutte le costrizioni, venni sollevata dal cazzo di ferro da due uomini. I miei piedi vennero ripuliti dalle puntine e le mie piante vennero disinfettate adeguatamente. Poi venni portata sul grande letto per essere sodomizzata a piacere dei presenti. Mi sono ripromessa che questa è l'ultima volta che mi presto per questa tortura. Spero di resistere alla tentazione!
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12 anni fa
soniaslave,
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Ultima visita: 11 anni fa
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L'ingoio al cinema
Una mia amica mi raccontò un giorno....
Il tutto, tremendamente vero, è successo molti anni fa, esattamente nel 1995. Ancora non conoscevo l’uomo che sarebbe diventato mio marito; ero una ragazza normale che lavorava come assistente alla clientela in una azienda che produceva software per i POS. Ovviamente nel 1995 i POS utilizzavano software che oggi sarebbero antidiluviani e necessitavano di assistenza continua anche nei giorni festivi.
Io lavoravo dal mercoledì alla domenica compresa: era abbastanza pesante ma avevo due giorni interi di riposo ed ogni tanto li utilizzavo per fare shopping o per passeggiare, anche da sola, per le vie del centro. Un martedì di aprile ho preso l’autobus per andare in centro: erano le 11:00 ed il mezzo era abbastanza affollato.
Ero in piedi quando sento una persona terribilmente vicina: mi giro di scatto,quasi d’istinto e vedo un uomo sulla quarantina (io all’epoca avevo 25 anni) che era a pochi millimetri da me e che ovviamente guardava dall’altra parte. Io non la presi male, anche perché non aveva fatto “la mano morta”, non potevo dirgli niente, potevo solo spostarmi ma non lo feci perché era un bell’uomo, alto, moro bellissima presenza. Io quel periodo non stavo con nessuno, anzi erano otto mesi che avevo rotto con un ragazzo.
Per tutto il tragitto, durato circa 15 minuti, io sono stata ferma in piedi e lui a pochissimo da me: devo dire che la situazione mi interessava, non mi dava fastidio, mi intrigava. Scendo alla mia fermata, una via parallela al corso principale della mia città, e lui fa altrettanto. Cammino circa tre/quattrocento metri fermandomi ogni tanto a delle vetrine e lui mi segue, finchè mi giro ci guardiamo, anche se a distanza, a lungo ma lui non si fa avanti. Ho capito che forse voleva soltanto una avventura: mi sono detta “ perché no?” A pochi passi da me c’era un manifesto di un film che proiettavano in un cinema a poche decine di metri, aperto dalle 10:00 (per via degli studenti che marinavano la scuola).
Mi incammino, entro: era un cinema che aveva due sale: nella sala grande era in programmazione un film che adesso non ricordo, mentre nella sala piccola, ma veramente piccola, programmavano FERMO POSTA di Tinto Brass. La sala grande purtroppo era chiusa ed era aperta solo quella piccola: feci per ritrarmi quanto sulla porta del cinema appare lui. Mi convinco ed acquisto il biglietto, seguita a ruota da lui. Entra nella saletta ed era appena finito il primo spettacolo quindi le luci erano accese. Seduti c’erano quattro uomini abbastanza adulti, uno addirittura anziano, e vado a sedermi all’ultima fila, sola. Lui si posiziona in piedi dietro l’ultima fila ma lontano da me. Si spengono le luci, guardo a sinistra e vedo i bagni: per la miseria, penso, sono venuta a sedermi proprio vicino i cessi !. Dopo cinque minuti sento che lui si avvicina, stando sempre in piedi, alle mie spalle. Passano i minuti e non succede niente; il film era molto spinto e francamente avevo incominciato a guardarlo con interesse. Più tempo passava e più mi eccitavo non per la situazione con l’estraneo, di cui mi ero quasi scordata, ma tanto per il film veramente bello.
Dopo circa 15/20 minuti all’improvviso sento una mano sul mio seno destro: mi volto di scatto ed era lui che come se niente fosse guardava il film e toccava il mio seno (una discreta quarta sotto un golfino rosso attillato). Mi volto guardo anch’io il film mentre lui continua sempre più “voracemente” a palparmi le tette. Mi sento molto eccitata, allargo le gambe, portavo un pantalone elasticizzato, metto la mia mano sulla passerina e comincio a toccarmi. Sento da dietro una lampo che si apre, mi volto e lui tiene fra le mani il suo cazzo, per la verità non lungo ma abbastanza grosso. Non riesco a rigirarmi, che lui lascia le tette, prende la mia testa e la spinge contro il suo cazzo. Mi sentivo eccitatissima, smetto di toccarmi, e con le mani afferro il suo culo per spingere ancora di più dentro la mia bocca il suo cazzo, duro sino all’inverosimile. Se ne viene come una fontana in bocca ed in gola; mentre lui si gira e chiude la lampo io mi giro per sputare via il suo sperma. Mentre lo stavo facendo, si accendono le luci.
Mi rialzo e vedo che gli altri uomini mi guardano. Io arrossisco e penso “ mi avranno vista?”. No cavolo, mentre facevo il pompino all’estraneo emettevo mugolii sempre più intensi e sicuramente mi avranno vista. Sto ferma, intenzionata ad andarmene appena inizia il secondo tempo. Si spengono le luci, neanche il tempo di accorgermene, e tre dei quattro uomini presenti si alzano e si dirigono verso di me. Pochi passi e si siedono a fianco, uno a destra e due a sinistra. Immediatamente tirano giù la lampo ed iniziano a masturbarsi. Io era impietrita, non sapevo cosa fare, se magari gridare o scappare via. Ma loro si masturbavano soltanto, non mi stavano toccando o trattando male. Io li vedevo e più passavano i minuti e più ero sorpresa. Non nascondo che dopo poco, questo loro masturbarsi guardando un po’ il film ed un po’ il mio seno, mi piaceva. Uno di loro infine mi dice “ signorina, posso toccarla?” questa domanda mi lasciò di sasso. Mi dissi che erano probabilmente degli uomini seri ma terribilmente infoiati. Gli dissi sottovoce di si e lui incominciò a toccarmi le cosce, quello a destra vedendo l’altro anche lui mise la mano sulla coscia ed iniziarono a toccarmi; passarono poi alle tette mentre il terzo si alza viene davanti a me si abbassa ed incomincia a baciarmi da sopra i pantaloni la passerina.
Ero eccitata in maniera quasi bestiale; loro al contrario dell’estraneo erano dai modi gentili e che ti mettevano a proprio agio, ed io mi sentivo bagnata fradicia. Il terzo poi toglie i miei pantaloni e gli slip ed incomincia a leccarmi avidamente la fica. Poi, i due ai miei lati mi alzano piano, al mio posto si siede uno di loro con l’intenzione di penetrarmi. Mi siedo sul suo cazzo e prendo a saltare e gemere mentre dà forti colpi di reni. Davanti, in piedi, ai miei lati si posizionano gli altri due, e gli prendo in bocca a turno i loro cazzi molto duri e carnosi. A turno mi impalano tutti e tre e tutti e tre ricevono un pompino. Infine mi prendono, mi girano e mi mettono a pecorina sulla poltrona con la testa rivolta verso dove prima ho fatto il pompino all’estraneo. Uno gira verso di me, me lo mette in bocca e dopo alcune pompate mi viene in gola mentre un altro da dietro mi lecca la passerina ed il culo. Così fanno tutti e tre, non ho mai visto tanto sperma in tutta la mia vita, anche se lo sperma lo buttavo subito fuori.
Mi salutano con un bacio sulla guancia e se ne vanno. Io ero completamente sfinita; non scopavo da più di otto mesi, non so neanche io quanti orgasmi ho avuto. Mi distendo sulla poltrona, dopo essermi un po’ ricomposta, e chiudo gli occhi. Dopo forse 5 o 10 minuti mi ritrovo il quarto uomo che all’inizio era presente in sala. Il cinema, tranne noi, era completamente vuoto, ma io presa dalle scopate precedenti, di questo anzianotto me ne ero completamente scordata. Mi guarda sorridente, avrà avuto circa sessant’anni, ma i modi erano molto signorili.
Comincia a toccarmi, mette la mano nei miei pantaloni elasticizzati e comincia a toccarmi il clitoride. Io butto la testa all’indietro e ricomincio a bagnarmi e a godere: me ne vengo e lui soddisfatto mi dice “ mi fai venire anche a me?” si tira fuori il cazzo, invero un po’ piccolo, io mi inginocchio mentre lui rimane seduto lo prendo in bocca ed inizio a fargli un pompino. Mentre spompinavo dice “ sto per venire, ma ti prego non buttare via lo sperma, lo sperma è salute, è vita e non fa male anzi è tutta vitamina”. Fino ad allora io non avevo mai ingoiato lo sperma perché mi faceva un po’ schifo, ma lui lo disse con una voce talmente tranquilla e saudente, quasi come se io dovessi ingoiare lo sperma di qualcun altro, che lo feci.
Lui venne a fontana, mi prese il viso molto dolcemente con una mano sotto il mento, mi avvicinai al suo viso, mi disse “ apri la bocca senza ingoiare” lo feci poi mi disse “ingoia” lo feci. Il sapore era buono e lui era stato dolcissimo. Mi baciò e mi disse di farmi trovare qui il martedì successivo. Ebbi una storia con lui durata sei mesi e tanti litri di sperma ingoiati.
msn [email protected]
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16 anni fa
Alberto,
19
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Visita di lavoro
Io e mia moglie abbiamoun'attività dove proponiamo attrezzature impianti e macchinari.Io eseguo e faccio eseguire i lavori e Lei mi segue come impiegata e anche se necessario a fare dei sopraluoghi.Mia moglie è una bella donna,bionda,alta 1,63 circa,un bel culo e un bel paio di tette da 4° misura.Non si veste praticamente mai in maniera provocante,se non poche volte e dopo mie insistenze e comunque mai in presenza di estranei.Siamo stati contattati da un facoltoso ingeniere per un sopraluogo alla sua villa,perchè interessato ad un ns. articolo veramente comodo.Fissato il giorno dell'appuntamento,dico a mia moglie: “ Se riusciamo a coinvolgere l'Ingeniere, per noi sarà un successo dopo l'altro e potremo finalmente raddrizzare le sorti della ns. azienda e della nostra vita”.E Lei mi rispose “Perchè ?, cos'ha di così importante questo ingeniere?” E io gli rispondo “Sai,chi mel'ha presentatomi ha detto che,oltre ad essere un ottimo imprenditore,conosce tantissima gente che avrebbe un profilo di cliente tipo a misura per le ns. Attrezzature”. E Lei di rimando “Già e chissà cosa vorrà in cambio di questi favori, magari una percentuale altissima”. “Io non credo, e comunque magari si accontenta di sbirciare le tue splendide tette” Lei si girò verso di me fulminandomi con gli occhi e mi disse “Io non ho nessuna intenzione di fargli vedere le mie tette”
“Lo so tesoro,lo so,l'unica cosa che ti chiedo è di vestirti un po'...sexy..provocante,dopotutto sei una gran bella signora e ti chiedo questo per noi, per far decollare la ns.attivià,la ns.vita,dopotutto”
“ E secondo te sentiamo,come dovrei vestirmi?” mi chiese Lei spazientita.Io le risposi “Dovresi mettere la tua bella giacca bianca senza nulla sotto con slacciato solo il primo o al massimo il secondo in modo di far intravedere le tue splendide tette.Con la gonna che si abbina,quella corta appena sopra il ginocchio”.
Mia moglie mi guarda e mi dice “Ma sei scemo?,vuoi che faccia la puttana per vendere le ns. attrezzature?”
“Guarda che non devi mica farti scopare.cosa vuoi che sia se ti sbircia le tette ogni tanto,è solo per rendere più piccante ed eccitante la cosa,e poi essere apprezzati per il proprio fisico non è un offesa”
Mia Moglie brontolò fra sé e sé,poi si diresse in camera a prepararsi,quando ne uscì rimasi senza fiato e mi pentii di quello che le avevo chiesto,sotto la giacca allacciata solo con gli ultimi due bottoni non aveva indossato niente e si intravedevano benissimo le sue splendide tette e avvicinandosi a me disse “Sei contento ora?”
Io quasi balbettando risposi,”Credo proprio che riusciremo ad ottenere un ottimo affare.”Durante il tragitto,in macchina avevo il cuore che batteva all'impazzata mentre Lei sembrava molto tranquilla,io ogni tanto guardavo al mio fianco e seduta oltre a vedere mia moglie vedevo una gran bella gnocca e seduta sul sedile la giacca era sufficentemente aperta da permettermi di vedere chiaramente buona parte delle sue bellissime tette compresa anche parte del capezzolo,che non sapevo se era semirigido per via del contatto con la stoffa della giacca o per una certa eccitazione di mia moglie,ad un certo punto mi disse: “Sai penso che hai ragione,dopotutto la ns. attività è molto importante e quindi credo sia giusto,se necessario anche esibirsi un po' per riuscire ad ottenere dei risultati soddisfacenti”
“Lo penso anch'io,dopotutto qualche sbirciatina non ha mai ucciso nessuno e se uno pensa che sei una gran gnocca,lo pensa anche se tu non lo assecondi.
“Sai,”riprende Lei “ le mie reticenze sono dovute al fatto che non credo di essere quella gran gnocca che dici”
“Lascia agli altri giudicare”.Come per sottolineare le mie parole stavo supernado un camion e l'autista sporgendosi dal finestrino non poteva far altro che ammirare dall'alto lo spettacolo delle tette che si intravedevano e suonò un paio di volte il clacson salutandola calorosamente.
“Come vedi stai già interessando qualcuno”dissi io.
“Probabilmente è uno che non vede un paio di tette da molto”.
Dopo poco arivammo nella città di residenza de ns cliente ed avendo il navigatore satellitare guasto,per trovare la via chiesi a mia moglie di chiedere informazioni ai passanti,io facevo apposta a fermarmi quando vedevo dei ragazzi o degli uomini,mia moglie doveva sporgersi un poco per poter chiedere informazioni e le pieghe della sua giacca mettevano in evidenza buona parte delle sue tette che i passanti interpellati non si facevano sfuggire,lanciando lunghe occhiate vogliose,alcuni poi si dilungavano in spiegazioni senza senso e dopo i primi due mia moglie capì la situazione,ma anziché chiudere qualche bottone si sporgeva di più e si divertiva anche lei a vedere l'effetto che faceva agli uomini.Ce ne fu uno,un ragazzotto che più audace di altri,coi movimenti delle mani per indicare la via,sfiorò le tette di mia moglie,lei accortasi cercò di spostarsi all'interno della macchina ma lui allora si appoggiò al finestrino e non staccava gli occhi dalle tette di mia moglie e continuando a gesticolare ogni tanto toccava le tette,finchè probabilmente al limite infilò proprio una mano nella giacca e palpò la tetta stuzzicando un po' il capezzolo.Dopo un attimo di smarrimento,mia moglie iniziò a imprecare verso di lui ed anch'io dicendogli di togliere le mani,lui si ritrasse chiamando mia moglie troia e puttana,noi allora ripartimmo e dopo un attimo di silenzio scoppiammo a ridere.Io dissi a mia moglie “aalora,hai visto che effetto fai agli uomini?”lei rispose “ok ma questi devono essere tutti morti di seghe,l'ultimo poi penso che non vedeva un paio di tette da un secolo” “Cosa hai provato..?” gli chiesi “mah..all'inizio non ho pensato a niente,poi un po' mi sono eccitata,ma poi mi sono arrabbiata ed ho reagito”.Proseguimmo il ns. viaggio finchè non trovammo l'abitazione del cliente in questione,e dopo avere esaurito i convenevoli di rito,ci dirigemmo verso il giardino o per meglio dire verso il parco.Il proprietario era un signore distinto di bell'aspetto,sulla cinquantina conun fisico non eccessivamente appesantito ed era stato molto premuroso con mia moglie non lasciandosi però sfuggire la sua generosa scollatura,senza però insistere eccessivamente.Dopo avere ispezionato le varie zone del giardino ed esserci fatti un'idea del da farsi,ci dirigemmo verso il punto di allaccio,abbastanza ombreggiato,con diversi alberi e cespuglied il cliente mi chiese se era possibile fare una piccola dimostrazione,allora io mi diressi a prendere il necessario lasciando mia moglie con lui
il quale iniziò a fare dei complimenti galanti ma sicuramenti indirizzati alle sue splendide tette,parzialmente in vista,mia moglie civettava con lui e i suoi movimenti mettevano sempre più in evidenza le sue splendide tette.Quando ritornai misi in prova la macchina e la osservammo,io un po' più avanti e lui dietro a mia moglie che ogni tanto dava delle occhiate alla scollatura e penso riuscisse ad intravedere anche i capezzoli.Io seguivo la macchina mentre loro erano un po' più dietro ed ad un cero punto,protetto dai cescpugli,iniziò a palpeggiare il culo di mia moglie,me ne accorsi perchè lei sbarrò gli occhi e si voltò dicendo “Ma come si permette...........” e lui rispose “ bhè vede signora,lei è una gran bella donna ed il suo abbigliamento non mi ha lasciato indifferente,la macchina è interessante,ma per gestire il mio parco ce ne vorrebbero parecchie,e sa se lei fosse carina con me” mia moglie rispose “Ma vada a fare..........” intervenni io che dissi “ cara puoi venire un attimo?” interrompendo mia moglie che indispettita si avvicinò a me e le dissi “che cosa succede?” “ il porco mi ha toccato il culo e mi ha chiesto di essere carina con lui se vogliamo che comperi le macchine” “certo sarebbe un bel colpo” dissi io “ ma sei scemo,vuoi diventare cornuto per qualche macchina?”
“per qualche toccata non si muore di certo e ricordati che abbiamo investito parecchio e poi se non te la senti,non ti obbligo” mia moglie stava per controbattere ma poi disse solo “vedrò come si mettono le cose” così dicendo slacciò ancora un bottone della giacca e le sue tette erano quasi completamente fuori e camminando ondeggiavano in maniera sublime,io avevo il cazzo durissimo,”spero di non avere creato problemi” disse il cliente “per niente “rispose mia moglie.Lui allungò una mano verso le tette e con le dita iniziò a giocare con i capezzoli. “Molto Bene,vedrà che non se ne pentirà” disse lui mia moglie si voltò verso di me e lui insinuò la mano nella giacca palpando avidamente le tette con una mano e con l'altra prese mia moglie per i fianchi e si appoggiò al suo culo e da come lei strabuzzò gli occhi lui doveva avere il cazzo in tiro ed iniziò a struscirsi contro e mia moglie lo assecondava,io intanto a distanza,ma vedevo tutto avevo il cazzo in tiro,vedere mia moglie palpata da un altro mi eccitava in maniera incredibile.Lui la baciava sul collo e continuava a toccarle le tette,mia moglie socchiudeva gli occhi e mandava la testa all'indietro
finchè lui le sussurrò nell'orecchio,dai tiramelo fuori che sta scoppiando.Mia moglie allungò la mano,gli sbottonò i pantaloni ed estrasse un cazzo veramente grosso e duro ed inizò a menarlo,dapprima lentamente e poi sempre più velocemente e anche lui palpava sempre più furiosamente le tette.Io vedevo tutto ero immobile stupito ed eccitato al tempo stesso.Loro andavao avanti,mia moglie sembrava in estasi,poi lui la voltò la baciò con la lingua limonandola violentemente poi la spinse sulle spalle per farla inginocchiare,lei si voltò verso di me un attimo e senza smettere di segare il suo cazzo si inginocchiò,iniziò dapprima a leccarlo e segarlo e poi lo prese tutto in bocca iniziando un pompino coi fiocchi leccando ogni tanto tutta l'asta e poi giocare con la cappella durissima.Lui le mise una mano sulla nuca e le impose il ritmo quasi di una scopata,il tipo stava scopando mia moglie in bocca,io intanto mi ero avvicinato ed avevo tirato fuori il mio cazzo ed avevo iniziato a menarlo,ero eccitatissimo.Mentre lei spompinava il tipo,io mi sono avvicinato allora lei ha preso il mio cazzo in mano e si alternava con la bocca sui due cazzi,facendomi impazzire di voglia,il tipo mi disse “sua moglie è proprio una gran troia”.Poi il clente ha iniziato palparle il culo e a sollevarle la gonna,poi si è portato dietro di lei,che continuava a spompinarmi,le ha sfilato il perizoma e si è inginocchiato dietro di lei.Ha sfregato per un po' il suo cazzo sul culo di mia moglie e lei sculettava,la troia e poi di colpo l'ha penetrata.Mia moglie ha strabuzzato gli occhie mi ha guardato intensamente,senza mai mollare il mio cazzo anzi aveva accellerato il pompino,mentre il cliente iniziava a scoparla,prima lentamente,poi sempre più velocemente.Vedevo mia moglie eccitata spompinare me e farsi scopare da un perfetto sconosciuto alla pecorina,vedevo le sue tette ballare ritmicamente,sentii crescere la sborra nel cazzo e quasi senza accorgermi venni in bocca a mia moglie che bevve tutto senza mai mollare il cazzo deglutendo la sborra che usciva copiosa dal mio cazzo,mi stava svuotando le palle,godevo come un pazzo.Anche il cliente aumentò il ritmo della scopata ed iniziò a grugnire frasi “troia...puttana....ti riempio la fica ........puttana.ahhhhh....ahhhh”mia moglie non prende nessun tipo di contraccettivo ma in quel momento era troppo eccitata e troia per pensarci e dopo poco il tipo disse “vengo.troia ti riempio.puttana.......”e riempì di sperma caldo la figa di mia moglie che godeva come una pazza continuando a succhiare e a segare il mio cazzo gocciolante,poi mi guardò negli occhi e mi disse, “sei contento ora di avere una moglie troia e di essere cornuto?”Il tipo tirò il suo cazzo fuori dalla figa di mia moglie ancora duro,si coricò su di lei e palpandole le tette,le sussurrò all'orecchio “mia bella signora,non è ancora finita” mia moglie mi guardò con gli occhi sbarrati,mentre il cliente strusciava il suo cazzo sul culo di mia moglie e poi lo puntò con decisione sul culo e mentre mia moglie si dimenava per non voler prenderlo nel culo,lui puntò la sua grossa cappella sul culo di mia moglie e diede un colpo violento,mia moglie urlò e lui gli piantò il cazzo fino alle palle nel culo.
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21
18 anni fa
admin,
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La troia in autostrada
Quella sera avevo appuntamento con Roberto un ragazzo con chi mi ero gia incontrata 2 volte in un parcheggio di un grande centro commerciale.
Quando sono arrivata lui era gia li. Son scesa della macchiana e lui dal finestrino "ciao bella troietta... sali in macchina che ti porto a divertire ! poi la tua macchina la recuperiamo dopo... e non fare domande... tanto non ti dico nulla !"
Sono salita in macchina e Roby si e messo subito a guidare sicuro di se... dicendomi "hai fatto la brava ? sotto la minigona cosa porti ?" e io "nulla come mi hai detto tu..."
Strada facendo ci ritroviamo in autostrada ed er sempre piu curiosa... pensando che mi voleva portare in qualche prive...
Ma dopo pocchi kilometri mise la freccia... era una piazzuola di riposo...
"vedi come e bravo il tuo Roby ! non e geloso e ti porta a divertire ! vedrai quanti cazi per te !"
Era per me la prima volta in piazzuola autostradale e la cosa mi impauriva un po... ma mi eccittava tantissimo !
C'erano delle macchine e dei camion...
Roby dopo avere fatto un giretto decide di accostare un bel ragazzo che era fuori dalla sua macchina fumando una sigaretta : "ciao ! ti piace la mia amica ? una gran troia ! che ne dici te la impresto ?"
e il ragazzo : "gran bella ragazza... pero io sono gay... come d'altronde quasi tutti questi ragazzi in macchina... vi conviene provare dalla parte dei camion...
La serata iniziava bene !!!
Roby fece il giro, si fermo tra due camion e appena spento il motore mi disse : "dai scendiamo !"
Siamo scesi e Roby si e messo le spalle contro la macchina tirandosi fuori il cazzo e diciandomi : "dai inizi a succhiare che se vedono che sei una brava poca arrivano..."
Scendendo della macchina e dando un occhiata in giro avevo notato nella cabina del camion dietro di noi un bel ragazzo...
Senza farmelo dire due volte ho preso il cazzo in bocca e ho iniziato pian piano a farlo crescere in bocca (e una cosa che adoro !)... e poi a succhiarlo con gusto e devozione...
Dopo meno di due minuti ho sentito la porta del camion e prima che potesse girarmi a guardare Roby mi prese la testa dicendomi : "si dai sta arrivando tu continua a ciucciarmelo !"
Stavo spompinando con ardore e il camionista si e messo dal mio fianco guardandomi... e Roby : "dai tiratelo fuori che quest vacca non e mai sazia !"
Il ragazzo non se lo e fatto ripetere due volte e si tiro fuori il cazzo gia duro !
Ho iniziato quindi a dami da fare con i due cazzi e loro non erano gelosi... anzi mi spingevano in continuazione sul cazzo dell altro per farselo succhiare entrambi ! era bellissimo passare da una mincchia all'altra incoraggiata dalle loro voci che dicevano "che brava porca ! si vede proprio che le piace il cazzo in bocca !"
Stavo continuando a darmi da fare ho avuto un sussulto quando ho sentito delle mani sulle chiappe... volevo girarmi a guardare chi fosse ma i due erano scatenati e mi avevano afferata per i cappelli senza permettere di smettere... senti dietro di me un movimento e con grande piacere senti una lingua calda sulla mia fica bagnata ! Non vedevo chi era pero sentivo la sua splendida lingua andare dalla fica al culo cercando il piu possibile di entrare nei mei bucchi !
Poi l'ho sentito sputtarmi sulla fica e ho capito che stava per chiavarmi !
Roby li disse dandoli un preservativo "amico mettiti il capucio !"
Ho sentito strappare la busta e in un attimo avevo un gran bel cazzo appogiatto alla fica ! Me lo strofinava sopra e io davo colpi di reni invitandolo ad entrare... Poi di colpo me lo infilo e inizio a chiavarmi senza tanti complimenti dandomi colpi cosi forti che riuscivo difficilmente a continuare a succhiare !
Ed e infatti in nel momento che mi era uscito un cazzo di bocca che mi accorse che due altri tipi si erano messi al mio fianco con i cazzi di fuori !
Presa dall'eccittazione che saliva sempre di piu mi rimise a succhiare di piu bella... a tale punto che il camionista non faccendocela piu mi sborro in faccia !
Fu come un invito per i due ultimi arrivati che senza parlare hanno subito messi davanti alla mia faccia due bei cazzi duri !
Era bellissimo ! Tre cazzi da succhiare mentre un'altro continuava a chiavarmi ! Pero anche quello dietro ansimando e urlando "che vaccaaaaaaa" togliendosi il preservativo mi innondo le chiappe di buon succo.
Roby disse : "ce un volontario ?" tenendo in mano un altro preservativo.
Uno dei due ragazzi lo prese e vene a piazzarsi dietro di me...
Roby li disse "sputtale sulla fica che a sta porca piace !"
Io continuavo a succhiare questi due cazzi e il terzo inizio a chiavarmi la fica ! Che delizia !
Duro un bel po finche Roby disse : "dai che adesso li voglio fare il culo ! Lasciami il posto e fatti finire con la bocca !"
Roby si mise dietro mi accarezzo prima la fica poi il bucchetto sputtandoci per bene e appoggio la capella... poi inizio a penetrare pian piano...
Una volta dentro ha iniziato ad incularmi severamente come tanto piace a lui e mi sentivo veramente la piu gran troia di questa terra !
Nel fratempo continuavo ad alternare in due cazzi in bocca...
Inutile dirvi che avevo la fica grondante...
Uno dei due cazzi che succhiavo si svuoto sulla mia faccia e Roby inizio ad ansimare sempre piu forte...
Mi sono data da fare anche con il cazzo in bocca in modo che praticamente nello stesso momento mi son presa una bella sborrata in faccia e una sulle chiappe !
Stavo anchio raggiungendo l'orgasmo e disse : "ancora ancora fattemi sentire i cazzi... !"
E loro mi passavano i cazzi chi sulla faccia e chi sul culetto...
Ahhhhhhhhhh fu bellissimo !
Roby mi ha portato altre 3 volte in autostrada poi purtroppo si e trasferito a Napoli e non ci vediamo piu... tranne l'estate scorsa quando son stata da lui e i suoi amici in vacanza... pero questa e un'altra storia !!!
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49
15 anni fa
admin,
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01 aprile 2010
Io e mio marito per un tranquillo fine settimana decidiamo di andare fuori in una zona di mare per vedere di fittare un appartamento per la stagione estiva. Serata tranquilla, faceva caldo, decidiamo di andare a cena in un ristorante di TORTORETO lungo il rettilineo che costeggia il mare . Cena stupenda, nonostante il periodo, usciamo intorno alle 22,20 e decidiamo di fare una passeggiata lungo il marciapiede o pista ciclabile . Lungo il lato Dx a scendere, vi sono bancarelle di ogni tipo, con ragazzi di colore che vendono roba varia, mio marito si avvicina ... ed incomincia a vedere e selezionare dei CD musicali .... Io mi avvicino e do un occhiata anche io .... muovendomi verso le bancarelle successive .... dove si vendono anche borse . Vengo attratto da una bancarella dove un blacK vende borse di marca ed incomincio ad esaminarle . Il black, un ragazzo senegalese di 25 anni, si avvicina ed incomincia ad offrirmi borse varie . Io ogni tanto mi chino per vedere gli oggetti e non mi accorgo che il black mi guardava in mezzo alle gambe .... pensate che quello stronzo di mio marito mi obbliga a non mettere mai gli slip, quindi immaginate cosa inavvertitamente gli ho messo in faccia. Mi alzo e chiedo il prezzo ..... lui mi risponde per TE solo 50 € e mi mette una mano sul viso ..... accarezzandomi .... Cosa intendi per TE ? gli dico io ..... e lui : SEI UNA BELLA DONNA E MI PIACI .... e ride .... Ho un attimo di smarrimento .... faccio un po di passi indietro e lo vedo appoggiato sulla panchina ... toccarsi il cazzo con la mano sotto la sua enorme mantella .... all'improvviso solleva la tunica e ..... mi fa vedere un cazzo nero enorme (poi scopriro che misurava 25 cm come da foto del profilo) ....resto spiazzata ma subito mi riprendo, lo chiamo a me e gli dico : VUOI VENIRE IN HOTEL CON NOI ? Lui risponde : SI PERO' DOPO LA MEZZANOTTE . OK gli faccio io, allora ti mando a prendere da mio marito qua per mezzanotte OK ? Va bene risponde lui ! Mi ricongiungo a mio marito, lo metto al corrente di tutto ed andiamo in albergo, situato in un villaggio poco distante, dove puoi entrare ed uscire con chi vuoi senza alcun problema . Alle 24,00 mio marito va a prenderlo e dopo 20 minuti mi trovo in camera quello splendido stallone nero (NON E' UN PARAGONE E' LA VERITA') che incomincio a spogliare fino a farlo stare completamente nudo sul mio letto..... io mi ero fatto trovare in vestaglia rossa e calze autoreggenti nere .... Sorpresa : il ragazzo si cura e profuma da invidiare anche un vip .... ha indossato una cordicella al basso ventre che gli da un aria particolare di potere e possenza . Gli spieghiamo tutto per metterlo a suo agio ..... Incomincio a leccarlo, succhiarlo tutto .... mentre mio marito mi fotografa e mi riprende con due telefonini .... Quando vedo il suo cazzo bello dritto e duro ... lo facci distendere sul letto in orizzontale e mi ci siedo sopra facendolo entrare piano piano in figa ..... Lo sentivo cm x cm ..... fino a quando ha incominciato a muoversi e da allora non ho capito più niente perchè ho incominciato a godere come non mai ..... BELLO, INCREDIBILE, PIACEVOLE ..... Mi sono rigirata per farlo vedere a mio marito come mi penetrava ..... Poi mi sono messa a pecora, che è la mia posizione preferita, è mi sono fatta inculare ...... DIVINO, CELESTIALE ..... sentivo il culo aprirsi ed un calore e piacere enorme possedermi ..... Mio marito era anche lui in preda ad un'eccitazione pazzesca ..... allora ho deciso di approfittarne e facendolo distendere di nuovo .... l'ho fatto entrare nel mio culo .... e mettendomi di fronte a lui ... l'ho invitato a penetrarmi in figa ..... Mio marito non si è fatto pregare .... si è avvicinato e dopo pochi secondi ho sentito due bellissimi cazzi che mi scopavano (MIO MARITO) ed inculavano (IL BLACK) contemporaneamente ... B E L L I S S I M O !!!!!!!! Sensazione unica ed estremamente eccitante .... Ho sentito mi marito arrivarmi in figa ..... bagnarmela tutta .... quando si è tolto da dosso allora mi sono resa conto che anche SAMATH era arrivato nel mio culo .... ha estratto il preservativo pieno, zeppo di sborra ..... e da quella sera è iniziata per noi una estate magnifica durata fino a settembre .... IMMAGINATE VOI COME E PERCHE' ...........
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19
12 anni fa
admin,
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Ripetizioni
All’ epoca avevo 23 anni, ero già sposata ma ancora senza lavoro, quindi per arrotondare avendo appena finito gli studi decido di dare qualche ripetizione, non che fossi particolarmente brava ma per dare una mano ad uno studente che non ha solo voglia bastava.
Un bel giorno mi chiama una signora che mi dice di aver avuto il numero da una sua amica dalla quale aveva saputo che io volevo dare ripetizioni, spiegandomi che il figlio che frequenta la terza liceo non ha voglia di studiare per cui va seguito, ci accordiamo sul mio compenso e sull’ orario: una volta la settimana il mercoledì pomeriggio dalle due alle quattro.
Come da accordi mi presento il mercoledì successivo, mi apre una signora sulla cinquantina ma davvero molto bella e distinta, mi fa accomodare in cucina e mi offre un caffè: accetto volentieri, sono un briciolo tesa in fondo è il primo giorno di lavoro.
Parliamo per una quindicina di minuti del più e del meno sorseggiando il nostro caffè, ad un certo punto mi dice: “ adesso devo andare al lavoro ti chiamo mio figlio”.
Arriva un bel ragazzo di 16 anni alto , capelli biondi, occhi marroni con riflessi dorati....insomma niente male a dire il vero: l’ ho subito pensato , comunque si presenta con molta educazione e gentilezza, io gli dico: “diamoci pure del tu: piacere Alessia”.
La madre ci fa accomodare al tavolo del salotto poi ci saluta ed esce raccomandando al figlio di studiare...altrimenti.....
Restiamo soli inizio chiedendogli cosa deve preparare per l’ indomani lui mi dice storia, bene iniziamo a leggere e poi mi ripeti magari prendendo qualche appunto su dei fogli per ricordarci meglio...
Voglio precisare che io mi ero preparata tutta carina per fare bella impressione: un vestito nero con gonna sopra il ginocchio e giacca, sotto una camicetta bianca coi primi bottoni slacciati, collant neri e scarpe nere con discreto tacco ma non troppo sfacciato di otto centimetri; direi che non ero affatto male.
Lui aveva indosso una tuta sportiva che evidentemente usava in casa con sotto una magliettina bianca anonima ma nell’ insieme stava bene.
Mi guardava con una certa insistenza e noto che chinato sui libri ogni tanto gira lo sguardo in basso verso le mie gambe.....sedendomi la gonna era salita e si vedevano bene le mie cosce....velate dal collant.
Passano alcuni minuti, ad un certo punto cade la matita e lui si accovaccia a raccoglierla vedo che indugia....si risolleva...dopo pochi minuti ricade e lui di nuovo, allora gli chiedo se ha trovato ciò che cercava....lui imbarazzatissimo si alza dritto sulla sedia e per quel giorno la matita non cade più......
Passano alcune settimane così ed entriamo sempre più in confidenza ormai è un classico che almeno la matita cada a terra un paio di volte d’ altro canto io per quelle lezioni mi metto sempre la gonna o vestiti coi collant, taluni giorni quando cade scavallo le gambe: la cosa mi diverte e mi piace soprattutto quando vedo le sue reazioni fisiche: attraverso la tuta si intravede un certo gonfiore!
La cosa che mi piaceva davvero era immaginare che quando io andavo via lui sarebbe andato in bagno a farsi una sega immaginando di fare con me chissà quali porcate!! Questo pensiero mi faceva morire di piacere ma tutto finiva lì.
Un bel giorno mentre stavo preparandomi per andare mi trovo in camera mia di fronte all’ armadio: “cosa mi metto oggi?” insomma la solita domanda di noi donne....guardo e vedo una bella gonnellina corta a tubino che non mettevo da un pò, di quelle che quando ti siedi pur essendo lunghe scavallando le gambe diventano inguinali...., sotto decido per un paio di autoreggenti di pizzo con la riga rigorosamente nere: a questo giro mi sarei divertita a farlo impazzire......
Ci sediamo come al solito al tavolo del salotto uno affianco all’ altra......come al solito cade la matita e io allargo un pò le gambe quel tanto che basta per fargli vedere che avevo le autoreggenti e il perizoma nero....si alza di scatto paonazzo in viso...direi che aveva visto tutto.....è soprattutto aveva avuto un’ evidente erezione....io ero molto divertita dalla cosa....; passano una decina di minuti e cade l’ intero portapenne (lui mi ha detto per distrazione: non ci ho mai creduto), gli chiedo: “vuoi una mano?” “no no grazie” risponde lui, e vorrei ben vedere l’ hai fatto apposta per guardarmi le gambe penso io! Sta di fatto che questa volta per raccogliere tutto si accovaccia sotto il tavolo io lo guardavo facendo finta di non accorgermi e ho aperto più volte le gambe sentendo il suo sguardo su di me, sentivo che era vicino e volevo fargli gustare la vista per bene di fronte e di profilo! Il tutto è durato quasi dieci minuti non si rialzava più sentivo anche che mi stavo bagnando.
Lui si rialza rossissimo in volto e io che ormai ero eccitatissima gli dico con voce autoritaria:
“ allora vogliamo studiare o no oggi! in mezz’ ora non abbiamo ancora fatto nulla se non hai voglia tanto vale che al posto di questo libro guardiamo un giornalino porno!”
Detta questa frase vedo che strabuzza gli occhi mi dice: “va bene!”
Io ormai avevo preso la parte e un pò per l’ eccitazione un pò per puntiglio ho acconsentito.
Lui arriva con tre giornaletti di cui non ricordo il nome se non del famoso “leore” (che magari non esiste neanche più) si mette seduto praticamente attaccato a me e iniziamo a sfogliare il primo giornale che assieme alle foto riportava anche una parte di storia a spiegazione .....ci mettiamo tra tutti e due a commentarle e ridiamo a volte di alcune posizioni strane (insomma di quelle che riescono solo a dei professionisti del porno) anche per sciogliere la tensione, lui allora fa scivolare la mano sinistra in basso e inavvertitamente (come no!) inizia a sfiorarmi la coscia e a toccarmi la calza; ad un certo punto gira la pagina e vediamo la foto-storia di una ragazza che mi assomigliava abbastanza (secondo me anche questa cosa era preparata appositamente, lui lo sapeva!) che riceve due idraulici e lei si fa scopare da tutti e due....Ovviamente su questa si sofferma di più e mi fa notare che la ragazza mi somiglia, mi dice: “hai visto che porca? somiglia a te!guarda come lo prende in bocca e nel culo da due sconosciuti...che troia!”
Io ormai ero bagnatissima e gli rispondo: “è vero mi somiglia! Magari sono proprio io tu che ne sai?!”
Senza ulteriori indugi gli ho posato la mano sul cazzo che era di marmo..lui si è girato verso di me mi ha baciata e messo la mano tra le cosce, mi toccava le gambe e su fino al perizoma dove sentiva la mia figa bagnata mi dice: “ sei vestita come una troia! E hai le mutande bagnate..!come sei porca!”
Allora io gli tiro fuori il cazzo dalla tuta, era un bel cazzo nella norma di lunghezza ma molto spesso,e inizio a fargli un pompino....glielo lecco tutto fino alle palle e soffermandomi sulla cappella.....ormai non avevo più freni volevo farmi scopare come una troia....dopo qualche minuto mollo il cazzo lui mi bacia con foga dicendomi che so di cazzo.....mi mette a gambe larghe senza spogliarmi sul tavolo scosta il perizoma e inizia a leccarmi la figa giù fino al culo, mi sputa sopra e spalma lo sputo con la mano , poi tira fuori dal portapenne una di quelle biro grosse a 10 colori e me la infila in figa, sembrava proprio un cazzo e inizia a scoparmi così per un pò mentre mi lecca il buco del culo.....io ero in estasi e gli dico: “ dai ficcamela in culo!” lui vista anche la sua giovane età non si aspettava che io fossi così porca comunque senza troppi indugi mi infila la biro in culo e poi mi inizia ad infilare il suo cazzo: sono tutta piena proprio come piace a me!Il suo cazzo entra con facilità sono un brodo unico mi stantufa così per alcuni minuti io guido il suo ritmo e gli dico di fermarsi per sentirlo tutto dentro mi infila le mani sotto la camicetta e mi stringe i capezzoli che sono durissimi. Gli dico di togliersi e di sedersi sulla sedia mi sfilo la biro dal culo e mi metto a cavalcioni su di lui baciandolo con la lingua mentre mi strucio sul suo cazzo gli chiedo: “mi vuoi inculare?” con un filo di voce mi risponde di si allora prendo il suo cazzo in mano e lo guido nel culo sedendomi sopra di lui, è largo e all’ inizio mi fa un pò male ma lo accolgo tutto lui mi tocca le gambe gli piacciono proprio le mie calze il contatto con la seta.....ci baciamo ancora....io sono ferma su di lui col suo cazzo in culo ma tanto basta.....mi dice che deve venire non resiste più.....io gli rispondo: “riempimi il culo di sborra calda!” e lui: “Si! Sei una troia!”
Mi ha veramente inondato non finiva più di sborrare.....quando ha finito sono rimasta ancora alcuni minuti su di lui baciandolo....mi piace sentire il cazzo che si sfloscia mentre è ancora nel mio culo.
Poi mi sono alzata colavo da tutte le parti e il suo cazzo era sporco, così l’ ho portato in bagno e fatto sedere sul bidè e gli ho pulito per bene il cazzo insaponandolo con la mano quasi a fargli una sega.....poi mi sono fatta pulire io da lui il culo e la figa...con molta delicatezza.
Era già tardi per cui abbiamo finito la lezione ma gli straordinari me li aveva già pagati in natura!
Arrivata a casa mio marito mi ha chiesto come mai ero in ritardo e gli ho risposto che il ragazzo a cui davo ripetizioni non voleva studiare per cui ho fato tardi, senza aggiungere altro mi sono inginocchiata di fronte a lui, che era seduto in poltrona, e gli ho fatto un super pompino con ingoio...mi sentivo davvero una gran porca.......
6
19
17 anni fa
admin,
75
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97111
0
17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
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Dal ginecologo
Dal Ginecologo
Abbiamo 43 e 44 anni. Ambedue carini. Lei è una bella donna, ben messa sotto ogni punto di vista.
Mia moglie doveva effettuare una visita di controllo dal ginecologo, e prese appuntamento con un medico consigliatole da una vicina.
Mi chiese di accompagnarla
Era l’ultimo appuntamento della giornata in studio, e la paziente precedente, uscendo, disse a mia moglie che il medico l’attendeva in studio.
Io stavo leggendo, su una rivista in studio, un articolo su un giornale che mi interessava, e dissi a mia moglie di andare, che nel caso l’avrei raggiunta.
Finito l’articolo, rimasi sulla poltrona sentendo mia moglie che parlava rispondendo alle solite domande che un ginecologo pone prima di una visita.
Sentivo bene perché la porta era un po’ aperta. Il medico, credendo che mia moglie fosse venuta sola, una volta uscito nel corridoio per andare in un’altra stanza a fare non so che, l’aveva lasciata un po’ aperta, tanto era l’ultima paziente.
Dopo poco, sentii il medico dire a mia moglie di prepararsi per la visita.
Ci furono un paio di minuti di silenzio e allora mi alzai per raggiungere mia moglie in studio, ma una volta vicino la porta mi fermai perché sentii il medico dire: “Complimenti signora, come si mantiene bene, non dimostra affatto la sua età â€
Incuriosito, mi misi a guardare attraverso l’apertura della porta.
Mia moglie si stava spogliando, era in reggiseno e mutandine, e il medico dalla scrivania la stava osservando con una espressione piuttosto eloquente.
Mia moglie rimase un attimo così in piedi, e il medico, andandole incontro le disse “Si tolga il reggisenoâ€.
Lei si tolse il reggiseno mentre il medico le arrivò dietro dicendole: “Cominciamo con il controllo del senoâ€.
Iniziò a toccarle i seni da sotto, con molta delicatezza. Troppa, pensai.
I capezzoli di mia moglie si indurirono immediatamente.
Rimasi un po’ turbato da questo, non avevo mai assistito ad una visita del genere, e mi incuriosii.
Il medico continuò a palparle il seno per un bel po’, mentre mia moglie sembrava stesse un pochino in disagio, così in piedi, quasi completamente nuda, con il medico alle spalle.
La cosa andò avanti qualche minuto, ed io continuavo a guardare e ad aumentare la mia curiosità .
Dopo poco il medico chiese a mia moglie che poteva andare in bagno a fare la pipi se necessario, per procedere alla visita ginecologica.
Il bagno era in uno stanzino nello studio, e mia moglie entrò chiudendo la porta.
Vidi il medico avvicinarsi e chinarsi per sbirciare dal buco della serratura.
Cazzo, dissi tra me e me. Ma che sta facendo!.
Nello stesso tempo però non riuscii a muovermi per entrare e dire qualche parola al medico. Le pulsazioni mi stavano aumentando, e sentivo una strana sensazione, mai provata.
Mia moglie poco dopo uscì e il medico le chiese di togliersi le mutandine e di accomodarsi sul lettino.
Mia moglie si mise accanto al lettino e si sfilò le mutandine rivolta con le spalle al medico.
La scena mi colpì. Mia moglie mostrava un culo bellissimo che il medico guardava
senza essere visto da lei.
Ora era completamente nuda.
Iniziò a salire sul lettino e il medico con la scusa di aiutarla, le poggiava i palmi delle mani sulle natiche.
Una volta salita, le chiese di divaricare le gambe e poggiarle sui ferri del lettino.
Per aiutarla a venire avanti sul bordo, l’aiutò ancora una volta con le mani sul culo.
Tutto questo cominciava a farmi sentire una sensazione fastidiosa di gelosia, ma nello stesso tempo di piacere per quello che vedevo.
Prima di iniziare la visita, il medico disse “vedo che la sua vagina è bagnata, forse ci sono dei residui di urina, prendo un fazzolettino e l’asciugoâ€.
Mia moglie disse “mi scusi, mi sono pulita ma può darsi che non l’abbia fatto bene, ora provvedoâ€.
E il medico “ma no, si figuri, non si preoccupi e non si sposti dalla posizione, ci penso io†e prendendo un fazzolettino, cominciò a detergere la parte con molta delicatezza e attenzione, con il viso a pochi centimetri dalla fica di mia moglie.
Rimasi immobile con la sensazione già descritta, che aumentava.
Mia moglie sembrava anche qui a disagio, e tendeva a chiudere le gambe, come per un senso di vergogna.
Ma il medico continuava tranquillo a “detergere†la parte, con movimenti molto delicati, dicendo a mia moglie di divaricare le gambe.
Finito di pulire mia moglie, disse a quest’ultima “ora devo iniziare a visitarla, la prego di rilassarsi e di tenere le gambe ben aperte, non si vergogni, sono un medico.
Si mise seduto su uno sgabello con il viso di fronte la fica di mia moglie e iniziò infilandole profondamente il dito medio della mano destra nella stessa, e mia moglie, contraendosi un po’, disse al medico “scusi, ma non usa i guanti?â€
E già , pensai, forse questo tipo di visita si doveva fare così.
Ma il medico, tranquillo, le rispose “non si preoccupi, mi sono lavato bene le mani, e preferisco fare le visite senza guanti perché mi permette di sentire meglio la parte e valutare meglio la situazione â€.
Sentii il sangue ribollirmi dentro per il fastidio causato dalla gelosia di vedere un uomo, tra l’altro abbastanza carino, snello, distinto, infilare un dito nella fica di mia moglie. Anche se era un medico, trovavo la cosa fastidiosa per me.
Ma non riuscivo a pensare più di tanto, la scena mi dava fastidio ma nello stesso tempo, cosa che cresceva sempre di più, una sensazione di piacere e di erotismo che prevaricava tutto.
Mi accorsi che il mio pene era in erezione, ed in modo particolarmente forte.
Mia moglie non disse altro e il medico continuò nella visita, sfilando e rinfilando il dito come fosse un cazzo, toccando e ritoccando in modo delicato anche la parte esterna delle labbra.
Vidi mia moglie avere qualche piccolo sussulto, ma conoscendola, vidi il suo viso tranquillo ma un po’ diverso.
Il medico continuò a “starci abbastanzaâ€, su quella fica e disse “vedo che la sua lubrificazione funziona bene†.
“E ci credo†pensai tra me e me “se continui a scoparla con il dito!â€
Poi prese una lampadina tascabile e si mise a vedere bene con la luce, la fica di mia moglie, allargandogliela con un attrezzo metallico che doveva essere un divaricatore.
Poi continuò con il dito a “sfrugugliare†la fica di mia moglie, il cui viso si faceva sempre più disteso.
Con la scusa di controllare la posizione dell’utero, fece scendere mia moglie dal lettino, la fece mettere dritta in piedi con le gambe larghe e continuò a visitarle la vagina “da sotto†e da dietro , sempre con il dito medio, così con il palmo della mano le poteva tastare il culo.
Le mie sensazioni continuavano ad aumentare e iniziavo a provare un gusto che mi portò a toccarmi.
Oltretutto vedevo mia moglie tranquillamente muoversi ormai a suo agio
Con la scusa di dover controllare non so che, la fece mettere piegata con i gomiti sul lettino e continuò a visitarle la vagina.
Mia moglie messa così “a pecorina†era stupenda e quest’uomo che le stava dietro con il dito dentro a mo’ di cazzo era per me molto eccitante.
Per lo stesso motivo, le disse che gli dispiaceva doverlo fare, ma era necessaria una visita “rettaleâ€.
Pensai “ma tu guarda questo porco che faccia tosta che haâ€. Ma nello stesso tempo mi accorsi che il mio cazzo era ancora più duro e aveva iniziato a emettere del liquido. Mi sentivo bagnato e molto eccitato.
Lei tranquilla accettò dicendo “se è necessario, faccia pureâ€.
Capii che mia moglie non solo si era eccitata perché era molto bagnata, ma il gioco le cominciava a piacere e stava dando corda al medico.
Ma non sapeva che io stavo guardando e sentendo tutto. Pensava che ero rimasto a leggere la rivista.
Questo mi eccitò ancora di più, e sentii il bisogno di tirarmelo fuori.
Il ginecologo prese della crema, ma non si mise i guanti, il porco (conosco come si fa una visita rettale.
Sempre con il dito medio mise della crema sul buchetto del culo di mia moglie, le disse di non contrarsi e appoggiò la punta del dito sul buco del culo.
Infilò quel medio con forza e velocità come fosse un cazzo che dovesse sverginare una adolescente.
Mia moglie ebbe un sussulto ed emise un piccolo gridolino di dolore.
Il medico disse “mi perdoni se le fa un po’ male, ma non ho sceltaâ€.
Invece non era vero, perché “il porco†poteva anche essere più delicato, infilare il dito lentamente e non come se dovesse violentarla.
Ma mia moglie praticamente lo incoraggiò perché disse “ non si preoccupi, faccia pure, se è necessarioâ€.
Iniziai a pensare che forse anche lei era una porca, per come non reagiva e stava tranquilla in tutta la situazione.
Anche questa scena, ormai il tutto era in un crescendo micidiale, mi fece eccitare ancora di più, e iniziai a masturbarmi con lentezza perché già ero lì lì per venire solo con questa visone. Probabilmente ero un gran voyeur e non lo sapevo.
Il medico continuò la visita sfilando e infilando il dito, come prima nella fica, come se la stesse inculando.
E quella porca di mia moglie, perché a questo punto tale è, in quanto non si poteva più pensare che il tutto fosse una normale visita, stava tranquillamente a pecorina e a gambe larghe senza dire nulla e senza nessun ritegno. Anzi!!!!.
“L’inculata†andò avanti per un bel po’, con mia moglie sempre lì tranquilla, ed io che stavo per scoppiare.
Poi il medico sfilò il dito, se lo pulì con un fazzolettino e disse a mia moglie di stendersi sul lettino.
La rimise in posizione ginecologica e continuò con una seconda visita.
Il porco non aveva ancora finito di divertirsi, e neanche quella porca troia di mia moglie che si distese tranquilla, questa vola a gambe bene aperte senza farselo raccomandare, pronta per essere ripenetrata dal “dito-cazzoâ€.
.
Con la scusa di dover risentire, dopo la visita rettale, come aveva reagito la parte visitata, ricominciò “praticamente a masturbare†quella troia di mia moglie, che non reagì in modo negativo, anzi provava piacere a farsi toccare.
Il porco, furbo, capì la situazione, si avvicinò con la bocca e cominciò a leccare la fica di mia moglie.
Lei, che a questo punto non si può che definire puttana, non disse nulla, anzi, come se se lo aspettasse, si rilassò tranquilla e cominciò a far sentire il suo piacere.
Il tutto si svolse in silenzio, mentre io sempre più stupefatto ed eccitato, cominciai a menarmelo sul serio.
Il bello è che anche il dottore, seduto sul solito sgabello, se lo tirò fuori e cominciò a masturbarsi anche lui, senza che mia moglie potesse vedere quello che stava accadendo.
Mia moglie di solito è “duretta†a venire, ma in questa occasione non ci mise poi molto e dopo poche e sapienti leccate, se ne venne, gemendo quasi in silenzio, forse per paura che io potessi sentirla, ma me ne accorsi dai suoi movimenti.
Non ce la facevo più, mi schizzai dentro un fazzolettino, che poi misi in tasca
Il porco non se ne venne, ma finita la sua opera se lo rimise dentro senza che lei si accorgesse di nulla.
La fece scendere dal lettino, la fece rivestire, le prescrisse alcuni esami e qualche medicinale e le fissò un nuovo appuntamento dicendo “è necessario che la riveda dopo un breve periodo di curaâ€.
Lei fissò l’appuntamento, salutò ed uscì.
Nel frattempo mi ero riseduto nella poltrona, e quando lei arrivò in sala d’attesa disse “ti aspettavo, com’e che non sei entrato? Lo sapevo che ti saresti fermato a leggere, e non ti saresti preoccupato di farmi compagnia. Pazienza, ho fatto da sola.â€
Mentre stavamo per uscire, venne il medico in sala d’attesa, vedendomi rimase un attimo interdetto e lei disse “le presento mio marito, mi aveva accompagnato, poi ha trovato la sua rivista preferita e sapevo che non sarebbe entrato, dimenticandosi della moglie, su questo è un po’ distrattoâ€.
E lui “Ah, meglio così, spesso le pazienti preferiscono venire da sole per essere visitate perché la presenza del marito le mette in imbarazzo, mentre così la visita si svolge in modo del tutto professionale e liberoâ€
Hai capito il porcone professionale?
Prima si era quasi spaventato nel vedermi, non si aspettava della mia presenza e forse aveva pensato che potessi aver sentito o visto qualcosa, senza sapere che avevo assistito a tutta la scena.
E aggiunse “ va bene, allora vi saluto e a lei l’aspetto per il prossimo appuntamentoâ€.
Brutto porco, aspetta lei, non noi per il prossimo appuntamento, come se le volesse far capire “venga da sola, mi raccomandoâ€.
Mi diede la mano, ancora sporca degli umori di mia moglie, ed uscimmo.
Mentre stavo nel portone pensai “sono sicuro che quel porco si sta facendo una sega di quelle meravigliose. Beato luiâ€
In auto le chiesi “come è andata? tutto bene? ci sono problemi.â€
E lei disse: “no, in linea di massima tutto a posto, salvo un ulteriore controllo che dovrò fare dopo una leggera cura e un esame, ma niente di cheâ€
E aggiunse: “la prossima volta potrò venire anche da sola, non è necessario che mi accompagni, tanto è solo un controlloâ€
Avete compreso? La porca si era divertita, e voleva fare un altro giro, anche più completo, e da sola, perché magari ci voleva mettere del suo stando più libera senza la mia presenza.
La sera a casa, prima di andare a dormire lei si spogliò completamente e poi si mise la camicia da notte.
E in quel momento si mise avanti ai miei occhi “il quadro†visto poche ore prima.
Mi sono di nuovo eccitato e mi sono avvicinato a lei.
Lei però mi disse “scusa, ma stasera è meglio di no, dopo la visita mi sento un po’ dolente, sai fa un po’ male, sono arrossata e vorrei evitareâ€.
“E ti credo,†pensai “dopo tutte quelle “ravanate†che quel porco ti ha dato.†Ma li non mi sembrava dolente, la troia.
Ora mi trovo nella situazione che non so che fare, ed ogni volta che ci penso mi sale il sangue al cervello per la gelosia, ma nello stesso tempo mi eccito per quanto è stata porca e puttana lei, e porco lui, e mi masturbo come un ragazzino rivivendo tutta la scena. E questo accade quasi ogni giorno.
Mi piacerebbe scoparci su con lei, ma ho paura che se le dico tutto, lei non va al secondo appuntamento, mentre ho una gran voglia che accada di nuovo tutto, anche meglio, solo che vorrei esserci.
Vorrei sapere da voi (soprattutto dalle donne) se avete avuto esperienze simili, che pensate di questo suo comportamento, tutte le vostre impressioni e pensieri in merito, che cosa avreste fatto voi, se la cosa vi ecciterebbe nello stesso modo e cosa mi consigliereste. Insomma qualsiasi vostra mail è bene accetta.
Scrivetemi a [email protected]
Grazie.
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16 anni fa
picotico,
40/39
Ultima visita: 14 anni fa
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La prima vera lezione di Jessica
Questa volta venni convocata a Villa Ubbidienza da Master Vito, perchè dovevo impartire a Jessica, aspirante slave, una lezione di sottomissione. Anche se potrebbe non sembrare, io sono piuttosto timida e non mi piace imporre la mia volontà sugli altri. Ma sono però pur sempre una schiava e una schiava deve solo e sempre ubbidire. E così, dopo averne parlato con me, Mario richiamò il Padrone di Villa Ubbidienza fissando l'incontro. Appena varcato il cancello di Villa Ubbidienza, i soliti due loschi figuri ci vengono incontro e ci danno il benvenuto. Lì incontriamo anche Jessica e il suo fidanzato. Subito George mi impone di spogliarmi e io lo faccio senza replicare: consegno a George tutto quello che indosso, scarpe comprese. Poi mi tolgo i gioielli e li consegno a Frank. Ora sono completamente nuda e tutti e sei ci avviamo alla villa. Entriamo nella villa e veniamo condotti da Master Vito, che è seduto su una specie di trono. Dopo i primi convenevoli Master Vito si rivolge a me con tono deciso: "Sonia tu oggi sarai l'insegnante di Jessica e le farai apprendere le prime teorie della sottomissione completa. Jessica sarà la tua schiava, ma tu dovrai prima dimostare a lei come si affrontano certe prove di coraggio e sofferenza. Jessica soffrirà molto, ma verrà plasmata alla nuova vita da slave". Poi si rivolse a Jessica e le fece alcune domande: "Jessica sei sicura di voler diventare una vera schiava, pronta a soddisfare tutti i voleri del Padrone e dei suoi amici? Jessica sei vergine? Hai già avuto rapporti anali? Sei conscia del fatto che il tuo corpo potrebbe rovinarsi e subire torture e angherie di ogni tipo? Che cosa hai provato quando ti abbiamo marchiato i piedi?". Jessica rispose che era pronta a tutto, che la sua volontà di diventare una schiava per amore del suo fidanzato non era cambiata e che era pronta ad affrontare qualsiasi prova. Aggiunse che aveva già avuto rapporti sessuali e che non era più vergine, ma che non aveva mai avuto introduzioni anali. Per quanto riguarda i piedi, Jessica era molto rammaricata di avere sui talloni quelle due piccole lettere che stavano a significare la sua appartenza di schiava a Villa Ubbidienza. Jessica si vergognava di avere quei piedi rovinati, a tal punto che disse che non sarebbe più andata in spiaggia per tutta la vita! Solitamente un'apprendista slave viene sottoposta a torture e sofferenze seguendo lo schema SVA, ma per Jessica Master Vito disse che voleva rivoluzionare il tradizionale "modo di studio". La sigla SVA sta a significare Seno, Vagina e Ano, ossia le parti del corpo della schiava che vengono prima interessate dalle lezioni del Master. Infatti un'apprendista schiava normalmente subisce torture prima al seno, poi alla vagina ed infine all'ano. Ma come già detto, Master Vito aveva previsto un diverso percorso di studio per Jessica. Master Vito mi chiese di spogliare Jessica, aggiungendo che il primo ostacolo per una slave è quello di superare la vergogna di mostrarsi nuda agli altri. Io dissi alla giovane ragazza: "Posso spogliarti, sei d'accordo?". Master Vito mi guardò in modo feroce e mi disse: "Troia, sei ormai una veterana di Villa Ubbidienza e ancora chiedi alla schiava se puoi spogliarla? Non hai capito niente del sadomaso...". Jessica rispose che era pronta e intanto nella sala si erano radunati una dozzina di uomini, ansiosi di vedere la nuova venuta. "Jessica, dammi le scarpe", dissi io. Lei sfilò le scarpe e me le diede. "Ora ti toglierò la giacca e la gonna", dissi io a Jessica. Lei annuì con il capo e io le levai la giacca e poi le sfilai la gonna. Ora Jessica era rimasta con la camicetta e le calze, ma già i suoi capezzoli erano turgidi e facevano capolino dalla camicetta. Le levai la camicetta e poi le calze e Jessica rimase con la biancheria intima, mostrando un corpo invidiabile. I lunghi capelli biondi le incorniciavano il bel visino da giovane ragazza pulita. A quel punto Master Vito intervenne in modo perentorio: "Sonia togli il reggiseno a questa giovane fanciulla, così tutti noi potremo apprezzare il suo giovane seno". Io eseguii l'ordine e Jessica rimase con le sole mutandine. La sua pelle era candida e il suo corpo era ben modellato. "Ora togli a questa puttana anche le mutandine, la voglio nuda! Sbrigati", mi apostrofò Master Vito. Io sfilai le mutandine a Jessica e la sua figa ben depilata apparve in tutta la sua freschezza: lei tentò di coprirsi il seno e la figa con le mani, ma io glielo impedii, perchè se le avessi concesso di coprirsi, sarei stata certamente punita dal Padrone. Master Vito mi fece stendere su un tavolo di marmo per dimostrare l'utilizzo del gancio anale. Io mi distesi supina, in attesa di quella tortura dolorosa. Il gancio anale è un gancio in acciaio lucido, di buona sezione, che assomiglia tanto al manico di un ombrello e al quale è fissata una corda abbastanza corta. Il gancio viene infilato nel culo della "condannata", poi la testa della schiava viene sollevata e portata il più possibile all'indietro, verso la schiena; a questo punto la corda viene tesa e legata ai capelli della slave. Quando si è sdraiati su un duro tavolo con la testa reclinata all'indietro, si è portati con il passare del tempo ad abbassare il capo e, a quel punto, il gancio "tira" e preme sul buco del culo della schiava, provocando un immane dolore. Il buco viene slabbrato e si deve avere la forza di non chinare la testa, se non si vuole sentire il proprio buco dilatato oltre misura. Un uomo di Master Vito prese il gancio anale, mentre un altro mi divaricò le chiappe, mettendo in luce il mio orifizio. Io ero molto tesa per il compito ingrato di insegnante che mi era stato assegnato e non riuscivo a rilassarmi, ragion per cui il mio buco era molto stretto e assolutamente inviolabile. Master Vito si accorse di questo e disse al suo "operaio": "Spingi con forza il gancio nel culo di questa puttana, sfondaglielo senza alcuna pietà. Non avere paura di farle male. Non merita alcun riguardo. Spaccale il culo!". Mi squarciò il buco, provocandomi un grande dolore, che venne sottolineato da un mio urlo. Jessica, nel vedere la scena, si mise a piangere e a nulla servì il fidanzato, che la consolò dolcemente. Mi legarono i capelli alla corda collegata al gancio, mi lasciarono in quella posizione scomoda e affaticante per parecchio tempo e io fui costretta ad abbassare la testa: fu a quel punto che il gancio lacerò ancor più il mio buco, provocandomi altro dolore, unito ad un bruciore indescrivibile. Jessica piangeva, gli altri uomini chiacchieravano allegramente e io soffrivo le pene dell'inferno. E quel porco di mio marito? Mio marito godeva nel vedere la propria moglie/schiava soffrire in quel modo. Dopo tre quarti d'ora mi levarono il gancio dal buco del culo, che era completamente rosso e distrutto. Mi alzai dal tavolo e venni costretta a stare in ginocchio, in attesa della punizione di Jessica. Jessica venne messa al mio posto, anche lei supina, e Master Vito iniziò a palparle il culo. Poi le aprì le natiche e a tutti apparve il buchino vergine del culetto di Jessica. "Ma come è stretto... ah, ah ah. Ora ci pensiamo noi a sverginarti il culo, troietta da strapazzo!", disse il Padrone. Un uomo le tenne le chiappette allargate e Master Vito appoggiò il gancio al buchetto di Jessica. Era un confronto improponibile... ma non per la perfidia di Master Vito! Jessica pregò il Padrone di luibrificarle almeno il buco, ma lui rispose negativamente e incomincìò a spingere il gancio dentro il povero culo di Jessica. Spinse tanto forte che non ci volle molto a sfondare il buchetto vergine di Jessica, che lanciò un urlo lancinante. Poi Master Vito, incurante degli occhi ancora lucidi di Jessica, le disse: "Hai visto cagna che il tuo culo non è inviolabile? Guarda come ti abbiamo aperta... come si apre un'albicocca!". Anche a Jessica venne riservato il mio stesso trattamento: testa all'indietro, capelli legati alla corda collegata al gancio e... un bel riposino! Alla fine Jessica, stremata, dovette abbassare il capo e il gancio fece strage del suo povero buco del culo, che si dilatò enormemente con grande dolore. Era la sua prima volta e il dolore fu veramente grande. Master Vito è un uomo cattivo, ma anche intelligente, e capì che la povera Jessica aveva subito troppo per quel giorno. Io dovevo fare l'insegnante, ma la seduta fu conclusa anticipatamente per... il culo spaccato di Jessica! Master Vito mi disse: "Oggi abbiamo lavorato molto meno di quello che avevo previsto, ma non mi aspettavo una schiava dal culo vergine. Comunque tu rimani arruolata come maestra di sottomissione per la prossima volta. Non ti dimenticare!". Uscimmo dalla villa e questa volta io e Jessica raggiungemmo il cancello "vestite" allo stesso modo: nude, completamente nude, come mamma ci ha fatto!
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2
13 anni fa
soniaslave,
42
Ultima visita: 11 anni fa
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Violentata
Violentata
Questa è una storia vera capitata a mia moglie in mia assenza.
Nel mese di Luglio dello scorso anno mia moglie stava percorrendo verso l'una di notte la superstrada che và da Lecco a Milano, chi conosce questa strada sà che è piuttosto buia e con poche aree di servizio che di notte sono chiuse dato che funziona solo il self-service. Durante il suo tragitto Anna si accorse che la macchina tendeva a sbandare quindi decise di fermarsi per controllarla, si fermò nella prima area di servizio che riuscì a trovare, e quando scese si accorse che aveva bucato una gomma. In quel momento iniziò per lei il panico perchè si trovava sola, di notte, su di una strada buia e poco frequentata, con l'incapacità di sostituire una gomma bucata e per completare l'opera col telefonino scarico, l'unica cosa che poteva fare era quella di chiedere aiuto ad uno dei camionisti fermo nell'area.
Premetto che mia moglie è una donna di 50 anni, carina, con un viso dolcissimo e con le curve al posto giusto. Vincendo le sue paure si decise di bussare ad un camion scelto a caso, gli aprì un tipo non molto alto e piuttosto tarchiato che quando si trovò di fronte mia moglie non credeva ai suoi occhi, le chiese "che cosa hai bisogno" dandole subito del tu, mia moglie gli spiegò che aveva bucato e chiedeva aiuto per cambiare la ruota, Calogero scese dal camion e buttò un occhio alla gomma e due a mia moglie e subitò mise in moto il suo piano. Sfruttando l'evidente stato di bisogno di mia moglie le disse " io ti la cambio la gomma, ma tu cosa mi dai in cambio"? Mia moglie disse "posso darle dei soldi", per farla breve quel maiale le propose una scopata in cambio del favore. Mia moglie molto imbarazzata, ma credo anche un pò lusingata dall'attenzione rispose che di scopare non se ne parlava, che al massimo gli avrebbe fatto una sega e si sarebbe fatta toccare, e così l'accordo fu concluso. Calogero cambiò la gomma e poi invitò mia moglie a salire sul camion, siccome la cabina era alta quel porco con la scusa di aiutare mia moglie a salire le infilò le mani sotto la gonna prendendole il culo ed infilando due dita nella passera della mia donna dopo averle scostato i minislip. Bisogna dire che siccome era estate e faceva caldo, mia moglie indossava una minigonna elasticizzata che le lasciava scoperte le belle gambe abbronzate, e và anche detto che quando a mia moglie toccano il culo diventa una vacca. Una volta saliti sul camion che già aveva le tendine chiuse, stando a quello che ha detto mia moglie Calogero tirò fuori un membro notevole, e dopo averlo dato in mano a mia moglie,cominciò a toccarla dappertutto, le tirò fuori le tette dalla camicetta e cominciò a succhiarle i bei capezzoli, poi quando si accorse che i capezzoli erano duri passò a toglierle gli slip per toccarle la figa, e dopo avergliela allargata bene bene cominciò a carezzarle il culo. Non l'avesse mai fatto, Anna andò fuori di testa e gli disse " cosa ne pensi di un pompino invece di una sega?", quel porco allora le prese la testa e la posò sopra l'uccello che era tanto grosso che mia moglie non riusciva a prenderlo tutto in bocca, quindi era costretta a lavorarlo di lingua e di labbra. Mentre mia moglie era alla pecorina intenta a lavorare di bocca, sentì spostarsi la tendina che divideva la cabina di guida dalle cuccette, e sbucò fuori Said.
Said era Marocchino ed era il secondo autista, alla vista di quella bella figa bianca, tutta nuda e intenta a ciucciare il cazzo del suo amico, si trovò la nerchia che era più lunga di quella di Calogero subito in tiro e cercò di metterla subito nel culo di mia moglie. La mia signora cercò di difendersi ma mentre Calogero le teneva la testa per impedirle di staccarsi dal suo cazzo, Said le bloccò le braccia dietro la schiena e la penetrò nella figa a pecorina iniziando ad andare avanti e indietro. Dopo circa trenta minuti di questo trattamento, Anna sentì che i due uomini si stavano avvicinando entrambi all’orgasmo. Disse più volte a Said di non venirle dentro, perchè non era protetta da gravidanze non desiderate dalla pillola. Nonostante le richieste di mia moglie, i due uomini sborrarono insieme. Said, riempì la figa non protetta della mia signora mentre in un italiano stentato continuava a ripetere a mia moglie: “prendi puttana..prenditi dentro tutta mia sborra…sei sposata? Ti metto incinta troia…faccio piacrere a tuo marito” mentre l'altro le veniva a sua volta in bocca. Poi, mentre mia moglie era sdraiata esausta sui sedili con lo sperma che le colava dai suoi buchi aperti, i due bastardi scesero per fare pipì. Mentre erano giù dal camion si avvicinò un loro degno compare, fermo anche lui con il camion, che aveva visto tutto il movimento, e dopo aver chiesto cosa era successo si sentì rispondere che sul camion c'era una vacca che era in cerca di uccelli, che se si voleva accomodare loro erano ben contenti e che la troia in questione la si poteva montare senza preservativo e venirle dentro. Anche questo verme salì in cabina, la mia siognora era spossata e abbandonata senza forze, quando la vide così invece di impietosirsi tirò fuori il pene dai pantaloni, le sollevò le gambe sopra le sue spalle, e le sfondò il culo che fino ad allora era rimasto vergine perché non me lo aveva mai voluto dare, tra grida, urla e pianti di mia moglie. Dopo un tempo imprecisato, il camionista, prossimo a godere, estrasse il suo enorme pene dall’ano devastato della mia donna e guidandolo con una mano, lo introdusse dentro alla vagina di mia moglie e dopo qualche colpo, venne anche lui dentro alla figa dicendole: “Puttana..che figa che hai...spero per te che tu prenda la pillola, perché te ne sto facendo dentro mezzo litro…”, poi lo tirò fuori e subito se ne andò.
Intanto gli altri due avevano ricaricato le batterie e avevano ancora gli uccelli in tiro, salirono sul camion e questa volta si misero comodi nelle cuccette che erano molto spaziose, Said si mise sotto costringendo mia moglie a salirgli sopra per prenderlo nel culo, mentre l'altro se la scopava nella sua fighetta già tutta bagnata e sborrata e la costringeva a limonare cacciandole la lingua in bocca. Anche questa volta non sò per quanto tempo se la sono sbattuta perché mia moglie non lo ricorda, quel che è certo e che le hanno sborrato ancora dentro entrambi, poi finalmente sazi, l'hanno lasciata andare.
Io mi sono incazzato come una bestia quando me la sono vista arrivare a casa alle quattro di mattina, tutta ricoperta di sperma, e col rifiuto da parte sua di denunciare tutto, tant'è che mi è venuto il dubbio che sia stata veramente violentata. In ogni caso, mia moglie è rimasta incinta a seguito di questa triplice monta e ha perso il bambino al secondo mese di gravidanza...
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14
18 anni fa
admin,
75
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Mia Moglie....Insospettabile....
Salve a tutti....quello che sto per narrare è un episodio di vita privata....che a me personalmente ha lasciato di stucco.....Tutto parte in una giornata di freddo inverno....Gennaio...pioviggina fuori e un freddo secco spacca in due....io vivo in montagna...ecco anche il motivo...delle temperature artiche!!!Mia moglie...è una bella ragazza...di 32 anni, molto in carne...con un gran paio di tette e un sedere....bello formoso....e molto carina e dolce....e a letto devo dire...che malgrado la sua mole....sa il fatto suo....Da tantissimo tempo si parla di un rapporto a tre di giochi vari...o con una donna o con un uomo...e lei in fase intima...magari lo desidera ma poi nn ne vuole sapere....si andava avanti cosi' per ore...mentre le scopavo tutta....ma subito dopo...nulla.Da un po' di tempo...da circa un mese...mia moglie non aveva piu' la stessa voglia di fare l'amore la sera si addormentava sempre e di giorno si faceva gli affari suoi....io non capivo cosa potesse essere...litigavamo spesso ma non capivo mai. In effetti visto che la mia lei non e una modella pensavo che era un momento cosi'...Io ho il vizio della caccia...mi piace tanto in mezzo alle foreste specialmente da solo, una mattina esco alle 4 per andare a caccia, da premettere che mia moglie...non mi ha dato mai modo di essere geloso sempre una bravissima moglie, cmq esco e mi avvio per circa 20 kilometri con la makkina insieme ad un mio amico d'ifanzia, arrivati sul posto...pero' la strada era franata provocando un incidente e siccome onestamente la giornata era iniziata maluccio io con il mio amico decidemmo di andare a trovare una vecchia amica per divertirci unpo' ( io non sono e non saro' mai un santo). Arrivati dalla nostra amicalei non c'era...mannaggia..e ora? da Premettere che si erano fatte le 7 quasi.niente facciamo cosi' torniamocene a casa dalle moglie e ci divertiamo li, visto che era domenica e non si lavorava tutto il giorno...Ok lascio il mio amico a casa e mi avvio verso la mia...Arrivato a casa mia nel cortile vedo un furgoncino del latte fermo davanti casa, mi sembra strano perke latte non ne mangiamo nessuno dei 2, poso la makkina in garage e salgo le scale interneper andare a casa, con le mie voglie addosso.Sento parlare dalla mansarda...ma non capisco cosa dicono....mi rendo conto che all'ultimo piano di casa mia le persone erano 3 o 4 compresa mia moglie, ma non capivo ancora...allora senza chiamare ad alta voce salgo le scale e piu' salivo e piu' sentivo che le parole erano volgari con alcuni gemiti....mamma mia dico che sta succedendo?Nella mansarda purtroppo le scale sono ripide e io di sotto ho capito cosa succedeva, era frenato...volevo andare su a spakkare la faccia a quei 2 che stavano con mia moglie, ma sentendo i gemiti di lei mi venne il cazzo durissimo....e non sali'....Allora mi arrampicai dall'altra parte della casa...e camminando sul tetto arrivai...alla finestrella della mansarda...mi misi in un angolo e vidi cose che no potevo mai pensare di vedere...Mia moglie seduta sul divano...ancora in pigiama...e 2 ragazzi ai lati...che le facevano ingoiare 2 grossi cazzi...e lei...che io avevo sempre pensato una donna modello e che difficilmente attrae un uomo visto che e grossa...era li aggrappata a 2 cazzi alla volta...a questo punto visto la mia posizione completamente nascosta...pensai una cosa...e velocemente scesi presi la videocamera...e risali...per riprendere tutto..ma ero eccitato come un animale...Al mio ritorno lei era senza pantaloni di pigiama..ed era con le gambe aperte con uno di quei due che se la leccava tutta mentre l'altro era in piedi con il cazzo davanti la sua bocca che gli scopava la gola...Sistemai la camera nel migliore dei modi e mi misi ad osservare toccandomi....e nello stesso tempo arrabbiandomi come un matto...I ragazzi erano diversi tra di loro...uno era alto e capelli lunghi sulle spalle..l'altre era bassino con la barba...e tutti e due erano ancora vestiti con il cazzo solo fuori.Cambiano posto a leccare mia moglie quindi si spogliano tutti....uno di loro aveva un cazzo enorme...saranno stati almeno 23 cm e una cappella cosi' grossa che mia moglie riusciva a malapena ad ingoiare, l'atro aveva una cazzo lungo si ma normale...Riuscivo a vedere mia moglie ingoiarsi quella cappella...e leccarsela tutta....e l'altro che la leccava e le infilava 2 dita in culo....e lei si dimenava tutta...io avevo il cazzo bagnato e in pietra....ma rimasi li...Ad un certo punto mia moglie si spoglia tutta....e subito i 2 le leccano le tette...lei prende il cazzo piu grosso...con le mani e lo tocca con la voglia di sentirlo in pancia...ma e l'altro ragazzo a mettersi seduto e invita la mia lei a sedersi sopra di lui...ed infatti 2 secondi dopo mia moglie...cavalcava come una troia....e con le due mani avvolge il cazzo enorme e lo succhia tutto...il ragazzo seduto sotto mentre la penera la masturba e lei...dopo pochissimo...gli dice che viene tutta e sta impazzzendo solo asentire 2 cazzi...a questo punto il ragazzo superdotato...la gira e la mette alla pecorina...gli va dietro e la lecca tutta mentre lei riprende in bocca l'altro cazzo...quando all'improvviso...ecco che l'enorme cazzo le punta la figa...il ragazzo e bravo perke non la penetra glielo fa desiderare..e lei che gli dice dai entralo dammelo...e all'improvviso dal forte strofinamento della cappellona al clitoride lei viene ancora....e in quel momento il ragazzo comincia piano piano a penetrarla...e lei stavolta salta e urla...dicendogli di fare piano che si sente aperta tutta.....ma dopo un po...il cazzone e in pancia e la pompa....e lei con il culo va all'indietro per prenderlo meglio dentro....sempre a continuare a succhiare l'altro....dopo una bella sbattuta...il cazzone esce dal culo...e ritorna nella sua bocca....e lei aprendo le gambe lascia spazio all'altro cazzo che la divarica tutta e la penetra ancora...e lei viene ancora...mettendosi un cuscino in bocca perche le gira la testa e ubriaca di cazzo..e io sto strappando i pantaloni...ho voglia di masturbarmi....e sborrare in 2 secondi...ma ecco che mia molgie fa mettere uno dei ragazzi a terra disteso e gli dice piano piano di infilarle il cazzo in culo...cazzo.,..voleva fare la doppia....allora quello normale piano piano le entra nel culo...e dire che il culo a me lo dava rarmente....quello grosso....prima un paio di volte si succhiava la cappella...e poi piano piano...lei mettendosi sdraiata sull'altro ragazzo apriva le gambe al cazzone...che appena le tocco' la figa....la feve venire ancora....era solo il pensiere che la faceva sborrare...fatto sta che i due la penetrano tutta...in coppia...e lei con il braccio sulla bocca gode da paura....dura per un bel po'....due pistoni la stavano straziando e lei veniva a ripetizione...aveva la fighetta tutta rossa...e lei era drogata di cazzi...uno dei due , quello normale, poi stava per sborrare allora lei....si mette a terra prende il cazzo lo porta sulla faccia...e comincia a leccarlo...solo con la lingua...fino a farlo esplodere...il ragazzo si mete le mani in faccia perke vorrebbe menarlo e sborrare ma lei vuole cosi'...a colpi di lingua....fino a che poggiandoci ulteriormente la lingua sopra il ragazzo sborra a fiumi....lavandole gli okki...la bocca e la lingua e colando sulle tette....il ragazzo e ammattito......sembrava la fine ache per l'altro quello con il gran cazzo...che si masturbava davanti a lei e stava skizzando quando mia moglie gli dice qualkosa...che nn capisco....lei si mette con le gambe allargate....e il cazzone la penetra...ancora....il ragazzo le dice che sta per arrivare..allora lei...gli esce quel kazzo che era lucido e bagnato...dalla figa..e se lo porta al culo..non ci potevo credere...quel kazzo grosso con la sola cappela lavrebbe sfondata...lo sfrega sul culo..e allora ilragazzo...piano piano vuole entrare ma lei grida forte...mi fai male...piano....il ragazzo ci mette la saliva...ma quel kazzo era enorme...e lei voleva provarlo...riappoggia la cappella sul culo...e piano piano con il cuscino in bocca soffrendo riesce a infilare la cappella...mia moglia muove la testa a destra e sinistra...la vedo che impazzisce...non si vuole fermare..ma il ragazzo tra poco la lavera' tutta...e con un altro colpetto di bacino...entra ancora cazzo....e rivine e ancora...il ragazzo nn ce la fa piu'..e le grida sto venendo sto venendo e lei gli risponde...si dai riempimi il culo tutto...dai...quello allora sborra....dentro il culo...e lei lo sente tutto e viene ancora anche lei...il ragazzo pompa ancora...ma lei non si e accrota...che quel kazzone e quasi tutto dentro al culo...il ragazzo continua finoa che non esce il cazzo provato e mezzo morto....e mia mglia con il culo ancora dolorante...sta ferma a terra....e si mette le mani in faccia tanto a goduto....e il bello e che dal culo non esce nemmeno una goccia tanto loa sborra earrivata forte...i ragazzi allora aiutano mia moglie ad alzarsi...lei si siede sul divano...i due la abbracciano e la chiamano per nome...quindi la conoscono gia...si rivestono...e vanno via...lei rimane un po' sopra poi va a fare la doccia...e a letto io rimango sopra il tetto poi faccio finta di tornare....la chiamo..e lei mi risponde si sono a letto nn sto troppo bene...certo dico io riempita in quel modo...salgo su...e lei e stravolta a letto..io faccio finta di nulla e le dico amore mio ho voglia di te....e lei mi risponde..caro nn sto tanto bene se per te va bene...te lo succhio un po' e ti bevo tutto, perke nn sto bene...mi fa male la schiena....sapete cosa ho fatto...?Mi sono sbottonato...le ho dato il mio cazzo in bocca...e dopo 3 ingoiate....lo fatta bere..e lei mi dice ma caro eri eccitatissimo come mai?a cosa pensavi?...Ma questo non lo sapra' mai......
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16 anni fa
trinita72,
37/31
Ultima visita: 2 mesi fa
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La prima volta con i nostri migliori amici
Ciao siamo Marco e Marianna coppia 30enne della provincia di Fg, vogliamo raccontarvi la nostra storia.
Io e Marianna stiamo insieme da ormai 21 anni e la nostra storia è sempre stata corredata di piacevoli situazioni intime, ma da 6 anni questa nostra storia d’amore ha preso una piega particolare con i nostri migliori amici.
Cominciamo dall’inizio; io e Francesco siamo amici sin dai primi anni della nostra vita poiché abitiamo in un piccolo paesino della provincia di Foggia ed addirittura sulla stessa strada, pertanto abbiamo condiviso tutto nella vita, le amicizie, le scuole, la crescita ecc..
Francesco era fidanzato da ragazzo con la mia attuale moglie Marianna poi si sono lasciati prima di partire per l’università, è inutile dire che il primo uomo di mia moglie è stato appunto lui.
Inoltre Francesco è attualmente sposato con Annalisa una bellissima ragazza del nostro stesso paese, anche lei grande amica di mia moglie Marianna sin dalle scuole elementari.
La nostra amicizia si è rafforzata da sposati poiché, avendo gli stessi interessi, usciamo quasi ogni sera insieme per una pizza in compagnia o semplicemente per effettuare lo “struscio” (camminata domenicale tipica dei piccoli paesi).
Io con Marianna ho sempre avuto un rapporto abbastanza aperto fatto di reciproca fedeltà e di amore reciproco, non ci nascondiamo nulla, pertanto mi è semplice parlare con lei e disquisire del più e del meno; molte volte ho pensato a come sia stata la sua prima volta con Francesco, ero curioso, ed una volta mi son fatto coraggio e glie lo chiesto, lei mi rispose tranquillamente che per lei era stata una sensazione bellissima, che ha un bel ricordo della loro prima volta e che non la cambierebbe mai; a quel punto a sentirle dire queste cose mi eccitai la abbracciai e facemmo l’amore, mentre Marianna incredule si lasciava andare.
A quel punto volevo sapere di più e l’occasione giusta fu la visione del film Fermoposta di Tinto Brass, infatti ad un certo punto misi le mie mani in mezzo alle sue gambe e sentendola bagnata iniziai a farle un ditalino mentre i suoi occhi erano attenti alla visione del film, al suo primo gemito gli domandai: “mi dici come è stata in dettaglio la tua prima volta con Francesco?”, lei mi guardò aprì le gambe e mi disse guardandomi, “si, ho proprio voglia di dirtelo” e con un gesto repentino si tolse la maglietta e rimase a seno nudo. Capii che aveva ancora voglia di lui e questo stranamente mi faceva eccitare tantissimo, facemmo l’amore mentre lei mi raccontava come era stata la sua prima volta, non avevo mai goduto così prima.
Dal giorno seguente inizia a pensare a Marianna che scopava con Francesco, non vedovo l’ora di tornare a casa da lei ed appena entrai la trovai con un vestitino trasparente e completamente nuda sotto, capii che aveva capito il mio desiderio, la guardai e le dissi: “vuoi il suo cazzo vero?” lei non mi rispose, ma mettendo le mie mani tra le sue gambe vidi che era bagnatissima, scopammo per più di due volte e mentre lo facevamo io gli chiedevo se volesse il cazzo di Francesco, lei puntualmente mi guardava e mi diceva di si addirittura chiudeva gli occhi e faceva finta di scopare con lui, menzionando situazioni eccitanti passate insieme al mio amico di recente che però non si concretizzarono con il rapporto sessuale.
Dopo aver fatto l’amore scoprii che Marianna ed Annalisa parlavano spesso di sesso insieme e che quest’ultima aveva confidato a mia moglie che già da tempo Francesco aveva chiesto ad Annalisa di praticare lo scambio di coppie.
Annalisa era timida e pur eccitandosi tantissimo al pensiero non aveva mai dato inizio a questo gioco, anzi gli diceva che era pazzo e che se non avesse smesso di chiedergli queste cose lo avrebbe lasciato.
Benissimo i nostri desideri si stavano avverando, chiesi allora a Marianna di invitare Francesco ed Annalisa a casa nostra per una cenetta e gli dissi di mettersi un vestitino abbastanza provocante, così fece, la sera mangiammo e sopratutto bevemmo un buonissimo Aglianico del Vulture eravamo brilli, mentre eravamo a tavola Marianna tempestò Francesco di sguardi sensuali e ad un certo punto lo sfiorò con il suo piede per più di una volta, lui capì e ricambiò con delle carezze sulle sue gambe; a tal punto con una scusa portai Annalisa con me in soggiorno ed accesi la televisione mettendola a basso volume; Francesco rimase in cucina con mia moglie, lei prese subito l’iniziativa lasciando cadere il suo vestito a terra e rimanendo solo in perizoma si avvicino al suo ex si sedette in braccio e gli sussurrò all’orecchio “prendimi sono anni che lo voglio, scopami come mi hai sempre scopato prima, ho convinto tua moglie e mio marito”; Francesco si spogliò del tutto ed iniziarono a scopare sulla sedia, noi dall’altra parte sentivamo tutto, io avevo al mio fianco Annalisa sul divano le presi la mano e le dissi: “Marianna mi ha detto tutto, se vuoi possiamo essere noi la coppia della prima volta che hai sempre desiderato nel tuo intimo”, lei non mi disse nulla mi abbraccio e rimanemmo in silenzio a sentire i gemiti di entrambi ad un certo punto Annalisa si alzò e mi disse: “voglio vedere”, io la portai mano nella mano in cucina, li vedemmo Francesco che ansimava seduto sulla sedia mentre Marianna era a cavalcioni sul suo grosso cazzo che godeva e gridava, a tal punto abbracciai forte Annalisa e la baciai, lei non attendeva altro ci spogliammo e scopammo per tutta la notte nel nostro letto scambiandoci volta per volta le nostre partner, che prese dall’eccitazione non si negavano di attenzioni particolari come baci, toccatine e leccatine.
Fu la più bella sera della nostra vita, da quella volta ci incontriamo ancora metodicamente giocando sempre in maniera diversa.
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15 anni fa
barracuda197,
35/35
Ultima visita: 6 anni fa
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Cortesie di buon vicinato
abito da un po' in questo palazzo. Sto all'ultimo piano, siamo due soli inquilini, qui al sesto piano. C'è la vicina che è una signora anziana, ma arzilla, va, viene, speso parte per dei giorni... ma è tranquilla; non ci rompiamo le scatole. oltretutto è anche un po' sorda, cosi che le mie performance notturne non le danno noia...
si, io sono una trav, abbastanza belloccia, gambe lunghe, gran culo, mora e completamente depilata; molto alta e molto troia. mi piacciono i ragazzi di colore, africani del Senegal, per esempio. Ne vedo uno spesso, la sera, da quando mi sono trasferita qui, e menomale che la vicina non sente, che certe notti il tipo si sfoga e col suo manganello da 24 cm mi fa veramente morire... ma questa è un altra storia...
la vicina, ha un cane, da difesa, dice che è sola e che le fa compagnia... devo ammettere che spesso mi sono sorpresa a fissargli il cazzo, al mastino della vecchia, che è bellogrosso, e col repiro gli balla, lassotto la pancia... una bella bestia, veramente. capita che stranamente il cane non mi odia e non ringhia come fanno di solito gli altri cani che incontro per strada, no anzi, scodinzola quando mi vede e si lascia carezzare. forse il mastino è un po maiale e sente l'odore di troia, e magari sogna di farsi una montata, che non vede cagne femmine da secoli... e l'idea pianopiano ha iniziato a frullarmi nella testa... e qualche volta ho immaginato di farmi fare dall'animale mentre col vibratore mi tenevo allenato il buco del culo...
ma ecco che verso natale, un colpo di fortuna: la vecchiarda deve lasciare roma per una sera, che deve andare a un funerale, e non può portare Amilcare con se...(che culo!). al mattino del 22 dic, mi suona e mi chiede se le faccio la cortesia, quando torno stasera, di portare un po amilcare fuori, e poi a casa, dargli la scatoletta di ciccia e l'acqua fresca... poi lui dorme tranquillo tutta notte e l'indomani lei, verso le 9,30 sarà a casa di nuovo... che fai, le dici no? doveri di buon vicinato... "va bene signora, non tema, ci penso io all'amilcare. vada via tranqui, non c'è problema, sa". e cosi fu, lei parti lasciandomi le chiavi di casa sua. per tutto il giorno in ufficio non penso ad altro, e alla sera, quando esco, sono ipereccitata all'idea di poter disporre finalmente dell'amilcare, dal VIVO! arrivo in volata a casa, apro dalla vecchia e la bestia sembra contenta di vedermi, scodinzola, guaisce un paio di volte e mi segue a casa mia... prima la passeggiata, poi la cena... e poi il dopocena! ma faccio le cose in grande: indosso un perizoma di merletto nero, reggicalze nero, reggiseno rosso fuoco, calze col rigo nere velatissime e scarpe col tacco da 12 a spillo rosse fiammanti! metto un po di bracciali ed anelli. sopra solo un cappotto nero. adoro uscire cosi, cappotto e sotto quasi nuda, mi eccita da morire. la via sotto casa è tranquilla e scura e poi, che col mastino da 40kg al guinzaglio... chi si avvicinerebbe? usciamo.
in strada amilcare è bravo, non tira troppo, e cammina vicino. si struscia spesso alla mia coscia, sento il gancio dl reggicalze che strofina il manto nero dell'animale e sembra che gli piaccia. ogni tanto gli spio la mazza, sempre bella grossa.
al ritorno, in acensore, d'avanti lo specchio, mi slaccio il cappotto e lo carezzo col polpaccio, tra la coscia e le costole; vedo la mia coscia, la calza, la scarpa rossa e vedo il suo cazzo. amilcare aumenta il respro... ora a casa.
inutile dire che per dargli la ciccia c'ho impiegato un decimillesimo di secondo, cazzo. ero eccitata da pazza e non vedevo l'ora di poter approfittare del mio divano e del suo cazzone.
ancora in cucina, lui col muso nella ciotola, mangia, divora la cena. io da dietro lo carezzo: sento i muscoli dell'animale che si tendono, che si muovono sotto la pelliccia rasa che ha, sento la possenza animale che vibra... percepisco la sua forza, brutale, animale, bestiale. passo le carezze sul ventre e sul petto dell'animale, con le dita gli massaggio la pancia, sempre più in giù, e finalmente col dorso della destra sento il peso del bellissimo cazzone. un attimo e lo tengo tra le dita, le stringo un po e le muovo piano, come a masturbarlo... lui ha finito la cena ma resta li, cosi, fermo a zampe divaricate, freme e si lascia fare.. la cosa dura dei minuti, ormai lo masturbo con forza, facendogli scorrere le dita per tutta la lunghezza del pisellone, fino alle palle... ogni tanto gliele prendo tra le dita e le massaggio e loro si gonfiano e il pisello si sta indurendo... basta si va di la, sul tappeto, sul letto, dovunque possa farmelo mettere dentro. il lavoro di mano ha portato a dei risultati magnifici, ora lo tiene sguainato, dritto e duro per tutta la lunghezza e sbava e ansima. adesso sei mio, carino... e mentre con la destra gli massaggio i coglioni con la sinistra lo tengo fermo, m'avvicino col viso... lui respira forte e le vibrazioni gli fanno ballare la verga rossa e dura... socchiudo gli occhi e lo prendo tra le lebbra... oooooh, che bellezza di cazzo! ha una strana forma, non come quello umano ma ce l'avrà lungo una ventina di cm, e largo, cazzo, bello cicciotto e gonfio, rosso scuro con le venuzze che si vedono... gli sto facendo un pompino coi fiocchi, lo lavoro di lingua sulla cappella, e con le labbra strette me lo faccio scorrere dentro e fuori. quando è dentro gli faccio scorrere la lingua sull'asta, quando e fuori quasi tutto con la lingua gli tittillo la cappella, o quello che sembra la sua cappella... gli fa un effetto dirompente, la mazza si ingrossa ancora, sembra scoppiare. altri minuti di questo trattamento passano in un flash, sto attenta alla maestria di pompinara che mi distingue (dicono che faccia pompe da 91/2 se sono ispirata, e con un cazzo tra le labbra sono sempre ispirata..) mi sto godendo questo paletto animalesco e lo ciuccio con grandissima voluttà... torno presente alla scena e m'accorgo che dal buchino alla sommità del nerbo inizia a scolare un liquido denso e trasparente... è li li per venire il mastinoporcone... continuo, ho le labbra attaccate alla punta e la lingua che gli gira intorno, come un frullino... non ho più rossetto... con la sinistra continuo il movimento pippatorio... ancora quasi fuori, ma... la bestia si tende, le spalle si bloccano e s'abbassa un po sulle zampe posteriori... io me lo sto facendo scorrere di nuovo tra le labbra e a meta... esplode in uno schizzo giallastro, enorme! la sborra calda mi riempie e trabocca scolandomi sul mento, sulla guancia... sto per affogare e un'altro spruzzo mi colpisce in piena faccia... non credevo che venisse cosi tanto, cristo, a secchiate! sento la sborra scorrermi sul collo e tre, ancora il suo fluido, stavolta mi prende sulla spalla, sento il rumore.. ciaff...
quattro, cinque, sei, sette...
poi piano, gli schizzi finiscono, lui trema e si mette "seduto", ansima e ha il fiatone. io pure mi siedo sulle ginocchia, mi guardo alla specchio e sono un disastro, colo sborra dappertutto, ne ho un rivolo sulla pancia che scola fino alla coscia e mi bagna la calza... oddio che figata! una vera troia, succhiacazzi e bevisborra! mi faccio una foto col telefono...
amilcare sta sdraiato, sembra stanco, cazzo ci credo! gli ho succhiato l'anima a questo porcone...
mi rialzo a fatica, mi è tanto piaciuta la pompa al cane ma non sono soddisfatta ancora... ma mi sento provata e decido di farmi una doccia. oltretutto sono fradicia di sborra di canemastino e puzzo come una cagna i calore...
in camera mia c'è amilcare sdraiato sul tappeto, mi guarda. tolgo l'accapatoio, indosso un completo blu con dei fiori gialli ricamati sopra, perizoma e reggiseno, metto una giacchina corta alla vita gialla e tacchi a spillo neri, torno in bagno per truccarmi un poco... metre sto allo spechio sento che amilcare si muove, s'avicina, entra in bagno e mi fissa... non so cosa voglia, ma vedo che la mazza ha ripreso vigore... sembra di nuovo in tiro...
arriviamo in salotto e curiosa, seduta sul divano gli passo la destra sotto la pancia, lo carezzo e, come prevedibile, glielo prendo ancora in mano. cazzo, era vero e ce l'ha di nuovo duro! insaziabile animale da sesso! lo masturbo, ma non sembra essere d'accordo, gira su se stesso e mi toglie la mano, gira m'appoggia il muso sulla coscia (depilatissima, lucida, bianca e morbida...), e di nuovo. non capisco, e lo vedo ancora eccitato, la sbarra rossa fuori che ondeggia e sgocciola, e mi spinge col muso sulla gamba... non capisco, forse vuole che mi alzi, forse vuole uscire, vuole portarmi da qualche parte... mi alzo e vado verso il corridoio, lui dietro saltella. alla porta del salotto pero' mi fa capire che cosa vuole adesso il porco! si alza sulle zampre posteriori e s'appoggia con quelle davanti alle mie spalle, le unghie mi fanno male, ma mi piace sentirmi abbrancata, presa... io mi fermo e per non perdere l'equilibrio m'appoggio allo stipite della porta, lui pesa e io mi piego un po in avanti e capisco inequivocabilmente che cosa cerca... lo vedo con l'affare sguainato a tutta forza, che tenta di avvicinarmisi da dietro e tenta di scoparmi... mi vuole fottere per davvero!!
stiamo li. in corridoio, davanti allo specchio. io con lui che mi abbraccia e col manganellone a caccia di un buco di culo (il MIO!) da sfondare... certo, che se scopa come viene, sarà una vera goduria... altro che negri.
mi abbasso, in ginochio a gambe larghe; lui mi gira intorno e col muso mi spinge da dietro, mi vuole a pecorina.. il bastardo sa il fatto suo, e l'accontento. nemmeno il tempo di mettermi in posa che lui è già li dietro, sale sulle mie spalle e avvicina il cazzone... mi cerca... sposto il perizoma, inarco le spalle, allargo le chiappe e con la sinistra lo aiuto a trovare la strda giusta. oh, mi tiene stretta dalla vita, sento la bava che cola sulla schiena, sento la punta del pisello che s'appoggia, lo indirizzo per bene e quando sente che la via ' aperta, il porcomastino mi da un colpo formidabile e me lo infila tutto dentro. fino alle palle! sento la pelliccia che che mi solletica le chiappe e dallo specchio guardo la scena: lui mi tiene, lo sguardo famelico, la bava alla bocca, il suo palo piantato dentro di me... ma non gli basta. da subito, comincia a vibrare colpi poderosi coi fianchi, manovra quella sua mazza rossa con forza bruta. colpi su colpi me lo fa scorrere dentro fino alla fine e lo sento che scava, sfonda, m'allarga. ogni colpo sento il piacere che aumenta, e mi guardo allo specchio, posseduta da un grosso cane infoiato che mi vuole come la sua troia. mi sta prendendo forte come un animle sa fare. mi scopa da impazzire e io sto godendo come una vera cagna troia puttana... si bello, dai, sfondami, sfondami. fammelo sentire fino in fondo, tutto, tutto, forte. sfondami, gli dico e lui pare capirmi. lo sento ansimare e guaire, lo sento che aumenta la forza, mi sta sfasciando le chiappe, glielo sento di marmo, e finalmente, lo sento che sferra un colpo tremendo e si blocca tremando, e spinge e spinge...vengo, cazzo se vengo: come mai prima di allora. quell'animale mi ha fatto godere come una vera vacca! lui spinge forte e lo vedo pompare litri di sborra, con fiotti bollenti. schizza, schizza e come prima con la bocca, mi riempie fino a veder la sborra scolare fuori dal buco del mio culo rotto. me la schizza tutta dentro e si stacca tramortito dall'orgasmo che ha avuto... io mi guardo allo specchio, distrutta, a pecora, col buco del culo sformato e allargato. un buco scuro e fradicio, mi ha rotta tutta, e la sua sborra, cola in un rivolo lungo la coscia sul tappeto...
amilcare, amore miooo|
dio mio, quand'è che la vecchia partirà di nuovo?
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18 anni fa
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Desiderio reale
ciao il mio nome è mena...ho 32 anni.. carmelo ne ha 52...abbiamo due figli...abbiamo messo un annuncio per
realizzare un nostro desiderio..che prima era solo di mio marito..ma adesso sta diventando sempre più pressante anche per me..insomma lo voglio anche io...ogni giorno sempre di più...si tratta di questo:vorremmo provare ad allargare i nostri orizzonti conoscendo persone serie,riservate,sensuali fantasiose...non volgari...maleducate..si a singoli solo se fidanzati o sposati incerca di relazione a tre...vorremmo ripetere l'esperienza diquest'estate avuta in un cinema con un ragazzo...un bacio a tutti..mena e melo!!!
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16 anni fa
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Gigi e la mamma
Gigi e la mamma.
Ciao a tutti i lettori di questo sito.
Sono un ragazzo di 33 anni della Campania mi chiamo Luigi.
Più che un racconto la mia è una storia vera, la mia famiglia e composta da 7 persone:mia madre. mio padre,io e 4 sorelle più piccole di me ,potete immaginare nella mia adolescenza quante visioni o avuto di fighette , culi , reggiseno e perizoma.
Sono stato sempre un ragazzo autonomo, pur vivendo con i miei avevo una vita quasi mia.
iniziai cosi a farmi qualche regalino.
All’età di 15 anni non avevo la possibilità di andare a prostitute , ma di giornalini porno ero un collezionista, sfogliando una rivista trovai la vendita per corrispondenza di una bambola gonfiabile (non vi dico i miei ormoni) subito la ordinai,al suo arrivo non stavo più nella pelle.
(finalmente si inizia a scopare)
la prima notte non riuscivo a chiudere occhio dal desiderio di provarla , usci dalla camera per vedere se tutti dormivano,ma nel silenzio della casa del salone si sentiva un lamento,era soave, dolce, armonioso,proveniva dalla camera dei miei genitori,mi avvicinai alla porta socchiusa per sbirciare , con mio stupore vidi una scena celestiale, una posizione del kamasutra stupenda, mia madre a pecorina con sopra mio padre che la cavalcava , una figa stupenda ,depilata, seno enorme che dondolava ad ogni colpo, rimasi a vedere quello spettacolo stupendo,(passare dai giornalini porno a una scopata dal vivo….non so se rendo l’idea)ad un tratto mio padre tira fuori il suo uccello dalla figa e lo appoggia sul buchetto del culo, inizia a spingere piano piano, lo vedevo sprofondare nel culo di mia madre , sembrava di burro inghiottiva l’asta di mio padre dolcemente , su e giù ,per pochi colpi… poi uno schizzo, un gemito….vidi uscire dal culo il cazzo gocciolante di mio padre e la sborra colare per tutta la vagina di mamma.
Io stavo per esplodere quale occasione migliore per usare la bambola nuova ,corsi in camera la preparai ma appena la penetrai una scossa mi prese dietro la schiena,……haimè ero venuto , con tristezza misi a posto e mi misi sotto le coperte, non riuscivo a dormire, fantasticavo,pensavo sempre a quella posizione dei miei genitori , (ora diventata la mia preferita).
La mattina mi alzai per fare colazione , mi accorsi di vedere mia madre sotto un’altra luce,notai i suoi seni tondi e sodi dondolare nella vestaglia, il culo a mandolino prendeva forma ad ogni suo chinare,avevo ancora l’uccello duro , pensavo a lei , la desideravo.
Passarono dei giorni e pensavo come fare per toccarla ,odorala, baciarla possederla, non sapevo più cosa fare l’unica era d’ aspettare il momento giusto.
Passarono dei mesi e venne l’estate,scuole finite si iniziava ad andare al mare, in casa si iniziavano a vedere le prime forme nascoste dagl’ indumenti invernali, si girava per casa in intimo,mia madre usava una camicetta bianca trasparente fatta di merletti, tutine aderenti, pantaloncini e gonne corte , per me era una tortura vedere quelle rotondità, Sorelline ormai in fase di sviluppo,con le loro creme depilatorie e completino per il mare, (ma ancora non pensavo loro ).Io sempre più preso con la mia bambola, ormai era la mia amante segreta(mamma),scopavo con lei ogni volta che restavo solo in casa in qualsiasi ora del giorno e della notte. Una mattina mi alzai al mio solito orario 10:30 andai in bagno per lavarmi e vidi mia madre cucinare,stupido le dissi :
-mamma che fai a casa?....non sei al mare con le ragazze?- (le mie sorelle)
Rispose sorridendo :
-per qualche giorno non posso , resto a casa a sbrigare faccende-
Per me era un problema non potevo fare la solita scopata con la bambola….. deluso accesi la televisione a mi sdraiai sul divano.
-cosa fai , non esci??- mi chiese dalla cucina.
Risposi con voce triste: - no , non ne ho voglia.-
A sentire il mio tono lei entra in salone per capire il perché, con mia meraviglia aveva in mano degli assorbenti …..servivano a lei , aveva il ciclo, ecco il motivo della sua presenza in casa.
Si diresse verso il bagno per cambiarsi e socchiuse la porta ,sentivo il mio membro pulsare e gonfiarsi , saltai dal divano per vedere la scena , mi avvicinai alla porta,lei di spalle si alzò la gonna, abbassò le mutandine e cambiò l’assorbente mostrandomi quel bel culo segnato dalla prima abbronzatura,tremavo tutto ero eccitatissimo e mi venne un idea…….(era arrivata l’occasione che aspettavo)…..corsi in camera,mi spoglia , presi la bambola ,spalancai la porta della camera, decisi di farmi vedere mentre scopavo con lei.
Iniziai ad ansimare ….e a gemere…. sento la sua voce chiamare:-
- Luigi cosa succede?non ti senti bene?-
Con voce affannosa risposi:
- si mamma…..sono in camera-
venne subito a vedere preoccupata,entrando fece un’espressione sbalordita, vedere suo figli penetrare una bambola .
- cosa fai? Sei scemo!- mi disse con un po’ di imbarazzo.
- no mamma- risposi con voce doppia e affannata.
-La colpa e tua , mi piaci un sacco non resisto più ho voglia di fare l’amore con te ! –
A quella risposta arriva una sberla che mi fischiano ancora le orecchie.
-sei un porco,io sono tua madre.- uscii sbattendo la porta.
Mi sentivo sporco ,cosa avevo fatto, dopo qualche minuto mi feci coraggio ed andai da lei per chiederle scusa :
-mamma non ti volevo mancare di rispetto-
Lei mi guarda e a voce bassa mi sussurra:
-lo so che sono i tuoi ormoni e che io sono la prima donna che tu vedi, di sicuro mi avrai spiata nel bagno, in intimità , ma non puoi farlo -
Sentire quelle parole, con un tono calmo quasi pentito per lo schiaffo datomi poco prima, dentro di me il pentimento scomparse anzi qualcosa mi diceva che non era proprio successa una catastrofe tanto che andai in camera mia a finire il lavoro iniziato, godendo ancora di più.
Passarono ancora dei giorni tutto sembrava tornato normale tra noi ma……qualcosa di cambiato c’era,vedevo mia madre più sciolta verso di me, entrava in camera mia senza bussare,nel fare pulizia spostava la scatola della bambola come un comune oggetto e se mi trovava seminudo per lei non faceva differenza , ma la cosa che mi tormentava era il fatto che andava in bagno con la porta aperta sia per fare pipi’ ,lavarsi o vestire, insomma mi sentivo provocato.
Accettai la sfida.
Decisi di farle un regalo,andai in un negozio di intimo e le presi un completo di pizzo nero (sapevo dei suoi gusti) e lo nascosi nel ripostiglio.
Il giorno seguente aspettai l’uscita di mio padre che si recava al lavoro,uscii in silenzio e poggiai il pacco sopra il tavolo della cucina e scappai subito a letto.
Verso le 10:30 la mia sveglia inizio in modo particolare ,inserii una videocassetta porno, abbassai il volume a zero ed aspettai l’arrivo di mia madre per far partire il film e far finta di dormire ancora, mi sfilai gli slip , preparai la bambola e la misi vicino per far intendere di essere sfinito dalla scopata.
Sento dei passi,parte il piano, si apre la porta,il cuore mi sbatte forte,il cazzo diventa duro,avverto la sua presenza nella stanza , spegne il video registratore e va via ,ci resto un po’ male ma poi mi faccio una ragione,mi alzo per fare colazione mi reco in cucina e saluto:
-buongiorno-
Risponde con un po’ di ironia:
- nottatina movimentata, sentivo degli strani lamenti , spero ora vada meglio-
-ah! Dimenticavo ho trovato un regalino per una tua amichetta….complimenti…. deve avere ottimi gusti-
Un po’ arrabbiato gli risposi:
- non hai capito che è per te! Non sapevo come dartelo mi vergogno un po’.-
Lei si avvicina,si siede vicino a me e dice:
- lo so sciocchino, ma non l’accetto devi capire che non poi farmi la corte-
Infuriato mi alzo di colpo e scappo in camera,non le rivolsi la parola per una settimana,volevo provare un’altra tattica,so che per me lei farebbe qualsiasi cosa, volli tentare il tutto per tutto facendo l’offeso o il bambino capriccioso che voleva a tutti i costi il giocattolo.
una mattina alle 5:30 sentii chiudere la porta di casa, mio padre si recava al lavoro,mi sentivo agitato , avevo l’uccello duro , allora mi alzai per andare in bagno a fare pipi’,lo trovai occupato c’era lei con il culo rivolto verso la porta, si preparava a fare il bidé , vedevo scorrere delle gocce di sperma uscire dalla figa,sempre più arrapato entrai piano piano abbassando lo slip,cacciai fuori il mio cazzo duro e con un colpo la penetrai, entro subito, la sua figa era piena di umore e sborra,lei con un colpo di fianchi mi butta a terra ,si diresse verso la porta, la chiuse ,si avvicinò e mi dice:
- mi hai rotto le palle ,una volta e per tutte fallo se hai coraggio,sono qui.-
Si mette nuovamente a pecorina,mi avvicinai , puntai la cappella verso la figa calda e umida affondai con un colpo , lei diede un piccolo gemito stringendo leggermente le gambe.
Credevo di essere riuscito nell’impresa ma mi sbagliai , lei mi guardava con uno sguardo di ghiaccio, per quei pochi colpi che lei diedi non fece più una smorfia , un gemito,NIENTE,la mia bambola era più focosa di lei.
Lo tolsi di colpo,nell’uscire fuori fece un rumore…floop!!....lei tiro un sospiro o un gemito come di godimento. restando sempre in quella posizione, io uscii dal bagno infuriato.
Come al solito tra noi nessun accenno dei fatti accaduti in quelle occasioni , trascorrevamo la giornata come niente fosse accaduto, non riuscivo a capire il perchè non mi portasse rancore per come mi comportavo verso di lei,decisi di troncare la mia ossessione.
Passo circa un anno,io sempre più uomo con le mie esigenze,attratto da donne molto più grandi di me, iniziai a frequentare un giro di annunci sessuali sia con donne sia con coppie,imparai molte cose sul sesso scoprendo la mia passione per l’esibizionismo e giochetti vari.
un pomeriggio di primavera mi capitò di fare una scoperta,ritornai a casa dopo il lavoro,non c’era nessuno , tutti usciti , presi il ricambio della mia biancheria ed andai a fare la doccia.
Buttando gli slip nella cesta, feci una scoperta, un vibratore nero e massiccio.
-di chi potrebbe essere???...-
Non sapevo cosa pensare, il mio pensiero era rivolte alle mie sorelle,ormai donne.
Decisi di scoprire….ormai ero troppo eccitato” lo volevo sapere.”
Il lunedì mattina ritornai dal turno di notte,andai a letto e misi la sveglia dopo qualche ora , volevo domandare quella cosa a mia madre , sapevo che durante la mattina rimanevamo soli io a dormire lei a sbrigare faccende domestiche.
Verso le 11.00 mi sveglia,mi recai in bagno per i soliti bisogni,(come al solito in erezione) ma era occupato , mia madre si stava preparando per farsi un bagno, era quasi nuda indossava quel completino nero che gli regalai tempo fa ,aveva solo reggiseno e perizoma, decisi di entrare, andai a prendere il fallo di gomma,bussai alla porte e senza aspettare risposta entrai,lei sembrava aspettare questo momento , non fece nessuna obbiezione o smorfia vedendomi,
io sempre con il mio cazzo duro che usciva dagli slip le domandai:
-scusa, sai chi fa uso di questo?-
Lei lo prese, lo mise sul lavandino e rispose:
- è mio……….. ora ti scandalizzi tu?? –
A quella risposta mi avvicinai a lei ,con una mano le accarezzai un seno,piano piano iniziai a sbottonare il reggiseno,schizzarono fuori come due meloni , due capezzoli grandi e rossi , gia erano turgidi.
Lei si sciolse, stavolta sembrava tutt’ altro che fredda ,iniziai a toccarla il corpo, prima i seni ,scendendo sulla pancia infilai la mano nel perizoma toccandole il clitoride.
La fissai negli occhi e le dissi:
-mamma finalmente………. non ci credo.-
Lei con una voce calda disse:
- mi hai confuso,stregato,impazzivo all’idea che tu usavi un bambolotto inutile per soddisfare i tuoi desideri, la notte non riuscivo a farmene capace.
- Quel bambolotto eri tu mamma,la prima volta che stavo per usarlo sentii i gemiti tuoi e di papà è venni a vedere,rimasi incantato da come ti muovevi e dal tuo corpo formoso.
Mi abbassi gli slip e avvicinai la sua mano al mio cazzo pulsante di desiderio,lo afferrò saldamente,chiuse gli occhi e disse:
-finalmente,sai l’ultima volta che l’ho provato era bollente ed io non sapevo se continuare ho smettere perciò sembravo un pezzo di legno, lo capii dopo che era la cosa più bella che avevo provato nella mia vita,ma ora non lo lascerò scappare.-
Ci abbracciammo forte,io avvicinavo sempre più il cazzo in mezzo alla fessura di lei , con le mani agguantavo quel culone tondo e sodo , ci baciammo ardentemente .
Quando ci staccammo la presi la mano e la portai in camera da letto, ridendo lei disse:
-adesso cosa fai alla mamma,non sono mica quel bambolotto-
Io non risposi e la stesi sul letto, iniziai a baciarla l’ombellico,e scendendo sempre più giù le sfilai il perizoma,una figa stupenda, rasata,liscia e profumata,con un clitoride maestoso, non persi tempo lo presi subito in bocca succhiando quel monte di venere umido.
-AAAHHH….siii amore…siiiiiii….bello, AAAHHH….siiii.. siiiiii.. aaaaahh o mio dioooooo, bravo Gigi, bravoooooo.-
Si dimenava sul letto a gambe divaricate mi premeva la testa nella figa quasi a farmi mancare il respiro , con la bocca umida mi rialzai per baciarla , sembrava assaporare con gusto il suo umore.
-ti piace mamma , voglio farti provare il paradiso-
Inizia a leccare e succhiare i seni , prima su di uno poi sull’altro.
- siii amore……. ti piaceva anche da bambino succhiare i seni della mamma –
mi abbracciò, mi capovolse sul letto , ed inverti le parti ,scendendo con la lingua verso l’ombellico scavando all’interno con la punta,scendendo ancora arrivò sulla cappella del mio cazzo, sulla punta calda fuoriusciva un po’ di sperma che a lei sembrava piacere .
-cosii….siiii cosiiii…mamma mia come godoooo…mmmmmmmhhhhh-
Sentivo la sua lingua leccare tutto , le sue labbra strette salire e scendere tutta la mia asta , era stupendo non avevo mai provato questa sensazione di godimento .
Lei si alzo si diresse verso il divano si mise a pecorina e mostrandomi quell’ ennesima visione di figa .mi invito a penetrarla ,aggiungendo:
-ora continua da dove avevi lasciato. Dai ,vieni amore di mamma, vieni dentro me –
salii sopra di lei mi puntellai con il mio cazzo e lentamente le scivolai dentro fino alle palle,
- –OOOHHH SIIIII……..finalmente sei dentro di me, ti ho desiderato tanto in questi giorni, ora sei mio, cavalcami figlio mio donami la felicità che solo tu puoi darmi, vieni, vieni dentro di me puoi riempire la mia figa……è tutta tua amore-
Le toccavo i seni penzolanti ricordandomi di quella notte quando la spiai scopare con mio padre
Volli emulare quel momento .
Mi abbassi , con qualche colpo di lingua le umidi il culo , quel fiorellino rosa ora era mio.
Lei capii allargo ancora di più le gambe si chino un po di più ,dicendomi
-tesoro mio, prendilo , se vuoi da oggi sarà solo tuo –
Mi alzai , bagnai con la saliva la punta del cazzo ,lo avvicinai a fiorellino ed iniziai a dare piccoli colpetti,
- mmmmmmmhhhhh .. AAAHHH….siii amore…siiiiiii….bello,tesoro vieni voglio sentirti –
presto fatto con pochi colpi in quel buco stretto ma accogliente,sentii una forza scorrere lungo il cazzo schizzare fuori , il mio seme bollente era entrato dentro di lei.
Caddi inginocchiato ,abbracciai le sue gambe ,avevo la testa in direzione del culo ,vedevo lo sperma fuoriuscire,d’istinto lo leccai ,lei a quella scena si scateno.
Mi prese, mi butto sul letto e disse:
- lo dovevo capire che eri un porcellino come me,sai adoro anch’io leccare il cazzo grondante di sperma e dei miei umori dopo la scopata-
detto questori si getto con la bocca sul cazzo iniziandolo a succhiare tutta l’asta , massaggiandomi le palle ,la presi in vita la tirai verso di me ed iniziammo un gustosissimo 69 ,grandioso sentire il suo sapore mischiato al mio.
Ma la voglia di penetrarla non passava ,
la invitai a salire su di me , eravamo stanchi ma non volevamo finire,con un balzo si giro e si impalo sul mio cazzo rosso fuoco.
-mmmhhhhh……..aahhhhhhhh!!!........mamma vorrei non finire mai ……. È troppo bello –
- Tesoro di mamma ci puoi contare………non finirà mai più. –
A queste parole diventai rosso ,iniziavo a trattenermi ,stavo per esplodere ,lei non finiva mai di cavalcare ,il cazzo ormai gonfio era tutto inghiottito da quella figa celestiale,dopo un lungo bacio,lei disse:
- tesoro ,sborra dentro non preoccuparti,-
a quelle parole un’eruzione , lei continuava la sua cavalcata, facendomi urlare dal piacere (sensazione mai provata prima). Schizzavo sborra come un idrante , la sua figa era ancora più bagnata , le sue pompate si accompagnavano da dei suoni tipo scorregge , al suono di quei rumori neanche lei riuscii a trattenersi, prese la mia testa a due mani, afferro i miei capelli ,mi bacio appassionatamente per non urlare dal piacere , ma era quasi inutile i suoi mugolii erano forti .
in quella posizione restammo per qualche minuto senza parlare dandoci dei baci come due amanti innamorati.
Solo quando andammo in bagno (mano nella mano)commentammo quelle fantastiche ore.
-sei pentita mamma-
-no tesoro non più ,anzi sono felice e anche un po’ fiera a sapere che piaccio ai ragazzi e spece al mio , sei tutta la mia vita-
Un bacio lungo poi sotto la doccia…..
Ho avuto altri rapporti con lei che narrerrò in seguito.
Cari lettori come dicevo il mio non è un racconto ma realtà, posso dimostrarlo con foto filmati .
Aspetto un vostro commento , ovvio che se ci sono donne o uomini con le mie caratteristiche ci possiamo contattare alla mia mail [email protected] .
Vi aspetto . ciao a tutti.
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24
17 anni fa
admin,
75
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sex con l'amico di mia figlia....
Agosto. Caldo sulla spiaggia.
Sotto l’ombrellone mia figlia, stesa sul lettino, si ripara dal sole. Io invece sfido il sole di mezzogiorno unta di olio solare. Sotto gli occhiali da sole riesco a vedere avvicinarsi l’amico di mia figlia. Sta già parlando con lei ma i suoi occhi stanno viaggiando sul mio corpo abbronzato e luccicante, lo sento. Parlano sul da farsi nel pomeriggio. È un bel ragazzo: alto circa un metro e novanta, robusto, bellissimo sguardo incorniciato da sopracciglia selvagge.
Mia figlia Luana ne è profondamente attratta nonostante sia fidanzata con un ragazzo di cui non ricordo il nome (per me è insignificante, non dovrebbe aprire neanche la bocca). Mia figlia è carina di viso, ma il suo fisico rispetto al mio è nettamente inferiore (mi dispiace tantissimo dirlo ma è così). Io vado per i 50, sono alta un metro e settanta circa, labbra carnose, capelli biondi e occhi azzurri. Mi mantengo magra per l’età che ho. Mio marito è via per lavoro, arriverà dopo ferragosto.
“Arrivederci signora.“ sento mentre vedo la figura di Nando passare accanto al mio lettino. Il mio viso è ad altezza pube, immagino il suo sesso nascosto dal costume da bagno. Mi chiedo se farebbe mai sesso con una quasi cinquantenne come me un fusto come lui…Lo saluto con un cenno del capo e un largo sorriso mentre lui compie qualche passo all’indietro aspettando (guardando) il mio saluto (il mio corpo).
Nel pomeriggio Nando arriva verso le quattro per chiamare mia figlia. Luana però (la fortuna volle fare così) era dovuta andare in bici in un campeggio fuori dal paese per vedersi con delle amiche e organizzare la serata. Mi aveva chiesto gentilmente di intrattenere Nando dato che avrebbe cercato di metterci meno tempo possibile.
Feci accomodare Nando in casa e lo portai sul terrazzo dove io mi sistemai sul dondolo e lui su una sdraio mettendosi in una posizione alquanto scomposta. Era vestito con una canotta e un paio di pantaloncini abbastanza attillati sulle sue cosce possenti. Beh praticamente si vedeva il pacco per farla breve. Io ero in bikini con un pareo trasparente bianco.
“Allora Nando, come vanno queste vacanze, ti stai divertendo?â€. “ Si signora certo, stasera forse organizziamo un falò in spiaggia. Vuol venire con noi? “ mi chiede scherzando. “Ma dai Nando, cosa mai dovrebbe fare una vecchia come me tra tanti giovani…no non se ne parla, divertitevi voi, io l’ho già fatto.â€
“ signora non dica così. Lei è una bella donna…ora va bene che stavo scherzando sull’invito però†“aah stavi scherzando sull’invito non inviteresti mai una vecchia ad una serata piena di ragazze in costumeâ€. “signora, fosse per me la inviterei e di corsa anche..insomma avrà anche gli anni che dice di avere ma rimane una bella donna con un portamento elegante soprattutto. “. È questa la frase che mi fa scattare qualcosa nella testa, non so come posso spiegarlo…sento calore al basso ventre. Telefono a mia figlia per informarmi sul tempo che le serve. Nel telefonare a mia figlia scopro le gambe e poi, come se Nando non fosse presente sul terrazzo, incomincio a guardare invisibili segni sui miei seni esponendoli alla vista del giovane presente, che strabuzza gli occhi per lo spettacolo e porta una mano sul suo pube a dar man forte al suo amico. Chiusa la conversazione noto che la mano è li sul pube a stringere il suo pisello. È rosso in volto.
“Nando vuoi qualcosa da bere, fa molto caldo oggi, eh ti va?â€. “ si signora fa veramente molto caldo oggiâ€. Si alza. Il bozzo davanti si è ingrandito parecchio. È evidentissimo, sta per scoppiare. Eh si toccherà a qualcuna salvare il giovine, non potrà mica andare in giro così poveretto.
“Ti faccio strada Nandoâ€. Cammino avanti a lui sculettando il più possibile, poi improvvisamente mi chino vicino la zanzariera della porta finestra per vedere un qualcosa quando Nando con il suo amico mi sbattono sul culo.
“mmm†mi esce naturale questo mugolio di goduria. “ops mi scusi signora, nn sono riuscito a frenarmi e…â€. Sa che potrei essermi accorta del suo sesso turgido.
Mi avvicino con aria severa e con mano ferma e decisa afferro il suo cazzo. “e con questo cosa pensi di fare. È questo l’effetto che ti faccio?â€. “eehm.. s-s-ssi signora, cioè no è colpa mia, lui fa da se, non mi sarei mai permesso..â€. Mentre dice questo io mi sono inginocchiata e sto accarezzando il suo pisello sopra il pantaloncini, lo tasto per tutta la sua lunghezza. Afferro l’elastico del pantaloncino e lo abbasso di forza portando assieme anche le mutande. Rimbalza fuori dalle mutande un cazzo teso, già scappellato con la cappella violacea e tante vene turgide sotto il mio palmo. Gli ciuccio la cappella, sa un po’ di mare, scotta è bollente.
Le sue mani scendono e mi afferrano per le spalle, mi tira su e mi bacia. Un bacio lungo, tenero che mi fa bagnare tutta, poi si tuffa sul mio collo.
Intanto con la mia mano stringo il suo cazzo e lo massaggio, nel momento in cui mi ha baciato è diventato durissimo. Faccio scorrere l’unghia del pollice sul frenulo su e giù, vedo l’espressione del piacere dipinta sulla sua faccia. Torno con le mie labbra al suo amico, è tesissimo, non penso che resisterà molto, ha le palle gonfie sotto. Incomincia a muoversi avanti e indietro, mi sta scopando la bocca. Mi stacco da lui e continuo con una sega, so che non durerà a lungo e infatti il suo pisello incomincia a dare tremendi scossoni, bacio la sua cappella quando un getto fortissimo di caldo sperma mi entra in bocca. Due, tre, quattro, cinque getti potentissimi di sperma nella mia bocca, me l’ha riempita..
Sotto sono fradicia, gli umori colano lungo le mie cosce, il suo cazzo è ancora dritto, non vuole sgonfiarsi. Una goccia trasparente di sperma esce dalla cappella e io, con la punta della lingua, la lecco. Gioco un po’ con la mia lingua sulla sua cappella leccandogli il buchino dal quale è uscita quella quantità incredibile di sperma.
Mi alza, mi bacia di nuovo, poi, mentre la sua mano scivola nel mio slip per dedicarsi alla mia clitoride, scende con la lingua sul mio collo, poi arriva al seno, ancora coperto dal costume. Lo slaccia e deciso morde con le labbra il mio capezzolo destro. Sussulto e gli artiglio la spalla per l’eccitazione, lasciandogli dei solchi (chissà le scuse che troverà per giustificare quei segni).
Alza la testa , mi guarda negli occhi, il suo pene è eretto come prima, non un segno di cedimento. Gli prendo tra le dita il cazzo e lo conduco, come fosse un cane al guinzaglio, verso il centro della stanza dove c’è il tavolo.
Toglie il pareo e lo getta via, le mutandine scendono alle caviglie, ci penso io a toglierle.
Mi solleva e mi fa adagia sul tavolo. Si abbassa e si tuffa tra le mie cosce con la sua lingua a dare tante leccate a tutta la mia fica fradicia.
Gli spingo la faccia più a fondo, il contatto della sua faccia tra le mie cosce mi fa impazzire. Il desiderio è troppo. Anche lui è del mio stesso pensiero infatti alza la testa e direziona il suo uccello verso la mia passera.
Entra dolce, lentamente, sento tutti i suoi centimetri entrare. Incomincia a pompare lentamente, la nostra pelle si unisce e poi si allontana. Le palle rimbalzano sulla mia fica.
Incomincia a pompare più forte, sempre di più. Io sento l’orgasmo avvicinarsi sempre si più, sento il mondo attorno a me allontanarsi farsi sempre più confuso e distante. Sento solo Nando che ansima e invoca il mio nome.
“Aaah Lea…si Lea…aaah…sto venendo Leaaaaaaaaah..â€.
“Uuuuuaaaaah….â€. Anch’io sto venendo, mi aggrappo alle sue spalle, l’orgasmo mi invade totalmente, inarco la schiena avvicinandolo a me. Sento le contrazioni della mia fica stringere il cazzo di Nando.
Anche lui è al limite ora, estrae il cazzo dal mio sesso e spruzza seme sulla mia pancia continuando a masturbarsi. È ancora carico, sento la mia pancia coprirsi di sperma, è ancora tanto.
Si avvicina e mi bacia nuovamente. La mia mano accarezza la sua che sta ancora facendo su e giù sul suo sesso. Il cazzo è lucido dei miei umori, del suo sperma. Lo masturbo ancora un po’ fino a che non incomincia a sgonfiare tra le mie dita.
“Nando sei stato fantasticoâ€.
“Lea, se lo sono stato è perché avevo davanti a me una delle donne più belle che io abbia visto… non sai quanto ti ho sempre profondamente desiderato…e quante….â€
Che carino. “Seghe?â€
“mm.. si Lea..l’unica cosa che potessi fare in tuo onore..â€
“Ora però sarà meglio rivestirci, tra un po’ probabilmente arriverà mia figlia e dobbiamo ricomporci e..â€
“Ma come?†fa una faccia dispiaciuta, troppo tenero. “Avrei voluto proseguire, mi fai troppo eccitare Lea…â€
E sto notando che il suo cazzo sta tornando rigido. “Si lo vedo Nando ma potrebbe tornare Luana, non penso sia una buona ideaâ€.
E infatti dalla strada “Mamma sono tornataâ€
“Su Nando sbrigati a rimettere al chiuso il tuo cazzo, ci sarà un’altra volta, te lo assicuro†.
Io raccolgo il pareo e i pezzi del bikini a terra. Nel chinarmi sento il cazzo di Nando posarsi tra le mie natiche.
“Lea, la prossima volta toccherà al tuo culo..â€.
Mi alzo, mi giro, gli stringo forte il pisello (ma è di nuovo duro!!) e gli dico sorridendo “Sono io che decido cosa devi fare o meno. CAPITO?â€
“Si signora mia reginaâ€.
Scappo nel bagno a ripulirmi, mia figlia starà salendo. Intanto penso alle sue intenzioni. Vuole il mio culo. Il mio culo ancora vergine?. No non se ne parla proprio.
Esco dal bagno, vedo mia figlia che parla con Nando. Lo mangia con gli occhi.
“Mamma, io e Nando stiamo uscendo, grazie per avergli fatto compagniaâ€
“Grazie signoraâ€
“O figurati, è stato un piacere†un fantastico piacere.
Mi vuol fare il culo…mmm sai Nando credo che ti concederò il permesso un giorno.
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1
17 anni fa
cpbilla,
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Ultima visita: 2 anni fa
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16 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 3 ore fa -
L odore del sesso
ciao, sono lucretia.
vi consiglio di vedere la mia fotogallery prima di leggere il racconto... é
importante visualizzare i personaggi durante la lettura... ho aggiunto
una foto alla gallery che é un fotomontaggio, ma rende bene l idea.
ah, questo racconto leggetelo solo se amate il genere, o se siete veramente
dei maiali...
devo afreuna premessa: a me la coca mi rende veramente famelica... mi da una
eccitazione starordinaria, mi annienta i freni inbitori e, per avere del PIACERE
posso fare di tutto...
quella sera un mio amico, era passato per casa mia, aveva un po di coca,
non sapeva dove andare per tirarla ed é venuto da me... dopo un paio d ore
non resisto piu , sono eccitatissima, guardavamo film porno e tiravamo. verso
le 11 il tizio se ne va, e mi lascia li da sola. apro l armadio, scelgo un completo
di merletti neri, perizoma e reggiseno... reggicalze rosso fiamma, calze nere velatissime
con la riga dietro e indosso un paio di tacchi a spillo altissimi rosso fuoco, bellissime scarpe! l eccitazione sale guardandomi allo specchio; ancheggio
e cerco di soddisfarmi con un vibratore che ho, ma anche se di svariati centimetri,
non mi da il gusto che voglio... la sostanza mi gira dentro, mi toglie la razionalita
e i pensieri diventano uno unico: voglio mettere almeno le labbra su un vero pisello!
ma a quell ora dove trovarne? era tardi per i benzinai e troppo presto per i camionisti... che fare?
mi viene un idea, scendo col cappotto e sotto niente vestiti,
resto cosi come sono e vedo di rimorchiare qualcuno che passa, anche uno
di quelli che portano fuoti il cane... gia il cane: ho sempre avuto la curiosita
di farmi fare da un bel cane grosso... in alcune occasioni ho anche un po mastrurbato lo schnautzer
della vicina, ma sempre cosi di fretta e con la paura...
vabbe scendo, passo il portone e cammino lentamente sotto i balconi del palazzo,
allo scuro. c era solo il rumore dei tacchi sul marciapiede e io spandevo una scia
di profumo dietro di me.
dopo qualche tentativo di approccio con vari tizi di passaggio, finalmente
arriva il mio uomo! lo vedo da lontano; cammina lento e al guinzaglio
porta un bellissimo pastore tedesco, molto grande e di razza.
camminano soli, nella penombra, il tipo e il cane al fianco. appena mi stanno accanto il cane scarta
un poco e mi si avvicina, col naso puntato,
scodinzola e magari gi piace il profumo. con la scusa attacco bottone, dico
che non sto battendo e ridiamo un po. lui sembra starci...
il cane si ferma e infila il muso sotto al cappotto, alza un poco la testa
e si intravedono le calze nere, fino all elastico che le tiene dietro, rosso
come le scarpe! il tizio le nota e nota anche che non ho vestito,
e la convesazione vaga che avevamo avuto fin li cambia decisamente
direzione...
lui racconta che adora il suo cane, lo sente come un segno di grande
virilita e dice che pure lui non e da meno, fornito e sempre voglioso.
lo invito a casa mia e accetta subito. parlano ho capito che prova una strana ecitazione parlando del cane,
come se fosse una sua estenzione di potenza,
gli brillavano gli occhi mentre mi raccontava delle sue monte da riproduzione
e io, ormai eccitata al massimo mi facevo vedere interessatissima alla cosa,
ai dettagli, a tutto...
saliamo, io davanti, il tizio dietro con gli occhi piantati sul mio culo che sporge
dal cappotto allacciato, col cane che ci seguiva. a casa mi tolgo il cappotto,
di spalle al tipo e scompaio in camera mia. indosso un abito lungo di
garza nera trasparente.
in salotto ci sediamo, offro della vodka russa gelata. io mi siedo su una
sedia di fronte a lui che sta sul divano. musica classica, gireg. inizia a provarci decisamente, ma io ero distratta dal cane.
ludwig, annusa in giro. a questo punto devo dire che i ricordi si confondono,
ma sono sicura di aver iniziato a carezzare il cane, prima sul petto,
poi sempre più' giu, lentaamente fino alla pancia.
in quella zona tra la coscia e la pancia, che li, ai cani, gli piace molto! il padrone
si eccita, l 'idea che il suo animale possegga una donna lo fa morire. dice che
non ci aveva mai pensato prima, ma che la cosa lo faceva impazzire. si slaccia
la patta e io ci ifilo la mano. lo sento crescere e noto che lui ha lo sguardo
incollato alla mia mano sinistra che é ormai arrivata al traguardo. io indosso dei guanti rossi fino al gomito.
lascio il pisello umano e mi dedico solo a quello
bestiale! il ripo se lo tira fuori e comincia a masturbarsi, mi dice cosa devo fare e come farlo...
sento il pisello animalesco tra le dita, sotto i guanti. faccio scorrere la
mano sulla lunghezza di quel cazzo, tra i peli. mi muovo un po stringendo
la mano sul pisello, il cane si blocca a zampre divaricate, abbassa un po i
l muso e si lascia fare.
continuo a muovere la mano e vedo apparire, finalmente il vero affare
di ludwig, un pisello grande come quello di un marocchino, ma a punta
e rossissimo.
percepisco l odore della bestia che cambia, e vedo che il suo cazzone,
tra le mie dita, e divetato veramente bello grosso! il tipo mi ordina di
prendere in bocca l affare del lupo... l odore é troppo forte, ma sono
arrapata a morte e desidero tanto fare almeno un pompino a quell animale! avvicino la testa all addome
del cane, e me lo trovo di fronte a pochi centimetri
dalla bocca, un pisello di cane lupo arrapato proprio li, a due centimetri...
socchiudo gli occhi, mi avvicino ancora e lo prendo tra le labbra! e liscio
e caldo, a punta, con la cappela che si gonfia... lo lecco, prima intorno
alla cappella, poi me lo faccio scorrere tra le labbra, fino a meta...
poi lo faccio uscire piano, tirando indietro la testa ma tenendo le labbra
strette intorno a quel paletto rosso... mi pare che si stia ingrossando ancora.
il cane ansima ma resta immobile cosi com é... contunuo il lavoro di bocca,
avanti e indietro, dentro e fuori, dentro e fuori, lo massaggio con la lingua
e lo succhio quando mi resta solo la punta tra le labbra... dentro e fuori...
intanto vedo che il tizio si é alzato, é nudo e ha tra le mani la cinta dei pantaloni...
io adoro essere frustata e insultata e vederlo cosi con la cinghia che
mi sussurra: dai brutta porca succhiaglielo, leccaglielo! puttana, troia...
mi eccita ancora di piu ... stacco la bocca e gli imploro di frustarmi, di punirmi
se il suo cane non gode abbastanza... riprendo il pompino e subito arrivano
tre o quattro cinghiate, forti, sulle spalle e sul culo... i nervi mi si incendiano e sono pronta a farmi sbattere.
il tipo mi fa alzare in piedi, mi fa appoggiare allo
stipite della porta, crocefissa, e mi colpisce ancora altre volte. segni r
osso scuro mi segnano le spalle e le chiappe.
poi, dopo il trattamento con la cinghia, sempre insultandimi mi fa mettere
a pecorella sul tappeto, lui sbracato sul divano, io con le braccia appoggiate
al divano in modo di poterglielo succhiare, il culo proteso.
capisco l antifona e ho appena il tempo di ungermi il bucoo del culo che
la bestia, fino a quel momento calma mi arriva dietro e mi annusa tra
le chiappe. forse l odore della margarina che uso per unguento gli piace
e mi da due o tre linguate tra le chiappe. quella lingua rasposa mi fa
morire e mi rilassa il buco, che ora é pronto a ricevere il suo bel
premio canino! il tipo da due o tre ordini al cane, che non capisco..
sono impegnata a ciucciare il bastone umano, con molto piacere e
passione glielo sto leccando, intorno la cappella, e lungo l asta che é
dritta e gonfia, sembra sull orlo di esplodere! adesso lo prendo tutto
tra le labbra, fino alla gola e lo faccio uscire piano, e coi denti,
delicatamente lo gratto, dalla base alla punta... lui geme. glielo tengo
in mano, e gurado che sta facendo il cane che adesso non vedo...
sta dietro di me, e ad un certo comando si avvicina, si alza sulle zampe
posteriori, si appoggia con quelle anteriori a me e ansimando, con la
spada completamente estratta e gonfia cerca di prendermi, cosi, a pecorella.
osservo la scena da uno specchio che mi da la nostra immagine di profilo...
con la destra aiuto il lupo a trovare la strada giusta, con la sinistra masturbo
il padrone... é una questione di attimi: il cane s avventa su di me, io
mi abbasso un po divaricando le cosce, e mi appoggio quella punta rossa e gonfia,
GRANDE E ANIMALE, AL BUCO DEL CULO. cazzo, lo sento appoggiarsi
e spingere. il mio culo (che é gia rotto da tempo) non offre troppa
resistenza; ce l ho dentro... lo vedo dallo specchio, la bestia che inizia
a spingere, e senza troppi complimenti me lo mette tutto! oddio
come godo: sento un gran cazzone di cane che mi sfonda il culo, e ho tra
le labbra un pisello dritto e bollente! la bestia di dietro mena dei gran colpi,
violenti animaleschi e rapidi... dentro fuori dentro fuori dentro fuori e mi
tiene dai fianchi con le zampe... mi sta veramente inculando alla grande!
sento gocce di bava che mi colano sulla schiena... dentro furi dentro fuori...
inizio a gemere da piacere... sento ondate di piacere che s irradiano dal buco
del culo fino alle spalle, alle gambre all inguine. l animale aumenta il ritmo,
e a me aumenta il piacere che va ad ondate successive... c é' da dire che i cani anche se hanno un cazzo grosso
e lungo e duro, ce l hanno sempre
comunque liscissimo e quando ti entra, non fa male; lo senti che scorre
bene, che ti allarga, che ti apre e ti fa godere. mi guardo allo specchio
e mi vedo sormontata dal lupo che ormai sembra pazzo, mena colpi furiosi
col bacino. lo spinge tutto dentro fino alla base e poi lo tira fuori tutto,
fino alla punta, poi te lo risbatte dentro tutto e cosi via... io sto quasi
venendo!
mi ricordo dell umano perche gli vedo il cazzone dritto nello specchio,
lo sto tenendo alla base col pollice e l indice e lo stringo forte... gli si é
gonfiato a dismisura, la cappela e rossa scura e le vene sul bastone sono
tutte uscite e si vedono pompare sangue a tutta forza... basta solo che
avvicini le labbra ancora alla cappella umana, quasi non mi entra piu
in bocca! e sento il tipo che mugola un siiii, sto venendo, brutta troiaaa ...
gli struscio veloce la punta della lingua sul buco della cappellona e..
ecco il primo spruzzo! mi centra sul viso, e sento la sborra bollente... muovo
la mano, e lui schizza ancora piu forte, uno spruzzo bestiale che supera la
mia testa e mi va a bagnare la spalla destra... ne sento il rumore: splach!
e altri spruzzi mi colpiscono e mi colano dal viso...
anche il lupo à arrivato! si sente da come mugola, e si sente dalla grandezza
del suo cazzo e si sente da come me lo sbatte dentro... infatti all mprovviso
si blocca con la mazza infilzata tutta tra le mie chiappe, si irrigidisce
e lo sento tremare... sta sborrando anche lui.. lo guardo allo specchio: eccezionale lo vedo venirmi dentro
allo specchio. l immagine riflessa mi fa talmente eccitare
che non resisto piu neanche io, il bastone animale mi provoca un orgasmo formidabile!
fremo a anche io e muovo i circolo le chiappe, per sentire quel
cazone che mi devasta il culo, per sentire la sbarra rossa che mi posside! il
cane mi schizza una o due volte dentro, tanto che allo specchio vedo un filo
liquido biancastro che inizia a colarmi tra le chiappe, sulle cosce, sulle calze... ma un riflesso di piacere
mi fa fare uno scatto improvviso e la sbarra del cane
scivola fuori.. lui non gradisce tanto e s avventa cercando di infilarla
di anuovo, ma riesce solo a farmela scorrere tra le chiappe! gli va bene anche c
osi e continua a pompare sborra! ooooh benedetto specchio! la scena che
vedo é cos: io sto a pecorella, in lingerie nera e rossa, cosce larghe,
ho un pisello tra le mani che scola sborra sui guanti, uno schizzo bianco
sulla spalla destra che sta colando, le gocce fin sul braccio, altri schizzi
scolano dai capelli e dal mento, ho un pastore tedesco gigante che mi tiene
da dietro per i fianchi e mi fa scorrere tra le chiappe il suo cazzo lunghissimo
e grosso e rosso... vedo la sua sborra che schizza fuori e mi imbratta la schiena,
le chiappe e scola sulle cosce... si muove sempre piu lentamente, e alla fine
si stacca, si allontana e si sbraca crollando al pavimento.
sono libera, e cerco di alzarmi... ho le ossa rotte, mi fa male dappertutto,
sono distrutta! devo anche dire, pero, che nessuno mai, nemmeni i
miei migliori partner neri, senegalesi i nigeriani, sono mai riusciti a farmi
godere cosi tanto come un bellissimo pastore tedesco, ludwig, e il suo
padrone..
ah, alla fine, non ho piu rivisto nessuno dei due! come al solito...
ciao, sono lucretia.
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18 anni fa
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Come si sfonda una slave
Dopo un'intensa giornata lavorativa, qualsiasi uomo normale si mette davanti alla televisione e si gode il suo programma preferito: ormai con tanti canali a disposizione non c'è che l'imbarazzo della scelta. Ma mio marito è un po' speciale e alla sera fissa telefonicamente con il Padrone appuntamenti punitivi per la sua consorte. Qualche sera fa ho intercettato una sua telefonata, nella quale dava la disponibilità del mio culetto ad essere tormentato: "Sì, per me non ci sono problemi... io acconsento! Lei ha già avuto rapporti anali e non penso che una dilatazione in più faccia la differenza. Inculatela pure a vostro piacere. La convinco io, tranquillo". "Con chi parlavi, tesoro?", gli dico con aria sorniona. Lui tergiversa un po' e poi si decide a confessare la sua marachella: "Non ho resistito alla tentazione di vederti nuovamente punita dal Padrone: mi piace troppo quando ti vedo sottomessa da altri. Lo sai che mi eccito moltissimo nel sentire i tuoi lamenti e nel vedere che gli altri ti scopano con piacere. Domani sera saremo dal tuo Padrone. Sicuramente alla fine mi ringrazierai, visto che ti divertirai molto anche tu". "E perchè parlavi del mio sedere?", chiedo io con aria curiosa. Lui non risponde, forse vuole mantenere il segreto. Aggiungo che l'importante per me è che non ci sia Pietro alla sessione, visto il suo poco invitante odore; non l'ho mai visto in volto, ma penso sia un uomo di una certa età, che non potendo fare altro, si è adattato alla condizione di schiavo. Mio marito mi assicura che Pietro non ci sarà, ma io non ne sono affatto certa. Giungiamo alla "casa delle torture" e come sempre mio marito mi affida al Master. Vengo portata nella solita stanza, spogliata e bendata. Mi viene messo il guinzaglio e "a quattro zampe" devo proseguire per raggiungere un'altra stanza, "tirata" senza troppi complimenti dal Master. Lì ci sono altri uomini e mi fanno stendere a pancia in giù su quella che percepisco essere una vecchia rete metallica. Non è molto piacevole per le mie tette e la mia pancia il contatto con la rete metallica. Mi fanno aprire le braccia e le gambe a X e mi dicono di attendere. Sento uno strano odore famigliare... un odore pestilenziale di sudato... è sicuramente Pietro. L'identità misteriosa passa accanto alla rete sulla quale sono sdraiata e poco dopo il Padrone dice: "Pietro stenditi sulla rete a pancia in giù. Apri le gambe e le braccia ad X. Forza, bastardo. Esegui gli ordini!". Io ormai ho la certezza che quell'essere orripilante sarà anche questa volta il mio compagno di avventure. Poco dopo sento due piante callose e ruvide a contatto con le mie. Sono le piante dei piedi di Pietro. Stanno prendendo le misure per organizzare la punizione e solo quando sarò sbendata alla fine, avrò la certezza di come sono posizionate le reti: sono una in fila all'altra, unite da cavi d'acciaio, che le tengono saldamente legate. "Apri il culo a quella troia, che le facciamo passare la voglia di essere nata", ordina il Padrone. Due robuste mani mi allargano le natiche e io sento il mio buco opporre una giusta resistenza. "Guarda che bel buco rosa ha la puttana. Chissà quanti cazzi avrai preso in vita tua in quel fantastico buchetto. Ora non avrai i cazzi che vuoi, ma un bel manico di scopa, che ti spaccherà il culo", sentenzia il Master. MI infilano il manico di scopa e io mi sento spaccare lo sfintere. Mi lamento e supplico il Padrone: "Signore, fatemi tutto quello che volete, ma non sfondatemi il culo con un manico di scopa!". Lui ride e i suoi uomini spingono nel mio povero orifizio il manico con molta violenza. Poi sento Pietro che si lamenta per quel maledetto manico di scopa nel culo e capisco che cosa è successo: il manico è da una parte nel mio culo e dall'altra... nel culo di Pietro! I nostri piedi vengono legati insieme, le nostre piante sono posizionate definitivamente le une contro le altre e una sbarra di ferro, situata tra una gamba e l'altra, ci tiene le gambe divaricate. Il manico di scopa sembra leggeremente lungo, ma agli uomini del Padrone la cosa non interessa proprio. Spingono il manico un po' nel mio culo, che ormai è totalmente sfondato,e spingono un po' il manico dall'altra parte nel culo di Pietro, che ora si lamenta come un bambino piagnucoloso. Poi Pietro viene frustato sulla schiena e si dimena per quel che può, visto che gli uomini del Master lo tengono ben fermo, a contatto con la rete metallica. Però riesce a dimenarsi un po' e il manico di conseguenza si sposta nel mio culo. Ormai ho le lacrime agli occhi, per il dolore che è davvero insopportabile. Poi la mia schiena viene inondata di cera calda e anch'io tento di divincolarmi dalla stretta morsa degli uomini che mi circondano. Più mi muovo e mi agìto e più il mio culo viene "lesionato" dal robusto manico di legno. Alla fine mi afferrano per le spalle e mi spingono contro le piante dei piedi di Pietro. Un rigagnolo di sangue esce dal mio buco del culo e solo allora cessano di spingermi contro Pietro, spaventati da quelle che possono essere le conseguenze di un tale sconsiderato gesto. Una volta slegata, mi sfilano il manico della scopa dal culo e per fortuna il sangue sembra cessare di uscire. Ma qualche altra perditina rossa si verificherà nei giorni successivi, specie durante l'espulsione delle feci. Vengo sbendata e ho una situazione chiara della scena che si è consumata ai miei danni. Pietro si è già allontanato e anche questa volta non sono riuscita a vederlo. Comunque ne sono sicura... la sua "visione" non deve essere affatto angelica!
39589
3
12 anni fa
soniaslave,
42
Ultima visita: 11 anni fa
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Una gang a sorpresa
Ciao sono Vale una lei di coppia, 29 anni mora 165 cm, 50 kg, tg 42, un bel seno, vi racconto questa storia, realmente accaduta quest' estate. Ero in macchina con Ale mio marito e stavamo percorrendo l'Autostrada , tornavamo da una serata in una discoteca sul litorale del palermitano. Ale mi disse che aveva sete e voglia di un caffè così ed uscimmo dall' autostrada al primo Autogrill, era tardi e c’era poca gente , tutti uomini a dire il vero. Io ero restia a scendere avrei preferito restare in macchina, ma Ale insistette e allora scendemmo assieme. Indossavo una maglietta a canottiera rossa e dorata e un pantaloncino nero corto ed aderente, scarpe nere col tacco a spillo. Appena entrammo nel bar gli sguardi puntarono tutti su di noi anzi per meglio dire su di me , c’erano 5 o 6 persone tutti uomini. Prendemmo un caffè e una bottiglia d'acqua ed uscimmo di corsa , io ero eccitata da questa situazione e in macchina dissi ad Ale di parcheggiare dietro perché avevo voglia di lui. Lui mi disse di aspettare un attimo , scese al bar e tornò con un pacco di preservativi, dicendomi che ci potevano servire, non capii bene a cosa , dato che noi lo facciamo senza ma non ci feci caso più di tanto, perchè la voglia era tanta. Parcheggiammo sul retro, dove c'era un ampio parcheggio con un decina di camion parcheggiati. Cominciammo a baciarci e la mia eccitazione saliva sempre di più ero tutta bagnata, anche Ale era eccitato , gli presi il cazzo che ormai era duro e pronto e lo misi in bocca , mi ero messa di fianco quando lui mi disse di mettermi a pecorina perchè lo eccitava di più, non mi costo niente farlo anzi mi veniva pure meglio prenderglielo in bocca. Dopo pochi minuti Ale accese la luce dell'abitacolo , gli chiesi che cos'era successo lui mi disse "stai tranquilla e continua a fare quello che stai facendo magnificamente" , ero eccitatissima tutta bagnata stavo per dirli " non resisto più " quando da fuori si sentirono dei rumori, io non vedevo niente ed Ale con naturalezza ed eccitazione mi disse che c'erano degli uomini fuori a pochi metri dalla macchina che guardavano la scena, io ero impaurita ma anche tanto eccitata, stavo sempre a pecorina col mio sedere vicino al finestrino , una bella vista pensai, per loro. Ale cominciò ad abbassare il finestrino e fece un segno a questi di avvicinarsi , gli dissi “se era ammattito”, ma non mi spostai perchè mi stavo eccitando sempre di più , smisi si prenderlielo in bocca girai lo sguardo indietro per vedere chi c’era e vidi 4 o cinque ragazzi sulla 30-40 anni , tornai subito a guardare Ale con un viso interrogativo come a dire "ma che stiamo facendo”, lo Capii subito quello che sarebbe accaduto quando Ale prese in pacco di preservativi e lo lancio fuori il finestrino. Due o tre cominciarono a toccarmi , io avevo ancora indosso i pantaloncini , sentivo spacchettare e scartare i profilattici e questo mi eccitava, ero un lago. Ad un certo punto uno di loro mi abassò i pantaloncini e slip tutti assieme fino a meta coscia, senti le sue mani cercare il mio buco , non fu difficile , quando lo trovò esclamo! "Ragazzi è tutta bagnata" , ci fu una risata generale . Subito dopo mise dentro in suo cazzo , entro con facilità perchè ero bagnata come una vera troietta, stavo godendo da matti. Sentivo i commenti, cominciarono ad alternarsi ,qualcuno di loro era davvero ben fornito lo sentivo come mi apriva mentre mi fotteva. Ale godette subito, mi venne in bocca ansimando ed io bevvi tutto. Dopo un 30 minuti non c'e la facevo più avevo goduto più di quattro volte ma cominciava a farmi male il mio sesso, se non mi sbaglio mi avevano fottuta in cinque , quindi cercai di tirarmi in avanti per liberarmi ma non potevo perchè da dietro mi tenevano per i pantaloncini e davanti Ale mi bloccava le spalle , lo guardai quasi arrabbiata , stavo per dirli qualcosa quando sentii la punta di un cazzo davvero grosso che cercava di entrarmi nel buchetto del sedere , cercai di liberarmi ma quando mi mossi mi entro dentro , provai un bruciore fortissimo , mi aveva inculato alla grande quello stronzo . Strinsi i denti e mugolai di piacere per farlo godere il prima possibile , non ce la facevo più. Dopo una decina di minuti mi per la mia felicità godette , fu un sollievo per il mio sederino. Ale alzo il finestrino della macchina spense la luce accese il motore e andammo via, non ce la facevo nemmeno a rivestirmi tanto ero indolenzita , sia dal troppo piacere che dal dolore, che durò per un bel pò di giorni. Un saluto da Vale.
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17 anni fa
Ale1e1Vale,
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Ultima visita: 13 anni fa
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Scoparsi la madre con uno stratagemma
In queste poche pagine racconto la fantasia che un mio amico mi ha raccontato e che abbiamo deciso di pubblicare. Se dovesse nn piacere perchè un genere troppo perverso sarò disponibile a toglierlo tranquillamente quindi fatemi sapere lasciandomi tanti messaggi!
Eravamo soli in casa quella sera, io e mia madre, dato che mio padre era, come capitava spesso in trasferta per lavoro. Come al solito andammo a letto, solo che quella notte non riuscivo a prendere sonno.
Verso le due del mattino avvertii dei rumori strani provenire dalla stanza dei miei, ma non ci feci caso. Dopo una mezzora mi alzai per sgranchirmi un poco, non sopporto restare a letto sveglio. Cercai di non fare rumore per non svegliare mia madre che si sarebbe di certo preoccupata per la mia insonnia. Ma passando davanti la sua porta sentii dei lamenti strani e pensai che forse stava facendo un sogno brutto. Solo che dalla serratura si vedeva un fascio di luce che indicava che non dormiva, era probabilmente sveglia, non era solita dormire con la luce accesa. Stavo per bussare alla porta quando qualcosa mi gelò il sangue.
Senti mia madre dire sottovoce " Fai piano senno' Alberto potrebbe sentire ".
Alberto sono io, ma a chi lo diceva, visto che eravamo soli in casa, mio padre si trovava a seicento chilometri da casa, ci aveva telefonato proprio qualche ora prima di andare a letto.
Qualcosa mi spinse ad abbassarmi e sbirciare dentro la stanza dal buco della serratura. Non l'avessi mai fatto, vidi mia madre nuda sul letto mentre si faceva fottere da un ragazzo che aveva la mia età, lo conoscevo di vista, era del quartiere.
Che cosa stavo vedendo, in quei momenti mi passarono per la mente una miriade di pensieri, senza fermarsi, sino a quando la mia mente ne focalizzò uno, assurdo.
Pensavo a quanto fosse bella mia madre, una donna che chiunque avrebbe voluto a letto accanto a se, bella, alta, piena nelle sua curve, con la sua chioma bionda. Ero inorridito da quei pensieri, dal fatto che non riuscivo a provare schifo verso quella donna, mia madre, che stava tradendo suo marito proprio nel letto matrimoniale, mentre ero in casa.
La mia attenzione fu di nuovo attratta da ciò che vedevo, una donna in calore che si stava mangiando un ragazzo che non sapeva bene che cosa farci, farle, ad una donna così.
A questo punto mi salirono due nuove emozioni, rabbia e invidia. Rabbia perché quel pivello era nella classica situazione in cui ti viene in mente quel vecchio detto "avere il pane ma non i denti". Invidia perché io non avrei mai potuto avere quella donna, era mia madre!
Restai accucciato a spiarli sino a quando non finirono con mia madre che si fece venire in bocca dallo smidollato. Però prima di andarmene riuscii a sentire mia madre che diceva :
"allora siamo d'accordo, se domani notte vedi di nuovo steso il paio di mutandine nere con il reggiseno bianco, puoi entrare, ti lascio la finestra aperta, solo che terremo la luce chiusa, non voglio rischiare troppo".
Quando mi ritirai a letto ero distrutto, non ero di certo in grado di mettermi a dormire. Avevo un pacco fra le gambe, incredibile. Capii che se non volevo scoppiare mi dovevo sparare una sega. Iniziai e automaticamente mi vennero in mente tutte le immagini di poco prima, solo che, senza rendermene conto, sostituii la figura di quel tipo con la mia. Cercai di scacciare queste immagini ma non ci riuscii, era più forte di me, sapevo che si trattava di una cosa contro natura, ma quella donna, mia madreeee...
Presi sonno senza accorgermene. Solo che neanche il sonno mi fece dimenticare ciò che avevo in testa, mi sognai che mi stavo scopando mia madre, in tutti modi possibili, facendola impazzire dal piacere.
Inutile dire che mi alzai distrutto. Decisi di non andare a scuola quando mia madre venne a svegliarmi, mi alzai alle dieci passate.
Per tutto il giorno non feci altro che girare intorno a mia madre, cercando continuamente un contato con il suo corpo. Credo che lei neanche si rese conto di quello che stavo facendo. Ogni suo movimento mi faceva salire la pressione, ogni centimetro di corpo che mi riusciva di sbirciare era un tormento.
Venne finalmente sera e la vidi andare sul balcone a sistemare il segnale, che porca, se lo voleva fare di nuovo.
Ogni sera, doveva essere proprio in calore, dato che non poteva essere che lui l'aveva conquistata con le sue arti amatorie, era una frana da quello che avevo visto la notte precedente.
Rientrata mi disse che aveva sonno e che se ne sarebbe andata a letto. Io gli risposi che mi sarei fermato a vedere la fine del film, circa mezzora, e sarei andato a letto anch'io. Quando si chiuse in camera mi alzai e mi diressi sul balcone a fissare quegli indumenti, pensai a che cosa avrei dato per essere al posto di quel fortunato coglione.
Di colpo mi tornarono in mente le ultime parole che sentii la sera precedente, avrebbe tenuto la luce spenta, sarebbe stata al buio, buio, senza la possibilità di vedersi in volto. Con uno scatto fulmineo raccolsi quegli indumenti e li nascosi.
Corsi in camera a buttarmi sul letto a pensare a quello che avevo intenzione di fare, era troppo, non potevo farlo, era troppo!
Rimasi a tormentarmi sino a quando mi accorsi che erano le due, l'ora in cui la sera precedente sentii i rumori in camera di mia madre, presumibilmente l'ora dell'appuntamento prefissata.
Come in trance mi alzai e, senza fare rumore, mi diressi alla porta del balcone che c'era in cucina. Uscii senza fare rumore e mi diressi alla finestra della camera di mia madre. Fuori era tutto buio, arrivato toccai i vetri che si mossero, quindi aprii ed entrai, con il cuore in gola. Lei mi disse di fare in silenzio, perché suo figlio era andato a letto da poco. Mi venne da ridere. Ma l'eccitazione che avevo in corpo mi fece tornare concentrato su quello che dovevo fare.
Mi spogliai e mi infilai sotto le lenzuola e feci per avvicinarmi a lei. Non ci fu bisogno, mi saltò letteralmente a dosso. Era tutto un fuoco. Iniziò a baciarmi ed accarezzarmi. Sentire quella lingua in bocca mi faceva venire i brividi. Stringendosi a me aderì con tutto il corpo al mio e mi resi conto che era tutta nuda, sentire il suo seno con i capezzoli già duri che mi premeva contro, avvertire la sua peluria che mi punzecchiava il cazzo, era come andare in estasi.
Iniziai a baciarla e leccarla tutta, le orecchie, il collo, i seni e infine sono arrivato a quell'antro che mi aveva dato la luce. Lo adoravo, era tremendamente eccitante leccare la fica della propria madre. Mi impegnai come un ossesso sino a quando non la feci venire. Si dimenava e tratteneva i lamenti in modo fantastico.
Ripresasi si accovacciò fra le mie gambe e iniziò a dare dei colpi di lingua al mio povero glande che era in fiamme. Era il miglior pompino della mia vita, mi fece un lavoro con i fiocchi, infatti non resistei molto, stavo per venire e lei se ne accorse, si fermò con i movimenti di bocca ed iniziò a fare roteare la lingua. Venni in modo mostruoso, stentai a non gridare dalla goduria. Ingoiò tutto, fino all'ultima goccia, ripulendomi tutto e, senza rendermi conto, ritornai in tiro.
La feci mettere alla pecorina ed entrai piano piano in lei facendola fremere nella lentezza della penetrazione. Quando entrai tutto mi fermai per un paio di secondi e dopo iniziai a pompare, variando di continuo ritmo. La tenevo per i fianchi ed ogni tanto mi allungavo per afferrarla dai capezzoli, torturandoglieli. Mentre mi muovevo dentro di lei fui attratto dal suo buchino che raggiunsi subito con un dito ed iniziai a giocarci intorno, tentando di tanto in tanto un timido affondo.
Dal suo dimenarsi durante questo trattamento capii che non gli dispiaceva. Decisi di infilarglielo anche lì, iniziai a lubrificarglielo con i suoi stessi umori che prendevo con le dita. Quando pensai che era abbastanza gli puntai il glande all'ingresso del buchino ed iniziai a spingere. Non oppose un granché di resistenza, chi sa quante altre volte lo aveva preso anche lì?
La cavalcai per un bel pezzo, grazie al fatto che ero già venuto. Quando ormai, dopo un bel po', iniziai a velocizzare gli affondi per venirle dentro, lei mi fermò e si stese sul letto a gambe aperte facendomi entrare di nuovo nella sua fica, non capivo bene il perché sino a quando non mi avvinghiò con le gambe proprio nel momento che stavo per uscire, dato che ero sul punto di venire. Mi bloccò dentro di lei ed io dopo aver cercato di trattenermi esplosi facendomi portare dalla goduria di venirle dentro. Quando mi fermai esausto, mi disse in un'orecchia solo una parola, "spirale". L'unica parola che mi avesse detto per tutta la notte.
Dopo aver ripreso fiato mi rivestii ed andai via, ritornando silenziosamente in camera mia. Dormii stupendamente quella notte.
La mattina dopo ci alzammo quando ci chiamò mio padre, era stupenda vederla in vestaglia al telefono. Dopo aver fatto colazione si vesti e la vidi andare sul balcone a raccogliere il "segnale", mi ricordai proprio in quel momento che la notte scorsa mi dimenticai di rimetterlo apposto. La vidi rientrare con il viso pensieroso, al ché gli chiesi che c'era e lei mi rispose nulla. Me la stavo ridendo da matti, decisi anche di tenermi quegli indumenti come ricordo.
Quando fu ora uscimmo per andare a messa, come ogni domenica. Tornati a casa lei andò in camera sua per cambiarsi e quando uscì la vidi turbata e si infilò in bagno.
Per il resto della giornata la vidi pensierosa e strana, ma non ci feci caso. Arrivata la notte, come di copione, prima di andare a letto, uscì sul balcone a sistemare il segnale, nuovo. Mi diede la buonanotte e scomparì in camera sua.
La voglia di quel corpo fu più forte di me, sapevo che era rischioso ripetere lo stesso stratagemma per la seconda notte di seguito, ma non resistetti. Alle due in punto mi infilai in camera di mia madre seguendo il percorso della notte precedente.
Tutto si stava ripetendo quasi come la notte precedente, sino a quando si stese sul letto e gli entrai nuovamente dentro. Mentre stantuffavo mi avvinghiò con le gambe e di colpo vidi accendersi la luce. Restammo entrambi di sasso. Io per la vergogna e lei per la sorpresa.
Restammo fermi in quella posizione e fui sorpreso dal fatto che la situazione sortì in me l'effetto contrario a quello che mi aspettavo, sentivo il cazzo che mi si ingrossava ancora di più, se era possibile.
Ma anche mia madre rispose in modo analogo, sentii i suoi muscoli interni che mi risucchiavano in modo straordinario.
Fu lei a rompere il silenzio, disse " Brutto porco, scoparti tua madre! ".
A quelle parole mi sbloccai e gli risposi " Porco io? Tu sei una gran vacca, scoparti uno sbarbatello proprio in casa, mentre io sono di là a dormire e poi ci sapesse almeno fare. "
Mia madre sgranò gli occhi e disse " Ci hai anche spiati? "
Ed io " E' stato per caso, l'altra notte non riuscivo a dormire e mi sono alzato. Passando davanti alla tua porta ho sentito dei rumori ed ho visto la luce accesa e ho dato un'occhiata dalla serratura. ".
Mentre dicevamo tutto questo la nostra posizione non cambiò, restammo avvinghiati. Dopo un attimo di silenzio le chiesi se dovevo andarmene e lei, con una faccia maliziosa, mi rispose " E vuoi andartene così, senza nemmeno finire? Lasciandomi in questa situazione, dopo avermi fatto tutto quello ieri notte ? ".
Mi abbassai e la baciai, riprendendo a muovermi dentro di lei. Scopammo per tutta la notte, a più riprese, sino alle sei del mattino.
Prima di addormentarci le chiesi se aveva intenzione di continuare a vedersi con quel ragazzo e lei mi rispose che non ne sentiva più il bisogno, dato che aveva trovato qualcuno che era in grado di appagarla molto meglio quando restava sola a casa.
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18 anni fa
admin,
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Ultima visita: 1 ora fa
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La mia prima gang bang
Un po per caso... un po per gioco... tanto per voglia...
mi ero lasciata da poco con il mio ragazzo di allora e ne avevo parecchi pronti a rilevare l'incarico... un giorno in piscina ne avevo 4 che mi tacchinavano ed ero molto indecisa perche erano tutti piuttosto carini...
ad un certo punto ho detto che avrei scelto quello che baciava meglio pero per questo dovevamo appartarci... lo spogliattoio era il posto perfetto.
Un bacio tira l'altro e sono sempre piu indecisa... ma sopratutto piu eccitatta...
mi avevano chiesto di fare vedere le mie tette e mentre mi baciavano me le accarezzavano. Io vedevo la forma dei cazzi sempre piu gonfi sotto i costumi e dichiaro che se io avevo fatto vedere le tette loro dovevano farmi vedere il cazzo.
una volta sfoderati... ho semplicemente perso la testa ! ho iniziato subito a succhiare e mi eccittava molto il fatto che si spingevano a vicenda per infilarmelo in bocca... l'eccittazione saliva... e mi ritrovai a pecora sulla panchetta con un cazzo in bocca e uno in fica mentre masturbavo i due altri cazzi... la cosa mi piaceva troppo ! mi sentivo usata e mi venne spontaneo dire "dai ragazzi cosi..... quanto mi sento troia" ! questa mia frase a dato il via a frasi e insulti da parte dei ragazzi che mi facevano sgocciolare di piacere !
si davano il cambio e in questo momento per loro ero soltanto una bocca e una fica ! nello stesso momento 2 di loro vennero , uno in faccia e l'altro sui reni... e cosi piena di buon succo gli altri 2 ragazzi presero subito posto uno in bocca e l'altro invece della fica mi prese il culo ! anche il culo era per me la prima volta (avevo gia provato con il mio ragazzo... ma senza grandi successi !) e dopo l'urlo di dolore (il ragazzo disse subito : "zitta vacca da monta" ) prese un piacere indecente ad essere cosi usata ! dopo poco un'altra sborata in faccia e il ragazzo che mi faceva il culo si tolse e venne anche lui sputtare il suo buon succo in faccia ! Allora imbratata com'ero, davanti a questi ragazzi coi cazzi ancora duri mi lasciai andare... fu un esplosione ! non mi era mai successo di godere in quel modo e con quella intensita !
................. inutile dirvi che nessuno di questi ragazzi fu scelto come "fidanzato" ma da quel giorno che avevo finalmente lasciato libera la troia che era in me... essere al centro dell attenzione in mezzo a piu cazzi e diventato per me il miglior modo di esprimere tutta me stessa ! quindi ancora mille grazie a Marco, Gianluca, Davide e Roberto !
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15 anni fa
admin,
75
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annunci erotici ed annunci sessuali
Annunci Erotici - Annunci SessualiAdmingli annunci erotici o annunci sessuali si sono sviluppati moltissimo nel corso dell'ultima decade grazie soprattutto all'avvento di internet ed ancor più negli ultimi anni con la diffusione della banda larga che riduce il cosiddetto "digital divide" che purtroppo ancora oggi affligge un paese come l'Italia...gli annunci erotici o annunci sessuali sono un mezzo,non una soluzione, per ampliare il proprio bacino di conoscenze eliminando la titubanza che si creerebbe con un incontro reale.La possibilità di aprirsi è fondamentale, sapere che chi risponderà all'annuncio avrà i nostri gusti e saprà cosa cerchiamo ci rende meno timidi e permette di osare, a volte anche esagerare, nel porsi.l'immediatezza nella pubblicazione dell'annuncio erotico la grandissima diffusione di visite e la pronta risposta sono il grande mezzo di cui disponiamo,questo è il fotoannuncio. Questo genere di annunci erotici o annunci sessuali che dir si voglia fanno crollare l'ultima barriera, quella che realmente limitava i vecchi sistemi come i fermoposta o gli annunci erotici su giornali più o meno specializzati, i fotoannunci erotici permettono di scegliere,secondo i nostri gusti visivi oltre che sociali. statisticamente gli annunci erotici con foto vengono visitati dalle 8 alle 10 volte in più rispetto ad un annuncio privo di immagini e se presente una galleria di più foto questa percentuale sale di altre 6 volte. un annuncio erotico corredato da più foto risulta più credibile di uno generalista,oltre che ovviamente permettere a chi lo visualizza di farsi una idea "visiva" di chi ha di fronte.Come creare un buon annuncio erotico - annuncio sessuale Per Le Singole:foto: evitate assolutamente foto di fiori paesaggi cartoni animati ecc, chi legge è curioso di "vedere" e questo tipo di immagini rendono l'annuncio irritante preferite piuttosto una immagine sobria magari con un vestitino carino e sempre rigorosamente a volto censurato.annuncio: non ponete limiti assoluti ma cercate di essere garbate e nel caso una categoria non sia di vostro interesse scrivetelo con delicatezza,descrivetevi e descrivete cosa vi piace quali sono i vostri gusti e desideri siate sempre coloro che vengono scelte non chi sceglie.Per Le Trav-Trans: foto: inserite foto ampie non dettagli anatomici una foto in lingerie e magari una buona posa sono sempre apprezzate. non siate esageratamente volgari ma fate capire visivamente quali sono i vostri gusti...annuncio: sbizzarritevi ma sempre senza peccare di narcisismo gli annunci trav-trans per natura possono essere vari assolutamente da evitare le volgarità nel testo di norma non sono apprezzate.Per Le Coppie:foto: le foto sono fondamentali negli annunci di coppia. la foto principale deve essere sempre femminile e mai di particolari anatomici. nella galleria inserite almeno 2 foto di entrambi ricordate che la coppia è formata da 2 persone e quindi inserite sempre foto del lui meglio se a figura intera.annuncio: pensate a chi legge.inserite una breve descrizione della coppia e poi specificate bene i vostri gusti e le vostre inclinazioni non fate mai richieste specifiche potrebbero essere interpretate male. preferite un annuncio con toni cordiali ed allegri. ricordatevi sempre di specificare se vi piacciono le feste con più coppie o se preferite l'incontro a 4 e non per ultimo specificate sempre se siete o meno scambisti questo è molto importante dal momento che le coppie scambiste non rivestono la totalità degli annunci erotici ma anzi sono una minoranza e nella maggior parte dei casi si omette di specificare questo importante particolare... Per i Singoli:foto: qui c'è un dogma da rispettare" MAI e poi MAI inserire la foto del membro" come foto di presentazione questo è importantissimo inseritela magari nella galleria ma mai come foto principale. Pensate davvero che una singola o peggio ancora una coppia vi contattino fra migliaia di annunci scrivendo un messaggio ad un pene? annuncio: solo il 2% degli annunci singolo vengono letti con interesse questo dato è terrificante ma in parte è causa di 2 fattori, il primo citato sopra è la foto infatti il pubblico che clicca sulla foto del membro è lo 0,8% secondo fattore è la povertà lessicale. quando inserite un annuncio seguite uno schema logico non siate ne frettolosi ne superficiali. descrivetevi bene senza esagerare e senza mai usare esempi di incontri passati (questo genera una inconscia sfiducia nel lettore) usate bene il lessico cercando di non commettere errori grammaticali preferite frasi semplici ad elaborati concetti. Non fate mai richieste specifiche questo è un classico errore che normalmente porta l'annuncio ad essere immediatamente scartato. ricordatevi un pò di umorismo non guasta mai...quindi siate allegri ed evitate qualsiasi forma di morbosismo. se siete persone dolci e delicate scrivetelo! non abbiate timore di sembrare poco virili chi sceglie sono di norma le signore...che difficilmente apprezzano toni volgari e crudi.
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16 anni fa
admin,
75
Ultima visita: 1 ora fa
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Prima volta in un club privé
Dovevo partire per lavoro allora ho chiesto a mia moglie di uscire a mangiare una pizza ed avere una notte diversa. Prima di uscire le avevo chiesto di indossare un completino molto sexy, uno di quelli che non coprono la figa e un mini reggisseno e lei mi hai chiesto dove volevo andare. Io subito gli risposi che volevo avere una notte diversa che andavamo a mangiare una pizza e poi volevo andare in club privè e lei accetto di andare, dicendomi però che lei non avrebbe fatto sesso con nessuno solo con me e che voleva andarci per pura curiosità . Io gli dissi che per me andava bene. Cosi andammo a mangiare la pizza e dopo andammo in questo club privè. Entrati ci sedemmo su un salottimo ed immediatamente molti uomini si avvicinavamo ma lei sembrava infastidita da questo, poi andammo a bere qualcosa ed uno gli tocco il culo, io facevo finta di nulla ma lei fece un sorriso infastidito ancora. Poi facemmo un giro per le stanze per guardare cosa c'era perchè era la nostra prima volta. Mentre facevamo il giro lei si fermo a guardare una lei mentre aveva una doppia penetrazione ed inizio a strusciare il suo culo vicino al mio cazzo. Io iniziai a toccarla, quando li misi la mano sulla sua figa era strabagnata. Ci spostammo di la e tornammo giù e c'erano due coppie che stavano facendo sesso, ci sedemmo di fronte a loro, mia moglie mentre guardava inizio ad aprire le gambe e a toccarsi la figa, io iniziai a baciargli il collo, e scesi sui suoi seni leccandogli i capezzoli. Lei era straeeccitata nel vedere quelle due coppie, cosi si chinò e mi tirò fuori il cazzo ed inizio a succhiarmelo con molta passione. Nel frattempo si avvicinò uno ed inizio ad accarezzargli il culo, inizialmente fece un gesto che non voleva, lui ci riprovò e lei inizio a muovere il culetto invitandolo a toccarla, lui inizio a leccargli la figa già strabagnata poi tirò fuori il suo cazzo e inizio a scoparla. Lei succhiava il mio cazzo come non aveva mai fatto, mentre lui la sbatteva forte in figa. Poi inzio ad incularla e lei godeva da morire e gli passava il cazzo dal culo alla figa e viceversa. Poi lei cambio posizione si prese quel cazzo in bocca e mi chiese di scoparla. La fece sedere su di me infilandogli il mio cazzo nel culo e chiesi a lui di metterlo in figa, era la prima volta che lei aveva una doppia penetrazione, lei sembrava impazzita enll'avere sue cazzi dentro, muoveva il suo culo e la sua figa e godeva come una matta. Doopo che era venuta più volte si mise a pecorina mentre lui la scopava da dietro e mi chiede di sburragli in faccia, mi fece venire subito mentre lui li riempi il culo di sperma. Lei era sfinita, ma essendo ancora molto eccittati riprendemmo a scoparla ancora con forza e lei era piena di umori. Quando siamo usciti, lei ha detto che non aveva mai scopato cosi, che gli era piaciuto tanto ma alla domanda se vorrebbe tornarci mi ha risposto di no, perchè secondo lei l'esperienza è fatta, invece penso che come torno in Italia riuscirò a convincerla ancora ad avere un'altra notte come quella.
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17 anni fa
Henri Jester,
27/27
Ultima visita: 11 anni fa
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
la certificazione dei singoli e dei trav/trans:
NON viene eseguita dal portale (in quanto è ovvio che siano singoli...) ma avviene su richiesta delle coppie che li hanno...testati come singoli ok...
importante:
il simbolo coppia verificata indica esclusivamente la reale esistenza degli utenti certificati al momento del controllo da parte del nostro staff.Il simbolo singolo ok indica che il profilo dell'utente è stato verificato dalla coppia indicata nella certificazione il portale non verifica personalmente questi profili.
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17 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 3 ore fa -
a Mikonos..con lui no..c'e' l'ha troppo grosso
Ma poi arrivo' il ponte del 2 di giugno e,tra in impegno e un'altro, non riuscimmo ad organizzare qull'ultima sessione di foto anche perche partimmo appunto per la Grecia.Vacanza al mare fuori dall'Italia,per noi era la prima volta in una spiaggia all'estero e dovettimo scoprire tante cose rispetto alla nostra "disorganizzazione", per molte situazioni qui era un'altro "vivere".Dopo che Sandra mi aveva fatto capire il senso di tutto quel periodo ma anche del nostro rapporto, per me era tutta un'altra cosa,vedevo meglio le situazioni e avevo sciolto ogni dubbio,quando si e' sicuri al 110% del proprio partner e' hai una fiducia incondizionata si vive decisamente meglio ,vedi piu "lontano" e tutto diventa possibile.La vacanza inizio' alla grande,in aereo conoscemmo una ragazza che andava in ferie da sola e incredibilmente alloggiava nel nostro stesso albergo(poi tanto incredibile non era visto che non c'erano tanti posti nella piccola Mikonos )La ragazza era di Milano,parlava un sacco ed aveva un fisico da urlo anche se di viso a me non piaceva,poteva avere una trentina d'anni e a me sembo' anomalo(nella mia mentalita') che una donna andasse da sola in vacanza.
Arrivati in aereoporto,mattina presto, prendemmo un taxi tutti insieme e qui iniziarono le sorprese,il taxi era proprio sgangherato,l'autista correva come matto su strade sterrate e salutava tutti quelli che incontrava.Arrivammo pero' sani e salvi alla famosissima spiaggia di Mikonos dove subito ci consigliarano di noleggiare un motorino,cosi infatti facemmo.La nostra nuova amica presa dall'entusiasmo ando' subito in perlustrazione col motorino mentre noi invece eravamo troppo curiosi di scoprire subito questa nuova spiaggia.Dopo aver preso possesso del nostro alloggio scendemmo quindi in spiaggia,ci piacque molto,era davvero ben organizzata e tutte le strutture "artificiali" non contrastavano con il paesaggio naturale perche' erano inserite nel contesto col totale rispetto dell'ambiente.C'erano gia' molti turisti,non potemmo fare a meno di notare che almeno la meta' di loro non indossava il costume, a me questo piaceva,mi dava un senso totale di liberta e ' di VACANZA,Sandra invece la vedevo ancora un po contratta e per niente rilassata,come al solito per entrare in sintonia con la vacanza aveva bisogno di un po di tempo.Poi andammo a pranzo quindi risalimmo su all'appartamento per riposarci un po,notammo che la nostra amica non era ancora tornata,la immaginavamo gia' in mezzo a una schiera di uomini e che si divertiva da matti invece da li a poco ricevemmo una piccola sgradevole sorpresa:qualcuno ci busso alla porta ,era lei ....zoppicava vistosamente e ci racconto' piangendo che era caduta idalla moto e che forse si era rotto qualcosa,era gia' stata al pronto soccorso e le avevano detto che doveva rientrare in Italia!...ci rimanemmo veramente male e ci dispiacque tanto per lei,e poi io avevo gia' fatto dei programmini in tre ,,,che peccato.Comunque ci disse che non era molto grave ma che a Mikonos non c'erano strutture ospedaliere rassicuranti e che quindi sarebbe tornata a casa gia' in serata.
Invece noi la mattina dopo iniziammo a girararci tutti i posti e tutte le spiagge,un paradiso!!!Al terzo giorno (mercoledi)ci imbattemmo nella spiaggia che ci piaceva di piu'in assoluto e siccome eravamo stanchi di girare in continuazione ci fermammo li tutto il giorno.Nei 2 giorni precedenti,mentre andavamo in giro, non appena trovavamo un posto particolare e assolato ne approfittavamo per fare sesso ,era molto eccitante fare l'amore all'aperto,nei boschetti,in luoghi appartati di campagna,nelle spiagge a orari verso di pomeriggio o verso sera,a volte facevamo l'amore altre volte magari ci toccavamo soltanto,o facevamo delle foto nudi....uno spettacolo.Sandra ,inutile dirlo,faceva sfoggio dei suoi vestitini migliori sia al mare che la sera quando si usciva nella splendida Mikonos.Al mare minigonna o vestitino cortissimo mentre dopo i primi 2 giorni non si portava dietro piu' il pezzo di sopra del costume ,era in topless ovunque(le foto del nostro profilo sono appunto di Mikonos),ma per i i primi giorni niente nudismo.
Quindi,il mercoledi, arrivammo in questa meravigliosa spiaggia ,cercammo un posto piu' tranquillo dove cera meno gente possibile e li ritornammo sempre per quasi tutto il resto delle vacanze.Appena posizionati gli asciugamani ci gurdammo intorno ,cera un signore sulla 50ntina nudo con un bigolo lunghissimo(cosi' gli chiamavamo in grecia ),poi una signora sui 60 anni con sua figlia che sembrava ne avesse non piu' di 16,la mamma era completamente nuda mentre la figlia era in topless(bellissima ragazza tra l'altro).Dopo un po facemmo amicizia con questa famigliola che veniva da Milano mentre Sandra si scambiava dei sorrisoni col tipo 50enne che in verita' non capimmo di che nazionalita' fosse ,forse era turco.Poco piu' indietro rispetto a noi,piu' vicino alle dune,ci accorgemmo che ce'ra un ragazzo da solo sdraiato che prendeva il sole,non l'avevamo notato perche' era quasi mimetizzato fra le dune e non si era mai mosso da li finche non si alzo' per farsi un bagno,Sandra faceva fatica a distogliere gli occhi,era nudo , completamente depilato e rasato, ma in particolare aveva un pisello incredibilmente grosso ,per un attimo il mio orgoglio maschile mi fece risentire un po del mio senso della virilita' ma duro' giusto un battito di ciglia,l'"uomo" non si misura certo solo per questo.
Il ragazzo si fece il bagno e se ne ando'.Dopo circa un'ora ce ne andammo anche noi,avevamo fame e andammo a mangiare al ristorantino sulla spiaggia li vicino.Erano tutti molto gentili e simpatici,anche la musica che mandavano era particolare,si sentivamo spesso e ovunque questi brani anni 80 riarrangiati in chiave jazz.Sorpresa al ristorante ci lavorava il ragazzo che era in spiaggia dietro di noi,scoprimmo che si chiamava Ivan,ci venne incontro e ci chiese se eravamo arrivati da poco sull'isola e che ci aveva anche visti in spiaggia ,mentre lo disse si rivolse a Sandra che credo ebbe una qualche reazione ormonale.A servirci fu lui stesso e' alla fine del pranzo ritorno' da noi e si sedette chiedendoci se andava tutto bene,ci offri il caffe e l'amaro e si parlo' del piu' e del meno ,che si guadagnava da vivere lavorando al ristorante e con qualche massaggio che qualche turista attempata di tanto in tanto gli chiedevano,io gli chiesi dove aveva imparato a parlare bene in Italiano e lui tra le altre cose ci racconto che aveva lavorato in Italia 5 anni,a Milano dove aveva fatto sia il cameriere che un corso di schiatsu,Sandra disse "che bello,anch'io vorrei farmi un massaggio schiatsu,ne avrei proprio bisogno".Il giorno dopo appena arrivati in spiaggia Sandra per la prima volta (anche in vita sua) si tolse anche il pezzo di sotto, mi guardo' e disse che doveva farlo subito o non l'avrebbe fatto neanche in quella giornata,invece io ancora non avevo trovato "diciamo" il momento giusto,mi vergognavo piu' di lei a quanto pare,poi dopo una mezzora mi spogliai anch'io e trovai la cosa molto bella ,la sensazione era veramente piacevole.Era la prima volta che vedevo Sandra nuda in pubblico,.Puntuale alle 11 circa arrivo' Ivan,ci saluto e si mise al suo solito posto; in spiaggia c'erano di nuovo le solite persone ,il lungo-bigolo 50enne e la famigliola milanese mamma e figlia, in piu cera una coppia di inglesi ,entrambi biondi,molto carini,nudi anche loro che pero' avevano atteggiamenti molto da coccoloni ,Ivan sempre a mezzogiorno ,dopo che era stato circa un'ora a prendere il sole nudo ,si faceva il bagno e poi andava a lavorare al ristorante.La confidenza era aumentata,a pranzo venne di nuovo a farci compagnia e ed era molto simpatico,appena si allontano io chiesi a Sandra se quelle sue invasioni le recavano fastidio ma lei disse di no anzi e era proprio simpatico ,disse sottilineando con faccia maliziosa.Io comunciavo a intuire che ci stesse facendo un pensierino..infatti,aggiunse;peccato che c'e' l'abbia cosi grosso,forse non riuscirebbe neanche a mettermelo dentro per come e' grosso!!",io risposi con un "brutta stronza!...e la baciai toccandogli un seno ma in modo che non si vedesse.
Il pomeriggio ,quando arrivo Ivan in spiaggia,Sandra lo saluto' gia' da lontano e lui venne verso di noi,ci chiese se poteva stare li e ,come se fosse amico di vecchia data, scambio 2 chiacchere con me e con Sandra che era gia' nuda davanti a lui.Lui si spoglio qualche minuto dopo e si stese sotto al sole cocente.dopo qualche minuto si alzo per andarsi a bagnare e vidi Sandra che lo seguiva con lo sguardo poi si alzo anche lei invitandomi ad andare a bagnarci ma io la lasciai andare da sola perche volevo vedere se provavano un approccio e quindi volevo divertirmi un po a giardare la scenetta.
Non ci misero tanto,all'inizio erano in acqua altezza ombelico lontani tra di loro un paio di metri e scambiavano quattro chiacchere ,poi lei deve avergli chiesto informazioni del massaggio e lui si era avvicinato molto,era dietro la schiena e le metteva le mani sopra le spalle e sul collo,se gli veniva un'erezione l'avrebbe toccata col pisello ma visto che uscirono subito dopo constatai che non era successo.
Appena arrivata da me lei mi chiese "ti scoccia se provo a farmi fare un massaggio,me lo farebbe qui."ve bene",le risposi"aprite l'obrellone e fate pure,maaa ...rimani nuda?","certo,siamo in spiaggia"mi disse...In effetti non c'era quasi nessuno di pomeriggio,e poi che poteva succedere di pericoloso?Credo che mi sarei goduto una scena super eccitante!!
Infatti anche lui rimase nudo,lei era stesa pancia in giu sull'asciugamano,ora Ivan iniziava a spalmare l'olio che aveva preso dalla sua borsa;inizio dalla schiena ,poi passo al collo e poi i glutei e le gambe.In realta' era un massaggio fatto bene ,con professionalita' e nulla di piu';forse ,anzi sicuramente,ero piu' io che mi facevo strani pensieri di come sarebbe proseguito quel massaggio, certo lui che era di lato,quando massaggiava il collo si avvicinava tantissimo col pisello alla faccia di lei e sarebbe bastato poco per Sandra arrivarci con la bocca.Solo quando lui aveva insistito sui glutei,Sandra aveva un po sollevato il sedere,il suo pisello ebbe una reazione e si gonfio' un po,ma lui era' normale,continuava senza problemi.Conoscendo Sandra gia'sono sicuro che in quel momento stesse immaginando che piu' tardi me la sarei scopata quando mi avrebbe raccontato di quel massaggio
Infatti ,puntuale,appena ritornati in stanza,lei mi racconto' cosa avva provato durante il massaggio,disse che le era piaciuto ,anche il suo pisello ravvicinato che avrebbe voluto tenere tra le labbra della bocca mentre lui le toccava il sedere.Era il preludio a una indimenticabile ora di sesso,io la scaraventai sul letto e simulai il massaggio di Ivan ma pentrandola da dietro,lei godeva e sussurrava dicendo "ecco,cosi avrei voluto,prorio cosi".
La mattina dopo,gia' sulla moto,mentre andavamo in spiaggia,lei era eccitata e mi prendeva in mano il mio arnese mentre guidavo ,poi mi passo davanti al naso il suo pezzo del costume di sotto,se l'era tolto, prima di salire sulla moto,qualcosa mi diceva che sarebbe stata una giornata particolamnte "calda",infatti prorpio quel pomeriggio accadde il fatto piu' incredibile di tutta la vacanza e anche della nostra vita....ecco cosa accadde.
Appena finito il pranzo al ristorante,andammo al solito a pagare in cassa,io presi il portafoglio e mi accorsi che stavo per fare una figuraccia:non avevo piu' contanti con me!Va beh!,pensai pago con Carta?No,non avevano il pos,e ora?il proprietario capiva che si trattava di un disguido e addiruttura disse che avremmo potuto pagare domani o ancora piu' incredibile ci offriva il pranzo!Pazzesco,mai successa una roba simile,io chiesi invece se ci fosse una banca in zona per prelevare e loro mi spiegarono che la prima piu' vicina era a 5 KM,ma forse lo sportello del bancomat non era ancora attivato,cercarono di darci indicazioni per come arrivare ma Ivan a quel punto si offri di accopmagnarci,(altro gesto insolito in molte parti d'Italia).Dopo 4 tentativi in 4 banche diverse alla fine proprio all'ultima riuscii a prelevare i soldi necessari.Noi eravamo col nostro motorino mentre Ivan era accompagnato da un suo collega di lavoro,credo,50anni forse 55.Sandra era quasi commossa per tutta quella generosita' tanto che , mentre ci accompagnavano all'utlima banca di Mikonos , sperando che il bancomat non fosse guasto ,disse :"gli farei un pompino per come e' stato gentile con noi!Se lo meriterebbe!"Io rimasi di sasso,dissi "ricordati che pero' e' troppo grosso anche per la tua bocca"..scherzando...ma lei invece non scherzava,mi disse"dai chidiglielo tu se posso ringraziarlo con un bacio,dai...dai"e io"in che senso con un bacio,ma dici davvero?o mi stai prendendo in giro!guarda che glielo dico sul serio?!!?".Sembrava poprio convinta e non scherzava affatto,mentre eravamo in moto,dietro di loro ,mi mise la mano dentro il costume e mi afferro il pisello cercando di trasmettermni le sue rali intenzioni dicendomi "voglio fargli questo!".Allora io la minacciai che l'avrei fatto sul serio e lei disse che non ci credeva perche' ero troppo geloso!Ok,pensai io,se dobbiamo giocare allora gichiamo"Effttuato il pagamento presi in parte Ivan e gli dissi un po a bassa voce,"senti Ivan,Sandra ti vuole ringraziare per tutto quello che hai fatto per noi,vuole darti un bacio"Lui sgrano gli occhi e disse "Un bacio?,non c'e' problema,e' un piacere per me"..Non aveva capito bene"Si ma vuole ringraziarti e darti un bacio non qui magari,spostiamoci con i motorini verso la spiaggia"Adesso forse Ivan aveva capito e non disse niente, prese il motorino e ci dirigemmo verso la strada di ritorno,a circa 2 KM ci fermammo in una bella capagna a poche centinaia di metri dalle spiagge e dal suo ristorante,20 metri dentro una stradina dove in teoria non passava nessuno ma il rischio comunque c'era.Sandra non disse niente durante il tragitto,io scesi dal morino e parcheggiao,Sandra scese e si sedette sulla moto,vicino a un muretto con degli alberi,c'erano ruderi di una casa abbandonata li a 5 metri.Anche loro parcheggiarono ,Ivan venne verso di noi e il suo collega di lavoro rimase li ,a un paio di metri seduto sul motorino,Sandra mi sussurro' che non dovevo allontanarmi da lei per nessun motivo e che dovevo stare attento nel caso arrivasse qualcuno.era accitatissima.
Ivan si avvicino' e sorrise verso di noi,aveva un'aria un po da ragazzino,Sandra si giro' verso di me e mi diede un bacio sulla bocca,io ero dietro di lei dall'altro lato della moto,ivan a quel punto disse "ma non devevi ringraziare me con un bacio?"Lei non disse niente ,lo guardo',si avvicino di piu' e...gli diede il bacio sulla bocca!Cazzo l'aveva fatto veramente!Io avevo il cuore a mille,ero li dietro e vedevo Sandra che stava gia' usando la lingua,lui l'abbraccio' e' incomincio' a toccarla dietro la schiena e poi sotto la gonna,lei non perse tempo,gli abbasso subito i pantaloni,poi i boxer e gli tiro' fuori quell'enorme uccello,non era del tutto eretto,erano entrambi in piedi e quando Sandra inizio' a fare su e' giu' dolcemente con la mano allora divento grosso veramente..lui la baciava e ora le sbottonava in paio di bottoni davanti del top,non aveva ancora il seno completamente fuori ma si vedeva gia' quasi tutto ,lui gli ando' con la mano a cercare un capezzolo,ora col palmo cercava tutta la tetta e la massaggiava,con l'altra mano era sulla sua patatina.Sandra stava cosi' offrendo le sue (e' mie) adorate tette a questo ragazzo conosciuto solo qualche giorno prima ,ora maneggiava il suo arnese e se lo portava sotto la gonna come per strofinarselo sulla sua patata,anche lui con le dita aveva iniziato a masturbarla sotto, .Ma le sorprese erano appena iniziate,Sandra mi fece cenno di guardare di fronte a lei,io vidi il suo amico che si era tirato fuori il suo pisello e si stava toccando,Sandra sembro' eccitarsi ancora di piu' allora fece sedere Ivan sulla moto e lei gli si mise di fronte dando pero' la vista del fondoschiena al suo collega ,prese il pisello di Ivan tra le tette.abbassandosi un po in avanti, e iniziando a strusciarselo sul seno, avvicinava il pene ai capezzoli,notavo che non lo prendeva in bocca ma potevo immaginare il perche',io ero li e vedevo le sue tette che avvolgevano il pisello di Ivan. la minigonna svolazzava lasciando vedere i glutei da sotto.Poi Sandra mi chiamo ' a se e mi chiese sotto voce se avevo con me un preservativo ,io dissi "certo",credevo mi chiedesse di indossarlo anche se non lo usavamo,invece mi fece segno di darlo al quel suo amico;"cooosa" ,dissi io sottovoce,"dai,dai,,,fammi divertire ,lo so , tanto ti stai divertendo anche tu..."era proprio decisa a farsi fare...nel frattempo il tipo si era avvicinato, io gli diedi quel preservativo che lui indosso 'in pochi secondi ,poi massaggio per qualche secondo i glutei di Sandra appoggiando li il suo membro e facedogli sentire che stava per penetrarla,Sandra nel frattempo teneva in mano il pisello di Ivan ,poi successe quello che nessuno si sarebbe aspettato prima,,il tipo prese il suo uccello in mano ,lo diresse verso Sandra e inizio a entrare con la cappella,il fatidico momento era arrivato!Ora le sollevava delicatamente la minigonna ma non del tutto ,giusto quel po per poter entrare senza fastidi,lei non aveva il costume di sotto e i glutei erano scoperti solo per meta' ,lui l'aveva vista prima e gli interessava solo farsela senza perdere troppo tempo per "sistemare" i vestiti ,pian piano inizio' a scoparla,lei iniziava a emettere gemiti ogni volta che lui la penetrava, di lato vedevo il pisello di quel tipo che entrava e usciva da dentro i glutei di Sandra,,,se la stava scopando li all'aperto davanti a tutti noi,poi lui gli mise le mani davanti alle tette,tirando giu il top,adesso le tette erano completamente al vento e in quella posizione sembravano molto piu ' grosse,lui se le palpava con tutte e due le mani tirandosi a se Sandra mentre continuava piano a scoparsela,dava veramente l'impressione che se la stesse gustando fino in fondo, ....non capivo se lei fosse gia ' venuta,credo di si ,vidi Ivan che continuo' a toccarsi con la sua stessa mano avvicinando, praticamente attaccato alla guancia di lei il suo membro che visto cosi' era piu' lungo della testa di Sandra che ora con le labbra aperte lo mordicchiava facendoci immaginare che a un tratto l'avrebbe fatto scomparire nella sua bocca ,con l'altra mano lui toccava il seno di Sandra,Ivan venne dopo qualche secondo mentre il suo amico la faceva voltare di fronte a se,la accomodo' sul sedile della moto ,lei allargo' le gambe e mentre mi guardava permise a quel tipo di farsi scopare un po in quella posizione,prima di ogni colpo che lui le dava tirava fuori quasi del tutto il suo pene poi rientrava dolcemente lasciandolo tutto dentro qualche attimo in piu' poi sempre piu velocemente ripeteva la stessa azione,lei tutte le volte mi guardava e si mordicchiava sensualmente le labbra ,lui la sollevo per i glutei tenendola con tutte e due le mani ,io in quella posizione non vedevo piu' nulla ma dai colpi si capiva che riusciva a scoparsela bene anche in piedi,infine si adagio' a terra e fece sedere Sandra sopra di lui,con la classica mossa lei gli prese in mano l'uccello che era dietro la sua schiena e se lo infilo' da sola dirigendolo verso le labbra della sua patatina,io vidi tutta la scena,ora era lei che scopava facendo avanti e dietro e su e giu',la vista dalla mia posizione era incredibile,si vedeva tutto il pene che affonadava fin in fondo e lei ,tette al vento , un po si toccava lei stessa la patata e il seno un po era lui a toccarla ,godeva come una matta e mi guardava spesso,il tipo venne dopo qualche secondo e venne dentro di lei (ovviamnte aveva ancora il preservativo).Poi,convenevoli,risate e simpaticismo e via sul motorino a casa,prima Ivan,ci informo' che il giorno dopo ci sarebbe stata l'inaugurazione stagionale del discoteca del ristorante e ci stava invitando.
Non ci credevo ancora che tutto cio 'era accaduto...ma sentivo che oramai eravamo maturi per poter vivere queste emozioni senza problemi.
Andammo in stanza , entrambi sfiniti per l'emozione ,dormimmo un paio d'ore,Sandra al risveglio disse che era stato come un sogno,disse che si sentiva una donna speciale perche' era mia e per me avrebbe fatto qualsisasi cosa con me,ma io avevo una domanda da farle:"perche non ti sei fatta fare da Ivan visto che ti piace tanto?"lei mi spiego:"perche' quando ho visto il suo amico che se l'e' tirato fuori io mi sono subito immaginata che mi avrebbe scopata prendendomi da dietro come sai che piace a me,ero troppo eccitata perche' avrei potuto realizzare quella fantasia e ho agito di istinto,e poi il pisello di Ivan e' troppo grande e avevo un po paura che mi avrebbe fatto male e che avrei creato imbarazzo generale...avevo una gran voglia di prendermelo in bocca a farti godere della scena ma poi lui avrebbe provato a scoparmi ed e' per questo che non l'ho fatto ma adesso te la faccio io la domanda:perche' tu non hai partecipato?...io risposi:"primo perche' era la tua "giornata storica",secondo motivo perche' un film cosi non potevo perdermlelo e ed stato stupendo guardare la mia attrice preferita,terzo motivo...a proposito di attrici ho registrato il video" Lei mi salto' addosso mezza nuda e mi prese a pugni scherzando e urlandomi che l'avevo imbrogliata.....che bella sensazione sentire le sue forme sul mio corpo anche cosi era fare sesso..Io la sera rilfettei molto tra me e me , adesso eravamo a un'altro un bivio:fermarsi o continuare in un percorso sconosciuto e forse pericoloso ;con Sandra eravamo entrambi daccordo che avremmo douto fermarci ma prima... un'ultima follia......che vi raccontera' Sandra
67760
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11 anni fa
AdamDTS,
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Incesto con triolismo
Sicuramente non sono normale, nel senso che non ho la testa a posto. Questo me lo hanno detto in molti. Ma la colpa non è da imputare tutta a me. Ma andiamo con ordine.
I miei ricordi vanno ad un cascinale di campagna dove io vivevo con mia madre. In questi ricordi c’era la figura di un uomo che ci veniva a trovare e che sicuramente non era né mio padre, né il marito di mia madre. Lui, che chiamerò Pippo, era sposato e quella cascina dove abitavamo noi era sua. I miei ricordi si perdono nel tempo, ma si risvegliano quando prendo a pensarmi nell’età della pubertà. Avevo circa 12 o 13 anni quando appare nella mia mente nuovamente quella figura: Pippo. Tutt’intorno al cascinale c’era un grande appezzamento di terreno di proprietà di Pippo, era la sua azienda agricola. Ogni volta che Pippo entrava in casa si chiudeva in camera da letto con mia madre e ne usciva dopo un paio d’ore. Tutte le volte che chiedevo a mia madre chi fosse, mi rispondeva che era un benefattore e che noi vivevamo grazie a lui che ci permetteva di vivere nella sua casa. Così capii che mia madre era costretta ad andare a letto con lui per poter campare. Un bel giorno Pippo, che di fatto viveva con sua moglie in città, arriva tutto raggiante e dice a mia madre che sua moglie, che era molto malata, era deceduta e quindi adesso era libero di sposare mia madre. Avvenne così tutto in fretta che non feci in tempo a rendermene conto. Ma la cosa più strana era che subito dopo il matrimonio, Pippo mi diede il suo cognome rendendomi quindi erede dei suoi beni. Pippo non aveva altri figli. Con me si comportava come un vero padre. Mi portava spesso con lui e ci divertivamo molto. Poi cominciò a farmi delle domande sul sesso. Mi parlava e riparlava delle donne, di ciò che ci si faceva assieme, del godimento e tante altre cose, finché una sera non ne parlò apertamente mentre eravamo a tavola. Vidi mia madre farsi rossa per la vergogna e anch’io mi vergognavo a parlarne con lei presente. Poi tutto andò a finire a ridere e quando parlavamo di sesso ci mettevamo a ridere. Era bello proprio perché ridevamo. Pippo faceva apprezzamenti sulle tette di mia madre dicendo che quando gliele succhiava era come se si attaccasse alle mammelle di una vacca svizzera, e giù un sacco di risate. Poi quando parlava del suo culo lo paragonava al mappamondo che c’era al museo civico. Poi cominciò a dire a mia madre di stare un po’ meno vestita in casa lasciandosi vedere da me in quanto non avevo mai visto una donna nuda. E tra le risate Pippo prese a scoprire mia madre tirandole su la gonna, scoprendole il seno. Ogni sera era la stessa cosa fino a che mia madre, viste le insistenze di Pippo, prese la decisione di lasciarsi addosso pochi vestiti. Durante il giorno mia madre se ne stava con reggiseno e slip trasparentissimi che mi mettevano un appetito sessuale tremendo. Il suo seno sembrava volere traboccare dal reggiseno indubbiamente di qualche misura più piccolo, per non parlare degli slip che sembrava non li avesse, per due motivi: uno perché erano trasparenti e l’altro perché erano talmente piccoli che le si infilavano nelle sue fessure lasciando ogni cosa scoperta. Passavano i giorni ed io mi abituavo sempre di più a vedere mia madre semi nuda. Poi un bel giorno vidi Pippo uscire dal bagno completamente nudo. Aveva un pisellone lungo e grosso. Rimasi a fissarglielo quasi spaventato. Mi disse che quando sarei diventato adulto, avrei avuto anch’io un affare grosso come lui. Ad un certo punto vidi spuntare mia madre che prese a ridere vedendo Pippo nudo, forse perché lui non si era mai mostrato a me nudo. Pippo disse che la cosa non valeva ed invitò mia madre a togliersi gli ultimi due indumenti che aveva addosso, vale a dire il reggiseno e gli slip e così mia madre si presentò nuda completamente, anche se non ce n’era bisogno visto che le si vedeva già tutto. Pippo la prese sotto braccio portandola in camera da letto. Rimasi fermo perché in un certo senso mi sarebbe piaciuto guardarli mentre facevano l’amore. Era come se Pippo mi avesse letto nel pensiero. Mi chiamò chiedendomi se avessi voluto guardarli mentre lui scopava mia madre. Diceva che era per insegnarmi come si faceva l’amore con una donna. Entrai con loro in camera e mia madre di piazzò sul letto a cosce spalancate impudicamente, senza vergognarsi del fatto che ero presente. Pippo mi fece avvicinare al letto. Avevo il viso a pochi centimetri dalla figa aperta di mia madre mentre Pippo con le dita gliel’apriva dicendomi i nomi delle cose che toccava. Sentivo mia madre ansimare per l’eccitazione e poi Pippo le infilò il cazzo dentro. Presero a scopare furiosamente e mia madre diceva cose che non le avevo mai sentito dire, come che le sarebbe piaciuto avere un altro cazzo in bocca e un altro nel culo, che si sentiva una grandissima troia, ecc. Lì per lì rimasi stupito, ma poi Pippo mi disse che durante l’amplesso era normale dire quelle cose. Avevo già 16 anni e il mio pisello cominciava ad assumere proporzioni importanti. Pippo mi aveva suggerito di rimanere nudo in casa, come facevano già lui e mia madre, ma io avevo un problema e cioè che quando stavo nudo davanti a mia madre, mi veniva duro. Una sera, mentre stavamo guardando la televisione, Pippo prese a pomiciare con mia madre. Io li guardavo senza dir nulla, quindi Pippo mi osserva e, vedendo che il mio pisello si era indurito, mi chiede se in quel momento avessi avuto voglia di masturbarmi. La voglia ce l’avevo, ma non mi ero mai masturbato davanti a mia madre. Con mia grande sorpresa fu mia madre stessa a dirmi di masturbarmi davanti a lei. Forse Pippo volle fare una specie di gioco, fatto sta che fece mettere mia madre seduta sul vivano a cosce spalancate, io mi cominciai a masturbarmi a qualche centimetro dal suo viso, mentre lui prese a leccarle la figa. In men che non si dica raggiunsi l’orgasmo sborrando a fiotti sul viso di mia madre e sulle sue tette. Lei prese a leccarsi la mia sbocca facendomi eccitare nuovamente. Avevo il pisello ancora duro e Pippo invitò mia madre a spompinarmi. Raggiunsi l’orgasmo dentro la bocca di mia madre con mio immenso piacere. Mia madre prese a baciarmi in bocca e sentivo in lei il sapore della sborra, ma ero preso talmente tanto dall’eccitazione che non badavo a nulla. Proprio mentre le mie labbra e la mia lingua erano congiunti con quelli di mia madre, ecco spuntare in mezzo il cazzo di Pippo tra le nostre bocche. Per un momento mi ritrassi, ma fu proprio mia madre a infilarsi il cazzo di Pippo in bocca per poi passarlo a me. Presi a spompinare il cazzo di Pippo e sentivo che mi piaceva. In quel momento avrei voluto che mi sborrasse dentro, mi pisciasse, non so cos’altro, forse avrei voluto essere una donna per essere scopata. Ormai avevo raggiunto e superato ogni grado di depravazione. Non avevo più nessun problema con mia madre, senza sapere che i problemi mi sarebbero arrivati dopo. Da li a poco, ecco cambiare nuovamente il panorama a casa nostra. Stavamo nudi in casa quando non c’era nessuno, mentre se arrivava qualcuno, ci vestivamo regolarmente. Ebbene una sera Pippo disse che aveva invitato a casa due persone con le quale avrebbe dovuto concludere un grosso affare che avrebbe portato molto denaro nelle casse della sua azienda. Lo vidi parlottare con mia madre la quale si fece seria, poi mi disse se per quella sera sarei potuto rimanere in camera in modo che loro sarebbero stati liberi di comportarsi come meglio credevano. Quella specie di invito-obbligo, mi fece pensare e così cercando di non farmi scorgere, mi misi a spiarli. La casa era fatta in modo che al piano terra ci fossero i servizi e la sala da pranzo, mentre al piano superiore c’erano le camere da letto. Io mi ero accucciato sulle scale e potevo vederli senza esser visto. Mia madre aveva preparato una bella cenetta e i due ospiti si dimostravano molto gentili ed educati. Mia madre era vestita normalmente, ma ogni volta che andava in cucina a prendere qualcosa, la vedevo tornare sempre con meno vestiti addosso. La cena si svolse regolarmente anche se di tanto in tanto Pippo palpava spudoratamente le tette a mia madre scoprendole i capezzoli sotto gli occhi dei due uomini. Alla fine della cena Pippo invita i due ospiti ad accomodarsi sul divano mentre mia madre avrebbe servito con un digestivo. Mia madre va in cucina dopo avere sparecchiato e ritorna in sala con il vassoio ed i bicchieri con l’amaro. Strabuzzai gli occhi quando la vidi senza la gonna addosso. Indossava solo un golfino con scollatura a “V”, un paio di calze autoreggenti e null’altro. Il pelo della figa le si vedeva chiaramente ed era molto invitante. I due uomini ebbero un momento di imbarazzo, ma subito dopo vennero messi a loro agio da Pippo che li invitò entrambi a far l’amore con mia madre. Ebbi immediatamente una stizza di rabbia, ma subito mi passò in quanto vidi mia madre che era consenziente e che, anzi, incitava i due uomini a possederla contemporaneamente. Quella fu la prima volta che vidi mia madre tra le braccia di estranei e secondo me quella visione mi condizionò fin da allora. Mi piaceva di più masturbarmi mentre mia madre scopava con altre persone o mentre lei se ne stava oscenamente e impudicamente nuda davanti agli altri. Lo dissi a Pippo il quale convenne con me dicendomi che avevamo gli stessi gusti, ma erano gusti che mi aveva trasmesso lui. Da allora non mi chiese di andarmene quando dovevano venire a casa persone per scopare con mia madre. Lei era contenta che io fossi presente ed io mi eccitavo tantissimo, tanto da masturbarmi sborrando sul viso di mia madre. Ormai avevo preso quella piega e a quanto pare anche a Pippo piaceva quel genere di cose, tanto più che chiamavamo mia madre “la nostra puttana”. Ed il bello era che a lei piaceva tantissimo sentirselo dire. Durante il servizio di leva mi ammalai, forse per un virus o non so cosa, fatto sta che i miei spermatozoi non erano più produttivi, ero diventato sterile. All’età di 21 anni, cioè quando terminai il servizio di leva, mia madre mi fece scopare con lei. Sembrava che lo avessi fatto da sempre, ma non lo avevo mai fatto. Avevo abbracciato e baciato in bocca mia madre una infinità di volte, lei mi aveva fatto un’infinità di pompini, ma mai avevo fatto l’amore con lei. Fu immensamente eccitante e Pippo, che era presente, sborrò sul viso di mia madre copiosamente, sottolineando che a lui quel genere di cose eccitava tremendamente. Lo aveva fatto forse per compassione sapendo che non potevo metterla incinta e forse anche perché nessuna donna mi avrebbe sposato sapendo che non avrei potuto procreare. Poi, un bel giorno, avvenne la cosa che, forse, io avevo sospettato ma che non osavo dire: Pippo mi disse che lui era il mio vero padre. Per un certo verso fu come se lo sapessi da tempo o forse speravo che fosse così, ma da un altro punto di vista rimasi amareggiato nel constatare che proprio mio padre mi aveva portato in quella strada di depravazione. Cercai di non farmene un dramma. Tranquillamente condussi la mia vita, apparentemente con molta normalità, senza far vedere a chicchessia quale fosse la mia vera inclinazione, cioè quella del guardone e cuckold, proprio come Pippo, cioè mio padre. Pippo era molto più grande di mia madre e a causa di una infermità ci lasciò. Lui si era messo con mia madre perché sua moglie, ammalata, non poteva dargli dei figli. Presi in mano le redinio dell'azienda. Rimasi solo con mia madre diventando il suo uomo fisso. Facevo l’amore con mia madre come se fossimo marito e moglie. Ma la cosa che mi attraeva di più era vederla scopare con altri o lasciarla ammirare nuda da altri. Mia madre aveva 45 anni ed era ancora nel fiore della sua sessualità e per procurarle degli uomini disposti a scoparla mentre io li osservavo, dovevamo inventarci cose sempre più bizzarre come ordinare due pizze e lasciare che mia madre si facesse trovare semi nuda in casa, con addosso solo una maglietta che le arrivava all’ombellico per poi fare eccitare il ragazzo delle pizze e farsi scopare da lui. Avevamo una scorta di preservativi di tutti i gusti. A volte quando veniva il tecnico dell’Enel a leggere il contatore, mia madre faceva finta di essere uscita dalla doccia presentandosi tutta nuda con un piccolo asciugamano davanti che in realtà non le copriva nulla. Riusciva a farsi scopare anche da quello mentre io mi masturbavo guardandoli. Spesso siamo stati presi a male parole in quanto con mia madre andavamo in giro per negozi e lei se ne stava tutta nuda sotto il soprabito e quando si sedeva per provarsi le scarpe o qualsiasi altra cosa, si mostrava nuda a chiunque fosse presente. Poi i suoi 50 anni non le permisero più di mostrarsi nuda in pubblico, ma per me rimane sempre la mia donna, anche perché io non la vedo invecchiare standole sempre accanto. Facciamo l’amore almeno due volte la settimana, ma lei ama spompinarmi in pubblico e questo ci ha procurato qualche guaio. Non avevo pensato mai di sposarmi perché lei mi ha sempre soddisfatto in tutto. Tuttavia fu mia madre ad impormi a prender moglie almeno per avere dei figli ai quali lasciare l’azienda. E qui c’era un grosso problema da risolvere perché qualora avessi preso moglie, non avrei potuto avere figli e in più avrei dovuto sicuramente smettere di trombare con mia madre. Non so come, ma qualcuno mi portò una sera ad un club privé dove conobbi delle persone, fra le quali Eleonora, una splendida mora con due labbra rosso fuoco, tutta curve che sembrava Jessica Rizzo, la famosa porno star. Aveva un nutrito gruppo di accompagnatori, ma riuscii a parlare con lei. Le dissi chiaramente che stavo cercando una moglie che fosse una troia e che andasse a letto con chiunque pur di lasciarmi godere osservandola. Le dissi anche che ero sterile. Dopo vari incontri Eleonora disse di averci pensato su quindi acconsentì di sposarmi, nonostante non fossi in grado di metterla incinta. Eleonora disse che questo non sarebbe stato un problema. Non ci volle molto a che mia madre e mia moglie entrassero in sintonia. Infatti entrando in casa per pranzare scoprii mia madre e mia moglie sedute comodamente sul divano intende a baciarsi teneramente in bocca. Ne fui talmente felice che capii di avere sposato da donna giusta per i miei gusti. Tuttavia, anche se l’intesa sessuale era diciamo quasi perfetta con mia moglie e mia madre che aveva intrapreso la via di lesbo senza disdegnare di spompinarmi di tanto in tanto, mi mancava la presenza di un altro uomo che mi facesse sentire cornuto a tutti gli effetti scopandosi mia moglie sotto i miei occhi. Ne parlai a tavola con le mie donne e ben presto venni accontentato dalla mia dolce mogliettina. Lei stava tutto il giorno con addosso una guépiére in pizzo nero con reggicalze incorporato e un paio di ciabatte con il tacco alto, non stava quasi mai completamente nuda, diceva che il quel modo un uomo vedendola si eccitava molto di più. Così quando si affacciava al balcone lo faceva abbigliata in quel modo tenendosi addosso una vestaglia di raso aperta in modo da sottolineare ancora di più il suo corpo. Gli occhi dei miei dipendenti erano tutti per lei e tutti mormoravano quanto fossi stato fortunato ad essermi sposato una bella donna come lei. Un bel giorno decidemmo di mettere in pratica il nostro piano. La nostra azienda agricola ha diversi dipendenti. Chiamai Beppe, un giovane sui 23/24 anni che sapevo si intendesse un po' di tutto, dicendogli che avevo bisogno di un idraulico in quanto si era otturato il lavandino di casa. Lo avevo fatto apposta a dirlo a lui in modo che lui stesso si fosse offerto di risolvere il problema. Naturalmente salimmo in casa senza avvisare le mie donne, che in realtà ci stavano aspettando, e quando entrammo in casa mia moglie fece finta di essere stata sorpresa semivestita. Andammo in bagno dove mia moglie mostrò a Beppe il problema e non solo quello. Infatti dalla guépiére si vedevano benissimo le areole dei seni di mia moglie nonché la peluria del pube in quanto lei aveva indossato un paio di mutandine trasparenti tipo tanga che non le nascondevano nulla. Aveva tolto la vestaglia in modo che girandosi le si fosse visto il culo nudo. La mia eccitazione era alle stelle e così quella di Beppe che trasudava vistosamente. Beppe aveva portato con se degli attrezzi, una pinza a pappagallo e una chiave inglese, quindi prese a smontare il sifone sotto il lavandino dopo avere spostato la colonnina. Mentre era chinato sotto il lavandino, mia moglie compie una mossa geniale: si abbassa le mutandine sedendosi sul water scusandosi per il fatto che non riusciva più a trattenerla. Mi si sono drizzate le punte delle orecchie in quanto già avevo tutto dritto, altrettanto fece Beppe che mi guardava con occhi imploranti pietà per quel martirio che gli stava provocando mia moglie. Sentimmo chiaramente il getto di urina scendere lungo le pareti del water, dopodiché mia moglie sfilò le sue mutandine dalle caviglie alzandosi in piedi dopo essersi asciugata la figa con la carta igienica. Ella rimase un pochino in piedi accanto a Beppe quel tanto da farlo morire di voglia mentre questi le guardava la figa standosene in ginocchio ai suoi piedi. Poi lei si gira e va via mostrandogli il culetto tondo e morbido. Beppe mi guarda e poi, scusandosi, mi dice che avrebbe voluto essere al posto della carta igienica per asciugargli la figa con la sua lingua. Effettivamente era un’affermazione molto grossa, specialmente se si pensa che sia stata fatta nei confronti della moglie del padrone dell’azienda, ma si doveva comprendere lo stato d’animo di Beppe in quel momento. Gli dissi che era normale il suo comportamento davanti ad una figona come mia moglie. Non trascorse che qualche secondo, ed ecco mia moglie fare nuovamente ingresso in bagno. Evidentemente era stata ad origliare dietro la porta. Eccola aprire i rubinetti della vasca in quanto doveva farsi il bagno. Mentre l’acqua scorreva lei si spogliava davanti a noi, impudicamente bella. Versa i Sali da bagno nell’acqua e poi si immerge dentro la schiuma odorosa. La sua carnagione abbronzata e la sua capigliatura nera corvina contrastano con la schiuma bianca, rendendo la visione paradisiaca. Beppe termina il lavoro, anche perché c’era poco da sturare. Lo invito a lavarsi le mani mentre mia moglie lo invita a lavarsi tutto quanto entrando nella vasca con lei. Beppe mi guarda incredulo, ma fino ad un certo punto, poiché aveva capito benissimo quali fossero le intenzioni di mia moglie: provocarlo. Senza batter ciglio inizia a spogliarsi e quando tira giù i pantaloni, ecco spuntare un membro talmente grosso che non era più contenuto negli slip. Faceva paura solo a guardarlo. Gli occhi di mia moglie erano puntati sul grosso cazzone di Beppe ed erano vogliosi. Beppe entra in vasca con lei e una volta a contatto, prendono a toccarsi reciprocamente. Beppe non credeva ai suoi occhi di stare nella vasca con mia moglie ed entrambi nudi. Dopo qualche minuto, sempre con me presente eccitatissimo più che mai, i due si alzano, prendono a sciacquarsi ed escono dalla vasca. Immediatamente prendo a frizionare il corpo di mia moglie con il telo da bagno, poi faccio altrettanto con Beppe il quale si sente in imbarazzo perché io, il suo capo, gli faccia da cameriere, ma vedo che non gli dispiace quando prendo a strofinargli il cazzone con il telo da bagno, sembra gradire la manovra. Mia moglie non ce la fa più, si inginocchia davanti Beppe e gli prende in bocca il grosso cazzone. La bocca di mia moglie fa fatica a contenere quell’uccellone. All’improvviso, come se fosse tutto concertato in precedenza e diretto da un grande regista, entra in scena mia madre. Beppe la fissa quasi sbalordito, ma mia madre gli va accanto e lo bacia in bocca, poi si rivolge verso di me e bacia in bocca anche me. Sentendomi eccitatissimo, si abbassa, mi tira fuori l’uccello e mi spompina così come mia moglie sta facendo con Beppe. Entrambi sborriamo nella bocca delle nostre spompinatrici. Mi sembra di non terminare più di sborrare. Mi sento scaricare tutta la mia energia, quindi crollo in ginocchio davanti a mia madre. Prendo a baciarla in bocca roteando la mia lingua in mezzo la mia sborra che lei ancora non aveva inghiottito. Mi sento perverso e voglioso di godere ancora. Do un’occhiata a mia moglie vedendole dei rivoli di sborra cadere lungo i lati della sua bocca. Evidentemente Beppe le aveva scaricato tanta di quella sborra nella bocca che lei non era riuscita a contenere né ad inghiottire. Mi girava la testa per la forte emozione. Beppe mi guarda e mi ringrazia per quel magnifico regalo. Mia moglie si dà una sistemata ai capelli, poi prende sotto braccio Beppe portandolo in camera da letto. Anch’io entro in camera da letto con loro, seguito da mia madre. Beppe è estasiato per quel trattamento. Mia moglie lo fa distendere sul letto e prende a baciarlo in bocca, gli mette i capezzoli in bocca e lui rinvigorisce nuovamente. Ad un certo punto è mia madre che si impossessa del cazzone di Beppe succhiandoglielo avidamente. Beppe la guarda e proferisce verso di lei alcune parole di compiacimento per l’apprezzamento del suo cazzo. Mi vien voglia di succhiarglielo anch’io. Mi avvicino a mia madre, quindi leggermente faccio pressione con la mia guancia sulla guancia di lei facendole capire di cedermi il posto. Imbocco quel grosso cazzone e prendo a spompinarlo. Vorrei che mi sborrasse in bocca, ma mia moglie interviene decisa spostandomi da una parte, poi dice a Beppe di scoparla. Mia moglie allarga oscenamente le cosce tenendosi con entrambe le mani la figa aperta. Beppe avanza il suo cazzone verso di lei, sembra una spada pronta ad infilzarla. Ed ecco la punta del glande farsi strada tra le grandi labbra di mia moglie che con una smorfia di piacere inarca la schiena inghiottendo nella sua figa quell’enorme cazzone. Beppe la scopa facendo dei movimenti lenti, come se volesse gustarsi la figa di mia moglie pian pianino, assaporarla millimetro per millimetro. Vedo i suoi testicoli giungere a toccare i glutei di mia moglie quindi presumo fin dove possa essere arrivato quell’enorme manico. All’improvviso mia moglie incita Beppe ad accelerare i colpi, sento che sta per godere, lo fa una, due volte, poi mi fa cenno di darle il mio cazzo in bocca mentre Beppe accelera ulteriormente il ritmo della scopata mollando dei poderosi fendenti dentro la figa. Mia moglie gode nuovamente ed io in lei. E poi Beppe non riesce più a trattenersi sborrando dentro la figa di mia moglie. Beppe affonda i suoi colpi all’unisono dei fiotti di sborra che escono dal suo cazzo e quando lui si ritrae da mia moglie, questa rimane a cosce aperte con la figa slargata. Accompagno Beppe nuovamente in bagno e questa volta lui fa una doccia veloce. Lascio mia moglie distesa sul letto, coccolata da mia madre che, amorevolmente, la bacia sulle labbra. Mentre usciamo dalla casa Beppe mi ringrazia per il regalo. Gli dico di non dire niente a nessuno in modo da continuare quel bel rapporto. Riprendiamo a lavorare e quando incrocio lo sguardo di Beppe, leggo in esso un senso di gratitudine. Ben presto nomino Beppe caporeparto, con il plauso di tutti in quanto, benché egli sia di giovane età, è in gamba, istruito e rispettoso verso tutti. Ben presto mi accorgo di aver fatto un’ottima scelta. Ormai non ho più bisogno di chiedere a Beppe di andare a sturare il lavandino in quanto regolarmente un giorno si e uno no, egli si reca a casa mia a scopare con mia moglie sempre, però, in mia presenza e con la mia partecipazione. Dopo qualche mese di quelle manovre, ecco che mia moglie rimane incinta. Sicuramente il padre non sono io. Era quindi sicuro che Beppe avesse messo incinta mia moglie. Ormai lui abitava con noi e probabilmente qualche dipendente sospettava che lui se la intendesse con mia moglie. Nessuno comunque ne parlava apertamente, anche perché ognuno voleva tenersi stretto il proprio posto di lavoro ed io, oltre alla normale paga sindacale, distribuivo ai miei dipendenti dei premi incentivanti e premi di produzione. Essi quindi tenevano a freno la loro lingua, facendo finta di non veder nulla. Questo perché mia moglie, durante il periodo estivo, aveva preso l’abitudine di prendere il sole nuda davanti casa e quindi era esposta agli sguardi di tutti. Non era difficile vedere mia moglie passeggiare nella tenuta tutta nuda, da sola o accompagnata da mia madre, per poi congiungersi con Beppe sotto gli occhi di qualche dipendente che a sua volta veniva accontentato da mia madre con la bocca. Per l’ultimo dell’anno ho invitato i miei dipendenti più virili e liberi da impegni familiari a trascorrere con noi il capodanno. Naturalmente a base di tutto c’era un’orgia dove mia moglie doveva essere l’unica donna protagonista, ma al festino si è aggiunta anche mia madre che, seppur avendo superato già i 50 anni, ha voluto mettere a disposizione i suoi tre buchi. Per me è stato estasiante vedere le mie due donne chiavate da più uomini contemporaneamente e spompinare un bel cazzone mentre me lo menavo godendo come un matto. Ora ho due figli ai quali ho dato il mio cognome ma che di fatto sono figli di Beppe e mia moglie, ma di questo nessuno ne è a conoscenza oltre noi in famiglia. La mia vita sessuale si limita ad osservare le performances di mia moglie che alterna i suoi amanti tra i dipendenti della nostra azienda, permettendomi di godere mediante masturbazione o spompinandomi. Qualcuno penserà che io sia un uomo fortunato, ma sinceramente non è così. E’ vero che ho raggiunto il mio sogno, ma a volte quando ci penso, avrei voluto fare una vita meno dissoluta e più normale. Ma cos’è la normalità?
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17 anni fa
gius3giov,
37/38
Ultima visita: 16 anni fa
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Io mio marito e l\'altro.
Erano ormai qualche mese che chiedevo a mio marito qualche nuova emozione,ero stanca del solìto scambio di coppia,finalmente una sera mio marito torna a casa e mi dice cara stasera realizeremo una nuova fantasia,ti porto in un locale di scambisti e sicuramente troveremo un bel ragazzo che ti scopa insieme a me.
Passai un bel pò di tempo a preparami davanti allo specchio e a scegliere l'abbigliamento adatto alla serata e al locale,alla fine decisi per una bella mini bianca di lana e un top nero che lasciava inravedere il seno,e per completare un bel perizoma con il filo ornato di perline.
Arrivati finalmente al locale dopo la presentazione del locale iniziammo a ballare,e vidi che era pieno di ragazzi che giravano intorno a noi signore,ma erano abbastanza restii a prendere l'iniziativa,vidi un ragazzo che mi fece bagnare al solo sguardo,decisi che doveva essere mio,ma era molto intimidito dalla presenza di mio marito
Invitai mio marito ad allontanarsi per qualche minuto,lui acconsenti e dopo neppure un paio di minuti,il bel fusto si avvicino chiese se volessi ballare con lui ovviamente accettai all'istante facendo capire che lo stavo aspettando da tempo,mio marito vide la situazione da lontano e decise di non avvicinarsi,iniziammo un lungo ballo stretti stretti,e le sue mani iniziarono a frugare sotto la mia gonna e la sua bocca baciava il seno,in quel mentre si avvicino anche mio marito che mi strinse da dietro,fantastico provai un primo orgasmo.
Decidemmo di salire in camera, il,ragazzo di cui non ricordo neppure il nome so soltanto che era un architetto napoletano,inizio ad accarezzarmi delicatamente per tutto il corpo mentre mio marito mi leccava la fica bagnatissima,ero ormai fuori di me e urlavo frasi del tipo scopatemi,io che solitamente sono molto timida e riservata,mi accontentarono alla grande,il ragazzo mi penetro nella fica tenendomi a cavalcioni e mio marito da dietro con un colpo preciso e deciso mi ficco l'uccello dietro,che goduria,continuammo così per una buona mezzora,poi il ragazzo si tolse il preservativo e mi chhiese se io gli facessi un pompino lo accontentai mentre mio marito continuava alternativamente a scoparmi davanti e dietro,il ragazzo vene dopo minuti, e mio marito a ruota mi innondò la fica,fù uno spettacolo eccezionale da allora ogni fine settimana vado nei locali a dare sfogo ai miei istinti.
Grazie per l'attenzione che avete voluto dedicarmi,aspetto vostri commenti, e ricordate è un storia verissima.
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17 anni fa
maria1968,
43/43
Ultima visita: 15 anni fa
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Moglie troia 6
oggi 22 luglio con mio marito siamo andati in campagna per comprare dei pomodori perche noi siamo abituati a farci la salsa di pomodoro come la facevano i nostri nonni.siamo partiti alle 9 e siamo arrivati in questa tenuta immensa dove lavoravano tutti operai di colore premetto che io ero vestita in un modo arrapante gonna corta perizoma invisibile e maglitta bianca senza reggiseno, abbiamo fatto un primo giro con il proprietario un bavoso di 65 anni che non staccava gli occhi dal corpo di mia moglie, e ogni tanto allungava la mano in mezzo alle gambe di mia moglie, siccome io sono idraulico e dovevo fargli un impianto di irrigazione lui mi ha fatto capire che se restava solo con mia moglie il lavoro era mio , la zoccola di mia moglie gia aveva capito tutto e ha detto di non preoccuparmi che pensava tutto lei. io sono andato via e il porco mi ha detto di venirla a prendere verso le dieci di sera. siamo andati nella sua stanza da letto e ho trovato una sorpresa cerano 10 operai tutti neri nudi e coi cazzi dfa urlo lui ha dettop che guardava solo e quando tutti e dieci avevano sborrato il contratto era di mio marito, mi sono saltati addosso quattro di loro appena lo preso in bocca subito hanno sborrato a catinelle hanno detto che erano mesi che andavano avanti a seghe mi hanno fatto di tutto me lanno messo nel culo uno allas v o,lta poi nella figa e poi mi hanno sborrato tutti in bocca e mi hanno detto di ingoiarla, e un giono che non scordero tanto facilmente e alla fine il porco mi ha dato il contratto firmato. aqdesso dovro stare 10 gioni senza sesso perche mi fa male dapertutto
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16
17 anni fa
admin,
75
Ultima visita: 1 ora fa
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Il Piacere del Triangolo
Trovare il coraggio per scrivere l’avventura che mi ha cambiato sessualmente, non è stato per niente facile, mi presento, mi chiamo Sara ho 33anni sposata da cinque anni con Riccardo che ha 35anni, genitori di due bambini maschi di 5 e due anni, viviamo in un paesetto della provincia di Treviso, mio marito di mestiere fa il meccanico, in proprio, io invece faccio la casalinga. Per chi sa cosa vuol dire fare la casalinga con due bambini scatenati, non occorre che spieghi tutto il da fare che si ha su una intera giornata, in compenso ho un marito premuroso simpatico gentile,disordinato, che mi ama e mi accontenta su tutto, sebbene non sia una donna con esigenze enormi. Ora dovrei descrivermi, iniziamo con la personalità:
so di essere una persona corretta con tutti, sono abbastanza gentile con chi merita, simpatica, amo molto ridere e mi piace molto cucinare. Per quanto riguarda il fisico ( che vorrei molto tralasciare,e lasciar fantasticare ai lettori come sono ) io non mi trovo una donna attraente, eppure Riccardo mi dice sempre che gli piaccio da morire (sarà vero?) :sono alta 1,65, un po’ cicciotella,con una quinta abbondante di seno,che a lui piace da morire, il sedere grosso con un po’ di cellulite, carnagione chiara occhi verdi labbra carnose capelli neri corti e lisci, in pratica per me non c’è niente di attraente, per Riccardo invece c’è tutto, sessualmente sono etero, prima di conoscere lui ho avuto altre storie, niente di importante, se guardassi bene il mio unico amore è Riccardo, gli altri sono passati nella mia vita solo come avventure, il sesso lo scoperto a 20anni, lui aveva esperienza,diceva, il che,oltre a farmi male, fu veloce come un treno,senza fantasia senza sentimento, insomma quello che provai fu una totale delusione,poi arrivò un altro che non fu da meno, narcisista fuori dai modi, tutto doveva girare attorno a lui, ed a letto era il tipo che non interessava se io provavo piacere o no,l’importante era che il piacere lo provasse lui, morale della favola, il sesso per me fu una delusione fin che non conobbi un meccanico alto robusto simpatico che mi fece scoprire le meraviglie che non avevo mai visto del sesso, fantasioso, resistente, amante dei preliminari, sa farmi godere come una matta, a volte scopiamo per più di due ore senza venire tutti e due, ci piace tirare a lungo, poi esplodiamo quasi sempre insieme in un orgasmo incredibile,dico quasi sempre perché a volte lui non resiste e viene prima di me,ma riesce a trovare l’energia per ripartire subito e farmi gridare tutta la goduria che mi da.Di solito iniziammo con carezze baci palpate,cose normali insomma, poi lui passa all’esplorazione del mio sesso, e li tra dita malandrine e leccate fatte con vera maestria, iniziamo a scaldarci, io non sono da meno, vado all’attacco del suo pisello, di dimensioni normali, che per lui è un po’ demoralizzante ma per me va più che bene, e quando me lo trovo tra le mani mi piace lavorarmelo bene di bocca, visto che ho una bocca grande e carnosa mi sono scoperta un’ abile pompinara il che fa la gioia di lui, poi di solito lui mi prende nella posizione del missionario, per passare alla pecorina, posizione per me veramente superba, e li molto spesso mi penetra analmente,volevo un attimo soffermarmi su questa ultima pratica: all’inizio non volevo, sebbene lui mi lubrificasse bene il forellino con creme, mi faceva un male boia, poi una sera, sarà stato che ero più eccitata del solito sarà stato che lui aveva fatto bene i preparativi, riuscì a penetrarmi lentamente del tutto, al primo colpo entrò e uscì lentamente, sentii che non era come le altre volte, mi faceva meno male, gli chiesi di riprovare e lui lentamente me lo rimise dentro l’ano e li mi scopò con meraviglia da parte mia, finendo per farmi avere il mio primo orgasmo anale sborrandomi dentro con molto piacere di entrambi, non tutte le volte che lo facciamo mi piace, certe volte non mi va per niente,ma certe volte….ragazzi…, altra posizione perfetta per godere è lo smorza candela, ovvero lui sotto e io sopra, in quella posizione molto spesso raggiungo l’orgasmo, complice del suo cazzo che mi pompa come un pistone è anche il suo mangiarmi le tette, io impazzisco nel sentirmi ciucciare i capezzoli.
Una fantasia che Riccardo ha sempre avuto, è di vedermi in mezzo a lui ed a un altro,il famoso “triangolo”,la prima volta che me la proposto rimasi allibita, gli dissi subito di mettersi via certe idee perché mai avrei esaudito questo suo desiderio,ma lui è uno che ha pazienza, e spiegandomi insistendo e…..implorandomi,dopo un po’ di tempo che mi tormentava con questa fantasia è arrivato al punto di farmi quasi convinta, non so come faccia, ma lui ha il dono di convincermi su cose che a volte sono inflessibile, in questo caso ha dovuto sudare le fatidiche cento camice.Tempo fa è tornato casa dal lavoro con un pacchetto regalo per San Valentino,e mi disse che dovevo aprirlo dopo che erano andati a letto i bambini, capii che doveva esser un regalo un po..hardma mai avrei immaginato quello che realmente c’era, cosi quando alle nove di sera rimanemmo soli in salotto, la nostra alcova, aprii il regalo e mi trovai in mano la confezione di un fallo in lattice, completo di palle, di misura considerevole,18cm, rimasi senza parole, lui mi chiese se gli piaceva, io lo guardai con gli occhi fuori dalle orbite, e gli dissi che non c’era bisogno di usare un cazzo di gomma,che a me piaceva farlo come lo facevamo sempre, ma lui non si fece problemi, e mi invitò a provarlo prima di dire che non occorreva, finì che come altre volte che non volevo fare qualcosa alla fine accettavo, e come le altre volte ebbe ragione lui,sebbene era freddo il cazzo finto, non mi spiaceva affatto, anzi trovavo molto piacevole mettermelo in figa mentre ciucciavo il cazzo di Riccardo,grazie al nuovo arrivato provai anche la doppia penetrazione, godendo ancora di più e provai anche la doppia in figa,pratica che mi fa venire con urlo,insomma da femmina che all’apparenza dimostra di essere una donna senza perversioni,diciamo casta, mi ha fatto diventare,e qui lo dico con un po’ di imbarazzo, una porca, mai avrei preso in bocca lo sperma, adesso trovo la pratica molto ma molto piacevole, che dire…grazie Riccardo. Ma adesso arriviamo al fatto che per me è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’estate scorsa, precisamente in giugno, nell’officina di Riccardo arrivò un ragazzo di 29anni napoletano, si chiama Lorenzo, cercava lavoro come meccanico visto che aveva molti anni di esperienza, mio marito aveva proprio bisogno di un valido aiutante, e dopo una settimana di prova vedendo che il tipo sapeva il fatto suo, lo assunse, lui abita poco distante dall’officina, è singolo abita da solo, simpatico gentile un bel ragazzo alto muscoloso con i capelli neri e carnagione scura. Tra Riccardo e Lorenzo si instaurò subito una solida amicizia, tanto che a volte mio marito gli dava la responsabilità dell’officina in sua assenza, ogni volta che andavo li con i bambini, magari perché passavo proprio di la visto che non abitiamo li vicino ma a due chilometri di distanza, Lorenzo non mancava mai di farmi i complimenti da vero adulatore, ma sempre con discrezione e mai alludendo a chissà che, io lo trovai subito un ragazzo gentile ed affascinante, un giorno gli chiesi come mai non aveva la ragazza, lui allegramente, da buon napoletano, mi rispose che amava tutte le donne del mondo cosi non trovava giusto dare l’esclusiva ad una singola nei confronti delle altre, capii che scherzava, ma capii anche che era un….furbetto, comunque lo valutai un tipo grazioso che sicuramente sapeva far divertire una donna. Un sabato sera d’agosto, Riccardo invitò Lorenzo a cena da noi, siccome chiudeva l’officina un paio di settimane, voleva fare un po’ di festa prima che partissimo per le ferie, cosi alle sei di quella sera suonò il campanello e quando aprii la porta trovai Lorenzo vestito elegantemente con uno splendido mazzo di rose in mano, precisamente dodici, me le offrì con un po’ di imbarazzo da parte mia, e non mancò nel farmi i complimenti per la mia,diciamo, bellezza e come ero vestita, per l’occasione decisi di fare uno strappo alla regola,di solito sono costantemente vestita sportiva con jeans,quella sera avevo indossato,con molte insistenze da parte di Riccardo, una mini nera molto aderente che metteva in risalto il mio culo,e una camicia bianca leggera aperta sul collo che lasciava intravedere il solco delle mie tette,sotto portavo un reggiseno bianco merlettato molto trasparente, ai piedi indossavo un paio di sandali neri di cuoio con un po’ di tacco alto, senza che Riccardo sapesse sotto la mini voli fare una pazzia, non avevo gli slip, non so neanche perché avevo fatto una cosa del genere, ma la trovai una cosa eccitante. Lorenzo, dopo aver fatto due parole con me, andò in giardino dove mio marito era impegnato sul barbecue, dove stava cucinando la carne alla griglia, mentre parlavano, Lorenzo giocava con i bambini, visto che loro si sono molto affezionati a lui, io mi misi a guardarli dalla finestra della cucina, vedevo mio marito e Lorenzo, mi venne in mente la fantasia di Riccardo e guardando Lorenzo cominciai un po’ ad eccitarmi,d’un tratto mi bloccai e mi dissi fra me e me,che ero matta a pensare certe cose che sicuramente a Riccardo piaceva come fantasia,ma forse se succedeva realmente sarebbe cambiato tutto nella nostra vita coniugale, sicuramente tutto il paradiso che ci eravamo costruiti sarebbe stato distrutto per colpa di un gioco perverso, cercai di non pensare più al rapporto con due uomini come voleva mio marito, il che non era facile guardando loro due, perché vedevo mio marito, l’uomo per me più fantastico del mondo, ma vedevo Lorenzo come un diavolo tentatore, il che non mi dispiaceva come uomo,ci siamo capiti?Arrivò il momento di sedersi a tavola, mangiammo in terrazzo, cosi si stava più freschi visto il caldo, mio marito era a capo tavola io di fianco a lui, Lorenzo di fronte a me, i bambini mangiavano in un tavolino vicino al nostro, mentre mangiavamo notai che Lorenzo adocchiava l’apertura della mia camicia,il che mi imbarazzava un po’, ma non feci niente per coprirmi. Intanto si parlava si mangiava, durante la cena bevetti un bicchiere, di prosecco fresco e frizzante,che per me era anche troppo perché sono astemia, ma quella sera feci un eccezione, il che mi allentò parecchio i miei freni inibitori, quando Lorenzo andò un secondo al bagno, Riccardo mi fece notare che lui mi mangiava le tette con gli occhi, e mi confessò che trovava la cosa molto eccitante, io risi e gli dissi di calmarsi,visto che si era messo a massaggiarmi un seno, poi gli dissi che non c’era niente di male se lui guardava, ma che non si facesse venire strane idee in testa….Ne ero veramente convinta?La serata continuò come di rito, tra dolce spumante caffè liquori, i maschi andarono in salotto mentre sparecchiavo, notai che avevano un po’ alzato il gomito in fatto di alcolici, perché i discorsi anche in mia presenza cominciavano a farsi un po’ hard, sinceramente ero anch’io un po’ sull’allegra, e non fui da meno a partecipare a certi discorsi, con stupore mio e sopra tutto di Riccardo, dopo aver sistemato tutto in cucina e portato i bimbi a letto, raggiunsi i miei due cavalieri in salotto, dove loro guardando la tv satellitare avevano trovato un programmino piccante, mi sedetti sul bracciolo del divano di fianco a mio marito, e senza farci caso accavallai le gambe, cosi scoprii molto una coscia, Riccardo invece la notò, mi guardò io gli chiesi sottovoce che c’era di strano, ma poi quando mi accorsi del mio involontario spettacolo,cercai di coprirmi tirando un po’ la mini, ma troppo tardi, perché Lorenzo aveva già gustato il panorama,mio marito si era accorto di tutto e guardandomi sorrise e mi strizzò l’occhio,io arrossii,ero imbarazzata ma allo stesso tempo mi sentivo calda,strana, sintomi di eccitamento, non volevo però era più forte di me.
Fu quel porco di mio marito a prendere l’iniziativa, proprio quando Lorenzo andò per la seconda volta in bagno, lui mi prese e mi fece cadere su di lui sul divano, facendomi il solletico, io quando fa cosi non sono da meno, e mi misi a pizzicarlo sui fianchi,cosa che lui non resiste e muore dal ridere, però lui approfittò della posizione per darmi un bacio in bocca di quelli molto provocanti, mi mise una mano sulle tette e l’altra mi andò su per la mini sul culo, quando si accorse che mancavano gli slip, guardò estasiato e senza che avessi il tempo di liberarmi lui si mise a giocare con la mia figa pelosa, io cercai di ribellarmi ma lui mi teneva forte, gli dissi che Lorenzo stava per tornare, lui mi rispose che era quello che voleva, mi ricacciò la lingua in bocca che non seppi resistere, mi stavo eccitando non sapevo più cosa fare, ormai sentii la porta del bagno chiudersi e Lorenzo che tornava li da noi, pensai che era tutto strano, avevo un po’ di paura e non so neanche perché, ormai Riccardo mi aveva scoperto le chiappe nude, e io cominciavo avere la figa in brodo, il cuore mi batteva forte, implorai Riccardo di lasciarmi, ma fu troppo tardi, sentti Lorenzo che fece un’esclamazione tipica sua, io mi lasciai andare, e allargai di più le gambe per far godere del panorama il nostro ospite visto che aveva il mio culo in bella mostra.
Limonai con Riccardo ,mentre mi perlustrava la figa con le dita, Lorenzo era bloccato sulla porta, allora mio marito gli chiese cosa aspettava, gli chiese se lo spettacolo non era di suo gradimento, lui rispose che ero bellissima, io ero sempre più imbarazzata, ma ero anche super eccitata,sentti che Lorenzo si avvicinava a noi, il mio cuore batteva a mille, mentre mio marito cominciò a slacciarsi la patta delle bermuda che indossava, estraendo un cazzo che non avevo mai visto, forse era per la situazione ancora più piccante del solito, ma era più grosso, Riccardo invitò Lorenzo a toccarmi la passera, io,non so perché obbiettai, ma fu come dire “si …toccamela” lui non ci fece caso e mi mise due dita su quelle labbra pelose e umide, le fece scorrere tutto intorno alla mia figa, io ansimavo fortemente, poi me le infilò lentamente dentro, e io emisi un gemito, intanto Riccardo si occupava delle mie tette che aveva estratto dal reggiseno, io presi il suo cazzo in mano e cominciai a menarlo,tenevo chiusi gli occhi, non volevo che mi vedesse lo sguardo, ma luoi capiva perfettamente che mi piaceva, Lorenzo si chinò con la testa sulle mie chiappe, e aprendole un po’ di più cominciò a leccarmi divinamente, proprio come mio marito,godevo come una pazza, allora mi alzai sempre restando con il culo per aria, mi portai con la bocca sopra il cazzo di mio marito e li cominciai a lavorarmelo con lingua e ciuccio,intanto il nostro ospite si occupava dei miei buchi con la lingua, mi faceva sborrare letteralmente, e lui leccava i miei umori, gli chiesi di smettere che non volevo, lui mi chiese perché, io non seppi dargli risposta, allora lui dopo essersi tolto i vestiti , e messo in bella mostra il randello bello duro, riprese il suo lavoro con la mia figa sbrodollosa, io mi morsi un labbro dal piacere che provavo, e ritornai al cazzo di Riccardo, continuammo cosi per un quarto d’ora, poi quando loro furono nudi tutti e due, mi invitarono a distendermi con la schiena sul divano ,ormai ero con le tette fuo i dalla camicia aperta e la mini me l’ero tolta, non mi capivo più, facevo tutto come fosse una cosa normale, quando fui distesa, mio marito mi sali sopra la faccia per mettermi il suo arnese in bocca,mentre Lorenzo tornò sulla mia figa, aprii ben bene le gambe in modo che potesse lavorare agevolmente, e tornai godere dei miei due prestanti cavalieri.
Lorenzo ebbe l’onore di iniziare le…danze, si posizionò con il suo cazzone di 22cm circa, e me lo spinse in figa, io lo accolsi con molto piacere, sentii la consistenza anche se avevo la vagina lubrificata al massimo, iniziò a pomparmi con dolcezza e vigore allo stesso tempo, io con lo stesso ritmo sbocchinai il cazzo di mio marito, mamma mia come godevo, ormai mi ero liberata di ogni tabù, cambiarono ruolo tra di loro, mio marito mi chiavò e Lorenzo mi diede da mangiare la sua stanga, glielo ciuccia e leccai con passione,mentre lui continuava a complimentarsi con parole molto spinte per il mio ottimo lavoro, mi presero alla pecorina a turno, anche dentro il culo, avevo sempre un cazzo dentro uno dei due buchi e uno in bocca, mi sentivo troia veramente e felice di esserlo, poi fui io a scatenarmi, gli dissi che li volevo tutti e due, cosi uno sotto e l’altro sopra, mi penetravano in doppia, io godevo come una pazza, erano fantastici, tenevo gli occhi chiusi , forse per vergogna, ma non volevo più che smettessero, anzi li implorai di pomparmi di brutto, raggiunsi il primo orgasmo che dovetti trattenere l’urlo per non svegliare i bambini che dormivano di sopra, loro venero reciprocamente dentro di me riempiendomi tutta, per fortuna prendo la pillola da due anni dopo che Riccardo mi chiese di poter venirmi dentro in figa.
Rimanemmo cosi fermi per tre o quattro minuti, uno in figa e l’altro in culo, poi tolsero i loro cazzi e si misero ad accarezzarmi tutta, erano dolci, mai avevo provato tanto in vita mia, sembrava che fossero d’accordo, baciai prima una poi l’altro, non avevo più problemi, eravammo nudi tutti e tre ormai e io li volevo sentire attaccati a me, iniziarono a indurirsi di nuovo, ed io cominciavo a bagnarmi pure,ripartii con il pompinaggio, me ne facevo prima uno e poi l’altro,a turno loro mi mangiavano la figa e il clitoride, ormai ero di nuovo eccitata, gli proposi di farmi di nuovo in doppia e loro non attesero altro, cambiarono le posizioni come se fossero un gioco e ricominciarono a sondarmi il culo e la figa, godevo come una porca, non ero mai sazia di loro due, ad un tratto, mio marito, che mi stava pompando il culo ormai sfondato, tolse il suo arnese dall’ano, e lo improntò sulla figa dove c’era il cazzo di Lorenzo che mi scopava con maestria, capimmo tutti e due cosa Riccardo avesse in mente, Lorenzo si fermò io mi aprii di più la figa tirando le chiappe con le mani e Riccardo, dopo vari tentativi e con un po’ di fatica, riuscì a metermelo in figa con l’altro, rimasi senza fiato, mi sembrava di spaccarmi in due,mi entrarono del tutto dentro,fino alle palle,emisi un gemito lungo e forte, loro cominciarono a pomparmi lentamente, e io godevo, mi strizzavano le tette, sbrodolavo come una fontana, cominciarono ad accelerare il ritmo e io urlavo a bassa voce, poi esplosi con un secondo orgasmo ma molto più intenso e impetuoso, rimasi senza forze, loro tolsero i loro cazzi e si portarono sulla mia bocca,che io, per ricompensarli, li sbocchinai per bene facendoli venire dentro la mia bocca uno alla volta assaporando il loro nettare, poi cedetti e mi accasciai sul divano sfinita. Da quella sera ho cambiato opinione sul rapporto a tre, anche perché Lorenzo si è dimostrato,oltre un gran scopatore, una persona seria e per niente invadente, in molte occasioni ci si trovava da soli in officina o magari passava a casa mia per un saluto e mio marito non c’era, e mai ha approfittato delle occasioni, si è rivelato da subito una persona corretta, forse perché sa che una sera la settimana viene da noi per farmi rivivere la doppia penetrazione in figa.
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17
20 anni fa
admin,
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Un racconto tra la realtà e la fantasia
Racconto tra la fantasia e la realtà.
Ciò che vi racconto qui di seguito è un viaggio tra la fantasia e la realtà, alcune parti, (molte), le abbiamo vissute realmente, altre non ancora, (vedi la parte nel locale) ma presto faremo qualcosa di simile, aspettiamo solo di trovare la persona giusta!
Chi siamo: Coppia di coniugi maturi, della provincia di TO, entrambi molto in carne. Io, il marito, amo guardare lei mentre è in "azione". Lei, Romy donna dalle forme giunoniche, molto calda, ama la sottomissione cerebrale odia la violenza e la maleducazione.
Siamo entrambi bisex a/p, sempre disponibili per realizzare proposte insolite e stravaganti di coppie, singoli e singole. Aborriamo la pedofilia!
Ad inserire gli annunci Romy lascia sempre che sia io, lei sa che cerco sempre il meglio per lei! Tra le decine di e-mail giunte in risposta agli annunci c’era anche quella di Sandro, single 48enne della provincia di Torino.
Tra me e lui prima dell’incontro c’è stato un fitto scambio di e-mail. Lui ha espresso il desiderio di tenere all’oscuro Romy su ciò che mi confidava volerle far fare, io lo ho accontentato volentieri, faccio sempre così!!
Fissiamo l’appuntamento per un venerdì nel tardo pomeriggio. A Romy dico che incontreremo un singolo 48enne che ama guidare la donna e che, come noi, ama le situazioni in posti insoliti.
Lei indossa un vestito lungo in jeans, abbottonato sul davanti, sopra una giacca in jeans, sotto ha le autoreggenti e niente intimo. Ci ritroviamo in un parcheggio lungo la SS fuori città, siamo i primi ad arrivare ma lui non si fa' attendere. Appena sceso dalla macchina ci presentiamo ma nel dare la mano a lei, le infila l’altra sotto la gonna e la bacia in bocca. Subito dopo la ritrae dietro la sua macchina che coprirà un po' la vista agli automobilisti che transitano, le ordina di inginocchiarsi, apre la patta ed estrae un cazzo enorme che pur non essendo ancora ben duro la sua circonferenza supera abbondantemente quella di una bottiglietta dell’acqua minerale.
Vedo che lei lo guarda avidamente e lo prende in bocca succhiando con fatica, viste le dimensioni. Lui non ci mette molto a riempirle la bocca di sborra, lei ingoia ma lui si fa' ripulire ben bene poi giratosi lo vedo urinare e quindi torna a farsi ripulire il cazzo da lei.
Così come era stato rapido a goderle in bocca, gli torna immediatamente duro, ma lui la fa' smettere e le dice che ora può durare anche ore senza venire.
Decidiamo di partire, io salgo sulla mia auto e loro su quella di Sandro. Prima di partire vedo che le fa' togliere la giacca ed aprire il vestito.
Li seguo per la città, lui non perde occasione per affiancare sui corsi autobus e autocarri per far sì che tutti vedano lei svestita.
Alcune volte si è accostato al marciapiede per chiedere informazioni, ora accosta davanti a un bar e chiede un informazione ad un ragazzetto, questi finge di non sapergli rispondere e chiama gli amici, parlottano tra di loro ma la loro attenzione è tutta per lei. Vedo che però purtroppo non osano prendere nessuna iniziativa e quindi lui riparte.
Dopo poco mi chiama al cellulare e mi annuncia che andranno in un ipermercato per acquistare un vestitino molto succinto, gli servirà la sera per un giochetto che ha in mente. Durante il tragitto non perde occasione per esibirla.
Arrivati nel parcheggio dell’ipermercato lei scende, ha il vestito sbottonato fino all’altezza del pube, già nell’uscire dalla macchina le vedo il suo pelo al vento.
Entriamo e subito vanno al reparto abbigliamento, prendono un paio di vestitini e vanno alle cabine per provarli, lui con la scusa di vedere come le stanno, apre più volte la porta proprio mentre lei è completamente nuda.
Nei paraggi c’è un ragazzo sulla ventina che si avvicina per vedere meglio. Scelgono un vestito e si avviano lentamente verso le casse, più volte lui la fa' inchinare per vedere della merce e lei così mostra ancora la sua passera a quel ragazzo che intanto li segue.
Lui vorrebbe che lei entrasse nei bagni dei maschi ma il via vai della gente lo fa' desistere, la cosa però non è sfuggita al ragazzo che li precede e con un cenno gli fa' capire di seguirlo. Nel parcheggio lui ha un furgone, apre la porta laterale e vi entra, lasciando la porta semiaperta.
Sandro conduce lei al furgone e la fa' entrare. Ci posizioniamo davanti per vedere cosa succede attraverso il cristallo anteriore, la vediamo togliersi il vestito e poi accosciarsi per spompinare quel ragazzo.
Nel frattempo essendo passata l’ora di chiusura il parcheggio va svuotandosi, e loro possono mostrarsi più audacemente. Ad un tratto vedo che lei sparisce dietro i sedili, ci avviciniamo e vediamo che lui la tiene per le caviglie divaricandole e alzandole le gambe, in quella posizione la sta' pompando alla grande.
La sento mugolare, credo che stia per godere ma il ragazzo non è contento, e la fa' girare su se stessa e la chiava prendendola alla pecorina. Certo lei non si rifiuta, è la posizione che predilige, infatti dopo pochi colpi la sentiamo godere, mentre lui le dà sonore sculacciate lasciandole i segni rossi sulle natiche.
Poco dopo lui si sfila il preservativo e inizia a masturbarsi mentre lei lecca la cappella, ecco che anche lui arriva e le riempie bocca e volto di sborra che lei lecca avidamente.
Dopo qualche minuto vediamo aprirsi la porta del furgone, escono, Romy è raggiante, deve aver goduto molto, Sandro le chiede se ha cambiato gusti nei riguardi dei ragazzi, ma li gli dice che comunque preferisce sempre scopare con un 50enne che non con un 20enne, anche se quel ragazzo la ha soddisfatta pienamente.
Si avviano alla macchina e nel passarmi accanto Sandro mi dice..., mi aveva anticipato nelle e-mail i giochi che vorrebbe fare. Dopo un breve tragitto li vedo fermarsi davanti a un ristorante pizzeria, c’è un ampio piazzale, segnale che è un locale frequentato da camionisti, purtroppo essendo venerdì nel parcheggio neanche l’ombra di un autocarro.
Entrano e vanno a sedersi in un angolo da cui possono essere visti da tutta la sala, io siedo sul lato opposto, così potrò seguire ogni loro movimento. Sandro parlotta con Romy, vedo che lei comincia a sbottonare il vestito, le sue grandi mammelle rischiano di traboccare dal vestito.
Altro parlottare e lei arrotola la parte bassa del vestito e quando si risiede, dalla mia posizione posso vedere che è a culo nudo sulla sedia. Osservo la sala, ci sono dei ragazzi che aspettano gli venga servita la pizza, sono però giovanissimi quindi non badano a ciò che accade nella sala ma fanno un gran baccano.
Poco lontano da loro una coppia di anziani. Le uniche persone adatte ai giochetti che vorrebbe fare Sandro sono due distinti signori dalla carnagione scura e dai tratti tipicamente arabi. La loro età, almeno quella di uno di loro è quella giusta per i gusti di Romy, sono comunque entrambi sui 40-50anni.
Intanto Sandro e Romy hanno ordinato. Vedo che lui continua a darle ordini, infatti quando lui le parla, lei esegue qualche porcata; eccola che si sta' scosciando spudoratamente, ora la vedo infilarsi le dita in figa e poi mettersele in bocca, tutti questi giochetti non passano inosservati, i due signori guardano sempre più spesso verso Romy, allora per rendermi meglio conto di cosa vedono, vado verso il bagno e al mio ritorno passo proprio vicino al loro tavolo ed anche io guardo verso Romy.
Mi rendo conto che dalla loro posizione, non solo possono vedere la figa di Romy ma anche le dita di lui che in quel momento la stanno frugando.
Purtroppo proprio in quel momento entrano nel locale due famiglie con rispettiva prole, che vanno a sistemarsi proprio tra il mio tavolo e il tavolo di Sandro.
Noto una smorfia di disappunto sul suo volto. Finiscono di cenare e si alzano, io li precedo, anche i due signori si alzano dal tavolo. Alla cassa loro sono proprio vicino a Romy, la guardano, parlano tra loro, poi si avviano al banco del bar.
Sandro e lei escono ma i due signori di colore non si decidono, guardano incuriositi dalla vetrata ma poi restano lì.
Sandro mi si avvicina e mi dice che per il giochetto per cui hanno comprato il vestito è presto, gli piacerebbe portare Romy in un cinema a luci rosse, io annuisco e partiamo, io sempre nella mia macchina dietro loro.
Entriamo nel cinema separatamente, vanno in galleria, quando entro vedo che ci sono sette uomini, uno dalle movenze è certamente un gay, gli altri girano e rigirano passando vicino a loro che sono fermi proprio dietro le tende. Dopo qualche minuto vedo Sandro che sbottona il vestito a lei e lo apre completamente sul davanti, quello è il via ai giochi.
Si avvicinano tutti, i più intraprendenti cominciano a palparle le tette, Sandro la fa scosciare e qualcuno da dietro le infila una mano tra le cosce, allora lui le toglie il vestito e lei completamente nuda inizia a masturbare cazzi.
I preliminari durano poco, uno dopo essersi messo il preservativo la spinge verso la prima fila di poltrone e mettendola alla pecorina le si para dietro e comincia con il leccarla, poi si alza e con un colpo secco le infila tutto il suo cazzo, altri le sono affianco e si masturbano, due vanno sui sedili e le porgono i cazzi da succhiare.
In poco più di mezzora Romy si è beccata cinque cazzi e ne ha fatto sborrare uno con un pompino. I singoli soddisfatti si allontanano, Sandro e lei, ancora completamente nuda, si siedono nella prima fila, non entra nessun altro e allora si decide di uscire.
Romy, credendo che la serata si concluda con una bella scopata con Sandro gli si struscia addosso da gran troia che è, ma lui gi dice che prima andremo a fare un giretto in un locale di un suo amico, giusto per vedere che effetto fa' il vestito comprato sui clienti.
Saliamo sulle rispettive auto e ci avviamo; arrivati al locale, ci fanno entrare da una porta secondaria, ci presenta al proprietario del locale, ma quando sta' per presentare lei, gli apre il vestito glielo toglie e mettendola a 90° dice al suo amico di sentire che figa calda a lei, l’amico non si fa' pregare e la palpa, le infila due dita in figa, si abbassa e le infila anche la lingua, si alza e dice:
“Veramente una gran vacca da monta.”
Sandro dice a Romy che dovrà indossare il famoso vestitino ed eseguire ciò che gli dirà l’amico, (lei dovrebbe essere una cameriera extra per quella sera). Dopo quasi un quarto d'ora la vediamo entrare (scopriamo poi che ci è voluto tanto perché l’amico di Sandro appena ce ne siamo andati a voluto farsi una sveltina lì i piedi contro il muro). A Romy viene presentata una signora che sta' dietro il banco bar, questa le dà un vassoio su cui ci sono due bicchieri con dei liquori, le indica un tavolo da servire. Arrivata al tavolo quando lei si abbassa per posare i bicchieri uno dei due ragazzi le accarezza il culo e vedendo che tarda a ritrarsi le infila due dita in figa.
Lei si alza e fa' per tornare al bar, lui la trattiene per il braccio, da ciò che accade comprendiamo che lui vorrebbe qualcosa di più ma lei se ne va.
La vedo dietro il banco bar, chiacchiera con l’altro signore e guardano una ragazza che sta' facendo uno strip.
Ad un tratto vedo inequivocabili movimenti, la donna che è al banco ha la mano in mezzo alle gambe di Romy, poi sparisce in basso, ovviamente le sta' leccando la figa. La cosa mi sembra molto strana, chiedo a Sandro e lui ridendo mi dice che il locale è chiuso per cambio gestione, le persone presenti sono alcuni singoli e altre due coppie sue amiche, invitate a reggere il gioco.
Intanto la donna è riemersa e sta' baciando lingua a lingua Romy. Vengono ordinate altre bevande da un tavolo, Romy va a servire, ma l’amica nell’armeggiare le ha sollevato il lembo posteriore del vestito inserendolo nella cintura, lei non se ne accorge e passa per la sala col culo scoperto.
Arrivata al tavolo, uno dei singoli che vi sono seduti, meno paziente degli altri, la palpa e alzandosi le mette il cazzo in mano, quello è il segnale che da il via all’orgia. Tutti si radunano attorno a lei, la ragazza che stava facendo lo spogliarello le si avvicina e mentre lei sta' propinando un favoloso pompino a uno, lei le lecca figa e culo da dietro, ormai sono tutti nudi, cazzi e fighe pronti a godere.
Romy si dà da fare con tutti e tutti si danno da fare con lei, Sandro dice a uno che ha un cazzo più piccolo degli altri di inculare Romy, le sono uno sotto e uno sopra mentre la ragazza le mette la figa in bocca allargandosela con le mani.
Sono ormai le due quando gli amici di Sandro se ne sono andai. Romy è esausta ma lui vuole godere e le dice di sdraiarsi su un tavolo, la lecca per un po' e poi cerca di infilarglielo , ma lei visto che non ha il preservativo chiude le gambe, lui gli dice:
“Io non faccio uso di profilattici e comunque voglio inondarti la fica:”
Se pur esausta, lei ha ancora voglia di quel cazzo così grosso e si apre vogliosamente.
Lui inizia a pomparla con colpi violenti, non dura molto, la riempie e quando ormai è al culmine, la sborra è talmente tanta che nello stantuffarla, le scivola fuori dalla figa.
Restiamo io e il gestore con il cazzo duro in mano, lei ci guarda e poi ci dice:Romy è pronta, l’amico la scopa e la riempie anche lui, così io sono costretto a scopare nella sua sborra.
Come un ragazzino alle prime esperienze, riesco a malapena a resistere per una decina di colpi poi anche io la riempio.
Il racconto termina qui, come detto alcune delle situazioni descritte non sono reali, (la parte descritta nel locale è una proposta non realizzata perché il locale era sito a Roma, troppo lontano!!) ma il resto sì, speriamo che tra le persone che lo leggeranno ci sia qualcuno con le caratteristiche di Sandro (età, carattere e fantasia), che conosco un gestore di locale (o che lo abbia lui) dove si possa realizzare qualcosa di simile e... questa volta in momenti in cui è aperto al pubblico.
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17 anni fa
coppia48torino,
39/40
Ultima visita: 2 giorni fa
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....confesso
Confesso che non so proprio farne a meno....oramai la mia maturità di donna e di femmina è totale e soddisfacente...ma non riesco a farne a meno....li ricordo proprio tutti...nessuno uguale ad un altro...ognuno con le sue specificità e sensibilità, ognuno con la sua forma inequivocabile ed unica, ognuno con un suo spessore, la sua dimensione e sensibilità....con i suoi tempi ed il suo modo meraviglioso di venire e godere....ognuno con il suo nettare di uomo....confesso di parlare di una pratica meravigliosa che mi accompagna dai miei primi desideri , dalle mie prime curiosità sessuali.
La prima conoscenza che una ragazza ha del sesso maschile è quasi sempre una conoscenza manuale....sentire quella forza della natura e provare a dominarlo a e vincerla, godere con tutti i sensi di una superba erezione di un bel cazzo....prenderlo tra le mani...sentirlo..., mangiarselo con gli occhi, inebriarsi di quel odore particolare che solo il cazzo ha .... ( non lo coprite con profumi eccessivi e deodoranti anonimi..la natura è unica) sentire in quel membro vivo e palpitante tutto il desiderio inarrestabile del sesso maschile...volerlo fare proprio...vederlo sconfitto tornare ....piccolo e molle mentre, tra le mani,...ti rimane il segno tangibile ed appetitoso di quel superbo arnese....il suo sapore...la sua voglia soddisfatta.
Confesso che da quando lo presi tra le mani per la prima volta o ...meglio da quando mi fu messo tra le mani per la prima volta....da allora per me è stato il desiderio più profondo...e ,piu di una scopata ,amo tenerlo tra le mani...gestirlo....fargli provare tutta l'esperienza e la potenza di una femmina...sentilo pulsare mentre il suo padrone ansima e sparla e dice porcate e vorrebbe tutto e tutto insieme...vorrebbe la tua mano...la tua bocca...il tuo culetto....la tua fighetta...vorrebbe chiavarti...prenderti da dietro..vorrebbe un pompino...come se tu non fossi una sola femmina e lui non avesse un solo cazzo...
Confesso che mi piacerebbe raccontarvi tutto quello che provo come femmina a masturbare un maschio...confesso che vorrei raccontarvi di tanti episodi...anche divertenti...ma sempre eccitanti...confesso che vorrei raccontarvi di tecniche ed astuzie femminili....confesso che adoro fare arrivare i cazzi con le mie mani...confesso tutto e ...non mi appello alla clemenza della corte.....
Ma ...temo che le mie confessioni possano interessare a pochi...ed allora pur confessando che continuerò a farmi tutti quelli che mi intrigano...ed attragono...(quanti.... tanti).....a curarmeli amorosamente con le mie mani....a farli gioire...confesso che vi racconterò proprio tutto tutto a cominciare dal primo....ma solo se interesserà a tanti di voi...ed allora se vi interessa conoscere ed approfondire questo aspetto dal punto di vista di una donna...scrivete il vostro gradimento....fatemelo sentire vivo e palpitante....come quando la febbre del vostro desiderio....sale insieme alla vostra asta....
Come premiio volentieri vi ...darò la mano...per un piacevole saluto.....ma...ora la mano la vado a dare al mio Marco.....
un bacione a tutti ed un ciaò a mano chiusa da
Donatella
1
60
17 anni fa
admin,
75
Ultima visita: 1 ora fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
99965
2
11 anni fa
pillinca,
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L'ispezione della schiava
Quando ci si presenta ad un nuovo Padrone bisogna necessariamente sottoporsi ad un'accurata ispezione, che, solo se superata a pieni voti, potrà dare il via al percorso vero e proprio di sottomissione della schiava. L'ispezione della schiava serve al Padrone per vedere se la "merce" è di suo gradimento e se la schiava è pulita, cosa importantissima in un rapporto di sottomissione. Prima di fissare il primo appuntamento ci fu un serrato scambio di mail e telefonate con il Padrone, che mi aveva chiesto, tra l'altro, quanto fossi alta. Io risposi che sono alta un metro e sessantasette centimetri e lui mi disse che dovevo mettere scarpe basse, perchè lui non tollerava donne più alte di lui. Mi diede anche indicazioni circa il modo di vestire: camicetta abbottonata davanti, ampia gonna al ginocchio anch'essa abbottonata davanti, scarpe basse, calze autoreggenti di color neutro, reggiseno e mutandine. Il Master puntualizzò che dovevo essere depilata intimamente e io mi recai in un centro specializzato per una totale e corretta depilazione delle parti intime. Mi diede appuntamento a casa sua e io arrivai puntuale all'orario stabilito. Nicola, il mio nuovo Padrone, mi venne ad aprire e mi condusse in una stanza, dove trovai con mio grande stupore quattro uominii seduti su sedie in fila, come ad uno spettacolo. Chiesi a Nicola come mai quegli uomini fossero lì, visto che gli accordi prevedevano solo la sua presenza. Lui mi rispose: "Sono quattro miei amici, che presenzieranno alla tua ispezione. Non potranno prendere alcuna decisione nei tuoi confronti, ma potranno esprimere il desiderio di partecipare ai giochi a cui ti sottoporrò e, se lo vorranno, potranno abusare di te sessualmente, senza alcun limite". Per prima cosa dovetti consegnare al Padrone gli orecchini, gli anelli e l'orologio. Poi Nicola mi fece alzare le braccia e divaricare leggermente le gambe. "Dovrai stare immobile durante tutta l'ispezione e non dovrai mostrare segni di debolezza: quindi niente smorfie di dolore o gemiti di piacere", mi disse il Master. Iniziò a passarmi le mani tra i capelli, spostandoli ora a destra, ora a sinistra; poi mi spostò i capelli dall'orecchio destro e con una pila illuminò la cavità auricolare, controllando la pulizia del mio orecchio; fece così anche con l'orecchio sinistro e poi mi allargò le narici, tirandole verso l'alto, e con la pila illuminò l'interno del mio naso. "Ora apri la bocca e tira fuori la lingua", mi disse Nicola con voce ferma. Io eseguii l'ordine e lui esplorò, aiutato dalla luce della pila, tutta la mia bocca. Per fortuna ho una dentatura perfetta e i miei denti non hanno tracce di tartaro; mi fece poi alzare la lungua e continuò l'esplorazione della mia bocca, dicendo: "Bene puttana, hai una bella bocca e potrai ingoiare facilmente i nostri cazzi. Te li ficcheremo in bocca e te li infileremo fino in gola, togliendoti il respiro". Poi mi sbottonò la camicetta e mi fece uscire i seni sollevandomi il reggiseno, senza però togliermelo. I miei capezzoli divennero subito duri e il Master me li afferrò, avvitandoli su sé stessi. Mi fece molto male, ma io sapevo che non potevo esternare alcun segno di dolore e soffrii in silenzio, mordendomi le labbra per il dolore. Le sue mani palpavano le mie tette in un modo veramente fantastico: me le accarezzava, me le comprimeva e me le schiacciava, provocandomi un grande piacere, aumentato dal fatto che i quattro amici assistevano alla scena, visibilmente eccitati. A questo punto il Padrone mi sbottonò la gonna e infilò la sua mano nelle mie mutandine: iniziò accarezzandomi la figa, poi mi infilò un dito dentro e, sentendo la mia figa completamente bagnata, disse: "Brutta troia, sei già bagnata. Sei una lurida cagna, assetata di sesso e la cosa non mi sta affatto bene. Non sei venuta per divertirti e godere di quello che ti faccio. Devi solamente, e ribadisco solamente, soffrire!". Tirò fuori il dito dalla figa e me lo fece leccare, dicendomi che così avrei assaporato l'umore della mia figa. Io leccai il suo dito con dovizia e lui fu soddisfatto dal mio lavoro. Mi girò e mi sbattè contro il muro, poi mi sollevò la gonna dietro e infilò la sua mano nelle mutandine. Mi palpò il culetto e alla fine sentii un suo dito che premeva sul mio buchino: io non ero dilatata analmente, ma lui mi infilò dentro il dito con grande violenza. Mi fece male, ma io non lo feci vedere e smorzai il mio urlo in gola. Poi il Master mi fece sollevare un piede, mi sfilò la scarpa, la lanciò un metro più in là con disprezzo e analizzò con cura la mia pianta. Mi levò la calza e, tenendo in mano il mio piede, sentenziò: "Hai sulla pianta un po' di pelle ispessita, ma con una buona sigaretta... riusciremo ad eliminarla. Vedrai come sarà tenera la nuova pelle che ricrescerà!". Capii che cosa voleva dire: mi avrebbe bruciato le piante dei piedi con la sigaretta, una pratica che "produce" un dolore atroce alla schiava, che poi fatica anche a camminare e ad appoggiare il piede a terra. Mi fece alzare l'altro piede e mi tolse l'altra scarpa, sfilandomi successivamente la calza. Ora ero scalza ed ero leggermente più bassa di Nicola. Proprio quello che voleva il Master, che non sopporta le donne più alte di lui. Prima, quando ero calzata, pur con un tacco bassissimo, lo sovrastavo di qualche centimetro! "Girati, togliti la gonna e abbassa le mutandine, puttana", mi apostrofò Nicola. Io eseguii il suo ordine e rimasi con la parte inferiore del corpo completamente nuda. Lui riprese ad accarezzarmi la figa e il culo e io non potei fare a meno di emettere alcuni gemiti di piacere. Sentivo addosso gli sguardi dei quattro amici del Master, che scrutavano il mio corpo con aria indagatrice. Mi sentivo un giocattolo in mano ai miei cinque aguzzini. Nicola mi levò la camicetta e il reggiseno e io rimasi completamente nuda. Scrutando il mio seno, Nicola disse: "Hai le tette un po' sgonfie... una buona dose di frustate sul seno potrebbe farti molto bene e fartele gonfiare... dal dolore!". Uno degli "amici seduti in prima fila" fece osservare al Master che mi ero leggermente truccata gli occhi e convinse Nicola, che una buona e docile schiava... non deve essere minimamente truccata! "Hai proprio ragione - disse Nicola - laveremo la faccia a questa impunita. Portatela in bagno, che provvediamo alla pulizia del viso della troia". Due amici si alzarono e mi afferrarono per le braccia, trascinandomi in bagno. Io pensavo che il viso si lavasse solo ed esclusivamente nel lavandino e invece... mi portarono davanti al water. "Che cosa volete farmi?", balbettai io con voce tremula. "Ora lo vedrai, lurida cagna", replicò Nicola. E dicendolo indicò agli amici di ficcarmi la testa nel water. Io mi divincolai con tutta la forza che avevo in corpo, ma loro mi fecero mettere a quattro zampe e mi infilarono a forza la testa nel water, appoggiandomi una mano sulla nuca e tenendomi la testa ben dentro alla tazza. Un altro mi mise un piede "armato" di grosso scarpone sulla schiena e io ero a quel punto completamente immobilizzata e inerme. Il Master contò fino a cinque e azionò lo sciacquone. L'acqua investì la mia faccia e i miei capelli vennero sommersi dall'ondata di acqua. Provai uno schifo, che mai avevo provato prima in vita mia. Quando mi tirarono fuori la testa, mi diedero uno specchio per farmi vedere come ero ridotta: il mio trucco era colato e io ero ridotta ad un mostro con macchie di colore. Nicola, ridendo in modo beffardo, disse: "Sei una merda e ti meriti solo questo. Pensavi di fare la figa davanti a noi e di farci sbavare. E invece sei una povera stronza, un piccolo essere schifoso e privo di significato, che deve subire tutte le nostre angherie. E pensa che questo è solo l'inizio del tuo percorso di sottomissione". Io gli risposi che non sarei più andata da lui, che non sopportavo certe cose e certi trattamenti così umilianti e lui, per tutta risposta, mi fece ripetere il lavaggio, provvedendo però prima da infilarmi uno sturalavandini nel culo. Il manico di legno mi allargò il buco in maniera dolorosa e alla fine tutto il manico scomparve nel mio ano. Quando tirai fuori la testa, non potei fare a meno di vomitare e Nicola mi obbligò a leccare tutto quello che avevo espulso. "Sei una povera sgualdrina piena di merda, meriti di essere ben ripulita con un bel clistere. Di quelli maxi, però!", disse Nicola. Mi fece portare su un letto e i due energumeni mi allargarono le gambe, tirandomele indietro sopra i seni. Un terzo arrivò con un clistere di grandi dimensioni e, dopo avermi estratto dal culo lo sturalavandini, mi infilò nel buco dell'ano la peretta di gomma. Io avvertii una gran quantità di liquido che entrava nel mio sfintere e dopo poco dovetti correre in bagno "per esibirmi" davanti ai cinque uomini. Non esiste privacy per una povera schiava, neanche in certi momenti! Nicola mi prese in braccio e mi portò in una camera dove c'era una gogna di legno: la mia testa, le mani e i piedi vennero bloccati nella gogna, mentre il mio bacino venne ancorato alla struttura con una robusta corda. Avevo già capito che cosa mi aspettava: la tortura delle sigarette, una delle peggiori per una slave. Solitamente viene fatta sui seni o sulle piante dei piedi ed è dolorosissima; la pelle brucia e il dolore è davvero lancinante. Nicola si rivolse a me con tono di scherno: "Visto che risparmi i soldi per la pedicure... i tuoi piedi li curiamo noi... a nostro modo! Vedrai che belle piante ti verranno dopo questo grazioso trattamento". Accese una sigaretta, fece alcuni tiri e poi la diresse sulla pianta del mio piede, nella zona sotto alle dita. "Nooo... vi prego, farò tutto quello che vorrete, ma questo no!", urlai con quanto fiato avevo in gola. Non feci in tempo a finire la frase, che Nicola aveva già appoggiato la sigaretta al mio piede, procurandomi una vistosa bruciatura. Urlai per il dolore, ma come risposta ricevetti un paio di sonori schiaffoni in viso. "Me la pagherete, bastardi", dissi, con le lacrime agli occhi. Nicola era soddisfatto della mia reazione, a tal punto che disse: "Sei una vacca, una lurida vacca, e deve soffrire. Devi purificarti attraverso il dolore. Tu hai sempre scopato chi volevi, senza farti scrupoli delle loro situazioni familiari, cornificando mogli e fidanzate. Praticamente sei una puttana, che non prende soldi, ma che distrugge la vita degli altri, solo perchè vuoi avere rapporti con gli uomini che ti piacciono. Ora è arrivata la resa dei conti. Tutto il male che hai fatto agli altri, si ritorcerà contro di te. E intanto soffrirai con noi le pene dell'inferno, perchè i nostri incontri non terminano qui. Il tuo corpo deve pagare il piacere che ha sempre avuto: le torture e le umiliazioni a cui verrai sottoposta, ti faranno pentire di essere nata, cagna schifosa". E con queste parole arrivò la seconda bruciatura. Mi bruciarono in varie parti del piede, anche sui talloni, dove per fortuna il dolore è leggermente minore. Poi Nicola passò a martoriarmi l'altro piede, che se la cavò leggermente meglio del primo. Ma per me il supplizio non era ancora finito. Venni appesa a testa in giù e sollevata per i piedi. La mia testa sfiorava il pavimento, ma il mio corpo era libero di dondolare e allora uno degli amici, per impedire movimenti al mio corpo, mise un suo piede sui miei capelli, che toccavano il pavimento, bloccandomi così la testa. Ricevetti quaranta frustate sulla schiena e sul lato B, che dovetti "godere" tutte, senza poter attenuare il loro effetto devastante, in quanto il mio corpo non poteva dondolare liberamente. Avevo il viso con il trucco colato, i piedi martoriati, la schiena e il culo doloranti e l'animo devastato. Mi sentivo completamente annullata. Mi riportarono in bagno, mi misero nella vasca e mi fecero aprire la bocca, che venne bloccata con un aggeggio che mi impediva di chiuderla. Poi i cinque amici tirarono fuori i loro uccelli, con i quali mi "innaffiarono" di urina. Qualcuno diresse il suo getto direttamente nella mia bocca, altri preferirono colpire il mio corpo, che venne completamente lavato dalla loro calda urina. Mi tirarono fuori dalla vasca e mi portarono su un tavolo, ma ormai il mio "presunto" fascino era totalmente sparito. Il Master disse ai quattro amici: "Ecco, ora è tutta per voi, fatele quello che volete. E' ormai una donna distrutta nel corpo e nella mente, ma se non vi fa schifo, potete pure scoparvela". Cominciai a sentire che tutto il mio corpo era nelle loro mani: le mie tette vennero palpate, il mio culo venne aperto e ricevetti alcuni sputi nel buco, altri sputi raggiunsero la mia gola, la mia figa venne spalancata e mi venne infilato un vibratore. Poi, dopo dieci minuti di queste angherie, uno di loro decise di scoparmi e senza tanti preamboli estrasse il vibratore dalla mia figa e mi infilò il suo uccello. Iniziò a pomparmi con grande forza, a tal punto che pensavo volesse sfondarmi la figa. Gli altri amici si misero in fila indiana, con gli uccelli ben duri in mano. Capii subito che volevano anche loro scoparmi. E così fu: per quasi un'ora rimasi in loro balia, ricevendo colpi sempre più forti e devastanti. Per fortuna nessuno volle avere rapporti anali, ma vi assicuro che anche quella fu un'esperienza traumatica. Alla fine faticavo a rimanere in piedi e non riuscivo a rimettere le scarpe, fui accompagnata a casa scalza in auto, ma non ci crederete... ero anche felice! In effetti anche quel giorno avevo avuto la mia buona dose di dolore, ma in fondo questo è quello che piace ad una slave come me.
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12 anni fa
soniaslave,
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Ultima visita: 11 anni fa
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Bagno pubblico
Ciao a tutti/e; ho sempre desiderato vedere mia moglie fare dei pompini ad altri uomini,ma sino a ieri non ne era mai capitata l'occasione!Siccome mentre facciamo l'amore le dico sempre che vorrei vederla con un altro cazzo in bocca, ieri mi ha chiesto se lo desideravo veramente:le risposi di si e lei mi disse che dovevo pensare a organizzare qualcosa!In quel mentre mi sono ricordato che in un bar frequentato giorni prima,c'erano due bagni pubblici concomitanti,con due buchi nella parete!Portai mia moglie in quel bar,andai nel bagno e scrissi in un muro di infilare i cazzi nei buchi per un pompino gratuito.Relazionai il tutto a mia moglie, contenta di soddisfarmi, senza essere vista dagli altri:entrammo nel bagno e dopo 5 minuti apparve il primo cazzo;mia moglie comincio' a succhiarlo con gusto,facendo anche roteare la lingua sulla cappella e poco dopo si fece sborrare in bocca,leccando avidamente!Pensavo volesse andare via,ma mi chiese di rimanere:nel mentre comparvero due cazzi dai buchi e mia moglie inizio' a sbocchinarli a turno:vedevo la sua bocca ingoiare quei cazzi;era meraviglioso,soprattutto quando li faceva venire:fiotti di sborra le riempivano la bocca e lei era entusiasta!Siamo stati in quel bagno 30 minuti e lei per accontentarmi si era fatta sborrare in bocca da 19 cazzi,ingoiando con piacere tutto quel nettare!Prossimamente le chiedero' di farsi sbattere da piu' uomini contemporaneamente,anche nel culo:a lei piace farsi inculare da me,ma io voglio vedere altri cazzi sfondarle l'ano,magari mentre altri membri le inondano il viso di sperma caldo.
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15
17 anni fa
admin,
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