L'avevo incontrato di nuovo dopo quasi un anno, dall'ultima volta che durante un ferragosto le ero sfuggita di mano, proprio quando stava per baciarmi in spiaggia durante il falò. Ricordo che era durissimi sotto i pantaloncini, sentivo il membro eretto e duro sfregarsi su di me, mentre giocavamo a chi perdeva la calma prima dell'altro. Proprio nel momento in cui stava per baciarmi, la mia amica mi chiamò e io lo lasciai li in tronco, mi alzai e andai via con la mia amica.
Ora era li a quel matrimonio di amici in comune, seduto lateralmente durante la messa, in una delle panchine dalla parte dello sposo, quasi in fondo alla chiesa. Non mi aveva visto. Ero andata a salutare degli amici vicino all'altare, lui, in fondo alla chiesa chiacchierava con della gente adulta, forse qualche parente dello sposo. Decisi di sedermi vicino a lui. Ritornai all'ingresso della chiesa, mi nascosi dietro un energumeno mentre la sposa entrava e quando tutti furono seduti, con nonchalance mi andai a sedere vicino a lui. Abitino azzurrino aderente a tubino, molto leggero, niente reggiseno come sempre.
Gli passai davanti portandogli il culo davanti alla faccia. E mi sedetti a lato. Lui mi riconobbe subito e mi fece un bel sorriso di benvenuto. Io ricambiai il sorriso e gli misi la mano sulla gamba in segno d'affetto.
La messa cominciò lunga ed estenuante come tutte le messe di matrimonio. Ricordavo che impazziva per le mie mani e decisi di giocare. Cominciai ad accarezzarlo sulla gamba, direttamente nell'interno coscia, lui mi guardò un attimo poi mi fece fare. Mise la sua mano sul ginocchio proprio a nascondere la mia che se ne stava ferma sul suo interno coscia, vicino all'inguine. Facevo dei piccoli grattini, e a volte alzavo l'indice alla ricerca del suo pisello. Gli si rizzò quasi subito e già appena ci alzammo per far finta di seguire la messa, notai il suo comportamento teso a camuffare il rigonfiamento. Mi guardò, io ricambiai lo sguardo e sorrisi.
Ci risedemmo e io riportai la mano al suo posto, sbagliando però con il pollice toccai la punta del pisello che si insinuava nel pantalone. Non spostai la mano, ma tenni il pollice li e con le unghie facevo i grattini attorno.
Arrivò il momento dello scambio delle fedi e tutti ci alzammo. Io da lontano non vedevo così salii sull'inginocchiatoio, ma siccome con i tacchi perdevo l'equilibrio, mi appoggiai a lui, e lui non perse tempo ad appoggiarsi a me e farmi sentire il frutto dei miei grattini.
Terminata la messa uscimmo, le foto di rito, il riso, il viva gli sposi.
Mi propose di andare alla villa e seguire gli sposi mentre facevano le foto, io accettai, era una cosa che mi piaceva nei matrimoni, e comunque ero venuta sola e le mie amiche o erano fidanzate, o non avevo un buon feeling, insomma, preferivo la sua compagnia.
Chiacchierammo del più e del meno, ci strusciavamo, io lo toccavo facendo la mano morta, e lui stava al gioco.
Mi feci fare qualche foto, lui mi diceva come mettermi, ed era contento di quello.
Mi fece i complimenti per il sedere, criticandomi per il tanga, perché si notava col vestito aderente. Io sorrisi, lo guardai, e, presi la palla al balzo: ok allora lo tolgo, e aspettato che passasse una coppia me lo sfilai senza problemi. Poi mi avvicinai a lui glielo feci odorare, lui lo morse e mi mise una mano in mezzo alle gambe, mi solletico col dito sulla fessura, poi mi prese il tanga e se lo mise in tasca.
Adesso tocca a te gli dissi. Lui per tutta risposta mi disse di continuare a fare foto, non era ancora arrivato il momento. Così mi misi vicino ad una scala nascosta da una siepe e mi alzai il vestitino mostrando la passera, poi portai le mani ai capelli e li alzai. Lui scattò dapprima considerando lo sfondo, poi primi piani anche solo alla passera.
Mi ricomposi, e gli tolsi la macchina fotografica, la misi al collo, poi mi avvicinai a lui, lo strinsi, e, toccandogli il pisello gli dissi: ora tocca a te. Così, gli abbassai la cerniera, spostai le mutande e tirai fuori il pisello non del tutto eretto; alternai alcuni colpetti a grattini sul pisello, finchè non fu eretto. Quando passava gente ci abbracciavamo, in modo da tenere il pisello ben nascosto. Quando lo sentii pronto gli tirai ben fuori i testicoli e feci un passo indietro: tocca a te!
Lui come se niente fosse, si spostò, si mise vicino alla siepe e aspettò le mie foto. Così le feci. Poi si tolse la giacca rimanendo in camicia e cravatta, e continuò a farsi fotografare. Mise la giacca attorno al braccio a penzoloni, nascondendo così il pisello, poi mi si avvicinò, mi prese braccetto e mi invitò a passeggiare: cambiamo zona per fare le foto. Col pisello di fuori girava per la villa, io estasiata di lui che ogni tanto mi spingeva la mano verso il suo membro. Ad un certo punto vide passare una coppietta e li invitò a farci una foto, io gli diedi la macchina fotografica, e poi mi abbracciai a lui, che per tutta risposta mi abbracciò appoggiandomi il membro addosso, con molta attenzione per non farsi scoprire, mi piaceva quel gioco, quell'esibizionismo.
Riprendemmo la macchina fotografia, e ci mettemmo in cammino verso l'auto era tempo di andare alla sala ricevimenti.
Senza pudore continuò a camminare col pisello di fuori. Quando arrivammo in auto il suo cazzo si era ammosciato, stava per risistemarsi, quando lo invitai a tenerlo fuori durante la guida. Lui sorrise e invito me a fare altrettanto. Così tolsi le scarpe e alzai il vestitino, divaricai bene le gambe in modo che fossi totalmente nuda e lui potesse vedere bene.
Gli presi l'uccello, massaggiandoglielo dolcemente mentre con l'altra mano mi massaggiavo io, a volte gli prendevo la mano e la usavo per toccarmi, altre volte quando lui avanzava con la mano gliela tiravo indietro. Decidevo io se e quando poteva. Ad un certo punto cominciò a rallentare, a essere scomodo irritato, mi tolse la mano, mi disse che stava per venire. Così tolsi la mano e lo feci rasserenare. Restò duro per un po' scappellato, finché non arrivammo al parcheggio del locale e mi disse che doveva sborrare, così gli feci capire che ci avrei penato io: mi misi rannicchiata sul sedile e lo presi in bocca, lo sentivo ansimare, completamente abbandonato sul sedile, finchè le sentii mugolare e un fiotto caldo arrivarmi in gola. Lo feci svuotare tutto, lo succhiai per bene per svuotarlo e poi aprì lo sportello e sputai tutto. Ci risistemammo, scendemmo dall'auto e ci dirigemmo al locale. Prima di lasciarlo per andare a ricompormi in bagno gli dissi: non è finita!
Puoi scommetterci, fu la risposta.
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Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97583
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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