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Giulia e l’amico sconosciuto

Quando ho conosciuta Giulia, casualmente in un bar che frequentavamo tutti e due, sembrava una ragazza così tranquilla, non lasciava per nulla intravedere la sua forte personalità.
Era una dominatrice nata. Ho scoperto su di me che, per quanto riguardava il sesso, quello che voleva se lo prendeva senza nessun tentennamento.
Giulia è una donna alta circa un metro e sessantacinque, molto magra ma dalla silhouette invidiabile per via di un bel seno sodo e dei fianchi pronunciati. I capelli lunghi castano scuro racchiudevano un volto bellissimo dove sovrastavano degli occhi verde scuro.
Convivevamo ormai da diversi mesi. Era sempre lei nel fare sesso a prendere l’iniziativa, gestendo il rapporto in modo quasi dittatoriale.
Non avevo mai avuto una donna con tale personalità e la cosa mi piaceva molto, ero gestito da lei ma ne tiravo fuori una grande soddisfazione, soprattutto sessuale.
Lei dominava ma si concedeva sempre con molta soddisfazione da parte mia.
Molte volte, dopo aver fatto sesso, parlavamo di noi e di cosa ci sarebbe piaciuto fare per incrementare la nostra storia.
Lei dichiarava sempre che le sarebbe piaciuto molto avere un altro uomo a letto insieme a noi. Il sesso in tre l’eccitava.
Io non le avevo mai dato l’impressione di essere contrario alla cosa, anche se non mi pronunciavo esplicitamente.
Mi sono reso conte in seguito che dovevo invece esprimermi sulla questione, negando qualsiasi mio eventuale interesse.
Una sera, dopo essere rientrato da un viaggio di lavoro, molto stanco, sono andato in bagno a fare una salutare doccia.
Quando sono uscito dopo la doccia, lei mi sorprese con una novità a dir poco sconvolgente.
Nudo com'ero, dopo essermi asciugato, entrai nella camera da letto. Stranamente era quasi completamente buia, vi era solo una fioca luce che proveniva dal bagno.
Giulia era al centro della stanza ed indossava una vestaglia nera di seta molto corta e sexy.
Una presenza strana apparve davanti a me, ho notato nei pressi della tenda della finestra una sagoma scura, vi era qualcuno all’interno della stanza oltre Giulia.
Pensai “C'è qualcuno nella nostra camera da letto? Forse ho le traveggole, chi sa cosa ho visto? Impossibile sono le ombre della tenda che hanno creato quell’immagine!!!”
Invece era proprio così.
Mentre stavo ancora guardando con una certa ansia la sagoma, ho sentito Giulia prendermi le braccia e posizionarle dietro la schiena e, repentinamente, mettermi qualcosa di freddo attorno ai polsi. Erano delle manette di cui non conoscevo l’esistenza.
Gli chiesi: ”Cosa stai facendo? Cosa sta succedendo qui? Chi è quella persona?”
Lei mi disse solo: “Stai sereno, è tutto sotto controllo.” mi superò e scomparve nella semioscurità finché non accese la luce tenue di una lampada.
A quel punto, la sagoma davanti alla finestra ha preso forma.
Sono rimasto stupito quando ho visto un uomo molto alto, ben fatto e nudo in piedi davanti a me.
Giulia mi sorrise ed esclamò: "Sorpresa!!!" dando le spalle allo sconosciuto.
Un uomo nudo era in piedi dietro la mia donna poco vestita.
Era una situazione che non mi sarei mai aspettato di vivere quella sera.
Lei aggiunse con un tono calmo ma fermo: “Lui è Raffaele. Lo conosco da diverso tempo, siamo stati insieme per un po’. Ci siamo incontrati casualmente l’altro giorno e gli ho parlato del mio desiderio di farmi scopare da un altro uomo davanti a te. E lui ha accettato di farlo. Sei contento della bella sorpresa?"
Rimasi interdetto e la fissai incredulo dicendo: “Fino ad ora questo desiderio era esistito solo nelle nostre fantasie. Non immaginavo che sarebbe successo così, all’improvviso. Soprattutto senza conoscere il lui e senza nemmeno averne parlato prima.”
“Lo sai come sono in fatto di sesso,” lei rispose “se voglio una cosa faccio di tutto per realizzarla. Questo è quello che voglio e, rivisto Raffaele, ho pensato che fosse la persona giusta e il momento per farlo.”
Lei sciolse la cintura della vestaglia, la aprì leggermente e la nudità di Giulia era quasi completa.
Ho visto parte del suo seno, l'ombelico e la zona pubica.
Dietro di lei c'era un altro uomo alto e ben messo.
Quella vista mi fece irrigidire il cazzo velocemente.
Raffaele, senza dire nulla, si era avvicinato a Giulia, le sue mani stavano già armeggiando per tirare via la vestaglia dalle sue spalle. Subito dopo la fece cadere a terra.
Lei era lì nuda, con lo sconosciuto, anche lui nudo, dietro di lei.
Sembrava impossibile, ma il mio cazzo era diventato ancora più duro.
Le grandi mani di Raffaele si posarono sul suo corpo nudo, lei chiaramente stava godendo di quel tocco.
Alzò gli occhi al cielo e ruotò il bacino strofinando le chiappe sul cazzo del nostro nuovo amico.
Raffaele con le mani le accarezzava i fianchi, si spostava sullo stomaco e infine si fermava sotto i seni.
Poi le sue mani afferrarono le tette di Giulia, massaggiandole. Lei, con trasporto, ha appoggiato la testa all'indietro, gemendo.
Posò la nuca sull'ampio petto dell'uomo mentre lui lavorava sui suoi seni.
Giulia allungò una mano e gli afferrò il cazzo, che era già enorme anche da flaccido, e iniziò a segarlo.
Con una mano l'uomo si è infilato tra le sue gambe, lei le ha subito allargate e si è lasciata palpare.
Io ero lì come spettatore non potendo fare null’altro visto le manette che mi legavano i polsi dietro la schiena. Il pre-sperma luccicava sul mio glande a causa della mia eccitazione.
“Ti piace … vero? Vedo che ti ecciti! Il tuo cazzo è su!”, disse Giulia e all’improvviso si liberò dalla presa di Raffaele.
Si avvicinò al letto e vi strisciò su.
Accovacciandosi a quattro zampe, ha sporto il culo verso Raffaele e mi ha sorriso.
Rimase lì con il sedere alzato finché l'uomo non si avvicinò a lei, si inginocchiò davanti al letto e cominciò a leccarla.
Le pupille di Giulia ruotavano in tutte le direzioni e lei gemeva come non l'avevo mai sentita prima: “Oh … sì … così mi piace … continua non ti fermare, infilami la tua lingua in tutti i miei buchi, leccami anche il clitoride.”
Io mi sono spostato per avvicinarmi a loro, vedevo un altro uomo che leccava il culo e la figa della mia donna e non potevo far altro che guardare.
Dopo un poco Giulia si gettò di spalle sul letto.
Si allungò gemendo e presentò il suo corpo nudo a Raffaele.
Lui non si è fatto pregare, è salito sul letto, ha allargato le gambe di Giulia e le ha leccato la figa.
Estremamente arrapata, Giulia abbassò la testa, che ora penzolava oltre il bordo del letto.
"Vieni qui Luca" gemette piano. Io mi inginocchiai davanti a lei, guardandola in faccia.
Lei disse: «Voglio che tu lo guardi mentre entra in me.“
Raffaele era completamente su di lei. Le sue mani le afferrarono i fianchi, risalirono dallo stomaco fino ai seni, massaggiandoli.
Il suo enorme pene sfiorò il clitoride di Giulia e lei gemé di lussuria.
Allora Raffaele prese in mano il suo grosso cazzo venato e lo strofinò sulla vulva bagnata di Giulia.
Su e giù. Su e giù di nuovo. Ogni volta il glande brillava un po' di più.
Giulia sembrava essere completamente prese dal godimento.
Poi il mega cazzo è scivolato tra le labbra della sua figa e ha trovato subito l'apertura bagnata.
La cappella scomparve dentro di lei e Giulia urlò dall’eccitazione.
Senza preavviso, il grosso cazzo è scomparso completamente nella sua figa.
Così è successo che un altro uomo stava scopando la mia Giulia, ed era ancora più eccitante di quanto immaginassi.
Avrei voluto masturbarmi, ma avevo le mani legate dietro la schiena.
I due hanno scopato davanti a me. L'ho sentita gemere e i suoi lamenti di piacere riempivano la stanza. Vedevo il suo volto eccitato e la sua bocca che sbavava dalla lussuria.
Dopo un po’ Giulia mi tirò a sé e mi sussurrò all’orecchio: “Leccagli il culo. “
“Cosa?” risposi
“Devi leccargli il culo!!!” lei mi intimò.
“Ma …”
Stavo per chiedere spiegazioni ma lei mi ordinò in modo perentorio: “Niente ma, devi farlo. Io voglio così!!!”
Continuando disse: “Ti prometto che esaudirò un tuo desiderio, ora tu esaudirai il mio. Leccagli il culo mentre mi scopa!”
Sorpreso, cercai di alzarmi in piedi, cosa che non era così facile con le mani legate.
Poi ho fatto il giro del letto e mi sono inginocchiato dietro l'uomo nudo.
Lo vedevo scopare, andare su e giù sulla mia donna con forza ed energia.
Vedevo il modo in cui le sue palle schiaffeggiavano il suo culo e il modo in cui il suo cazzo le riempiva completamente la figa.
Giulia aveva allargato le gambe più che poteva, accogliendo l’enorme membro che la stava scopando.
Le piaceva tanto quel movimento dentro di lei e lo faceva sentire con i suoi gridolini di compiacimento.
Poi ho guardato il sedere dell'uomo, che faceva continui movimenti di spinta.
Si contraeva ad ogni movimento.
Erano troppo strette le chiappe per poter vedere il suo ano.
"Lo stai già leccando?" volle sapere Giulia.
Guardai pensieroso il culo, per fortuna senza peli, poi tirai fuori la lingua e leccai la fessura tra le due chiappe.
Lui ha aiutato il mio compito e, rallentando i movimenti, ha aperto un po’ le chiappe mostrando il buco del culo.
Ho cercato di raggiungere l'ano con la punta della lingua e, quindi, ci ho infilato dentro la lingua mentre lui si dimenava.
Aveva un sapore pulito, aveva appena fatto la doccia.
Così ho potuto godermi la mia indesiderata escursione nel territorio omosessuale.
Ho infilato la lingua più che potevo. Lasciandola girare, leccando il suo buco.
Ho notato quanto lui fosse eccitato a questa mia azione.
Avrei voluto prendere in mano il mio cazzo grondante di piacere, ma le manette me lo impedivano.
Mentre la mia lingua ruotava nel buco del culo dell'uomo, il suo sedere si muoveva continuamente avanti e indietro.
L'ho sentito scopare Giulia, diventando tutt'uno con loro.
Non potermi toccare il cazzo è stata una benedizione: sarei venuto immediatamente se l'avessi toccato.
Ma Giulia all'improvviso ha sentenziato: "Dai, ora dopo averlo lubrificato, fottilo nel culo!"
"Cosa?" ho esclamato con orrore.
"Devi fottergli il culo!"
In cosa mi ero cacciato? Vedere la mia donna scopare con uno sconosciuto poteva anche andare bene, era un suo desiderio. Ma, ora avrei dovuto scopare un uomo? Avere un rapporto sessuale con un ragazzo?
“Cosa stai aspettando? Mettigli il tuo cazzo nel culo!" mi impose lei.
"Giulia, io non ho mai scopato un uomino e poi sborrerei in un batter d'occhio, sono troppo eccitato. "
"Ottimo. Spruzza il tuo seme nel suo culo. Vai avanti, o vuoi il suo di cazzo nel tuo di culo? Tanto per lui è uguale, lo conosco da tempo ed è pronto a tutto … è un bisex versatile."
Quella cosa enorme che aveva Raffaele non sarebbe mai potuta entrare nel mio culo vergine senza fare danni irreparabili.
Quindi mi sono alzato. Posizionato dietro di lui ed allungai il mio membro eretto verso il culo.
Non appena il mio glande ha toccato la pelle nuda dell'uomo, sono quasi venuto, ma sono riuscito a trattenermi.
Respiravo pesantemente. Ho sentito la mia donna gemere a quella visione, l'ho vista mentre veniva scopata.
Mi sentivo stordito dalla lussuria. Tutto girava e sembrava surreale.
Ho osato quindi provare a scopare il culo di un altro.
Mi sono inginocchiato e ho spinto il cazzo giù per le natiche di Raffaele.
Ho visto un fiotto di pre-eiaculatorio uscire dal mio glande, scorrere lungo il mio cazzo e gocciolargli sul culo.
Ho immaginato che questo avrebbe favorito la penetrazione.
I suoi movimenti selvaggi ora sono più lenti per consentirmi l’approccio.
Ha immediatamente distribuito il precum sul mio cazzo e ha massaggiato delicatamente anche il suo buco del culo.
Mi sono appoggiato su di lui in modo da allineare il mio cazzo al suo buco.
Allora la mia Giulia è uscita da sotto Raffaele, che rimase accovacciato a quattro zampe.
Giulia si inginocchiò accanto a me e mi disse: “Perché non te lo scopi … dai ficcalo dentro, lui lo sta aspettando.”
“Tesoro, è un uomo. Non è facile per me … è la prima volta, non so se riuscirò a sborrare dentro di lui.”
"A sì? Non me ne ero accorta … è un uomo … ma dai!!! Certo che è un uomo ma ha anche un bel buco del culo!!!" Ha dato uno schiaffo al sedere di Raffaele, poi gli ha allargato le natiche.
Giulia ha afferrato il mio cazzo e lo ha posizionato contro il buco di Raffaele.
L'uomo ha spinto indietro il sedere e Giulia ha spinto il mio addome in avanti.
Allora il mio cazzo e scivolato facilmente nel buco del culo, immagino che avesse già preso tanti cazzi prima del mio.
Mentre lo penetravo, lei mi incitava: “Dai fottilo … mettigli tutto il tuo cazzo nel culo … sbattilo come una troia.”
Con questo incitamento e per il piacere che provavo ho preso a fottere il culo di Raffaele con movimenti ampi e veloci.
Lui che fino a quel momento era rimasto quasi completamente in silenzio a iniziato ad ansimare e ad incitarmi: “Si … si … fammi godere … sbattimi come una troia … scopami il culo e tu Giulia succhiami il cazzo.”
Ho continuato con una intensità che non immaginavo potessi fare.
Nel frattempo, Giulia si era accovacciata sotto Raffaele ed aveva preso in bocca il suo grosso cazzo pompandolo alla grande. Con una mano teneva le mie palle ed accompagnava i miei movimenti.
Dopo una lunga cavalcata, ho sparato il mio sperma direttamente nel culo con un forte gemito. Il mio corpo vibrava per l’orgasmo avuto: Si … siiii … godo … godo!!!”
Giulia sorrise. "Vedo che sei venuto, quindi ti è piaciuto il culo di Raffaele?" volle sapere.
Annuii esausto.
“Bene, ora tocca a Raffaele e a me.” Giulia mi allontanò mentre ancora gocciolava il mio sperma dal suo culo e si adagiò con la schiena sul letto per farsi scopare da Raffaele.
Avevo pensato che il gigante stesse finendo di trapanare la mia Giulia nella figa invece, si è inginocchiato davanti a lei, sorridendo, ha spinto indietro le gambe di giulia alzandola in modo da poterla penetrare nel culo.
Ho spalancato gli occhi e ho mugolato: "No, no, no! Non se ne parla nemmeno. Ha un cazzo troppo grosso, ti sfonderà. Ti farà male.”
Loro due si sono limitati a sorridere senza dire nulla.
Giulia si è accarezzata il culo e, poi, prendendolo in mano, ha massaggiato il suo buco con il cazzo di Raffaele.
Ho urlato. "Giulia, per favore, non farlo!" Ma lei si limitò a sorridere.
Poi ha afferrato il cazzo di Raffaele e lo ha spinto dentro il suo buco del culo.
Ho supplicato ancora, ma invano.
Raffaele ha infilato il suo bastone nerboruto nel culo.
Questa volta lei ho urlato dal dolore mentre quella grossa verga la penetrava: “AAARGH … cazzo fa veramente male. AAAAH! … AI! … Spingi ma fai attenzione, non andare lateralmente ma dritto per dritto, sento che mi sta spaccando tutto.”
Le ha deflorato il culo. Seguendo il suggerimento di Giulia, ha iniziato lentamente a fotterla, poi, dopo un po’, ha velocizzato i suoi movimenti aumentando la profondità della penetrazione con forza.
Sorridendo, Giulia mi passò una gamba sopra le spalle per costringermi ad avvicinarmi e vedere tutto da vicino.
Adesso si stava facendo scopare e vedevo da vicino come quel grosso cazzo le stava violando il culo. Si vedeva la fessura del suo ano, dai margini increspati, entrare e uscire attaccata alla verga di Raffaele.
Un immagine che non avrei mai immaginato di vedere così da vicino.
La vidi madida di sudore, vidi lei e Raffaele scambiarsi baci durante la sua monta.
Dopo una intensa cavalcata lui è venuto, sparando la sua crema dentro lo sfintere di Giulia.
Ha continuato a cavalcarla finché non è arrivata anche lei.
Per tutta la stanza risuonavano i gemiti dei due.
Urla di goduria che impressionavano per la loro forza.
A quel punto Raffaele ha tirato fuori il cazzo ancora di una dimensione ragguardevole.
Giulia ha afferrato il cazzo di Raffaele e spingendomi dalle spalle lo tenne davanti al viso dicendo: “Raffaele fai assaggiare il tuo sperma a Luca, è da tanto che ho questo desiderio.”
L'uomo ubbidì e mi ha sparso il suo sperma sul viso fin dentro la bocca.
Non lo volevo ingoiare e ho fatto in modo da accumularlo sull’esterno del viso, sulle mie guance.
Qualche goccia arrivò anche dentro e mi colò lungo gli angoli della bocca.
Giulia le ha leccate e mi ha dato un bacio.
Ci siamo baciati con lo sperma dell'altro sulle nostre lingue, e soprattutto, nella mia bocca.
"È stato bello", ha detto Giulia “mi ha fatto male al culo ma ne è valsa la pena, era quello che volevo.”
Poi aggiunse: “La prossima volta, con Raffaele o con qualche altro, sarai tu a farti fottere il culo, e non è un suggerimento ma un ordine a cui tu obbedirai, vero?”
Io lasciai cadere la cosa facendo l’indifferente. Anche se dentro di me pensavo: “Questa donna è impossibile da fermare, quello che vuole, prima o dopo, lo otterrà.”
Dopo un po’ Raffaele andò via e noi ritornammo alla nostra routine di tutti i giorni.

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