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coppiacarinasempre 50/50 anni
Coppia
Napoli, Italia
Ultima visita: 4 giorni fa
Varie Feticcio Cuckold Trio Scambisti

Il circuito chiuso

Il circuito chiuso.
Premesso che siamo una coppia affiatata, innamorata con una vita sessuale eccellente, siamo fantasiosi e spesso utilizziamo anche sexy toys, un certo dì siamo incappati in una esperienza inaspettata.
In casa, come molte altre persone, abbiamo le telecamere di controllo collegate con i nostri smartphone, devo dire che mentre si è in casa ci si dimentica che ci sono, questo non costituirebbe un problema se, quando si è soli, non si facesse qualcosa che non vorresti venisse visto dagli altri componenti della famiglia.
Un giorno ero al lavoro, in un attimo di pausa, così per cazzeggiare mi collegai e quando visualizzai la telecamera della camera da letto ebbi una piacevole sorpresa: mia moglie a cosce aperte sul letto con vari “giocattolini” intorno e ne stava utilizzando uno che a lei piace molto con una lingua in lattice vibrante. Era in evidente stato di eccitazione, era uno spettacolo arrapante e quindi continuai a “spiarla”. Ad un certo punto, senza mollare la “lingua” vibrante con la quale continuava a stimolarsi il clitoride con una mano, con l’altra prese un bel cazzo di lattice e cominciò ad infilarselo nella figa. Mi arrapai di brutto, abilitai anche il microfono e potevo sentire bene i suoi gemiti, fin chè cambiò posizione, si mise a pecora col viso poggiato al materasso e il culo all’aria, prese il tubetto di vasellina e cominciò a lubrificarsi il buco del culo, stavo per venire nelle mutande, ma non era finita lì, prese il fallo di lattice che poco prima si era infilato nella figa e iniziò a farsi largo nel culo, pian piano se lo infilava sempre più dentro fino a quando quella bestia di 20 centimetri non le fu interamente nel culo. M;entre con la destra continuava pomparsi da sola il culo col grosso fallo, con la sinistra riprese a farsi leccare la fessa con l’altro giocattolo, a questo punto dovetti correre nel cesso e appena me lo segai un paio di volte venni copiosamente sul pavimento. Io e mia moglie abbiamo abitualmente rapporti anali, ma vedere quella scena come uno spettatore e vedere lei così arrapata fu un cosa veramente eccitante che però diede luogo ad altre fantasie nelle mia mente.
Pensai, e se la vedessi a sua insaputa scopata da un altro uomo? Questo desiderio cominciò ad arrovellarmi il cervello, come realizzare questa fantasia? Da qui iniziai a studiarle tutte per mettere in atto questa fantasia, senza coinvolgerla direttamente, in sicurezza, con la persona adatta in tutti i sensi e che avrebbe riscosso il consenso di lei, era complicato! Poi mi venne in mente una coppia che abita nel nostro parco, lui è un bell’uomo, mia moglie lo ha definito tale più volte, hanno figli, quindi sono persone sane e lui è una persona molto emancipata e colta così misi in atto un “piano” di reclutamento dell’uomo. Innanzitutto strinsi maggiormente l’amicizia, iniziai a condividere con lui un hobby, ci scambiammo varie visite con le rispettive famiglie, fin che un giorno ci trovammo da soli a parlare di sesso, decisi che era il momento e gli raccontai per filo e per segno dello spettacolo che avevo ammirato dalle telecamere e che vedeva mia moglie come protagonista. Apparve molto interessato, avevo capito da molto che a lui piaceva mia moglie, d’altra parte è una bella figa e non c’era da meravigliarsi dell’interessamento e così sottolineando che mi fidavo della sua discrezione gli feci vedere anche la registrazione della performance. Beh, se non gli gocciolò la bava quando la vide con quel cazzo di gomma in culo, poco ci mancò, era esterrefatto e palesemente eccitato, commentò: E’ fantastica!
Un primo passo era fatto, ora avrei dovuto indurlo a provarci con mia moglie, così in fasi successive gli dissi che a mia moglie piaceva come uomo, invece a mia moglie dicevo degli apprezzamenti che faceva lui di lei e così via fin quando ritenni che era il momento adatto per essere più esplicito. Avevo registrato una scopata tra me e mia moglie e gliela feci vedere, potè apprezzare quanto fosse una donna bella, caliente ed eccitante, alla fine della visione introdussi l’argomento che nella vita bisogna sperimentare e lasciarsi andare a varie esperienze

senza troppi tabù e quindi gli chiesi chiaramente se avesse voluto tentare un approccio con mia moglie senza preannunciare nulla a lei. Lui tentennò qualche istante, il tempo di rassicurarlo che non mi avrebbe fatto nessun torto, ma poi lui si preoccupò anche della reazione di lei che, se non avesse condiviso la sua iniziativa, quanto meno avrebbe compromesso il rapporto di amicizia che c’era tra noi famiglie. Lo rassicurai anche su questo e gli dissi che gli avrei organizzato la cosa nel momento più propizio, lavorando lui in smartworking era abbastanza facile, stava quasi sempre in casa, gli dissi che al momento opportuno lo avrei chiamato, in quello stesso momento avrebbe dovuto bussare a casa mia con una scusa e poi con i suoi modi garbati sondare il terreno.
Passarono alcuni giorni e finalmente mi imbattei in un’altra performance di mia moglie, questa volta era sul divano nel salone, le cosce aperte, i piedi l’uno appoggiato al tavolino e l’altro alla poltrona, alcuni sexy toys e la vasellina accanto a lei. Quando la vidi eccitata al punto giusto telefonai al mio amico e gli dissi: questo è il momento, vai! Non perse tempo, era una giornata calda di luglio, si tolse la shirt, Marco aveva un fisico notevole e solo in pantaloncini si recò a bussare alla porta di casa mia, intanto io osservavo mia moglie la quale quando squillò il campanello la prima volta lo ignorò, era troppo presa a masturbarsi, poi Marco furbamente da fuori squillò di nuovo e a ad alta voce si fece riconoscere: Sono io Debora, aprimi, ho un problema. Al che mia moglie si chiuse la vestaglia che occultò il suo corpo sinuoso nudo ed aprì la porta, era rossa in viso e la voce tremolante:
Lei: Ciao, dimmi
Lui: Scusami ero in giardino a fare un lavoretto, ma sotto il Sole ho avuto un leggero malore e mi sono accorto di essere rimasto chiuso fuori, si è chiusa la porta e ho lasciato le chiavi dentro, mi daresti un bicchiere d’acqua e zucchero?
Lei: certo entra
Si era dimenticata completamente che sul divano aveva lasciato tutti i “giocattolini” per i suoi sfizi e quando furono alla portata dello sguardo di lui fu troppo tardi
Lei: (imbarazzatissima con un rapido gesto li nascose sotto un cuscino) Scusa mi stavo riposando un po'. Lui: (con un sorriso) Non preoccuparti, mi dispiace averti disturbata
Lei: nessun fastidio. Ti preparo acqua e zucchero, sdraiati, avrai avuto un calo di pressione Nel frattempo io vedevo e sentivo tutto dalla telecamera
Lei: (col bicchiere in mano gli si avvicina e glielo porge)
Lui: (Si solleva un po' col busto, sorseggia) Non devi imbarazzarti per quello che ho visto, non ci vedo nulla di male e sarò discreto.
Lei: Sai, con mio marito c’è un’ottima intesa, non mi manca nulla, ma questi momenti solo per me mi fanno rilassare Lui: Beh, ti capisco, ti ripeto, nulla da vergognarsi, sei una bellissima donna ed è evidente che non ti manca nulla
sessualmente, sei attraente sono sicuro che con tuo marito vi divertite.
Lei era seduta accanto e lui disteso sul divano che essendo di basso di seduta non le permetteva di tener ben chiusa la vestaglia e quindi metteva in mostra le sue belle gambe fin quasi alla figa, così Marco aveva una bella visuale.
Io, tremolante ed ansioso, osservavo e udivo tutto dal tablet collegato alla telecamera di sorveglianza
Lui: Non voglio essere maleducato, ma devo dirtelo, sei proprio bella, (e sbirciando tra le gambe) che gambe che hai Lei: Grazie, sei gentile, anche tu sei un bell’uomo
Nel mentre diceva questo lo sguardo di lei cadde sul pantaloncino di Marco smoderatamente rigonfio che lasciava capire lo stato di eccitazione cui era giunto per la situazione che gli si presentava.

Lei: (ironicamente) Vedo che già stai meglio
Lui: Ora sei tu che devi scusarmi, sono imbarazzatissimo… Forse… sai… ho visto i tuoi “giocattoli” ho immaginato la situazione…
Lei: Non preoccuparti, capisco!
Lui: Giusto per sdrammatizzare, qual è il giocattolo che preferisci? Se ti va di parlarne Lei: Si, certo. Sono due
Lui: Posso vederli?
Lei: (imbarazzata) Beh, non so se è il caso… vabbè, dai, ridiamoci sopra, sono questi due.
Debora prese i due sexy toys, un fallo in lattice di discrete dimensioni del tutto verosimile e questa sorta di bocca dalla quale sbucava una lingua che poteva vibrare a varie velocità.
Nel frattempo, la mano di Marco, ancora steso sul divano, si era posata con disinvoltura sulla coscia di mia moglie seduta accanto a lui. Per la posizione in cui si trovavano, la mano era situata sull’interno coscia e cominciava a muoverla accarezzandola lievemente e puntando sempre di più in alto, verso l’inguine.
Lui: (riferendosi al fallo) Questo ne capisco l’uso… (con una risatina maliziosa) ma quest’altro? Come funziona?
Lei: Beh… sai… (imbarazzata) è come una lingua… (e con un lieve gesto del braccio accennò a dove andava collocato il sexy toys)
Lui: Non capisco… dai, non vergognarti dammi un esempio
Intanto dal pantaloncino di Marco era evidente una imponente erezione che mia moglie non esitava a sbirciare continuamente.
Lei: Ok… dai…
Debora, sempre seduta sul divano divaricò lievemente le cosce, attivò la linguetta meccanica e si portò l’aggeggio tra le gambe, alla figa. Subito emise un lieve mugolio e socchiuse gli occhi, Marco si sollevò un po' e andò a sbirciare tra le cosce spostandole la vestaglia. Io dal tablet guardavo la scena ed avevo il cuore in gola, lui non era il solo ad avere un cazzo durissimo, Marco, spostò il pantaloncino, sotto non aveva gli slip e lasciò schizzare fuori la sua mazza turgida di notevoli dimensioni, Debora, con l’altra mano, non esitò ad aggrapparvisi e commentare “quant’è grosso” mentre con l’altra continuava a farsi “leccare” la figa dal “giocattolino”, era eccitatissima, si appoggiò su un fianco e prese dolcemente in bocca l’enorme capocchia di Marco, il quale si lasciò andare ad un lungo sospiro di godimento. Debora glielo succhiava con maestria, non le sembrava vero avere un cazzo di quelle dimensioni a disposizione, poi Marco le disse devi lubrificare un po', fai fare a me, scese dal divano, si inginocchiò davanti a lei, le allargò ulteriormente le cosce le spostò la mano col “giocattolo” e affondò la sua bocca nella figa di mia moglie, la quale non oppose alcuna resistenza. Dai movimenti della testa di lui intuivo che le stava facendo una leccata di fessa memorabile e lei aveva cominciato a mugolare e sospirare in stato evidente di profondo piacere, in tanti anni non c’era stato nessun tradimento, almeno da parte mia e credo, spero anche da parte sua, ma lo sappiamo, la sessualità femminile e molto più complessa della nostra e la sua eccitazione era in gran parte dovuta alla circostanza molto trasgressiva che le aveva sbloccato i freni inibitori. La situazione era estremamente erotica anche per me che non resistevo e mi stavo masturbando, ma dovevo trattenermi per non venire all’orgasmo, volevo godermi il seguito di quella scena. Dopo qualche minuto Marco le rimise il sexy toys leccatore” in mano e gliela condusse nuovamente alla figa per farla continuare a stimolarsi, intanto lui, sempre in ginocchio tra le sue cosce, ma col busto eretto, prese il suo cazzo e col grosso

capocchione fece su e giù tra le labbra della figa di mia moglie per poi lentamente affondarglielo dentro. Mia moglie, all’introduzione di quel cazzone rimase senza fiato, avevo stretto l’inquadratura e mi godevo a pieno quella scena, vedere mia moglie scopata da un altro, come dicevo, era eccitante anche se un pò rosicavo di gelosia. Intanto sentivo Debora che ansimava ritmicamente all’unisono col movimento di Marco che le faceva sentire dolcemente tutti i suoi , credo almeno, 20 centimetri di cazzo nel frattempo si trastullava anche con la linguetta meccanica sul clitoride. Era bellissima, stava godendo alla grande, ad un certo punto Marco, mentre continuava a chiavarsela, prese il cazzo di lattice, prese il tubetto di vasellina che era lì sul divano già da prima che lui entrasse e ne cosparse il fallo, non capivo che intenzioni avesse, poi vidi che si fermò, si spostò e col fallo di gomma passandolo tra le pacche di mia moglie cercò il buco del culo.
Lei: Che fai?
Lui: Fai fare a me…
Dopo un attimo un sospiro profondo misto ad un gridolino di Debora mi fece capire che le aveva infilato nel culo il cazzo di gomma, vidi la sua mano muoversi delicatamente avanti e dietro con l’attrezzo, Debora ansimava: Siiii, andò avanti qualche minuto, poi quando la ritenne pronta, senza toglierle il fallo dal culo ripuntò il suo grosso pesce alla figa e molto lentamente le infilò anche il suo pesce dentro accompagnato da un urlo soffocato di piacere di quella troia di mia moglie che per la prima volta stava provando un cazzo in culo e uno in figa. Andò avanti così in quella posizione per una decina di minuti, Debora aveva il trucco ormai tutto sciolto ed incredula guardava tra le sue cosce cosa stava accadendo, quel grosso membro che l’uomo muoveva con maestria, era in estasi, la situazione, le dimensioni e non dimentichiamo che prima che arrivasse Marco lei era già bella che arrapata fin quando Marco esclamò: Adesso facciamo cambio !
Sfilò i due cazzi dagli orifizi di mia moglie, la pose a pecora sul divano, lei si faceva governare abbandonata al piacere, ebbe cura di farle volgere il culo verso la telecamera per farmi ammirare la scena, si mise dietro di lei e le piantò il suo pesce nel culo ormai già bello che aperto e lubrificato senza tanti complimenti. La tratteneva per i fianchi torniti e la pompava forte, bastarono pochi colpi e senti le urla di piacere di mia moglie che inculata in modo selvaggio venne ad un orgasmo impetuoso. Ancora tra le urla di lei si lasciò andare anche lui ad una sborrata evidentemente copiosa nel culo di mia moglie, l’eccitazione di essere sborrata nel culo prolungò l’orgasmo di lei che ad ogni colpo di lui emetteva un urlo. Esausti si abbatterono stesi sul divano, lei a pancia sotto e lui sopra di lei evidentemente ancora col membro dentro di lei. Rimasero così per riprendersi un minuto o due, poi marco si spostò, Debora si alzò in ginocchio sul divano e le vidi fare un rapido gesto per fermare tutto il seme di lui che le colava dal culo sulla coscia per evitare di imbrattare il divano. Insieme a loro mi ero lasciato andare anche io ad una sborrata memorabile, ma poco dopo avevo di nuovo il cazzo durissimo e non desideravo altro che andare a scoparmi mia moglie. Dalla telecamera vidi che si scambiarono qualche effusione e qualche commento su quanto era accaduto, poi Marco si rimise i pantaloncini, Debora si rimise la vestaglia e lo accompagnò alla porta. A questo punto mi precipitai a casa, in pochi minuti fui lì, entrai dalla porta,Debora era ancora sul divano seminuda che si stava prendendo una pausa, non si era neanche ancora lavata, era meravigliata di vedermi già a casa ed anche imbarazzata probabilmente al pensiero che io potessi intuire qualcosa dall’evidente stato di disordine in cui si trovava. Ti desideravo, le dissi ed essendo lei già nuda cominciai subito a baciarla e toccarla, mi tolsi i pantaloni ed avevo già il cazzo durissimo, lei presa così ed evidentemente ancora eccitata per quanto aveva vissuto poco prima si lasciò andare subito. Mi prese il cazzo in bocca voracemente, ma tempo un minuto

si poggiò con le spalle allo schienale del divano e divaricò le cosce, aveva la fessa bagnatissima, senza esitare lo introdussi e sentii un calore insolito che mi avvolgeva il pesce, le scivolava dentro una bellezza, lei subito cominciò a godere, penso che nella sua mente il fatto di essere posseduta da due uomini a così poca distanza fosse estremamente eccitante, si sentiva una troia. Io ero andato lì con un unico biettivo, stavo scoppiando, le chiesi di mettersi a pecora, non se lo fece ripetere, il culo all’aria e il volto sul divano, i glutei erano aperti al massimo e svettava il buco del culo ancora rosso per lo stress subito poco prima, mi chinai e glielo leccai un po', si sentiva ancora il sapore acido della sborra di Marco, spinsi con la lingua, entrava facilmente, era ancora apertissimo, mi alzai, le puntai la mazza al culo e cominciai a scoparla dapprima con dolcezza e fuori fuori, poi con forza e fino all’ultimo millimetro del mio paletto. Godeva e ne voleva di più, ad ogni mia spinta spingeva anche lei contro di me, quando avverti dal suo ansimare e dalle contrazioni del suo ano che stava per giungere all’orgasmo mi lasciai andare ad una sborrata interminabile in contemporanea col suo orgasmo, fu fantastico! Le sfilai il cazzo dal culo e ammirai quel buchetto meravigioso ancora dilatato, molto arrossato che cominciava a far fuoriuscire tutto il mio seme forse ancora mischiato con chi mi aveva preceduto e glielo leccai, quasi veniva di nuovo per questa mia porcata. Ci stendemmo sfiniti ma soddisfatti e rimanemmo abbracciati baciandoci appassionatamente.

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Commenti

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  • demonblu, 50
    Che splendido racconto, pieno di situazioni, visive, palpabili, intrise di voluttà e fortissimo desiderio, sfrenato, avviando quel sano e adorabile incanto dei sensi da non reggere alla lettura... dando spazio al bisogno di esprimere tutto quel che il raccontare ha descritto e quasi, immaginarsi di esser per poco il fortunato Marco... Chapeau!
    Leggi di più arrotolare