Chiara all’età di 44 anni conduceva una vita piuttosto tranquilla e ritirata, si divideva tra casa e lavoro ed era contenta così, suo marito andava spesso all’estero e allora lei coglieva l’occasione per scrivere e rivivere esperienze passate. Le piaceva ricongiungersi con l’io di un tempo, a volte tornava ad essere bambina, altre volte era un’adolescente ribelle, oppure ancora una giovane donna. Sul suo presente non c’era molto da raccontare la vita a partire dai trent’anni si era mantenuta costante, sembrava quasi che non fosse più accaduto niente di significativo a partire da quella data,o meglio sembrava quasi che gli anni non fossero neanche passati. L’unico evento degno di nota era che a 36 anni si era sposata dopo un fidanzamento durato 13 anni.
A interrompere questo fluire uguale del tempo era stata una sua amica Betty, che un giorno l’invitò a sperimentare chirp me, un’applicazione di face book che metteva in contatto le persone per creare nuove amicizie. All’inizio Chiara si sentì in colpa a ricevere messaggi da estranei, attutì questa sensazione dicendosi che non c’era nulla di male a ingannare il tempo in questo modo, visto che lei stava così spesso sola.
Il motore di chirp me per sbaglio l’aveva inserita su Bologna. E questa circostanza la tranquillizzava perché le persone che conosceva erano distanti e non potevano costituire un reale pericolo. In più di lei non compariva nemmeno la foto. Riceveva messaggi da giovani ragazzi che potevano avere l’età dei suoi nipoti e che erano alla ricerca di donne adulte, che avessero esperienza e fossero per questo più facili da abbordare. Capitavano anche degli uomini grandi che senza mezzi termini passavano subito al sodo in modo volgare.
Un’altra sua amica Valentina, vedendo che lei si era lasciata intrigare da questa applicazione, le regalò un abbonamento per il suo compleanno.
Nel frattempo il motore di chirp me l’aveva inserita su Roma e Chiara si sentì meno sicura.
Un giorno ricevette un messaggio da un uomo attraente dell’età di 48 anni. Chiara fu colpita dall’immagine del suo profilo che ritraeva il mare ed era molto simile alla stessa immagine che aveva scelto lei. Questa coincidenza le piaceva. Subito rispose al messaggio, Luca le disse che amava leggere e anche questo aspetto attirò la sua attenzione, quest’uomo sembrava diverso dagli altri che l’avevano contattata.
Rispose subito, ma le sue risposte per un errore dell’applicazione non venivano inviate. Chiara allora scrisse al servizio clienti di chirpme affinché risolvessero il problema e un giorno provò a scrivere di nuovo a Luca, questa volta il messaggio venne inviato e Luca le rispose mandandogli il suo e- mail. Così Chiara, sapendo che a lui piaceva leggere, decise di inviargli i suoi racconti.
Lui li lesse con piacere e la ringraziò per averglieli spediti. Luca pure aveva accettato d’iscriversi al social per ingannare il tempo. Andava in palestra, faceva sport attivamente, tanto che i suoi anni non se li sentiva. Era sposato con una donna che amava intensamente, ma più in generale amava le donne. Ne aveva avute di donne Luca, ma in ognuna riusciva a trovare una parte nuova da esplorare, da conoscere e la nuova conoscenza aveva tanti punti che Luca aveva deciso di analizzare meglio, era attratto dalle sue parole, dalla sua mente. Chiara fu colpita dal suo interesse e in chat si diedero un appuntamento per domenica. Decisero d’incontrarsi senza malizia, senza doppi fini per dare un volto alle parole, per rendere reale una interessante conoscenza virtuale.
Chiara dopo avergli dato appuntamento si sentì subito in colpa e nei giorni che la dividevano dall’incontro fu molto irrequieta, sentiva dentro di sé montare l’ansia, e aveva paura che in preda al panico non avrebbe proferito parola durante il loro incontro. La domenica mattina il marito partì e Chiara, rimasta da sola, avvertiva dentro di sé dei moti contrastanti. A Paolo aveva promesso di chiamarlo prima di vedersi, ma lei procrastinava l’azione per paura. Alla fine si decise e compose il numero esitando ancora un momento prima di digitare il tasto chiama. Lui rispose subito aveva anche una bella voce, che la rassicurò un po’. Paolo le propose di anticipare l’appuntamento alla mattina e questo la sollevò, perché se si fossero visti nel pomeriggio, l’ansia sarebbe aumentata con le ore.
Nella fretta di uscire lasciò il cellulare a casa e così finì che si aspettarono a due passi di distanza l’uno dall’altra sotto la pioggia senza incontrarsi. Al ritorno a casa Chiara trovò le sue chiamate e un messaggio la colpì piacevolmente “mi sto preoccupando”.
Chiara pensò che quest’uomo doveva essere una persona molto sensibile e questa volta lo chiamò senza esitazione. Si diedero appuntamento per la sera.
Quando lo vide le piacque subito. Andarono a mangiare qualcosa insieme ma nessuno dei due aveva molta fame. Lui parlava molto e Chiara lo ascoltava con interesse. Le raccontava delle sue situazioni sentimentali passate e di quella attuale e Chiara parlò della sua. Finito di mangiare andarono a fare una passeggiata lungo ponte Milvio . Camminarono continuando a parlare, poi si fermarono sul ponte. La brezza serale accarezzava i loro visi e le luci tenui della serata accompagnavano i loro sguardi. Luca le prese la testa, l’avvicinò a sé, la strinse e la baciò con tenerezza prima, con passione poi. Chiara si stupì di se stessa si stava abbandonando al suo bacio e lo desiderava anche lei. Le piaceva sentire la sua lingua avvolgerla con impeto, le piaceva sentire la sua lingua nel suo orecchio. Era una sensazione nuova per lei .Come due ragazzini sul ponte le loro lingue s’intrecciavano, mentre le loro mani scrutavano i loro corpi. Luca capiva che per lei era inusuale tutto questo, era come una prima volta, ma capiva anche che lei ne era eccitata, anche se combattuta. Luca osò, le accarezzò il seno, sentì il suo corpo contrarsi contro il suo, cercare di rimanere più attaccato. Poi si diressero alla macchina di Chiara oramai l’eccitazione aveva preso entrambi. In auto ricominciarono a baciarsi ancora con più veemenza mentre le lingue esploravano ogni parte dei loro visi. Le mani cominciarono a muoversi. Luca le baciò il seno, lo strinse, succhiò i suoi capezzoli che nell’eccitazione sentiva indurirsi sulla sua lingua. Le mani continuarono ad esplorare Luca sbottonò il pantalone di lei e le infilò una mano tra le mutandine. Immediatamente fu pervaso da un senso di eccitazione immensa, la sentì bagnata era consapevole che a lei piaceva e lui ne era soddisfatto, continuava a toccarla a sfiorare il clitoride e a stringere i seni, come due ragazzini in auto a 20 anni. Lui le disse che gli piaceva che lei fosse eccitata, che anche lui lo era, che gli piaceva il suo seno. E il fatto che lui le dicesse tutto questo mentre la toccava, la eccitava ulteriormente. Chiara fu anche colpita dal fatto che lui fosse un attento osservatore: aveva capito che a lei piacevano le sue labbra, perché lei inconsapevolmente aveva preso a mordergli il labbro, mentre lo baciava. Chiara incominciò a toccare Luca e sentendo la sua eccitazione strinse sempre più forte e fu sorpresa che lui non la forzasse ma si dedicasse al suo piacere invece. Chiara istintivamente si chiese come potesse essere fare l’amore con lui. E la sera a casa e il giorno dopo sentendosi contrarre sotto dal piacere si toccò pensando a lui.
Chiara gli scrisse che aveva apprezzato le sue attenzioni e voleva dedicargliene anche lei. Luca la invitò a uscire di nuovo. Si rividero a distanza di due giorni , stesso luogo, la voglia di rivedersi era tanta per entrambi. Luca la fece salire in macchina a fare un giro per Roma poi le propose di andare a casa sua. Chiara non ci pensò due volte accettò subito e fu contenta che lui fosse un tipo che non si accontentava di farlo in macchina. Bevvero un bicchiere di vino sul divano, poi lei gli sbottonò i pantaloni e cominciò a leccargli il membro, mentre sentiva la sua eccitazione crescere fra le sue labbra. Lui la spogliò lentamente e quando lei rimase nuda in piedi davanti a lui, Luca la adagiò sul letto sollevandole le gambe sulle sue spalle e cominciò a toccarle le cosce, il clitoride e la sentì bagnarsi sotto il tocco delle sue dita e prese a leccarla.
Improvvisamente lei si ritrovò sopra di lui e Paolo la penetrò. E a lei piaceva che lui le parlasse mentre facevano all’amore. Lui le chiedeva cosa le piacesse e lei non sapeva cosa rispondere, perché non aveva avuto tante esperienze . Lei era un tipo creativo che aveva bisogno di costruzioni mentali, per questo le piacevano tanto le parole. Più tardi lui le fece cambiare posizione e lei si meravigliò di trovarsi a sorreggersi sulle braccia e le ginocchia, completamente nuda dando le spalle a questo sconosciuto a cui si stava abbandonando totalmente. Sentiva il seno agitarsi e le natiche sbattere sotto i suoi colpi, finché lui esplose in lei. Mai si sarebbe immaginata di darsi completamente al secondo incontro.
Si rividero a distanza di una settimana animati dallo stesso desiderio, lui le confessò alcune sue predilezioni e lei per quell’occasione indossò un vestito e delle calze, lui sapeva metterla a suo agio e mentre fecero all’amore lei provò un piacere intenso, mai provato prima di cui ebbe paura. Questo era l’effetto che lui aveva su di lei.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101219
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97431
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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