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BDSM Bondage Gay

La cascina del terrore - prima parte -

Contadini e di cultura limitata i due fratelli certo non si aspettavano che quella sera dopo un piccolo incidente con la macchina la loro vita sarebbe cambiata dando il via alle loro perversioni sessuali .

Carlo il maggiore , piccolo di statura , sessantenne , con alle spalle una vita fatta di lavoro e di puttane , ad il fratello Antonio , minore di età di qualche anno da lui ma non minore di stazza dato che era enorme rispetto a lui , quella sera , quel sabato sera come tutti i fine settimana dopo essersi messi in viaggio , viaggio che dalla loro cascina li avrebbe portati in città alla ricerca del solito piacere a pagamento , ebbero un'incidente .

Ad un bivio una signora con la propria auto dopo aver preso la direzione sbagliata fece retromarcia centrando la loro auto che stava dietro , scesero tutti a costatare i danni poi visto che il danno era lieve decisero di non ricorrere ad assicurazioni ma di risolvere la cosa accordandosi per cinquanta Euro elargiti dalla signora .

E che signora ! , alta , mora ed abbastanza in carne , con un seno da balia e le labbra marcate dal rossetto che  come a scusarsi disse : sono di ritorno da una festa di compleanno ed ora mi sono persa . 

Qesto lo disse incespicando con le parole , modo che fece capire a Carlo il fratello maggiore quanto fosse brilla quella Donna e che se avesse continuato a guidare in quello stato sarebbe stao un rischio per se e per gli altri .

Le propose di accompagnarla a casa dicendole che se la avesse fermata la polizia le avrebbe sequestrato la macchina e ritirata la patente , e questo servi a farla ragionare .

Ammise di aver bevuto troppo a quella festa e di non essersene resa conto del suo stato all'uscita del locale , ma solo dopo , quando si mise al volante .

Si appoggiò con le mani alla carrozzeria della propria auto , poi chinò il capo .

Mi gira la testa e vedo doppio , disse in tono dimesso la bella signora cercando di parlare correttamente .

Salga sulla nostra auto che dietro e più spaziosa e si metta a riposare un'attimo , vedrà poi starà meglio .

Disse Carlo sorreggendola per un braccio guidandola fino alla portiera posteriore della propria auto .

L'aprì , fece distendere la Donna poi richiuse .

Togliamo le macchine dal bivio , disse Carlo al fratello Antonio che per tutto il tempo era restato con lo sguardo puntato sulle tette della Donna .

Manovrarono le macchine accostandole a quella strada di campagna vicinissimi alla loro cascina poi attesero qualche minuto pensando al da farsi .

Antonio disse di toccarla un pò mentre dormiva , Carlo opto per un loro rientro a casa .

Salì in macchina dove la Donna dormiva di santa ragione e si avvio con il fratello Antonio al seguito con l'altra auto verso la loro cascina in mezzo al verde .

Era estate e la campagna rigogliosa ed in quel luogo l'aria dolce di essenze di fiori si mischiava all'odore acre del letame delle loro quattro mucche e dei loro sette maiali : nessuno aveva visto , nessuno aveva sentito .

Si fermarono con le auto al bordo della loro piccola aia all'altezza della porta della stalla poi scesero : nella loro testa loschi pensieri . 

Aprirono la portiera della macchina dove la Donna dormiva poi si fermarono ipnotizzati nell'osservare quelle belle gambe lunghe e nude che uscivano dalla gonna della signora in maniera completa fino a mostrare loro l'attaccatura del culo .

Perchè non ce la scopiamo ? disse Antonio mettendole una mano sulla coscia .

Certo che è una gran figa ! sussurrò il fratello aggiungendo anche la sua di mano su quella coscia .  

Portiamola sul fieno e se si sveglia e non vuole farsi scopare saranno cazzi suoi , ribatte Antonio .

Dai che questa sera risparmiamo anche i soldi , tu prendila d'avanti che è più pesante , io le prendo le gambe .

Disse il fratello maggiore iniziando a tirarla per le caviglie .

Lentamente cercando di non svegliarla la portarono nella stalla , la misero su di un covone di paglia , la spogliarono , poi si accanirono su di lei .

Antonio con le sue mani callose si appropriò delle sue tette , Carlo della sua figa ricoperta da una folta boscaglia scura .

Ancora intontita dall'alcool la Donna si riprese iniziando a divincolarsi da quelle lascive intenzioni che i due le stavano propinando cercando di fuggire , ma inutilmente , i due erano i più forti , poi vedendosi persa iniziò ad urlare fino a quando un pugno datole da Antonio la colpì sulla testa tramortendola .

La guardarono svenuta nella sua completa bellezza come ipnotizzati : mai avevano avuto tanto .

Potremmo tenercela per un pò . disse Antonio col desiderio negli occhi .

Si ma dobbiamo fare le cose giuste , fatte bene . dobbiamo far sparire la macchina e tenere questa gran figa nascosta .

La porteremo su in solaio dove abbiamo i sacchi di grano , disse Carlo invitando il fratello ad alzarla .

Aiutò il forzuto fratello Antonio a metterssi la Donna sulle spalle poi facendogli strada lo guidò fino alla scala che portava su in solaio , salirono , poi la misero sui sacchi di grano .

Chiusero le finestre oscurandole poi con un collare dei loro cani le bloccarono il collo , le agganciarono il collare ad una catena che scendeva da una trave , le legarono le mani dietro alla schiena con della corda e la imbavagliarono con del nastro isolante , poi la lasciarono inerme distesa perterra .

Ora dobbiamo far sparire la macchina di questa bella figa , disse Carlo .

Scesero e con l'aiuto del loro trattore munito di benna i due lavorarono buona parte della notte alla realizzazione di una grande buca dove infilarvici l'auto , la scavarono al fianco della montagna di letame delle loro mucche e quando fu realizzata la sotterrarono ricoprendola di terra e di quello stesso letame puzzolente , poi rimandando a domani l'incontro con quella Donna esausti andarono a letto .

Il giorno dopo fatta una breve perlustrazione sul luogo dell'incidente a vedere se ci fossereo state tracce andarono dalla Donna .

Lei seduta perterra con la catena al collo il bavaglio e le mani legate dietro alla schiena al loro arrivo con occhi sbarrati dal terrore li guardò cercando di capire le loro intenzioni .

Loro , senza dire una parola le si avvicinarono e come se quella fosse stata una delle loro vacche da latte iniziarono a soppesarle le tette , le strizzarono più volte le mammelle fino a farle male , poi si attaccarono con le labbra ai suoi capezzoli suggendo come neonati affamati fino ad esserne sazi .

Le agganciarono i polsi legati dietro alla schiena ad un gancio attaccato ad una corda che passava sopra ad una trave del tetto e la tirarono in piedi rischiando di romperle le guinture delle braccia .

Fu indescrivibile la sofferenza di quella Donna che costretta in quella posizione , sulle punte dei piedi e con le mammelle che le pendevano verso terra urlava dentro di se e su quel bavaglio fatto di nastro isolante .

Perchè non vediamo se nelle tette c'è il latte , disse Antonio prendendogliele a piene mani .

Cosa vuoi che la munga come le nostre vacche , rispose il fratello .

E perchè no ! , perchè non la attacchiamo alla mungitrice portatile , disse Antonio facendo di quella Donna un giocattolo . 

Si buona idea , mungiamola come una vacca .

Con le tette a penzoloni e le braccia in una costante costrizione dolorante a quelle parole la Donna si vide persa , mugolò scuotendo la testa disperata ma niente pote distogliere i due dalle loro perversioni .

Andiamo a prendere la mungitrice portatile disse Carlo .

Scesero andarono nella stalla presero la mungitrice portatile e la portarono su , la posizionarono sotto alle tette di quella Donna e dopo aver attaccato la spina alla presa di corrente le attaccarono i tubi flessibili e trasparenti ai capezzoli .

Stubb schiaftt , stubb schiaftt , stubb schaftt .

La macchina iniziò col suo vuoto d'aria a tirare i capezzoli di quella Donna a ritmo alternato cercando il latte che non c'era , sempre più forte , sempre più dolorosamente , fino a farle fare un tentativo estremo per liberarsi dai tubi , quello di scrollarseli dalle tette con degli scossoni che le fecero oscillare le tette .

Ma senza risultato , quella macchina infernale le continuava a succhiare le mammelle .

Ho un'idea , disse Carlo mentre con una mano palpava il culo alla Donna .

Lasciò il fratello Antonio e la Donna soli per qualche minuto , sciese di nuovo giù nella stalla , per poi risalire con una grossa siringa in una mano ed un secchio pieno di latte nell'altra .  

Ora le faremo fare veramente la vacca , disse Carlo riempiendo quella siringa ad uso veterinario di latte , siringa dalla capacità di un paio di litri .

Tienile aperto il culo Antonio .

Si posizionarono dietro di lei e mentre veniva munta da quella infernale macchina le fecero un clistere di latte .

Con forza Carlo spinse nel culo di quella Donna tutto il latte contenente in quella siringa vincendo la resistenza delle sue pareti intestinali , poi dopo aver depositato la siringa a terra attese : attese seduto perterra dietro di lei . 

Da quel culo tenuto aperto dalle mani del fratello usci di tutto .

Con una pressione inaudita uscì il latte e tutto il resto colpendolo ripetutamente , in faccia eper tutto il corpo  regalandogli sensazioni mai provate prima .

Che immagine , il massimo della depravazione fu per loro straziare quella Donna che muggiva di dolore attaccata in due fronti : con le tette in continuo pompaggio , ed il culo in perenne funzione facendo schizzi .

All'estremo delle forze la liberarono , la fecero distendere perterra a faccia in giù ancora col collare dei loro cani al collo e alternandosi dentro di lei , nella sua figa fradicia , allungati su di lei distesa , le lasciarono dentro il proprio piacere .  

Esausti anche loro da quella in'aspettata avventura prima di portare giù la mungitrice la siringa ed il secchio si richiusero dietro la porta con del fil di ferro lasciandola sofferente alle braccia e con l'intestino in fiamme .

Passarono un paio di giorni poi dei carabinieri si fermarono da loro a cercare notizie sulla Donna scomparsa , ma loro dissero di non aver visto o sentito nulla .

Allarmati da quella visita decisero cosi di segregare quella Donna in cantina , la portarono giù oramai domata e consapevole del suo ruolo di schiava e la chiusero in un tugurio fatiscente dove vi era solo un letto ed un comodino , la legarono ai quattro angoli del letto , mani e piedi con della corda , poi aproffittarono di lei . 

Come due ragazzini col cazzo sempre pronto a diventar duro le salirono a turno sulla pancia mettendole il cazzo in mezzo alle tette e dopo averle montato per bene le mammelle a spagnola prendendola per i capezzoli le sborrarono in faccia e sulla bocca coperta dal nastro isolante .

Oramai rassegnata alle sevizie dei due quella Donna non si disperava più , non reagiva , si limitava solo a guardarli negli occhi coni suoi occhi neri e penetranti che ai due fratelli facevano effetto .

Scapoli da sempre , senza una figura femminile per casa loro vivevano la vita giorno per giorno seguendo le stagioni , a loro bastava una volta la settimana sfogarsi con una Donna a pagamento sul sedile ribaltabile della loro auto , niente di più , ma ora che avevano quella Donna a loro disposizione era diverso .

Passarono giorni , giorni tranquilli dove Carlo ed Antonio pur continuando a lavorare come sempre nel sangue avevano lei , quella Donna che gradatamente iniziarono a liberare , a rifocillare ed ad averla come Donna di compagnia la sera seduti sul divano .

Insegnante cinquantenne e sola al Mondo , Laura , che dalla vita aveva avuto poco o più di niente se non il suo corpo sinuoso , iniziò a vedere quel rapimento sotto una luce diversa iniziando a partecipare al loro godimento con passione e verità fino a che i due la liberarono del tutto .  

Iniziarono a cenare assieme ed a dormire nello stesso grande letto dove con lei fecero quelle posizioni sempre sognate , le fecero fare il sessantanove mentre lo prendeva alla pecorina , le fecero fare la doppia penetrazione e le sborrarono in bocca ed in faccia come finale : e a lei piaceva , godeva .

Per liberarsi da grattacapi la portarono in caserma dei carabinieri dove lei si fece riconoscere ed annullare dalla lista degli scomparsi e a scuola dove prestava servizio come insegnante dando le dimmissioni , la macchina , riesumata e rimessa in funzione .

Passò un anno dal suo rapimento e del suo cambio di vita diventando Donna di casa e di letto per i due fratelli che si erano abituati a lei considerandola come la loro Donna , Donna che spesso e volentieri indossando calze e reggicalze li andava in bicicletta a trovare nei campi durante l lavoro per farsi scopare sull'erba .

Iniziarono ad uscire assieme di sabato sera per andare in città , a volte a vedere un film porno dove lei seduta in mezzo a loro coi loro cazzi in mano li faceva godere , a volte in giro solo per il piacere di vedere luci e colori . 

Poi una sera vedendo due ragazzine che chiacchieravano di fronte al portone di casa sedute sui loro motorini Laura esclamò : che belle che sono cosi giovani e spensierate .

Perchè le vuoi ? rispose Carlo di getto .

E come si fà , le rapisci come avete fatto con me .

Disse Laura con occhi di sfida .

E perchè no ! rispose Carlo .

 

 

                           fine prima parte                                           

 

  

 

  

 

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