La incrociai in centro.
Era col marito ed un'altra coppia. Lì per lì non la riconobbi: alta, bionda, un pò in carne, truccata ma non troppo, vestita con un semplice abito azzurro, ma che metteva in risalto le sue forme giunoniche. E poi...ma sì, era Anna, la donna che veniva in casa per le pulizie, due volte la settimana. L'avevo vista qualche volta che uscivo un pò più tardi del solito, ma mai considerata oggetto del desiderio: un pò sciatta, vestita con cose informi. Ma incontrala così....!
Mi riconobbe, mi salutò con un sorriso, ricambiai.
Cominciai a pensarci, ad immaginarla, ad immaginare che tipo potesse essere: bacchettona? uhm, no. Tradizionalista, solo a mio marito e basta? No, forse no, il viso la tradiva, in un certo senso. E come si comportava a letto? Questo mi intrigava, anzi, LEI cominciava ad intrigarmi.
Cominciai ad uscire un pò più tardi, la mattina, tanto per guardarla bene, ma uscivo sempre prima di mia moglie e dei ragazzi, per non far nascere sospetti.
E poi.... poi il mio lavoro cominciò a svolgersi a casa, per una serie di circostanze, anche perchè avevo ricevuto degli incarichi che mi obbligavano per parecchie ore al pc.
La mattina uscivo sempre: andavo a fare colazione, compravo il giornale, cose così, poi tornavo a casa.
La trovavo che sfaccendava, scambiavamo quattro chiacchiere; cominciai a guardarla in modo che si accorgesse che non mi era indifferente; quando era vicino ad uno specchio facevo in modo che si accorgesse che la guardavo.
E resi conto che non si vestiva più con cose sformate o con pantaloni: abitini scollati con bretelline, reggiseni che si mostravano un pò e...slip microscopici se non addirittura tanga, a volte.
E qualcosa succedeva nei miei jeans!
Era arrivata l'ora di fare qualcosa, ma come? Non volevo tentare l'approccio diretto, per due motivi: potevo aver travisato le sue intenzioni e poi....sono un maledetto timido!
E l'occasione si presentò una mattina.
Piovigginava, moglie e figli erano gia usciti, LEI era in ritardo.
Decisi di rimettermi a letto, era troppo bello starsene a poltrire. Rinunciai alla colazione e al giornale e mi ridistesi.
Non uso pigiama, solo T-shirt e boxer e mi piace la stanza in penombra.
Udii la chiave girare nella toppa e dopo un pò la sentii sfaccendare.
Cominciai ad avere delle fantasie su di lei e piano piano il mio cazzo cominciò ad inturgidirsi, ma non troppo, non lo toccai, solo che il glande faceva capolino dall'apertura dei boxer.
E lei entrò in camera da letto; avevo gl iocchi socchiusi, la guardavo attraverso le ciglia: non poteva accorgersi che ero sveglio, c'era penombra e l'aria era grigia.
Indossava un abitino azzurro, con le bretelline, leggermente al di sopra del ginocchio e ebbi l'impressione che non avesse reggiseno.
Rimase perplessa, non era abituata a trovarmi in casa a quell'ora, a letto poi!
Uscì, indecisa sul da farsi. Poi tornò, dopo pochi istanti.
Si fermò a un passo dal letto e mi guardò, anzi guardò il mio ventre e poi più giu: il cazzo faceva capolino dai boxer.
La vidi che cominciava a lisciarsi le cosce al disopra dell'abitino, poi lentamente la sua mano si spostò sulla fica e l'accarezzava, senza sollevare l'abito.
Il mio cazzo cominciava ad indurirsi sempre più e ormai era fuori.
Senza parere e facendo sempre finta di dormire mi girai su un fianco e il cazzo uscì del tutto.
Col braccio penzoloni, come se fosse del tutto naturale per il movimento, le sfiorai il ginocchio.
La sua mano si accarezzava sempre più velocemente: era giunto il momento.
La mia mano cominciò a salire lungo la coscia, prima al di sopra del vestito, poi sotto. Non si scostò, anzi si avvicinò di più:
Arrrivai all'orlo degli slip, li scostai e raggiunsi la fica: bagnatissima.
L'attirai di più verso di me, le alzai il vestitino (ormai non facevo più finta di dormire da un pezzo), mi sedetti sul letto e cominciai a leccarle le cosce: è una cosa che mi fa impazzire, il leccare.
Piano piano mi spostai all'interno, senza toccare la fica, ma continuando a leccare tutto intorno e poi, all'improvviso....le ficcai la lingua dentro, senza preavviso, stringendole il culo, uno stupendo culo sodo.
Cominciai a entrare e uscire con la lingua, mordicchiando ogni tanto il clitoride, che aveva bello grosso, quasi un piccolo cazzo.
Sollevai gli occhi per guardarla: i suoi erano dischiusi, arrovesciati un pò all'indietro, Le spalline erano scivolate giu, aveva un seno grande, i capezzoli duri, mugalava dal piacere, non diceva niente, mugolava e basta. Avevo il cazzo duro come non mai, cominciai a toccarlo.
Lei muoveva il bacino come se stesse chiavando ed io l'assecondavo con la lingua e all'improvviso...."vengo, vengo, brutto stronzo, non fermarti ora! lecca, leccamiiiii! chiavami con la lingua, dai! VENGOOO!"
Il tutto sussurrato, non urlato! Mi fece impazzire!
Continuai a leccarla, ma lei si inginocchiò, prese il cazzo tra le mani, lo mise tra i seni, li strinse e cominciò a masturbarmi così: Il cazzo spariva tra quelle tette, usciva solo il glande, seguendo il movimento e lei cominciò a dargli colpettini con la lingua sempre più frequenti e alla fini lo prese in bocca: era bravissima!
Lo succhiava, titillava, lo faceva uscire e lo leccava tutto, come un grosso cono gelato, scendeva fino alle palle, le mordicchiava, le succhiava e leccava, poi tornava a prenderlo in bocca, lo faceva arrivare in gola, tornava su leccando e dando colpettini con la lingua: ero sull'orlo di una grande sburrata.
Se ne accorse, mi spinse sul letto, si mise a cavalcioni su di me, scosto gli slip e fece scivolare il cazzo nella sua figa, ormai un lago.
Ma non si mosse, lo tenne dentro; mi guardò, sguardo acquoso. da troia, sussurrò "Dio, mi hai fatto arrapare come nessuno, sei uno stronzo, mi hai fatto venire voglia di fottere e ne ho ancora!" E cominciò a muoversi. "mi chiavo da sola, non muoverti! Mi sento troia, come mi piace sentirmi troia!" E si chiavava, muovendosi su e giu.
"sono una troia, vero? Una porca...e mi piace!" La guardai, le tette mi ballonzolavano davanti agni occhi, mi sollevai un pò, gliene presi una in bocca e cominciai a succhiarla e poi a mordicchiare il capezzolo:
" Mi fai male, porco! Continua, si, continua a mordere!" E accellerò il ritmo, gli occhi di nuovo rovesciati all'indietro.
Non ne potevo più.
Con un colpo di reni la rovesciai, la misi sotto di me e cominciai a pompare. Alzò le cosce e le incrociò ditro la mia schiena e si dimenava. " Porco, porco, porco! Sono una troia, lo sai, vero? Porcoooooo!" Stava per venire di nuovo e anche io ero allo stremo.
"Si, sei una troiona, una gran pompinara, voglio riempirti" "Siiiiiiiii, dai stronzo, dai!"
Venimmo insieme, non so da dove uscì tanta sborra. Era da tempo che non chiavavo così!
Ci abbattemmo sul letto, distrutti!
Dopo un pò si alzò, si riassettò il vestitino (aveva chiavato col vestitino e gli slip!) e "queste lenzuola è meglio che le lavi subito."
Si allontanò, ma rientrò quasi subito, si chinò sul mio cazzo, ormai moscio, lo accarezzò, lo baciò "era da tempo che non chiavavo così" Pure lei!
"Lavorerai in casa ancora per qualche giorno?"
E si allontanò.
Dopo un pò sentii il rumore della lavatrice che entrava in funzione.
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Certificazione Profili
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101218
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97430
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
divertiti finchè ce nè ! ciao, the x
E poi?
E' continuata, la storia?