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La Moto

A 18 anni si raggiunge un traguardo che per tutti i giovani vuol dire autonomia totale, ti fai la patente, fai festa fino a tardi, ti comperi le cose che più ti piaciono, e principalmente fai sesso senza la paura di essere scoperto/a , anche se magari il sesso lo facevi già tre anni prima ma sempre con la paura che i tuoi genitori ti scoprissero, adesso che hai 18anni anche se vieni scoperto la cosa non ti preoccupa più.
Io mi chiamo Mara, ho da poco compiuto 18anni, frequento il liceo linguistico e vado molto bene a scuola, vivo con i miei ho un fratello più grande che si sta per laureare in ingegneria, mia madre si chiama Linda, lavora in banca come direttrice, bella donna di 45 anni alta 1,75 sempre molto elegante ha un corpo ben modellato con un bel seno prosperoso e uno sguardo accattivante, due caratteristiche la rendono veramente affascinante, gli occhi verdi e i capelli rosso fuoco, di carattere forte e deciso, si è sempre saputa imporre sul lavoro senza arrivare a compromessi diciamo maliziosi, mio padre si chiama Luigi ha un anno in più di mia madre, lui possiede un’officina per moto, la sua grande passione, ne possiede cinque, tre Guzzi storiche una Honda da pista e una Ducati preparata da lui il quale la tratta come fosse la sua donna, mio padre è un uomo affascinante, alto 1,90 circa con un fisico stupendo e di carnagione meditteranea, capelli scuri il volto ha dei lineamenti decisi con un naso un po’ pronunciato e la bocca sempre con un lieve sorriso, i suoi occhi sono neri come la notte, lui di carattere è molto deciso, forte, ma allo stesso modo è generoso e gentile, io per certi versi assomiglio più a lui che a mia madre.
Adesso, visto che vi ho presentato un po’ la mia famiglia, mi descrivo io, beh, tanto per essere sincera so di essere una gran figona, io sono un po’ la foto copia di mia madre da giovane, tranne un po’ per l’altezza, sono alta 1,80, ho un bel culetto a mandolino, ben modellato, grazie alle ore di palestra che frequento, porto una terza di seno, bello sodo con un bel spacco tra le due mammele, la bocca carnosa, il naso un po’ pronunciato come mio padre, occhi verdi e capelli folti ricci e rossi, io sono molto trasgressiva, mi vesto sempre molto sexy, non esagerato, però dove passo gli uomini si girano, il sesso lo ho conosciuto a 16 anni con un mio coetaneo, lui si dichiarava un gran scopatore, ma non fu niente di piacevole, almeno per me, poi ho avuto altre avventure sempre più piacevoli, ad una festa di una mia amica sono stata presa anche da tre ragazzi insieme, li mi sono veramente divertita, ho avuto anche esperienze lesbo, molto piacevoli, ma la scopata più sconvolgente della mia vita è stata con un negro, un senegalese che studia alla facoltà di ingegneria con mio fratello, io avevo 17anni, e lui aveva un cazzo enorme e lo sapeva adoperare con vera maestria, lo abbiamo fatto nel suo appartamento, e per due ore mi ha fatto venire più di tre volte, ancora adesso ci troviamo per fare delle belle scopate mai niente di sentimentale, solo sesso puro. Comunque la storia più eccitante ve la racconto da adesso, iniziamo dalla settimana prima del mio 18esimmo compleanno, era in maggio, io compivo gli anni il 10, e quando una sera a tavola mia madre e mio padre mi chiesero cosa volevo per regalo, io non esitai, volevo la moto, già, perché mio padre fin da piccola mi ha sempre portato in giro con la sua moto, e adesso penso che la moto mi sia rimasta dentro di me, tanto mi piace, a quella richiesta mia madre obbiettò subito di brutto – Ma come? La moto? Ma ..ti rendi conto che potresti avere l’auto, è più sicura, e poi una ragazza in moto?- Io gli risposi un po’ contrariata – Mamma, che cazzo dici? Ma lo sai quante ragazze hanno la moto? Guarda che non siamo più come venti anni fa, e poi papà mi può insegnare lui ad andarci , no? – Io guardai mio padre supplichevole, lui non disse niente, sembrava un po’ impacciato, strano per lui, mia madre lo guardò e gli disse - Luigi , diglielo anche tu che è troppo pericoloso – Lui rispose immediato – Beh… pericolosa è anche l’auto, e poi mica gli dobbiamo prendere una mille da 130 cavalli – Mia madre lo guardò stupita, ora si metteva anche lui a complicare la storia, insomma per quella sera finì li, mio padre finito di mangiare andò sul divano, io lo seguii e mia madre sparecchiò la tavola, un po’ incazzata, io gli dissi a mio padre – Papà, che male c’è se voglio la moto? L’auto la posso comperare più avanti, ma adesso mi piacerebbe la moto – Lui mi accarezzò la testa, e mi rispose con un suo sorriso ammaliante – Non ti preoccupare, ci penso io a convincere la mamma, però mi prometti che decido io quale moto prendere – Io accettai felice, gli saltai addosso, sedendomi a gambe aperte sulle sue ginocchia , lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla fronte, lui mi ammirò tutta , indossavo un vestitino leggero con una gonna cortissima, e mio padre mi disse felice – Fra una settimana sarai maggiorenne, sei stupenda figlia mia, sei bella come tua madre – E mi baciò, castamente, sulle labbra, il che a me fecce l’effetto di un bacio passionale non paterno, mi staccai lentamente da lui fissandolo negli occhi, vedevo lui felice mentre in me cresceva un fuoco, mi alzai e andai in camera senza dire una parola, chiusa la porta dietro di me sentii il mio cuore battere forte per l’eccitazione provata da quel bacio per nulla paterno.

Dopo quell’episodio tra me e mio padre si instaurò un piccolo rapporto malizioso, cercavo spesso di mostrare a mio padre la sensualità che possedevo a volte iniziavo discorsi che poi finivano in argomenti hard, e lui per nulla scandalizzato ci stava, arrivammo perfino a confidarci le nostre fantasie personali che alla fine dei discorsi mi trovavo sempre più eccitata.
Finalmente arrivò il giorno del mio compleanno, ero tesissima perché in qualche modo speravo nel regalo che avevo chiesto e cosi fu, alle due del pomeriggio mio padre mi chiamò in officina quando arrivai li trovai mia madre e anche mio fratello, e poi arrivò mio padre in sella ad una Aprilia RS 250, mia madre era felice per me ma si raccomandò moltissimo che dovevo stare attenta, papà era stato molto bravo a convincerla, scese dalla moto mi diede il casco e mi disse – Ecco qua Mara, dai provala vediamo come guidi - Salii in sella mi infilai il casco, due smanettate di acceleratore inserii la prima e partii, era stupenda, feci il giro dell’isolato dove abitiamo, era un missile arrivai quasi a provare un orgasmo, tanto mi piaceva, quando tornai da loro spensi la moto e scesi, avevo quasi le lacrime agli occhi, li abbracciai tutti e tre e li ringraziai per il regalo.
Dopo aver mangiato il dolce papà mi chiese se volevo andare a fare un giro assieme a lui, ovviamente in moto, accettai ben volentieri, chiedemmo alla mamma se voleva venire con noi ma lei disse che doveva andare a fare le spese, cosi andammo solo io e lui, indossai un paio di jeans molto attillati e una t-shirt azzurra , anch’essa molto attillata, quando papà mi vide fece un fischio e disse – Sei una bellezza incredibile figliola, farai strage di centauri con un culletto cosi – Io risi, e mentre indossavo il casco gli dissi - Sai papà, ce né uno in particolare che mi piacerebbe, indovina chi è? – Intanto che lui saliva sulla sua Ducati mi rispose – Mi sa di conoscerlo questo mandrillo – E partimmo con le nostre rispettive moto, era piacevole correre assieme a lui mi, portò verso la campagna, su strade che potevi tirare un po’ la moto, dopo un’oretta che correvamo ci fermammo in mezzo un boschetto, un bel posto isolato, scendemmo dalle moto e lui si complimentò con me per la guida, mi disse – L’ho sempre saputo che anche tu come me hai nel sangue la moto – Io gli sorrisi e lo abbracciai e gli dissi - E io ho sempre saputo di avere un padre stupendo ma anche un complice con qui confidarmi – I nostri sguardi si incontrarono, eravamo ipnotizzati, era bellissimo, in quel momento lui non era più mio padre era un estraneo e io sentivo il fuoco crescere in me, mi mangiava con gli occhi e io gli dissi - Mio dio papà, quanto ti desidero – E avvicinammo reciprocamente le nostre labbra, all’inizio fu un bacio dolce amoroso, poi le nostre lingue si cercarono e li cominciammo a baciarci con vera passione e carica erotica , lui mi disse – Non so se sia la cosa giusta Mara, ma anche se sei mia figlia ti voglio, ti desidero da morire – Ci stendemmo per terra e mentre limonavamo lui intrufolò una mano sotto la mia t-shirt e cercò subito una mia tetta sotto il mio reggiseno, io non persi tempo, con una mano sentii la consistenza micidiale che aveva in mezzo alle gambe, cosi dopo un paio di minuti che ci lavoravamo cosi ci spogliammo del tutto, papà era bellissimo un fisico asciutto e muscoloso, con un cazzo superlativo almeno 25 cm , io dal canto mio sapevo di essere bella ma quando lui mi vide nuda disse - Tu sei l’ottava meraviglia del mondo figliola, sei stupenda e ancora adesso non riesco a crederci che io e te ci desideriamo follemente cosi - io gli presi una mano e gli dissi piena di gioia – Non c’è nulla di male se un padre ama sua figlia anche sessualmente, anche tu sei stupendo…ti voglio papà ti desidero infinitamente, sei tu il mio regalo più bello oggi – mi distesi sull’erba fresca, e aprii le gambe in modo che lui potesse ammirare la mia prugnetta senza peli, lui venne sopra di me, continuò a baciarmi e con la bocca cominciò a scivolare verso il mio ventre, lentamente facendomi venire i brividi, era bellissimo, e quando arrivò sul mio pube mi baciò fino al clitoride, con due dita mi aprì la fighetta e lentamente cominciò a leccarmi con leggerezza, ebbi subito una cascata di umori chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal godimento incestuoso che provavo in quel momento, sentivo tutta la voglia e la passione che usava mio padre con la lingua, comincia a mugolare e allo stesso tempo stringermi i capezzoli liberi con le dita, intanto lui mi alzava un po’ il bacino con le sue braccia muscolose e aprendomi di più le gambe mi leccava figa e culo, ormai ero tutta un brodo gemevo profondamente lo invitai a prendermi senza risparmiarsi – OOOh papà…oooh dio come sei bravo..ti voglio ..ti voglio dentro riempimi ti pregooo - Non si fece pregare si alzò in ginocchio portandosi con il suo cazzo maestosamente duro all’altezza della mia figa sbrodolante , menandoselo un po’ per caricarlo meglio appoggiò la capella rosso fuoco sulla mia vagina, e dopo averla strofinata abbondantemente mi infilzò lentamente, sentii l’asta turgida penetrarmi dentro era meravigliosa non finiva più, io tenevo la bocca spalancata e gli occhi chiusi mentre lui con le mani mi teneva le gambe aperte ed alzate, quando arrivò al fine corsa, cioè dentro fino alle palle, avevo la bellezza di 25cm abbondanti di carne pulsante e erano di mio padre, mio dio io e mio padre che scopavamo come amanti, ancora adesso solo a pensarci mi bagno tutta, restò fermo immobile per dieci secondi, un’eternità per me, poi lentamente iniziò a muovere il bacino avanti e indietro e io venni ululando di piacere infinito, quando sentì il mio grido di gioia papà iniziò pomparmi più forte arrivò alla fine che entrava e usciva completamente con il cazzo, ormai ero in sua balia cambiava ritmo spesso a volte mi pompava selvaggiamente per poi farlo con più delicatezza il tutto contornato dalle nostre lingue che si intrecciavano selvaggiamente.
Cambiammo posizione più volte, alla pecorina, e li ebbi il secondo orgasmo, alla sforbiciata, passionale e divertente, mi prese pure di traverso alzandomi una gamba, era fantastico senza fine, mi faceva godere come una vacca, era passata un’ora da quando avevamo aperto le danze e lui non dava segni di cedimento, anzi mi incitava con frasi tipo - Dai …dai bambina mia che sei fantastica, sei come la tua mamma, porca e passionale – Quando lui mi incitava cosi io mi scatenavo, gli avrò fatto almeno tre pompini per vedere se scaricava quelle palle maestose, ma alla fine era sempre lui a farmi venire fin che dopo il terzo orgasmo io gli salii sopra e li mentre mi impalavo e lo baciavo sentii che gli stavano cedendo le forze che trattenevano il suo orgasmo, e dopo un po’ mi scaraventò dentro un mare di sborra, grugnì per via dell’orgasmo, e rimase senza fiato, io gli dissi in quel momento – OOOH SIII papà… sei magnifico, vieni, vieni amore mio, senti come la tua bambina accoglie il tuo seme….o dio quanto ti amo – Mi distesi su di lui sfinita ,come lui del resto, lui si aggitò subito e mi disse – Mio dio Mara… ti ho messo incinta.. - Io gli risposi che non doveva preoccuparsi, perché prendevo la pillola da un po’ di tempo, visto che a me piacciono i cazzi senza giubbotti di salvataggio. Dopo esserci coccolati a vicenda e sbaccuchiati io gli dissi – Adesso non pensare che sia finita qui, da oggi per noi due comincia un’altra vita, appena si può la mia razzione di cazzo paterno la voglio,intesi? - Papà si mise a ridere e mi leccò le labbra – Certo amore, Anche se sei mia figlia vedrai cosa ti farà il tuo papà, e poi hai ancora molto da imparare – Io lo guardai accigliata e gli chiesi – E …che cosa dovrei ancora imparare secondo te ? – Lui allungò una mano sul mio sedere e con la punta dell’indice entrò appena, appena, dentro il mio culetto e disse – Vedrai Mara.. vedrai come sarà bravo il tuo papà – e mi baciò appassionatamente sulla bocca.

Da quel pomeriggio iniziò davvero tra me e mio padre qualcosa di selvaggio e fantastico, già la mattina dopo approfittando che lui era a casa mia madre era andata a fare il suo tour di negozi e mio fratello non c’era, ebbi l’opportunità di fare un altro incontro sessuale con mio padre, fu ancora più selvaggio del giorno prima e oltre tutto lui ebbe l’opportunità di constatare che il culetto della sua figliola non era per niente vergine, anzi molto accogliente, quello che non cambiò trame e lui è che prima di farlo venire ce ne vuole, ma penso che con il tempo……..

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