mi ha sempre eccitato farmi raccontare da mia moglie le sue avventure da ragazza...le pomiciate con i primi fidanzatini e poi la scoperta del sesso vero con il giovane professore al liceo... era un siculo molto focoso, giovane e sposato, che tornava dalla moglie e dal figlio piccolissimo solo per le vacanze; qui invece approfittava delle allieve e delle colleghe. A quella ragazzina insegnò tutto e a me piaceva ascoltare i racconti particolareggiati del suo apprendistato, e dopo questi racconti finivamo sempre per fare all'amore in modo scatenato.
L'estate dopo la maturità lei andò con un'amica in montagna, in una piccola pensioncina di un piccolo paese. Poche stanze affittate da una famiglia del posto, composta da padre, madre e due figli, che immediatamente iniziarono a insidiare le due ragazze. Le quali non chiedevano di meglio. E fu così che il più giovane - che aveva tre anni più di loro - faceva venire quella che oggi è mia moglie nella sua stanza, mentre l'altro - di due anni più anziano del fratello - scivolava nella stanza con l'amica. E così ogni notte. I proprietari se ne accorsero perfettamente, ma gli andava bene che i due figli maschi sfogassero le loro esuberanze sessuali con le due studentesse... e loro due furono ben contente di farsi i due giovani e vogliosi contadini, vigorosi e ben dotati...
Fu un'estate indimenticabile, tanto che tornarono anche per le feste di Natale e poi anche un paio di giorni a Pasqua... quindi ci fu un'altra vacanza estiva (oramai erano iscritte all'università) in cui i giovanotti dal cazzo sempre duro ebbero modo di sfogare in tutti i modi i propri bollori, con grande soddisfazione propria e delle due fanciulle.
Dopo tanti anni, mia moglie quando mi descriveva queste avventure in ogni particolare, ancora si bagnava tutta parlando del cazzo di Tonino e di come lui fosse sempre pronto a possederla in bocca, in fica e anche in culo. Non occorre che spieghi quanto me lo facesse tirare... me la immaginavo con questo ragazzone alto e grosso, nerchiatissimo e tanto arrapato, e finivo per possederla senza ritegno.
Poco dopo il matrimonio l'avevo convinta a venire con me in un campo naturista in Croazia. mi piaceva vederla nuda e offerta agli sguardi vogliosi di tanti maschie alla sera a letto commentavamo gli uomini il cui aspetto e la cui dotazione lei aveva più apprezzato oppure quelli che l'avevano osservata di più o che magari avevano osato qualche approccio più o meno stuzzicante. Erano discorsi molto eccitanti, erano il pepe del nostro rapporto, e finivano ogni sera con una trombata.
Una mattina, seduti al chiosco sulla spiaggia, sotto l'ombrellone, notai un uomo alto e grosso, steso non lontano, all'incirca della nostra età, muscoloso, pelosetto, con un filo di pancia e un notevole battacchio, che osservava mia moglie, non le staccava gli occhi di dosso. A un certo punto si alzò, ovviamente del tutto nudo, avvicinandosi lentamente al nostro tavolino, qui si fermò:
"Chiedo scusa, ma forse lei si chiama Lalla?"
Mia moglie si girò di scatto e un sorrisone le illuminò il volto: "Toninooo!"
Lo abbracciò con grande spontaneità e lo baciò sulle guance e pure lui fece altrettanto. Notai che i seni nudi di lei avevano sfiorato lo stomaco dell'uomo.
Lo invitammo a sedere con noi e mi spiegarono entrambi che si erano conosciuti da ragazzi, io finsi di non sapere nulla e loro presero a ricordare quelle belli estati, le montagne, la pensioncina, i genitori, il fratello, l'amica... Tonino raccontò che si era sposato e aveva una figlia, ma poi si era separato ed ora viveva da solo e amava venire lì al camping naturista con il suo camper... mentre raccontava tutto questo guardava spudoratamente il corpo di mia moglie, coperto solo da un fazzoletto molto trasparente annodato attorno ai fianchi che copriva a malapena la fica e le chiappe... mentre lei lanciava di sottecchi occhiate interessate al notevole cazzo del maschio, che aveva solo posato un asciugamano per sedersi. Già da floscio aveva una buona misura, ma ora mi sembrava leggermente più rigonfio, salsiccioso, insomma un gran bel manico, con delle palle grosse e pelose. Capivo l'interesse di mia moglie.
Lo invitammo a mangiare con noi e durante il pranzo mi accorsi che, sotto al tavolo, il ginocchio di lui sfiorava quello di Lalla, sempre più insistentemente; a un certo punto la sua mano sinistra scomparve sotto al tavolo... ero certo che accarezzasse la gamba di lei. Mi alzai per andare a prendere da bere e vidi che il suo uccello si era notevolmente gonfiato. Tornai piano al tavolo, in modo da lasciarli soli a lungo. Li ritrovai sorridenti e vidi che i capezzoli di mia moglie erano ritti, duri... pensai che lui avesse approfittato per allungare la mano sotto al tavolo a toccarle la fichetta. Dopo un poco proposi che ci stendessimo al sole e mentre lui andò a prendere il suo telo per metterlo accanto ai nostri, Lalla si tolse il minipareo, esibendo le chiappe sode e la fica gonfia. Lui arrivò e la trovò così, tutta nuda e con le cosce appena appena aperte a lasciar vedere la patata dalle labbra rosee, Stese l'asciugamano accanto a lei, il suo cazzo era chiaramente barzotto, anzi decisamente gonfio. E pure il mio iniziava a gonfiarsi... Passò un po' di tempo e mia moglie propose di fare una nuotata, Tonino accettò con entusiasmo ma io dissi che sarei rimasto lì, ero impigrito... loro andarono in acqua... il manico di lui non pendeva più, ma stava quasi ritto... li vidi tuffarsi... giocavano in acqua, scherzavano ridendo... finchè Lalla uscì dall'acqua e venne a prendere il materassino gonfiabile... io le dissi che avrei dormicchiato .
Invece li osservavo da lontano, appoggiati con le braccia al materassino, anzi con un braccio solo... potevo immaginare che lui la toccasse, le palpasse la fica e lei gli prendesse in mano quel cazzo gonfio, menandoglielo... già solo sospettando che facessero così ebbi una erezione. Vidi che si allontavano sulla destra, verso la parte del campeggio, poi degli arbusti me li nascosero alla vista... Non facevo che guardare l'orologio, il tempo passava e loro non si vedevano... cazzo:, venti minuti, cazzo: mezz'ora, cazzo: un'ora, mmmmm...eccoli, finalmente... uscirono dall'acqua, lui portava il materassino... il bastone pendeva floscio, ero certo che mia moglie si era fatta sbattere da quel toro, glielo aveva succhiato, lui l'aveva buttata a terra possedendola, affondando il suo grosso cazzone da contadino nella fichetta di lei, e sapevo quanto alla mia mogliettina ingorda piacesse prenderlo alla pecorina, magari anche se lo era fatto mettere nel culo quella porca.
Finsi di aver dormito..."Mammamia, quanto sono stanca, abbiamo fatto una nuotata lunghissima! Meno male che avevo preso il materassino!" Mi prendeva pure per il culo: ipocrita!
restammo in spiaggia fin quasi al tramonto...
.Alla sera decidemmo di andare a cena tutti e tre in un grill sul mare. Noi uomini in shorts e maglietta, la mia Lalla invece aveva indossato un abitino bianco con le spalline e molto corto, aderentissimo; sotto non aveva nulla e si vedeva...trovavo che era molto più arrapante così che tutta nuda e - da come la guardava - capivo che anche Tonino lo pensava... bevemmo parecchio, lui la invitò a ballare e la stringeva stretta, le si strofinava addosso, lei lo lasciava fare e anzi si muoveva languidamente e mi sorrideva mentre si dava da fare per eccitare ancora di più quel maschio porco che non aveva certo bisogno di incitamenti, anzi ... quando tornavano al tavolo a bere lui doveva avere notato la mia inequivocabile erezione
e tornando in pista la stringeva ancora di più, baciandola sul collo e leccandoglielo.
Era tardissimo quando andammo via dal grill, non potevo non notare i capezzoloni di Lalla, durissimi, che sembrava volessero bucare il tessuto leggero dell'abitino, nè il pacco del maschio che invece sembrava dovesse far scoppiare gli shorts...eravamo tutti brilli... lungo la strada , piuttosto buia, mia moglie camminava in mezzo a noi, io la tenevo per le spalle, mentre lui la stringeva per la vita, ma ben presto mi accorsi che le aveva messo la manona sulle chiappe e gliele accarezzava... oddio quanto mi eccitava questa situazione...
Arrivati al nostro bungalow, mentre cercavo la chiave per aprire, si diedero il bacio della buonanotte, slinguandosi oscenamente davanti a me, tanto che il porco prese a palparle oscenamente le tette... io, fingendo di non vedere, proposi di bere ancora qualcosa prima di lasciarci... entrammo...
Era un monolocale, vano cucina con divanetto e lettone matrimoniale, grande portafinestra su un'ampia terrazzona... mentre loro cercavano la bottiglia ed i bicchieri, io andai a sistemarmi sulla sdraio del terrazzo e finsi di dormire, mentre lei posava il bicchierino sul tavolo accanto a me e tornava sul divanetto, accanto a lui...
"Dorme?"
"Sììì""Dài, succhiamelo!"
"Non ti è bastato questo pomeriggio?"
"Neanche a te vero? Mentre ballavamo ti strusciavi come una cagna contro il mio cazzo! lo vuoi di nuovo, eh?"
"Sì lo voglio ancora, tutto, mmm... ma parla piano, non voglio che si svegli""
"E allora? Vedrebbe che sto chiavando quella troia di sua moglie... questa bella fichetta l'hai data prima a me che a tuo marito, e anche il buco del culo, eheheh!"
"Ahh, dopo tanti anni mi hai fatto godere come una porca, di nuovo..."
"Ti piace il mio cazzo vero? dillo che ti piace quando te lo sbatto alla pecorina, come una vacca!"
"Si mi fa impazzire il tuo cazzone... toro, sei il mio toro, non ti ho mai dimenticato"
"Dài puttana, sali sopra, impalati...!"
In silenzio, dalla terrazza, li guardavo mentre lui le sfilava dalla testa il vestitino bianco--- lei era li, nuda, che si sistemava sopra il grosso cazzone di Tonino puntato contro la sua bella fichetta... si abbassava lentamente facendolo penetrare dentro e lui la palpava con quelle larghe manone, le strizzava le belle tette, le torceva i capezzoli svettanti... mentre cavalcava il suo ritrovato amante mia moglie mugugnava, sibilava, ansimava, per quanto si sforzasse non riusciva a godere in silenzio...
io mi ero calato gli shorts e mi masturbavo guardandoli nel buio, illuminati da un po' di luna e dal riflesso di un lampione del vialetto..
."Puttana! sei tutta bagnata, ti piace ah, farti sbattere!"
"Chiavami, riempimi tutta. sborrami dentro...!"
"Eccomi troia, eccomi che vengo, ti inondo, mmm"
"Lo sento tutto, stupendooo... schizzami ssììì !"
Vedevo il corpo di mia moglie sussultare, poi ergersi e infine abbandonarsi contro l'uomo, che leccava le sue tette, dopo averle sborrato nella fica... restarono così, abbracciati, il cazzo di Tonino a lungo nella fica di mia moglie... ansimavano..
.Lui bevve un altro bicchierino, poi la spinse sul lettone... guardò verso la terrazza e mi vide con gli shorts attorno alle caviglie e il cazzo duro in mano... capì al volo la situazione e si mise a parlare a voce più alta... mia moglie era stesa sul letto, le gambe divaricate..
."Quanto sei bella, sei ancora più bella, ora sei una vera femmina, voglio leccarti tutta..."
"Mmm, sììì, dimmelo ancora, dimmelo"
"Voglio leccarti questa bella fica gocciolante e morderti i capezzoli e sfondarti il culo, puttanona"
"Fallo, stallone, fallo, sono tutta tua, come allora...!"
Li vedevo a malapena, lui che le brancicava le tettone e affondava la testa fra le cosce spalancate, leccando rumorosamente la patata di mia moglie mentre lei sospirava e mugolava senza ritegno...
si erano dimenticati completamente di me.per loro io non esistevo, ma intanto avevo ripreso a menarmelo...
Dopo averla leccata per un tempo infinito, lui si spinse a cavalcioni del suo busto e le piazzò il grosso cazzo fra le tettone, lei fu pronta a stringerlo mentre lui iniziò ad andare avanti e indietro... oramai ululavano tutti e due, bestialmente..
.Ma compresi cosa volesse fare lui, quando scivolò indietro e sollevò le gambe di mia moglie, tenendola per le caviglie..
."Sììì, amore nel culo ! Spaccamelo, sfondami! Inculami bestia!"
"Troiona, ti è sempre piaciuto prenderlo in culo, ah?"
"Sììì tutto tutto.... ahhh.... è enorme!"
"Tutto tuo, troiona... Ti sfondooo, ti sventrooo!"
"SSììì, cossìììììììììììììì!!!"
Io avevo già sborrato sulla mia pancia mentre il manzo schizzava nell'ano di mia moglie... avevo goduto come mai prima...
anzi, avevamo goduto tutti e tre, ne ero certo...
mentre il bestione si abbandonava esausto sul corpo nudo di mia moglie, anch'io mi addomentai sulla sdraio...
era quasi mattina e faceva un po' fresco quando andai sul letto accanto a loro e mi riaddomentai...
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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