Ormai sfiduciato da mesi di vana attesa, controllai la casella postale che avevo aperto appositamente per quell'annuncio.
Era da più o meno una settimana che non l'aprivo, ed era piena di spam. Procedetti all'eliminazione della posta indesiderata, dopodichè rimasero tre e.mail, tutte risposte all'annuncio.
Tanto ero rassegnato, le aprii disilluso di trovare qualcosa di diverso dalle solite proposte mercenarie o insulti e sfottò, per il carattere particolare della mia ricerca:
"Cerco una coppia con lui bisex, per prima esperienza da passivo. Tassativa presenza di lei, partecipativa, attiva e/o passiva, oppure contemplatrice e regista".
Aprii la prima: "Siamo una coppia perversa di Milano, lui 43 anni, palestrato e dotato, lei 36, amante biancheria sexy e tacchi a spillo, se vuoi possiamo raggiungerti in qualsiasi luogo, ma devi essere molto generoso."
La seconda: "Ciao, sono Marco di Roma, ho 35anni, sono completamente depilato e ho un gran cazzone. Se trovi una donna, potrei fare io la parte del bisex attivo."
Infine la terza. "Ciao, siamo Lisa e Luca, abbiamo 31 anni io e 35 Luca. Pratichiamo normalmente lo scambio di coppie, raramente incontriamo singole bisex. Dopo lunghe insistenze sono riuscita a convincere Luca ad incontrare un ragazzo bisex, per esaudire il mio desiderio di vederlo in azione con un altro uomo, ha accettato di esere solamente attivo.
Samo di Firenze e possiamo ospitare, ma esigiamo certificazione di negatività HIV, preferendo poter giocare liberamente, senza limiti e preoccupazioni.
Se interessato rispondi con contatto telefonico ed eventuali istruzioni per contattarti nel rispetto della tua privacy.
Altrettanto faremo noi, allegando nostre foto.
Un bacio, Lisa."
Fui colto completamente di sorpresa, dopo tanto tempo, finalmente una risposta concreta, e di una coppia che rispondeva completamente ai requistiti che cercavo, perdipiù della mia stessa città.
Fui colto dall'emozione, sentii aumentare l'intensità dei battiti del cuore, e rilessi con bramosia l'intera posta.
Non riuscivo più a ragionare e rimasi molto tempo con quella mail sul monitor a pensare come rispondere, nel timore di fare una mossa falsa e compromettere il tutto.
Risposi nella maniera più semplice:
"Ciao Lisa,
sarei ben felice di poter incontrare te e il tuo compagno Luca, sono un donatore di sangue regolare, quindi non avrò alcun problema a procurarmi il certificato.
Sono disponibile tutti i pomeriggi feriali, preferirei essere contattato la mattina."
Chiusi la posta con i saluti e il numero di cellulare.
La risposta non tardò molto, la sera stessa Lisa rispose, ma io non la potetti visualizzare che il giorno successivo.
Mi confermava il loro interessamento e l'istruzione di ricontattarLa non appena fossi in possesso del certificato, allegando alcune foto di entrambi, da soli o in azione anche con altre persone.
Risposi immediatamente per manifestarLe il mio gradimento per le foto inviate, che confermavano, oltre la gran bellezza e sensualità di lei, la loro totale disinibizione.
Il giorno seguente mi recai al centro sangue per effettuare una donazione e richiedere un esame completo urgente.
Qualche giorno dopo potetti ritirare il risultato e contattai ancora Lisa, con una posta elettronica.
Passarono solamente 25 minuti dall'invio, che squillò il cellulare.
"Ciao, sono Lisa. Ho ricevuto la tua posta e non volevo perdere tempo. Sai, ho una gran voglia di vedervi in azione. Poi, non vorrei che Luca ci ripensasse."
Non sapevo che dire, così riprese lei: "Io pensavo che ci si poteva vedere domani pomeriggio, sei libero?"
Esitai qualche secondo, poi risposi: "Si, domani pomeriggio a me sta bene."
"Davvero? Sono contenta, allora vieni da noi, a che ora facciamo?"
"Non sò, in che zona abitate?"
"Vicino a piazza Tasso, sai dov'è?"
"Si, posso essere da voi alle quattro, se a voi va bene."
"Va benissimo, allora ci vediamo domani, chiamami quando sei in piazza, ti vengo a prendere"
"Allora ci vediamo domani, piazza Tasso alle quattro, ti chiamo appena arrivo."
"Mi raccomando, non mi deludere, non sai da quant'è che aspetto,"
"Non ti preoccupare, non mancherò!".
Arrivai sul luogo dell'appuntamento con una decina di minuti di anticipo, nervosamente emozionato aspettai qualche minuto prima di chiamare.
Complimentandosi per la puntualità, disse se potevo raggiungerli da solo, istruendomi come trovare la loro casa.
Salii le strette scale in pietra serena, fino al pianerottolo del secondo piano, scostai la porta chiedendo il permesso di entrare.
"Vieni, vieni. Chiudi la porta!"
Ero completamente imbarazzato, quando varcai qualle porta, che dava direttamente su un soggiorno, dove, davanti a una grande libreria che occupava tutta la parete, semi-sdraiati su un divano-letto aperto, sul quale era posato un telo colorato, si trovavano, uno a fianco all'altro, Lisa e Luca.
Le foto corrispondevano, Lei longilinea, lunghi capelli castano scuro, quasi neri, top di pizzo nero, minigonna bordeaux e sandali neri, con tacco alto ma largo (particolare che mi colpì negativamente, essendo, per me, il tacco a spillo un vero feticcio); Luca, ciabattine infradito ai piedi, jeans, e maglia di cotone aderentissima, ad evidenziare la muscolatura da palestrato, aria piuttosto severa e sorriso ironicamente soggiogante.
Fu lui a invitarmi a sedere nella poltrona di fronte al loro; lo feci dopo aver passato a Lisa un mazzo di fiori e il risultato delle analisi del sangue.
"Che carino, non trovi?"
Lui la guardò con aria poco convinta, poi si rivolse a me.
"Ma te sei finocchio?"
Sorrisi: "No, ti assicuro che non mi piacciono gli uomini. Sembra strano, ma ho solamente voglia di ... sono attratto dall'idea di spompinare e di essere sodomizzato, sentire che sapore ha, cosa si prova ad averlo in bocca e di dietro.Ttutto qua, ma mi piacciono le donne, per questo ho bisogno che ci sia anche lei con noi, altrimenti, sono sicuro che non ce la farei. Già sarà difficile."
"Oh, se non vuoi, a me va bene!", affermò immediatamente lui.
"Eh no, me lo avevi promesso. Dopotutto io ti ho sempre accontentato. Adesso ti chiedo solamente di fare con lui quello che normalmente fai con me e le altre donne!".
Capii che lui non era poi così convinto. Lei cercò di ammansirlo e convincerlo defitivamente facendogli qualche moina.
Assistetti disorientato a una decina di minuti di baci più o meno casti, strusciamenti vari, mani di lui che scoprivano le cosce di lei, palpeggiamenti del culo e dei seni, mentre la mano di lei si poggiava tra le gambe di lui, apriva la cerniera e ne tirava fuori il contenuto, massaggiandolo e portandolo alla erezione.
Fui rapito da quella visione, non era lunghissimo, ma sicuramente superiore alla media, proporzionato in lunghezza, con una bellissima cappella cuneiforme. Ne fui completamente eccitatato dall'idea di poterlo prendere in bocca, ma leggermente spaventato dalle dimensioni, quando pensai alla penetrazione posteriore.
Quando lui sembrava ammansito, Lisa volse gli occhi verso di me, si accorse di quanto ero eccitato e attento al membro di Luca. Con un semplice movimento degli occhi mi invitò a farmi sotto, indirizzando il pene verso di me.
Non mi feci pregare, mi inginocchiai ai piedi di Luca, portai la bocca all'altezza del suo cappellone e mentre lei lo teneva dritto verso di me, lo ingoiai in un sol boccone.
Lo sentii riemprirmi il palato, quasi affogarmi, mi ritrassi, portandolo alle labbra e ciucciuarlo come un ghiacciolo. Ero avidamente curioso di sentirne il sapore. Poi mi abbassai e cominciai con lunghe leccate, interrotte dai pantoloni che ancora avvolgevano la parte inferiore e i genitali.
Istintivamente li afferrai per la cinta e glieli sfilai.
Quello che mi sembrava già un discreto membro, a vederlo nella sua interezza, con i due enormi testicoli, completamente depilati, mi dette l'impressione di essere ancora più grande e possente, ma di una prefezione unica che non potette che aumentare la mia brama di succhiarlo e ingoiarlo.
Lo strappai dalla mano di Lisa e mi ci ributtai sopra con foga.
Lei si ritrasse a lato, mentre potevo sentire tutto l'imbarazzo di lui, nel posare delicatamente le mani sulla mia testa e le spalle, per poi ritrarle subito.
Cercò di sdrammatizzare con una battuta: "Però, ne avevi di voglia!".
Mi fermai un attimo per rispondergli con un breve sorriso, ma immediatamente mi rigettai sul suo possente attrezzo.
L'eccitazione e l'emozione era talmente grande, che mi gettai con troppa foga nel mio compito, impegnato ad eseguire i movimenti meccanicamente, eccitandomi più per le mie fantasie che non per la situazione.
Sentii la mano di Lisa accarezzarmi la testa, mentre si chinava verso di me; "Piano, vai più piano, così lo consumi!"
Mi fece sollevare la testa, spostò il pene di Luca e sollevò la sacca dei testicoli e mi invitò a leccarli.
Feci come lei mi indicò. Lentamente cominciai a passare la mia lingua sui coglioni di Luca, completamente glabri.
Lentamente riuscivo a concentrarmi sulla piacevole senzazione di sentire quella rugosa pelle aderire alla mia lingua, lasciandosi stirare da essa; la piacevole sensazione di sollevarne i testicoli, per poi avvolgerli completamente con le labbra e succhiarli, mentre la zona inguinale di Luca viene percosse da breve e intense vibrazioni e il suo poderoso pene si solleva e mi ricade sul viso come una frusta; lasciarle scivolare dalla bocca per raccoglierle nel palmo di uma mano e massagiarle vigorosamente; con la lingua scivolare lungo il turgido membro, infilandosi nell'intercapedine della cappella, con l'altra mano avvolgerlo per la circonferenza e sentirlo pulsare, mentre lo colpisco con piccoli colpetti della punta della lingua. Avvolgere e succhiarne la punta, assaporandone le prime gocce di piacere che rilascia, aiutandolo col movimento longitudinale della mano. Infine ingoiarlo, un poco alla volta, con lenti movimenti oscillatori, sentirlo tutto dentro fino a toccarti la gola, lasciandomi andare a movimenti più rapidi e bramosi.
Non riuscivo più a staccarmi dal suo splendido cazzo, neanche quando si alzò in piedi levandosi la maglia.
Sentii la mano di lei passargli da dietro, sotto le gambe e afferrare la sacca dei testicoli, massaggiandogliela.
Girai lo sguardo verso di lei, incrociando il suo sguardo curioso e divertito, accompagnato da un bellissimo sorriso di incoraggiamento. Osservai che con l'altra mano, stringeva la mano di Luca, che silenzioso si sottoponeva al mio trattamento.
Fui colto dal dubbio che la cosa non fosse da lui gradita, così mi fermai e alzai lo sguardo verso di lui, in cerca di conferme.
Senza manifestare alcuna emozione, mi afferrò la testa e la riportò tra le sue gambe: "Continua, non stai andando male".
Non aspettavo altro, togliendomi la camicia ripresi a lavorare ora pompandoglielo ora leccandeglielo, ora segandolo, sempre sotto lo sguardo attento di Lisa, che nel frattempo si era appoggiata sul fianco del divano, sollevandosi la gonna e infilando una mano sotto la mutandina.
Non ho idea di quanto tempo fosse passato, quando esausto sollevai la testa e guardai prima Lisa, poi Luca.
Lisa intuii e chiesa a Luca di portarmi un bicchiere d'acqua; nel frattempo mi fece accomodare al centro del divano-letto, sfilandomi i pantaloni e le mutande.
Poi si infilò tra le mie gambe e prese a palpeggiarmi i testicoli e il pene, provocandomi una immediata erezione, poi abbassò il tiro e con le dita giocherellò con il buchino posteriore.
Si divertiva ad allargarlo e infilarci dapprima un dito, poi un altro e un altro ancora.
Luca mi passò il bicchiere e sorseggiando una lattina di birra, chiese a Lisa se volesse qualcosa anche Lei.
"No grazie, tienimelo ancora impegnato con la bocca, mentre te lo preparo, sai è verginello."
Luca si portò sopra di me, poggiò le ginocchia lungo i miei fianchi, poi si lasciò cadere in avanti appoggiandosi allo schienale del divano dietro di me, portando la sua zona inguinale all'altezza della mia bocca.
Afferrai il suo cazzo con la mano e segandolo lentamente, ne appoggiai la punta sulle labbra e la massaggiai con lenti movimenti circolari della lingua.
Lisa si allungò verso la libreria per prendere alcun oggetti, per poi tornare tra le mie gambe.
Sentii un liquido colarmi tra le natiche, e le dita di Lisa che lo spargevano furoi e dentro la cavità anale, lubrificandola e preparandola ad accogliere i giocattoli di gomma che aveva predisposto per allenarla ad essere penetrata dal calibro di Luca.
Con delicatezza appoggiò la punta di un piccolo plug, infilandolo all'interno lentamente, senza provocare in me particolari sensazioni, nè di piacere nè di dolore.
"Tutto bene?"
Al mio annuire, estrasse l'oggetto, per poi appoggiarne uno di maggiori dimensioni, che scivolò senza problemi fino alla metà, quando il diametro cominciava ad essere più consistente.
Istintivamente strinsi le natiche. Con uno schiaffo sulla coscia, Lisa mi invitò a rilassarmi, e rotandolo, con lenti movimenti in avanti e dietro, riuscì a farlo entrare tutto.
Dal mugulato che ne conseguì, sembrava soddisfatta della cosa.
Lentamente sfilò il secondo plug.
Ormai non riuscivo più a concentrarmi sul pene di Luca, e smisi di leccaglierlo, pur tenendolo stretto con la mano e segandolo lentamente, la mia attenzione era tutta rivolta al mio posteriore e al trattamento al quale era sottoposto.
Lisa appoggiò un nuovo oggetto, non più appuntito e conico come un plug, ma con lapunta leggermente stondata.
Allargò il buco con le dita e spinse lentamente l'oggetto al suo interno. Probabilmente per la forma, questa volta provai un leggero dolore mentre questo oggetto mi penetrava.
Nonostante ne avessi dentro già una buona parte, sentivo che Lisa ne spingeva ancora, fino a sentirmelo arrivare al ventre.
D'improvviso sparì la sensazione di dolore e sentii avanzare una sensazione di piacere, mentre Lisa lo riportava fuori lentamente, per poi di nuovo infirlarlo tutto dentro.
Continuò con movimenti leggermente più veloci.
Superato l'iniziale imbarazzo mi lasciai sovrastare dal godimento che quel movimento mi procurava. Mi lasciai andare a mugugli di piacere, mentre la mano sul cazzo di Luca seguiva il ritmo del fallo in gomma che mi stava pompando il culo.
"Adesso tocca a te Luca, mi sembra pronto, gli ho infilato un 22cm!".
Luca scivolò in mezzo alle mie gambe, le sollevò appoggiandole sui suoi pettorali, metre Lisa, scostatasi di lato, appoggiò la cappella del suo pene all'altezza del mio buco. Poi si sedette sulla spalliera del divano, sopra la mia testa.
Luca mi afferrò con energia e mi spinse verso di lui, mentre con un colpo di anca affondò brutalmente il suo grosso membro dentro il mio culo.
Un dolore lancinante mi fece gridare. Lisa redarguì Luca, ma ormai gran parte del suo cazzo era già dentro di me, con un sol colpo.
Lui si scusò, con lei.
Poi continuò ad affondarlo per tutta la sua lunghezza, ritranendone e riaffondandolo poco a poco.
Stordito dal dolore non mi preoccupai più di tanto di quel che stava facendo, fino a quando i movimenti si fecero più estesi e intensi.
Allora cominciai a sentire il cappellone colpirmi il basso ventre, la verga accarezzarmi la prostata e non mi curai più del dolore, ma cominciai a gemere come una troia.
Era in totale balia del piacere, ebbi un erezione e mi si appannarono gli occhi.
Sotto i colpi di Luca curvai la schiena e gettai la testa all'indietro. Sopra di me, Lisa si era liberata delle mutandine per affondare e muovere vigorsamente le dita all'interno della sua fica rasata.
"Giralo Luca, mettilo a pecora!"
Mentre Luca mi posizionava come da lei richiesto, Lisa scivolò dalla spalliera e allargò le gambe ai lati della mia testa.
La sua fica era completamente slargata e bagnata.
Con una mano mi afferrò per i capelli e mi spinse la faccia verso si essa. Luca si portò con i piedi sul divano-letto, piegando le ginocchia e appoggiandosi con le mani sulle mie spalle, affondandomi tra le gambe di Lisa, riprese a pomparmi il culo, con maggior vigore.
In quella posizione sentivo la grossa cappella affondare ancor di più dentro di me, e il buco del culo allargarsi a dismisura per accogliere tutto il diametro della grossa verga che finalmente riusciva a penetrare completamente.
Questo mentre Lisa si lasciava andare a copiosi orgasmi, aiutando il movimento di Luca, tenendomi allargate le chiappe con le mani.
Esausto portai una mano tra le mie gambe e lo fermai.
Poi mi distesi sulla schiena, ansimante di stanchezza e di piacere,con il cazzo ancora eretto.
Lisa scese dal divano e si pose in piedi davanti a me. Luca si mise dietro di Lei e la fece piegare sui fianchi, per poi penetrarle la fica con profondi e vigorosi affondi, mentre lei mi segava il cazzo.
La mia attenzione ricadde sul pene di Luca che pompava la fica di Lisa. Vedevo quell'enorme verga entrare nella cavità di lei e richiamai alla mente l'immagine di quando violava la mia cavità anale e esplosi in un copioso orgasmo, il cui getto coprì il viso di Lisa, mentre la sua mano si ricopriva dei gettiti successivi.
Lisa si sfilò da Luca e si sedette accanto a me, prese Luca per il pene con un mano, mentre con l'altra mi sollevò il busto ponendomi seduto accanto a Lei e davanti a Luca.
"Adesso tocca a Luca", disse porgendomi verso la bocca il cazzo di Luca.
Mentre lei lo segava io gli pompavo cappella, intrisa degli umori di Lisa. Poi fu Lisa ad ingoiare il membro, lasciando a me il compito di succhiare le palle.
Sentimmo il ventre di Luca vibrare, allora Lisa cominciò a pompare più forte.
Lo sfilò un attimo primo che Luca si lasciasse in un lungo getto di sperma che si spalmò sulle nostre faccie, riempendo le nostre avide bocche aperte.
Cademmo sfiniti sul divano, mentre Luca si recava in bagno a ripulirsi.
Rimanemmo sdraiati sul divano-letto a guardarci in silenzio, fino a quando Luca ci interruppe: "Andiamo puttanelle, vi porto a cena fuori!"
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17 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101218
2
11 anni fa
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97430
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17 anni fa
valerio,
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