Barbara è una ragazza dolce e delicata, fresca come una piccola ragazzina, non ostante abbia già superato i venticinque anni. La sua freschezza la fa apparire ingenua, a volte, quasi immatura; e forse, in qualcosa, lo è veramente, non avendo avuto tante storie su cui crescere. Sono diversi anni ormai che ci diamo l'un l'altra tutto ciò che possiamo, vivendo in una specie di nicchia ricavata nel mondo che ci circonda e che abbiamo sempre lasciato fuori. Certo, lei ha le sue amicizie e io le mie; esce spesso senza di me, specie ora che finalmente ha trovato il suo primo lavoro; ma non ha mai avuto neanche la più pallida idea di cosa significhi "avere voglia di tradire". Io invece sì, e ci sono stato vicino diverse volte, ma l'amore e il rispetto che provo per lei mi ha sempre frenato, ponendola al centro assoluto del mio universo sessuale. Stasera lei deve uscire con le sue amiche, e io ne approfitto per ficcarmi in macchina di Massimo, insieme a Stefano e Marco, i tre amici con cui ogni tanto mi diverto a fare finta di essere single, andando nelle discoteche dei paraggi a collezionare finti appuntamenti a cui, poi, non mi reco mai. Loro tre, invece, non si fanno molti scrupoli, e cercano di portarsi a letto ogni fichettina che dia loro un po' di confidenza.
-Allora, la tua donna dov'è, stasera?- mi fa ridendo Stefano, -A caccia di una buona scopata?-
-Ma piantala, idiota! Non è proprio il tipo, lei..-
-Non ne sarei tanto sicuro!- interviene Marco, - Non puoi mai sapere cosa gira per la testa alle donne!-
-Si, ecco lui. Ma smettetela di fare i cretini! Che cosa ne potete sapere voi ? A voi basta cambiare posto dove mettere l'uccello una volta ogni tanto, non venitemi a dire che conoscete le donne..- Mi squilla il telefonino, e sul display appare il nome di Barbara.
-Pronto, ciao Tesoro, che c'è?!-
-Niente di particolare- mi risponde lei, con un tono piuttosto infelice, -Che fai?-
-Beh, sto andando al Deep Skin insieme a Stefano, Massimo e Marco. Andiamo a ballare. E tu?-
-Io niente. Mi ha telefonato Francesca e mi ha detto che non potevano uscire né lei né Silvia, stasera. Così adesso sono ancora qui in ufficio, perché abbiamo fatto tardi, e dovrò chiamare un taxi, per tornare a casa..-
-No, aspetta, veniamo noi a prenderti, dài!-
-No, lascia stare. Mi spiace farvi venire qua...-
-Non ci pensare nemmeno! Aspettami lì- e riattacco.
-Che palle!- mi apostrofa subito Massimo.
-Davvero, sei proprio una lagna! Ma non potevi proprio fare diversamente?-
-E dài, ragazzi! Cosa ci costa. Andiamo là, la riportiamo a casa e poi torniamo verso il Deep Skin. Capirai quanto tempo sprecheremo...-
Così andiamo a prenderla, e io la faccio montare sul sedile posteriore, fra me e Stefano. E' deliziosa, vestita a modino per poter ben figurare nell'ufficio di rappresentanza dove ha trovato lavoro: ha una leggera casacchina nera dalla quale fanno capolino i bei seni pieni ma non grossi, inguainati in un reggiseno di pizzo che si intravede appena. Una gonna rossa, lunga appena sopra al ginocchio, le calze nere e le scarpe con il tacco alto fanno il resto. Ma ha l'aria triste, e anche i ragazzi se ne accorgono.
-Che hai, Barbara?- le chiedo.
-Niente, è solo che ... E' solo che non esco da quasi dieci giorni, e sono un po' stufa!-
-Se vuoi, stiamo insieme, stasera.- le propongo, riscuotendo subito un bel trio di occhiatacce.
-No, non importa! Dovete andare a ballare, non è mica giusto che cambi idea!-
Ma a me dispiace, vederla così annoiata, così, dopo averci pensato un'attimo, lancio una proposta che farà sicuramente incavolare i miei amici:
-Senti, perché non vieni con noi? Tanto, voglio dire, andiamo a ballare...-
Lei sembra contraddetta, ma alla fine accetta:
-Se a voi non vi dispiace, io verrei anche volentieri...-
-E allora forza! Dai Massimo, andiamo al Deep Skin!-
E così partiamo, con i tre piuttosto contrariati, e Barbara che comincia a sorridere, finalmente.
Dentro al Deep Skin sembra di essere in una bolgia infernale: pieno zeppo di gente, e soprattutto pieno di belle fiche vestite il minimo indispensabile per combattere il caldo. La prima cosa da fare è prendere da bere, così raggiungo il bar insieme a Barbara e mi faccio preparare due Negroni; così, mentre gli altri tre si dileguano, noi due ci mettiamo a ballare, sorseggiando i nostri cocktails e pensando a divertirci. A dir la verità sono distrattissimo dalla spropositata quantità di fica che mi gira attorno, e faccio fatica a non farmi sorprendere da Barbara mentre punto questa o quella ragazza. Ma d'altra parte anche lei è bellissima, stasera: perché non dedicarlo a lei il mio sguardo? Così passa il tempo, e finiti i nostri Negroni le chiedo se ha voglia di bere ancora:
-Dài, vieni a prendere qualcos'altro. Tanto pago io, stasera!-
-Okay, però non mi prendere niente di così forte come il Negroni di prima, eh? Altrimenti tra mezz'ora vado a gambe all'aria!-
-Non sarebbe poi tanto male!- le ribatto io, strappandole una risata. Comunque le prendo un altro drink, mentre per me ordino un altro Negroni. Balliamo ancora un po', poi riusciamo a trovare un tavolino libero e ci sediamo.
-Certo, che ci sono un sacco di belle ragazze, qui!- mi fa lei, -Sarà per questo che vi piace venirci... o no?-
-Beh, è chiaro che non dispiace a nessuno, vedere un po' di belle figliole.- le rispondo, nel pieno dell'imbarazzo.
-Comunque ci sono anche tanti ragazzi.. Mi sa che qualche volta ci porto le mie amiche!- La guardo, scoprendo nei suoi occhi la malizia di quella affermazione. Ma non è certo il caso di mettersi a discutere, la serata sta passando alla grande e non voglio certo rovinarla con qualche assurda polemica sulla gelosia. Finisco anche il secondo Negroni, dopodichè mi alzo in piedi:
-Senti, vado a fare un giro per vedere se trovo quei tre idioti. Chissà dove si sono cacciati.. Massimo sarebbe capace di lasciarci a piedi!-
Quando li trovo, mi comunicano dei loro fallimenti:
-E' seratuccia- mi fa Marco, -Se la tirano tutte quante!-
-Già, non ce n'è una che sia stata qui a chiacchierare per più di trenta secondi.- ammette sconsolato Stefano, -Tu piuttosto, come va con la tua fedele mogliettina?-
-Oh, smettila! Mi dispiaceva lasciarla sola, era così triste!-
-Si, certo! Ma ora dove l'hai messa? Stai attento che non te la portino via...-
-Macchè! Cosa vuoi che faccia, lei! Se qualcuno le si avvicina, quella scappa!-
-Certo, certo.. povero illuso!-
-Che fai, ricominci con i soliti discorsi? Va bè, me ne vado! Ci vediamo più tardi, quando volete andare via venite a chiamarci.-
Così ritorno a fatica verso il tavolino, facendomi strada fra la gente che si accalca nei corridoi del locale. Ma mi aspetta una sorpresa: Barbara sta chiacchierando allegramente con tre ragazzi che le si sono seduti accanto, e sta bevendo un Negroni!
-Oh, eccoti di ritorno! Questi ragazzi mi hanno offerto da bere.. Lui è Luca, lui è Fabio, e lui è.. Com'è che ti chiami?-
Una semplice occhiataccia fa capire loro che non me ne frega niente dei loro nomi, e che è giunto, per loro, il momento di cambiare aria. Così mi siedo di nuovo con lei:
-Meno male che avevi paura di ubriacarti!-
-Bè, che dovevo fare? Me l'hanno offerto... e poi sono già un po' brilla!!- e si mette a ridere. Verso le due e un quarto ricompaiono i tre, pronti per levarsi dai piedi:
-Noi ce ne andiamo. Che fate, venite?- mi chiede Marco.
-E certo che veniamo, non vorrai che rimaniamo qui, vero?- Così ci alziamo, ma Barbara barcolla vistosamente, ridendo di gusto.
-Oh bella!- fa Massimo, -Sbaglio o è ubriaca?-
-Eh, direi proprio che non sbagli!-
Appena saliti in auto, sempre con Barbara in mezzo tra me e Stefano, quest'ultimo comincia ad elargire una serie di improperi nei confronti della serata:
-Che serata del cazzo! Tutte queste troie che la danno solo se gli fai vedere le chiavi della Mercedes. Però il cazzo piace a tutte quante, eh?-
-Ma che cavolo dici?- gli risponde un po' farfugliando la Barbara, -Ora non saremo mica tutte uguali..-
-Senza offesa, Barbara, ma le donne sono tutte troie!-
-E te sei scemo!-
-Dai, Barbara, diciamo la verità: a voi donne piace fare le sostenute, vi piace darvi importanza, e noi dobbiamo fare le figure di merda per starvi dietro. Ma per voi è facile, se avete voglia di cazzo, sapete bene come fare.. Quindi siete tutte troie!
Tutti quanti ci mettiamo a ridere, ma Barbara si accalora sull'argomento:
-Si, bravo! Bel discorso! Intanto però siete voi, quelli che non pensano altro che a scopare, dalla mattina alla sera!-
- E che c'entra? Perché, voi donne non ci pensate mai? Non vorrai farmi credere che tu, adesso, mezza brilla come sei, non ti faresti una bella scopata con lui?- le ribatte, indicandomi; -O che, nella discoteca non hai notato nessuno che ti sarebbe piaciuto farti, se non ci fosse stato lui?!-
-Ma io, se voglio far sesso con lui, stasera, lo faccio e basta!-
-E allora lo vedi che ho ragione io?- gli risponde Stefano, -Se lo volete fare, voi lo fate. Quindi voi donne siete tutte troie!!-
Scoppiamo di nuovo tutti a ridere, ma Barbara, a questo punto, dà una piega strana e assolutamente imprevedibile a tutta la situazione. Mi affera la cintura e me la slaccia, aprendomi i pantaloni:
-Vuoi che ti dica che noi donne siamo tutte troie, Stefano? Va bene, io sono una troia come tutte le altre, perché adesso ho voglia di fare un pompino al mio ragazzo, e glielo faccio!- Ciò detto, si china su di me agguantandomi il pene e cominciando a leccarlo.
-Barbara, ma che ti prende...-
-Dai, lasciami fare, che sono ubriaca e eccitata da morire!- e affoga le ultime parole nella propria bocca, insieme al mio cazzo divenuto duro come il cemento tutto d'un colpo. La tensione sale immediatamente alle stelle, in macchina, diventando quasi palpabile: Marco e Stefano osservano la scena ammutoliti, mentre Massimo, alla guida, sistema lo specchietto per cercare di capire cosa sta succedendo. Barbara, allora, sale in ginocchio sul sedile, per poter arrivare meglio al mio pene, ma fornendo contemporaneamente a Stefano un'ampia panoramica sulle proprie curve posteriori.
-Oè, non potete mica fare così voi due, eh? E noi che dovremmo fare, adesso, masturbarci guardandovi?-
-Fate quello che vi pare!- gli risponde Barbara, sollevando per un attimo la testa dal proprio lavoro, - Tanto noi siamo troie, ma voi siete tre coglioni!-
-Quello che ci pare, eh? Bene! Massimo, entra un po' in quel pratone con la macchina, vai!-
Ho già capito che piega hanno preso le cose, ma l'abile lavoro delle labbra di Barbara mi sta facendo ragionare ben poco! Mentre Massimo ferma l'auto a fari accesi in mezzo al prato, Stefano mi appoggia una mano sulla spalla:
-Abbi pazienza, amico mio, ma mi dà l'idea che la tua ragazza, stasera, abbia bisogno di farsi un po' d'esperienza!- Che strano, non sono per niente allarmato, anzi, direi piuttosto che mi sento improvvisamente carico di elettricità!
-Vieni bella, vieni fuori, vicino ai fari, così possiamo guardarti meglio, masturbandoci..- La prendono di peso e la portano davanti alla macchina, dove io li segue. Lei si siede sul paraurti, e tirandomi a se, riprende il lavoro interrotto, mentre gli altri tre tirano fuori i loro cazzi. Ma non hanno nessuna intenzione di limitarsi a starsene a guardare masturbandosi.. Ben presto Marco si avvicina, infilandole una mano nella scollatura per saggiare la consistenza di quelle belle tette. Decide di metterle subito a nudo, sbottonandole il giacchino e estraendole dalle coppe del reggiseno. Stefano si avvicina dall'altra parte, iniziando ad accarezzarle le cosce, facendole salire la gonna e mettendo in mostra, con mia totale sorpresa, uno bel reggicalze di pizzo, indumento che non le avevo mai visto indossare!
-Hai visto la tua dolce fidanzatina, che bella mise a troia che ha, stasera? Avevi proprio voglia di fare festa, eh Barbara? Coraggio, prova ad assaggiare un po' anche di questo! E afferratale la testa, se la guida sul proprio cazzo, lasciandomi all'asciutto. Lei è un po' intontita, ma anche dannatamente eccitata, e si ingoia il nuovo attrezzo senza pensarci tanto. Anch'io sono eccitatissimo, ma la situazione è tutt'altro che normale, ed è troppo tardi, per darci un freno; così mi inginocchio davanti a lei, sfilandole il perizoma e allargandole le gambe: ormai me la scoperanno, non c'è niente da fare, ma la fica gliela voglio leccare io! La sento sussultare, impegnata a tener testa ormai a tutti e tre i cazzi, così la sollevo, sdraiandola sul cofano:
-Non vi dispiace, vero, se me la fotto prima io...-
-Certo che no! Accomodati, mentre noi le teniamo la bocca tappata!- Così la penetro, e lei comincia a mugolare, senza poter fare molto di più, a bocca piena.. Massimo mi da il cambio dopo qualche minuto, e dopo di lui tocca a Stefano sprofondarle nella fichetta ormai totalmente fradicia di eccitazione. Lei si dimena come un ossesso, accogliendo i colpi come se volesse farsi sfondare completamente. Ma mentre Marco si appresta a subentrare nella chiavata, appaiono due fari al bordo del prato. L'auto si ferma, e io riesco a intravedere all'interno tre persone. Riconosco subito quella alla guida: è uno dei tre ragazzi che in discoteca ha offerto da bere a Barbara. Stefano li guarda un attimo, poi gli viene un'idea assurda:
-Bè, che avete da guardare?- grida loro, -O ve ne andate, o venite anche voi!- Io lo guardo stupito, ma mi scappa anche da ridere, mentre uno di loro si affaccia dalla macchina:
-Ma che fate, la state stuprando?!-
-Macchè stuprando, idiota! E' la sua ragazza!- risponde, indicandomi. -Forza, venite a farvi una scopata, che questa, stasera, mi sa che non la stanca nessuno!-
Così i tre si aggiungono alla compagnia, proponendo subito qualcosa di nuovo alla bocca di Barbara, divenuta avidissima. Marco, ad un certo punto, interrompe la propria scopata, girando Barbara a pancia sotto:
-Che ne dici, bella, se te lo ficco un po' nel culetto?- Lei però non può rispondere, dato che continua ad avere la bocca piena. Ognuno, a turno, le penetra il buchetto con foga, sette cazzi uno dietro l'altro. Quando arriva il mio turno, il settimo, appunto, mi ritrovo ad affondare il pene in uno sfintere talmente dilatato che mi sembra di esserle entrato in bocca, anziché nel culo! Dopo tutto questo trattamento, lei ha perso totalmente il controllo di se, al punto di supplicarci di continuare a fotterla, di riempirla di cazzo dappertutto. Non possiamo fare altro che darle retta , penetrandole contemporaneamente in tutte e tre le sue "bocche da sesso". Finalmente comincia ad essere esausta, e anche noi! Così la sdraiamo di nuovo sul cofano, e stavolta la battuta viene a me:
-Forza gente! Tiro alla troia!!- La investiamo con una raffica di sperma talmente fitta, che alla fine non riesce più ad aprire gli occhi, né tantomeno a respirare dal naso, mentre dalla bocca risputa ciò che non le è sceso direttamente in gola!
-Hai visto Barbara?- conclude Stefano, -Forse non sarete tutte troie, voi donne, ma una buona parte si!!- Scoppiamo tutti a ridere, lei compresa.
Il mattino seguente, Barbara mi telefona, dicendo che mi vuol parlare. Io vado da lei all'ora di pranzo, e la trovo allegra e pimpante, ma anche in qualche modo preoccupata.
-Ascolta, io non so come stanno le cose tra noi adesso.- mi dice, -La verità è che.. dopo quello che è successo stanotte, mi sento un po'.. si insomma, ho voglia di..-
-Ho capito, Amore, hai voglia di vivere! Hai voglia di essere libera di sentirti un po' troia, di farti qualche bella scopata alternativa e via dicendo, vero?-
-..Beh.diciamo che.-
-Anch'io ti amo, Barbara!-
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Mia Moglie....Insospettabile....
Salve a tutti....quello che sto per narrare è un episodio di vita privata....che a me personalmente ha lasciato di stucco.....Tutto parte in una giornata di freddo inverno....Gennaio...pioviggina fuori e un freddo secco spacca in due....io vivo in montagna...ecco anche il motivo...delle temperature artiche!!!Mia moglie...è una bella ragazza...di 32 anni, molto in carne...con un gran paio di tette e un sedere....bello formoso....e molto carina e dolce....e a letto devo dire...che malgrado la sua mole....sa il fatto suo....Da tantissimo tempo si parla di un rapporto a tre di giochi vari...o con una donna o con un uomo...e lei in fase intima...magari lo desidera ma poi nn ne vuole sapere....si andava avanti cosi' per ore...mentre le scopavo tutta....ma subito dopo...nulla.Da un po' di tempo...da circa un mese...mia moglie non aveva piu' la stessa voglia di fare l'amore la sera si addormentava sempre e di giorno si faceva gli affari suoi....io non capivo cosa potesse essere...litigavamo spesso ma non capivo mai. In effetti visto che la mia lei non e una modella pensavo che era un momento cosi'...Io ho il vizio della caccia...mi piace tanto in mezzo alle foreste specialmente da solo, una mattina esco alle 4 per andare a caccia, da premettere che mia moglie...non mi ha dato mai modo di essere geloso sempre una bravissima moglie, cmq esco e mi avvio per circa 20 kilometri con la makkina insieme ad un mio amico d'ifanzia, arrivati sul posto...pero' la strada era franata provocando un incidente e siccome onestamente la giornata era iniziata maluccio io con il mio amico decidemmo di andare a trovare una vecchia amica per divertirci unpo' ( io non sono e non saro' mai un santo). Arrivati dalla nostra amicalei non c'era...mannaggia..e ora? da Premettere che si erano fatte le 7 quasi.niente facciamo cosi' torniamocene a casa dalle moglie e ci divertiamo li, visto che era domenica e non si lavorava tutto il giorno...Ok lascio il mio amico a casa e mi avvio verso la mia...Arrivato a casa mia nel cortile vedo un furgoncino del latte fermo davanti casa, mi sembra strano perke latte non ne mangiamo nessuno dei 2, poso la makkina in garage e salgo le scale interneper andare a casa, con le mie voglie addosso.Sento parlare dalla mansarda...ma non capisco cosa dicono....mi rendo conto che all'ultimo piano di casa mia le persone erano 3 o 4 compresa mia moglie, ma non capivo ancora...allora senza chiamare ad alta voce salgo le scale e piu' salivo e piu' sentivo che le parole erano volgari con alcuni gemiti....mamma mia dico che sta succedendo?Nella mansarda purtroppo le scale sono ripide e io di sotto ho capito cosa succedeva, era frenato...volevo andare su a spakkare la faccia a quei 2 che stavano con mia moglie, ma sentendo i gemiti di lei mi venne il cazzo durissimo....e non sali'....Allora mi arrampicai dall'altra parte della casa...e camminando sul tetto arrivai...alla finestrella della mansarda...mi misi in un angolo e vidi cose che no potevo mai pensare di vedere...Mia moglie seduta sul divano...ancora in pigiama...e 2 ragazzi ai lati...che le facevano ingoiare 2 grossi cazzi...e lei...che io avevo sempre pensato una donna modello e che difficilmente attrae un uomo visto che e grossa...era li aggrappata a 2 cazzi alla volta...a questo punto visto la mia posizione completamente nascosta...pensai una cosa...e velocemente scesi presi la videocamera...e risali...per riprendere tutto..ma ero eccitato come un animale...Al mio ritorno lei era senza pantaloni di pigiama..ed era con le gambe aperte con uno di quei due che se la leccava tutta mentre l'altro era in piedi con il cazzo davanti la sua bocca che gli scopava la gola...Sistemai la camera nel migliore dei modi e mi misi ad osservare toccandomi....e nello stesso tempo arrabbiandomi come un matto...I ragazzi erano diversi tra di loro...uno era alto e capelli lunghi sulle spalle..l'altre era bassino con la barba...e tutti e due erano ancora vestiti con il cazzo solo fuori.Cambiano posto a leccare mia moglie quindi si spogliano tutti....uno di loro aveva un cazzo enorme...saranno stati almeno 23 cm e una cappella cosi' grossa che mia moglie riusciva a malapena ad ingoiare, l'atro aveva una cazzo lungo si ma normale...Riuscivo a vedere mia moglie ingoiarsi quella cappella...e leccarsela tutta....e l'altro che la leccava e le infilava 2 dita in culo....e lei si dimenava tutta...io avevo il cazzo bagnato e in pietra....ma rimasi li...Ad un certo punto mia moglie si spoglia tutta....e subito i 2 le leccano le tette...lei prende il cazzo piu grosso...con le mani e lo tocca con la voglia di sentirlo in pancia...ma e l'altro ragazzo a mettersi seduto e invita la mia lei a sedersi 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succhiare l'altro....dopo una bella sbattuta...il cazzone esce dal culo...e ritorna nella sua bocca....e lei aprendo le gambe lascia spazio all'altro cazzo che la divarica tutta e la penetra ancora...e lei viene ancora...mettendosi un cuscino in bocca perche le gira la testa e ubriaca di cazzo..e io sto strappando i pantaloni...ho voglia di masturbarmi....e sborrare in 2 secondi...ma ecco che mia molgie fa mettere uno dei ragazzi a terra disteso e gli dice piano piano di infilarle il cazzo in culo...cazzo.,..voleva fare la doppia....allora quello normale piano piano le entra nel culo...e dire che il culo a me lo dava rarmente....quello grosso....prima un paio di volte si succhiava la cappella...e poi piano piano...lei mettendosi sdraiata sull'altro ragazzo apriva le gambe al cazzone...che appena le tocco' la figa....la feve venire ancora....era solo il pensiere che la faceva sborrare...fatto sta che i due la penetrano tutta...in coppia...e lei con il braccio sulla bocca gode da paura....dura per un bel po'....due pistoni la stavano straziando e lei veniva a ripetizione...aveva la fighetta tutta rossa...e lei era drogata di cazzi...uno dei due , quello normale, poi stava per sborrare allora lei....si mette a terra prende il cazzo lo porta sulla faccia...e comincia a leccarlo...solo con la lingua...fino a farlo esplodere...il ragazzo si mete le mani in faccia perke vorrebbe menarlo e sborrare ma lei vuole cosi'...a colpi di lingua....fino a che poggiandoci ulteriormente la lingua sopra il ragazzo sborra a fiumi....lavandole gli okki...la bocca e la lingua e colando sulle tette....il ragazzo e ammattito......sembrava la fine ache per l'altro quello con il gran cazzo...che si masturbava davanti a lei e stava skizzando quando mia moglie gli dice qualkosa...che nn capisco....lei si mette con le gambe allargate....e il cazzone la penetra...ancora....il ragazzo le dice che sta per arrivare..allora lei...gli esce quel kazzo che era lucido e bagnato...dalla figa..e se lo porta al culo..non ci potevo credere...quel kazzo grosso con la sola cappela lavrebbe sfondata...lo sfrega sul culo..e allora ilragazzo...piano piano vuole entrare ma lei grida forte...mi fai male...piano....il ragazzo ci mette la saliva...ma quel kazzo era enorme...e lei voleva provarlo...riappoggia la cappella sul culo...e piano piano con il cuscino in bocca soffrendo riesce a infilare la cappella...mia moglia muove la testa a destra e sinistra...la vedo che impazzisce...non si vuole fermare..ma il ragazzo tra poco la lavera' tutta...e con un altro colpetto di bacino...entra ancora cazzo....e rivine e ancora...il ragazzo nn ce la fa piu'..e le grida sto venendo sto venendo e lei gli risponde...si dai riempimi il culo tutto...dai...quello allora sborra....dentro il culo...e lei lo sente tutto e viene ancora anche lei...il ragazzo pompa ancora...ma lei non si e accrota...che quel kazzone e quasi tutto dentro al culo...il ragazzo continua finoa che non esce il cazzo provato e mezzo morto....e mia mglia con il culo ancora dolorante...sta ferma a terra....e si mette le mani in faccia tanto a goduto....e il bello e che dal culo non esce nemmeno una goccia tanto loa sborra earrivata forte...i ragazzi allora aiutano mia moglie ad alzarsi...lei si siede sul divano...i due la abbracciano e la chiamano per nome...quindi la conoscono gia...si rivestono...e vanno via...lei rimane un po' sopra poi va a fare la doccia...e a letto io rimango sopra il tetto poi faccio finta di tornare....la chiamo..e lei mi risponde si sono a letto nn sto troppo bene...certo dico io riempita in quel modo...salgo su...e lei e stravolta a letto..io faccio finta di nulla e le dico amore mio ho voglia di te....e lei mi risponde..caro nn sto tanto bene se per te va bene...te lo succhio un po' e ti bevo tutto, perke nn sto bene...mi fa male la schiena....sapete cosa ho fatto...?Mi sono sbottonato...le ho dato il mio cazzo in bocca...e dopo 3 ingoiate....lo fatta bere..e lei mi dice ma caro eri eccitatissimo come mai?a cosa pensavi?...Ma questo non lo sapra' mai......
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16 anni fa
trinita72,
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estate da cuck
Con il termine inglese cuckold si usa indicare l'uomo che consapevolmente e volontariamente induce la propria partner a vivere esperienze sessuali con altri uomini (a loro volta denominati bull, tori, con allusione alla funzione di monta di tali animali). (da Wikipedia).
Ecco cosa siamo noi: una coppia cuckold. All'inizio è nato tutto come un gioco, poi, vista la mia natura, è diventata una passione per entrambi a cui non sappiamo più resistere.
All'inizio c'era un po' di titubanza, di ingenuità, di paura...in realtà il fatto era che non avevo un amante che sapesse soddisfarmi abbastanza come mio marito. La svolta è arrivata quando questa estate mi sono dovuta trasferire a lavorare in un campeggio a diversi chilometri da casa e, per motivi logistici, ho alloggiato lì, nei bungalow, insieme ai miei colleghi, mentre mio marito, dovendo lavorare, non poteva permettersi di allontanarsi da casa.
Arrivo la prima sera, i miei colleghi erano già lì che lavoravano da qualche settimana asssieme e così conosco le new entries. Il mio sguardo cade subito su un ragazzo, occhio e croce mio coetaneo (solo con il passare dei giorni scopro che ha 7 anni meno di me), moro, occhi neri, bello e abbronzato, sorriso smagliante...insomma...di una bellezza tale per cui quando mi stringe la mano dicendomi semplicemente “Piacere, Francesco” subito capisco che questa estate non sarebbe stata di solo lavoro....e lo capisco dal fatto che un brivido mi corre lungo la schiena, divento rossa in volto come una teenager e mi sento le labbra bagnate, ma non quelle sul volto.
La prima notte chiamo mio marito e con una telefonata veloce gli faccio capire che la voglia di tornare dai miei nuovi colleghi è più forte che stare al telefono con lui.
Dal giorno dopo iniziano le giornate al lavoro, mare, piscina, ecc ecc....ottime occasioni per lui per sfoggiare il suo addominale scolpito, le sue spalle possenti, e anche il suo pacco ben rigonfio; ottime per me per mostrare il mio culo alto, il mio seno tondo e sodo e anche la mia porcaggine.
Durante il lavoro fioccano le frecciatine, le occhiate, le battute, le occasioni per sfiorarci a vicenda diventano sempre più numerose man mano che passa il tempo, ma ognuno rimane al suo posto, ben cosciente di quella che è la vera natura l'uno dell'altra. Intanto mio marito lo sento sempre meno spesso al telefono, ogni occasione per stare con Francesco è buona e quel poco che racconto al mio uomo di lui diventa un'occasione di eccitazione per entrambi!
Una sera decidiamo di incontrarci tutti quanti sulla spiaggia al lume della luna, c'è chi porta da bere, chi porta la chitarra, chi semplicemente un mini abito che lascia intravedere le cosce e la schiena come me. Ci sediamo, iniziamo a chiacchierare, ridere, scherzare, bere...e nel momento in cui l'alcol fa il suo effetto mi ritrovo distesa sulla sabbia tra le braccia di Francesco, in un tono amichevole agli occhi dei miei colleghi che non alzano ciglio, ma tra me e lui la situazione era ben diversa. Già, perchè la penombra della luna mascherava la sua mano che pian pianino dalla schiena scendeva accarezzarmi il culo e le cosce. I miei capezzoli diventano turgidi e ancora una volta sento la scossa che mi paralizza. Sono senza mutandine, ho voluto farlo apposta a dimenticarle per vedere dove saremmo arrivati quella sera. Lui se ne accorge e spinge un dito in profondità, il mio piacere glielo bagna tutto e dopo che si è goduto questo momento ritira la mano e con un gesto innocente, come per sfiorarsi il naso, si annusa il dito che rilasciava nell'aria un profumo di figa. Mio marito mi chiama, è arrabbiato perchè quella sera non gli ho scritto nemmeno un sms per rassicurarlo che la serata stesse andando bene e fosse tutto apposto. Questa volta non gli basta sapere che ero con Francesco per mettersi tranquillo e, preso dalla rabbia, mi proibisce di continuare a vederlo x quella sera. Per fortuna la lontananza in certi momenti è utile, soprattutto quando la mia voglia di avere fra le gambe un uomo più giovane e porco è più forte di ogni altro sentimento.
Ritorno al mio gruppo e vedo che alcuni iniziano ad essere stanchi e a proporre di tornare alle nostre stanze. Io colgo l'occasione per lanciare uno sguardo di malizia a Francesco e confermare che anch'io sarei andata nella mia stanza....ma non a dormire. La ragazza con cui divido la camera quella sera aveva un appuntamento galante e quindi, bella che eccitata, si allontana dal gruppo non lasciando traccia di se. Intanto, ritirata nei miei alloggi, inizio a sciogliermi i capelli che mi cadono fluenti sulle spalle, mi sfilo in vestitino che lascio cadere a terra, apro l'armadio ed estraggo il mio intimo per la notte: un babydoll in pizzo nero che mio marito mi ha regalato per San Valentino nella speranza lo usassi con qualche bel bull. Sinceramente anch'io questa sera spero di usarlo con un bel bull. Faccio in tempo a mandare un sms al mio cornuto per rassicurarlo che stavo andando a letto quando sento bussare alla porta. E' Francesco che mi chiede se ho una sigaretta. Lo faccio accomodare e gli offro una sigaretta, lui sembra altamente compiaciuto dal vedermi in quella mise notturna e il pacco che gli gonfia i pantaloni lo conferma. Mi siedo sul letto della mia compagna di stanza, lui si distende comodo sul mio, lì accanto, e con un sorriso provocatorio si accende la sigaretta. Vederlo espellere il fumo mi eccita da morire e così mi metto anch'io distesa comoda sul letto facendo sollevare leggermente la gonna in tulle e lasciando scoprire le cosce. Inizia lui il discorso e va subito su argomenti intriganti. Mi racconta le sue avventure più erotiche, mi racconta di aver fatto il bull in passato, di aver partecipato a gang bang, ecc ecc. Io sto al gioco e non racconto del rapporto che ho con mio marito ma semplicemente gli lancio una frecciatina: “Franci...voi uomini siete tanto bravi a parlare, ma quando è il momento di mettervi al gioco vi tirate sempre indietro!”. Lui ride e, rimanendo al gioco, mi chiede di metterlo alla prova. Così mi alzo, vado verso il suo letto, lui si mette seduto e sorride, mi piazzo davanti a lui e mi chino a novanta appoggiandomi sulle sue spalle e mettendogli il seno in faccia. Passano 10 secondi che dentro di me sembrano 10 minuti, tempo per poter annusare il profumo emanato dai nostri ormoni, bagnarci tutti e capire che ci vogliamo intensamente. Lui mi prende in vita con tutta la forza che ha, mi solleva e mi mette sul suo letto accanto a lui, iniziamo a baciarci con una passione che non provavo più da mesi, lui mi lecca il collo, scende a leccarmi il decoltè, sembra un toro infuriato perchè non sa dove prendermi, baciarmi e leccarmi, si toglie rapidamente la maglia e, abbracciandomi, sento subito che il suo calore mi avvolge e il suo profumo mi spiazza. Sono frastornata, mi sento una ragazzina alle prese con la sua prima storia da porca, anche se in realtà ne ho vissute già diverse in passato. Lui non ha tempo di levarmi il miniperizoma in pizzo che avevo vestito per la notte e così, una volta distesa con violenza, lo sposta di lato, e inizia a leccarmela. Saranno trascorsi pochi minuti quando da lontano sento la voce della mia coinquilina che rientra. Francesco si alza di fretta ed esce dalla finestra. Finisce così il nostro primo incontro: una grande passione lasciata a mezz'aria. Il giorno dopo a lavoro torniamo ad essere i professionisti di sempre ma nei momenti in cui siamo soli ci scappa un bacio fugace e una palpatina veloce, con il rischio di essere colti in flagrante. La sera colgo l'occasione del fatto che il suo coinquilino è al bar con amici per passare a salutarlo in camera. Vado da lui vestita con una gonnellina e un top molto casti che nascondono la mia vera natura, lui mi accoglie sul letto disteso con la sigaretta in bocca, mi fa accomodare vicino a lui e iniziamo a chiacchierare. Intanto mentre parliamo la sua mano sfiora le mie cosce e il suo sguardo la segue. Io non resisto, ancora con gli ormoni a mille dalla sera prima mi distendo accanto a lui lasciandomi cadere fra le sue braccia che mi avvolgono, inizio a baciarlo, a leccargli il collo, le orecchie, gli tolgo la maglia e vado a sfiorare con la punta della lingua il suo punto debole: i capezzoli. Subito l'animale che nasconde nelle mutande si risveglia e così, continuando a leccarlo inizio a sbottonargli i jeans. Dai pettorali passo a leccare gli addominali, il bordo dei pantaloni, gli levo il jeans e inizio a leccargli anche l'inguine. La mia voglia di lui è troppo forte e così, con la stessa furia con cui lui mi ha violentata la sera prima, gli levo anche l'intimo. La sorpresa non è una sorpresa perchè già l'intuito mi aveva fatto capire che il suo “amico” fosse delle dimensioni che ho sempre apprezzato: lungo e largo. Inizio a succhiarglielo così bene che lui non ha più nemmeno il fiato per fumarsi la sigaretta: rimane lì, inebetito preso dal piacere che una dolce troietta più grande di lui gli stesse facendo il pompino più bello della sua vita (come mi ha confessato dopo). Un po' gli lecco le palle, un po gliele gratto, un po gli stimolo la cappella, l'asta, me lo godo tutto talmente di gusto che non sento nemmeno il cellulare che suona: è mio marito! Intanto la porta si apre ed entra il coinquilino di Francesco che prima rimane spiazzato, poi si compiace e con un sorriso entra in camera come se fosse entrato in un bordello. Io me ne frego della sua presenza e anche Francesco. Lo guardiamo sedersi sul letto, gli sorridiamo, lui sorride a noi e continua a godersi la visuale tirandosi fuori il cazzo dai pantaloni e iniziando a smanettarselo venendo in un batter d'occhio. Francesco invece resiste. Oltre ad essere ben dotato è anche molto resistente e trova anche il tempo di risollevarsi, spogliarmi davanti al suo coinquilino, iniziare a leccarmela e toccarmi dovunque. Ci troviamo nudi sul letto, presi da una voglia immensa l'uno dell'altra che non c'è nulla al mondo che in quel momento possa distrarmi e allontanarmi dal mio nuovo giovane amante. Con l'uccello inizia a sfiorarmi la figa, strusciandosi la cappella sulle mie labbra. Sono estremamente bagnata e, così facendo, si bagna ancora di più. Al che mi prende e mi mette a pecorina e in un batter d'occhio mi ritrovo a novanta con lui dietro. Provo a dirgli che non voglio essere scopata senza preservativo, ma il piacere mi toglie il fiato e così, quando sento il suo cazzo duro, caldo e bagnato che mi entra dentro, anziché arrabbiarmi spero che non si fermi più! Mentre mi scopa mi sculaccia, mi prende il collo, mi lecca la schiena e io non riesco e non voglio reagire. Desidero solo che il tempo si fermi e che mi riempia così ancora a lungo. Il rumore dei suoi colpi sul mio culo riempiono la stanza e le mie urla di piacere sono smorzate dalla sua mano che mi tiene la bocca tappata per non attirare l'attenzione dei vicini di stanza. I suoi sussurri e le sue parole “Godi, troia” mi eccitano da morire e inizio a scoparmi da sola sul suo grosso cazzo finchè anche lui non riesce più, tira fuori il suo arnese dalla mia figa giusto in tempo perchè mi viene dovunque e un fiume di sperma mi cola giù dal culo e dalla schiena. Rimango tramortita sul letto e lui lo stesso, si accascia accanto a me e così ci addormentiamo insieme abbracciati l'uno all'altra fra tante coccole e baci, come è giusto gli amanti facciano.
La mattina mi sveglio ancora nel suo letto, gli do il bacio del buongiorno e subito mi alzo. Devo uscire dalla sua stanza prima che mi veda qualcuno. Andando al lavoro chiamo mio marito dal momento che la sera prima mi sono completamente dimenticata di richiamare presa com'ero da Francesco. Lo sento un po' affranto ma, come gli racconto la scena nei minimi dettagli, lui subito si riprende e si eccita scusandosi del fatto di avermi disturbato. Io gli prometto che lo avrei avvisato quando sarei stata con il mio nuovo amante e, allo stesso tempo, gli chiedo di non cercarmi quando sono con lui onde creare situazioni di imbarazzo. Lui acconsente e non vede l'ora di arrivare al lavoro per farsi una sega pensando a quanto è troia sua moglie al lavoro. Quel giorno mio marito ha lavorato tutto il giorno con il pisello duro e decide di venirmi a trovare nel weekend e di conoscere questo ragazzo che mi ha risvegliata dal punto di vista sessuale.
In attesa del weekend le serate mie e di Francesco diventano sempre più passionali, erotiche e trasgressive.
Il weekend mio marito arriva, sono contenta di rivederlo e non vedo l'ora di fargli conoscere Francesco. Come si presentano mio marito si sente subito in competizione di fronte un così bel ragazzo e, sapendo quanto sono stata troia con lui, mi porta in camera e inizia a scoparmi quasi per punirmi. Io però non lo sento così bene e non godo come ho goduto in questi giorni passati e questo lo spinge a scoparmi con ancora più violenza, ma è così eccitato che quasi subito fa uscire il suo cazzo e me lo mette in bocca sborandomi dovunque: bocca, faccia, collo. Sono una colata di sperma, rido e lui con me. Mi ripulisco e lo bacio. Lo amo da morire.
Sabato sera decidiamo di andare a ballare la salsa perchè in campeggio fanno serata salsera e, accompagnata dai miei uomini, entro in pista e inizio a dare il meglio di me. La gente mi guarda e sento gli occhi vogliosi degli uomini e invidiosi delle donne addosso. Da brava salsera sono vestita con delle coulotte nere, reggiseno e solo un abitino di tulle. Vedendomi mentre mi muovo, i miei uomini si divertono a confabulare qualcosa fra di loro mentre io do il meglio di me ballando.
Terminata la musica mi riavvicino ai miei uomini tutta sudata e loro mi guardano molto apprezzanti. Francesco mi dice di aver bisogno di andare a prendersi una giacca in camera e io, con la scusa di dover andare a bere qualcosa, lo accompagno lasciando mio marito solo con gli altri colleghi. Incamminandoci verso le stanze sento la sua voglia di me e, scherzando (ma neanche troppo), gli propongo di passare per la mia stanza. Lui coglie la palla al balzo e quando si tratta di entrare nelle nostre stanze lui entra con me, faccio in tempo a chiudere la porta che mi ritrovo spalle al muro, lui che mi bacia e io che ricambio e mi faccio baciare. Mi chino, gli sbottono velocemente i jeans e, calati i boxer, inizio a succhiarlo. Ci rendiamo conto che non abbiamo troppo tempo e che probabilmente qualcuno che conoscevamo stava per arrivare così, questa volta in poco tempo, mi viene in bocca e io, da brava troia, ingoio tutto senza neanche sporcare in giro. Lui contento si alza i pantaloni, mi bacia la guancia ed esce. Giusto in tempo perchè mio marito entra. Si era immaginato che sarei andata a fare la zoccola con Francesco e allora era venuto ad avvisarmi che la mia compagna di stanza stava per venire in alloggio. Io lo faccio entrare e mi chiede col sorriso “Cosa stavi facendo, mia troietta?”. Io avevo appena ingoiato un sacco di sperma e, baciandolo, faccio in modo da far risalire un po di sperma di Francesco dalla gola e passarglielo in bocca. Lui capisce cosa avevo appena fatto e spalanca gli occhi lasciandolo senza fiato per l'atto appena compiuto. Non avevo mai fatto una cosa del genere e gli rispondo semplicemente “Gliel'ho succhiato e mi è venuto in bocca se non l'hai capito”. Mio marito si è sentito un sacco cornuto e ancora oggi, al pensiero della sensazione che ha provato, gli viene il cazzo duro.Ho trascorso così due mesi in campeggio, questa estate, dove ho vissuto ogni giorno i miei orgasmi migliori. Mio marito, che prima che partissi era triste e affranto, ha vissuto con me dei rischi e delle emozioni che ogni vero cuck dovrebbe provare. Francesco viene dal Sud Italia, siamo rimasti grandi amici e gli voglio un sacco di bene, così come lui lo vuole a me. Me ne sono quasi innamorata e dagli occhi con cui mi guarda posso dire altrettanto da parte sua. E' stato senz'altro il miglior amante che ho avuto (fino ad ora) in vita mia. Ora che sono tornata a casa ed il mio lavoro estivo è terminato, ci stiamo organizzando assieme con Francesco perchè venga a trascorrere qualche giorno al Nord ospite a casa nostra. Io non vedo l'ora, Francesco non vede l'ora e anche mio marito. Consapevole del fatto che sarà lui per qualche giorno a doversi trasferire nella camera degli ospiti mentre il mio amante farà l'amore con me nel nostro letto nuziale. Sono gli estremi a cui un cuck deve sottostare. Ora capite il motivo per cui una vera troietta e un cuck si amano da morire e non possono vivere l'uno senza l'altra, presi dalle emozioni che solo loro riescono a provocarsi a vicenda.
Amore ti amo. Ma godo di più facendo sesso con altri.
26206
6
13 anni fa
lovelikati,
29/27
Ultima visita: 10 mesi fa
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il nostro primo scambio con una giovane coppia
Non eravamo per nulla convinti di incontrare Marco ed Anna,
la giovane coppia che aveva risposto al nostro “last”. In passato le coppie
molto più giovani di noi si erano rivelate, spesso e volentieri, poco
affidabili e ahimè poco serie ma la curiosità fu tale che quella sera organizzammo
ugualmente con loro. Sara, mia moglie, si vestii con il solito abito nero
succinto, tacchi e decolté in bella vista ed io, più casual, con la giacca di
pelle e i jeans attillati. Arrivando davanti al bar con qualche minuto di
ritardo, lì trovammo già lì che attendevano. Erano più giovani dei vent’anni che avevano
dichiarato nella mail ed erano ancora più belli e sensuali di quanto ci
aspettavamo che fossero realmente. Entrambi erano testimonial, a loro dire, di
una poco conosciuta marca di intimo. Lei era una “velina” mora, molto
sexy, con addosso una mini e dei sandali con i tacchi alti. Lui, un bel fighetto con un viso molto carino e leggermente abbronzato.
A parte l’iniziale disagio per la differenza di età, per il resto, ci trovammo
subito in sintonia con loro e da lì a poco decidemmo di approfondirne la
conoscenza altrove. Le ragazze erano visibilmente eccitate ed attratte una dell’altra
per cui non ci volle molto tempo per arrivare nel nostro
appartamento. Entrati in casa, le “due” partirono subito in quarta con un
gioco saffico molto eccitante e poi decidettero di coinvolgere inizialmente solo un maschietto. La scelta, "pilotata" da Sara, ricadde su Marco che si sdraiò
in mezzo a loro e si fece spogliare e baciare da entrambe. La più decisa era mia
moglie quindi, che probabilmente per la piacevole e fresca novità, dopo avergli leccato l’addome,
si piego maggiormente e cominciò a succhiargli l’arnese. Il mio grado di gelosia nei loro confronti cominciò così a
salire vertiginosamente ma decisi che era ancora presto per intervenire, dato
che volevo capire fino a che punto Sara si voleva spingere in quella sua prima situazione a tre senza di me. Guardandomi, mentre pompava il cazzo di Marco ed Anna la faceva
godere da dietro, disse: ”adesso lo scopo… del resto è questo
che desideri, vero?”. Non feci in tempo a
dirgli di no che si mise sopra a cavalcioni ed iniziò a scoparlo. Accidenti, i primi minuti furono terribili. Un misto di rabbia e di
smarrimento totale anche perché lo scambio non lo desideravo realmente. Non sapevo se andarmene o rimanere, ma fortunatamente, da lì a poco, la cosa cominciò a disturbarmi
meno ed a eccitarmi un po’. Cominciai a pensare di farla godere ancora di più quella gran troia e che il suo piacere era anche il mio. Mi avvicinai così a quel set da film porno e mi sdraiai accanto
con il cazzo che mi esplodeva nelle mutande. Anna, attenta alla nuova situazione, iniziò a succhiarmelo
ed io con una mano gli afferrai il capo e con l’altra giocai con il 2° canale
di Sara. Probabilmente la mia mano ispirò Sara a spingersi oltre, a tal punto che, poco
dopo, mi chiese: “voglio sentire anche il tuo cazzo dentro”. Io, da gran
bastardo per il trattamento subito poco prima, balzai subito dietro e per
vendicarmi gli infilai dentro il cazzo senza troppi preliminari. Sentii che aveva qualche gemito di dolore per
via delle dimensioni e della fretta ma me ne fregai e prosegui senza sosta fino a che
il suo godimento ebbe sopravvento al dolore. Non ero sazio e non ero ancora venuto però. Volevo
pareggiare il conto con entrambi e così infilai la lingua tra le chiappe della
ragazzina messasi a disposizione e preparai la strada verso il suo giovane buchino. Marco
mi disse: " è vergine e non te lo permetto". Io sinceramente me ne
fregai, invitandolo a farsi i "cazzi suoi", come si suol dire e come del resto aveva fatto finora scopandosi
mia moglie e con una mano gli diedi degli schiaffi alle chiappe sode
(forse un peccato per come erano belle) e con l’altra cominciai a giocare con
il suo clitoride. Poi sbattei dentro con forza e senza esitazioni il
cazzo nel culo e cominciai a sfondarlo!!! Non ricordo quanti colpi di uccello e
quanti schiaffi gli rifilai ma la venuta per entrambi fu da infarto! Da quel momento fu un susseguirsi di emozioni senza sosta...
25680
0
13 anni fa
nuovi desideri, 45/44
Ultima visita: 1 anno fa -
David e Barbara
David e Barbara - 29 Settembre 2012
Premessa:
Abbiamo deciso di riprendere a scrivere, o meglio descrivere i nostri incontri. Servirà a conoscerci meglio e riaffermare la voglia di esibizionismo di Melissa. Si, ormai ci siamo trasferiti in Inghilterra e possiamo usare i nostri nomi veri, senza più paura di essere riconosciuti e soprattutto importunati, come lo siamo stati tempo addietro quando ancora eravamo in Italia.
Da quando risiediamo qui ci siamo disinibiti; lo scambismo è praticato in modo molto naturale, e anche se non si può dire che per noi è una abitudine, dobbiamo riconoscere che, volendo incontrare qualche coppia amica, le occasioni non mancano e raramente si trovano false coppie. Anche i pochi singoli che abbiamo incontrato, a volte in modo quasi casuale frequentando locali per swingers, si sono sempre comportati da veri gentleman.
Siamo anche iscritti ad un club privato, per la verità un po' lontanuccio da dove abitiamo, ma la maggior parte dei nostri incontri, si svolgono, dopo i dovuti accordi, in caratteristici inn delle nostre contee a conclusione di allegre cene serali. Il sesso è solo la naturale conclusione, raramente non se ne fa nulla, ma può capitare.
Scusate il lungo preambolo. Lascio la parola a Melissa per il resoconto dell'incontro della serata di ieri, 29 settembre 2012.
Racconto di Melissa.
Mi eccita molto tornare a scrivere. In genere i ricordi dei nostri incontri rimangono indelebilmente nella mia testa e li ripercorro con la mente bagnadomi ed eccitandomi al solo ricordarli; ma sapere di affidarli alla lettura di altre persone mi fa veramente entusiasmare.
David e Barbara li avevamo già incontrati in un party a casa di amici; avevamo constatato che c'era feeling fra noi, ma non c'era stata occasione per altro se non scambiarci i riferimenti. C'eravamo poi sentiti un paio di volte al telefono, fino a concordare l'incontro in un albergo di Gloucester.
Coppia raffinata, un po' più giovane di noi; David 48enne, fisico massiccio, muscoloso e con un bel viso forte, Barbara 50enne rossa naturale con un sexy appeal magnetico, dal viso alle gambe ben tornite, snella con pochissimo seno compensato da due fianchi notevoli che avevano da subito attratto Sandro.
Ci siamo incontrati nel pomeriggio e la loro compagnia è stata molto piacevole, spiritosi e allegri, dotati di fascino anche nella conversazione. Come d'abitudine da queste parti si è cenato molto presto ed alle 20 eravamo già di ritorno in albergo, a nostro agio e anche un bel po' eccitati tutti e quattro.
Mentre Sandro e David si fermavano al bar dell'albergo per un drink, Barbara mi invito' a salire in camera loro. Era vestita casual e voleva prepararsi per l'incontro, mentre io ero già uscita con un vestitino sexy e l'intimo che indossavo era quello che volevo esibire per loro.
Non fece in tempo a chiudere la porta della camera che mi strinse a sé, prendendomi il viso con le mani e baciandomi in modo più che appassionato; la lingua ficcata in gola, la bocca umida e vogliosa bagnava le mie labbra. Le sue mani accarezzarono la mia schiena per finire presto sul mio seno, smanacciandolo, cercando i capezzoli con le dita per stringerli e farmi gemere nella sua bocca.
Ci sapeva fare... ero eccitatissima, bagnata e con la voglia di farmi toccare, di godere subito.
“Vieni con me” mi disse, prendendomi la mano ed accompagnandomi in bagno. Si spogliò completamente di fretta, in pochi secondi, poi: “Ti dispiace se faccio pipi davanti a te?”
mi chiese prima di sedersi sul water. Annuii il mio consenso, non mi formalizzo certo per quelle cose, anzi, in un contesto di eccitazione, anche i giochini in bagno stimolano le mie voglie.
Mentre la faceva mi volle davanti a lei e mi spogliò del vestitino, ammirando il mio intimo nero, e, sempre da seduta mi tolse gli slip e iniziò a masturbarmi, trovandomi subito bagnata. Del resto non posso trattenere gli abbondanti umori che la mia vagina dispensa ogni volta che mi eccito; mi bagno subito ed abbondantemente; a volte con i pantaloni, mi sento in imbarazzo perchè ho paura di macchiarli e tengo sempre un assorbente per contenere le secrezioni.
La sua mano mi stava avvicinando all'orgasmo e dovetti toglierla perchè volevo godermi tutta la serata, soprattutto aspettavo di lasciarmi andare completamente con il corpo e con la testa alla presenza dei nostri uomini. “Stop, stop please, please...” mormorai con la voce strozzata dall'eccitazione.
Venne con me in camera a prendere il suo abbigliamento e tornò in bagno per una rinfrescata e per prepararsi.
Io attesi sul letto, ma neanche due minuti dopo entrarono David e Sandro. Io ero ancora senza slip, erano rimasti in bagno, e David lanciò subito un complimento alle mie gambe aperte, al mio sesso esposto alla sua vista depilato e luccicante di umori: “What a wonderful pussy...”. Sandro lo invitò subito ad ammirarla da vicino: “Tonight it is for you too, ...taste it”. David si lanciò fra le mie gambe e mi leccò come una furia. “Sweety, sweety...” ripeteva in continuazione.
Barbara uscì dal bagno in un completino blu scuro: guepiere e calze dello stesso colore. Il tanga appariva piccolissimo fra i suoi fianchi; Sandro la abbracciò baciandola, la mano di Barbara si intrufolò nei suoi pantaloni alla ricerca del suo cazzo.
Ed io feci altrettanto con David.....
In men che non si dica, io e Barbara eravamo sdraiate sul letto supine ognuna scopata dall'uomo dell'altra, vicine, i nostri respiri e sospiri che rimbombavano nell'orecchio dell'altra e aumentavano il nostro piacere... e quello dei nostri uomini.
Il cazzo di David era notevole, soprattutto largo, non dovevo concentrarmi sui muscoli del mio sesso per sentirlo fra le pareti della mia figa... e già pensavo a quando mi avrebbe chiesto di metterlo dietro....
Barbara era una furia, orgasmava in modo rumoroso, e stringeva Sandro a se con le mani sul suo culo. So che a lui piace molto sentirla così.
Fra una scopata e l'altra, ci alternavamo prendendo in bocca i nostri uomini, a volte dedicandoci a succhiarli entrambi; scambiammo attimi di passione saffica leccandoci e toccando con le mani e le unghie i nostri punti più sensibili ed io lavorai con i piedi il cazzo di David.
Ma Barbara sapeva che il pezzo forte per Sandro sarebbe stato il suo sedere ampio, il suo culo così invitante per qualsiasi uomo la guardasse. “Take my ass.... hard!” gli disse con un tono di voce irresistibilmente sexy. Si era messa a quattro zampe sul letto e aveva tutto l'onore della scena principale della serata. David gli leccò ed insalivò il culo e poi lo aprì con le mani, un esplicito invito a Sandro per la penetrazione.
Il cazzo di Sandro entrò senza difficoltà e Barbara emise un sospiro, penso fosse abituata a ben altro. La scopò per un paio di minuti, sapevo che non sarebbe resistito a lungo; quando è eccitato si lascia giustamente andare al suo piacere; e non lo aiutò Barbara che continuava ad incitarlo: “Fill my ass, fill me... fill my belly....”
Sandro orgasmò violentemente ed i due si accasciarono sul letto esausti.
Fu allora il mio turno ad accovacciarmi sul viso di David; mi leccò dapprima la figa poi passò al mio buchino posteriore e lo bagnò con la saliva, penetrandomi anche con la lingua. Io nel mentre lo masturbavo con le mani e sentivo il suo cazzo ingrossarsi e diventare sempre più turgido.
Sandro e Barbara erano ancora sdraiati in mezzo al talamo ed allora mi posizionai sulla sponda laterale del letto, un cuscino sotto la pancia, culo ben esposto ed attesi l'attimo della penetrazione. Sentii il cazzo di David appoggiarsi al mio buchino ed indugiò li fuori; sentii che mi leccava il collo e correva con la lingua lungo la mia spina dorsale. Poi all'improvviso, mentre mi stavo rilassando, una spinta inaspettata ed il suo cazzo penetrò completamente il mio culo. “Ahhhhhhhhhhiiiiiii...” non riuscii a reprimere un urlo di dolore. Ma ormai era dentro di me. Raramente ero stata inculata così violentemente, ma sono anche abituata a sopportare anche un lieve dolore per il piacere mio e del mio partner. Al mio urlo David si fermò dentro di me, poi cominciò a scoparmi lentamente, quasi da fermo, facendolo roteare più che facendolo andare avanti ed indietro. Mi ripresi e lo invitai a scoparmi lentamente: “Fuck me slowly... you are so big....”.
Mi scopò forse per una decina di minuti, mi ero abituata e i miei umori anali facilitavano la penetrazione. Ma sentivo anche avvicinarsi i primi dolorini alla pancia che a volte accompagnano i miei rapporti anali. “Please cum in my ass... I cannot take it longer...”
David ebbe pietà di me e scaricò il suo sperma cremoso ed abbondante nel mio intestino. Mi sentii sollevata e come al solito, in questo casi, molto troia. Scambiai uno sguardo di complice appagamento con Sandro. Ero felice per me e per lui.
Mi alzai per andare in bagno, e mi accorsi che avevo lasciato una macchia di godimento sul cuscino sotto la pancia. Ero venuta e quasi non me ne ero resa conto, forse troppo concentrata nel sopportare l'inculata di David.
La notte Sandro si fermò a dormire con Barbara ed io dormii con David nella nostra camera. Fu tenero con me e mi lasciò dormire.
Il mattino seguente facemmo colazione e ci salutammo con la promessa di rivederci presto.
P.S.: le foto 'Intimo malizioso e calze nere...' e 'Footjob' sono una testimonianza di questo incontro.
Baci, Melissa
22839
4
12 anni fa
Sanmely,
61/67
Ultima visita: 6 anni fa
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