Era estate, un’estate calda e afosa, di quelle in cui dovevo restare in città per finire un lavoro mentre tutti ormai erano al mare. La città era quasi deserta, e la sera la noia era diventata la prassi: la televisione non faceva altro che mandare repliche a ripetizione, e per la città le manifestazioni erano poco attraenti per chi come me era tornato stanco da una giornata di lavoro.
Per cui quella sera decisi di rilassarmi un po’ con qualche porno intrigante, ricco di inculate sfrenate e copiosi schizzi finali come piace a me. L’eccitazione ci mise poco a superare il livello di guardia, e, stanco di vedere un video, decisi di tirar fuori il mio fedele fallo in lattice, che dopo poco scorreva nel mio culo dandomi finalmente un po’ di piacere vero.
Ma avevo voglia di qualcosa in più, per cui, entrato in una chat, mi misi a cercare qualcuno da far godere, almeno in cam. Avevo voglia di mostrare il mio culo e la voglia di cazzo che aveva, eccitato all’idea di un bel maschio che godesse nell’ammirarlo. Un cazzo vero sarebbe stato l’ideale, ma per quella sera mi sarei anche potuto accontentare di far godere così un maschio.
Venni quindi contattato da un uomo sui 40, dal fisico robusto e muscoloso, con un nick che era tutto un programma: “Scassaculi”. Chattammo un po’, con l’eccitazione che cresceva, io con una mascherina e lui con l’inquadratura che non saliva mai oltre l’ombelico, finché lui non sfilò gli slip mettendo in bella mostra un uccello davvero notevole. Certo che con quell’affare tra le gambe, il suo nickname sembrava ancor più appropriato: era di certo lungo, ma soprattutto molto largo. “Ti bastano 16 centimetri di circonferenza?” disse lui con la voce piena di orgoglio ed eccitazione. “Non so… secondo te?” risposi io girandomi e mostrando alla cam il mio culo in cui il fallo era ben piantato a fondo. Lentamente lo sfilai, centimetro dopo centimetro, finché lui poté finalmente ammirare il mio buchetto spalancato sul suo schermo. “Cazzo, che culo che hai… sarebbe perfetto per il mio cazzo!” esclamò mentre si segava con forza il grosso uccello, ormai duro come il marmo.
Io infilai di nuovo nel culo il grosso fallo di lattice, iniziando a scoparmi il buchetto con movimenti profondi e lenti, lasciando che lui apprezzasse come riuscissi a prenderlo tutto con facilità.
Io ammiravo nello schermo il suo grosso cazzo, turgido e bagnato, mentre lo sentivo ansimare e ripetere che avrebbe tanto voluto essere lui a sfondarmi il culo. Io adoravo sentirglielo ripetere, e muovevo il culo e il fallo per eccitarlo sempre di più, con la voglia sempre crescente di vederlo sborrare.
Ad un certo punto però realizzai una cosa… distratto da quello splendido cazzo, non mi ero reso conto che quello che vedevo in cam non era altro che il salottino del mio vicino di casa Andrea!
Dissi allora al mio interlocutore in cam ormai a me non più sconosciuto, che sarei andato un attimo a prendere una sorpresa per lui, e che sarei tornato in pochi minuti. Lui non sembrò molto contento, eccitato com’era, ma accettò di aspettarmi incuriosito dalla sorpresa che gli avevo promesso. L’ultima cosa che vide nello schermo fu il fallo di lattice che mi entrava tutto nel culo, io che mi alzavo e lo salutavo mandandogli un bacio. Sfilai la mascherina e in fretta infilai un accappatoio e mi precipitai a suonare alla sua porta.
Andrea ci mise un po’ a venire ad aprire, evidentemente non preparato ad una improvvisa visita a tarda sera. “Chi è?” chiese evidentemente irritato. “Ciao Andrea sono Alex! Scusami per l’ora, potresti aprire per favore?” risposi. Andrea aprì la porta, e me lo ritrovai davanti con indosso solo dei pantaloncini, evidentemente infilati in fretta e furia, con l’uccello che li gonfiava a dismisura. “Scusami per l’ora, mi dispiace davvero” dissi mentre, incurante di ogni sua reazione, entravo dentro casa sua ritrovandomi nel suo salottino. “Volevo farmi una doccia ma ho qualche problema con l’acqua calda” dissi inventando la prima scusa che mi veniva in mente, mentre lui mi seguiva evidentemente nervoso per quella invasione che rischiava di mandare a monte la sua scopata, seppur virtuale.
Indicai lo schermo acceso del suo PC, sul quale campeggiava una spoglia parete bianca che sarebbe potuta essere casa di chiunque. “Ehi, stavi facendo porcherie in cam, eh?” chiesi provocatorio ad Andrea che ormai non sapeva più come fermarmi, evidentemente anche reso nervoso dal fatto che temeva che il suo interlocutore sarebbe potuto tornare sullo schermo da un momento all’altro, rivelandomi la sua passione per i culetti maschili.
Farfugliò qualcosa, e stava quasi per spegnere tutto in preda al panico, quando io rapidamente feci cadere per terra l’accappatoio e mi misi a quattro zampe sul divano dicendogli “Ma non sarebbe più eccitante dal vivo invece che in cam?”. Andrea rimase per un attimo interdetto, ma riconobbe subito il culo che fino a poco prima si esibiva in cam per lui, ed il grosso fallo ben piantato fino in fondo. Io muovevo lentamente il culo e gli sorridevo, finché vidi anche sul suo viso un sorriso carico di promesse. Si mise quindi dietro di me e sfilò delicatamente il fallo dal mio culo, restando ad ammirare il buco spalancato davanti a lui. “Mi hai fatto davvero una splendida sorpresa sai?” disse mentre appoggiava la grossa cappella al centro del mio buchetto fremente. “Adesso ne faccio io una bella grossa a te, troietta!” disse mentre iniziava a spingere nel mio culo il suo grosso cazzo. Incurante di ogni mia possibile reazione, spingeva inesorabilmente e con decisione il suo grosso trapano di carne dentro di me, che sentivo il buco del culo aprirsi e dilatarsi come non avevo mai provato prima. Gemevo sentendo quell’arnese farsi strada inarrestabile, senza troppi riguardi nei miei confronti, finché finalmente non fu tutto dentro.
Sentii le mani di Andrea afferrarmi saldamente per i fianchi, e, prima che io potessi dire nulla, lo sentii dire a denti stretti, con un tono che non lasciava dubbi riguardo al livello di eccitazione a cui era arrivato: “Hai ragione troia… molto meglio dal vivo… ora vedrai perché il mio nick in chat è “Scassaculi”…”. Non mi diede il tempo di rispondere. Sentii il suo cazzo iniziare a muoversi avanti e indietro nel mio culo con decisione, mentre le sue mani si saldavano ben strette sui miei fianchi. Le spinte diventarono in pochi secondi profonde e sempre più rapide, togliendomi il fiato per il piacere intenso che mi davano.
Andrea spingeva con forza, quasi con rabbia, aumentando il ritmo ad ogni affondo, ed io sentivo il suo cazzo prepotente aprirmi il culo sempre di più. Nella stanza risuonava il ritmico suono del suo inguine che sbatteva con forza contro il mio culo, e il nostro ansimare sempre più intenso. Io gemevo quasi in estasi con il culo preda di quel toro potente, che spingeva con forza mentre allo stesso tempo, con altrettanta forza, tirava il mio bacino verso di sé.
All’improvviso sfilò dal culo il suo cazzo, tenendomi i glutei allargati con le mani, mettendo in mostra il mio buco ben aperto dal suo instancabile lavoro. Io ansimavo senza riuscire a dire nulla, cercando di riprendere fiato dall’impegnativa monta. “Mmmmm… ancora non ci siamo sai troietta?” disse lui con voce roca “Ci vuole ancora una bella dose di cazzo!” aggiunse, infilandomi d’un colpo nel culo il suo cazzone, togliendomi il fiato. Mi girai a guardarlo, e lo vidi quasi con un ghigno dirmi “E’ quello che vuoi, vero troia?”. Io non riuscii a fare altro che ad annuire con la testa mentre lui ricominciava a fottermi con furia animalesca, levandomi il fiato. Non riuscivo a dire nulla, se non ad ansimare e gemere, in balìa di quel toro scatenato che sembrava non doversi fermare mai, inculandomi senza alcuna pietà.
Ma ad un certo punto mi tirò a sé con un’ennesima, potente spinta, piantandomi a fondo il suo grosso cazzo, ed io lo sentii rantolare. Il cazzo si irrigidì… si gonfiò… e un istante dopo sentii abbondanti schizzi riempirmi il retto. Quel porco mi stava inondando il culo di sborra, incurante di quello che io avrei voluto. Si prendeva ciò che voleva, come voleva, e quando lo voleva. “Troia…” sussurrò quasi “mi hai fatto sborrare… Sei proprio una troia…”. Mi girai e lo guardai sorridendo. “Il tuo nick è davvero quello giusto sai?” dissi finalmente ansimando, mentre sentivo che il suo cazzo era ancora ben piantato nel mio culo, duro come il marmo, mentre Andrea non accennava minimamente a tirarlo fuori. “Oh, non immagini quanto…” disse lui con un tono che lasciava presagire di tutto. “Non credere che sia finita qui, sai?” aggiunse ricominciando a muoversi nel mio culo.
Dopo pochi secondi, il suo grosso cazzo era ancora una volta all’opera, scopandomi con colpi profondi e ritmati, dalla cappella alla radice, scorrendo ancora meglio lubrificato dall’abbondante sborrata che Andrea mi aveva schizzato dentro. “Oh sì… così… dammelo ancora” gemetti io. “Ce n’è ancora tanto sai?” disse lui “Tanto cazzo per la mia troietta…” aggiunse aumentando leggermente il ritmo. “Ho proprio voglia di sfondarti a dovere” rantolò mentre le spinte ricominciavano a tornare quelle di un vero toro.
“Oh sì… sfondami… spaccami il culo…” ansimai “Adoro il tuo cazzo…”. “Allora ce l’hai la voce… pensavo non ti piacesse il mio cazzo o che ti stessi facendo male” ghignò ironicamente Andrea, ricominciando ad incularmi con ancora più foga. E finalmente riuscii a gridare tutto il mio godimento che il suo cazzo mi dava. “Aaaaaaaaaaaaaaahhhhh!!!! Spaccameloooooooo!” gridai senza più alcun freno. “Brava troia! Urla… urla quanto ti pare… così ti voglio… Te lo spacco questo culo!” disse lui mentre il ritmo accelerava ancora e il suo cazzo mi devastava il culo facendomi impazzire.
Assestò altri due o tre colpi, potenti e profondi, ogni volta tenendo più a fondo che poteva il suo cazzo per alcuni secondi, e poi lo sfilò all’improvviso. “Mmmmmmm… gran culo, non c’è che dire… davvero fatto per prendere cazzi…” disse soddisfatto, per poi afferrarmi all’improvviso, cogliendomi di sorpresa, e rigirarmi con la schiena sul divano. Mi sollevò le gambe fino a portare le ginocchia contro il mio petto, e il mio culo fu di nuovo davanti a lui, aperto ed invitante. “Hai ancora voglia di cazzo, vero?” mi disse guardandomi, conoscendo già la risposta. “Oh sì… ti prego… dammelo ancora… incula la tua troietta…” fu la mia ovvia risposta. Lui mosse abilmente il bacino in modo che la punta del suo cazzo fosse sul mio buco fremente, e spinse all’improvviso, con un colpo deciso, penetrandomi a fondo. Chiusi gli occhi e inarcai la schiena, gemendo di piacere, sentendo ancora quel grosso pezzo di carne durissima dentro di me. Li riaprii, e Andrea mi guardava con un sorriso di compiacimento, fiero del piacere che mi dava e che si prendeva. “Sei un toro insaziabile” gli dissi guardandolo dritto negli occhi, mentre lui annuiva con la testa, sempre con quel sorriso malizioso sul viso, e ruotava lentamente il bacino, facendo sì che il suo grosso uccello mi massaggiasse per bene il retto.
Con le mani afferrai con decisione i suoi glutei e gli dissi con voce roca per il piacere: “Dai allora… finisci il lavoro… scassaculi… spaccamelo… distruggimi il culo…”. Andrea non se lo fece ripetere, dato che sapeva bene che sarebbe arrivato il momento in cui lo avrei implorato di fottermi ancora. “Con piacere, troia…” disse subito prima di iniziare un forsennato andirivieni nel mio culo. Io ero schiacciato contro il divano, con le ginocchia premute contro il petto e con le sue spinte potenti che mi pressavano ancora di più tanto che in alcuni momenti facevano spostare leggermente il divano. Io lo tenevo per i glutei, anzi, accompagnavo le sue spinte per far sì che fossero ancora più decise, mostrandogli che adoravo quel suo modo di incularmi. “Troia… sei una troia… e il tuo culo è mio…” ansimava lui. “Bravo… così… Spaccami il culo… SPACCAMELOOOOOOO!!” urlavo io senza ormai più alcuna remora, facendolo infoiare ancora di più, tanto che ormai spingeva nel mio culo sfondato come se stesse inculando la più rotta delle troie. E forse era quello che mi aveva fatto diventare…
Mi inculò così per alcuni interminabili e meravigliosi minuti, ripetendo quanto fossi troia e quanto ora il mio culo appartenesse a lui e a lui solo, finché all’improvviso non sfilò quel meraviglioso attrezzo di piacere dal mio culo e si spostò in avanti premendo con le sue cosce contro le mie, immobilizzandomi ancor di più contro il divano. Afferrò il suo cazzo lucido e venoso, iniziando a menarselo velocemente, avvicinandolo al mio viso più che poté. “Apri la bocca troia!” mi ordinò perentoriamente. Ed io eseguii, docilmente, e fremente per il desiderio di essere inondato dopo quella monta superlativa. “Ora ti inondo… vedrai…” disse quasi mi avesse letto nella mente, un attimo di prima di rantolare in preda ad un devastante orgasmo. Il cazzo si gonfiò, si contrasse, ed il primo abbondante schizzo mi colpì il viso, bagnandomi la fronte, il naso e le labbra. Al primo seguirono molti altri schizzi, che mi bagnarono le guance e le labbra, colandomi sul mento, e che Andrea cercava di dirigere il più possibile verso la mia bocca spalancata. Avevo il viso ormai pieno di sperma, quando Andrea si spinse col bacino ancora più avanti, infilandomi in bocca la grossa cappella che ancora schizzava gli ultimi fiotti di nettare bollente, che mi affrettai ad ingoiare, gustando il sapore di quella furibonda scopata.
Andrea lasciò che gli ripulissi per bene il cazzo, poi me lo passò sul viso per rimettermelo ancora in bocca, facendomi assaporare lo sperma che mi aveva schizzato in faccia. “Sei proprio una brava troietta” disse lui una volta ripreso fiato “e hai un culo da favola…”. “Beh… come hai detto tu… è tuo…” risposi. “Se in chat vedo uno Scassaculi posso venire direttamente da te a farmi scopare? Adoro essere inculato così…”. Andrea rise. “Puoi venire ogni volta che vuoi… ogni volta che hai voglia di cazzo… anche se non mi trovi in chat… spaccarti il culo è un godimento davvero speciale… il tuo Scassaculi sarà sempre a tua disposizione”. “Sempre? Davvero?” gli chiesi sorridendo mentre gli massaggiavo il cazzo. “Quando vuoi, troia” mi rispose, sorridendo malizioso, mentre sentivo tra le dita il suo cazzo riprendere vita.
Le storie più votate della categoria feticcio
-
Certificazione Profili
esistono due tipi di certificazione, la prima per le coppie e singole e la seconda per i singoli ed i trav/trans.
la certificazione delle coppie e delle singole:
viene eseguita dallo staff del portale,essere certificati è semplicissimo basta inviare una mail all'indirizzo: [email protected] mandando una foto di coppia o almeno della lei di coppia o della lei nel caso di singole nella quale sia mostrato il nostro logo che potete scaricare cliccando qui (se preferite la versione pdf cliccate qui )stampato su un qualsiasi foglio formato A4 le compilato a penna o pennarello con la VS username e data della certifica la foto deve essere poi spedita all'indirizzo [email protected]
la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
NON AVETE LA STAMPANTE? nessun problema potete ricevere la certifica in questo modo prendete un normale foglio A4 e con un pennarello scrivete la Vs username seguita dalla frase "certificati da SexyCommunity" in data.... e poi utilizzate lo stesso foglio per scattare una foto come se fosse il nostro logo. (se sei singola puoi scattare foto allo specchio)IMPORTANTE: il volto DEVE ESSERE CENSURATO e quindi NON riconoscibile in quanto la foto inviata verrà pubblicata sul profilo dove deve rimanere obbligatoriamente per validare la certifica (può essere spostata nella gallery)
la certificazione dei singoli e dei trav/trans:
NON viene eseguita dal portale (in quanto è ovvio che siano singoli...) ma avviene su richiesta delle coppie che li hanno...testati come singoli ok...
importante:
il simbolo coppia verificata indica esclusivamente la reale esistenza degli utenti certificati al momento del controllo da parte del nostro staff.Il simbolo singolo ok indica che il profilo dell'utente è stato verificato dalla coppia indicata nella certificazione il portale non verifica personalmente questi profili.
215679
0
17 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 7 ore fa -
Come Contattare SexyCommunity
Per contattare SexyCommunity puoi utilizzare i seguenti riferimenti:
Se desideri collaborare o fare PUBBLICITA' attraverso SC clicca qui! per tutte le info.
Se sei registrato ed hai bisogno di assistenza usa direttamente la posta del portale entrando sul profilo SC ed inviando da li un messaggio tramite il box apposito
Ricordatevi di inserire sempre nell'oggetto la vostra username.
SEI STATO BLOCCATO? prima di contattarci clicca qui! ci sono per te importanti infoSe desideri contattare SC tramite email lo puoi fare utilizzando la mail ufficiale del portale:infoCHIOCCIOLAsexycommunityPUNTOitAll right reserved SexyCommunity ™
108183
0
16 anni fa
SexyCommunity, 35
Ultima visita: 7 ore fa -
Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101197
2
11 anni fa
pillinca,
56/45
Ultima visita: 1 mese fa
-
per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97423
0
17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
Commenti