Mi chiamo G. e sono il lui di una coppia cosidetta "clandestina" in quanto Erika è infelicemente sposata.
Il nostro rapporto dura da 15 anni per cui è più di un legame. Lei ha 45 anni ma ancora bella, "soda", lunghe gambe e bel culo, un tipo mediterraneo; io non sono un granché fisicamente, ma molto cerebrale nel sesso.
Il nostro feeling sessuale c partito subito alla grande e si c concretizzato con gli anni, sempre tenuto vivo con nuove esperienze .
Oggi vi voglio raccontare di un episodio accaduto non molto tempo fa .
Durante i nostri rapporti sessuali ricorreva spesso da parte sua un desiderio di avere accanto a sé una donna che partecipasse alla scopata, che la toccasse, le leccasse la fica, facesse sesso anche con me; la sola condizione c che lei non fosse attiva.
Non mi ci è voluto molto per capire che non erano sogni dovuti all'eccitamento del rapporto ma un desiderio inconscio che io assolutamente dovevo realizzare perché la cosa l'arrapava moltissimo.
A questo punto entra in scena Luana che c una mia collega di lavoro, da almeno 10 anni. Il nostro rapporto di amicizia si c rafforzato con gli anni, tanto che presto passammo a confessioni intime anche molto spinte.
Non mi vergogno a dire che molte cose le ho imparate da lei e credo che anche lei molte cose le abbia "sperimentate" grazie a me. La cosa ci ha coinvolto a tal punto che spesso sembrava che si "agisse" solo per il desiderio di raccontarcelo il giorno dopo. Un gioco che, anche se non glielo mai detto, puo' essere "sfruttato" in maniera migliore; tra me e Luana non c'è stato niente di fisico, non perché non ci avessi mai pensato, ma il rischio di rovinare il nostro stupendo rapporto c troppo grande.
A lei confido tutto, ed anche la ricorrente fantasia di Erika era divenuta una nostra conversazione. Da le a proporle di partecipare alla realizzazione del "sogno" il passo fu breve.
Luana, dopo tante titubanze, accettò solo di partecipare passivamente, nel senso di assistere ad una nostra scopata solo da spettatrice.
Erika, messa al corrente della mia idea, all'inizio era riluttante ed anzi molto contrariata, ma dopo tante mie insistenze sembrava che la cosa potesse nascere.
Un inciso mi c dovuto: organizzare l'incontro non c stato semplice, anzi difficilissimo. Mentre Erika faceva un passo avanti, Luana ne faceva due indietro e viceversa. La cosa sembrava non prendere mai il via.
Finché un giorno mi buttai: convinta Luana decisi di organizzare l'incontro all'insaputa di Erika. Il tutto non mi faceva essere molto tranquillo perché già un'altra volta una mia "sorpresa" non fu presa molto bene da lei e si rischiò di
chiudere il rapporto.
La chiamai un pomeriggio d'estate. Molti dei nostri incontri avvenivano in un piccolo ufficio composto da due vani: in uno c'era una scrivania e un lettino e nell'altro, molto più piccolo, un lavandino e degli armadi.
Quel giorno lei arrivò inconsapevole di cosa le avevo preparato, con un vestito estivo a fiori e niente sotto come al solito.
Luana era nascosta sul secondo vano ed aspettava un cenno da me per entrare in scena.
Tutto cominciò in modo normale, Erika si tolse il vestito rimanendo nuda, era molto abbronzata, bellissima; nella stanza, intenzionalmente, non c'era molta luce; lei si mise sopra il lettino e cominciò ad allargare le gambe facendomela vedere come piaceva a me, poi come consuetudine cominciò a masturbarsi con un cetriolo (consiglio a tutti di usarlo avvolto da un preservativo: c favoloso, economico, pulito, morbido quanto il lattice e delle dimensioni che uno vuole); di solito la scena mi arrapava e me lo faceva venire duro tanto che la mossa successiva era un bel pompino. Quel giorno il tutto non fu di effetto sperato, la mia mente era occupata dalla riuscita della "sorpresa", il mio cazzo non era un granché, tant'è che me lo prese in bocca non per sua voglia ma quasi per aiutarmi a renderlo duro.
A questo punto decisi, con una parola gir stabilita, di far entrare nel primo ambiente Luana, che era vestita con un camice lungo, con sotto solo reggiseno e mutandine; l'entrata fu orribile, Luana entrò come una guardia svizzera e si posizionò nella sedia della scrivania a guardarci senza nessuna espressione sul viso.
Erika accortasi dell'intrusa mi strinse forte i fianchi quasi a farmi male per farmi capire la sua rabbia, aveva ancora il mio cazzo in bocca ma la sua testa era premuta contro di me in modo da non farsi vedere il viso.
Non vi dico in che stato mentale e fisico mi ritrovavo. Chiaramente il cazzo non mi veniva duro per niente, lei continuava ma invece di una pompinara sembrava uno struzzo che volesse nascondere la testa.
Poco dopo presi l'iniziativa: cercai di staccare la sua bocca in modo che riprendesse a succhiare in maniera "decente"... dopo molto forzare cominciò a pompare leccandomelo a dovere, ma sempre nascondendo la testa, fino a che quando fu "abbastanza" duro si voltò mostrando il suo splendido culo, verso il muro e me lo mise dentro alla pecorina.
Si dimenava in maniera insolita ed affrettata, il suo intento era di farmi venire il prima possibile, ma io non ero nelle condizioni giuste; non sapevamo cosa facesse Luana che era dietro di noi, ma dall'ultima occhiata non aveva cambiato atteggiamento né espressione.
Anche nella mia mente si era venuta a formare la convinzione che la cosa fosse un fallimento totale e che prima si finiva meglio era per tutti.
Cominciai anch'io a fotterla con violenza, lei face in modo che la penetrassi con tutto il cazzo, ma non riuscì a trattenersi, ed allora sentii come dei rantoli
strozzati, evidentemente la violenza della scopata produceva il suo effetto, lo vedevo da come si muoveva: ora ancheggiava il suo splendido culo, in modo da sentirlo tutto e in diversi modi.
Fu a quel punto che mi voltai per far capire a Luana se la cosa le cominciava a piacere; la vidi con una gamba appoggiata sopra la scrivania le gambe completamente scoperte e la sua mano scura per la penombra toccare il bianco candido delle mutandine sopra il pube con movimenti leggeri.
Ora cominciai ad arraparmi davvero, la cosa la comunicai all'orecchio di Erika invitando a guardarla.
- "Vedi, non godiamo solo noi..." sono le uniche parole pronunciate quel pomeriggio.
Con la mano le voltai il viso e le feci notare la scena, poco dopo lei me lo sflilò tenendomelo in mano, mi fece sedere sopra il lettino e venne sopra me ma con la schiena verso di me ed il viso e la fica verso Luana.
Giocò con il mio cazzo spennellandolo sulla sua fica.
Io ero eccitato ma incazzato perché non riuscivo a vedere tutta la scena, dato che Erika mi copriva.
Vidi solo che la mano di Luana aveva scostato le mutandine, ma non riuscivo a vedere bene la sua fica.
Poi Erika, intuii, fece un cenno a Luana che si alzò e venne verso di noi; io ero sempre più incazzato dal fatto che non riuscivo a godermi la scena, pur avendo un cazzo durissimo.
Erika prese il mio cazzo e dopo averci gir giocato se lo mise dentro; poi liberatasi le mani, prese le braccia di Luana per i polsi e se li fece passare sul corpo, facendosi toccare il seno e delicatamente spostandole sempre più in basso.
Io non riuscivo a rendermi conto fino a che punto e dove si faceva toccare.
Finché sentii le sue mani che mi sfioravano le palle con un movimento dal basso verso l'alto.
A questo punto eccitato come mai dal fatto che Luana mi toccasse, venni quasi subito.
Erika me lo levò da dentro e sentii le mani sul mio cazzo premere per farmi venire come un matto.
Peccato... la mia rapidità non fu niente in confronto a come Erika si riveste e se ne andò immediatamente, tanto che io avevo appena recuperato le mie mutandine e lei era gir fuori della porta.
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17 anni fa
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16 anni fa
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
101090
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97405
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17 anni fa
valerio,
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Ultima visita: 10 anni fa
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