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occhi201069 33/33 anni
Coppia
Verona, Italia
Ultima visita: 15 anni fa
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Sogno di una calda estate (prima parte)

Sogno di una calda estate

Sono sdraiato, la stanza è immersa nell’oscurità della notte. Fisso il soffitto, e gusto la pace, il silenzio. Fa caldo, ascolto il mio respiro, inspiro la calda aria estiva che entra dalla finestra. Rifletto immagino penso spero sogno, un turbine di sensazioni…Ho sonno ma non voglio dormire. L’estasi della tranquillità è palpabile, fondamentalmente sono felice. Ascolto il silenzio fino a quando non avverto una sorta di fischio, con lo sguardo creo e cerco di indovinare figure inesistenti sul soffitto scuro. Respiro ed analizzo gli odori, avverto l’acre profumo di lavanderia delle lenzuola mescolarsi con il dolce profumo di cocco della crema corpo. Le mani sono sotto il guanciale, le muovo leggermente a destra e a sinistra per godere della leggera frescura che si crea tra lenzuolo e cuscino.
Chiudo gli occhi e la mia mente inizia a volare, mi vedo sdraiato, i tetti le case le luci della città immerse nel buio, sembra di essere in aereo. Sto volando, l’aria corre forte tra i miei capelli , accarezza violentemente il mio corpo, avverto i tremori del freddo…la pelle si contrae e diviene ruvida i peli si rizzano, i brividi pervadono il mio corpo.
Ad un tratto la calma…riapro gli occhi per cercare sicurezze, la mia stanza, sono nel mio letto, tiro un sospiro di sollievo e richiudo gli occhi.
Piego leggermente il collo e giro la testa a sinistra, le mie narici vengono attirate da un odore nuovo strano, che non mi appartiene. Fresco, buono, non cosmetico, lo inspiro e ne assaporo il godimento mentale... ma non so da dove nasce. Apro istintivamente gli occhi per capire e, vicino a me, un corpo, leggermente rannicchiato in posizione fetale. Di fronte a me la sua bianca schiena. C’è scuro, e non capisco, ha i capelli lunghi e mossi, nella penombra mi sembrano rossi, o castani, non è fondamentale, ho fretta di capire, di scoprire cos’è! Trattengo il fiato per non so quale motivo, chiudo e riapro gli occhi ma la situazione non cambia. Incuriosito mi giro sul lato e, assumendo la stessa posizione della figura al mio fianco, avvicino la mia insicura mano destra alla sua spalla. Non so se toccala, di primo acchito ho quasi paura di rovinarla. Trovo coraggio e appoggio il palmo della mia mano. Una leggera vibrazione corre dalle dita alla mia testa…Ma è vera, esiste, chi è? Quante domande. Con le dita percorro velatamente il profilo del suo corpo dalla spalla fino al fianco, è morbida, calda. D’un tratto si muove e di scatto ritorno nella posizione iniziale chiudendo gli occhi. Avverto il movimento, la rete del letto scricchiola leggermente infrangendo il silenzio a colpi di frusta. Sto annegando nella curiosità, una goccia di sudore fende il mio volto. Con la coda dell’occhio controllo la situazione attendo un paio di minuti, tutto tace. Mi giro lentamente a sinistra e i miei occhi s’inabissano in quel corpo. Morbidi lineamenti femminili in volto, le labbra sono sottili e ben profilate, il collo esile. Lotto con l’oscurità per vedere quel nudo corpo, i seni sono tondi e bianchissimi, svettano sulle punte i capezzoli più scuri. Il ventre è piatto e si muove dolcemente al ritmo della vita. Fisso il pube e scendo con lo sguardo …è una ragazza… le gambe sono affusolate e lunghe ed i piedi minuti. Il mio battito aumenta ed inizio a respirare più velocemente, mi avvicino con la bocca al suo collo ma non la tocco, mi disseto del suo fresco odore, vorrei morderla ma mi limito ad appoggiarle solo le mie labbra leggermente. Ho voglia di sentirla, appoggio il palmo della mia mano sul suo ventre, è vellutato, mi lascio cullare dai suoi respiri. Le sto baciando lentamente il collo e con la mano scivolo lentamente sul pube e poi risalgo all’ombelico, con l’indice ne percorro la circonferenza e poi proseguo fin sul costato. Avvolgo il suo seno e ne constato la malleabilità. Con l’indice disegno cerchi concentrici immaginari sempre più piccoli fino ad arrivarne al centro. Ho il cuore a mille, tra pollice ed indice interpongo la punta del suo morbido capezzolo e la comprimo leggermente come se la stessi pizzicando. La sento pulsare, divenire sempre più turgida. Mi allontano dal suo collo e le fisso l’angelico volto come se volessi spogliarlo. Apre leggermente la bocca , le labbra si staccano di un millimetro e lasciano correre dei respiri più pesanti, mi assale una voglia di non so che… nel mio corpo è in atto una vera tempesta che sfoga in una forte pulsione nei miei boxer. Non resisto e cerco il contatto tra le sua e la mia bocca. Nel frattempo rilascio il capezzolo turgido e scendo dal marmoreo seno fino al ventre. Con la punta della lingua le tocco le labbra e scivolo all’orecchio. La sento muoversi leggermente e respirare sempre più velocemente. Appoggio le mie labbra al suo orecchio e ne succhio il lobo, con la lingua sfioro il padiglione e l’interno provocando una contrazione dei muscoli addominali. Sposto lentamente la mano dal ventre e cerco la fonte del fuo piacere. Il pube è caldo e le sue carni elastiche. Abbandono l’orecchio e alternando leggeri morsi a dolci leccate percorro il collo e arrivo al seno. La mia mano è calamitata all’interno delle sue cosce e le mie dita attratte dal suo sesso. Accolgo tra le labbra il suo ruvido capezzolo e lo succhio alternativamente fino a farlo scoppiare. Indice medio e anulare della mia mano bramano sulle calde ed umide grandi labbra. La sento ansimare. Indice ed anulare divaricano i petali della vagina e il medio sfiora la clitoride. Nel frattempo tra le mie gambe si tempra una dolorosa quanto piacevole erezione. Imperterrito continuo a succhiare e a leccare l’ormai plastico capezzolo. La clitoride, oleosa di piacere, la sento gonfiarsi sul mio polpastrello bagnato di piacere.
CONTINUA…

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