Mi chiamo Marco, ho 35 anni e da tre sono sposato con Milena. Sono di media statura, capelli neri, occhi marroni; lavoro come consulente finanziario in una banca. Milena ha la mia stessa età, è una bella donna alta 1,70, bionda, occhi chiari, seno una buona terza piena, cosce lunghe, ed un bel culo tondo e sodo. Da quando siamo sposati, ho iniziato a sospettare sulla sua fedeltà. Non ci sono stati fatti specifici, ma avevo notato, qua e là, indizi significativi: uscite la sera con amiche che non conoscevo, oppure qualche chiamata, cui non aveva risposto, dopo aver fatto squillare a lungo il telefono, insolite distrazioni, un tono distratto in certe nostre conversazioni telefoniche, come se stesse con qualcuno. Infine la svolta qualche giorno più tardi. Quella mattina l'ho chiamata dal lavoro e quella sensazione che potesse essere con qualcuno si è ancor più rafforzata. Qualche frase spezzata, un'esclamazione inspiegabile, insomma segnali che portavano ad un'unica conclusione: non era sola! Ho interrotto la comunicazione, avvertendo che al lavoro sarei stato impegnato fino al pomeriggio, così da non farle sospettare che io potessi interrompere quello che stava facendo. Ho lasciato l'ufficio con un pretesto: in piena estate, c'era poco lavoro e poca gente, quindi la mia assenza non sarebbe stata notata. Son corso a casa che non dista molto dal mio posto di lavoro: solo circa 15 minuti d'auto. Era necessario arrivare velocemente, per scoprire cosa stava succedendo. Il mio cuore batteva forte, in un misto di angoscia ed eccitazione. Quando son arrivato a destinazione, ho lasciato la vettura nel parcheggio sotterraneo e questo mi ha permesso di raggiungere direttamente il nostro appartamento, senza esser visto da nessuno e, senza indugio, sono entrato silenziosamente in casa. Sono andato verso la nostra camera, ho aperto la porta e lì l’ho travata, sul nostro letto matrimoniale, tutta presa a gustarsi i suoi giochi erotici. La prima cosa che ho visto, è stato un culo peloso rivolto verso di me, che si muoveva ritmicamente, su e giù, su e giù. Ero paralizzato. Non è che non me lo aspettassi, ovviamente, ma constatare che i miei sospetti erano brutalmente confermati, era qualcosa di troppo forte. La mia irruzione non è passata inosservata, nonostante il detentore del culo peloso e la mia Milena, sotto di lui, se la stessero godendo alla grande. Milena mi guardò con un misto tra sorpresa e shock. Non se lo aspettava, era ovvio, e avrebbe preferito non farsi trovare in quella posizione, anche questo era evidente. Io ero senza parole ed anche Milena. Mentre il "culo peloso", si tolse da Milena e, appoggiatosi accanto, sul gomito destro, mi guardò con un'espressione tra il sorpreso ed il malizioso.
Ruppe il silenzio, chiedendo:
«Chi sei?»
Che sfacciato! Non ho potuto rispondere a nulla, ma la cagna ha recuperato la calma ed ha risposto per me:
«È Marco, mio marito.»
E, come se ci trovassimo nella più innocente delle situazioni, ha completato la presentazione dicendomi:
«Questo è Massimo... Un mio amico.»
Tanta sfrontatezza aumentò il mio stupore, inibendomi di proferir parola. Un senso di dolore ed umiliazione mi aveva paralizzato, ma, da qualche altra parte, nel mio intimo, quella scena mi aveva eccitato al massimo. A poco a poco sono stato in grado di realizzare la situazione che avevo davanti agli occhi. Erano entrambi completamente nudi. Il corpo bello ed esuberante di Milena era sdraiato sulla schiena, con le gambe divaricate e le grandi tette che le svettavano sul petto. L'uomo che se la godeva era un individuo alto, magro, piuttosto peloso, che mi guardava con curiosità e un cenno soddisfatto. Sicuramente si godeva il fatto che io ero il cornuto e lui era colui che me le aveva appena fatte. Il suo cazzo era ancora teso, proprio come l'aveva tirato fuori dalla fica di Milena quando ero entrato. Ho notato subito che aveva un arnese di generose dimensioni, più grande del mio in spessore e in lunghezza. Visto che ancora non pronunciavo parola, Milena ha ripreso:
«Non so cosa vorresti fare: potremmo continuare a stare insieme o potremmo divorziare, ma, in ogni caso, io non smetterei di andare a letto con Massimo.»
Il fatto che abbia messo le cose in modo così chiaro, mi ha aiutato a superare la mia perplessità e dire quello cui facevo fatica a credere che fosse uscito dalla mia bocca.
«No, Milena. Non voglio divorziare. Voglio continuare ad esser tuo marito e mi farò una ragione se hai bisogno di qualcun altro per esser chiavata in maniera così energica ed appagante.»
Il bull si è fatto una risata piena di soddisfazione. Milena mi guardò attonita e, come se quella soluzione fosse la più bella del mondo, si voltò verso di lui e lo baciò appassionatamente sulla bocca. Hanno limonato per alcuni minuti, mentre io guardavo sempre più ferito ed umiliato, ma, nello stesso tempo, sempre più eccitato, come dimostrato dal gonfiore nei miei pantaloni. Quando finalmente decisero di separare le loro bocche, Milena mi guardò di nuovo con lui davvero incuriosito. Di nuovo, il suono delle mie stesse parole mi sorprese, perché io stesso facevo fatica a credere a quello che dicevo.
«Non voglio perderti. Voglio stare con te, anche se devo abituarmi a vederti scopare con un altro.»
Era una totale soggezione alla libertà di decidere della vita sua e mia, senza limiti e/o condizioni.
«Chiudi la porta e goditi lo spettacolo!»
Molto lentamente si chinò sull'uomo, abbassò la testa e cominciò a baciargli il membro duro. Fece scorrere la lingua su e giù sul tronco, leccò delicatamente il glande, scese con le labbra e la lingua lungo il palo rigido, si dedicò a baciare, leccare e succhiare le palle dure e piene, risalì il tronco fino a ingoiarlo tutto con gioia. Massimo giaceva supino, con chiara espressione di soddisfazione, ed emetteva eloquenti gemiti di piacere, senza esimersi dal sottolineare:
«Brava, zoccola! Fa vedere al cornuto come si succhia e lecca un bel cazzo come questo! Dai, continua. che ti voglio inondare la gola di sborra. Dai, troia, succhia!»
Milena proseguì in quel compito, mentre io ero ben consapevole della sua maestria nel portare a termine quel gioco, finché lui le chiese di farlo sborrare:
«Dai, vacca, succhia che sborro!»
Un suo grido, da vero porco, rese evidente il momento in cui, a seguito del succhiare di lei, le stava riversando in gola tutta la sua sborra. Milena ha proseguito nella sua azione, fino a spremere tutto il succo che poteva ottenere e, solo allora, ebbe a lasciare il grosso randello con la lentezza di chi abbandona qualcosa che in realtà avrebbe voluto ancora tenere per sé. Poi si alzò sul letto, mi guardò di nuovo e mi disse con fermezza:
«Se vuoi vedere quanto son troia e come ti faccio cornuto, devi farne parte. Vieni a baciarmi!»
Mi avvicinai a lei e premetti la mia bocca contro la sua. Le ho fatto scorrere la lingua dentro, avvertendo subito il sapore acre di sperma e succhi vaginali di cui era inzuppato quel cazzo, prima che lei lo pulisse con il pompino. Quando ha ritenuto che avessi già assaporato abbastanza i sapori del sesso nella sua bocca, si è staccata e mi ha inflitto un nuovo ordine:
«Ora leccami e succhiami la figa, quella dove, fino a poco fa, ha scopato un altro! Me l'ha farcita bene già una volta e, quindi, la trovi ben ricca di crema!»
Ancora una volta ho obbedito, senza chiedermi perché mi stavo sottoponendo a questa ulteriore umiliazione. Mi inginocchiai accanto al letto, affondai la testa tra le sue gambe e presi a leccarla a fondo. Il mio stato d'animo era ridotto ad uno straccio, mi sentivo umiliato, deriso, ma la situazione mi eccitava terribilmente. Senza muover le gambe, affinché continuassi a succhiare, lei avvicinò il busto al corpo di Massimo e prese a baciarlo sulla bocca, sul collo, dietro le orecchie e sul petto peloso. Dalla mia posizione li sentivo parlare appassionatamente. Lui non smetteva a prodigarle lodi e complimenti.
«Sei la mia femmina, la mia vacca da letto, la mia puttana dolce e succhiacazzi, che voglio sfondare tutta!»
Lei mugolava e gongolava compiaciuta, ricambiando.
«Tu sei il mio toro, un maschio fantastico, una vera fonte di sborra calda!»
Si baciavano con passione e piacere con tutto il trasporto possibile. Alla fine la mano di Massimo mi separò dal sesso di mia moglie.
«Togliti, cornuto, che la voglio scopare ancora!»
Le salì di nuovo addosso e, dalla mia posizione più bassa, ho notato che il suo cazzo era di dimensioni davvero notevoli e, con un affondo deciso, le sprofondò di nuovo in quella grotta che, almeno finora, avevo considerato solo mia, mentre lei, gemendo di piacere, tornò a circondandogli la vita con le sue gambe.
«Dai, sfondami! Sei un toro meraviglioso! Guarda, cornuto, come mi sfonda!»
Mi son seduto per terra a guardare come scopavano. E devo ammettere che è stato un vero spettacolo. Subito le sue grida ed i gemiti di piacere di Milena hanno riempito la stanza, fin quando, dopo diversi minuti che scopavano intensamente, sono venuti insieme. Lui si è svuotato di nuovo dentro mia moglie, e ancora io ho avuto il compito di pulirle la fica da ogni traccia della sborrata, mentre la bocca di Milena faceva lo stesso con il cazzo del suo amante.
Massimo mi ha toccato scherzosamente la fronte, chiamandomi cornuto in tutte le varianti che gli venivano in mente. Quando Milena ha finito il suo lavoro di pulizia, ha voluto che io l’ascoltassi attentamente.
«Sia ben chiaro che, d'ora in poi, continuerò a scopare con Massimo. Lo sai vero? Ho deciso che gli affido, in maniera incondizionata, figa, bocca e culo, e, per quel che ti riguarda, potrai vederci quando scopiamo, a condizione che tu esegua quanto ti chiediamo. Se sarai bravo ed ubbidiente, poi continuare ad esser mio marito e scopare con me, quando Massimo è lontano, altrimenti me ne vado con lui.»
L’ho guardata, cercando di capire.
«Ma... come siamo arrivati a tutto questo? E perché hai deciso così?»
Lei mi ha sorriso in maniera ironica.
«E me lo chiedi? Al matrimonio di tua cugina, c’era un vecchio che, per tutto il giorno, non ha fatto altro che sbirciare fra le mie cosce e tu, che hai fatto, quando mi ha toccato ripetutamente il culo? Mi hai detto che le mie recriminazioni erano esagerate, perché lui era solo un po’ sbronzo! Io, però, ho notato come ti eri eccitato, né più e né meno come ti è successo ora! Ma guardati! Hai il cazzo duro pure ora che mi hai visto chiavata da questo toro stupendo!»
Effettivamente tutti abbiamo abbassato lo sguardo per dare un'occhiata al famigerato rigonfiamento dei miei pantaloni. La sua voce ha risuonato molto dura.
«Per questa volta, ti puoi fare una sega, ma appena torni in ufficio, non qui; però, in futuro, te la devi meritare! Inoltre fammi un piacere: Prima di tornare al lavoro, scendi in farmacia e prendimi del lubrificante, perché lui mi vuole sfondare anche il culo e me lo voglio godere per bene, senza aver dolore.»
Sono sceso e risalito velocemente e, dopo avergli consegnato il flacone di lubrificante, lei mi ha imposto di tornare al lavoro, tanto al resto avrebbe pensato lui. Mentre me ne andavo, Milena mi ha dato un bacio e ha detto una cosa che mi ha davvero fatto eccitare tantissimo:
«Ho deciso che condurrò la mia vita con te in questo modo, perché è così che mi piace, quindi fa la tua parte ed aiutami a godermela. Sei un buon cornuto e, per questo, ti amo di più. Non preoccuparti, Massimo non sarà il solo, ce ne saranno altri che semineranno nel mio giardino, in modo tale che tu possa godere di corna sempre ben fresche e lucide.»
Non sono riuscito ad arrivare in ufficio; appena in auto, mi son segato ed ho schizzato immediatamente. Cazzo, sono un cornuto e mi sento soddisfatto.
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Certificazione Profili
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la certificazione sarà rapidissima,inoltre le coppie,singole ,lei bisex certificate potranno a loro volta indicarci le coppie o singole o lei bisex vere loro amiche che riceveranno a loro volta la certificazione.
NON Sono ammessi Fotomontaggi di nessun genere il logo deve obbligatoriamente essere stampato ed utilizzato per fare una foto reale.
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17 anni fa
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16 anni fa
SexyCommunity, 35
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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Ultima visita: 1 mese fa
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
97396
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17 anni fa
valerio,
32
Ultima visita: 10 anni fa
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