Da qualche tempo il mio sogno ricorrente era quello di avere un incontro a tre. Io e un amico che condividevamo la mia donna scopandola insieme.
L’idea di mettere al centro dell’attenzione di due uomini la mia lei mi eccitava tantissimo.
Pensavo tra me e me: “Devo essere un vero pervertito! Eccitarsi nel guardare il cazzo di un altro uomo che scivola dentro e fuori dalla bocca, dalla figa e dal culo della tua donna non è del tutto normale, Però mi attira molto, almeno nei miei pensieri e nei miei sogni.”
Non so spiegarlo, ma solo il pensiero del cazzo che martella la figa di Camilla mi eccita. Sarà stata la mia naturale tendenza ad essere un cuckold.
Ne avevo parlato con lei, ma nulla nella sua risposta mi poteva far presagire quello che poi in realtà, tempo dopo, è successo.
Vi racconto la nostra prima volta.
Nella previsione di un trasferimento di città per via di un nuovo lavoro abbiamo iniziato a cercare un appartamento dove traslocare.
Abbiamo trascorso alcuni weekend nella nuova città a cercare casa e alla fine abbiamo individuato un appartamento.
Il broker con cui avevamo appuntamento per vedere l’appartamento non si è presentato, quindi, abbiamo deciso di girare per il complesso per farci una idea almeno delle aree comuni.
Un uomo, più o meno della nostra età, vedendoci girare a vuoto si è avvicinato e ci ha chiesto se potesse aiutarci: “Buon giorno, sono Tommaso, cercate qualcuno, posso aiutarvi in qualche modo?”.
Noi ci siamo presentati, Camilla e Luca, quindi gli abbiamo spiegato che ci sarebbe piaciuto vedere un appartamento da affittare nel complesso, però, l’appuntamento con chi doveva farcelo vedere era fallito.
Lui, per tutta risposta, ci disse: “Se volete, posso mostrarvi il mio in quanto è del tutto simile a quello che volete affittare.”
Senza pensarci molto, abbiamo accettato l’invito.
Entrati dentro casa di Tommaso, lui ci ha guidato per il suo appartamento e, in effetti, ci è piaciuto.
Dopo averci fatto visitare la sua casa chiacchierando amichevolmente, ci ha invitato a sederci nella sua sala da pranzo e ci offerto da bere.
Io e Camilla abbiamo accettato ben volentieri, in fondo quel pomeriggio lo avevamo dedicato interamente alla visita dell’appartamento e non avevamo altro in programma.
Ha preparato alcuni drink e, seduti al suo tavolo, abbiamo parlato degli inquilini che vivevano nel complesso. La maggioranza delle persone che vi abitavano, almeno per lo più, erano coppie giovani, lui era uno dei pochi single che vivevano in quel complesso.
Chiacchierando amabilmente, sembrava che ci conoscessimo da tanto tempo, dal pomeriggio siamo rimasti da lui fino a sera, i drink continuavano a scorrere e stavamo tutti iniziando a essere piuttosto allegri.
Camilla dopo tanto bere ha avuto la necessità di andare in bagno, ha chiesto il permesso e si è allontanata.
Quando siamo rimasti soli, Tommaso, mi ha detto: “Se posso, volevo dirti che hai una compagna davvero carina. Direi veramente sexy.”
Ho fatto un cenno di assenso.
Camilla aveva 31 anni, alta circa 1,65, pesava circa 54 chili, aveva un seno molto bello e decisamente sodo, lunghi capelli scuri, volto molto bello ed espressivo, occhi di un verde scuro molto intenso. Insomma, una gran bella ragazza
Lui, insistendo su Camilla, mi disse: "Devo essere sincero, ho notato che sotto il vestito il suo seno è nudo, ed è veramente bello. Non usa mai reggiseno?"
Sono rimasto un po’ interdetto dal riferimento al corpo di Camilla, ma senza dare l’impressione che la cosa mi avesse infastidito, gli risposi: "Non sempre, però con certo abbigliamento non usa il reggiseno, in fondo non ha bisogno di supporto, il suo seno è bello sodo e sta su da solo. Non hai idea di quanto siano belle le sue tette quando è senza vestiti.”
Lui è rimasto colpito positivamente da questa mia risposta, forse si aspettava una mia alzata di scudi.
Camilla tornò dal bagno, un po’ barcollante e ridendo con la sua classica risata da brilla.
A quel punto le nostre chiacchere passarono da un livello formale a uno molto più libero ed esplicito.
Lui ci fece molte domande su di noi, sul sesso e sulla relazioni che avevamo con gli amici e amiche.
Camilla in preda ai fumi dell’alcol rispondeva con molta sincerità e in modo esplicito.
Tra una chiacchera e l’altra, tra un bicchierino e l’altro, Tommaso ci ha chiesto se volessimo vedere un film e noi, senza pensarci su molto, abbiamo accettato. Infondo era un modo per passare la serata.
Aveva un grande divano davanti la tv e ci siamo seduti tutti e tre. Ha avviato un film che era già pronto e ha abbassato le luci.
Ci aspettavamo un film “normale”, magari un best seller recente ma, invece, già dal titolo si capiva che si trattava di un film porno. Il titolo della pellicola era: "Non mi basta mai. Due cazzi sono meglio di uno".
Questo ci ha colto un po' alla sprovvista e sorpreso.
Camilla mi ha guardato e ha scrollato le spalle, come dire che per lei andava bene guardare quel film.
La pellicola è iniziata con due uomini che parlavano con una donna. Sono andati tutti e tre in una stanza di un motel e hanno incominciato a baciarsi, toccarsi e spogliarsi.
Entrambi gli uomini avevano dei cazzi di buone dimensioni ed era evidente come Camilla li osservava attentamente, con gli occhi spalancati.
Mentre entrambi gli uomini hanno iniziato a baciare e toccare la donna, Camilla scusandosi si è alzata perché doveva riandare in bagno per una “certa cosa che doveva fare”.
Si alzò e si allontanò senza specificare altro. Probabilmente voleva rifarsi il trucco, pensammo sia io sia Tommaso.
Quando se è allontanata lui mi ha chiesto: “Il film va bene? Non volevo mettervi in imbarazzo ma credevo che vista la situazione potesse interessarvi andare oltre tra di noi.”
Io gli risposi: "Non ho nessun problema a vedere il film e andare oltre … immagino che sia lo stesso per Camilla ... ma dobbiamo chiedere a lei e poi vedremo".
Camilla, dopo pochi minuti ritornò e si sedette tra di noi sul divano.
Tommaso ha fatto ripartire il film, gli uomini avevano iniziato a succhiare e baciare tutto il corpo della donna.
Uno le succhiava il seno e l'altro scivolava giù per iniziare a leccare la figa.
Camilla sembrava completamente catturata da quello che vedeva, si dimenava sul divano eccitatissima, così colsi l'occasione e le girai il viso verso di me e la baciai.
Le sue labbra si aprirono e la sua lingua roteava nella mia bocca, poi iniziò a succhiarmi la lingua mentre ci baciavamo. Con la mano le sollevai top per accarezzarle i seni.
Continuammo a baciarci dimenticandoci di Tommaso accanto a noi. Le accarezzavo con insistenza i suoi capezzoli duri.
Ora gemeva e si contorceva sul divano.
I suoni che provenivano della TV la riportarono con i piedi per terra e si rese conto della presenza di Tommaso accanto a noi.
Mi fermò e diventò rossa per l’imbarazzo. L'alcol aveva fatto il suo effetto rimovendo tutti i tabù, mi guardò interrogativamente come per dire: “Cosa stiamo facendo? Dove ci porterà questa situazione?”
Guardò di nuovo verso la TV e vide che gli uomini sullo schermo erano davvero presi dalla donna.
Uno la stava scopando nella figa e lei stava succhiando il cazzo dell'altro.
Camilla, alla visione di quelle immagini, ebbe dei brividi che le percorsero tutto il corpo, poi respirò profondamente e disse: "Chissà come sarebbe? Sembra una bella situazione da provare"
Io risposi: "Tesoro, possiamo scoprirlo ora se vuoi! Credo che Tommaso sia d’accordo."
Si voltò a guardare il nostro ospite che era seduto lì accanto a godersi lo spettacolo e gli disse: "Vorresti baciarmi e scopare? Vorresti provare a farlo in tre?"
Tommaso rispose immediatamente: “E’ quello che penso di fare da quando vi ho invitati a casa mia!”
Non aspettò un secondo e posò le labbra su quelle di Camilla.
Potevo vedere le lingue roteare e la sua mano che stava andando sotto il top per cercare i suoi capezzoli.
Poi le fece alzare le braccia e le tolse il top lasciandolo cadere a terra. Prese un seno e io l'altro e iniziammo a leccarli.
Le massaggiava e poi pizzicava i suoi capezzoli, situazione che stava facendo impazzire dal piacere Camilla.
I baci di Camilla passarono da lui a me, ognuno di noi due si divertiva a toccarla.
Dopo qualche minuto, la feci alzare e le slacciai i jeans sfilandoglieli.
Tremava tanto dal desiderio e la sua figa aveva bagnato il perizoma come non mai.
Il padrone di casa era in estasi e, con movimenti lenti, le tolse il perizoma lasciandola completamente nuda.
Sia io che lui respirammo l'aroma del suo dolce sesso.
Io la feci sedere di nuovo sul divano e, sia io che Tommaso, ci mettemmo in piedi di fronte a lei e slacciammo entrambi i pantaloni e li lasciammo cadere prima di toglierli. Entrambi avevamo cazzi eretti sotto le mutande.
Lei allungò le mani e, come aveva fatto Tommaso con lei, afferrò entrambe le nostre mutande e le tirò verso il basso togliendocele.
I nostri cazzi erano proprio lì davanti alla sua faccia.
La verga di Tommaso era veramente impressionante, lunga e nerboruta come non ne aveva mai visti Camilla.
Mi guardò e disse: "Potremmo anche provarci a fare sesso in tre, cosa ne pensi? Mi piace molto quello che vedo".
Annuii e lei prese immediatamente il cazzo di Tommaso in bocca mentre iniziava ad accarezzarmi.
Faceva fatica a farlo entrare per quanto fosse grosso, provò a succhiarglielo iniziando a leccare tutta la grossa cappella, poi passò a leccargli tutta l’asta fino alle palle per risalire su e infilarselo in bocca.
Si propagava per tutta la stanza il rumore della pompa che gli stava facendo, la vista di quella operazione e i rumori conseguenti mi eccitavano da morire.
Tentò di farlo scivolare più in profondità che poteva, ma viste le dimensioni non riuscì a contenerlo tutto, allora si aiutò con la mano accompagnando il movimento su è giù della bocca.
Dopo una lunga sequenza si fermò e andò verso il mio. Se lo infilò in bocca fino alla gola senza nessun problema, succhiava e leccava con una intensità tale che feci fatica a non sparare tutto il mio sperma immediatamente.
Ci succhiò entrambi e ci leccò le palle con una foga che non avevo mai visto e provato in precedenza.
Tommaso fermò Camilla dicendoci: “Se vi va, possiamo andare in camera da letto, li staremo più comodi.”
Lei smise immediatamente di succhiarci.
Lui e io le afferrammo le mani e lui ci condusse lungo il corridoio fino alla stanza da letto.
Quando fummo dentro, Camilla si sdraiò completamente nuda sul letto, totalmente esposta a me e al nuovo nostro amico.
Lui si inginocchiò sul letto mentre lei ricominciava a succhiargli il grosso cazzo.
Io le allargai le gambe e mi infilai tra di loro.
Cominciai a leccarle la figa dal buco del culo al clitoride.
Potevo sentire la sua eccitazione iniziare e crescere dentro di lei, si stava eccitando alla follia sul letto mentre gli succhiava il cazzo.
I gridolini di piacere, soffocati dalla verga che aveva in bocca, si propagavano per la stanza e si percepiva quanto fosse eccitata per quella situazione che si era creata.
I suoi gemiti di piacere preannunciavano l’avvicinarsi del suo orgasmo.
Alzai lo sguardo e vidi le sue labbra prendere il cazzo di Tommaso, il modo in cui le sue labbra si arrotolavano e il cazzo si infilava nella bocca, ancora e ancora, era veramente entusiasmante per me e, credo, anche molto per lei.
Tommaso la incitava a continuare. Era una situazione veramente infocata ed io ci davo dentro a leccare e succhiare il suo clitoride. Con le dita le massaggiavo la figa e il buco del culo, movimenti che lei gradiva moltissimo.
Sentii le sue cosce strusciarsi e schiacciare il mio viso mentre in lei esplodeva un orgasmo violentissimo e lungo.
I suoi gemiti erano veramente potenti mentre lui ritraeva il suo cazzo dalla sua bocca.
Anche Tommaso, dopo pochi secondi, masturbandosi il cazzo, raggiunse un orgasmo liberatorio e le spruzzò il suo sperma prima sulla faccia e poi su tutto il petto.
Lo sperma bianco gli scivolava sul viso e Camilla, ancora eccitatissima, aiutandosi con la mano, lo portò alla bocca e l’ingoiò.
Si accasciarono entrambi sul letto mentre io stavo ancora leccando la figa di Camilla.
Mi fermai dopo i loro orgasmi, le afferrai i fianchi e la girai sulle ginocchia e sui gomiti.
Lei obbedì senza esitazione.
Le infilai il mio cazzo dentro la figa e, lentamente, iniziai a scoparla.
Accompagnava ogni mio movimento con repentini suoi movimenti del ventre.
Le sensazioni che provavo erano indescrivibili.
Durante la scopata le infilai un dito nella sua figa bagnata per lubrificarlo e, poi, lo posizionai all'ingresso del suo buco del culo.
Lei sentì la punta e spinse indietro il suo culo ancora con maggiore energia.
Tommaso ci osservava con interesse mentre scopavo lentamente la figa di Camilla e, con il mio dito, il suo culo.
Lei accompagnava, per tutto il tempo, ogni mio movimento gemendo.
Dopo alcuni minuti, raggiunsi anche io l’orgasmo, venni spruzzando la mia sborra dentro la figa di Camilla continuando a massaggiarle anche il culo.
Lei si compiaceva di tutto quello che avevamo fatto. Mi pregò di non tirare fuori il dito dal suo culo perché disse: “Mi piace da morire, però vorrei dentro qualcosa di più grosso.”
Compresi a cosa si riferiva, feci segno a Tommaso di avvicinarsi.
Lui aveva osservato attentamente mentre la scopavo e le toccavo il buco del culo.
Tommaso voleva unirsi al mio lavoro ma gli dissi: "Camilla ci chiede qualcosa di più stuzzicante, fottile il culo non con il dito ma con il tuo cazzo, a lei piacerà sicuramente".
Camilla annuì con una apprezzamento per la mia iniziativa dicendo: “Si lo voglio, lo voglio tutto dentro, infilamelo nel culo Tommaso, fammi godere come una troia.”
Tommaso prese un po' di gel lubrificante e se lo spruzzò sul cazzo, poi ne cosparse in abbondanza sul culo di Camilla e con un dito lo fece scivolare dentro.
Quindi, appoggiò la cappella del suo cazzo contro il buco del culo, fece dei movimenti per massaggiarlo con delicatezza prima di infilarlo dentro.
Lei si contorceva mentre lui le infilava il glande nell’ano.
Evidentemente era troppo grande e grosso il cazzo di Tommaso.
Gemette molto forte e all'improvviso lui lo spinse tutto dentro, facendola urlare.
Quando iniziò a scoparle il culo, lei si calmò e rispose ai suoi movimenti.
Ero seduto lì e guardavo mentre il cazzo di Tommaso entrava e usciva dallo sfintere di Camilla, visione bellissima.
Stavano scopando e lei mi chiese: "Vieni da me così posso succhiarti il cazzo".
Andai davanti a lei, mi afferrò e inghiottì il mio cazzo in profondità nella sua bocca.
Eccoci in una terra di fantasia. Di una mia fantasia. Lei in ginocchio con un cazzo in bocca e uno nel culo.
La scopata continuò a lungo e lei ritirò il mio cazzo e ansimò mentre ricominciava a venire.
Tommaso e io capimmo cosa stesse per accadere.
Lui aumentò la penetrazione dentro il culo di Camilla facendogli raggiungere un potente orgasmo.
Le urla di goduria di Camilla, di una violenza inusuale, riempirono la stanza.
Quasi in contemporanea Tommaso gli spruzzò il seme dentro di lei.
Io poco dopo, venni sul suo viso e sulle sue labbra.
Camilla crollò e ci sistemammo tutti sul letto cercando di riprendere fiato.
Parlammo per un po’, Tommaso voleva che prendessimo in affitto l’appartamento così da poter diventare vicini di casa.
Dopo un po' ci siamo alzati, ci siamo vestiti e siamo tornati a casa pensando cosa era successo e quanto potesse essere divertente condividere il sesso con un altro partner.
Non ci siamo trasferiti nell’appartamento del complesso di Tommaso, ma ne abbiamo trovato un altro molto vicino.
Gli incontri con Tommaso si sono susseguiti per un lungo periodo di tempo, insieme abbiamo esplorato tutti i meandri di un rapporto libero tra due uomini e una donna.
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Mia moglie confessa finalmente
Allora,non so da che parte cominciare, c'è tanta carne al fuoco.Siamo una coppia di 47 e 46 anni, insieme da sempre, sposati e con un figlio.Come succede a tutte le coppie prima o poi, anche noi dopo tanti anni abbiamo subito un calo di desiderio reciproco dovuto alla routine,alla monotonia e ai problemi quotidiani che ti assorbono tutte le energie.In questi ultimi anni per cercare di venirne fuori e ritrovare la nostra intesa ho cercato di capire quali erano le sue fantasie e cosa la faceva eccitare avvicinandomi anche alle tematiche cuckold per cercare di coinvolgerla.Naturalmente il pensare a lei mentre veniva presa da un'altro mi eccitava parecchio e anche lei mentre scopavamo e le raccontavo le mie fantasie godeva da matti.Purtroppo al di fuori dell'atto sessuale di questi discorsi si parlava poco e anche se poi sono riuscito a farle promettere che avremmo realizzato qualcuna di queste fantasie, in concreto successe ben poco.Sentivo che c'era qualcosa che la bloccava ma in cuor mio speravo si sbloccasse lavorondola ai fianchi con continui imput.Invece qualche giorno fà è successo quello che non mi aspettavo più anche se lo sapevo senza certezza.Partiamo dalla confessione, come spesso accade le stavo scrivendo qualche porcata su whatsapp, le solite cose, quanto sei porca, chissà se con un'altro cazzo lo saresti di piu ecc..Ad un certo punto il fulmine a ciel sereno, mi scrive: "comunque posso dirti che uno stretto lungo l'ho gia preso, scusami", potete immaginare come mi sono sentito, un conto è saperlo senza prove, un'altro è sentirselo confessare cosi candidamente.Stranamente non mi è montata la rabbia, anzi il mio cazzo si è svegliato in un attimo e lo ho risposto "cioè?".E lei: "in quel periodo ho scopato con uno, al motel,mi sono sempre sentita in colpa a tal punto che non sono piu riuscita".Io: "con chi, troia, lo sapevo, devi raccontarmi tutto".Lei: "questa sera ma giura che mi perdoni".io: "mi stai facendo eccitare come un porco e ti perdono solo se lo rifarai per me e con me".Lei:"si, forse ora si".Io:"non stò nella pelle, voglio sapere tutto, non vedo l'ora".Lei: "ok, scusami mi sento una merda perchè dovevo dirtelo prima, anche se sono certa che lo avevi già capito".Io:"lo avevo già capito ma non avevo la certezza, l'importante e che finalmente ti sei liberata da questo peso, ora cominciamo a vivere".Come potete immaginare aspettavo trepidante che tornasse dal lavoro, appena entrata mi abbraccia con le lacrime agli occhi chiedendomi scusa e sedendosi sul divano inizia a raccontarmi la storia.Ha conosciuto quest'uomo su una chat come semplice amicizia e parla oggi, parla domani, si sono scambiati il numero di cell. e sono entrati sempre più in confidenza sfogandosi a vicenda e raccontandosi ognuno le proprie storie e i propri problemi, lui separato con due figli e lei che in quel periodo non andava d'accordo con me.Questo rapporto mi ha detto che è durato 5 o 6 mesi finchè un giorno lui le disse che voleva incontrarla e lei accetto.Lui era di Torino e una sera si incontrarono, andarono a mangiare e parlarono molto, si creò una bella sintonia e decisero di rivedersi ancora.La seconda volta, vista la lontananza decise di prendere una camera in albergo per non dover fare la strada di ritorno la notte, lei si fermò in pezzeria, prese due pizze e mangiarono in camera sul letto.Dopo mangiato iniziarono a baciarsi e toccarsi, lui la leccò e la masturbò facendola godere molto e lei fece altrettanto, un bel pompino, aveva un cazzo stretto di diametro ma molto lungo e mi ha confessato che aveva un buon sapore e le è piaciuto molto.Arrivati al culmine dell'eccitazione lui le ha chiesto di poterla scopare, lei era bagnatissima e ne aveva una gran voglia ma non avevano i preservativi e non se l'è sentita(non prendeva la pillola).Allora giusto per farlo comunque godere si è dedicata al suo cazzo con la bocca facendolo impazzire fino a farlo godere, lui stava per veniree continuava dirglielo pensando di toglierlo dalla sua bocca ma lei non lo ascoltò e lo fece sborrare in bocca continuando a pomparlo finchè non uscì l'ultima goccia.Aveva la bocca piena di sborra di uno che non era suo marito ed era eccitata come la più grande delle troie, lui era in estasi e le disse che non aveva mai goduto in questo modo fantastico.Per quella sera finì così ma naturalmente non la storia.Si incontrarono ancora una volta, stessa procedura, cena e poi a letto, mi ha raccontato che era in accappatoio, lo aprì e lui era già eccitato, lei si tuffò sul cazzo e inizio a spompinarlo, lui la spogliò e la leccò per bene infilandole qualche dito nella figa fradicia.E fu così che arrivò il momento, mise il preservativo e la penetrò, mi ha detto che non capiva più nulla, era in estasi, quel cazzo sguazzava nei suoi umori, lo sentiva entrare e uscire in tutta la lunghezza e si sentiva troia ma libera, l'unico problema è che era troppo lungo e quando le sbatteva in fondo le faceva male.La prese in diverse posizioni e alla fine lei volle cavalcarlo, è la sua posizione preferita, ma mi ha detto che non riuscì a prenderlo tutto per via del dolore ma che ebbe un orgasmo da paura.Lo fecero per tre volte quella sera e godette come mai aveva goduto, purtroppo come spesso succede lui si innamorò e lei invece si riempì la testa di sensi di colpa e decise di interrompere la relazione.Questo è quanto, ora ditemi,cosa pensate ora della mia signora?Ora sembra più serena e anche se non ci siamo ancora arrivati la vedo molto decisa e più complice nel voler realizzare le mie fantasie, speriamo presto.
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11 anni fa
pillinca,
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per le donne di sexylombardia
petali di rosa. Passa il vento e vi solleva o petali di rosa che a terra vi adagiate come ali di farfalle stanche mentre il giallo diseccato dei pistilli resta inerme a guardare le rosse bianche spoglie che in volo verso l'alto più non san tornare. Ma l'uccellino dalla nota lieve canta ed esulta sù quel caldo candido tappeto di petali di rosa. Eh! la vita eterno effluvio di gioia nella sua breve fragilità. un bacio a tutte Valerio1000
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17 anni fa
valerio,
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