Mi sono spesso chiesto se la bisessualità esista oppure sia una forma di malcelata omosessualità.
Essere Bi-sessuali dovrebbe significare provare piacere allo stesso modo sia con persone di sesso opposto sia con quelle del proprio sesso. Qui secondo me il problema diventa di difficile soluzione. Sono quasi convinto che in ognuno di noi ci sia una prevalenza, una tendenza verso un certo genere di rapporto. Quindi pur provando piacere nel confrontarsi con persone del proprio sesso si ha una predilezione per quelle di sesso opposto. Questo discorso vale anche al contrario.
Quindi riuscire a stabilire una perfetta bi-sessualità è realmente molto difficile. Naturalmente come in ogni rapporto umano, si deve prima stabilire una certa compatibilità e attrazione. Non è detto che se una persona è bi-sessuale, automaticamente può avere rapporti con qualsiasi persona dello stesso sesso anche se non le/gli piace. Questo è sottinteso per tutti, a maggior ragione per i cosiddetti bi-sessuali, siano essi donne o uomini.
Ecco un estratto di uno studio raccolto su internet circa la bisessualità. Qui si afferma che si è tutti bisessuali alla nascita e sono solo le consuetudini ed i condizionamenti della società a spingerci a comportarci in una certa maniera. A prescindere dall'aspetto procreativo che naturalmente richiede la presenza di due soggetti di sesso opposto.
Spesso molti degli uomini per sfuggire alle pericolose accuse della società, che può aver smascherato il “vizietto” erotico-sessuale, si trincerano dietro alla definizione di bisessuale. Ecco l’errore! In realtà la bisessualità non è la rappresentazione di una scelta dell’orientamento sessuale come difesa sociale e rappresentativa di una “maschilità salvifica”, tipica della società eterosessista. La bisessualità è l’espressione naturale del genere umano, che in linea con la fluidità sessuale può permettere di sperimentare nel percorso di vita entrambi le possibili attrazioni: etero-omoerotiche.
Questo porta a promuovere l’ipotesi di una innata bisessualità che, durante il percorso evolutivo permette ad ogni individuo la possibilità di sviluppare un orientamento eterosessuale o omosessuale a prescindere dall’aspetto procreativo.
Gli individui che non rimangono invischiati negli stereotipi socio-culturali si concedono la naturale evoluzione sperimentando l’eccitabilità intesa come la capacità di percepire e vivere l’eccitazione ogni qualvolta si incontrano stimoli, elementi o situazioni riconoscibili come sessualmente eccitanti.
Quindi, ognuno può innamorarsi e vivere la propria esperienza erotico-sessuale a prescindere dal sesso della persona incontrata. All’interno di questo quadro erotico possibilistico, l’individuo potrà (se vuole) definirsi eterosessuale o omosessuale.
Alla base c’è la naturale espressione della bisessualità, bisessualità che “nel tempo” potrebbe escludere espressioni forzate di categorizzazione dell’orientamento sessuale favorendo l’accettazione della sessualità come “cosa” complessa e varia.
Sessualità senza rigide espressioni e concetti categoriali, sessualità come espressione di una “fluidità” e variabilità nel genere umano.
Io sono un convinto bisex: godo sia con uomini che con donne. Si tratta di due diversi piaceri ma il risultato è lo stesso. Ci vuole però la persona giusta che abbia piacere a godere e farti godere, insomma con passione. In assenza è un gesto meccanico, meglio la sega.
Citazione
----------------------------------------------------------------------
Originariamente scritta da whitefox53:
Mi sono spesso chiesto se la bisessualità esista oppure sia una forma di malcelata omosessualità.
Essere Bi-sessuali dovrebbe significare provare piacere allo stesso modo sia con persone di sesso opposto sia con quelle del proprio sesso. Qui secondo me il problema diventa di difficile soluzione. Sono quasi convinto che in ognuno di noi ci sia una prevalenza, una tendenza verso un certo genere di rapporto. Quindi pur provando piacere nel confrontarsi con persone del proprio sesso si ha una predilezione per quelle di sesso opposto. Questo discorso vale anche al contrario.
Quindi riuscire a stabilire una perfetta bi-sessualità è realmente molto difficile. Naturalmente come in ogni rapporto umano, si deve prima stabilire una certa compatibilità e attrazione. Non è detto che se una persona è bi-sessuale, automaticamente può avere rapporti con qualsiasi persona dello stesso sesso anche se non le/gli piace. Questo è sottinteso per tutti, a maggior ragione per i cosiddetti bi-sessuali, siano essi donne o uomini.
Ecco un estratto di uno studio raccolto su internet circa la bisessualità. Qui si afferma che si è tutti bisessuali alla nascita e sono solo le consuetudini ed i condizionamenti della società a spingerci a comportarci in una certa maniera. A prescindere dall'aspetto procreativo che naturalmente richiede la presenza di due soggetti di sesso opposto.
Spesso molti degli uomini per sfuggire alle pericolose accuse della società, che può aver smascherato il “vizietto” erotico-sessuale, si trincerano dietro alla definizione di bisessuale. Ecco l’errore! In realtà la bisessualità non è la rappresentazione di una scelta dell’orientamento sessuale come difesa sociale e rappresentativa di una “maschilità salvifica”, tipica della società eterosessista. La bisessualità è l’espressione naturale del genere umano, che in linea con la fluidità sessuale può permettere di sperimentare nel percorso di vita entrambi le possibili attrazioni: etero-omoerotiche.
Questo porta a promuovere l’ipotesi di una innata bisessualità che, durante il percorso evolutivo permette ad ogni individuo la possibilità di sviluppare un orientamento eterosessuale o omosessuale a prescindere dall’aspetto procreativo.
Gli individui che non rimangono invischiati negli stereotipi socio-culturali si concedono la naturale evoluzione sperimentando l’eccitabilità intesa come la capacità di percepire e vivere l’eccitazione ogni qualvolta si incontrano stimoli, elementi o situazioni riconoscibili come sessualmente eccitanti.
Quindi, ognuno può innamorarsi e vivere la propria esperienza erotico-sessuale a prescindere dal sesso della persona incontrata. All’interno di questo quadro erotico possibilistico, l’individuo potrà (se vuole) definirsi eterosessuale o omosessuale.
Alla base c’è la naturale espressione della bisessualità, bisessualità che “nel tempo” potrebbe escludere espressioni forzate di categorizzazione dell’orientamento sessuale favorendo l’accettazione della sessualità come “cosa” complessa e varia.
Sessualità senza rigide espressioni e concetti categoriali, sessualità come espressione di una “fluidità” e variabilità nel genere umano.
----------------------------------------------------------------------
io provo piacere con entrambi, attivo con le donne e passivo con gli uomini. Due piaceri diversi ma sempre un piacere