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Il mio primo incontro con una coppia (prima parte)
Primavera 2006: dopo molto tempo riesco a conoscere una coppia in cerca di single. Oramai coppie del genere è merce molta “rara”, un po’ perché noi single siamo molto esuberanti, un pò per le coppie che sono diventati molto diffidenti. Dopo un po’ di tira e molla e dopo una lunga serie di email “conoscitive” riusciamo a darci un appuntamento: uno di quelli appuntamenti tipo: ci prendiamo un caffè e ne parliamo.
Ore 1600: luogo dell’appuntamento, io arrivo con lo scooter, mi fermo e aspetto che mi chiamino. Dopo circa 30 minuti di attesa, quando oramai avevo perso ogni speranza, mi squillò il cellulare e una voce di una donna: “Salvo? Scusaci, stiamo per venire abbiamo avuto un contrattempo e non abbiamo avuto il tempo di farti neanche uno squillo…”!
Riattacco e dico fra me e me: perlomeno sono stati cortesi a chiamarmi e a scusarsi: forse è la coppia giusta, serie ed educata.
Eccoli, si presentano con una Mercedes nuova fiammante, color grigio perla. Scendono, si avvicinano e si presentano: “Piacere Antonio, sono il lui della coppia”. Un uomo di circa 37-40 anni, ben vestito, capelli brizzolati, sbarbato, diciamo un bell’uomo….
Poi tocca a lei: Giovanna: alta circa 1,70, mora, una signora ben distinta, forse con qualche kiletto in più, ma messi nei punti strategici del suo sensuale corpo….. "E tu saresti Salvo? Antonio mi ha parlato di te e mi ha messo una certa curiosità…” La guardavo incredulo di quello che stava succedendo, dalla mia bocca uscì un SI ma non mi resi conto di quello che dicevo: ero esterrefatto da quella donna. Era vestita con una gonna a tubo color blu scuro, una camicetta bianca scollata che si vedeva ogni cosa, capelli mossi tacchi a spillo e un braccialetto di oro bianco alla caviglia.
Ci sedemmo, venne il cameriere ed ordinammo delle bevande. Io ero seduto vicino a lei e mentre stavamo chiacchierando di avventure, di serietà, singles e coppie, posi la mia mano sulla sua, che accarezzava il bicchiere pieno di cola…. Sentii dalla sua mano un brivido risalire per tutto il braccio fino al cervello….. sentii il suo calore sui miei polpastrelli. Feci scivolare la mano fino al polso e l’avambraccio. Sicuramente era una donna che faceva sport, anche se, ripeto, aveva qualche kiletto in più, la sentivo soda sotto le mie mani….. Il suo compagno, mi osservava divertito di quello che stava succedendo, gli diceva che ero molto simpatico e che sicuramente poteva succedere qualcosa di buono tra noi…..
Il nostro incontro conoscitivo finì così: non successe nulla tranne che quando ci salutammo, lei mi strinse a se facendomi sentire i suoi capezzoli duri. Poi mi mordicchiò l’oblo dell’orecchio sinistro con le sue labbra carnose… ed io strofinai le mie labbra sul collo per sbaciucchiarla.
Passarono alcuni giorni e, se volete sapere la verità, ero tentato a fargli una telefonata sul loro cellulare per sapere cosa avevano deciso, da essere umano caliente quella donna mi aveva fatto bollire il sangue dalle arterie ai capillari. A lui non ci pensavo proprio, lo consideravo quasi il terzo incomodo.
Un giorno, quasi sera, stavo per ritornare a casa che mi squillò il cellulare, non controllai il numero poiché guidavo e risposi direttamente con l’auricolare. “Pronto: Salvo? Sono Giovanna, ti ricordi di me?” Ma come potevo dimenticarti gioia mia: gli volevo dire, sei entrata nei miei più profondi sogni erotici!
“Dove stai? Noi stiamo a casa e ti abbiamo pensato, perché non vieni qui a mangiare qualcosina con noi? Ci farebbe un grosso piacere!” Un piacere? Il piacere sarà mio, credimi……
Non me lo feci dire due volte: “Cara, dammi l’indirizzo, il tempo di arrivare e sarò da voi”. Mi feci dare l’indirizzo, ma non conoscendo la strada lui, Antonio, mi venne incontro e poi mi guidò fino a casa.
Abitavano in una casetta isolata, intorno giardini e piante. Mi fece entrare con la mia macchina nel loro pseudo podere, scesi e salutai Antonio. Lui mi mise la mano sulla spalla come amici di vecchia data e mi chiese com’era andata la giornata lavorativa, e se il loro invito aveva procurato problemi. Problemi? Assolutamente NO Antonio: risposi! Per me è un vero piacere trascorrere una serata con delle persone squisite come voi…..
Entrai in casa, un salotto a vista, arredata molto bene e di buon gusto. Sentii da lontano la sua voce: “Arrivo un attimo”! Ed eccola: si presentò con un vestitino molto blando e fresco, calze color carne, la solita scollatura da infarto. Mi abbracciò e come al solito il classico morso all’orecchio….. Che donna dissi tra me e me!
Mi fecero accomodare nel salotto, lei dapprima di sedette sulle gambe di Antonio, con le mani dietro, sulla sua pancia, e le gambe leggermente divaricate, al punto di notare che portava calze autoreggenti, ma non riuscivo a notare il colore delle mutandine o altro (che malato che sono) Cazzo! Già fantasticavo!
Dopo un po’ di chiacchiere, Antonio mi chiese se volevo qualcosina di fresco, diedi il mio consenso, Giovanna si alzò e mentre lui andava in un’altra stanza a prendere da bere, lei si sedette vicino a me.
All’inizio mi sentivo molto in imbarazzo, volevo saltargli addosso e strappargli tutto, ma capii lo stratagemma. Lei si voleva far conquistare davanti al marito, ma io dovevo conquistarla.
Appena arrivò lui, il tempo di sorseggiare un po’ di coca-cola, posai il bicchiere sul tavolino e gli misi una mano sulla gamba. Appena la toccai, lei fece un sobbalzo, come se avesse preso la corrente: la mia mano sulla sua gamba la palpeggiava per tutta la sua lunghezza. “Devo dire che tuo marito si deve ritenere molto fortunato ad avere te al suo fianco, sei veramente fantastica”. E nel frattempo palpeggiavo ancora di più, la mano fece alzare al gonna e arrivai oltre le calze e, appena ci fu il contatto con la sua pelle, lei fece n sobbalzò di nuovo e mi fissò negli occhi.
Gli misi la mano dal di dietro come se la volevo abbracciare, alzandole i capelli dal collo e l’alitai sul collo. Sentivo il suo corpo che fremeva vicino a me, e suo marito che guardava toccando dal sopra dei pantaloni il suo inguine. Arrivai con la mano fino a toccare i primi peli del fatidico triangolino della pube: CAZZO! Non porta mutandine o cose similari. Lei aprì le gambe e con le sue mani accompagnò la mia verso l’ingresso della vulva….. calda, già mezza bagnata dal suo umore, e già fremeva……
Intanto avevo incominciato a baciargli tutto in collo, dietro l’orecchio e piano piano scendevo giù verso i suoi poderosi seni…
Antonio oramai era diventato “autonomo”, di era abbassato il pantalone e se lo incominciava a menare, chiedendo a lei di osservarlo….. “guardami, guardami adesso,mentre Salvo ti stà toccando, guardami come stò….” le sussurrava, che con le gambe oramai aperte, il dito medio della mano conficcato dentro. Lei si girò e incominciò ad aprire la camicetta, e mentre l’apriva mi leccava tutte e due capezzoli: e poi giù sopra la pancia… ma non poteva andare oltre perché avevo ancora il pantalone…
Provai a togliermelo in un batter d’occhio, ma lei mi fermò, mi fece alzare e lei sempre seduta davanti a me incomiciò a slacciarmi un po’ alla volta il pantalone. E lui? Sempre in piedi si mise vicino a me ad osservare cosa voleva fare la cara mogliettina, masturbando il suo pene un pò floscio.
Mi abbassò il pantalone e rimasi solo con il boxer e il mio pene, oramai ben gonfio di gioia e voglia, risaltava abbondantemente da sotto il boxer…..
Lei mise le mani ai miei fianchi, e piano piano con la bocca cercava di abbassare il boxer, non ci riusciva all’inizio, allora feci per aiutarla con le mie mani ma mi bloccò con le sue e guardandomi negli occhi mi fece capire che non dovevo muovermi….
Antonio, ogni tanto l’ha pennellava con la cappella del suo pene tra le labbra che ogni tanto lei lo sbaciucchiava… ma il suo obiettivo era quello di abbassare i boxer da sola…. Si fece per alzarsi dal divano e con un colpo di bocca prese l’estremità alta del boxer tra i denti, e piano piano lo abbassò: e un po’ alla volta, dapprima la cappella, oramai tutta scappella e color rosso Ferrari, poi tutto il pene uscì da quella gabbia del boxer….
Ora davanti a lei aveva due pezzi da carne, il mio e quello di Antonio. Io non riuscivo a condurre il gioco poichè lei mi bloccava le mani, ma lui, gli dava piccole frustate di cappella sulla guancia per fargli capire che c’era anche lui…..
Ecco, ora mi lascia le mani e prende tutte e due i peni masturbandoli insieme…. “Che porcona che sei, amore mio, sei unica! Dai fai vedere a Salvo come lo prendi tutto in bocca, fagli sentire le tue tonsille”: detto fatto! Sentii come un vortice che cercava di strappare il mio uccello dal resto del corpo e, non so come, lo prese tutto in bocca fino ad arrivare all’inguine….
(Continua)
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Come fui sverginato (parte seconda)
(parte seconda)- Calma - replicò - non preoccuparti. Mi piace solo appoggiarlo all’esterno sul buchino...sentire la punta del pene avvolta dalle tue morbide chiappe. Calmati tesoro mio, ti voglio bene, non voglio farti del male. Mi basta il gran piacere mentale di immaginare l'inculata... mi basta immaginarla - Blandendomi con quelle rassicurazioni, accarezzandomi e spingendomi con delicata essenzialità, mi fece chinare in avanti in maniera che il capo fosse più in basso dell’estremità posteriore. I glutei erano pronti a cullare il bimbo. La posizione, sussurrò, lo intrigava enormemente. Ero un automa nelle mani del suo padrone. Provavo piacere ad accontentarlo, ne presi coscienza in seguito ripercorrendo mentalmente quei momenti.Le sue mani, forti, possenti, che accarezzavano vigorose i miei fianchi, passavano sui capezzoli induriti dal desiderio che il mio essere provava, e tornavano ad afferrarmi i fianchi, lisciavano il mio giovanile pendulo addome, entrando nell’area pelvica ed incanalandosi verso l’asta tesa che circuiva fra il pollice e il medio, stimolando il flusso di liquido prostatico. Trasalivo ogni volta che le sue dita sfioravano il frenulo. Mi si infiammavano le meningi nell’attesa di esalare l’ultimo sperma. Soffrivo e godevo nell’attesa pregando che non finisse mai, ma che pur avesse un termine. L’inferno si spalancò improvviso dentro il mio ano. Fu un ribollire di carni roventi che si accartocciavano nel delirio di un momento. L’inganno ruppe ogni indugio e si fiondò nel mio interno. Avvertivo violento il buio che mi circondava; annaspavo cercando di gridare tutto il dolore che quegli istanti di tregenda mi elargivano con tanto livore. Dimenai le anche, spingendo le mani contro il suo bacino, quasi a schiodarlo dal povero corpo martoriato. Ma ogni mio sforzo era vano! Mi attanagliava con mille mani, con il peso della sua possanza fisica avanzava fino a farmi piangere; silenziosamente piangevo dentro la mia gola riarsa, dentro i miei occhi asciutti, nel mio animo ferito di essere umano ! Lo sfregamento violento irritava il povero ano preso alla sprovvista fino a farmi dolere in tutte le giunture. Supplicai di uscire da me, pregai di non farmi soffrire più.La sua risposta fu dolce, rassicurante, e contrastava con la forte presa che esercitava sui miei fianchi, tipica di chi si è impadronito dell’altrui corpo. Infatti era ingannevole! - Devi star fermo – disse – per non farti male devo uscire delicatamente perciò non devi dimenarti, ti conviene collaborare. Ora rilassati, io sto fermo, i tessuti del culo si distenderanno e uscirò facilmente. - Ancora una volta la mia mente abbindolata dalla voce suadente mi indusse a seguire i consigli. Sentii che la verga indietreggiava nel mio colon traumatizzato, scivolando verso l’esterno, ma d’improvviso.... un affondo poderoso e violento mi rigettò nell’inferno facendomi rabbrividire e sudare freddo, mentre disperatamente la mia psiche urlava.- E’ dentro, sta fermo che ti laceri! - disse per ottenere ancora una volta la mia collaborazione - Per uscire dovrò farlo piano, perché è tutto dentro fino alle palle -Stetti fermo stringendo i denti, e stette fermo anche lui. Ansimavo. I miei fianchi erano sempre prigionieri delle sue forti mani, ma ormai non lo sentivo più come un estraneo, ma quasi come un male dovuto. Poi cominciò effettivamente ad arretrare, piano, e.... subito dopo a spingere, di nuovo, e poi di nuovo! Arretrava e avanzava, ritmicamente. Mi stava scopando, e non potevo sottrarmi: ero prigioniero. Delle sue forti mani, del suo desiderio. Forse anche della mia indole, giacché quando mi chiamò “bella puttana mia” non mi sentii offeso!Nel frattempo i tessuti del mio povero culetto avevano cominciato ad assuefarsi alla dilatazione, con la conseguenza che il dolore si attenuava fino a scomparire lasciando il posto ad un leggero bruciore; lui ormai mi scopava energicamente, come forse aveva immaginato e desiderato di fare sin da quando ci eravamo sfiorati nel cinema. Ma nella mia mente stava accadendo qualcosa di strano: sentivo che un pò di piacere si stava unendo al dolore, anzi stavo scoprendo che il dolore stesso può esser fonte di piacere, di un piacere sofisticato, di alto livello perché coinvolgeva non solo il corpo ma anche la mente! Mi riscoprii eccitato, e mentre mi scopava sbattendo ripetutamente il bacino sulle mie natiche...... sborrai impetuosamente, inondando il pavimento!. Era come una fontana che zampillava allegra senza che nessuno la toccasse. Uno, due tre, quattro, cinque violenti zampilli, sei, sette, otto liquidi rivoli di sborra fluirono dall’opercolo della povera asta sbattuta dal retro e costretta a trovar sfogo al vulcano interiore che gli bruciava il deretano!Aveva cantato, l’implume uccello, senza che mano lo avesse toccato! Il piacere provato nella mente sballottata dall’imprevista piega degli avvenimenti, la goduria prostatica provocata dall’ingresso dell’estraneo organo cavernoso aveva donato al giovane uccello un insopprimibile e inimmaginato orgasmo! Dopo pochi istanti le sue mani divennero una morsa d’acciaio e le mie viscere furono invase da una sensazione di intenso calore e gioia profonda: la belva umana urlava il suo orgasmo apostrofandomi malamente con voce roca, sentii le sue energie versate nel mio corpo. Lui era impetuosamente esausto, io ero incredibilmente felice! Si accasciò un attimo su di me, poi si sollevò tirandomi con sé. Mi tenne stretto al suo petto, il respiro affrettato come dopo una lunga corsa, io compresi che quella sera non solo avevo provato la piacevole sensazione di essere posseduto, ma che era cambiata la mia vita. Orizzonti nuovi mi si schiudevano, orizzonti che nella vita mi hanno spesso consentito di poter entrare in comunicazione profonda con le donne.Per un pò mi tenne fermo nel suo abbraccio, poi cominciò ad accarezzarmi mentre mi baciava teneramente sul collo. Mi abbandonai fra le sue tenere e forti braccia, poi carezzai le sue mani, con le mie spalle interamente poggiate sul suo petto. Provavo una felicità nuova! Non saprò mai chi è stato l'ignoto che ha saputo violentarmi con tanta determinata concupiscenza, ma sarei lieto di poterlo ritrovare per ringraziarlo.
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Come fui sverginato (parte prima)
In un vuoto e tardo pomeriggio primaverile, con l’arrivo della sera oramai incalzante, solo e senza impegni, decisi di andare a cinema per distrarmi dalla malinconica solitudine che si era impadronita di me. Il più vicino programmava un film erotico, con tette e culi al vento oscurati da pudiche stelline appropriatamente disposte su attraenti nudità femminili. Non ne vedevo da molti mesi in quanto erano ripetitivi e senza trame interessanti, tuttavia l’immagine provocante della locandina alimentò il desiderio e, infoiato, mi trovai nella sala buia in preda a un demone incontenibile.
Presi posto in ultima fila, in posizione molto laterale, defilata rispetto all’ingresso, pronto a scappare se fossi rimasto deluso da quello che speravo e temevo che mi accadesse. Le scene cominciarono a scorrere, nella sala imperavano i mugolii di piacere che accompagnavano le scene dense di rapporti sessuali di vario tipo.
Sapevo, per qualche sporadica esperienza, che nel settore in cui avevo preso posto ci si poteva imbattere in arrapati in cerca di contatto con altri maschi, in quanto alcune piccanti esperienze mi erano già capitate. In principio avevo accettato le avances di “passivi”; in seguito era accaduto che, dietro invito di occasionali partners, avevo accettato con interesse il ruolo passivo nel rapporto orale con gradimento sempre crescente. Ciò mi aveva fatto temere di scivolare verso la passività, ma avevo esorcizzato la mia paura allora, autoconvincendomi di essere un bisex attivo.
Ero conscio di gradire il contatto omosessuale, e quindi ero lì nel cinema con la speranza che la serata avrebbe potuto donarmi una gradevole scopata con un maschio desideroso di mettere in libertà il lato femminile della sua personalità.
Trascorsero una decina di minuti, e il posto al mio fianco fu occupato da un imponente e distinto signore. Lo sentii muoversi cambiando lievemente posizione, e incidentalmente, con finta casualità ma puntualmente, accostava la sua gamba alla mia: voleva saggiare la mia reazione. Non la ritrassi, anzi la spostai ancor più verso di lui in modo da farla combaciare alla sua. Lo squillo di tromba fu perfettamente recepito e, dopo poco, in prossimità del mio ginocchio avvertii il delicato avanzare delle dita che accennavano una timida carezza; restai fermo, godendo del contatto. Comprese che gradivo e, rincuorato e più spavaldo, accarezzò la mia coscia con l’intera mano, con decisione. Mi stavo eccitando. Visto il buon esito dell’esplorazione posò la mano sulla mia, prendendola e tirandola verso di sé. Compresi che voleva instaurare una reciprocità di contatto. Lo assecondai e lasciai che la conducesse verso la sua gamba, e pochi istanti dopo mi ritrovai il palmo della mano poggiato su un caldissimo e duro cazzo che nel frattempo aveva fatto sgusciare prepotentemente fuori con l’altra mano! Non mi ritrassi a quel contatto vigoroso, anzi richiusi le dita avvolgendo il carnoso tubero in una carezza armoniosa che lentamente scivolò verso l’alto e il basso. Lo sentii sospirare. Sembrava scontento e avvicinò la testa alla mia sussurrando:
- Prendilo in bocca -
- No, non qui - replicai avvicinando a mia volta la testa verso la sua - ho timore che qualcuno possa vederci -
- Allora andiamo via, andiamo a divertirci tra noi -
Il tono era stato deciso, di chi dà un ordine. Risposi annichilito con un semplice sì. Si assestò i pantaloni, ci alzammo e uscimmo insieme, senza proferire parola, come due vecchi amici.
Non parlammo in macchina perchè le gole erano serrate dal desiderio di dare sfogo alla nostra sessualità.
Mi condusse in un casolare abbandonato, e pensai che quel casolare era sicuro testimone di altre scorribande conclusesi con gioiose sborrate. Continuavamo a esser silenziosi, come se tra noi ci fosse una antica e collaudata intesa. Nel locale filtrava la poca luce fornita da una pallida luna che in cielo aveva preso il posto del sole, e si avvertiva solo lo spiegazzarsi dei tessuti dei nostri pantaloni che venivano sfilati. Le orecchie mi ronzavano sotto la spinta del sangue che ribolliva in tutto il mio essere. Non pensai più a nulla e ci abbracciammo ruvidamente, levigando reciprocamente i nostri tessuti muscolari, godendo del tepore che i nostri corpi si scambiavano. D’un tratto distinsi, nell’affanno e fra i rantoli che uscivano dalle nostre gole, la sua voce, come in un sogno, che mi incitava a chinarmi per assaporare il suo turgido sesso nell’alveo orale. Non capii più dov’ero e cosa ero, provai solo l’irrefrenabile desiderio di esaudire quella impellente e prorompente sua richiesta, e di farlo con gran dedizione. Mi era già capitato e col passar del tempo lo gradivo sempre più. Dicono che ho talento per tale pratica e, ringalluzzito, a mia volta ho avuto la pretesa di insegnare a qualche amica a migliorare la prestazione in materia.
Ormai dilavavo la gran stecca con la lingua, le labbra, la bocca tutta, lo facevo uscire per strofinarlo sulla guancia e al contempo carezzarlo col palmo della mano per poi farlo sprofondare nell’avida bocca, e serrar forti le labbra in fase di risalita. Il monumentale attrezzo mi balenava davanti agli occhi entrando e uscendo dalle mie ospitali cavità, sempre più umido e duro, gonfio di tutto il sangue del mondo, inturgidendo il collo sotto il glande che si protendeva più in alto. Era bello nel suo sapore salino, mentre l’odore si inaspriva con il crescere dell’eccitazione. Succhiavo e pompavo a più non posso vibrando in tutto il mio essere trasformato in nuda gelatina, macchina di puro piacere. Con un fil di voce disse che la mia bocca val più di una figa; la frase mi gratificò alquanto, intuii che stavo dando il meglio di me e volevo sentirlo in paradiso, continuai con lo spirito di una fanciulla devota, e di lì a poco udii nuovamente la sua voce ovattata e profonda come in un rantolo:
- Girati - mi disse - voglio sentirlo tra le tue gambe -
Obbedii come se fossero state le sinapsi del mio cervello a comunicare l’ordine ai miei nervi, ai miei muscoli, al mio sangue. Le mie membra si rivolsero nella posizione migliore per accogliere il nuovo accadimento. In rapido religioso silenzio inarcai la schiena ed allargai le gambe per agevolare l’occasionale amante. Provai il calore immane che sprigionava il teso randello che s’appoggiava sulla stretta apertura dell’ignavo mio ano ancor stretto e vergine.
- No – emisi un roco urlo smorzato, divincolandomi – non voglio! non mi piace, è una cosa che non faccio! Non sverginarmi! -
(continua)
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Atto i: conoscenza.
A volte ci è stato chiesto come ci siamo conosciuti io e la mia compagna di avventure....Io avevo avuto modo di conoscere in una chat una donna separata con la quale avevo instaurato un rapporto basato sul piacere reciproco.
Dopo innumerevoli scopate, abbiamo deciso in comune accordo di andare oltre con la trasgressione e così mi sono attivato su questa community e qui ho contattato una coppia irregolare con la quale ho legato virtualmente.
Come spesso accade il virtuale un giorno è diventato reale ed una sera ci siamo incontrati.
Lei era arrivata in compagnia di un amico, il che ci portava tutti allo stesso piano: nessuno di noi era legato sentimentalmente con la propria compagna/o.
Dopo aver bevuto qualcosa e riscaldata l'aria ci siamo cercati, ci siamo toccati, ci siamo trovati.....il seguito potete immaginarlo.
Da allora le cose sono cambiate, l'accoppiamento si è invertito e da circa cinque anni, io e la mia nuova compagna di avventure, ci divertiamo insieme ma anche separatamente nel mondo della trasgressione.
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16 anni fa
cp33bari,
34/34
Ultima visita: 13 anni fa
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Vogliosa??!!!
Vogliosa???!!! Questa, fu la prima domanda che feci nella finestra della chat…
Cosi mi proposi la prima volta sulla chat…. Una serata noiosa, senza nessuna possibilità di incontri. Fuori pioveva e faceva un gran freddo, chiuso nel mio studio, speravo di trovare una ragazza che aveva le mie stesse voglie. Non fu facile, ma ad un certo punto ricevetti la risposta: si anche io ho voglia …. Una strana sensazione mi pervase la mente, e cosi comincio il nostro dialogo.
Ma quella sera non successe nulla, iniziamo a parlare e scoprii che era una bella donna molto più grande di me, ma la trovai molto provocante e soprattutto eccitante. Dopo qualche ora di conversazione ci scambiamo i numeri di telefono, ripromettendoci di richiamarci entro poche ora. Cosi fu, ci sentimmo al cellulare e la sua voce era molto dolce, sembrava quella di una ragazzina entusiasta e curiosa di quello che stavamo vivendo insieme.
Le nostre telefonate e i nostri incontri in chat, divennero sempre più frequenti diventando veri e propri appuntamenti, con il mio linguaggio sempre molto curato e mai volgare, spesso la provocavo in chat e cercavo di eccitarla, spesso riuscivo nel mio intento, come mi diceva lei, poi confermato nei messaggi che mi inviava, dopo aver spento il pc.
I giorni passarono e cosi pure i mesi, mentre i nostri desideri aumentavano, le parole scritte e le voci al telefono, erano ormai insufficienti a soddisfare le nostre voglie e il desiderio di stare insieme realmente. Mentre cercavamo tutti i sistemi per renderci partecipi delle nostre emozioni e mostrare le nostre rispettive aspettative.
Fu lei, che un giorno mi chiese di farle da regalo per il suo compleanno …. Era disposta a pagarmi anche il viaggio per raggiungerla e cosi fece, dopo qualche giorno mi inviò i codici dei biglietti per arrivare da lei. Era la prima volta che una donna era tanto gentile con me. Si, avevo avuto già altre donne, ma mai nessuna prima di lei mi aveva fatto sentire cosi lusingato e cosi attratto dalle sue parole, dai suoi modi di fare, da quel desiderio di dividere insieme quei momenti. O forse era solo il desiderio di vedersi, scoprirsi finalmente, realmente oltre ad un monitor, oltre ad un telefono. Cosi, dopo lunghi preparativi e tante immaginazioni, create insieme, il giorno del nostro incontro arrivò.
La voglia di stare insieme, il desiderio, l’eccitazione era altissima. La notte prima, non riuscivo a prendere sonno, era altissima l’agitazione per il nostro primo incontro. Ricordo ancora il viaggio Fino all’aeroporto e l’attesa per la partenza del volo. Ma ora mai era solo questione di minuti e tutto sarebbe divenuto realtà. Ogni nostra fantasia, ogni nostro desiderio si stava per realizzare.
Finalmente, dopo un volo tranquillo in quella giornata di mezza primavera, giunsi da lei, usci dall’aeroporto accendendo subito il telefono e ancora per poco quello strumento che tanto ci aveva fatto sognare e desiderare ci porto l’uno incontro all’altra.
La vidi da lontano, era come l’avevo sempre immaginata e come da tempo la desideravo. La donna, che ogni uomo, spera almeno una volta di incontrare nella sua vita, solo 500 metri ci separavano, mi avvicinavo a lei deciso e molto agitato, ma allo stesso tempo eccitato e felice di essere finalmente giunto da lei. Una volta d’avanti a lei, ci abbracciamo e ci baciamo dolcemente, come sempre avevamo immaginato, nessun particolare era diverso dalle nostre fantasie. Le nostre labbra da prima si sfiorarono e poi divennero sempre più passionali e desiderose, sino a dischiudersi e a iniziare a cercarci con le lingue prima timidamente, poi sempre più decisi e disinvolti. Ci staccammo non so dopo quanto tempo e ci dirigemmo verso la sua auto, che stava a pochi metri da noi. Salimmo mentre le nostre mani continuavano a cercarsi. Ricordo ancora come era vestita, con una gonna nera e una camicia, che metteva in risalto il suo ancora perfetto seno.
Durante il tratto di strada, verso la nostra alcova, continuai ad accarezzare la sua gamba, sulle calze autoreggenti che indossava, sfiorandola dolcemente e salendo ogni tanto verso la fonte di piacere che tanto avevo desiderato, nel contempo ci scambiavamo spesso dolci baci, che si facevano sempre più passionali e vogliosi ….
Provavo forti brividi, ogni volta che la sua mano saliva lungo la mia gamba, sino a sfiorare sui pantaloni il culmine del mio piacere, che era ben visibile, anche attraverso i vestiti che lo ricoprivano …. Arrivammo finalmente a destinazione, aveva preparato tutto, come era nei nostri desideri, nelle nostre fantasie, nei nostri sogni che ogni notte ci confessavamo al telefono, sino a trovare una forte eccitazione nella stessa fantasia.
La stanza era splendida, un bagno all’ingresso e una letto in ferro battuto tutto era perfetto e molto elegante. Tutto circondato da un giardino ben curato. Portammo dentro i nostri bagagli e dopo aver chiuso la porta ci baciamo dolcemente nel piccolo corridoio che ci separava dal letto.
Ricordo ancora, come se fosse ora, come mi sedetti sul letto e lei in piedi d’avanti a me, la abbracciai stringendola, mentre il mio viso arrivava giusto al suo seno. Lentamente con le dita, le slacciai la camicetta e bottone dopo bottone risalii, dalla sua vita sino al suo decoltè, per poi farla scivolare via lungo le sue braccia. Sfiorai i suoi seni con le dita e poi li baciai tenendoli sempre coperti dallo splendido reggiseno, in pizzo bianco, che indossava, nonostante non più giovanissima, aveva un corpo splendido da far invidia a molte ragazze, molto più giovani di lei. Accarezzai e baciai ancora a lungo quel corpo, sentendo il suo profumo e il suo calore sul mio viso, sulle mie labbra, mentre i suoi occhi erano colmi di piacere. Lentamente, poi e sempre molto dolcemente, sganciai il bottone della gonna sfiorando il bordo del suo perizoma , facendola scivolare piano lungo le sue gambe, per apprezzare ogni singolo centimetro, di quel corpo ancora splendido, che lentamente si svelava ai miei occhi.
Una volta a terra, le sfilai lentamente le calze autoreggenti che indossava, prima la destro poi la sinistra, senza permetterle di far nulla se non baciarmi ogni tanto. E sfiorarmi ogni tanto, dove il mio desiderio mostrava tutto la voglia che avevo di lei. Baciai a lungo quel corpo, senza nessuna fretta, prima di scoprire finalmente i suoi seni, in tutto il loro splendore, ricordo ancora i capezzoli duri e i seni sodi, che riempirono i miei occhi e che dopo piccoli baci e tante dolci leccate arrivai a prendere nella mia bocca, sfiorando dolcemente con la lingua quelle splendide aureole, succhiando e leccando i capezzoli turgidi e pieni di desiderio per me. Solo per me.
Poi, iniziai a scendere lento lungo il suo ventre, sempre con piccoli baci e dolci carezze, mentre la mia bocca scendeva, le mie dita, continuavano a torturare dolcemente i suoi seni, mentre le si mordeva le labbra, ormai carica di desiderio … Fu allora, che lentamente posai le mie labbra sul suo perizoma, anch’esso di pizzo bianco e iniziai a sentire forte il suo profumo, sfiorai allungo con la lingua i bordi del perizoma, prima sul bordo destro poi su quello sinistro per poi risalire, cercando di insinuare la mia lingua sul bordo superiore, sino a che lo sfilai lentamente con le dita lungo i fianchi, mentre la mia lingua percorreva, lentamente ogni centimetro che si svelava a me.
Ora mai completamente nuda, provai per la prima volta la fonte del mio desiderio, che sino a quell’istante, era stata solo fantasia e che in quel momento divenne realtà. Fu lei poi a farmi alzare e spogliarmi lentamente, liberandomi dalla camicia e dai pantaloni, anche se molto più velocemente di come avevo fatto io, per via del desiderio che le avevo provocato. Ma provocandomi forti brividi lungo tutto il corpo, ogni volta che le sue mani carezzavano la mia schiena e si avvicinavano al mio desiderio di lei. Non potevamo resistere ancora a lungo, quando lei chinatasi ai miei piedi, fece scivolare i boxer a terra, prendendo tra le labbra, molto dolcemente, il mio membro lucido per lei.
Ricordo ancora che fu lei a farmi distendere nel letto, e tenendomi le mani mi blocco, accompagnando i nostri desideri finalmente nel piacere tanto desiderato.
per il Vostro parere potete contattarmi su [email protected]
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16 anni fa
nicky1, 36
Ultima visita: 4 mesi fa -
Stress da grandi città
Sono arrabbiato....
STRESS.... STRESSS da grandi città...
Torino, Milano, Roma...
queste file.... queste macchine... i parcheggi...
ho visto dei milanesi parcheggiare male...
senso di colpa...
si sono fatti la multa da soli!
ore e ore in coda...
la più grande aspirazione di un milanese non è quella di elevarsi a Dio....
è quella di comprarsi un garage...
ho visto milanesi vendersi la macchina nuova e con i soldi comprarsi un garage...
ci vanno a dormire in piedi... come i cavalli!!!
MA PERCHE' DEVO FARE 9 ORE DI LAVORO E STARE 2 ORE IN TANGENZIALE !!!!!?
2 ore !!!
che ti alzi...
...
IL CULO HA PERSO LA RIGA !!!
...
te la devi rifare con il pennarello !!!
MA PERCHE' !!!!?
...
ogni volta che prendo la tangenziale per Milano est...
a Paullo... mi fermo !
c'è sempre la fila... Paullo !
cartello... 3 km... Paullo !
sono lì bloccato...
anche se non voglio guardare il cartello...
la "P" di Paullo è lì...
Paullo !!!
Mi giro e c'è Audi A6...
milanese vero...
Audi A6 tutta accessoriata...
lì... ferma anche lei... così...
Paullo...
ha un navigatore... pagato 2500 euro...
ha il display acceso...
e c'è scritto...
Paullo...
ma vaff...!!!
per non parlare poi dei supermercati !!!
I supermercati....
i supermercati, è mai possibile che ogni volta che vai al supermercato...
se hai l'euro per il carrello, non trovi parcheggio...
se trovi parcheggio non hai l'euro per il carrello !!!
Entri... e c'è questa situazione...
...
prendiamo ad esempio i vegetali....
mele, arancie, pere, pomodori, patate...
...
c'è il classico vecchietto...
con il pannello della pesa lì, i guanti di plastica trasparenti...
piglia la melanzana e sta 1 ora davanti al pannello...
all'inizio l'entusiasmo...
poi la delusione...
...
una volta ho trovato un vecchietto con la moglie che le ha messo i guanti...
lui ex chirurgo...
...
è stato 4 ore così davanti al pannello con le patate !!!
...
poi gli è venuto il fuoco di Santantonio davanti e dietro...
simmetrico...
la vena grossa in fronte...
ed è impazzito...
ha preso 2 penne bic, è andato al reparto carni...
ed ha operato un tacchino, l'ha portato da morto a prognosi riservata...
e c'è stato l'applauso !!!
...
Un tempo gli jogurt...
gli jogurt... negli anni 60 andavi al reparto jogurt c'era un mobiletto di formica bianco...
con 2 jogurt...
uno neutro e c'era scritto "NEUTRO"...
l'altro alla frutta, c'era scritto "C'E' DELLA FRUTTA"...
...
vacci un pò ora ?!!!
...
18 km di jogurt...
che sono vivi, ci sono i fermenti lattici vivi...
che ti parlano !!!
COMPRA ME.... COMPRA ME... COMPRA ME...
OOOHOHHHHHHHH !!!!
Ci prendono in giro !!!
ci sono al gongo, al mango, al maracango... al pelo di cinghiale...
...
ci sono quelle confezioni...
dove ci sono i granuli, che li metti in una vaschetta...
cresce, piove, nasce una piantina...
si mangiano da soli !!!
light!....
e poi non fidatevi dei kir!!
...
una volta passo di li, c'erano 2 kir...
che...
stavano scopando fra di loro !!!
HEI!!! MA COSA FATE ?!!!
e loro... MA SIAMO VIVI !!!!
MA ANDATELE A FARE DIETRO AL LATTE STE PORCHERIE !!!!
Noooo !!!
non ce la faccio più !!!
sto male...
vita nel lavoro...
le multe...
arriviamo la domenica e siamo distrutti !!!
l'italiano medio si alza la domenica...
alle 13:00...
si alza dal letto e il cervello lo mette sul comodino...
perchè non gli serve e non gli deve servire...
...
gira per la casa come uno zombie...
d'estate apre le finestre così sfrutta anche le correnti d'aria...
...
non pensa a niente...
è tra il sublime e il meschino...
poi arriva lei... sua moglie...
e con l'occhio vitreo e posseduto, ti guarda e ti fa....
...
TU!!!!
...
OGGI POMERIGGIO...
...
COL BIMBO...
...
ME...
...
E LA MACCHINA...
...
ANDIAMO...
...
ALL'IKEA !!!!
...
NOOOOOOOOOOOOO !
NOOOOOO !
...
Il grande magazzino !!!
...
NOOOOOO !
TI COMPRO LA PELLICCIA DI LEONE!!!!
MA L'IKEA NOOOOOOO !
...
vai in macchina all'Ikea...
l'Ikea di Milano...
arrivi al parcheggio...
e c'è un parcheggiatore che ti fa...
DI LA... DI LA !! indicando...
...
vai avanti... dopo 2 km un'altro parcheggiatore gemello che ti fa...
DI LA... DI LA !!
e dopo altri 3 km...
un'altro gemello ti fa...
DI LA... DI LA !!
...
PARCHEGGI IN SVIZZERA !!!!
e devi cambiare anche i soldi...
...
prendi il bimbo e cominci a camminare verso questo punto lontano che è l'Ikea...
il bimbo piange... gli si sfaldano i sandali...
tua moglie comincia a irrigidirsi perchè è diventata leader del gruppo...
...
arrivi all'Ikea, questo grande scatolone, dove milioni di persone sanno perchè sono lì...
solo i primi 5 minuti...
...
poi cominciano a picchiarsi...
...
arrivi con il bambino...
te lo prendono...
e te lo buttano...
in una vasca piena di palline colorate...
...
non lo troverai mai più...
...
te ne daranno uno alto uguale... ma svedese...
MA NON E' MIO FIGLIO !!!!!
...
tua moglie ti spinge al reparto armadi...
grande armadio... 4 stagioni...
tua moglie comincia a tempestarti di domande...
SENTI!!! LA CAMERA DEL BIMBO SONO 4x3,6...
SCEGLI TE... O FACCIAMO 3 BLOCCHI da 5x5,35...
OPPURE 6 BLOCCHI da 1,60X3,39...
SCEGLI TE EH....
AUMENTANDO MANCANO 20 cm DALLA PARETE...
E CI METTIAMO GLI SCI...
...
l'uomo reagisce ondeggiando su se stesso...
...
come un palloncino legato ad una staccionata...
...
e lei continua... insiste....
OPPURE FACCIAMO 1000 CASSETTI DA 1 cm ?!!!
...
...
poi ti spinge al reparto bagno...
il tappetino del bagno...
TI PIACE CON LE PALLINE ?!!! fa lei...
TI PIACE ?!!
...
E CON IL BRUCO ?!!!
E' PIU' IRONICO IL BRUCO...
PREFERISCI LE PALLINE O IL BRUCO !!!?
IL BRUCO ?!
O LE PALLINE ?!
...
PERO' CI SONO ANCHE CON LE FARFALLINE...
IL BRUCO LE PALLINE O LE FARFALLINE !!!?
LE FARFALLINE ?!!!
IL BRUCO ?!!!
...
L'uomo reagisce così...
SENTI.. IL BRUCO DIVENTA FARFALLINA...
PIGLIAMO LE PALLINE...
ABBIAMO IL FIGLIOLO A 70 km DA QUI'... DENTRO LE PALLINE...
LA MACCHINA A 600 km...
VOGLIO ANDARE A CASAAAA !!!!!!
...
Prendi l'armadio 4 stagioni...
un castello...
...
ti arriva dopo 36 mesi...
che non sai più nemmeno per chì...
...
un castello enorme e il pezzo più grande e di 12 cm X 12 cm....
...
dici.. io lo piglio e lo butto nel fuoco...
non lo monterò mai!!!
...
istruzioni in svedese... la seconda pagina in italiano...
SE VUOI RIVEDERE TUO FIGLIO MONTA L'ARMADIO !
...
allora decidi di montarlo...
non ti ci rimane nulla... ogni sera ti avanzano 60/70 viti...
le pigli...
bicchiere d'acqua in cucina...
...
LEVI LE IMPRONTE !!!!
...
Finisce che lo monti tutto...
finisce che l'hai montato esattamente tutto...
...
torni dal lavoro...
...
ritorni al tuo armadio...
apri le ante...
...
...
PIENO DI ROBA SUA !!!
...
MA SE L'HO PAGATO AL 100% IO !!!!
MA LE MIE CAMICE DOVE SONO ?!!!
...
lei indica in alto... LA !!!
...
COME LA !!!
IO DEVO SALTARE DA UNO SCALEO... RIMBALZARE SUL LETTO...
E AVERE POCHI ISTANTI PER SCEGLIERE LA CAMICIA...
NOOOOOO !
...
Va beh...
il tempo intanto passa...
il tempo passa e i figli crescono...
i nostri figli, quelli di 13/14 anni...
il primo della classe ha la faccia assente...
occhio perso e bocca semichiusa...
e sono poco curiosi...
non sono attratti dalla cultura, dalla poesia, dalla pittura....
sono attratti dalla luce...
dove c'è una fonte luminosa...
...
pantaloni con il cavallo alle ginocchia...
le maglie con maniche lunghe...
il cappellino...
hanno queste scarpe da ginnastica americane che costano 200/300 euro...
le stringhe non le legano, sono sciolte....
e camminano piano piano...
...
le bambine invecie...
vivono in coppia, mano nella mano...
QUESTA E' LA MIA AMICA KATIA....
masticando la cicca...
maglietta corta con l'ombelico di fuori...
camminano con le stringhe allacciate...
e quindi vanno veloci...
tanto che i bimbi non riescono a starle dietro...
...
allora vanno dal babbo!
...
devo dire che i bimbi vanno dal babbo e il primo grosso problema è riconoscere il babbo...
...
EPPURE TE T'HO GIA' RIVISTO !!!...
...
nella penombra del salotto, il babbo accende l'accendino...
e li aiuta...
sono attratti dalla luce dell'accendino!
...
secondo grosso problema è formulare la domanda...
la domanda è...
BABBO!!!
BABBO... MEL... ME... ME LOCOMPRI IL MOTORINO ?!!!!!
...
gli comprano il motorino... 2500 euro un pezzo di plastica....
ai miei tempi c'era il betino, 3 marce...
prima, seconda e terza....
tutta algebra...
IL CERVELLO SI SVILUPPAVA !!!!
C' ERA IL LIBRETTO DI ISTRUZIONI DI 40 PAGINE !!!
ORA ?!!
ora queste ditte di questi motorini, queste fabbriche....
vedono queste facce...
e dicono...
...
LEVA TUUTO !!!
...
il libretto di istruzioni sono solo 2 pagine..
...
sulla prima pagina, c'è scritto...
...
...
STAI CALMO !!!
...
SE CE LA FAI GIRA PAGINA !
...
i bimbi girano...
...
COMPLIMENTI!!!!
HIGHT LEVEL !!!
...
poi c'è solo un rigo...
PIGIA IL PIPPOLO GIALLO PER ACCENDERE IL MOTORINO !!!!
basta !!!
...
allora io mi immagino quest scena fuori da un bar...
4 motorini che vanno via...
anzi 3 perhè uno rimane lì...
e fa...
QUELLO STRONZO DI MIO PADRE CHE MI HA PRESO IL MOTORINO GIALLO...
E COME VEDO IO IL PIPPOLO !!!
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Vita da single
Perchè mio nipote che ha 5 anni...
va all'asilo ed è contento...
lo vado a prendere, lo porto via ed è contento...
lo porto dalla nonna ed è contento...
esce dalla nonna ed è contento...
va al parco ed è contento...
va a dormire ed è contento...
si sveglia ed è contento...
è sempre contento...
perchè ?!!!
perchè e SINGLE !!!!!
I guai arrivano dopo...
quando cresci e incontri una ragazza...
ti piace, la donna...
donna in aramaico vuol dire....
PERICOLO !!!!!
La gente non lo sà...
fa finta di essere una persona e invecie quando la sposi...
c'è la metamorfosi !!!
lo sò... gli uomini hanno questa voce interna nel cervello che fa...
TROMBA ! TROMBA ! TROMBA !
Anche se hai passato una giornata difficile in ufficio...
hai preso la multa...
non trovi parcheggio...
arrivi a casa che sei disperato, butti la borsa in un angolo...
ma quella voce è cristallina...
TROMBA ! TROMBA ! TROMBA !
nella donna invecie, dopo 2 anni di convivenza, quella voce...
...
NON C'E' CAMPO !!!!
...
mettiamo per ipotesi...
NOOOO !!! IMPOSSIBILE !!!
mettiamo per ipotesi che alla donna...
venga...
...
NOOO !!!! ASSURDO !!!
E' ASSURDO !!!
ma mettiamo proprio per ipotesi...
che è assurdo...
mettiamo che l'uomo ha messo nel corridoio un palo...
e la donna...
THUNG!!!
trauma cranico e a lei...
TROMBA ! TROMBA ! TROMBA !
...
è più facile che venga al palo la voglia di trombare!!!
...
comunque mettiamo per ipotesi che se viene a lei la voglia di trombare...
ti mette le condizioni !!!!
ti da un modulo...
una matita...
e va via !!!
TI SEI LAVATO ?!
POTRESTI DIMOSTRARLO ?!
SEGNA CON UNA CROCETTA LE PARTI DEL CORPO CHE TI SEI LAVATO MEGLIO !!!
poi a letto ti mette un milione di condizioni...
la tenda socchiusa...
la bajour in terra...
e poi sul più bello...
NO DEVO STENDERE !!!
GNEEEK! GNEEEK! GNEEEK!
e allora dici....
CHI SE NE FREGA !!!
rimandi di una settimana...
sabato sera...
la serata giusta...
una giusta elettricità...
lei in cucina, tu le saltelli intorno...
fai lo splendido...
gli fai vedere il modulo pieno di crocette...
vai finalmente a letto...
lanci il telecomando e...
la aspetti nudo, con il lenzuolo di lino...
pulito...
5 secondi...
UNA CANADESE !!!
sei solo eccitazione...
tutto il tuo sangue è finito lì...
infatti nel cervello... GNAHM! SGNUP! OHHO! BLEAH! BLURP! OOHH !
lei fa capolino e va in bagno...
3 ORE !!!
quindi 3 ore, te la canadese...
UNA TORTA PASQUALINA !!!
attacchi l'orecchio al muro per sentire, vuoi capire cosa fa...
fa la doccia, poi si fa i bigodini...
poi si rifà la doccia poi il bagno...
taglia le unghie...
...
pausa...
stacca la tenda...
la lava nella vasca...
GNEEEK! GNEEEK! GNEEEK!
LIBIDO a ZERO !!!
rimandi di un'altra settimana...
la domenica...
ti svegli la domenica e le salti addosso !!!
no!...
vuoi fare di meglio !!!
parti dai preliminari leggeri...
cominci...
ad accarezzare...
il pomello del letto...
poi ti fai sempre più audace...
LE TUE BRACCIA SONO 2 CAPITONI !!!
ti accarezzi da solo...
poi ti levi i calzini...
e parti con un rapporto sessuale completo !!!
PATAN! PATAN! PATATAN! PATAN !
lei si contorce come una serpe...
PATAN! PATATAN! PATAN!
i comodini si aprono e si chiudono...
PATAN! PATATAN! PATAN!
NON ME LO RICORDAVO COSI' BELLO !!!
PATAN! PATATAN! PATAN!
SENZA MANI !!!
PATAN! PATATAN! PATAN!
pigli un certo ritmo...
PUTUTUN! PUTUTUN! PUTUTUN!
tutto rosso...
PUTUTUN! PUTUTUN! PUTUTUN!
con le vene grosse al collo...
PUTUTUN! PUTUTUN! PUTUTUN!
la catena d'oro che gira per il collo...
PUTUTUN! PUTUTUN! PUTUTUN!
il cristo che si tiene con le mani...
PUTUTUN! PUTUTUN! PUTUTUN!
5 SECONDI ALL'ORGASMO !!!
PUTUTUN! PUTUTUN! PUTUTUN!
4 SECONDI ALL'ORGASMO !!!
PUTUTUN! PUTUTUN! PUTUTUN!
3 SECONDI ALL'ORGASMO !!!
DRRRIIIIIIIINNNNNNNGGG !!!!
2 SECONDI ALL'ORGASMO !!!
DRRRIIIIIIIINNNNNNNGGG !!!!
1 secondo all'orgasmo e lei che ti fa...
VAI A RISPONDERE CHE POTREBBE ESSERE IMPORTANTE!!!
...
...
esci con questo peperone intermittente...
...
rispondi al telefono...
e la sua mamma che fa...
VENITE ?!!!
...
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!!
NOOOOOOOOOOOO !!!
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Valentina
Era un semplice contatto conoscitivo come tanti altri.Eravamo scettici,avere un contatto anche solo virtuale con una singola era cmq gia'un traguardo.Ci eravamo conosciuti su un sito di incontri riguardo al quale nutrivamo molta diffidenza causa delusioni precedenti.Telefonicamente ci siamo sentiti diverse volte.Inizialmente soprattutto mio marito nutriva molta diffidenza e poca fiducia.Troppe delusioni.Con lei cmq avevamo stabilito un contatto conoscitivo e per noi era gia'un traguardo.Nulla di prefissato,nulla che presupponesse neppure ad un incontro reale.Dopo alcuni giorni veniamo contattati da lei,ci chiede un incontro reale solo ovviamente conoscitivo.Mio marito,scettico,spesso malfidente ma cmq fiducioso in un normalissimo contatto umano accondiscende.Le foto di lei sono bellissime,molto intriganti e soprattutto reali.Valentina è dolcissima,educata,consona alle ns aspirazioni di conoscenza e amicizia.Non ci pare vero di aver trovato in lei un semplice ma cmq vero e sincero contatto umano.Siamo stati delusi diverse volte purtroppo ed ora siamo spesso entrambi molto scettici.Ci invita a casa sua,è bellissima,molto carina,educata ed ospitale.Dai suoi occhi si intravede un alone di tristezza ma contemporaneamente una luce immensa che rivela un'animo grande. Si instaura subito un bel rapporto di amicizia.E' la ns massima aspirazione ed è per noi gia'un traguardo.Dai suoi occhi intuisco che la dolcezza alberga in lei,l'educazione,l'ospitalita'sono come per noi l'inizio di un rapporto sincero di conoscenza,amicizia e poi.....se nascera'qualcosa in piu'ok altrimenti restera'una amicizia molto piu'importante e gradita.Vale desidera approfondire e ci fa'molto piacere,noi aspiriamo sinceramente ai rapporti umani senza nulla cmq di prefissato.Di comune accordo la invitiamo a casa ns,vogliamo essenzialmente conoscerci meglio.Vale è stupenda sotto il profilo umano che per noi è preponderante ed essenziale.La ospitiamo per diversi giorni e si stabilisce tra noi un legame serio di vera,sincera e profonda amicizia.Lei ci racconta tutto della sua vita,delle sue vicissitudini,delle delusioni umane e da diversi contatti deleteri avuti in chat e dal reale.E' a volte seria,diffidente ma cmq molto sincera,cordiale ed educata,spesso fin troppo.Entrambi siamo cmq intrigati desiderosi di poter approfondire un rapporto bellissimo che si è gia'stabilto.Sono le 21 ed io e mio marito con Valentina abbiamo appena finito di cenare.Scherziamo,conversiamo molto amichevolmente poi vedo lei che con occhi dolcissimi mi fissa,scruta dentro di me,la vedo desiderosa,passionale,intrigata.La prendo dolcemente x mano,le accarezzo il viso,scruto nei suoi occhi,brillano di una luce intensa,una luce che mi illumina l'anima.Sento salire in me l'eccitazzione,il desiderio di lei,un desiderio profondo,un desiderio incontenibile.Vale si abbandona fra le mie braccia,mi stringe a lei.Sento il calore del suo corpo,i suoi baci caldi dolci e sensuali mi portano in estasi.Piano piano mi spoglia,mi accarezza dappertutto.Le sue mani,le sue labbra sul mio corpo sono come le ali vellutate di una farfalla.Accarezza i mei seni nudi,li bacia con una dolcezza mai provata.Succhia dolcementei ii capezzoli gia'turgidi. Mio marito ci osserva,eccitatissimo e incredulo.Mi prende per mano,mi accompagna in camera,ora mi spoglia,sono nuda,eccitatissima,sento fremere il mio corpo da un desiderio immenso.Voglio fare l'amore con te Valentina.Le sue mani ora accarezzano la mia pelle,le sue labbra baciano tutto il mio corpo.Sono tua mio dolce angelo.Sento il calore salirmi dentro,l'eccitazione sale ed il desiderio sempre piu'forte.La sua bocca sul mio sesso che freme mi fa'urlare,mi fa'impazzire,mi porta nell'estasi de piacere.Ora sento lei,lei dentro di me,nel mio corpo,nella mia anima,gemo,urlo,godo.Il piacere che sto'provando a parole non si puo'descrivere.Grazie Vale,grazie x averci dato tutto ma soprattutto essere stata ed ancora sei una vera amica.Ti ricorderemo per sempre dolcissima amica e amante ns.
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
La mia biografia parte settima
carla e mia moglie si sistemarono alla meglio e venero dove stavamo noi si sedettero alle poltrone davanti a noi e mia moglie era tutta arrossata nel viso ma anche carla poi disse se lo spettacolo che abbiamo offerto era di vostro gradimento ma non e terminato ancora infatti dopo circa una oretta carla prese per mano barbara che la segui senza dire una parola andarono di nuovo in camera da letto e carla ricomincio a leccare le tette di mia moglie fino a comincio a baciarla in bocca vedevo barbara che collaborava abbraciando carla con forza mentre carla con una mano la denudo del tutto e la adaggio sul letto e con un cenno ci chiamo in cui carla era tutta presa a leccare la fica di barbara io cominciai a leccare la fica di carla mentre luca mi prendeva il mio cazzo in bocca barbara vedendo quello che stava succedento ando a prenderre in bocca il cazzo di luca si andava avanti un po ma quando il mio cazzo era divenuto duro lo misi nella fica di carla in un solo colpo mentre luca scopava mia moglie che era tutta eccitata dalla situazione che si era creata devo dire che non o mai visto mia moglie in quelle condizioni che era diventata di una personalita opposta a prima. dopo che ci siamo salutati nel trgitto del ritorno domandai se gli era piaciuto e lei afermo che non aveva mai goduto in vita sua cosi tanto che mi fece promettere che ci saremmo andati di nuovo cosi il giorno dopo telefonai a casa di luca in cui dissi che era andato tutto bene e se per sabato non avevano impegni ci saremmo rivisti e loro accettarono. ci incontrammo in un caratteristico ristorantino per cenare e dopo cena si recammo a casa loro e gia dentro l'ascensore carla comincio a baciare in bocca barbara che senza perplessita ricambiava che luca guasi non faceva in tempo ad aprire la porta che gia erano nude infatti mia moglie per quella sera non si mise niente sotto che sono rimasto anchio del suo comportamento carla la fece distendere sul tappeto del salotto e comincio a leccarla in tuttoil corpo e barbara si era messa a leccargli la fica con veracita che carla urlava di piacere luca comincio a leccare la fica di mia moglie e io prendevo in bocca il cazzo di luca barbara si giro e vide quello che stavo facendo io e rimase un po meravigliata ma continuo a leccare la fica di carla mentre gli metteva tre dita in fica e la stava vacendo godere io mi misi in ginoccchio i luca capi e mi conficcava il suo cazzo tutto dentro il mio culo mia mogli vedendo il zazzo di luca che andava avanti e indietro si mise sotto di me e comincio a prendere il mio cazzo in bocca dicendo che era bello vedere il cazzo di luca entrare e uscire dal mio culo carla no prse temp e tiro fuori un doppio fallo che uno se lo mise nella sua fica e l'altro lo infilo nella fica di barbara era la pria volta che sentivo urlare di piacere cosi intenso da mia moglie ando avanti per guasi tutta la notte e poi stemati ci rivestimmo e tornammo a casa ma mia moglie volle sapere come mai ero cosi che mi piacevano le donne e anche gli uomini e poi volle sapere se lo avevo fatto prima senza di lei ma la rassicurai che non lo veci e le raccontai la vecchia storia con il professore e sua moglie. ci vedemmo per circa un anno e tutto filava bene ma poi luca non aveva più tempo a disposizione pe via della mamma che si ammalo e la dovevano accudire in casa loro. cosi disi a mia moglie se si voleva cambiare con una altra coppia in un primo momento disse di no ma dopo un po di tempo ritorno lei stessa sul discorso e accetto cosi dammo un appuntamento pe conoscersi si recammo sul posto era un bar del centro enel tavolo seduti vi erano due coppie e un singolo noi ci sedemmo al tavolo vicino e aspettavamo le persone che dovevano presentarsi ma poco dopo una donna del tavolo vicino mi disse che era lei la persona ma subito le feci notare che forse cera un malinteso ma mi assicuro che le altre persone andavano via certo non erano delle persone come luca e sua moglie ma non erano brutte anzi erano molto più giovani di noi cosi si prenderono accordi di quello che si doveva fare e non faree a fine settimana ci recammo presso di loro ma quando siamo entrati abbiamo trovato una sorpresa che cerano anche l'altra coppi e il singolo ma si pensava sempre che andassero via cosi ci accomodammo sul divano aspettando che andavano via ma non successe invece cominciarono a spogliare e una di queste ando da mia moglie e la prese per spogliarla ma barbara si ribello e disse di andarcene che era uno schifo e gente poco seria infatti da quelle parole di mia moglie scateno un frasaggio da strada. andammo subito via e lei mi dette la colpa a me di tutto e non mi dovevo permettermi più di portarla insieme per questi giuochi.
passata la burasca ritornammo al discorso ma lei in tutta francheza si rifiuto di nuovo cosi passarva del tempo ma no mi arrendevo infatti richiamai luca e carla per un incontro e lo accennai a barbara e accetto subito ma fu un fiasco in quanto in quest tempo le venne una neopausa precoce che gli venivano delle caldane che stava mele infatti il fiasco fu proprio questo che mentre si scopava doveva per forza smettere. lei fu comprensiva e mi disse che se volevo incontrarmi con altre persone lo potevo fare perche sapeva quanto il sesso sia normale e bisex mi piaceva. incotrai delle coppie e devo dire che ce ne sono anche molto strane ma tante mi confidarono che il loro matrimonio stava per terminare e con lo scambio ci a tenuto uniti in quanto lo si era deciso insieme altri avevano un amante e scoperti ne parlarono civilmente e insieme scelsero di accettare per il fatto sia l'uomo o la donna sposati non possono dare nulla ma solo sesso, lo scambio insieme. la mia esperienza con la vita che oggi si conduce cosè passare delle ore di sesso sia in coppia sia con un altro uomo oppure una altra donna che fanno dimenticare e non pensare alle problematiche che ci assillano tutti i giorni. fine della mia biografia.
ciao g.
11
0
16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
A lei.
Guardo, attraverso i tuoi occhi
l'infinita quiete innevata.
Insieme a lei vorrei scomparire
all'interno di un tuo respiro
per rinascere nel tuo sorriso.
7
1
16 anni fa
miss1dada202006,
30
Ultima visita: 15 anni fa
-
La mia biografia parte sesta
come gia dicevo che anna ando via e rimasi solo ma cio che o potuto constatare che le amicizie di luana che mi invitava qualche volta a partecipare e cosi giorgio e sua moglie.
passo circa un anno e per motivi di lavoro mi dovevo recarmi a francoforte e prendendo posto sull'aereo e alla poltrona di fianco prese posto una ragazza molto semplice, minutina di corporatura ma non feci molto caso a questa ragazza ma al momento de decollo mentre ero con i miei pensieri, mi sentivo stringere il braccio che era sul bracciolo dell'aereo non dissi nulla ma auna virata si ripete lei si accorse e si scuso dell'accaduto e cosi ci presentammo io g. lei barbara aveva pressapoco un ventisei/ventsette anni e durante il volo si parlava che era la prima volta che prendeva l'aereo e per forza maggiore doveva andare a dare il cambio a una sua collega che si era sentita male e doveva rimanere per tutta la durata della mostra campionaria circa sei giorni e che non conosceva nulla sia della città e dove si trovava la fiera campionaria e dissi che anche io stavo per lo stesso motivo e di non preoccuparsi che io ero di casa per le tante volte che ero venuto a francoforte
parlado domandai dove alloggiasse e cosi dissi che il mio hotel era lo stesso che alloggiavo io ma devo dire che non era vero cosi quando arrivammo la accompagnai in hotel dove di nascosto dissi se avevano una camera a disposizione per me e cosi rimasi nel suo stesso hotel disdicendo il mio hotel poi ci recammo in fiera insieme per far fronte ai nostri impegni dandogli appuntamento per la chiusura della mostra campionaria. era circa le 19,00 e cosi dissi se voleva fare due passi per tornare in hotel in modo che intanto vedeva un poco la città e lei accettò, mentre si passeggiava lei mi disse che veniva da una delusione che dopo cinque anni il suo ragazzo la lasciò e ancora ci pensava cosi anche io gli dissi della mia convivenza per tanti anni e fini proprio circa un anno fa ma senza dire niente di ciò facevamo con anna. la ci freguentavamo e si usciva per fargli visitare la citta un paio di volte mi feci prestare l'auto di un amico del posto per girare un po più al largo.
quando siamo ritornati nella nostra città continuammo a vedersi e cosi dopo un po e nato qualcosa che due anni dopo ci sposammo e tuttora e mia moglie in cui sono nati due figli. devo dire che barbara era una donna all'opposto di anna e piano piano in fatto di sesso si andavamoa deteriorare i nostri rapporti, prima io non pesavo che si arrivasse a questo forse presi tutte e due ad accudire i figli ma cio e successo quando i figli erano divenuti indipendenti e barbara era rimasta come era prima cosi per invogliarla cominciai a fare delle ipotesi e csa ne pensava di sesso tra donne, e uomini oppure insieme uomini e donne bisex e devo dire che avvolte era interessata a sapere cosi incominciai a portare delle cassette di film di quel genere e cosi la sera andando a letto le visonavamo insieme e lei nel vederle si eccitava e si finiva che si scopava sempre quando si vedevano cosi mentre scopavamo gli facevo delle domande, come se al posto ci fosse un altro uomo oppure se gli piaceva che il cazzo che la scopava fosse più grosso del mio e lei rispondeva mogulando di piacere di si, forse perche sentendomi e vedendo i film lei si eccitava a tal punto che acconsentiva.dopo questo gli dissi cosa ne pensava dello scambio di partener con altre coppie lei rimaneva avvolte intaressata ma piu delle volte senza risposte si andava avanti e io cercavo di portarla al discorso con insistenza cosi un giorno disse che avrebbe anche provato ma a certe condizioni, se non gli piaceva di interompere subito e andare via poi da non provare che le fosse messo in culo infatti era gia da tanto tempo che anchio non lo facevo che durante il parto del secondo figlio si sono formati dei noduli emoroidi che gli davano molto dolore, non dovevano essere persone invadenti e maleducati, e quando si doveva fare non a casa nostra.
mi sono messo alla ricerca di una coppia che aveva delle caratteristiche come voleva barbara e cosi individuai una coppia che a mio giudizio si addiceva cosi volli un appuntamento da solo e gli spiegai di essere molto cauti e far finta che gia li conoscievo e constatai che erano delle persone a modo e non proprio abbituè dicendomi che loro erano bisex.
raccontai a barbara di questa coppia dicendo che gia li conoscevo e le acconsenti di incontrarli cosi ci mettemmo in contatto e era per il sabato prossimo.il sabato sera barbara si preparo e con mio stupore vidi che stava indosando un intimo cosi sex che mi si rizzo il cazzo solo a vederlo ci recammo a casa di luca e carla e ci fecero accomodare per una cenetta che avevano preparato e dopo ci recammo sul divano a scambiare qualche chiacchiera dopo un po per una scusa carla invito barbara di andare in camera sua perche voleva un consiglio di come gli stava un vestito lasciarono la porta aperta in cui si poteva vedere tutto cosi carla si sfilo il vestito e rimase con una minuscola mutandina senza reggiseno devo dire che aveva un bel petto e mia moglie gli fece dei complimenti e al quel punto carla prese la mano di barbara e se la porto a farsi tocare il petto dicendo che lei addoperava una crema per tenerlo cosi rassodato a quel punto comincio a sbottonare la camicetta di mia moglie e nello stesso tempo a slacciargli il geggi seno che rimase nudo carla prese a giocare con i capezzoli che si vedeva che si ingrossavano fino a comincio a succhiarli e mentre lo faceva come una maga tolse le mudandine a barbara e incomincio a toccarla in mezzo alle gambe mia moglie sembrava un automa senza volonta la fece stendere sul letto e comincio a leccargli la fica barbaara mogulava di piacere e vedevo che si inarcava per poter donare la sua fica a carla mentre non digo che vedendo mia moglie in quelle condizioni mi fece arrapare che luca che stava vicino a me comincio a tirarmi fuori il cazzo se lo porto tutto in bocca che venni subito.
per motivi di tempo non o potuto teminare fino alla fine la prossima lo terminero
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Un amico per studiare
Ero da poco a Napoli per studiare Università, al corso conosco un ragazzo del mio corso e in breve tempo divento amico suo.Lui chiede di studiare insieme e io sono daccordo con lui. Questo mi facilita imparare anche la lingua.
Durante una sera, mentre stavamo studiando in camera mia, io soggiorno in casa di una signora che fittato me camera, lui seduto vicino a me incomincia a toccarmi in mezzo alle gambe e mi dice e vero che voi lo avete lungo e grosso. Io balbettando non so cosa rispondere, e lui incomincia ad accarezzare il mio cazzo , che diventa sempre piu grande, poi incomincia ad aprire cerniera e lo tira fuori e dice veramente grande cazzo tuo, incomincia a masturbare, poi incomincia a sputarci sopra e dopo affonda con la bocca dentro mio cazzo. Io che ero a digiuno da quando ero in Italia, da circa tre mesi, non lo respinto, devo dire che la sua bocca mi piaceva, era evidente che lo faceva spesso e lui trovato miolto gusto quando gli o sborrato in gola. Da quel giorno , inutile dire che prima di studiare e dopo studio, lo cavalco ben bene tanto da fargli un buco di culo enorme, ma lui essere contento e gli piace fare anche tanti bucchini bene bene.
continua storia........
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16 anni fa
thomas656,
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Ultima visita: 2 anni fa
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Al mare
Quest'anno siamo andati con la mia lei al mare, in una zona abbastanza appartata, in cerca di pace e tranquillità. Vista la solitudine della spiaggia lei mi propone di mettersi in topples (per la prima volta). Dopo 20 minuti stavamo facendo sesso e ci siamo accorti che eravamo spiati da un tale che con l'arnese in mano si dava da fare.
Da quel giorno la mia lei è sempre più trasgressiva.
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16 anni fa
poipoipoi216172,
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Ultima visita: 13 anni fa
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Lella3
La mia relazione con Lella continua alimentata dalle sue confidenze-confessioni delle esperienze avute da sola ma gestite dal marito. Non che lei fosse stata mai costretta, anzi aveva molto apprezzato la libertà che il marito le dava di potersi concedere avventure sessuali e dare sfogo liberamente alla sua libidine senza doversi preoccupare di lui. Ma aveva però deciso di limitare le intrusioni del marito e scegliersi le esperienze isolatamente dal marito. Ed io beneficiavo di questa sua decisione. Mi raccontava e automaticamente trasparivano gli annedoti che lei apprezzava senza doverli subire. Ed era un evidente invito ad organizzarli anche io per lei, ma da vivere insieme e non da sola come faceva il marito.
Ad esempio le piaceva molto che il suo amante la esibisse ad altri uomini mentre facevano sesso. Ma non desiderava saperlo prima. Fu cosi che iniziai a cercare umini maturi, voyeur ed ospitali. La prima volta le dissi che avevo incontrato un conoscente di 50 anni e che parlando del più e del meno mi aveva detto di andare a fargli visita quando volevo. Anche con la tua amichetta, puoi disporre della mia casa quando vuoi, le raccontai. Lei capì che non era vero e finse di crederci. Il finto amico si chiamava Sergio ed era guardone con preferenze alla sottomissione. Lui stava al gioco che io impostavo, anche solo per formalità. Andammo da lui e li presentai. Ci fece accomodare in salotto e mentre parlavamo Lella consapevole di essere al centro dell'interesse si fingeva distratta assumendo l'aria della Lolita, quale mia amante. Le piaceva l'idea di essere vista da Sergio come la mia puttana. All'improvviso chiesi a Sergio se gli piaceva la mia amica e se la trovava bella. In attesa della risposta accarezzai le tette di Lella facendole uscire dalla camicetta già scollata..Sergio non riuscì a rispondere e rimase ammutolito. Incalzai dicendogli, "adesso ti faccio vedere che oltre ad essere bella è anche molto brava". E rivolgendomi a Lella le dissi di spogliarsi e che Sergio avrebbe solo guardato. Ma che se lei voleva dargli qualche ordine lui avrebbe volentieri ubbidito!! lei si rivolse a Sergio chiedendogli conferma: "Saresti disposto a fare davvero tutto quello che ti chiedo?", "Si signora" rispose Sergio.
Io ero seduto tutto nudo sul divano ed il cazzo eretto, Lella salì sopra dandomi la schiena in modo che Sergio guardasse il mio cazzo dentro la sua fica, ed iniziò un saliscendi facendo attenzione a lasciare la visuale a Sergio. "Vieni qui", gli disse e lo fece inginocchiare chiedendogli di leccare la fica posseduta dal mio cazzo. Lui come un cagnolino ubbidiente le leccava il lembo ella fica passando dalle mie palle. Lella era eccitatissima e il fatto che Sergio si mostrava davvero ubbidiente la stimolo' a chiedere di piu'. Si alzò lasciando il mio cazzo duro e ritto da solo e disse a Sergio di succhiarlo. Lei guardava e si masturbava. Il suo viso era molto eccitato ed era ormai diventata una bestia sessuale!! Ormai la conoscevo bene e sapevo che si stava masturbando e che presto avrebbe goduto. Ordinai a Sergio di lasciare il mio cazzo e leccare la fica di Lella sino a quando non avesse goduto. Gli disse di bere tutto il suo umore sino all'ultima goccia. Mentre Sergio leccava e lei si strizzava i capezzoli gridando io andai in bagno e preso un bicchiere versai una quantità di urina dentro. Ritornai che Lella urlava dal godimento. Stava godendo e gridava come era solio fare. Con la mano fermai la testa di Sergio obbligandolo a non smettere e invitai Lella a pisciare nella sua bocca. Mi guardò con aria interrogativa. "Piscigli in bocca" le dissi. " Lui lo adora". Visto che Sergio non rispose rimanendo in attesa Lella gli pisciò in bocca. Il bicchiere da me riempito era sul tavolino. Misi Lella alla pecorina per incularla e invitai Sergio a bere il bicchiere da me riempito.
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16 anni fa
admin, 75
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Quella prima volta
Finalmente il momento era arrivato. Avevo risposto all'annuncio su internet. Rubrica coppie. L. e P. coniugi qurantenni cercano coppie, trav, singolo bisex. La coppia si presentava come Bisex sia lei che lui, disposti a molto ...anche pissing..... Io ho risposto dicendo che ero TRAV . Ma in verità non mi ero mai travestito fino ad allora. Fino a quel momento ...atteso e poi finalmente giunto. Mi preparo per l'evento. Devo trovarmi alla stazione di Firenze per le ore nove di sera. Ad aspettarmi ci sarà la coppia, o forse lei o forse solo lui. Non so. Mi preparo eccitato o meglio.....eccitata perchè indosso subito, dopo la doccia, un perizoma trasparente rosso e poi calzo delle autoreggenti nere sulle mie gambe ben depilate e snelle. Mi sono depilato tutta, completamente ad eccezione di un ciuffetto di peli a triangolino sul pube. Il culetto pure è glabro e l'ho lubrificato tutto, mettendoci anche il dito dentro con il lubrificante naturale acquistato al sex- shop. Indosso una gonna corta con spacco vertiginoso e una maglietta attilatissima e corta che lascia scoperto il pancino e l'ombelico. Sopra vesto una pelliccia sintetica chiara sbarazzina, che copre tutto ma che posso maliziosamente aprire per esibirmi ed eccitarmi ed eccitare da vera puttana. La parrucca a caschetto, con un leggero fondo tinta e il rossetto chiaro completa l'opera. Così non mi può riconoscere nessuno e soprattutto posso apparire una troietta vera in calore. Sono eccitata e già bagnata.
Prendo un taxi. Il taxista mi guarda complice. Mi siedo sul sedile davanti e si parte. Durante il breve tragitto il taxista cerca di attaccare bottone e io mi eccito. So di piacere come puttana, come donna, e spero che mi dimostri il suo interessamento. Maliziosamente mi scopro le gambe, alzo distrattamente la gonna e lascio intravvedere il perizoma. L'uccello mi si è gonfiato a dismisura. Il taxista vede tutto e allunga una mano sulla mia coscia. Io gli dico che è uno sporcaccione, ma glielo dico con voce rotta dal piacere e senza resistenza o indulgenza. Lui continua a tastarmi la gamba poi scivola verso il mio cazzo e lo sfiora, poi imdugia poi lo tocca e poi.....siamo arrivati. Mi guarda e dice che se lo lascio continuare mi fa uno sconto sulla corsa, anzi me la fa gratis. Io non rifiuto e dico "continua allora porcone voglio vedere cosa mi fai qui in auto, alla stazione dove ci sono tutti a passare e possono vederci". Lui di irsposta me lo prende in mano e comincia a stantuffarmelo. Si sbottona anche la patta dei calzoni e tira fuori il suo uccello, niente male, e comincia a menarselo. Io lo guardo un pò. poi non ce la faccio e vado giù con il volto fino ad averlo davanti alla faccia. quel cazzo turgiso e scappellato. Non lo prendo in bocca. So che lo vorrebbe ma resisto per farlo eccitare ancora di più. Lui non resiste e viene abbondantemente sulla mia faccia. Mi bagna anche i capelli. Mi alzo e vado per scendere, non prima di essermi riassettata. Ci salutiamo. Corsa in taxi gratis. Che puttana che sono. E via in carrozza verso l'incontro di Firenze. (continua 1)
Jenette
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16 anni fa
jenette,
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Ultima visita: 16 anni fa
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Vechi amici
Il viaggio in aereo era stato lungo e spossante. Tutto quello che sognavamo in quel momento era una doccia calda e un morbido letto. Monia ci aspettava all’uscita del terminale con suo marito Luca. Non li vedevamo da molti anni ed eravamo rimasti in contatto solo tramite e-mail. Ci eravamo conosciuti durante una vacanza all’estero ed in soli due giorni si era creta tra noi un’amicizia molto particolare. Nei loro messaggi, Monia e Luca, ci avevano invitato spesso ad andare a trovarli, ma per un motivo o per l’altro avevamo sempre rinviato. Fino ad ora. L’ennesimo invito accompagnato da un loro perentorio: “Stavolta non inventatevi scuse. Se non venite veniamo a prendervi!!!” ci aveva convinto a prenderci una piccola vacanza per incontrarli e rivivere i bei momenti passati durante quella lontana vacanza.
Un po’ frastornati sentimmo qualcuno chiamarci per nome: “Sara! Giorgio! Siamo qui! Finalmente!!”. Una ragazza veniva verso di noi. Nonostante la minigonna e gli stivali con tacchi alti si muoveva con disinvoltura ed agilità. Ci volle un attimo per renderci conto che era Monia. Forse l’avevamo semplicemente dimenticata oppure era cambiata. Fatto stà che io e Sara ci guardammo stupiti. Era estremamente sexy, molto più di quello che ricordavamo. I capelli lunghi e lisci le cadevano sulle spalle. La maglietta attillata metteva in risalto i seni tondi e sodi.
“Ciao! Che bello rivedervi! Alla fine vi siete decisi. Siamo proprio felici che siate finalmente venuti. Andiamo. Luca ci sta aspettando in macchina”. Dopo un abbraccio e un bacio, appena Monia si girò per dirigersi verso l’auto dove Luca ci aspettava, io e Sara ci guardammo con uno sguardo d’intesa che si traduceva chiaramente in quattro parole: “Che pezzo di gnocca!”. Mentre la seguivamo non potevamo toglierle gli occhi dal culo che dentro quella gonna stretta e corta sembrava gridare: “Stringimi!!”. Con sorrisi maliziosi e strizzatine d’occhio, di nascosto, ci scambiavamo consensi di piacere per la splendida visuale, mentre lei davanti a noi ci guidava con passo deciso tra le auto del parcheggio.
Appena Luca si accorse del nostro imminente arrivo uscì dalla macchina e ci venne incontro. Di nuovo abbracci e baci e di nuovo lo stupore nel trovarlo in forma e molto attraente. Non che durante la nostra breve conoscenza fossero una coppia poco interessante, ma sembrava che il tempo li avesse ringiovaniti e li avessi resi più trasgressivi, spregiudicati.
Il tragitto dall’aeroporto alla loro splendida villetta fù occupato dai ricordi a quei due giorni di vacanze. Tra risate e “Vi ricordate?” il tempo passò velocissimo.
“Eccoci!”. Luca ci mostrò subito la nostra camera. Sul letto erano già pronti gli accappatoi e sul tappeto le ciabatte. “ Forza. Spogliatevi e mettetevi gli accappatoi che la vasca da bagno è già pronta. Non vi dispiace vero se partecipiamo anche noi?!”. Io e Sara ci guardammo sorpresi. “Scusa Luca, ma che razza di vasca avete per starci in quattro?” Lo dissi sghignazzando, pensando che scherzasse, ma lui tranquillamente ci invitò a seguirlo. “Venite. Vi faccio vedere.”
Il bagno era grandissimo e nel mezzo c’era una enorme vasca idromassaggio, degna di un vero centro benessere. “ Minchia! Alla faccia della vasca da bagno!!” Luca trovò la mia esclamazione divertente e si fece una sonora risata. “Allora? Come vedete c’è posto per tutti. Dateci 5 minuti e arriviamo, ok?”
Cosa potevamo dire? Quella era casa loro. Tra l’altro la cosa era molto eccitante per entrambi. Io e Sara ci eravamo raccontati spesso fantasie erotiche a quattro e anche se non potevamo sapere cosa sarebbe successo in seguito, la situazione era molto intrigante e quindi Sara, senza timore rispose: “Ma certo, fate con calma”.
Luca uscì dal bagno. Un po’ imbarazzati dal pensiero della situazione che si sarebbe venuta a creare, ma eccitatissimi ci spogliammo e ci immergemmo nell’acqua calda. “Sara, stai pensando a quello che stò pensando io?” Senza rispondere allungò la mano verso il mio cazzo e cominciò ad accarezzarlo. Nel giro di pochissimi secondi era duro e pulsante. Nel frattempo lei aveva allargato le gambe per lasciarmi accarezzare la sua figa, depilata pochi giorni prima. Avevamo cominciato a slinguare, quando li sentimmo arrivare. “ Arrivano!” Come due scolaretti che non vogliono farsi cogliere in flagrante tornammo a sederci facendo finta di niente, ma evidentemente rossi in viso per l’imbarazzo.
La porta si aprì ed entrarono con addosso gli accappatoi. “ Com’è? Bello, vero?” Mentre Monia parlava lei e Luca si stavano spogliando come se niente fosse.
“E’ bellissimo! Credo proprio che dovremmo venire a trovarvi più spesso.”. Risposi io.
“E’ vero! Vi abbiamo invitato così tante volte che cominciavamo a pensare che non sareste mai venuti”. Nel frattempo anche loro si erano immersi nell’acqua e la conversazione continuava, come se fossimo seduti ad un bar a parlare del più e del meno. Chiacchierando cominciammo a sentirci più a nostro agio, anche se era evidente che i loro sguardi si posavano perennemente sui nostri corpi per esplorarci e i loro occhi non potevano nascondere l’eccitazione. Dopo aver ricordato altri episodi passati eravamo molto più rilassati. Lasciavamo che loro ci guardassero ed anche noi avevamo cominciato a fissarli spudoratamente con sguardi sensuali e sorrisi di piacere.
A un certo punto Luca prese il bagno schiuma. Ne verso un po’ sulle mani e cominciò a lavare la schiena di Monia. “Luca, me ne passi un po’?” Dissi io, cogliendo al volo l’invito. Così cominciammo ad insaponare le nostre rispettive compagne, mentre facendo finta di niente loro continuavano a chiacchierare. Ma dalla schiena le mani cominciarono a muoversi sul collo, sulle spalle e poi sui seni e le ragazze, tra una parola e l’altra cominciarono ad emettere sospiri di piacere. Ormai era chiaro che non avremmo semplicemente fatto un bagno. Monia e Sara, sedute l’una di fronte all’altra, le gambe aperte ed il viso ormai segnato dal piacere e dall’eccitazione si lasciavano toccare d’appertutto. Noi uomini guardavamo le rispettive amiche, con i cazzi che ormai erano duri e vogliosi di qualcosa di più. Ci guardavamo a vicenda baciandoci e toccandoci ovunque. I sospiri di piacere si trasformarono in gemiti di godimento. Monia invitò Luca ad alzarsi e dopo avergli preso il cazzo in mano cominciò a leccarglielo dolcemente dal glande ai testicoli, su e giù, con avidità. Luca godeva nel guardarci mentre li osservavamo e noi eravamo eccitatissimi da quella situazione tante volte fantasticata. Non potevamo levare lo sguardo e intanto ci masturbavamo a vicenda. Adesso Monia glielo aveva preso tutto in bocca e glielo stava succhiando sempre più velocemente mentre lui le accarezzava la testa spingendogliela dolcemente avanti e indietro. A un certo punto lei si fermò e guardandoci disse: “Dai ragazzi, adesso vogliamo goderci un po’ di spettacolo anche noi”. Non ce lo facemmo certo ripetere. Io mi alzai e lo infilai nella bocca spalancata di Sara che non aspettava altro. Sentivo la sua lingua leccarmi con forza il glande, mentre le labbra stringevano il mio cazzo . Monia e Sara presero a succhiarcelo con lo stesso ritmo e mentre lo facevano si guardavano eccitate. Sembrava avessero intrapreso una gara per dare mostra delle loro abilità di pompinare. Succhiavano e succhiavano senza fermarsi fino a quando Luca disse: “Ferma! Ferma! Aspetta o mi farai venire!” Ma Monia continuava, ancora e ancora, stringendoglielo forte in una mano mentre le labbra carnose scivolavano velocemente sul suo cazzo. Allora Luca le spostò la testa per costringerla a interrompere quella tortura di piacere. Lei sorrise dicendogli: “Va bene, però adesso tocca a te!”. Dopo essersi seduta sul bordo della vasca inarcò la schiena e la testa all’indietro e aperte le gambe invitò Luca a leccargliela. Anche questa volta prima di seguire il loro esempio, li guardammo godere. Era stupendo vedere la lingua di lui che le stimolava il clitoride e il viso di lei che ad ogni colpo disegnava espressioni e gemiti di piacere. “Adesso spingila dentro” disse Monia con tono perentorio. Luca fece scivolare la lingua fino a spingergliela dentro e cominciò a penetrarla cercando di andare il più possibile in profondità. Monia adesso stava perdendo ogni controllo. Il suo corpo si contorceva cercando di rendere più facile la via alla lingua di Luca per dargli modo di arrivare sempre più in profondità. Ogni colpo era un sussulto. Le mani di Lei presero la sua testa e cominciò a dargli il ritmo che più desiderava, ora più veloce o più piano, ora più o meno profondamente. Luca era insaziabile e non sembrava avesse intenzione di smettere quel gioco. Questa volta non aspettammo il loro invito. Seguimmo esattamente il loro esempio. A questo punto i gemiti e i sussulti erano stati sostituiti da spasmodici rantoli di godimento. Mentre si lasciavano penetrare dalle nostre lingue lunghe e vogliose, Monia e Sara si guardavano e mostravano le proprie lingue leccandosi le labbra, mentre con le mani si stringevano i seni o si masturbavano il clitoride. Avevano gli sguardi fissi l’una nell’altra ed era evidente che si stessero invitando a vicenda a giocare tra loro. Io e luca ci rendemmo conto del desiderio che stava crescendo tra di loro. Così in un momento di pausa e con uno sguardo d’intesa, ci sedemmo e invitammo le ragazze a cavalcarci, ma dal dietro con loro rivolte l’una verso l’altra. Appena i nostri cazzi furono penetrati nelle loro fighe ormai ben aperte loro tornarono a guardarsi e lentamente si avvicinarono e cominciarono a toccarsi i seni, le cosce e giunte al clitoride si masturbarono a vicenda mentre le lingue si erano inevitabilmente incontrate per dare sfogo ad un vortice di desiderio. Monia e Sara godevano come mai avevano fatto prima. Luca e Giorgio se ne rendevano conto e continuavano a scoparle con forza mentre con lo sguardo si godevano lo spettacolo. Passò del tempo prima che le ragazze furono soddisfatte del loro scambio di attenzioni. Questa volta fù Sara a prendere l’iniziativa: “Monia, adesso voglio guardarti mentre Luca e Giorgio ti scopano!” Monia rispose con un’enorme sorriso: “Tutto ciò che vuoi, Sara!” Dopo essersi girata ed aver cavalcato Luca, stavolta rivolta verso di lui sporse il culo in fuori invitandomi a penetrarla. Glielo appoggiai sull’ano dolcemente e lentamente lo infilai dentro mentre sentivo il cazzo di Luca che entrava e usciva dalla sua figa ormai completamente dilatata. In un primo momento Monia si fermò per lasciare che il mio cazzo fosse completamente dentro di lei e poi riprese a muoversi avanti e indietro per sentire i nostri cazzi duri dentro di lei entrare e uscire sempre più velocemente. Adesso Monia gridava: “Così, bravi! Scopatemi! Fatemi godere! Ancora! Ancora! Sara intanto si era avvicinata e con una mano le masturbava il clitoride, con l’altra le accarezzava il culo e con la lingua le leccava il collo. Monia era ormai al culmine del piacere. Le unghie affondarono su una spalla di Luca e su una natica di Giorgio e loro capirono che stava per venire. Con colpi ancor più decisi la portarono all’orgasmo. In crescendo i suoi gemiti si fecero sempre più forti. Poi venne: “Siiiiì, Ahhhhh, Ahhhhhhhhh” I denti stretti in una smorfia di godimento e il corpo che scoppiava in un susseguirsi di sussulti di piacere: “Ahhhhh, ahhhhhh, ahhhhh, ahhh! E’ bellissimo! Bellissimo! Non ho mai goduto così tanto!” Io sfilai il mio cazzo dal suo culo e lei si alzò sfilando il cazzo di Luca per andarsi a sedere con gli occhi chiusi e il respiro affannoso. Con uno sguardo di pace dipinto sul volto rimase silenziosa e assorta in quel momento paradisiaco. Adesso però era Sara che voleva la sua parte. Io e Luca eravamo provati dallo sforzo fisico e riprendere immediatamente non ci avrebbe certo dato la possibilità di resistere a lungo senza venire. “Sara, dacci un’ attimo per riprenderci!” Glielo dissi quasi implorandola. Sara, con un sorriso, invitò entrambi a sederci uno di fianco all’altro sul bordo della vasca. Presi i nostri cazzi in mano cominciò a masturbarci fino a farci tornare il cazzo bello duro. Poi cominciò a succhiarli, prima uno poi l’altro, con avidità. Si vedeva che aveva una gran voglia di farsi scopare e la sua foga era solo l’espressione del desiderio che dentro di lei stava per scoppiare. Mentre ci facevamo spompinare io e Luca le accarezzavamo i capelli mentre le facevamo complimenti su come fosse brava e bella. Per provocarla Luca le disse: “Tra poco io e Giorgio ti scoperemo fino a farti scoppiare. Vedrai come sarà bello sentire due cazzi grossi e duri dentro di te!” Nel frattempo Monia aveva ripreso lucidità e avvicinatasi a Sara le aveva infilato due dita in figa e uno nel culo sussurrandole nell’orecchio: “Ti piace il cazzo, vero? Lo vuoi sentire tutto dentro, vero?” Sara stava già godendo e muoveva il corpo avanti e indietro per sentire meglio le dita di lei che la penetravano, mentre continuava a stringere e a succhiare i nostri cazzi. Di colpo si fermò: “Ora basta. Scopatemi! Non posso più aspettare. Voglio sentirli dentro”. Io e Luca ci scambiammo di posto. Sara cavalcandomi me lo prese e se lo infilò dentro la figa e poi fece lo stesso con il cazzo di Luca indirizzandoselo nel culo. Una volta che furono entrambi dentro cominciò a muoversi e a godere come un’invasata. Sentiva solo piacere e godimento. Il resto non esisteva più. Come Sara aveva fatto con Lei, Monia cominciò a toccarla e a baciarla dappertutto. Sara che non era una ragazza a cui piaceva farsi sentire durante il sesso cominciò a godere rumorosamente: “Ahhhh, Ahhhhh, Mmmmmm, Dai, così, più forte! Voglio sentirli più in fondo! Ahhh, Ahhhh!!. Mentre la scopavo le leccavo i seni e le succhiavo i capezzoli, mentre Luca le sussurrava nell’orecchio: “Ti piace farti scopare, vero! Facci vedere come sei brava! Godi, Godi! Facci sentire come ti piace!”. Sara perse ogni inibizione e aumentò ancor di più il ritmo.” Ancora!Ancora! Di più! Voglio godere di più! Scopatemi! Siiiì, scopatemi ancora!! Voglio venire! Adesso!! Vengooooo!!” Sara si strinse con le braccia intorno al mio collo, facendomi quasi male tanto era forte l’orgasmo. E mentre veniva la sentivo godere con un’intensità e una foga mai sentita prima:”Ahhhhh, Ahhhhhhhh, Ahhhhhhhhh!!! Ahhhh, Ahhh! Il respiro si fece man mano più calmo, ma lei non accennava a muoversi come se volesse fermare quell’attimo per sempre. Con la testa appoggiata sulla mia spalla mi sussurrava: “è stato bellissimo! Non ho mai provato nulla di simile. Dio, quanto ho goduto”. Luca sfilò il cazzo dal suo culo e insieme a Monia andarono a sedersi su un lato della vasca. Sara restò ancora per un po’ immobile e poi col sorriso stampato in volto si alzò per sedersi al mio fianco. Ci furono un paio di minuti di silenzio e poi Monia e Sara guardandosi si misero a ridere soddisfatte. Io e luca ci guardammo compiaciuti per il lavoro ben fatto. Ancora silenzio. Allora inevitabilmente Luca disse: “Hm, hm! Ragazze, non vi sembra di aver dimenticato qualcosa?”. Le ragazze non risposero, ma sui loro volti era evidente che quella domanda non sarebbe rimasta senza una risposta. Con uno sguardo d’intesa si alzarono e si scambiarono di posto. La doccia calda e il letto morbido erano spariti dai nostri pensieri. C’era ancora tanta voglia di godere…………….
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Sexy valentina
Il negozio, quel mattino di agosto, era completamente vuoto. Seduto dietro il bancone navigavo senza meta nella rete telematica. Il proprietario si era preso una lunga vacanza ed io ero padrone di fare tutto ciò che volevo. Aprivo la mattina presto e chiudevo la sera tardi. Non era il massimo spendere il mese intero chiuso in un negozio di elettrodomestici, ma in fondo erano soldi facili. Coincidenza del destino, alla radio i Dire Straits suonavano: Money for nothing! Era noioso, ma sempre meglio che stare chiusi in fabbrica a farsi il mazzo! Dall’inizio del mese avevo visto solo una decina di clienti che entravano soltanto per curiosare. Ma grazie a Dio c’era internet. La mia salvezza! Da buon ventenne la maggior parte dei siti visitati mostravano tette, culi e belle fighe con stalloni superdotati che le penetravano in ogni antro. Ma dopo tre giorni di full immersion anche quello cominciava ad avere una certa monotonia. Immobile davanti al monitor fissavo la pagina iniziale di Yahoo e cercavo di trovare una parola interessante da digitare per la ricerca. Ed ecco lo spunto di cui avevo bisogno arrivare dalla radio. Il Dj stava chiacchierando con una ragazza che raccontava di come lei e il suo ragazzo facessero sesso con altre coppie. Erano scambisti. Molto interessante, pensai! Digitai la parola scambisti e cominciai la ricerca. Wow, quanti siti! Quello fù il mio primo pensiero, ma in fondo perché stupirmi. Non ero certo un ingenuo e sapevo benissimo che il mondo del sesso non aveva confini. Ancor meno in internet dove il sesso aveva trovato il terreno fertile per dare sfogo a tutte le sue perversioni. Cominciai a spulciarli, ad uno ad uno. Ce n’erano di tutti i gusti. Chi cercava una coppia, chi cercava una singola, chi un trans, chi un bisex. Le orge, il sadomaso, i feticisti. Rimasi stupito da come la maggior parte delle persone inseriva foto dei propri organi genitali come se fossero sul banco di un macellaio. Primi piani di cazzi, di fighe aperte, di culi sfondati, tette schizzate di sborra. Per quanto i miei ormoni fossero sempre al lavoro e il mio cazzo perennemente in tiro, quelle foto non mi stimolavano poi così tanto. E poi che monotonia! Dopo una ventina di primi piani di figa cominciavo ad essere davvero stufo. Ma le cose cambiarono quando spulciando gli annunci di ragazze singole trovai quello di Valentina. Wow, questa sì che era un gran pezzo di gnocca!! Non era solo bella, era Sexy! Mentre facevo scorrere le sue immagini sul monitor la parola Sexy prendeva sempre più vigore. Dio, quanto era sensuale. Con destrezza e disinvoltura metteva in mostra tutte le sue qualità in posizioni provocanti. Uno splendido culo rotondo, il seno prosperoso, le cosce sode mettevano in risalto la sinuosità delle forme. La carnagione scura e i capelli lisci e neri come la pece facevano pensare al fuoco che arde nelle donne di origine latina. La pelle cosparsa di olio, gli stivali alti fin sopra il ginocchio con tacchi a spillo. Non c’era nulla in quelle foto che si avvicinasse anche solo minimamente alla parola “volgare”. Si vedeva in fondo molto meno in confronto alle foto dei macellai, ma nonostante questo era molto più stimolante. Il corpo di Valentina, la sua capacità di provocare in me un desiderio irrefrenabile mi stava facendo sballare. Senza neanche accorgermene avevo portato la mano sul cazzo che era diventato di marmo. Ero talmente eccitato che pulsava. Facevo passare ripetutamente le sue foto, ancora e ancora, analizzando ogni centimetro del suo corpo caldo e invitante. Per un attimo cercai di riprendere il controllo, ma dopo uno sguardo fugace all’esterno del negozio per controllare che non arrivasse nessuno, mi rituffai nel mio momento di estasi. Come era inevitabile cominciai a fantasticare di lei. Pensavo a come per caso sarebbe entrata nel negozio in cerca di qualche aggeggio per la cucina. Vedendola entrare avrei sgranato gli occhi, colpito da quella carica erotica che sprigionava ogni suo singolo movimento. Un saluto e avrebbe cominciato a gironzolare per il negozio. La immaginavo con una minigonna da mozzafiato, i suoi provocanti stivali alti con tacchi a spillo e una maglietta attillata che mettevano in risalto i seni sodi e voluminosi. Non indossava il reggiseno e per quanto mi sforzassi non riuscivo a distogliere lo sguardo dai capezzoli duri e appuntiti e sulle labbra carnose sulle quali sognavo di poter passare la mia lingua umida. Nel girarsi i suoi occhi profondi incrociarono i miei in un attimo che mi era sembrato eterno. Seguivo ogni suo movimento con i miei denti che mordevano il labbro inferiore, quasi fino a farlo sanguinare. A un certo punto, giratasi di schiena, si chinò per guardare qualcosa da vicino. Dio, che culo divino. E quelle cosce. Stavo scoppiando dalla voglia di trascinarla nel retro del locale per strapparle i vestiti di dosso e per scoparla con violenza. Si rialzò in piedi e si girò verso di me. Io cercai di riprendere un po’ di contegno e di non far trasparire la mia eccitazione, ma lei sembrava sapere benissimo a cosa stavo pensando. Si avvicinò al bancone con un sorriso malizioso e gli occhi che mi fissavano senza esitazione, senza alcun segno di insicurezza. Io ero immobilizzato!
“Ciao bello, avrei bisogno del tuo aiuto”. Io ero impacciatissimo e balbettando le risposi: “Mi dica Signora, cercherò di esserle d’aiuto”. Lei mi guardò con un sorriso dolce e divertito: “Come signora, vorresti dirmi che ti sembro vecchia?”. "No, certo che no, anzi…..”. Era compiaciuta dal mio “anzi” perché la portava proprio dove lei voleva. Mi chiese: “Anzi cosa?”. Io ero completamente rosso in viso e non sapevo cosa rispondere. Non mi ero mai trovato in una situazione simile. Era chiaro che mi stesse provocando. Ma dove voleva arrivare? “Sei una ragazza bellissima, tutto qui”. Dissi, mentre sudavo freddo. “Grazie, sei gentile e sei anche molto carino”. Avevo un sorriso da ebete stampato in faccia e le guance rosse come due pomodori. Lo sapevo e mi sentivo estremamente in imbarazzo. Ed ecco il colpo di grazia. Lei abbassò lo sguardo e mi fissò il rigonfiamento nei jeans. Il mio cazzo era ancora in tiro e lei fece passare la lingua sulle labbra. Io non sapevo più cosa fare, ma lei invece lo sapeva benissimo. Senza la minima incertezza si guardò intorno. Non c’era nessuno. Anche la strada era deserta. Poi diede un’occhiata alla porta dell’ufficio che era semi aperta. E mi disse: “Sei solo vero?”. Tutto quello che riuscii a dire fu “Sì!” Ero paralizzato. Lei venne dietro il bancone, mi prese per mano e senza dire una parola mi accompagnò nell’ufficio. Dietro alla scrivania c’era una sedia in pelle, di quelle enormi e comodissime. Con decisione mi fece sedere e dopo essersi alzata la minigonna fino alla vita si mise a cavalcioni sopra di me. Io ero eccitatissimo, anzi decisamente troppo eccitato. Avevo bisogno di calmarmi e di riprendere il controllo. Lei mi prese la mano e la infilò dentro le mutande. Era completamente bagnata. Con le dita cominciai a masturbarle il clitoride e solo allora lei cominciò a perdere la propria compostezza. Continuava a tenermi il polso e guidava la velocità della mia mano, mentre gemeva di piacere, la testa leggermente piegata all’indietro e gli occhi chiusi. Poi spinse la mia mano più giù ed io la assecondai infilandole due dita dentro alla figa. Mentre queste entravano lei emise un sussulto di piacere e ad ogni colpo delle mie dita il suo corpo fremeva. Mi lasciò il polso e afferratomi la nuca avvicinò il mio viso al suo e mi spinse la lingua in bocca. Era avida. La sua lingua cercava la mia con vigore e forza. Ed io ricambiavo con desiderio la sua ricerca. Io godevo, godevo. Ero eccitato da impazzire. Non potevo, non riuscivo a pensare a niente. Sentivo solo il mio desiderio che cresceva e il mio cazzo che a quel punto era dolorante e soffriva stretto nei jeans. Poi cominciò a spogliarmi. Mi tolse la maglietta e poi si tolse la sua ed io potei vedere quegli splendidi capezzoli. Mi precipitai su di loro succhiandoli voracemente prima l’uno e poi l’altro, mentre con le mani le stringevo il culo. La sentivo godere e contorcersi dal piacere. A un certo punto lei mi prese dolcemente la testa e la scostò dal suo petto. Ancora ansimante mi guardò negli occhi e mi disse: “Adesso voglio il tuo cazzo!” Alzatasi, si tolse le mutande di pizzo. Mi slacciò i pantaloni e in un unico gesto mi tolse i jeans e i boxer. Si inginocchiò davanti a me e allargatomi le gambe me lo prese in bocca. Dio, che bello!!. La sua lingua leccava dolcemente il glande, mentre le labbra carnose avvolgevano il mio cazzo e lo succhiavano con foga. Su e giù, su e giù. Io la guardavo incredulo, zitto e schiavo di una situazione che non sapevo gestire. E godevo, godevo e Lei lo sapeva. Mentre me lo succhiava mi guardava dritto negli occhi per godere lo spettacolo delle mie espressioni di piacere. Poi di colpo si fermò. Si alzò in piedi, si girò di schiena e mentre con una mano mi teneva il cazzo in piedi con l’altra si allargava le labbra della figa. Dopo aver roteato dolcemente il mio glande sulle sue labbra lo fece penetrare. Con violenza! Con foga! Mi stava montando come un’invasata e godeva come una pazza. Ad ogni colpo gridava: “Ahhhhhh, ahhhhhhhh, ahhhhh” Sempre più veloce, sempre più violentemente: “Ahhhhh, sììììì, ancoraaaaaa, ancoraaaaa!!” Io stringevo i denti e cercavo di trattenermi dal venire. Per me era davvero troppo. Non sarei durato a lungo. Con le mani sui suoi fianchi cercai di rallentare la sua corsa ed allora lei capì. Si inarcò all’indietro stendendosi con la schiena su di me. Mi prese una mano e se la mise sul seno, poi prese l’altra e la portò al clitoride. Mentre le stringevo i seni ed i capezzoli lei riprese a guidarmi nel masturbarle il clitoride. Poi lasciò che io facessi da solo il mio dovere e lei allungò una mano fino ai miei testicoli e me li strinse con foga, ma senza farmi male. Poi girò la testa di lato e tirata fuori la lingua mi invitò a farla incontrare con la mia. I nostri gemiti di godimento si fondevano in un'unica sinfonia di mugolii e sussulti: "Mmmmm, mmmm, Ahhhh, Ahhhhh!!". Lei, intenzionalmente, non mi stava più montando e questo mi dava la possibilità di lasciarmi andare senza preoccuparmi di non venire. Così passarono parecchi minuti di paradisiaca esplorazione di tutto il suo corpo. La toccavo, la accarezzavo dappertutto. La pelle era morbida e liscia, i muscoli sodi e tonici. Era davvero stupenda ed era maledettamente brava. Mi stava facendo impazzire!! Naturalmente fu di nuovo lei a cambiare il gioco. Con sicurezza si alzò sfilandomi il cazzo e buttate a terra tutte le cartacce si sdraiò sulla scrivania. Poi allargò le gambe e mi disse: “Scopami!!” Era un’ordine a cui non si poteva certo disubbidire. Avevo recuperato le forze e il controllo e stavolta l’avrei davvero scopata. Sarei stato io a penetrarla e a guidare i giochi. Accarezzondele le cosce aprii per bene le sue gambe ed ammirai quel dono magnifico che le donne hanno il privilegio di possedere. Poi mi avvicinai a lei. Le accostai il glande alla figa. Cominciai a spingerlo dentro pian piano. Ero pronto per dare un colpo deciso penetrandola con forza, mentre con le mani le stringevo le cosce quando:
"Dlin, Dlon!!”
Alzai lo sguardo e vidi un cliente entrare. Ero seduto dietro al bancone. Sul monitor del computer scorrevano le foto di una bellissima ragazza in pose provocanti e sensuali. Sentii che i boxer erano leggermente bagnati. Chiusi il sito sul computer e cercai di riprendere un minimo di contegno. Il cliente diede un’occhiata veloce ad un paio di scaffali e poi se ne andò. Appena uscito feci un grosso sospiro e un sorrisetto mi si dipinse sul volto. “Porcaccia eva, stavo sognando ad occhi aperti! E che sogno! Se quella ragazza riesce a farmi questo solo con la fantasia chissà cosa potrebbe fare nella realtà!? Il tempo era volato ed era arrivato il momento di chiudere e di tornare a casa. Mentre camminavo per la strada non riuscivo a smettere di pensare a quella ragazza. Valentina! Mi aveva rapito! Dovevo scriverle! Sì, se c’era anche una piccolissima possibilità di conoscerla dovevo provare!
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Antonella a roma 2
Finite le mie cose in fretta col cuore in gola al solo pensiero di cosa possa aver combinato antonella cosi arrapata la kiamo mi dice ke sta misurandosi dei vestiti in una boutique.arrivo nel negozio si sta misurando una maglia , la titolare ke la stava seguendo sta x andare via e si scusa ma deve and via il conto si appresta a farcelo un giovanotto sui 25 anni diciamo insignificante ne un adone ne bruttissimo normale leggermente balbuziente.andata via la signora antonella si mette a ricercare altri abiti, nn capivo ma mi viene vicino e mi dice di aver notato ke il giovanotto aveva un bel pacco e ke se nn avevo nulla in contrario ci voleva provare restai esterefatto nn era quello il suo genere ma la troppa eccitazione e i modi di quel ragazzo lavevano colpita. inizio spudoratamente la corte a quel ragazzo ke scoprimmo avere 23 anni,io reggevo la pelliccia e lei si provava maglie, giakke, nel mentre kiakkierava col ragazzo dicendo sei fidanzato e lui no e tante altre cose ke sinceramente nn erano nel suo stile ancor di piu xke il ragazzo era un po imbranato e piu anto lo incalzava e piu lui era balbuziente. anto cominciava a ridere lui pure. avevano creato del feeling. al momento di rimettere gli stivali anto mi kiese aiuto io dissi ke stavo con la pelliccia in mano e rivoltomi a lui facendogli lokkiolino lo pregai di farlo al posto mio.lui seduto antonella con la gamba in mezzo alle sue cosce gli vedeva propio tutto,il ragazzo tutto rosso nn riusciva a parlare ed anto conservando una buona dose della sua imbranataggine nn riusciva a dire una parola . intervenni prontamente io dicendo a lui : ti piace? vero? e una bella figa?si .antonella gli carezzo la testa e lostrinse a se lui inizio a leccarle le cosce senza guardarla . antonella si sente nave scuola fa alzare il ragazzo e lo bacia lui molto contrito pero un po si e sciolto va a chiudere il negozio e torna da noi io e anto stavamo limonando come torna lui lo mettiamo in mezzo antonella se loabbraccia se lo bacia al collo allorecchio e poi si baciano in bocca gli mette la lingua in bocca, antonella sa quello ke deve fare con un ragazzo cosi imbranato si sente molto sicura.io le sto dietro e le porto le mani sulla patta del ragazzo e poi prendo le mani del ragazzo ke stazionavano sulla skiena in mezzo alle coscie di anto, ke aveva gia aperto la patta e lui eccitatissimo sfodero un bel cazzo di notevoli proporzioni ma un po storto. tolsi lo slip ad antonella la feci sedere e lei glielo prese tutto in bocca . poi il giovane prese il comando delle operazioni la stese a terra e la scopo x bene.quando ebbero finito le regalò uno slip.
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16 anni fa
mabo5059,
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Ultima visita: 13 anni fa
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Antonella a roma 1
da quando dallultima esperienza di gruppo vissuta antonella e molto cambiata sessualmente, molto piu aperta alle esperienze ke le organizzo e ke insieme poi nei ns momenti di intimita ne tracciamo il profilo.una di queste e sempre la provocazione x strada, cioe lei da sola o con me vestita da troia molto ammiccante e disponibile in luoghi a noi sconosciuti.Dovendo andare a roma x lavoro, una settimana prima iniziamo ad immaginare di girere prima insieme x le strade di roma centro e poi io ke vado a fare la commissione e lei girovaga x negozi molto ben attenta a possibili corteggiatori magari un po attempati.Lungo lautostrada la strizzo x bene tanté ke lei x la forte eccitazione in pieno giorno(x indurmi a fermarmi in qualke piazzola) mostro le tette ad un camionista ke stavo sorpassando, un brivido mi percorse la schiena (se lo conosciamo?). comunque riuscii a nn fermarmi antonella stava eccitatissima. Le spiegai ke doveva essere una persona a modo di una certa eta x nn rischiare ecc. ecc.di farlo sbavare un po prima di accettarne la corte. Scendiamo dalla macchina lei col solito abbigliamento; pelliccia , calze a rete minigonna plissettata, stivali sopra il ginokkio una scollatura abbondandissima.non passava propio inosservata.dopo una breve passeggiata arrivati presso gli uffici dove dovevo andare la salutai ed ebbi limpressione di una ke nn vedeva lora di essere lasciata da sola.
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16 anni fa
mabo5059,
45/45
Ultima visita: 13 anni fa
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Storia vera ed incredibile!!
nn sono un amante dei racconti ma quello che mi è successo è un fatto reale talmente incredibile ed emozionante che voglio raccontarlo a tutti gli amici di desy...
premetto ke sn un bel ragazzo..palestrato 1,78 cm..ex calciatore prof...moro, okki verdi..insomma.niente male dai...
l'altra gg ero in palestra ad allenarmi...ero seduto sulla panca e mentre alzavo dei manubri per portarli verso il petto per fare le spinte sento un dolore fortissimo alla skiena, qualke cm sopra l'osso sacro...
mollo tutto e vado dritto dritto negli spogliatoi...visto il forte dolore mi reco della zona relax della palestra dove vi sn anke 2 estetiste...
nn le conoscevo bene..erano da poco li vista la nuova gestione...giusto un ciao ciao al volo...
cmq..vado dentro da loro e mi viene incontro la piu carina(bona direi) seno grande(penso una v) vita piccola ed un gran bel culo(tutto vero credetemi)!! le faccio presente il problema e mi dice ke si potrebbe provare con una serie di massaggi...
bene allora...concordato il prezzo le kiedo se posso iniziare subito...risp positiva... allora le faccio..."vado a farmi una doccia e torno"...20 min dopo ero sul lettino..massaggio da paura...mezz'ora..bravissima...fin qui tutto ok..nn vi nego ke con la testa fantasticavo pensando a lei e alle varie porcate ke ci potevano uscire...makke...lancio un paio di ami ma nn raccoglie..finita li ho pensato...fatto il massaggio mi rivesto pago e cominciamo a kiakkierare del piu e del meno.ad un certo punto comincia con degli apprezzamenti da paura...sei bellissimo (addirittura!) a quel punto prendo e la bacio..dopo 1 min di intenso limonare(forse meno)prendo la sua mano e me la porto sul cazzo gia duro come la coda di un canguro( porci la maurizia la vedete tutti è?) ad un certo punto le chiedo di baciarmelo e manco a farselo ripetere mi porta in un'altra stanza chiusa sl dalla tendina..dopo qualke min che sbokkinava la sorpresa piu grande...entra l'altra ed anzike' arrossire e andarsene inizia a baciarmi...bellissimo..anke lei è molto carina...insomma..alla fine tutte e due con il mio cazzo in bocca..la piu bella pompa della mia vita...nn le ho scopate ma...vedremo al prossimo massaggio cosa succedera'...
è una storia vera..fortunatamente!! alla prossima...
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16 anni fa
77modellovero,
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Ultima visita: 6 anni fa
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Percorsi di vita.
Ti incontro lungo il cammino su un sentiero immerso nell'oscurità.
Ho con me una lampada.
Improvvisamente non sei più nelle tenebre, ma la lampada è mia.
Presto ci separeremo, perchè tu hai la tua vita e io la mia.
Ogni individuo ha la sua via individuale per raggiungere il propio destino.
Per un po' ti dimentichi completamente del buio, la mia luce serve sia per me che per te. Ma presto giunge il momento in cui ci dobbiamo separare: io vado per la mia strada, tu prosegui per la tua.Ora dovrai di nuovo andare avanti a tentoni nell'oscurità, e questa sarà ancora più profonda.Allora capisci che era meglio prima. Che è meglio la propia oscurita piuttosto che una luce che non ti appartiene.
Io non ho modelli da darti,ne valori, ne moralità.Posso darti soltanto l'incoraggiamento , un'incoraggiamento che ti riporti a te stesso.
Posso soltanto darti la libertà ,affinchè tu possa sbocciare e diventare una luce. La tua luce.
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16 anni fa
miss1dada202006,
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Ultima visita: 15 anni fa
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!!!
il sesso e' un'arte,e' perche' nn scoprire nuove esperienze
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16 anni fa
PRENDIMELOINBOCCA,
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Ultima visita: 9 anni fa
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Incontro al cinema 2
Ciao, innanzitutto grazie alla redazione per aver pubblicato il mio precedente racconto ed alle lettrici e lettori che lo hanno letto. Voglio raccontarvi un'altra mia avventura nel cinema della capitale. Sempre vestito normalmente, indossavo intimamente autoreggenti e perizoma, me ne stavo nel solito angolino buio della sala proiezioni. Fra la parete e dove sostavo vi era abbastanza spazio per infilarsi una persona,le persone passive usano questo medoto per far capire di essere pronte a farsi palpare e toccare il culo. Dopo poco tempo, sentii afferrarmi da dietro la mano e portarla a brandire uno spadone di carne, gia fuori dallle mutante, e duro come il marmo. Mi girai e vidi un orientale con il turbante in testa, era pachistano come mi disse in seguito, che mi propose di seguirlo in bagno. Accettai nonostante qualche titubanza e, una volta all'interno del tugurio, mi fece inginocchiare e me lo ficcò in bocca, mentre con le dita della sua mano mi esplorava le natiche. Ben presto scostò il tenue diaframma del mio perizona e mi ficco due tita nel culo, già reso scivoloso con della crema neutrogena, che avevo opportunamente spalmato, prima che uscissi di casa. Voleva subito entrare in me, ma lo convinsi, abbastanza facilmente, a mettersi prima un preservativo e così lo lasciai fare, abbandonandomi alla sua foga di grande scopatore. Sborrò quasi subito lasciandomi quasi delusa, ma mentre glielo ripulivo, cosa che amo fare volentieri, il suo bel cazzo ritornò in erzione con mia grande sorpresa. Di nuovo con un preservativo, mi inculò con più ardore di prima facendomi venire senza toccarmi, gridando di piacere. Ero soddisfatta, regalai 20000 mila lire al mio occasionale partner che gradì molto dandomi un bacio sulla guancia.
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Pomodoro e peperoncino
Non che ci fosse molto da dire. Avevo fatto la solita cazzata. Il fatto è che
a me il peperoncino, non è solo che mi piace, ma proprio ci vado matto.
Dicono che è una droga, per me davvero lo è. E da quella volta di più.
Allora, come al solito, ma al solito davvero, mi sarà capitato decine di
volte, e tutte le volte mi dico mai più, non ci caschi mai più, allora come al
solito, dopo aver spezzato un bel peperoncino rosso sulla pasta che
stavo per portare in tavola, mi viene di darmi una rinfrescata. Poi mi sarei
presentato a tavola con il piattone bello fumante, bianco e rosso, gli
spaghetti luccicanti, che ti facevano capire che bene avevi fatto a
startene a mare tutto il giorno fino alle cinque di pomeriggio, e che quello
era il premio. O almeno l'inizio dei premi.
Insomma, diciamolo chiaro, non ci avrei messo tutta sta passione se fossi
stato solo soletto, ma con lei li che era stata con me sdraiata tutto il
giorno e tutto il giorno a mare, sopra e sotto gli scogli e poi di nuovo al
sole ed a mare. Con lei li, dicevo, volevo fare una bella figura da cuoco
mediterraneo.
E così mi ero lanciato in questo meraviglioso spaghetto che ora mi brillava
davanti. Mi giro sul lavello e lo faccio, mi sciacquo la faccia. E come al
solito ecco che succede: mi passo le dita sugli occhi per lavarmi e come lo
faccio penso : no mamma no, il peperoncino, l'ho fatto di nuovo...
Gli occhi cominciano a bruciare, diventeranno più belli, penso per
consolarmi, ma non basta, perchè è calabrese il peperoncino, e brucia
davvero. ahia.
Mi faccio coraggio e torno in cucina, agguanto il piatto e mi presento in
sala, sorridendo di fronte al suo viso scottato dalla giornata di sole. Che
belli, mi dice, entusiasta. Evviva ho scelto bene, non è di quelle che non
assaggiano nulla fuori zona, evviva, è viva, penso offrendole come se
fossero collane e gioielli, e sono spaghetti ed i filetti di pomodoro appena
scottati.
Li assaggia ed io vado in estasi a vedere come li risucchia lentamente, e
poi come passa la lingua tonda e morbida sulla forchetta per raccogliere
un pezzetto di basilico. Mangia ed io guardo le sue labbra chiudersi sui
bocconi, sento le mie parole ma non le seguo, sono ormai perso tra le
olive ed i suoi denti che le schiacciano piano.
Mamma come brucia, dice lei ed apre la bocca, allarga le labbra per
aspirare aria, stringe le labbra dentro. Non devo bere, dice, poi è peggio.
E' vero, è capitato anche a me, aggiungo. Mi guarda sorridendo. Aumenta
la percezione di tutti gli altri gusti, dice.
Ma mentre lo dice, mi manca il respiro perché l'immagine delle sue labbra
che si aprono si è fissata tra un neurone e l'altro e prende a percorrere e
ripercorrere un qualche circuito nella mia mente. Le verso del vino e vedo
le sue labbra dure e gonfie per il sangue che le arrossa. Le mie anche
sono così, adesso lo sento, me ne accorgo solo ora che vedo le sue.
Allarga di nuovo le labbra, aspira, che chiude, stringe sui denti come
durante un orgasmo.
Sento le sue labbra gonfie rispondere alle mie e solo allora capisco che
l'ho baciata.
Il gusto dell'olio ed il sale sulla sua pelle si mischiano nel nostro bacio ed
io non capisco più se bacio lei, il mare o tutta la nostra giornata.
Mi scosto con l'espressione più spaesata, ora è lei che mi guarda come
quella foglia di basilico prima, mi prende per la maglietta e mi tira a se.
Nei miei ricordi il sale della sua pelle ed il peperoncino continuano a
mescolarsi. Il peperoncino esalta gli altri gusti, aveva detto, ed io ancora
ricordo il gusto esaltato suo dolcissimo, e le grida ansimanti che
accoglievano i miei movimenti in lei.
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Coppia bisex con singolo
La cercavo da un po’ Marina. Contattata tempo fa tramite un sito di annunci privati. Scambisti, trans. Amatrici. Un po’ di tutto. O forse niente. Non lo so. “Marina e Marco cercano un maschio bisex per notti infuocate. Marina aperta a tutto, Marco solo attivo“. Avevo spedito loro una mia fotografia e il numero di cellulare. Aspettando una chiamata che faticava ad arrivare. A dire il vero un po’ me l’ero messa via, poi quella notte devo pure aver bevuto, probabile avessi esagerato nel propormi. Però ci pensavo. Fino a Sabato. Fino a che il telefono squilla per davvero. La voce di Marina la catturo al volo. Sensuale al punto da farmi sciogliere le ultime resistenze. Paranoie. Domenica alle tre. Padova. Prato della valle. La loro casa è a due passi. Ci arriviamo a piedi chiacchierando quel tanto da rilasciare i muscoli. E la testa. Marina dice di aver barato sull’età . Mi ritrovo una ragazza sulla quarantina, vestita da diciottenne. Marco, il suo uomo, stessi anni. Elegante sotto il giaccone di pelle nera. Parliamo fino al loro appartamento dove facciamo presto a spogliarci. Marco guarda tenendosi il cazzo con una mano e con l’altra una video camera digitale. Mi chiede se per me è un problema. Io continuo a leccare i piedi di Marina. Che ad un tratto si sposta. Mi prende il cazzo e inizia a succhiarlo. Ci giriamo piano. Fino a chiudere il cerchio. Il mio cazzo a farsi spompare dalle sue labbra e dalla gola. La mia lingua a mordere il clitoride. Figa che piano si bagna sempre più. I primi gemiti di calore. Sento la voce di Marco accennare a qualcosa. Ma non capisco. Troppo preso dalla fica di Marina. Marco insiste. Mi volto verso di lui. Che vedo seduto sulla poltrona. Cazzo da far paura. Eretto al limite. Telecamera sempre puntata su di noi. “In culo. Spaccagli il culo†Marina sembra eseguire gli ordini a comando. Tanto da essere gia pronta. Quasi avesse paura che il suo uomo venga e che l’incantesimo si rompa Uno sputo sul culo di Marina. E la lingua. Ad ammorbidire il passaggio. Che poteva anche avvenire a secco. Ma va bene così. Inizio a pompare e caricare quella bellezza. Fino a chiudere gli occhi. Fino a sentire il corpo irrigidirsi dalla voglia. Che sento qualcosa di caldo sfiorarmi le labbra. Inizio a baciare il cazzo di Marco. A odorarlo. A leccarlo. Assaporando il liquido che ne avvolgeva la cappella. Apro gli occhi. E non posso fare a meno di prenderlo in bocca. Tutto. E succhiarlo. Con il mio che continua a pompare sangue dentro il culo di Marina. Marco è in piedi. Cazzo nella mia bocca a farsi spompinare. Nella sua mano destra la solita video camera digitale. Marina grida. Io continuo a succhiare. Fino a sentire le gambe di Marco tremare. Ingoio tutto. Compreso quel che mi resta nella faccia. Per venire nel culo di Marina. E rompere l’incantesimo. “Ci sentiamo prestoâ€
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16 anni fa
admin, 75
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Cuginetta silvia
Mi mandò un sms alle 22.40, per chiedermi un passaggio urgente per la stazione, doveva prendere il treno per tornare a casa ed aveva paura di perderlo.
Mi precipitai da lei. Mi stava attendendo fuori il portone di casa di mia nonna, con in spalla uno zainetto, vestita con una maglia che lasciava scoperto l’ombelico ed una gonna in jeans appena sopra il ginocchio e scarpe basse.
La feci salire in macchina e ci dirigemmo alla stazione, seduta accanto a me in auto non potetti evitare di guardarle le cosce, sode e magre a pelle nuda. Evitai le strade piu trafficate, fui fortunato con i semafori, arrivammo alla stazione. La coda ala biglietteria automatica le fece perdere il treno.
Erano ormai quasi le 23, mia nonna probabilmente era gia sotto le coperte a dormire e non era il caso di riaccompagnarla da lei.
Le dissi che poteva venire a dormire a casa dei miei, in tavernetta c’era il divano letto, avrebbe potuto dormire lì e partire all’indomani.
Fu d’accordo e risalimmo in macchina, lungo il tragitto gli argomenti furono: hai il ragazzo dove te ne vai il sabato sera e cavolate del genere, dalle risposte mi sembrava un po insoddisfatta della solita routine e d’altronde a quell’età anch’io la pensavo in quel modo, giungemmo a casa.
L’accompagnai in tavernetta, ma era ancora relativamente presto per una calda sera d’estate, così le chiesi se voleva bere qualcosa, mi disse “bevo quello che bevi tu”, preparai due vodka con martini, si sedette sul divano e sorseggiava il drink, i miei occhi cadevano ripetutamente sulle sue cosce.
Si scolò il drink in 10 minuti, io feci altrettanto e ne preparai altri due senza chiederle se ne voleva.
Mentre bevevo e man mano mi accorgeva che l’alcool le entrava in circolo le chiesi da quanto non scopava, mi rispose “da tanto, e tu?” le risposi “da una settimana ma ora ho una gran voglia”, mi rispose “anche io”. Al che le misi una mano sulla coscia nuda e fresca e gliela palpai. Mi disse di star fermo, ma poco dopo ci riprovai, la sua resistenza fu molto debole per non dire inesistente.
Le passai il dito medio al centro dello slip sfiorandogli la fessura della figa, apri’ le gambe.
Mi ricordo’ che ero suo cugino, le risposi che sapevo bene chi ero.
Mi disse che aveva paura, io le dissi che non avevo i profilattici.
Le chiesi di spogliarsi, nel frattempo chiusi a chiave la porta della tavernetta.
In un batter d’occhio era nuda, era depilata, io rimasi in boxer, la feci mettere a pecora sul divano e comiciai a leccarle figa e culo senza pietà, entravo e uscivo la lingua da entrambi i buchi.
Mi disse che non voleva farlo perché non avevo i profilattici, al che’ le infilai il dito medio in culo e lei nn disse nulla, continuai a stantuffarle l’ano,mi diceva di fermarmi, io continuavo, non fece più resistenza e si rilassò, riuscivo a infilarle due dita nel culo, mentre le leccavo la figa.
Le dissi che volevo incularla, non mi rispose. Preparai l’arnese, lo puntai e comincia ad entrare. Entrai la cappella, mi fermai, uscii, la rientrai e mi fermai. Lei ansimava piano. Glielo infiali tutto con un unico colpo lento ma continuo. Cominciai a fare su e giù, lei ansimava, poi glie lo toglievo e glie lo infilavo nuovamente.
Silvia aveva 20 anni ed il culo rotto.
lo toglievo e infilavo, entrava molto facilmente. Diedi gli ultimi colpi molto profondi e ci rimasi fino a venire. Quando lo tolsi dal suo bel culetto, uscii un po’ sporco, lei si imbarazzò, ma le dissi di non preoccuparsi perche’ solo nei film porno esce sempre pulito, eppoi non mi facevo problemi di questo tipo con ragazze carine come lei, infatti non mi ero fatto problemi neanche a infilale la lingua nel culo.
Andò in bagno si rivesti, facemmo due chiacchiere veloci dopodiche’ andai in camera mia. Salii le scale che portavano al piano superiore pensando se all’indomani mi avrebbe fatto un bel pompino.
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16 anni fa
cantrell,
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Ultima visita: 13 anni fa
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La mia biografia parte quinta
ci siamo rivisti con luana e nata una amicizia non solo basata sul sesso come anche con giorgio e sua moglie che ci sentivamo spesso.cominciammo a fare una cernita delle lettere che ci avevano mandato per l'annuncio che era stato fatto e cominciammo a cestinare le persone senza foto e telefono poi quei signori che si spacciavano per superdotati ma dalle foto non lo erano cosi la scelta ricadde su quattro cinque persone ma pii la strngemmo a tre. abbiamo fissato un appuntamento a un bar per poter parlare e vedere anche se erano persone affidabili dopo aver appurato anna detto le condizioni in cui io dovevo rimanere fuori dalla mischia e dovevo solo assistere e tutti e tre dovevano farlo in contemporania con lei e loro accettarono cosi dammo appuntamento per il sabato sera.
si presentrono in perfetta puntualita cosi li facemmo accomodare in salotto per prendere un dryn anna con molta convizione e curiosita prima di iniziare volle verificare se veramente erano come la foto che ci avevano mandato, il primo fu stefano che era un bel superdotato poi fu la volta gino che sono rimasto di stucco non per la lunghezza ma dalla circonferenza e scerzando presi il centimetro per misurarlo infatti aveva una circonferenza di ventidue centimetri per diciotto di lunghezza gia a anna gli brillavano gli occhi poi alì un giammaicano ma trapiantato in italia da molto tempo e vedendo il cazzo di alì sono rimasto a bocca aperta anna mi origlio che assomigliava allo stallone che abbiamo visto in montagna avendo ancora il centimetro a portata di mano lo misurai in erezione, trentadue centimetri di lunghezza per una circonferenza di dieciotto erano gia guasi nudi che anna si denudo subito e comincio a toccarli e prenderli in bocca i tre si catapultavano su anna e cominciarono a parparla leccargli i capezzoli che gia erano dritti le leccavano la fica e anna gia urlava dipiacere era come una indiavolata, prese alì e lo fece sdraiare sul tappeto e si vedeva quel cazzo che sembrava un obelisco anna si mise sopra di lui e se lo conficco tutto nella fica mentrestefano si mise dierto di lei e lo affondo tutto nel culo lei li incitava a fare piu forte e voleva sentirli fino in fondo sia della fica che nel culo gino non fece altro che gli tappo la bocca infatti faceva fatica a contenerlo,mentre io mi masturbavo cosi forte che venni subito anche nel vedere lo spettacolo che stavano facendoloro vennero tutte e tre ma poco dopo ricominciarono e anna volle prendere il cazzo di alì e stefano tutte e due nella fica e si vedeva che la sua fica si allargava sempre di più per contenerli ricomincio a mugolare dal piacere mentre gino lo rimetteva in bocca ma dopo poco si tolse i due cazzi dalla fica e volle che gino lo mettese in fica mentre alì lo infilava nel culo e vedevo che entrava fino in fondo stefano passo davanti a lei e lo mise tutto in bocca fino alle palle infatti anna ogni volta che lo affondava gli venivano dei cogniti di rigetto ando avanti in tutto la serata per circa quattro ore io nel masturbarmi tanto che il mio cazzo si era gonfiato che duro per un paio di giorni al momento di salutarci anna rimase sul tapeto che per quanti orgasmi non aveva piu le forze di alzarsi. ci rincontrammo altre cinque si volte e anna aveva provato tutti i cazzi in varie posizioni e in tutti i buche che aveva solo gino non era riuscito a metterlo nel culo di anna perch elei sentiva dolore. pasarono circa due mesi una mattina anni mi disse che sarebbe andata via con alì spiegandomi che in alì aveva trovato la persona giusta sia in fatto di sesso che siera anche innammorata io ci rimasi di stucco ma da persona civile gli dissi se era una scelta giusta da andare ma con li cuore ferito perche dopo circa otto anni e ne avevamo fatte di tutti i colori non era facile digerire
cotinuera con la sesta e ultima parte
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
La mia biografia parte quarta
ci incontrammo altre volte con giorgio e laura eravamo un quartetto molto affiatato in cui si faceva di tutto per divertirci come laura infilo la sua mano nel culo di giorgio allora capii come era entrato il mio cazzo nel culo di giorgio cosi senza fatica e laura anna incomincio a mettere la sua mano a laura fino a che anche anna volle provare a farsi mettere la mano di laura tutta in fica e godeva urlando di piacere che per fortuna abbitavamo isolati che se eravamo in un condominio avrebbero sentito tutti gli urli di annaper il grande godimento che laura gli procurava si provava di tutto cio che piaceva più di tutti a laura avere una mano in fice mentre io o giorgio mettevamo il cazza in culo di laura oppure mettevamotutte e due insieme il cazzo in fica sia di anna che di laura.
andammo avanti per circa un anno e anna era diventato ancora piu esigente e non nascondo che anche io lo ero, lo si era visto che si recammo in ferie in montagna e facendo la consueta passeggiata passammo vicino a un maneggio e in un recinto assistemmo a una monta di uno stallone, anna vedendo il cazzo del cavallo che sembrava un obelisco che entrava nella fica della cavalla anna gia gli aveva messo un certo tremolio infatti disse di ritornare subito in albergo e strada facendo diceva che cazzo penza se potessi stare io al posto della cavalla e io gli dicevo che era matta cosi entrammo in camera e lei si denudo andando in bagno e ritorno con un flacone di bagno schiuma abbastaza grande e comincio a infilarselo in fica vedevo la sua fica che si dilatava sempre di più fino a che entro tutto dovetti mettergli il mio cazzo in bocca per soffocare le urla di piacere devo dire che venne almeno cinque sie volte di seguito. ritornammo dalle ferie e dissi che mi avrebbe fatto piacere di provare con un trans e lei acconsenti ma sole se in seguito lei lo avrebbe fatto fatto con almeno tre megadotati e cosi cominciammo a mettere gle annunci sulla rivista specializzata e le risposte cominciarono a venire e la nostra prima scelta ricade su un trans mulatto che dalle foto direi che era uno schianto e molto giovane infatti aveva venti anni e si chiamava luana
lo invitammo per un sabato sera edevo dire che era ancor più bello con un corpo e gambe bellissime un culetto perfetto che fece dire a anna che era meglio di lei, dopo una cenetta si passo al dunque comincia a parparla e tirai fuori i seni per succhiarli ma con sorpresa vidi che non erano molto grandi ma due piccole pere e lei disse che erano vere senza protesi ma solo delle punture forse di ormoni femminili, cominciai a leccarla tutta mentre anna la denudava e cosi si presento tutta nuda e aveva un cazzo gia dritti e duro grandissimo e anna lo comincio a leccarlo e prenderlo in bocca e cosi feci anche io finche anna mi veniva dietro e incomincio a leccarmi il culo e con due dita mi penetrava poi ancora mise della saliva e porto dietro di me luana e indirizzo il cazzo sul mio culo devo dire che era molto grande e faceva fatica ad entrare infatti avvertivo dei piccoli dolori ma la sua corsa non si arresto e me lo sentii tutto dentro e comincio a d andare avanti edietro che oramai il mio culo lo riceveva benissimo anna si distese sotto di me e comincio a prenderlo in bocca fino a che venivo dentro la sua bocca e luana tolse il cazzo dal culo e lo porto nel culo di anna e lo infilo tutto fino a che non venne. dopo un po ricominciammo ero io che lo mettevo in culo a luana mentre anna prendeva in bocca il cazzo di luana fino a che non venimmo di nuovo.
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Al cinema porno a trieste..
Leggo su Desy un’inserzione di una trav –amo farmi portare in un cinema porno..-
L’inserzione dice poco e tanto nello stesso tempo. Decido di contattarla. Una avventura con una trav in un cinema non l’ho mai fatta finora, solo parzialmente con una incontrata casualmente in sala, ma di femminile aveva ben poco, a parte reggicalze e calze a rete..più che trav era un feticista dell’intimo femminile…
Tra l’altro, avevo anche dedicato un raccontino “Al cinema con una trav” ad una mia cara amica trav, anche per tentarla ad aderire alla mia richiesta. Il racconto a lei era piaciuto tanto, ma di aderire neanche l’ombra..
Adesso vediamo con questa qui, mi sembra una decisa..
Ci accordiamo per questo lunedì, lei viene da me a Trieste dove c’è una sala cinematografica che durante i giorni feriali è a luci rosse. L’attendo in macchina vicino al cinema. Arriva una macchina, è lei…Scende, e …contrariamente a quanto concordato, di cambiarsi in sala, la vedo già vestita da troiona, con parrucca nera alla Valentina (Crepax), soprabito nero lungo, ma lasciato aperto davanti in modo da lasciar intravedere minigonna , calze a rete e stivali alla moschettiera, il tutto corredato da un trucco pesante e labbra alla pompinara (per chi non lo sa è quel trucco con il rossetto sulle labbra contornato da una riga scura…la definizione è mia…)
Mi sale il sangue alla testa, per l’eccitazione e anche, lo confesso per l’emozione di dover passare con lei vestita in quel modo davanti alla cassa, dove guarda caso c’è una donna…
Entriamo, vado a fare i biglietti sperando di occultarla col mio corpo , poi, sempre cercando di mettermi tra lei e lo sguardo della cassiera la accompagno frettolosamente in sala.
Ecco…adesso mi sento al sicuro, la sala è buia, il più è fatto…
Andiamo nelle ultime file, dove ci sono sempre e quasi esclusivamente chi si masturba o cerca approcci.
Ci sediamo nell’ultima fila di poltroncine, dietro di noi c’è ancora uno spazio ed uno scalino a ridosso del muro, di solito pieno di gente, in quanto sono alle spalle di chi guarda il film e possono indisturbati fare di tutto senza essere visti…
Veniamo notati subito, alcuni ci scambiano probabilmente per una coppietta…..
Lei comincia a togliersi il soprabito ed accavalla le gambe, lasciando intravedere le giarrettiere che portava…io mi tiro fuori il cazzo e glielo faccio menare, e quando è duro, lei si abbassa e comincia a prendermelo in bocca…
Dopo un po’ siamo letteralmente circondati da uomini, davanti dietro e di lato a noi, praticamente se uno delle file anteriori si girava, vedeva solo una muraglia di gente in piedi o seduta che ci attorniava..La mia amica continua a spompinarmi..
Un nugolo di mani bramose, prima timidamente, e dopo essersi accertati del nostro gradimento con più sicurezza, cominciano a toccarla dappertutto.. la sento gemere, uno le aveva infilato uno (o più?) dita nel culo..Lei ormai calda ed eccitata si alza e mostrandomi la schiena si siede sopra al mio cazzo in tiro e comincia ad andare su e giù ritmicamente..due uomini gli avvicinano i rispettivi cazzi davanti alla sua bocca, lei continuando il lavoro iniziato con me, non se li lascia scappare e con voracità comincia a spompinarli, uno alla volta e anche tutti e due assieme..Dopo un po io le vengo dentro,e di la a poco anche i 2 cazzi gli sputano addosso la loro sborra copiosamente sul suo viso,,,gli altri esclusi 3 o 4, continuano a menarselo, cercando di non perdere neanche un fotogramma della scenetta che offrivamo..Io e lei ci alziamo, la faccio appoggiare ad una poltroncina per essere posseduta alla pecorina…dico a quelli che mi stanno vicini che se hanno il preservativo me la possono montare.. Il primo con una velocità da Tex Willer estrae prontamente il suo..ecco tocca a me sembra dire con lo sguardo compiaciuto, se lo infila e glielo sbatte dentro con decisione e se la pompa con colpi lento ma potenti..lei geme come una vacca da monta..dopo un po’, aumenta l’andatura e viene godendo …Un altro che aspettava il turno appena vede il buco libero ci pensa prontamente a riempirlo..questo qui non va a diesel, glielo sbatte dentro e fuori con una velocità incredibile, e viene abbastanza presto…vedi cosa succede a mangiare troppe carote…
Tre cazzi presi e 2 spompinati, penso che per oggi poteva bastare e decidiamo di andarcene…Usciamo dalla porta di sicurezza per non ripassare dalla cassa…ecco siamo in strada nuovamente…
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16 anni fa
leonida1960,
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Ultima visita: 3 anni fa
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La mia biografia perte terza
ritornando ai miei cugini devo dire che non o mantenuto la promessa che sarei ritornato per qualche fina settimanaci tenevamo pero in contatto e ci sentivamo e loro mi raccontavano le cose che facevano e grazia era diventata una vera porca ma ancora vergineinfatti circa due anni dopo si sposo con quei matrimoni un po combinati e alberto dopo un po si sposo anche lui. la mia vita andava avanti normalmente con qualche conoscenza sia di donne e avvolte per non perdere il vizio con qualche uomo ma niente di interessante in quanto o constatato che se non cera una persona femminile insieme non mi piaceva tanto.
partii per il militare e intanto mi ero fidanzato con una ragazza ma devo dire che era una cosa cosi e quando venivo in licenza ci poteva al massimi scappare qualche masturbazione e bochino ma niente di più,ritornai siamo andati avanti e ci siamom lasciati da buoni amici.
allepoca avevo ventidue anni e in una festa un mio amico mi presento anna una ragazza che aveva ventanni non era carina di viso piccolina di corporatura con un corpo stupendo tutto messo al punto giusto cosi abbiamo cominciato a freguentarci e devo dire che dopo due tre volte siamo andati a letto devo dire che era un vulcano di sesso diciamo era una ninfomane di tutto rispetto e per questo che mi ci sono invaghito tanto che dopo un anno andammo ad abitare insieme in una casetta di campagnia di proprieta dei miei genitori, infatti potei constatare che anna era aperta in tutti i canali anche per bene infatti lei diceva io sono nata per fare sempre sesso che gli piaceva da morire devo dire che a me non dispiaceva affatto anzi quando mi raccontava qualche sua avventura io mi eccitavo e lei lo sapeva e mi stuzzicava sempre.
dopo qualche tempo ritornai prima del previsto per fargli una improvisata che la volevo portare a cena fuori, entrando in casa sentii subito i mogulii di anna dalla camera da letto e curioso non mi feci sentire e quando arrivai alla porta vidi anna che stava a cavalcioni a un uomo e come una indiavolata andava su e giu sul cazzo dell'uomo devo dire che aveva un cazzo direi abbastanza longo e grosso, vedendo non ebbi nulla da dire ma mi eccitavo al tal punto che lo tirai fuori e cominciani a masturbarmi fino a che non venni e sporcai in terra ma vedendo che anche loro avevano terminato uscii di casa per non farmi notare e quando usci io entrai e trovai anna sulla porta delle camera e io senza nulla fosse la salutai, ma lei mi disse se ero entrato prima non potei negare in quanto vi erano le evidenze in terra e cosi passavo anche da buggiardo cosi dissi di si e mi ero talmente eccitato nel vederti scopare con uno sconosciuto che come vedi sono venuto ecome puoi constatare. passarono dei giorni e riparlando del fatto mi disse che era un suo amico di vecchia data e mi aveva sempre piaciuto andare a letto con lui ma lo incontrato per caso era solo di passaggio. cosi anche io le raccontai delle mie storie e che ero un bisex e anna non ebbe nualla dire alquel punto io proposi se devi farlo con altri perche non lo facciamo insieme cosi non ci possiamo prendere più in giro e siamo consensienti e consapevoli di ciò che facciamo e lei accetto cominciammo a mettere dei annunci su delle riviste specializzate ci scambi di coppia e devo dire che abbiamo avuto delle esperienze buone e poco buone infatti si presentavono delle coppie che si definivano come le nostre richiste ma si riscontravano al contrario.
da questi annunci conoscemmo una coppia di bisex sui trentacique anni lui ventotto lei devo dira che erano cordiali ed educati di nome giorgio e laura dopo una cena insieme siamo andati a casa mia a terminare la serata infatti senza tanti preliminari laura gia era succhiare i capezzoli di anna fino a che non si sono denutate del tutto poi incomincio a leccargli la fice girandosi e formando il sessantanove e si leccavano a tal punto che si erano dimenticati di noi e cosi giorgio comincio a togliermi i pantaloni e nello stesso tempo lo faceva anche lui i in un momento ci ritrovammo nudi anhe noi e cominciammo a succhiarsi il cazzo con un sessantanove anche noifino a che non venimmo guasi insieme con lo sperma in bocca laura e anna vennero e cominiarono a baciarci fino a che non ripulivano la nostra bocca dallo sperma. dopo un po di tempo ricominciammo i sia laura che anna vollero che io mettevo in culo il mio cazzo a giorgio e si mise in posizione e appena lo appoggiaio giorgio fece un movimento indietro e entro in un solo colpo tutto dentro con mia sbalorditagine andavo su e giu mentre laura mi si mise dietro di me vedevo che si era messa un fallo finto legato alla vita e anna lo pilotava per farlo entrare nel mio culo e quando fu entrato si mise a prendere il cazo di giorgio in bocca e gli fece un bocchino godemmo immenzamente e venimmo tutti insieme o guasi.
prosegue 4 parte
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
In estate
Una mattina d’agosto, appena rientrato dalle ferie, in chat lei mi fa “ma perché nn vieni a trovarmi?”.
Il fatto era che avevamo chattato si e no tre volte, era a circa 80 km da me, e poi io non ci credo a ste cose. In ogni modo dopo che lei mi ha spiegato bene la strada decido di mettermi in viaggio, mal che vada faccio un giro in moto e pranzo fuori.
Giunto in zona faccio uno squillo al cellulare e lei subito esce fuori dal giardino e mi apre il cancello facendomi cenno di entrare, io molto imbarazzato parcheggio la moto ed entro. Mentre mi avvicino la guardo meglio (in cam non è che abbia visto tanto) e scopro con piacere di avere di fronte a me una gran bella donna: 165 cm, una quarta di seno, non una modella ma un bel fisico, e due occhi stupendi. Entro in casa e lei mentre mi offre da bere mi spiega che ha lasciato il bimbo dalla suocera e mi fa intendere che il marito la ..trascura, ma non finisco manco di fare il secondo sorso che lei ha già ..accorciato le distanze. Una gonna sul ginocchio,due gambe belle tornite, un sedere che mi sembra sodo sodo, una camicetta dalla quale gli esplodono i seni notevoli e duri mi fanno lasciare subito il bicchiere e occuparmi d’altro. Mi prende per mano e mi porta su nella cameretta e io per le scale non posso non guardare il suo fondo schiena che lei muove in modo sublime.
In un attimo siamo abbracciati e ci baciamo avidamente ,io incredulo di quello che mi stava succedendo: ero a casa di una ragazza conosciuta da poco e stavo affondando la mia lingua nella sua bocca e una mano frugava nella camicetta mentre l’altra saliva su per la gamba fino a raggiungere il suo culo. Era evidente la sua voglia , infatti quando la mia mano sfiora la sua “intimità” la trova immersa in un lago di umori caldi; non eravamo ancora sul letto quando la spoglio e comincio a baciarla tutta, dalle labbra al collo, dalle spalle al suo splendido seno sodo e con i capezzoli durissimi. La faccio sedere e la bacio in mezzo alle gambe, la sua fica era un lago e io la esploro con la lingua e con un dito e lei in men che non si dica raggiunge l’orgasmo tenendomi la testa con le mani e con un gemito lunghissimo , allora lei si tira su e mi spoglia, mi fa distendere e comincia a leccarlo e succhiarlo con un’avidità impressionante, alternando il massaggio con le mani e quello con il suo seno ormai di pietra; devo farla smettere altrimenti vengo dopo pochi minuti.
Senza dire nulla e con uno scatto felino si siede su di me accogliendolo nella sua magnifica e caldissima fica oramai allagata. Comincia allora la sua danza a volte lenta a volte veloce e io nel vederla muoversi così non posso esimermi dal tirarla a me per accarezzare e leccare il suo seno . Adesso però basta, decido di essere un po’ più deciso, la tiro su la metto a carponi e gli sono di nuovo dentro, continuando a torturare i suoi seni, cosa che evidentemente gli piace …… accompagna i miei movimenti come un ossessa. Ma in quella posizione sono io a perdere il controllo infatti il suo culo era un invito a nozze… gli infilo prima un dito , poi due e comincio a pomparla con le dita…. È la fine per entrambi, si perde il controllo , io che volevo scoparla ance lì non riesco nel mio intento in quanto quella situazione mi ha fatto andare in orbita e quando io sto per tirarlo fuori x esplodere il mio piacere lei mi ordina di continuare ; entrambi tremiamo per un orgasmo simultaneo che mi fa annebbiare la vista e fa cadere lei stremata dal piacere. Però trova la forza x riprendelo tra le mani e come x ringraziarlo me lo tiene tra la bocca e il seno come per farlo dormire..
Purtroppo il tempo stringe e dobbiamo lasciarci, ma con la promessa di rivederci per riprendere il ..discorso…
Ma così come è venuta è sparita…. Chissà…..
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Contenta lei...
..Mi manda un sms dove mi dice il piano io salgo su senza nemmeno prendere l’ascensore, non ho voglia di aspettarlo. La porta aperta mi offre un spettacolo ….normale. Una ragazza normale vestita normale , da casalinga, pantalone di tuta e maglietta. Questo fatto non mi disturba anzi mi tranquillizza, sono sempre timido io…
C’eravamo scritti solo un paio di mail e visto due foto, così cominciamo a parlare del più e del meno di fronte a un caffè; lei sapeva che non avevo molto tempo, sta di fatto che il discorso era piacevole, pure troppo stava quasi per “scadere” il mio tempo , e io avevo perso quasi ogni speranza quando lei mi invita a fare un giro per la casa. Giunti in camera da letto mi dice di avere un problema col pc, si siede e mi fa vedere di che si tratta; io in piedi di fianco e lei seduta , mi chino un attimo x vedere meglio e ho la possibilità di sentire il suo profumo…..splendido…
Mi rialzo dopo un paio di click (era una cazzata) e lei si gira, si alza, mi spinge con violenza sul letto e mi salta su, mi spoglia mentre si spoglia, rimanendo così nudi sul letto, e lì che capisco: si gira verso io mio lui un po’ spaventato, e mi offre la sua patatina tutta depilata. Comincia un 69 da paura, mentre succhia e lecca mi incita, con i movimenti del suo bacino, a elevare il ritmo e io gli infilo dentro due dita e col la lingua raccolgo i suoi copiosi umori. Sta godendo da matta,e me ne accorgo da come non lascia tregua al mio uccello, non tralasciando niente, palle comprese.
Dopo non so quanto tempo, durante il quale abbiamo girato per tutto il letto senza mai distogliere la nostra attenzione da questo 69, il suo bacino aumenta ulteriormente il ritmo fino al raggiungimento dell’orgasmo durante il quale lascia uscire dalla sua bocca il mio uccello oramai pronto. Ma è soolo un attimo, lei si gira, togliendomi quella splendida visuale (la sua patatina era davvero splendida), e si fionda sul mio uccello dicendomi di stare tranquillo… e chi si agita….
Pochi colpi di lingua, che usa con maestria, e io vengooooooo, senza staccarsi un attimo beve tutto e continua fino all’ultima goccia.
Risale su e con una voce dolcissima , e con due occhini neri, mi confessa che per lei questa è la cosa che più gli piace fare. Che dire …lo fa magnificamente …..
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
Una situazione inaspettata
Una situazione inaspettata
Io e Ivana siamo una coppia molto affiata, abbiamo anche un ottima intesa sessuale.
Negli ultimi tempi quando facevamo l'amore, immaginavamo situazioni altamente erotiche, come ad esempio un altro uomo che facesse sesso insieme a noi e che soddisfasse entrambi, a lei sarebbe piaciuto vedermi mentre uno mi infilasse il suo cazzo nel culo.
Piano piano cominciammo a parlarne con molta naturalezza e serenità, io optavo per un uomo di colore e lei per un uomo bianco, in ogni caso doveva essere dotato, e la cosa doveva valerne la pena di farlo. Se ne parlava ma non si arrivava mai a una concretizzazione, cominciammo a uscire a frequentare locali in cerca di qualcuno che attirasse la nostra attenzione, finché una sera mentre passeggiavamo in un viale di una città, Ivana avendo un po di sete, ci fermammo in una bancarella per comprare una bottiglietta d'acqua, lei era vestita molto sexy, c'era un nero dall'aria un po distinta che la guardava con occhi insistenti, sia io che Ivana ci accorgemmo dell'uomo, prendemmo l'acqua e ci allontanammo di qualche metro non perdendolo di vista, ci appoggiammo a un muretto,
(Io) Hai visto come ti guardava quello, chissà cosa gli passa per la testa.
(Lei) Si l'ho visto, eh si se l'ho visto, quasi quasi mi sono eccitata da quegli sguardi,
Ci baciammo mentre lui ci guardava, entrambi eravamo eccitati, Ivana gli allargò le cosce facendogli vedere la sua patatina coperta dal perizoma, dopo di che cominciammo a passeggiare, lui si alzò e andò a mettersi dove eravamo seduti noi, noi continuammo la nostra passeggiata e poi rigirammo salendo per il viale, lui era lì come ad attenderci, i nostri sguardi si incrociavano con intensità e complicità, appena arrivati a un passo da lui, ci saluto molto distintamente,
(Lui) Buonasera, egregi signori,
(Noi) Salve, stasera è una bella serata, non pensi?
(Lui) Si è vero, è proprio una bella serata,
Ci presentammo, lui si chiamava Habdul, era un bell'uomo alto, all'incirca sui 50 anni, cominciammo a parlare del più e del meno, sia io che Ivana eravamo eccitati dalla situazione che si poteva venire a creare.
(Habdul) Sai che sei una bella donna, Ivana,
(Lei) Grazie, sei molto gentile, e sei anche molto carino,
(Io) E cosa ti piace di Ivana, dimmi la verità senza problemi,
(Habdul) Mi piace molto quello che mi ha fatto vedere poco fa.
(Lei) Ti va di farti un giro con noi?
(Habdul) Certo, perchè no!
Andammo nella macchina, salimmo e andammo in giro, Ivana si scopriva le cosce lui si sedette dietro e si toccava il cazzo che doveva essere duro, mentre si parlava anche di cose un po hard.
(Lei) Ti va Hadul di giocare un po con noi?
(Habdul) Certo che mi va, perché non passi dietro mentre gianni cerca un posto tranquillo,
Ivana passò dietro con lui, mentre io mi sbrigai a trovare un posto tranquillo, le tolse le mutande e si butto con la sua faccia nella sua figa bagnata, Ivana cominciò a gemere e a gridare di piacere, mentre lui si era abbassato i pantaloni ed aveva tirato fuori il suo cazzo che era di belle dimensioni, trovai un posto sicuro e appartato pieno di alberi e posteggiai sentire Ivana che gridava in quel modo mi eccitava da morire avevo il cazzo che mi stava scoppiando, cominciai a palpargli il cazzo, era davvero grosso, mentre lui gli leccava la figa bagnata succhiando tutti i suoi umori da troia,
(Lei) Se devi scoparmi, voglio che scopi anche Gianni così capisce cosa significa prenderla nel culo, con voce tremula dall'eccitazione,
(Habdul) Si certo vi scoperò entrambi e vi scasserò il culo,
Intanto cominciate col succhiarmelo luridi porci,
Cominciammo a leccare e succhiare il suo cazzo come un gelato, quasi quasi facevamo a gara io e Ivana per leccarlo il più possibile, mentre lui godeva come un porco succhiando la figa e il buco del culo di Ivana,
(Habdul) Puttana lecca il culo di tuo marito, il cornuto, che tra un po' lo impalo col mio cazzo,
Ivana cominciò a leccare il mio culo, dopo un po' si unì a lei anche Habdul, e io mi ritrovai con due lingue che leccavano il mio culo, ma che nello stesso tempo si toccavano tra loro slinguazzandosi e baciandosi anche,
(Lei) Dai scopa mio marito che voglio vedere come gode questa troia e puttana di mio marito, mentre lo baciava in bocca succhiandogli la lingua,
Impugnò il suo bel cazzo, appoggiò la cappella sul buco del mio culo, esercitò una piccola pressione, sentii il buco del culo allargarsi e la cappella del suo cazzo entrare, sentii del dolore e man mano che affondava il suo cazzo il dolore aumentava, cominciai a lamentarmi, Ivana cominciò ad accarezzarmi e cominciò a leccarmi il culo mentre Habdul mi scopava, piano piano il piacere comincio a invader mi tutto , cominciai a gemere di piacere e Ivana si era messa in modo che leccasse il mio cazzo il mio culo e il cazzo di Hadul che mi scopava e la figa in faccia ad Habdul che gliela succhiava e slinguazzava facendola gridare di piacere,
(Lei) Si, si, leccami, scopalo questo cornuto froscio e pezzo di merda, rompigli il culo, scassalo, si, si, si
(Io) ahahah ghghgh si sono troia piu troia di te mia cara Ivana, diglielo pure tu Hadul,
(Habdul) Tu stai zitto cornuto, sei solo un pezzo di froscio, e tua moglie è gran porca che fra un po la cavalcherò come una troia,
Tutte quelle grida e quelle parole ci eccitavano da morire e i suoi colpi erano sempre più violenti che mi facevano sobbalzare, dopo circa mezzora tiro fuori il cazzo sborrando nelle nostre bocche, fiotti di sborra inondarono i nostri visi e le nostre bocche, quando fini di sborrare mi sposto come u sacco di immondizia, afferrò Ivana e cominciò a scoparla in tutto e per tutto, io guardavo e quelle immagini di mia moglie cavalcata, scopata, chiavata, mi eccitavano, mi avvicinai a lei e le misi il cazzo in bocca, Habdul la scopò per circa un ora, permettendomi solamente di tenerla per le braccia, poi ci inondò della sua sborra che fu abbondante, ed entrambi gli pulimmo il cazzo con le nostre lingue, rimanemmo un po' fermi nella macchina abbracciati, dopo un po' aprì lo sportello e ci spinse fuori, facendoci mettere in ginocchio, impugnò il suo cazzo e cominciò a pisciarci addosso, sui nostri visi facendocela pure ingoiare, e mentre faceva tutto ciò ci insultava, io e Ivana ci abbracciavamo, e tutto ciò ci eccitava da morire, poi quando finì di pisciare, mi afferrò per i capelli mi diede delle sculacciate e mi scaraventò per terra, sia io che Ivana non capimmo nulla, poi afferrò Ivana la portò dentro la macchina chiudendo la portiera, lasciandomi fuori, cercai di aprire lo sportello inutilmente, cominciò a scoparsela come un animale in calore, io guardavo dal finestrino, Ivana diceva
(Ivana) Non ti preoccupare Gianni, stiamo solo scopando come cani,
Godeva come una cagna e lui anche, sentirmi escluso mi faceva sentire come un verme ma mi eccitava, godevo nel vederli scopare come cani, e lui che la insultava e insultava anche me,
(Io) Fammi entrare Habdul, voglio esserci pure, voglio aiutarti
(Habdul) Stai zitto pezzo di merda ma le devo scopare solo io la tua bagascia,
(Ivana) Lasciaci soli, e resta fuori, è meglio che non guardi, lo hai voluto tu, e questo ti stiamo dando, ora lasciaci scopare in pace, con voce tremulo dall'eccitazione,
Mi accasciai per terra masturbandomi, sentivo le sue grida di piacere, volevo essere sia la posto di Ivana che di Habdul, cominciai a rotolarmi per terra, poi sentii entrambi gridare più forte mi alzai e vidi lui sopra di lei, avvinghiati, entrambi godettero e lui le sborro dentro,
(Lei) Si, si, ahahaha ghghg siiiiiiiiiiiiii sborrami dentrooooooooooooooooo Habdul,
(Habdul) Si si puttana prendimi anche la mia sborra lurida puttana perchè tu e tuo marito vi meritate questo, luridi porci,
Rimasero abbracciati per un po', poi aprirono lo sportello, lei sdraiata, era sfinita, lui la spinse fuori come se era un sacco di immondizia,
(Habdul) Eccoti la tua puttana, te la puoi riprendere, vi ho dato quello che volevate,
Si accese una sigaretta, eravamo sdraiati per terra, quando finì di fumarsi la sigaretta, prese i nostri abiti, si puli il cazzo e tutto i sudori delle fatiche del sesso, e ce li tirò addosso dicendoci di vestirci, ci vestimmo
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16 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 12 ore fa -
L\'avventura
La serata inizia bene, il mio amico è puntuale e partiamo alla volta di questo locale famoso ma mai frequentato. C’è giàa molta gente e noi ci accomodiamo per iniziare la serata al banco bar e per guardarci un pò attorno, per renderci conto della “fauna” . Tu sei seduta ad un tavolo con altre persone, i tuoi occhi già mi scrutano e i mie non riescono ad evitare i tuoi. Di sicuro il tuo abito e le tue forme non lasciano scampo allo sguardo, ma voglio vedere fino a dove si può arrivare. Infatti tu ti alzi e ti avvicini, ti appoggi leggermente per arrivare al mio orecchio e sentirti sussurrare "balli?" Senza proferire parola mi alzo e ti lascio passare, seguendoti, in controluce le tue forme sono da lasciare senza fiato. I nostri corpi si avvicinano, si sfiorano e si toccano , le mani si incontrano e seguendo la musica appoggiamo le nostre guance , tanto a avere l’orecchio dell’altro vicino alla bocca così che è sufficiente sussurrare anche se il volume della musica è alto. Da lì ad abbandonare la compagnia è questione di un attimo e ci ritroviamo in una stanza che chi sa in che modo sia saltata fuori non è dato sapere. Io mi appoggio sul letto e pensando a te che per un attimo sei scomparsa dietro la porta del bagno sogno.!!
…legato al letto con le mani unite e i polsi stretti da una “corda di seta, forse potrei liberarmi, ma tu ti avvicini lentamente, le luci soffuse, la mente perduta, forse un sogno, sei stupenda, capelli sciolti fin sopra le spalle , seni abbondanti leggermente sostenuti e coperti da un braccio che con una sensualità quasi pudica, vita stretta su fianchi morbidi mi portano ad una eccitazione quasi da brividi, aspettando che tu ti avvicini ... non potrò toccarti ... ti avvicini dalla parte del fondo del letto sali con le ginocchia e mi guardi, sfiori leggermente i miei piedi, anche se in ginocchio mi sovrasti e da vicino ho modo di vederti nella tua completezza la tue mani si appoggiano sul dorso dei mie piedi,
... vorrei avvicinarmi ... e salgono lentamente, le lasci unite e fai scivolare le mani fino all’interno coscia, vorrei allargarle ma tu con le ginocchia le tieni bloccate, unite, sento i tuoi capelli sulle mie ginocchia, sento la tua pelle sulla mia , vedo solo la tua nuca e i tuoi capelli, … vorrei appoggiarci le mie mani ma ... le tue mani salgono fino l mio ventre, sento il caldo della tua lingua sulle mie cosce, ti sento respirare e il caldo del tuo respiro sulle mie gambe, le tue mani scivolano sui miei fianchi e tornano alle cosce, fai scivolare i pollici premuti sui quadricipiti fino alle ginocchia e alzando leggermente il capo intravedo i tuoi occhi che scrutano l’erezione e il mio viso, che per la posizione è tirato nella speranza di vederti, non una parola, non un gesto, così quasi in silenzio ti sei impossessata del mio corpo, della mia libertà ma anche del mio desiderio, che ora è solo a tua disposizione ... mi piacerebbe toccarti con le mani a schiena ...a questo punto sali con le tue ginocchia all’altezza delle mie e mi sei sopra, voluttuosa, vogliosa, avvolgente ma soprattutto padrona della situazione. Le tue mani iniziano un’opera leggera, decisa, mirata e conosciuta, le tue dita sottili si infilano sfiorano accarezzano stimolano e più mi senti rigido e più mi cerchi e cerchi punti, inizio a sentire la tua lingua sempre più calda e bagnata salire, avvicinarsi sfiorare e assaggiare la posizione eretta, la tua mano destra lo afferra alla base tenendolo come preferisci e la tua sinistra scivola fino a trovare la mia bocca ... non vale, io non ho “mani
solo respiri e sussulti
Quando decidi che la cosa è al punto giusto fai l’ennesimo passo fino ad essermi sopra a tutti gli effetti mi appoggi una mano sulla bocca e con l’altra lo indirizzi, non è come al solito, lo appoggi dietro, e senza esitare ti ci “siedi” obbligandolo ad entrare senza “raccomandazioni” , i tuoi occhi si aprono e mi fissano come a volermi parlare, come a volermi dire solo con l’espressione di chi entra senza bussare, lo stupore, il piacere, la sorpresa, la voglia di essere, di possedere, del piacere voluto, cercato, trovato e ottenuto, tutto a modo tuo, la mia tensione e’ alta, tu te ne accorgi me non esiti sentendomi , ad accompagnarmi fino alla fine così senza alcun tipo di assenso ma di partecipazione.
Ti appoggi sul mio petto e rimani li con le tue mani sul mio viso ... come una sensazione di libertà riprendo l’uso delle braccia ... come dopo una posizione scomoda ... sono affannato, respiro lento e profondo, sei su di me, le mie braccia, le mie mani sono libere e ti toccano, ti prendo il viso. Gli occhi profondi, in questo momento sono lontani dietro a chissà quale oasi lontana, ti porto a me e ti bacio, dolce lungo intenso bacio, mi ritrovo le mie mani sul mio viso ed è giorno ...
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16 anni fa
lilliana,
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Buon natale matteo!
Nelle strade ormai già dalla fine di novembre si respirava l’inconfondibile atmosfera di luci e colori che rendeva particolarmente piacevole lo shopping del sabato sera. Lucrezia era sempre stata fisionomista e si divertiva ad osservare i volti della gente che affollava i marciapiedi registrandone i segni particolari: le bastava una lieve inclinazione delle labbra o una particolare forma delle rughe d’espressione per intuire lo stato d’animo delle persone che affollavano i negozi o che incrociava nella brulicante zona pedonale. Un misto di pena e senso di colpa immancabile la colpiva allorché i suoi occhi incontravano quelli dello zingarello di turno o del suonatore di tromba rumeno che riempiva l’aria di note di struggente malinconia. Nella rumorosa confusione cittadina solo dopo qualche secondo realizzò che quel suono quasi impercettibile che le giungeva all’orecchio era il trillo del suo cellulare. Sul display, illuminata da fosfori verdi, il nome dell’amica conosciuta al corso di specializzazione pagato dall’azienda. “Lucrezia, ciao sono Paola ... ti ricordi?” - “Ciao Paola che piacere risentirti!!! Come stai?” - “Io benone … sai sono in giro per negozi e per fare due passi” - “Tuo marito i bimbi ... tutti bene?” - “Sì, bene! Tu non lo conosci Matteo … ma … sai … lui è allergico allo shopping ed ha una bella fantasia per cui gli è facile tirar fuori la scusa buona per evitarsi il supplizio!” - “Tutti uguali … figurarsi! Sai questo per me sarà il primo Natale senza di lui e … ho deciso di trascorrerlo fuori, credo sia meglio. Andrò in settimana bianca con i miei amici della compagnia teatrale” - “Daiii … ma davvero!! Senti perché non vieni da noi? A casa c’è spazio, trascorri il Natale con noi e poi prosegui per la montagna” - “No Paola daiii ti ringrazio ma non mi sembra il caso. Il Natale è bello in famiglia, non vorrei fare la guastafeste" - “Senti non dirle nemmeno queste cose!!! A me e a Matteo non sembrerà vero di avere la scusa buona per evadere un po’ dai terribili pomeriggi con zii e cugini vari” - “Senti Paola ... sarò sincera. Io ho già prenotato il fine anno in Trentino per cui il 28 sarò a Marilleva per una settimana. Pensa abbiamo anche organizzato uno spettacolo da rappresentare nella sala convegni dnell’hotel per il veglione!!! Non è che non voglia venire ... anzi ma ...”
“Nessun ma ... è perfetto così!! Verrai il 24 e ripartirai il 28 mattina … non ti do nemmeno il tempo di "puzzare" ed i tuoi amici avranno comunque la loro attrice protagonista!!” - “Daiiiiii ... sei gentileee … ok ok … accetto … se insisti ... volentieri!” - “Evviva … lo dico a Matteo e ai nostri cuccioli ... saranno felici di avervi ospiti! Ci risentiamo per i dettagli … un bacio ... ciaoooOO!”- “Ciao Paola … a presto!”.
Proprio un angelo quella donna, conosciuta all’incirca due mesi prima durante il corso di due settimane tenutosi a Bologna. Erano andare subito d’accordo e in quei quindici giorni non avevano fatto altro che chiacchierare e scambiarsi confidenze reciproche. Già … ricordava l’amica descrivere suo marito ... alternando pregi e difetti tanto da destare la sua specialissima attenzione: uomo interessante trasformato, per amore, in un innocuo agnellino ma … ci avrebbe giurato ... con occhi lampeggianti da lupo!
“Pensa che quando ci siamo conosciuti” le aveva detto Paola ostentando l’orgoglio della vincitrice “faceva un sacco di sport e non ti dico quante donne gli andavano dietro!!! Poi però ha conosciuto me e si è trasformato in un perfetto maritino con un unico grandissimo handicap: guai però a chiedergli di uscire per negozi!! Piuttosto rimane al lavoro tutta la sera ma … proprio non ama lo shopping!”.
Persa in quei pensieri entrò in un elegante negozio di intimo dal quale – si era detta tra sé – non sarebbe uscita senza un regalo per la sua dolce amica. Dopo un po’ uscì dal negozio con quella gioia bambina nel cuore che solo ha chi sa di aver comprato un presente che farà felice qualcuno. Paola, infatti, nei suoi discorsi fiume le era sembrata la classica donna tranquilla ed amante del sonno per cui la soffice ed elegante camicia da notte che aveva acquistato per lei sarebbe stata di sicuro apprezzata. Per i figli comprò, dopo un notevole sforzo per ricordare ciò che Paola le aveva detto circa le passioni uno di quei mostriciattoli terribili per i quali vanno matti i bambini dell’ultima generazione e uno splendido paio di orecchini indiani per la femminuccia. Rimaneva il regalo per Matteo … Ci pensò poi, con un sorriso appena percettibile sulla bocca, acquistò quel profumo maschile che le piaceva tanto.
Arrivò all’incirca all’ora di pranzo dopo aver guidato tutta la mattina con l’auto carica come un uovo. Con l’aiuto di Paola e i figli riuscì a sistemare tutte le sue cose nella confortevole stanza che avevano riservato a lei e sua figlia.
Era la vigilia di Natale per cui non era previsto un pranzo degno di questo nome e le due amiche ne approfittarono per avviare una conversazione fiume condita di tante femminili confidenze mentre la figlia di Lucrezia era ormai in piena simbiosi con i due figli di Paola. Il trillo del citofono le interruppe. “Deve essere Matteo, dai vieni che te lo presento!”
Quando la porta dell’appartamento si schiuse le parve di conoscere da sempre il padrone di casa. “Ciao, sono Matteo, tu devi essere Lucrezia, Paola mi ha parlato a lungo di te!!”. Bei lineamenti, maschili, e quegli occhi che si posavano su di lei impercettibilmente più a lungo del dovuto. “Piacere Matteo, sono Lucrezia! Finalmente ti conosco ... sai Paola sempre a dirmi Matteo di qui, Matteo di là!”. Risero tutti … i due coniugi si scambiarono un bacio veloce. Durante tutto il pomeriggio Matteo si mostrò velatamente curioso e volle anche sapere dello spettacolo teatrale di Capodanno. “Un piccolo musical in costume … il titolo è ANGELIeDEMONI, sì come il famoso libro, ed io dovrò intonare due o tre canzoni per le schiere angeliche!”.
“Ma dai … siamo sicuri che ti abbiano inserito nella squadra giusta? No perché Paola mi racconta …” - “Ma che diciiii scemoo!!! Paola lo conosceva bene e gli diede una pacca sulla spalla per tacitare la sua vena ironica. “E pensa che Paola sa ben poco!” rilanciò Lucrezia stimolando una gran risata che riempì la sala. Poi … con i bambini che continuavano a giocare in giardino … pianificarono l’arrivo di Babbo Natale con i doni. “Matteo ma non pensare che io quest’anno ce la faccia a stare sveglia per riprenderti mentre depositi i doni sotto l’albero! I bambini sono elettrici, andranno a letto tardi e domani sai chi abbiamo a pranzo!” - “Non ti preoccupare Paola, ho la telecamera in stanza, lo riprendo io che dormo sempre poco, non c’è problema! “Se ti va Lucrezia mi fai davvero un piacere!” - “Sì non c’è problema, pensiamo piuttosto a cosa devi fare Matteo … vediamo … quando tutti dormiranno indosserai l'abito di Babbo Natale ed io ti riprenderò mentre entri dalla finestra e poni sotto l'albero i regali, così domattina, quando i bambini si alzeranno, non solo gioiranno per i doni ma potranno vedere in tv il filmino che prova l’esistenza del loro famoso benefattore. "Che ne dite?” Paola fu subito entusiasta del piano e Matteo, il dolce Matteo, per nutrire ancora un anno il sogno dei bambini accettò di buon grado il da farsi. Erano ormai le due di notte quando la casa si addormentò. Come da accordi Matteo e Lucrezia, dopo avere riempito di doni i sacchi di juta, si prepararono all’avvento di Babbo Natale. Matteo, ormai esperto per averlo già fatto in passato, indossò lo scomodissimo vestito fatto del tessuto più acrilico che avesse mai toccato. Incollata la barba bianca ed infilato il classico cuscino sotto la cinta per creare un voluminoso e bonario pancione, si caricò i sacchi ed prima di uscire dalla porta di casa per rientrare dalla finestra del giardino, che aveva in precedenza socchiuso, le ripetè: “Lucrezia ora tu vai in stanza a prendere la telecamera, quando sono sotto la finestra e pronto a scavalcarla faccio un colpo di tosse in modo che tu possa iniziare la ripresa!” “OK … pronti!” Non appena Matteo uscì di casa Lucrezia corse in camera per prendere la telecamera e ... indossare il vestito da angelo che si era fatta realizzare dalla sarta di fiducia per lo spettacolo di Capodanno. “Bè dovrei essere un angioletto” sorrise maliziosa ma gli stivali bianchi sino alle ginocchia, le calze a rete color carne , la minigonna ed il top di latex color ghiaccio arricchiti di ali piumate e una rete d'orata certo non la rendevano un’innocua cherubina. Con la telecamera tra le mani si diresse verso la finestra aspettando il colpo di tosse concordato. REC: il goffo Babbo Natale scavalca con qualche difficoltà la finestra, portandosi sulla schiena numerosi sacchi – soddisfatto preleva i pacchetti dai sacchi e li posiziona sotto l’albero lampeggiante per le serie luminose - senza voltarsi mai il Babbo Natale rimette i sacchi vuoti in spalla e scavalca la finestra dopo un teatrale saluto all’albero carico di palle colorate – STOP. Nel mentre Matteo faceva il giro del giardino lei fece in tempo a scaricare il filmino nella TV preparando la festa dei bambini per l’indomani.Ora però…voleva che per una volta anche Babbo Natale ricevesse un dono!!!Quando Matteo rientrò con ancora indosso la barba bianca rimase di stucco per qualche attimo "Lucreziaaaaaaaa, ma … ti sei cambiata? E’ l’abito di scena? Grazie per averlo indossato per me!!! Ero curioso … sei … sei bellissima!" “Grazie!” gli rispose, con una voce calda come il Natale. "Voglio riprenderti anch’io!! " e così dicendo le prese di mano la telecamera mentre Lucrezia, con teatrale naturalezza accennava qualche passo di danza non propriamente puritano.REC “Lo sapevo che ti hanno messa nella squadra sbagliata!” “Ah pensi che con un viso come il mio non ci si possa aspettare nulla di serio?” "Nulla di serio ma…piacevolissimooo!” Matteo la strinse forte mentre le loro bocche, inizialmente ostacolate dalla barba canuta, si unirono in un lunghissimo ed avido bacio.“Il mio regalo per te!” Una nuvoletta di profumo coprì il sudore che imperlava leggermente il viso del bell’uomo finalmente libero dal vestito-trappola. “Lucrezia … non so come ringraziarti!!! Anzi no … un’ideuzza l’avrei!!!” Le mani di Matteo sfiorarono la schiena piumata e percorsero dal basso l’intera schiena dell’unico angelo del quale era certo senza alcuna ombra di dubbio il genere sessuale.Il vestito da Babbo Natale in un attimo scivolò giù, seguito dall’ingombrante cuscino di piume. Come due serpenti che si fronteggino in una lotta disperata, i loro corpi si avvolsero, scorrendo l’uno sull’altro lentamente, aiutati in questo solo da unghie femminili conficcate in spalle d’atleta. L’impeto li spinse sul tappeto. Matteo finì disteso … il suo corpo statuario era rigido, la sua carne era illuminata ritmicamente dalle serie luminose … che però furono sufficienti perché la lingua di Lucrezia trovasse la via, scivolando con la lentezza del predatore che si avvicina alla vittima, verso quel meraviglioso regalo di Natale ormai indecentemente voglioso e duro. Le mani del Babbo Natale le si posarono sulla nuca invitandola ad accogliere in quella meravigliosa bocca canora quel glande dal luccicore lampeggiante. Lucrezia, come un angelo dalla diabolica sapienza, percorse l’asta, pompò con le labbra carnose ogni centimetro di quel membro duro, aspirò nel cavo orale i testicoli, li avvolse nel tepore della saliva, gustandosi con gli occhi lo spettacolo di quei pugni forti che stringevano il tappeto per il piacere. Quando il pulsare frequente del cazzo di Matteo l’avvertì dell’approssimarsi dell’esplosione, Lucrezia si sollevò restando in piedi a guardarlo per pochissimi attimi, quelli sufficienti a che gli occhi dell’uomo si riempissero del desiderio di possesso del corpo femminile che li sovrastava. Mentre le mani del bravo maritino stringevano alla caviglia gli stivali, Lucrezia scostò lievemente la brasiliana, si chinò nuovamente su di lui, prese il membro gonfio con una mano e lo indirizzò in quella bocca di carne spalancata e umida, scivolandoci sopra centimetro dopo centimetro, sentendone ogni vena, ogni pressione sulle morbide pareti della sua fica. L’estasi disegnata sul viso di Matteo la guidò nel ritmo con il quale continuò ad impalarsi su quel cazzo fino a che un fiume caldo ed inarrestabile le risalì dentro, riempiendola di calore e producendole un orgasmo violento la cui rumorosità fu attutita dalla mano che l’uomo le tenne pressata sulla sua bocca carnosa mentre le assestava le ultime poderose spinte prima di spegnersi in lei. STOP “Questo filmino è il mio regalo di Natale per te Lucrezia, Buon Natale tesoro!” “Graziee … Matteo, davvero una gran bella sorpresa! Buon Natale anche a te!” Nella stanza ormai silenziosa di voci umane un osservatore attento avrebbe potuto notare che le serie luminose dell’Albero avevano inspiegabilmente intensificato la loro intermittenza.
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16 anni fa
lilliana,
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La mia amica ... non me l\'aspettavo
Ciao a tutti, è il seconto racconto che scrivo, ho pure messo l'annuncio qua su desiderya, che ringrazio per l'opportunita' che ci offre, per trovare ragazze che si divertano con sado soft, ma non è cosi semplice!
Comunque, mia moglie è partita 5 giorni fa per andare al mare, io ammalato sono restato a casa tutto solo, a parte la mamma che passava a vadere come stavo... ero soletto, giovedi mi chiama Francy, una mia cara amica, ora sposata con dei bimbi, mi dice che ha visto mia mamma e ha saputo che ero a casa da solo e che voleva passare a trovarmi, visto che il marito e i bimbi sono a sciare.
Io accetto, anche perchè a lei ho sempre raccontato tutte le mie cose piu' intime compreso le mie fantasie erotiche, sempre all'insaputo di mia moglie, ma con lei non è mai successo niente!
Verso le 5 di sera di giovedi suona il campanello, è lei, appena entra in casa anche se ho la febbre subito mi si ingrossa, cerco di rilassarmi, mi sdraio sul divano e mi copro, lei inizia a fare domande di rutin, mi fa il te' una spremuta, per finire a provarmi la febbre, ne ho 38e mezzo!
Subito mi chiede cosa sto' prendendo per curarmi, io rispondo tachipirina in compresse!
Non va bene mi dici, mi dice che torna subito, infatti dopo 10 minuti torna con un sacchetto della farmacia in mano!
Ora inizia il bello, mi chiede di girarmi e togliermi i pantaloni e mutande, io chiedo cosa vuole fare ma lei fa l'arrabbiata, cosi mi giro e faccio cio' che vuole!
Mi mette un goccio di sapone liquido sull' ano e poi mi infila una supposta!
A me è piaciuto molto infatti mi esce un ... che bello... lei a questo punto ride si alza e va dicendo ci si vede domani!
Infatti venerdi pom arriva ancora verso le 5, solite cose , te' quattro chiacchere e mi prova la febbre, non ne ho piu', mi chiede o meglio, mi ordina di andare a fare una doccia intanto che lei è li, cosi faccio, mi sento gia' nelle sue mani!
Finito la doccia vado in camera per vestirmi, me la trovo in parte al letto con un completino giallo e stivaletti neri in pelle, gli chiedo che vuole fare .... lei mi risponde che è una mia fantasia che gli ho scritto via e-mail!
Ok ! cosa devo fare?
Sdraiati! mi risponde.
Mi lega al letto a pamcia in su a mo di croce, tutto nudo, prende un piccolo fallo con delle cinghiette, penso ad uno strap on, invece..... dopo avermi lubrificato l'ano con il dito, me lo infila tutto nel culo, uau a me piace moltissimo!
Con le cinghiette me lo lega in vita cosi non esce piu', mi dice, infatti da li non si muoveva!
Poi si siede sopra la faccia, con le sue mutandine gia bagnate, mi faceva impazzire, un po' soffocavo ma un po' mi divertivo!
una mezzoretta di facesitting con lei con gli slip, poi se li è tolti ed ha continuato senza, fino a qaundo è venuita, mi sono accorto per le piccole spinte che la sua dolce patatina ha dato sulla mia lingua, Strabello!
Pensavo fosse finito il gioco, invece no!
Prende un profilattico e prova ad infilarmelo, purtroppo non ci riesce, vengo praticamente subito, si perchè tra l'altro sono uno di quelli sfiagti che soffre di eiaculazione precoce, a parte questo lai fa la parte della padrona arrabbiata, cosi mi fa bere tutto cio che è mi è uscito, tutta la mia sborra pian pèianino me la fatta ingerire!
Tutto questo sempre da legato!
Ora arriva il bello, non contenta del risultato, toglie il fallo piccolo, e ne prende uno un po' piu' grosso, e me lo infila di nuovo nel culo, dicendo che non sono stato bravo, io rispondo che da lei non me l'aspettavo, cosi per farmi stare zitto mi infila le sue mutandine in bocca!
A quel punto mi rieccito a manetta, lei prende il profilattico, me lo mette esi siede sopra ed inizia a cavalcarmi!
Uno spettacolo unico!!!
Ad un certo punto mi toglie le mutandine dalla bocca e mi infila le sue dita....... e, mentyre faceva tutto questo mi continuava a chiedere se mi piaceva!
Secondo voi?
Be si moltissimo, quando sono venuto per la seconda volta era appena venuta anche lei, un paio d'ore fantastiche ma non credo si ripetera' a meno che io non mi ammalero' quando mia moglie è via e in coincidenza a suo marito a sciare!
A pereso
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16 anni fa
straponbg,
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La mia biografia parte seconda
dopo che mario e angela erano partiti ,per un periodo di tempo non o avuto più rapporti per tanto tempo fino penso ai 16 anni e in questi anni mi masturbavo anche due volte al giorno da solo pensando sempre a loro infatti mi ero un po deperito e a quel punto i miei genitori avevano deciso di mandarmi in campagnia da certi parenti per passare le vaganze estive in modo che mi riprendessi dal deperimento che avevo ma solo io sapevo il motivo. arrivai a casa di mio zio aveva una casa molto grande tipo casale colognale e mi fu assegnata la mia camera che era vicino a i miei due cugini alberto e grazia di un paio di anni più grandi di me diciamo che erano dei sconosciuti per il semplce motivo che non ci siamo guasi mai freguentati pre il motivo che non andavamo mai a trovarli per motivi di distanza e di lavoro dei miei genitori. era un posto in campagnia molto isolato infatti si andava solo la domenica in paese che per arrivarci ci voleva circa due ore a piedi ma ci andavamo appunto la domenica con la macchina la mattina dopo aver accudito gli animali e si ritornava il pomeriggio presto. i miei cugini facevano del tutto a mettermi a mio agio mi portavano per l'azienda agricola a farmi visitare tuttosi scherzava sempre e devo dire che passando i giorni mi si levava dalla testa mario e angela e cosi fu dopo circa un mese avevo ripreso una vita normale e devo dire che era piacevole fare la vita di campagnia. una sera faceva un caldo bestiale e non riuscivo a dormire mi alzai dal letto e andai in cortile per prendere un poco di fresco e passando sotto la finestra di grazia sentii parlare sottovoce lei e mio cugino alberto per curiosita mi avvicinai per sentire cosa dicevano pensando che parlavano di me ma mi resi conto che non era cosi perche scorgevo che albeto diceva a grazia di prendelo in bocca mi misi meglio per vedere e il cazzo di alberto era gia duro e grazia lo stava masturbando per poi infilarselo tutto in bocca e cominio ad andare su e giu fino a che alberto non gli scrico tutta la sua sperma in bocca che grazia non la sputo ma la ingoio tutta. la mattina quando ci siamo rivisti io ero un po imbarazzato con loro e mi comportai per qualche giorno cosi e grazia che era la più intraprendente mi disse che cosa avevo e io gli risposi che avevo visto ciò che avevate fatto lei arrosi e disse di non dire niente ai loro genitori spiegandomi come volesse scusarsi che non cera nessun passatempo e non avevamo altro da fare infatti constatai anchio che era cosi abbituato nella citta. i giorni passavano normalmente quando una sera sentii dei rumori davanti alla porta della mia camera e vidi entrare grazia con alberto che venivano a sedersi sul letto e cominciammo a chiacchierare del più e del meno arrivando al discorso di quella sera e mi dissero se avevo avute delle esperienze mi facevo prometere di non dira a nessuno ciò che stavo per digli ma anche ricattandoli che se avessero parlato avrei raccontato di ciò che facevano loro, cosi raccontai tutto ciò che avevo fatto e vedevo nei loro occhi la libidine mentre narravo le mie esperienze che più andavo avanti e più si eccitavano e grazia incomincio a frugare in mezzo alle gambe di alberto tirado fuori il cazzo di alberto e con l'altra mano tiro fuori il mio cazzo e incomincio a masturbarli mentre io e mio cugino incominciammo a parpalla tutta lei si inginocchio e cominco aprenderli in bocca prima uno poi l'altro fino a quando non venni in bocca senza che se ne perdeva una goccia poi fu la volta alberto e grazia ingoio tutto. il giorno seguente alberto e grazia mi domandarono se prendendolo in culo avessi avuto dei dolori risposi di no per il semplice modivo che avevo avuto una preparazione prima e grazia disse se si godeva perche le loro marachelle si limitavono a qualche ditalino e bocchino tra di loro e non erano andati oltre perche grazia aveva paura di perdere la verginita e di rimanere incinta. ci ritrovammo in un magazzino degli attrezzi lontano dalla casa e li dissi a grazia di provare a prenderlo in fica ma si rifiuto ma disse che voleva provare a prenderlo in culo allora la feci mettere in ginocchio e per lubrificante trovai della vasellina etolica e la passai sull'ano e sul mio cazzo e incominciai a penetrarla come fece mario con me e con quache piccolo dolore entro trionfante tutto nel suo culu mentre alberto si masturbava vedendomi andare su e giu nel culo di grazia e quando stavo per venire tirai fuori il cazzo dal culo ma grazia si giro e lo fece venire in bocca in modo che non si perdeva una goccia, dopo domandai perche gli piacesse tanto ingoiare lo sperma e lei mi rispose che per non lasciare traccie di sporco aveva preso il gusto di indogliarlo e gli piaceva anche come gusto. ci ritrovammo spesso nel magazzino e a turno lo mattevamo in culo a grazia fino a quando dissi a d alberto che oggi lo facevamo differentemente e alberto accetto cosi mentre io lo metevo in culo a grazia albertolo meteva in culo a me non vi dico che e stato un piacere che avevo dimenticato che ssentivo che alberto stava per venire dissi di sborarmi dentro e io lo facevo dentro a grazia che godeva come non aveva provato prima. le vacanze erano arrivate alla fine e promisi di ritornare per dei fine settimana.
continua con perte terza
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16 anni fa
admin, 75
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Come è iniziato il mio esibizionismo
Si inizia coi parenti, qualche tempo fa mia cugina venne a dormire a casa mia, e la sera in camera mia iniziammo a parlare di prime esperienze, io 21 anni e lei 20, quando lei mi chiese se avevo delle foto da farle vedere sul pc. Io avevo un cd con circa 3000 foto e le iniziammo a vedere,io iniziai ad eccitarmi e gli chiesi se gli dava fastidio se lo cacciavo e mi segavo, lei disse no fai pure, iniziai a
segare i miei 19x5,5cm e lei guardava me e poi le foto, cercai di convincerla a masturbarsi, ma nn volle, la invitai a toccare il mio cazzo ma nn lo fece, solo che faceva molti bei commenti sul mio cazzo, solo una cosa ottenni, mi mostro le tette, dopo 30-35min di sega arrivò la sborrata più bella che abbia mai fatto, sporcai a terra e lei disse stanno qui i fazzoletti vai pure in bagno pulisco io. Da quel giorno nn ho avuto più occasione di continuare ma è stata una esp bellissima.
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16 anni fa
dandaniel06,
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Ultima visita: 5 mesi fa
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Prima esperienza esibizionista
Due anni nella vecchia residenza. Vivevo in un palazzo che all'ultimo piano non era abitato ed era l'unico da cui si riuscisse a vedere in camera mia. Vi si trasferì una famiglia, marito moglie e due figli piccoli. Lei una trentenne molto bella, non fisico mozzafiato ma naturale con due tette belle grosse e sedere bello grosso. Mi eccitava da morire, una mattina ero solo in casa mi sveglia presto erano le 8, apri le imposte in camera e la vidi passare avanti alla finestra che faceva i servizi, cosi decisi di mettermi nudo sul letto, da li lei riusciva a vedere tutto, cosi mi eccitai e avevo il cazzo duro, lei pensando ke non la vedessi passava e ripassava avanti alla finestra guardandomi, il giorno dopo feci la stessa cosa e la vidi toccarsi il seno. Ero eccitatissimo e iniziai a segarmi, e lei guardava
cercando di nn farsi vedere. Arrivai al punto di segarmi mentre lei mi vedeva e la salutavo sborrando, nn ho mai avuto l'occasione di fermarla e parlarci, lei ha cambiato dimora e anche io, è stata la cosa più eccitante avrei voluto di più. Mandatemi commenti e consigli o storie simili ciao Dandaniel
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16 anni fa
dandaniel06,
26
Ultima visita: 5 mesi fa
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Avevo la bocca piena n4
Le gambe mi tremavano e il sudore iniziava a scendere
tra le coscie.
La porta si aprì e io ero come una preda impaurita davanti
a lui impaurita perchè sola e non sapevo come comportarmi
lui si avvicinò a me e mi prese la testa delicatamente
con il palmo della mano e mispinse verso la sua bocca
io baciai con passine le sue labbra e succhiai la sua
lingua come fosse un piccolo pene.
Chiusi gli occhi e la sua lingua iniziò a rotearmi in bocca
penetrando fino in gola,la saliva bagnava le mie labbra
e il mio mento come fosse sperma caldo.
Ero eccitatissima e strusciavo il mio sesso sul suo gonfiore
bagnandomi sempre di più.
Mi prese le mani e sempre con la sua lingua infilata fino alle
tonsille le portò verso il suo sesso,non era grosso ma era molto
duro e arcuato e riempiva la mia mano in tutta la la sua lunghezza.
Iniziai a menarlo come fosse una pompa e mentre lui continuava a far
roteare la lingua nella mia bocca io mi strusciavo le coscie tra
loro provocando un piacere al mio basso ventre.
Mi estrasse la lingua dalla bocca e mi invitò ad inginocchiarmi sul
materassino ginnico e prendendo la mia testa fra le sue mani la portò ad imboccare la sua verga arcuata,la annusai e sentendo l'odore del
suo sesso mi eccitai e iniziai non a leccarlo ma a riempirmi del
suo sesso perchè era quello che volevo essere riempita e posseduta
sentirmi tra le braccia di un uomo che riempiva la mia femminilità.
Succhiavo avidamente quel pezzo di carne e più lo succhiavo più entrava in tensione con il suo sesso stretto fra le labbra iniziai a denudarmi e tolta la camicetta due dita afferrarono i miei piccoli capezzoli eretti e stretti nella sua morsa si eccitavano sempre di più
ormai ero pronta per essere penetrata non aspettavo altro il suo sesso era al massimo lo sentivo pulsare gonfio di umori nella mia bocca
e iniziavo a sentire qualche goccia scendermi in gola non resistetti
lo sfila dalla bocca e abbassandomi le mutandine mi girai e proponendogli di essere presa da dietro mi sdraia con la pancia sul cavalletto divaricai le gambe e chiusi gli occhi dio come lo volevo volevo sentirlo scendere nella mia vulva calda e bagnata.
Mi sentii afferrare i glutei dalle sue mani e allargandomi le chiappe
mi sentii insalivare lo sfintere e poi sentii la sua lingua
penetrare la mia fessurina sgocciolante non resistetti più e venni
con la sua lingua infilata nel mio sesso pensavo a questo punto
di ricevere il suo randello fino in fondo ma mi ero sbagliata
era destino che la mia intimità non venisse violata.
Le sue voglie erano ben altre sempre con gli occhi chiusi senza
vedere cosa faceva mi sentii scorrere un liquido tra il solco
delle natiche un dito iniziò ad esplorare il mio sfintere e rotenado
lo allargò quanto bastasse a essere profanato .
Quando sentii il suo glande appoggiarsi e spingere nel mio buco posteriore emisi un lamento strinsi i denti e trattenendo il fiato sentii il suo sesso entrare nel mio intestino ,spingeva il suo sesso curvo fino in fondo e quando la strada fu fatta io mi sentii aperta laceratae non sentivo più che usciva e entrava sentivo solo che ero piena di lui l'ano riceveva dei colpi incredibili e mi sembrava che si stesse rompendo, mentre due dita affondavano nelle mie carni vaginali.
Ormai ero montata nel culo e mi girava la testa
iniziaia spingere anche io verso di lui facendolo sprofondare dentro
di me ,sudavamo la sua lingua percorreva il mio collo e le mie orecchie
persi completamente il controllo e mi ricordo che venni ancora mentre lui mi riempiva la pancia del suo seme caldo che facilitava ancora di più
la penetrazione sempre supina sfilò il suo dardo dal mio culo e iniziò a pulirmi con un fazzolettino chidendomi se mi era piaciuto.
Cosa dire ormai il mio orfizio aveva preso una dimensione diversa
si era allargato a dismisura e non sentivo nemmeno più scendere il suo seme che mi colava tra le gambe mi faceva male ma una volta ripulita la sua lingua medicò le mie ferite facendomi chiudere gli occhi ancora.
Avevo sofferto,avevo goduto, e mi sentivo una donna ma rimasi
con la voglia di sentire un grosso pene che mi facesse godere
sbattendo il mio sesso riempiendolo di sperma caldo.
baci jenny
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16 anni fa
jenny69,
39
Ultima visita: 14 anni fa