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Sogno erotico
salve..mi chiamo mena ..sono la lei di una coppia di caserta...ho un sogno erotico nel cassetto...a chi lo scopre..andrà un premio speciale..un bacio a tutti...
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17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
La prima volta in quattro
Dopo tantissimi contatti,non andati a buon fine, perchè tutti chiedevano le foto, ed noi per riservatezza non mettiamo, siamo entrati in contatto con una simpatica coppia di Roma,che come noi aveva voglia solo di trasgredire.
Dopo 2 -3 telefonate da entrambi le parti, e di comune accordo dopo la conoscenza, se c'era feeling avremmo fatto sesso, altrimenti avremmo preso solo un caffe.All'appuntamento sono arrivati in orario, e gia questo è indice di serietà,Lui era grosso di statura, un po in carne, ma simpatico e riservato, lei piccolina ma un bel fisico,tutta abbronzata,dopo la presentazione, senza prendere nemmeno un caffe, abbiamo deciso di andare in casa, devo essere sincera nel primo momento c'era un po di imparazzo, e nessuno sapeva cosa dire,A quel punto il mio lui ha preso l'iniziativa di avvicinarsi a lei gli si è messo dietro ed ha incominciato ad accarezzarla,a quel punto mi sono avvicinata anche io, ed mentre l'altro lui guardava e si eccitava io ho inizziato a baciare lei, mentre il mio lui da dietro inizziava a spogliarla,donna di 46 anni sinceramente con un bel corpo e sopratutto con un bel culo,inizziava ad eccitarsi,il mio lui la baciava dietro ed io davanti,ciucciavo i suoi duri capezzoli,mentre lei con le dita mi sgrillettava il clitolide, a quel punto si è avvicinato il suo uomo gia tutto svestito si è avvicinato a me ed mi ha incominciato a far sentire il suo cazzo gia duro, con il suo cazzo in mano che io tiravo come un cane a guinzaglio ci siamo sdraiati sul letto e dopo tantissimo 69 ha voluto che io mi mettessi sopra di lui essendo io minuta e lui molto grosso a quel punto si è avvicinata la sua lei con il cazzo del mio lui in mano, ed inchinandosi su di me leccava il mio buchetto ed contemporaneamente leccava i coglioni del suo lui, mentre ha voluto che il mio lui non la scopasse, ma voleva essere solo inculata, ed così è stato, ed lei godeva in un modo pazzesco con il mio lui che l'inculava con forza e determinazione, a qual punto sentirla godere in quel modo mi eccitava tantissimo tanto che mi sono messa sotto di lei a leccargli tutti i suoi umori, mentre il lui di lei mi scopava fino a sentirlo espodere dentro di me, mentre contemporaneamente leccavo tutti gli umori di lei che sbrodolava in continuazzione, eravamo stremati ma continuavamo fino al godimente del mio lui con un grido di piacere da parte di lei inondata dalla sborra, che vedendola goggiolare da quel bel culo di lei mi sono messa a leccargliela tutta, ed lei compiaciuta si è avvicinata alla mia bocca ed ci siamo baciati appassionatamente, abbiamo fatto sesso solo una volta ma fatto veramente bene, tutto il gioco è durato quasi due ore ma alla fine eravamo veramente esausti ma contenti dell'orgasmo reciprogo, con educazione con simpatia non volgare da entrambi le parti.Tutto qui sicuramente con questa coppia ci saranno altri incontri, ma quello che voglio dire, che non c'è bisogno di foto di cam, quando si ha voglia e piacere di trasgredire, non cè foto che tenga, l'importante che ognuno è consapevole dei propi ruoli Cia Fausta
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17 anni fa
fausta, 50/50
Ultima visita: 9 anni fa -
da tony la terra dei sogni
La Terra dei Sogni - Un giorno un angelo mi disse: vieni ti farò vedere la terra dei sogni era sopra ad una soffice nuvola Intorno circondata da un incantevole giardino. pieno di fiori ed alberi, piu in là Una cascata di limpida acqua Dove il rumore intonava dolci melodie, Un cielo limpido e sereno Nell'imbrunire si accendevano piccole stelle brillanti come diamanti. La luna come una perla tondeggiava intorno a loro Una lunga spiaggia le faceva da sfondo Con piccole onde schiumose Il tutto era irreale Ma l'angelo mi disse : Questa è la magia dell'amore dove tutto è possibile Anche le cose irreali diventano realtà
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17 anni fa
tony, 42
Ultima visita: 17 anni fa -
Visita medica
Hai mai pensato di andare da una dermatologa inventandoti una inesistente comparsa di bollicine tra l'ano ed il pene? Solo all'idea di poter mostrare il mio uccello duro alla dottoressa mi eccito come un porcello. Scappucciarlo per mostrarle la rosea cappella della quale inventarsi un dolore sulla punta e aspettare la sua mano che lo prende per guardare e capire la patologia che lo affligge. Distendersi sul lettino a gambe aperte e mostrare il depilato ano accusando pruriti interni. Beh io ho girato diverse sale d'aspetto e con una giovane dottoressa della ASL che ha mostrato subito interesse nell'effettuare
una accurata ed approfondita visita sono arrivato a sborrarle in mano tra il suo imbarazzo e la mia massima soddisfazione.
Tutto nasce da un reale cilclo di fisioterapia al quale fù sottoposto il mio ginocchio qualche anno fa. Al primo appuntamento mi presentai con non poco timore che ben presto si trasformò in piacevole sensazione alla vista della terapista bella e giovane che di lì a poco mi avrebbe dovuto effettuare la manipolazione. Dopo i classici convenevoli mi fece mettere in mutande e dopo avermi invitato a stendermi sul lettino, a pancia in giù, cominciò a frizionare il quadricipite usando un fresco e profumato olio utilizzato sopratutto per far scorrere le mani. In un primo momento mi concentrai sugli esercizi ma dopo poco avvertii che il massaggio stava producendo effetti benefici non solo alla gamba ma stava provvocando anche una
veloce erezione tanto che fui costretto a riaddrizzarmi il cazzo diventato grosso e duro che fino a quel momento era rimasto
annodato nel boxer. Superato il primo attimo di vergogna mi resi conto che la situazione cominciava a piacermi ma non feci in tempo ad abituarmi che la terapia si spostò su esercizi e piegamenti che spezzarono l'atmosfera sognante del massaggio e mi
"ridimensionarono" salvandomi da una figuraccia appunto...del cazzo! In questa maniera terminai la prima seduta.
Tornato a casa mi spogliai per farmi una doccia e sotto l'acqua tiepida, ripensando alla mia prima seduta con quel tocco di terapista, il cazzo mi venne subito duro e immaginando le sue mani sul mio corpo cominciai a masturbarmi fino a sborrare.
Al secondo appuntamento mi presentai con un boxer in fibra attillatissimo che lasciava intravedere la forma anche a cazzo
moscio. Una volta spogliato mi invitò a salire sul lettino ed a mettermi a pancia in giù. Ben presto cominciò il previsto massaggio di riscaldamento in seguito al quale il mio cazzo lievitò con il mio massimo piacere. Stavo godendomi il massaggio quando ad un certo punto mi ordinò di girarmi a pancia in sù. Non avevo previsto questo cambiamento di procedura e quindi mi rigirai mostrando il cazzo necessariamente messo di traverso per non farlo fuoriuscire dal bordo superiore del boxer. La forma era netta ed evidente e la terapista come se nulla fosse accaduto partì con il suo massaggio anteriore che dal ginocchio arrivava fino all'inquine. Ero troppo eccitato e lei usava un olio profumato per far scivolre le mani che aumentò la mia eccitazione. Lei capì la situazione e invece di insistere sul ginocchio insistette sull'inquine passando la punta delle dita fino a sfiorare la parte bassa e interna del boxer. Io la guardavo e quando il mio sguardo incrociò il suo non resistetti e bloccandole la mano la portai sul cazzo che lei afferrò senza abbassare il boxer. Le mie mani erano sulla sua e la sua era sul mio cazzo. Continuavo a guardarla negli occhi e mentre guidavo la sua mano su e giù lungo il mio cazzo lei mi
sorrideva. Poi fece una cosa che non mi sarei mai aspettato. Infilò l'altra mano sotto il mio sedere e con le dita andò a cercare il buco del culo massaggiandolo con la mano sopra il boxer e piano piano infilando le dita in profondità mi costrinse ad inarcare la schiena. Era piegata verso di me e dalla canottiera bianca molto scollata vedevo i capezzoli del suo seno che erano diventati turgidi e duri. Insieme continuammo a tenere le mani sul cazzo che agitavamo freneticamente tenendolo rigorosamente dentro il boxer mentre sentivo le dita che picchiavano sull'ano con movimenti circolari e profondi. Non resistetti molto, avvertivo una sensazione nuova e sconosciuta e senza più controllo strinsi con decisione la sua mano e
premendola con forza sul mio cazzo sborrai nel boxer riempendoci di sperma le mani che trapassando il tessuto ci bagnò le dita e non solo. Ci guardammo ancora negli occhi e lei ridendo mi disse:" ora possiamo cominciare la terapia?". Io sorridendo acconsentii e la seduta andò avanti. Da allora mi diverto ad eccitarmi in ambulatori medici dove posso spogliarmi e mostrare il mio cazzo all'ignara dottoressa
cercando di provvocare l'imbarazzo oppure trovare il consenso e la complicità a partecipare a questo mio gioco, invitando ed
aiutando la dottoressa a toccarmi le zone che mi procurano intense scariche di piacere. Sono certo che nell'immaginario della
dottoressa che visita il proprio paziente sicuramente esiste quel pizzico di curiosità che a volte vorebbe "guardare oltre".
Chissà quante dottoresse vorrebbero avere un paziente come me al quale poter dire con un pizzico di eccitazione la fatidica frase "si spogli e abbassi le mutande.
Mi piacerebbe avere uno scambio di vedute, senza inibizioni o falsi pudori al riguardo in maniera particolare con dermatologhe, terapiste o sessuologhe con le quali poter confrontare opinioni ed esperienze e mettere a nudo questo bizzarro e intrigante argomento.
Sono sicuro che le adesioni non mancheranno perchè sicuramente siete davvero in tante ad avere la mia stessa inclinazione e sin da ora ringrazio tutte coloro che mi contatteranno.
Skorpione40
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17 anni fa
skorpione40, 49
Ultima visita: 2 anni fa -
Il peso di un preservativo
spesso mi capita di incontrare ragazze della chat, dopo un mese che ci siamo sentiti per telefono ho deciso di incontrare valentina, una che gia per telefono mi aveva fatto capire che idee chiare avesse a proposito di sesso, cosi approfittando della piccola crisi con mia moglie ho accettato, lei ha puntualizzato che dovevo portare il preservativo ma di tutta risposta gli ho detto che non l ho mai usato perche non mi piace, cosi lei ha accettato suo malgrado questa mia scelta, all incontro abbiamo iniziato a parlare del piu e del meno e cominciando pian piano a spogliarci mi gela dicendomi che aveva provveduto lei a portarmelo, lo aveva chiesto al ragazzo di una sua amica, minacciando di farmi rimanere in bianco mi ha costretto a metterlo, ero eccitato dal pomeriggio per questo incontro, lei una tipa carina piccolina e con un viso corpo di una ragazzina benche abbia 31 anni, dopo averla avvisata in precedenza che i miei rapporti non sono precoci e che l avrei fatta sudare prima che arrivassi all orgasmo abbiamo iniziato, avevo il cazzo durissimo e lei una fichetta strettissima e dato che spesso le mie amanti sono donne gia con figli lascio a voi immaginare che goduria poterla penetrare al massimo dell eccitazione, ma purtroppo l effetto è durato poco per via di quel maledetto preservativo che mi ha allungato oltremodo l orgasmo, e cosi dopo averla fatta venire per tre volte ho deciso di farmelo prendere in bocca, risultato una frana, stanco per le sue paure quantomeno giustificate mi ha concesso per un po di penetrarla senza preservativo ma al momento che sentiva il cazzo diventare duro per l arrivo dell orgasmo me lo ha tirato fuori, fatto questo mi sono rivestito e ce ne siamo andati con la promessa che all pèrossimo incontro mi faceva evitare di metterlo, e cosi è stato, l altra sera ci siamo rivisti e finalmente abbiamo goduto in due, ciao e alla prossima
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17 anni fa
il3principe3piangente,
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Ultima visita: 16 anni fa
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Lido di dante, uno degli ultimi paradisi
Attendevo da settimane di poter trascorrere un week end di trasgressione sulla spiaggia "bollente" di Lido di Dante.
Ci eravamo già stati, anni fa e, in quell’ occasione, Anna si era dimostrata, per la prima volta, molto disponibile ed aperta a nuove esperienze.
Purtroppo il tempo ci tradiva. A momenti il cielo era tutto sereno e poco dopo sembrava che arrivasse un gran temporale.
Comunque ormai eravamo lì e pertanto decidemmo di lasciare l'ombrellone in macchina e dirigerci verso la spiaggia libera.
Era venerdì. Non c'era tanta gente, ma già in lontananza si capiva che qualche coppia come noi era lì: si notavano infatti, in fondo alla spiaggia e tra le dune, piccoli gruppi di persone che all'apparenza non facevano nulla, anche se erano tutti con lo sguardo rivolto verso punti ben precisi. Avvicinandoci il "mistero" si chiariva: buona parte di loro aveva in mano il proprio mattarello e se lo stava menando, osservando coppie nude...
Mi eccitava l'idea di poter mostrare anche la mia Anna.
Vedendo come sorrideva e dai discorsi volutamente banali che faceva, mi accorsi che pure lei aveva in mente qualcosa.
Trovammo un posto che ci sembrava ad hoc: nessuna famigliola attorno e poca gente in giro.
Falsamente pudica Anna si mise in monokini e, in ginocchio, ma ben eretta e con i suoi piccoli turgidi seni ben in vista, prese il telefono per chiamare casa.
Io mi spogliai e mi sdraiai.
Poco dopo, sorridendo, pure lei era al mio fianco, nuda, con il monte di Venere che appariva nella sua più eccitante bellezza: peloso, ma debitamente ridotto e curato. Si era depilata il giorno prima a mia insaputa.
Presto la gente attorno a noi aumentò: curiosi che passavano a guardare chi fossimo, esibizionisti che si posizionavano nella speranza di una qualche compensa visiva...
Anna si era già ben incremata prima di venire in spiaggia. Io no. Le chiesi pertanto di ungermi lei.
I suoi massaggi sono sempre stati adorabili. Quel giorno più di altri, per la particolare situazione in cui ci trovavamo.
Mi girai a pancia in giù e lei percorse tutto il mio corpo con le sue adorate mani. Poi mi chiese di girarmi, per incremarmi la parte anteriore del corpo.
Iniziò dalle gambe e meticolosamente e altrettanto dolcemente salì, sempre più verso il mio pisello che si induriva al solo pensiero, come del resto anche quello degli spettatori attorno a noi: loro si segavano; io mi indurivo solamente a sentire le sue dolci mani su di me.
Il suo sguardo andò verso il mio membro. Sorrise e, con uno sguardo da troietta sussurrò: bello, ma mi sa che ce ne sono di migliori attorno a noi.
Io mi considero un normodotato, capace di soddisfare la mia lei, ma obiettivamente c'era chi, sia per diametro che per lunghezza, mi batteva e di tanto. Verosimilmente, se tutto è in proporzione, mi venne immediato pensare che, con loro, Anna sarebbe stata molto ma molto più appagata.
Soprattutto un giovane ragazzo nordafricano (penso tunisino o marocchino) che teneva tra le mani una bestia di tutto rispetto e sorrideva guardando, all'apparenza, nel vuoto.
Fortuna che è troppo brutto di viso, pensai; non potrà mai essere un mio avversario in amore o comunque uno a cui Anna concederebbe il proprio corpo, se non di notte e al buio più profondo. Sorrisi tra me e me al mio pensiero.
In effetti avevo ragione. Gli occhi di Anna, dopo aver goduto delle abbondanti dimensioni e dell’esibizionismo del nordafricano, lo abbandonarono per scorrere altrove, guardando impudicamente persone più mature e, forse per questo, anche più smaliziate. Erano persone normalissime che si stavano eccitando per lei.
Glie lo feci notare, sussurrandole che, magari, tra di loro, c’era il banconiere del supermercato o del suo macellaio di fiducia. Mi sorrise, impudica più che mai.
Trascorso un attimo, si mise a cavalcioni sopra di me e iniziò ad incremarmi il petto, facendomi sentire il suo pelo intimo a contatto del mio, pube contro pube, il mio uccello sempre più di marmo.
Circa una decina di guardoni erano ormai in azione...
Compiuta la sua opera di incrematura, soddisfatta, Anna si sdraiò sul suo telo, prona, gambe leggermente e maliziosamente divaricate, iniziando a leggere un libro, con falso fare intellettuale.
Andiamo a fare un bagno? le proposi approfittando del sole che era tornato a scaldare la spiaggia.
Vai a sentire come è l'acqua, fu la risposta sua, che però suonava più come un invito a provare a lasciarla da sola per vedere cosa sarebbe successo.
Sorrisi e andai, indugiando volontariamente in riva al mare, sbirciando di tanto in tanto.
Come si suol dire, tutti leoni a parole, ma nessuno che osasse fare avances, tranne un ragazzo trentenne, muscoloso e ben dotato che, sdraiatosi a due metri da Anna, si toccava mettendo in bella mostra la sua grossa cappella.
Tornai facendo finta di nulla, sdraiandomi nuovamente a fianco della porcellina o troia che dir si voglia la quale, dopo poco, mi chiese di poter essere incremata pure lei.
Aspetta, le risposi e, rivolgendomi al ragazzo segaiolo, gli chiesi se avesse avuto piacere a farlo lui per me al fine di non ungermi le mani che avevo appena sciacquato in acqua.
Non se lo fece ripetere e, accovacciandosi ai piedi di Anna, con gran maestria, partendo dalle dita e lentamente risalendo, incremò e massaggiò con estrema perizia la mia micina (o troietta che dir si voglia), centimetro per centimetro, senza dimenticare nessuna parte del suo corpo, ma poi soffermandosi sulle parti più intime, allargandole le cosce per osservarla meglio e dilatando poi leggermente le grandi e le piccole labbra, per penetrarla prima con il medio e, dopo poco, quando la ritenne “pronta”, con indice, medio e anulare tutti e tre assieme.
Lui sempre ai suoi piedi. Anna con le gambe divaricate, ormai visibilmente umida.
Notai che il piede destro di Anna, inizialmente appoggiato alla gamba del fortunato, lentamente era poi scivolato fino al suo grosso membro, accarezzandolo, scappellandologlielo e menandoglielo: praticamente una sega fatta col suo piedino...
Feci presente che avevo chiesto solo di incremarmi Anna, non altro e che mi sentivo un po’ escluso. Entrambi sorrisero.
Anna mi propose, allora, di incremarle io i suoi dolci, piccoli, sodi seni. Obbedii...
Fu così che ci trovammo, lei sdraiata, con la testa appoggiata sulla coscia della mia gamba destra. Io dietro a lei. Lui ai suoi piedi.
Ognuno eccitato per la situazione che si era creata.
Il massimo fu quando, girandosi verso il mio pene, Anna iniziò prima a baciarlo dolcemente, poi a succhiarlo sempre più avidamente.
Ormai stavo per venire, ma quando Anna fu ben sicura che entrambi fossimo molto eccitati, resasi conto che lì non si sarebbe potuto andare oltre, da gran maialina tutto d'un tratto si girò, mostrando il suo bel culetto, prendendosi nuovamente il libro e dicendo semplicemente: la festa è finita; ora desidero leggere un po'.
Il fortunato amico, rassegnato, ma al contempo soddisfatto, mi lasciò il suo telefono e contatto... Chissà se capiterà ancora...
Tutt' attorno la folla di guardoni, che aveva raggiunto una quindicina di persone, poco per volta si diradò, rimanendo lì solo gli ultimi 5-6 irriducibili speranzosi.
Anna per quel giorno aveva dato a sufficienza. Ora voleva solo abbronzarsi, ma il tempo tornava a girare al peggio.
Un temporale in arrivo, dopo poco, ci fece scappare e decidere che era meglio ripartire per Milano.
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17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
La mia prima volta con livine
Una sera stavo chatando dalla camera dell'albergo a Rimini.Ho chiamato una ragazza ci siamo messi a parlare e decidemmo di incontrarci, ci siamo dati appuntamento visto che pure lei era a Rimini
Sono arrivato puntuale all’appuntamento difronte al Grand'Hotel sul lungo mare bagno 7 , li davanti c'è il bar del circolo del Tennis entro dentro il locale sono entrato con un emozione e il cuore a duemila ed eccola seduta 1.90 occhi verdi capelli lunghi castani
Una quarta di seno un culo da far invidia e tutti la guardavano...è la ragazza più bella che abbia mai visto mi dicevo
La raggiungo con timidezza la saluto
"Ciao Livine"
"Ciao Mario é o it toda direito?"
lei si alza e mi saluta capisco che è brasiliana, prendiamo un aperitivo e cominciamo a parlare della mia vita e della sua più parlavo con lei e piu mi piaceva mi sentivo attratto per la sua femminilità decidiamo di andare a fare una passeggiata lungo mare ad certo punto mi faccio coraggio e le prendo la mano, la stringo e la bacio.
Lei si ferma mi guarda e mi regala un bacio lungo e appassionato la sua lingua entra dentro la mia bocca ed io altrettanto nella sua, mi chiese se volevo andare a casa sua io non esitai arrivammo a casa sua e mi offrì da bere ed ricominciamo a baciarci...mi prese per mano e mi portò in camera da letto, si avvicinò e mi fece sdraiare sul letto e comincio a slacciarmi i pantaloni e cominciò a baciare il mio membro e poi piano piano cominciò a prenderlo...Tutto in bocca dalla punta alle palle e leccava la cappella tutta intorno poi la presi e la tirai su verso di me... Cominciai a toglierli la camicia... il reggiseno che fece uscire un seno sodo e grande una quarta piena con due capezzoli stupendi e due areole grandi e invitanti... Li succhiai sino a finirli poi scesi verso il suo l’inguine...aveva un fisico da paura con gli addominali scolpiti melgio di un'atleta....arrivai all'inguine, cominciai a sfilargli le mutandine...un perizoma da urlo in pizzo rosso ma trovai una sorpresa inaspettata al posto di una fica... trovai trovai un grosso cazzo...sono rimasto stupito lei se ne accorse...mi strinse chiedendomi scusa.... ma ero troppo eccitato per smettere e cominciai a menarglielo ed in pochi secondi è diventato il doppio duro e nodoso 20 cm di cazzo. Lei era in estasi mi chiese se volevo provare a succhiarglielo come aveva fatto lei prima... Mi aveva stregato, non sarei riuscito a dirgli di no appoggiai le labbra sulla sua cappella e iniziai a baciarlo e piano lo feci scivolare dentro la mia bocca era duro ed una sensazione mai provata sentire quel cazzo nella mia bocca mi faceva sentire strano ma eccitato ero succube di lei, mi piaceva quella sensazione e comincia a succhiarlo con avidità tanto che lei mi disse di fare piu piano perché senno sarebbe venuta. Allora rallentai lei volle cambiare posizione e ci mettemmo comodi per fare un bellissimo 69 da urlo ad un certo punto lei scarico il suo seme contro il mio viso....avevo il muso inondato, il sapore, l'odore...non avevo mai provatouna cosa del genere....la sborra aveva un sapore agrodolce... lei mi obbligo ad inghiottire il suo seme affondando il suo cazzo dentro la mia bocca...era in estasi mi guardo e mi bacio in bocca...era veramente pazza non sapevo più dove eravamo e il snostro desiderio era alle stelle...non sapevo più dove mi avrebbe portato la nottata...Ricomincio di nuovo a leccarmi il cazzo lo bagnò bene con la sua saliva e si girò per mettersi a pecorina obbligandolmi a leccarle la rosellina del suo culetto sodo...obbediiie questo mi eccitò creandomi un'erezione da paura...quindi appoggiai il mio cazzo sul suo bucchetto e spinsi piano...piano sentivo che entrava senza troppa resistenza e allora spinsi sempre piu... affondo... era bellissimo sentivo il suo calore sul mio cazzo era stupendo nel frattempo gli era tornato duro glielo ho preso in mano era durissimo. Lei si tolse dalla posizione e mi fece sdraiare a pancia sotto...Io non capivo cosa volesse fare ma ad un certo punto sentii che leccava il mio buco del culo era bellissimo ma ancora non capivo cosa volesse fare quando si alzo e mi appoggio il suo cazzo sul mio buco del culo ancora vergine e senti spingere provai a sottrarmi ma lei mi blocco e spinse il suo cazzo sempre piu affondo senti un dolore intenso ma poi svanì e dico la verita mi e piaciuto lei mi pompò prima piano e poi forte e poi piano ed io mugolavo dal piacere un piacere mai provato in vita mia...Lei mi pompo per un bel po’ prima di venire ancora...sentii un'onda di calore che mi pervase le viscere...in quell'istante godetti come non mai pure io...estasiata mi fece un bellissimo pompino e scaricai nella sua bocca...La mattina ci siamo svegliati e abbiamo rifatto sesso prima che io tornassi in albergo per riprendere il mio giro da agente di commercio...da allora quando torno dai miei clienti, Livine è sempre li che mi aspetta...
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17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
Il fuoco della passione.. i parte
E il demonio è arrivato,
con il suo aspetto signorile e da vero Padrone dell'oscurità ha affondato le sue lame taglienti nella mia carne, nell'anima e nella mente.. Un appuntamento deciso in pochi attimi, che ha cambiato il corso della mia vita, aprendo ai miei occhi orizzonti nuovi e inesplorati di passioni forti e autentiche..Tinte accese e profumi estasianti.. Momenti indimenticabili che disegnano nella mente mosaici antichi e preziosi.. Già dal pomeriggio ero presa dalla frenesia di questo incontro.. In fibrillazione, quasi in apnea per l'emozione.. Al lavoro mi concentro su ciò che faccio com'è mia abitudine, ma il pensiero di lui mi da scariche di adrenalina pura, vampe di calore quando penso alle sue mani, alla sua bocca, alla sua pelle calda, che dipingono sul mio volto rossori improvvisi e violenti, tanto da sentirmi talvolta osservata e per questo imbarazzata.. Una volta a casa, inizio a prepararmi..Detergere il corpo e renderlo liscio e morbido con sottile strato di crema..Avvolgere la pelle di un lievissimo profumo che non copra il mio odore di femmina.. E' un culto accompagnato da gesti lenti e sapienti, come le mani che tra poco accarezzeranno la mia pelle.. Indosso reggicalze nero di un pizzo sobrio ed elegante, calze velate e perizoma nero con un piccolo Svarosky che raffigura una libellula.. So che l'umido tra le cosce che lui sentirà e annuserà dopo lo faranno impazzire..E so che come ogni volta, mi sorprenderà con doni e gesti di vera pasione.. Reggiseno con coppe che accolgono morbide i seni generosi e con una sottile fascia definita da piccoli strass, che cinge il collo, sollevando ancor di più la rotondità delle tette .. Vesto un paio di pantaloni anch'essi neri, eleganti e morbidi con un top che lascia nude le spalle e con una profonda scollatura che scopre un decoltè curato e invitante.. La giacca stretta in vita di raso nero, copre lo spettacolo agli occhi dei molti e scoprirà agli occhi del mio uomo selvaggio e gentile il Paradiso dell'Inferno in cui mi trascina tutte le volte che stiamo insieme.. Scarpe con tacco alto, ma non vertiginoso completano il tutto, slanciando ancor di più le gambe lunghe e le cosce tornite.. Una goccia appena del mio Narciso e sono pronta.. L'attesa estenuante del suo arrivo e finalmente la sua telefonata.. Sono arrivato.. E qui, a pochi metri da me..Scendo le scale, una lieve sudorazione imperla la fronte e le mani quasi tremano.. L'umido che sento tra le cosce è indice dell'eccitazione che mi rende fremente e luminosa.. Scorgo la sua figura a me tanto cara tra la gente e gli vado incontro felice, certa che sarà un'altro momento di fuoco e di passione.. Ciò che sopra e di seguito nella seconda parte sarà descritto è quello che nella realtà è accaduto grazie ad casuale e inaspettato contatto su Desiderya.. Chi leggerà mi auguro lo faccia con il giusto spirito, certa che tra le righe saprete leggere la passione e l'erotismo che un Demonio di maschio, ha saputo scatenare..
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17 anni fa
fuoco69248878,
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Ultima visita: 17 anni fa
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Ho chiuso gli occhi
E ho immaginato, di essere lì con te... guardarti negli occhi, darti una leggera, delicata carezza sul viso... scendere sul collo e appoggiarci sopra una mano.. grande, calda... avvicinare le tue labbra alle mie e darti un dolce e delicato bacio... breve, intenso, strappandoti un dolce sorriso da quelle labbra, limpide e deliziose....e poi proseguire quel bacio, mentre le mie mani scivolano sulla tua schiena, su quella camicetta bianca, stretta che modella il tuo corpo e costringe i tuoi seni in una comoda stretta...e scivolarci sopra... trovare il tuo reggiseno e sganciarlo da sopra la camicia... strappandoti un sospiro e una piccola risata... girare attorno al tuo corpo.. .dandoti delicati baci sul collo, su quel piccolo segno viola che ti ho lasciato... chiedendoti scusa... e mordicchiarti delicatamente, ancora una volta, per rinvigorire quel segno che quando, lo guarderai, ti ricorderà il nostro week end...
avvolgerti in un caldo abbraccio, con le mie mani che impazzite vagano sul tuo corpo e ti strappano gemiti e sorrisi... con la mia lingua che con passione bacia il tuo collo, le spalle...le tue labbra, e si perde nella tua saliva, amandone il sapore...La mano corre... corre e si intrufola sotto i vestiti... scivola e cerca il reggiseno... ne segue l'elastico e lo percorre lentamente, in tutta la sua lunghezza... e poi mi infilo dentro.. cercando e afferrando delicatamente un tuo capezzolo... e ti guardo negli occhi... cercando i tuoi desideri... li percepisco.. in un attimo, in un lampo dei tuoi occhi vedo e li approvo... stringo dolcemente.. un poco più forte e ti strappo un sospiro... li lascio e quasi ansioso...ti sbottono quei delicati pantaloni rossi... mi inginocchio davanti a te... e ti guardo... con la camicetta bianca.... il reggiseno nero che si intravedeva appena... slacciato che lascia liberi i tuoi seni... e quegli slip neri, che prendo a baciare... fino ad arrivare al tuo monte di venere... ti guardo negli occhi... e prendo a mordicchiarlo da sopra la stoffa... i tuoi gemiti e le tue risate mi eccitano..... e mi invitano a continuare...bacio, bacio, bacio, e incomincio ad abbassarti quegli slip... ti guardo, sei già ormai bagnata dei tuoi gustosi succhi... ti faccio girare e bacio il tuo splendido fondoschiena... infilo un dito, l'indice, tra le tue natiche e scivolo, dall'alto verso il basso per farti venire un brivido... e ottengo il risultato sperato... divarichi leggermente le gambe e lasci che il mio pollice entri dentro di te.. ti appoggi al muro mentre il pollice ti stuzzica e il resto della mano ti avvolge le labbra... e stuzzica il clitoride...non passa molto che ti sento godere... sento i tuoi umori che bagnano le mie dita... con un sorriso scivolo fuori da te... assaporo il tuo sapore... e ti sorreggo... perché le tue gambe quasi non ti reggono... appagata.. ti accompagno a letto... ti abbraccio dolcemente... proteggendoti dal resto del mondo... e ti riempio di baci... mentre finisco di spogliarti... e infilarti quel bellissimo pigiama...
Mi sdraio al tuo fianco.. e ti guardo... quel sorriso stupendo che hai dopo ogni orgasmo... che mi rende consapevole del potere delle mie mani... che mi rende consapevole del piacere che ti dono... che amo darti e regalarti...e in un momento stupendo, che spero infinito... poso un delicato bacio sulle tue labbra... e ti abbraccio, appoggiando la tua testa sul mio petto... e così ti addormenti... con le mie mani che ti coccolano... e la mia voce che spreca dolci parole per le tue orecchie...
E ogni notte... chiudo gli occhi... e penso ancora a quel bellissimo sorriso... che allieta i miei pensieri... mi riempie il cuore... e disseta il mio desiderio di vederti... fino al nostro prossimo incontro...
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1
17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
Coppia straordinaria
La trasgressione , se non ci fosse bisognerebbe inventarla, per non parlare di internet che in questi ultimi anni mette in contatto tanta gente che vuole conoscere i propri limiti sessuali proponendosi in tutte le salse.
Io , per essere aggiornato alle nuove ( non tanto ) tendenze , mi sono proposto come singolo, tendente al bsx , nei vari siti di annunci a scopo sessuale.
Di proposte ne ho avute parecchie , ma ha parte chi non sa leggere gli annunci ( cerco solo coppie ) ho avuto molti contatti da parte di uomini che cercavano singoli bsx o di coppie che prima di incontrarti avevano bisogno di svariate e-mail per poi essere sembre indecisi sul da farsi.
Fra i tanti contatti , però, c'è sempre quello serio, mirato , senza mezzi termini, quello che magari ti lascia un po titubante per la rapidità dell'eventuale incontro. Bene sono stato contattato da una coppia non ever green, non avevano foto, quindi o ti fidi o lasci perdere.
Abbiamo fissato un'appuntamento, primo impatto lui un signore distinto , scherzoso, lei un tipino dalle forme ( considerato l'età ) molto apprezzabili, simpatica.
Abbiamo raggiunto l'alcova della trasgressione e dopo solo pochi minuti entrambi mi succhiavamo il cazzo, lui ingoiava la cappella in modo vigoroso , lei massaggiava e leccava più sotto.
Dopo che il mio cazzo ha raggiunto un'ottima erezione lui mi ha fatto distendere sul letto a spalle in giù ed ha acconpagnato lei , masturbandola sia nella figa che nel culo , sul mio cazzo ; prima che entrasse nella figa ha insalivato la cappella con la lingua in modo da far scivolare e facilitare la penetrazione, (credo perchè gli piacesse la mia cappella). La figa era un lago di umori caldi, era bagnatissima, ho cominciato a stantuffare mentre le succhiavo le tette ( belle grosse ), lui continuava ad allargargli il culo con due dita. Ho smesso di succhiare le tette ( capezzoli stupendi ) e mi sono ritrovato il cazzo di lui in bocca, ho ingoiato la cappella, l'ho succhiata , leccata. Prima che cambiassimo posizione , abbiamo fatto un bel pompino al lui di coppia, a parte la spartizione del cazzo, era meraviglioso l'intreccio delle lingue fra me e lei, molto eccitante.
Adesso lei si ritrovava alla pecorina con le gambe allargate , lui mi teneva stretto la base del cazzo fino ad appoggiarlo all'ingresso della figa, con un colpo di reni il cazzo è stato completamente risucchiato dentro, le masturbavo il clitoride anch'esso in erezione; lei succhiava il cazzo di lui, allungando il collo contribuivo .
Diciamo come primo incontro e come inizio non andavamo poi così male, sembravamo un trio collaudato già da tempo e senza particolari inibizioni.
Mentre me la scopavo da dietro gli ho sussurato all'orecchio se voleva che le riempissi il culo con il mio cazzo, non aspettava altro, gli ho insalivato l'apertura , prima un dito poi un'altro e finalmente il cazzo dentro, un gran bel buco, molto caldo ed accogliente, lui continuava a ricevere le attenzioni mie e della porcona, a colpi di lingua e succhiotti sulla cappella.
L'ho fatta distendere con le spalle sul letto , in modo da avere una visione più ampia della figa e del culo ed ho cominciato a scoparla davanti e dietro , era un lago di goduria , sbrodolava come una fontana , lui era compiaciuto a vedere la compagna così appagata.
Non poteva mancare un doppio pompino da parte di lei, spompinava contemporaneamente entrambi i cazzi , leccava e succhiava in modo straordinario.
Adesso era il lui di coppia che se la scopava mentre io continuavo a godere della straordinaria abilità della lingua nonchè della bocca di lei.
Lui estrasse il cazzo dalla figa e gli sborrò adosso tutto il seme, lei rimase con la figa spalancata aveva ancora voglia di essere scopata, non potevo fare altro che accontentarla, aveva la figa scivolossissima oltre che caldissima, godeva a ripetizione, sarò altruista ma non c'è di meglio che far godere ripetutamente una donna . Avevo voglia , dopo più di un'ora, di godere anch'io , la feci inginocchiare e le misi il cazzo in bocca , lei lo succhiava lui me lo smanettava , stavo quasi per sborrare ( glielo dissi ) adesso era solo lei a pompare sul cazzo , non lo usciva più dalla bocca succhiava e basta , gli ho riempito la bocca di sborra non ne è uscita neanche una goccia, ma non si fermava continuava a succhiare ( una delle poche donne che non abbandona il maschio dopo che viene ), leccava , mi massaggiava le palle , sono rimasto per un po con il cazzo teso, non mollava la presa.
Che dire, fantastico, una coppia ( tengo a precisarlo ) straordinaria ed in tutti i sensi, sia dal punto di vista della trasgressione che dal punto di vista personale.
31
1
17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
Serena e valentina, la goduria piu\' divina !
Era il giorno che precedeva la partenza di Serena una mia amica di Milano che si trovava in ferie nelle mie zone, ed avevamo concordato di tornare sulla spiaggia solitaria su cui eravamo già stati, e dove avevamo fatto sesso in assoluta tranquillità e libertà, dal momento che quel tratto di costa,nascosto e difficile da raggiungere, era sempre deserto.
Volevamo fare l’amore ancora una volta, prima che le nostre strade si dividessero definitivamente a causa della sua partenza.
Ma quando ci incontrammo nel piccolo porto vicino al suo albergo, dove io l’attendevo,con l’intenzione poi di fare un giro,un ultimo bagno in mare e poi andare verso la notra spiaggia,Serena si presentò con un’altra ragazza, una delle sue amiche che era venuta in vacanza con lei.
- Ciao, Pisellone - fece Serena, sorridendomi - ti presento la mia amica Valentina… Ecco Valentina, lui è Max… -
Le strinsi la mano, baciandola sulle guance e mormorando qualche parola di circostanza.
- Ti dispiace se Valentina viene con noi? - proseguì Serena - Sai… le altre del gruppo sono andate a passare la giornata in un parco acquatico … e lei non ne aveva voglia… vuole godersi il mare fino all’ultimo minuto… e mi dispiacerebbe restasse sola tutta la giornata… -
Ero rimasto spiazzato.
La presenza di quella ragazza, purtroppo, rovinava tutti i miei piani.
Non sarei stato solo con Serena, e non avrei potuto fare con lei e con il suo splendido corpo quello che così ardentemente desideravo.
Notai che Serena, invece, era allegra e contenta come nei giorni precedenti, e che non mostrava minimamente di essere contrariata da quell’imprevisto.
La cosa mi meravigliò non poco, visto che la ragazza mi aveva detto di voler passare quell’ultima giornata da sola con me, e che avremmo fatto sesso come e più delle altre volte.
Comunque mi adattai alla situazione e feci buon viso a cattivo gioco,cambiando pero' strategia...chiamai un mio carissimo amico al porticciolo distante circa 20 minuti da dove eravamo e gli chiesi se mi poteva prestare la sua barchetta per un bagno al largo....lui non esito e mi disse che potevo fare cio' che volevo,perche' lui era fuori toscana per affari, cosi avvisai le ragazze della mia idea...e loro furono entusiaste della mia trovata e quindi ci recammo subito al porto...
- Allora… benvenute a bordo,-
E così iniziò quella giornata.
Ancora non lo sapevo, ma sarebbero state ore assolutamente fantastiche.
Il mare era liscio come l’olio e l’afa opprimente.
Le due ragazze si bagnavano in continuazione, prendendo l’acqua di mare con un piccolo secchio .
Di Serena conoscevo, ormai, ogni particolare, praticamente ogni centimetro del suo corpo.
Le prime due volte che ero stato con lei, avevamo lungamente goduto uno dell’altra, con deliziosi giochi erotici che erano rimasti impressi a fuoco nella mia mente.
Due giorni prima, i piedi di Serena mi avevano fatto raggiungere vette di piacere totalmente sconosciute e, mentre le due ragazze, ridendo allegre, si schizzavano l’acqua fresca e salata, con rimpianto, vista la situazione, guardai le mani ed i piedi di Serena: e, masticando amaro, ebbi un tuffo al cuore vedendo che si era laccata le unghie di un azzurro intenso, lucido e brillante.
Immaginai, per un attimo, le sue mani sul mio cazzo ed i suoi piedi sotto la mia lingua: subito un fremito mi percorse, e un accenno di erezione si agitò nel costume.
Ma, quel giorno, non avevo speranze, vista la presenza dell’amica, di Valentina.
Era meglio che mi dessi una calmata, per non rendermi la giornata ancora più deludente.
Già, Valentina.
L’avevo osservata attentamente.
Al pari di Serena, era bella.
Anche se completamente diversa, fisicamente, dall’amica.
Più alta, longilinea, con un seno di almeno due taglie più piccolo di quello di Serena, aveva un viso piuttosto lungo, con occhi incredibilmente scuri , naso piccolo e bocca larga e sensuale, dalle labbra morbide e pronunciate.
I capelli, corvini, le scendevano sulle spalle, lisci e lucenti.
La pelle, di certo già naturalmente ambrata, con il sole era diventata scura, quasi olivastra, ma senza un’imperfezione e liscia come poche; e l’olio abbronzante, di cui la ragazza si era cosparsa in abbondanza, rendeva il suo corpo lucido e sensuale.
Il contrasto con Serena, meno alta e più formosa, bionda e con gli occhi chiari, la pelle dorata dall’abbronzatura, ma non così intensa come quella dell’amica, era evidente.
Ma, entrambe, erano due ragazze veramente splendide.
Il fremito che mi aveva percorso l’inguine poco prima ritornò a farsi sentire prepotente.
Ed anche il rammarico per tutto quello che non sarebbe di certo accaduto.
Rassegnato al mio destino, mi concentrai nella guida dell’imbarcazione, per evitare gli scogli che affioravano .
La giornata si trascinò tra bagni e sole.
Più bagni che sole, in verità, visto il caldo atroce che faceva.
In acqua più di una volta Serena mi venne vicino, strusciando maliziosamente la sua pelle sulla mia, abbracciandomi e facendomi sentire le forme del suo corpo.
Ma la presenza di Valentina inibiva ogni mia reazione; un rapido bacio a sfiorarle le labbra, quello fu il massimo che riuscii a fare con Serena, malgrado lei mi stuzzicasse in continuazione, e con una punta di perfidia, viste le circostanze in cui ci eravamo venuti a trovare.
- Che caldo… non si respira, Max. Perché non ci spostiamo sotto quei cespugli, dove ci siamo messi ieri? - mi disse ad un certo punto Serena, facendosi ombra agli occhi con una mano.
Eravamo tutti e tre sdraiati a pochi passi dal mare, ed i raggi implacabili del sole ci stavano letteralmente cucinando.
Avevamo chiacchierato del più e del meno, e mi ero accorto che fra le due ragazze vi era una profonda intesa, uno conoscenza reciproca di certo non superficiale.
Era chiaro come fossero amiche da tempo, e come fra di loro ci fosse quella confidenza che solo una conoscenza di lunga durata può instaurare.
- Sì… potremmo andarci a riparare lì… è una buona idea… farà caldo ugualmente, ma almeno non ci sarà il sole. - le risposi.
E, così, ci trasferimmo nel posto dove l’ultima volta mi ero appartato con Serena.
Sotto quei bassi cespugli, la sabbia creava come un avvallamento, ombroso e un po’ meno torrido.
Con Serena ci eravamo stati più che comodi, ma, in tre, lo spazio a nostra disposizione non era di certo ampio.
Comunque sia, aprendo i teli da mare, riuscimmo a sistemarci in qualche modo, anche se a strettissimo contatto uno con l’altra: Serena in mezzo, Valentina alla sua destra ed io alla sua sinistra.
Avere Serena così vicina, e non poter far nulla di quello che avrei voluto, era una vera e propria tortura.
Ed anche il corpo di Valentina non mi lasciava di certo indifferente.
Le ragazze continuavano a parlare fra di loro,quando, poi, non so quanto inavvertitamente, la mano di Serena prese a carezzarmi con noncuranza una coscia.Io presi la palla al balzo e anche con
la scusa del caldo e una mia fantasia che tuttora mi eccita e cioe' la voglia e il desiderio di fare sesso in acqua,mi alzai, dicendo alle due ragazze che sarei andato a fare un bagno e invitando Serena a segurmi magari proponendolo anche a Valentina.
Uscii nel sole, abbandonando l’ombra dei cespugli, e mi andai a gettare in mare, nuotandoun po',ma le ragazze erano rimaste li invece di seguirmi in mare...
Tornai dopo cinque minuti eun po' scocciato per non essere stato seguito, mi infilai sotto i cespugli dove erano rimaste le ragazze.
E tutto mi sarei aspettato di trovare, tranne quello che i miei occhi videro.
Le due ragazze si erano tolte i costumi e, abbracciate e completamente nude, si baciavano con passione.
Una mano di Valentina era chiusa a coppa su un seno di Serena, mentre le mani di quest’ultima scorrevano libere sulla lunga e nervosa schiena dell’amica.
Quando la due bocche si staccarono, la lingua di Valentina andò a cercare il capezzolo di Serena, che sospirava eccitata, ad occhi socchiusi.
Fu Valentina ad accorgersi che ero tornato.
Mi guardò negli occhi e, sollevando la bocca dal seno di Serena, mi bisbigliò, con voce rotta dall’emozione: - Vieni… vieni anche tu, Max… facciamola impazzire insieme… -
Al suono di quelle parole, Serena riaprì gli occhi e mi sorrise, chiaramente invitandomi a partecipare ai loro giochi amorosi.
E in quella penombra, sotto il discreto riparo di arbusti e foglie, le due ragazze, nude ed eccitate, scatenarono immediatamente i miei sensi, già in fibrillazione da molte ore.
Velocemente mi liberai del costume, sdraiandomi nudo accanto a loro, e unendo la mia lingua a quella di Valentina sui seni e sui turgidi capezzoli di Serena.
Stretta fra di noi, Serena rabbrividiva per la crescente eccitazione, carezzandoci la pelle della schiena con le sue meravigliose mani.
Lentamente, Valentina ed io abbandonammo i seni della ragazza e scendemmo con le bocche lungo il ventre, e poi ancora più in giù, fino ad arrivare a leccarle la fica, alternando e sovrapponendo le nostre lingue impazienti.
Serena si massaggiava le tette, ansimando sempre più intensamente, e le sue mani, dalle lunghe unghie laccate d’azzurro, risaltavano incredibilmente e magicamente su quella sua pelle dorata dal sole.
Insieme a Valentina la leccammo a lungo, sostituendo, di tanto in tanto, con le mani le nostre bocche, per baciarci lungamente fra di noi.
Poi, nello stesso istante, neanche ci fossimo accordati in precedenza, lasciammo la fica di Serena e scendemmo con le labbra sulle sue cosce, sulle ginocchia, e quindi sui polpacci, e ancora fino alle caviglie.
Mentre Serena si masturbava, la fica aperta e bagnata percorsa dalla sua mano,godendo con soffocati mugolii di piacere.
Resistere mi era diventato impossibile.
Mi misi in ginocchio e la mano di Valentina mi afferrò subito il cazzo, scappellandomelo con decisione: quindi, guidato da quella mano, accostai la punta del pene alla fica di Serena, che lei si teneva spalancata con le dita, e la penetrai in un sol colpo.
Sentii il cazzo immergersi tra le sue calde e morbide pareti, scivolando, dolcemente e senza alcuna difficoltà, tra i suoi abbondanti umori: lentamente iniziai a montarla, ritraendomi quasi fino ad uscire, per poi affondare prepotentemente in lei.
Valentina, nel frattempo, allargando le gambe al di sopra della testa dell’amica, aveva appoggiato la fica sulla bocca di Serena che, immediatamente, aveva preso a leccarla, carezzandole con le mani le cosce e le natiche.
Proseguimmo così per un tempo che mi parve infinito.
Ero prossimo a venire, quando Valentina si sollevò dalla bocca dell’amica, sdraiandosi a gambe spalancate al suo fianco, mentre Serena mi diceva: - Scopa lei, Max… ora, scopa lei… -
Trattenendo l’eiaculazione ormai vicinissima, uscii da Serena e, spostandomi di lato, penetrai Valentina.
Le sue gambe si allacciarono alla mia schiena, stringendomi in una morsa erotica e sensuale.
Mentre la scopavo, la mente persa nella lussuria più sfrenata, sentii Serena alle mia spalle, e poi le sue dita scendermi delicatamente lungo la schiena, quasi volesse contare le mie vertebre, proseguire poi tra le natiche e quindi soffermarsi, molto piacevolmente, sull’ano.
Poi la sua bocca fu sul mio collo.
Rabbrividendo, la udii mormorare al mio orecchio: - Ora ti prendo io, Max… ti piacerà, vedrai… ho le dita talmente bagnate e scivolose… -
Non mi era mai capitato di vivere una situazione del genere, ma di certo non mi ero mai trovato in uno stato di eccitazione simile. Affondavo in Valentina, sentendola aperta e bollente sotto i miei colpi. E le parole di Serena, più che turbarmi, mi sembrarono meravigliosamente oscene.
Quando avvertii il suo dito massaggiarmi l’ano, cercai il più possibile di agevolarla, ormai non più padrone delle mie reazioni.
Mi umettò sapientemente la parte, e poi spinse la punta del suo dito nel mio culo, con lentezza e delicatezzapoi lo tolse e inizio' a leccarmi sempre più rapidamente l'ano,infilando la punta della lingua nel mio culo godendo e facendomi godere.
Sentendo lo sperma sul punto di schizzare in Valentina, ritrassi il cazzo da lei, e la sua mano lo afferrò, masturbandomi abilmente e velocemente, e in pochi secondi il suo ventre e le sue tette vennero inondate dai caldi schizzi…
Restammo a lungo sdraiati, io in mezzo a loro due, stremati da tutto quello che era successo, ma personalmente ancora troppo voglioso di godere e farle godere ancora...
Il sole del tardo pomeriggio scendeva sull’orizzonte e la luce, dentro quel riparo fatto di cespugli, si andava visibilmente affievolendo.
Era quasi l’ora di tornare indietro, di chiudere quella straordinaria giornata.
Serena e Valentina mi raccontarono che, pur avendo frequenti storie ed avventure con gli uomini, andavano regolarmente a letto tra di loro, dando soddisfazione, l’una con l’altra, a tutti i loro più nascosti e sfrenati desideri.
E mentre parlavano, avvinghiate a me, avevo nuovamente iniziato ad eccitarmi: stretto tra loro, vedevo le loro mani percorrermi il petto, e scendere sempre più frequentemente verso il mio inguine,quindi mi alzai leggermente e dopo aver baciato passionalmente in bocca entrambe,scesi piano piano per poter assaggiare ancora una volta la patatina dolce di Serena
Fu la mano di Valentina, ad impugnare per prima il mio cazzo.Vidi le sue dita, con quelle fantastiche unghie laccate di bianco, scappellarlo, e poi ricoprirlo, e poi ancora scappellarlo un’altra volta…quindi serena vogliosa della mia bocca, ma ancor di piu' del mio cazzo si sposto leggermente e inizio a masturbarmi insieme alla Vale.
Mi masturbarono a lungo, le mani che si intrecciavano, si sfioravano, si confondevano, che salivano e scendevano lungo l’asta del mio cazzo, in un delirio di unghie smaltate di azzurro e di bianco, in un estasi di anelli, in una frenesia di braccialetti tintinnanti.
E, alla fine, furono le loro bocche a farmi godere, a farmi esplodere in un nuovo meraviglioso orgasmo.
Mi tenevano il cazzo alla base, le loro mani quasi sui testicoli sensibili, dolenti per la straordinaria tensione, e le lingue a percorrere incessantemente la verga dalle vene rigonfie, a circondare la cappella; e le loro bocche a succhiarlo, e le loro labbra a sfiorarlo, alternandosi, fino ad ingoiarlo per quasi tutta la sua lunghezza, una bocca che lo prendeva, per poi lasciarlo all’altra bocca in attesa fremente.
Con quel meraviglioso pompino mi svuotarono il corpo e la mente.
Venni nelle loro bocche, sulle loro labbra, e schizzai i loro visi stravolti per l’eccitazione.
E, alla fine, tenendo ancora il mio cazzo tra le mani, si baciarono, meravigliose e diaboliche compagne di quell’indimenticabile pomeriggio estivo.
Il giorno successivo Serena e Valentina partirono.
Le loro vacanze erano finite.Andai a salutarle ed i nostri sguardi facevano capire ad entrambi della goduria e della bellissima esperienza,Ci eravamo dati quello che esattamente volevamo.
Sesso. E basta.
Senza nessun coinvolgimento sentimentale.
Ci siamo sentiti e rivisti con serena e tutt'ora l'estate anche se sposata ma un revival su quella spiaggia ha sempre il desiderio di farlo,proprio quanto me...mentre Valentina e' andtata per lavoro successivamente a Londra ed ora vive li da qualche anno..
Confesso, però, che, negli anni, mi è capitato di ripensare a quel giorno.
Soprattutto quando mi è capitato (spesso) di tornare in quella spiaggia.
Intendiamoci.
Non che mi siano mancate donne e ragazze.
Diciamo che le due ragazze milanesi si meritano, però, un posto di primo piano nella classifica dei ricordi.
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3
17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
La mia vicina paola
E' sempre stata nei miei sogni erotici, sin da quando avevo 17 anni e lei 27. Tutto pensavo meno che un giorno sarei finito nel suo letto.
Si chiama Paola, e fino a due anni fa era la mia vicina di casa poi io mi sono trasferito ma torno giornalmente a casa dei miai dove ho ancora l'ufficio.
La incontravo sempre nel parchetto davanti al palazzo. lei è appassionata di grandi camminate e va a camminare ad orari precisissimi, e da quando lo scoprii 4 anni fa.
anche le mie uscite col cane hanno orari rigidi. il parco non è molto grande, e durante la passeggiata col cane avevo l'occasione di vederla passare 4 o 5 volte.
Era uno spettacolo vedersela venire in contro, tanto quanto vederla allontanarsi di spalle. il suo fisico atletico appena in contrasto con le rotondità generose che madre natura le ha dato. un seno prosperoso, che ballonzola trattenuto a fatica dal reggiseno, e un sedere tondo messo in evidenza dai suoi body attillati.
ho sparso ettolitri di sperma di ritorno dalle passeggiate col cane.
Lei non può non essersi accorta dei miei occhi, non per 4 anni.
oggi ho 36 anni, e da qualche tempo avevo registrato un cambiamento nei suoi comportamenti nei miei riguardi. adesso mi saluta sorridendomi e guardandomi dritto negli occhi, e qualche volta si ferma a fare due chiacchiere e ad accarezzare il cane.
lei ne ha 46 splendidamente portati, ma non mi sono mai fatto illusioni sapendo che è pure sposata e ha una figliola di 18 anni.
Qualche giorno fà lei mi ha chiamato ad alta voce mentre ero al parco.
-"Ciao, mi hanno detto che ti trasferisci" gli ho detto mentre si avvicinava.
-"Si, anzi ti và di guadagnare 50 euro?" mi ha risposto.
-"Cioè?"
-"ho ancora un pò di roba che l'impresa mi ha lasciato qui, mi serve una mano per caricarla sul mio furgone domani."
-"Ti do una mano volentieri e non c'è bisogno che mi paghi!"
-"insisto è tanta roba e anche un pò pesante, poi con questo caldo."
-"ti darò una mano volentieri"
-"Allora domanio alle 10 da me?"
-"ok."
Mi batteva il cuore come se fosse un appuntamento. era una cosa scema ma ero felice che avesse pensato a me.
Il lavoro è stato davvero faticoso. di roba ne aveva ancora parecchia, morivo di caldo e così dopo poco lavoravo indossando solo un pantaloncino.
Lei aveva addosso uno dei suoi completini da casa tipo vestaglia, e vederla continuamente chinarsi a raccogliere scatole aveva prodotto un rigonfiamento sospetto nei miei pantaloncini.
La casa era fresca e in salotto c'era un divano, nuovo e di pelle.
Quando sono rientrato in casa sentivo il rumore della doccia.
mi sono seduto sul divano.
Poco dopo mi è comparsa davanti con indosso un asciugamano.
-"Vuoi darti una rinfrescata anche tu? sei tutto sudato"
Stavo per dire che mi sarei lavato a casa, quando qualcosa dentro mi ha detto di accettare.
-"Si grazie."
-"Vai pure, vuoi bere? Ho solo dell'acqua e del succo di frutta, non ho birra"
-"Va bene."
Mentre mi lavavo mi sono accorto che non avevo di cosa asciugarmi.
poi è entrata in bagno, e si è tolta l'asciugamano, e l'ha appoggiato al box doccia, io dal vetro zigrinato ho capito comunque che era nuda.
-"puoi ascigarti con questo se non ti da fastidio."
-"no figurati, grazie."
Avevo l'uccello più duro che mai, ma qualcosa nel suo atteggiamento così provocante mi sconsigliò di scaricarmi lì in doccia.
mi sono asciugato e ho indossato il pantaloncino, ma senza mutande, che erano fradice di sudore.
l'ho raggiunta nella sala e... visione celestiale. aveva trasformato il divano in letto ed era distesa sopra, nuda.
Era esattamente come nei miei sogni di qualche anno prima, bellissima. il seno grande, con due capezzoli scuri, che se ne stavano lì dritti testimoni della sua eccitazione. il ventre piatto da atleta, e una freccia di peli curati castani sormontavano la figa, che però non vedevo da lì.
Mi fa: “Visto che non vuoi essere pagato ho deciso di ripagarti in un altro modo. Lo so che ti piaccio, lo so da tanto tempo, prima eri un ragazzino, ma adesso sei un uomo, vieni qui, fammi vedere quello che ho immaginato per tanto tempo”.
Senza rendermene conto ho obbedito, e mi sono avvicinato. Lei si è seduta sul bordo del letto e mi ha afferrato i pantaloncini dall’elastico, abbassandoli fino ai piedi, e trovandosi davanti il mio cazzo duro come la pietra.
“Magnifico”.
Quel complimento mi ha fatto salire il sangue al cervello, era la prima volta che una donna si mostrava così entusiasta del mio arnese, anzi una volta una ragazza si era lamentata di provare dolore non tanto per la lunghezza ma per il diametro.
Senza aggiungere altro si è gettata sul mio pisello. Immediatamente ho capito che in vita mia non avevo mai ricevuto un vero pompino, QUELLO era un vero pompino! Muoveva la testa lentamente accarezzando tutta l’asta con la lingua. Quando se l’è tolto di bocca un leggero filo di saliva è rimasto a collegare la mia cappella alla sua bocca. Poi si è afferrata i seni e li ha stretti attorno al mio cazzo. Non avrei mai pensato di provare sensazioni più forti di quelle di un pompino.
Lei mi guardava e poi mi ha detto: “quante seghe ti sei fatto pensando a queste?”
“Tante, TANTISSIME OOOOHH”
Lo sperma l’ha ricoperta dal seno alla punta dei capelli, ma lei non ci badava continuando a baciarmi la cappella mentre gli ultimi fiotti le finivano in bocca.
Quando si è staccata dalla cappella e si è resa conto che non aveva perso nemmeno un po’ della sua consistenza ha detto: “Cazzo ragazzo, così prestante, sempre pronto”
Si è stesa e ha allargato le cosce, offrendomi la splendida visione della sua figa perfettamente depilata.
“Vieni presto”
Ma io invece di sbatterglielo subito dentro mi sono inginocchiato ai piedi del letto e ho immerso la faccia in mezzo a quelle splendide cosce abbronzate e allenate.
Sentivo la bocca piena del suo sapore, mentre leccavo insistentemente le grandi labbra. Poi mi soffermavo a giocare col suo clitoride, lei mi teneva una mano nei capelli e si godeva il servizio. Ogni tanto infilavo la lingua nel suo buchetto e lei lo sottolineava con gemiti di piacere.
Dopo aver dedicato alla sua figa un servizio completo sono tornato in piedi e ho puntato il cazzo sul clitoride e gliè lo passavo lentamente sulla fessura.
“Scopami, adesso!! Mettimelo dentro” mi stava implorando, ma io ignoravo le sue suppliche.
Improvvisamente mi ha cinto i fianchi con le cosce chiudendomi in una morsa ferrea. Il mio cazzo che era puntato al suo ingresso è scivolato tutto dentro in un colpo solo. Lei non ha allentato la presa e ha detto: “non azzardarti a toglierlo più di lì”
Così seppur limitato dalla sua morsa ho cominciato a darle colpi ritmati senza mai toglierglielo dalla figa.
“Godooooo sii bravissimo!!!”
Il suo orgasmo è arrivato quando io ne avevo ancora un bel po’, per cui non mi sono fermato e ho continuato con più foga, buttandomi su di lei, costringendola a sollevare le gambe, così ho portato una mano sul suo culo e ho cominciato a penetrarle l’ano con prima uno poi due dita.
“SII.. lo vuoi? Sii.. prendilo, mettimelo nel culo dai.”
A quelle parole ho esitato un attimo.
“Non preoccuparti fallo. Fai piano e tutto andrà bene.”
Così ha allentato la presa per permettermi di estrarlo dalla sua figa e puntarglielo al buchetto.
Procedevo al rallentatore, ma quando la punta è arrivata all’ingresso lei ha ristretto le game ficcandosi da sola tutto il mio cazzo nel culo.
Ha inarcato la schiena e il suo gemito era stato un mix di piacere e dolore, ma con molto dolore dentro. Io sono rimasto immobile, poi quando lei si è rilassata ho cominciato ad andare ad un ritmo lento, dopo qualche colpo ho sentito che le pareti del suo ano si adattavano all’intrusione e ho cominciato a incularla a velocità normale, mentre tenevo tre dita nella sua figa e il pollice piantato sul clitoride.
“Bravo Maaarrrrrriiiiioooooooo sei un toro sfondamiii SIIIIIIIIIIIIIIIIIII”
Sentirla godere nuovamente è stato troppo e così le ho sborrato nel culo.
Ci siamo stesi e affannati siamo restati qualche minuto in silenzio. Poi lei si è alzata.
“mi vado a fare un'altra doccetta veloce, tu resta qui rilassati, torno subito”.
Mentre lei si lavava io ripercorrevo mentalmente la scopata , così non mi sono accorto del rumore della doccia che si interrompeva. Ho sentito la sua voce dalla soglia della sala.
“Stupendo. se l’avessi saputo ti avrei invitato a casa molto prima”.
Il suo sguardo era fisso sul mio cazzo, che aveva reagito al flashback rizzandosi di nuovo.
Da allora essendo lei una metodica, come una medicina...
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3
17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
Dominazione perversa
> piacere
> sei una domina?
si
> sono a sua disposizione signora
> per tutte i suoi desideri
> mi inginocchio ai suoi piedi
6 a completa disposizione
> si
> x tutto signora
devi essere completamente sottomesso a me allora
> pronto ad assecondare tutto
> certo signora
cosa stai facendo adesso
> mi sto toccando
> signora
> sono nudo completamente
e chi ti ha dato il xmesso
> scusi padrona
> smetto subito
va meglio
6 anche passivo
> si signora
che attrezzi hai a disposizione?
mollette bottiglie falli
> scarpe con takki a spillo acuminati
> e bottiglie di birra
collari
> no signora
> spaghi e corde
ti piace anche travestirti allora
> si padrona
> anke fare da wc
allora mettiti deo collant bianchi
> ok padrona
> subito
> li prendo
veloce
> fatto
> signora
> li metto mentre scrivo
6 depilato sotto
> no signora
male
> ma di natura ho poki peli
> mi spiace padrona
non va bene
> pieta padrona
> la supplico umilmente
> di perdonarmi
x punizione ti devi stringere le palle con la mano
> si padrona
> lo faccio
> ecco..
> ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
fallo
continua
> ahhhhhhhhhh
> pieta
> padrona
> pieta
no
no
> ahhhhhhhhhh
> la supplico
> mi perdoni
no
> ahhhhhhhhhhh
> mi torturo x lei
> ahhhhhhhhhhh
certo che si
> ahhhhhhhhhhhh
> soffro padrona
basta xche mi sa che ti piace
> si padrona grazie
> lei è divina
non t'ho chiesto il parere
> si padrona
> scusi
> non sono degno di lei
giusto
> si padrona
> non sono degno
mettiti in ginocchio
> certo
> mi inginokkio
> davanti a lei
> guardo a terra
> verso i suoi piedi laccati di rosso
> desideroso di adorarli
leccali
> si padrona
> indossa scarpe?
sabot
> vuole che li levi?
> o lecco anke quelli?
> ???
si
> ok
> mi avvicino
> lecco il suo alluce
striscia
> lo prendo in bocca
> si padrona
> striscio com un verme
> ai suoi piedi
> sukkio il suo alluce
> lo prendo in bocca
leccalo e sukkialo
> metto la lingua sotto la sua unghia per pulirla bene
> ruoto la lingua intorno al suo dito
> poi lo sukkio con forza e delicarezza e me lo faccio arivare in profondita
nella bocca
> lo sukkio come fosse un cazzo
> poi lecco tra un dito e l'altro
> mettendo la lingua in mezzo
> e sukkio uno per uno tutte le dita
certo
> ripulendo sempre con la lingua sotto le unghie
> poi lecco la parte superiore del suo piede
> fino alla caviglia
> riempiendola e sbavando di saliva
> adorando il suo piede
> e sbavo x il desiderio
> come un cane ammaestrato
bacialo
> si lo bacio
> con baci dolci e passionali
> bacio ogni parte del suo piede
> partendo dall'alluce
> alla caviglia
> senza dimenticare le altre dita
> poi lecco la suola dei suoi sabot
> l pulisco per bene
> come fossi uno zerbino
> prendo il tacco in bocca e lo sukkio
> per ripulirlo
> poi cerco di prendere in bocca piede e scapra insieme
> infilando il piede dalla parte anteriore
> spingendomelo quanto piu possibile in gola
no la scarpa no scucchia bene il tacco
> si padrona
acidamente
> ogni suo ordine è legge
avidamente
> si padrona certo
> posso sapere quanto è il tacco?
20 cm
> divina padrona lo prendo in bocca
> lo sukkio
> giro la lingua intorno al tacco
si con le mani allargati le chiappe
> lecco la parte finale di esso
> lo pulisco bvene
> bene
> poi lo sukkio avidamente
ho detto di succhiarlo tutto
> come una prostituta farebbe col cazzo di un cliente
> si lo sukkio
si tutto in gola
> lo faccio arrivare in bìgola
ti stai allargando il culo
> si padrona
> mi sto infilando il tacco delle scarpe
chi te la detto di farlo
> credevo che lei lo volesse padrona
devi eseguire gli ordini e basta
> si divina
> le chiedo ancora una volta umilmente pietà
prendi la bottiglia di birra
> sono una merda
certo
> si padrona ce l'ho in mano
aprila
> posso solo mangiare e bere i suoi escrementi
> si padrona l'ho aperta
e rispondi solo agli ordini
> si padrona
> ubbidisco
è aperta la bottiglia
> si padrona
appoggila x terra
> si padrona
> fatto
ero siediti sopra
ora
> si padrona
> mi siedo
> ahhhhhhhh
e entrata
> mi enta piano
> mi fa maleeee
> si entra
continua
> siiiiiii
> mi sto rompendo il culo
> sono un verme skifoso
> rotto in culo
no fino dove l'hai fatta entrare
> ahhh entra tutto il collo è dentro
ora mettiti a carponi
> si divina
> eseguo
e inizia ad andare su e giu con la bottiglia
> si mi inculo padrona
> ahhhh
> mi sento una vacca
certo e continua piu forte
> ahhhhhhh
> mi sto sfondando
si continua
> siiiii
> si si
> ahhhhhhhhh
> mi entra ed esce come un trapano
falla uscire quel tanto che basta x riempire il tuo culo skifoso di birra
> si
> padrona
> mi clisero il culo
> slistero
> il culo
si un clistere di birra in culo
> me la sento scendere
> mi sento una toia
6 una troia
> si lo sono
> divina
hai svuotato la bottiglia
> se vuole posso farle sentire quant sono troia a al cell
> no padrona non ancora
> mi scende
hai msn?
> mi sento scoppiare
> si ce l'ho msn
> ma senza cam
procuratela schiavo
> vorrei padrona
> ma non so dove prenderla ora
hai sempre la bottiglia in culo
> si certo
> mi sento sodomizzaot
> come se mi avesse inculato un negro
procuratene un'altra allora
> si padrona
> vado in cucina
svelto
> senza levarmela dal culo
si una bott.di minerale
> eccomi padrona
> presa
cosa hai preso
> entrambe
> birra e minerale
togli quella che hai in culo
> si
> padrona
> che male
> ahhhh
> mi sento una troia
ripeti esattamente con la bott.di minerale
> si padrona
> lo faccio
fatto
> mi siedo sopra
> mi entra in culo
che aspetti si
tutta
> lo sto facendo
> si padrona
> ahhhhhhhhhh
> mi sfonda
fatto
> siiii
> ahhhh
ancora
> sto morendo di dolore
> si padrona
> mi sto violentando
stai godendo da dolore
> si padrona sono eccitato per le violenze che fa su di me
> ho il cazzo incredibilmente duro
ora sdraiati x terra col culo all'aria e la bott dentro
> per questi suoi abusi
> si padrona
> lo faccio
non ho chiesto pareri
> mi perdoni
cosa stai facendo
no mai
> mi scende l'acqua nel culooooooooo
> ahhhhhhhhhh
certo
> mi inondooooooooo
si
> ahhhhhhhh
> fuoriesce acqua dal mio culo insieme a merda
ora inizia sukkiare la bott.di birra che avevi in culo
> si padrona
> la sukkio
> la spomino
spingi la bott.devi tenerlo tappato
> come ho fatto col suo tacco
> si la spingo
> ahhhhhhhhhhhhhhh
tutta in bocca verme
> si padrona
> sento la mia merda
> e sangue delle pareti lacerate del mio culo
spalmata sul corpo
> si la spalmo
> sul mio corpo
bravo
> puzzo come il letame
> grazie padrona
sulle labbra
> si padrona
continua
> si mi spalmo di merda
leccala
> mangerei anke la sua padrona
> la lecco
cosi bravo
> la leccp padrona
> la lecco tutta
si
> sono insudiciato e sporco come un maiale
6 un maiale
> strisciante ai suoi piedi
> si padrona sono il suo maiale
si ora prendi il tuo cazzo
> si padrona
> è duro
> 17 cm
stringilo + forte che uoi
puoi
> siii
> siiiiiiiiii
> è una pietra
con l'altra mano stantuffati la bott.in culo
> lo stitolo
si
> si mi stantuffo
> muoio di piacere misto a dolore
+veloce
> si
> veloce
> mi distruggo i genitali
ancora di + e affonda con forza
> forte padrona
> sempre piu violentemente
> mi sfondo
si
si
> per lei mi annullo
> mi rendo ridicolo
> e la supplico come una dea superiore
si ora stingendoti il cazzo + forte che poi masturbati
> si mi masturbo
> forte
> forte
stringi
> immagino di averla di fronte
> stringo
> vorrei farle sentire la mia voce che gode
non devi godere
> mi spiace padrona
xche
> mi sento in colpa per questo
> ma lei mi fa impazzire
6 venuto
> non ancora ma ci sono quasi
> ahhhhhhhhhh
> si padrona
> siiiiiiiiii
quando stai x venire stritolati le palle
> si ecco
> me le stringooooooooooooo
> immagino che sia la sua mano con le unghie laccatre di rosso a
stringere le mie palle
> vengooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
con le unghie che ti penetrano la pelle
> sto skizzando sul monitor
> siiiii
ti sei svuotato
> siiii
> padrona
ora devi leccare tutto
> ho skizzato dappertutto
> si lecco
> tutta la sborra
> è salata
> lecco per lei
fallo e basta
> in suo onore
certo
> si lecco ed ingoio
> ingoio tutto
si
> mentre mi diventa ancora duro
> lecco ogni goccia
si
> ingoio
> tutto
> padrona
ho detto di si fallo
> si padrona
> ho leccato tutta la sborra
va bene cosi
> grazie padrona
> sono di fronte al monitor col cazzo duro
> per lei
allora scapellalo con forza
> certo padrona
> lo scappello
> come se fosse lei
> a farlo
si fino in fondo
> con le sue unghie rosso
> si lo strappo quasi
si
> siii
> padrona è suo lo violenti come le pare
con le unghie stringi la capella
> si la stringo
> faccio uscire un po di sangue
no infila l'unghia del mignolo nel foro
> si la infilo
> lo allargo
nel foro del cazzo
> si padrona
> lo sto facendo
> spingo dentro con decisione
> ahaaaaaaa
si
continua
> immagino che fosse il suo mignolo laccato di rosso a sfondarmi il cazzo
> lo faccio con piacere
> sto impazzendo ancora di piacere
> vorrei farle sentire mentre godo x lei
ora continua con le altre dita
> si padrona
> un dito alla volta mi apro il cazzo in due
> ahhhhhh
> si continuo a farlo
basta cosi adesso
no
> si padrona
> mi fermo immediatamente
non devi + godere
> si padrina
> padrona
> obbedisco
si
> sono fermo
> ai suoi piedi in ginokkio
benissimo succhiati tutte le dita sporche
> si padrona
> le sukkio una per una
si
> girando la lingua intorno ad esse
x oggi va bene cosi
> bevo tutti gli umori
ciao
[xray ha chiuso il PVT]
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17 anni fa
oir79, 29
Ultima visita: 4 anni fa -
La prima volta
Ho 42 anni, Vivo a Roma, e mi sposto molto bene all'interno della città. Svolgo un'attività per la quale molto tempo lo trascorro in auto in giro per Roma e grazie alla quale mi sono riscoperto guardone per uno scherzo del destino dopo aver visto una coppia, sicuramente esibizionista, in un parcheggio di un'autogrill del raccordo anulare.
Mi ero fermato per rispondere al cellulare quando mi accorsi che in una auto parcheggiata non lontana dalla mia una signora si muoveva all'interno dell'abitacolo con fare equivoco. Conclusi subito la telefonata preso dalla curiosità di capire cosa stesse accadendo e con mia meraviglia vidi il cazzo di un bel tipo di mezza età seduto al posto di guida fuoriuscire dalla bocca della signora. Lui accortosi della mia presenza mi sorrise e mi fece cenno di avvicinarmi.
Ingranai la prima e con cautela mi avvicinai alla loro auto. Lei era una bella signora sulla quarantina lui qualcosa di più, aveva la camicetta tutta sbottonata, reggiseno e mutandine appoggiati sul sedile posteriore. Dal finestrino mi arrivò un'ondata di profumo maschile, forte ed intenso che mi colpi molto. Lei lasciò il cazzo per un momento e mi disse:" fammelo vedere!". Queste parole tuonarono dentro di me come un fulmine a ciel sereno ed io che in fondo altro non aspettavo mi sbottonai i pantaloni e tirando giù i boxer regalai a questi sconosciuti la visione del mio cazzo già duro e dritto. Lui mi disse:"se vuoi puoi masturbarti". La signora continuava a leccare l'uccello del compagno ed io cominciai a masturbarmi guardando lo spettacolo. Provavo delle sensazioni mai provate prima, mi tremarono le gambe come mai mi era successo prima. Ad un cero punto lui mi disse:"le vengo in bocca!" allora io mi affrettai con giusti e sapienti colpi sulla cappella a cercare di venire contemporaneamente. Ci riuscii e schizzando sul volante della mia volvo vidi la bocca della signora sporca di sperma. Rimasi per un attimo col cazzo tra le mani mentre cominciava a diventare più piccolo.
Lei mi disse: ti è piaciuto?" Non risposi ma tutti capimmo che la risposta era affermativa. Mi ricomposi e li invitai a bere qualcosa al bar manifestando loro la mia intenzione ad avere un successivo incontro. Ma lui mi disse"Guarda è praticamente impossibile, noi siamo di Como e stiamo ripartendo. La strada è lunga e faremo altre soste....capito?" . Mi cadde il mondo addosso, già mi vedevo terzo incomodo tra di loro, tra schizzate e ciucciate. Purtroppo ciò non accadde. Li vidi ripartire con la loro Renalut e con loro i miei sogni.
Da allora cerco la coppia o la donna delle mie fantasie erotiche con la quale poter ritrovare qull'eccitazione e stabilire un rapporto fatto di complicità e reciproca soddisfazione. Questa è la mia storia. Se vi piace e credete di volermi aiutare a realizzare questo sogno, contattatemi. Un saluto ed un bacione a tutti.
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17 anni fa
skorpione40, 49
Ultima visita: 2 anni fa -
Solo per i miei occhi (parte 2)
quando entrate nell'appartamento, Tu solo sai che IO sono già li...un ulteriore brivido ti corre lungo la schiena..il tuo cavaliere è succube di te, del tuo corpo, della tua malizia, del tuo sorriso, della tua voce...del tuo modo di essere puttana raffinata, puttana di testa...entrate..accendi le luci del salotto e le metti soffuse...fai partire un cd di tango argentino....lui ti abbraccia..ti bacia con passione..e tu lo assecondi..le vostre mani corrono veloci sui vostri corpi, i vestiti in un baleno sono sparsi per la stanza, lui è visibilmente eccitato e tu rimasta come da me ordinato in reggicalze calze e scarpe lo fai sedere sulla poltrona...lo accarezzi, baci il suo petto, scendi sul ventre....l'adrenalina della puledra in calore ti pulsa nelle vene...sai che IO sono li, nell'oscurità...e questo ti eccita....le tue mani accarezzano quel corpo, che ancora non si capacita del tuo capitolare alle tante richieste espresse in questi mesi...inginocchiata davanti a lui, sfiori con il viso il glande dritto, lo annusi...per un attimo quando hai visto il suo pube molto folto, hai avuto un moto di repulsione...tu che prediligi i sessi depilati, rasati, devi obbligarti a soprassedere..impugni il suo cazzo alla base..guardandolo negli occhi fai saettare la lingua sulla cappella gonfia....lui e' estasiato con gli occhi socchiusi..ti prende per i capelli raccolti dietro la nuca e impaziente ti fa ingoiare il suo uccello...sei bagnata...lo so.....ti piace da morire sentirti presa..posseduta...usata...ti applichi in un lento pompino....come solo sai fare tu...poco alla volta, il suo uccello entra sempre più nella bocca...rivoli di saliva scorrono lungo l'asta...fino a poterlo prendere quasi tutto...ti senti eccitata..l'epidermide comincia sudare leggermente....non vedi l'ora che ti prenda...che IO dopo ti prenda...lasci il suo cazzo lucido di saliva e sali sulla poltrona a cavalcioni di lui...gli offri le tette come dono estremo....lui ti abbraccia..e comincia a leccarti le mammelle....i capezzoli duri come chiodi fremono...li senti sotto la sua lingua..te li morde appena..niente in confronto a come si diverte il tuo Padrone quando ne è in possesso....ma ti piace ugualmente...gli strusci con il tuo pube rasato il basso ventre..fino a scontrarti con le natiche al suo uccello...ti sollevi leggermente oscillandoti indietro....senti la punta sull'entrata della figa bagnata e gonfia...socchiudi gli occhi...e fai entrare il suo cazzo dentro di te..di colpo...come risucchiato da un vortice.....non c'è stato neanche bisogno di fartela leccare tanto sei bagnata.....dentro sei un fuoco, e ti piace sentire quel bel cazzo dentro...prendi a muoverti lentamente ponendo le mani sul petto di lui.....le sue mani delicate ti accarezzano i fianchi...le natiche...mani non certo come quelle del TUO PADRONE...grandi e forti....ma tant'è.....ci sarà tempo...accelleri i movimenti..ora è lui che si muove dal basso verso l'alto, dandoti dei colpi violenti...senti che ti mangia le tette...senti che il suo dito medio arriva a sfiorarti il buco dellla vergogna.....una scarica elettrica ti parte dalla nuca fin giù....la mente corre veloce all'altro ieri, quando ti ho presa dietro..quando ti ho scopato il culo nel modo più bestiale....quando sei venuta rauca..in un orgasmo estremo..con me dietro...quando mi hai sentito venire a ruota dopo di te artigliarti i fianchi, e riversare lunghi fiotti di miele dentro il l'intestino.......lasci i recenti ricordi...senti che lui sta per venire...allora ti alzi e gli dici..."aspetta...prendini come una cagna"..e cosi facendo ti posizioni sul tavolino basso davanti al divano ...il viso rivolto verso la vetrata del balcone...le pesanti tende, che la rivestono,non lasciano intuire che IO sono li...che ti vedo...SOLO PER I MIEI OCCHI..si...ti appoggi saldamente al tavolino...lui ti è dietro...ti lecca la fregna grondante..e alzatosi te lo fa scivolare dentro....ecco..ora si che ti piace ancora di più...sai che IO sono li...davanti a te....sai che mi sto beando nel vederti...nel vedere te che eccitata godi ....lui si muove dietro...ti tiene stretta per i fianchi...i colpi si fanno più veloci...i seni ballonzolano frenetici...ti inclini in avanti per meglio prendere quel cazzo impazzito dentro la tua figa..e con la mano ti masturbi il clito...vuoi venire..vuoi che lui venga....lo inciti a chiamarti nel peggiore dei modi...lui è eccitato...sta per sborarre quando tu lo supplichi di farlo nella tua bocca...ti giri rapida davanti a lui...seduta sul tavolino....prendi l'asta con una mano..l'altra torna a martoriare il clito..anche tu sei vicina all'orgasmo.....sei davvero brava...ti sei messa di profilo ...per darmi modo di vederti perfettamente....muovi la mano con colpi veloci, tenendo mezzo uccello in bocca...senti dal tuo basso ventre salire un orgasmo inteso...molto per il momento in cui sei ...ma di più pensando al tuo LUI....ecco che ti sale..mugugni...stai per esplodere..il cazzo in bocca si gonfia...e tu lo prendi quasi tutto dentro...ecco..il primo getto ti arriva direttamente in gola...lui geme urla..trema..eccone un altro più denso..e poi un terzo...da brava golosa non ne fai uscira nenache un po....è un'arte questa in cui ti sei affinata...riuscire a deglutire respirando con le narici.....
........sei esausta..apparentemente..distesa sul divano...lui poco dopo si è congedato frettolosamente......e finalmente posso scostare il pesante drappo dietro al quale mi celavo...
....appaio...un sorriso compiaciuto fa capolino sul tuo viso....un fremito leggero ti fa venire la pelle d'oca......lo sai ora cosa LUI vorrà....
.....come sempre....sempre uguale..ma sempre diverso....mi allunghi la mano da seduta...ti alzo.....ti ammiro ancora una volta senza mai stancarmi...reggicalze...calze...scarpe...si ...sei ok.....e iniziamo i passi del nostro tango.
SEI SOLO PER I MIEI OCCHI
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17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
Il padrone saggio e la schiava monella
Lui mi plasmerà a suo piacimento e tutto è iniziato solo per gioco.. Una mail, un recapito telefonico.. Una voce maschia, forte e profonda e uno splendido accento... Adorabile.. Mi corteggia in modo blando ed elegante e comprendo già la sottile intelligenza e la forza della sua mente.. Percepisco la sua "potenza" celebrale.. E' il Demonio.. Lo so.. Lo sento.. Comincia una danza che seppur virtuale ci trascina in un turbine di emozioni così intense da non distinguere più quale sia il virtuale o la realta..La mia mente ormai deliziosamente legata alla tua.. Ogni mattina e ogni sera la tua voce.. Non c'è spazio per le repliche.. Quando chiedi provo a recriminare, senza risultato alcuno.. la tua determinazione è grande e cedo alle tue volontà..
Eccitata e maiala ogni volta che ti sento so già che una sorpresa mi attende.. Ieri hai chiesto che uscissi con le mie sfere dorate infilate nella passera ben depilata e sempre zuppa dei miei umori.. E' così è stato.. Appena sveglia ho letto i tuoi sms e mi sono eccitata al pensiero che tu fossi così presente e attento.. Mentre faccio colazione la tua telefonata.. Mi chiedi sempre elegante e discreto come sto e se disturbi, ma sai che lascerei qualsiasi cosa stia facendo per parlare con te.. Mi inviti ad accomodarmi nella stanza da bagno, di liberarmi degli indumenti che indosso, pochi per dire il vero e cominci con voce quasi roca e profonda a guidarmi con la mente nei meandri di un piacere che non conoscevo e di cui ora sono schiava.. Sfioro le labbra inumidendole appena con la lingua.. Inizia il nostro tango.. Sfioro con le dita lievemente i capezzoli che sono già turgidi e sensibili, comincio a giocare con entrambi, poi con le mani sollevo i seni rotondi e sodi per sentire l'eccitazione che al tatto riesco a provare.. Ancora la tua voce a guidarmi.. Mi chiedi di passare le dita sulla lingua di umettare i polpastrelli e poi di scorrere ancora sui bottoncini rosa incorniciati da un'aureola piccola e chiara.. Poi cerco di abbassarmi fino a sfiorare con la lingua i capezzoli.. Dal bordo della vasca su cui mi sono appoggiata, prendo dell'ottimo olio appena profumato , che uso per rendere più liscia e invitante la pelle.. Lascio scivolare alcune gocce di olio, prima sui capezzoli, poi tra i seni.. scendo verso l'ombelico e lentamente verso una quantità più generosa di liquido fluido e scivoloso sul monte di venere.. Sento scivolare tra le labbra l'olio che si mescola ai miei umori, che già copiosi fuoriescono dalle labbra della fighetta ormai gonfia e pronta a ricevere attenzioni e carezze.. Adesso a piene mani stringo i seni e spalmo l'olio su ogni centimetro di pelle e impazzisco per l'eccitazione sempre più crescente.. Ma tu mi dici di attendere ancora e la tua voce calda accarezza la mia anima ormai nuda e sottomessa al mio Belzabù..Un demonio, gentile e premuroso, tanto quanto sa essere deciso e perfido.. La tua voce si incrina ancora di più, so che hai la verga dura come il marmo, che il rigonfiamento sotto i calzoni è ormai visibile e vorrei ti toccassi.. Ma tu sei determinato a sfiancare la tua schiava.. L'invito a prendere le bellissime sfere dorate che mi hai regalato giunge come salvezza in una tempesta per un naufrago.. Adesso so che potrò dietro tua richiesta infilarle una dopo l'altra nella figa ormai fradicia di umori e godo già al pensiero di quelle sfere lisce e fredde che scivolano nella mia carne.. Un vibratore bellissimo e non di notevoli dimensioni, sempre da te omaggiatomi, appoggiato sull'asciugamano e le tue parole acqua per un assetato nel deserto.. Ti bevo, così come sogno di bere il tuo paicere quando siamo insieme. per nutrirmi di te.. Adesso mi chiedi di andare in camera da letto, con tutti i miei giocattoli, come una bambina birbante, mi fai accomodare sul letto, di fronte al quale hai voluto fosse montato uno specchio grande.. Vedo il mio volto trasfigurato dall'eccitazione.. Il demonio si è impossessato di me e non abbandona la mia anima.. Mai.. Divarico completamente le gambe, quasi oscena, come una venere troia e comincio a sfilare le sfere, perchè il Padrone ha comandato fossero infilate nel "buco della vergogna" come ama definire il mio orifizio anale, piccolo, depilato e invitante..Sono bagnate del mio piacere e non faccio fatica a spingerle nel mio culetto stretto.. Lenta la manovra, sapiente come chi l'ha guidata la prima volta.. Adesso vedo riflesso nello specchio il mio sedere con il buchino dilatato dalle sfere e l'anello che che fuoriesce appena.. rimane penzoloni fuori da esso.. Muovo il bacino e contraggo i muscoli, sento le sfere sfiorare le pareti anali.. E' sublime il gusto di essere per te puttana e gatta insieme.. Ancora la voce dell'inferno, comanda di infilare il vibratore nella figa e di iniziare a rotearlo, prima di accendere la vibrazione minima.. Ha più velocità e sai che ti disobbedirei volentieri, mandando quel cazzo di gomma nodoso al massimo della velocità, ma sai anche che il timore delle tue punizioni mi blocca.. Adesso sfilo il fallo e lo succhio, come faccio con il tuo quando sto per volare nel vortice di piacere a cui mi hai abituata.. Viziata dal suo Padrone, vittima sacrificale.. Viziosa e porca come tu mi vuoi quando siamo insieme.. Tremo per l'eccitazione.. Il corpo è teso ad ascoltare le onde di calore che mi investono, la testa quasi scoppia per il sangue che viene pulsato nelle vene freneticamente, come frenetico ora è il movimento della mia mano che spinge avanti e indietro il cazzo di gomma, che ad occhi chiusi immagino sia il tuo, grosso e nodoso, non troppo lungo, ma i tuoi 20 centimetri sono centimetri di carne da gustare in ogni situazione.. Sto per impazzire, sento di non potercela fare, ma la tua voce eccitata e ormai quasi infernale, mi chiede di placare il ritmo.. Non vorrei ma lo faccio, ormai sottomessa mentalmente a te con il piacere estremo di esserlo, perchè sei un Padrone giusto..Sei ancora lì al telefono con me, lontano ma al mio fianco, sento il tuo respiro quasi affannoso.. Il mio è incalzante, quasi si accavallano i sospiri.. Vorrei fermare questa bramosia, questa corsa frenetica, ma la mente è libera.. Suonano alla porta.. Il panico.. No calma, il mio Belzabù è li al telefono con me, che mi consiglia di indossare l'accappatoio di morbida spugna di respirare a fondo ed andare verso la porta.. La mente è offuscata e non scruto dallo spioncino per appurare chi sia il o la guastafeste di turno.. Apro appena la porta, timidamente perchè chiunque sia, vedrà il mio volto che ha assunto lineamenti animaleschi, nella folle corsa verso il piacere.. Tu sei ancora li al telefono, non chiudere ti prego mi libero di questa persona e torno da te.. Ma la persona dietro la porta sei tu.. Il mio Demonio.. Di fronte a me, alla tua adepta, alla tua creatura, plasmata a tuo piacimento.. Un sospiro profondo quasi mi squarcia il petto.. Ti odio.. si ti desidero e ti odio.. Chiudi la porta alle nostre spalle, un bacio lungo, profondo, lingue che si ininuano e si inseguono.. Le tue mani sapienti e forti, delicate e maschie, il tuo volto quasi trasfigurato dal desiderio.. Assumi le sembianze del caprone a me tanto caro Belzebù e in modo animalesco sfili l'accappatoio, mi sollevi con braccia possenti e forti, mi adagi sul tuo cazzo duro con le vene che pulsano velocemente il sangue.. Lo sento scivolare dentro, prima lento, poi una stoccata secca mi ferisce nell'anima e l'orgasmo sale lento dalle mie viscere ed esplode interminabile e caldo.. Continui a spingere appongiandomi con le gambe sulle tue gambe.. Mi sposti come un fuscello trasportato dal vento.. Mi sento come impalata, e i miei umori bagnano le tue gambe e scivolano fino a bagnare il parquet.. Sto godendo come una troia e tu mio demonio animale, mi sussurri che sono una vera puttana, la tua puttana, una femmina in calore da soddisfare, una giumenta da montare a lungo.. Una porca indemoniata e vogliosa.. Continui a scoparmi come un forsennato, sento il tuo uccello duro e caldo scorrere su e giù nella vagina, lo spingi, lo fai roteare, sei un porco come pochi ne ho conosciuti e sei il mio adorabile maschio, pieno di inventiva e di sorprese.. Nella danza feroce dei nostri sessi uniti nella spasmodica ricerca del piacere, urti con un piede la busta colorata che hai lasciato cadere all'igresso entrando e intravedo altri regali per la tua schiava, altri falli e altre sfere trasparenti e altre nere, lucide e grosse.. La mente corre..Impazzisco per i regali che mi fai e quando mi indichi come usarli quando sei lontano.. Come la farfallina che vibra, che quando andiamo a cena mi fai infilare nella figa e quando siamo al ristorante puntualmente tu stesso metti in funzione, provocando spasmi di piacere che faccio fatica a nascondere.. Sei porco, demonio, uomo e animale insieme.. Impalata con il tuo cazzo sprofondato nella mia fichetta ormai bollente e gonfia, si affollano immagini dei giochi che facciamo insieme e un orgasmo dietro l'altro sono come furia di fuoco.. Il mio fuoco nelle tue vene... Il mio Belzebù nella mente e nell'anima.. Grazie Desy per avermi regalato l'opportunità di conoscere il Demonio in persona.. Grazie a te Belzebù per le emozioni che mi regali ogni giorno.. La tua schiava, puttana e dolcemente sottomessa Fuoco69..
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17 anni fa
fuoco69248878,
35
Ultima visita: 17 anni fa
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Solo per i miei occhi
Ti vedo seduta al tavolo del ristorantino scelto dal tuo collega..è un po che cercava di invitarti a cena, senza successo...poi questa volta hai deciso di accettare. hai trovato in Me il tuo complice..e quindi siamo qui...ti ammiro per come ti sei preparata poche ore prima..un bagno rilassante, due gocce del tuo profumo preferito, la scelta accurata dell'intimo, dal reggiseno per avvolgere le tue mammelle che sfidano la gravità, il perizoma velato, il reggicalze nero e calze fumo di Londra.
sopra un tailleur fine, elegante, da me suggerito..e le scarpe a tacco non estremo ma sensuali...che ti slanciano le gambe, ma soprattutto mettono ancora più in risalto lo splendido fondoschiena che madre natura ti ha donato. Sei li..seduta di fronte a lui...."vittima " sacrificale scelto da noi...lo stai facendo restare sui carboni ardenti..sei maliziosa, sexy...estremamente affascinante...ogni tanto , non vista dal tuo cavaliere, volti il viso verso verso di me, accennando un mezzo sorriso rapito...io con il solo leggero cenno del capo, ti ordino di focalizzarti su quello per cui siamo complici....e tu lo sai bene...
La cena è stata piacevole..ti alzi per andarein bagno..come da me ordinato, vai alla toilette...ti sfili il perizoma, e ritornando al tavolo, lo lasci cadere con non chalance tra le gambe del tuo collega, che attonito e rosso in viso ti guarda sederti...Tu con voce suadente, come sai fare gli sussurri : "non sarebbe ora di andare a berci qualche cosa come dopocena?" Questa frase lascia Lui spiazzato...ma in men che non si dica, siete in macchina alla volta del nostro luogo, dove darai piacere prima a Lui...a te stessa...ma soprattutto al Tuo vero Lui...quando restaeremo soli.
.....è solo l'inizio.....
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17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
La signora francese...!!!
Qualche giorno fa, in una caldissima sera d'estate, decido con un mio amico di andare a prenderci un drink in quel di nettuno, x chi non la conoscesse è uno splendido paese alle porte di roma.
Facciamo un giro x il borghetto medievale ed a un certo punto ci fermiamo in un bar nella piazza, dove incontriamo due francesine niente male......con una semplice domanda, loro dimostrano un certo interesse nei nostri confronti.
A quel punto ci sediamo affianco a loro e cominciamo a bere e divertirci passando una meravigliosa serata!!!!!!!
Passate un paio di ore decidiamo di andarci a fare un giro sul lungomare......dietro la chiesa di S.m.Goretti, posto stupendo.
Arrivati li, io ed il mio amico ci dividiamo, io opto per salire su una scalinata che mi porto nel retro della chiesa, da li comincia con la signora uno splendido gioco di lingua e giochi manuali.....lei comincia a toccarmi, naturalmente il mio cazzo era gia ben duro e bagnato....io piano piano le infilo una mano tra le sue cosce e sento una calda figa umida........lei era eccitatissima, a quel punto le metto una mano in testa e la spingo verso il mio membro piu duro che mai, lei comincia a spompinarmi in maniera celebrale.....un pompino davvero ad arte, dimostrando la sua grande esperienza di donna vissuta......dopo un pò vedendo lei molto eccitata, la giro, le alzo la gonna, le sposto il perizoma e gli infilo il mio cazzo durissimo nella sua bella figa rasata e bagnatissima e comincio a scoparla in maniera divina appoggiandola al muro....una pecora paradisiaca.....gode come una porca non mi molla e chiede di volerlo sentire sempre di più, ed io sempre più forte sbattendola addosso a quel muro, mamma mia la troia stava godendo come una porca fino ad urlare di gioia come una pazza!!!!!Dopo un pò si gira guarda il mio cazzo ancora duro e quasi al punto di esplodere e inginocchiandosi continua ancora a prenderlo in bocca, succhiando su e giu il mio cazzo che a quel punto era enorme.......sono bastati pochi attimi e vedo il mio membro esplodere e schizzare sulla sua faccia da troia......mamma che goduria incredibile e che pompino! A quel punto la signora si riveste ed io mi pulisco, anche se il mio pisello era ancora duro, lei miguardava ed io ero felice e sorridente xchè una scopata così non mi capitava da tempo.......lei con il suo accento francese mi ringrazia e scende piano le scale, era contenta e felice del maschio italiano!!!!!!!!! A volte l'orgoglio italiano trionfa sulla classe francese......alla prossima avventura!
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1
17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
Pomeriggio fortunato 3
Ci riavviammo sullautostrada antonella sembrava nn sazia tanto ke stava vicina a lui e si strofinava a lui con le cosce alla scena le dico ma ti piace propio tanto e lei si e un bel kucciolotto lui la guarda le passa la mano sul collo le accarezza i capelli ela bacia in bocca lei mi passa la mano e cerca la mia e me stringe forte forte.comunico ke stiamo x arrivare dalle ns parti e di darsi un po di contegno. Anto ke solitamente dopo aver scopato ed essere stata soddisfatta nn le va piu di fare sesso questa volta allinvito di lui di andare a casa sua nn accenna ad un benke minimo tentennamento e io dietro di lei andiamo a casa sua x fortuna un appartamento decoroso in una citta di mare.mentre si armeggiava in cucina x preparare il piatto del suo paese anto le va vicino e gli kiede se avesse bisogno daiuto in un momento ke lei era passato ai fornelli e lui le passo dietro kissa perke si fermarono lui dietro e lei davanti ke si dimenava con il kulo allindietro vistolo gia armato anto si rigira lo guarda in viso gli butta le braccia al kollo e si avvinghiano lei con la mano corre a tirargli fuori luccello lui la trascina sulla poltrona dove ero seduto io si spogliano e mi spoglio pure io nudi come stavamo si apre di colpo il portone ed entra un signore sui 65 anni di eta ma ne dimostrava di piu antonella le prende un colpo si staccano lui si rimette in sesto alla belle e meglio io faccio lo stesso imbarazzatissimi tutti e tre anto mi si avvicana e nasconde il visso rosso x la vergogna iniziano a parlare nella loro lingua ( era lo zio ke lo aveva lasciato a piedi al centro commerciale)il nipote subiva e sembrava molto impaurito dalle parole dello zio.Finita la lite lo zio si avvia in camera e lui mogio mogio si avvicina a noi ke ci eravamo gia vestiti(lo zio gli aveva preso le kiavi del portone e kiuso a kiave) si scusa con noi e ci dice ke lo zio era molto arrabbiato con lui xke nn voleva ke portasse altre persone in casa e ke a lui serviva casa xke doveva venirci con una sua amica . mentre stavamo parlando lui esce tutto nudo e kiama il nipote in dispartee guarda fisso negli okki anto ke arrossisce ci dira ke ha cambiato idea ke lamica ke era una troia nn landra a prendere xke si scopera antonella altrimenti lui fara la notte fuori e x tutta la settimana. il ragazzo tutto impaurito kiede ad anto x favore lui uomo molto cattivo accetta e andato a fare la doccia x favore lui capace di prendermi a botte antonella molto impaurita dalla situazione si rannicchia su di me e mi dice no con lui nn ci vado io ke lidea mi era gia passata e mi piacerebbe vederla montata da un anziano le dico guarda ke pero ha un bel kazzo lei dice si lho visto e mi fa un sorrisino ma allora ti piacerebbe e lei no no nn mi va nn vedi come e grosso con quel pancione. il ragazzo si riavvicina e le dice ancora x favore fallo x me altrimenti mi mena dopo un po di tiritela tra loro due ad anto le scappa una lacrima si avvicina alui e lo bacia in bocca e gli dice lo faccio x te e pensando di stare a farlo con te appena dopo esce lui dalla doccia con un accappatoioe parla con il nipote e gli dice di portargliela in camera.antonella fa coraggio e si fa accompagnare nn prima di avermi dato un bacio ed essersi stretta forte forte a me. kiudono la porta io ero eccitatissimo ed escogitavo di come fare x gurdarli di nascosto dal buco della kiave ma si vedeva pokissimo allora dissi a lui come fare e mi indico una finestra sul balkone era perfetta la visione erano vicinissimi e la tapparella un po vekkiotta lasciava intravedere abbastanza.lei era ferma sulluscio della porta lui seduto sul letto nn si erano ancora parlati. si alza le va vicino le fa un sorriso forse le dice nn aver paura nn ti faro del male nn e giusto ke solo lui si diverte con una donna bellissima come te sei molto bella. a queste parole lei inizia a sciogliersi e fare qualke risolino di accondiscendenza lui si avvicina si slaccia il laccappatoio esce il kazzone anke se pur pendulo e labbraccia anto ha quasi perse le sue difese e le viene naturale portare la mano sul kazzone lui la guarda in viso e le bacia le tette sono partiti anto con tutte e due le mani gli fa una sega vanno sul lettone anto si spogli e si avvinghia al kazzo ed iniziano a scopare .
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17 anni fa
mabo5059,
45/45
Ultima visita: 13 anni fa
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In questi ultimi anni
Malgrado la mia estrazione religiosa non sono mai riuscita a sedare i miei desideri sessuali. Ho sempre fatto l'amore con mio marito in maniera appagante e anche molto frequente. Soltanto che dopo anni di matrimonio e di assoluta fedeltà e dedizione da parte mia , pian oianino i rapporti tra di noi hanno cominciato a rarefarsi. Non per colpa mia, ma perchè evidentemente da parte di mio marito è cominciato a scemare il desiderio nei miei confronti. Premetto che sono apoprezzata dagli uomini per il mio fisico, minuto ma ben fatto con le curve al posto giusto. Infatti ho sempre avuto dei corteggiatori dei quali non mi sono mai curata in maniera particolare. accettavo i complimenti, ma ho sempre rifiutato le loro proposte di trasgressione. Anche dopo che mio marito si è disinteressato di me in maniera totale. Ho sempre sperato che cambiasse idea e ritornasse quello di prima. Ho sofferto in maniera spropositata questa situazione e mi sono quasi ammalata arrivando a perdere diversi chili di peso, che erano già pochi in partenza.Come dicevo prima sono minuta e piccolina fisicamente.
Dopo qualche anno ho deciso di reagire, senza rinnegare la mia matrice culturale e religiosa e ho iniziato a rendermi prudentemente disponibile e sopratutto molto selettiva, perchè non ho mai sognato avventure "usa e getta"
Per non dilungarmi dopo aver vagliato diverse proposte, spessodeludenti, ho accettato la corte di un uomo più vecchio di me, di circa 21 anni ma che mi ha dimostrato gentilezza, comprensione, dolcezza ecc. Ormai da diversi anni ho rapporti con quest'uomo in maniera totale e ognuno di noi due è perfettamente integrato con l'altro.
Con quest'uomo ho vissuto anche se non sotto lo stesso tetto glianni più belli della mia vita, anche sessualmente parlando. Solo che ultimamente ha perso molto del suo vigore sessuale, per ragioni di età e di salute, ma malgrado questo i nostri rapporti sono molto stimolanti per una tecnica sessuale alla quale si rifà il mio nik. Evidentemente è venuta a ridursi la frequenza e la penetrazione è di un arnese non più "rigido" come qualche anno addietro.
Forse per questo abbiamo cominciato a frequentare dei privé dove abbiamo sempre fatto da spettatori, anche se, dopo le situazioni che si sviluppavano all'interno del locale ci eccitavamo in tal modo da farci fare l'amore per un certo periodo in maniera completa e appagante.
In quei locali, come dicevo, facevamo solo da spettatori passivi, ma questo non ci salvava sopratutto dai single che mi ronzavano sempre attorno e non solo.
Ho cominciato quindi ad accettare che qualche mano indugiasse più del dovuto sul mio corpo, prevalentemente sul posteriore e sui seni, e tutto ciò un pò alla volta a cominciato a piacermi tanto da abbassare le difese della mia "religiosità" e a consentire che qualche mano si potesse insinuare sotto i vestiti. Senza contare che ho cominciato a gustare sempre con maggioer eccitazione la pressione dei peni duri e corposi che si appoggiavano sul mio sedere.
Continuerò la prossima volta
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17 anni fa
bellamarcella,
65/65
Ultima visita: 6 anni fa
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1700
Mani morbide mi hanno spogliata con dovizia, liberandomi dalle vesti; sciolto i capelli, facendoli ricadere compostamente sulle spalle.
Sono nuda.
Le braccia abbandonate lungo il profilo.
Quelle stesse abili mani mi accompagnano garbatamente al bordo della vasca.
La luce abbagliante del pomeriggio filtra dal peristilio, inondando la stanza.
Sento il calore invitante del sole sulla pelle.
Scendiamo i gradini di marmo rosa e siamo nell'acqua.
La vasca è piccola, circolare, poco profonda tanto che l'acqua mi arriva poco sopra le ginocchia.
C'è profumo di spezie orientali nell'aria.
Due delle donne dalla pelle scura sono entrate con me nella vasca, le lunghe vesti bagnate che s'incollano alle loro gambe.
Gentilmente mi fanno inghinocchiare ed iniziano a bagnarmi strizzando morbide spugne sopra il mio capo.
Con quelle stesse spugne poi mi accarezzano dolcemente sui palmi delle mani, sulle braccia, sul profilo delle ascelle, sulla schiena, sui seni, sul bacino.
Poi con la stessa delicatezza mi fanno alzare.
Il bagno è finito.
Risaliamo i gradini e la padrona è di fronte a me.
Mi ha osservato durante il bagno dietro il separè, ora lo so.
L'aria sprezzante nell'incontrare i miei occhi.
La sua bacchetta di cuoio nero scorre sul profilo delle mie braccia bagnate mentre abbasso lo sguardo.
La punta si posa sul mio torace per poi schivolare tra i seni, fino ad arrivare tra le cosce.
Le mie guance avampano nel sentire tra di esse la dura bacchetta di cuoio.
Poi con un brusco movimento del polso mi impone di divaricare leggermente le gambe.
La padrona fà un cenno e si scosta portando con sé la sua bacchetta di cuoio.
Una delle due nere s'inginocchia davanti a me.
Tento di sottrarmi, scostandomi, ma l'altra mi afferra per le braccia.
Mi inarco voluttuosa, la bocca arsa da una sete febbrile, mentre una lingua allenata mi bacia e succhia la clito.
Mani morbide mi strizzano i capezzoli, mi accarezzano uvunque, mentre labbra carnose mordono e leccano.
Qualcosa di rigido mi solletica le natiche e accarezza l'ano con un movimento circolare. Poi lo sento contro di me, dentro di me. Appartiene alla mia padrona.
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17 anni fa
kiki74kik,
33
Ultima visita: 15 anni fa
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Una notte indimenticabile
Ci siano conosciuti per caso in una chat. All’inizio nulla di che, “sono di Vercelli”, “anche noi abitiamo a Vercelli, ma siamo qui solo per lavoro”. Una parola tira l’altra e scopro che hanno più o meno la mia stessa eta, lui è single, lei è sposata, ma ogni tanto scappa dal marito (consenziente? non so, il dubbio mi è venuto) per passare un paio di giorni con il suo amante. Il discorso diventa così via via più intimo fino a che lei mi dice a bruciapelo “ti andrebbe di passare una serata a casa nostra?”. Non sono scafato, ma prudente. Potrebbe benissimo essere un uomo che si spaccia per coppia. Ci scambiamo le mail promettendoci foto personalizzate. Io mando la mia, ma per qualche giorno di là non arriva risposta. Stavo quasi per archiviare il contatto quando arriva una mezza dozzina di mail, ciascuna con una foto. Spettacolo! C’è davvero lei via via sempre più nuda con un cartello in mano e in altre posizioni stratetiche: “Speciale per Rosenkrantz” e un numero di cellulare. E’ splendida, una donna davvero desiderabile… e io la desidero! Chiamo, mi risponde lui e mi dà appuntamento in un bar del centro per conoscerci. Ci troviamo, un caffè, quattro chiacchiere per spiegare cosa cercano e cosa vogliono poi mi chiede “Lei arriva dopodomani, ti va di farle una sorpresa?”. E come no?! Mi libero da un appuntamento e mi presento sotto casa loro all’ora fissata. Arrivano dal ristorante, ci presentiamo con i nostri nomi veri e lei mi schiocca subito un bacio sulle labbra. Saliamo in casa dove le luci sono già accese anche se soffuse. Lui mi dice di mettermi comodo che loro iniziano ad andare in camera da letto: “E’ un po’ timida all’inizio, prima la scaldo ben bene, raggiungici quando ti chiamiamo e intanto guarda questo” e fa partire sul portatile un album di foto digitali che non lasciano nulla all’immaginazione. Finalmente arriva il richiamo, vado nella stanza da letto dove loro sono già nudi e impegnati in un 69 mozzafiato. “Spogliati e metti questo” fa lei sollevando un attimo la testa e porgendomi un preservativo. In un attimo sono nudo, lei mi vede e mi fa avvicinare al letto…. tirandomi (dolcemente!) per l’uccello già durissimo. Inizia la giostra. Prima io con lei mentre lui guarda, poi viceversa, poi un doppio pompino da infarto. Le piace il cazzo e non fa nulla per nasconderlo. “Non ho mai provato la doppia penetrazione” fa lei. Un chiaro invito che noi due maschietti provvediamo a soddisfare scambiandoci anche la posizione nei due canali. Alla fine veniamo praticamente tutti insieme (il che è sempre un ottimo risultato, eheheheheh). Pausa sigaretta, ci vuole proprio. Poi la doccia. Inizia lui e mentre siamo soli lei torna all’attacco: “Ora tocca a noi due” sussurra sfiorandomi il cazzo. Riprendiamo a “giocare” e non ci accorgiamo che lui è tornato. “Ma bravi” sghignazza “Non vi si può lasciare soli un attimo”. Oddio, penso, ora si incazza di brutto. Non è così, si accende un’altra sigaretta e aggiunge: “Visto che ci state dando dentro così tanto vi lascio un po’ di privacy”. Se ne va di là e sentiamo accendersi la televisione. Noi continuiamo fino a che lei mi sussurra all’orecchio “Vienimi in bocca”. Io sono un tipo ubbidiente quindi mi fermo sul più bello. Lei sfila il preservativo e inizia un bj da togliere il respiro che termina con un’abbondante bevuta. “Vado a fare la doccia, ma tu stai qua se non facciamo l’alba” mi dice infine alzandosi e andando in bagno. Poi la doccia la faccio io , ci beviamo un whisky insieme e la serata è terminata.
Tralascio quello che è successo nei giorni seguente. Due settimane dopo l’annuncio: lui è stato trasferito per lavoro dall’altra parte d’Italia, sarà difficile rivederci. Ci siamo scambiati qualche mail poi la distanza tra noi e il tempo hanno avuto ragione. Non li ho più rivisti.
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17 anni fa
rosenkrantz,
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Ultima visita: 10 anni fa
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Fantasia
Ti immagino in una stanza in piedi davanti alla finestra baciata dalla luce del sole.
Indossi solo una leggera sottoveste che mette in risalto le tue forme piene e sode.
Mi senti entrare ma non ti volti.
Mi avvicino e inizio ad accarezzarti i capelli inalandone l’inebriante profumo di femmina.
Ti bacio sul collo e dietro le orecchie mentre ti accarezzo le spalle.
Prendo le spalline, le sfilo e la sottoveste cade a terra.
Le mie mani scendono più in basso sfiorando con la punta delle dita i capezzoli già turgidi.
Ti prendo in braccio e dopo averti distesa sul letto, ti afferro per le caviglie e ti attiro a me.
Inizio col baciarti i piedi e risalgo lentamente lungo l’interno delle cosce fino ad arrivare pericolosamente più in alto.
Apro delicatamente con le dita i petali della tua rosa e come l’operosa ape inizio la ricerca del prelibato miele.
Adeguandomi ai segnali che il tuo corpo mi lancia, inizio a penetrarti con le dita, senza fretta.
Percepisco la tua eccitazione crescente dai gemiti e dalle vibrazioni emanate dal tuo corpo e continuo senza mai fermarmi portandoti più volte all’orgasmo fino a quando dalla fonte dell’estremo piacere non sgorga un lungo e caldo getto del tuo nettare.
Sollevo la testa, i nostri occhi s’incrociano, vi leggo la tua soddisfazione.
Il mio scopo è stato raggiunto.
Riuscire a darti piacere era quanto chiedevo, tutto il resto non ha importanza.
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17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
La prima volta in quattro
Avevo una voglia matta di provare con un'altra donna,e cosa che è avvenuta un giorno mentre stavo al lavoro
E' venuta a lavorare presso dove io lavoro una ragazza,non carina, ma un bel tipetto,bel fisico con belle tette,inizialmente se la tirava,e si comportava da persona insospettabile,ma con il mio fiuto femminile avevo capito qualcosa di diverso in lei, anche se era fidanzata, e detta da lei molto molto fedele al suo lui.
Sarà strano ma è successo che un giorno ,come di sua consuetudine il mio principale mi chiama nel suo ufficio, mi comincia a palpeggiare a strusciare,io in quel momento avevo voglia di ciucciare il suo cazzo,gia grosso e duro,e mentre stavo davanti a lui in ginocchio con il suo arnese in bocca,sento una mano in testa, piu leggera e piu delicata di quella del mio capo, mi giro ed era lei,che evidentemente non vedendomi rientrare al mio posto di lavoro è venuta a curiosare e senza farsi dire niente si inginocchia anche lei, convinta che volesse ciucciare anche lei, mi tolgo il cazzo dalla bocca ,per farlo prendere a lei, invece inizia a baciarmi con la lingua,me la infila tutta nella bocca,con le mani inizia a spogliarmi,tirandomi fuori il mio seno i capezzoli erano diventati duri ero eccitatissima ( io 36 anni esperta, ma lei 24 anni piu esperta di me) lascio il cazzo del mio principale che allibito e sorpreso piu di me si scosta per guardarci,sempre con il suo cazzo fuori.
I nostri corpi letteralmente nudi (era fatta molto bene)si intrecciano con le mani le nostre lingue non stavano mai ferme io sul suo ed lei sul mio corpo,la faccio distendere sulla scrivania,ed cosa mai fatta,inizio a leccargli il clitolide,duro come il cazzo del mio pricipale,lei gemeva si divincolava sotto i colpi della mia lingua che era diventata come un martello pneumatico, gli alzai di piu le ginocchia e quando iniziai a infilare la lingua sul suo culetto si dimenava ancora di piu mentre gli infilai un dito nella passera,ed in quel momento al massimo della sua ma anche mia eccitazione i suoi gemiti erano piu forti, sentirla strillare io godevo ero un fiume in piena, la mia lingua non si fermava piu le mie mani sul suo sodo seno,sgrillettavano i suoi capezzoli duri ero come un robot non mi fermavo piu, fino quando le sue mani presero la mia testa per allontanarla, avevo capito che era esausta dal piacere e dal godimento avuto, in quel momento il mio principale si avvicina io lo prendo in bocca per ciucciarlo, era eccitatissimo, e lei per solidarietà inizzia a ciucciare insieme a me, fino quando il mio capo sposta la mia testa per farlo ciucciare solo a lei, ed a vederla e detto dal mio principale lei piu piccola di me ma espertissima in tutto e per tutto.
Dopo quel giorno , ci sono stati tantissimi altri giorni sempre noi tre,fino a quando una sera accordatoci per un incontro lei è venuta con un amico Gay, ed è stato fichissimo ed eccitatissimoooooooooooooo cosa che vi racconterò la prossima volta
ciao Fausta
Questo racconto è reale, cosi come l'ho raccontato
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17 anni fa
fausta, 50/50
Ultima visita: 9 anni fa -
Fantasie di una schiava
Pressoché nuda, saldamente assicurata con delle catene e inconsapevole di quanto mi sta accadendo intorno per la benda che mi copre gli occhi, sto qui al Suo cospetto. Percepisco la presenza del mio Padrone dai suoi passi e da qualche secco colpo di tosse che emette ogni tanto. In lontananza c'è la città, con i suoi rumori ovattati, spie di una vita frenetica che divora ogni singolo attimo. Invece qui il tempo sembra essersi fermato e l'istante dilatato in eternità. Sento che qualcosa sta per accadere o è solamente una mia impressione; l'attesa prolungata mi spossa e mi fa desiderare il degno epilogo; madida di sudore per la posizione innaturale e per l'eccitazione di quanto mi sta per accadere, attendo da un momento all'altro gli imperiosi scatti del Suo membro dentro di me. Forse non riuscirò a contenermi più a lungo e darò sfogo da sola alle mie fantasie, serrando forte le mie cosce al cuscino su cui sono accovacciata e sfregando il sesso sulla sua morbida stoffa. Chissà come accoglierebbe un finale imprevisto, al di fuori del Suo controllo: potrei contrariarlo o addirittura indispettirlo al punto che tra noi potrebbe essere finita. Meglio pazientare un altro poco e non incorrere nelle Sue ire. Qualcosa in effetti adesso sembra accadere, ma dai passi capisco ben presto che si sta dirigendo fuori dalla stanza. Il campanello della porta suona con insistenza, c'è qualcuno che è venuto inconsapevolmente a turbare la magia che si era venuta a creare. I minuti sembrano non passare mai; probabilmente si tratterà di qualche importante cliente che non può essere liquidato con poche parole. Finalmente la porta si richiude e sento che si avvicina a passi rapidi; avrei quasi voglia di chiederGli di chi si trattasse, ma mi trattiene il timore di violare il silenzio impostomi . Meglio concentrarsi su altro adesso, il momento tanto atteso sembra quasi stare per giungere. Forse per ricreare l'atmosfera che si è improvvisamente dissolta per l'arrivo dell'importuno estraneo, incomincia ad accarezzarmi delicatamente, le sue mani sembrano però stranamente esitanti, probabilmente anche lui è seccato dalla brusca interruzione. Lentamente si fa strada in me il dubbio: non solo mi tocca in maniera per Lui insolita, ma ad un tratto sento sulla mia pelle scorrere una superficie metallica. Deve trattarsi con tutta probabilità di un anello, ma non ne indossava prima, nè gliene ho visti portare in precedenza. Che non si trattasse più di Lui, ma dello Sconosciuto di poco prima?
Un uomo che probabilmente sta usando il mio corpo con il Suo consenso e che quando avrà sfogato le sue voglie lascerà definitivamente questa stanza. Ma sarò certa di non rivederLo in altre occasioni senza essere in grado di riconscerLo?
Magari ad un party potrebbe essere l'uomo distinto che beve un drink con Lui, parlando amabilmente di cose senza alcuna importanza, o a teatro potrebbe essere il signore che ci scorge e ci saluta da due file più avanti. Insomma potrebbe essere chiunque, ma il pensiero che inizialmente sembrava tanto sconvolgermi si tramuta in una fantasia allettante quando comincia a penetrarmi, con decisione, senza alcunché di brutale. I movimenti sono ritmici e profondi, ma poco dopo si vanno facendo più discontinui e incalzanti, segno che neanche Lui può resistere alla fantasia da cui è posseduto: godere di una donna a sua insaputa, come si assapora la fresca fragranza di un fiore per poi buttarlo subito dopo via. Si ferma per un istante, per poi venirmi copiosamente dentro: sento pulsare dentro di me il Suo seme e allora mi sento abbandonare anch'io, come stordita, al piacere. Un Suo bacio mi desta infine dal dolce torpore in cui sono caduta e ciò mi basta per riconoscere il mio Padrone.
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17 anni fa
admin, 75
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Un incontro molto strano e particolare...
vi raccondo una mia esperezia sesuale era nell agosto 2004 precisamente il 12 agosto erano le 22.06 di sera ero nella stazione di Venezia che aspettavo il treno x Lecce dove dovevo trascorere alcuni giorni da amici in quell momento passa di la una ragazza che all incirca aveva 23 anni e mi chese se era quello il treno x Lecce io le dissi di si e se andò fissandomi negli occhi. io mi alzai e mi andai a sedere al mio posto aspettando che il treno partisse. dopo alcune ore di viaggio io ero seduto in un vagone vuoto e vidi quella ragazza venire verso di me a quel ponto pensai che era il momento di fermarla e conoscerla e cosi feci la fermai e chiesi il nome e lei mi rispose
-ciao io sono loredana sto andando a Lecce tu dove vai?
-io anche cosi parlammo x alcune ore.verso le 3.00 dell mattino lei si era addormentata appogiandosi con la testa sul mio pene.
il mio pene si induri cosi tanto da svegliare la ragazza lei non perse tempo mi sbottono il pantalone e lo prese in bocca facendo un pompino cosi dolcemente io presi le mani e le apro la cerniera dei pantaloni e la invito a sfilarlo lei acconsente e se lo toglie rimane solo con slip rosa pizzo io prendo il dito e la penetro la vagina poi passo a due dita mentre lei mi succhia ancora il cazzo poi le sfilo i slip la faccio girare con il sedere verso di me e le incomincio a succhiare la vagina fino a consumarla e lei davanti sempre a succhiarlo x bene dopo la prendo e la faccio mettere a pecora e la penetro nella vagina cosi velocemente che lei grida poi passo a un mio desiderio di sempre il culo prendo il dito e la penetro nell' ano lei all'inizio dice no mi fai male cosi la rigiro e lo lecco tutto il suo ano consumandolo la faccio rimettere a pecorina e la penetro nell'ano dopo 1 e mezza di sesso spinto decido che ora di arrivare e le vengo dentro il suo culo.arrivati a Lecce lei decide di darmi il suo numero di telefono e mi dice che quando voglio ke la posso kiamaree per fare del sesso con lei
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17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
Mia cognata
Avevo 25 anni e vi parlerò come se fossi in quel tempo. ono FELICEMENTE fidanzato. La mia ragazza,Lucia è la ragazza che fino adesso mi ha colpito di più, non a caso ne sono innamorato. La amo davvero tanto, e penso proprio che arriveremo a sposarci. Ma da qualche tempo c'è un pensiero che mi gira per la testa: Lucia ha una sorella, Giulia, che mi fa impazzire.
Lei è bassina (anche la mia ragazza lo è), lunghi capelli neri, un bel seno 4° ed un bel culo sodo e a pera. Con lei ho un buonissimo rapporto, scherziamo sempre tanto, anche perchè abbiamo due caratteri sostanzialmente uguali. Domenica scorsa è venuta a trovarci, e nel giocare con il bambino dell'altra loro sorella, il bimbo le allargò la maglia quel tanto che bastava per far vedere le sue forme: molto belle, devo dire con sincerità. La notte seguente ho fatto un sogno che la riguardava. Ero nella loro casa, e la mia ragazza stava dormendo. Io invece, non avendo sonno, andai a guardare un po' di TV. Fu così che mi ritrovai nel soggiorno, e Giulia aveva avuto la mia stessa idea. Guardammo un po' di TV insieme, e poi, parlando, iniziai a fissare le sue labbra, come spesso mi succede quando parlo con altre persone. Solo che le sue labbra mi eccitavano parecchio...e lei se ne accorse, iniziando poco dopo a provocarmi oltre ogni misura. Incominciò questa sua opera di seduzione chiedendomi un massaggio sul collo (e devo dire che non le sono mai stato indifferente, almeno credo); nel farle questo massaggio, le mie mani erano diventate calde, e lei ovviamente si accorse anche di questo. Allora iniziò a farmi discorsi che da lei MAI mi sarei aspettato: discorsi che riguardavano i miei rapporti sessuali con sua sorella, la mia ragazza, ed io non avendo nessun problema le dicevo che sotto quell'aspetto andava molto bene. A un tratto mi chiese: "ma tornando indietro, se avessi conosciuto prima me, cosa avresti fatto?". E nel dire ciò si avvicinava sempre di più. Poi, come un ferro attirato da una calamita, le stampai un bacio sulle labbra! Mi aspettavo una reazione infastidita, oltretutto anche lei è felicemente fidanzata. E invece no: ricambiò con tanto di lingua in bocca! I freni inibitori ormai non avevano più effetto, iniziammo a spogliarci a vicenda, e nel far questo mi ritrovai davanti quello splendido spettacolo dei suoi seni nudi. Vi giuro, non avevo mai visto tanta abbondanza! Presi a leccarglieli di gusto, e sentivo che lei gradiva. Poi da lì mi spostai verso il basso, aveva una figa profumata e il pelo gli disegnava un cuore. Con la promessa, però, di ricambiarmi il favore...promessa che mantenne qualche minuto dopo, ingoiando il mio uccello avidamente. Mi sentivo in paradiso, ma non tanto per il fatto di fare quelle cose, quanto invece per il fatto che stavo tradendo la mia ragazza...con sua sorella!!! Intanto il sogno andava avanti...e ci ritrovammo nudi sul divano a scopare selvaggiamente: sentivamo di non amarci, ma il desiderio di quella scopata era talmente grande che non riuscivamo a fermarci!! Andammo avanti per circa 30 minuti, mi eccitavo nel vedere le sue tette sballonzolare sotto i miei colpi. Facemmo l'amore in tutte le posizioni possibili ed immaginabili, e dopo quella magnifica mezz'ora le venni in mezzo alle tette con un mare di sperma!!!! Ah che sogno stupendo...ma così come è stato stupendo, è anche stato davvero spiacevole, perchè adesso questa fantasia non deve assolutamente venir fuori. Lo so, non è bello frenarsi, ma io amo la mia ragazza, e questa è una cosa che non potrà mai accadere....
Ma la vita è molto cattiva...Dopèo un anno mi sono lasciato con Lucia e...ho potuto godere tra le tette di Giulia
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17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
La prima volta...
Pratico il fisting da molti anni, nel corso dei quali ho studiato anche trattati di anatomia per migliorare le mie performance, d'altro canto si sa', il braccio non ha un sensore che ti procura piacere, ma (almeno nel mio caso) il piacere lo traggo da chi in quel momento sto fistando.
Chi pratica questa disciplina mi capirà benissimo, per quanto tu possa essere bravo, per quanta esperienza hai accumulato, rimane sempre il fattore umano. Per quanto io abbia fistato, schiavi e schiave, ogni episodio, ogni persona incontrata, rappresenta una nuova volta, simile ma mai uguale alle volte precedenti. Il ricordo delle varie sessioni crea in me un record, un album virtuale, che la mia mente ama sfogliare, di tanto in tanto, ma come per ogni album che si rispetti, c'è una foto alla quale mi sento particolarmente legato, in questo caso un ricordo che fra tutti prediligo, ed è quello che sto per raccontare....
Riconosco da subito un neofita, lo riconosco dalle parole che usa, dal modo con cui le pone, dalla frenesia di conoscere, la raffica di domande.... Marco, ( lo chiamerò cosi) era uno di quelli....
Rispose ad un mio annuncio, seleziono da sempre (almeno da quando sono "cresciuto") i messaggi contenenti questioni di carattere sessuale, (un Master, almeno secondo il mio modesto punto di vista, non dovrebbe mescolare il sesso con il BDSM) scartandoli di getto, cosi come tendo a scartare le persone troppo giovani, armate di tanta curiosità e desiderio, ma, in questo caso qualcosa colpì la mia attenzione, anzi non qualcosa ma una frase molto particolare...." dopo aver sofferto tanto, continuo a cercare qualcuno che mi possa fistare per bene senza dolore..."
Riconosco che la pratica del fist possa passare attraverso una logica del dolore, d'altro canto è pur vero che un buon Master deve portare il proprio slave vicino alla soglia massima di dolore sopportabile, perché è altrettanto vera la teoria di Bourderòn, secondo la quale il piacere estremo, è vicinissimo al massimo dolore sopportabile, cosi come conosco la massa di idioti che spacciandosi per Master infliggono dolori insopportabili (se non quando recano danni fisici a volte anche permanenti) che hanno il solo scopo di allontanare le persone da questa disciplina, che in questo modo viene anche vessata o vituperata. Ma conosco anche (e sono davvero tanti) molti Master coscienziosi e preparati, mai superficiali, che sanno donare molto piacere ai loro schiavi, passando per le infinite vie del dolore non dolore....
Decido quindi di rispondere a Marco....pregandolo di scrivermi le sue esperienze passate, in modo da rendermi conto del vero problema da affrontare....Tutti i suoi racconti sono figli delle madri di cui sopra, inutile menzionarli ancora, mentre dopo diverse settimane di scambio epistolare, decido di incontrare Marco...
Avevo, come sempre preparato con cura l'ambiente dove avrei incontrato Marco (una parte della mia casa) e con dovizia di particolari ogni piccolo strumento. Ma come detto in premessa, il fattore umano gioca un ruolo fondamentale....
Marco era un bravo ragazzo, semplice, pulito, tutti i suoi muscoli nella scatola cranica, magro, glabro, con grandi occhi espressivi, che da subito mi hanno parlato con franchezza e curiosità, ho cercato di fare da subito quello che ogni Master dovrebbe fare, accogliere tutta la fiducia della persona che desiderava più di ogni altra cosa, provare piacere da una cosa che gli aveva procurato solo dolore....
Passammo ai preparativi di una sessione che per me ha sempre rappresentato solo un inizio, nella consapevolezza di dover ripetere più volte la sessione prima di raggiungere un buon risultato....
Lasciai che Marco scrutasse e studiasse l'ambiente in cui si trovava, illustravo man mano gli strumenti che avrei usato e le tecniche, notai un cambiamento di colore nella pelle del viso di Marco...
Conosco molto bene quei momenti, potrei descrivere quanti battiti riesce a fare un cuore, quanto sudore è possibile produrre, quanti ferormoni stanno lavorando, ma l'unica cosa che davvero mi interessava era rilassare Marco, riprendermi una sorta di rivincita per l'intera categoria (almeno di quelli seri e veri) fargli conoscere una pratica che negli anni mi aveva dato tante belle soddisfazioni....
Ordinai a Marco di spogliarsi, di farlo lentamente, mentre lo guardavo, il colore del suo viso era davvero cangiante, le sue mani tremavano, ma notai anche che i suoi occhi cercavano i miei, in un gioco di conferme...
Feci mettere Marco supino sul lettino, infilati i guanti, cominciai l'esplorazione tattile del suo corpo, che sembrava di vetro, tanto era tirato ed emozionato....
La mia voce, le mie mani, lasciarono che al posto della paura entrasse il desiderio, mi dedicai a questo aspetto alle carezze molto più tempo del solito, fino a quando notai che le natiche di Marco si stavano aprendo lentamente....
Iniziai a toccare l'ano di Marco che come da manuale di contrasse a difesa, non forzai la mano, ma la lasciai li come quando voglio accarezzare un gatto che non conosco, la mia mano ferma aspetta che il gatto ci passi sotto, cosi mi fermai con le dita appoggiate al suo buchetto rosa, fino a che piano piano fu lui a venire da me, appoggiandosi con timorosa fiducia....
Ascoltavo il respiro di Marco, il suo ritmo, la mia voce lo guidava verso il rilassamento, ma in mio aiuto giunse la sua voglia di farlo...quel pezzo di corpo dichiarava il suo desiderio.....
Avevo scelto dei guanti in vinile, scartando cosi a priori la possibilità di un eventuale allergia al lattice, avevo iniziato con una crema leggermente anestetizzante (la mitica ed impareggiabile Luan) mescolata ad una crema all'acqua....
Puntai il dito verso quell'ano, con pazienza lasciandolo appoggiato senza forzare, il respiro di Marco si era fatto più caldo, le sue anche iniziarono un lento quasi impercettibile movimento ondulatorio, in una danza senza musica, con un crescendo di sensualità...Marco non era più Marco, ma un corpo in movimento, un corpo alla ricerca, un corpo pieno di desiderio....ma il mio dito era ancora li....mi faceva male il braccio, non ricordo il tempo trascorso, ma ricordo che mi faceva male, ma ero fortemente deciso a non mollare, non avrei fatto il il primo passo....
Con l'altra mano carezzavo le natiche di Marco che adesso si muovevano in modo più armonico, Marco aveva il viso piegato verso di me e potevo vedergli l'espressione, gli occhi chiusi, la bocca aperta, il colorito forte delle sue guance, non c'è popper al mondo che possa eguagliare quel colore...Marco non era più li, era partito, aveva lasciato a me solo il corpo...potevo toccare il suo desiderio, tutta la sua sensualità....ad un tratto mi accorsi che il dito non era più fuori, ma dentro, era stato il corpo di marco a cercare la carezza, avevo vinto la prima diffidenza....
Marco aveva iniziato una leggera cantilena di godimento che accompagnava i suoi movimenti ai quali io trovai il giusto ritmo, stando attento a continuare la mia danza con lui, mentre con l'altra mano tenevo lubrificata la mia mano....
Le dita adesso era tre, ma Marco non le contava adesso che il suo ritmo era frenetico, mentre il suo corpo non ondeggiava più ma indietreggiava verso la mia mano, che ormai lo possedeva....
Carezzai il suo interno saggiandone gli umori, le pareti lisce invitandolo a lasciarsi andare, ma lui, il giovane danzatore, non mi ascoltava più si era già lasciato andare....
Chi conosce il fist, sa benissimo che la parte più critica della disciplina sta nel far passare il carpo radiale di pollice, ovvero la parte più ampia della mano, perché in quel punto la mano non si può piegare più di tanto, e allora l'ano si deve dilatare in un movimento unico con lo sfintere, ma, anatomia a parte il vero guardiano è il cervello, perché qui gioca un ruolo fondamentale il dolore, la gestione del quale sta nel cervello....
La mia preoccupazione era li, dove molti cadono, dove il piacere deve lasciare il posto ad un momento di dolore...come comunicare con corpo ed il cervello di Marco? La mia unica preoccupazione stava nel fatto di non far sentire dolore a Marco o tutta quello per cui avevo lavorato sarebbe andato perduto....mentre pensavo a questo guardai come non avevo fatto prima il corpo di Marco, era bagnato di sudore, si muoveva come un onda nel mare, e allora mi resi conto che stavo interagendo con Marco e non solo con il suo corpo....se avessi spinto la mano cosi come eravamo messi, gli avrei procurato sicuramente dolore, dovevo pensare a qualcosa che lo facesse salire ancora di più in modo da perdere ogni freno e lasciare che il cervello smettesse di ragionare lasciando il posto al piacere puro....
Marco, mi aveva parlato nei giorni precedenti, della sua ricerca del fisting, non tanto come mera pratica fisica, ma come un momento di congiunzione della parte più profonda della sua sensualità con il suo corpo, ovvero Marco era il corpo e la mia mano toccava la sua anima profonda, quella che nessuno era mai riuscito a toccare....
Feci la mia scelta, chiusi gli occhi e cercai di fondermi con Marco, con il suo corpo, che era li fisicamente in contatto con me ma che non era lui il mio vero obiettivo, ma la sua anima, il suo desiderio profondo, quel desiderio che ogni slave ha dentro e che chiede al Master di poterlo tirare fuori....
Appoggiai le mie labbra al corpo di Marco in un sottile bacio di ammissione, gli volevo dire "sono qui con te, non preoccuparti lasciati andare, non ti sto fistando il corpo ma la tua anima profonda, lasciamela toccare..." il corpo di Marco, al contatto con le mie labbra vibrò come non aveva ancora fatto, Marco alzò la testa reclinandola indietro, il corpo intero si mosse verso di me, ma non verso la mano, ma verso di me come persona intera.....questo movimento aumentò di ritmo, via via portandosi a livelli altissimi, Marco godeva ma da dentro, ad un tratto come ad aver violato una combinazione magica, la mano scivolò dentro interamente e al posto del dolore Marco urlò di piacere mentre veniva per mano mia...
Da quella volta ho rivisto Marco in varie sessioni....sempre più piacevoli e mature.... per poi come ogni foglia prendere il suo ruscello e la sua nuova direzione....
Ho imparato alcune cose molto importanti in quell'esperienza...che ancora oggi contribuiscono nella mia formazione....una in particolare, quando si fista il fattore umano fa la differenza, perché ho imparato che non fisto un corpo, ma mi metto in contatto con la sua anima....
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17 anni fa
Mefister, 48
Ultima visita: 15 anni fa -
Divisi fisicamente,ma uniti da un estremo piacere
Mi piace guardarti mentre ti masturbi.
Tu lo sai, lo sai molto bene, e godi di questo tuo potere.
Sai di potermi catturare per tutto il tempo che tu desideri, incatenando i miei occhi al tuo corpo, ed i miei sensi ai tuoi.
Distesa su questo lettino da spiaggia, le rocce ed il buio a proteggerti da sguardi indiscreti, nuda e con le gambe divaricate, ti accarezzi le tette, come sai che a me piace vedere.
Gli spruzzi di un’onda più forte, che si è infranta sugli scogli, ci raggiungono, ci fanno rabbrividire nell’aria finalmente fresca della notte estiva.
La luce della luna si riflette sulla spuma candida delle onde e, magicamente, sulle tue lunghe unghie laccate di bianco.
Continui ad accarezzarti i seni, lentamente, sensualmente, eroticamente.
Il tuo caschetto di capelli biondi spicca sulla stoffa blu del lettino, e la tua pelle, la tua magica pelle, unta dell’olio solare che ti stai spalmando, riluce anch’essa il pallido chiarore della luna, muta ed unica testimone di questi attimi incredibili.
Sono nudo anche io, come a te piace vedermi, in piedi, il busto appoggiato a questo scoglio umido e salmastro, di fronte al lettino sul quale sei stesa, una mano a scivolare indolente sul cazzo duro e proteso verso il tuo corpo eccitante.
Adoro vederti così, abbandonata e fremente, padrona assoluta del tuo piacere.
E tu impazzisci quando mi prendo il cazzo con la mano, quando le mie dita si serrano attorno all’asta, quando la cappella si mostra al tuo sguardo.
Lo abbiamo fatto una volta, quasi per caso, un gioco che credevamo non dovesse avere un seguito, una variante ai mille modi in cui facciamo l’amore.
E, invece…
Invece siamo rimasti prigionieri dei nostri sensi e della nostra vista.
Ci masturbiamo, uno di fronte all’altra, e solo più tardi, raggiunto il primo e più intenso piacere, uniamo i nostri corpi alla ricerca di altri orgasmi.
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17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
Lo sgabuzzino!
Avevo risposto ad un annuncio e dopo qualche giorno mi arriva un messaggio, è la lei della coppia, che mi fa i complimenti per le foto che ho inviato e mi ringrazia per le parole con le quali avevo risposto al loro annuncio, da lì comincia una chiacchierata prima via sms e poi a voce, mi racconta d’avere un negozio e dopo un po’ le telefonate ed i messaggi diventano piccanti.
All’interno del negozio c’è uno sgabuzzino, e le nostre fantasie si concentrano su questo sgabuzzino, idee, situazioni e fantasie ci girano in testa e ce le raccontavamo via telefono, magari anche godendo assieme.
Questo è durato per qualche giorno, fino a quando non abbiamo deciso di incontrarci, ed essendo stuzzicati da quello sgabuzzino, abbiamo deciso di vederci durate la settimana, vero l’orario di chiusura del negozio per la pausa pranzo!
Arrivo, cerco il negozio, parcheggio. Faccio 2 passi, passo davanti alle vetrine e la vedo, splendida e sexy, dio che sexy, faccio per entrare, ma c’è gente allora passeggio ancora un po’, ma la voglia di entrare è tanta e così entro, dio, sono eccitatissimo, lei è impegnata con una cliente ed io faccio un giretto nel negozio, mi fermo e mi metto in modo d’essere di fronte a lei tra di noi c’è la cliente, ma io sono un po’ lontano.
Comincio a guardarla e lei se ne accorge, dopo qualche secondo capisce che sono io e fa una faccia un po’ strana, tra il sorpreso ed il compiaciuto, la cliente esce ed io faccio per avvicinarmi, ma entra un’altra persona, così io continuo il mio giretto, ma l’ora della chiusura si avvicina.
Finalmente anche questa cliente esce e mi posso avvicinare, mi presento e facciamo 2 chiacchiere, capisco subito che arrivati al dunque, è un po’ restia, titubante, forse ha cambiato idea, ma è troppo splendida e io non voglio rinunciare a questa occasione, dopo un po’ che parliamo l’ora della chiusura è passata, spegne le luci e chiude la porta, ha la macchinetta del caffè e me ne offre uno, ma mi fa capire che non c’è storia, io in ogni caso cerco di eccitarla, portando il discorso su quello sgabuzzino di cui tanto s’era parlato e le chiedo di mostrarmelo, ma è restia, è inutile, a che servirebbe!
Io non mollo, mi spiace ma sono deciso, fino a che prendo e mi avvicino a lei, le prendo per una mano e le dico dai, fammelo vedere, portandola verso la porta dello sgabuzzino!
Ci arrivo e la apro con la mano che mi è rimasta libera, faccio un passo entrando e proprio in quel momento mi sento spingere da lei che entra nello sgabuzzino dietro di me e chiude la porta, io mi giro e ci troviamo abbracciati in un bacio focoso, senza dire nulla cominciamo a toccarci, i nostri corpi si strusciano l’uno contro l’altro, il suo seno sul mio petto ed il mio sesso duro contro di lei, le mani dappertutto, non le so trattene, le faccio scorrere lungo le sue gambe, il suo sedere, le apro la camicetta, scosto il reggiseno e comincio a giocare con i suoi capezzoli usando le mie dita ed i polpastrelli, mentre continuiamo a baciarla e le sue mani sono tra i miei capelli.
Poi scendo con la bocca sul suo seno, adoro succhiarle i capezzoli, giocarci con la lingua, con le labbra, girarci intorno vorticosamente con la punta della lingua, leccarli lì sotto dove il seno si attacca al busto, leccare tra un seno e l’altro, dio quanto è splendida e sexy e mi piace sentire i suoi gemiti di piacere!!!
Ad un certo punto mi stacca da lei con forza, mi gira e mi appoggia alla porta, è dietro di me, e standomi dietro inizia a spogliarmi, prima la camicia e mi lecca lungo la schiena, io sono immobile, la faccia appoggiata alla porta, le gambe larghe, mi slaccia i jeans, me li abbassa e con le mani cerca e trova il mio sesso duro che è ancora nei boxer, senza abbassarli infila una mano, è durissimo, ha voglia di lei! Lo prende in mano e comincia a menarlo, sempre dentro ai boxer ed intanto mi lecca da dietro lungo la schiena e le zona lombare, mi fa morire, a questo punto mi gira, abbassa i boxer ed eccolo lì, mio sesso, non lunghissimo, ma grosso e durissimo, con la cappella lucida!
Lo prende in mano, riprende a menarlo e dopo un po’ lo prende in bocca e comincia a succhiarlo, a leccarlo mentre io da sopra ti guardo e per vedere meglio le scosto i capelli, poi li raggruppo e con una mano li tengo fermi, mentre tenendola così la aiuto nel tenere il ritmo…
Non ne posso più, rischio di venire e non voglio, allora la fermo e la faccio alzare, la bacio, la lecco lungo il collo e sul seno, mi abbasso davanti a lei, le apro i pantaloni, li abbasso, e spostando il perizoma, comincio a toccarla, è bagnatissima, ha voglia di me!!!
Allora le tolgo anche il perizoma ma la faccio rimettere le scarpe con il tacco, adoro i tacchi, c’è uno sgabello, la faccio sedere, in modo che possa appoggiare la schiena al muro, le apro le gambe e me le appoggio sulle spalle, comincio a leccarla, lungo le cosce, mentre con le meni tengo il suo sedere, poi le riavvicino alla tua figa e con le mani salgo fino al suo seno e lo stringo tra le mie mani, poi con i polpastrelli gioco con i suoi capezzoli, mentre la sento ansimare e gemere di piacere, la mia lingua è dentro di lei, le entra dentro più che può, alterno dei giochi con la lingua a qualche succhiata con le labbra, è sempre più eccitata ed ansimante, allora salgo con una mano, fino a darle un dito da succhiare e con l’altra mano mi aiuto sulla sua figa per farla godere!
Ma abbiamo voglia di scopare, quindi stavolta tocca a me appoggiarla alla porta, le sue mani larghe e alte, la sua testa rivolta verso di me, ha addosso solo le scarpe con il tacco, la camicia quasi completamente aperta e le tette che escono dal reggiseno, le gambe larghe ed io dietro di lei che con una mano cerco il punto in cui infilare il mio attrezzo, poi lo faccio scivolare lentamente tra le sue gambe, lo faccio strusciare un po’ fino a trovare il punto giusto, la cappella piano, piano si fa largo ed entra, adoro il momento in cui entra ed anche lei, dimostra con un gemito di piacere di apprezzarlo.
Tenendola per i fianchi comincio a muovermi, prima piano, ma con colpi profondi che vanno fino in fondo e ad ogni colpo vedo le sue tette sbattere, mi piace sentirlo e guardarlo scorrere che entra ed esce dentro di lei, ogni tanto accelero, con colpi sempre più frequenti e la sento godere di più, poi all’improvviso mi fermo e lo tolgo, la lecco lungo la schiena e poi piano, piano lo riinfilo, e ripeto questa cosa per un po’, tenendola anche per i capelli, invece che per i fianchi, poi per le spalle e anche masturbandola con una mano mentre la scopo!!!
A questo punto ho una fantasia, mi sdraio a terra, tra le sue gambe e le chiedo di sedersi sopra di me, si ti piega piano fino ad arrivare a sentire la mia cappella che si appoggia e piano entra, comincia a muoversi su e giu ed io da sotto, mentre tengo il suo sedere tra le mani e la aiuto nel movimento, la posso guardare, posso vedere le sue espressioni di godimento, vedere le sue tette che sbattono, adoro sentire il mio sesso che scorre dentro di lei!!!!
Sto per venire, mi alzo, mi siedo sullo sgabello, lei si avvicina e lo prende in mano, lo mena e lo succhia fino a farmi venire!!!!
Dio che schizzata liberatoria e di godimento!!!!
C’è stato anche un seguito, dal negozio siamo andati a casa sua per il secondo round!
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17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
Vacanze in trentino
Sto viaggiando nel sud del Trentino,bello attravesare i paesini dove ancora si respirano profumi antichi, è tardi il sole sta calando e tutto intorno i colori stanno diventano quasi una cosa surreale quando pufffff stuff stuff stuff la macchina si ferma, il momento poetico è morto saltano fuori tutte le peggiori maledizioni.
Apro il cofano un manicotto rotto,fumo ovunque mi guardo attorno neanche una casa a pagarla oro. il cellulare non ha campo, bene come conclusione di giornata non va male dovrei essere tra due ora all'albergo prenotato,ma mi sa che forse dormo in macchina.
guardo finire il tramonto ,almeno mi rilassa un poco, decido e mi incammino forse dietro quella collina una casa la troverò nel frattempo farò autostop qualcuno passerà.percorro circa un chilometro quando vedo arrivare un camion mostro il dito, sta rallentando si ferma!!!
Apro la porta butto il porta abiti sul sedile scalo i due gradini e...mamma mia due occhi verdi un sorriso a 54 denti un angelo che guida un camion?
si si e stupenda,rimango con la bocca spalancata la gola e secca tant'è che lei sorridendo mi fa segno di sapere dove vado almeno, solo silenzio non mi ci raccapezzo.Deglutisco mi schiarisco la voce mi presento,
-ciao io sono Mario grazie per esserti fermata ,
-io sono Ida ,ma figurati ti ho visto al buio poi avevo notato la tua macchina fumante poco prima e quindi ......
-si deve essersi rotto un manicotto,sai se c'e' un posto da dormire da queste parti?
-si si poco più avanti,è dove sto andando io
-scusa per prima,ma non potevo credere che alla guida di un simile bestione ci fosse un angelo come te
-lei lo guido da quando ero piccina, ma poi comunque non sono un angelo,ma bensì un diavoletto
-non mi pari proprio un diavoletto, e poi comunque se questo è l'inferno che peccato devo commettere per andarci?
-lei nessun peccato ma bensì piacere e molto.
dietro una curva un ranch illuminato mette la freccia nessuna insegna
-ma sei sicura che si possa dormire qui?
-lei si si si sicurissima
parcheggia davanti all'ingresso principale, spegne il camion apre la porta e con salto scende giù , io usando la scaletta scendo a terra.
lei intanto si era indirizzata verso la porta la seguo ,lei con fare sicuro la apre le luci sono accese ,ma sorpresa è una casa privata un abbaiare di cani anticipa il loro arrivo le saltano addosso le fanno mille feste lei si gira mi guarda e
-hai paura dei cani?
-no assolutamente,ma scusa siamo a casa di chi?
-mia naturalmente
entriamo ,arredamento sobrio pero al tempo stesso curato lo stretto necessario
-su al primo piano la prima stanza a destra è la mia quella di fronte è la tua il bagno rimane in mezzo se ti fai la doccia subito io preparo la cena intanto
annuisco e salgo ,apro la porta della stanza carina ,semplice ,ma carina apro la valigia tiro fuori tutto il necessario mi spoglio ,indosso l'accappatoio e mi dirigo verso il bagno
entro apro la doccia , mi tolgo l'accappatoio spalanco la porticina e mi ci butto dentro mi insapono ,e intanto penso a che tipa strana ida ,ma i miei pensieri vengono interrotti dal rumore della porta della doccia che scorre mi giro e lei è li nuda bellissima con il suo sorriso dolcemente malizioso tento di parlare mi zittisce mi bacia ,ci baciamo acqua e saliva si mescolano mani frementi si incrociano si frugano si insinuano.
Baci carezze le sue dita affusolate scoprono il mio corpo le mie mani dolci e forti al tempo stesso seguono le linee del suo corpo fino ad arrivare sui suoi capezzoli ormai turgidi imponentemente dritti ad indicare la sua eccitazione ,la mia lingua li stuzzica i miei denti li mordicchiano la sento gemere di piacere mentre l’acqua cosparge i nostri corpi , lei con un gesto veloce mi spinge contro il vetro della doccia si inginocchia davanti a me e senza distogliere i suoi occhi dai miei immersa nell’acqua della doccia incomincia a baciarlo con la lingua ne segue le pieghe lo stuzzica le sue labbra lo avvolgono lo ingoiano prima poco poi con un movimento veloce giù fino in fondo ,sento le guance che si chiudono per poterlo assaporare meglio ,per poterne sentirà la sua possanza .
Mi guarda con uno sguardo di chi sa cosa desidera, la sollevo la bacio,mi abbraccia attorno al collo le sue gambe mi avvolgono i fianchi e come se fossero nati l’uno per l’altra i nostri sessi si uniscono un gemito stereofonico rimbalza tra le pareti della doccia ,sento la sua voglia diventare mia, sento i suoi umori diventare un tutt’uno con i miei un grido liberatorio annuncia il nostro orgasmo.
Rimaniamo così appesi l’una all’altro guardandoci negli occhi ,poi con dolcezza ci laviamo a vicenda ,non una parola esce dalle nostre labbra quasi a non voler interrompere l’eco del nostro grido come se volessimo che non finisse mai.
Ci vestiamo scendiamo in cucina dove in poco tempo mangiamo quanto da lei preparato.
Non abbiamo parlato per tutto il tempo,ma in compenso ci siamo osservati lei con questi occhi che illuminano il viso una t shirt bianca che nasconde gran parte delle sue curva ,ma mette in risalto i capezzoli ancora turgidi , i jeans stretti a vita bassa lascia intravedere un disegno tribale che le parte dai reni e scende giù verso il sedere bello sodo e tondo al punto giusto.
-vuoi che chiami un meccanico perchè domattina venga a prendere la tua auto?
-no!A meno che tu non voglia che io me ne vada?
Rimasi li con lei per una settimana.
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17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
Finalmente
era da tempo che fantasticavamo su fare sesso con altri ma titti venuta al punto si vergognava e si tirava indietro finalmente lo scorso maggio durante una vacanza a cuba si e sbloccata
nel villagio cera uno splendido anomatore di nome roger che la invitava sempre a ballare alla sera in camera io la incalzavo" guarda che quello ti si vuole fare" e lei figurati quel bel ragazzo trova di meglio
di una 48 enne come. me
io notando l'arrapamento che i mie commenti le provocavano un pomeriggio tampino roger e gli faccio" guarda che mia moglie la fai impazzire vorresti andare oltre?
certo mi fa lui e una bellissima figa e poi io adoro le bionde naturali
allora organizziamo alla sera dopo la discoteca si fa trovare nel vialetto del nostro bungalow.
lei lo saluta un po imbarazzata e io gli faccio hai visto roger ti e venuto ad aspettare
lei entra in stanza facendo finta di incazzarsi ed io e roger la seguiamo lei intanto era in bagno io faccio spogliare roger e lo faccio stendere sul letto e poi la chiamo
pucci vieni che ho una sorpresa per te!
lei esce in mutande e reggiseno e resta paralizzata sulla porta in effetti quel bel pezzo di mulatto aveva un fisico da sballo e un cazzo da urlo
dai gli faccio non ti preoccupare vieni che ti facciamo impazzire
lei fa ma sei scemo! intanto pero io che la conosco come le mie tasche avevo gia intuito l'arrapamento mi avvicino la prendo per mano e la tocco sotto dove c'era gia un lago.
dopo pochi secondi era inginocchiata sul fondo del letto col cazzone di roger in bocca e mugolava come una cagna.
abbiamo passato una notte da urlo doppie penetrazioni pompe ecc, ecc.
mai avevamo goduto tanto io a guardare la troiona scopare con quel bel negro e lei a farsi trattare da troia da tutte e due
manco a dirlo stiamo pensando a una nuova vacanza nell'isola piu bella del mondo
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17 anni fa
cagnari,
52/52
Ultima visita: 15 anni fa
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Il treno
Erano davvero molti anni che non prendevo il treno. La mia forma di cosmofobia prendeva corpo al solo pensiero. Questa volta però non potevo fare diversamente, il mio cliente, che mi aspettava a Roma, aveva provveduto al pagamento del biglietto, e visto l'ennesimo sciopero del settore aeronautico, l'unica alternativa era farmi parecchie, troppe ore in macchina...avevo deciso quindi di fare buon viso a cattivo gioco...
Mi ero preoccupato anche di portarmi qualcosa da leggere che potesse davvero rapire la mia attenzione in treno, facendomi distogliere il pensiero di dover dividere il mio spazio vitale con altri essere respiranti. Non ne capisco ancora il motivo, visto che sono uno che tende a mimetizzarsi, a nascondersi a rimanere poco in vista, di come io abbia potuto prendere il mio libro preferito, forse perché lo considero la mia "bibbia" il mio riferimento assoluto, o forse per semplice distrazione mnemonica, ma nella mia borsa troneggiava il libro di Ayzad BDSM. L'aria fresca della mattina ha un certo effetto anche a Milano, e forse il fatto di ritrovarmi dopo cosi tanti anni su un treno, mi aveva reso quasi euforico, che per un serio professionista come me, abituato di certo a viaggiare in ogni dove, era di certo una novità, forse anche visibile visto che una specie di sorriso imbelle doveva solcare il mio viso, perché ricambiato dal sorriso di una donna incrociata nel dipanare della folla che insiste ogni banchina di una stazione...
Preso come ero dal desiderio di verificare se la prenotazione on line avesse funzionato, non avevo dato peso ad uno sguardo, che in altri momenti avrebbe fatto sicuramente un altro effetto. Trovai il mio posto, dividevo il mio essere fra una poltroncina ed il finestrino, pensai che fra le mie letture ed uno sguardo al mondo fuori, avrei passato quelle ore tutto sommato abbastanza in fretta. Ci muovemmo puntuali come un treno inglese, rimasi sbigottito pensando alla natura tardiva del nostro paese che se ne frega degli orari, e dopo pochi minuti sfrecciavamo in direzione sud. Lessi distrattamente il quotidiano, ormai le notizie le conoscevo a memoria con tutti i telegiornali che ti fanno bere, e la mia mano passò decisa a sfogliare le pagine ormai conosciute una ad una del mio libro preferito, che per quanto avessi letto, mi regalava sempre nuove sensazioni, ad ogni nuova lettura....mi immersi, mi isolai, chiudendomi in una sorta si posizione fetale seduto...non so quanto tempo possa essere passato, preso com'ero dal gustarmi la parte dedicata ai nodi di una disciplina che adoro davvero, fatta di corde profumate (non uso le corde sintetiche ormai da anni) di nodi ripetuti ma ogni volta diversi, dalle figure che la pelle disegna quanto tiri la fune alla tua proprietà. Ad un tratto dicevo, di non so quale minuto o ora, mi sentii davvero osservato, quasi spiato, e ad un tratto compresi tutta la mia stupidità, la copertina!
Già, la copertina del libro, per quanto privi di immaginazione anche un demente di scarsa categoria può capire di cosa tratta il libro, visto che troneggia un immagine inequivocabile, di un ineluttabile sensualità, ma anche di una scoraggiante limpidezza. Abbassai il libro e immediatamente mi trovai di fronte, due fanali...due occhi fissi su di me...
Misi a fuoco, realizzai, e mi accorsi che quella persona seduta nella fila di fianco alla mia, una poltrona avanti, aveva qualcosa di familiare, una sorta di dejavù feci scandisk con la mente e ricordai la donna del sorriso alla stazione un senso di vacuo di imbarazzo iniziò a pervadere la mia pelle, ma subito coperto dal mio essere Master, la mia seconda pelle aveva cominciato a fare il suo lavoro....ripresi a leggere, anzi alzai ancora di più il libro mettendo in evidenza la sua sfacciata copertina, soddisfatto di provocare imbarazzo e curiosità, mi sentii un ragazzino. Beato nei miei pensieri ogni tanto sbirciavo al di sopra del libro (che ormai non leggevo più) per scoprire l'espressione della mia astante signora, che ad un tratto fece una mossa davvero inaspettata. Dichiarando una sorta di malessere al movimento del treno, si alzò e chiese al signore di fronte a me, di poter scambiare il proprio posto in modo da poter stare al finestrino, altrimenti sarebbe stata davvero male. Il signore davanti a me, un francese, non si fece pregare e cedette il posto alla gentile signora, che soddisfatta come una bambina si accomodò... non avevo ancora realizzato la cosa quando sentii i suoi piedi farsi spazio fra i miei, non esitai un attimo e presi i suoi in una morsa stretta fra i miei, impedendogli ogni movimento quasi l'avessi legata alle caviglie. La cominciai a guardare fissa, e notai che un rivolo di sudore impercettibile stava scendendo dal collo verso l'ingresso della camicia a fiorellini, cosi come notai chele braccia distese lungo i fianchi terminavano nelle mani chiuse a pugno, una posizione inequivocabile. Avevo una slave in treno davanti a me..! credo che il mio sangue si mise d'accordo con il mio cuore, perché ad un tratto ero completamente a mio agio. Il viso della mia slave non tradiva molto del suo stato, almeno ad un occhio non attento, mentre io percepivo tutto il suo essere. Eravamo come immersi in una cupola incuranti di quello che accadeva intorno a noi… quando lei ruppe il silenzio chiedendomi di poter dare un occhiata al mio libro, DIO Ayzad quanto ti ho amato in quel momento...!!! Glielo porsi, con lentezza, eleganza, lei ricambiò con altrettanta delicatezza, mentre con lo sguardo prima, e con le parole dopo mi ringraziò, annuì. Le mie gambe erano sempre serrate sulle sue, allentai al presa solo al passare del controllore, che avrei davvero ucciso quando dalla sua stupida bocca uscii un suono che annunciava che la mia schiava sarebbe scesa a Firenze... lo avrei torturato molto volentieri ma non per il suo piacere, ma per la mia vendetta, per avermi ferito cosi profondamente, e cominciai a guardare l'orologio....lei riprese la lettura.
Mi avvicinai a lei poggiando il mio petto al tavolino, quasi facendomi male, tanto mi ero sporto, lei fece altrettanto, capì e porse l'orecchio nel quale sussurrai di slacciare un bottone della camicia al mio comando con il piede, ogni battito un ordine, lei ha sbattuto le ciglia per annuire, cosi feci da li a poco. Lenta la sua mano si avvicinò al bottone, intriso ormai del suo sudore, e giocando lo aprii....quel pezzo di pelle di petto umido di sudore rese giustizia alla mia attesa. Potevo sentire il battito del suo cuore. Girò il viso verso il finestrino, per guardare fuori, il collo in quella posizione svelava le vene ed il loro battito, l'eleganza di quel collo mi fece salire la pressione, avrei voluto metterci le mani e stringerlo per saggiare la sua resistenza, sentire il fiato correre forte fra il polmone e la bocca, leggere nei suoi occhi il piacere. Ma ero li seduto di fronte e l'unica cosa a correre era la mia fantasia. Un secondo battito di piede, un secondo bottone aperto. Stavolta non era più solo il petto ma il seno era il protagonista, ma ancora di più mi stavo godendo il suo imbarazzo, tanto è che la signora anziana ed elegante mia vicina di gomito, chiese alla poverina se stesse ancora male offrendogli dell'acqua, ma la mia schiava rispose esattamente come avrei voluto..." mai stata meglio signora, grazie"...rimanemmo così a lungo fino allo scoccare del terzo battito di piede, e al terzo bottone aperto…il colore del suo viso era dello stesso colore della vergogna, ma ad una più attenta visione era anche del colore del piacere, quel piacere che solo un comando può donare…
Potevo sentire l’odore della sia pelle imbarazzata, intuire le viscosità del suo fluido vaginale, lo percepivo dal tremito delle sue gambe, che, come una cavalla da troppo ferma in un box, avevano bisogno di correre, libere…i miei occhi disegnavano i contorni della sua figura, mentre inesorabile il treno arrivava alla sua destinazione…allentai le mie prese, fisiche e psicologiche, rendendola libera di ricomporsi, e come si confà ad un vero gentiluomo, l’aiutai nel prendere le valigie e l’accompagnai all’uscita. In un momento fugace trovai il suo sguardo profondo e le sue labbra sulla mie, in un fugace bacio sottile, aspirai il suo profumo da cosi vicino, mentre una sua mano svelta deponeva in una mia tasca, il suo numero di telefono, che forse un giorno comporrò.
Non ricordo il tempo passato per arrivare a Roma, ne quanto tempo impiegai per prendere sonno quella notte, ricordo ancora oggi quello sguardo profondo e quel bacio sottile, ogni volta che guardo un treno passare….
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3
17 anni fa
Mefister, 48
Ultima visita: 15 anni fa -
Nelle mie mani
Prima puntata.........
Sono comodamente seduto davanti a te, sono nudo, come lo sei tu.
I tuoi polsi sono legati e appesi, con una corda, ad un gancio sul soffitto, sei bendata ed imbavagliata e le tue caviglie sono legate, singolarmente, ai piedi di due poltrone che si trovano ai tuoi fianchi, costringendoti, così, con le gambe ben aperte.
Sto ad ammirarti per un po’, anche perché ti muovi e a me piace.
Mi alzo e mi avvicino a te, ti giro intorno, voglio guardarti tutta.
Avvicino la sedia al tuo meraviglioso corpo nudo e mi risiedo.
Il mio viso si avvicina al tuo sesso, a pochi millimetri di distanza, quasi ti sfioro, e aspiro forte il tuo odore; te ne accorgi e mugoli un qualcosa, ti dibatti anche un po’.
Con la punta delle dita comincio ad accarezzarti proprio lì, le labbra del tuo sesso, il clitoride, ti sfioro appena, ma queste carezze tu le senti, perché ti dibatti un po’ di più.
Improvvisamente infilo dentro di te tutto l’indice della mano destra e lo ruoto tutt’intorno, con le labbra mi impossesso del tuo clitoride, che comincio a succhiare, mentre con la mano sinistra ti palpo volgarmente il culo.
Sei un oggetto nelle mie mani, a mia completa disposizione e io voglio divertirmi a lungo con il tuo corpo.
I tuoi mugolii diventano più forti, ti dibatti ancora di più, per quello che le corde ti permettono, ed io allora con il dito vado su e giù, prima piano, poi sempre più veloce, le labbra e la lingua sono padrone del tuo clitoride e lo assaggiano in tutte le maniere, mentre l’altra mano ti palpa sempre il culo, con vigore e con voglia.
Ti sento dibattere e mugolare forte, il mio dito non si ferma, neanche la mia bocca.
Ma non devi assolutamente arrivare, abbiamo appena cominciato e voglio tenerti eccitata per tutto il tempo che vorrò, quindi di colpo smetto di baciarti, di masturbarti e di toccarti………fai un sussulto quando tolgo il dito da dentro di te.
Sono in piedi alle tue spalle le mie mani sono sul tuo seno e le mie dita giocano con i tuoi capezzoli, sfiorandoli, stringendoli, la mia bocca è sul tuo collo, ti bacio………tu mugoli e ti muovi.
Con la lingua ora scendo lungo la tua schiena, te la lecco proprio per bene, le mie mani invece ora sono sui tuoi fianchi, i capezzoli sono diventati turgidi e non c’è più bisogno di continuare a stringerteli, e ti tengono ferma.
Sono sul tuo meraviglioso culetto, non posso non assaggiarlo e, anche se tu non vuoi, visto che mugoli di più e muovi più forte il tuo bacino, ti apro le natiche con le mani e mi insinuo con la lingua proprio vicino al tuo buchetto…..che assaggio lentamente.
Mi sembra giusto a questo punto riprendere a masturbarti e infilo nuovamente l’indice della mano destra dentro di te, questa volta subito tutto dentro, e mi muovo con un movimento rotatorio senza uscire di un millimetro mentre continuo a leccarti dietro e tu continui, inutilmente, a dibatterti.
Basta ora, improvvisamente ti lascio stare, mi allontano un attimo per prendere due nastri neri………sei pietrificata e mugolante.
Il primo lo stringo, non tanto forte, attorno al tuo splendido seno destro…….stai buona e non fai storie.
Con l’altro nastro prima ci gioco un po’, lo faccio passare tra le tue splendide cosce e lo strofino vicino al tuo sesso, poi dopo averlo bagnato con la tua eccitazione lo stringo, più forte del primo, attorno al tuo seno sinistro, in modo che sia più all’infuori dell’altro seno, perché voglio cominciare a succhiarti proprio quel capezzolo……..durante questa operazione non stai molto buona e mugoli più forte e ti dibatti di più.
Sei pronta: sei imbavagliata, bendata, legata manie e piedi e i tuoi seni sono stretti nei nastri e sono a mia completa disposizione.
Prendo il sinistro, che ti fa un po’ male, con entrambe le mani e avvicino il capezzolo alla mia bocca, che se ne appropria completamente. Lo lecco e succhio avidamente mentre con le mani ti palpo volgarmente; più sento dibatterti più succhio e ti palpo.
Poi passo all’altro seno, che non è dolente come il sinistro, e qui mi applico solo al capezzolo, che lecco con la punta della lingua fino a farlo diventare durissimo.
Improvvisamente ti infilo tutto l’indice dentro e ricomincio a masturbarti andando su e giù lentamente, mentre continuo ad assaporare il tuo seno destro, il tuo capezzolo, che lecco e succhio e, ogni tanto, mordo……..sei terribile e cerchi, muovendoti sempre di più, di farmi smettere, senza alcun successo.
Ora voglio assolutamente assaggiare il tuo sapore, smetto di masturbarti…….anche questa volta fai un sussulto……..mi inginocchio tra le tue gambe, con le dita prendo le labbra del tuo sesso e le allargo e la mia lingua, così come la mia bocca, sono dentro di te a leccare e succhiare il tuo meraviglioso sapore.
Continuo con calma, assaporandoti per bene, anche mentre tu ti dibatti e cerchi di urlare……..mi accorgo che potresti arrivare……..non è ancora il momento…..smetto di colpo.
Ansimi, si vede che sei stanca, fiaccata dalle mie dolci torture, stacco la corda dal gancio e slego le tue caviglie, per poi rilegarle assieme con una sola corda, ti prendo in braccio e ti stendo, a pancia sotto, sul tavolo……..le tue gambe sono fuori del tavolo e i tuoi piedi toccano terra……..hai capito che ricomincerò a divertirmi con il tuo corpo, ma ora non ce la fai più a ribellarti e io ho mano libera.
17
0
17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
Erotismo
In un giorno qualsiasi,
uno di quelli in cui tutto sembra scorrere su binari soliti, ecco che inatteso si presenta l'inconveniente.. Giornata pessima pensai allora, nei primi istanti in cui il rubinetto del lavabo in cucina perdeva copiosamente acqua. Il panico per un momento si era impossessato di me, poi la razionalità mi spinse ad uscire sul pianerottolo e a suonare al campanello del nuovo vicino, intravisto solo di sfuggita in ascensore. Un tipo silenzioso e tenebroso, ma un bel tenebroso.. Rasato e muscoloso, ben fatto e sempre distinto e maschio.. Avevo notato quel bell'esemplare di uomo, ma la mia discrezione non mi aveva mai spinto ad osare più di un saluto.. Ma quella mattina avevo bisogno di lui.. Quando la porta si aprì, me lo trovai di fronte e con espressione da cerbiatta smarrita, chiesi a lui aiuto.. Un sorriso, il primo da quando lo avevo incrociato in ascensore scopri denti perfetti e bianchi, incorniciati da labbra carnose come le mie.. Immaginai le sensazioni che quelle labbra potessero regalare e per un istante rimasi ferma a fissarlo.. lo guidai nella mia mansarda accogliente e calda e resosi conto del problema tornò in casa sua per prendere l'occorrente per riparare il guasto.. Intanto preparai il caffè per essere ospitale e lui si diede da fare con il rubinetto, ma evidentemente il mio sguardo la diceva lunga sui pensieri erotici che si affollavano nella mia mente e quando volse lo sguardo su di me, fissandomi anch'egli, arrossii come un'adolescente timida.. Scorgendo il rossore sulle mie guance ebbe un'espressione divertita e quando si avvicinò tanto da sentire il suo odore di maschio, non potei fare a meno di sfiorare la sua pelle.. Senza dire nulla, la sua bocca sfiorò la mia con delicatezza ed io schiusi le labbra cercando con la mia la sua lingua.. Non si fece pregare, senti la sua lingua calda sfiorare le labbra e poi affondare nella mia bocca, intrecciandosi con la mia lingua.. Intanto le dita scorrevano lente e curiose lungo la schiena, sfiorano le natiche sode, risagono lungo i fianchi.. Mi afferra deciso e mi spinge contro la parete, solleva la t-shirt che appena nasconde i turgidi capezzoli ormai gonfi e sensibili e comincia a far scorrere la lingua sui seni sodi e rotondi, scivola lento alternando il tocco delle dita con l'umido della lingua.. Sento una sensazione unica e piacevole tra le gambe, mi sto bagnando e le labbra della mia bella passera si gonfiano come un fiore che schiudendosi lascia intravedere il nettare.. Continua la lenta e intrigante tortura delle sue mani, adesso le sue dita stringon o i capezzoli tanto da strapparmi un gemito di dolore misto a piacere.. Adesso si accuccia piano e mentre continua a tintillare i capezzoli, sento il suo respiro caldo tra le gambe.. Non mi accorgo neanche che i calzoncini che indosso, sono già ai miei piedi, non ragiono più lucidamente, aspetto solo che lui continui a torturarmi silenzioso e maschio.. Percepisce il mio desiderio, lente le mani scendono sul ventre, sfiora l'ombelico, poi il monte di venere, scende ancora, mi divarica leggermente le gambe e sfiora il clitoride, poi sale, accarezza le cosce sode e abbronzate.. Mi volta di schiena e mi piega leggermente inavanti.. Sento le sue dita allargare le labbra, poi si avvicina con la lingua umida e comincia a sondare prima il clitoride, poi le labbra, stringe quel bottoncino duro e gonfio tra le dita, mentre con l'altra mano sfiora il buchino del culetto poco esplorato e stretto.. Sento la testa svuotarsi e quasi come se stesse per esplodere.. Lento e inesorabile si muove con le mani e la lingua, sono bagnata e pronta a godere.. Si sposta, fa spazio sul tavolo, mi solleva e mi adagia di schiena sul legno duro, adesso chino sul seno mi succhia i capezzoli, li mordicchia e con le mani allarga sempre di più la mia fichetta ormai in fiamme.. Si abbassa e lecca tra le labbra, il clitoride, poi si insinua dentro facendomi sentire la sua lingua, scende verso il culetto sodo e sonda con la lingua il buco, infila la lingua, sento come la fa scorrere dentro poi di nuovo fuori, si aiuta con le dita, adesso ne infila uno lentamente, spinge fino in fondo senza farmi male.. Mi sta preparando a ciò che sarà dopo.. Improvvisamente si mette in piedi davanti a me, lo vedo denudarsi e quel corpo statuario mi fa impazzire.. Ha una verga lunga e grossa, dura, con una cappella meravigliosa, vedo le vene sul suo uccello gonfiarsi pompano sangue e già immagino quel capolavoro della natura tra le gambe e non devo attendere molto, perchè con un movimento leggero, si avvicina con la sua asta alla mia fica ormai fradicia di umori, si appoggia lievemente, sento la cappella appena intrufolarsi nella mia carne, inarco la schiena per riceverelo meglio e prima che lui possa pensare, spingo il bacino in avanti e con un movimento sinuoso e bestiale, faccio entrare tutta la lunga asta dura e gonfia fino a sentirla tutta dentro. Il movimento da leggero e lento diviene incalzante, stoccate sempre più forti e profonde mi aprono le carni, scivola dentro di me senza pietà e i miei gemiti lo fanno eccitare, aumenta il ritmo in modo infernale, vengo più volte, più orgasmi ravvicinati tanto da sembrare un unico lungo e profondo piacere.. Urlo e affondo le unghie sulla sua schiena e lui continua a scoparmi senza fermarsi, forte come un animale..Continua a pompare la sua passione con foga, mi gira ora gli volto la schiena e sono appoggiata con la pancia sul tavolo, infila il suo cazzo duro senza ancora nella fica bagnata, poi in un unico movimento diabolico e animalesco, mi infilza come fossi una bambola di pezza..Il suo cazzo grosso e lungo è penetrato nel mio culetto stretto e poco abituato a tanta grazia e il mio gemito di dolore lo fa fermare, ma solo per un iistante.. Adesso sono io a pregarlo di continuare, sono eccitata come un animale in calore, voglio sentire come affonda dentro di me..Continua la danza dei nostri corpi avvinghiati e sudati, il suo odore è buono, sa di maschio è piacevole sentirlo dentro di me.. Mi fa godere per lunghissime e interminabili ore.. Giuro che mai nulla del genere mi era capitato.. Quando dopo lungo e sfiancante piacere, mi prende in braccio, sento il suo cazzo duro arrivarmi fino alla bocca dello stomaco.. E' meravigliosamente passionale e porco al punto giusto.. Mi scopa ancora e in molte posizioni che non avrei mai pensato si potessero provare e ormai non so distinguere un orgasmo dall'altro.. Gli sussurro nell'orecchio che vorrei godere ancora e ancora con il suo cazzo dentro di me..
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1
17 anni fa
fuoco69248878,
35
Ultima visita: 17 anni fa
-
Dominato in chat
> sera Signora
> le chiedo umilmente perdono per l'intrusione
cancella quel che ho detto poco fa, era per un altro ma tu ti
sei intromesso
sera signore
> mi spiace
> se mi da la possibilità vorrei soddisfarre i suoi vizi
ti garba veramente fare lo schiavetto come dice il tuo nome?
> si signora
> ne sarei felice ed onorato
> e disponibile a tutte le sue voglie
> cosa ne pensa signora?
> ???????
> signora?
che mi dovrai lavare tutta, oggi
puoi partire dai piedi
e usa il sapone alla rosa, mi raccomando...io lo adoro
> certo mia Padrona
> mi inginocchio davanti a lei
> le sfilo le scarpe delicatamente
> prima un piede, poi l'altro
> prendo una bacinella con acqua tiepida
> le bagno prima un piede
> poi prendo il sapone alla rosa e delicatamente le insapono il primo piede
> massaggiandolo con cura
> passando le dita tra le sue dita del piede
> uno per uno
> le piace signora?
oggi voglio essere buona con te..ti farò leccare i miei piedi
solo dopo che avrai finito di lavarmeli
sì, non c'è male..
continua!
> certo mia Dea
> lavo delicatemente la pianta del suo piede
> arrivando
> fino al tallone
> poi lavo la parte superiore del piede
> sempre con la massima delicatezza
> poi risciacquo il piede
> levando ogni traccia di sapone
> poi faccio lo setesso con l'altro piede
> lo insapono delicataemnte
> stando attendo a non infastidirla
> poi risciacquo attendendo il permesso di poter baciare le sue unghie
laccate di rosso
bravo..e senti..non ti sembra che l'acqua sia un pò più
fredda di prima?
cosa aspetti ad aggiungerne di calda
lo sai che sono ipersensibile al freddo
> certo mia Dea
> aggiungo dell'acqua calda
> per risciacquare i suoi piedi
> vedo il rosso delle sue unghie risaltare
> desideroso di baciarli
sì ma prima devo dare una ritoccata allo smalto
> ma continuo il massaggio lavandoli con delicatezza fino alla sua
concessione
> certo padrona
li hai lavati abbastanza bene...quindi il permesso di leccarli
arriverà prima di quanto io avessi previsto
questo ti rallegra?
> le prendo lo smalto rosso o del colore che desidera
rosso
> si padrona ne sono onorato
> e fiero
> lo prendo eccolo
poi mettiti a 4 zampe per terra davanti a me che mi serve
un appoggio per mettere i piedi mentre ritocco lo smalto
> certo mia divina
> mi metto davanti a lei a 4 zampe
> come poggiapiedi
> col capo kino
certo, proprio così, non sei altro che un poggiapiedi per me!
> si signora un umile servo
lo sai che non devi farmi arrabbiare, vero? quindi cerca di
stare fermo
> certo
> divina
lo sai cosa succede se mi arrabbio?
> non mi muovo
> sono immobile
> no padrona mi dica
meglio che tu non lo sappia, orischierei di farti godere..
troppo...
> si divina
> attendo tuute le sue voglie
ecco,ho finito con lo smalto
> si padrona attendo il suo volere
girati verso di me
ma rimani in ginocchio!
prendi un piede tra le mani
portalo alla bocca
> si padrona
e leccamelo
tutto
> mi giro verso di lei
prendi l'alluce in bocca, voglio vedere come me lo succhi
bene
> prendo un pirde in mano
> lo porto davanti la bocca
siiii
forza..
> certo
lecca
> prendo il suo alluce in bocca
> lo sukkio
dimmi schiavo, quanti anni hai?
> come fosse un cazzo
> 27 mia padrpna
> padrona
> lo lecco
> giro intorno al dito la lingua
vorrei averti preso prima al mio servizio, perchè tu (e che
non diventi un abitudine che tu senta complimenti uscire dalla mia
bocca) sei piuttosto obbediente
> grazie mia divina dea
> sono al suo umile servizio
> sukkio il dito
> metto la lingua sotto la sua ungjia
> unghia
> per pulirla
puliscila bene
> certo
> padrona
> la pulisco con cura
> lecco per bene
> sukkio il dito
> me lo faccio entrare tutto in bocca
> fino alla gola
> lo insalivo per bene
> lo lecco intorno
cosa dici, schiavo, oggi mi metto gli stivali quelli laccati
rossi lucidi con le borchie, o le scarpe nere alla schiava su questi piedi
fantastici?
> sono entrambi stupendi mia signora
> scelga lei..
voglio sapere il tuo umile parere..
> sono fiero di accontentarla
> leccando cio che lei vorra per me
allora, basta leccare i miei piedi, li hai adorati abbastanza
per oggi..
> si mia padrona
> ripongo delicatamente il suo piede a terra
> in attesa di cio che mi ordina
> sono in ginokkio a tresta kina
prendi le scarpe alla schiava e stai attento a non
rovinarle...altrimenti mi irriteresti..e tu non vuoi irritarmi, vero?
> no padrona
> non oserei mai farla irritare
> prendo le scarpe che deisdera
> na per mano
sarà meglio...perché il frustino ce l'ho già in mano e dal dire
al fare ci passa poco, stao attento
> ssi padrona
> sono pronto a pagare per ogni errore
> le porto stendo attento a non rovinale
> le poggio a terra
> con la suola in basso
> senza farle cadere su un lato
> prendo il suo piede divino
> nelle mani e delicatamente lo faccio entrare in una scarpa
> poi con la stessa delicatezza prendo l'altro piede
molto delicatamente, stai attento
> si padrona
> sto molto attento
> lo infilo delicatamente nella seconda scarpa
> poi poiggio il piede con la scarpa a tera
> terra
> stando attento a non crearle traumi
i lacci...voglio simmetria tra una gamba e l'altra
> si padrona
> sto attento a legarli intorno alle su gambe
non troppo stretti
> senza sbagliare misura
> certi signora
> mi preoccupo della sua comodita
> non vorrei soffrisse per colpa mia
> li lego dolcemente intorno alle sue splendide gambe
> prima una scarpa...
> ...poi di seguito l'altra
> con delicatezza ed impegno assoluto
schiavo, oggi sei stato bravo, ma vedi..non voglio che tu
pensi che io sono una padrona troppo buona..
> stando attento a mettere i lacci delle due gambe uguali
così mi tocca darti un piccolo assaggio di ciò che posso
farti se ne ho voglia
> si mia divina
ma visto che sei stato anche bravo e obbediente ti
permetterò di baciarmi la mano
> non mi opporrei a nessuna sua decisione
> grazie mia divina padrona
> aspetto che porga la mano verso di me
> ed ammiro le sue splendide unghie laccate di rosso
> fuoco
cominciamo con il premio..ecco la mia mano..alzati un pò
da terra sennò mi devo chinare troppo
> impazzisco dalla felicità e il piacere di tale onore
> mi sollevo leggermente
> per non farla kinare verso di me
> ammiro la sua mano
> bellissima
> la sfioro con le labbra
> la bacio delicatamente
> apro la bocca per permetterle di mettermi la mano dentro
> e usare la mia lingua come vuole
la tua lingua...
> no mia padrona la mia lingua è sua
> puo farci cio che vuole
> io sono suo il mio corpo e la mia anima
ah, volevo dire , appunto..
> si signora sono suo in tutto e x tutto
> sono con la bocca aperta aspettando le sue dita divine laccate di rosso
> le ammiro sono bellissime
> mai visto una mano cosi bella
> le do un bacio sul dito medio
> lo prendo in bocca
> lo sukkio
> delicatamente
> metto la lingua sotto l'unghia
> la pulisco dolcemente
> sento il sapore dello smalto in bocca
> mi piace mi fa impazzire
ti eccita la mia mano?
> si signora come non mai
> la sua mano è splendida
> tutto di lei mi eccita
> lei è divina una dea
> le sue mani sono meglio di una regina
> aspetto i suoi voleri mia Dea divina
> torno nella mia posizione in ginokkio ai suoi piedi fantastici
> metto il capo chino vicino alle sue scarpe
> ammirandole e annusandole
> in attesa dei suoi voleri
bene, perché ora ti aspetta la punizione giornaliera, quella
che ti dò perché mi va
> si padrona
> eccomi
> il mio corpo è suo
> ogni sua volontà e dovere per me
sei a 4 zampe davanti a me
> padrona anke io lecco i piedi con o senza scarpe dentro
> si mi metto a 4 zampe
> davanti a lei
> leccherei anke le suole delle sue scarpe con i suoi piedi dentro
mi alzo e comincio a girarti intorno
> si padrona
> ho il capo kino
> la guardo con la coda dell' okkio
sguardo a terra!
> si signora
> kino il capo
> guardo a terra
> attendo i suoi voleri
> padrona io lecco tutto cio che desidera
allora lecca dove passo io , così non mi sporco le scarpe
stammi davanti e lecca
> si padrona
> cammino a 4 zampe davanti a lei
> lecco il pavimento
> ogni cm
> dove lei mi dice di leccarti
> leccare per terra
> pulisco il pavimento con la lingua con cura
penso che tu non abbia pulito così tanto bene, sai?
> mi spiace padrona
> lecco continuo a leccare
penso che tu perdi troppo tempo a cercare di alzare lo
sguardo a guardare la tua splendida padrona, piuttosto che
> davanti ai suoi piedi
impegnarti a leccare e pulire bene§!!
> mi space padrona ma lei è incantevole
> non resisto a non guardarla
> mi fa impazzire
> lecco doviziosamente davanti le sue scarpe
penso che tutto ciò, per quanto lusinghiero per me, debba
essere punito
> sfiorando di tanto in tanto la punta delle sue scarpe divine
> si padrona
> mi offro a lei
sdraiati a pancia in su
> per pagare il mio pegno per lei
davanti a me
per terra
> si mi sdraio a terra
> davanti a lei
> pronto a subire la sua divina volontà
> eccomi regina
> sono a sua completa disposizione
appoggio il mio piede destro sul tuo petto..e mi ci appoggio
con molto peso
ti domino
> siiii
il tacco affonda nei tuoi addominali
tacco a spillo di 15
cm
> si padrona accolgo con dolore epiacere contemporamennte
> sono eccitato e sofferente
> ammiro la sua superiorita
mi sembra di non essere stata abbastanza chiara..
> lei è bellissima mentre mi domina
> dica padrona
il mio piede scivola verso il basso..
> sono pronto a ubbidire
traccia un solco sul tuo petto e sulla tua pancia..
> sento dolore
> ma non urlo per non contraddirla
a giudicare dall'erezione che vedo..mi sembra che tutto
questo non ti provochi solo dolore..o sbaglio?
> no padrona
> sicuramente no
> non sbaglia
adesso te lo faccio provare io un pò di sano dolore
> la sua punizione mi da anke piacere estremo
vado a prendere la cera calda e le strisce di carta..ti faccio
vedere io chi comanda
> sono pronto a tutto per lei
> si signora
> aspetto umilmente nella posizione in cui desidera
> spero di soddisfarla nel punirmi
voglio sentirti urlare! e gemere!
> aspetto in silenzio e timoroso di lei mia divina
> si padrona
ti legherò le mani dietro la schiena
girati
> subito
> mi giro
> con la pancia a terra
> metto le mani dietro la skiena
> attendo la sua dolce violenza
> sapendo di essere nel potere della dea x eccellenza
te le lego belle strette.
> attendo impaurito
> si mia divina Dea
ed eccitato?
> sento dolore urlo
> si sono eccitato da morire come nessuna altra donna mai è riuscita
è la cera calda sul tuo scroto
> ahhhhhhhhhhhh
ora ti depilo piacevolmente le palle e l'inguine
> urlo padonaaaaaaaa
appoggio le strisce sulla cera...
> si mia signora
e strappo con violenza
ancora
> ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
e ancora
> pietàààààààà
e ancora!!
> pietàààààààààààà
> pitààààààààààà padrona
> la prego pietààààààààà
> la imploro umilmente
> pitààààààà
> la supplico
> sia clemente
> sarò un docile cagnolino
> mi offro come poggiapiedi e com wc
> la prego.. abbi pietà di me Dea Divina
quanto mi eccita sottometterti!!
osi lamentarti?
> no padrona
> sono suo..
> in tutto e per tutto
> non mi lamento
> mi offro ancora a alle sue dolci torture
tu sei il mio schiavo e fai quello che dico io!! chiaro?
> si Dea superiore
> chiarissimo
e se io ti dico che ora devi sborrare davanti a me, tu lo fai!
chiaro?
ho voglia di vedere un bel getto...impegnati..
> si Dea
ti slego le mani
> si Dea
> aspetto che mi liberi
> in modo da farle vedere quanto skizzo
> in suo onore
> ora che sono slegato mi masturbo davanti a lei
> in ginokkio osservandola
> vado velocemente su e giu
ti piaccio, io, la tua padrona sexy?
> si signora
pensi che potrei aiutarti andoti una bella frustata sul culo?
> Divina e Sexy come nessun altra
ecco l'ho fatto
ti piace?
> si padrona
> mi piace
come ti frusto io non ti frusta nessuna, vero?
> certo
> lei è unica la migliore
> la dea per eccellenza
> mi tocco furiosamente
allora continuo a frustarti
ora sdraiati a terra
> mentre porgo il culo alle sue frustate
> si padrona
a pancia in su
> pancia in sotto o in su
continua a masturbarti!!
l'hai fatto?
> ok mia padrona
> mi masturbo
> forte
> ammirandola
voglio che sborri verso il soffitto
> certo divina
metto i mio piede sulla tua coscia
> la guardo desideroso di lei
il tacco scava il tuo muscolo
> ahhhhhhhh
> siiiiiiiiiiiiiii padrona
vai su e giù più veloce
fallo!!
ora il mio tacco è sulle tue palle!!
> si mi muovo follemente
> veloceeee
premo piano all'inizio
> cero Dea
> mi skiacci
il tacco comincia ad affondare nei tuoi coglioni
> siiiiiiiii dolce sofferenza piacevoleeee
te li massaggio con il tacco..non credo che sia
propriamente piacevole..è un tacco parecchio a punta..
> sono eccitato cm un porco sottomesso attendo che lei mi usi fino in
fondo
senti male?
> si padrona
> ma la visione di lei mi fa impazzire
allora mettiti a 4 zampe sul pavimento
tu non mi guarderai mentre vieni
> mi rigniro e mi metto a 4 zampe
> come desidera
e io ti voglio cacciare uno di questi tacchi nel retto
> ho il capo kino
pensi di ostacolarmi?
continua a menartelo!!
> no padrona
> me lo meno
il tacco nel culo sarà l'apice delle punizioni di oggi..
> allargo le kiappe
tu devi essermi grato che lo faccio a te e non ad un altro
mi devi allagare il pavimento quando comincio ad entrare
> grazie divina Padrona
> sono onorato
> pronto per godere sotto la sua superbia
> mi sto masturbando forzatamente
> con violenza sul mio cazzo
> mentre sento il suo tacco
già, dimmi cosa senti con il mio tacco appoggiato sul culo
> dolore
> ma impazzisco di piacere
> mi sento un verme
sto per spingere e tu verrai come un fiume. mi sono
spiegata?
> sotto il suo piacere
> si divina
devi schizzare come non hai mai schizzato
> certo
perché sono io che te lo ordino
> inondo tutto
segati con violenza
> perkè lei è una dea
ora spingo
> mi sego fino a farmi male
> si padrona ttendo
sto spingendo il mio tacco nel tuo culo
spingo
sempre di più
> ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
il tacco entra
ti dilania il culo
ti fa male ma so che godi
> siiiiiiiiiiiiiii padronaaaaaaaaaaaa
vengooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
GODI!!
> si godoooooooooooooooooooooooooo
VIENI!!!!
> ahhhhhhhhhhhhh
> sborroooooooooooooooooo
> una marea di sborraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
> ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
sborra come un amatto
inonda il pavimento
> sto morendo di piacere
fai una cascata miracolosa
di liquido bianco
> siiiiiiiii
> è molta
voglio vedere
> mai sborrato tantoooooo
mi hai obbedito bene oggi
> si padronaaaaa
> tutta sborra bianca per terra
> per lei
ottimo lavoro schiavo
> grazie
> padrona
sono abbastanza soddisfatta
> grazie divina dea
> mai nessuna donna mi ha dato piacere come lei
ora ti permetto di andare a riposare, ma prima dimmi il tuo
nome
> marco mia padrona
> lei è veramente divina
marco... e dimmi marco..sei venunto davvero?
venuto
> si padrona
> impossibile non venire con le
è un peccato che mi connetta a internet una volta al mese!
> se vuole la telefono
mi sa che non ci vedremo più adorabile schiavetto
ma è stato bello connoscerti e farmi obbedire
sei molto bravo
> la prego
> mi dia un modo per ritrovarla
mi sarebbe piaciuto fartele di persona quelle cose
c'est la vie
> dove vive lei
> la supplico
> mi dica come fare
firenze
ma non è il caso
> io lavoro a firenze
ma va?
> si vero
> in verità ci verro a settembre
> mi puo usare come vuole
sono felicemente fidanzata..e schiavizzo il mio lui ogni
tanto..
> puo farlo quando vuole senza impegno
sono già "fornita", per così dire
> ogni volta che lo desidera
> senza mia oppressione
ma se ci dovessimo ritrovare qui in chat..conta su di me..io
mi chiamo sempre così
> solo attesa
no davvero..facciamo come ho detto prima
> p'èuo usarmi quando il suo fidanzato non c
> o la fa incazzare
> neppure una mail?
> un recapto di tel
no.
penso che puoi sopravvivere anche senza di me..
il mondo è pieno di donminatrici
> in veritàlei è la prima che incontro
> cmq non insisto
> se non vuole.. la ringrazio lo stesso per avermi regalato un pomeriggio di
piacere assoluto
di nulla..è stato un piacere, in verità
> beh di questo sono felice
> spero solo di ritrovarla
> un giorno e che si ricordi di me
> io cmq ho 27 anni
chi vivrà vedrà
> lei?
e io 22
> complimenti
chi l'avrebbe mai detto, eh?
ahahah
> a 22 anbravani già cosi
> brava
il mio ragazzo mi ha insegnato tante cose
> lui?
> lui anni?
come me
> beato lui
> ad averla
gli dirò che è invidiato da uno splendido ragazzo
> fr
> grazie
> ma non credo di meritare tanto
> non è geloso?
non lo sa...per ora
> ah
> posso chiederle una cosa?
> ???
> posso?
dimmi
veloce che devo uscire, però
si è toccata mente mi dominava?
sì e sono anche venuta un monte!!
ma questo non dovrei dirlo al mio schiavo
> ops.. mi scusi della domanda..
è stato un piacere conoscerti
> mi sarebbe piaciuto bere il frutto del suo piacere
devo andare via
sarà per la prossima
> sigh..
ciao!!
[Dea Viziosa ha chiuso il PVT]
24
0
17 anni fa
oir79, 29
Ultima visita: 4 anni fa -
Incontro di una notte di mezz’estate
….la faccio salire in auto......è stata con il suo ragazzo fino a non più di un’ora fa…..ma ora è con me…...e io ora sono con lei… è tutto il giorno che sono eccitato al pensiero del nostro incontro…non vedevo l’ora di poter di nuovo abusare del suo corpo.. so che si ribellerà…. È il nostro gioco… le piace essere obbligata a fare le cose più perverse….e io amo obbligarla a farle…. Ci siamo appartati nel nostro solito posto …. La guardo e non posso non trattenere un sorriso compiaciuto all’ennesima constatazione che mi ha obbedito anche questa volta…. Stivali neri…autoreggenti…gonna corta e larga…. Lo sa che mi eccito a farla vestire da troia…. Non andrebbe mai in giro con lui vestita a quel modo…. Cosa potrebbe pensare la gente del paese vedendola!?!?… invece, con me mostra il suo lato oscuro e perverso ….si libera di tutto e si concede senza limiti….. semplicemente baciandola sento che il suo corpo vibra….. le passo la mano sul seno e lei come sempre mi accarezza il cazzo da sopra i jeans… la mia mano scende….. lei ha già le gambe aperte….le scosto il perizoma e inizio ad accarezzarle le labbra….. sono umide… “l’hai già preso questa sera?”… “si”, mi risponde…. “la mia piccola troietta” le dico mentre ora le mie dita affondano decisamente in lei …. Quando sento la mia mano completamente bagnata le faccio leccare le mie dita….. poi le prendo la sua mano nella mia e la spingo ancora in mezzo alle sue gambe…..lei le chiude…. Lo fa sempre…. Benché l’abbia vista in nei momenti più imbarazzanti, ancora si vergogna a masturbarsi davanti a me… con l’altra mano la prendo per i capelli e le faccio inarco il collo…la mordo … lei sussulta… non devo lasciarle segni … vinco il suo imbarazzo e inizio a masturbarla con la sua mano… adoro morderla mentre sento le sue dita che accarezzano le sue labbra….. più e più volte le faccio leccare le sue dita…. Le sue cosce sono fradice di umori e saliva ….e mentre oramai la sua mano non ha più bisogno di una guida, sposto le miei dita sul suo ano…. Le accosto leggermente… lo divarico piano…..dimmelo, le ordino….. “sono la tua puttana….” Dice lei, con un filo di voce….. e solo dopo averglielo sentito dire le infilo un dito abbastanza velocemente da strapparle un gemito di dolore e piacere…. Non vedo l’ora di farle leccare anche quel dito, ovviamente dopo averlo infilato bene in profondità…. So già che sarà una lunga notte…..
13
3
17 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 9 ore fa -
La mia seconda volta
tutto..
Ha in mano della frutta, prende un'albiccocca, ci gioca, li provoca, i tre si guardano e sorridono, poi all'improvviso sparisce, è andata in camera da letto, e sembra aspettare che qualcuno abbia la forza di andare da lei. In realtà è lei che ha paura, anche se i suoi occhi lasciano capire che potrebbe mangiarli tutti e tre. Sono bei ragazzi, uno forse un po meno, ma la sua lingua è curiosa di conoscerli un po meglio.
Il uno dei due piu carini si avvicina e inizia a baciarla, lei ha paura, ma si arrende, mentre gli altri due iniziano a spogliarla e baciarla.
La donna si eccita tantissimo, 6 mani che la toccano, che la vogliono, che la desiderano, che la fanno impazzire. un dito galeotto scende tra le sue mutandine e.... un piccolo gemito da parte sua, la sua passerina è tutta bagnata e vuole essere penetrata con violenza da uno dei tre, ma non è il momento.
Mentre la lingua della fanciulla è occupata ad assaporare le dolci labbra di uno dei tre, sente che gli altri due baciano i suoi seni e rendono i capezzoli sempre piu turgidi. Prende in mano il fallo del ragazzo di destra, è bello, è duro, e lei decide che vuole essere penetrata da lui per primo.Con la mano sinistra fa lo stesso all'altro ragazzo, anche questo è duro, ma è un po piu piccolo...
Sente che le loro mani ricoprono tutto il suo corpo e lei, superata la timidezza iniziale, si abbandona completamente alle loro cure.
La fanno sdraiare sul letto...
Mentre il primo ragazzo continua a baciarla gli altri due si dedicano ai suoi piedi..
Dopo un po di imbarazzo sente che la cosa le piace e senza volerlo inizia a emettere dei piccoli gemiti... risalendo verso le cosce arrivano al dolce boschetto dei desideri e li, alternandosi sapientemente, accendono la voglia incontenibile di lei.
Il piacere pervade il suo corpo gia abbandonato, che ora riprende vita ed è desideroso di piacere.
Chiama uno dei due, lo fa alzare e gli chiede con gli occhi di portare il suo uccello alla sua bocca, si avvicina con la lingua, timorosa del sapore, ma poi le sensazioni che arrivano dalla sua passera le tolgono ogni inbizione...
Lo sente in bocca, è duro, durissimo, le piace, lo guarda negli occhi e vede che i suoi occhi sono rapiti. Ad ogni suo colpo di lingua lui è sempre piu preso e piu duro. Vuole essere scopata!
Chiede all'altro ragazzo, ancora vestito di levarsi i pantaloni e si gira per continuare a dare piacere al primo.
Quando il ragazzo si è levato i pantaloni si gira verso di lui e vede il piu bel cazzo che abbia mai visto: è pefettamente dritto, lungo 20 cm e con una capella perfetta.
Si getta su di lui con foga, succhiandolo come mai aveva fatto prima.
poi ad un tratto lei si alza, non resiste piu, deve essere penetrata.
Si mette a pecora e chiede al primo ragazzo di falra venire! Il ragazzo, con il sorriso sulle labbra la accontenta e lei per la prima volta nella sua vita non riesce a trattenere il grido di piacere, cosa le sta succedendo?
Nel frattempo prende in bocca il fallo del ragazzo che prima la leccava. Vuole rendere le fantastiche sensazione che prima lui ha dato lei. Mentre regala attimi di paradiso guarda il ragazzo che la baciava e lui guarda lei, questo la eccita, la far sentir desiderata, importante!
Il ragazzo da dietro ci sa fare, ha un bel ritmo, e arriva proprio dove deve arrivare, anche il ragazzo qui non è male, sembrava peggio, ma la cosa che la fa impazzire sono gli occhi di lui, davanti a lei si masturba dolcemente, immaginando il piacere che le dara tra poco...
Intanto il cazzo che ha in bocca si gonfia, lui inzia a gemere, lei continua con piu desiderio perchè capisce cosa sta succedendo.
Eccolo sta venedo, lei non si lascia scappare nemmeno una goccia... e mentre è contenta perchè lui la guarda con aria compiaciuta sente una forza dentro di se che si espande, una cosa che ormai non provava piu da tanto ... oddio sta venendo....
Un lungo strillo zittisce i gemiti dei ragazzi che ora hanno un sorrisetto stampato in faccia, la faccia di lei era piena di sorpresa, ocsa era successo? erano almeno 2 anni, si era sentita donna, ancora una volta!
Nel frattempo il bel ragazzo si alza dal divano e la bacia velocemente, un piccolo gesto suo amico e via, si danno il cambio!
Lui è molto piu lento, ma arriva molto piu a fondo, fa male! mentre pensa questo l'altro ragazzo le si presenta davanti al viso e lei non puo far altro che iniziare a succhiare.
Il dolore si trasforma in piacere... ora la frequena è perfetta, il dolore iniziale non c'è piu, sente che le piace, le piace... oddio.. ancora... è impossibile.. non era mai successo prima, lascia il cazzo dalla bocca e inizia a strillare...
"Ancora, Ancora Ti prego ti prego piu forte...." e poi...." Vengo......"
Stavolta i ragazzi si fermano un attimo perchè capiscono che lei è stravolta, non nel fisico, ma nella mente, è difficile per una donna ammettere che quello che hai fato per 20 anni era solo il preludio al ver piacere... e negli ultimi periodi anche quello era diventato utopia!
Quando si rimettono a letto lei ha voglia di farli venire, come loro hanno fatto con lei....
Prende il bel ragazzo e lo mette sotto, mentre chiede all'altro di farsi leccare i testicoli.
Anche da sotto il ragazzo è bravo, ma non è soddisfatta, quindi chiede al ragazzo che sta leccando se l'ha mai fatto da dietro, il ragazzo annuisci con fare sicuro e si prepara alla penetrazione.
All'inizio fa un po male... ma poi inizia ad essere piacevole.
Nel frattempo il ragazzo che era venuto poco prima si riveste e la guarda, le vuole dire che è bellissima, che è stata fantastica e che ha un'energia speciale che da troppo tempo è stata tenuta nascosta!
Lei capisce cosa significa lo sguardo del ragazzo ed è eccittata, compiaciuta e capisce che non puo chiedere di piu a quella serata, quidni vuole rendere indimenticabile la serata anche ai tre dolci ragazzi che l'hanno ospitata quindi... oddio, ancora, sente la stessa sensazione di prima..... oddio...
è ero che non c'è due senza 3 .. ma...
Stavolta è piu lungo.... " Ahhh " no non è ora ma è bellissimo, " Dai, dai, tutti e due..." Sta guardando le sue mani, hanno afferrato le lenzuola, non le lasciano piu, anche i suoi piedi, ne ha perso il controllo, si muovono insieme alle penetrazioni.. ha perso il controllo di se stessa... ODDIO ANCORA..........
Questo è il paradiso
11
0
17 anni fa
sexygroup,
37/38
Ultima visita: 16 anni fa
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In auto
“Sali” mi inviti brusco.
“Sei sempre in ritardo!” mi rimproveri distrattamente, mentre cambi la stazione radio; in quest'auto che odora di sesso.. che odora di noi.
I kilometri scorrono mentre ci dirigiamo verso il mare.
I finistreni abbassati non danno refrigerio, l'aria è imota e l'auto rovente.
Spero non ci sia coda... perchè questo ti rende insofferente ed aspro... perchè so ciò che ti piace fare mentre guidi........
“Accendi l'aria condizionata?” chiedo con voce mielosa, accarezzandoti il braccio.
La tua mano enorme si scosta dal volante, ma con altro scopo.
Avanza verso di me, s'insinua tra le pieghe del vestito leggero, solleva la gonna.
“Visto che hai così caldo....Togliti le mutandine!” comandi.
“Ma se ci fermano!” rispondo allarmata....
“Sarà più eccitante..” ti burli di me.
Obbedisco arrossendo....alzandomi leggermente dal sedile, faccio scorrere le mani lungo i fianchi trascinando le mutandine di pizzo scuro fino a farle cadere sul tappetino sintetico.
“Avanti...” mi sproni “sai cosa devi fare...”
Mi chino sulla borsa frigo e ne estaggo una bottiglia di birra.. la tua bottiglia preferita. E' già aperta e vuota...
“Ti prego...” piagnuccolo.
La tua risposta non si fà attendere.... inserisci la freccia ed accosti in un punto un po' riparato dalle fronde.
Slacci la cintura di sicurezza e ti spingi verso di me.
“Avanti bambina” sussurri “Non fare tante storie... lo so che ti piace!” continui lisciandomi i lunghi capelli.
Mi aiuti ad accomodarmi meglio sul sedile, abbassandolo un po', slacciandomi la cintura di sicurezza; poso i piedi sul cruscotto dell'auto, divarico le gambe ed avvicino il collo della bottiglia alla figa sotto il tuo sguardo vigile.
Non è ghiacciata, solo un po' fresca.
“Avanti!” mi inciti “lo so che ti piace tanto!”
E' io la infilo piano nel mio orifizio... piano piano... su e giù... ti guardo piena di vergogna.
Tu inizi ad accarezzarmi con dolcezza e lentezza sfincanti per dimostrarmi la tua approvazione.
“Non ce la faccio...ti prego..”
Mi metti un dito sulla bocca, come ad impormi silenzio.
Lo muovi delicatamente sulle labbra a seguirne la cornice, pian piano le labbra si dischiudono per accaglierlo.
Ora lo muovi a solleticare le gengive. La salivazione aumenta.
La mano libera intanto eccita i seni con movimenti languidi, le dita girano in tondo al perimetro dei capezzoli, sempre più freneticamente, infine li strizzano.. sono duri, pronunciati.
Il dito continua la sua esplorazione della bocca, la lingua balzellante ci gioca, mentre l'immaginazione lo straforma in un cazzo piccino...
Tra le gambe la pulsazione è crescente....devo aprirle...ma voglio anche chiuderle per la vergogna che questo piacere solitario porta con sè.
E' sbagliato...
Ma le gambe vogliono aprirsi.. e chiudersi..
Fà tremendamente caldo.
Il mio sedere si alza, le gambe iniziano a tremare mentre le altre auto ci sfrecciano accanto. Sono piena e inizio a bagnarmi....
“La mia bambina la riempirà tutta.. perchè il suo padrone vuole bere!”
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11
1
17 anni fa
kiki74kik,
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Ultima visita: 15 anni fa
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Le regole della casa di ... (parte 1)
Mi risveglio con un forte mal di testa.
Cerco di capire dove mi trovo.
Sono all'interno di un ambiente chiuso.. una stanza.
Ieri sera devo aver esagerato con i super alcolici alla festa.. ma chi era mai stata ad una festa così esclusiva! Mi devono aver riaccompagnato in camera.
Nella penombra che m'avvolge non riesco a capire se sia giorno o notte.
Aguzzando la vista riesco ad individuare una flebile scia di luce, che filtra tra le fissure di una tenda.
Sì, siamo proprio nella camera che ho occupato queste ultime due notti. Sembra una camera d'albergo, con quell'atmosfera forzatamente barocca: le tende spesse di broccato, una poltroncina, un comò...oggetti che intravvedo appena.
Sono adagiata su un letto tra un'infinità di cuscini.
Tento di alzarmi ma qualcosa mi impedisce i movimenti.
Cerco di individuarne la fonte con apprensione.
Dei nastri di seta mi bloccano caviglie e polsi, incollandomi al letto.
Per quanti strattoni dia, non riesco a liberarmi.
“Buona” una voce rompe il silenzio e dall'oscurità emerge un donna.
Non ne identifico i tratti fin quando non s'avvicina al letto.
E' Luise.
40 anni, lunghi capelli neri a boccoli che le incorniciano il viso, le spalle; veste un abito di foggia raffinata, lungo fino alle caviglie, con le maniche che le coprono persino i polsi.
Siamo amiche solo da un po' di tempo, ma ho comunque acconsentito a star da lei per qualche tempo, per le ferie estive, nella sua splendida tenuta di campagna.
Non riesco a trovar solievo nel vederla. Perchè mi ha legata? Nel timore crescente che mi assale, la tempesto di domande, urlando, ma lei non sembra curarsene, avvicinandosi senza dire una parola.
Mi accarezza il viso freddo, tirato dall'ansia.
I suoi movimenti sono languidi.
Mi toglie le coperte di dosso e solo allora mi accorgo di essere nuda. Completamente nuda.
Mi agito ancor più, ma lei continua a non scomporsi.
Mi guarda.
Io chiudo gli occhi, ma sento il suo sguardo su di me, in perlustrazione.
Poi inizia a parlare con voce sottile, come se lo facesse con sé stessa.
“Sono stata paziente con te, signorina”
Urlo più forte, sconvolta. Cosa vuol dire tutto ciò?
Lei mi guarda con disappunto. Scuote la testa e si siede al mio fianco, sul letto, dandomi le spalle.
Mi tendo per oppormi ma non posso impedirle di posare la mano tra le mie cosce, che le corde di seta, tese, mi costringono al contrario a temer leggermente divaricate.
Indossa guanti di seta.
Passa due dita sul mio clitoride. Lo accarezza fievolmente.
Devo oppormi!
Mi agito ancor più, i muscoli si tendono nel tentativo di liberarmi, di sfuggirle, senza esito.
Ricado pesantemente sul letto, nella medesima posizione del risveglio.
Luise continua; delicata e paziente.
“Questa casa ha le sue regole” la voce è amabile ed affabile.
Le sue dita mi solleticano con maestria.
Ora picchiettano, ora premono, ora disegnano impercettibili cerchi.
La mia bocca è secca e disciusa quando, passato un periodo di tempo che ho giudicato interminabile, Luise smette di darmi le spalle.
Un sorriso di compiacimento appare sui suoi freddi lineamenti nel fissare il mio volto arrossato ed al mio squittio quando le sue dita volutamente mi abbandonano.
Mi accarezza con il dorso della mano la guancia, che scostò di scatto, con repulsione.
Ma Luise non ci dà peso.
Si allontana un istante, per riemergere dall'oscurita, con un bicchiere in mano.
Me lo avvicina alla bocca, ed io, ingenua, bevo quella che sembra essere per colore ed odore dell'acqua.
E' fresca ed io la devo avidamente.
“Brava” sorride Luise, accarezzandomi i capelli scompigliati.
“Cosa vuoi Luise?” chiedo esausta.
Lei non risponde, e continua ad accarezzarmi i capelli.
“Farò di te la mia brava signorina” mi sussurra all'orecchio ad un certo punto.
Mi sento stranamente rilassata, non ho più voglia di combatterla.
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17 anni fa
kiki74kik,
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Ultima visita: 15 anni fa