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serata strana
La serata al club si è rivelata di una noia indicibile. le coppie, curiose, indecise, con tutti i limiti comprensensibili, di un neofita desideroso di trasgredire che quando si trova sul punto di concludere, preso dal panico, si ritira. I pochi singoli, secondo il parere di Anna, scarsamente dotati, il cui unico scopo è quello di procurarsi un piacere rubato ad un fugace attimo di passione regalata dal fisico, ma completamente estranea alla mente.L'approccio di un paio di giovani ragazzi molto dotati è stato accettato con ardore dalla mia compagna, desiderosa di farsi prendere da due virgulti dotati di una attrezzatura molto stimolante. Presa in mezzo non si è rifiutata quando le mani hanno iniziato lentamente a denudarla dei pochi, provocanti vestiti, che ricoprivano la calda pelle vellutata, umida, odorosa di desiderio.l'uomo alle sue spalle, dopo averla abilmente stimolata con la bocca, sulla nuca e con le mani dalle spalle al turgido seno, la piega in modo deciso portandole la bocca tra le gambe dell'altro uomo, che pronto aveva già aperto la lampo dei pantaloni, mostrando gli slip gonfi del pene turgido. Lei apre la bocca e comincia a mordicchiare, leccare, odorare lo slip ed il suo contenuto stimolata dall'odore pungente del maschio.l'uomo alle spalle la priva del tanga e la penetra senza ritegno stimolato dagli umori caldi della vagina iniziando, con ritmo deciso una penetrazione decisa con colpi sempre più ritmati e veloci. L'amico il cui pene, torturato dalla bocca della mia compagna, uscito finalmente dalla trappola nella quale era trattenuto lo inserisce, senza alcuna difficoltà, nella bocca della donna, in fondo, fino a quando il glande rigonfio chiude la gola provocando quella sensazione di soffocamento che amplifica il piacere.La danza è sempre più ritmata, i due uomini sembrano sincronizzati e continuano a dare colpi decisi per raggiungere il piacere e sentire la femmina ansimare. L'amplesso dell'uomo che con decisione penetrava la vagina arriva violento, accompagnato da un ruggito leonino, il ragazzo sudato, esausto, si piega sulla schiena della donna spingendo in basso la testa sul pene del compagno che, all'apice del piacere, non può fare a meno di svuotare il suo sperma nella gola della femmina in estasi. I caldi umori che riempiono la bocca vengono subito ingoiati e l'abile lingua ripulisce con attenzione l'asta, ancora vibrante, appena svuotata del liquido denso e vischioso.La serata è volta al termine. quindi ci avviamo all'uscita parlando di come sia stata discretamente piacevole ed eccitante. Lascio la mia compagna fuori dal locale e mi avvio a prendere l'auto nel parcheggio al termine di un rampa in discesa. Al mio ritorno vedo la donna piegata appoggiata ad un auto di lusso che parla attraverso il finestrino aperto con l'autista. Stimolato da questa situazione mi fermo a debita distanza per lasciare evolvere la situazione. dopo qualche minuto la vettura riparte, lei si gira, mi vede e sale in macchina. Ovviamente le chiedo cosa stesse succedendo, mi risponde " Mi ha chiesto quanto vuoi". Un po' risentito, ma molto eccitato, non sapendo come reagire l'unica frase che mi viene in mente è "e Tu cosa ai risposto?" " un regalo" mi risponde candidamente. "Mi aspetta al parcheggio più avanti".Non sapevo come reagire dopo molti anni di esperienze è stata la prima volta che si è verificata una situazione simile."Andiamo" mi dice "Prima che ci ripensi, mi eccita la situazione, questa fantasia mi a sempre stimolato, ma non vi è stata mai l'occasione perché si realizzasse".L'ho portata al parcheggio, la macchina era li, lei è scesa, è salita da lui e si sono avviati in un angolo appartato del parcheggio. Io sono restato da solo per un tempo interminabile, tra l'eccitato e lo spaventato, una situazione, comunque, molto stimolante.Quando il gioco è finito, è tornata in macchina, mi a baciato in bocca avidamente. Il suo sapore era quello dello sperma maturo, l'odore testosteronico del maschio eccitato, la sua pelle morbida, elastica, rilassata, della femmina dopo che ha preso l'uomo con eccitazione.Mi ha raccontato tutto, dalla penetrazione intensa, alla mano che prende con decisione la testa e la guida senza ritegno sull'asta di carne che le penetra la bocca e li si trattiene li fino a svuotarsi completamente. Il sapore dello sperma a pervaso la sua bocca lasciandole il gusto forte che non ha calmato il suo stato di eccitazione, anzi, lo ha amplificato, tanto che, lungo la strada, mi sono fermato per soddisfare la sua voglia, a me gradita, di altro sperma caldo nella sua bocca accogliente.Non abbiamo avuto un'altra occasione simile, ma il desiderio di anna di far quantificare le sue capacità amatorie riemerge scaldando le sue voglie, amplificando il suo piacere.
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8 anni fa
azzurri60,
44/43
Ultima visita: 11 mesi fa
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Una domenica piovosa incontrai la padrona di casa...
Mai come quest'anno il meteo ci sta sorprendendo "regalandoci" mutamenti climatici quasi quotidiani e tutti rigorosamente "fuori periodo"... ed ecco che l'ennesimo fine settimana viene rovinato da precipitazioni a singhiozzo.
Dopo una settimana di duro lavoro, trascorrere il sabato chiuso dentro casa, a guardare la tv, a chattare con qualche amica qui su A69 o a leggere qualche pagina di un libro, non è decisamente il massimo. Domenica mattina quindi decido, se pur con un cielo coperto e buio, di uscire comunque a fare un pò di spesa al supermercato. Lo faccio più per uscire di casa che per reale necessità e proprio perchè non ho niente di particolare da comprare vago liberamente tra i vari scaffali e, a dire il vero, la mia attenzione è molto più attirata dal fisico di qualche avvenente cliente che non dai prodotti esposti...
Uno in particolare ha attirato la mia attenzione, una bella donna (o almeno il mio cervello è convinto di ciò, ma ho avuto modo di vederla ancora solo da dietro) che si aggira anche lei tra gli scaffali spingendo un carrello con pochi prodotti all'interno ma che le permette di di essere utilizzato come appoggie per le braccia mettendo così in evidenza un bel culo, avvolto in un paio di leggins che lasciano appena intuire la presenza di un perizoma al di sotto, e reso ancora più interessante dai tacchi alti che porta con assoluta disinvoltura. Ormai ipnotizzato dal suo ancheggiare seguo per qualche minuto il suo stesso percorso ma sempre più incuriosito decido che è giunto il momento di dare un'occhiata anche al davanti, cambio quindi corsia e faccio in modo di spuntare davanti a lei, una volta girato l'angolo ecco la sorpresa: "buongiorno signor Dolce (ovviamente nome di fantasia...) come sta, da quanto tempo non ci si vede, tutto bene con l'appartamento?"
Io: "buu bu buongiorno signora Giulia (nome reale), eh si in effetti è parecchio tempo che non ci incrociamo, ma cosa ha fatto ai capelli? Non li ricordavo biondi non questo rosso/castano?"
Lei: "allora è proprio vero che non ci vediamo da tanto tempo, da quando mio marito è partito per un lavoro all'estero ho deciso di rinnovare un pò il mio look... e lui ormai sono più di 2 mesi che è in Inghilterra, quindi decisamente sono almeno 2 mesi che ho cambiato colore!"
Io: "capisco, caspita sembra veramente un'infinità. Da dietro non l'avrei sicuramente riconosciuta (cosa per altro assolutamente vera!)"
Proseguiamo così con alcuni minuti di convenevoli e ci salutiamo, continuando ognuno per la propria strada.
Onestamente l'aver realizzato che era mia padrona di casa mi aveva un pò spiazzato, era si una bella donna ma avevo sempre evitato di considerarla una donna con cui poterci fare qualcosa... mi ero trasferito da poco nel nuovo appartamento e non volevo assolutamente problemi con il marito.
Continuo a scorazzare tra le corsie prendendo stronzate varie e buttandole nel cestino che trascinavo, arrivo nella corsia dove sono esposti preservativi e lubrificanti vari, prendo una confezione di Control e li lancio con disinvoltura nel cestino continuando a camminare ma sento una voce da dietro: "mi pare di capire che il suo nuovo appartamento non è proprio un luogo di castità" e poi una risatina decisamente maliziosa, mi volto ed è ancora lei. Sorrido, la saluto nuovamente e mi allontano, ma quella risatina mi risuona in testa...
Mi avvio alla cassa, pago, prendo le poche buste ed esco dirigendomi verso casa. Non riesco però a togliermi dalla testa la bella visione del posteriore della mia padrona di casa legandolo alla risatina maliziosa, ci penso e ci ripenso, ma ancora una volta vengo riportato alla realtà da quella voce: "le va se facciamo assieme la strada fino casa?" ... ovviamente non posso rifiutare e il tragitto che all'andata era di qualche centinaio di metri al ritorno sembra essere infinito. Lei parla, mi racconta del marito che è lontano da tanto tempo, e io mi distraggo spesso e volentieri per colpa della sua abbondante scollatura...
eh già, questa fantastica signora non ha solo un bel culo, ha anche un bel paio di tette che sembra non voler affatto nascondere...
Mancano ancora pochi metri per raggiungere il cancello di casa quando il meteo decide di regalarci un altro cambio repentino, prima solo qualche goccia e dopo qualche istante ecco un acquazzone violento che dura non più di un paio di minuti. Cerchiamo un riparo di fortuna e a stento riusciamo a ripararci grazie al cornicione del palazzo difronte al nostro. Anche se il peggio sembra essere ormai passato non ha però smesso completamente di piovere, ci guardiamo e decidiamo di bagniarci piuttosto che rischiare che arrivi un temporale. Arriviamo al cancello, io ho le chiavi a portata di mano mentre la signora le ha in borsa, quindi apro lasciando entrare prima lei dopodiché ci dirigiamo ai nostri appartamenti che sono sullo stesso pianerottolo. Una volta al riparo ci salutiamo ancora una volta e mi ringrazia della compagnia ma mentre cerca le chiavi nella borsa non posso far a meno di notare, complice la pioggia che le aveva abbondantemente inzuppato la camicetta, che i suoi capezzoli sembrano essere particolarmente grossi e duri...
La prima cosa da fare una volta dentro casa è correre in bagno a togliermi le cose bagnate di dosso, asciugarmi un pò ed infilare i pantaloni di una tuta e una maglietta di cotone a mezzemaniche. Torno così in cucina e inizio a sistemare quel pò di spesa che avevo fatto, mette gli affettati in frigo, il caffè al suo posto e lascio la confezione di preservativi sul tavolo per poi portarla in camera da letto.
Ora è finalmente arrivato il momento del relax, accendo l'impianto stero e metto a suonare una playlist random dal computer, mi verso del prosecco e mi siedo beatamente sul divano iniziano a fantasticare sulla "strana" mattinata e sul piacevole incontro fatto al supermercato. Penso al culo di quella bella signora, al suo sorriso e ai suoi capezzoli bagnati, inevitabilmente mi inizia ad aumentare la pressione tra i pantaloni, niente di esagerato... ma la mia padrona di casa ormai era diventata molto più interessante di quando io avessi voluto, la immaginavo sola in casa che sul divano si consolava senza marito e con qualche giocattolo o surrogato, o sotto la doccia che cercava di darsi piacere, insomma ormai era chiaro... la desideravo e più pensavo a lei e più mi si ingrossava l’uccello. Un altro sorso di prosecco ed il bicchiere è ormai vuoto, allora mi alzo dal divano per riempirlo nuovamente ma il campanello della porta inizia a trillare, do un’occhiata dallo spioncino e cazzo! è lei!!!
Io ho ancora una semi-erezione non del tutto trascurabile, ma il campanello continua a suonare e non posso non aprire.
Io: “Signora Giulia, cosa succede?” le chiedo vedendola piuttosto innervosita
Lei: “è da quando siamo rientrati che cerco di fare una doccia, ma non riesco a far funzionare quella caldaia del cazzo! Potrebbe provarci lei signor Dolce?”
Prendo le chiavi di casa che erano appoggiate proprio accanto ai preservativi e andiamo verso casa sua. Una volta entrati mi indica la strada verso il ripostiglio dove si trova la caldaia che, a giudicare dalle spie accese, sembra indicare di essere andata in blocco di protezione. Cerco l’interruttore generale e chiedo alla signora di spegnerlo per qualche secondo e poi riaccenderlo, un paio di minuti e le la caldaia sembra riaccendersi in modo corretto.
Io: “ora dovrebbe funzionare, proviamo”
Lei: “vediamo direttamente in bagno se finalmente arriva acqua calda”
Entrati in bagno lei si china verso la vasca da bagno per aprire l’acqua e mette ancora in mostra il suo perfetto fondoschiena, ma io non ci faccio caso… sono troppo distratto da in vibratore che fa capolino da sotto un asciugamano posato su uno sgabello accanto la vasca. Lei continua a controllare la temperatura dell’acqua senza voltarsi, quindi non si accorge ne di quello che sto guardando ne tanto meno nel mio cazzo che si ingrossa nuovamente. Le chiedo se funziona così posso andare via lasciandola alla sua doccia calda e il tono calmo e pacato della sua voce conferma che ora è perfetto, si volta per ringraziarmi e noto subito che i suoi occhi fissano il mio basso ventre prima e quasi in modo automatico lo sgabello con il vibratore subito dopo. Il suo volto sembra cambiare colore e i suoi occhi iniziano a fissare il pavimento, allora la saluto e faccio per andare via cercando di togliere entrambi da un ormai evidente imbarazzo. Mentre volto le spalle lei quasi a giustificarsi dice: “sa signor Dolce un uomo manca da questa casa da ormai 2 mesi è come ha avuto modo lei stesso di vedere con la caldaia io sono una donna che non sa proprio stare senza un uomo…”
Mi blocco sulla porta, senza voltarmi le rispondo: “beh signora Giulia ora sa benissimo dove poter trovare un uomo che la può aiutare con le sue necessità quotidiane”
Lei: “e se le mie necessità fossero di tipo umano?”
Io: “io sono umano, quindi sarei sicuramente in grado di soddisfarle… e lo farei con grande piacere”
Lei: “eh già, lei è proprio umano… non come il mio giocattolo di gomma”
Io: “la gomma è fredda e inanimata, non potrà mai sostituire il calore e il sapore umano… non crede?”
Lei: “non saprei, forse ha ragione… però è da così tanto tempo che mio marito non c’è che ho dimenticato che sapore ha un uomo, però lei sicuramente signor Dolce avrà un buon sapore, beate le fanciulle con cui userà tutti quei preservativi che ha comprato…” e nel pronunciare queste parole la sento che mi si avvicina. Io ero sempre di spalle, non avevo osato voltarmi verso di lei, il cazzo era ormai durissimo e i pantaloni della tuta nulla poteva fare per tenerlo nascosto…
Si appoggia alla mia schiena e la mia maglietta di cotone mi permette di sentire chiaramente le sue tette nude e si suoi capezzoli duri, mette le mani sulle mi spalle, si stringe ancora di più a me e lentamente lascia scivolare le sue mani lungo le mia braccia, fino a raggiungere le mie mani immobili lungo i fianchi.
Lei: “ho voglia di sentire il tuo sapore in bocca, voglio quel bel cazzo che nascondi lí davanti… pensavi forse che non l’avessi notato???”
… e prima ancora di finire di pronunciare quella frase le sue mani si erano già infilate nella mia tuta e stavano accarezzando il cazzo in tutta la sua lunghezza.
La lasciai fare, sentivo nel suo respiro un desiderio ardente, le sue mani erano delicate e sapienti si muovevano con indubbia abilità. Dopo avermi fatto girare mi fissa qualche istante negli occhi e con un rapido gesto mi abbassa pantaloni e slip inginocchiandosi difronte a me, continua ad accarezzare la mia asta e dopo averlo scappellato inizia a baciare il mio glande con una delicatezza ed una lentezza esasperanti. Sono in balia della sua bocca, delle sue labbra calde che avvolgono dolcemente prima la cappella e poi scendono fino a far sparire per intero l’asta. L’alternarsi di labbra e lingua mi fa letteralmente impazzire, vorrei riempirle la bocca con il mio caldo liquido, ma resisto…
Lei: “si, avevi proprio ragione, il calore e il sapore del cazzo vero non hanno nulla a che vedere con quello della plastica, ma ora voglio assaporare anche la tua sborra… ti prego riempi la bocca”
… continua ad andare su e giù, la lingua ruota intorno la cappella, ma io voglio resistere ancora, voglio farglielo desiderare ancora di più… ma lei aumenta il ritmo, vuole farmi godere e lo vuole ora! Si aiuta con le mani, massaggia le mie palle e si spinge il cazzo fino in gola, non vuole più aspettare, cerco di frenare il suo movimento afferrandole la testa per rallentarne il movimento, ma lei capisce le mie intenzioni e rallenta ma le sue mani si spostano dalle palle all’ano e senza alcun preavviso fa scivolare un dito al suo interno ed è la fine, perdo il controllo di me stesso e inizio a spruzzare lunghi getti di calda sborra dentro di lei che non ne lascia fuoriuscire neanche una goccia, ingoia tutto avidamente e mi lascia solo dopo aver ripulito attentamente ogni centimetro quadrato del mio ormai completamente svuotato pene.
Lei: “avevo quasi dimenticato quanto mi piace questo sapore, ora che me l’hai fatto ricordare ti toccherà darmene una razione quotidiana… finché non rientra il mio bel maritino. Ma non preoccuparti, potrai anche tu assaporare il mio, per oggi però dovrai accontentarsi solo di questo…” si infila una mano tra le cosce, e dopo essersi toccata sfila la mano dagli slip e la porta sulle mie labbra per poi infilarci dentro le dita permettendomi di leccarle sentendo il fantastico sapore dei suoi umori.
Lei: “ora puoi andare, ci rivediamo domani, ma quella confezione di preservativi che hai comprato tienila a portata di mano…”
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8 anni fa
dolcemisterioso,
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Ultima visita: 3 anni fa
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Una decina di anni fa…… antonella!
Una decina di anni fa...... la mia sede di lavoro non era all'Eur ma al centro vicino a Termini.
Tutte le mattine si arrivavo con un paio di colleghi di lavoro verso le sette di mattina, ci si fermava al solito bar d'angolo e si faceva colazione.
Sempre le stesse facce e gli stessi commenti, una monotonia quasi logorante.
Un bel giorno, in primavera (quando le stagioni avevano ancora un po' di significato), noto che nel banco, separato da quello della caffetteria, dove preparavano tramezzini, panini, e ogni ben di dio per l’ora del pranzo, si stagliava una nuova figura femminile.
Una biondina sui 40/45 anni non molto alta ma ben proporzionata, un nasino un po’ a patata ma due occhi di un azzurro così profondo che si notavano anche a distanza e da dietro il vetro di separazione.
Come solito uso del bar tutti vestiti di nero, maglietta pantaloni o gonna e grembiale, uno sguardo rapido, un sorriso di cortesia e lì finisce la cosa.
Giorno dopo giorno sempre più sguardi sorrisi e primi ammiccamenti ingenui tipo occhiolino di saluto, bacini distribuiti anche alle altre due ragazze che erano al bancone del caffè.
Sai le solite cose per scambiare due chiacchiere in attesa che aprissero i tornelli.
Ovviamente i nomi si cominciavano a conoscere piano piano senza spingere oltre la mano anche se sia da una parte che dall’altra si notava un sempre più interessamento ad una conoscenza che non voleva e non poteva restare chiusa in quelle quattro mura.
Buongiorno Antonella…… (questo è il suo nome) “ciao Antonio” , ma oggi sei più bella del solito…… “seeee dai….. a 45 anni con una figlia di 16 e un ex marito che rompe come se fosse ancora MARITO…. Sai che bella?” un sorriso smagliante si gira e si inchina per prendere della roba dal frigo sotto il bancone…… ovvio non c’era nessuno in vista…. Ai miei occhi appare una visione divina …… dalla minigonna nera….. spuntano due cosce da paura in autoreggenti nere (sempre la divisa del bar) che finivano in un perizomino turchese ma talmente fino che l’occhiolino del di quel culo marmoreo non riusciva per nulla a nascondersi anche volendo.
Si rialza si aggiusta la gonna gira poco il viso e fa un sorrisino ammiccante….. come voler dire ti piace come sono?
Avevo il cazzo in gola.
Giorni dopo sempre più infoiato dalla visione che non si voleva staccare dalla mia mente e lei sempre più ammiccante e visibilmente interessata, bacini con la mano mandati mentre passavo davanti alla vetrina dell’area ristorazione con sue risposte facendo l’occhiolino o rimandandomeli con la mano, mi fermo un po’ di più del solito al bar.
I miei colleghi, “è ora, non vieni?” arrivo un attimo solo, prendo delle gomme e sono da voi.
Antonella per puro caso era alla cassa, mi avvicino per parlarle da vicino lei si sporge e mi dona la sua scollatura aperta e senza reggiseno.
Due tettine minute, diciamo una seconda, però ben fatte e con due capezzoli così grossi e sporgenti da far girare la testa.
Sapendo i suoi orari….. dalle sei di mattina alle dodici, le dico se alla fine del suo turno ci potevamo vedere per parlare un po’ più in tranquillità.
OK mi fa lei con vero piacere, oggi però non posso, problemi personali.
Domani sono di riposo e ho da fare con mia figlia, giovedì va bene?
“Ci mancherebbe dolce Antonella, tu sei padrona di tutto ciò che ti aggrada e se continui così, anche del mio cuore”.
“Seeeee anche del tuo cuore non mi far ridere e arrossisce un poco”.
Con fare spudorato, nascondendo la cosa col mio corpo, prendo un pacchetto di gomme e sfioro un suo seno con il dito centrando in pieno il suo capezzolo che sento e vedo immediatamente rispondere ed indurirsi uscendo ancor di più se ciò fosse possibile, lei tira su gli occhi un po’ imbambolata e mi fa: “me voi fa morì? mica poi fa così è?" ma mi strizza l’occhio, bacino inviato al volo mi giro e vado in ufficio.
Il martedì passa lento, dando ogni tanto un’occhiata fuori dalla finestra della mia stanza.
Alle 12 la vedo uscire e la vedo girarsi e guardare in su, forse per cercarmi? non so, ma anche se fosse i doppi vetri impediscono la visione dall’esterno.
Il mercoledì passa ancor più lento che mai, dai domani ci stai un po’ insieme e vedrai che sarà una bella giornata, comunque vada, anche perché è una persona con cui si sta bene.
Si una bella gnocca con cui fare sesso alla grande, ma non sono alla ricerca sfrenata di fiche da inscrivere sul taccuino delle prede. Non me ne po’ di meno, cerco una donna con cui, prima di tutto, stare bene semplicemente parlandole, ascoltandola, guardandola negli occhi e capire cosa mi vuole dire.
Arriva giovedì eeeeeeee alle sette…… cazzo ma Antonella non c’è non la vedo, magari è in bagno…..
Giorno ragazzi……(Stefania la barista) se ragazzi a 50 anni…..magariiiiiii….. Ehi ma Antonella?, con nonchalance, ha telefonato che non si sente bene un po’ di febbre e si scusa….. Stefania mi fa l’occhietto.
Che peccato, mi dispiace, se la senti falle gli auguri da parte nostra. (Stefania….. se vostri è? O tuoi?)….. scherzando…… a Stefà che me fai la gelosa? C’ho il doppio degli anni tuoi….. ed esco ridendo.
Dentro di me ero però del tutto giù….. ma fa niente….. il messaggio comunque sia da una parte che dall’altra era stato inviato e recepito.
Venerdì stavo sulle braci ardenti, le ore non passavano mai e la voglia cresceva sempre di più.
Alle tre circa drin drin il tel dell’ufficio…. Un numero di cellulare sconosciuto…… e ora chi è che chiama? Lavoro da fuori? Va bè mi tocca …….. pronto (e la solita filippica per presentare l’ufficio con cui ci si è collegati.
Ciao sono Antonella…….
Che bello ….. non me lo sarei mai aspettato….. ma come hai fatto ad avere questo numero che è un riservato?
Beh anche io ho i miei informatori, hahahaha, e non potevo lasciarti così senza almeno delle scuse per la buca che ti ho dato.
Ma dai, ho saputo che non ti sentivi bene e per me quello era più che sufficiente, comunque questa tua chiamata mi ha fatto veramente piacere.
Lo sai che i nostri telefoni visualizzano in numero che chiama….siiiiii?
Senza problemi Antonio carissimo, utilizzalo quando vuoi e se puoi.
Ti volevo solo dire che mi sono assentata non proprio perché ero malata ma per altri miei motivi “mensili” capito….no?
Ricevuto chiaramente…….
“Lei” facciamo per lunedì quando smonto?
Perfetto…… passerò il sabato e la domenica a contare le ore che ci dividono…….
“Lei”….. da una bella chiacchierata è?
“Io” ma senza problemi, ci mancherebbe.
Ok allora a lunedì.
A lunedì, dolcissima……. Passa un buon W.E.
Anche tu ……. E non mi pensare troppo…… tanto lo so che lo farai……. Come lo farò io….. kisss …. E chiude la comunicazione……
Di nuovo cazzo dritto……. Dentro di me……. Questa ci sa proprio fare con gli uomini…..
Passano il sabato e la domenica…… con la testa fra le nuvole…… al punto che in casa “ma che c’hai anto’”?
Ma che ne so i soliti pensieri …… di casa e di lavoro….. booooooo (facendo lo gnorri alla grande).
Arriva il lunedì, sette in punto…… giorno ragazze…… solito cornetto e cappuccino……. Sbircio di la e la vedo sempre biondina ma con i capelli raccolti dietro a coda di cavallo…… gli occhi sono ancor più visibili, i capelli tirati indietro le fanno assumere una forma quasi orientaleggiante, azzurri e profondi, un rossetto rosso brillante ma non eccessivamente vivido…… il quale non involgarisce il viso…… camicetta nera a mezze maniche un bel po’ trasparente che viene castigata solo dal grembiule sulla parte anteriore…… ma fa ben capire girandosi che non indossa il reggiseno…… sbircio un po’ giù …. pantaloni……. e scarpe da ginnastica……. Va bè ma che me frega? Tanto è la prima uscita e ci servirà per conoscerci meglio e CAPIRE……
Lei si gira, mi vede, un sorriso, strizza l’occhio e con la mano fa il gesto di…… ci vediamo dopo…. Quello con l’indice che gira….. annuisco le tiro un bacino subito accolto e rinviato ed esco…….
Ore 12……. meno qualche minuto…… Ragà io esco è? Ci vediamo fra un po’…… dentro di me spero di no……
12 in punto esco dal portone e vedo uscire lei dal bar……. Si gira un attimo e mi fa segno di seguirla…… capisco che non vuol far capire a nessuno che si andrà insieme da qualche parte a chiacchierare e a mangiare insieme per conoscerci realmente per quello che siamo e che vogliamo.
Tanta la voglia di stare con lei….. cheeeeee …… ma cacchio non ha i pantaloni neri e le scarpe da ginnastica…… una gonna rossa poco sopra al ginocchio con uno spacco vertiginoso che quasi arriva al sedere, delle calze nere con il filo dietro e quando cammina si vede chiaramente il bordo orlato finemente delle autoreggenti e un paio di decolté molto fini ma con un tacco che supera i 10 cm e che le tirano su il culetto ben formato e alquanto generoso.
Sopra come avevo intuito la camicetta nera molto fine e fina…… che già da lontano mette in risalto le due tettine ben fornate ma soprattutto i suoi capezzoloni……. Un’aureola piccola ma con dei capezzoli veramente grossi e sicuramente gustabili.
Giriamo l’angolo si ferma, si guarda intorno e mi si avvicina dandomi un bacio sulla guancia, immediatamente contraccambiato.
Mi fa….. tu sei a piedi?...... “si vengo sempre con i mezzi pubblici già ho preso troppe multe e non mi va di integrare le casse comunali”. Ok io invece ho la macchina, ci allontaniamo da qui? Ok come desideri. Arriviamo alla sua macchina una vecchia utilitaria ma molto ben tenuta, apre, entriamo lei si assesta al posto di guida e non posso fare a meno di notare le sue stupende cosce scoperte fino a far intravedere il bordo delle autoreggenti……. Noto anche un asciugamano di spugna sulla seduta del sedile di guida….. penso che, essendo in pelle sintetica la tappezzeria della macchina le da fastidio alla pelle scoperta, ma non ci faccio caso più di tanto essendo concentrato su quelle stupende cosce.
Mette in moto e parte.
Io le faccio, “ti va di andare a mangiare qualche cosa così parliamo un po’”?
Nooooo per carità è da questa mattina che preparo roba da mangiare che ne ho il disgusto, magari in un bar a prendere una bibita e parlare un po’, fuori mano così non corriamo rischi, ma non per me….. per te che sei sposato.
Sa anche quello anche se non porto la fede.
Mi metto di ¾ sul sedile del passeggiero per poterla guardare meglio mentre si parla del più e del meno mentre guida e per sciogliere sempre di più il ghiaccio, sempre se ci fosse stato, ci siamo presi subito…… e ne ero felice…… gira a destra e gira a sinistra e ogni volta che girava la camicetta si apriva e mi mostrava i seni anzi in seno sinistro……..
Lei di punto in bianco……. Ma ti piacciono proprio tanto?
Io…. Cosa? Quasi ingenuamente……
Le mie tette……
E da buon filibustiere….. e perché le gambe le mettiamo da parte?
Noooooo fanno parte del kit…… e giù una gran risata di tutti e due…….
Mi avvicino e le do un bacino sul collo.
Qui si va ad intruppare è? Stai attento che non sono per nulla frigida….. mi basta poco per partire in tromba (tromba, temine usato a caso o ben concepito? Dubbio!).
Mi fa “andiamo dalle mie parti”? Ok andiamo pure….. in che zona? Capannelle. Va bene…… poi casomai senza che rientri prendo il trenino e ritorno a Termini…..
Ci fermiamo ad un bar sulla Via Appia…… un caffè al volo e di nuovo in macchina.
Parcheggia proprio nel parcheggio della stazione di Capannelle, un po’ scostati dal traffico della stazioncina….. si tira indietro col sedile e si stiracchia un po’ …… mettendo in risalto dalla camicetta che si è maggiormente attillata i due grossi capezzoli che vedo non essere normali ma sull’eccitato……. Allungo una mano e con il palmo ci gioco un po’ lei socchiude gli occhi e mugola dal piacere lo sento indurirsi ancor di più mentre sento che scivola un po’ in giù dal sedile lasciando che la gonna si tiri quel tantino in su da lasciar scoperto il bordino inferiore del perizoma rosso come la gonna….. intuisco da colore che si sta inzuppando tutto……. Avvicino il viso al suo …… non mi da il tempo di avvicinarmi che si impossessa avidamente della mia bocca e cerca spasmodicamente la mia lingua con la sua……. Un lungo bacio con ovvio impossessamento di quelle stupende tettine lasciate li volontariamente impertinenti e desiderose di essere accarezzate delicatamente……
Staccandosi…… mi dice…… non sai da quanto tempo desideravo assaporarti tutto……. E si riappiccica alla mia bocca ma questa volta la sua mano corre sulla patta dei miei pantaloni alla ricerca del mio membro che è già ampiamente in erezione …… lo tasta e saggia con mano esperta….. mentre io le sbottono un paio di bottoni della camicetta e mi impadronisco con la bocca di un capezzolo….. è grosso, caldo e voglioso di essere succhiato intravedo il suo tirare indietro la testa e l’ inarcarsi del bacino……. Capisco che vuole anche lei che mi impadronisca del suo sesso come lei sta facendo con il mio, calo la mano tra le cosce semiaperte che subito si dischiudono ancor di più e già da sopra il perizoma mi trovo in un lago di umori. Lo sposto un po’ e trovo subito la sua calda liscia (totalmente depilata) e bagnatissima fica pronta a ricevere i miei massaggi sul clito e un dito dentro di essa……. Ora capisco l’asciugamano sul sedile……. La sua fica fiotta umori su umori, incessantemente…… è un vero lago.
Nel frattempo lei è riuscita a tirarlo fuori e a farlo suo mi sta facendo un segone da vera esperta…….
Mi dice fermati un attimo……. Obbedisco e immediatamente si china su di me e fa suo il mio cazzo con la bocca…… alla faccia se sa fare i pompini….. lo succhia talmente bene che sento tirarmi dietro la nuca…… rilascia la succhiata e senza tirarlo fuori gli gira intorno con la lingua e poi lo ingoia tutto fino alle tonsille lo ritira fuori tenendo un risucchio da paura e lo smanetta anche con la mano…….
Le dico…… guarda che con questo lavoretto mi fai venire è? E anche a breve…….
Lei….. mh! mh! e continua imperterrita……. Si stacca un attimo e con occhi avidi mi dice……. Ti bevo tutto neanche una goccia mi deve sfuggire…….. l’ho subito capito che ti dovevo avere….. e tu sarai mio…… in tutto…… e ti darò tutto di me stessa, e si rituffa in un pompino magistrale……. In breve sento salire su lo sperma e lei se ne accorge…… mi strizza le palle e con un sussulto lo sento rientrare……. È una maestra e le piace anche averlo tutto in bocca…… alla fine le scoppio in bocca e, come aveva detto, non ne lascia una goccia……. Lo beve tutto……. Poi sale su e mi bacia sulla bocca che sa ancora del mio sperma……….
Dopo poco mi sento in dovere di far godere anche lei. Un po’ difficile leccarle la fica in una utilitaria e inizio un ditalino di quelli che so fare molto bene…… lavorando clito fica e anche il culetto……. La sinistra gioca col clito e la destra pollice nella fica e indice nel culo scopandola contemporaneamente (ho le mani molto grandi…. a buon intenditor o intenditrice, per meglio dire), la sento gemere e inarcarsi ad ogni affondo di dita e mugolando dice ma hai due cazzi al posto delle dita ……. Si sto venendo……… e mi allaga tutta la mano arrivando fino al polsino della camicia e bagnando anche quello……. Non avevo mai visto tanto flusso in vita mia……..
Scusami ma penso abbia una disfunzione quando vengo sono in grado di farne dei litri….e non è pipì come molti pensano…… se ti da fastidio dimmelo pure.
Fastidio? Tutt’altro sono piacevolmente colpito……. Immagino solo quando ti leccherò la fica e tu mi inonderai…… dev’essere un’esperienza unica……. Socchiude gli occhi e mi fa un sorrisino dolce ed incantevole……. Lo saprai molto presto tesoro mio…… se scopi con il cazzo come mi hai scopata con le dita mi farai morire di certo……..
Intanto si era un po’ imbrunito ……. Si erano già accesi i lampioni ma erano lontani da noi…….
Lei si guarda intorno cercando di vedere se c’era in giro gente…… mi guarda e dice ….. un solo assaggio perché qui in macchia non mi piace farlo …… sgancia il sedile mi dice…… scivolo giù lei si sposta definitivamente il perizoma ormai completamente fradicio……. Mi viene sopra lo prende in mano e se lo infila nella fica…….. poi……. Due o tre cavalcate e dice…… “si è proprio della mia misura” si alza lo tiene di nuovo con la mano e cala col suo caldo e morbido culo sul mio cazzo ingoiandolo tutto fino in fondo……
Questo è stato l’inizio di tante stupende scopate e inculate che abbia mai fatto in vita mia.
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8 anni fa
ciccio531,
28
Ultima visita: 8 anni fa
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come una puttana
...Distesa sul letto in maniera lasciva non mi sottraggo agli sguardi di ammirazione che le mie forme producono, raccogliendo silenziosi consensi in grado di offrire più di quanto sottolineerebbe un fraseggio banale...
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8 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
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Lussuosa nonche lussuriosa settimana al caldo.
La mia Lei è oggettivamente magnifica, Mora poco più che 30enne alta 1,70 fisico atletico seni piccoli e sodi, gambe e lato B da FAVOLA…. IO 45enne non palestrato ma dal fisico atletico molto alto e senza pancetta…. Entrambi intolleranti alla peluria.
Fantastichiamo molto e concludiamo poco. La mia Lei ama molto guardare ed essere guardata ma non prova piacere a vedermi con altre donne quindi siamo usciti dal mondo dello scambismo, anche se a dire il vero ci eravamo solo affacciati. Quest’anno per svernare siamo andati in Tanzania nel villaggio più esclusivo di Zanzibar. Inspiegabilmente Il villaggio era semideserto; un inserviente ci ha accompagnati in camera a bordo di una GolfCars, pur sapendo di aver prenotato una stanza lussuosa non mi aspettavo una vera e propria villettina con giardinetto privato, la mia Lei era entusiasta.
Una rapida doccina e poi sul letto per un po di relax, il nostro rilassamento è terminato con una piacevole scopata che ha sancito il vero senso alla vacanza di piacere.
Ci siamo preparati per la spiaggia, adoro vedere i micro costumi che indossa mia moglie, più eleganti di un perizoma ma molto più sexy, i seni appena coperti e il culo in bella vista grazie alla piccola brasiliana, e davanti il piccolo lembo di stoffa non lascia dubbi, questa splendida creatura non ha la minima peluria, infila un mini abito colorato calza le sue sgargianti zeppe e usciamo dalla villetta, constatando con grande stupore che l’anziano inserviente era all’esterno alla guida della Golf Car che ci attendeva, mi venne il dubbio di aver esagerato con la mancia e con la mia Lei ci guardammo allibiti, saliti sul piccolo veicolo elettrico ci facemmo portare alla reception per ricevere tutte le informazioni riguardanti orari e luoghi del villaggio.
IL direttore in persona dopo una calorosa e professionale accoglienza ci ha spiegato tutto ciò che riguardava il villaggio, dalle sue spiegazioni abbiamo compreso con piacevole stupore che essendo un villaggio della massima categoria il cliente non aveva alcuna limitazione spazio temporale ne per i pasti nei per i servizi e in particolare nel nostro pacchetto luxury si aveva a disposizione una guida autista per tutto il giorno per tutta la durata del soggiorno; ecco spiegato il mistero dell’anziano uomo di colore che ci attendeva alla guida della macchinina. Al che la mia Lei con educazione ma molto decisa fece presente che non le piaceva vivere in spiaggia o avere fuori dalla camera l’incombente presenza dell’anziano africano, il direttore non comprendendo che lei ne faceva una questione di privacy e non di discrimazione di razza o di età, le disse che poteva cambiare l’autista maggiordomo, la mia Lei a sua volta non comprendendo che lo diceva seriamente disse che ne voleva uno europeo, giovane e palestrato, dopo aver fatto una spontanea risata salutammo il direttore andammo al bar della piscina per berci una bibita fresca.
Tornati verso la reception per prendere il sentiero della spiaggia il nostro autista non c’era più, ci viene incontro un ragazzo italiano abbronzatissimo, che con nostro grande stupore ci dice di essere il nostro autista, i e la mia Lei ci guardiamo e sorridiamo divertiti, il direttore l’aveva presa sul serio.
“Senti le dico il servizo c’è sfruttiamolo”, cosi ci facciamo accompagnare, gli chiediamo di portarci in una spiaggia a sua scelta, dopo un breve tragitto arriviamo in una piccola baietta incantata, il ragazzo scarica i lettini e l’ombrellone dalla macchinina piazza sotto l’ombrellone un fornitissimo frigo bar e se ne torna sulla GolfCars sfruttando l’ombra.
Noi ci facciamo un bagno tonificante nell’acqua cristallina per poi stenderci sul morbido bagnasciuga di splendida e incontaminata sabbia bianca, ci coccoliamo e inizio a stuzzicarla con una fantasia trasgressiva chiedendole cosa intendeva fare adesso che aveva ottenuto l’autista giovane e palestrato, Lei rispose che era veramente un bronzo e che ci avrebbe fatto tutto ciò che io le avrei chiesto e permesso di fare, il cazzo mi si indurì Lei se ne accorse e inizio a massaggiarmelo sopra il costume, le dissi che il ragazzo anche se lontano sicuramente ci vedeva bene, la sua carezza diventò una sega, allora le dissi fammi un pompino così vede quanto sei zoccola, non si fece pregare spostò il costume e iniziò a farmi con maestria un magnifico pompino. Porgeva il suo splendido culo verso il ragazzo che era lontano una cinquantina di metri ma anche se non poteva vedere i dettagli non poteva certo dubitare su quanto stavamo facendo, Lei interrompe il pompino e mi guarda, ci baciamo poi mi dice fallo avvicinare sono curiosa voglio vedere il nostro ragazzotto da vicino; Ancora con il cazzo duro nel costume lo chiamo si avvicina, gli dico che non ci siamo presentati così facciamo le presentazioni, si chiama Eros ed è originario di Milano, gli diciamo di mettersi a suo agio lo invito a togliersi i bermuda e la maglia bianca per fare un bagno, è un ragazzo sveglio ed educato ringrazia e si spoglia rimanendo con un costume bianco sfoggiando una smodata erezione di un cazzo di lungo oltre i venti centimetri e grosso veramente grosso l’derente costumino non lascia dubbi e conferma che aveva visto la mia Lei in azione e le era piaciuta.
Eros agli occhi della mia Lei, “ma è una statua sarà alto quasi un metro e novanta è tutto un muscolo e ha un gran cazzo, attento perché se mi dai il la questo me lo faccio proprio” e sorride la zoccola.
IL gioco mi piace e quando Eros esce dall’acqua prendo in mano la situazione, gli chiedo di restare al sole con noi, lui va a prendere un telo gigante lo stende e ci sistemiamo prima io e mia moglie poi lui a fianco a me, ma io in testa ho solo un pensiero trasgredire e provocare, mi alzo vado in riva faccio finta di sciacquarmi le mani torno e mi stendo in fianco a Lei in modo che resti in mezzo tra noi.
Sono inquieto non riesco a riposare al contrario delle mia Lei e del ragazzotto, entrambi dormono di pancia, così armeggio con il costume di mia moglie lo calo più giù dei fianchi fino a scoprire visibilmente la fessura, le slaccio il pezzo sopra e lo sfilo da sotto Lei apre gli occhi mi guarda, le faccio segno di fare silenzio e le sussurro in un orecchio, goditi la fortuna di avere un marito porco che ti lascia realizzare ogni desiderio Lei sorride passa la lingua tra le labbra e socchiude nuovamente gli occhi.
Con il mio piede spingo delicatamente il piede di Lei fino al contatto con quello di Eros, lui apre gli occhi e mantiene il contatto, le guarda il culo e così io inizio a massaggiarle il culo con l’olio abbronzante, Lei fa sempre finta di dormire, sciolgo i laccetti laterali del costume e Lei resta a culo nudo, prendo una mano di Eros e la poggio sul culo della mia Donna, le massaggiamo le natiche con abbondante olio, che le cola sul buco del culo e ancor più giù sulla figa, con il pollice le penetro agevolmente il culo e il medio lo affondo completamente nella figa, Eros continua a massaggiare facendole muovere per bene le chiappe in modo che le mie dita la masturbino per bene, dopo neanche cinque minuti di cure e attenzioni ansima vibra ed esplode in un orgasmo incontenibile, la carezzo dolcemente si gira a pancia in su, scendo tra le sue cosce il mio cazzo è duro al massimo la penetro e inizio a scoparla energicamente, mentre ordino a lui di tirar fuori il suo cazzo, obbedisce si cala il costume, e gigante lungo grosso e nodoso, prendo il polso della mia compagna e porto la mano a contatto con quel gran cazzone, Lei gradisce, non riesce a racchiuderlo nella sua presa ma comunque lo masturba con maestria, le dico di succhiarlo, lo avvicina alla sua bocca e lo succhia ma non riesce a prenderlo in bocca perché è troppo grosso, estraggo il mio cazzo dalla figa ormai grondante le alzo le gambe e lo punto sul culo, è oliato dall’abbronzante e penetra senza grandi resistenze; Le sono nel culo è sempre un grande piacere per entrambi di li a poco gode e sto venendo anch’io, lei sente la cappella di Eros pulsare sulle sue labbra, lo scosta dalla bocca e lo fa schizzare sulla pancia inondata da un litro di sborra cremosa…. Io e Lei godiamo le riempio il culo, e a lui chiedo di ripulirle la pancia che aveva inondato, lo fece leccando con maestria....
Un rilassante bagnetto in mare ed è già ora di aperitivo, il nostro maggiordomo autista cazzone sarà dei nostri anche per l’aperitivo.
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8 anni fa
giocointrigante6979,
35/31
Ultima visita: 7 anni fa
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Viaggio di lavoro
Il mio nuovo compagno mi sta trascurando e io sono una donna che ha bisogno di sentirsi desiderata.
Quindi dopo qualche periodo di alti e bassi con il mio compagno mi capita di essere fuori per un paio di giorni per motivi di lavoro e naturalmente non mi faccio scappare l'occasione per portarmi tutto il necessario per essere una donna desiderabile. Ho voglia di sentire un uomo eccitato che mi desidera. Ho voglia di novità.
Desidero mettermi in mostra alla faccia del mio compagno che comincia a trascurarmi. Non sarò infedele. Solo un gioco per eccitarmi. Era tutto preventivato pertanto decido di prendere la macchina e poco dopo scopro che vicino c'è una festa paesana di quelle tipiche italiane.
Ormai è tardi perchè è l'una di notte ma decido comunque di andare a dare un'occhiata. Mi piace camminare in mezzo alla gente e essere guardata! E poi a quell'ora in genere girano solo uomini soli con tante fantasie...
Appena arrivo posteggio e mi butto in mezzo alla gente che ancora ravvivava la festa. In un angolo della piazza c'era ancora un po di musica e diverse persone che ballavano o guardavano. Passeggio li intorno per godermi gli sguardi eccitati di alcuni uomini. E' una goduria! Mi eccito ad essere guardata e il liquido di eccitazione cominciava ad uscire copiosamente e a bagnarmi tutta. Un gioco intrigante che doveva essere solo un gioco ma ad un certo punto i miei occhi si incrociano con quelli di Lui, un ragazzone robusto sui 40 anni con capelli neri corti e due occhi azzurri intensi da fare paura quanto erano belli, mi guarda e mi fa un cenno... io lo guardo e sono un poco contrariata perchè così senza neppure una parola mi sembra di essere proprio una puttana... mi invita in un posto appartato... Sono eccitata e ho tanta voglia anche se non mi muovo da dove sono perchè avevo intenzione di comportarmi bene; fino a che lui, pensando che non avessi capito, si mette le mani sul pacco e fa vedere quanto è pieno... In quel momento la puttana che è in me è esplosa e, pur tremandomi le gambe, l'ho seguito come una cagnolina... lui davanti e io dietro tutta tremante ma con gli umori, che già mi colavano prima, che a quel punto li sentivo iniziare a colarmi anche sulle cosce.
A un certo punto arriva davanti ad un negozio; entra e mi fa cenno di entrare. Io tremo ancora di più ma ormai sono come stregata dalla situazione e dall'eccitazione. Entro.
Il negozio non è molto grande e ha una vetrina anche se non si vede nulla dentro perchè è buio. Appena entro lui, senza dire una parola si tira giù i pantaloni e gli slip... e per un poco svengo! Aveva un arnese enorme! Solo semi duro ma già enorme! Mi tremano ancora di più le gambe ma non resisto e tremante come una foglia mi caccio in ginocchio per prenderlo tutto in bocca... Lui apprezza e io ancora di più anche se mi stava in bocca con fatica. Ho cominciato a leccarlo, succhiarlo segarlo come una pazza indemoniata. Ero in trance catturata da quel'arnese enorme che cominciava a crescere con il lavoro della mia bocca. Ero preoccupatissima perchè avevo paura che mi volesse prendere e io non ero preparata a quelle dimensioni. Così continuavo a segarlo e succhiarlo sperando di farlo godere ma ero eccitata in un modo che non mi era mai successo...
Ecco che però lui mi gira e comincia ad accarezzarmi tutta... io,malgrado il terrore, mi inarco in avanti e gli apro le natiche. Lui si abbassa e comincia a leccarmi il buchino. Mi infila la lingua che anche quella la sento grande e grossa. Sono in visibilio! Non capisco più nulla. A quel punto mi poteva scopare e spaccarmi che non mi sarei certo tirata indietro... e invece mi mette dentro prima un dito e puoi due e comincia a sditalinarmi con una velocità impressionante. Io non capisco più nulla. Sto godendo come una matta anche perchè, pur non essendo visti eravamo all'interno del negozio e dalla vetrina vedevo passare persone. Tutto questo mi eccitava ancora di più. Essere scopata in vetrina! Le sue dita dentro di me mi facevano godere... ansimavo e gridavo di piacere fino a che il mio pisellino non ha cominciato a spruzzare ad ogni colpo delle sue dita!!!
Sono venuta un mare di volte fino a che non ne avevo più. Mi aspettavo che a quel punto volesse entrare dentro di me ma invece in modo inaspettato mi ha girata e ha cominciato a baciarmi in modo stupendo. Malgrado mi avesse svuotata avevo ancora voglia e, malgrado le gambe mi tremassero ancora, volevo provare a sentirlo dentro. Non ho mai cercato dei superdotati, anzi... ma in quel momento mi sarei fatta spaccare tutta!
Ero in ipnosi e mi avrebbe potuto chiedere quello che voleva e invece baciandomi l'orecchio mi ha chiesto di segarlo e di potermi sborrare sulla pancia...
Ho fatto quello che mi ha chiesto... poi mi ha baciato ancora, mi ha sussurrato parole carine e dopo poco siamo usciti.
La paura delle dimensioni, oggi che è passata l'eccitazione, mi fa tremare ancora!
Anche se ho avuto il suo numero di telefono ho deciso che non lo richiamerò.
E' stata solo una scappatella e tale deve rimanere anche perchè dopo quella volta anche il rapporto con il mio compagno è migliorato tantissimo. Oggi mi fa felice anche se spesso quando ho dentro lui mi eccito e vengo pensando a quella sera...
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8 anni fa
Daniela1Do,
45
Ultima visita: 3 anni fa
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Naturismo esperienza bsx
Mi trovavo all’inizio dell’estate in una nota località turistica balneare dell'Emilia dove si pratica il nudismo.
Dal mio mini appartamento la spiaggia era vicina e quindi già di mattina presto mi trovavo sdraiato a prendere il sole.
Non c’era ancora molta gente e liberatomi del mio costume mi misi in una posizione centrale e fumai una sigaretta.
Dopo un po’ la spiaggia iniziava ad affollarsi e l’eccitazione pure dato che molte coppie si posizionavano nei pressi della mia postazione.
Guardavo con ammirazione i corpi delle donne con quelle fighe rasate e gambe aperte che calamitavano i raggi del sole come i miei occhi e, con loro, i rispettivi compagni con i cazzi penzolanti.
Alcuni con normali dimensioni ma altri con dimensioni anche notevoli.
Io scrutavo le persone che si spargevano la crema solare e fissai una coppia in particolare dove sia la lei che il lui, nel spalmarsi l’olio idratante, avevano iniziato quasi un gioco di massaggi e frecciatine di sguardi per vedere chi attorno li stesse ammirando.
Non mi feci scappare l’occasione e alzatomi dal mio posto mi feci avanti e mi misi proprio di fronte a loro.
Da lì potevo ammirare le parti intime di lei che si lasciava anche massaggiare sulle grandi labbra bagnate e nel frattempo accennava a una languida masturbazione del cazzo del suo compagno.
Lo stringeva piano e sempre piano iniziava a scappellarlo: la cappella rosa si gonfiava e rimaneva fuori per un paio di secondi per poi scomparire dentro la mano e lo carezzava con il pollice.
Io rimanevo a guardare e a toccarmi anche i glutei cercando di immaginare fosse la mano della lei e anche che era la mia mano a stringere quel pezzo di carne bianca e rosa allo stesso tempo.
Volevo farmi più audace e aiutare la lei in quel gioco di seduzione e magari avvilupparlo con le mie labbra.
La coppia mi guardava e sorrideva avendo intuito che ammiravo più la mano e quel cazzo che si ingrossava sempre di più e mi fece cenno di avvicinarmi.
Accostatomi a loro senza dire altro lo presi in mano come se volessi constatare la voluminosità e la consistenza e inizia a scappellarlo con dolcezza mentre il lui masturbava e baciava la sua donna.
Dopo un po’ mi accorsi che attorno a noi si era formato un gruppo di persone che ammiravano i nostri gesti e, tra loro, un ragazzo di colore si era avvicinato dietro di me a tal punto che sentivo il suo calore.
Capendo che non poteva toccare la coppia dato che non gli era stato dato il consenso iniziò a carezzare il mio culetto rotondo e bianco con movimenti delicati e a volte più profondi facendo passare le dita sul solco e sul mio buchetto.
Ad ogni tocco era un fremito che mi eccitava e sobbalzavo di piacere. Lui intuendo il mio desiderio si faceva sempre più ardito infilando il dito all’interno e roteandolo allargava e spingeva.
La donna sorrideva e senza conoscermi e senza aver parlato fino ad allora mi chiedeva se non era il caso di approfondire la conoscenza di quel ragazzo e poi, nel pomeriggio, avrei dovuto raccontare di come si era svolto l’amplesso e se mi aveva fatto godere.
Io all’inizio rimasi impietrito ma poi, con sguardo quasi di sfida, dissi di sì e con un cenno feci capire a ragazzotto nero di seguirmi.
Lasciata la spiaggia ero di fronte casa mia e lasciai la porta aperta aspettando che entrasse.
Mi sdraiai subito sul letto a pancia sotto con al fianco la vasellina e dopo un paio di secondi sentì che lui chiudeva la porta e, arrivato sul letto, iniziava a stringermi i glutei per saggiare la durezza del mio culetto.
Poi con le dita iniziò a penetrarmi per prepararmi al suo cazzo già duro spalmandomi la cremina.
Io non l’avevo ancora visto e non avevo avuto il piacere di prendere le misure assaggiandolo con la bocca ma dopo un po’ iniziai a sentire che premeva con la cappella sul mio sfintere che si dilatava a dismisura.
Iniziai a sentire un po’ di dolore e fastidio durante la penetrazione e capì che si trattava di un cazzo enorme.
Lo toccai con la mano da sotto le mie gambe e potetti constatare che il cazzo era di misure grosse ma non eccezionali; l’unica problema era la cappella.
Una cappella enorme come una palla da tennis che faceva fatica ad entrare.
Mi sembrava una mazza ferrata dalle misure non tanto consistenti ma alla punta una palla rotonda che squarciava ogni cosa.
Mi diede un colpo tremendo e, grazie alla vasellina, si fece strada dentro di me come un bulldozer che scava e allarga le gallerie.
Gridai e mi buttai sul letto schiacciato dal suo peso e sentivo questa palla che si faceva spazio dentro di me smuovendomi le budella e riempiendomi la pancia da dietro.
Iniziò a muoversi con forza già dai primi colpi; forse perché eccitato dalla situazione in spiaggia forse perché gli piaceva il mio culetto di burro bianco e accogliente.
Lo teneva stretto e prendendomi dai fianchi ad ogni colpo lo spingeva verso di lui per andare sempre più a fondo.
Iniziavo a mugolare e ad ogni colpo gridavo di fare piano ma lui non sentiva ragione e affondava sempre di più.
Dopo una ventina di minuti sentivo che iniziava a tremare e stava esplodendo: i fiotti di sperma che uscivano da quella cappella enorme riempivano il preservativo e una volta tirato fuori notavo che l’aveva riempito tutto.
Io godetti due volte e avevo sporcato le lenzuola e pulendomi il cazzo con le mani portai alla bocca il mio sperma bevendo quello che era rimasto.
Lui mi disse che avevo un culetto stupendo e rotondo e i glutei bianchi lo facevano impazzire ecco perché si era sfogato con forza su di me.
Ci pulimmo e prima lui e poi io uscimmo dalla casa per recarci in spiaggia.
Li trovai la coppia che stava a prendere il sole e appena mi avvicinai la donna mi fece un sorriso.
“dai tuoi occhi capisco che ti ha inculato alla grande; ma ora tocca a noi e ti assicuro che godrai come non mai dato che ho una serie di strap-on da farti assaggiare……….oltre al cazzo di mio marito”.
Sorrisi e annuì dicendo che ero pronto per lasciarmi andare con loro…….ma è un’altra storia.
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8 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 3 ore fa -
La mia dolce troia e il suo aspirante cuck 1a parte
Estate 2013 quando mi chiama un mio direttore commerciale dicendomi che un'amica gli avevo chiesto se aveva modo tramite i suoi contatti in Sicilia di trovare alloggio per una coppia di amici (molto difficile visto che gia' si era ad agosto) , gli dissi che avrei provato a sistemarli e che poteva dare il mio numero agli interessati per un contatto diretto .
Neanche un'ora e ricevo una telefonata .... era la lei di coppia che chiamero' Ambra per la privacy , si presento' e mi disse che avevano deciso all'improvviso di scendere in Sicilia e mi spiegho' che qualsiasi location andava bene tanto erano in due .
Sinceramente all'inizio un po mi seccava sbattermi per questi che neanche conoscevo , ma con Ambra fu' subito feeling , non so perchè ma mi sembro' di conoscere quella voce telefonica da sempre .
Feci un paio di chiamate ad amici e fu' semplice trovargli l'alloggio viste le loro poco pretece (pulizie e un buon bagno) .
Richiamai Ambra e gli dissi che era tutto apposto e potevano partire quando volevano e lai mi disse che sarebbero scesi in auto l'indomani non'appena il marito avrebbe finito il turno di lavoro (19) e che avrebbero viaggiato la notte per evitare il traffico .
La sera ricevetti un mess da Ambra che mi chiedeva cosa doveva portarsi , si capi' subito che era solo una scusa per scrivermi , forse anche a lei incuriosi' quella voce sconosciuta ma subito familiare .
Fra una battuta e l'altra passammo una serata a scriverci , fino ad darci la buona notte .
'indomani mandai io i buon giorno ad Ambra e da li fu un continuo informarmi sulla preparazione per quella settimana di vacanza improvvisa e al'avventura .
Alle 18,30 andai al lid con amici a fare l'aperitivo e alle 18 (puntualissima) ricevo un mess "Partita" con una foto di Ambra che mi mandava un bacio ...... rimasi subito impressionato , mora , occhi neri , un viso dolce ma da maiala alla stesso tempo , 45 anni portati alla grande .
Gli risposi con la mia foto e il martini che stavo bevendo scrivendogli "domani facciamo l'aperitivo insieme . p.s sei bellissima , complimenti ... chissa' come è in resto ...." .
Altro mess altra foto ..... Lei con sopra di costume e pantaloncino semi aperto in macchina (una goncca pazzesca , 4a di seno).
A quel punto alzai i toni e gli risposi " wow , tanta roba" , ma lei non rispose ..."avevo esagerato ???", quando arrivo' il mess"ciao , sono Andrea (marito di Ambra) , Ambra sta guidando , ti risp dopo pero' ti ringrazia per il compimento" , restai un po perplesso alla risp del marito , ma non potevo non risp a quel punto " ok , grazie ... state attenti per la strada e fate un buon viaggio , per qualsiasi cosa fatevi sentire " .
Alle 24 circa tornai a casa , faccio una doccia e puntuale arriva il mess di Ambra che mi informava su dove fossero arrivati e un'altra foto , questa volta col costume molto piu' ' lento e il pantaloncino ancora piu'' slacciato dove si intravedeva un capezzolo e una fighetta rasata ..... e mi chiedeva "tu che fai ???" , colsi la palla albalzo vedendo quello foto e gli risposi con la mia foto in accappatoio aperto ma non esaerai e la feci a meta' , fino ala pancia ... la risp di Ambra fu' immediata "gran bel fisico , complimenti .... mi sa che piu' giu' ci sara' tanta roba" .
Andai a dormire e lei riposo' mentre il marito guidava .
Alle 8 puntuale mi scrisse dicendomi che si era riposata e che erano su traghetto .
gli risposi dandogli il buon giorno e dicendogli che li avrei aspettati all'uscita del'autostrada e li avrei accompagnati all'alloggio .
Alle 12 arriva la chiamata di Ambra che mi diceva che erano arrivati all'uscita dell'autostrada e che mi aspettavano .... "2 minuti e arrivo" la mia risp .
Arrivai all'appuntamento e vidi subito la macchina che mi aspettava , mi posteggiai dietro , Andrea fuori dall'auto , scesi e mi avvicinai ... ci conoscemmo subito "Andrea ?? Alessandro??? .... Ciao , ciao" ... Fu' un'attimo e scese Ambra , stupenda .... mi venne incontro e ci scambiammo un bacio sulla guancia , profondo e caldo ( erano guance , ma fu cosi intenso che furono le nostre labbra a baciarsi , i nostri sguardi si incrociarono e fu tutto chiaro .
"Volete mangiare qualcosa o andiamo subito all'alloggio???" , la risp fu diretta " Alloggio , doccia e mare" .... o, andiamo .
Arrivammo all'alloggio e i ci attendeva la padrona di casa che fece da cicerone facendovedere prima l'interno della casa e poi con Andrea ando' a vedere l'esterno ed io rimasi solo con Ambra che mi disse "mi fai compagnia a guardare la casa o vauoi andare via ??? , la mia risp fu immediata "certo che ti faccio compagnia" e la invitai ad entrare in casa posandogli una mano sul culo e dandogli una bella e vigorosa palpata , lei mi guardo' e mi sorrise .
dopo qualche minuto ecco Andrea e la padrona di casa la quale saluto' e ando' via e anche io a quel punto dissi che dovevo andare perchè avevo un'appunramento veloce (non mi era ancora chiara la posizione di Andrea) , gli spiegai come andare a mare e salutai dicendo che aspettavo loro notizie per qualsiasiiii cosa .
Alle 14.30 mi scrisse Ambra dicendomi che erano a mare e se mi andava di raggiungerli ,sempre se non avevo impegni , gli risposi che prendevo due birre fresche e arrivavo .
Arrivai con le mie birre , Ambra al sole con costume nero molto casto e Amdrea a dormire sotto l'ombrellone .... stesi il telo accanto ad Ambra e mi sdraiai , fu un'attimo e lei mi chiese di spalmargli la crema e cosi feci .... cominciai dalle spalle , scesi e gli slacciai il costume senza chiedere il permesso , scesi sulle gambe stando ben attento a non toccargli il sedere (non era il momento per quello) , spalmat l'oio solare su tutte le gembe e risalii sull'interno coscia , li il mio tocco si fece piu' intenso e forte e cominciai a sfiorargli la figa passando dal sedere alla figa fino ad andare sotto il costime e gli aliai anche il buco del culo quando il suo respiro comincio' a farsi piu' affannato e intenso ... Il marito dormiva ( o faceva finta) sotto l'ombrellone ed io oramai stavo oliando il culo e la figa dela moglie .... inutile dirvi che il mio cazzo oramai era in piena erezione e Ambra fra un sospiro e l'altro se ne accorse e mi disse"cosi pero' non puoi stare in spiaggia .... troppo grosso per come immaginavo" ....."hai ragione , cosi non posso stare ... ho bisogno di un bagno" la mia risp , cosi andammo a fare il bagno , ma lei prima disse a suo marito che andavamo a fare il bagno .
Lei davanti a me per provare a coprire la mia evidente erezione (ma 18cm duri non si nascondono cosi facilmente) ma ando' bene e riuscimmo ad arrivare in acqua senza problemi .
Lei comincio' a nuotare a dorso per stuzzicarmi apposta e io gli dissi che cosi non mi aiutava , anzi ..... "sto solo nuotando ... e l'acqua fredda dovrebbe oramai aver risolto tutto ..... no ???" fu la sua risp .
"ti sembra risolto ???" gli dissi abbassando un po il costume slip e uscendogli il cazzo duro .... e lei senza dire nulla guardandomi un po negli occhi e guardando un po il mio cazzo duro si passava la lingua sule labbra .
"arriva mio marito , ricopri quel cazzone" mi disse .
Arrivo' Andrea , si parlo' un po , mentre lei continuava a nuotare e a provocare .... uscimmo dal'acqua e tornammo a prendere il soo e a parlare un po di tutto (forse per conoscersi meglio) , dopo un po lui si riappisolo' sotto l'ombrellone e io e Ambraandammo a bere qualcosa al bar li vicino .
Parlammo , ci sfiorammo come se ci conoscessimo da una vita e ci misimo d'accordo per cenare insieme .
Andrea raccolse le cose e sali' dalla spiaggia e ci salutammo dandoci appuntamento per cena in un ristorante vicino a dove alloggiavano .
Doccia , bermuda , camicia e infradito (come al solito) vado al'appuntamento , loro gia' arrivati mi aspettavano , lei stupenda , scarpa di paglia con tocchetto , gonna corta e camicia bianca molto aperta e scollata , niente di eccessivo ma perfetta . Ci sedemmo al solito tavolo dove mi siedo (andando spesso in quel ristorante) e gli consiglio un'antipasto misto di pesce e un vino bianco locale e loro accettano subito e con piacere .Il vino oramai essendo gia' alla seconda bottiglia cominciava a fare il suo effetto , Andrea (quasi astemmio) era in un'altro mondo , Ambra bella , simpatica e sorridente .... azzo sembrava ci conoscessimo tuttida una vita .
Ormai a fine cena andai in bagno , al ritorno trovai il conto pagato e solo Ambra , Andrea era andato via ... Chiesi a lei dove fosse lui e la risp fu'"E' andato via , non vuoi stare solo con me ???"...."Certo che voglio stare con te , ma non mi aspettavo di non trovarlo" dissi .
A quel punto lei mi spiego' che lui era un cosi detto ASPIRANTE CUCKOLD .
Adesso mi era tutto piu' chiaro e quindi mi venne naturale dirgli "allora chiamalo , non c'è bisogno che scompare , sta con noi" .
Lei mi guardo' e mi chiese se ero sicuro ed io gli dissi di si se anche lei era d'accordo .
Mi guardo' e sorridendomi mi disse che anche lei era d'accordo .... Chiamo' Andrea e lo invito' a tornare e lui dopo un po di storie decise di tornare .
Uscimmo dal ristorante e Andrea ci veniva incontro , imbarazzato e brillo ... òo guardai e sorridendo gli dissi "ma dove te ne sei andato ?? volevi passare la notte fuori da solo in un posto che non conosci mentre noi siamo nel tuo letto??? Dai , andiamo e ci divertiamo tutti insieme"
Andammo a piedi da loro , il tratto era breve , Ambra ed io abbracciati come una coppia e Andrea di fianco che ormai si era sciolto e tornato tranquillo pregustava quello che volevo da molto tempo ... vedere la moglie scopata come una troia da un'altro uomo .
Arrivati a casa lei si ando' a rinfrescare e a mettersi comoda , torno con una canottiera da notte che non lasciava niente all'immaginazione , mi si avvicino' e ci baciammo .... lei eccitatissima , fli tolsi la canotta e cominciai a baciarla sul collo mentre lei andava spogliandomi .... Dissi a Lui di mettersi accanto a me mentre oramai mordevo i capezzoli duri della moglie che cominciava gia' a gemere , pu' gli mordevo quei capezzoli e piu' si eccitava e voleva essere trattata dura .... avevo davanti una bellissima , dolce troia che voleva essere sbattuta come una cagna
Appena gli misi una mano fra le gambe trovai una figa bagnatissima e un clitoride enorme ..... la mia mano la fece esplodere in un gemito intenso e fortissimo ... e Andrea coinciava a spogliarsi .
Fu un'attimo che la dolce donna conosciuta per caso si trasformo' in una troia affamata di cazzo duro e qundo mi disse "VOGLIO LA TUA MINCHIA"ebbi la conferma che avevo una troia da sfordarmi in tutte le maniere .
mi spoglio' e mi fece sedere su una poltrona , si inginocchio e afferro' la mia minchia ormai dura e tesa e comincio' a leccarla tutta non tralasciando nulla fino a prenderla tutta in bocca .... tutta ??? no , tutta no .... io gli dissi di prenderla tutta ma lei mi risp sorridendo " non ce la faccio .... è troppo grossa" e continuo' a spompinarmi come una matta , come se non avesse mai visto minchia in vita sua .
Andrea si stava segando , visibilmente eccitato a vedere sua moglie afferrata al mio cazzo e gli glissi "hai una moglie che è una troia pompinara , avvicinati e approfittane anche tu" e cosi fece ,si avvicino' e disse a Ambra se voleva il suo , ma lei senza pensarci gli risp" NO , VOGLIO A SUA BELA MINCHIA IN BOCCA" , ma glielo prese in mano e lo sego' .... la troia era in ginocchio a spompinare me e a segare suo marito .
Saranno stati 5 o 6 copi di mano ,non di piu' e Andrea esplose e venne ..... lei mi guardo' e mi disse"non ti sbalordire ... è sempre cosi .... sveltino" , gli sorrisi e gli dissi "io ancora devo cominciare e ti voglio anche sfondare il culo".
Andea ando' in bagno a lavarsi e tornato lo guardai e gli dissi "mettiti comodo e ti faccio vedere come mi fotto questa troia di tua moglie" e cosi fece , si draio' di lato sul letto .... presi Ambra e la feci sdraiare sul etto usando suo marito come cuscino , le alargai le gambe e senza doverla bagnare (la troia era gia' bagnattima) gli piantia i miei 18cm di minchia tutti dentro la figa ..... il suo piacere fi' evidente e sonoro , quasi un urlo (la troia quasi urlava quando scopava) AHHHHHH , OHHHHHH ..... SIIIIIIII ..... scopami scopami ...... e cosi feci , cominciaia a martellarmi con colpi forti e profondi e piu' me la fottevo e piu' godeva fino a dirmi "cazzo siiii ... sei un toro tuuuuu" mi venne spontaneo dirgli"e tu che sei????" la sua risp fu eloquente "una troia ... sono la tua troia" , la feci girare , la misi a pecora rivota verso il marito e gli dissi "guarda tuo marito che adesso ti rompo il culo" .
Avevo il cazzo durissimo e bagnatissimo appena uscito dalla sua figa , lo puntati e glielo affondai tutto nel culo ... il suo urlo fu' normale ... aveva 18 cm nel di minchia dura nel culo ..... gli afferrai per i capelli mentre me la stavo inculando come una troia e gli dissi di guardare il marito mentre me la inculavo e lei cosi fece , lo guardo' mentre godeva ed urlava e lui gli disse"ti piace???" la sua risposta fu affannosa , quasi non riusciva a parlare , ma gli rispose " SI , SI ... MI STA ROMPENDO IL CULO ... MI STA SFONDANDO"
Cazzo ... quasi quasi non ci credevo ... il giorno prima dicevo"che palle , devo perdere tempo con questi" e ora ero li a incularmi una troia pazzesca davanti il marito .... e credetemi era forme la migliore scopata mai fatta .
La troia oramai era in estasi che godeva e gridava davanti il marito , ma non contenta del mio cazzo nel culo comincio' a toccaesi la figa ... fu' un'attimo e ......SIII SIII VENGOOOO VENGOOOO VENGOOOOO SIIIIIIIIII .... la troia se ne venne e fece un lago .Crollo' sul marito , era distrutta .... e aveva il culo totalmente aperto .....
Fumai una siga mentre lei si andava riprendendo e la invitai ad andare a fare una doccia insieme ... diciamo che entrambi ne avevamo di bisogno .
Andammoi n doccia e la troia era tornata una dolce donna bellissima .
Fu una doccia dolcissima , fatta di baci , carezze e sguardi .... solo che i baci si trasformarono in incroci di ingua i capezzoliandavano tornando duri e la mia minchia si drizzo subito ..... quei bei capezzoli grossi e duri m dicevano solo una cosa ... MORDICI , ... e cosi feci , cominciai a morderli e lcosi facendo la dolce donne torno ad essere una dolce troia ...... si mise in ginocchio e riafferro' la mia minchia , la strince alla besa e comincio' a leccarla , leccarla e mi disse "che bella minchia hai " e ricomincio' a spompinarmi avidamente e desideroso ... si , adesso ero sotto la doccia con Ambra in ginocchio che mi stava spompinando ancora ....... nel frattempo Andrea sentiti i gemiti volle dre un'occhiata in docci dato che avevamo lasciato la porta aperta e si ritrovo' davanti la scena di sua moglie in ginocchio che era di nuovo attaccata alla mia minchia ... gli torno' duro e comincio' a segarsi .
Vedendo lui che si segava feci alzare Ambra l'appoggiaio al mura e cominciai a masturbarla mentre le masturbava me e gli dissi "guarda come si sega tuo marito" ei mi rispose "lascialo segarsi , io ho te adesso£
La troia cominciava a godere e gemere di brutto mentre la masturbavo fino ad esplodere in uno squirt enorme ... restai sbalordito per come squirto' , era quasi un iscio tanto era intenso .
uscimmo dalla doccia e lei si giro' verso il marito e gli disse "ti è piaciuto???""" , lui non rispose e ando a fare una doccia , ma era evidente che gli era piaciuto .
Io avvicinatomi alla finestra per fumare una siga mi sentii abbracciare , era Ambra che mi bacio' e mi disse " mi hai fattoimpazzire , ma adesso voglio un'ultima cosa" , la guardai e non capivo , in fondo avevamo fatto di tutto per 3h abbondanti e gli chiesi "cosa?" , e lei "non immagini??" io"no, dimmi" .... e lei sorridendomi mi disse" voglio la tua sborra" , mi prese , mi spinse e mi fece sedere ancora sulla poltrona , si inginocchio e ricomincio' a spmpinarmi ..... CAZZO come sucava quella troia ....
Avevo le palle piene , e la minchia di nuovo dura ...... si volevo sborrare .... ma in tutto cio' avevo ei .... Ambra , che mi stava facendo un servizietto da paura ..... E SIIIIII , sentivo la cappella gonfiarsi ancora e SBORRAIIII ,, gli sborrai tutte quelle 3h in bocca e ei mando' giu' tutto ... o quasi ... tutto non ingoio' , non riusci'e gli cadde' dalle bocca , ma come se nulla fosse comincio' a leccare tutto , lecco' fino all'ultima goccia e mi ripuli' tutta la cappella con la lingua ..... cazzo che pompino mi aveva fatto quella dolce troia conosciuta da neanche 47h .
Dopo due battute mi rivestii e andai via con lei che mi accompagno' al cancelo e lui disteso sul letto ... ci diedimo appuntamento per l'indomani .
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8 anni fa
secret3578,
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Ultima visita: 5 anni fa
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Prime avventure da trav
Voglio farvi partecipi di una mia storia/avventura avuta agli inizi della mia gioventù e delle mie prime volte quando indossavo lingerie.
Ho iniziato non dico troppo presto ma verso i 21 anni a provare indumenti femminili; ma non tanto abiti o gonne anche perché non avevo la possibilità di comprarle e nemmeno avevo l’idea di uscire……infatti non l’ho mai fatto.
Ma la lingerie mi ha sempre eccitato sia nel sesso opposto e nelle mie storie di sesso amavo sfilarla alle ragazze oppure facevo l’amore con loro abbellite di tutto punto lasciandogliela addosso.
A 21 circa iniziai a provarla addosso a me e l’eccitazione che ne scaturì fu talmente grande che fino ad oggi mi eccita sempre averla addosso.
Ho iniziato pure ad indossarla sotto le tute e fare dei giri sulla metro o bus di Roma in giro per la città e sentendo lo stato di eccitazione che aumentava gradualmente quando alcune persone mi guardavano senza sapere cosa avevo sotto; ma il pensiero mi eccitava tantissimo e a volte, d’estate, prendevo un po’ di sole sdraiato in uno dei tanti parchi di Roma abbassando leggermente la tuta e facendo intravedere il perizoma.
Un pomeriggio preso dall’eccitazione mi vestì indossando calze velate con reggicalze, uno splendido perizoma azzurro elettrico e sopra un corpetto bianco strettissimo che sollevava il seno facendolo sembrare della taglia di una prima/seconda sotto una maglietta bianca strettissima.
Uscito per le vie di Roma gironzolavo nei vari negozietti di lingerie per comprare con la scusa di fare dei regali, anche se qualche commessa aveva intuito che alla fine erano per me.
In giro per le vie alla fine decisi di andare in un sexy shop perché solo li avrei trovato veramente qualcosa di super sexy e sentirmi quella troia con indosso abitini sexy.
Giunto nel negozio, dopo varie ricerche e domande (l’anziana commessa aveva capito che era per me), dopo che stavo toccando e visionando un body nero con relativo gonnellino di pelle cortissimo e facendo finta di provarlo per la sua lunghezza nelle mie gambe sento una voce non tanto femminile che mi dice che era perfetto e potevo indossarlo senza paura.
Mi giro di scatto e vidi una trans molto bella nei lineamenti e ben truccata, con capelli neri lunghi che mi sorrideva e mi faceva cenno che quell’indumento era fatto proprio per me.
Mi si avvicina e strusciandomi con le mani nel togliermi l’abitino lo poggia sul mio petto come per prendere le misure.
A quel punto non dissi nulla, ormai ero stato scoperto e sorridendo feci un cenno che l’avrei preso.
Aveva due occhi grandissimi, neri e lucidi e sorridevano insieme alla sua bocca truccata di rosso.
Una gonna stretta amplificava i fianchi e il culetto e si intravedevano le calze autoreggenti nere su due gambe affusolate.
Scarpe con tacco la slanciavano ancora di più anche se senza era sicuramente sul metro e ottanta; un fisico da fare rimanere senza fiato.
Ero rimasto estasiato dalla sua bellezza e non pensai nemmeno che davanti avrebbe avuto la cosiddetta sorpresa ma la guardavo come se fosse una donna.
Fatto l’acquisto uscimmo insieme dal negozio e lei mi disse che comunque avrei avuto bisogno di altra lingerie per completare l’opera.
A quel punto svuotai il sacco dicendo che già sotto la indossavo e lei con fare stupìto oppure da furbetta mi disse: “davvero? No ora sono curiosa di vederla e di vederti come stai con il completino. Abito qui vicino e possiamo prendere un caffè a casa”.
Accettai forse perché eccitato, forse perché inesperto o forse perché volevo vedere dove sarei arrivato e forse perché era la prima volta che facevo un incontro del genere.
Dopo 10 minuti eravamo in casa sua; piccolina ma ben arredata, tranquilla e silenziosa: non sentivo rumori e il trambusto delle macchine era rimasto fuori.
Preparato il caffè e chiacchierando del più e del meno, mi fece cenno di seguirla in camera da letto e iniziò a spogliarmi sempre con quel sorriso sulle labbra e continuando a dirmi che era davvero curiosa di vedermi nudo o anzi con la lingerie e il gonnellino e la tutina nera appena comprata.
Mi abbassò la tuta, tolse la maglietta e si mise a guardami mentre indossavo il gonnellino nero.
“qui ci vogliono delle scarpe adatte e un po’ di trucco e una parrucca con capelli corti biondi con riga laterale che copre un po’ gli occhi “ mi disse.
Dopo 2 minuti aveva tutto l’occorrente e con fare deciso mi truccò di tutto punto.
Guardatomi allo specchio rimasi allibito dalla figura e lei, mettendosi dietro di me, con la testa poggiata sulle spalle iniziò ad accarezzarmi e baciare sul collo.
Ero già eccitato, infatti il perizoma a stento riusciva a trattenere il mio cazzo e lei lo aveva visto senza dire nulla; già bagnato avevo inzuppato quel piccolo indumento e lei con fare tranquillo iniziò a toccarlo e mungere.
Stavo quasi per venire e la fermai………” vuoi fare la troia? Mi disse. “faccio finta che non ce l’hai e mi dedico a tutt’altra zona” continuando a toccarmi il culetto e aprendomi i glutei.
Ansimando e ormai lasciatomi andare feci un cenno che desideravo proprio quello.
Lei iniziò a spogliarsi con lentezza e io ad osservarla seduto sul bordo del letto; prima la camicia, poi la gonna facendola scivolare ancheggiando e rimanendo con perizoma e scarpe e dopo, con sommo stupore avvicinandosi a me fece scivolare l’indumento intimo presentando davanti alla mia bocca un bastone di carne ancora moscio che penzolava a destra e sinistra.
Io rimasi allibito; non avevo mai visto un cazzo asinino e per lo più moscio. Dal colore bianco con la cappella rosa che svettava davanti a me con un profumo invitante.
Lo accarezzai e con un istinto che mai avrei mai pensato di avere lo accolsi a fatica dentro la mia bocca iniziando a succhiarlo e baciarlo assaporando la pelle e leccando la cappella spugnosa che ad ogni spinta mi premeva la gola.
Non pensavo più a niente; avevo quel cazzo in bocca che mi scopava e si ingrandiva ad ogni succhiata e ogni bacio sul prepuzio; passavo la lingua su tutta la carne percependo un sapore inebriante specialmente quando il primo liquido seminale fuoriusciva dal prepuzio.
Facevo fatica ad ingoiarlo al punto che sentivo i conati di vomito quando cercavo di farlo scendere ancora più giù.
Lei mi dava indicazioni di come dovevo baciarlo e assaporarlo (ero ancora alle prime armi) e prendendomi con le mani sul collo iniziò a scoparmi la bocca dicendo che ero una brava troia e che stavo imparando in fretta.
Dopo una ventina di minuti il cazzo era diventato mastodontico: potevo vedere le venature che lo rendevano ancora più grosso e li iniziai a pensare a quando si sarebbe decisa di penetrarmi.
Non ero vergine dato che mi ero sollazzato da solo con penne o pennarelli ma comunque di piccoli dimensioni: ora avevo un cazzo vero dentro la bocca che a fatica avviluppavo tra le labbra e tra poco avrebbe penetrato il mio culetto.
Giunta al massimo mi ordinò di girarmi e di mettermi con le ginocchia sul bordo e la testa e il petto verso il basso; in quella posizione mettevo ben in vista il mio culetto liscio e rotondo pronto ad accogliere quel cazzo asinino.
Mi sentivo una puttana in quella posizione ma la cosa mi eccitava ancora di più. Mi ordinava di allargare bene le gambe e premendomi sulla schiena mi fece abbassare ancora per sistemarsi tra le mie gambe.
Aveva spostato il perizoma e iniziava a toccarmi con le dita e la mano tutto il culetto assaggiando il mio buchetto per aria.
Aveva preso un unguento dicendo che aveva anche delle proprietà emollienti e fungeva anche contro il dolore.
Infatti aveva intuito che ero stretto e quasi vergine ma alla fine mi voleva e iniziando a infilarmi prima un dito poi due inseriva il lubrificante dentro per farmi rilassare e massaggiando i glutei cercava di prepararmi a quella prova di sicuro dolorosa.
“penso che ora sei pronta; ti sento rilassata e i muscoli dello sfintere sono ben allentati e tu sei molto eccitata” mi disse poggiando la cappella grossa come un pugno sul buchetto.
Io chiusi gli occhi e aspettavo che iniziasse a premere cercando di pensare ad altro e rilassare i muscoli del culetto.
Ormai ero lì e non potevo avere ripensamenti ma solo cercare di godere di quei momenti e assaporare tutto quel cazzo dentro di me.
Sentivo la pressione di quel tronco che iniziava a farsi spazio dentro di me; il buchetto iniziava a dilatarsi sotto quella spinta ora più energica ora più lenta per abituarsi.
Io stringevo le lenzuola con le mani e con i denti e premevo la bocca sul materasso per non gridare.
Pensavo che mi stesse squarciando e che sarei dovuto andare in ospedale per farmi ricucire il culetto.
Iniziai a sbattere il pugno sul materasso quando con una spinta più decisa la cappella entrò dentro di me e gridando feci dei movimenti di fianco ma ero bloccato dalle sue forti mani e dal quel poderoso chiodo dalle dimensioni equine.
Anzi, più mi muovevo e più sentivo dolore perché dilatavo il buco da solo e quindi decisi di rimanere immobile rilasciando tutti i muscoli.
Spasimavo ed ero senza forze; il dolore mi uccideva e lei, rimasta ferma per un po’ in modo da farmi abituare, iniziava a carezzarmi i fianchi e il seno.
Si era sdraiata con il seno sulla mia schiena per farmi sentire i capezzoli ma con venti centimetri di cazzo ancora fuori e piano piano scendeva per strusciare anche la sua pancia dietro di me.
Un colpo ancora più deciso e un rumore sordo, seguito da un grido di dolore mi fecero capire che era dentro di me.
Ero rotto pensavo e sentivo che scivolava come un bastone di ferro arroventato dentro il mio intestino fino al diaframma; infatti ero senza fiato e respiravo a fatica.
La mela era spaccata.
Rimase parecchi secondi in quella posizione: lei immobile e io impalato e bloccato sotto il suo peso.
Dopo iniziò a tirarlo fuori di poco e affondare nuovamente dentro le mie viscere.
Ormai era dentro quella bestia di carne e si muoveva dentro con un pitone che cerca la sua tana.
Lo sentivo sbattere dentro di me e l’intestino si muoveva insieme a lui.
Il dolore lascava spazio al piacere e il calore dello sfregamento mi eccitava parecchio.
Iniziai a godere e venire copiosamente ma lo sperma usciva a tratti perché quel cazzo grosso bloccava dentro la via di uscita con la sua pressione. Usciva solo ad ogni spinta ed era come bloccato.
Mai provata una cosa così.
Iniziavo a gemere e avevo la pancia tutta impiastricata del mio sperma che si riversava sul letto.
Lei gridava che ero una puttana e sapeva che mi sarebbe piaciuto.
Era contenta di avermi sverginata e continuava a pompare sempre con più forza e ad ogni colpo io gridavo di piacere.
Sentivo che pure lei era alla fine perché iniziava a tremare e a fermarsi ad ogni affondata tenendomi stretta abbracciandosi alla mia pancia e quando lo tirò di colpo si mise velocemente in ginocchio davanti a me offrendomi quella meraviglia di cazzo e io senza dire no spalancai la bocca per ricevere i fiotti di sperma sulla lingua e ingoiavo a fatica sporcandomi le labbra e le guance.
Caddi stremato sopra quella carne bagnata con il viso lo strusciai e accarezzai tutto.
Lei sorrideva compiaciuta dicendomi che mai aveva goduto così con un culetto stretto ed era ora orgogliosa di averlo fatto suo.
Dietro mi sentivo aperta e sbrodolante; contenta e appagata.
Mi misi la tuta dopo avermi lavato e con un bacio appassionato ci demmo appuntamento all’indomani.
Non riuscì a dormire la notte per il dolore dietro e per l’eccitazione allo stesso tempo e guardavo la sveglia pensando al domani.
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5
8 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 3 ore fa -
Sporting Club ( seguito da Carnival in Venice )
Avvolta la mia integrale nudità in un'ampia mantella, e condotta per canali sino alla terra ferma in un centro sportivo, ottenendo facilmente la complicità del guardiano, al quale non sembrava vero il poter interagire in quell'insolito convegno, mi ritrovai ad assecondare il seguito di un rituale in cui mi ero consenzientemente posta.
Ai limiti del manto erboso, e subito privata dall'involucro che mi ricopriva, venni fatta sedere su una comune sedia in plastica, nella nudità più assoluta.
Avvertendo il glaciale contatto epidermico con l'inerte materiale su cui mi trovai obbligatoriamente esposta, e subito ricondotta alla realtà dell'evento in cui non era possibile fare altro che subire quanto stabilito per l'euforico piacere degli artefici delle similari avventure già altre volte insospettabilmente condivise, inerte rimasi in fremente attesa degli ulteriori sviluppi.
Lasciandomi immortalare, a conferma palese di una indole rivelata solo nel più assoluto segreto, ed apparentemente incurante dell'aggiungersi dell'anonimo osservatore, che assisteva compiaciuto a tutto ciò che accadeva, incontenibili fremiti si impadronirono del mio corpo, facendolo vibrare di convulse emozioni.
A stento dominando il desiderio di liberare la crescente voglia di godere pubblicamente senza altro ritegno, lasciando alle dita il compito di comprimere una clitoride ormai arroventata da piaceri occulti al pensiero di poter divenire preda di un qualsiasi avventore lesto nello sfogare istinti ancora repressi, mi offrii impudicamente all'irriverente gioco.
Segregato nella passività di un ruolo, che impediva qualsiasi interferenza, il mio compagno, attenendosi alle regole prestabilite, lasciò che fosse affidato al guardiano del luogo il compito di impartirmi la lezione che meritava la mia palese trasgressione.
In un rituale maldestro, in bilico sul fragile basamento plastificato, ed accantonando ogni pregiudizio nel limbo più irrazionale in cui i sensi offrono spazio a congiunzioni assolutamente improbabili, ne avverto l'incredulità che gli venga consentito di entrami nel corpo in maniera così frugale mentre soddisfa inesorabile le proprie libidinose brame.
2200
2
8 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
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Sesso, sigarette e ... caffè corretto
Se ti fa piacere, leggi il mio primo racconto “Il mio primo appuntamento al buio”.
Ero tornato a casa dal primo incontro con Marco (nome di fantasia) con la bocca ancora piena del suo sapore. Mi leccavo le labbra e avevo ancora davanti ai miei occhi l’immagine del suo cazzo turgido, della sua cappella pulsante, del fiume di sborra che mi aveva riempito.
Ci eravamo organizzati per vederci da lui l'indomani. La moglie era un’insegnante e avremmo avuto a disposizione tutta la mattinata. Arrivai da lui, mi aprì già in mutande, e mi indicò il bagno dove prepararmi.
Avevo in serbo per lui un arsenale di sensualità: prima di tutto mi cosparsi tutta di olio profumato, poi indossai le autoreggenti nere, perizoma nero in pizzo e reggiseno coordinato. Scarpe con tacco a spillo 12 cm, mini abitino nero in pelle cortissimo. Una collana di perle lunga, la mia parrucca rossa riccia lunga, guanti di seta, braccialetto e mi truccai. Lui mi stava guardando dallo spioncino e per questo motivo mi preparai con calma… lo volevo cotto a puntino.
Aprii la porta e lo vidi sgattaiolare in camera da letto. Mi guardava, seduto sul letto, tastandosi il pacco… e io ancheggiavo sui miei tacchi, oscillavo e sentivo di ipnotizzarlo. Nel corridoio che separava il bagno dalla camera aveva uno specchio gigante: mi guardai e mi stupii… non ero mai stata così bella. Lui mi venne incontro, mi girò, e iniziò a baciarmi il collo, mentre il suo cazzo duro spingeva da dietro, alzandomi il microabitino, strusciando quel bel cazzo contro il mio perizoma.
Con una mano aveva iniziato a masturbarmi avidamente… il mio cazzo ormai non entrava più nelle mutandine, tanta era l’eccitazione. Mi voltai, mi inginocchiai e iniziai a succhiare quel suo splendido arnese. Nel frattempo, mi masturbavo e sentivo i miei guanti bagnarsi di presborra. Quando sentii che il suo cazzo pulsava più velocemente, mi fermai dal succhiare, lo feci sdraiare sul letto, e gli dissi che era il momento di lubrificarmi il buchino con la bocca. Mentre la sua lingua inumidiva per bene il mio culetto (sapeva usare la lingua quasi come un cazzo), io mi misi un preservativo in bocca e glielo infilai mentre lo spompinavo. “Sei la mia troia, la mia puttana!” Urlò, quasi, che quel gesto mi avesse consacrato oramai al ruolo di sua concubina.
Quando ebbi terminato di infilargli il preservativo, lui fece come per alzarsi, ma io lo spinsi di nuovo giù. Mi sedetti su di lui e mi feci scopare così, come una cowgirl in calore. Dopo qualche minuto, ero così eccitata che senza toccarmi il cazzo, venni copiosamente su di lui mentre mi scopava forte… lui si passò la mano sullo stomaco, impregnandola della mia sborra, e la bevve tutta… poi mi buttò sul letto, si alzò in piedi e mi venne in bocca, come se ormai fosse un rito tra di noi. Ovviamente ingoiai tutto (ebbene sì, adoro la sborra)... restammo sul letto a fumare una sigaretta, abbracciati come due amanti…Non sono mai stata così bene con un uomo. E per dimostrargli tutta la mia gratitudine, gli feci un altro pompino. Mi riempii la bocca di nuovo.
Mi risistemai e andai via. Un mio amico mi telefonò per un caffè e ci incontrammo in un bar in centro. Quando entrai nel bar, mi disse: "cos’hai all’angolo del labbro? Hai della roba appiccicata…" - “Dentifricio” sobbalzai io “Si tratta di dentifricio”.
Ma sapevo bene che era un residuo della sborra di Marco e mentre il mio amico non stava guardando, lo catturai con la punta della lingua e lo bevvi insieme al caffè.
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8 anni fa
EuphoriaPE,
32
Ultima visita: 2 anni fa
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Ri-Prendila cosi(terza parte di "a noi piace in tre"
insomma….io dovevo un favore a Lena e dovevo prestarmi a farmi fare foto mezza nuda con Dario,lei quasi urlava :“ma bellissimi cosi”..esclamo Lena vedemdoci con le mani dentro i pantaloni,siete eccitantissimi...infatti pensavo tra me e me a quanto tempo ci avrebbe impiegato Luca a spogliarla e farsela li, mentre guardava me ..
Lena ormai dava le dritte sulle posizioni, chiese a Dario di abbassarmi il leggins e di avvicinarsi con la faccia davanti al sedere come se dovesse baciare...Dario non mi chiese il permesso forse per paura di sentirsi dire un “no” quindi non perse tempo,mi prese per le spalle e delicatamente mi fece voltare,si abbasso quasi a sedersi sulle sue ginocchia e pian pianino incomincio’ ad abbassarmi il leggins scoprendo poco a poco la pelle nuda delle sedere fino a che non rimase tutto scoperto,o meglio coperto solo da qualche cm di stoffa del perizomino .Io mi lamentai un po “..ma dai ,il mio sedere non e’ bello come il tuo Lena!!” Lei prontamente non manco’ invece di fami i complimenti e di notare che avevo lavorato un po e che si era ben rassodato negli ultimi mesi.Dario esegui le istruzioni alla lettera e si avvicino’ con la faccia sul mio sedere ,Lena mi fece stare leggermente piegata in avanti per far risaltare le rotondita’ mentre continuava scattare foto ,Dario era cosi vicino che sentivo il respiro sulla pelle,mi vennero un po di brividi e poi lui mi sfioro’ con le labbra su una natica,Lena “spingeva” sempre piu’ e data la situazione approfitto’ per offrirmi al suo Dario,in realta’ si giustificava dicendo che era per la sua “voglia di vedere” me nuda e toccata da Dario,diceva che era per soddisfare una sua curiosita’ ma io e lei (a anche Luca) sapevamo che tutto cio’ era stato organizzato per Dario e la sua “fissa”,questa sarebbe stata la volta che quella fissa se la sarebbe tolta per sempre( o quasi).
Lena continuo’ “...Dario,mi fai vedere come baci le chiappe di Sandra? ”..e lui non se lo fece ripetere 2 volte ….prima a sinistra poi a destra ,molto delicatamente ,mi fece anche sentire la lingua...Lena scattava foto a raffica ,poi diede la macchina a Luca e venne da noi,chiese a Dario di appoggiare la faccia su sedere,lui lo fece e stavolta col naso era praticamente sulla patata.
Lena ebbe l’ennesima idea,era scatenata e decisa a portare a termine la sua opera,mi chiese se potevo fare la stessa cosa io ,cioe’ dovevo abbassargli il pantalone e avvicinarmi al suo pisello con la faccia ….io dissi “noooo,che non lo faccio” ma dopo un po mi feci convinvere ma con aria pseudo indispettita le dissi anche che quella era l’ultima richiesta.
Cosi mi girai,lui si alzo in piedi e gli sbottonai il pantalone,sembrava che non fosse in tiro cosi ero un po piu’ tranquilla,Dario era davanti a me con i pantaloni abbassati,in boxer neri,Luca scattava foto ,io gli misi le mani sui fianchi e gironzolavo attorno, con la mia testa ,gli passavo molto vicino..Lena mi incito’ “dai..ora abbassagli quel boxer”....io risposi,..”..dai no mi vergogno..” ma lei insistette finche anche Luca mi disse ..”dai ormai sei li…”
Mi feci coraggio,avevo un misto di imbarazzo e eccitazione,l’ok di Luca mi aveva dato una spinta un piu’ ,ero vicina a compiere una trasgressione di quelle che mi fanno eccitare molto,
e poi ero con persone che conoscevo ormai da anni e mi sentivo effettivamente a mio agio,la mia in verita’ comunque era piu “scena” che imbarazzo vero,dovevo almeno salvare le apparenze.Afferrai i lati del boxer a piano piano tiravo giu’ ,prima da un lato e poi dall’altro...mentre lo facevo ci scherzavo su e dicevo “cosa spuntera’ fuori ??”...finche’ si intravedeva gia’ sotto i peli del pube il tronco del pisello non ancora eretto,era evidentemente imbarazzato anche lui ,io dissi “..ma veramente lo devo fareee?”...e Dario disse “..non devi farlo per forza”....e Lena “...stai zitto che non ti capitera’ mai piu una cosa del genere in tutta la tua vita’”..
Mentre parlavano io,con un movimento piu’ veloce,tirai giu’ il boxer fino alle ginocchia,il pisello sballonzolava davanti a me moscio e … era .piccolo!!!!,era evidente che anche Dario era abbastanza imbarazzato,era sbalordito e certamente non si aspettava che sarebbe successo tutto cio’.
Lena esclamo’ una roba tipo “..ma che tristezza sei” rivolta al suo uomo..e mentre lo disse si avvicino’,glielo prese in mano e cerco’ di farlo’ venire su..”non si possono fare foto col pisello in queste condizioni”..e mentre parlava gli faceva praticamente una sega ...” ecco ,ora iniziamo a ragionare” continuo’ Lena ,in effetti il pisello ora era piu’ grosso,riconoscevo adesso la dimensione della cappella,molto grande ,io chiesi “ora che facciamo?” Luca disse con voce un po bassa di far finta di prenderlo..in bocca ,ma solo finta,mi disse di fare dei movimenti li vicino con le labbra.
Infatti era quello che avrei pensato di fare,rimisi le mani sui fianchi e mi avvicinai con la bocca,
proprio davanti a quella cappella ,la sfioravo con le guance ,prima destra poi sinistra ,poi andavo piu’ giu’ e riaprivo la bocca proprio davanti alla cappella in modo da fargli credere che
l’avrei preso in bocca da un momento all’altro,la cosa duro’ forse un minuto ,il tempo di veder crescere sotto i miei occhi il pisello che ora era in tiro al massimo.Poi mi rialzai in piedi ,mi girai con la schiena rivolta a Dario e ci facemmo fare delle foto cosi..il pisello era a mezzo centimetro da me,a volte mi toccava anche il sedere ma io facevo finta di niente finche’ non mi abbraccio del tutto e a quel punto me lo stampo sulle natiche,durissimo, Lena e Dario risero e dissero “ah pero!!..ci stiamo scaldando!”.”Ora mettevi di fronte e baciatevi.. o fate finta,e poi prendete la mano dell’altro e fate qualcosa,”Dario mi prese la mano e me la porto’ sul suo pisello e io feci lo stesso sulla mia tetta ,giocammo un po cosi e fu molto eccitante,chissa come si divertivano e godevano quegli altri due a guardarci ...Lena disse di spostarci sul divano….solo che dovevo accompagnare Dario prendendolo per...il pisello , io ormai stavo al gioco,ci stavamo tutti quanti ,ormai tutto era ammissibile(o quasi),speravo ancora che non andasse a finire in scopata ma probabilmente ero un po ingenua.
Con Luca e Dario,io mezza nuda,Dario col pisello fuori dai pantaloni,io che lo tenevo in mano portandolo a spasso nel soggiorno, come pensavo che andasse a finire?
Il pomeriggio contonuava..Luca disse “..Sandra sai come mi piacerebbe fare delle foto?” che tradotto equivaleva a chiedermi di realizzare una sua fantasia...“..siii,come ? “ risposi io contenta di esaudire una sua richiesta,” Vi mettete tutti e due sul divano seduti sui talloni l’uno di fronte all’altro “.
Beh!ensavo chissa’ che cosa ,cosi ci mettemmo proprio come voleva Luca,ma in quella posizione ero sicura che non “rischiavo” nulla ,almeno per il momento …pero’ mi tocco togliermi il leggins rimanendo in mutande ,lui era gia’ nudo completamente ,io avevo ancora la felpina col reggiseno sotto.Quando pensavo che gli animi si stessero per raffreddare ecco che la giornata invece si infuocava sempre piu’,Lena ci avvicino’ ulteriormente,io avevo in pratica il ginocchio in mezzo alle gambe di Dario e lui aveva il suo in mezzo alle mie ,a 2 centimetri dal toccarmi la patata.
Ci dissero di iniziare a far “qualcosa”...”cosa?” disse Dario,Lena disse di mettermi una mano nella felpa,lui delicatamente si avvicino’,mi guardo’ quasi per scusarsi ,e poi entro’ nella felpa;a me venne un gran caldo ,noi da quel punto in poi non facevamo caso che Luca scattava le foto,ci eravamo persino dimenticati .Lena dava quasi sempre lei le dritte,ordino’ di tirare giu’ la cerniera della felpa e Dario esegui’ ,me la sfilo’ sempre delicatamente dalle braccia ,avvicinandosi molto,viso contro viso,mi carezzo le spalle e mise tutte e due le mani sotto le spalline del reggiseno causandone la caduta,poi passo con le mani dietro e me l’ho slaccio’ finche non cadde sul divano e rimasi ..con le tette al vento.Lena diceva “bellissimo...ora col palmo della mano prendine una e baciale una guancia”....”cosi?” chiese Dario cercando di rimanere in tema “lavorativo”...”si,cosi”disse Lena che scatto’ qualche foto,poi conitnuo’ “..dai Sandra,non stare li impalata ,fai qualcosa anche tu “.
Meno male che Dario aveva preso l’iniziativa perche’ io ,veramente,non sapevo che fare,mi aveva preso in quel momento un seno e si era avvicinato al mio collo,conosceva bene il mio punto debole,io invece cominciavo a perdere le forze,Dario pian piano con la bocca arrivo al seno e baciava ovunque ,poi prese con le labbra il capezzolo e inizio a succhiare ,era delicato,per un attimo pensai che Luca aveva rivelato i miei punti deboli ma iniziavo a godere per davvero e la mia mente si concentro’ su altro.
D’istinto gli presi anch’io il pisello in mano e gli ricambiavo il favore ,ma lui risali con il viso verso di me e mi stampo’ le labbra sulle mie….io accellerai con la mano per cercare di farlo godere di piu’ e lui mi infilo’ la lingua e via anch’io slinguavo con lui .Quindi ora la scena che stavano guardando era ormai di sesso vero, tutti e due nudi seduti sui talloni,gambe piegate sulle ginocchia ,lui mi palpava avidamente il seno e io gli facevo una sega mentre le nostre lingue facevano il resto.
Dario prendeva l’iniziativa,mi fece girare di spalle e poi piegare in avanti ,come una gattina,sempre lentamente e delicatamente mi sfilo’ le mutandine ,poi inizio’ a baciarmi il sedere finche’ non arrivo’ sulla patata, e li insistette per un po,sentivo che si faceva spazio nelle grandi labbra con la sua lingua,finche non cerco’ il clitoride ,e lo lecco tanto ,tanto da farmi godere e anche venire la prima volta.
Sentivo Luca e lena che bisbigliavano qualcosa,non capivo bene ma Lena scommetteva su quanto tempo sarebbe passato primo che Dario mi avrebbe presa da dietro e che io presto gliel’avrei data(Luca me lo confido’ dopo).Alcune cose riuscivo a sentire e altre no,ricordo che Lena a un certo punto disse a Luca “dai,che ne dici di farli scopare ora? e Luca rispose “tanto Sandra non gliela dara’..vedrai.
Beh! io ora ero completamente nuda,eccitata e avevo voglia matta di scopare,speravo che mi prendesse Luca li sul divano invece ….”card full” un’altra volta.
Di nuovo Lena e Luca erano al PC per scaricare il materiale fotografico ,nel frattempo Dario mi prese dalle spalle e mi invito’ a rialzarmi e nel rialzarmi ricadetti seduta su lui,lo spazio era poco ma lui non fece nulla per spostarsi anzi,secondo me la fece apposta,caddi quindi seduta sulle sue gambe,sentivo il cazzo dietro la schiena ,lui mi tiro’ ancora piu’ vicino in pratica mi ci fece sedere sopra…
Gli altri 2 appena si accorsero che eravamo in quella nuova posizione impazzirono e vollero fare 200 altre foto,in pratica io ero seduta sulle gambe piegate di Dario che a sua volta era seduto con le sue gambe incrociate sul divano,ero di spalle a lui che mi teneva stretta e abbracciata mentre mostravo il seno ai “fotografi” e se mi sollevavo leggermente riuscivano a fotografarmi interamente nuda seduta su Dario.
Dario ne approfittava e come!!Mi palpava ovunque,per farmi fotografare in tutti i modi mi metteva le mani sulle tette,le sollevava ,poi metteva una mano sulla patatina e una sul seno e cosi via,il fatto e che se andava sulla patatina non finiva li perche’ essendo bagnata lui ci giocava un po e mi faceva “soffrire” poi Lena mi chiese se mi potevo sedere al contrario ,ci posizionarono di profilo rispetto a loro e mi fecero mettere le mie gambe (aperte) su quelle di Dario ,l’uno di frante all’altro ,come prima ma tutti e due a gambe aperte.
Che imbarazzo ,lui vedeva tutta la mia patatina,era gia’ ben curata e quasi tutt,il suo pisello su,in quel momento era moscio ,ci avvicinammo finche i due genitali non si sfioravano ,entrambi avevamo braccia distese all’indietro appoggiate sul divano .io sudavo ormai ,lui si fece leggermente avanti ancora un po e a quel punto Luca e Lena si divertivano e fare foto molto spinte.
Anche il pisello di Dario venne su duro subito tant’e’ che Lena ritenne che era il momento giusto per provarci ,chiese di avvicinarsi con la cappella verso la mia patata ,scattava appena facevamo qualsiasi movimento,Dario se lo prese in mano e lo indirizzo proprio li,mi sfiorava e poi cercava il mio seno con l’altra mano,Lena diceva “bellissimo...dai su ,ora entragli poco poco come se dovessi fartela”, e lui cosi fece,si fece spazio nella mia patatina bagnata e ci fu un accenno di penetrazione ,fece entrare mezza cappella.Poi Dario volle abbassare leggermente le luci,creo’ un po di penombra ,nel frattempo Lena ci disse di rimanere fermi cosi ,ma Dario approfittava di quel momento per fare dei piccoli movimenti avanti e dietro e io...beh! accompagnavo quei movimenti ,riuscivo a far entrare la cappella dentro quasi tutta ma non volevo che se ne accorgessero Avevamo un po approfittato di quel momento di pausa ,mi venne i bisogno di andare in bagno e fare la pipi,ed era vero.Ero tanto bagnata,nel usare il fazzolettino,mi toccai la patata in bagno e mi venne ancora piu’ voglia.Non mi era neanche accorta che ero entrata in bagno nuda e dovevo uscire dal bagno in quel modo,mi sentivo un po imbarazzata quindi usai l’asciugamano sulle tette per comprirmi, e cosi tornai in soggiorno.Inutile dire che a Lena piacque molto l’abbigliamento nuovo e Luca si eccito moltissimo,tanto che era dietro Lena e le infilo’ la mano nella maglietta dietro per poi entrare nel jeans attillatissimo .
Lena mi disse se potevo ritornare sul divano,Dario era seduto li ,non disse nulla e il pisello era tornato moscio allora Lena disse che non poteva pensarci lei tutte le volte, guardandomi e sorridendo,io capii subito e mi appoggia col seno sulle gambe di Dario e guardando Luca dissi di farmi delle foto cosi,ma poi venne in’idea a me stavolta,d’istinto ,spinsi Dario per le spalle costringendolo a cadere sul divano pancia in su,risali un’altro po in modo che fosse completamente steso e poi io staccai del tutto l’asciugamano e cominciai a gattonargli intorno,nuda ,solo col perizoma.Imitavo i passi di una panterina,gli passavo sopra col sedere,con le tette gli strusciavo sul pisello,Luca impazziva ed esclamava “uhahuuuuuwauu! finalmente qualcosa di serie,grande Sandra”Io intanto mi ci ero avvicinata col sedere sulla faccia e Dario poteva ogni tanto dare dei baci sulla pelle e dove capitava finche io con la bocca non sono andata nei pressi del pisello come se fossi in cerca di qualcosa da mangiare ...e piano piano,senza usare le mani,presi il suo tronco in bocca,poi arrivai alla cappella,ci giocai un po ,con la lingua,con le labbra finche non iniziai a fargli su e giu,sempre senza usare mai le mani..Era bellissimo,c’era un misto di emozioni ,mi piacevo il fatto di farmi vedere da Luca mentre ero il “giocattolo” erotico di una coppia.Ma ora era Luca a dettare le condizioni per le foto,e ormai non avevo piu’ scampo perche’ gia’ dalla prima foto capii come sarebbero andate le cose.Ora ero il suo “oggetto erotico “ e faceva di me quello che voleva;quando diceva “Dario ,prendila dai fianchi” significava che doveva penetrarmi tenendomi da dietro ,se diceva “ecco ora prendi la bocca” significava che voleva fare una foto col pisello nel mia bocca.
Dario non mi scopava,semplicemente mi penetrava nella patata o nella bocca tenendolo un po dentro,di quelle posizioni c’e ne fece fare una decina,in piedi di fronte con una gamba alzata ,da dietro con le mani sulle tette etcc. e la frase terminava sempre nello stesso modo :” ecco,ora prendila cosi”Dario quando poteva ne approfittava per far qualche movimento dentro e fuori,per godere un po ,solo una volta che gli era andato giu’ il pisello Lena gli disse di farlo rinvigorire e Dario prima uso’ la sua stessa mano e poi appena fu eretto me lo mise dentro di e fece ¾ volte avanti e dietro sempre mentre loro due guardavano,io non riusci a trattenere pero’ i gemiti di piacere,ogni volta che affondava mi batteva il cuore a 300 e emettevo il classico suono del godimento,”ahaaa””mhhhh”......Era passata mezzora,Luca (non ce’ la faceva piu’) appoggio’ la fotocamera sul tavolo,venne da noi e si mise….dietro di Lena,ovviamante,immagino quanto avesse resistito fin ora senza far nulla ,ed era stato bravissimo perche’ avrebbe corso il rischio di rovinare i piani .Ma ora non resisteva piu’ ,basta giocare ,le abbasso’ il jeans,lei si mosse per agevolarne la rimozione rimanendo nuda anche lei col sedere in aria,Luca si slaccio’ la cerniera e lo tiro’ fuori,io riuscivo a vedere tutta la scena e vidi il momento in cui si avvicino’ molto,poi cerco’ la patata e inizio’ a farsela davanti a me e Dario, Lena godeva come una maialina....I
ll gioco era finito,ora era sesso vero ,non ci nascondevamo piu’ nel far finta che stavamo giocando,ora tutti e 4 eravamo preda del piacere ,e quello era il nostro primo vero scambio di coppia.
Eravamo ormai tutti e 4 vicinissimi,potevamo toccarci tutti facilmente,Luca mi prese la testa, Mentre scopava Lena , mi bacio’ con tutta la forza e passione,mi fece sentire quanto stava godendo ,poi mi staccai dalla sua bocca e mi appoggia sulle labbra di Dario,e mi baciava con molta bramosita’ mentre la sua donna si faceva scopare da Luca.Pensavo solo a quando sarebbe toccato a me ,avevo voglia anch’io e non aspettai il passo successivo,andai a sedermi a cavalcioni su Dario ,per sedermi sopra di lui dovetti allargare parecchio le gambe,quando fui seduta su di lui sentivo tutta la carne del pisello duro sotto di me ,lui mi strinse a lui ,sentiva che sotto ero un lago e ,voleva sentire le mie tette su di lui,allo stesso tempo mi prese la testa fra le mani e mi slinguo’ ,sotto pian piano il pisello si faceva strada,mi sollevai un pochino ,gli presi il tronco e lo indirazzai dentro di me.Entro’ subito e subito mi inizio’ a scopare con movimenti continui ma lenti,ogni volta affondava sempre di piu’ e io godevo come una matta,ebbi anche l’istinto di dire delle cose ,dissi”non me lo ricordavo….cosi...l’ultima volta non sei riuscito a scoparmi mentre Lena si e’ fatta fare subito da Luca,io no...ma ora mi stai scopando..stronzettino c’e l’hai fatta”..Lui mi disse che ero una figa incredibile e che mentre scopavo diventavo molto piu’ arrapante e irresistibile
Mi faceva impazzire la cappella che entrava ,all’inizio, e poi quando arrivava al massimo in fondo….gli dissi che stavo per venire e lui disse che potevo,allora mi passai la mano davanti e mi toccai il clitoride,gli disse di spingere al massimo e per me fu un’esplosione pazzesca..
sentivo una lingua dietro e sotto,era quella di Lena che leccava li sotto ,sie me che Dario mentre aveva sempre dentro Luca che si era gustato tutta la scena del mio sedere ,da dietro aveva visto in diretta tutto ,non so so se lui era venuto ma mi accorsi che le sue mani erano sulle mie tette ,stava accellerando per venire anche lui….dopo qualche secondo venne ed era stravolto dal piacere.Io scappai di nuovo in bagno,e Lena mi segui’,facemmo le nostre cose e poi ritornammo sul divano,notai subito che Dario era ancora in erezione mentre Luca recuperava la macchina fotografica,Lena ando’ verso di lui.Io mi sedetti di nuovo sul divano col mio asciugamanino ma credo che ebbe di nuovo un effetto “arrapante” su Dario,lui si avvicino’ verso di me, mi fece aprire le gambe,si prese il pisello in mano e me lo mise dentro con una facilita’ unaudita,in realta’ io lo volevo ancora ,mi disse che aveva ancora una vogliia pazzesca di me,e io ….stranamente godevo di nuovo.Luca e Lena si girarono verso di noi,Lena disse “ma guarda quei due ..ancora”.
Io ero srdaiata schiena in giu’ e lui sopra di me,mi aveva fatto allargare le gambe e entrava fino in fondo,loro due si vennero a sedere vicino a noi, guardavano le foto dal display della macchina fotografica,Luca disse “..voi non vi preoccupate,fate pure.”
Dopo un po Dario mi fece posizionare di lato su un fianco,lui dietro di me e io rivolta verso di loro,potevo persino guardare le foto anch’io.Lui Continuava a infilarmi ,fare avanti e dietro,mi stava “gustando” il piu’ possibile e sembrava non avere fretta e ogni tanto scambiavamo persino qualche frase tutti insieme come se non stesse succendendo nulla .A me invece ogni tanto scappava un gemito di piacere e lui mi toccava le tette mostrandole a loro ,mi prendeva i capezzoli e poi passava la mano su tutte e due le tette scendendo fino alla patata,Poi continuo’
a gustarmi facendomi voltare ancora verso di lui ,sempre di fianco, cosi che mi poteva baciare e scopare allo stesso tempo,avevo raggiunto un certo equilibrio anch’io,mi gustavo il sesso con calma,davanti a Luca e Lena .Dopo un buon quarto d’ora Dario mi mise a pancia in giu’ col cuscino sotto,mi chiese se poteva venire ….dentro...e io guardai Luca e poi rilfettendo qualche secondo dissi..di si….che poteva,cosi mi toccai contemporaneamente con la mia mano ,alzai il sedere e riuscivo di nuovo a godere come una matta ,Luca fece in tempo ad avvicinarsi a me ,mi “offri” il suo pisello in bocca ,per me era la prima volta cosi, il suo in bocca mentre un’altro mi scopava da dietro,Godevo cosi’ tanto che dopo mi chiedevo come mai non l’avessimo fatto prima.Sentiva le palle di Dario sbattere sul mio sedere e Lena che lo baciava mentre era dentro di me ….non ci sono parole per descrivere tutto ,troppa roba,troppa emozione….
Dario mi venne dentro e io ciucciavo per godere il pisello dl Luca.Sembrava non bastare mai ma eravamo ormai sfiniti….
A distanza di un mese da quel pomeriggio ci siamo resi conto che ora e’ tutto diverso con Lena e Dario….abbiamo fatto altre cose che meritano di essere raccontate..
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8 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 5 ore fa
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Mi sveglio nella notte.......lampo.......tuono......
Mi sveglio in piena notte. Piove. Apro le persiane e vedo bagliore di lampi in lontananza. Sono le due, non riesco a riprendere sonno.
Ritorno alla finestra. Il temporale si fa’ sempre più vicino, è quasi su di noi.
Adoro i temporali, i tuoni, la pioggia battente.
Un rumore, tu che sul letto cambi posizione.
Mentre il mio sguardo è ancora rivolto verso di te, un lampo squarcia il buio ed intravedo la tua sagoma. Brividi, ma non è il freddo.
La vista fugace del tuo corpo nel letto mi ha tolto del tutto il sonno.
La mia mano automaticamente sfiora la parte più intima di me.
Non ho bisogno di spogliarmi, d’estate dormo nudo.
Altro lampo, poi il tuono. Mi avvicino al letto, salgo, ti vengo vicino.
Non ti sfioro, mi godo il tuo profumo e il suono del tuo respiro regolare. Lampo. Tuono.
Con una mano ti sfioro il fianco e tu, al mio tocco, ti muovi. Ecco, adesso sei sdraiata normalmente, la mia mano sa la strada. Lampo. Le mie dita giocano con l’elastico del tuo intimo. Tuono. Il mio dito si fa’ più audace, cerca lei......
La trova, Umida......Lampo, e lampo di gelosia. Chi popola i tuoi sogni? Tuono e la mia mano che in un colpo solo ti abbassa il perizoma Ti svegli. Mi chiedi stordita cosa stia facendo. Ti intimo di stare zitta.E ferma.
Ti lasci togliere del tutto il perizoma.....una tua mano accenna una carezza.
Ti tolgo la mano. E ti invito di nuovo a stare ferma.
Stai per protestare ma la mia mano prende possesso del Tuo sesso ......Le parole si trasformano in gemiti. Su. Lampo. Giù. Tuono. La mia mano dapprima lentamente, poi sempre con più foga, si muove mentre nel palmo la tua eccitazione è consistente, calda.
Stacco la mano, me la lecco copiosamente e riprendo
I tuoi gemiti coperti dal tuono. Senti come scivola adesso la mia mano nel tuo sesso......Mugoli.......Lampo. Hai voglia di succhiare, di sentirmi godere.........Me lo prendi in bocca senza troppi preamboli. . Cerchi di prenderlo tutto, sento la cappella che ti sfiora la gola, in fondo. Lo mordi,come piace a te.
Lo mordi senza esagerare, ma stringi.
Più stringi e più lo senti gonfiarsi ed indurirsi. Senti la fica inondarsi di umori. Sei fradicia. I tuoi gemiti mi eccitano ancora di più. Adesso alterno mano e bocca, poi insieme. Cambio mano, la tocco con la sinistra e con la destra mi afferri le palle. Non stringi, accarezzi,Tu allarghi le gambe. Ti stanchi un attimo giusto il tempo di sussurrarti che mi piace, mentre succhi il cazzo.. E’ come un segnale. La tua. mano si infila tra i miei....capelli, a palmo aperto, sopra la nuca. Come un pettine. Ma i pettini non stringono, la tua mano invece sì. Stringendo le dita, i miei capelli ti fanno da presa. La mia testa, la mia bocca, sono in tuo potere. Me la fai leccare e succhiare avidamente.........di nuovo. Più mi fai male stringendo e spingendo e più sento ti ...sento bagnare. Mi allontani la testa, ti alzi a sedere e mi baci. Un bacio lungo, violento. Lampo. Ti sdrai di nuovo, sempre tenendomi per i capelli. Tuono. La mia bocca è piena di nuovo Dei tuoi umori.........Qualche spinta violenta e ti fermi. Ti faccio sdraiare, allarghi le gambe. La mia bocca bacia le grandi labbra, poi le apro con le dita. La mia lingua calda titilla il clitoride. Lampo. Il tuo respiro affannoso è l’unico suono prima del tuono. La mia lingua adesso è più insistente, più veloce. Dio come lecchi, me lo dici sottovoce. La mia mano non tiene aperto più niente, ora è la lingua a farsi strada da sola. Scopami la bocca, mi dici....salgo sopra di te , alzi la mano e lo afferri, lo conduci alle tue labbra, mentre continui a leccarmi. Le tue labbra mi circondano la cappella. Comincio a muovermi......Il mio.....cazzo ti riempie la bocca. Con la mano mi fai capire quando le mie spinte sono troppo irruenti. Poi le mie dita. Dentro di te........ Un dito, poi due. Il temporale intanto è al culmine. Ti faccio fermare una, due, tre volte perché sono vicino all’orgasmo. Anche tu devi fermarti. In una delle pause mi implori di scoparti.
Mi sdraio di nuovo e ti faccio venire sopra. Da quanto sei bagnata entra subito, Ti muovi subito velocemente. Hai voglia del mio cazzo e me lo fai capire. Ti stringo i seni e tu sei costretta a rallentare. L’orgasmo è un baratro, io sono sull’orlo del precipizio. Non voglio venire, non adesso. Mi fermo del tutto. Ti godo. Ti afferro i fianchi e ti muovi tu, da sopra Io mi sposto in avanti per agevolare il tuo movimento. Le nostre bocche si incontrano di nuovo, avide. Sento che l’onda dell’orgasmo che risale, piano. Stavolta non voglio fermarmi. Amore. Ti sussurro solo amore e tu capisci. I tuoi movimenti si fanno sempre più veloci, ed anche io ti accompagno,tenendoti per i fianchi. Godo come non mai, pregustando l’attimo in cui l’orgasmo percorrerà tutto il mio corpo. Sono vicino anche io, mi dici. E’ la fine. Quello che stavo cercando di trattenere, esplode.. Lampo.. Tuono. La mia mente si smarrisce, insieme alla tua, mentre ti riempio del mio seme caldo.
Le tue braccia mi accolgono. La pioggia ed il brontolio del temporale che si allontana ci cullano mentre ci addormentiamo.
10
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8 anni fa
aaamaxpaul,
41
Ultima visita: 2 anni fa
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La mia prima volta al cinema a luci rosse 3
L’indomani, al bar, ci presentammo. Andrea (nome fittizio) disse di essere un cantante d’opera. Era una bella persona, piena di personalità, alto, bruno, pieno di fascino. Ad un certo punto si alzò e, guardandomi fisso negli occhi, mi disse: “Vuoi venire a casa mia, così parliamo meglio?”. Una volta giunti mi offrì da bere e poi mi disse che gli ero piaciuto da subito e mi desiderava. Mi chiese se volevo diventare il suo amante fisso. Disse che aveva notato che ero sposato e che non mi avrebbe creato alcun problema, ma voleva che avessimo una relazione fissa.
Rimasi per qualche momento …. sconcertato. Non mi sarei aspettato una simile dichiarazione. Poi, dopo aver riflettuto per qualche minuto, valutato il personaggio e considerato che non avevo più avuto una relazione fissa da quando avevo 16 anni, finita per la morte di quelli che erano stati i miei due amanti (uno in particolare, che mi aveva plagiato) decisi di accettare la sua proposta. Felice mi prese per mano e mi portò in camera da letto dove mi abbracciò ed iniziò a spogliarmi nel mentre mi baciava in maniera estremamente libidinosa.
In breve ci ritrovammo nudi, sul letto, uniti in un 69 vorace, libidinoso, pieno di voglia di godere e, nel contempo, di far godere l’altro. Capace, com’ero, di controllare il mio orgasmo mi impegnai al massimo per riuscire a farlo godere prima che lui facesse godere me. Volevo portarlo allo sfinimento e…. ci riuscì !! Venne a profusione, emettendo suoni gutturali, chiedendomi di smettere di succhiarglielo, ma io non mi lasciai incantare dai suoi lamenti e continuai a succhiarglielo sinché lui non riuscì, a viva forza, a staccare la mia bocca dal suo uccello. Aveva il fiatone, dimenava la testa, ma trovò la forza di stringermi a sé e …baciarmi, come un affamato, succhiandomi la lingua e palpandomi tutto.
Una volta ripreso fiato mi girò a pancia sotto ed iniziò a leccarmi tutto, scendendo pian piano tra i miei glutei, andando poi ad aprire le mie chiappe per inserirvi la lingua ed iniziare a leccarmi il buco del culo, a bagnarlo, titillarlo, sino a riuscire ad inserirvi la lingua e incularmi con essa, allargando, man mano, lo sfintere. Aveva una lingua incredibilmente lunga, con la quale iniziò a fottermi come fosse un cazzo, facendomi provare sensazioni uniche. Iniziai a rantolare, chiedendogli ripetutamente di non farmi ancora soffrire dal desiderio di essere inculato.
Dopo la mia ennesima preghiera smise di incularmi con la lingua, mi girò mettendomi con le spalle sul letto, mi alzò le gambe mettendosele sulle spalle, mi puntò il cazzo sul buco e…. mi inculò con un colpo unico ! Da morire per il piacere di sentire quel lungo palo entrarmi dentro di botto, riempiendomi al punto che dovetti inspirare aria. Arrivato in fondo si fermò, si piegò e, stando fermo dentro di me, iniziò a baciarmi infilandomi quella lingua, che fino a qualche momento prima me l’ero ritrovata nel culo, tutta in bocca a cercare la mia, giocarci e poi succhiarmela facendomi impazzire. Non posso farci nulla: il bacio, per me, è il massimo dell’erotismo. Andò avanti a baciarmi per una decina di minuti, eccitandomi da impazzire. Eravamo talmente abbracciati stretti che il mio pene faceva fatica ad ingrossarsi, come invece l’eccitazione provocatami spingeva a farlo.
Dopo una decina di minuti si rialzò un po’ ed iniziò a muoversi dentro di me, con la calma che lo caratterizzava, lentamente ma profondamente, facendomi assaporare ogni cm. del suo attrezzo, come già aveva fatto al cinema, solo senza la fretta e la preoccupazione che potessero accendersi le luci, anzi a luce accesa, guardandoci profondamente negli occhi, assaporando ogni sensazione e godendone.
Godevo di ogni centimetro del suo sesso che mi penetrava, godevo del suo sguardo colmo di desiderio e di possesso. A sua volta lui godeva nel farmi suo, nel possedermi completamente, nel fare di me lo strumento del suo piacere. Ogni tanto affondava con qualche colpo più forte e più profondo, facendomi sussultare.
Dopo un po’ quasi si ripiegò su se stesso, continuando a muoversi dentro di me, e…. prese in bocca il mio uccello ed iniziò a farmi un pompino. Solo un’altra persona era riuscita a farmi questo ! Colui che mi aveva plagiato quando avevo 16 anni e che non avevo mai dimenticato, Leo, quello che mi aveva sverginato assieme al suo amico Nino, e ciò…. mi fece precipitare in un orgasmo allucinante: iniziai ad urlare il mio piacere, chiedendo “ancora… ancora… sì, così…”
Ed iniziai a scaricare nella sua bocca tutto il mio piacere. Gli riversai almeno cinque, sei schizzi abbondanti che lui si bevve come fosse un assetato. Tutto questo lo eccitò ed iniziò a penetrarmi sempre più forte sino ad arrivare all’orgasmo, riempiendomi il culo di sborra densa e in gran quantità. Il mio sfintere si contraeva dal piacere succhiandogli ogni goccia di sperma ma continuando a mantenerlo in erezione, tanto che, nonostante l’orgasmo, lui continuò a rimanere dentro di me ed a chiavarmi. Era una cosa unica: il mio piacere continuava a riempirmi di sensazioni e…. stavo continuando a godere senza soluzione di continuità. Mi sembrava di rivivere un sogno, viaggiavo su una nuvola.
Avevo ritrovato sensazioni che non pensavo di poter più rivivere. Andrea mi aveva riportato indietro nel tempo. Ero suo !!
Dimostrando una virilità incredibile non gli si era “ammosciato” neanche per un attimo. Era ancora ben infisso dentro di me e continuava a scoparmi con il suo ritmo che mi stava mandando al manicomio. Ero tutto un brivido e provavo un orgasmo continuo. Ed infine, dopo avermi portato allo sfinimento e quasi allo svenimento per il piacere pazzesco che mi aveva dato…. Venne di nuovo ! Mi sentii riempire da un clistere di sperma, tanto che quando finalmente uscì dal mio corpo dovetti correre immediatamente in bagno.
Quando ritornai da lui, lo trovai mollemente adagiato sul letto che stava riprendendo fiato: ci guardammo, mi chinai verso di lui e…. ci baciammo lingua in bocca come due assatanati di sesso. Mi aveva fatto impazzire, rivivere momenti che credevo sepolti nei miei ricordi, e fatto riaffiorare la mia parte… femminile !
Guardai l’orologio: dovevo scappare, erano passate già più di tre ore da quando ci eravamo incontrati e….. mia moglie mi stava aspettando per la cena. Gli chiesi di darmi il suo numero di telefono, per poterlo richiamare l’indomani e metterci d’accordo su quando vederci. Gli dissi che mi aveva fatto impazzire, aprendo la stanza dei ricordi, e che pertanto…. avevo voglia di rivederlo prima possibile.
Me lo diede e…. sempre guardandoci fissi negli occhi…. ci salutammo e me ne andai.
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La mia prima volta al cinema a luci rosse 2
…. ma come feci per entrare in una toilette mi sentii spingere dentro con una pacca sul culo, un’altra persona entrare dopo di me e chiudere la porta.
Feci per girarmi, un po’ incazzato, ma una mano forte, con fare fermo, mi bloccò con la faccia verso il muro ed una voce profonda, con tono sommesso, mi fece: “Ho visto come ti dai da fare, troietta, ed allora soddisferai anche me!” mentre nel contempo mi palpava il culo e mi abbassava i pantaloni. Sia il tono di voce che il modo di fare possessivo scatenarono in me nuove emozioni e mi sentii liquefare, le ginocchia molli, felice di sentirmi desiderato. Pertanto non reagì ed il tizio, sentendo la mia sottomissione ne approfittò per spogliarmi, abbassandomi i pantaloni sino alle caviglie e rialzandomi la tuta sin sopra la testa.
Tutto il mio corpo era a sua disposizione ed iniziò con il succhiarmi e mordermi i capezzoli per poi scendere, leccandomi, sino all’uccello che imboccò per qualche minuto, spompinandomi, e passare poi, facendo il periplo del mio bacino, al mio culo che prese a leccare ferocemente, dandomi ogni tanto qualche morso sulle chiappe, cosa che mi mandava in sollucchero, sino ad allargarmi, lentamente, le chiappe e slinguazzarmi, bagnandomi ben bene il buco del culo e cercando di introdurvi la lingua, unitamente ad un dito che subito dopo diventarono due, sempre continuando a leccarmi per bagnare meglio il buco. Quando fu convinto di avermi reso sufficientemente elastico si rialzò e mi ritrovai il suo cazzo, che nel frattempo aveva sciolto dai pantaloni, appoggiato al buco del culo che, voglioso, iniziò a contrarsi e rilassarsi risucchiandoselo, praticamente, dentro da solo. Lui non fece altro che accompagnare il tutto con una graduale, costante spinta in avanti e….. mi ritrovai pieno di un cazzo lungo, sufficientemente grosso ma non al punto di essere doloroso, cosicché non provai alcun dolore mentre il mio sfintere aveva continuato a contrarsi per assaporarlo tutto. Rimanemmo così per qualche minuto, dopodiché fui io a spingermi indietro sino a sentire le sue palle sbattermi sulle chiappe con uno schiocco perché, a quel punto, ero io che desideravo che mi inculasse, che mi possedesse, che mi facesse sentire quanto troia ero. E lui, come mi avesse letto nel pensiero, mi sussurrò nelle orecchie: “ Sì, troia, adesso ti faccio mia”. Ed iniziò un lento va e vieni con cui me lo faceva sentire tutto, sino in gola, procurandomi brividi continui di piacere che mi arrivavano sino al cervello. Andò avanti così per una ventina di minuti. Mi stava facendo uscire di testa, non ce la facevo più tanto ero elettrizzato, al punto che iniziai a sussurrare “Ti prego… godi, riempimi… voglio sentire la tua sborra!” ma lui continuava a tenermi sulle spine. Aveva iniziato, già da un po’, a torturarmi anche i capezzoli, strizzandomeli, in qualche momento anche in maniera dolorosa, ma che subito dopo diventava molto eccitante, ed alla mia nuova richiesta di godere, di riempirmi, mi rispose: “Se vuoi vengo, quando vuoi, ma lo prendi in bocca, e me lo succhi tutto.” Ero talmente elettrizzato che avrei fatto qualsiasi cosa purché si sfilasse da me, e gli dissi “Sì, tutto quello che vuoi, mi stai facendo impazzire, non ce la faccio più”! Iniziò ad incularmi in maniera più decisa, affondando, ogni tanto, con dei colpi violenti che mi facevano vibrare tutto, portandomi alla follia per il piacere che mi faceva provare, tanto che iniziai a godere, con schizzi lunghi e continui, sino a quando disse “Preparati” e si sfilò da me portandomelo davanti alla bocca: nel preciso momento in cui lo imboccavo iniziò ad eiaculare con schizzi copiosi, violenti, che quasi mi andarono per traverso. Il primo mi arrivò direttamente in gola creandomi un conato ed un colpo di tosse. Cercavo di non inghiottire, ma era talmente tanta che alla fine qualche sorso dovetti mandar giù. Quando finì mi rialzò e mi baciò in bocca, a tutta lingua. Di una lussuria ed una libidine unica.
Subito dopo si ricompose, mi diede una pacca sul culo, e dicendomi “Grazie” aprì la porta e se ne andò. Io rimasi inebetito, le gambe che mi tremavano, senza forze, facendo fatica a riprendere un respiro normale, riuscendo soltanto, in un attimo di lucidità, a richiudere la porta per non essere trovato da qualcun altro in quelle condizioni. Pian piano ripresi un respiro normale, riuscii ad asciugarmi da tutta la sborra che mi stava colando fuori (bè, ero pieno di tre grosse sborrate) e rivestirmi.
Ero ubriaco per le sensazioni provate, mi reggevo a stento sulle gambe, ma finalmente riuscì ad uscire dal cinema. Mi accorsi in quel momento che vi avevo passato più di tre ore. La mia prima volta era stata una cosa… esaltante !
Qualche giorno dopo, come da accordi presi con quei due la prima volta, mi ritrovai, fremente, alla cassa del cinema prima dell’orario di inizio della prossima proiezione.. Feci il biglietto e mi guardai attorno, nell’atrio, dove come al solito qualcuno stava fumando. E vidi i due tizi che parlottavano tra loro. Mi notarono ed io, lentamente e con fare indifferente, mi avviai per entrare in sala. Mi seguirono e, proprio in quel momento, si spensero le luci ed io mi posizionai a sinistra del tendaggio, leggermente discosto dalla parete, e loro mi arrivarono ai fianchi mettendosi a sx quello che la volta precedente avevo alla fine spompinato, ed alla dx quello che mi aveva inculato. Evidentemente, quando li avevo visti parlottare tra di loro era perché si stavano accordando su come “coinvolgermi”. Quel giorno visto che la giornata era calda e che mia moglie era al paesello dai suoi, per qualche giorno, avevo potuto vestirmi unicamente con la tuta, senza nulla sotto, cosicché mi aprii la giacca della tuta rimanendo a petto scoperto. I due, vedendo ciò, mi si accostarono immediatamente e, uno da una parte e l’altro dall’altro lato, si presero i miei capezzoli in bocca e iniziarono a suggerli come fossero dei biberon, mettendomi in mano, nel contempo, i loro cazzi affinché li masturbassi. Quello alla mia sinistra, mentre continuava a succhiarmi il capezzolo, mi abbassò i pantaloni rimanendo sorpreso per il fatto di ritrovarmi a culo nudo e, sussurrandomi “Che gran troia”, iniziò ad accarezzarmi il culo. L’altro, anche lui sempre continuando a succhiarmi il capezzolo, mi prese in mano l’uccello, iniziando a segarmelo. Ero impegnatissimo a masturbarli, lentamente, per farli morire dalla voglia e nel contempo ad assaporare le sensazioni che mi stavano dando, soprattutto dai morsi che ogni tanto, succhiandomeli, mi davano sui capezzoli. Ad un certo momento quello che mi accarezzava le natiche, allargandole man mano, smise di farlo e mi accorsi che stava armeggiando in tasca, si mise qualcosa sulla mano (scoprii, un attimo dopo, che si era messo della pomata) e andò direttamente tra le natiche, sul mio sfintere, iniziando a massaggiarlo (provai subito una sensazione di fresco, di lubrificazione) ed infilarci dentro le dita, per lubrificare anche l’interno. Una volta soddisfatto di come mi aveva ammorbidito prese, dal borsello che portava al collo, qualcosa che, qualche attimo più tardi, scoprì essere un vibratore. Una volta che me lo ebbe infilato… lo accese, dandomi una vera e propria scarica di piacere, iniziando a spingerlo e rilasciarlo, spingerlo e rilasciarlo e, abbandonando di suggermi il capezzolo, avvicinò la sua bocca alla mia, forzandola ad aprirsi e, mettendomi tutta la sua lingua in bocca, baciarmi voracemente, libidinosamente, continuando a muovere il vibratore. Avevo continue scariche di piacere che mi arrivavano al cervello. L’altro, che continuavo a segare e dimostrava grande capacità di resistenza, si piegò per prendere in bocca il mio cazzo e, massaggiandomi le palle, iniziare a farmi un pompino con i fiocchi. Pura libidine. Nel frattempo mi accorsi che c’erano diverse persone che girovacchiavano intorno a noi cercando di capire se potevano entrare nel gruppo, finché il più deciso si avvicinò e iniziò a succhiarmi i capezzoli, che erano rimasti liberi dalle mani dei due. Un attimo dopo anche la mia bocca rimase libera perché chi mi stava baciando aveva deciso che era ora di incularmi e perciò, spento il vibratore che ormai mi aveva allargato sufficientemente il culo, si posizionò dietro di me ed in un attimo mi ritrovai trafitto dal suo paletto. Senza darmi un attimo di respiro iniziò a stantuffarmi ad un ritmo piuttosto veloce, alternando colpi più leggeri a vere e proprie spinte da sfondamento. Pazzesco !! Se non fosse stato che eravamo al cinema, avrei iniziato ad urlare dal piacere, ma mi dovevo trattenere e ciò, in un certo senso, acuiva il piacere. Ciononostante qualche sospiro, qualche “sì, così” mi sfuggì, facendo ulteriormente avvicinare i curiosi e tutto ad un tratto mi ritrovai addosso delle mani che mi accarezzavano, una che scendeva sul mio culo sino ad andare a sentire il cazzo che mi inculava e massaggiargli le palle, ed infine uno che cercò le mie labbra e non appena aprii la bocca andò a suggere la mia lingua. Ero prigioniero, un oggetto in mano ad una moltitudine che stava facendo di me ciò che voleva, e continuamente mi ritrovavo in mano qualche cazzo da masturbare. Man mano che qualcuno godeva, soddisfatto, se ne andava ma c’era sempre qualcun’altro pronto a sostituirlo. Ma per fortuna qualcuno vigile e attento era rimasto perché ad un tratto si sentì bisbigliare “attenti, sta per finire il primo tempo!”. In un attimo l’assembramento si sciolse e tutti si allontanarono da me, anche se con grande dispiacere mio e di chi mi stava inculando, che però non si allontanò di molto. Feci appena in tempo a tirarmi su i pantaloni e richiudere la giacca della tuta che, in effetti, il primo tempo finì e si riaccesero le luci. Volsi attorno lo sguardo e vidi molti volti guardarmi, famelici.
Non appena le luci si spensero furono molti a riavvicinarsi, ma il più veloce fu quello che prima mi stava inculando e che non avendo ancora goduto, voleva riappropriarsi del mio culo, per finire il lavoro. Perciò, non appena mi fu vicino mi calò nuovamente i pantaloni, mi riallargò le chiappe e, essendo ancora ben lubrificato, riuscì a penetrarmi in un colpo solo. Una gran inspirazione da parte mia, per la sensazione datami dalla penetrazione improvvisa, ma nel contempo iniziai sin da subito ad ondeggiare i fianchi per sistemare meglio l’intruso che, come aveva fatto in precedenza, iniziò immediatamente a stantuffarmi. Nel frattempo gli altri, non so più quanti fossero, se 4 o 5, iniziarono a palparmi da tutte le parti, mi aprirono la giacca della tuta e ci fu chi prese a torturarmi i capezzoli, un paio si contendevano il mio cazzo, qualcun altro mi accarezzava tutto nel mentre qualcuno aveva ripreso possesso della mia bocca. Quello che mi stava inculando, con il suo ritmo variato, un po’ lento e dolce, un po’ veloce e violento, mi stava mandando fuori di testa. Ero tutto un brivido di piacere, praticamente un’ameba tra le mani di quelli sconosciuti, e quando colui che mi stava baciando (che nel frattempo avevo riconosciuto come quello che mi aveva inculato come secondo la volta precedente) mi fece piegare per prenderglielo in bocca, facendomi offrire, così, al mio sodomizzatore un angolo migliore per l’inculata, cosa che lui, con un grugnito, fece intendere di apprezzare molto, accelerando il ritmo sino a schizzare un’enorme quantità di sborra nel mio intestino. Il mio culo iniziò a contrarsi, succhiandogli così fuori dalle palle tutto il nettare che contenevano ma, così facendo, continuavo a mantenere in erezione il suo uccello che, in tutta sincerità, mi aveva trasmesso sensazioni incredibili, stupende. Intanto continuavo a succhiare il cazzo dell’altro che, evidentemente soddisfatto del mio trattamento, iniziò a riempirmi la bocca con il suo sperma, con schizzi morbidi, lenti, che mi diedero modo di assaporare quello sperma e trovarlo dolce, gustoso, tanto da iniziare ad ingoiarlo, cosa che normalmente non mi sarei mai sognato di fare. Tutto ciò mi portò ad avere un orgasmo, ben gradito da colui che mi stava spompinando in quel momento. Ero sfinito, mi reggevo a mala pena sulle gambe, ma per fortuna, pian pianino, il capannello di persone che avevo attorno si sciolse, evidentemente avevano capito che il momento magico era finito ma ….. avevo ancora un cazzo ( e che cazzo) tra le chiappe, che non voleva saperne di “smontare”. Dopo un po’, però, forse capendo che tra poco il film sarebbe finito, decise di abbandonare il possesso del mio culo e darmi così la possibilità di rivestirmi. Dovetti appoggiarmi, immediatamente, al muro per cercare di riprendere l’uso delle gambe. Il tizio rimase a breve distanza da me, evidentemente non voleva lasciarmi andare prima di avermi parlato.
Con difficoltà riuscì ad arrivare alle toilette, per ripulirmi un po’. Lui non mi seguì, ma attese lì vicino per non perdermi di vista. Decisamente voleva parlarmi.
Non appena uscito dalle toilette mi avviai all’uscita del cinema e presi la strada verso viale Giulio Cesare. Mi accorsi che il tizio mi stava seguendo e, dopo poco mi raggiunse dicendomi: “Scusa, vorrei parlarti…” Mi fermai, guardandolo, e rimasi in attesa. Dopo qualche secondo, riprese: “Mi piaci molto. Vorrei vederti al di fuori di questo ambiente, senza altri intorno, per goderti con calma.” E ci accordammo per incontrarci l’indomani in un bar là vicino e poi andare a casa sua.
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La mia prima volta al cinema a luci rosse 1
Lavoravo a Roma. Avevo poco più di trent’anni ed ero bisex. Avevo un bel fisico ed uno splendido culetto e spesso mi piaceva sentirmi desiderato ed accarezzato sul culo. Avevo sentito dire che in un cinema, vicino a Castel Sant’Angelo, che ormai dava solo pellicole a luci rosse, c’era la possibilità di fare qualche incontro.
Un giorno, nel tardo pomeriggio, ci andai. Entrando c’era un grande atrio con al centro la biglietteria e ai lati di questa c’erano due porte d’ingresso alla sala, chiuse da grosse e spesse tende di velluto a due ante. Nell’atrio c’erano alcune persone che fumavano. Entrando dalla tenda a destra della cassa scoprii che c’era ancora una seconda tenda doppia. Entrai in sala, scostando le tende dal centro, e mi fermai: non vedevo nulla, dovevo abituarmi al buio. Dietro di me entrarono, quasi urtandomi, un paio delle persone che prima stavano fumando e si misero una alla mia destra ed una alla mia sinistra. Essendomi fermato subito alla congiunzione dei due teli della tenda mi ritrovai a chiudere, praticamente, l’accesso e colsi che dietro a me si era fermato qualcuno che, dopo qualche momento, mi sfiorò, facendo finta fosse casuale, il culo. Feci l’indifferente e dopo un po’ mi sentii nuovamente sfiorare ed io non reagì dando alla persona la convinzione che poteva osare di più.
La carezza si fece decisa: a mano aperta iniziò ad accarezzarmi il culo e dopo un po’ si posizionò decisamente tra le chiappe, massaggiandole per allargarle. Ero andato al cinema vestito con una tuta. A mia moglie avevo detto che andavo in palestra.
Il massaggio si allargò e risalì sino a trovare l’elastico ed a quel punto inserì la mano nel pantalone scendendo con facilità, sino a trovare l’elastico delle mutande ed iniziare a farle scendere. A mano aperta mi stava accarezzando direttamente le natiche insinuandosi tra le chiappe, sino a trovare il mio sfintere ed iniziare a massaggiarlo per farlo allargare. Per un attimo uscì dai pantaloni, per inumidirsi le dita, mi fece spostare sulla sinistra, davanti alla tenda, liberando così il passaggio se fosse arrivato qualcuno dall’ingresso e poi si riposizionò tra le mie chiappe ritornando a massaggiare il mio sfintere e, con le dita inumidite, ci mise un attimo a riuscire a penetrarmi. Prima con un dito e poi, con delicatezza, con due, inserendole sempre di più. Mi stavo beando di quella introduzione, che mi stava dando sensazioni incredibili, tanto che evidentemente, senza accorgermene, devo aver fatto qualche sospiro di piacere perché le due persone che mi stavano ai lati e che nel frattempo si erano fatte più vicine a me senza che me ne accorgessi, iniziarono ad accarezzarmi, uno stringendomi i capezzoli e l’altro tirandomi giù i pantaloni e mettendomi la mano sull’uccello, iniziando a strofinarmelo, prima sopra le mutande, che pur essendo abbassate sul culo erano “impigliate” sull’uccello, poi abbassandole completamente e iniziando a masturbarmi. Quello che mi stava strizzando i capezzoli, notando la mia remissività, si fece più ardito, infilando le mani sotto la giacca della tuta, sollevandomela mettendo così a nudo il mio torace ed artigliando i miei capezzoli e strizzandoli con più decisione, avvicinando il viso al mio sino a baciarmi, infilandomi tutta la lingua in bocca e, praticamente, scopandomi la bocca. Ora dovete sapere che il bacio, per me, è sempre stato momento di grande erotismo ed emozione e data anche la situazione (paura di essere scoperto, le sensazioni che mi stavano dando gli altri) mi fecero provare brividi di piacere, al punto di tremare.
Colui che mi stava masturbando, nel frattempo, si era abbassato e mi stava facendo uno splendido pompino, mentre quello che ormai mi aveva bellamente infilato tre dita nel culo e me lo stava trapanando mi abbassò del tutto i pantaloni, fece uscire il suo cazzo dai suoi pantaloni, si appoggiò alle mie chiappe e, uscite le dita, pian piano, facendomi piegare un po’ in avanti, me lo infilò tutto dentro. Ebbi un respiro profondo, una inspirazione con la quale quel siluro entrò ancor meglio, e si fermò. Mi diede il tempo di abituarmi a quella intrusione non da poco, senz’altro più grossa di tre dita. Poi, una volta capito che mi ero abituato, prima mi fece fare un movimento con le anche che aiutò, ancor più, il suo uccello a prendere pieno possesso del mio culo, e successivamente iniziò a incularmi, lentamente, facendomi sentire completamente ogni cm. del suo uccello, sufficientemente lungo da darmi l’impressione che mi arrivasse in gola. Ed andò avanti così, sempre lentamente, con metodo, portandomi allo sfinimento: le gambe iniziavano a cedermi, per la posizione. Nel frattempo altri, notato il gruppetto, si erano avvicinati e uno aveva iniziato a mordermi i capezzoli ed un altro si era appoggiato sul culo di quello che mi stava spompinando iniziando, pian piano, ad abbassargli i pantaloni, tirare fuori il suo cazzo, appoggiarglielo al culo e con una semplice spinta entrargli dentro, iniziando ad incularlo mentre questo continuava sempre a spompinarmi. Situazione di un erotismo incredibile, sempre con la paura che si accendessero le luci perché in quel caso saremmo stati pizzicati “in mutande”. Stavo godendo come una troia al punto che iniziai a godere nella bocca di colui che me lo stava succhiando e che bevve tutto tranquillamente, anzi cercando di succhiarmi anche il cervello. Per l’intensità dell’orgasmo ebbi delle contrazioni anali che provocarono un ulteriore piacere a chi mi stava inculando, dandogli l’impressione che gli stessi facendo un pompino, e pertanto anche lui iniziò a godere riempiendomi completamente. Quello che continuava a baciarmi in bocca, con mio estremo piacere, nel frattempo mi aveva messo in mano il suo scettro perché lo masturbassi, come anche quello che mi stava succhiando i capezzoli, mentre quello che mi aveva spompinato si teneva sui miei fianchi perché chi lo stava inculando non aveva ancora goduto. Quando ciò avvenne il gruppetto iniziò a sciogliersi ed io potei rivestirmi. Un attimo dopo il film finì e si accesero le luci in sala: appena in tempo! Quello che mi baciava e quello che mi succhiava i capezzoli erano rimasti nelle mie vicinanze e, non appena si spensero le luci, si riavvicinarono: quello che prima mi baciava si mise dietro di me, ritirò fuori l’uccello, mettendomelo in mano in modo che glielo facessi nuovamente indurire, ed iniziò a calarmi i pantaloni, si bagnò ben bene la mano. mi insalivò ben bene il buco del culo e, una volta pronto, me lo posizionò ed iniziò a spingere, lentamente ma in modo uniforme, sino a farmelo entrare completamente, tanto che sentì le sue palle sbattermi contro il culo. Infilando le mani sotto la mia tuta mi tirava a se, ad ogni introduzione, tirandomi per i capezzoli che aveva iniziato a torturare, provocandomi spasmi di piacere. L’altro, nel frattempo, aveva iniziato a baciarmi il collo, le guance, le orecchie sino a che si posò sulle mie labbra, iniziando dapprima a leccarmele, e successivamente a cercare di forzarmele per introdurre la sua lingua nella mia bocca. A quel punto aprii la bocca e contraccambiai il bacio con passione, anche perché durante l’intervallo avevo visto che, come anche quello che mi stava inculando, erano due tipi interessanti, di poco oltre la quarantina. Scambiai, pertanto, un bacio estremamente sensuale con il tizio che, nel frattempo, mi aveva messo in mano il suo cazzo affinché lo masturbassi a dovere. L’altro, intanto, continuava metodicamente a trapanarmi provocandomi continui brividi di piacere.
Il bacio, intanto, proseguiva, quasi famelico sin quando il tizio, evidentemente molto eccitato dalla mia masturbazione, non staccò le sue labbra dalle mie e, mettendomi le mani sul viso e forzando la mia testa ad abbassarsi, non mi fece intendere che voleva gli facessi un bocchino. Ora devo confessare che mi piaceva molto prenderlo in culo, mi piaceva baciare (per me il massimo dell’atto sessuale) ma…. non amavo avere un cazzo in bocca! In quel momento, però, erotizzato al massimo com’ero, mi sembrò la cosa più naturale del mondo e, senza fare resistenza, mi abbassai a 90° sino ad imboccare il suo uccello che, al contatto, ebbe un fremito, penso di desiderio. Nel mentre l’altro, facilitato anche dalla posizione che avevo assunto, continuava imperterrito ad incularmi provocandomi continui brividi di piacere. Ero ad un tale stadio di erotizzazione che se qualcuno mi avesse solo sfiorato l’uccello avrei goduto immediatamente. Ma cercavo di trattenermi, per rendere ancora più belle, più intense, le sensazioni che provavo.
Imboccai, pertanto, quel cazzo profumato (sapeva di pulito, di sapone odoroso, gustoso) ed iniziai a sbocchinarlo cercando di fare quello che a me sarebbe piaciuto facessero, cercando di non usare i denti e, con pazienza, presi un ritmo che dopo un po’ mi accorsi che stava dando dei risultati visto i versi che il tizio iniziava a fare, sino a che mi mise le mani sulla testa per trattenermi ed iniziare a schizzarmi in bocca una caterva di sborra che non aveva un sapore spiacevole ma che non me la sentii di inghiottire. Mentre continuava a godere aprii un po’ la bocca e ne feci sgocciolare fuori un bel po’, sin quando non finì. A quel punto mi fece raddrizzare e, con mia grande sorpresa, torno a baciarmi leccando la sua sborra. Elettrizzante !!
Intanto il mio “sodomizzatore” continuava, imperterrito, a chiavarmi dandomi tali sensazioni che ad un certo punto non ce la feci più a trattenermi ed iniziai a godere senza neanche essermi toccato, schizzando come una fontana. Come al solito questo si trasmise al mio sfintere che iniziò a contrarsi in un modo che portò il mio sodomizzatore ad iniziare a godere e riversarmi in culo tutta la sua sborra. Finito di eiaculare mi tenne ancora stretto a se, continuando a stare dentro di me senza dar cenno di ammosciarsi. E intanto mi dava piccoli morsi sul collo, continuando così ad elettrizzarmi mentre il mio culo continuava a contrarsi, aiutandolo così a mantenersi in erezione. Era una cosa sublime ! Mi sembrava di andare fuori di testa, tanto mi sentivo elettrizzato. ….e quell’altro che continuava a baciarmi, a scoparmi in bocca con la lingua, mandandomi al manicomio per le sensazioni che provavo. Ma alla fine dovemmo scioglierci dall’abbraccio, poiché stava per terminare il primo tempo.
Mi tirai su i pantaloni, mi ricomposi alla bene e meglio e mi avviai alle toilette per asciugarmi dalla sborra che mi stava colando dal culo, tanto ne ero pieno.
Loro mi seguirono e, non appena entrati, prima che potessi entrare in una toilette, quasi all’unisono mi dissero. “Ci dobbiamo rivedere”. Così ci accordammo per rivederci lì, di là a qualche giorno, alla stessa ora. Detto ciò tutti e due mi baciarono e se ne andarono, ma come feci per entrare in una toilette mi sentii spingere dentro con una pacca sul culo, un’altra persona entrare dopo di me e chiudere la porta. Ma questa è un’altra storia.
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8 anni fa
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Al mare
A cominciare dalla primavera mi piace andare al mare di domenica.
Di solito inizio già dal mese di aprile, se il tempo permette, a volte è capitato di andarci a marzo; naturalmente in quel periodo non faccio il bagno ma mi rilasso prendendo il sole, ogni tanto mi bagno con una bottiglia che riempio con acqua di mare.
Dato che nel periodo primaverile ed anche fino a giugno c'è pochissima gente (a volte nessuno per l'intera giornata) mi denudo completamente, e mi distendo su di un telo. Ciò mi piace molto perchè dà una sensazione di libertà, tengo sempre a portata di mano qualcosa per coprirmi nel caso passasse qualcuno.
E' una sensazione piacevole farsi carezzare dal calore del sole...
Dopo le timide prime volte sono più spontaneo e, mettendomi in disparte, mi spoglio subito anche in presenza di altre persone.
Una domenica mi sono rilassato completamente, per la mancanza di scocciatori e curiosi che di solito passeggiano nei dintorni pensando fossi un gay.
Verso le 14.00 decisi di farmi un giro nella pineta e indossai le scarpe ed il costume entrando nella pineta, tornando verso la strada. Ogni tanto, dalla stradina interna alla pineta, ritornavo in spiaggia per dare un occhio e constatare la presenza di altre persone e per cercare un posto riparato dal vento.
In uno di questi rientri distrattamente arrivai in spiaggia e mi accorsi che c'era una coppia di ragazzi distesi, rimasi immobile, inebetito, da lontano non li avevo notato, forse proprio perchè distesi. Stavo per rientrare in pineta quando mi accorsi che in effetti stavano facendo sesso: erano distesi su un fianco, il ragazzo la prendeva da dietro e lei, dandogli le spalle, era rivolta verso di me. Non si accorsero del mio arrivo anche perchè non ero vicinissimo, ma abbastanza da vedere benissimo la scena,
Lei aveva i seni nudi mentre portava lo slip, sicuramente il ragazzo lo aveva spostato, ad ogni colpo che dava il ragazzo le tette ballavano in modo stupendo, era un bel seno pieno e sodo ma i colpi da dietro lo facevano roteare, il mio cazzo diventò di colpo di granito, mi accorsi che era presente poco distante anche una ragazza di circa 19-20 anni con un cane, pensavo fosse con loro.
Non sapevo cosa fare, se cacciare fuori il mio arnese o semplicemente guardare la scena, Erano due ragazzi di meno di 30 anni ciascuno, lei una bella ragazza, un bel viso ed un corpo da favola, con i seni che rimbalzavano a ritmo dei colpi del partner. Uno di quei colpi, forse più deciso degli altri, gli fece portare la testa all'indietro e per un attimo apri gli occhi e mi vide. Avvisò il ragazzo e si spostò restando sempre in topless.
Che bel seno che aveva, anche se pieno stava bello dritto.
Ebbi uno scatto, come se fossi stato visto rubare la marmellata dal barattolo, e mi ritirai in pineta.
Anche la ragazza col cane ritornò verso di loro ma non si fermò, in effetti non era con i due amanti.
Io stavo tornando verso la stradina e non ci potevo pensare a ciò che avevo visto: la mia prima volta che vedevo fare sesso da una coppia estranea. Era così eccitante! Forse proprio perchè inaspettato. Il mio cazzo era ancora durissimo; decisi di tornare indietro, almeno a guardare.
Tanto, mi dissi, se non volevano farsi vedere non lo avrebbero fatto in presenza della ragazza col cane: Mi feci coraggio e tornai indietro con cautela, cercando di non fare rumore.
Quando arrivai alla fine della pineta feci in modo di non farmi scorgere (prima invece me accorsi quando ero ormai ben visibile), mi misi in modo che solo la mia testa sarebbe stata vista.
Lei passeggiava sull'arenile mentre lui era ancora disteso, era una ragazza bella, alta circa 1.65, un seno di una quarta misura ma sodo, vedevo bene i suoi capezzoli, si guardò intorno e si avvicinò di nuovo al suo ragazzo che stava disteso con le gambe aperte. Gli si inginocchiò davanti gli spostò lo slip e prese il suo cazzo facendolo uscire di lato, con una mano gli prendeva l'asta e l'altra massaggiava le palle, le sue tette ciondolavano, prese il cazzo in bocca, prima solo la cappella con un gioco di lingua e poi lo fece scivolare in bocca succhiandolo, sembrava che lo avesse aspirato tutto.
Io avevo una visuale di lato da dietro erano alla mia sinistra, con il ragazzo che mi dava le spalle e lei di faccia.
Le intenta a giocare con il suo giocattolo aveva la testa abbassata, quindi non mi poteva vedere e mi sono goduto la scena completamente.
Era brava con la bocca e il cazzo del ragazzo era molto rigido, così come anche il mio che era diventato di nuovo di granito, non pensavo a toccarmi, ero troppo intento a godere della scena.
Gli leccava il cazzo, lo succhiava, lo prendeva tutto in bocca e le sue mani una teneva l'asta ed una massaggiava le palle, poi lo prese tutto in bocca mentre si toccava le tette stringendole.
Mi veniva voglia di andarci vicino e prenderla da dietro, o leccare quel bellissimo culo.
Ma avrei solo rovinato a me la scena e a loro il godimento.
Il gioco continuò con lei che comincio a toccarsi la patata, mentre io speravo di spogliasse tutta, con una mano reggeva il cazzo che entrava ed usciva dalla bocca e con l'altra si toccava la fica tutta bagnata, tanto che tirò la mano fuori dallo slip e la leccò avidamente, poi di nuovo il cazzo in bocca e la mano nello slip.
La vedevo contorcersi tutta, poi si scostò dal cazzo che esplose come uno zampillo schizzandogli sul seno. Lei spalmò quella crema calda su tutto il suo seno e si leccò le dita mentre l'altra mano continuava a toccarsi, si tirò indietro distendendosi sulla sabbia ed iniziò a masturbarsi infilando le dita, adesso si vedeva benissimo la sua fica, fino a che emise un grido e si rilassò completamente, come il suo partner.
A questo punto come in un risveglio mi toccai e verificai che il mio cazzo era di marmo, lo strinsi forte, mi ritirai un poco e cominciai a masturbarmi, mi volle poco ed anche io potevo stare su una fontana a fare lo zampillo: schizzai così forte che mi meravigliai io stesso...
Mi girai e mi accorsi che la ragazza mi aveva visto, rideva stringendosi le tette e guardando verso di me, facendomi notare anche dal suo amante, il quale si ricompose. Mi fecero capire che non volevano intrusioni ed ormai sfogato mi riavviai verso la stradina con le gambe tremolanti, mi pulii sempre camminando, con dei fazzolettini che avevo in borsa.
Non ci potevo pensare: avevo scoperto di essere un guardone mio malgrado. Ma mi era piaciuto molto, sembrava di aver assistito ad una scena di film porno dal vivo.
Dopo quel giorno quando vado via dalla spiaggia faccio sempre capolino ogni tanto per vedere se mi capita di nuovo...
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8 anni fa
oxdan, 52
Ultima visita: 3 anni fa -
Treno
Circa sei anni fa mi è successa una cosa molto particolare....anzi faccio una piccola premessa non mi è successa bensi l ho creata.
Uno dei miei desideri ricorrenti anche nel confessionale è simile a quanto mi è accaduto.
Questo è il mio racconto realmente accaduto:
Salgo in treno cammino fino a quando vedo una ragazza in un posto a due seduta in maniera poco ortodossa (diciamo cosiì) , o meglio era seduta con gambe molto aperte come volersi riposare , rilassare.
Nella nostra lettura maschile un atteggiamento simile crea e viene interpretato in maniera diversa, vedere questa ragazza di massimo 25 anni in quella posizione in me ha suscitato fantasie erotiche.
Mi siedo al suo fianco, cerco di carpire nel suo atteggiamento qualche segnale ma ......accavalla le gambe e si ricompone.
Mi prendo il mio quotidiano ed inizio a leggere sempre cercando di instaurare un rapporto di complicita' visiva con lei, dopo 10 minuti circa lei riprende la posizione precedente con lo sguardo rivolto verso il finestrino, inizia un leggero movimento di gambe ....come spesso facciamo tutti , dettato magari dal nervosismo e/o altro.
Maliziosamente apro tutto il mio quotidiano anche perchè nn avendo gli occhiali dietro faccio fatica a leggere da vicino, aprendo tutto il giornale struscio e lascio cadere la mia mano sinistra nel suo interno coscia, mi sono subito scusato ma .......ho letto nel suo sguardo un qualcosa di diverso.
Ho continuato cercando sempre in maniera molto soft di toccarla lasciando cadere il mio mignolo verso le sue gambe interne, vedevo un certo nervosismo in lei, le aperture crescevano il nervosismo nel muoversi anche ma nn ero sicuro di poter affondare...
La vedo che finge di appisolarsi o meglio socchiude gli occhi ma continua la gestualità cn le sue gambe, ormai la mia mano e quasi completamente sul suo interno coscia....Lei mi lascia fare è sempre piu nervosa ....
Mi chiedo oso?
Inizio i movimenti piu' maliziosi mi avvicino e salgo sempre piu' ....inguine , i miei strusciamneti provocano in lei leggeri saltelli , prova a richiudere leggermente le gambe ma nn riesce le riapre subito quasi a volersi far toccare...questo gioco dura per quasi un'ora la mia mano ormai struscia frequentemente la sua parte intima è partita ed io ho un erezione psicofisica che ricordero' per tutta la vita.
Non successe piu' nulla, Lei arrivo' a destinazione ci guardammo intensamente e mi chiese? Dove scende Lei? Non fui pronto nella risposta ed ebbi molta paura nel rispondere a tale domanda, ci guardammo ancora e mi disse ......peccato.
Cazzo sono 5/6 ANNI ed ancora ci penso..........
Scusatemi se nn sono stato capace di scriverla in maniera adeguata, ma nn sono uno scrittore ho buttato giu' la situazione che mi è capitata.
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8 anni fa
stefanosims,
45
Ultima visita: 3 anni fa
-
Carnival in Venice (to be continued)
Con un abito che ben poco d'altro poteva lasciare all'immaginazione mi presentai al particolarissimo incontro, unica donna tra gli organizzatori del convegno mascherato nel quale alcuni amici avrebbero potuto godere di una ostentata esteriorità, ben consapevole delle estasiate attenzioni che di certo non sarebbero mancate.
Il gioco di ruolo implicava al mio compagno il veto di presenziare a ciò che nel contempo si fosse sviluppato, occultandone la visione con una mascherina posizionata sul volto, dando inizio all'evento che avrebbe convogliato tutte quelle conflittualità emotive condivise in maniera compartecipe, a consentire l'evolversi di interazioni accettate come fossero state più che lecite, anche la dove, in occasioni diverse, non sarebbe stato possibile esternarle con altrettanta facilità.
L'impalpabile velo, avvolgendo epidermiche forme esaltate dalle rarefatte trame del vestito, indossato per la particolare occasione, non poteva attenuare il migrante contatto di mani che attendevano solo che il momento di percorrerne l'intera lunghezza, all'avida ricerca di consistenti fattezze tutte da esplorare senza più alcuna remora imposta da normali convenzioni.
Impossibile impedire il connubio latente dei sensi, generatosi nell'irrazionalità dell'inusuale frangente, con il desiderio di liberare recondite fantasie subito liquefatte di fronte a qualsiasi pretesa.
Mentre il mio compagno, nella sua obbligata cecità, veniva guidato in disparte, quell'esile baluardo scivolava contemporaneamente a terra, sfilato senza ulteriori preamboli, esponendomi nuda tra i sempre più euforici astanti ormai liberissimi di poter godere di un corpo divenuto immediato territorio per ogni altra ambita conquista.
Manipolata con impunita determinazione non potei fare altro che cedere alle prevaricanti stimolazioni, assoggettandomi inerme al piacere che mi invase le viscere, ed al quale mi abbandonai totalmente arrendevole sino al sopraggiungere convulso dell'orgasmo.
To be continued
Â
1980
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8 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
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confessione
Quando ammise d’aver pomiciato con un altro mi venne subito duro, l’idea che faceva indurire un altro cazzo mi eccitava e dopo la mia voglia di immaginarla con un altro aumentò, bastava che mi ricordasse quella pomiciata e l’eccitazione saliva al massimo.
le chiesi di dirmi tutto
Durante le nostre scopate, mi capitava di chiederle di raccontarmi una storia nella quale lei si comportava da troia con un altro e bastava che mi ricordasse quella volta che lo aveva preso in bocca che mi eccitavo moltissimo scopandola con furore.Tempo dopo andammo ad a una festa,lei un vestitino attillato che mostrava le forme e. seduta si intravedevano le mutandine, ballando le le guardavano il culo e la cosa mi eccitava, tornati a casa, la presi con forza dicendole: “ora mi dici tutto nei dettagli”.
Ansimando rispose: “ma proprio tutto?”
“Tutto” “va bene..allora ci ho scopato”
“E come è stato? dimmi tutto, la verità non inventare nulla”
“cosa vuoi sapere?” Ma non è che dopo ti arrabbi?”
“no te lo prometto…ma raccontami nei dettagli”
“ma sei sicuro?”
“no, mi fanno godere… glielo hai preso in bocca?”
“secondo te?”
“secondo me sì…dai …dimmi…”
“non ho ricordi precisi…so solo che lui mi faceva la corte da un po’ …io mi ero sempre rifiutata.. durante il pranzo in albergo dove ero quei goirni di vacanza senza te, come ti avevo accennato, pensavo a quante volte mi avevi detto che ti piaceva l’idea con un altro…e allora, salimmo nella sua stanza… non lasciavo intendere che ci sarei …indossavo un pareo sopra il bikini, cominciò a baciarmi e palparmi poi mi tolse il reggiseno e le mutandine, tutta nuda mi stese sul letto… era molto eccitato… glielo presi in bocca e poi cominciò a scoparmi, pensava solo a lui ma io godevo ugualmente tantissimo…non ci volle molto tempo e mi venne sul corpo…”
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8 anni fa
Piero e Mara,
55/53
Ultima visita: 8 anni fa
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Io e la mia amante
Arrivai..lei era li..puntuale...ciao,dopo tanto scrivere ci vediamo di persona....
Delle perversioni mie, anzi, adesso posso scrivere NOSTRE quella che gli avevo chiesto di esaudire era quella di non indossare biancheria intima...e cosi' fu'.
Mentre ci baciavamo per la prima volta allungai una mano sul suo culo e lei mi aveva accontentato....non c'era traccia di elastici neppure tra le chiappe...mmm l'avevo già duro..
....andiamo...su disse lei..io l'avrei scopata a pecorina li..sul cofano dell'auto...ma salii mio malgrado.
Avevamo scelto un posto lontano...al fresco della collina...era caldo e l'idea era stata perfetta.
Arrivati al posto scelto il parcheggio che nei giorni festivi e' gremito ..era completamente vuoto..lei non ci penso' due volte e mi disse:ti voglio fare prima una pompa!...non credevo alle mie orecchie...e nel mentre cercavo di mettere a fuoco quella parola magica...lei s'era preso il mio uccello e lo stava succhiando avidamente...
Ero al settimo cielo...mai in 50 anni una donna me lo stava leccando cosi' bene...dovetti resistere non poco per non schizzargli troppo presto tutta la mia voglia di lei in gola....
con mia immensa meraviglia riusci' a farlo sparire tutto nella sua bocca profonda..era come toccare il cielo con un dito..la mia cappella gonfia era andata oltre la sua gola...mai avuto una goduria del genere che mi porto' inevitabilmente a schizzare il tutto dentro di lei..che aperto lo sportello dell'auto...sputo'!
Questa cosa di sputare il mio sperma mi lascio' dispiaciuto...ma non potevo avere anche gli angeli....avevo già' il paradiso...
Trovammo un posticino un po' all'ombra io mi spogliai completamente essendo nudista era un sollievo stare senza vestiti...lei si tolse solo la parte di sotto...e naturalmente,come avevo costatato prima,era completamente nuda sotto..mmmmm
Premetto che amo le fichette depilate le adoro...mi danno un senso di pulizia e di ordine..lei no..l'aveva,si curata,ma con abbastanza peli di un rossiccio chiaro...
nonostante quella peluria mi avvicinai...era profumata..bagnatissima...anche lei si era eccitata molto..forse la causa era la mancanza di mutandine...forse la situazione..o il magico pompino che mi aveva,poco prima, regalato piaceva anche a lei...!!!Si piaceva molto anche a lei...mmm..avevo trovato una donna alla quale non devi chiedere...e' a lei che piace prendertelo in bocca....era una donna nata per i pompini!!
Questi erano i pensieri che scorrevano nella mia testa nel mentre la stavo leccando..sfoderando tutta la mia passione linguistica sulla sua fessura..traboccante di umori profumati..lei mugolava forte...e questa sua eccitazione eccitava anche me...avevo di nuovo il cazzo duro come il marmo...avrei voluto scoparla...ma ancora di piu' succhiargli il clitoride....mi avvicinai al piccolo cazzetto incastonato tra le piccole labbra..lo baciai..e con la lingua lo stuzzicavo...lei mi imploro' di non smettere....di non spostarmi da quel punto magico...
avevo scoperto che piu' che le dita nella fica a lei piaceva da pazzi l'orgasmo clitorideo..cosi' fu'...godette...ed urlo' come un lupo ulula alla luna piena!!!..mi affrettai ad assaporare i suoi umori che uscivano copiosamente dalle sue labbra morbide...che buona che era..mmmm.
...ora era il mio turno...lo volle dentro..nudo..senza preservativo...e la forte senzazione che la sua fica mi stava provocando mi lascio poco tempo..ero terribilmente eccitato...lei mi sussurro'..vienimi dentro...e cosi' fu...un fiume in piena..invase la sua caverna calda...godette di nuovo anche lei..insieme...aveva avuto,forse per la prima volta,un doppio orgasmo nel giro di poco tempo..e questo fu bellissimo......
...continua
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8 anni fa
Alenaturista,
57
Ultima visita: 3 settimane fa
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La mia bella mistress
Era tempo che sognavo questo momento... e finalmente è accaduto...
Vederla mentre mi possiede è già cosa eccitante in se... ma sentire entrare dentro i suoi meravigliosi giocattoli è stata una cosa sublime...
Una bella cintura classica... con falli intercambiabili...
Abbiamo cominciato molto dolcemente... le sue dita mi allargavano pian piano il buco che avevo già sapientemente pulito... bello profumato e pronto all'evento...
E' il momento di indossare lo strapon... con il "falletto"... circa 17 cm con un diametro modesto... un po di crema... e comincio a sentirlo entrare... e fino in fondo...
Lei comincia a sbattermi e il mio culetto è già abbastanza allargato... è il momento del fallo "medio"... 20 cm con una circonferenza abbastanza importante... la cappella e le venature...
Lo appoggia piano adattando dolcemente il buco già abbastanza accogliente...
WOW... la cappella si è fatta sentire... notevolmente...e pian piano entra tutto.. ma proprio tutto... Io con le gambe all'aria che la guardo negli occhi mentre mi fotte come una puttana... e spinge quel fallo così grosso... la goduria comincia ad essere davvero grande...
E' il momento di un po di riposo prima del grande fallo... e lei gioca con le dita...ma non riesce ad infilarmene più di 4... con un massaggio prostatico davvero meraviglioso...
Si alza... prende la cintura... e ci monta su un fallo da 26 cm... largo quasi il doppio del precedente... realistico... con tutte le venature, una cappella larga per dilatare il buco e quindi accogliere tutti ei 26 quei cm...
E comincia ad appoggiarlo... entra sempre di più... sento la cappella che mi allarga il buco e poi... WOWOWOWOW... è entrata... e lei spinge lentamente fino in fondo quell'enorme giocattolo...
Mi mette a 90 gradi... poi a 45... poi me lo fa cavalcare... e che goduria vedere le sue tette perfette... il suo viso soddisfatto... i suoi occhi infuocati... la goduria è immensa... ora la mia bella deve essere soddisfatta...
E allora si... è tempo di leccare la sua bella fica bagnata, larga e piena di nettare da succhiare... e la mia lingua comincia a roteare...e poi dentro e il naso sul clitoride... e ancora la lingua... per poi arrivare ad infilare finalmente il mio di giocattolo dentro di lei... per un orgasmo impareggiabile per entrambi... quasi contemporaneo... come due amanti perfetti...
Un'esperienza impareggiabile...
Si... mi è piaciuto prenderlo dentro... specialmente gli ultimi due...
Ma ora la voglia è rimasta... e il prossimo... quasi certamente sarà un uccello vero!
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8 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 3 ore fa -
Una calda sera di giugno in trasferta
Una sera, mentre rientravamo da Sassari, il mio amico Kikko ( nome inventato) mi chiede di deviare per Oristano che aveva voglia di una birra. Era tardi e la maggior parte dei locali erano chiusi, per cui non avendo scelta siamo entrati al Mcdonalds. Abbiamo preso due birre e ci siamo accomodati in un tavolino in una sala dove c’era solo una coppia. Ad un certo punto mi accorgo che durante il viaggio avevo ricevuto un messaggio di un caro amico per cui cerco di rispondergli ma il mio cellulare inizia a fare i caprici. Pensando che si trattasse di problemi di ricezione, visto e considerato che avevano il cellulare in mano, mi avvicino alla coppia in sala chiedo se avevano campo. Dopo una breve verifica mi rispondo di si e mi chiedono quale fosse il mio problema. Da quel momento iniziamo a dialogare e molto gentilmente mi invitano insieme al mio amico di accomodarci al loro tavolo. Erano molto simpatici e lei era anche gnocca con la faccia da maialina per cui abbiamo subito simpatizzato e spaziato nelle argomentazioni finchè non abbiamo chiesto notizie su qualche spiaggia naturista in zona. A questo punto, la maialina, con un sorriso malizioso, racconta che un giorno aveva visto uno anziano e che aveva un cazzo enorme e con le mani indicava la sua lunghezza. A questo punto, il compagno prende l’iniziativa e ci invita ad uscire in quanto non erano discorsi da affrontare in quel locale anche perché c’era una cameriera che stava lavando per terra. Una volta fuori, ci siamo diretti verso un altro locale ma con sorpresa aveva appena chiuso. Alchè, la coppia ci informa che erano in camper e ci invitano a continuare il dialogo a bordo del mezzo. Una volta saliti a bordo, l’uomo mette in moto e parte verso la periferia e si parcheggia in un campo isolato. Tra me e il mio amico si era seduta la porcellina e già la sua vicinanza mi aveva turbato e sentivo il sangue ribollirmi anche perché oltre ad essere bella anche fisicamente era molto più giovane di me. Continuavamo a chiacchierare del più e del meno, quando il compagno usci fuori dal camper per effettuare una telefonata, a questo punto non avevo più resistito e le ho messo una mano tra le cosce. Inizialmente, la donna, era rimasta sorpresa però non mi aveva tolto la mano, per cui, facendo il disinvolto, continuavo tranquillamente nel mio intento e cercavo di raggiungere la sua figa. Lei, anziché allargare le cosce rimaneva impassibile, sembrava quasi che non stesse accadendo nulla di anomalo, era disinvolta e io avevo difficoltà per scostarle le mutandine e infilarle le dita in figa come era mio intento. A questo punto, prendevo la gamba e per divaricarla la poggiai sulle mie. Immediatamente ci infilai due dita, era umida, calda e vogliosa, a questo punto anche il mio amico accortosi della situazione iniziava a palparla. Lei iniziava a riscaldarsi e non avevo resistito a bacciarla, aveva una lingua che sembrava una saetta, si denotava immediatamente che era una donna passionale. A questo punto mi alzai in piedi e portai fuori l’uccello che lei prese subito in bocca. In quel momento rientrò il compagno che vedendo con sorpresa la situazione, non si perse d’animo e anche lui si spoglio e iniziava a masturbarsi. La situazione era chiara, si trattava di una coppia che voleva divertirsi e per dire il vero pure io e il mio amico. Spostammo il tavolo che ci limitava i movimenti e invitai la maialina a sedersi sul divanetto e dopo averle aperto le gambe, incollai la mia bocca nella sua figa e inizia con una calda e intensa leccata alla figa introducendole dentro anche due dita, mentre il mio amico le aveva messo il cazzo in bocca e lei succhiava come una dannata. Dopo fu il mio turno, le rimisi il cazzo in bocca, mentre il mio amico continuava la leccata di figa. La porcellina si infilò il mio cazzo in bocca e iniziò a spompinarmi con maestria e con quella linguetta mi faceva impazzire, me la passava lungo tutta l’asta e poi si soffermava sulla cappella e poi lo ingoiava di nuovo, era meravigliosamente porca, un vulcano in esplosione. Era arrivata l’ora della penetrazione e mentre mi spompinava invitai il mio amico di mettergliela dentro e cosi fu. Il suo compagno era eccitatissimo per cui lo invitai a prendere posizione per scoparla con la doppia penetrazione. Fu una lotta continua perché la porcellina aveva il culetto stretto ed ogni tanto il cazzo le usciva fuori ma non demordeva e se l rimetteva dentro. Ci alternammo per quasi due ore di sesso sfrenato, lei aveva raggiunto l’orgasmo ben 4 volte intensamente e 2 un po’ meno. Il suo compagno fu il primo a raggiungere l’orgasmo e la sborrò sulla schiena, mentre il mio amico le riempi la bocca e lei fu felice sostenendo che era ottima. Quando fu il mio turno per farle assaggiare il mio nettare, purtroppo lei era molto stanca, aveva la figa e il culo che le bruciava (due ore di sesso sfrenato, aveva ragione povera stellina), verso le 2 e mezza, il compagno mi invito a concludere che si era fatto tardi, per cui portai fuori l’uccello dalla figa e rimasi a bocca asciutta. Anche lei era rimasta delusa perché avrebbe voluto assaggiare il mio sperma. Ci salutammo con una velata promessa che probabilmente ci sarebbe stato un successivo incontro però con altri tre maschietti in quanto lei desiderava una gang cospicua..
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8 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 3 ore fa -
materico erotico
il mio stesso compagno non cela sintomatiche perplessità nel comprendere quali possano essere le vere cause che generano gli stimoli emozionali che mi conducono a prestare il corpo affinché possa trovare forma compiuta attraverso alcune opere realizzate dagli artisti ai quali lo vado elargendo in misura anche integrale, condividendone le irrefrenabili sensazioni capaci di procurarmi stati di euforica eccitazione difficili da contenere.
Quando poso nella nudità più assoluta, di fronte a chi trae ispirazione modellandomi nelle svariate modalità che mi vedono assecondarne le precise richieste, è come se con quelle mani così esperte andassero percorrendomi per l'intera epidermide, animando figurative staticità che poi ne deriveranno.
La materia gradualmente si liquefa mentre immobile mi sento a mia volta inumidita da cerebrali passioni, celando a stento l'esternazione di un fradicio orgasmo se mai quelle abilissime dita dovessero soffermarsi un po più a lungo sul corpo, imponendomi l'ulteriore rispetto di ferme rappresentazioni che dovrò saper replicare.
Ormai spossata, come neppure l'amplesso più estremo potrebbe sfiancarmi, finalmente mi viene concessa una pausa mentre il virtuale estimatore, comparandosi agli originali contorni appena plasmati, ricerca nel materico clone anche la benché minima impurità che ancora dovrà essere corretta sino a raggiungere la perfezione assoluta.
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8 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
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La ricompensa
Seduta sulle ginocchia, al centro della stanza.Fuori è calata la notte.
Con indosso solo un paio di scarpe lucide nere dai tacchi vertiginosi.
In attesa del mio padrone e di ricevere la ricompensa promessa.
Socchiudo gli occhi sentendo dietro di me i suoi passi........ il suo respiro caldo ....... e le sue mani che raccolgono i miei capelli ramati in una treccia.
"Sei pronta per ricevere il tuo premio" un sussurro al mio orecchio. La voce profonda e gentile
"Si mio signore" mordendomi il labbro
Sento la ruvidezza delle corde avvolgermi il corpo. I seni si gonfiano e i capezzoli diventano eretti al loro sfregamento. Il mio respiro si fa sempre più veloce quando inizio a sentire le corde stringermi il collo. E catturare ogni singola parte le corpo. Le braccia. La schiena. I fianchi. In una serie di incroci e nodi che impreziosiscono il mio corpo.
Con le mani legate alla pediera del letto, davanti a noi. A gattoni.La luce proveniente dal finestrone che illumina i nostri corpi.
E le corde che mi imprigionano in una dolce e lenta agonia. Esplorandomi nel mio più intimo.
Attorcigliandosi i capelli intorno alla mano, mi costringe ad alzare la testa mentre le sue gambe aprono le mie......
La mano libera scorre su di me decisa, sublime sui seni, tintillandomi i capezzoli.
Alzo lo sguardo e reprimo un gemito.
"Zitta !" autoritario. Le sue labbra calde sul mio collo.Una seconda tirata di capelli e l'altra mano si insinua in mezzo alle gambe ................ portandomi all'esasperazione.............
Stringo forte le corde che mi tengono legata al letto........ trattengo il respiro........... apro gli occhi.
Lo sento arrivare dentro di me, potente, instancabile. Ad ogni colpo le corde che stringono.... e stringono .......
Punendomi ad ogni mio gemito.
Le nostri voci che diventano una sola. I nostri corpi che vengono l'uno dentro l'altro. Le corde che fanno male...........
Una leggera nebbia inizia a offuscarmi la vista. La mente.Come sospesa in aria.Finalmente libera.
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8 anni fa
Scarlett80,
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Ultima visita: 8 anni fa
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Prendila cosi(seconda parte di "a noi piace in tre"
...fu allora che Lena mi disse che secondo lei l’unico modo per far passare questi pensieri ricorrenti a Dario bisognava che anch’io mi dessi a lui.E io ….”ma Lena ..io...non...so..” Io non sapevo cosa dire,non volevo offenderla e non volevo neanche sminuire Dario ,non sapevo come uscirmene da questa situazione.in fin dei conti io non volevo fare sesso con Dario ,si magari era bello in quattro a farsi vedere, ci poteva stare ma proprio farmi fare da lui non mi ci vedevo.Le dissi..” e poi secondo me ,anche se lo facessimo in 4 con uno scambio completo non e’ detto che poi loro 2 ,ci metto anche Luca,smettono di pensare a queste cose”Lei mi rispose “Infatti non in 4,solo voi 2 mentre noi vi guardiamo e ..poi ….insomma ci inventiamo qualcosa”...io scoppia a ridere,le dissi che non riuscivo a immaginarmi Luca che mi vedeva fare sesso ,Io stetti zitta un po,facevo parlare lei in modo che ritirasse la domanda,poi anche lei ci riflette’ per qualche istante e disse”senti Sandra,so che non ti posso chiedere questo ,sarebbe troppo chiedertelo e mi rendo conto ,pero’ magari stavo pensando che a lui farebbe molto piacere fare delle foto con te,sai un po erotiche ma senza andare oltre,magari le scattiamo io e Luca e voi due ,insomma vi toccate un po…”
Ero sbalordita,sempre piu’ impacciata ,io non sapevo veramente che dire…..” ..si.,....ma poi non vorrei che le foto finissero in mani sbagliate,e poi non credi che Dario sarebbe ancora piu’ curioso di andare oltre e volere di piu’??”Lei mi rispose che a quel punto Dario avrebbe capito,cioe ,se io non mi sarei lasciata andare neanche in una occasione del genere allora doveva rassegnarsi.
Bah...mi sembro’ stavolta piu’ convincente,tutto sommato a fare solo le foto poteva essere divertente,anzi...l’’idea sotto sotto mi eccitava.
“Facciamo cosi,Lena,ne parlo con Luca...e poi vediamo”...”no no,no.”disse subite lei,”Luca non deve saperlo e men che meno Dario,vorrei fargli una sorpresa ,sai,per il nostro anniversario!!”Ci salutammo ,lei si scuso’ per avermi fatto queste richieste e io la rassicurai che non c’era niente di male o di sbagliato,sorrisi ,l’abbracciai anche visto che mi sembrava un po tesa e le dissi “dai...non preoccuparti,..ti capisco..”..insomma la rincurai ,allo stesso tempo pensavo al momento in cui l’avrei detto a Luca,immaginavo gia’ come ci saremmo divertiti...non vedevo l’ora di dirglielo,gia’ non potevo non dirglielo ma non mia andava neanche di rovinare la sopresa a Lena,l’unica persona che non avrebbe saputo niente del nostro piano sarebbe stato Dario…
“..mhmhmmm,allora la cosa si fa seria” commento’ subito Luca,hanno deciso che ti devono avere !..mi sa che stavolta se diciamo di si non ci potremo piu’ tirare indietro.”io gli chiesi “perche dici “avranno”,al plurale?”. Luca rispose :Eh!perche’ probabilmente vorra’ partecipare anche lei alle foto,e magari mi intrufolo anch’io e stavolta facciamo una cosa in 4 eh! ..”dai ,smettila ,mi fai diventare gelosa se parli cosi!.”risposi ancora io e poi aggiunsi :”quindi?che facciamo??,Luca rispose “non ti sembra l’occasione dell’anno?”...e io “ si pero’tu fai quello che vuoi ,io...lo sai ,con Dario non mi va di fare tutto,ma...mi gioco la mia chance per dopo…...anzi ,in cambio,mi devi promettere che mi farai fare qualcosa con Marco”...
Organizzo’ tutto Lena per la prima Domenica pomeriggio,si diede da fare per non far passare molto tempo e per non rischiare che qualcuno cambiasse idea,Luca mi stuzzicava dicendomi che secondo lui non vedevo l’ora,mi diceva che alla fine avrei fatto zozzerie imperdonabili ,pero’ mentre parlava era evidente che quelle zozzerie se le stava gia’ immaginando nella sua testa,quando ne parlava, in realta’ ero io che lo immaginavo col pisello che affondava in quel lsederino meraviglioso di Lena,quel sedere che a dire la verita’ fa eccitare moltissimo anche me.Comunque io ero stata chiara,per quel che riguardava me ,niente sesso con Dario.
Sabato sera andammo a cena fuori tutti e 4 e devo ammettere che fu una serata davvero piacevole,a me basta veramente mezzo bicchiere di rosso per farmi andare fuori,per poco non mi metto a ballare sul tavolo,per non parlare di quello che mi passa per la mente quando sono brilla,o meglio,mi viene spontaneo parlare quasi prima di pensare,cosi mi sono messa a dire qualsiasi cosa,che Luca non vedeva l’ora di mettere le mani sul culo di Lena e delle palle gigantesche di Marco e battute continue sull’argomento.Poi parliamo persino di politica e di serie Tv americani ,ma appena tocchiamo l’argomento sesso e io sono brilla sono incontrollabile,persino Luca si imbarazza,ma poi inizia a divertirsi anche lui e cio’ aiuta tutti quanti a essere piu’ “sciolti”.Cosi,arrivati a fine serata Lena “casualmente” ci chiede “che facciamo domani”,sicche io che dovevo stare al gioco “propongo” un film da noi.Tutti d’accordo,ci salutammo.
Ed eccoci alla domenica,fortunatamente il tempo era brutto,anzi ,era proprio brutto,persino freddo per essere inizio Maggio ,loro arrivarono nel primo pomeriggio,erano le 15 circa,io e Luca eravamo gia’ abbastanza assonnati o per meglio dire quel tipico “rincoglionimento” della domenica pomeriggio quando non fai nulla.La “furbettina” di Lena aveva messo bene in risalto il suo sederino con un jeans elasticizzato che se si presentava nuda non cambiava un gran che,d’altronde lei sapeva gia’ come dovevano evolversi gli eventi di quel pomeriggio quindi si era vestita a tema,io invece ero rimansa col leggins nero che di solito uso in palestra ,sopra avevo una felpina di mezza stagione,ma sotto la felpina avevo solo il reggiseno nero.
Luca non manco’ di fare i complimenti a Lena e Dario fece lostesso con me,noto’ persino che ero dimagrita un bel po’(ed era vero e felice visto il lavoro che faccio durante l’inverno),l’effetto di essere dimagrita mi faceva sembrare le tette ancora piu’ grosse ma in realta’ non era cosi.
Ci sedemmo sul divano e Luca tiro’ fuori dal frigo il nostro presecco preferito,Dario eclamo’ subito “ o nooo..cosi’ ci perdiamo subito Sandra!!”,e Luca disse prontamente” no,no...dammi retta,Sandra e’ piu’ divertente quando inizia a sbarellare con le parole!!”...Vabbehh,non e’ che
perdo la testa ma ifreni inibitori sicuramente diminuiscono!
Ma quando ci mettemmo sul divano e Luca accese il televisore,Luca mi tiro’ un piccolo scherzo,in realta aveva acceso e collegato il pc al televisore e quando si accese era accesa anche la videocamera che era puntata sulla mia patata,Dario disse prontamente”ah”che bel film che c’e’ in tv” ,Luca trovo’ una scusa “tecnica” ma loro insistevano”ma no!,lascia quel film” e ridevano….
Mentre Luca armeggiava con il pc Lena mi chiese se c’erano ancora in giro quelle foto fatte al mare un po di anni fa ,quelle che ci scatto proprio Dario,io le risposi che sicuramente erano da qualche parte ,le avrei cercate per fargliele vedere ma lei mi interruppe dicendo di lasciar stare,le avrebbe viste un’altra volta e poi propose “ma perche’ non facciamo qualcuna adesso” e io dissi che non ero messa bene ,neache truccata,con i capelli tipo pazzerella ,ma lei insistette aiutata anche da Luca che aggiunse una roba tipo che fare le foto era la sua passione.” e la macchina fotografica?” ,”chiesi io,” ..e da un po che non la usiamo,figo!,vado a prenderla io”,rispose Luca.Appena arrivato in sala Lena la strappo quasi dalle mani di Luca e disse “dai,dai le faccio io”;inizio a scattare a me ,a tutti e poi inizio’ a dire dai Dario mettiti in mezzo...e via scattava,poi la macchina passo nelle mani di Luca e ne scatto’ una decina lui ,noi donne abbracciate,con Dario in mezzo e mentre gli davamo un bacio sulla guancia,poi ognuno si metteva come voleva mentre Luca ci riprendeva e scattava.Poi di nuovo la macchina passo in mano a Lena ed eravamo rimasti io e Dario sul divano,lei diceva “dai mettevi vicino”,e scattava,”dai ora di spalle” e cosi’ via...sembrava si divertisse molto ,Dario invece si adattava semplicemente alla situazione,Luca,chissa,secondo me sperava in bella ammuchiata da un momento all’altro;io invece dovevo ricambiare un favore a Lena.
“Dai ,mettiti a pancia un giu’ sulle gambe di Dario”..ordino’ lei cercando di “spingere” la
situazione piu’ sull’erotico.,infatti io,con aria un po sbarazzina e giocherellona,eseguii sdraiandomi su di lui,sedere in alto ,lui non ne approfitto’ subito finche non glielo ordino’ Lena che disse “dagli una piccola sculacciata al sedere,cosi si riprende un po” scattava qualche foto finche Luca non volle tenere la fotocamera .Dario prima mi diede qualche pacca sul culo e poi ci rimase appoggiato su con la mano .Lena ando’ ancora avanti e disse “dai tiragli giu’ il leggins,fate una foto cosi,e’ troppo divertente”,anche Luca disse “dai,dai forza, qui ci sono delle foto incredibili”..
Ora Dario eseguiva e basta,mi abbasso’ il pantalone ,avviamente avevo il perizoma nuovo di zecca,merletto fucsia e nero ,piaceva molto a Luca.”dai,vai con qualche schiaffettino” diceva Lena,io le dissi che dopo sarebbe toccato a lei,”siete perfetti per le foto” disse Luca.
A quel punto lo stesso Luca mi disse”sarebbe ancora meglio pero’ senza quella felpa ingombrante”
e io…”no ,no ho freddo”....ma Dario disse con tono malizioso che mi avrebbe scaldato lui...io con un po di broncio sul viso(finta arrabbiatura) io mi alzai in piedi,mi tirai prima su il leggins e poi iniziai piano piano un con un po di timidezza a tirare giu la cerniera della felpa,ma Lena mi blocco e disse”aspetta!! ferma!ferma cosi...mamma mia,cosi sei troppo provocante”,in effetti mi si vedeva gia il reggiseno e il decolte’ spuntava fuori dalla felpa,ora era di nuovo lei che scattava le foto,poi
continuo’ a dare isctruzioni a Dario dicendogli di avvcinarmi e di prendermi la vita con le mani ,e lei scattava.
Poi ci consiglio’ di andare verso la colonna di ghisa,che sostiene la scala che va al primo piano ,perche lei aveva qualche idea per delle foto li, mi scatto’ alcune foto mentre era sola ,poi Dario si avvicino’ dietro di me e mi stava a pochi centimentri dal collo,sentivo il respiro e piu’ si avvicinava piu’ sentivo uno strano brivido,”..ecco,bravo,fai finta che di darle dei baci sul collo” diceva lei a Dario che invece di fare finta mi sbaciucchio’ sul collo,inutile dire che l’effetto che aveva su di me iniziava a farsi sentire nelle parti basse..’..ma stavo tranquilla e cercavo di essere naturale in modo che non si capisse nulla...poi Lena disse una frase che sembrava una citazione ,ma credo involontaria,di una famosa canzone di Battisti,disse “..dai ..prendila cosi”.Quella frase si poteva prestare a molte interpretazioni in quel momento,Dario
chiese “la prendo come esattamente?”...facendoci capire che era ingenuamente immerso nel gioco e che non aveva ancora capito il piano di Lena ,non ebbe risposta e lui semplicemente mi abbraccio’ aderendo con tutto il corpo,beh!,mi accorsi evidentemente che gli era venuto su il pisello ,ed era duro a quanto pare,io stetti li senza far nulla.
Lena continuo’ dicendo”perche’ non fate finta di toccarvi un po?”...
!mhmmm!pensai ,il gioco si fa serio,allora entrambi cominciammo a cercare con le mani delle parti del corpo,lui ando’ sull’ombelico mentre io...beh,infilai dentro il pantalone la mia mano,tanto non mi si vedeva quello che facevo,lui invece doveva stare piu cauto perche io ero davanti e si vedeva tutto.Mentre Lena scattava io gurdai negli occhi Luca,gli feci apire che stavo per fare qualcosa di porcellino,lui sorrise malizioasamente ,io andai con la mano sul a ridosso del pisello ma senza toccarlo,3 secondi dopo lo afferrai !!Dario sobbalzo’ un po,sentivo ora palpitare il suo cuore a 300,penso che non credeva a quello che stava succedendo,la mia mano saliva pianissimo verso la sua cappella e poi riscendevo lentamente,volevo farlo impazzire…..Lena si spostava da diverse angolazioni e poi cedette la macchina a Luca che guardo’ dentro l’obiettivo e disse “attenzione!! card full! ,cosi ci chiese di stare fermi 10 secondi che avrebbe scaricato i file sul PC,certo fermi…...Lena si avvicino’ a Luca per guardare come operava sul PC e Dario….scese giu’ con la mano dall’ombelico e entro’ nei miei slip,sotto il leggins…...ando’ a cercare il mio clit….e pian pianino mi ricambiava il “favore”, contemporaneamente mi sussurro’ all’orecchio se vuoi la guerra, guerra sia ! con l’altra mano risali’ sul seno e io muovevo la mia mano un po’ piu’ veloce ma non fiatavo…..poi loro due si girarono perche’ avevano finito..e ...
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8 anni fa
AdamDTS,
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Il mio primo incontro bisex
Ciao, Gianna è il mio secondo nome, e quella che sto per raccontarvi é la mia prima esperienza bisex. Tutto è nato grazie a Marco, il mio uomo, che ha saputo stimolare la mia passione. Premetto che non sono una vera lesbica e non credo di fare mai incontri con sole donne, ma il desiderio di farlo in 3 è stato sempre davvero grande. Ogni volta che facevamo sesso mi immaginavo come fosse stato ed ero proprio io a stuzzicare Marco durante le nostre scopate. Vedevo lontana la possibilità di passare dal sogno alla realtà perché la gelosia e la timidezza, in certe situazioni, vanno a braccetto e fanno lunghe camminate.Ci trovavamo a Milano per un week nei giorni della Befana ed un pizzico di sana follia erotica ci ha accompagnati durante tutta la trasferta. Premetto che Marco frequenta molto la zona tra Milano e Bergamo per motivi di lavoro e spesso uniamo l'utile al dilettevole. Ogni occasione era buona per pensare ad un rapporto a 3 tantè che in quei giorni abbiamo scopato davvero tanto, Marco era sempre pronto ed il sempre bagnata.Non sapevamo chi incontrare e come, la nostra voglia di trasgredire era alle stelle e la voglia di concederci stava davvero prendendo il sopravvento. Per questo abbiamo iniziato a chiamare qualche club in zona, tra Milano e Chiasso, per capire le varie offerte ma non volevamo assolutamente te rischiare di sbagliare. Quello era il nostro ultImo giorno di vacanza e volevamo raggiungere assolutamente il nostro obiettivo. Abbiamo deciso quindi di rivolgerci ad una professionista e non mi pento di questo, anzi. Per la mia prima volta avevo bisogno di una persona che non ci coinvolgesse sentimentalmente (perchè gelosa di Marco) e comunque vera bisex (perché io non avrei saputo come comportarmi). le nostre telefonate sono quindi proseguite per tutto il pomeriggio fino a che non abbiamo trovato quella giusta in zona Cremona. Una signora di origine brasiliana ma dall'aspetto molto europeo sulla quarantacinquina. Abbiamo infatti deciso di puntare sull'esperienza ed abbiamo fatto centro. Il viaggio da Arese a Cremona è stato davvero emozionante, un susseguirsi di momenti di forte angoscia a quelli di estrema eccitazione. Arrivati all'uscita di Cremona abbiamo deciso di fermarci a prendere un'aperitivo per rilassarmi un po. Siamo finiti nell'unico bar nei pressi del nostro appuntamento, io ero vestita in modo comunque appariscente e gli uomini mi guardavano con attenzione. Chissà se avrebbero saputo dove stavamo andando! Abbiamo fatto tutto in fretta per non perdere altro tempo e per evitare ripensamenti. Dopo pochi minuti eravamo davanti alla porta di ingresso della sua abitazione e l'emozione era alle stelle. Si è presentata con un vestitino svolazzante e dei tacchi un po estivi. Non era bellissima ma molto sensuale, gentile ed educata nei modi. Ci ha fatto accomodare sul letto e si è seduta in mezzo a noi. Dopo pochi secondi le sue mani mi stavano spogliando e li ho capito che non potevo e non volevo tornare indietro. Quella situazione tanto sognata si stava avverando.Dopo pochi minuti eravamo tutti completamente nudi, mi sono distesa sul letto e lei si è chinata con il viso verso il monte di Venere ed ha iniziato a toccarmi con delicatezza il seno. Marco, che aveva una erezione incredibile, si è avvicinato con il suo arnese alla mia bocca e con molto piacere me lo sono gustato. Ho iniziato a bagnarmi e a gemere, lei era bravissima, mi toccava benissimo, eravamo tutti molto eccitati e dopo pochi minuti il mio corpo ha vibrato insieme ai miei sussurri di goduria. Lei si è alzata ed ha chiesto, Marco adesso vuoi scoparmi? Lui mi ha guardato, io ho annuito, e lui ha risposto con un si deciso, era la sua grande occasione di farmi godere mentre lo guardavo. Lei le ha messo il preservativo e gli ha preso il membro in bocca, io mi sono distesa accanto a lui ed ho iniziato a toccarmi e baciarlo. Lei è salita sopra di lui e ondeggiava con maestria il suo corpo mentre Marco godeva e le toccava il seno. Poi hanno cambiato posizione, lei si è distesa e si è fatta scopare fino a che non ha goduto.A quel punto Marco si è tolto il preservativo e mi ha fatto mettere a pecorina. Lei era sotto di me ma ho preferito non leccarla, l'ho sfiorata più volte con le mie mani mentre Marco mi penetrava con veemenza e mentre lei continuava a baciarmi i seni. Dopo pochi secondi Marco mi ha bagnato tutto il sedere con il suo sperma e la mia fica era un bagno di umori. Ci siamo rivestiti e ci siamo salutati, 45 bellissimi minuti. Il ritorno ad Arese è stato emozionante, eravamo entrambi esterrefatti e ci siamo stupiti entrambi di quello che avevamo fatto. È stato magnifico e la sera abbiamo scopato con ancora più vemenza. Da lì ha poco ci siamo iscritti ad un club Privè di Roma e abbiamo avuto un incontro con una coppia di amici, ma questo ve lo racconto la prox volta.Gianna.
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8 anni fa
Gianna e Marco,
30/30
Ultima visita: 2 anni fa
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La prima volta al fiume
Eravamo appena arrivati sul fiume, ci eravamo spogliati e stavamo entrando nelle fresche acque del fiume per rinfrescarci, quando è arrivato Piero, un amico conosciuto un paio di anni fa proprio in quella località.Siamo tutti naturisti e ci piace stare al sole e bagnarsi nudi in quelle acque limpide.Non ci vedevamo dalla scorsa estate e così ci siamo raccontati un po’ di cose.Siamo entrati nel fiume e ci siamo seduti su alcuni massi, noi uomini dalle parti e la mia donna nel mezzo.Dopo una mezzora di racconti siamo andati a sdraiarci, lui ci salutava per lasciarci soli e invece noi lo abbiamo invitato a sdraiarsi accanto a noi.Lui ha accettato volentieri e ha posto il suo asciugamano accanto al nostro.La mia donna era in mezzo e noi uomini ai lati: stavo ad ad occhi chiusi, ascoltavo le parole di Piero, interrotte ogni tanto dai nostri commenti e accarezzavo il fianco di lei.Ad un certo punto il silenzio, volto la testa e vedo la mano di Piero che sfiora l’altro fianco di lei.Insisto nelle mie carezze e la bacio più volte, lei risponde in modo molto caldo ai miei baci.Vedo che le carezze di lui si fanno più coraggiose, la sua mano scorre sulla coscia e sul ventre di lei.Mentre la bacio sento il suo respiro che sottolinea il tocco di lui sul suo ventre.Io la accarezzo da sinistra e lui da destra, le nostre carezze sono quasi gemelle.Mi chiedo che cosa sentirà lei, se ne avvertirà la differenza, che cosa gradirà di più, il mio tocco più conosciuto o l’altro meno conosciuto.Già due anni fa avevamo avuto incontri simili e lei mi ha sempre detto di avere gradito le carezze di Piero.Questa volta c’era un’atmosfera molto bella: la mano di lui scese decisa verso il ventre di lei che allargando le gambe facilitò l’inserimento delle dita di lui dentro la sua fica.Il corpo di lei si inarcava mentre la baciavo profondamente e accarezzavo i suoi capezzoli turgidi.Dopo aver accarezzato più volte il suo clitoride le sue mani entrarono prepotentemente nella fica iniziando un movimento deciso su e giù come se la stessero scopando.Lei esprimeva il suo piacere con mugolii sempre più frequenti e intensi, io ero eccitatissimo: la mia donna stava godendo con le dita di lui.Lei prese il mio cazzo tra le mani e cominciò a segarmi.Ben presto vidi l’altra sua mano andare a cercare il cazzo di Piero.Che spettacolo: vedere la mia donna con in mano i nostri due cazzi, vedere il suo viso eccitato mentre lui continuava a masturbarla con le dita.Lui toglie le dita e la fica di lei rimane aperta pronta per altri accessi.Lui avvicina il suo cazzo mentre lei si volta leggermente verso di me, forse lui vorrebbe penetrarla con il suo cazzo che mi sembra di notevoli dimensioni e so che a lei piace.Non so se lei lo vuole dentro e allora approfitto del suo movimento per proporle di mettersi a pecorina davanti a me.La penetro da dietro, so che le piace tanto e inizio a scoparla mentre lui si porta davanti al suo viso.Lei si trova così il cazzo di lui davanti, le sue labbra si aprono per accogliere il suo cazzo.Così mentre io stantuffo il mio cazzo nella sua fica, le Inizia a spompinare Piero.Che emozione: io dentro di lei, lei che si muove seguendo il ritmo dei miei colpi e la sua bocca che inghiottisce il cazzo di Piero con lo stesso ritmo.Il piacere è fortissimo per tutti e tre e in breve sento il mio piacere salire lungo l’asta del mio cazzo che comincia a schizzare fiotti di sperma dentro la sua fica… proprio nello stesso momento il cazzo di Piero esce dalla bocca di lei ricoperto di schiuma bianca: siamo venuti nello stesso momento.Che bella emozione.Guardo la mia donna soddisfatta e cerco di immaginare che sensazioni può aver provato nel sentire uno schizzo dentro la fica e uno schizzo in bocca, che misto di sensazioni: lo sperma sulle pareti della fica e altro sperma sulla lingua, sul palato, in gola…Chissà come avrebbe reagito lei se lui avesse appoggiato il suo cazzo alla sua fica e l’avesse scopata…Avremmo invertito i ruoli, io avrei potuto avere un grande pompino, avrei potuto offrirle uno spettacolo che lei adora: mi sarei masturbato davanti a lei mentre lei si godeva il cazzo di Piero, forse le sarei venuto in faccia…Chissà?Una cosa è certa: abbiamo goduto tutti e tre un qualcosa di particolarmente piacevole e intrigante.Grazie amore, sei una donna tanto sensuale e una troia meravigliosa!.
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8 anni fa
CoppiaNaDa,
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Ultima visita: 4 anni fa
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dall'estetista
Racconto di un esperienza in cui io ed anna siamo stati molto complici ma dove lei ha preso ad un certo punto il controllo delle operazioni per farmi sentire sottomesso con piacere di entrambi. Anna da molti anni frequenta un centro estetico della nostra citta ed e quindi diventata piuttosto confidente della titolare con la quale e' anche uscita un paio di venerdi a cena. Non so se il loro livello di confidenza era arrivato al punto di condividere il nostro tipo di rapporto ma dopo quanto successo le cose sono cambiate. Anna e molto impegnata lavorativamente ed anche piuttosto affermata nel suo campo e quindi non si fa problemi a pagare extra la titolare per avere appuntamenti fuori orario che le consentano di non Rubare tempo al lavoro. Spesso addirittura va al centro la domenica mattina e sono solo lei e la titolare. Io sono sempre completamente depilato su tutto il corpo e mi rado con rasoio. Diverse volte giocando con anna mentre lei mi massaggia la prostata o mi incula con lo strap le ho confessato che mi sarebbe piaciuto che mi smaltasse le unghie dei piedi come lei ha sempre. Quella volta anna ,che di solito non mi dava retta, mi disse semmai una volta ti porto con me da Cristina ( la titolare). La cosa mi ha subito intrigato e spaventato allo stesso tempo ma poi parlando anna mi diceva che e un centro frequentato da molti uomini e non ce nulla di strano. Dopo un poco di giorni Anna mi confermo' mentre eravamo davanti alla tv che la domenica mattina sarebbe andata da Cristina senza aggiungere altro, io ricordo che pensai un attimo poi dissi puoi portare anche me ? Senza specificare altro e Anna disse certamente vedrai che ti troverai bene. Da quel punto in poi io cominciai a parlarle dei colori che piu mi piacevano e lei sosteneva che gli uomini possono fare solo il nero come hanno alcuni rocker. La cosa mi fece molto sentire una puttanella che parla di cose femminili con la moglie che invece prende il cazzo dal suo commercialista di fiducia. Il cazzetto mi si induri soprattutto quando anna confermo ...beh in effetti a un frocetto come te potrebbe stare anche un rosso scuro. Vedendo sotto la tuta da casa il cazzetto che si induriva anna si mise a ridere e mi disse dopo a letto ti carezzo un po ma senza sborrare....fino a domenica. Arrivata ladomenica attesa arrivati da Cristina anna la aveva gia preparata della mia presenza. Il centro era chiuso ed eravamo solo noi tre ,Anna era malgrado il periodo freddo con sandali aperti come fa sempre quando va al centro perche dice che lo smalto si deve seccare bene e a me fece prendere delle infradito. Cristina piuttosto sovrappeso ma molto curata ed avvenente si presento con elegante vestito ma dopo i saluti ando in camerino lo tolse e rimase in ciabattine e camice ..mi pareva che sotto al camice fosse in intimo ma non posso assicurare. Anna apri le danze con la frase: come ti ho detto mio marito ci tiene a provare lo smalto ai piedi ma si vergognerebbe come un cane a dirtelo quindi eccoci... Lei mi guardo e capendo la situazione mi disse Robby non ci sono problemi rilassati e ti faccio bello come Anna ..da li in poi tutta una serie di convenevoli e considerazioni su come fosse possibile anche per gli uomini provare certe cose. Sinceramente da cri trasparva una certa curiosita mista a intrigo per capire che tipo ero. Ci posizionammo io ed anna vicini su due poltroncine e decidemmo di fare lo stesso colore rosso scuro chanel stupendo. Ma soprattutto stupenda l atmosfera che vivevo con due belle signore zoccole a fare anche io la puttanella senza che mi considerassero come maschio ....capii che anche cri cominciava ad immaginare qualcosa ma ancora oggi non ho certezze e devo dire che questo mi intriga molto. A fine lavoro avevo avuto il cazzo duro a piu riprese Cri che aveva sfiorato molte volte le gambe che come tutto il corpo ho depilato disse...dovresti venire anche per la depilazione si puo far meglio.. Anna allora replico lui usa il rasoio ma dietro a volte rimane qualcosa ...scusa robby togli la tuta, io ovviamente a quel punto nella parte non esitai e tolsi i calzone e felpa. Giratomi anna senza esitzione disse tu non hai problemi vero cri...vedi molti uomini..cri ridendo disse dai non fate i furbi fammi vedere il problema ..sicche anna mi abbasso le mutande e cri si trovo di fronte il mio culo. Vedi ecco qui toccandomi la separzione delle natiche rimangono dei peletti. Cri prese un rasoio sigillato e delicatamente li tolse per poi carezzarmi le chiappe dicendo ora son belle liscie.. Io preso dall arrapamento mi girai mostrandole il cazzetto tutto rasato ma semiduro. Lei lo guardo senza mutare espressione ed anna allora mi disse dai rivestiti che Cri ne vede dei piu grossi di sicuro e risero insieme. Ci lasciammo con un intenzione ..Robby la prossima volta ti fai la brazilian wax...
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8 anni fa
robby anny,
38/41
Ultima visita: 7 anni fa
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Finalmente è successo
Ancora penso a ciò che è accaduto stamattina... io e Anna spesso abbiamo fantasticato di conoscere una coppia per giocare tutti insieme o un singolo o una singola, così... girovagando tra vari annunci uno aveva attirato la nostra attenzione.
Contattati via email scopro che sono una coppia irregolare, lei molto curiosa ma molto indecisa, lui invece sposato.
Stamattina propongo a lui un caffè conoscitivo, Anna è casa perché ha deciso di non andare in ufficio a lavorare stamattina, e prima di uscire mi dice che ha molta voglia di giocare per la serata... io sorrido e maliziosamente le dico:
"e se tornassi stamattina con un amico?"
e lei:
"magari"... ma pensa io la stia prendendo in giro...
Così vado all'appuntamento, si presenta Luca, un ragazzo giovane sui 34 anni, sportivo, come lo siamo noi, a modo e simpatico. Mi spiega la titubanza della sua amica che peraltro non posso che comprendere... e... decido di chiedergli se gli va di venire a casa da noi, rendendolo edotto del fatto che Anna è alla sua prima esperienza e che potrebbe anche dargli un bel due di picche.
Mando un messaggio ad Anna che sulle prime non crede io faccia sul serio, poi mi scrive "ok dai venite"
Salgo prima io, lui aspetta giù in modo che lei lo possa vedere dalla finestra.
Le piace, così scendo e lo faccio salire.
Gli ho già spiegato che dovrà sedersi e potrà inizialmente solo guardarci e partecipare solo se chiamato da lei...
Andiamo in camera da letto e lo facciamo accomodare su una poltrona a fianco del letto. Io e Anna iniziamo a baciarci ed a spogliarci... butto Anna sul letto e inizio a leccarla avidamente, alzo la testa, la guardo e le dico "ci sta guardando vedi?" lei annuisce e geme... dico a lui di spogliarsi, ha un cazzo grosso, non troppo lungo ma grosso.
Adesso inizio a scoparla, le chiedo se vuole che lui si avvicini e lei fa cenno di si, si avvicina, Anna glielo prende subito in mano, lui geme e lei lo sega mentre la scopo, lo fa avvicinare fino a prenderglielo in bocca, io la guardo eccitatissimo... la sento pronta, passo un profilattico a Luca e chiedo ad Anna se lo vuole, lei mi guarda maliziosa e mi dice di si, lo fa sdraiare a pancia in giù e ci si impala sopra, lo vedo sparire, entrambi gemono, io nel mentre mi sego e accarezzo Anna dappertutto, mi piace da morire vederla e sentirla godere. Lo cavalca, la faccio abbassare e ungo di olio il buchetto dietro... entro piano piano, lei urla di piacere ma presto mi dice di uscire, le fa male, abbiamo entrambi due cazzi grossi e si deve abituare, riprende a scopare, lui però non riesce più a trattenersi e viene... ci mettiamo tutti a ridere, io riprendo a scoparla e le schizzo sulla pancia... ridiamo tutti ora, è stato bellissimo anche se imbarazzati e in parte impacciati... lui va via... io e Anna ci baciamo, e lei mi dice:
"è venuto troppo presto dobbiamo riprovarlo"
il resto della mattina, pausa pranzo a parte, lo abbiamo passato a scopare come conigli ripensando a quanto accaduto. Ho fatto venire Anna diverse volte, perchè voglio che sia sempre sazia e soddisfatta.
Lo rifaremo.
Presto.
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8 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 3 ore fa -
lungo il fiume
Percorrendo su è giù il canale in sella ad una moto d'acqua, in compagnia di chi la stava guidando in quelle acrobatiche evoluzioni, G. pareva non preoccuparsi minimamente della propria condizione di assoluta nudità, ben consapevole di quanto tutto ciò avrebbe di sicuro inciso nei pensieri del rispettivo compagno motivandone le più contrastanti elucubrazioni mentali.
Pur trovandosi in un luogo in cui il naturismo veniva tollerato, molte erano le altre persone che non lo praticavano, in particolar modo sull'altro lato del corso d'acqua dalla cui sponda la visione di G. non poteva di certo passare del tutto inosservata.
Eccitatissima non aveva esitato ad accettare l'invito della persona assieme alla quale si stava accompagnando in quel modo, incurante di offrirsi integralmente al contatto epidermico generato ad ogni sobbalzo del natante sulla superficie.
Le fantasie più estreme iniziarono a prendere corpo nella mente del compagno di lei, facendogliela immaginare mentre, allontanandosi sempre più oltre un'ansa del fiume, andava scomparendo dalla sua vista in compagnia di quell'individuo.
Reprimendo l'istinto di volersi a propria volta dirigere in quella direzione, ben sapendo che gli sarebbe stato in ogni caso impossibile poterli raggiungere, ulteriori fantasmi iniziarono ad invaderne i pensieri già assumendo forme non dissimili da quella realtà.
All'approdo sulla riva G. non aveva opposto alcuna obiezione, come neppure all'ulteriore invito di lasciarsi guidare dall'uomo verso la fitta boscaglia, per nulla infastidita dal palese desiderio che volesse approfittare di quella sua esuberante disponibilità.
A quel punto non sarebbe stato per lui molto difficile comprendere che non avrebbe incontrato eccessive resistenze che potessero contrastarlo in ciò che voleva, anche se incredulo che una donna come lei fosse disponibile nel concedersi in maniera così inaspettata.
Il compagno di G. se la immaginava sovrastata dalla mole dell'occasionale amante intento a penetrarla come in molti avrebbero desiderato, percorrendone l'intimo canale con la medesima velocità esercitata poco prima sull'acqua, invadendola con impunita soddisfazione sino a colmarne le viscere al culminare di un orgasmo reciproco.
Solo vedendoli ricomparire dall'ansa del fiume il compagno di lei poté attenuare il proprio ineludibile tormento, cercando di mascherare il morboso desiderio di voler apprendere direttamente dalle labbra di lei quanto fosse avvenuto lontano dalla portata della sua vista, sicuro che non gli avrebbe celato il benché minimo dettaglio di quel fugace incontro.
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8 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
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Serata a tre
Un mese fà, una sera io e Luca arrivavamo da alcuni giorni di litigio, io mi vestii in maniera che piace ai maschietti: collana di perle, maglia con profondo scollo dietro, leggins, tacchi neanche tanto alti.
Dopo un pò, Luca non ne poteva più solo di guardarmi, così mi mise la mano sul viso e chiese di baciarmi.
Gli risposi che non lo avrei baciato perchè non bacio i bastardi.
E che, se voleva qualcosa da me, avrebbe dovuto strisciare davanti a me, chiedendo scusa delle parole che mi aveva detto i giorni precedenti. Mi rispose di andare "affanculo", però io vedevo che lui non ne poteva più di resistermi...i suoi pantaloni erano gonfi del suo cazzo. Dopo un'ora di ulteriori battibecchi Luca mi prese e mi baciò di sorpresa sul collo chiedendomi scusa ! Finito il bacio gli diedi una gomitata per far capire che non ero ancora sua. Presi da troia e disse che non dovevo credere di poter fare tutto ciò che volevo solo perchè ho un bel corpo (scemo...). Tornò ad abbracciarmi e baciarmi tenendomi stretta. Quindi mi sussurrò che mi "voleva". Cominciò a toccarmi tutto il corpo (a quel punto lì lui era "andato"). Cominciò a baciarmi, a dire che mi ama e che mi vuole. Gli proposi di uscire di casa, anche per frenarlo un pò. Mi propose di andare in un locale molto carino fuori città con un bel panorama e dove hanno un prosecco che mi piace molto. Il locale è frequentato da bella gente. E da bei maschietti... Prendemmo un primo aperitivo in piedi, al banco. Questo consentì ai numerosi presenti di fasciarmi di sguardi e a Luca di farsi sentire invidiato per la sua moglie; cosa che gli ha sempre fatto piacere. Una volta giunti al tavolo mi disse che è pazzo del mio corpo e che se mi andava gli sarebbe piaciuto concludere la serata con una bella doppia. "Scegliti un maschietto che ti facciamo divertire troia". Gli risposi che intanto volevo cenare e poi vedevamo sul da farsi. Ordinammo e nell'attesa Luca mi propose di chiamare una coppia di amici, ma gli risposi che ero io a dovermi divertire non noi due: quindi niente scambi di coppia ma al limite un giochino a tre. Approfittando della serata infrasettimanale Luca propose di sentire se un nostro amico, chiamiamolo ''Enrico'', con il quale già giocammo una volta, era libero. Lo chiamò con il mio cellulare e visto che non rispose gli scrisse un sms „ciao fatti sentire, ci servi, baci“. Ma Enrico non si fece sentire. Pensando che la cosa andasse a sfumare lì, cenammo. Quando fummo al dolce arrivarono tre ragazzotti sui 40 anni. Uno di questi lo conoscevo perchè era stato fidanzato con una mia amica. Lei me ne parlava un gran bene ma poi si erano lasciati perché lei mi diceva che lui era un „puttaniero“ e la aveva tradita ripetutamente. Raccontai la storia di questa mia amica a Luca. Nel frattempo i tre mi notarono seppur fossi seduta... lui era in forma... decisi di andare in bagno a sistemarmi il make-up. Chiesi a Luca di controllare se si giravano al mio passaggio, così lui (Luca) si sarebbe ingelosito, ed io verificavo la situazione...diciamo che verificavo il loro livello di testosterone.
Al mio ritorno passai davanti ai tre e feci finta di riconoscere, chiamiamolo ''Federico'', l'ex della mia amica, lo salutai con i soliti due baci, lui era imbarazzato, mi riconobbe, arrossì ma poi sorrise. Quando tornai al tavolo Luca inorgoglito mi disse che i tre mi avevano mangiato il culo con gli occhi. Associai così due tre cose: potevo scegliermi un boy sotto il naso di Luca, ricordai che la mia amica mi parlava molto bene di lui, i tre maschietti erano interessati alla sottoscritta ed avrei potuto verificare quanto porcello era. Dissi a Luca: inventati qualche cazzo di storia per far venire al tavolo „Federico“ quello con la camicia azzurra. Che??? rispose, ed io: 'tu chiamalo poi ci penso io, non volevi una cosa a tre ? Chiamalo subito !'' Così si inventò una storia di lavoro (Luca è sempre stato bravissimo ad inventare storie con tutti/e) e parlammo insieme un pò finché Luca lo convinse di stare con noi per un'oretta. Arrivammo a parlare della mia amica, sua ex, e gli dissi che lei mi aveva detto delle cose su di lui che avrei voluto verificare. Si sentì così indagato.
Dopo esserci spostati con un pretesto dissi a Luca di farsi dare le chiavi di una delle camere del locale dove ci saremmo divertiti in tre: Luca non vide l'ora. Prima io e poi loro due, dopo 10 minuti, con savoir-faire eravamo tutti e tre in una bella mansarda.
Chiesi a Federico se durante la loro storia aveva mai tradito la mia amica. Rispose timidamente sì...delle volte...gli dissi di non fare l'ipocrita perché lei mi aveva detto che lui era un puttaniero e gran porco. Stasera quindi lo verifico. Lui impietrì ! Luca rise e disse a Federico che ad Amanda piace giocare, con me e con altri quindi, se voleva, poteva partecipare. Subito Federico rispose che i due amici lo aspettavano, mi alzai, mi strusciai su di lui e gli suggerii di chiamarli per dirgli che Luca lo tratteneva. Così fece. Io intanto accarezzai Luca che non se lo fece dire di toccarmi tutta la schiena ed il culo davanti a Federico che finita la telefonata si avvicinò così io ne approfittai per toccargli il petto, duro, muscoloso... Dopo 5 minuti cominciai a massaggiare il palo di Luca e chiesi a Federico se voleva provare. Proposi un gioco erotico. Legai Luca ad una colonna e gli dissi di guardare cosa io facevo a Federico e cosa Federico faceva alla sua mogliettina.
Amore volevi una cosa e tre cominciamo che tu guardi e verifico le capacità di Federico . Ok troia mi rispose Luca...
In effetti Federico aveva un bel palo che prometteva bene una volta che fosse stato dentro il mio ventre.
Io ero ancora vestita e Federico cominciò ad accarezzarmi schiena, viso, gambe, culo. Gli dissi che sono amante dei massaggi sulle natiche, per quello le ho sode... Mi massaggia per un bel po'... Ad un certo punto sento che sotto i pantaloni il cazzo di Federico è ben gonfio. Glielo tocco da sopra i pantaloni. Lui non resiste più ed infila la sua mano dentro i miei leggins per toccarmi il culo. Lo sento avido, lo lascio fare... Luca ci guarda, da legato. Chiedo a Luca di autorizzare Federico a spogliarmi. Luca autorizza. Anche Federico si spoglia, ha un fisico proprio ok !
Comincia a toccarmi dappertutto nelle mie intimità, poi comincia a leccarmela, è bravo...mi piace. Dialogo con Luca, che sta a due metri ed aspetta ''la mia chiamata'', e che io lo sleghi per partecipare al gioco... Ma ecco che suona il mio cellulare, chi rompe ??! Vedo che era l'amico che prima Luca aveva cercato, Enrico . Ed ora ? Ci chiede dove siamo e cosa volevamo. Io gli dissi che prima ci serviva ma ora siamo a posto. Lui rispose ma no dai dimmi dove siete e vi raggiungo così beviamo qualcosa assieme, in fin dei conti è da un paio di mesi che non ci vediamo ! Risposi... sì dai ma.. non stasera ormai ! Lui ci rispose che ci stava cercando da 10 minuti perché aveva visto la nostra auto fuori nel parcheggio del ristorante ! Come??!! Dove sei ??? Eh, nel vostro stesso posto ! Gli dissi di fermarsi ed aspettarci vicino ad un vecchio juke box che avevo notato giù vicino all'entrata. Dissi con Luca : ed ora ??? Rispose slegami che lo vado a chiamare e tu rivestiti amore....
Federico mi chiese che doveva fare, e gli dissi che c'era un uomo non un prete... A quel punto un brivido percorse il mio corpo. Cambiai idea e dissi: ''Luca resta lì legato e aspettami; e tu Federico, non lo slegare !!''
Mi rivestii e scesi a chiamare Enrico; finché percorrevo i corridoi pensai speriamo di non incontrare brutti tipi...
Arrivata dove mi aspettava, Enrico mi chiese perché fossi sola. Dissi che in realtà non ero proprio sola e che lui era in ritardo ma io ne avrei approfittato. Trovandomi sola mi baciò in corridoio accarezzandomi anche lui il culo sopra i leggins. Arrivati in camera gli raccontai tutto sotto voce e lo invitai a spogliarsi e massaggiarmi per bene. Lo stesso ordinai a Federico ! Dunque due maschi mi massaggiavano e Luca, ancora legato, guardava. Io guardavo spesso negli occhi Luca...mi desiderava, fremeva, io invece cominciavo a pensare sì ad una doppia ma con Luca spettatore !
Ad un certo punto uno mi leccava davanti ed uno dietro. Eccezionale!
Luca guardava super eccitato. Aspettava di partecipare. Gli dissi: ''volevi che facessi una doppia...!!''. Eccoli qui, sono due ! E tu guarda, che ti piace ! Luca urlò: NOO !! Ti voglioooo ! Ma certo amore, mi avrai, ma intanto per ora guardaci ! Mi feci leccare dai due amici per un bel pò, poi quando ebbi il brasiliano fradicio chiesi loro di sfilarmelo e mi feci togliere pure l'ultimo indumento che ancora indossavo, cioè la magliettina. Mi alzai per rimettermi le scarpe, che mi slanciano ancor di più gambe e sedere. Finchè me le allacciavo ero piegata ed offrivo le mie intimità allo sguardo di Luca. Mi rimisi in posizione per farmi leccare dolcemente dai due; sempre con le gambe verso Luca in modo che vedesse ciò di cui i nostri amici godevano. E che vedesse dove i due infilavano le loro dita ! Chiesi quindi ad Enrico se aveva dei preservativi. Corse subito in auto. Federico continuava a toccarmi ed io presi in mano il suo pene ! Era tanta la mia voglia di infilarmelo senza nulla e di farmi riempire di liquido ma non mi rischiai considerato le numerose esperienze che si era fatto. Al ritorno di Enrico feci infilare il preservativo ad entrambi. Li provai tutti e due davanti, quattro mani mi toccavano avidamente. Li sentivo duri, dentro il mio ventre e gli stimoli andavano in crescendo. Ad un certo punto mi misi a smorzacandela su uno ed offrì all'altro di infilarmi il culo. Dieci secondi e ne avevo due ! Luca, ancora legato, passava da momenti in cui era impietrito a momenti in cui inveiva contro la sua mogliettina. Ebbi più orgasmi, la cosa durò un pò, ero sfinita e distrutta. I due erano stati proprio bravi. Chiesi loro di portarsi giù al bar Luca ed offrirgli da bere finché mi facevo una doccia visto che era stato così gentile da prestare loro la mogliettina.
Quando io uscii dalla doccia i tre erano ritornati insieme in camera, tanto che mi spaventai un po' temendo volessero approfittare ancora di me. Invece ridevano e scherzavano insieme, ed avevano comperato una bottiglia del prosecco che mi piace tanto. Luca l'aveva comperata seguendo i miei gusti, per brindare noi quattro assieme.
Quindi: non si era poi così arrabbiato, prima finché ci guardava a giocare ! ...il porco !
La abbiamo stappata e gustata assieme, nessuno mai più mi sfiorò.
Tutti mi guardavano e desideravano... Erano miei tre gentleman !
Unica cosa poi al momento dei saluti quando se ne stavano per andare, a tutti e tre ho dato un bacio con la lingua, Luca per ultimo. Un bacio molto profondo, specie con i primi due, a segno del fatto che c'era stato qualcosa di intenso e di speciale !
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8 anni fa
lucaeamanda, 51/50
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A cena con amici
Tutto è cominciato nel nostro ristorante preferito...
eravamo io, Lei e due amiche, appena entrati prendiamo posto al tavolo, Lei al mio fianco e le amiche di fronte a noi. comincia la cena e parliamo serenamente raccontandoci le novità, non ci vedevamo tutti insieme da un po'... all'improvviso, mentre un'amica mi parlava, vedo che al tavolo vicino si siedono 3 ragazze. ce n'è una proprio di fronte che mostra il suo abbondante seno da una scollatura ai limiti dell'osceno.
Continuiamo a parlare per fatti nostri ma il mio occhio continua a cadere su quella scollatura, attratto come una calamita, fino al punto di non sentire più quello che mi stanno dicendo.
Cerco di creare un contatto visivo e comincio a guardare quella ragazza negli occhi, lei è sempre rivolta verso le proprie amiche ma io insisto, finché non alza lo sguardo e mi vede... resto ancora per qualche secondo a guardarla, lei accenna un sorriso e poi distoglie di nuovo lo sguardo.
Torno con la mente al mio tavolo ma non la perdo di vista e quando mi accorgo che si sta girando verso di me la guardo negli occhi e poi, facendomi più audace, le guardo il seno in modo esplicito per farle capire la mia attrazione. Lei sembra che non colga il mio messaggio ma pochi secondi dopo, seppur guardando le sue amiche, poggia i gomiti sul tavolo, si porta in avanti con il petto e stringe il seno tra le braccia per gonfiarlo ancora di più.
Da quel momento nella mia mente non c'è stato più posto per nulla, solo quell'immagine stampata davanti agli occhi... quel seno che sembrava dovesse esplodere nel vestitino scollato.
Tornati a casa io e Lei abbiamo fatto l'amore, ho chiuso gli occhi e mi sono abbandonato al suo seno con in mente l'immagine di quella sconosciuta...
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8 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 3 ore fa -
Sogno perverso nel parcheggio
Un'auto in un parcheggio isolato mi lampeggia facendomi capire che devo avvicinarmi... i finestrini sono oscurati e le luci spente, non riesco a capire chi ci sia dentro, ad un tratto il finestrino si abbassa ma, continuo a non vedere chi c'è... una mano di donna mi fa cenno di aprire i pantaloni ed io eseguo, apro i pantaloni, abbasso gli slip e tiro fuori il cazzo... vedo di nuovo la mano di donna che lo prende e lo attrae verso di se portandolo dentro la fessura del finestrino aperto...
comincio a sentire le mani che scorrono lungo il cazzo, e qualcosa di morbido e leggermente umido sulla cappella, sono labbra, non so di chi ma la cosa mi eccita e resto lì, appoggiato all'auto con il cazzo tra le labbra di qualcuno che non ho mai visto... non so se la bocca sia della stessa donna che me lo ha preso in mano o se ci sia qualcun altro dentro che mi stia spompinando con avidità, ma questo dubbio non mi spaventa e resto lì a godere...
quando tutto il finestrino viene aperto vedo che a spompinarmi sono in due la donna e il suo compagno... mi dicono di farli bere, lei comincia a segarmi velocemente e io li accontento con un fiume di caldo sperma, i due si baciano e si leccano per pulire tutto, ingoiano e ringraziano, hanno gradito il mio cazzo e soprattutto il mio sperma, così decidono di premiarmi offrendomi di scopare la donna...
lasciando lo sportello chiuso la donna si mette a pecorina, mentre il compagno, ormai eccitato tira fuori il cazzo... lei lo prende in bocca mentre dalla parte opposta, la mia, si sporge facendo letteralmente uscire il culo dal finestrino, io assaporo con la lingua la sua fica e mi accorgo che è già bagnatissima, così infilo il mio cazzo, rimasto turgido dopo il pompino, e la scopo con vigore mentre succhia il cazzo del compagno...
sento i suoi gemiti che crescono e lui mi invita ad incularla, così, senza smettere di penetrarla, mi bagno un dito e comincio ad allargare il suo buchino, le dita diventano due e lei mi fa capire che le piace... tiro fuori il cazzo zuppo del suo piacere e lo infilo nel buchino, sento che entra con difficoltà, ma con movimenti lenti e decisi riesco ad infilarlo tutto, è stretto ma mi risucchia come un vortice fino a che non tocco la sua fica con le palle... lei continua a spompinare il suo compagno e io continuo ad incularla con colpi sempre più potenti fino a che, allo stremo delle forze, non esplodo di nuovo, tutto nel suo culo...
anche il compagno raggiunge l'orgasmo, inondandola con il suo sperma... e mentre lei finisce l'opera pulendo il cazzo di lui, lui mi chiede di fare il giro, io mi affaccio all'altro finestrino, infilo di nuovo il cazzo, ormai pieno di sesso, e lui lo pulisce per bene prendendolo tutto in bocca...
mi ringraziano di nuovo e mi salutano, i finestrini si chiudono, sento il rumore del motore che si accende... io rimetto il cazzo nei pantaloni, più pulito di prima dall'abile lingua di lui, e la macchina riparte... non sparò mai come si chiamavano, ma non importa, sono stati momenti indimenticabili.
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8 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 3 ore fa -
Harem
Sono circondato da donne, corpi senza veli e curve sinuose...
Mi spogliano, mi toccano dappertutto e mi leccano avidamente...
Il mio cazzo viene conteso da tutte le amanti e passa di mano in mano, sento le dita che scivolano sulla cappella umida e gonfia...
Le mie mani esplorano tutto intorno a me, sfiorando corpi setosi e caldi, le mie dita curiose si infilano negli spazi più reconditi in cerca di un rifugio caldo e accogliente...
Una sinfonia di gemiti è il sottofondo che accompagna questi momenti di piacere e, arrivata al culmine dell'eccitazione, la più audace di tutte le amanti prende il mio cazzo tra le mani e avvicina il suo ventre al mio, sfregando la mia cappella sulla sua fica umida e bollente...
Lentamente scende e sento di entrare nel mondo dell'eros, si accende il piacere che pervade tutto il mio corpo, un gemito più forte è il segnale che le piace e che l'orgasmo è vicino...
Un'altra amante si avvicina, mi circonda il viso con le ginocchia invitandomi a leccare il suo frutto proibito, che trasuda sesso, io infilo morbidamente la lingua nella fica e comincio ad assaporare il suo nettare, con lunghe e lente pennellate, dal buchino più stretto e timido a quello più spregiudicato e caldo, dipingo il suo piacere che sento divampare sulle labbra come il fuoco della passione...
Ad un tratto la prima rallenta, esausta ma colma di piacere, si solleva dal mio cazzo che ormai batte come il cuore erotico della mia anima trasgressiva, pronto a ricevere le attenzioni di un'altra amante, che non tarda a prenderlo in bocca per lubrificarlo un po' e se lo infila nella fica con decisione, i suoi movimenti sono più frenetici, sento che le piace e i suoi gemiti aumentano fino ad arrivare al culmine del suo piacere...
Così abbandona il mio cazzo, sempre più gonfio, l'amante seduta davanti a me, ormai completamente bagnata, scorrendo sul mio corpo fino alla base del cazzo, si allontana facendo scorrere la mia cappella tra le sue natiche...
Sento che la mia eccitazione è incontenible, tornano tutte su di me, un'amante di spalle mi offre il suo culo e lentamente scende lungo il mio cazzo ardente, un'altra con la testa tra le mie gambe accompagna con la lingua ciò che sta accadendo, la sento salire dalle palle verso il cazzo, passa per il buchino pieno del mio cazzo e va oltre, dedicandosi alla fica dell'amante che mi cavalca...
Con le mani cerco e trovo intorno a me corpi caldi e bagnati finché decido di prendere il controllo della situazione, con un gesto faccio capire le mie intenzioni, la mia amante, puntando le ginocchia, si solleva e si china in avanti poggiandosi sulle mani fino a formare una perfetta pecorina, io in ginocchio dietro di lei riprendo a penetralra, prima nella fica e poi di nuovo nel culo... da sotto sento sbucare una lingua che gioca con le mie palle ed esplora in su e in giu fino ad arrivare al mio buchino, io mi sento invaso da un fremito e comincio a spingere con più vigore...
Un'amante, impaziente di attendere il suo turno, sovrastando la pecorina e mettendosi a cavalcioni di fronte a me, mi porge la sua fica, io la lecco mentre continuo la mia opera, con colpi sempre più potenti, finché non sento un grido misto di dolore e piacere...
Allora lo tiro fuori, e un'amante lascia il posto all'altra, che finalmente riceve il mio cazzo nella sua fica grondante di eccitazione...
Le lingue sul mio corpo si moltiplicano, avverto la sete nei loro gemiti, così mi alzo in piedi e loro raccolte tutte in cerchio continuano a masturbarmi, sento le loro lingue avide, tutte vicine tra loro, che mi sfiorano la cappella e io, ormai esausto, raggiungo l'orgasmo inondandole con un fiume di sperma bollente...
Loro lo raccolgono tutto leccandosi a vicenda e leccando il mio cazzo, la più avida di tutte me lo prende in mano e continua a segarlo tenendo la mia cappella tra le labbra, in attesa di ricevere l'ultima goccia che succhia via prima ancora che esca del tutto...
Giocano un po' con il mio sperma, baciandosi tra loro e leccandosi fino a che tutte non hanno avuto la loro parte...
Infine soddisfatte lo ingoiano mentre mi guardano con un sorriso malizioso che lascia in me la voglia di sesso...
Resto lì, giaccio in un quel letto sinuoso di corpi femminili, assaporo l'odore del sesso che ristagna nell'aria, testimone del momento erotico appena trascorso.
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8 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 3 ore fa -
Nel bagno turco
Questo è il mio primo racconto, non sono mai stato tanto bravo a scrivere ma ho deciso di provare e raccogliere i vostri giudizi.
Un pomeriggio in cui ero stranamente libero da impegni ho deciso di provare ad andare in una sauna gay.
In passato ero stato, all'estero, nella parte di sauna riservata agli uomini e avevo intuito che il livello di eccitazione era abbastanza alto, ma mai avrei immaginato di trovarmi in una situazione così eccitante come quella che sto per descrivere.
La sauna si trova alla periferia della mia città, arrivato ho parcheggiato nel parcheggio antistante l'ingresso e ho notato che c'erano poche macchine, il primo pensiero è stato "se ci sono poche persone probabilmente farò solo una sauna....".
Subito all’ingresso un ragazzo carino mi fa una tessera, mi consegna la chiave dell'armadietto, l'asciugamano, le ciabatte e mi indica lo spogliatoio.
Lo spogliatoio è deserto, io mi svesto poi, messo l'asciugamano in vita e calzato le ciabatte, mi avvio verso la zona sauna.
Il centro è piuttosto ampio con una bella piscina e una vasca idromassaggio, peccato non ci sia nessuno.
Andando verso le docce vedo che anche la sauna è vuota, solo vicino alla porta d'ingresso del bagno Turco ci sono degli asciugamani appesi.
Dopo la doccia inizio con una sauna, è veramente calda. Dopo un po’, tutto solo e sudato, decido di uscire. Faccio una doccia per cercare di smettere di sudare e decido di visitare il bagno Turco.
Il bagno Turco è diviso in due stanze. Una più piccola con al centro una piccola vasca circolare su un piedistallo e posizionata proprio sotto il getto di vapore, la seconda molto più grande con una panca tutto attorno alla stanza e al centro una grande tavolo di pietra.
Si vede poco, sia per il buio sia, come prevedibile, per il vapore.
Nella stanza c’è solo un uomo, in piedi vicino alla porta di uscita, fermo con il corpo e con la mano si massaggia un bel cazzo ancora moscio.
Io giro un po’ per le due stanze quando vedo che l’uomo si sdraia sul tavolo al centro della stanza, si posiziona per bene di schiena e continua a massaggiarsi il cazzo che piano piano sta prendendo consistenza.
Mi sembra sia sulla cinquantina, con un fisico asciutto.
Io continuo a gironzolare per vedere come evolve la situazione e nel mentre comincio anche io ad accarezzarmi.
Mentre sono intento nel capire come comportarmi, entra un ragazzo giovane, abbastanza alto, fisico palestrato.
Io ho continuo a gironzolare guardando un po’ l’uomo sdraiato sul tavolo e un po’ il bel ragazzo. Avvicinandomi noto che il ragazzo appena entrato ha un cazzo bello grande.
Anche il ragazzo comincia a girare per la stanza e mentre cammina si tocca il cazzo guardando l'uomo sdraiato. Non si sta masturbando, se lo accarezza piano piano, si accarezza le palle per poi tornare a giocare con il cazzo.
L’uomo sdraiato, che si accorto di essere al centro degli interessi del ragazzo, per attirare ancora di più l’attenzione si accarezzai con una mano il petto mentre con l’altra si masturba.
La cosa va avanti un po' e a tutti e due diventa sempre più duro.
A questo punto il ragazzo si avvicina al tavolo e accarezza l'uomo sdraiato con una mano mentre con l’altra inizia anche lui a masturbarsi. Dapprima gli sfiora le gambe, lentamente, poi piano piano arriva alle palle e comincia a giocarci accarezzandole e stringendole. La sua mano incontra la mano dell’uomo che non ha mai smesso di masturbarsi e adesso ha il cazzo durissimo e una meravigliosa cappella.
Io non riesco a non guardare, sono ipnotizzato. Ce l’ho duro come il marmo, sento anche che comincio a bagnarmi. Mi sembra di essere in un film porno.
Il ragazzo si china sull'uomo e inizia a leccargli le palle. L’uomo smette di masturbarsi e il suo cazzo rimane dritto e duro in bella mostra mentre la lingua del ragazzo continua ad esplorare ogni parte delle palle. Poi piano piano comincia a leccare l’asta, l’uomo ha un fremito, il ragazzo indugia poi sale fino ad arrivare alla cappella.
Mi sembra che il mio cuore salti fuori dal petto, sono eccitato, sudato, incredulo e sento il sangue pulsare nelle vene del mio cazzo durissimo.
Il ragazzo inizia un pompino incredibile, lento e profondo.
Si sta gustando ogni centimetro del cazzo dell’uomo, il quale prende in mano il cazzo del ragazzo, che nel frattempo è diventato veramente grosso, e lo masturba.
Io sono pietrificato, mi accarezzo il cazzo continuando a guardarli. Aspetto ancora un po’ poi mi avvicino, tocco timidamente il ragazzo, che è chinato intento a fare il pompino, e si lascia accarezzare. Sono attraversato da un brivido anche se sono in un bagno Turco.
Ha la pelle liscia e bagnata di sudore, gli accarezzo la schiena e scendo fino al sedere. Il sedere è duro, tondo, meraviglioso.
Sono talmente eccitato che sto per venire. Poi proseguo e gli accarezzo le palle, sono lisce, morbide, gioco con i suoi testicoli mentre sento la mano dell’uomo che continua ad andare su e giù su quell’asta imponente.
Il ragazzo continua il pompino mentre gioca con le palle dell’uomo che mugola di piacere.
Intanto sento la mano dell'uomo che ogni volta che scende accarezza anche la mia, allora anche io accarezzo il cazzo durissimo del ragazzo e lo masturbiamo assieme. Ha una cappella che sembra stia per esplodere, è durissima, liscia, le vene del cazzo pulsano e posso sentire il suo odore.
A quel punto il ragazzo avvicina il suo culo fantastico a me cercando il mio cazzo. Io lo tocco solo con la punta, sono troppo eccitato e rischio di esplodere.
Non vengo ma mi devo trattenere con tutte le mi forze, non capisco più nulla.
Sono in una sauna, ho in mano un cazzo enorme, durissimo di un ragazzo che sta facendo un pompino a un uomo che lo masturba assieme a me. Sento il culo liscio e meraviglioso che sfrega contro la mia cappella. Penso sia un sogno, e che sogno.
Mi scosto quel tanto che basta a non farmi toccare, non resisterei ancora, e continuo a masturbarlo.
A questo punto l’uomo sdraiato sul tavolo in preda agli spasmi esplode emettendo un urlo soffocato, il ragazzo torna in posizione eretta e viene copiosamente. Sento il suo sperma colare lungo l’asta, sento il suo corpo tremare, rallento via via il ritmo fino a lasciare la presa.
Il ragazzo senza nemmeno voltarsi esce dal bagno Turco, poco dopo anche l'uomo si alza dal tavolo ed esce.
Io rimango solo nel bagno Turco, ho il cazzo durissimo, la mente sconvolta e piena di pensieri. In realtà credevo di essere solo, mi si avvicina un uomo, probabilmente entrato mentre ero in “trance”, si inginocchia e inizia a farmi un pompino.
Sento la sua bocca calda avvolgere il mio cazzo, la sua lingua cercare la mia cappella.
Io non capisco più nulla e vengo quasi subito.
L’uomo si alza e mi dice “questo come ringraziamento per lo spettacolo” ed esce dal bagno Turco.
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8 anni fa
pipppero,
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Ultima visita: 8 anni fa
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La mia migliore amica
Anche se appartenevamo a due Amministrazione diverse, lavoravamo nello stesso stabile. La prima volta che vidi Monica (nome di comodo), rimasi fulminato dal suo stupendo tisico, 8 anni più giovane di me, alta, coscia lunga, un seno perfetto, insomma un fisico straordinariamente in forma da far invidia ad una 30enne. Il suo look era sempre diverso, un giorno in jeans con maglietta attillata che evidenziava il seno, il giorno successivo con una minigonna mozzafiato, il giorno successivo ancora con abito elegante e spacco laterale, insomma una che non passava inosservato per niente e infatti tutti le stavano dietro e facevano a gara per chi riusciva a conquistarla. Davanti a tutti questi pretendenti, peraltro molti anche più giovani di me, sinceramente non vedevo alcuna speranza che una gnocca cosi prestigiosa potesse degnarmi di attenzione o di interesse. Col trascorrere del tempo, visto che ci accumunava il maledetto vizio del fumo, spesso ci incontravamo dove era prevista l’area fumatori….vai oggi, vai domani, col tempo iniziamo a scambiare qualche parola sino al punto che dopo aver simpatizzato ci accordavamo con incontrarci in sala fumatori chiacchierare. Successivamente, avevamo anche iniziato a frequentarci i fine settimana con tutta la sua comitiva, andando a cena e a ballare tutti assieme . nel corso di 3 o 4 anni, trascorsi in periodi in cui c’era una frequentazione assidua, in altri invece, in cui ci si allontanava semplicemente perché qualcuno/a intraprendeva storie con altre persone esterne al gruppo. Dopo una brutta storia che aveva attraversato, la incontro casualmente e faccio fatica a riconoscerla. Era dimagrita tantissimo, quei jeans che da sempre le avevano messo in evidenza le sue perfette forme,sembrava un sacco vuoto, era triste, desolata, rassegnata, insomma non era più la Monica che avevo sempre conosciuto. Nell’occasione si confidò, la delusione amorosa che aveva appena vissuto e non si capacitava del come era caduta nella trappola; Lei che faceva sbarellare gli uomini e che ne faceva ciò che meglio preferiva, si era scontrata con uno che invece l’aveva ridotta succube di Lui….
Piano piano, riuscii a superare questo brutto periodo e a riprendersi, riprendemmo la frequentazione con la comitiva e tutto ritornò come ai vecchi tempi. Poiché abitiamo in un’isola fantastica dove per prendere il sole ed abbronzarsi nn bisogna necessariamente aspettare l’estate, anche Lei amante del mare, abbiamo già iniziato a prendere la tintarella, anzi Lei qualche settimana prima di me. Cosi una domenica, decidemmo di andare in una spiaggetta appartata frequentata da nudisti per la tintarella integrale. Anche se avevamo una confidenza straordinaria in quanto ci raccontavamo tutto anche le nostre avventure e gusti sessuali, non era mai capitato di trovarci nudi uno di fronte all’altra e cosi quella domenica ci siamo spogliati e distesi a prendere il sole con una naturalezza straordinaria come fossimo abitudinari. Durante la mattinata, avevamo spaziamo, come nostro solito, in vari argomenti finchè raccontò di un tipo che la corteggiava da tempo e che armatosi di coraggio le disse: tu parli parli, fai capire che…. mi illudi, a poi alla fine nn me la dai. Presi l’occasione al volo e feci la battuta: già ha ragione povero uomo, anche a me non l’hai mai data!.....mi fissa negli occhi e mi risponde: amico TU PERO’ NON ME L’HAI MAI CHIESTA!!, non persi l’occasione e le ribadii; certo, per un semplice motivo, perché anche se mi piaci un casino non voglio perdere la tua amicizia in quanto per me è molto più importante di una scopata!!!.....A quel punto, guardandomi fisso negli occhi mi disse che il tutto dipendeva nel sapere dall’inizio che percorso affrontare e che due persone intelligenti potevano intrattenere anche un rapporto di TROMBAMICO…..non mi feci ripetere l’invito due volte e le nostre bocche si trovarono incollate in un bacio passionale. Mentre con le mani accarezzavo tutto il suo corpo, ( quello che avevo sempre desiderato fare ), giunsi al suo fiorellino e mi resi conto che era tutto bagnato fradicio e li capii che anche Lei mi desiderava tanto. Ci lasciammo trascinare dalla passione e dopo una bella “LIMONATA” la penetrai, ci lasciamo travolgere dal desiderio come se il mondo fosse tutto nostro ma così non fu, ad un certo punto mi sussurrò: abbiamo spettatori a quanto pare, ma che siamo al cinema???....mi voltai ed effettivamente 4 o 5 guardoni, se pur a 6/8 metri distanza, ci ronzavano attorno per cui ci fu l’interruzione dello spettacolo e si allontanarono. Ci buttammo in acqua per spegnere i bollori e poi ritornammo a sdraiarci negli appositi asciugamani e commentammo l’accaduto. Le avevo manifestato il dispiacere per il mancato orgasmo, visto e considerata l’intesa e la passione che ci aveva coinvolto, ma lei mi replicò: amico io un orgasmo l’ho raggiunto, e sai quando…..quando me la stavi leccando e ti ho chiesto di mettermelo dentro…continuò…. certo che non mi sono potuta lasciare andare con le mie solite rimostranze, ma solo perché siamo pur sempre in spiaggia e mi fece l’occhiolino con un sorriso accattivante. Devo essere sincero se nn me lo avesse detto, anche se sono molto attento alle reazioni del partner, non l’avrei mai immaginato…. si avevo capito che era vicinissima all’orgasmo ma non che lo avesse raggiunto. La cosa mi aveva fatto piacere anche se io ero rimasto all’asciutto e infatti poco dopo mi misi seduto dietro di lei e dopo averla abbracciata iniziavo a baciarla sul collo, a succhiarle l’orecchio, ad accarezzarle i seni e infine la mia mano raggiunse il fiorellino che trovai di nuovo bagnato…..dopo un po’ smisi perché mi ero reso conto che nonostante la mia amica gnocca fosse disinibita si imbarazzava per il continuo va e vieni dei curiosi. Intanto la mia mente cercava una soluzione per porre rimedio a quella scopata a metà dove non avevo potuto nemmeno dimostrarle totalmente la mia arte amatoria e quindi, dopo aver ricevuto una telefonata da parte di mia figlia che i informava che non sarebbe rientrata a pranzo decisi di proporre a Monica di pranzare assieme. Inizialmente mi rispose che aveva già preso un impegno con una sua amica e che quindi doveva prima contattarla e vedere se riusciva o meno a posticipare l’appuntamento….. Detto… > ….fatto……, dopo aver informato l’amica accettò l’invito però specificandomi che subito dopo pranzo sarebbe andata via. Rientrammo a casa, una doccia veloce, pranzammo e i nostri discorsi ritornarono sempre a bomba…IL SESSO…. Non c’era nulla da fare, effettivamente eravamo due maialini passionali e il pensiero che dopo mangiato se ne andasse cosi non mi stava bene, per cui mi rimaneva una sola carta da giocarmi. Infatti, quando si alzò per salutarmi, nonostante il suo rifiuto tassativo per coerenza nei confronti dell’amica che l’attendeva, con la scusa di darle l’ultimo bacio di saluto, visto che rispondeva con tanta passione inizia a toccarle il seno e poi scesi giù e constatai che era bagnatissima a questo punto andò su di giri e iniziò a spogliarsi e ci dirigemmo immediatamente verso la camera da letto. Ci lasciammo andare come due affamati di sesso, per un’ora e più, abbiamo percorso tutte le posizioni, 69, rapporti orali, classica posizione, pecorina e infine il rapporto anale, questo me lo chiese mentre facevano il 69 quando la mia lingua le lavorava per bene l’ano, ad un certo punto si sposta e mi implora di penetrarla analmente, mi raccomandò solo di iniziare piano di darle il tempo di adattarsi….abbiamo goduto come non mai, la sentivo rabbrividire, sentivo i nervi del suo corpo che le reagivano con delle scosse…..Alla fine le chiesi se potevo arrivarle in bocca e lei con un cenno affermativo mi prese il membro in iniziò a succhiare come una ninfomane e a gustarsi tutto il mio sperma senza lasciarne cadere una goccia. Eravamo tutti e due completamente sudati però eravamo entrambi soddisfatti, non so quante volte lei abbia raggiunto l’orgasmo ma posso dire che era un continuo fiume in piena. Ormai si erano fatte le 17, lei doveva raggiungere l’amica per cui una doccia veloce, un caffè e il bacio di saluto, stavolta solo sulle labbra.
Anche se non ne abbiamo ancora parlato, come mia consuetudine dopo ogni rapporto sessuale, mi è sembrata pienamente soddisfatta e presumo che ci saranno altre occasioni analoghe.
Fatto accaduto il 22 maggio 2016
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Un giorno al mare
Week end al mare
Erano passate diverse settimane dal'ultima uscita con Stefano,ed un po' mi mancava neanche sentirlo molto spesso,ma d'altronde,con la mole di lavoro dei ultimi tempi,era normale.
Giusto qualche sms,qualche chiamata al volo,e di pochi minuti,quasi si era piu' stressati dopo la chiamata che prima,data la fretta.
Ma era giunto il momento,un week end tutto nostro,sole,mare,qualche trasfressione,se capitava,ma sempre in compagnia.
Quindi attendo con ansia Stefano alla stazione di Faenza,alle sette del sabato mattina pressochè deserta,solo qualche spazzino che compiva il suo lavoro lento,quasi addormentato.
Annunciano l'arrivo del treno,ed io sobbalzo,esco da quel limbo nel quale ero entrata causa lo spazzino,e mi carico di eccitazione...ecco Stefano.
Un lungo abbraccio,senza parole ma intenso,due amici,ma nello stesso momento due complici di avventure,spesso al limite della decenza,o del'indecenza...
Senza proferir parola andiamo verso il bar di fronte alla stazione,caffè e brioches,mano nella mano,a cerca re sempre un contatto.
“Come stai”,mi chiede Steve,”ormai non ti riconoscevo,da mo' che non ci vediamo...”
“Bene,dai...tanto lavoro,ma ogni tanto...una piccola fuga dallo stress e qualche maschietto per distrarmi,ci passa...e tu?”
“Ma sai,come te,poco tempo libero,pero' anch'io qualche maschietto me lo sono fatto,dai...”.
Una bella risata di cuore,liberatoria,e si consumava la colazione.
Passata una mezz'oretta,tra vivande e due chiacchiere per riprendere il tempo perso,decidiamo di farci un giretto per Faenza,per poi passare da me,a depositare la borsa.
“Sai di cosa avrei voglia...?”,mi chiede mentre disfa il bagaglio.
Ci bloccammo assieme,con sguardo malizioso l'uno verso l'altra,e poi parte l'ennesima risata...che porcelle che siamo...
“No dai,a parte gli scerzi,ho una voglia di mare,di relax in spiaggia,che non ti dico.”,mi confida.
“Oggi pomeriggio ci andiamo...Lido di Dante,va bene?”,e lo osservo con attenzione.
“Beh,una spiaggia nudista non si nega mai...poi...come è il giro,quest'anno?”
“Ottimo...certi fighi da paura,anche un bel assortimento di ragazzi d colore,ma molto culturisti...sia di palestra...che di culo....hahaha!”.
Poi,sistemato Steve,ci accomodiamo sul lettone,accendiamo la tv,e ci sdraiamo per una sigaretta e due coccole.
Dopo qualche minuto di carinerie,vedo che al mio baldo amichetto si stava svegliano qualcosa sotto ai boxer,vadi diretta con la mano a toccare,e trovo il suo tronchetto della felicita' gia' bello eretto.
Come resistere;calo il pantaloncino e vedo svettare fuori il suo cazzo,non di dimensioni enormi,ma di tutto rispetto.
Lo prendo in mano,notando un suo sussulto,allora lo aferro decisa,lo masturbo lentamente,e pian piano scendo per portare la bocca alla capella gonfia,inizio con die colpetti di lingua,e vedo che sono graditi,allora apro la bocca e me lo infilo fino al inizio della gola,tutto dentro,succhio e gioco con la lingua sulla capella,ma ora dentro la mia bocca,cosa che so...Steve adora.
Bastano pochi minuti di questo gioco,che Steve si scarica nella mia bocca,riempendomela quasi...un getto enorme!
Ingoio tutto avidamente,poi lo guardo neglio occhi e gli dico”Okayora la colazione è completa...”,e ricominciamo a ridere.
Una mezz'oretta di chiacchiere e di televisione,e ci troviamo addormentati sul letto...une piccola pennica ci stava proprio bene.
Verso le dieci del mattino mi sveglio,vado in cucna a preparo due caffè belli bassi,neri senza zucchero,come piace ad entrambi,ma ecco che spunta anche il mio amico del cuore,degustiamo in cucina.
Ripresi ci dirigiamo al'auto per un giretto e qualche spesuccia al volo,poi a casa per una bella insalata mista.
Terminato il pranzo,porpongo a Stefano “Andiamo allora? Verso il mare,intendo?”.
Lui annuisce,cosi ci prepariamo due teli,le creme abbronzanti,qualcosina da leggere,e si parte.
Passato un leggero traffico di Ravenna,anche perchè d'estate c'è poca gente nelle citta',prendiamo la via per Lido di Dante.
Lido di Dante non è una citta' grande...a dire il vero,neanche una citta',è un paesino
simpatico,molti stabili nuovi,diversi parcheggi,sia per auto come anche per camper,qualche bagno normale,per poi,allontanandosi dal centro,si entra nella zona FKK,quella naturista,ove l'obbligo del costume non è piu' prioritario.
La spiaggia è abbastanza afollata nella zona normale,ma come si entra in quella nudusta si ritrova un altro paesaggio...molto spazzio libero,le dune alla fine della spiaggia,e quasi tutti nudi,tanto da far sembrare fuori posto,chi indossa qualcosa.
Senza imbarazzo ci togliamo il costume,d'obbligo prima,stendiamo i teli vicino alle dune,e una volta sistemati,ci dirigiamo verso l'acqua.
Visto il calore incorporato nella mezz'oretta prima,al tocco delle prime onde,ci sembrava freddissima,l'acqua,ma con un po' di coraggio,entriamo e ci bagniamo tutti fino al collo,per poi tornare di corsa ai teli a buttarsi a pancia in su,crociolandoci dal caldo sole.
Non so quanto eravamo stesi in quella posizione,come mio solito,mi ero appisolata,dal caldo e dal fruscio delle onde,la leggera brezza sui nostri corpi...una anestesia perfetta per me.
Non saprei quanto tempo passo',ma venni risvegliata da mio torpore da un”pssst...Jenny...svegliati...”,Steve mi stava osservando ed indicava con gli occhi davanti a noi.
Alzai lentamente la testa e notai che attorno a noi si erano parcheggiati sei maschi di una certa eta',direi ad occhio tutti dai 50 anni in su,tutt con gli sguardi rivolti a noi due,ammicando e facendo occhiolini,si toccavano riparati da sguardi indiscreti.
Sicuramente i marpioni avevano adocchiato la coppietta appartata,lui dpilatissimo anche nelle zone inguinali,ed io,depilata totalmente,il mio discreto seno,con in piu' le unghie ai piedi smaltate di viola scuro...certamente non una coppia convenzionale,direi.
“ed ora...?”,mi apostrofa Steve,”cosa facciamo?”.
“Facciamo che prendiamo il sole,caro...cosa pemsavi,che non dessimo almeno un pochino nel'occhio,una coppietta come noi?”,e gli sorrisi innocentemente,per posare una mano sulla sua coscia sinistra,”Poi...se i eccita giocare davanti al pubblico,basta dirlo...”.
Al primo tocco ebbe un piccolo balzo,ma subito dopo,complice del mio sorriso,il mio compagno apri leggermente le gambe,mostrando il suo arnese da 20 cm ciondolante.
Io,con perfetta indifferenza,stesa al suo fianco,allungo la mano ed inizio a msturbalro in piena vista dei vecchietti,che a loro volta intensificavano la loro massaggiata.
Pochi attimi e Steve aveva un'asta bella turgida,eretta e pulsante nella mia mano,io continuai a fare su e giu' con la mano,e in breve tempo senti la mia mano umidiccia,
coperta del succo di cazzo,come amo chiamarlo io.
Mi porto la mano sporca alla boca e lecco tutto avidamente,avendo poi anch'io una erezione non da poco...adoro fare esibizioni al'aperto.
Pulita la mano,ci alzammo e andiamo a rinfrescarci nel mare per qualche minuto,ma vediamo che il pubblico che avevamo attorno non si toglie di mezzo...restano tutti li'.
Cinque minuti a inzupparci e si torna i teli per riprendere il terpore del sole pomeridiano,ora con una sigaretta,un sorso d'acqua,ma sempre sotto controllo dei simpatici maschietti attorno a noi.
Erano ormai le cinque del pomeriggio,quando da lontano si sente una voce gridare “Cocco!!! Coccobelo—cocco!!!”,era un ragazzo mulatto,probabilmente marochino,sui trent'anni,fisico asciutto,leggermente palestrato,pelle ambrata,indossava un boxer mare verde pisello fino al ginocchio,nella destra la cesta con le fette di cocco,nella sinistra un secchio con acqua fresca per inumidire il frutto.
Ad un mio cenno,il ragazzo volta verso di noi,Steve si sorprende,dicendomi”mah...a me mica va il cocco,ora...”,ed io di rimando,”Vedi ora,che cocco ti faccio avere,tesoro...”.
Steve allora ha capito il mio gioco,spalanca gli occhi,e sembra quasi spavenato,ma curioso.
“Ciao belle signorine,”,ci saluta l'aitante moretto con un aorriso quasi abbagliante,a confronto con la pelle color cuoio,”una fetta di cocco?”.
“Due fette,grazie,”,gli rispondo,estraendo una banconota da cinque euro,”e cosa hai,oltre al cocco,come frutta...?”,e lo osservo attenta da sopra gli occhiali da sole,con un sorriso malizioso.
Il messaggio era indubbio...le unghie dei piedi smaltate di viola,il seno al vento e il mio pene moscio a penzoloni,due frocie in cerca di divertimento.
Il suo sguardo si illumina,guarda noi due,e vecchietti attorno,allunga lo sguardo per vederesi attorno,e capendo che non avevamo molta gente attorno,tira leggermente su la gamba del boxer,facendo intravedere la capella di un pene di misura extra.
“Ho anche la banana,se a qualcuno piace...”,e mi vede ga' con gli occhi illuminati d'immenso.
Vedo con la coda del'occhio Steve sbalordito,quasi incredulo,vedo il pubblico sorriderci,e toccarsi discretamente,per non destare scandalo in pubblico,alcuni coperti dal telo mare,altri piu' spudorati,coi gioielli al vento,ed io che stomassaggiando il prepuzio del govane dalla pelle ambrata,notando che è gia' in erezione.
“La banana,ci andrebbe proprio bene,sai...”,gli bisbigio,e continuo ad osservare il suo pene,anzichè l viso con quella leggera barba incolta.
“Ci???”,ripete interessato il boy,”se ne avete voglia in due...aspetta un momento”.
Estrae dal marsupio un telefonino,compone il numero ed inzia a parlare con qualcuno nella sua lingua,per noi incomprensibile.
Una chiamata breve,dieci,forse quindici secondi,poi chude e si rivolge ad ambedue,stavolta.
“Perchè non andiamo in pineta...si sta piu' freschi...”,poi si alza e mi porge la mano.
Io aferro la sua mano e quella di Steve,puntualizzando che siamo assieme,che lui viene con me.
“Non ti preoccupare,staremo bene tutti...”,mi risponde sornione,”ho chiamato dei amici,sai...”.
Ci alziamo e ci spostiamo verso la zona alberata,seguiti dal folto pubblico di mezz'eta',curiosi di vedere come continua questo pomeriggio.
Entrati nel boschetto,purtroppo meno fitto negli anni,causa un incendio di dieci anni fa,ma comunque ancora ben conservato,ci facciamo condurro verso un capanno dei forestali,in legno scuro,con davanti un tavolo lungo e due panche ai lati.
Ci fa sedere con la schiena rivolta al tavolo,mi si para di fronte,circondati da ormai setto o otto maschi attorno,si sfila il boxer,presentandomi un cazzo di almeno 25 centimetri,gia' duro e vibrante,e nel frattempo,infila due dita in bocca a Steve,che li succhia subito apassionatamente.
“non ti preoccupare,frocietta...tra poco ce n'è anche per te...”,mentre si aferra il cazzone e me lo porge alla bocca.
Infatti,mentre io inzio un pompino apassionato,spinto da una mano del ragazzo sulla nuca,da dietro il gruppo di guardoni appare un senegalese,che ci sorride,saluta l'amico con una stretta di mano,e come niente fosse,si abassa a sua volta lo slip mare color arcobaleno,svettando una proboscide asinina alla faccia di Steve,ora stupito,ora eccitato.
Continuiamo i nostri lavori di bocca,soto qualche bisbiglio dei presenti,che divano delle troie,delle luride vacce,dei froci rottinculo,atti solo a soddisfare cazzi sconosiuti,a il goco ci eccitava ancora piu',stavamo gia' gocciolando dai nostri cazzi,assaporando le capelle scure,che ci sfondavano l'ugola.
Ad un tratto l ragazzo che stavo succhiando o,si stacca,e mi chiede la crema solare.
Mi fa alzare,voltare di schiena,alzare una gamba sulla panca,e poi si umetta due dita col prodotto denso,bianco,vschioso.
Con le dita unte mi lubrifica il buchetto che gia' palpita per l'eccitazione,infila ambedue le dita dentro,facendomi mugugnare di piacere,poi,mentre si lubrifica l'asta,si avvicina al mio orecchio e mi sussurra”Hai voglia,cagna...vuoi sentire il cazzo del tuo Maschio?”.
In preda ai sensi annuisco solo,senza parole,sporgo megio le chiappe per ricevere meglio le dita dentro di me...poi passa al'azione,sento la capella bollente con la mia figa anale,spinge per forzarla,ed entra,quasi fino alla radice,una sfondata mozzafiato.
“Prendilo tutto,frocia,che non sei altro...”,mi insulta a ripetizione,cosa che mi eccita ancora di piu',oltre al farmi scopare davanti a degli sconosciuti,”Godi cosi,vacca?”.
Io gli rispondo di si,sto goccialando come una fontanella,dal pene moscio,e nel mentre mi faccio scopare senza oppore la minima resistenza,noto che anche Steve si ritrova piegato a novanta gradi sul tavolo,si tiene le natiche ben aperte,e si sta facendo pentrare a fondo...colpi di cazzo fino ai coglioni...
Siamo due fanciulle in balia dei bruti,prede sottomesse alle loro voglie sadiche,con attorno un folto gruppo di gente che oltre a masturbarsi sul'immagine che proponiamo,ci insultano a loro volta.
Adesso,mentre mi scopa furiosamente,il marocchino mi prende per la faccio,se la avvicina alla sua,”Sei la mia schiava...la mia puttana...dillo!”,ed io lo dico di fronte a tutti,che sono la sua troia,pronta a servirlo in qualsiasi porcata lui voglia da me.
Sempre in quella morsa,mi susurra,”stasera verrete a casa con noi...abitiamo in otto,nel nostro appartamente...sarete le nostre serve e puttane...capito?”,in preda alla foia di farmi fottere,completamente in balia del cazzone che mi sta montando,gli facco cenno,di si...ci saremo state.
Ora il mio stupratore mi aferra per il braccio,esce dal mio culo ormai aperto,mi fa voltare e mi spinge a sdraiarmi pancia in su sul tavolo,mi prende per le gambe,mi avvicina al orlo del tavolo,poi riprende a stantufarmi violentemente.
L'altra coppia lo imita,Steve entro breve si ritrova faccia-a-faccia con me,penetrate senza sosta.
“Ora,cari signori”,dice ad alta voce il mio scopatore,”potete sborrare adosso,in faccia e in bocca ale nostre troie,se volete...”.
A quella frase smettiamo di baciarci,Steve ed io,e ci voltiamo verso l'esterno del tavolo,in attesa dei getti a noi indirizzati.
Qualche scizzo a destra,qualche scizzo a sinistra,veniamo coperte di sperma caldo,viscido,costrette anche a ripulire quei cazzetti gocciolanti con la bocca,
per accentuare la nostra sensazione di troie depravate.
Ben presto anche i nostri montoni raggiungono l'orgasmo,che pero' viene scaricato nei nostri culetti sfondati.
Ben presto gli spettatori se ne vanno,lasciandoci sdraiate a farci le coccole,Steve ed io,due baci tra noi...pero' veniamo presto sveglieta dal nostro torpore.
“Venite a pulirci i cazzi,vacche”,ci dice il senegalese,”pensate che sia finita qui?”,e noto che stanno frugando nel mio marsupio,per estrarre le nostre carte d'identita'.
“Ora siete le nostre puttane,capito?”,esorta il mio maschio,”I vostri documenti li abbiamo,possiamo trovarvi quando vogliamo,okay?”
Annuiamo in silenzio,e lui riprende,”Vedo le unghi smaltate da troia,vi piace fare le troie vestite da puttane,vero?”,ed io annuisco,dando una gomitatina a Steve,che a sua volta china il capo.
“Stasera vi voglio a questo indirizzo alle dieci”,e ci scrive su un figlietto l'indirizzo,”venite vestite da mignotte,quali siete,altrimenti vi troviamo noi.”.
Imbarazzate,piu' che altro,per la mesta figura di lasciare i nostri documenti cosi' leggermente a disposizione,prendiamo le nostre cose e ci drigiamo verso l'auto,alla fine della pineta.
Steve,dopo qualche minuto mi chiede,”ed ora...come facciamo?”,hanno i nostri documenti...Io,domenica sera scompaio,ma tu resti qua',tesoro...”.
“Daremo come ci ha detto”,rispondo pensierosa,”saremo le puttane di otto extracomunitari,amo'”.
“Non so neanche travestrmi,non l'ho mai fatto...”,ribatte Steve,”come si fa?”.
“A quello,ci penso io”,rispondo,”Ho di tutto e di piu',da farti mettere,ti trasformo nella perfetta zoccola da strada,gioia.”.
In silenzio,quasi ipnotizzate,torniamo verso casa,dove nel frigo ci aspettava una bella insalata di riso fresca,ma verra' lasciata li,eravamo troppo tese alla prospettiva del week end cambiato.
Tornate a csa,ci rilassiamo,docciamo da tutto l'apiccicaticcio,ci diamo le nostre creme emilienti,e ci sdraiamo sul letto,silenziose.
Dopo qualche minuto mi alzo e mi dirigo verso l'armadio,per fare un inventario del'abbigliamento sexy di Jenny,scrutando Steve e poi gli indumenti.
Estraggo una abitino micro in rete nera a maglie larghe,molto scollato sopra,molto corto sotto,maniche sempre in rete lunghe...Poi passo al problema maggiore;le scarpe.
Chiedo il numero,per fortuna era un 42,ed io ho un 42 che ordinai mesi fa,ma che non mi calzava,quindi erano ferme nella scatola.
Gli porgo il paio nero laccato,tacco 15 con plateau,e lo incito”Provale e vediamo con ti ci trovi,divrebbero essere abbastanza comode...”,cosi vedo la mia compagna d'avventura sedersi al bordo letto,indossare le sarpe,poi alzarsi,un po' dondolante.
“Ma come cazz...fate?”,mi cheide,”Io qui m'amazzo...”.
Mi esce una piccola risatina,ma poi lo prendo per il braccio e lo accompagno lungo il corridoio,e gia' dopo qualche passo vedo che inizia a trovarcisi bene,passo sicuro,anche il culetto assume una forma piu' rotonda...da troietta.
Gli apoggio la mano su una chiappa e gli confido che sta diventando una bella troietta,quelle scarpe le donano.
Ancora dubbiosa,Steve,che sta diventando Stefania,si guarda allo specchio,e dopo attenta riflessione,amette che assume forme molto piu' da porca.
Ora tocca a me...cosa mi metto?
Cerco convinta che nella mischia delle cose,una abitino simile,ma in bianco,ci sia,e lo trovo,dopo qualche minuto.
Me lo metto,calo prepotenmente la scollatura fino ai capezzoli,mettendo in mostra le forme del seno,poi passo alla scarpa...seciso per una Giaro,rossa e nera laccate,tacco 18,sempre con plateau.
“Wow,esclama Sefania,”una perfetta puttana da strada,tesoro”.
Io mi guardo conpiaciuta e decido che vado bene cosi'.
L'apetito si fa vivo,e ci dirigiamo sui nostri tacchi in cucina,per due sforchettate di riso,poi si va nello studio,dove sono i trucchi...si inizia il lavoro.
Stefania andra' con un trucco pesante,zigomi evidenziati,occhi contornati da solo eyeliner nero,ma abbondantemente,da troia.
Io scelgo per me piu' o meno lo stesso trucco,abbastanza vistoso e facile,ma di sicuro efetto.
Stefania ora diventa mora a caschetto,con dei orecchini vistosi in strass,mentre io divento la bionda di sempre,capeli lunghi alla spalla,orecchino ad anella grande.
Qualche aggiunta di bigiotteria ,braccialini ed anelli,per rendere tutto omogeneo,ed il gioco è fatto.
Siamo due perfette zoccole,pronte ad affrontare la serata a noi dedicata.
Per evitare scandali di quartiere,scendiamo le scale al buio,per fiondarci in auto e partire a razzo,onde avitare di essere viste da gente che magari ci conosce.
Uscite da faenza,accosto e imposto nel navigatore l'indirizzo del foglietto.
Torniamo a Ravenna,l'appartamento si trova nella periferia nord,verso Ferrara,in pienza zona industriale.
Arrivate al civico,ci guardiamo ancora un attimo,prima di scenderee ci auguriamo “In culo alla zoccola,tesoro”.
Scese dal'auto,vediamo un gruppo di maschi di colore,che stanno banchettando in giardino,quello che sembra l'appartamento di un custode di una azienda,che affiora alle loro spalle.
“Le due froce!”,sento gridare dal allegro gruppo,”venite qua' puttane!”.
Ci dirigiamo verso il cancellino che ci viene aperto,e siamo invitate con plateale gesto dal ragazzo marocchino che mi ha scopata quattro ore prima,”Benvenute,troie...”.
Ci portano due sedie,e noi ci accomodiamo tra loro,eccitate e spaventate al contempo,mentre loro bivaccano in allegria.
Mi ritrovo,quasi sorpresa,perchè m'immaginavo dei carnefici senza scrupoli,mentre qui sembra quasi essere arrivate al banchetto di amici.
Dopo poco pero',uno dei neri al mio fianco fa cadere una mano sul mi ginocchio sinistro,e qualche secondo dopo,Stefania riceve a sua volta,una mano sul suo destro.
Facciamo finta di nulla,anche se quelle mani si fanno insistenti,salgono pian piano lungo la coscia,per finire tra le nostre gambe,ora ho un maschione di colore che mi sta toccando le parti intime,mentre il clima alla tavolata continua euforico.
Il maschio alla mia sinistra non resta indfferente alla mia pisella che continua a gocciolare,mi prende la mano e se la infila sotto ai pantaloncini,facendomi sentire una bega mezza sveglia,e gia' ora di dimensioni notevoli.
A Stefi non va diversamente...ora le si è apoggiato un tipo,armadio a muro come fisico,alle spalle,toccandole le tettine sotto al vestitino.
Passano i minuti,che quel palo nero che ho tra le mani,diventa duro come il marmo.
Il tipo non fa altro che sfilarsi il pantaloncino beige,mettendo in mostra il suo atrezzo,un cazzone di circa 25 centimetri,con un diametro,che la mia mano non riesce contenere,dal pollice al mignolo.
Un piccolo “Wow”,mi esce sottovoce,e lui,con il sorriso che risplende dal viso color cioccolato fondente,mi invita ad abassarmi,per assaggiarlo.
Non me lo faccio ripetere,scivolo giu' dalla sedia,mi accomodo in ginocchio tra le sue cosce divaricate.ed prendo in bocca tanto ben di dio...tutto giu' fino in gola.
Stefania da canto suo,si ritrova sempre seduta,con una mazza nera apoggiata su una spalla,mntre con la destra sta masturbando l'altro palo,pero' gli occhi fissi sul pezzo sulla sua spalla.
Ben presto il tono festaiolo si traforma in atmosfera altamente erotica...sospiri afannati,parole sussurrate,mani che toccano,frugano ovunque le nostre intimita'.
So che ad un tratto mi ritrovo a quattro zampe sul prato,culo scoperto e tette di fuori,con qualcuno che mi fruga il seno,qualcun'altro il buchetto del culo ed il pene grondandte,ho un cazzone nero in bocca che mi fotte l'ugola...non capisco piu' nulla,ma va bene cosi'...
La Stefi è ormai fuori dalla mia vista,so che si trova incastrata tra un grupetto di maschi,ma non so come se la sta passando,vedo solamente che qualche maschio,ogni tanto alza lo sguardo,probalimente per il piacere che lei gli sta dando.
Ora sento una punta di pisellone puntarmi il buchetto e con un secco colpo inflzarmi senza esitazione,sento il mio buchetto dolorante per un istante,forzato dalla dimensione,ma non me ne preoccupo,tra poco passera' tutto,dando posto al piacere.
Sono accerchiata,un maschio mi sta scopando,uno in bocca,e due...uno ad ogni mano,il cerchio attorno a me è chiuso,sono la loro troia e mi stanno usando proprio come mi aspettavo...da troia,appunto.
Ben presto uno dei maschi che sto masturbando viene sulla guancia con un verso di godimento forte,imbrattamdomi parte del viso,ma io senza staccarmi dai altri tre,continuo inperterrita.
Poco dopo anche il palo che ho in bocca gode,quasi a sffocarmi,tanta sborra ha emesso,obbligandmi ad ingoiarla tutta,dato che non usciva dalla mia bocca.
Il terzo del quartetto mi gode in pancia una quantita' di sperma,quasi assurdo da contenere,per la mia figa anale.
Il quarto ora vuole prendere il posto nel mio didietro,ed io lo facilito,riassumendo la osa a quattro zampe,per sentirmelo entrare con un colpo secco fino alle palle,tanto sono stata allargata e lubrificata dallo sperma di quello prima.
Anche il quarto comunque non tarda molto a godermi dentro,insultandomi,dandomi della troia frocia,che sono la sua troia di propieta',e che con me ci faceva quello che voleva lui.
Estratto il pene dalla mia figa grondante,butto uno sguardo alla Ste,che,vedo,ha avuto lo stesso mio trattamento,e dopo poco ci ritroviamo ambedue sul prato,a coscie spalancate,perdendo succo dalle nostre fighe,gia' abbastanza provate fisicamente.
Il gruppo dei maschi,ora piu' rilassati,è tornato ai loro posti a tavola,e ci invitano a tornarci anche noi,ma tardiamo ancora qualche attimo,per ripendere un minimo di forze.
Torniamo a tavola,silenziosamente cerchiamo di rimetterci un po' a posto l'abbigliamento,non voglio pensare a come sia ridotto il trucco,e sento che lentamente perdo seme dal buchetto dello sfintere.
Poco dopo ci alziamo per chiedere del bagno,anche perchè almeno ci liberiamo dal'inseminazione,e ci vediamo allo specchio.
Una rinfrescatina veloce,una scaricata di succo di maschio nel wc,una sistemata ala bene meglio al trucco e siamo pronte a tutto,si torna in gioco.
Mentre torniamo fuori verso il gruppo,la Stefi mi ferma afferandomi il braccio,e mi chiede come sto,se me la sentivo di continuare,per rievere i nostri documenti,e si dispiaceva della situazione contorta che si era creata dal week end,che doveva essere di tranquillo relax.
Io,con un timido sorriso,la prendo per la mano,e le sussurro al'orecchio”Vieni con me”,e ci avviamo verso il ragazzo marocchino della scopata pomeridiana.
“Stefy tesoro”,inizio il discorso,”ti presento Mario...Mario,ti presento Stefy”,e la osservo col mio sorriso di malizia ancora piu' accentuato.
Mario le proge la mano in segno di saluto,anch'egli con un simpatico sorriso.
Vedo la Stefy interdetta,persa in un mucchio di domande,senza risposta.
Le prendo la mano e ci allontaniamo di qualche metro dalla comitiva.
“Ma...ma tu...lo sapevi,come andava a finire?”,io non risposi,ma continuavo ad osservarla divertita,”Non mi dire che era tutto combinato...”.
La su voce era quasi intimorita,incerta,persa e confusa.
Le cingo le braccia sulle spalle,mi avvicino alla sua bocca e le stampo un bacio con la lingua,apassionato,intenso.
“Mario è un giovane che studia legge a Bologna ed assieme ai suoi amici arrotondano,vendendo prodotti in spiaggia...i soliti vu cumpra',dai...”,le spiego dolcemente,”e quando ci siamo sentiti settimana scorsa,e gli avevo parlato di te,ci era venuta l'idea di farti una scerzetto...diciamo...porno,tesoro...”.
Vedevo stefy sempre piu' incredula e persa in un limbo di domande.
“Dai,amo'...Non mi dire,che non ti stai divertendo anche tu...siamo troie nel D.N.A,è un dato di fatto...e cosa fare,due troie come noi,se non darci alla pazza gioia con una banda di maschioni come loro ?”
Ho visto un breve lampo di cattiveria nei suoi occhi,un attimo credevo quasi si togliesse il tacco 15 per darmelo in testa,ma poi desiste subito,abassa lo sguardo e mi confida”beh,in efetti...ci ho preso gusto,devo ametterlo,pero' anche tu...lasciarmi con il patema dei documanti persi...”.
“Sono nel cruscotto del'auto,amo'...lo sono sempre stati.”,le rispondo.
Passano altri dieci secondi di pensieri che nella sua testolina viaggiavano a mille,senza pero' mai trovare una risposta concreta.
Mi fa spallucce,”Sai che ti dico?”,mi guarda dritta negli occhi,”Stavolta l'hai fatta tu a me,ma una vendetta,stesso genere...aspettatela,tesoro”,mi sorride e si volta tornando verso la tavolata.
La seguo divertita,e vedo che anche la Stefy si sta scatenando,tra baci,toccate e palpate,per prosseguire la nottata,fino al alba del giorno seguente.
FINE
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8 anni fa
JennyTrans,
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Una scoperta particolare... di una calda serata estiva
Era luglio, luglio dell’anno scorso, faceva caldo, ma come tutti i sabati, anche quel sabato siamo andati al mercato per fare i soliti acquisti di frutta e verdura, tutto normale, gente di fretta… gente interessata più al prezzo, che alla qualità, insomma tutto normale… Ma ad un certo punto vedo qualche metro oltre il banco in cui stavamo scegliendo delle albicocche, una donna molto carina… la guardo meglio, ma non riesco a ricordare, poi come se si fosse aperto uno scrigno… ricordo!
Anche perché si volta verso di noi un uomo… Si! È proprio Lui, Piero un mio ex collega dell’azienda per cui lavoravo prima, adesso ricordo bene!
Quasi involontariamente i nostri sguardi si incontrano, ci sorridiamo, ed entrambi ci muoviamo automaticamente l’uno verso l’altro, ecco che tutto si rende semplice! Lo saluto: “ciao Piero!” gli dico a voce alta, e Lui ricambia con un sorrisone: “Ciao Roberto!!!” mentre ci avviciniamo per stringerci la mano, si volta la donna che avevo notato prima, ora ricordo bene… E’ Susanna sua moglie, ero stato a casa loro, alcune volte alcuni anni prima, io mi volto verso Aleska e prendendola per mano attraggo la sua attenzione distogliendola dalla scelta delle albicocche!
Stringo calorosamente la mano di Piero e con voce sommessa, ma ferma, gli presento: “Aleska… la mia compagna!” Lui si volta verso la donna carina che stava dietro di Lui e di rimando: “Susanna!! Mia moglie…” poi rivolgendosi a Lei: “Ti ricordi? Era venuto un giorno di alcuni anni fa a casa nostra… per aiutarmi a configurare il PC per lavorare in azienda!!!” di rimando io: “Certo che mi ricordo!!! E come si può dimenticare una donna come la Tua!” Lui ricambia il sorriso ed ammicca, incominciamo la solita prassi delle persone che non si vedono da alcuni anni…: “come stai?.. cosa fai? Come stanno i Tuoi figli?... ecc. ecc. “ Io continuo a guardare Susanna, ma solo per ricordare meglio… E’ proprio carina! Una donna di cinquant’anni scarsi, alta, bruna, con uno sguardo molto profondo!!!
Esordisco… “prendiamo qualche cosa? E’ quasi mezzogiorno, un aperitivo ci sta proprio bene, noi andiamo sempre da Beppe, qui vicinissimo, ha i tavolini fuori sul Po! “Venite!” dico con tono convincente, ma loro, non avevano bisogno di essere troppo pregati, ci sono nella vita dei momenti, in cui le cose, vanno proprio come devono andare!!!
Ci sediamo e prendiamo quattro prosecchini!! Leggeri e frizzanti… Insomma l’empatia si è subito creata, ci sorridiamo, ci raccontiamo, tutti con voce calma e rilassata, come se ci fossimo lasciati la sera prima e ci fossimo conosciuti da sempre!
Mentre i bicchieri si stanno svuotando, mi ricordo che saremmo dovuti passare a ritirare per la mezza, un vestitino nuovo per Aleska! Così esordisco: “Noi abbiamo ancora una commissione da fare! Però possiamo continuare questa sera a cena!!! Nulla di speciale, ma abbiamo preso due bei polpi ed una cena fresca a casa nostra ci potrebbe permettere di continuare questo bel momento!!!” Loro si guardano un momento senza scambiare parola… e Piero dice: “Grazie, Te lo faccio sapere subito dopo, quando arriviamo a casa, perché Marco nostro figlio ha la partita oggi…. E non sappiamo ancora bene come si vuole organizzare…” Aleska ribatte: “Anche il mio Marco, oggi ha la partita, ma sicuramente poi si organizzerà con i suoi amici… Aspettiamo una vostra risposta nel primo pomeriggio!” ed aggiunge…: “Ma ci contiamo!”
Ulteriori sguardi reciprochi fra di noi e fra di loro… e poi, ci salutiamo definitivamente, dopo esserci scambiati i numeri di cellulare. Torniamo a casa tranquilli, ma euforici, come se fosse scattata la scintilla di un nuovo amore! Io preparo tavola, e metto a bollire i due bellissimi polpi appena acquistati in pescheria, Aleska, mi dice: “Porto un po’ fuori Stella…” la nostra cagnolina, ed aggiunge: “Così poi, dopo pranzo possiamo stare tranquilli e riposare un po’…” Certo “ rispondo io… “perfetto, io finisco di preparare pranzo intanto adesso dovrebbe arrivare il Tuo Marco!!!”
Mangiamo tranquilli e conviviali, Marco oggi è sorridente e tutto eccitato per la partita, anche se è solo un’amichevole!!!
Finito ci alziamo tutti, Marco riordina tavola, mette i piatti in lavastoviglie, ed esordisce: “Mamma… questa sera dopo la partita, sono invitato a cena da Francesco, sai lui abita quasi in centro, così poi possiamo profittare per uscire….” E dopo un attimo aggiunge: “Anzi, pensavo di rimanere anche a dormire da lui, così non devo tornare fino a casa, a mezzanotte… Che ne dici, mamma?” Aleska mi guarda con aria intrigante e conferma il piano di suo figlio!!!!
Alle 14,30 squilla il telefono, appoggiato sul tavolo, sul display appare il nome del chiamante: “Piero & Susanna Xy” così identifico i contatti, diciamo “particolari” Aleska, mi guarda stupita, ma io rispondo e non do peso al suo stupore. Difatti sento la voce squillante di Piero che mi dice: “va bene, per questa sera… però permetteteci di portare qualche cosa, oltre ad un prosecchino squisito che beviamo sempre…! Io guardo Aleska e le dico, senza allontanare troppo il telefono dalla bocca… “E’ Piero, dice che per loro va bene!! Ma vogliono portare qualche cosa… anche loro, cosa suggerisci Tu?” Aleska, riflette un momento, poi dice: “non ci serve nulla di particolare… facciano loro… magari un dolce fresco e morbido!!!” io rivolgendomi a Piero, dico: “Hai sentito? Non ci serve nulla di particolare, fate Voi!!!” Lui risponde: “Ok, va bene, ci pensiamo noi… allora ci vediamo alle 20,30!”
Il pomeriggio trascorre tranquillo e rilassante, Aleska si mette sul letto a leggere nella penombra della camera da letto oscurata, io che non riesco mai a stare fermo, prima taglio l’erba nel giardinetto della cucina e poi mi metto a montare un riduttore di tensione per la moto, in modo da alimentare il navigatore ed il telefono…
Il pomeriggio avanza tranquillo, Marco chiede ad Aleska di accompagnarlo al campo, dovendosi portare la borsa con il cambio per domani, oltre alla roba da rugby, “così dormo da Francesco… e torno a casa poi domani con calma! Va bene?” Aleska non distoglie gli occhi, ma sorride annuendo a suo figlio, mandandomi un rapido ed intrigante sguardo!
Esco verso le 17 a prendere le ultime cose per il fine settimana … così approfitto anche, per fare un rapido giretto in moto… Torno a casa, Aleska era ancora in bagno, stava finendo la doccia… “Ciao tesoro, tutto a posto? Dico. “Si!” risponde lei aggiungendo: “carina Susanna la moglie di Piero…” “Si!” rispondo io senza dare peso… Dopo circa un quarto d’ora, appare con un vestito morbido e lungo fino ai piedi, che segna tutte le curve, non si intravvedono segni ne degli slip, ne del reggiseno, tant’è che i capezzoli puntano dritti e lasciano poco spazio alla fantasia, Aleska sa, che a me piace e che in queste occasione e non solo… Lei sia completamente senza intimo, seppur coperta anche da vestiti magari lunghi, con qualche spacco o scollatura diciamo generosa, sul suo abbondate seno… Io la guardo e dico, senza mezzi termini… “Perfetta… una troia magnifica!” mi risponde: “Grazie, sei Tu che mi ispiri!!!” e mi schiocca un dolce bacio sulla bocca ed aggiunge: “Tranquillo, passeremo una bella serata rilassante…”
Finisco di preparare l’insalata di polpo, sono le 20,15 mentre Aleska cura, con molta attenzione la tavola nel giardinetto posteriore della villetta a schiera in cui abitiamo, accende alcune candele in giardino, sul tavolo dove avremmo mangiato, ne dispone alcune in salotto e poi come ultimo tocco… ne va a disporne anche alcune per le scale, che portano alla tavernetta sotto ed alle camere sopra… Socchiude tutte le persiane, Spegnendo così tutte le luci tolto quelle della cucina, e quelle del prato nel giardinetto posteriore, dove di li a poco, avremmo mangiato e mi dice: “Così rimane più fresco…” “Certo!!! “ rispondo “Mia dolce troia!!!”
Puntuali più di un orologio svizzero alle 20 e 30, squilla il campanello, vado al citofono per aprire il cancelletto di ingresso del giardino, li intravedo dalla finestra, al citofono dico: “Buona serata e benvenuti a casa nostra!!!”
Aleska invece, va ad aprire direttamente il portoncino di casa, accogliendoli di persona… dicendo: “Buona serata, come sei bella Susanna!!!” Piero e Susanna entrando ci guardano e subito si rilassano, dicendo: “Siete splendidi…” “Anche Voi!” rispondo intravvedendo la mise di Susanna, adatta ad uscire di casa, ma elegante e sexy… con una gonna ne corta ne lunga, ma rifinita con un generoso spacco, proprio davanti… ed una giacchina da sera blu che copre una camicetta chiara… Sorpresa, entrando in casa aiuto Susanna a sfilare la giacca, la camicetta che si vedeva sotto la giacca è un corpino di seta che lascia tutta la schiena nuda, scende mollemente dal collo solo davanti, adagiandosi sui seni (senza intimo) fino all’ombelico trattenuto lateralmente da due laccetti in vita, mi scappa un’esclamazione di ammirazione, Lei mi guarda e mi dice: “credevo di aver esagerato un po’…. Ma il Tuo saluto, mi ha subito confortata…” poi guarda Aleska… “anche Lei sta molto bene…” Interviene Piero dicendo ad entrambe, da vero signore: “con due donne così, non potrà che essere una magnifica serata! Ecco questo è ciò che abbiamo portato, prosecco, gelato e dolce di frutta fresca…” Aleska, risponde: “perfetto… ottima accoppiata!” ed aggiunge: “così il vostro prosecco si aggiunge al nostro… E’ identico, anche noi lo prendiamo da Beppe!!!” Io propongo di sederci tranquilli in giardino a bere un Martini… “come lo faccio IO!” Mi guardano, come per chiedermi, com’è? Rispondo: “tranquilli… nulla di speciale, assaggiate e poi mi direte!” aggiungo: “…e poi ci sediamo a tavola… Va bene?”
La serata si mette benissimo, a tavola… due donne stupende… ottimo prosecchino e tanta allegria, mista a complicità! La sensualità ed i sottintesi scivolavano in bocca come il prosecco… Non era necessario cercare argomenti particolari tutti andavano bene, vuoi parlare di vacanze, vuoi parlare di mobili, vuoi parlare di gite in moto, vuoi parlare di sesso… Il sole era tramontato già da un po’ e la luce, man mano si affievoliva, lasciando sempre più in risalto le candele sparse sapientemente… A proposito di parlare di mobili… Aleska racconta dei mobili ereditati dalla sua famiglia, citando i vari stili ed i vari utilizzi, fin quando racconta di avere ereditato anche un “vero inginocchiatoio” da chiesa, si vede ancora il segno della targhetta di ottone che distingueva l’appartenenza di famiglia…. “vieni a vedere!” dice a Piero.. Aleska si alza ed io chiedo: “Vi và un caffe? Lo preparo? Io lo prendo volentieri, tanto domani mattina si può dormire un po’ di più!” la risposta è quasi unanime “ No grazie!!!” mentre Piero si alza per seguire Aleska su al primo piano, allora io ripiego con Susanna: “Mentre loro vanno a vedere i mobili antichi, posso invece, farti vedere la mia moto nuova? Non è bella come quella di Tuo marito…” la risposta di Susanna fu repentina: “Certo! Ho anche bisogno di fare due passi… e di andare in bagno…” “Perfetto!” rispondo io “Seguimi!!”
Mi avvio all’interno della casa, indico la porta del bagno a pian terreno, mi fermo all’inizio della scala e dico: “Ti aspetto qui!” rivolgendomi verso la scala interna che porta giù al garage, dopo pochi minuti si apre la porta del bagno ne esce Susanna con un gran sorrisone ed incomincio a scendere le scale, seguito da Lei, sento intanto Aleska e Piero che parlottano davanti al serrapapier, ricordo di famiglia, poi entriamo in garage ed io allungo volentieri la mano attorno alla schiena nuda di Susanna, per guidarla dolcemente nella giusta direzione, Lei rimane dolcemente disponibile al mio contatto!!! Anzi si volta e mi sorride! L’accompagno fino alla moto, Lei mi chiede se può salire… “Ovvio!!!” rispondo io, metto la moto sul cavalletto centrale e l’aiuto a salire, Lei per facilitare l’operazione, si alza la gonna fino all’inguine, lasciando abbondantemente intravvedere la sua passerina, appena ricoperta da un triangolino di stoffa nera ed io le cingo completamente la vita con le due mani, quando è sulla moto, invece di lasciarla, continuo ad accarezzarLe la schiena, risalendo con entrambi le mani, fino a passare sotto la camicetta blusante e prendendole entrambe i seni con i capezzoli turgidi….
Continuo ad accarezzare ed a titillare i capezzoli, Susanna si sta abbandonando tranquilla, collaborando attivamente girandosi verso di me e baciandomi dolcemente sulla bocca, a questo punto il silenzio nella casa era quasi totale, non sentivo più parlare ai piani superiori, continuo a baciarla e sposto ulteriormente la gonna tutta arricciata sulla parte alta delle cosce, arrivando così a rivedere quello che si potrebbe chiamare “intimo” ma che è come essere senza intimo! Intanto il tasso di umidità da quelle parti era molto alto… anzi era già bagnata fradicia… propongo quindi di passare a situazioni migliori, almeno dal punto di vista della comodità. Piano, piano, la aiuto a scendere dalla moto, ci avviciniamo alle scale, quando si sente chiaramente un mugolare ansimante proveniente dai piani superiori… Saliamo al piano terreno, nessuno! Ma la cosa non mi stupisce di certo, conoscendo Aleska. Faccio cenno a Susanna di salire ulteriormente, mi sorride, annuendo, anche parecchio eccitata dalla situazione che si è creata, non riuscivo a staccare gli occhi dal suo culo, fino a che con un gesto quasi involontario, ma perfettamente coscio le metto entrambe le mani sul culo una per gluteo, sodo ma morbido, come solo il culo di una donna sa essere! Arrivati sul pianerottolo del 1° piano, vedo la camera da letto vuota, al che incuriosito, mi affaccio, anzi ci affacciamo entrambi in studio… Bellissima scena di sesso… Aleska aveva ribaltato la seduta dell’inginocchiatoio ed appoggiata alla schienale dello stesso, completamente nuda, si stava godendo il cazzone di Piero che entrava ed usciva in continuazione dal suo bellissimo culo, totalmente proteso all’indietro, favorendo di colpo in colpo l’entrata e l’uscita del cazzone di Piero, dal suo sfintere aperto e rilassato!
Non disturbiamo assolutamente, questo momento di grande patos, restiamo li, qualche secondo a gustarci questa bellissima scena di sodomia profonda, poi faccio cenno a Susanna di seguirmi in camera da letto, loro ci avrebbero raggiunti poi, quando fosse scesa la tensione sessuale! Appena entrati in camera, le abbasso la cerniera della gonna, la quale scende da sola a terra, le sfilo quel micro slippino, lasciando vedere nella sua totalità, una bellissima “passera” tutta liscia e depilata, più che umida, sicuramente bagnata, la faccio sedere sul bordo del letto ed inginocchiandomi davanti, non le do un attimo di tempo per pensare a suo marito, ed ad Aleska, le prendo subito il suo grosso clitoride in bocca succhiando con quanta più capacità ho! Poi la faccio distendere sdraiata sul letto, lentamente, senza mai smettere di succhiare il clitoride, incomincio a titillare con una mano il capezzolo destro e con l’altra mano ad allargarLe la sua passera prima con due, poi con tre dita… La sua eccitazione sale alle stelle ed uno squirt violento ed abbondante, allaga il letto e mi affoga in un momento solo!
Che dire, che fare? Battere il ferro fin che è caldo… diceva mio padre, subito cambio posizione e continuo instancabile a succhiare, ma con la lingua le lambisco completamente la passera, togliendo le mie dita da dentro ed infilandoci completamente la lingua!!! Un minuto, forse due minuti erano passati dal primo schizzo di squirt… ed ecco che questa volta è un vero e prolungato orgasmo, ottenuto solamente con lingua sulla passera e due dita nel culo che si era aperto da solo… diventato accogliente ed elastico, pronto ad accogliermi ed a soddisfarmi completamente con una lunga ed abbondante eiaculazione nel suo sfintere, mi sono quindi subito reso conto che il culo doveva essere il suo vero organo sessuale… L’orgasmo ottenuto, difatti a questo punto, fu incontenibile e prolungato, perché ne ebbe: uno, due, tre… o più orgasmi, da farmelo sembrare un unico lunghissimo e continuo orgasmo anale!!! Fino a quando dopo poco, anche io mi sono abbandonato e le ho riempito il culo con abbondante “sborrata”.
Ma sicuramente, avevamo destato l’attenzione di Aleska e Piero… perché, appena mi sono riavuto, li ho visti affacciati alla stanza entrambi… appoggiati allo stipite della porta, ancora eccitati per la loro lunga inculata, sull’apposito ing.. scusate ho sbagliato, sull’apposito “INCULATOIO”!!!
Da quella serata, l’INCULATOIO è diventato il feticcio di casa nostra, già parecchi amici hanno avuto il piacere di provarlo, con Aleska e/o con le proprie donne, hanno avuto il piacere di assaporare la gioia ed il risultato della posizione perfetta ed immensamente appagante, tanto che abbiamo pensato di proporlo come attrazione delle nostre festicciole ed incontri con amici ed amiche, purché, porcelli e disinibiti!
Anche Susanna, ha voluto poco dopo provarlo a sua volta, ma questa volta sodomizzata da suo marito Piero, per capire meglio, quale fosse la differenza data dall’inculatoio e non dall’inculante, il successo fu pieno ed appagante. Posizione unica! Ergonomia unica! Funzionalità unica! Si ottiene il massimo con il minimo sforzo di tutti, sia di chi lo prende nel culo che di chi lo mette!!! Il successo dell’inculatoio…. Continua ancora ora a distanza di tempo, anzi, chi lo prova, lo vuole utilizzare ogni volta che ritorna a casa nostra, senza mai stancarsi, quel gesto così elegante della donna che alza la seduta, si inginocchia sulla morbida pelle, segnata dalle centinaia di ginocchia che si sono posate su di esso e le centinaia di mani che si sono appoggiate ad esso, quale che fosse l’obiettivo di quella posizione, la perfetta altezza dello schienale, che in quella posizione diventa spagliera, sulla quale ci si può appoggiare perfettamente con i gomiti e dare contenuto alla propria azione, non di sottomesso… Ma di attore, nella dura battaglia fra: cazzo e culo!
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8 anni fa
ask2me,
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Ultima visita: 4 mesi fa
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Sauna molto eccitante
Io e la mia signora adoriamo fare le saune in particolar modo quelle poco frequentate perché ci piace la nostra intimità .... Quindi prediligiamo andarci durante la settimana quando c'è meno gente, 3 settimane fa siamo capitati in una Spa per naturisti ed abbiamo vissuto una situazione molto eccitante..... Eravamo entrambi sdraiati in posizione ad angolo, nel senso che le nostre nuche si toccavano ed i nostri corpi erano opposti uno all'altro, la sauna era molto grande costruita con 3 gradini, noi occupavamo il secondo gradino ed eravamo disposti ad L, eravamo completamente soli, dopo qualche minuto una coppia entro' in nonostante il grande spazio decise di sedersi proprio sul gradino sotto di noi, subito iniziarono a scambiarsi effusioni passando dai baci alla stimolazione reciproca dei loro genitali, incuranti di noi, comportandosi come se fossero soli, sempre più intenzionati a darsi piacere reciproco, incuranti anche dell'arrivo in sauna di un singolo che prendendo posto di fronte a loro non poteva fare a meno di eccitarsi alla vista di tali effusioni.... Io fingevo indifferenza ma ero a mia volta eccitato dalla scena che si stava consumando sotto di me a pochi centimetri da me e da mia moglie, il signore era in preda ad una forte erezione il clitoride di lei stimolato dalle dita del compagno la faceva gemere di piacere, mia moglie a quel punto con fare quasi indifferente alzava la gamba destra così da aprire le cosce con una certa maliziosità; a quel punto notai che lui sempre più vicino alla vagina di mia moglie con il viso con la mano iniziava ad accarezzare il piede dx di mia moglie la quale con mio immenso stupore non si ritraeva, anzi sembrava gradire le attenzioni dello sconosciuto.... A questo punto io guardai mia moglie con tono interrogativo, lei con un cenno del viso mi indicava la femmina sotto di me, notai allora che anche lei aveva iniziato ad accarezzare il seno di mia moglie, a questo punto anch'io decidevo di rompere gli indugi ... mi alzai e scesi al gradino inferiore per poter giocare con la signora... Mentre compio l'azione il signore infila la sua testa tra le cosce di mia moglie e la penetra con la lingua, il singolo si alza li raggiunge guadagna il gradino sopra mia moglie gli trastulla il clitoride con le dita, vedo il piede di moglie premere contro il membro gonfio del singolo, esterrefatto ma molto eccitato dalla scena tocco la vagina bagnata della signora poi imito suo marito e gli lecco il clitoride fino a farla venire... In pochi istanti sento gemere mia moglie la guardo venire con due sconosciuti, la signora mi prende in bocca il cazzo ed in pochi colpi raggiungo uno dei più bei orgasmi della mia vita provando un misto di gelosia e trasgressione perversa. Mia moglie alla fine mi ha detto : è stato così bello perché spontaneo e senza programmazione non come le perversioni che tu sempre ti inventi... Ho goduto da morire e' un gran leccatore proprio come piace a me' .... Mi ha limonato a lungo e quando facciamo l'amore si eccita ricordando quell sauna intrigante !!!PS: abbiamo rischiato l'infarto con quel caldo .... Se all'inferno si sta così mi prenoto..
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3
8 anni fa
Cioccolatinoallatte,
44/43
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