{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
-
Schiavo leccatore di una coppia (prima parte)
Mattina di Settembre del 2013, il clima era ancora da piena estate,avevo inserito un last su Desiderya in cui mi proponevo come schiavo bisex a coppia matura e dominante.Spengo il pc poichè avevo delle commissioni da sbrigare e non ci pensai più. Al mio ritorno riaccendo il computer per controllare la mia mail personale per scaricare degli allegati che la mia ditta mi aveva mandato e sorpresa mi arriva una notifica di risposta al mio last. Sono una coppia interessata al mio annuncio e mi danno appuntamento per la sera stessa nei pressi del parcheggio dello stadio. Passo tutto il pomeriggio in preda all'eccitazione mista alla tensione per il fattore incognita.Appuntamento per le 21.30,mi avevano detto di avere una macchina nera modello xxxx. Arrivo puntuale anche se un pò spaesato perchè mi accorgo che il luogo non è proprio deserto, faccio un paio di giri e finalmente scorgo la macchina, mi avvicino tiro giù il finestrino loro mi guardano e :"Sei Luca?" alla mia risposta affermativa mi chiedono di parcheggiare la macchina e di salire dietro nella loro. Sono entrambi sulla quarantina , lui un bel tipo,aria decisa ma gentile,lei una biondina tutta curve con due tette fantastiche che si intravedevano nella abbondante scollatura di un vestitino nero leggero.Ci presentiamo,le solite frasi di circostanza e poi vanno subito nello specifico:Se fossi davvero bisex e se fossi disposto a servirli come uno schiavetto,alla mia risposta affermativa ci spostiamo in una zona più buia e appartata, lui ferma la macchina e entrambi scendono e mi raggiungono nei posti dietro.Mi trovo tra loro due lui mi guarda e con fare perentorio e autoritario mi dice:"Beh! Che fai? In ginocchio!!!" Io eseguo lui si rilassa divarica le gambe e socchiude gli occhi lei si avvicina lei si avvicina, mi mette una mano dietro la nuca e mi spinge la testa sulla patta di suo marito:"Adora questo bel cazzo troietta,dovrai soddisfare le nostre voglie e berci" lì per lì non capii molto ma, ebbi modo di appurarlo in seguito. Io da vera troia avvicino la bocca sul cazzo del marito ancora vestito e la moglie nel frattempo comincia a baciarlo sempre premendomi la testa tra le gambe di lui che comincia a sospirare:"Succhiatemelo tutte e due come due troie".Detto fatto,la moglie mi ordina di slacciargli la cintura e abbassargli i jeans lui si inarca per facilitarmi il compito tiro giù anche gli slip,il cazzo è già di ottime dimensioni,lei lo afferra alla base e me lo fa imboccare fino a metà esortandomi:"Siii prendilo così, prendilo in bocca"poi si avvicina tenendomi la testa per un pompino a due bocche, le nostre lingue saettavano tra di loro e sulla cappella del marito,lui inarca un pò la schiena e mi preme la testa verso il basso per farsi leccare il buco del culo,io eseguo mentre la moglie sopra pompa alacremente il cazzo del suo uomo che nel frattempo è già bello duro.Dopo alcuni minuti di questo trattamento in cui io mi alternavo con la moglie sul cazzo,lui rivolgendosi a lei:"Spogliati che adesso lecca anche te" la moglie ormai era già un lago di umori e non se lo fece ripetere due volte solleva il vestitino e tira giù il perizoma e mi si presenta davanti un magnifico figone, la allarga con due dita e dice:"Leccamela bene e preparami troia"quasi con un sussurro........(Continua)
72
2
9 anni fa
piacerebsx77,
36
Ultima visita: 1 settimana fa
-
Primo incontro
Finalmente è arrivato il momento, dopo giorni, settimane, mesi di contatti msn con il cornuto, e di telefonate con lei, mi preparo per incontrarla. Abbiamo appuntamento in spiaggia, preparo tutto per la lunga giornata che mi aspetta, ombrellone, cibo, bevande, senza dimenticare il preservativo, spero di scoparla al primo incontro, lì in spiaggia. Mi metto in auto, il viaggio che mi attende è lungo,durante il viaggio mi ritornano in mente i lunghi mesi di corteggiamento, prima con lui per convincerlo che sono la persona giusta, lui è un cuckold sottomesso anche da lei, non la scopa da anni, o meglio lei non si fa scopare perchè non la sa prendere. Io avevo avuto altre esperienze con coppie, quando un giorno mi imbattei in C. iniziamo a parlare e conoscerci, da subito ho avuto impressione che C. avesse paura di sua moglie. Con l'andare dei giorni, i contatti si intensificarono, lui era generoso nel mostrarla, una bella donna, ormai avevo deciso volevo scoparla. Ora dipendeva da me, dovevo conquistarla, lui mi aveva dato tutte le informazioni oer poterla conquistare, come si dice C. aveva abbassato le mutandine di A. per me. Concordiamo che io vado in ufficio da loro a cercarlo come un vecchio amico, ma lui non si fà trovare, e io posso corteggiarla, il gioco è che lei finge di non sapere, io fingo di non sapere che lei sà. Tutto fila come previsto, mi da un contatto per poter parlare con lei. Mentre sono assorto nei miei ricordi squilla il cellulare, è il cornuto:
C. - Ciao, ci vuole ancora molto?
Io - Ciao, 10 minuti e sono lì, non vedi l'ora di farti una sega, gli rispondo?
C. - Scemo (è il suo termine preferito, quando lo dici vuol dire che è vero).
- Senti lei vuole farti una sorpresa si farà trovare nel parcheggio..... e poi aggiunge, come al solito io non ti ho detto nulla;
Io - certo ci mancherebbe
Certo che il cornuto più devoto e sottomesso che abbia mai conosciuto;
Arrivo al parcheggio, e con la coda dell'occhio la vedo tra gli alberi, con la bandana, occhiali da sole, prende le mie cose dall'auto e faccendo finta di non vederla mi incammino, quando mi giro di scatto e la "vedo", lascio cadere le cose, l'abbraccio e le stampo un bacio sulla bocca, lei è realmente sorpresa dal mio atteggiamento e cerca di allontanarsi, in quel momento vedo il suo bellissimo culo appena coperto da un costume brasiliano bianco, le mie mani afferrano le sue chiappe, sono sode, la bacio, le solleva la maglia per vedere i seni che si sono inturgiditi, lei si svincola e mi dici ci vediamo dopo, e torna in spiaggia da lui.
Io arrivo in spiaggia mi sistemo ad una decina di metri da loro, iniziamo una serie di sms a tre, io e lei, io e lui, ho il cazzo gonfio, non vedo ora di scoparla.
Ad un certo punto lei si alza e va nuovamente verso la pineta, prendo il mio asciugamano e la seguo, ci appartiamo in un luogo nemmeno molto coperto, la voglia è tanta, il cazzo gonfio, iniziamo a baciarci, toccarci, le tolgo la maglia le succhio i capezzoli, lei sembra in estasi ma ancora un pò bloccata, le scosto le mutandine, ha la figa gonfia di un colora rosa bellissimo, le infilo un dito poi due, quella è la chiave per sbloccarla mi prende il cazzo in bocca e comincia a leccarlo avida, non avevo mai visto una femmina cosi vogliosa di cazzo, lo succhiava poi si fermava e lo avvicinava al viso, lo odorava si riempiva la bocca con la cappella, io ero in estasi, fare un lungo viaggio anche solo per quei momenti ne era valsa la pena, nella strada sottostante passavano auto e motorini ma niente poteva distoglierci da quel godimento, ad un certo punto la prendo e cerco di metterla sopra di me, lei mi chiede hai il preservativo? - cazzo no nella fretta di seguirla l'ho lasciato in spiaggia, - allora non si fa disse lei; - come no, mi lasci con le palle gonfie di sperma le dissi con un tono di voce da disperato, mi guardò: " ho detto solo che non scopiamo" si inchino e mi fece un pompino fenomenale, con una passione incredibile, e quando sentii che stavo per esplodere si allontano con la bocca e disse: "dove vuoi sborrarmi?" non fece in tempo a finire la frase che il mio cazzo l'esplose sul suo viso una quantità infinita di sperma.
10
0
9 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 22 ore fa -
In terrazza
L’incontro questa volta aveva lasciato ben poco spazio ai convenevoli, era passato troppo tempo....i loro sessi pulsavano già da quando si erano visti alla stazione, la fatica di trattenersi, e poi di corsa in albergo, la roba gettata con foga per terra e subito....lingue, mani a frugare quasi violentemente i luoghi più nascosti in un amplesso veloce, lo sfogo di mesi di attesa.
LUI le era entrato dentro subito, senza chiederle il permesso, senza aspettare che Emmanuelle fosse pronta….perchè sapeva con certezza che era sempre pronta, bagnata e in attesa….
Finalmente, la sete era placata…almeno per ora…..
Emmanuelle era uscita in terrazza per prima, non si era rivestita, aveva messo il cappotto sulla lingerie ed infilato gli stivali. Frugò nella tasca alla ricerca di una sigaretta che gli venne prontamente accesa.
Era buio....la luna illuminava i tetti della città. Un panorama bellissimo.
Attraverso le finestre si potevano spiare le scene quotidiane di altre routine... ...ma anche gli altri...se avessero alzato lo sguardo, messo a fuoco le ombre, avrebbero visto tutto....LUI e Emmanuelle carichi di desiderio, con le mani in tasca nel tentativo di trattenersi.
Era un gioco noto tra di loro, girarsi in tondo, guardarsi, senza parlare, lasciar correre la fantasia senza toccarsi. Alcuni minuti, giusto per vedere chi dei due cedeva prima, chi per primo abbandonava la posizione di potere per dire all'altro "sono qui, prendimi....non scappo più".
Questa volta però LUI aveva in testa un’altra scena.
Mentre lei indietreggiava, si sbottonò la camicia e la lasciò cadere a terra. Lentamente si levò la cintura di cuoio dai jeans e tenendola ben salda agli estremi si avvicinò. “Ti fidi di me?” Emmanuelle era intimorita e confusa, arrivata alla ringhiera si dovette fermare. Aspettò che si avvicinasse accennando un sì con la testa. LUI le prese le mani, le baciò e poi con un gesto rapido gli fece passare la cintura intorno ai polsi, un paio di giri, poi il rimanente alla ringhiera, bloccandole le braccia sulle testa.
Era si' una sua fantasia ma trovarsi lì, così esposta, a LUI e agli sguardi di chiunque si affacciasse alla finestra era più complicato di quello che aveva immaginato....si pentì di aver condiviso così tanto, e poi.......una fantasia è semplicemente una fantasia. ....
Ma oramai LUI era partito.
"Mi ero allontanato, ma hai visto che ero inquieto e hai dovuto cominciare a stuzzicarmi. Sei una piccola micetta curiosa"
Poi le percorse il lato del collo con i denti. Lei fece ricadere indietro la testa, mentre la familiare debolezza che LUI riusciva a provocarle dentro si diffondeva in tutto il suo corpo.
Non avrebbe potuto fare altro che lasciarsi andare alla deriva in quel piacere. Lasciargli prendere il controllo.
«Sapevi cosa sarebbe accaduto» Lei scosse la testa d’istinto. «No.» «Non mentirmi.» Poi le fece qualcosa che non avrebbe mai creduto potesse piacerle, i suoi denti le strinsero il capezzolo, ne morsero la punta, provocandole un’esplosione di piacere nel ventre, tanto forte da rubarle il fiato. Fu un morso deciso e pungente. Al limite del dolore. Un piacere agonizzante che la fece guaire di sorpresa.
Guardandola negli occhi con aria di sfida si inginocchio' davanti a lei, ed era sofferenza anche non potergli accarezzare la testa, le allargo' con fermezza le gambe, lei cercò di rimanere ferma, appoggiata, quasi per non dargli soddisfazione, ma non potè nascondere l’eccitazione che rendeva scivoloso il suo sesso e ridisegnava i capezzoli contro il pizzo del reggiseno.
Lentamente affondo' un dito dentro di lei, poi due e poi tre, facendola godere come non mai.
Dopo con entrambe le mani le afferrò le natiche, gliele strinse forte affondando la lingua nella vagina e cominciò a muoverla ovunque avanti e indietro, sempre più veloce.
Lo senti allargare i lembi delle labbra con le dita, era dappertutto dentro e fuori di lei.
Improvvisamente Emmanuelle cominciò a mugulare senza alcun ritegno, era sicura che dalla strada potevano sentire tutto, ma quel piacere era quasi insopportabile. E poco dopo venne, con un lungo lamento non trattenuto. LUI si tirò su e la bacio' a lungo, in modo che potesse assaggiare bene il proprio sapore "sai di buono....mi sono bevuto il tuo orgasmo".
Nella sua voce c’erano ancora inquietudine e desiderio ed ora il suo pene era così duro che LUI riusciva a sentire il dolore sferzante dell’eccitazione rimbalzargli su per la spina dorsale. "Mi sa che in questa situazione non mi puoi essere di grande aiuto...." .
Si sbottono' il jeans, era senza gli slip, prese la sua asta in mano e cominciò ad accarezzarsi piano. Emmanuelle avrebbe voluto fare qualcosa, era tremendo averlo ad un passo e non poterlo avere....lo avrebbe preso in bocca e leccato fino allo sfinimento. ..ed invece non poteva che guardare....le braccia le facevano male per la tensione, il bacino si muoveva avanti e indietro come a simulare un rapporto.....lo voleva dentro...ora....tutto. "basta, per favore....ora slegami".
Ma per LUI tutto questo era intrigante, si avvicinava la sfiorava con il pene e poi si riallontanava.....i suoi occhi scintillavano divertiti ma erano colmi anche di desiderio represso.
E vagavano sul suo viso, sui suoi seni e sulle sue cosce con intenti carnali.
Vicino all'orgasmo si fermò "Mi vuoi? Mi vuoi dentro di te? Chiedilo! "
"Scopami!" sussurrò
"Non ti sento.....alza la voce"
Aveva paura che dalle case intorno potessero sentire ma.....nonostante cio' alzò la voce, una, due, tre volte....finché LUI non si decise a liberarle le braccia, mettendosele intorno alle spalle.
Finalmente poteva muoversi, sfogare attivamente le sue voglie.
Si guardò velocemente intorno e individuo' due gradini alla loro sinistra, lo prese per mano e lo trascinò lì. Si sedette e finalmente potè prendere in mano il suo sesso rigonfio.
Lo leccò a lungo, con avidità, cercando di imprimersi nella mente tutto di lui, la dimensione, il sapore....ascoltando piacevolmente i suoi gemiti.
Era per rivivere ancora quella sensazione impossibile da descrivere che Emmanuelle aveva vissuto le settimane precedenti senza arrendersi. Per l’istante in cui lui le sarebbe entrato dentro di nuovo e l’avrebbe riempita ancora, colmando l’abisso del suo bisogno.
Fu lei a scostarsi gli slip e a farsi penetrare. Lui iniziò a muoversi con un ritmo serrato, confidando nel fatto che l’alcool e i precedenti orgasmi gli avrebbero permesso di scoparla a lungo e bene. Lei gli andò incontro ad ogni affondo, mordendo, leccando e ansimando. LUI le afferrò con maggiore forza le natiche, affondando le dita nella carne morbida, scese con il viso sul seno, iniziando a succhiare e a mordere, sollecitando gemiti più acuti e portandola al limite dell’orgasmo. Non riusciva quasi più a pensare, a respirare. Sentiva solo l’urgenza primitiva di sprofondare dentro di lei ancora e ancora, fino in fondo, fino alla fine. Aveva sognato questo momento per mesi. Fottere, fottere senza pietà. Possedere, succhiare, leccare, mordere. Pompare come un animale dentro quel corpo tutto il desiderio e la frustrazione. Tutto il bisogno arcaico del sesso per il sesso. Poi lei finalmente si inarcò, scossa da un’ondata di contrazioni potenti che gli massaggiarono l’uccello dall’interno, che glielo strinsero come tenaglie. Infine lo morse su una spalla, soffocando le proprie grida di piacere nella sua carne. LUI venne poche spinte dopo, con il viso sprofondato nella conca di quel collo esposto per lui, liberando in quel sesso accogliente fiotti abbondanti di sperma.
Quando si alzarono, appagati e matidi di sudore, si abbracciarono affacciandosi dalla terrazza.
Era buio....la luna illuminava i tetti della città. Un panorama bellissimo.
Attraverso le finestre si potevano spiare le scene quotidiane di altre routine... ..una coppia, scopava in cucina, di fronte a loro.......ma entrambi ne avevano avuto abbastanza. ....almeno per ora!!!!
DEDICATO AL MIO LUI
6
2
9 anni fa
Maja71,
47/47
Ultima visita: 7 anni fa
-
esibizione
Limitatamente alla ristrettissima cerchia di amici più intimi, unici depositari della segreta passione che induce ad insospettabili esibizioni, secondo metodologie molto ben collaudate, non costituisce ormai da tempo una novità in senso assoluto la loro partecipazione mentre viene dato seguito ad ogni nuovo convegno nel quale mi espongo apparentemente priva di ogni possibile forma di inibizione.
L'essere immortalata in tali frangenti, mentre divengo espressione latente dell'occulta propensione a rivelare quanto di norma è celato, sarà ulteriore motivo di stimolo per le mentali elucubrazioni del mio stesso compagno, attraverso le quali a propria volta non sa esimersi dal contenere emotività congetturali a poter sviluppare in lui vibranti passioni nell'istante medesimo in cui diverrò oggetto di altri palesi consensi.
Traslando tutto ciò per trame fantastiche, che in seguito verranno condivise ampiamente senza alcun pregiudizio, prendono forma le oniriche situazioni nelle quali potrò muovermi divenendone l'assoluta protagonista, anche con l'ausilio dei mie due amici senili e complici a loro volta di regie capaci di poter dare luogo ad ogni forma di inusuale confronto.
Il tratto di una penna su un foglio andrà a descrivere ciò che avverrà, unitamente ad immagini che ne diverranno il complemento adeguato, rendendo ancor più stimolante il coinvolgere ogni singolo attore ad interpretare il ruolo preciso di una parte ad esso assegnata.
In una tale dimensione non troveranno mai spazio gelosie di alcun genere, come neppure saranno posti ostacoli che possano instaurare pregiudizi nei confronti di alcuno che possano impedire l'avvicinarmi durante tali occasioni, come mai si potrebbe altrimenti verificare in una condizione più reale.
Liberata così da ogni altro orpello, che possa occultare una visione integrale di me, apparirò nella mia nudità più assoluta, lasciando che mi si possa guardare come non avverrebbe oltre un tale contesto.
In alcuni casi alquanto limitati, e solo a determinate condizioni, è stato ulteriormente ampliato l'accesso agli esclusivi convegni, ammettendo altri individui a prendervi parte, e lasciando che possano occasionalmente ritrarmi usufruendo a loro volta di una più che totale compartecipazione, emulando in tal senso quanto sono avvezza a concedere per il tramite di simili rituali.
3275
1
9 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
Maggio a CAP
Era maggio… e di certo non c’erano tantissime occasioni, il residence era praticamente disabitato, ma un continuo rinnovarsi di coppie per una due notti, colorava di interesse la mia permanenza!
Come al solito, quando la persone sono motivate… l’occasione se non si presenta… si crea!
Se ben ricordo era sabato sera, per molti l’ultima sera di permanenza… l’ho capito poi il mattino successivo che per una bella coppia di mezza età inglesi... era così!
Avevo fatto il solito giro dei musicbar, dove sì, un po’ di gente si proponeva in "mise" dal look accattivante e si dava da fare, ma nulla di particolarmente interessante, ragazze accompagnate da vecchietti, facevano finta di essere delle vamp a tutto campo!!!
Un po’ di struscio, nulla di più!
Verso la mezza, me ne sono tornato a casina… (avevo acquistato nel 2010 un alloggio in uno dei residence più accattivanti di Cap... Le jardin di Babylogne) Bevuto una birra, rinfrescato un po’con una doccia, poi mi sono detto… ma invece di infilarmi nel letto... perché no! Una jacuzzi?
Mi sono preso un asciugamano, la sera non distribuiscono bevande e teli mare!!! e tranquillo mi sono avviato, ma la vasca era vuota!!! Nessuno… pazienza mi rilasserò tutto solo.
Mi immergo, nell’angolo che più mi dava conforto, ben due getti sulla schiena, ma anche il punto più interessante per vedere tutto quanto avviene attorno, ingresso, piscina, prendisole con materassini, che rimangono stesi, abbandonati, dai ritardatari dell’aperitivo della sera precedente.
Sono li da circa due tre minuti, quando mi accorgo che una coppia si stava abbracciando e baciando, tranquilla, su uno dei materassini, coperti da un grosso telo mare, non faceva caldissimo a Maggio!!! Forse anche loro si erano accorti della mia presenza, perché dopo pochissimo tempo, si alzano e si avviano, verso l’uscita della piscina, io, sempre li tranquillo nell’acqua calda a farmi massaggiare la schiena… ma arrivati davanti all’uscita dell'area bar, proprio davanti a me, lei si volta, guarda verso la jacuzzi, guarda lui… e poi fa un cenno con la testa, lasciano cadere a terra, il telo mare che li avvolgeva entrambi, e lei si avvicina più velocemente di lui al bordo della vasca… si volta indietro verso di lui, fa un cenno ed incomincia a sfilarsi un vestitino, che mi è sembrato scuro e lungo… ma non ricordo bene, io guardavo il suo volto, una donna sottile e forse un po’ ossuta, ma molto gradevole!
Aspetta, con ostentata lentezza l’arrivo del suo uomo, lui le accarezza la schiena, la guarda a lungo, si sfila i pantaloni, per il resto era già nudo, scende lentamente nella vasca ed offre a lei la mano per aiutala a scendere… Esattamente nell’angolo opposto al mio.
Si immergono completamente, si abbracciano e si baciano, lei per stare più comoda mi volta le spalle e si mette di fronte al suo lui, accucciata sulle gambe, si accarezzano e piano, piano, si muovono, verso il centro della vasca, io guardavo con rinnovata attrazione e curiosità, quasi involontariamente, anche io, spinto dai getti d’acqua dietro la mia schiena, mi spingono e fanno si che contemporaneamente, ci facciano raggiungere il centro della vasca dove sorge una costruzione a forma di tavolino al centro della vasca stessa…
Continuano a baciarsi ed ad abbracciarsi, incuranti della mia presenza, forse volutamente incuranti…
Aggiro il centro della vasca, mi avvicino a loro, lui con un gesto inequivocabile, ruota su se stesso, proponendomi la schiena abbastanza abbronzata della sua donna, attendo un momento, poi allungo la mano sulla spalla che fuoriusciva dall’acqua… un momento solo appoggiata e poi piano scendo lungo la schiena.
Lei mi guarda, ha due bellissimi occhi azzurri, in un volto scavato, ma dolce… mi guarda, quasi interrogativa, ma un sorriso profondo ed accattivante mi conforta e mi fa continuare senza indugio, raggiungendo il suo fondo schiena… due chiappe sode mi confortano e stimolano…
Il silenzio era profondo, rotto solo dallo sciabordio dell’acqua lungo i bordi della vasca, la temperatura stupenda, i loro baci appassionati aumentano mentre io accarezzo tutta la schiena dolcemente e delicatamente, ma dopo alcuni interminabili momenti di dolcezza e rilassatezza lei si stende quasi a pelo d’acqua, galleggiando e proponendomi le gambe ed il suo sesso, in quel momento mi rendo conto che la situazione era perfetta… incomincio piano ad abbracciarla, la giro, mentre lei continua ad allungarsi ed a tenere il suo uomo solo con una mano, lui le prende la mano e con un gesto bellissimo, la allontana leggermente da lui spingendola fra le mie braccia.
L’ho guardata a lungo negl’occhi e poi con la mia mano destra l’ho attirata a me baciandola appassionatamente sulla bocca! Non ricordo quanto sia durato quel bacio, ma molto… perché contemporaneamente ho incominciato ad accarezzarla per tutto il corpo toccando ripetutamente il suo sesso… lei ha allargato le gambe avvolgendomi completamente e schiacciandolo contro di me sul fianco, poi rotti gli indugi ho incominciato a penetrarla con un dito, poi due… la allargo dolcemente ed incomincio a tittilarla con un movimento lento e morbido delle dita il suo collo dell'utero, turgido e prominente.
Mi stacco dalla sua bocca, la sollevo e mi ritrovo la sua fighetta completamente rasata e morbida difronte alla bocca, mi immergo con la testa fra le sue gambe risalgo la sollevo oltre il pelo dell'acqua ed incomincio a leccare lentamente, lentamente. La lecco fino a sentirla mugolare ed ansimare…
A quel momento, con un movimento dolce e convincente, la spingo fra le braccia di lui, guardandolo negl’occhi, lui accetta la mia proposta ed abbraccia a sua volta la sua donna entrando nel gioco e collaborando, alternando ai miei movimenti, ora baciandola sulla bocca, ora baciandola sul sesso…
Mi rendo conto solo ora che non avevamo scambiato neanche una parola, ma non ce n’era bisogno… i gesti e la sensualità del momento parlavano molto più forte e con maggior delicatezza di qualsiasi parola io fossi mai riuscito a dire…
Una buona mezz’ora è passata in questo continuo di abbracci, baci, carezze, tutti e tre eravamo persi nella leggerezza che solo l’acqua calda di una Jacuzzi, ti sa dare mentre fai l’amore!!!
Lei ad certo punto ha incominciato a toccare solo più il mio cazzo, con modi sempre più decisi ed espliciti, fino a farmi uscire dall’acqua con il mio basso ventre prendendolo in bocca, dapprima solo succhiando, poi facendolo affondare nella sua bocca che sembrava infinita… a quel punto, io dico: “tutto… tutto!!!” lei con un sorriso… mi guarda e dice: “Italian? I am English…” ed aggiunge: “my name is Ann…” queste sono state ancora per parecchio tempo le uniche sue parole…
Il tempo passava, non ricordo quanto, ma sicuramente mi è sembrato lunghissimo e dolcissimo… Fino a quando lei si è appoggiata sul mio sesso duro e turgido, vuoi per l’eccitazione, vuoi per il momento veramente straordinario, vuoi per il caldo che ci avvolgeva o vuoi per i tre corpi che si accarezzavano quasi freneticamente, in questo momento…
Fino a quando lei mi tocca, me lo prende in mano e se lo appoggia alla sua figa larga e bagnata… a questo punto, mi ritraggo un momento e le dico: “I do not have, condom…” lei mi guarda, mi bacia… e staccandosi dalla mia bocca mi dice: “I trust…” e si è avvicinata quasi risucchiandomelo dentro… sono solo riuscito a dire: ”me either…” con un fil di voce e poi preso dal momento ho incominciato a penetrarla sempre più profondamente, prima lento, lento… poi dentro fuori, poi tutto dentro… e poi…. Via, via, senza più fermarmi fino al suo orgasmo che non si è fatto attendere molto.
Un orgasmo femminile in acqua è una cosa difficilmente descrivibile... ma quando Ti senti innondare da un fiume caldo e denso non si hanno più dubbi... così, anche io mi sono lasciato andare in una eiaculazione molto violenta e totalizzante. Quando ho visto che lui le ha preso la testa e lentamente l’ha staccata da me ed ha incominciato a baciarla appassionatamente, in un bacio interminabile!!!
Ho capito che il gesto d'amore, era compiuto!!!
Dopo dieci minuti di completo abbandono nell’acqua ci siamo sorrisi e senza dire nulla di più, perché tutto era stato detto dai nostri corpi, siamo usciti ed ognuno si è diretto verso il proprio alloggio, con un laconico… “…night!...”
Il mattino successivo… li ho visti uscire dal residence e caricare le valigie sulla loro RangeRover… Ho capito, che io ero stato il regalo di una notte… di quella loro, ultima notte a Cap!
3212
0
9 anni fa
ask2me,
65/55
Ultima visita: 4 mesi fa
-
il bar
E' un postaccio, sembra che lei faccia la puta. Questa è la risposta che la cameriera del locale, dove io e Anna ci siamo fermati a bere l'aperitivo, ci ha dato alla mia richiesta di informazioni su quel bar li vicino, dalla porta chiusa e pubblicizzato con un cartellone a grandezza naturale che ritrae una bella donna seminuda con in mano due bicchieroni pieni di chissa quale bevanda.
Una risposta così non può che stimolare la  fantasia di un cancerino cerebrale, che coniuga al piacere fisico a quello dell'immaginzione.
Quindi, la sera successiva, senza nessun timore e dubbi entriamo in quel posto a noi misterioso. Anna come al solito sempre in tiro indossa un vestito color rosso libertà, corto a sufficienza, da denunciare la presenza delle calze autoreggenti.
La porta si apre automaticamte , dopo aver suonato. Ci troviamo in una sala piccola con un bancone sulla destra, gremita di persone, uomini e donne che parlano tra di loro in tutte le lingue. Il volume della musica è ad un livello accettabile, i brani sono soft e gradevoli. Da dietro il bancone del bar ci raggiunge una bella femmina capelli rossi, alta, occhi azzurri, la stessa del manifesto esterno al locale, ci abbraccia e bacia entrambi stringendoci forte, il suo profumo riemnpie le mie nari, sa di femmina. Parla in tedesco, le rispondo che non la capisco, lei ci invita a metterci in topples, come tutti gli a altri avventori. In effetti tutti i presenti sono nudi dalla cinta in su, sia femmine che maschi, quindi ci adeguiamoAnna senza problemi mostra le sue belle tette piccole e sode con i due capezzoli che puntano per l'eccitazione.La consumazione ci viene portata al tavolino, sorseggiando la bibita ci guardiamo intorno, le coppie si accompagnano a singoli dialogando e bevendo, ma niente di più'. Dopo poco, la padrona del locale si avvicina al palco e con movimenti sinuosi e calcolati  inizia uno strip molto eccitante, dapprima intorno al palo, quindi, invitato un singolo, strofinandisi in modo, particolarmente eccitante, intorno al maschio fortunato. Da quel momento l'atmosfera nel locale cambia, i singoli si fanno audaci e le mani si allungano sulle donne, con fare delicato, per iniziare lunghe carezze e decisi palpeggiamenti, ben accetti e condivisi. Le femmine, con l'approvazione dei mariti, slacciano le patte dei pantaloni estraggono membri rigidi, tesi, carichi di voglia e sperma. Le carezze sono incontrollate e gli organi maschili iniziano con il penetrare le bocche umide e desiderose delle donne attratte dal profumo del  muschio  selvatico. Si avvicina un uomo, maturo, alto, si presenta e con un sorriso ci fa capire che gli sarebbe gradita la nostra  compagnia. L'uomo  e' prestante  Anna acconsente, lui, senza null'altro dire, si cala la i pantaloni fino alle ginocchia mostrando una nerchia enorme sia in lunghezza che in  diametro, la  mia donna per stupore, sia dell'azione che per le dimensioni, resta a bocca aperta. Bocca che viene immediatamente riempita dal grosso membro  quando l'uomo, rude, le afferra la testa e la penetra fino in gola. Cerco di fermarlo ma la mano di mia moglie mi spinge via mentre cerca di  ingoiare quel bastone di carne stringendo con entrambe le mani la borsa dello scroto che pende piena di liquido prezioso.  Il rapporto orale, intenso, quasi violento, gestito dalle mani del vichingo che trattengono la testa della donna impedendole di sfuggire il destino che presto arriva lento e inesorabile, senza alternativa o concessione alcuna. Lui ruggisce, dapprima affonda l'organo fino in fondo, quindi lo estrae trattenendo nella bocca il glande, dal quale, inizia a fuoriuscire il liquido ricco di spermi, bianco, denso, odoroso, dal forte sapore salato. L'eiaculazione sembra interminabile, lui inclina la testa alla'indietro contraendo gli addominali, lei mugola per il piacere di sentire la sua bocca piena, cerca di ingoiare tutto ma del liquido cola fuori dalle labbra filando sul collo e le mammelle. Trascorrono i secondi che sembrano interminabili, quando il maschio esce dalla bocca e' ancora rigido, la bocca della donna resta spalancata rivestita di un velo vischioso che presto verrà ripulito dalla lingua e ingoiato. Lingua, insaziabile, finisce di gustare il resto del liquido che bagna ancora il pene asportando lo con lunghi e sapienti colpi. L'uomo ringrazia ci offre da bere, quindi si congeda con fare da signore.Noi ci rivestiamo, abbracciano la rossa teutonica e ci avviamo verso nuove avventure.
2569
0
9 anni fa
azzurri60,
44/43
Ultima visita: 11 mesi fa
-
W.e. con mia moglie_domenica
La Domenica ci svegliammo con comodo e dopo una bella doccia uscimmo per una bella e succulenta colazione, che consumammo in bar del centro e dopo aver passeggiato andammo a fare la spesa per il pranzo.
Tornati a casa Daniela si preoccupò delle faccende domestiche ed io mi misi all'opera per prapare un bel pranzetto, sono un eccellente cuoco.
Alle 13.30 il pranzo era pronto tutto a base di pesce che consumammo sul terrazzo protetti dalle tende, e a completare il tutto c'era una bottiglia di Falanghina del beneventano fredda al punto giusto, di ottima qualità che tra una portata e una chiacchera ci scolammo interamente.
Intorno alle 15,00 il caldo era veramente insopportabile e quindi proposi a Daniela se aveva voglia di un giro in un vicino centro commerciale dove sicuramente con l'aria condizionata in funzione avremmo trovato refrigerio, lei acconsenti.
Quindo dopo una veloce rinfrescata ci ritrovammo in camera da letto per vestirci e completamente nudi iniziammo a prendere i nostri indumenti.
Daniela dopo aver armeggiato dentro un cassetto tirò fuori un completino intimo perizoma e reggiseno e mentre si accingeva ad indossarlo le dissi:” no questo oggi non ti serve”
Daniela:” Ma che dici? Che hai in mente? Ma vuoi che vada in giro senza mutande?”
Io:” Esatto, giochiamo un po', divertiamoci”
Ci guardammo negli occhi e, forse complice il ricordo del giorno prima e complice la Falanghina che ci aveva reso allegrotti, scoppiammo a ridere.
Daniela: “ allora dimmi tu cosa devo mettermi”
Io:” Sotto nulla, poi metti quella gonna bianca di lino con la chiusura lampo davanti che mi fa impazzire”, era una gonna che avevo sempre amato perché, agendo sulla lampo, potevi regolare lo spacco come volevi. Lei prese la gonna dall'armadio e la indossò, dopo di che chiese: “ora, cosa metto?”
Io:” Sopra metti una bella camicetta “ , ne scelse una blu molto carina.
Finimmo di prepararci e uscimmo di casa per raggiungere il centro commerciale, entrammo e effettivamente i climatizzatori rendevano il luogo piacevolmente fresco e accogliente, c'erano parecchie persone che giravano qualcuno gustava del gelato, altri guardavano le vetrine, alcuni seduti ai tavoli dei bar presenti nel centro.
Notai che passeggiando e girando nel centro parecchi occhi venivano catturati dal culo e dal decoltè di Daniela che, sapientemente aveva lasciato alcuni bottoni della camicetta aperti, e permettevano cosi di intravedere la presenza delle sue belle tette in quel gioco stupendo del vedo e non vedo che resta sempre il più intrigante, e tutto questo sommato al fatto che sapevo che era senza reggiseno e senza mutandine, mi procurava un adrenalina e una eccitazione pazzesca.
Ad un certo punto Daniela si fermò davanti la vetrina di un negozio di scarpe, articolo che lei ama in modo particolare, e iniziò a contemplare le scarpe esposte.
Io dando un'occhiata dentro il negozio vidi due commesse e un ragazzo sulla quarantina dietro al bancone che dava l'impressione di essere il titolare.
Daniela tutta presa a guardare le scarpe mi faceva notare ora un paio ora un altro decantandone la bellezza e la qualità, e fu allora che mi venne l'idea.
Le dissi:” amore perché non te ne provi qualcuna”
Lei:” ma non mi servono che le provo a fare?”
Io:” non devi mica acquistarle, devi solo provarle ma devi farti servire dal titolare”
Lei mi guardò capì al volo sorrise e disse:”ma sei proprio un porcone”.
Aspettammo che le commesse fossero entrambe impegnate con altri clienti per mettere in atto il nostro gioco.
Io:” vai amore mio è il momento giusto” , le misi la lingua in bocca e contemporaneamente approfittai per far salire ancora di più la lampo della gonna.
Lei mi sussurrò “porco” ed entrò.
Appena la vide e, come speravo, il titolare le andò incontro con un gran sorriso mettendosi a sua disposizione, notai subito che con lo sguardo la squadrò da capo a piedi soffermandosi volentieri sella scollatura della camicetta che, generosamente aperta mostrava gran parte delle tette, inoltre, si intravedevano chiaramente i capezzoli ed il tutto lasciava intuire la mancanza del reggiseno.
Parlarono un po' e poi si avvicinarono alla vetrina dove Daniela indicò alcuni modelli che intendeva provare, L'uomo fece ok con la testa e la invitò a prendere posto su una delle poltroncine adibite alla prova delle calzature. Prima di andare Daniela mi lanciò uno sguardo complice che mi fece ben sperare sull'esito di un gioco che comunque non avevamo concordato.
Eccola prendere posto ed attendere il titolare che nel frattempo era andato a recuperare le scarpe da farle provare. La troia si sistemò sulla poltroncina e prima che lui arrivasse alzò ancora un pochino la lampo della gonna, era splendida, e il mio cazzo iniziò a diventare durissimo.
Tornò l'uomo del negozio con una serie di scatole contenenti le calzature e il gioco ebbe finalmente inizio. Le propose il primo paio di scarpe, lei fece per togliersi le sue, e quel movimento del busto in avanti aveva fatto si che l'uomo scorgesse per intero le sue tette, subito si propose di aiutarla a togliere le scarpe e poi iniziò a provarle le nuove. Nel fare questi movimenti Daniela fece in modo di allargare le cosce e notai chiaramente lo stupore e il compiacimento di lui quando si accorse della mancanza delle mutandine. Si accovacciò ancora di più davanti a lei armeggiando con le scarpe ma il suo sguardo era calamitato li, in mezzo alle gambe quasi in venerazione di quella ficona nuda che ora poteva ammirare benissimo.
Fu molto eccitante, e lei, non perdeva occasione per mostrarsi sempre più.
L'uomo era visibilmente sorpreso ed eccitato, continuava con la prova delle scarpe, e tra una scarpa e l'altra aveva preso a farle poggiare con delicatezza il piede nudo sulla sua coscia per evitarle di poggiarlo a terra.
Dopo un paio di questi movimenti, mi accorsi chiaramente che il maiale aveva iniziato a poggiare il piede di Daniela sul suo cazzo facendoglielo sentire in tutto il suo gonfiore, e la troia non disdegnava affatto quel contatto anche perché come mi confessò dopo, si trattava di un cazzo di tutto rispetto.
Finito di provare le scarpe l'uomo l'aiutò ad indossare le sue, ripose quelle nuove nelle apposite scatole e l'accompagnò verso l'uscita. La salutò dandole la mano che trattenne più del necessario e notai che le diceva qualcosa.
All'uscita Daniela era visibilmente alterata scura in viso e mi disse: “andiamo cammina” e si avviò a passo veloce verso i parcheggi. Provai a parlare a dire qualcosa ma lei non me lo permise e ripeté: “zitto, cammina mi hai fatto fare la figura della puttana”.
Era veramente incazzata e in quel momento ebbi una gran paura di aver esagerato e magari di averla persa. Entrammo in auto e ci dirigemmo verso casa, non ebbi più il coraggio di aprire bocca, entrammo in casa e Daniela andò verso la camera da letto, io la seguii sempre senza parlare non sapevo ne cosa dire ne cosa fare.
Ora eravamo nella stanza e a quel punto provai a dire:” amore senti” , lei subito mi interruppe e disse:” zitto, hai capito? zitto”, cosi dicendo mi diete una spinta costringendomi a sdraiarmi sul letto. Mi saltò addosso, si tirò su la gonna e salì a cavalcioni sul mio viso dicendo:” senti come mi hai ridotto porco”. Era un lago tra le cosce ed io iniziai a leccare come un forsennato scaricando la tensione e l'adrenalina accumulata prima quando pensavo di averla fatta incazzare irrimediabilmente. Era solo eccitatissima e mi disse che non ce la faceva più e aveva bisogno di cazzo, che stava quasi sentendosi male e doveva sfogarsi.
La leccai e lei venne come una fontana facendomi assaporare tutto il nettare che emetteva la sua splendida fica, si voltò sempre a cavalcioni tenendomi la fica sulla bocca in modo da potersi chinare e prendermi il cazzo in bocca e iniziò a farmi un pompino favoloso. Il fatto che dopo la paura mi ero completamente rilassato e che nella mia mente si stavano riproponendo come un film le immagini viste nel negozio di scarpe, mi portarono quasi subito ad avere un violento orgasmo, mi irrigidii e inarcai la schiena pronto ad esplodere, Daniela se ne accorse e lo imboccò ancora di più.
Esplosi tutto nella sua bocca urlandole;”troiaaaaaaaaaaaaaaaaa”, e lei una volta ingoiato tutto venne vicino al mio viso, mi baciò infilandomi la lingua in bocca facendomi assaporare il mio stesso sperma, poi si staccò e disse:”si amore, sono la tua troia. Oggi mi hai fatto sentire proprio puttana”.
A quel punto le chiesi:” la cosa ti è dispiaciuta?”
Daniela:” No amore affatto, li per li mi sono vergognata ma quando il maiale del negozio mi ha fatto sentire il suo cazzo con i piedi mi sono eccitata da morire. Sai amore aveva un cazzo enorme e gonfio mi stavo veramente sentendo male.”
Io:” peccato non averlo portato a casa con noi, magari mentre facevamo il 69, poteva scoparti da dietro.”
Daniela:”ora non esagerare, mi vergognerei”.
Io:” può essere, ma sono sicuro che zoccola come sei ti passerebbe in fretta la vergogna e lo prenderesti tutto.”
Daniela:” porco sei veramente un porco, però hai ragione credo di essere veramente un po' mignotta, è che il cazzo mi piace da morire.”
Io: “ lo so amore lo so e spero che prima o poi mi farai il regalo di prenderne uno.”
Daniela: “Maiale, sai che prima quando ti stavo facendo il bocchino immaginavo che stavo succhiando il suo cazzone, a giudicare da quello che ho sentito dev'essere davvero grosso.”
Io:” se è cosi grosso pensa come dev'essere in fica”.
Daniela:” mmmmmmmmmmmm, sai che mentre mi accompagnava all'uscita mi ha messo una mano sul culo?”
Io:”mmmmmmm, davvero?”
Daniela:” si, e mi anche detto che se volevo tornare un giorno nell'ora di chiusura mi avrebbe dato tutte le scarpe che desideravo. Mi era venuta una voglia di toccarlo che non ti dico.”
Io: “amore mio troiona vieni qui che mi sono arrapato di nuovo.”
Ricominciammo a scopare e stavolta la presi per bene in fica e in culo e lei si dimenava e godeva in maniera esagerata, sicuramente pensava al cazzone di quell'uomo.
Le dissi poi che se voleva poteva tornarci, a patto che mi avrebbe raccontato tutto nei minimi particolari. Credo non ci sia tornata anche perché non ho visto scarpe nuove.
22
4
9 anni fa
g4pippo7,
49
Ultima visita: 7 mesi fa
-
W.e. con mia moglie_sabato
Era Luglio di qualche anno fa, faceva un caldo pazzesco e io e mia moglie eravamo soli per tutto il w.e. in quanto, i nostri figli, erano fuori con amici.
Siamo una coppia 50enne Franco e Daniela.
Avevamo passato il sabato al mare e la sera, dopo aver mangiato una pizza in un locale dove eravamo soliti andare, ci siamo recati sul lungomare per prendere un caffè, dopo il quale io mi sarei fumato il mio immancabile sigaro in pieno relax.
Arrivati, ci sedemmo sulla terrazza di un bar che era praticamente sulla spiaggia e quindi di fronte al mare, consumammo accesi il mio sigaro e ci rilassammo guardando il mare. Nel frattempo arrivava da poco distante una musica tipica latino americano e scorgemmo in lontananza delle luci che indicavano chiaramente la presenza di un locale da ballo all'aperto creato in uno stabilimento balneare.
Ad un certo punto ci incamminammo per fare una passeggiata e ci dirigemmo verso il locale da cui proveniva la musica, vedemmo da fuori che c’era molta gente, la musica era gradevole e decidemmo di entrare. Prendemmo posto su un divanetto e guardavamo gli altri ballare, ad un certo punto mia moglie mi disse:”mi è venuta voglia di ballare, che ne dici?” io risposi:” sai che io amo ascoltare la musica e guardare come ballano gli altri, ma tu vai pure io ti guardo”. Dovetti insistere un po’ ma alla fine andò e si buttò nella mischia. Era bella ed era bello vederla ballare e dimenarsi insieme a sconosciuti, notai subito che attirò l’attenzione di alcuni uomini che iniziarono a ballarle intorno. Ogni tanto passava da uno all’altro disegnando dei passi di danza e dimenando il suo stupendo culo. Quella situazione non mi dispiacque affatto, anzi tutt’altro. Seguivo con attenzione tutti i movimenti e, ad un certo punto, notai che un tizio in particolare prese a ballare in maniera assidua con lei e mi accorsi che sfruttava il fattore ballo per avere contatto con il suo corpo sempre più frequente. Il culmine fu quando, approfittando di alcuni passi di salsa, girò mia moglie di spalle attirandola a se, e abbracciandola da dietro, aveva fatto in modo che il suo ventre combaciasse con il culo di lei. Si muovevano a tempo di musica ed ebbi la netta e precisa visione del pacco di lui che strusciava sul culo di lei, vedevo che a lei la cosa non dispiaceva e lui divenne sempre più intraprendente. Tutto questo suscitò in me una eccitazione devastante, sentivo il cazzo nei pantaloni che sembrava dovesse scoppiare da un momento all’altro. Continuarono cosi per un po’ fin che decidemmo di andare a casa e, saliti in auto iniziai a stuzzicarla facendole delle domande.
Io: “Ti sei divertita?”
Lei: “Si. È stata una bella giornata, ed era tanto tempo che non ballavo”
Io: “si, credo anch’io sia stata una bella giornata, e credo che anche il tipo che ballava con te si sia divertito ho visto che era molto preso da te”
Lei: “Ma che dici, si sarà divertito perché ballava”
Io: “ si ma il cazzo lo ha strusciato sul tuo culo”
Lei: “Ma dai non fare lo scemo erano i passi del ballo”
Io: “dici? A me sembrava che non perdesse occasione di fartelo sentire e di metterti le mani addosso”
Lei : “ ma che sei geloso?”
Io :” No sono solo arrapato” , e cosi dicendo le presi una mano e la poggiai sul mio cazzo.
A quel punto capì che la cosa non mi era dispiaciuta e si lasciò andare un pochino, prese a sua volta la mia mano allargò le cosce e se la portò sul piccolo triangolo di perizoma che le copriva a malapena una porzione di fica.
Disse: “Senti quanto sono bagnata porco, ed è vero non mi è dispiaciuto affatto sentire il cazzo di Pino (cosi le disse di chiamarsi) che premeva sul mio culo e sul mio ventre.”
Era decisamente bagnata la troia, e quando mi chiama porco e' il segnale che le sue barriere inibitorie vacillano.
Le dico: “ il maiale si chiama Pino?”
Lei: “Si ed ha anche un gran cazzo duro e le mani lunghe”
Io: “Sei proprio una gran troia”
Lei: “ Si amore”
Corsi con l'auto verso casa per arrivare nel più breve tempo possibile, e arrivati già in ascensore la baciai, le succhiai la lingua, le leccai il collo e le orecchie, mentre con una mano le frugavo tra le cosce.
Entrammo in casa, l'eccitazione aveva raggiunto livelli altissimi, ci liberammo dei vestiti mentre raggiungemmo la camera da letto e, poi ci tuffammo sul lettone e ci avvinghiammo scambiandoci baci e carezze.
Ad un certo momento mi spinse verso il materasso costringendomi a sdraiarmi, con le mani mi fece allargare le gambe, si sistemò in ginocchio davanti a me, si chinò in avanti e inizio a leccarmi il cazzo, scese in basso ed ora con la lingua giocava con le mie palle, per fare questo dovette abbassare il busto fino a far aderire il seno con le lenzuola, divaricò le cosce in modo quasi osceno, e dalla mia posizione, vedevo lei oscenamente aperta a pecora riflessa nelle porte a specchio dell'armadio, era divina potevo ammirare non solo il suo splendido culo ma anche la fica che grazie a quella posizione svettava tra le sue cosce.
Riprese a risalire con la lingua dalle palle pian piano lungo l'asta del cazzo fino ad arrivare alla cappella con la quale giocò un pochino a colpi di lingua e poi improvvisamente lo ingoiò tutto iniziando un pompino da favola e, mentre pompava il cazzo, iniziò un movimento avanti e indietro come se qualcuno la stesse scopando da dietro.
“ Che zoccola che sei” le dissi e lei avendo la bocca piena rispose con un :”mmmmmmmmmmmmmmmm”
rincarai la dose e le dissi: “ ti piacerebbe prendere un cazzone dentro la fica ora cosi come sei messa vero?”
e lei lasciando per un attimo il cazzo disse:” Siiiii lo vorrei tutto dentro mentre succhio il tuo cazzo”
Io: “magari vorresti quello di Pino che hai sentito stasera “
Lei: “ Siiiiiiiiiii, porco “
Io:”Che zoccola sei”
Lei: “Si e sai cosa ti dico che da questo momento tu non sei più Franco, sei Pino e voglio scopare con te Pino”
Iniziò cosi un gioco nuovo mai provato prima che aumentò ancora di più la nostra eccitazione, si staccò dal cazzo si girò e si mise a cavalcioni sul mio viso mettendomi praticamente la fica sulla bocca, si chinò verso il cazzo e quando fu con le labbra vicino alla cappella disse:” Dai Pino leccami la fica dai che dopo voglio il tuo cazzo dentro, siii voglio far cornuto quel porco di mio marito daiiiiiii” . Era scatenata e ormai priva di inibizioni, io a quelle parole dovetti fare un grande sforzo per non sborrare.
Andammo avanti per un bel po' scopando in tutte le posizioni possibili e, mentre scopavamo chiamandomi sempre Pino mi incitava ricordando la serata pronunciando frasi che sapevano di confessione. Diceva:” Dai Pino scopami sbattimelo bene tutto dentro, me lo hai fatto sentire tutta la sera addosso ora dammelo tutto” oppure:” Sii spaccami il culo si cosi Pino dai mi hai messo le mani ovunque stasera mentre quel cornuto di mio marito guardava” ,
Ad un certo punto la presi a pecora prima in fica e poi nel culo e mentre parlando sempre con Pino mi dava continuamente del cornuto le riempii il suo splendido culo con una sborrata memorabile.
Ci addormentammo abbracciati rilassati e felici.
Segue la Domenica.
13
3
9 anni fa
g4pippo7,
49
Ultima visita: 7 mesi fa
-
il capo
Mi sveglio il mattino ……. sono di pessimo umore, ho passato una notte pesante , tormentata dai sogni .. mi sento spossata … stanca …non sono abituata a dormire da sola , mio marito e’ fuori cita’ per lavoro e io in questa casa dispersa nel nulla.. da sola non riesco a rilassarmi, sono certa che sara’ una lunga giornata quella di oggi .Mi dirigo verso la porta , evito accuratamente di guardare lo specchio alla parete perché prevedo che l’immagine riflessa mi manderebbe in paranoia definitivamente, entro in cucina … mi preparo un caffe’ … e aspetto che salga con la testa appoggiata alla cappa del piano cucina… poi ……mi guardo intorno … la casa mi rispecchia , un casino dentro e fuori , sembra manco lei abbia dormito stanotte.Cerco la voglia di far ordine , ma mi trascino sul divano con il caffe tra le mani e per non smentire il tenere alla larga le cose che fanno bene …… mi accendo la prima sigaretta della giornata .Ad un tratto mentre sono li con gli occhi socchiusi che mi godo il mio rito mattutino …. mi prende il panico … oggi ho una convention con quel porco del mio capo e sicuramente se mi presento così gli cadono le palle.Il mio capo…. Bah un tipo strano , ha un aspetto semplice a prima vista, ma e’ una delle persone piu’ complesse che io abbia mai conosciuto , fuggitivo ma puntiglioso quando serve.Riconosciuto per la sua passione di gnocca, non manca mai nel farti una battuta se ti vede in forma o fuori forma .Ecco una mattina come questa , sicuramente pensa che mi manca l’uccello … e non manchera’ la sua frecciatina … mi verrebbe una gran voglia di freddarlo con una risposta di quelle che non lasciano spazio ma porca miseria ha sempre quella pronta ,nulla lo sorprende nulla lo spiazza.Gia’…. Nulla lo spiazza…. Mah… chi sa’ ……sarebbe bello pero’ vederlo fuori del suo guscio… vederlo per un attimo piegato in una situazione che non sa gestire …. J come mi sento perfida….Questa cosa potrebbe essere divertente ….Mi alzo di scatto dal divano …. All’improvviso un energia mi scorre sulla schiena… ho ancora 2 ore disponibili per cambiare la mia giornata…Comincio con il far ordine in casa… mi aiuta a chiarire le idee… tra vestiti raccolti a terra , mozziconi di sigaretta , tazze di caffe’…. Mi si svegliano i sensiLa casa ora e’ accettabile’ quando sono energica con la testa divento un drago anche con il corpo, mi dirigo sotto la doccia , mentre l’acqua scorre sulla mia schiena scivolando tra le natiche e scaldando la mia fica, sento l’impulso di toccarmi , si e’ acceso il desiderio e sento il bisogno di godere.Lentamente mi massaggio il clitoride … accarezzandomi piano .. chiudo gli occhi e vedo il mio capo che fuma , parla di bilanci , strategie …. Osservo la sua bocca mentre parla e le sue mani che gesticolano …. Le dita… quelle dita…Godo intensamente e velocemente , ora e’ l momento del restauro .L’obbiettivo l’ho ben chiaro so cosa voglio dalla mia giornata ….Abbigliamento soft ma di classe , un tajer sarà perfetto , con questa gonna al ginocchio metterò le calze autoreggenti nessuno le notera’ …. Abbottono la camicetta bianca …. Decido di non mettere il reggiseno , ho la giacca sopra nessuno lo notera’ … e decido di non mettere nemmeno le mutandine …. Nessuno che io non voglia lo notera’.Mi sistemo i capelli , un filo di trucco molto semplice …. Sono pronta .. adesso posso andare .Salgo in macchina …. Devo passare a prenderlo in azienda verso le 11.00, sono in perfetto orario ,ma so gia che lui sara’ in ritardo , ama farsi desiderare .Arrivo … lui non c’e …. Aspetto…. Sta arrivando … lo vedo da lontano . la sua guida poco sportiva distratta cosi come vuol apparire lui , anche se poi non gli sfugge mai niente .Sta parlando al telefono , dal sorriso stampato sulla faccia e’ una di quelle mattine che sta dicendo qualche stronzata porca al telefono … a vista sembra di ottimo umore .Scende dalla sua auto per salire nella mia , in mano sigarette , giornale , la borsa del computer …Saluta e vedo che guardandomi sta gia pensando .. che palle .. andare in riunione e con sta qua poi .. che sembra una suora.Devia subito ogni tipo di conversazione sul lavoro , questo indica che non gli ispiro proprio niente ,mi chiede :-hai preso …..(stava per dirmi le carte)ma il lo interrompo-no l’uccello non l’ho preso .-Volevo sapere se hai preso le carte … ma va benissimo anche questa risposta1 a zero per me … ma so che il pareggio e’ piu’ vicino di quanto si possa pensare-Ad ogni modo non te lo avrei chiesto perche lo si vede da lontano un miglio che non solo non lo hai preso ieri ma neanche l’altro e l’altro ieri .Ecco come volevasi dimostrare … 1 a 1 in 3 secondi … ma lo avevo previsto ..Non capisco cosa su di me non va’ ….pensare che da sola mi diverto un sacco a godere ..E mi togo la giacca…..Per cortesia mi presti l’accendino ?Wuau mi sa che l’argomento gli piace … non ha nemmeno sentito che gli ho chiesto l’accendino . ha cominciato a parlare a ruota libera su come dovrei essere .. gli scappa anche un complimento ,adesso vedo che ha notato .. da sotto la camicetta i miei capezzoli turgidi …..mi dai l’accendino per cortesia ?si scusa .. e sai com’e ……ho visto due cose che … si insomma … dovresti venire al lavoro vestita cosi …Accendo la sigaretta e volutamente lascio cadere l’accendino sulla gonna…. So che con un leggero movimento posso farlo scivolare sotto la gonna e so anche che tra 2 minuti , fumando io ed essendo un gran fumatore lui… mi chiederà di restituirgli l’accendino .Devo occupare le mani , su una ho la sigaretta sull’altra trovo una scusa per fare una telefonata …Chiamo mio marito facendo finta di essermi scordata di dirgli una cosa importante ,con aria divertitanell’ ascoltarmi a dire amore ciao ci ci ci cio’ ….. l mi fa’ cenno di dargli l’accendino .Io gli faccio cenno che e’ caduto ,si abbassa per cercarlo … mi fa cenno… dove? Io in labiale gli dico sulla gonna .. lui mi guarda e mi dice … non lo vedo … io sempre in labiale stando al telefono con mio maritoMuovo la bocca dicendo sotto … e lui… si blocca un attimo perplesso e poi dice .. sotto dove? Sotto la gonna ?Io con totale indifferenza mentre chiedo a mio marito come ha passato la notte .. se ha voglia di vedermi ecc… muovo la testa per rispondere si a lui .LO vedo in difficoltà ha deciso di aspettare che io finisca con il telefono , cerca tra le tasche se ne ha un altro .. lo vedo nervoso … sara’ perche pensa al posto dove si trova l’accendino e sara’ solo perche non puo’ fumare? .Riaggancio la telefonata .. e faccio finta di essermi dimenticata dell’accendino .-scusa mi dai l’accendino?-beh a parte che le mani le hai e potevi prenderlo comunque mi devo alzare un po , facciamo cosi mentre guido tiro su un po il mio grosso fondoschiena e se lo vedi lo prendi ok?OkMi alzo leggermente a l’accendino e’ tra le gambe dentro la gonna , e cade sotto i piedi ….Scusami … e’ caduto ,, prova a prenderlo tu altrimenti mi schianto .Si tranquilla faccio io … spetta tiro in dietro un po il sedile altrimenti non ci passi .Non lo vedo aspetta…. Eccolo …….non ci arrivo ……..Mi alzo di 5 cm la gonna per aprire meglio le gambe altrimenti non riesce ad afferralo a terra.. ancora non si e’ accorto …. Avvicina la sua faccia alle gambe per inchinarsi …Silenzio … torna su lentamente … molto lentamente …. Mi guarda …. Non dice niente si sistema e accende la sigaretta …. Siamo arrivati .Saliamo le scale verso a sala conferenze , di solito lui vuol sempre star davanti ,, mi fa passare , sento mentre faccio le scale i suoi occhi che mi osservano .Ci sediamo uno fronte all’altro tra altra gente .. sono circa a 5 metri da lui …..non mi toglie gli occhi da dosso … dopo i primi 5 minuti di riunione sento vibrare il cell.. un sms … lui..VORREIRispondo :COSAL’ACCENDINOTE L’HO DATO….L’HO RIPERSOVADO A RECUPERNE UNO FUORI ?SI GRAZIEEsco , chiedo in giro se qualcun ha un accendino , ad un tratto me ne cade uno ai piedi , qualcuno lo ha fatto cadere appositamente , mi giro e’ lui … lo guardo e guardo l’accendino a terra … evidentemente devo abbassarmi a raccoglierlo .Mi chino , sento i suoi occhi che spiano sotto la gonna , mi passa davanti a un millimetro dal viso mentre sto risalendo… e … trovo una pipa davanti gli occhi sotto i suoi pantaloni .Gli do’ l’accendino …Se lo mette in tasca e va al bagnoRientro sulla sala conferenze .. noto che il relatore ha un ottimo fondoschiena .. e che mi guarda curioso .. cosi mi rivolge la parola chiedendomi se va tutto bene .Faccio un cenno di assenso e mi accomodo sulla seda accavallando volutamente le gambe e fisandolo negli occhi , credo abbia capito che non ho le mutandine anche lui .A questo punto il gioco si fa interessante il capo rientra ma la mia attenzione non e’ piu’ solo su di lui ma anche sul relatore .Questa cosa lo infastidisce e finisce con trovare un'altra scusa per mandarmi nuovamente fuori dalla stanza.Si alza si avvicina all’orecchio respirando profondamente verso il collo e sussurra …Ho dimenticato una carta in macchina andresti a prendermi la valigia ?Sto per alzarmi il relatore si interrompe .. mi scuso e guardo il capo come per giustificarmi che e’ lui che mi stata mandando dentro e fuori , il relatore mi sorride e qui spiazza il capoNon si preoccupi signora cogliamo l’occasione per fare una pausa anzi se permette quando ha finito le offro un caffe’ avrei un paio di cose da chiederleIl capo lo gurada curioso esce prima di me e va verso la macchina .. poco dopo lo raggiungo senza sapere che lo avrei trovato io lo guardo come dire … ma mi hai fatto scendere per la carta e poi sei venuto tu …Lui mi guarda appoggiato al cofano della macchina con gambe e braccia conserte.AlloraAllora cosaSali in macchinaMa come Sali in macchina ci aspettano ..No ti sbagli aspettano te non noi … aspettano un caffe ma io voglio prima un'altra cosa ….Salgo in macchina la portiera resta aperta ….Apri le gambe … devo darti una cosa ….Non capisco ..e resto ferma .. lui si china da fuori verso l’interno dell’abitacolo …. Estrae una cosa dalla tascaCon un gesto deciso mi apre le gambe mentre sono seduta sul seggiolino e mi infila qualcosa dentro la fica . un gesto veloce e intenso … si allontana.. la cosa e’ rimasta dentro a un tratto sento che si muove .. lo guardo e mi dice … guarda su!!Alzo gli occhi dal tettuccio vedo qualcuno sporto alla finestra che osserva.. e che tiene in mano qualcosa..Il relatore …. Fa un sorriso di compiacimento e torna dentro .Ora scendi e vieni alla conventionScendo torno nella sala mi siedo e di colpo ancora dentro sento che si muove . il relatore ora appoggia un piccolo telecomando sul tavolo , ora ho capito …..dopo qualche minuto sento la voglia irrefrenabile di godere… i capezzoli scoppiano e sono tutta bagnata … mi divincolo sulla sedia nervosa… non posso scire ancora una volta la gente presente pensa sia pazza.Mi hanno fregato sono diventata io il loro giocattolino,,, mi viene sempre piu’ caldo … apro la giacca .. dopo poco mi vedo costretta a toglierla .Le signore presenti mi guardano disgustate per la mia sfacciataggine oltre ad essere tutta rossa ho dueMissili che spingono verso fuori la camicetta .Il relatore afferra il telecomando e lo spegne …. Si passa un dito lungo le labbra come per pulirsi la bocca e torna a parlare .E il capo? Il capo se la ride e noto che ha l’ipad aperto e puntato verso di me .. mi accorgo che da dietro c’e una piccola lucetta rossa che lampeggia … lo stronzo mi sta filmando ……Nuovo smsTOGLILOSEI PAZZO COME FACCIO QUISONO CERTO CHE PUOI FARLONO NON LO FACCIOALLORO LO FACCIO RIPARTIRE A VELOCITA’ INTENSANO ASPETTAComincio a pensare sul da farsi . appoggio la giacca sulle ginocchia … faccio finta d cercare il telefono e in silenzio allargo un po le cosce… non riesco ….VUOI UNA MANO ?E MAGARI scherzo ioSi alza viene verso di me con una scusa mi parla all’orecchio di lavoro discorsi a caso e nessuna note la cosa … si accomoda su una poltrona al mio fianco e aspetta.Sapeva che sarebbe arrivato il momento giusto … infatti dopo un attimo si abbassano le luci e si accende il proiettore … cominciano a scorrere slide di statistiche economico finanziarie … intorno e’ buoi .. e all’improvviso sento le sue mani tra le gambe .Mi estrae il giocattolo con delicatezza ,, devo concentrare il mio rispiro mi viene da ansimare… ma non finisce qui .. comincia a toccarmi sotto la giacca appoggiata alle gambe.Non so come riesce ad infilarmi 3 dita direi dal piacere sentito e non so come arriva a masturbarmi con un intensita’ che non riesco a gestire …. O esco o rischio di venie in mezzo a tutti con un urlo e bagnando ovunque.Improvviso un attacco forte di tosse ed esco , lui finge di venire a vedere se va tutto bene preoccupato per la mia tosse e mi segue al bagno , appena entra chiude la porta (non chiave) e dopo 2 secondi mi ha gia infilato nuovamente le dita e mi sta menando come un frullatore ….. non resisto e vengo bagnando tutto il pavimento le sue scarpe ….. mi gira di scatto ora ….. mi alza la gonna e mi prende li cosi … puntata al lavandino.Mi prende si ma solo un assaggio … poi si ferma mi guarda e mi diceora riassestati e torna di la datti una sciacquata e sarai come nuova .Esce io mi tolgo la gonna le calze e porto un piede verso il sopra del lavandino per pulire la gamba .Alzo lo sguardo verso lo specchio fronte a me e vedo dietro una persona divertita che osserva.Il relatore .Si avvicina dolcemente mi afferra per i capelli mi bacia il collo e mi sfiora la gamba messa in quella posizione assurda … mi bacia e mentre mi bacia la sua mano corre veloce in tuta la lunghezza della gamba dall’alluce all’interno coscia , poi piano mi prende una mano e mi fa sentire il suo piacere…Qualcuno si preoccupa se non rientriamo .Io ho finito di esporre ora c’e un altro relatore… e tu ti sei sentita poco bene e il tuo capo ti ha riportato a casa .Ma lui non e’ andato via vero? E’ in macchina con meNo lui non e’ andato via e’ piu’ vicino di quanto tu creda..Si appoggia premendo forte con i pantaloni verso le mie cosce e sento il suo piacere sempre piu’ grosso .La mia fica comincia a contrarsi … vorrei .. si lo vorrei dentro …Lui capisce e mi dice ..AspettaC’e tempo …Mi cala la gamba verso terra , mi mette fronte allo specchio del lavandino …. Lui dietro, ci guardiamo entrambe allo specchio senza parlare , da dietro mi apre la camicetta fino a lasciarmi a seni nudi li davanti … avvicina le sue mani ai miei capezzoli strizzandoli un po … mi piace vedere le sue mani allo specchio … ma se le sue mani sono li davanti a me allo specchio … di chi sono quelle che sento scivolare nel nella fica…. Abbasso gli occhi ….sono tutti e 2 li per me…Pian piano mi fanno indietreggiare verso lo spogliatoio .. uno davanti uno dietro .. mi accompagnano dolcemente …. Si fermano vanti agli armadietti .Mentre il capo mi ammira passando la sua lingua nei posti migliori , il relatore apre uno degli armadietti chiusi a chiave e ne estrae una coperta. La stende a terra poi estrae ina benda , si avvicina a me .. mi benda e mi stende a terra.Non so riconoscere di chi sia la bocca ma si alternano lunghi baci tra fica e labbra ,, sto scoppiando dalla voglia cerco invano di toccare un uccello , ne sento il bisogno ma non capisco come sono messi e non riesco e sentire niente solo lingue che mi leccano ovunque , e la fica che vuole essere soddisfatta.Ad un tratto nessuna lingua , sento un calore sulla bocca .. e di colpo la mia bocca e piena di cazzo …Lo succhio come un gelato che sta per sciogliersi e mentre sono concentrata nel piacere del gesto sento che un altro uccello mi infila in modo deciso e prende a sbattermi , qualcuno mi afferra una mano e sento ancora una volta qualcosa di caldo … ce n’e un altro e chi e’ …. Non lo so ma e’ grande molto grande e mi invita ed essere menato per bene.Dopo 5 minuti si fermano mi accompagnano e girandomi mi stendo sotto c’e qualcuno .. sopra anche vogliono farmi godere in due e da li che sento che uno mi mette il cazzo nella figa e l’latro nel culo , e il terzo .. il terzo lo sento non e’ da me ma sta godendo il terzo si sta facendo leccare le palle o dal relatore o dal capo …Voglio vedere e mi tolgo la benda , con stupore trovo una donna bellissima davanti a me son un cazzo fantastico tra le gambe . un trans , un trans da baciare e da succhiare ovunque.Non ho mai succhiato il cazzo ad un trans , ma mi piace l’idea di vedere un uomo farlo quindi guardo i miei compagni di gioco , comincio a baciare il trasn , e a succhiargli con piacere le tette mentre il relatore gli succhia il cazzo , e il capo mette il suo in bocca al trans .Avvinghiati come un'unica persona scopiamo una paio d’ore buone cambiandosi nei ruoli piu’ volte ,fino a trovare il piacere assoluto tutti e quattro .Saliamo in macchina per rientrareLascio il capo in azienda e riparto dopo 10 minuti un smsAMORE MIO ERI BELLISSIMA SPERO TU SIA STATA BENENON AVREI MAI VOLUTO CHE IL VIDEO FINISSESTASERA QUANDO RIENTRO TI PRENDO ANCH'io“…….ipad ….. chi sa’ dov’era ……… “spero di svegliarmi di pessimo umore anche domani mattina Risatona
4051
3
9 anni fa
inquieti,
40/41
Ultima visita: 7 anni fa
-
UNA CALDA E UMIDA DOMENICA
Era una calda domenica di maggio. Mio marito era andato via per una gita in montagna e i miei figli si trovavano dagli zii per trascorrere le ore pomeridiane in compagnia dei cugini. Perciò avevo deciso di dedicare dello spazio solo a me stessa, cosa che non riuscivo mai a fare a causa degli impegni di lavoro e famiglia.
La sera prima avevo telefonato ad una cara amica e le avevo proposto di venire a farmi compagnia a casa per un caffè e due chiacchiere. Nel mio animo speravo che Beatrice, la mia amica, venisse accompagnata dalla sua solita carica sensuale alla quale non ero riuscita a resistere le precedenti volte che ci eravamo incontrate con i nostri mariti.
Non mi considero una bisex convinta, ma io e mio marito più volte abbiamo cercato sui siti di annunci, delle coppie con la donna molto attiva con persone dello stesso sesso perché a lui piaceva vedermi lesbicare e leccare da capo a piedi un’altra donna. Sono sempre stata al gioco, sebbene la cosa non mi coinvolgesse più di tanto, perché fin da quando ho scoperto il sesso, cosa mi attira di più è un bel membro duro e resistente. Ma quando abbiamo incontrato per la prima volta Beatrice e Silvano, ho sentito un desiderio forte di possedere quella donna.
Avevamo, diverse volte, fatto l’amore sul letto di casa loro tutti e quattro avvinghiati e c’era stato sempre lo scambio completo dei partners . Ci siamo piaciuti tutti all’istante e anche Silvano, il marito di Beatrice, merita delle parole di apprezzamento in quanto persona piacevole per la sua simpatia e per la sua carica mascolina.
Ma l’attenzione era stata sempre puntata su noi donne. Con Beatrice mi sentivo serena di poter essere me stessa e di non essere obbligata a fare cose che non mi interessava fare. Riusciva a mettermi a mio agio con il suo sguardo dolce ma al tempo stesso eccitato.
Una donna con gli occhi lucidi e vogliosi di sesso che celavano una dolcezza infinita, di cui io ho sempre bisogno.
Così speravo che, ospitandola a casa mia, avesse voglia anche lei di me.
Mi ero vestita in tutto tiro per lei; faceva caldo e perciò evitai i collant, indossai un abito corto e senza maniche che copriva a stento i miei glutei. Avevo scelto la migliore biancheria intima che avessi in casa, in pizzo nero trasparente. Desideravo essere spogliata da Beatrice e ammirata in tutta la mia sensualità.
Quando suonò il campanello di casa mia, con agitazione insolita, mi affrettai ad andare ad aprire la porta e la accolsi con un abbraccio caloroso. Era splendida. Indossava anche lei un abito cortissimo, il chè mi lasciò pensare che provasse i miei stessi desideri. Dal suo decolletè si intravedeva un bel reggiseno nero.
Avvertivo in lei discrezione e titubanza; aveva a che fare con una donna alle prime esperienze trasgressive di sesso e tanto meno da sola senza la compagnia del marito. Io e Beatrice infatti comunicavamo molto durante i periodi in cui non ci si vedeva per divertimento, avevamo una bella corrispondenza su WhatsApp e anche su Facebook. Poi ci chiamavamo sovente e perciò posso dire che mi conoscesse perfettamente e rispettasse i miei limiti. Per questo ero molto contenta di stare con lei quel pomeriggio, qualsiasi cosa fosse successo quel giorno.
Parlammo per due ore di lavoro, di uomini, di esperienze vissute e di famiglia…come due amiche che si confidano tutto. La guardavo mentre era di fronte a me e avrei voluto abbracciarla e baciarla sul collo e sul suo seno morbido. Ma non riuscivo a lasciarmi andare.
Poi le venne voglia di una sigaretta e mi chiese di accompagnarla in giardino per fumare.
La guardavo da dietro mentre camminava e ammiravo il suo corpo minuto e grazioso, delicato e profumato.
La mia voglia cresceva, pensavo che dovevo averla ad ogni costo prima del ritorno dei miei figli perché la desideravo come non avevo mai desiderato niente in vita mia. Sentivo la mia parte intima bagnarsi al solo pensiero di un contatto tra noi. Presi coraggio e, sul ciglio di casa, la abbracciai e le dissi che volevo baciarla.
La sua risposta fu un sorriso, i suoi occhi divennero lucidi dall’eccitazione e iniziai a baciarle la bocca, per scendere al collo profumato di fiori, le slacciai il vestito e le tolsi il reggiseno nero. Il suo seno, piccolo ma meraviglioso era un invito a succhiare quei capezzoli lunghi e turgidi.
La spogliai e la invitai ad andare sul letto. Mi tolsi anch’ io quel po’ di abito che indossavo e Beatrice potè vedere la mia biancheria sexy. Ero bagnata e sapevo di non avere più limiti con lei.
Iniziai a baciarla tutta, assaporando l’odore della sua pelle, scesi all’inguine che leccai delicatamente per poi recarmi a gustare i suoi umori.
Ogni tanto salivo verso la sua bocca per darle un bacio profondo e poi riprendevo la discesa fino a darle il piacere assoluto.
Le misi un dito all’interno per masturbarla pienamente e le leccavo la clitoride. La sentivo gemere e dirmi
di continuare. Intanto cercavo di masturbare anche me stessa, toccandomi per farle sentire quanto anch’ io
fossi eccitata. Eravamo uno spettacolo. Due donne in preda al desiderio che gemevano ed emettevano
mugolii di piacere.
Continuai nel mio proposito di farla venire e a colpi di lingua e carezze fu così che Beatrice
provò l’orgasmo.
La sentii godere e scoprire quanto fosse gradevole la vista di una donna che prova piacere. Se solo mio
marito fosse stato presente avrebbe apprezzato in pieno.
Beatrice appagata, mi invitò a sdraiarmi supina e si appoggiò su di me con il suo splendido corpo nudo. Era
sconvolgente sentire il piacere delle nostre parti intime toccarsi e strusciarsi. Mi leccò, anche lei mi infilò
un suo bel dito nella figa e godetti quasi subito. Provai un orgasmo infinito, delicato ed appagante.
Restammo abbracciate sul letto sorridendo l’una all’altra.
Era stata un’esperienza dolce e conturbante allo stesso tempo. Un’esperienza che unisce e che lascia il
segno.
Ci rivestimmo in fretta per paura dell’arrivo dei figli accompagnati dagli zii, ma il primo ad arrivare fu
mio marito che per tutto il giorno aveva sperato che io potessi vivere una bella esperienza con Beatrice.
A detta di lui per tutta la camminata in montagna aveva avuto il cazzo duro.
Ma al suo arrivo ci trovò composte e ordinate…gli dicemmo che avevamo fatto due chiacchiere e bevuto un
caffè. Rimase un po’ perplesso, ma io e Beatrice mantenemmo il segreto, almeno fino a quando la sera, ci
trovammo a letto e gli raccontai la mia bella avventura di sesso con un’altra donna.
Rivivere la mia giornata con Beatrice fu nuovamente motivo di godimento che condivisi in pieno con mio
marito.
4585
0
9 anni fa
insiemea,
44/41
Ultima visita: 7 anni fa
-
A casa di giusy
Come ogni sabato mattina ero a casa impegnato a farmi la barba e a breve sarei uscito per un aperitivo con degli amici. Stavo per mettermi il dopobarba quando squilla il mio ‘cellulare del bull’ e vedo che mi stava chiamando Giusy, una casalinga insoddisfatta, sposata con un marito cornuto, che mi chiama per trascorrere dei momenti intensi quando è libera da faccende domestiche e private. “Ciao Andrea, come stai? Potresti per favore venire a casa mia che ho un problema con il Pc e non riesco a sbloccarlo?” .. Avevo già capito l’antifona, ma siccome mi piacciono le situazioni da gioco di ruolo, accetto di buon grado e le rispondo che in una mezzoretta sarei stato lì. Giusy ha 38 anni, mora occhi castani, è alta 1.65 circa, magrolina, taglia 40, una una bella terza di seno e un viso dolce e perfettino, fa l’insegnante. Il marito Antonio, insegnante anche lui, è più grande di Lei di diversi anni, consapevole ormai del fatto che non è più in grado di soddisfarla, anzi, lui gode di più nel vederla corteggiata e scopata davanti ai suoi occhi, meglio ancora se a casa, possibilmente nel suo letto. Un classico cuckcold!
Mi dirigo così a casa di Giusy, fuori fa abbastanza freddo considerando che è febbraio, ma i miei ormoni mi tengono su al sol pensiero di questo gioco così eccitante, sempre diverso di volta in volta, e che ormai riuscivo a condurre in maniera spontanea e decisa. Suono al campanello, mi risponde Giusy al citofono e m’invita a salire al solito terzo piano. Salgo lentamente e arrivato sul pianerottolo vedo subito Lei con il suo sorriso malizioso affacciata alla porta e m’invita ad entrare. Saluto Antonio che era in salotto a guardarsi la Tv e ci dirigiamo nella sala computer, dove Giusy corregge i compiti in classe degli alunni e naviga in internet con il suo portatile che ogni tanto (chissà come mai!!) si blocca. Giusy indossava una classica gonna da ufficio, fino al ginocchio, grigia, calze scure, una camicia nera leggermente sbottonata e giusto un filo di trucco in viso. La faccio accomodare alla sua sedia e dopo i soliti complimenti la invito a spiegarmi cosa fosse successo. “Guarda Andrea, quando apro Firefox mi esce questa schermata che non so cosa sia, mi dà un gran fastidio e non so toglierla”. A quel punto mi avvicino a lei e mi piego in avanti per iniziare ad operare con mouse e tastiera mentre lei è ancora seduta. Mentre mi fa i complimenti per il profumo del dopobarba e inizia ad accarezzarmi l’interno coscia, io proseguo nel risolverle il problema del pc. Le spiego di stare più attenta quando naviga su internet alla ricerca di programmi da installare e nel tempo di 5 minuti le risolvo il problema.
“Ecco fatto mia bella Giusy, come vedi ad ogni problema c’è sempre una soluzione, hai fatto bene a chiamarmi” le dico guardandola intensamente negli occhi e lei per pronta risposta inizia a sbottonarsi la camicetta nera dicendomi “Non ti ho mica scomodato solo per questo Andrea, c’è qualcos’altro per te..”.. Alla vista di quel delizioso reggiseno rosa chiaro, con quella bella terza di seno incastonata la dentro, non resisto più e inizio a palpeggiarla mentre le nostre lingue si contorcevano in un bacio appassionato da veri amanti; nel frattempo il cornutone era ancora di là comodamente seduto sul suo divano a vedere non so cosa in Tv. Giusy bacia veramente bene, con una grazia unica, la sua lingua scorre a tratti veloce e tratti lenti, è una vera goduria e il mio arnese non tarda di certo a irrigidirsi dentro il jeans. Giusy, presa anche lei dall’eccitazione più totale, non aspettava altro che sentirsi dire “Tiralo fuori troietta, adesso tocca a te ‘ripagarmi’ del servizio”, così mi abbassa la zip, infila la mano e appena lo sente bello duro lo stringe forte, iniziando a segarmi lentamente mentre ce l’avevo ancora nel boxer. Inizio ad emettere i primi gemiti di piacere e quando lo tira fuori per affondarlo tutto in bocca, comincio ad andare in estasi.. “Siii Troia succhiamelo tutto, fammi sentire la tua gola profonda!!” e Giusy pompava sempre più forte, mentre con una mano mi aveva delicatamente tirato fuori anche le palle dal Jeans.
Quel cornutone di Antonio non aspettava altro che sentirmi godere per venire a spiarci, infatti l’ho visto affacciato alla porta, mentre si gustava la scena e aveva iniziato a menarsi il suo cazzettino. “Guarda com’è brava tua moglie a succhiare, e ora mi faccio leccare anche le palle!!”… Giusy obbediva, le piaceva essere comandata e così la guidavo in tutti i miei piaceri. Ma ora era arrivato il momento di assaggiare Lei, la faccio alzare in piedi, la piego a novanta sulla scrivania e le alzo la gonna… mmmhh che culetto delizioso che ha la Giusy, liscio come seta, bianco come il latte e tra le natiche le passava un perizoma che stranamente non era abbinato al reggiseno, ma era di un nero trasparente con inserti dorati, fantastico!! Mi chino, le scosto il perizoma e inizio a passarle la lingua sul buchino posteriore, so che piace a Giusy e infatti dopo 3/4 colpetti di lingua la sento già fremere di piacere.. “Sii amore, così, sono tutta tua” … mentre dietro di me sentivo ansimare il cornutone che si stava gustando la scena! Le tiro via le mutandine, le allargo bene le gambe e inizio a leccare e assaporare quella figa così profumata, già bagnata, ma pronta a godere. Infatti dopo un paio di minuti la sento venire.. “Ohhh siiii, vengoo…mmmmhhh….daiii!!” una magnifica squirtata che mi prende in viso e un po’ va a finire per terra, per la gioia del cornutone che non aspettava altro. Giusy è letteralmente estasiata, totalmente sdraiata sulla scrivania, e la lascio rifiatare mentre continuo a baciarla tra le cosce.
Poi la faccio girare, la bacio di nuovo in bocca e la prendo in braccio, essendo magrolina e bassina e un’operazione che non mi comporta alcun sforzo … “Adesso andiamo in camera da letto, voglio scoparti sul letto dove dormi con quel cornuto di tuo marito!” e così mi dirigo con lei in braccio verso la camera da letto, non prima di incrociare il cornutone sull’uscio della porta, e gli ordino “Vai a pulire per terra, lecca il piacere di tua moglie, è buonissimo!”… Arrivati in camera, la butto sul letto, e in tono da vero bull le ordino di spogliarsi tutta… “Basta con le carinerie, adesso ti sbatto come una troia” mentre mi metto in piedi sul letto e lei in ginocchio, pronta a spomparmi di nuovo. Stavolta però comando io, così le tengo la testa ferma e inizio un deep throat che più volte la lascia senza fiato.. “Che troia che sei, hai una gola più profonda dell’inferno!” solo che la sua gola mi manda in paradiso!! Bene, ora che è diventato di marmo, la posiziono a pecorina e inizio a sbatterla da dietro, Giusy inizia a dimenarsi, le piace essere scopata in questa posizione e guardarsi allo specchio, mentre la ricopro di insulti e di sberle sulle sue docili chiappe bianche… “Dai puttana, fammi sentire come ti piace, e ora che viene tuo marito guardalo dritto negli occhi mentre godi!” .. Antonio non ha tardato a venire ad osservare la scena, si è portato la solita sedia da cornuto per gustarsi comodo lo spettacolo, quando si stava per sedersi ma … “Cornutone, vieni qui a lubrificare il buco del culo di tua moglie, che ho voglia di incularla!”. Quel cornuto non se l’è fatto ripetere due volte, ha preso il lubrificante dal bagno e me l’ha preparata per bene. Giusy era già in posizione, pecorina, faccia sul cuscino e culo in alto; ho sempre avuto l’impressione che quella troia godesse da matti a prenderlo dietro e così senza pensarci l’ho affondato, delicatamente ma con decisione, tutto nel culo. Dalla bocca di Giusy è uscito solo un “Fai piano amore” per poi diventare “Sii tuttooo, tuttoooo, Antonio guardamiii” .. Antonio era lì seduto col suo cazzettino moscio in mano e sbavava come una lumaca dal piacere, mentre io aumentavo di minuto in minuto il ritmo dell’inculatura … “Ti piace puttana eh? Ti piaci farti sfondare il culo davanti al tuo maritino, vero? Dai, cambiamo posizione, offriamogli una visione degna dei migliori porno e tu cornutone, prendi il cellulare e filma tutto”
Così mi sdraio di traverso sul letto, con le gambe in direzione del cornutone e ordino a Giusy di salirmi sopra, seduta, con le spalle verso di me e le gambe spalancate di fronte al marito! La infilzo di nuovo nel culo, ma questa volte lascio a lei scegliere il ritmo, mentre il marito se la gustava con gli occhi sgranati, quasi incredulo di quanto la moglie potesse essere troia. Giusy infatti ha l’aria della brava donna, ma a letto si trasforma in una docile troia servizievole e.. gode da matti! La sua andatura aumenta, sento il suo culo che si allarga sempre di più e Antonio aveva iniziato a filmare la scena .. “Dai troia, impalati tutta, fai vedere al tuo maritino quanto ti piace prenderlo nel culo dagli altri!” .. fino a quando un altro orgasmo, questa volta anale, la sconvolge totalmente, sento il suo bacino irrigidirsi di colpo ed all'improvviso il retto inizia a pulsare molto forte.. “E brava la Giusy, sei venuta anche col culo…”.. Le scappa un sorriso per poi girarsi a pancia in giù sul letto, sfinita! Mi giro verso il cornuto .. “hai filmato questo bel orgasmo anale?” lui annuisce. Ora il desiderio di orgasmo si impadronisce di me, mi stendo sul letto e invito Giusy a svuotarmi .. “dai troia, voglio sborrare qui, dove dorme tuo marito”.. Giusy raccoglie le ultime forze, se lo prende tutto in bocca e inizia un pompino coi fiocchi, mentre con la mano mi massaggia la zona prostatica.. sono davvero in estasi e vicino all’eruzione, Giusy se ne accorge e affonda ancora di più con quella gola magnifica mentre con il dito medio spinge contro il mio sfintere anale… “Siiii cosìììì, ahhhhhh” un fiume di sborra le riempie la bocca e il viso, e volontariamente faccio andare qualche schizzo sulle lenzuola dove dormirà il marito… “Sei stata grande Giusy, complimenti”. La lascio lì sul letto, sfinita, mentre si assapora ancora il mio nettare e mi dirigo in bagno per le pulizie di rito. Mi rivesto, le faccio una dolce carezza e la bacio in fronte “Alla prossima tesoro, per qualsiasi cosa, non esitare a chiamarmi” e senza salutare il cornuto me ne vado via, svuotato ma soddisfatto. A casa di Giusy il godimento è sempre assicurato!
9
1
9 anni fa
3Pura1Trasgressione3,
33
Ultima visita: 3 anni fa
-
Il compleanno di alessia
PREMESSA
Essendo un fatto realmente accaduto, cambierò i nomi dei personaggi principali con nomi a mio piacimento e dichiaro da subito che ogni riferimento a fatti e persone esterne è puramente casuale.
Un ringraziamento anticipato va ai nostri protagonisti Alessia e Giulio che fornendo informazioni, che non avremmo potuto nemmeno immaginare da soli, hanno contribuito alla scrittura del racconto.
Possiamo dire di averlo scritto a 8 mani, grazie ragazzi.
IL COMPLEANNO di ALESSIA
Io sono Marco, piacere di conoscervi. Sono un ragazzo di 33 anni. Fisico asciutto, moro con gli occhi verdi, riservato ed educato, etero e con un pene nella norma, amante della pulizia e del sano sesso. Per sesso intendo sesso vissuto con piacere intenso, non la solita botta e via, ed insieme al mio compagno di giochi Daniele, 32 anni e fisicamente molto simile a me, ci siamo da sempre divertiti ad incontrare coppie e singole di buon gusto per divertimento e gioco.
Era l’inizio della primavera, io e Daniele ci eravamo un po stancati delle solite cose che ci venivano proposte.
Carsex, locali e cinema non erano piu cose che ci eccitavano tanto.
Desideravamo altro, rinnovare un po il nostro baule di esperienze con qualcosa di nuovo ed originale.
Una sera veniamo contattati da una coppia, che iscritta da poco su un sito di scambisti, chiedeva di incontrarci. Nel loro profilo non avevano foto o video dove poter capire come fossero fisicamente quindi abbiamo spostato la conversazione tramite mail.
La mail scritta dal marito in questione, Giulio, allegava delle foto di entrambi e ci descriveva la situazione, oltre a riportare il suo numero di cellulare.
Erano una coppia di 30 anni lei e 39 lui, entrambi etero. Lei dal fisico asciutto, capello biondo corto, carnagione chiara, terza piena di seno con grossi e larghi capezzoli e un culetto da sballo. Lui molto alto, un po in carne ma con un bel viso, barba corta e curata e con capello brizzolato. Erano sposati da 5 anni e ancora non avevano figli.
Ci disse che la settimana dopo sarebbe stato il compleanno di Alessia, sua moglie.
Ci raccontò che mentre facevano sesso immaginavano spesso che ci fosse un secondo uomo, quindi voleva organizzare qualcosa di interessante.
Era la nostra occasione per uscire fuori dagli schemi, fare qualcosa di nuovo, qualcosa di erotico e di classe.
Una moglie ignara degli avvenimenti non ci era mai capitata.
Accettammo la proposta.
Nelle mail successive ci scambiammo dettagli importanti per poter far riuscire la cosa al meglio.
Alessia e Giulio non avevano mai fatto nulla del genere, nessuno scambio di coppia o gioco erotico che implicava qualcun’altro nel loro rapporto.
Era la loro prima esperienza.
Ma Giulio ci assicurò che non sarebbe andato storto nulla. Era fondamentale. La cosa avrebbe potuto degenerare e il loro matrimonio finire, cose che sottolineai spesso proprio per far rendere conto ad un marito, eccitato, della reale situazione che poteva verificarsi. Giulio era sempre piu determinato e sicuro.
Quella sicurezza la passò a noi.
Ancor piu eravamo eccitati all’idea di accontentarlo.
Facendo le cose nel modo giusto potevamo esaudire la richiesta e se voluto chiudere il gioco prima di far danni. Questo era il patto.
Arrivò il grande giorno, venerdi.
Ci recammo a casa di Giulio e Alessia verso le 17:00.
L’appartamento era grazioso, in pieno centro a Roma. Non molto grande ma aveva una bella sala, una cucina spaziosa, un bagno con vasca e una camera da letto, tutto in stile moderno. Giulio era ad aspettarci e ci disse che Alessia sarebbe arrivata per le 19:30 dal lavoro. Quindi avevamo un po di tempo per sistemare i dettagli e fare il punto della situazione.
Pochi secondi dopo arrivò la cena, che Giulio aveva commissionato ad un ristorante di zona.
Naturalmente noi avremmo solo dovuto servire, non cucinare.
Demmo una mano a Giulio a sistemare la sala e la tavola, apparecchiammo in tre tutto a dovere, sembrava la tavola di un ristorante a 5 stelle, set di posate per 2, piatti impilati per antipasto e seguito, 2 calici per il vino e 2 bicchieri per l’acqua. Per ultimo una candela al centro e preparammo le luci soffuse.
Ci sistemammo in cucina io e Daniele e iniziammo a vestirci da perfetti camerieri.
Indossammo una scarpa nero lucido, un pantalone elegante nero, una camicia bianca, un panciotto nero e mettemmo anche il papillon. Una veloce pettinata da cresima ed eravamo perfetti cosi. Non ho parlato degli slip perché non li mettemmo affatto, lasciammo il nostro giocattolo libero nel pantalone. Sarebbe stato tutto molto piu semplice in questo modo, un po scomodo, ma semplice per quello che avevamo in mente.
Alessia alle 19:30 spaccate arrivò a casa.
Noi rimanemmo in silenzio in cucina, Giulio andò ad accoglierla.
Le diede due baci e le disse di andare in bagno a prepararsi e poi in camera a vestirsi che l’avrebbe portata a cena, ordinando di non andare o guardare in cucina ne in sala perché c’era una sorpresa.
Alessia molto stupita lo guardò negli occhi, lo baciò per qualche secondo e si diresse velocemente verso il bagno.
Giulio tornò da noi, ci disse che tutto procedeva bene e poi, ribadendo il fatto che l’avrebbe tenuta lontana dalla sala e dalla cucina, ci invitò a seguirlo verso il bagno.
Noi lo seguimmo.
Giulio aprì delicatamente la porta senza far rumore e ci fece intravedere Alessia che si spogliava e si infilava nella vasca.
Aveva un corpo da favola, guardai Daniele negli occhi senza parlare e lui intuì subito quello che avrei voluto dire a gran voce: “ è una sventola da paura”.
Alessia era come l’avevamo vista in foto, anzi meglio.
Un seno fantastico e un culetto da oscar.
Tornammo in cucina subito perché Alessia faceva tutto molto velocemente, eccitata all’idea che Giulio si fosse messo in opera nell’organizzarle qualcosa di speciale. Non immaginava nemmeno cosa sarebbe successo dopo.
Giulio la prese dal bagno e la accompagnò in camera da letto dove Alessia aprendo l’armadio tirava giù vestiti per la serata, coperta solo dal suo accappatoio rosa. A Giulio quei vestiti non erano graditi, anche se belli Giulio voleva qualcosa adatto a ciò che stava per accadere, allora si propose per sceglierle l’abbinamento corretto.
Alessia, incredula a tutto ciò, perché mai Giulio si era prestato a tanto, lo lasciò fare.
Giulio le prese per prima cosa le scarpe, una scarpa aperta nera, con tacco non troppo alto e che si allacciava a x sul polpaccio arrivando appena sotto il ginocchio. Poi passò all’intimo, prese un perizoma nero senza pizzo e lo poggiò sul letto, Alessia le disse che non aveva a corredo nessun bel reggiseno per quello e Giulio le rispose che quella sera non l’avrebbe affatto indossato. Il suo seno, una terza piena, era ben tirato su al naturale che l’avrebbe voluta cosi per la sera del suo compleanno. Lei, anche questa volta, acconsentì.
Poi prese l’abito, un vestitino nero a righine finissime grigio chiaro a gonna corta e ondulata molto leggero con spalline molto fine e grossa scollatura. Alessia disse: “ si è molto bello ma non avrò fresco tornando a casa?”
Giulio le rispose: “Non preoccuparti perché prevedo una serata molto calda”.
Alessia sorrise e iniziò a vestirsi come Giulio le aveva chiesto. Poi tornò in bagno a rifinire il trucco e a sistemarsi i capelli.
Giulio tornò da noi che balbettava dall’eccitazione e non riusciva a descriverci cosa le avesse fatto indossare. Facemmo come precedentemente una capatina in bagno.
Giulio scostò appena la porta e vedemmo Alessia che si truccava davanti allo specchio.
Una mano poggiata sul lavandino a sostegno, l’altra che passava il rossetto color carne sulle labbra. Il suo seno stava nel vestitino tirato talmente su che si gonfiava sopra la scollatura. Il culetto spinto in fuori e verso l’alto che le impennava la gonnellina leggera. Le gambe ben dritte sopra quei tacchi e i polpacci racchiusi in quel giro di lacci la rendevano molto sexy.
Alessia era uno schianto! Il profumo inebriante che usciva dal bagno era paradisiaco.
Per noi 2 era una preda troppo appetitosa. Ci saremmo impegnati al massimo. Tornammo subito in cucina.
Giulio ci disse che ci avrebbe chiamati per il vino e per tutto il resto della cena.
L’iniziative le avremmo prese solo noi, lui era la nostra spalla e non viceversa.
Eravamo già eccitati ma occorreva molta lucidità.
Si inizia! Dissi a Daniele che annui mettendo un visetto da tredicenne davanti ad un nuovo giocattolo.
Alessia uscì dal bagno, attese Giulio che le prese subito la mano, si scambiarono i complimenti per l’abito, anche Giulio era in giacca azzurra e cravatta abbinata, e si diressero verso la porta.
Ma Giulio l’accompagnò in sala tenendole gli occhi coperti con le mani.
Arrivati davanti la tavola le liberò gli occhi e le disse: “sorpresa”.
Alessia osservò la tavola, si girò verso di lui e sorridendo gli disse: “ che scemo che sei”
Giulio le scostò la sedia e la fece sedere, poi si sedette lui.
Si guardarono in faccia per qualche secondo, erano uno di fronte all’altra, poi Alessia gli chiese: “ e … cosa mangiamo?”
Giulio a voce alta esclamò: “possiamo avere del vino come aperitivo?”
Presi la bottiglia di prosecco con la mano destra, misi il tovagliolo rosso sul braccio sinistro e uscii dalla cucina diretto in sala. Pochi passi ed ero alla sinistra si Alessia. La sua testa era all’altezza della mia vita.
Dissi: “buona sera, io sono Marco e sarò il vostro cameriere per questa sera”
Alessia sorrise arrossendo, mi guardò negli occhi, poi osservò come ero vestito e rivolgendosi a Giulio disse: “tu sei proprio scemo” e rise con discrezione.
Versai da bere nel calice di Alessia, non potevo fare a meno di guardarle i seni, da sopra si vedevano benissimo. Erano stupendi, molto gonfi e tirati su, i capezzoli uscivano appena dalla scollatura e tra i due seni c’era lo spazio sufficiente per poggiare la bottiglia che avevo in mano. Saliva il profumo della sua pelle al mio naso e inebriava i miei sensi. Le sue gambe, bellissime e accavallate l’una sull’altra, lasciavano spazio, nonostante la scarpa alle sue bellissime e finissime caviglie.
WOW pensai e andai da Giulio, versai anche a lui il prosecco, poi rimasi a centro tavolo fermo finche Giulio mi disse che potevo andare.
Tornai in cucina piu eccitato che mai. Daniele mi chiese com’era andata. Raccontai un po al volo come quei seni già mi facessero eccitare e di come era angelico e delicato il viso di Alessia. Daniele mi chiese se l’atmosfera era tranquilla, risposi di si. In effetti per ora era tutto come sarebbe dovuto essere.
Giulio chiamò per l’antipasto. Uscimmo entrambi questa volta. Daniele si diresse verso Alessia per servirle il piatto, io verso Giulio. Era un’antipasto di mare misto, come piaceva ad Alessia, ma lei anziché guardare il piatto osservò Daniele.
Poi guardando Giulio gli disse: “non avremmo speso meno andando al ristorante?”
Giulio rispose: “non tutto ti danno al ristorante”
Noi rimanemmo un po congelati dalla frase di Giulio, non l’aspettavamo affatto.
Alessia si mise a ridere di nuovo con fare molto garbato e annuì.
Aveva involontariamente rimesso apposto le cose. Una reazione strana ma era quello che ci occorreva in quel momento.
Tornammo in cucina, dando modo alla coppia di rimanere un po sola e sondare la situazione.
Dalla porta della cucina vedevamo tutto. Alessia era di spalle a noi, Giulio di fronte. Iniziarono a parlare. Alessia chiese come gli era venuto in mente e Giulio diede varie e vaghe spiegazioni ma tanto per chiacchierare. Poi le disse che era uno schianto. Lei ricambiò i complimenti. Giulio chiese se il cibo le piacesse lei disse di nuovo di si e aggiunse: “sono molto carini”. Giulio sorrise, era quello che voleva sentirsi dire e non aveva nemmeno dovuto chiedere. Le rispose subito: “sono contento che ti piacciano, l’idea mi intriga anche”.
Alessia chiese: “che vuoi dire? in che senso ti intriga?”
Giulio: “beh, siamo serviti come al ristorante ma siamo sempre a casa nostra, senza la gente intorno e la confusione”
Alessia: “si, questo l’ho capito, ma in che senso ti intriga? Chiedevo”
Giulio: “ti faccio una richiesta per fartelo capire, impiegherei troppo a spiegarlo”
Alessia: “chiedi pure e ti sarà dato, visto quello che hai organizzato mi sembra giusto”
Giulio: “senza fartene accorgere esci un seno dal vestitino”
Alessia: “ma che dici? Sul serio?”
Giulio: “si, l’ho sempre immaginato al ristorante”
Alessia: “ok, scemo”
Alessia posò il calice, prese la spallina del vestito e la scostò un po, noi da dietro intuivamo tutto ma non vedevamo nulla, era molto eccitante.
Alessia: “va bene cosi?”
Giulio “certo, ora tirala fuori, voglio vedere il capezzolo”
Alessia prese il seno sinistro e lo mise poggiato sulla scollatura, Giulio era rossissimo in viso, si vedeva che era eccitato e noi avevamo capito che l’immagine che gli si proponeva era davvero di un erotico unico.
Alessia: “va bene cosi? Ti piace?”
Giulio: “si moltissimo, ora anche l’altro”
Alessia, scostate entrambe le spalline del vestito ma senza tirale giu del tutto, tirò fuori entrambi i seni completamente e disse: “sono belle le mie gemelline?” Giulio annui eccitatissimo, vedevamo che si stringeva il pacco con la mano, ed esclamò: “Marco posso avere altro vino?”
Come prima presi la bottiglia e il tovagliolo dirigendomi verso il tavolo, Alessia fece un piccolo movimento per rimettere tutto al suo posto ma Giulio la guardò e le disse di restare ferma e mi disse: “servi da bere a mia moglie per favore”
Io risposi: “subito signore” e giratomi verso Alessia versai da bere nel calice, Alessia mi guardava in viso rossissima dall’imbarazzo, io la guardai prima negli occhi poi le guardai il seno. Stupendo, stavo morendo di eccitazione. Lei guardava Giulio con le mani unite poggiate sulle gambe e le spalle strette, in quel modo il seno si univa e impennava ancora di piu.
Rimasi fermo li dopo averle versato da bere, finche Giulio mi disse di andare a preparare i primi. Tornai in cucina e risposi alle mille domande di Daniele che mi chiedeva i particolari, risposi a tutto molto eccitato.
Come entrai in cucina Alessia rimise apposto il suo seno nel vestito, guardò verso la cucina al volo e poi disse a Giulio: “tu sei proprio scemo, mi sono vergognata”.
Giulio: “io invece mi sono eccitato, sei stata fantastica”
Alessia: “ora ho capito cosa intendevi prima”
Giulio: “sono contento, è da tanto che immaginavo una scena simile al ristorante”
Alessia: “quindi? Non vuoi sapere se mi sono eccitata anche io?”
Giulio: “certo, ti sei eccitata?”
Alessia: “molto, mi è piaciuto farmi ammirare, Marco penso abbia gradito molto il mio seno, non si staccava piu dal guardarlo”
Giulio: “quindi … continuiamo ad ordinare? Ti va?”
Alessia: “certo, ho ancora piu fame ora”
Ascoltammo tutto, eravamo al settimo celo. A quanto sembrava Alessia aveva capito benissimo le intenzioni di Giulio e la cosa le piaceva.
Alessia chiese a Giulio: “posso ordinare una cosa fuori menù?”
Giulio: “penso proprio di si, Marco, Daniele potete venire un secondo per favore?”
Andammo al tavolo e Giulio ci disse che Alessia aveva una richiesta, restammo accanto al tavolo impalati ad attendere che Alessia prendesse coraggio e aprisse la bocca nel dirci cosa avesse in mente. Fu molto decisa come se fosse il suo turno di governare la situazione.
Alessia: “vorrei sapere se è possibile avere al posto del menù un piatto speciale, molto speciale “
Rispondemmo con fare molto galante ed educato che qualunque cosa avesse richiesto noi l’avremmo potuta fare.
Come rispondemmo Alessia fece cadere il tovagliolo di proposito sotto il tavolino. Daniele si chinò per raccoglierlo e lei, aprendo le gambe, mi disse: “vorrei 2 piatti diversi, uno alla mia sinistra e uno alla mia destra, in modo tale da poter scegliere cosa mettere in bocca. E’ possibile?”
Risposi guardando Giulio che annuiva: “certo che si, 1 minuto e siamo da lei”
Daniele si rialzò e posò il tovagliolo al suo posto, Alessia richiuse le gambe e guardò Giulio chiedendo con gli occhi il permesso, quel permesso che in realtà Giulio le aveva già concesso. Noi tornammo in cucina, io avevo avuto l’input dal suo seno meraviglioso Daniele dalle sue gambe a dalla vista del suo perizoma. Eravamo eccitati, ma ancora non abbastanza da poter mettere con soddisfazione il nostro caldo cazzo su un piatto.
Giulio lo aveva intuito e iniziò a chiacchierare con Alessia, chiedendole ancora se noi eravamo di suo gradimento e se avrebbe potuto fare questo e quello, stava sondando ancora la situazione, ma oramai era chiaro, Alessia stava giocando come lui voleva che facesse. Punto di non ritorno.
Nel frattempo, noi in cucina ci menavamo un po il cazzo per farlo diventare piu duro.
Senza darlo a vedere e con la porta socchiusa.
Alessia si alzò per andare in bagno. Tornò pochi secondi dopo, si sedette e posò il perizoma sul suo piatto dicendo a Giulio: “questo è molto bello, ma oramai è un po bagnato, non mi serve più”
Giulio si chinò con il capo sotto il tavolo, senza scomporsi piu di tanto, Alessia gli spalancò le gambe facendogli vedere la sua vagina completamente depilata e umida.
Lui si risollevò e le disse: “molto sexy, non ti vergogni più vedo”
Alessia annuì e gli chiese se i suoi piatti avessero ancora tardato ad arrivare.
Giulio esclamò a voce alta: “sono pronti i 2 piatti speciali?”
Era il segnale che attendevamo, prendemmo i piatti tenendoli dal basso con la mano sinistra mentre con la mano destra impugnavamo alla base il cazzo che usciva dal pantalone solo attraverso la zip aperta e lo poggiavamo sul piatto, poi con un tovagliolo rosso lo coprimmo tenendolo sdraiato sul piatto.
Ci dirigemmo al tavolo.
Io a sinistra di Alessia, Daniele alla sua destra.
Come arrivammo Alessia esclamò: “mmmm, era ora. Ho molta fame questa sera.”
Poi guardando Giulio disse: “posso curiosare?” Giulio rispose: “devi”
Alessia guardò Daniele senza scomporsi piu di tanto e gli chiese: “cosa hai di bello per me?”
Daniele rispose: “questo pezzo di carne signora” sollevò il tovagliolo e tenendo il cazzo alla base lo premette sul piatto. La reazione di Alessia fu fantastica, disse: “wow che bel pezzo di carne, posso toccarlo?” e senza ottenere risposta da Daniele lo accarezzo solo con il dito indice della mano destra, al contatto vidi le vene che si ingrossarono.
Poi si rivolse a me e chiese la stessa cosa, io le risposi: “oltre alla carne questa sera abbiamo una grande fava, se gradisce anche la verdura signora”.
Mi guardò negli occhi e mentre toglievo il tovagliolo dal mio giocattolo ci poggiò la mano aperta sopra premendo e disse: “è calda per essere una fava, posso sentirne il sapore?” risposi “certamente”, abbassò appena la testa e passò solo la lingua sulla mia asta che nel frattempo aveva espulso umori di eccitazione, ne assaggiò il sapore, mi guardò di nuovo e disse: “sapore buono e delicato, penso di volere la fava e la carne questa sera, sono sicura che i due piatti vadano in armonia insieme”. Giulio la osservava e non smetteva di accarezzarsi, era al settimo celo.
Noi restammo fermi accanto ad Alessia che, guardando Giulio, gli disse: “posso rifare la cosa che mi hai chiesto prima?”
Giulio rispose: “certo, se anche io posso slacciare la mia cintura per mettermi piu comodo”
Alessia rispose: “certamente, non vorrei farti scoppiare nei pantaloni”
Giulio, si alzò dal tavolo, si slacciò la cintura, calò i pantaloni e gli slip e tirò fuori un cazzo di tutto rispetto. Era gonfio e rosso, pulsava dall’eccitazione. Si rimise seduto al suo posto e continuava ad accarezzarlo molto delicatamente, aveva sicuramente paura di venire prima del dovuto.
Alessia, alla vista del suo cazzo, disse: “vedo che ti piace vedere che io mi appassioni al cibo questa sera”. Prese le bretelline del vestito e, questa volta, le tirò completamente giù.
Era a seno scoperto a pochi centimetri dai nostri cazzi che, pressati sul piatto dalla nostra mano, diventavano sempre piu grossi e gonfi facendo fuoriuscire una buona quantità di umori.
I suoi seni erano gonfi, li premeva tra se stessi con le braccia e li faceva ballonzolare appena mentre ci guardava in viso e disse: “vi piacciono le mie pere? Se gradito io ho portato la frutta”
Sorridemmo timidamente e accennammo con il capo il nostro gradimento.
Alessia prese il mio cazzo con la mano sinistra e quello di Daniele con la destra e passò il glande gonfio e rosso sui suoi capezzoli. Io il seno sinistro Daniele quello destro. Bagnò i suoi capezzoli con il nostro liquido e poi disse: “voglio mangiare la carne per prima” in un battibaleno prese il cazzo di Daniele in bocca, tutto di un colpo, e iniziò a pomparlo delicatamente. Daniele posò il piatto e le accarezzò il seno. Mentre Giulio si toccava sempre di piu Alessia mi segava delicatamente toccando con il pollice la punta e strofinando il mio cazzo spesso sul seno sinistro.
Eravamo tutti eccitatissimi.
Si girò verso di me e, mentre segava Daniele, disse: “ora la fava, voglio mangiarla” iniziò a pompare piu freneticamente, stavo quasi per venire. Se ne accorse e si fermò.
Si alzò dalla sedia e disse a tutti e tre: “vorrei servire il dolce sul divano” e si diresse a pochi metri dove vi era un divano fatto a penisola, ci guardò e ci disse di sederci. Sedemmo subito tutti e tre, uno accanto all’altro, lei in piedi di fronte a noi con il seno al vento. Bello, eretto, sodo, con i capezzoli gonfi.
Si girò di spalle e tolse il vestitino facendolo scivolare delicatamente in terra, mostrando un culetto stupendo. Si chinò in avanti e allargò le natiche. Era uno spettacolo fantastico.
Giulio ci guardò, lui era nel mezzo, tra me e Daniele e disse: “vi piace mia moglie?”
Rispondemmo: “Tantissimo”
Alessia si avvicinò, si inginocchiò e prendendo in bocca il cazzo di Giulio, iniziò a segare i nostri delicatamente. Poi si alternò con la bocca su tutti e tre e strofinando le tette sul cazzo di Daniele disse: “il letto ci contiene tutti questa sera, e io voglio scartare i miei regali sotto le lenzuola”
Ci dirigemmo verso la camera da letto spogliandoci e lasciando vestiti ovunque, tutti e tre.
Passammo tutta la notte alternandosi tra le curve di Alessia, lei che gemeva e ci tirava verso di lei con molta frenesia e inaspettata calma. Era eccitatissima e coinvolta.
Ebbe il regalo da tutti e tre quella sera, Giulio per ultimo, attese che noi venissimo sul corpo di Alessia per godere di quella vista e solo ad allora esplodere dentro di lei.
La mattina seguente si svegliarono ma noi eravamo già tornati alle nostre vite, sul tavolo lasciammo il “conto”, un foglietto con scritto: SERVIZIO COMPLETO + PEZZO DI CARNE + FAVA = PERE, BACI ED ESPERIENZA DA RIPETERE.
Ci contattò Giulio il giorno dopo, ci ha ringraziato. Lo sentimmo a natale e capodanno, ci ha ringraziato. In tutto ciò, noi ringraziamo lui e la sua fantastica moglie. Perché grazie a loro, siamo usciti dalla banalità e abbiamo iniziato a prendere gusto di una cosa nuova: l’eccitazione mentale è piu importante di quella fisica e una cosa fatta bene ne provoca tanta, indispedabile per poter star bene.
Ci rivedemmo tempo dopo, in un ristorante a cena tutti e quattro. Ridemmo tutta la sera sul comportamento dei camerieri che ci servivano.
Questo racconto è stato lungo lo ammettiamo, ma solo così potevamo dare importanza ai gesti e le sensazioni piu che alle posizioni effettuate a letto, che volendo alla fine sono sempre le stesse e le ben conosciamo tutti.
Marco & Daniele
8
4
9 anni fa
MarcoBullperLei,
33
Ultima visita: 3 anni fa
-
la visita inattesa
L'originale connubio tra un ritrattista ed uno scrittore ha generato la trasgressiva miscellanea che in abbinamento con altre recondite passioni si è dimostrata efficace nello stimolare tematiche capaci di rendere insospettabilmente eccitante tutto ciò che altrimenti sarebbe rimasto nel limbo delle fantasie inespresse.
Ecco come quello che di più improbabile poteva essere immaginato, ben oltre realtà che non fossero esclusivamente di genere virtuale, si è reso attuabile permettendone gli sfoghi creativi di inusuali metamorfosi entro quell'onirica dimensione sensoriale dove nessun impedimento avrebbe mai potuto pregiudicarne inibenti ostative sino ad ottenere il consenso per confronti oltre i limiti del razionale.
Da Histoire G. :
“Non potevo sapere quando sarebbe passato dall'ufficio mentre, intenta ad apportare alcune varianti ai modelli destinati alle ultime collezioni, rimanevo comunque certa che in ogni caso, se ciò si fosse verificato, non avrebbe sicuramente perso l'occasione per provocarmi con le sue audaci invenzioni.
Anche facilitato dal fatto di trovarmi a quell'ora da sola, prese così a rivolgermi subito le attenzioni che era solito esprimere, complimentandosi per il modo in cui ero vestita, e che a suo giudizio rispecchiava in modo perfetto la sofisticata femminilità che caratterizzava il mio essere donna sicuramente appetibile, mostrandomi nel contempo alcune delle nuove illustrazioni che traevano ispirazione anche da quel mio modo di porgermi, e nelle quali venivo descritta in maniera decisamente molto trasgressiva, proprio come un'altra immagine simile che già avevo audacemente esposta in bella mostra appesa ad una parete lasciando supporre, a chiunque l'avesse osservava, che avrebbe potuto trattarsi proprio di me.
Senza distogliere l'attenzione da ciò che stavo ultimando risposi al complimento in modo altrettanto compromettente, accavallando le gambe con voluta malizia, in modo tale dall'apparire ancor più similare al modello in cui ero stata descritta, provocandone le immediate reazioni quando l’orlo dell’abito scoprì provocatoriamente il punto nevralgico in cui la balza di pizzo delle autoreggenti unita, al reggicalze, crea quell'effetto squisitamente intrigante che farebbe impazzire un qualunque altro individuo,
Sussurrandomi all'orecchio quanto fosse anche per lui i fondo sempre un piacere poter verificare quanto fossi insospettabilmente porca, e recuperata dalla borsa, dove teneva sempre con se, l'inseparabile fotocamera, diede corso ad una serie di istantanee che sequenzialmente mi immortalarono in quella maniera, stimolando ancor più la mia segreta natura.
Penso ancora che qualsiasi persona al suo posto forse ne avrebbe approfittato per infilarmi una mano tra le cosce e poi, dopo avermi scostato anche l’impalpabile slip, mi avrebbe molto probabilmente esplorata a dovere facendomi di sicuro impazzire con una efficacissima manipolazione sulla clitoride, resa oltremodo sensibile dalle cerebrali condizioni in cui già mi trovavo.
Invece il mio anziano estimatore si limitò, come sua abitudine, a ritrarmi professionalmente nel mio aspetto migliore, esortandomi a viaggiare con la fantasia ed obbligandomi ad attraversare con la mente i meandri più oscuri della passione mentre, facendomi lentamente spogliare, rappresentava in modo indelebile una nudità resa ancora più assoluta da quella provocante esibizione.
Fu allora, e solo con il sopraggiungere inaspettato anche dell'altro amico scrittore, che il tutto assunse toni e sembianze ancor più marcatamente trasgressive la dove egli, a differenza del proprio senile coetaneo, si era sempre dimostrato ben più determinato a raggiungere il traguardo che si era sin dall'inizio prefisso senza mai farne eccessivo mistero.
Tra i due nacque immediatamente la complice intesa idonea a cogliere l'opportunità per approfittare del particolare frangente, entrambi già consapevoli delle passioni che animavano ogni mio recondito istinto quando stimolata nella giusta maniera.
Eccoli allora decisi a coinvolgermi in un nuovo ardimentoso progetto trasformandomi in accondiscendente preda disposta ad assecondare, nei modi più impudici, le libidinose voglie dei mie due anziani ospiti.
Come in una scenografia già scritta eccomi privata immediatamente delle mutandine a consentire voluttuose degustazioni di quelle così tanto ambite parti intime, ora oscenamente dischiuse all'abuso orale del mio ammiratore mentre l'altro ne immortala le prevaricanti attenzioni rendendo indelebile una simile azione.
Senza poter celare la mia più segreta indole, non potei fare altro che confermare ciò che stavo provando una volta stimolata in quel modo, sempre più consapevole che non avrei arrestato quelle loro ulteriori intenzioni.
Adeguatamente lubrificata mi ritrovai allora in grembo all'attivissimo persecutore il quale, a dispetto della sua età, mi prese con impeto estremo conducendomi repentinamente all'orgasmo.
Dopo essere stata inondata come meritavo, con ancora nelle viscere la gelatinosa minzione, andai a gratificare l'impegno profuso, prostrandomi a lambirne ogni residuo da quella grinzosa asta così incredibilmente efficace.
Pregando che tutto ciò rimanesse un segreto solo tra noi mi ricomposi, certa che nessuno, osservandomi poi, non avrebbe di certo potuto sospettare di quel mio comportamento da autentica troia che così tanto eccitava il mio stesso compagno nei modi più incongrui, ed a dispetto delle gelosie inevitabilmente prodotte che, in quella complice intesa, dovevano essere mantenute in obbligatorio stato di repressione da altre avulse paure.”
2923
0
9 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
..se ti strusci...(versione integrale)
..e’ ricomparso Fabrizio in modo prorompente,persino con dei regali.Ci teneva moltoall’amicizia di Luca ,forse e’ vero ma io credo che fosse anche per una questione di ogoglio suo personale.Tempo fa  lo avevo “snobbato” piu’ che altro per il suo carattere troppo irriverente e perche’ si dava molte arie ,era consapevole di ritrovarsi un pisello di dimensioni fuori dal comune e questo gli dava quella sicurezza che spesso varcava la soglia della insopportabilita’ per cui a un certo punto capi’ che per lui c’erano speranze pari allo zero infatti per un po smise di provarci ma in fondo in fondo non si e’ mai arreso al mio rifiuto .Adesso e’ ricomparso con un nuovo atteggiamento(o una nuova tattica),e’cambiato,gentile,meno sbruffone quasi simpatico.
Luca mi ha sempre detto che se avessi voluto “provarlo”si poteva fare,certo ci sarebbe voluto un po di tempo ma sarebbe stato divertente.Fabrizio aveva stava con  una donna,molto piu’ giovane di lui e non avrebbe avuto problemi a condividerla con noi,anzi non vedeva l’ora.
Insomma,col nuovo atteggiamento,forse ci poteva stare una piccola uscita con la coppia,d’altronde e’ passato tanto tempo dall’ultima volta che io e Luca ci siamo divertiti al di fuori della coppia ma volevamo fosse abbastanza naturale il susseguirsi di eventi e credo lo volessero anche loro.A proposito di ultima volta,ecco come mi era tornata la voglia di sesso a 3(o a 4).
La sera di capodanno(2014/15) quindi una paio di mesi fa circa,io e Luca eravamo andati a festeggiare a casa di nostri amici,classica serata,anche troppo classica per Luca che per festeggiare e rendere la nottata diversa mi propose di fare una cosa al limite del follia,mi propose di appartarci proprio al scoccare della mezzanotte e che me lo avrebbe messo dentro proprio in sincronia  col conto alla rovescia,mi sembrava improbabile da fare ma l’idea era  talmente folle che mi fece ridere,gli dissi che sarebbe rimasto un sogno e che realisticamente sarebbe stato impossibile da realizzare con tanta gente in casa,ma le  cose andarono piu’ o meno cosi anche se ci fu un risvolto che non avevamo minimamente preso in considerazione.Alla festa di capodanno c’era anche Dario con la sua nuova tipa con la quale era insieme da ⅘ mesi,era una ragazza moldava molto giovane,mi resi subito conto che Luca la guardava in un modo che mi fece capire che gli piaceva”..che ne pensi di lei” gli chiesi io ,e lui” molto carina,ha un viso dolcissimo”...insomma senza troppi giri di parole se la sarebbe fatta in un nano secondo.
Durante la serata si ebbe modo ovviamente di scherzare e fare amicizia con lei,Dario era molto contento ma strano,qualcosa pero’ a me non tornava,questa ragazza comparsa all’improvviso..mah!
Luca spiffero’ il nostro segreto a Dario,gli disse cosa volevamo fare a mezzanotte,si parlarono tra uomini e lui fu molto scettico,in pratica non gli credette cosi stuzzico’ di piu’ la sua curiosita’ e naturalmente Luca pur di non sembrare uno che parla e basta si impegno’ affinche tutto andasse in quel modo.Esplorammo la casa e trovammo un posto in una sala che dava sul terrazzo fuori da dove si vedeva il panorama della citta’,la casa fortunatamente era molto grande.
Arrivo’ l’ora fatidica,meno male che eravamo circa 20 persone e nessuno ,nel momento della bolgia,noto’ che noi due non c’eravamo.Prendemmo 2 bcchieri pieni di spumante
e molto silenziosamente cercammo di passare inosservati,io per l’occasione avevo indossato un vestito nero molto elegante e anche molto sexy,cortissimo , scollatoe naturalmente calze autoreggenti ;mi appoggiai alla poltrona,in piedi, e basto’ spostare gli slip per permettere a Luca di mettermelo,lui si preparo’ i inizio’ a strusciarmelo sulla patata,quel movimento mi fece eccitare tantissimo e allo scoccare del 3-2-1-zero ÂÂ me lo infilo’ e bevemmo lo spumante,fu un attimo stupendo...gia’ ,proprio un attimo,infatti Dario ci aveva beccato,o meglio sapeva che stavamo facendo qualcosa di “interessante” e quindi venne a sbirciare,con la ragazza.
Disse: ” che state facendo?porcellini?”....non vi si puo’ dare neanche gli auguri?” ..”si ,si venite pure ,non  stavamo facendo niente” disse Dario che in un attimo si mise a posto,Dario si avvicino e chiese se avevamo disturbato,noi rispondemmo..”noooo”Io ero stra-eccitata,ero in fiamme e quando Dario si avvicino’ per farmi gli auguri sentii una strana sensazione,sara’ stato anche che avevamo bevuto tanto ma un movimento maldestro e un po di confusione me lo ritrovai appiccicato al mio corpo,io non feci nulla per spostarmelo,mi bacio’ le guance ,io avevo aperto leggermente le gambe e lui si appoggio’ col bacino tanto che senti’ in modo evidente il suo pisello attraverso i pantaloni sulla mia patata,la stoffa del mio vestito era invernale ma comunque abbastanza leggera per cui riuscivo a sentire molto bene il gonfiore,di nuovo mi si struscio’ sulla patata e di nuovo mi sali’ l’eccitazione,vidi Luca che aveva approfittato dell’allegria e anche lui per dare gli auguri alla ragazza di Dario in pratica l’aveva abbracciata stretta,e subito dopo mi ritrovai la mano di Luca dentro il mio vestito ,eravamo tutti e 4 vicinissimi,Luca esclamo’ un buon anno a tutti e poi disse che dovevamo farci gli auguri come si deve,aveva quasi tirato fuori la mia tetta mentre Dario ,che era ancora incollato a me, rispose “giusto,diamoci questi auguri per bene”.....e... mi schiocco’ un bacio in bocca ,io non sapevo che fare ma vidi che anche Luca fece la stessa cosa,vidi anche che era gia’ con l’altra mano sul sedere di lei,Dario subito dopo mi sussurro all’orecchio qualcosa tipo “il tuo uomo si e’ meritato un bel regalo,gli ho portato lei apposta,(era proprio il periodo dei regali!) ,io girai la testa per guardare lei in viso e ci venne spontaneo di darci un bacio di “auguri” anche fra donne beh,eravamo ben prese e abbastanza brille!….Poi il mio Luca continuo’ a limonarsela ..mentre Dario aveva “scoperto” che sotto la gonna avevo le autoreggenti ,con le mani si era "intrufolato" li sotto,il filo di cotone delle mie mutandine ormai era bagnato del tutto,lui lo' sposto' e a me venne d'istinto di aprire un po le gambe,mi aspettavo che ci infilasse un dito invece...in un attimo senti entrare qualcosa che non era un dito,ci stava infilando la sua cappella,non l'aveva proprio durissimo ma successe tutto in un attimo,mi usci' in quel momento tutto il fiato che avevo nei polmoni quando allo stesso tempo entro' tutto il suo pene,entro' una volta e mi disse sussurrando"auguri mia bella Sandra" ,poi indietro e mi infilo' la seconda volta abbastanza lentamente da non far vedere in modo evidente il movimento ...io non realizzavo piu' di tanto,ma come mi eccitava l'idea che la notte di capodanno ero stata "presa"da 2 piselli diversi nel giro di 3 minuti!!,sentivo un gran piacere misto all'ansia di essere vista dagli altri invitati anche se il vestito copriva quasi tutto,non so se riusci' a fare in tempo a scopare un'altra volta perché gli altri ci cercavano e fummo costretti a smettere tutti subito infatti arrivarono un po di amici dentro quella stanza.
Dopo ballammo e ci divertimmo come matti,l’intesa e il segreto tra noi 4 fece si che il resto della serata divenisse piu’ stuzzicante.Io parlai all'orecchio di Luca mentre ballavamo,in realta' Luca mi chiese se aveva "visto bene",io risposi che "quel gran bastardino di Dario",in una frazione di secondo mi ha spostato le mutandine ,se l'e' tirato fuori e me lo ha infilato!!mi ha scopata li 1,2 forse 3 volte ....forse 10 secondi in tutto... Luca mi chiese "allora ?ti e' piaciuto con la sua cappella cosi' grossa?"Io gli ho risposto solo guardandolo mentre mi mordicchiavo le labbra e poi gli ho dato un bacio ....,gli uomini pero’ non vedevano l'ora di andar via Luca  mi sussurro'a un orecchio che sarebbe stato bello anche solo ognuno col suo partner ma nella stessa stanza.Salutammo tutti,baci e abbracci,le solite convenzioni di capodanno e poi via.Andammo a casa nostra a lasciare la nostra macchina ,Dario era dietro di noi con la sua auto  che ci seguiva a vista.Appena arrivati sotto casa mollammo  la macchina e andammo con la loro,Dario chiese a Olena di farmi sedere avanti con lui cosi le scambio’ il posto,neanche il tempo di salire in macchina che Luca era gia’ con la lingua in bocca ,io ero stupita di tanta “voracita”,temevo che non si sarebbero fermati li infatti mi girai a guardare che cosa  succedeva dietro e vidi le mani di Luca che armeggiavano sui bottoni del pantalone attillato della ragazza,mi guardo’ e io ricambiai con uno sguardo dei miei per fargli capire che era la serata ok “no limits”potevamo fare qualsiasi cosa(complice l’allegria il vino)le sfilo’ gli slip insieme con i pantaloni ma senza toglierli del tutto,la fece sedere sopra di lui e se la scopo’ li dietro,in nostra presenza,non aspetto’ neanche un attimo ,anzi mi chiese di baciarla dal momento in cui il viso della ragazza era rivolto verso di noi e con la schiena verso la faccia di Luca.Io la baciai ,sapevo che Luca sarebbe andato fuori di testa a quella scena,Dario non poteva fare altro che toccarmi giu’cosi godevo anch’io, ma poi un po giustamente disse “ma non potete aspettare di  arrivare a casa cosi ci divertiamo tutti?”,non ci fu niente da fare ,ormai erano “partiti”,la ragazza, che nel frattempo si era voltata faccia a faccia con Luca, lo cavalco’,io mi girai e guardare e provai un po di invidia a dire la verita’,nonostante tutto in fondo in fondo mi sentivo ancora un po gelosa del fatto che Olena stesse godendo con Luca,guardai il sedere di lei ,stupendo ,mentre si vedeva entrare e uscire il pene di Luca duro come non so che cosa….mentre osservavo quella scena mi venne in mente con uno sprazzo di lucidita’ che a questo punto non potevo piu’ trovare scuse e avrei dovuto scopare quindi con Dario una volta arrivati a casa sua per finire quello che aveva iniziato  ,ma mentre cercavo di immaginare come potesse essere un’altro pensiero fu piu’ dominante rispetto a questo, realizzai invece  che c’era un’altra  fantasia che poteva realizzarsi da li a poco,e riguardava Fabrizio.
Dario disse allora “cazzo Luca,in una sera sei riuscito a farti i la mia ragazza,io conosco Sandra da 8 anni e ancora niente..beh,,quasi niente”...Luca rispose..”allora che aspetti,ferma la macchina e fattela adesso”....Allora dovetti intervenire io che in quel momento ero rivolta col viso verso verso il sedile posteriore che guardavo loro due scopare e dissi”Chi ve lo dice che io sono d’accordo?”....ma Dario continuo’ dritto verso casa sua…..arrivati a destinazione prevoalse il sonno e una stanchezza fatale a tutti,tanto che ci addormentammo miseramente e,a me, non dispiacque piu’ di tanto perche’ in realta’ non e’ che morissi dalla voglia di scopare con Dario…
Al mattino seguente,tutto ritorno’ normale,eravamo ancora molto intontiti dal vino ma passata la sbornia era passato anche il momento di trasgressione,io appena sveglia ricordai a Luca quanto era stato “cattivello” con la ragazza di Dario,lui mi domando’ se avessi scopato anch’io e se s’era perso quindi qualche “pezzo” della serata,io gli risposi che non avevo fatto quasi nulla a parte farmi toccare un po e che mi sarei riservata per un’altra “occasione piu’ grossa”....continua….
Â
3788
2
10 anni fa
AdamDTS,
32
Ultima visita: 1 giorno fa
-
E dire che....2
E dire che….2
Da quel week end, sono passati sei anni e, oltre a sentirci telefonicamente per lo scambio di auguri in occasione delle festività importanti non ci siamo più visti.
A quanto fosse successo quella notte non ci pensavo più. Si.., ogni tanto mi sfiorava i pensieri, ma oramai non ci pensavo più di tanto. E questo, fino ad agosto di quest’anno.
Ero andato a passare qualche giorno di relax e stare un po’ con mia madre al paesello d’origine.
Il giorno di Ferragosto mia madre mi dice che Carla e Claudio ci hanno invitato a passare la giornata da loro. Devo dire che la cosa non mi dispiace affatto. Rispondo che per me va bene. Anzi, visto che la roro casa è una viletta con piscina contornata di verde e con alberi maestosi, mi sarei veramente rilassato….
Chiamo mia cugina per chiedere se avessero bisogno… Mi risponde lei e quando sente la mia voce esclama… Marcoooooo!!! Che piacere sentirti! Io e i ragazzi abbiamo una gran voglia di abbracciarti….
A proposito… Se magari venissi con un po’ di anticipo mi daresti una mano a preparare gli antipasti. So che sei molto bravo… In effetti, sono abbastanza pratico ad aprire i frutti di mare e preparare delle gustose salsine. Chiedo a mia madre e gli dico che saremmo stati da loro per le ore 10 circa. Ok! Vi aspetto.
Claudio e sua sorella stanno per scendere in paese insieme al marito e Cristian. Il gelato lo comprano loro quando tornano per pranzo, aggiunge Carla. Aspetto mia madre che si prepari, prendo dalla cantina due bottiglie di spumante italiano, una di secco a un’altra amabile e partiamo.
Arrivati a casa di mia cugina, suono il campanello del cancello.. Sono Marco… Ciao Zio Marco!! Sono Morena… Che Bello…. Parcheggio l’auto sotto un pergolato, scendo e la prima a saltarmi addosso è Morena. Cia zio… Ti ricordi di me? Mi abbraccia e mi stringe schioccandomi rumorosi baci sulle guance. Carla aiuta mia madre a scendere dall’auto, saluto di rito, e poi viene verso di me e mi dice..
Fatti abbracciare cuginone mio… Mentre ci stringiamo, nel tentativo di scambiarci il bacetto sulle guance finisce che le nostre labbra si sfiorano… Buono il sapore del tuo rossetto, commento io.
Si defila dall’abbraccio… Il mio cugino biricchino sempre pronto ai complimenti, mi omaggia di un altro bacio a fior di labbra e ci fa accomodare sotto il portico….
Morena, prepara qualcosa di fresco per la zia, e tu Marco, vieni in cucina che il lavoro ti aspetta…
Lei cammina davanti a me e posso ammirare le sue ammalianti forme…
Una volta in cucina mi metto subito all’opera.
Carla è abbigliata con uno di quei leggeri parei estivi che gli modella il corpo, e per giunta, anche trasparente…Mentre sono impegnato nei preparativi, lei non perde occasioni di scodinzolarmi davanti, e volte, si pone in modo che posso ammirare le sue bellissime tette nude sotto il pareo, la sua intimità è coperta da un minuscolo slip da mare…
Il continuo distogliere lo sguardo da quello che sto facendo per ammirare la femmina al mio cospetto, mi pungo un dito con la punta del coltello e dalla mia bocca esce un…Ahi! Che pirla che sono. Carla vede che esce un po’ di sangue e … Dai, vieni in bagno che ti disinfetto e ti metto un cerotto. Mentre mi tiene il dito da medicare mi ritrovo con il viso all’altezza del suo seno. Però!!!! Certo che hai delle belle tette! Ti ricordi quando da ragazzini giocavamo al Dottore e tu ispezionavi tutto il mio corpo proprio come un medico? Carla?... Lascia stare questi ricordi, mi eccitano ancora.. E lei, per tutta risposta, mi mette una mano tra le gambe e,.
Caspita Marco! Non ricordo di averlo mai sentito cosi duro quando giocavamo al dottore… Mi fa alzare, mi abbassa il pantaloncino e inizia a masturbarlo…. Peròòòòò…. Si abbassa e se lo infila in bocca… mhhh… Vediamo se sono diventata più brava di quando ero una ragazzina? Lo lecca come un gelato, lo succhia e con la mano lo sega…. Carlaaa? Ti prego… Mhhh. È l’unica parola che odo… Continua con maestria la sua opera… chiudo gli occhi e mi abbandono ad un’esplosione di sperma nella sua gola…. Deglutisce con avidità fino all’ultima goccia. Si passa la lingua sulle labbra soddisfatta. È da quando sono venuta a casa tua che avevo voglia di farlo… Mi tira su lo slip da mare, vi riposta il fallo ancora mezzo duro carezzandolo e mi dice… Guarda che lo voglio ancora… Ho voglia di scopare con te giocando al Dottore…Mi cinge un piccolo cerotto sulla ferita e torniamo in cucina. Per fortuna Morena era rimasta sotto il portico con mia madre…
Continuiamo con i preparativi non disdegnandoci complici sguardi.
Tutto pronto. Arrivano gli altri… Cristian corre ad abbracciarmi… mi stringe cosi forte che il suo esile corpo aderisce al mio in modo quasi passionale. Il suo caschetto biondo, viso dai lineamenti gentili e curato.
Mi guarda con uno sguardo illuminato…. E la maturità? Tutto a posto? Si zio! A settembre veniamo a fare l’iscrizione all’Università. Veniamo? Dico io. Si! Io e Morena abbiamo deciso di iscriverci alla stessa Facoltà.
Bene! Rispondo. Se volete venire a stare da me vi ospito volentieri…. Uaoooooo. Magari!!
Ok! Quando siete pronti mi avvisate. Ma no! Interviene Claudio. Magari se ci dai una mano a cercare un piccolo appartamento cosi non disturbano te…. Ma quale disturbo! Mi farebbe davvero piacere se venissero a stare da me. Mi farebbero anche un po’ di compagnia… Iniziano le portate e interrompiamo l’argomento.
Gira che ti gira, mi ritrovo seduto a tavola con Morena alla mia destra, Carla alla mia sinistra all’angolo del tavolo e… Cristian di fronte. Morena mi tira qualche scanzonata gomitata ed elogia il mio impegno a raccontare barzellette. Carla, non perde occasioni, ogni qualvolta che si deve alzare per andare in cucina, di chiedermi aiuto invitandomi a seguirla per darle una e ne approfitta per passarmi lascivamente la mano sul pene fino a farmelo diventare duro.
Tira fuori dal forno la teglia dei cannelloni col ripieno di pesce e inizia a sezionarli a porzioni. Per fortuna ha le mani impegnate perché entrano Cristian e la sorella di Claudio per aiutarci nel portare i piatti a tavola.
Noto che lo sguardo di Cristian è fisso sulla mia spropositata erezione, la fissa con occhi languidi e imbarazzati.
I piatti sono pronti e iniziano a portarli a tavola. Io mi attardo nella speranza di far tornare normale il mio pene.
Probabilmente Morena ha captatto qualcosa. Mi siedo e poco dopo, sento che spinge in modo deciso la sua coscia contro la mia. Faccio finta di niente…
Incrocio lo sguardo interrogativo di Cristian come per chiedermi che cazzo stesse succedendo.
Defilo il mio sguardo. Il pranzo arriva alla fine.
Bene! Penso proprio di chiedervi il permesso di congedarmi e trasferirmi su un lettino a bordo piscina per un riposino. Mi alzo e vado stendermi su un lettino sotto un gazebo. Non so per quanto tempo sono rimasto in un piacevole dormi veglia, ed è proprio durante il dormiveglia che ho avvertito di nuovo quella manina sul membro. SI! Ancora quella manina… Sempre nel dormi veglia, mi godo quella manina che massaggia il mio membro duro sfiorando il pantaloncino. Poi d’un tratto… Più niente. Apro gli occhi e vicino a me, nessuno…
Vedo Cristian seduto sul bordo della piscina a pochi metri da me.
Mi metto a sedere sul lettino e chiedo a Cristian dove fossero gli altri. Lui si gira… ciao zio!
La zia, (mia madre), è andata a riposarsi in camera, la mamma e Morena stanno finendo di sistemare in cucina, e gli altri, sono andati a fare una passeggiata nel bosco.
A questa risposta, riaffiora prepotente il ricordo di quella notte. “E dire che… non ci pensavo più”!
Vengo riportato al presente da Cristian che mi chiede. Davvero zio, ci ospiteresti da te? Certo che si! Cristian. Allora ti chiedo di parlarne con la mamma per convincerla. Ci penso io. Non ti preoccupare…
Nel frattempo, arrivano Carla e Morena con un fumante caffè.
Dormiglione…Eccoti un buon caffè cosi ti svegli… Grazie Carla! Mi ci vuole proprio…
Sorseggio il caffè intavolando il discorso di ospitare a casa mia Cristian e Morena per tutto il periodo degli studi universitari.
Lo faccio con molto piacere. Credimi.. Mi guarda, gli chiedo un segno di assenso con lo sguardo e lei annuisce dicendo che volevano comunque partecipare, lei e sua cognata, alle spese.
Di questo ne riparliamo rispondo. Noto un complice e felice sguardo tra Morena e Cristian. Mi ringraziano in coro e mi vengono a schioccare un bacio sulle guance, e sempre in coro mi dicono, grazie zio!
Chiacchierando, si sono fatte quasi le ore 17. Mia madre si è svegliata e ci ha raggiunto.
Quando vuoi, andiamo a casa mi dice mia madre. Dai Zia, interviene Carla, restate qui anche per cena e poi ve ne andate. Mia madre mi guarda e attende l’assenso. Ma si, mamma, torniamo stasera col fresco.
Tornano gli altri, ci raggiungono e Carla, informa i genitori di Morena su quanto prima concordato in merito alla mia ospitalità offerta ai ragazzi per il periodo degli studi.
Il cognato di Claudia ribadisce il loro voler contribuire alle spese per il soggiorno della loro figlia a casa mia.
Rassegnato, rispondo che ne avremmo riparlato quando i ragazzi sarebbero venuti da me a settembre.
Ormai tardo pomeriggio, Carla e sua cognata si spostano in cucina per preparare una leggera cena…
La serata scorre piacevolmente e terminata la cena, saluti, baci e abbracci con un arrivederci a settembre.
Passo ancora una giornata con mia madre e torno a casa mia.
Durante il viaggio, ho pensato di divere il mio lettone in due letti nei quali avremmo dormito io e Cristian, mentre Morena, si sarebbe sistemata nella camera degli ospiti.
Continua
12
1
10 anni fa
complicita360,
58
Ultima visita: 5 anni fa
-
E dire che.....1
Vivendo in un’affascinante città, un bel giorno mi chiama mia cugina chiedendomi se posso ospitare per il w.e. successivo lei, suo marito e suo figlio. Certo gli rispondo, volentieri. Arrivano il venerdì sera e noto con sorpresa che sono in quattro, c’è anche la nipotina, figlia della sorella del marito.
Dopo i convenevoli saluti, propongo di andare al ristorante per cena. Ok per tutti.
Arrivati al ristorante, ci assegnano un tavolo e mia cugina Carla occupa posto di fianco a me.
Pensavo foste in tre dico a Carla, vuol dire che dormirete i 4 nel lettone e io andrò nella camera degli ospiti, visto che c’è un letto alla francese, un piazza e mezzo. Ma no! Dice lei. Possiamo fare cosi… Io, Claudio e Morena, la nipote, nel lettone e Cristian dorme con lo zio. Va bene Cristian? Certo mamma. Se allo zio Marco non dispiace? Certo che no! Rispondo con un po’ d’imbarazzo. Spero di non russare..
Cristian è un ragazzino di 14 anni, biondino con i capelli a caschetto.
La serata scivola allegra tra ricordi e barzellette…
La ragazzina, anche lei più o meno stessa età di Cristian, mi guarda divertita ad ogni mia barzelletta o battuta.
Finito di cenare, torniamo a casa. Mostro la camera da letto a mia cugina e andiamo in salotto dove ci aspettano gli altri. Ancora qualche barzelletta e tutti a letto.
Carla, Claudio e Morena nella Camera da letto e, io e Cristian in quella degli ospiti.
Le camere sono dotate di Bagno con vasca e doccia.
Richiusa la porta dietro di noi, Cristian mi chiede… Zio Marco, ti dispiace se vado prima io in bagno? Ho un urgente bisogno. Certo! Va pure. Intanto che Cristian è in bagno, io mi metto svesto e resto in box. Accendo la TV e mi siedo sul letto. Dopo circa dieci minuti, Cristian esce dal bagno, prende il suo pigiama e Scusa zio, ancora 5 minuti… Ok. Rispondo.
Riesce e s’infila nel letto. Ora tocca a me. Vado in bagno, denti e solito bidet. Esco, mi metto nel letto pronto per dormire.
Devo essermi addormentato di pacca con la TV accesa.
Nel mezzo della notte, una piacevole sensazione desta il mio sonno. La TV è ancora accesa. Mi rendo conto che ho una forte eccitazione e avverto qualcosa di caldo che avvolge il mio pene. Senza fare movimenti bruschi, riscontro che quel piacevole calore è dato dalla manina di Cristian che avvolge con delicatezza il mio pene. Porca miseria…. E adesso cosa faccio? Dico tra me e me…Da un lato vorrei fermarlo, ma la cosa potrebbe creare dei malintesi, dall’altra, ho una strana voglia di far finta di dormire.
Opto per la seconda. Con gli occhi socchiusi mi abbandono al sublime piacere che sto provando…
La manina ora lo avvolge più forte. Forse vuole sentire le pulsazioni del mio membro. Mi abbandono completamente al piacere che quell’atto incestuoso mi sta regalando. La manina ora molla la presa, accarezza delicatamente il mio pene duro e si ritira…
Mi aspetto che riprenda ma…. Niente… Sento che si gira e…Invana è la mia attesa…
Resto immobile con il pene duro e le palle che quasi mi duolono.
Dopo circa una ventina di minuti, realizzo che si è addormentato.
Mi alzo, vado in bagno e non posso fare a meno di masturbarmi…
Ritorno a letto e a fatica mi riaddormento.
Mi sveglio con la luce del giorno, guardo Cristian che dorme come un ghiro, entro in bagno a scaricare la vescica e vado in cucina a preparare la colazione per tutti.
Arrivo in cucina e noto che Carla è già sveglia. Buongiorno Carla… Come mai già in piedi? Lascia stare va…
Morena non è rimasta ferma un minuto, si muove in continuazione… Figurati… Claudio che russa da una parte, Morena che si muove in continuazione dall’altra, ed io, in mezzo a fare la statuina sveglia…
A chi lo dici, (prendo la palla al balzo). Anche Cristian si è agitato tutta la notte. Mi sa che stasera io dormo sul divano. E no! Delle due è Claudio che dorme sul divano… Giacché russa. No. No… Intervengo prontamente. Mandi a dormire tuo marito con suo figlio ed io dormo sul divano, dico con fermezza.
A guardare bene mia cugina in deshabillé, quasi quasi non mi dispiacerebbe dargli una bella ripassatina.
E’ sabato, e non devo andare in ufficio. Ma, come tutti i sabati mattina, approfitto per sbrigare alcune faccende…Loro escono dicendomi che sarebbero tornati per sera e che avremmo cenato al ristorante e che sarei stato loro ospite.
Durante la giornata riaffiora sovente il pensiero di quello che è successo durante la notte.
Tornano a casa verso le ore 20 e, dopo essersi rinfrescati, ci dirigiamo al ristorante.
Stesso tavolo. I ragazzi vogliono la pizza e noi adulti ci aggreghiamo. Noto che Cristian è un po’ taciturno, mentre, la ragazzina mi chiede ancora barzellette..
Tutto bene Cristian? Si zio.. Ti chiedo scusa se la notte scorsa non ti ho fatto dormire…
Non ti preoccupare, stasera toccherà a tuo padre. Rispondo scherzandoci sopra….
Fine della serata, tutti a casa e tutti a letto.
La mattina seguente, colazione al bar… Saluti, baci e abbracci e un sincero arrivederci.
Nel salutarci, la ragazzina, mi schiocca un rumoroso bacio sulla guancia e mi dice…
Posso chiamarti anch’io Zio Marco? Certo Morena. Chiamami pure zio Marco…
Continua…
17
1
10 anni fa
complicita360,
58
Ultima visita: 5 anni fa
-
..cosi divenni la chicca...
Guardo le foto facendole scorrere sullo schermo del mio tablet, bellissime, perfette, scattate con la cura dei particolari. Ricordo di ogni singola posa, la preparazione, i dettagli, tutto. Una foto in particolare attira la mia attenzione, è perfetta, bellissima, l'ho desiderata così, e il risultato va ben oltre le mie aspettative. Mi ritrae di spalle, con le ginocchia appena genuflesse, lo sguardo di lato ammiccante, le labbra sensuali mimano un bacio, ma tutta l'attenzione è per il mio lato B. Tondo, perfetto, provocante, appena fasciato da una mini di stoffa nera elasticizzata, alta appena venti/ venticinque centimetri, ma che mi costringe a ricordare come tutto è cominciato. La mente ritorna indietro di alcuni anni. All'epoca avevo appena finito le medie, e già il mio corpo rivelava quello che dentro di me sentivo da qualche tempo, il forte desiderio di assomigliare a una donna. Il mio aspetto minuto non lasciava dubbi, biondino, gambe e braccia esili, un viso incorniciato in un ovale perfetto che mi donava un’aria da efebo, un corpo che tutto aveva tranne l'aspetto maschio, virile e possente. Al contrario ero esile, minuto e con un’aria fragile impressionante. Tutte le mie attenzioni per il sesso femminile erano incentrate unicamente per ascoltare i loro discorsi, le ragazze parlavano di moda, rossetti, trucchi, scarpe e di come far impazzire i maschi: erano il meglio che potessi ascoltare. All'epoca vivevo ancora con i miei, e mia sorella più grande, in un paese stretto fra una grossa montagna e la Statale molto trafficata. Ammiravo mia sorella quando si truccava, vestiva e subito non avevo capito perche all'inizio era fisicamente come me, poi lentamente le erano spuntate delle protuberanze sul petto che finirono per donarle una magnifica quarta, misura che ancora oggi le invidio, e un culo meraviglioso che quando indossava appunto la famosa “mini” il suo allora fidanzato le diceva che era talmente bello che sfondarlo era un dovere nei confronti della natura che lo aveva fatto così. Già il suo fidanzato, oggi mio cognato. Luca è quello che si dice un vero maschio virile. Muscoli possenti da ogni angolo del corpo, massiccio, alto, e terribilmente peloso!e se non bastasse tremendamente porco. Porco, ma un porco, fantastico. Una sera che stava scopando mia sorella, avevo sentito i rumori e li avevo spiati. Avevo avuto modo di ammirare suo magnifico cazzo. Grosso, duro, nodoso, in cima una cappella grande con una fragola, mi ero segato fino a sfinirmi al solo pensiero di averlo dentro. Circa due anni dopo, fra i 16/17 anni, la mia vita ebbe la sua prima svolta. Ricordo che era un sabato sera, in paese c'era una festa e tutti vi erano andati, io no. Avevo accampato delle scuse, ma in realtà ero stanco delle battutine dei ragazzi del paese e delle risatine ironiche delle ragazze, e poi avevo in mente altro. Appena solo mi sono fiondato in camera di mia sorella, all'epoca era gia sposata con il porco, ed era pure incinta di alcuni mesi. Aperto l'armadio, le ho preso appunto questa mini che adoravo, un paio di “ zatteroni” scarpe con il tacco a zeppa altissime, che lei metteva sempre quando indossava la mini e che le elevava ancora di più il culo verso l'alto rendendolo ancora più desiderabile. Mi trasferisco in camera mia, e nudo, indosso le cose prese, mi ammiravo allo specchio muovendomi con movenze da troia che batte, mi gustavo tutto quello che vedevo e a mio avviso era bellissimo. Da qualche tempo, avevo sperimentato l'introduzione nel mio culetto di vari oggetti di relative dimensioni per provare la sensazione di essere posseduto, e ora mi ammiravo fingendo di essere una puttana da marciapiede che cerca il suo cliente. Improvvisamente entra Luca in camera e mia afferra con forza un polso.
“ lo sapevo che eri una puttanella, un frocetto tutto da gustare, una troietta da scopare con gusto, dai inginocchiati che voglio sentire come lo succhi.”
Senza aggiungere altro mi torce il polso e mi costringe ad abbassarmi davanti a lui che nel frattempo ha aperto i pantaloni e ha tirato fuori il suo magnifico cazzo, e senza indugi me lo pianta dentro la bocca. Mi tiene fermo il capo con entrambe le mani e mi scopa in bocca in maniera dura, brutale.
.. Sei una meraviglia!!!.. mi ricordi un giovane trav che batteva lungo la Statale qualche anno fa, anche lui lo leccava bene, tutti la chiamavano la Chicca, tu gli assomigli, e allora da oggi ti chiamerò così, Chicca, la mia puttanella tutta da godere.! - dice mentre continua scoparmi infilandolo sempre più dentro la mia gola incurante del fatto se mi piace o meno.
Mi sento quasi soffocare con quel palo infilato in gola, ma tutta questa brutalità mi eccita da morie, scopro che mi piace essere maltrattato. Poi mi solleva e mi gira appoggiandomi al letto, piegato a novanta, sputa un poco di saliva sul buchetto e si lubrifica anche il cazzo poi mi penetra con durezza piantandolo tutto dentro in un colpo solo. Urlo, mi sento sfondare, squarciare, dividere in due, le gambe mi cedono.
…..aaaaahhhhhiiiiiii.......AAAAHHHHHHiiiiiiiiii...pianoooo....ti pregoooooo...........
M'immobilizza tenendomi per i fianchi, aspetta un momento immobile dentro di me poi parte a limarmi il buchetto incurante delle mie suppliche. Mi sbatte con un ritmo costante che ben presto da i suoi frutti, sento il piacere scorrere lungo tutto il mio corpo.
“…..a ti piaceee!!!!..lo sapevo che eri una troietta , ma non credevo fossi anche vergine, meglio! Mi divertirò di più a godere di questo culetto stretto, vedrai che alla fine ci passa pure un tir.......”
Mi lima e mi fa godere molto, poi si mette disteso e m’impala su di lui e con le mani mi strappa letteralmente i, capezzoli procurandomi un piacere/dolore che mi fanno sborrare senza toccarmi il cazzo. Inarca le gambe e mi scopa velocemente, poi si sfila e mi mette in ginocchio davanti a lui.
“… dai succhialo che ti faccio bere anche la sborra!!.. vedrai ti piaceràà..daiii succhiaaaa ...cosììì...”
M’infila di nuovo il palo in gola e poi di colpo erutta un fiume di caldissima semenza che cerco, allora inesperto, di non farmela scappare. Da quel giorno sono la sua troia. Mi scopa e sfonda appena se ne presenta l'occasione. Mi fa impazzire quando mi sbatte e m’insulta, umilia e mi dice di tutto. Godo, mi piace essere sottomessa e lui lo sa, a tal punto che quando lo provoco, mi sbatte con furia selvaggia devastandomi il culo.
…..aaaaa.....sssiiiiii....porcoooo!!!!!...ci godi a scopare mia sorella e sfondare il culo al cognato!!......
Per circa due anni la mia vita è finire gli studi, rendere felice il porco che m’inonda il culetto di una quantità industriale di caldissima sborra. Un ennesimo sabato pomeriggio sono a spasso per le vie della grande città che dista da noi circa cinquanta chilometri, quando alla vetrina di un negozio di abbigliamento vedo un cartello che indica la ricerca di un commesso. Entro deciso, ho dato la maturità, non voglio andare all'università, quindi devo trovarmi un lavoro. Scambio alcune frasi con il proprietario, un bel maschio alto uno e ottanta, spalle larghe, moro, con un filo di capelli bianchi alle basette che gli donano un'aria veramente da macho fantastico! Per lui il posto c'è, ma devo dimostrare di saper trattare con i clienti. Proprio in quel momento entrano due donne, subito mi attivo e senza saper nulla di moda, campionari o altro le invito a provare diversi modelli. Alla fine è un successo, le clienti escono dopo aver speso un bel gruzzolo. Flavio, il proprietario rimane favorevolmente impressionato dalla delicatezza e scioltezza con cui ho trattato le clienti, mi vuole assumere subito in pianta stabile. Obbietto che essendo di fuori non ho un posto per dormire. Lui non si perde d'animo.
“ questo non è un problema, ho un grande appartamento che occupo solo io, puoi venire da me almeno fin quando non trovi di meglio.” - mi dice con estrema naturalezza.
Accetto. La sera a casa scopro che ha un bellissimo attico finemente arredato. Mi sento attratto dal tipo che mi mette subito a mio agio. Mi offre di fare una doccia, e quando mi spoglio, lo vedo osservarmi con occhi che brillano dalla gioia, come quelli di un bimbo davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli. Lentamente si avvicina, mi bacia il collo da dietro, sento un grosso pacco incunearsi fra il solco delle mie natiche, le gambe mi tremano, sono eccitatissimo. Insieme andiamo sotto la doccia. Mi massaggia, e copre di baci, poi avvolti in un bianco telo ci trasferiamo in camera, dove, posso prendermi cura del suo pacco che per tutto il tempo mi ha impedito di toccare. Rispetto a quello di Luca è più piccolo di circonferenza, ma sicuramente bello lungo. Lo prendo tutto in gola. Lo lascio scivolare oltre le corde vocali, ho tanta esperienza con il cazzo di Luca che per questo mi sembra una passeggiata. Intanto lui mi ha lubrificato bene dietro, poi si distende supino e m'infila dentro tutto quel ben di Dio. M’impalo e lentamente me lo godo a lungo. Lui mi tortura divinamente i capezzoli stringendoli a morte con un dolore che mi eccita tantissimo. Passiamo quasi tutta la notte a scopare. Devo ammettere che ha una notevole resistenza. Nel pomeriggio del giorno dopo mi accompagna al paese per prendere le mie cose. Giunti in casa trovo solo Luca che sta guardando un grosso evento sportivo su Sky. Mi guarda e si rende conto che me ne vado. Osserva l'altro poi mi chiede che sia.
“ lui', è un gran porco come te!” - gli rispondo guardando verso Flavio.
I due si scambiano una rapida occhiata d'intesa.
“ se te ne vai permettimi di giocare con te ancora una volta.” - mi chiede .
Io resto immobile, lo guardo e poi m’inginocchio davanti a lui e prendo il cazzo in bocca mentre Flavio ci osserva incuriosito. Lo succhio per bene, mi eccito, poi mi giro e lo invito a scoparmi lì in piedi piegato a novanta. Senza un attimo di esitazione mi lubrica sommariamente il buchetto e me lo infila con durezza.
….... aaaaaahhhhh ...che troia fantastica che sei!!!!!!...sai mi mancherà molto Chicca..........
Flavio osserva la scena segandosi il cazzo gia duro. Luca lo invita infilarmelo in gola, cosa che fa con piacere.
...sai..è una vera troia...io la chiamo Chicca..e scopa meglio di una puttana.........
Per circa due ore sono l'oggetto dei desideri di quei due porci che mi trattano da vera troia, mi umiliano, e coprono d’insulti che hanno l'effetto di farmi veramente godere. Da quel momento la mia vita cambia radicalmente. Di giorno sono Sergio, il perfetto commesso di abiti femminili, mentre di notte divento Chicca, la puttana che fa godere il suo maschio. Passano alcuni anni, perfeziono sempre più la tecnica di travestimento, mi perfeziono nel vestire, depilarmi, camminare con tacchi vertiginosi e nel trucco. Con Flavio vivo esperienze sempre esaltanti, poi circa due anni fa mi porta a cena vestito da donna, e da quella sera io divento per sempre Chicca.
Amore, hai deciso quale vuoi mettere? - mi chiede con un bacio.
“si, mettiamo questa con la mini e quella che mostra il mio lato B con le calze”.
Quella sera ho conosciuto un suo amico che mi ha offerto 200 euro per dormire una notte con me. Carlo, questo il suo nome è un bel maschio, non troppo alto, ma
simpatico e cordiale , sarei andata con lui anche gratis, ma lui insiste per pagarmi, dice che lo eccita di più. Con il permesso di Flavio passo con lui una notte da favola durante la quale mi ha scopato per ore con un bellissimo cazzo di notevoli proporzioni, sborrandomi dappertutto. Ora di tanto in tanto mi cerca, mi paga per avermi tutta per se una notte. Essere pagata mi eccita da morire, Flavio ne è un poco geloso, ma un fatto triste lo convince a cambiare atteggiamento nei miei confronti. Circa un anno fa ha avuto problemi alla prostata che ne hanno compromesso la sua sempre virile erezione, quindi lui ha messo un annuncio su di un sito e ha preteso di selezionare i maschi che mi devono montare, perche come dice lui il culo di Chicca è per molti, ma non per tutti.
10
1
10 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 22 ore fa -
Quella volta che mi sono sentito una merda
nella mia vita ho spesso avuto incontri con coppie donne anche due insieme. insomma non mi sono fatto mancare certo le avventure ma una cosa cosi non mi era mai capitata incontro una ragazza giovane e carina amica di una mia ex e subito mi sento obbligato ad essere galante e carino del resto lei era veramente carina con tutte le curve alta 168 castana una terza abbondante e un faccino da troia tutta da scartare ma conversando amabilmente vengo a sapere che non e' libera la cosa non mi frega piu' di tanto e continuo con il corteggiamento che lei accetta. sorrisetti, allusioni, passiamo un po di tempo insieme e alla fine riesco anche a dargli il mio numero, non pensavo mi chiamasse e invece una sera tardi io avevo finito di lavorare mi arriva la sua chiamata ti ricordi sono xxx si certo ho subito riconosciuto la tua voce. che ne dici di vederci per approfondire la conoscenza?figurarsi io non aspettavo altro anche se l'ora era tarda lei mi da le indicazioni non sta in citta' dovro spostarmi in provincia una quindicina di km ma per una figa si puo' fare.ci sentiamo quando arrivo li vicino .arrivato in un lampo, a quell'ora la strada era deserta la richiamo per le ultime indicazioni non fare rumore sai la gente nel paese mormora sa tutto di tutti . alla fine finalmente posteggiato l'auto ad una certa distanza dalla casa mi avvicino come un ladro. mi calo nei panni di 007 e alla fine trovato l'uscio aperto salgo le scale vedo una porta socchiusa mi fiondo dentro e finalmente l'abbraccio lei mi sorride felice come una bimba monella ha i capelli bagnati
11
2
10 anni fa
nico5666,
50
Ultima visita: 7 anni fa
-
LA DOPPIA VITA DI UNA CASALINGA IV
Salve, eccomi ancora qui a raccontarvi un’altra mia stuzzicante storia.
Quel giorno mi sentivo un po’ depressa, le feste di Natale mi uccidono parecchio.
La corsa per i regali, il pranzo da preparare, l’albero e gli addobbi. Senza parlare dei parenti che sicuramente mi fa piacere ospitare….ma che indubbiamente mettono la casa in subbuglio. Per fortuna sono passate ma mi sento veramente stanca.
Faccio un salto su facebook per dare un’ occhiata alle ultime novità e, per caso, mi si apre una pagina di incontri. Un po’ incuriosita mi metto a scorrere le immagini dei bei ragazzi che sono iscritti e cercano nuovi incontri. Penso che sicuramente sono tutte foto ritoccate. Figuriamoci, se questi bei fusti, hanno difficoltà a trovare ragazze belle e affascinanti con cui poter uscire. Ma io mi faccio coraggio e ci provo, mi iscrivo e magari chissà.
Dopo pochi giorni la mia casella di posta elettronica è piena di nuovi messaggi. Wow, il mio profilo è piaciuto e ho molte persone che vorrebbero conoscermi meglio. Faccio una selezione e scelgo un paio di persone che mi incuriosiscono e mi piacciono di più. Dopo la prima conversazione di routine per scambiare qualche informazione, il discorso si fa un po’ più intimo e lui mi chiede se ho voglia di incontrarlo. Io rispondo che sono sposata e che a mio marito farebbe piacere partecipare all’incontro. Per qualche minuto non risponde, forse dubbioso o indeciso sul da fare. Ma poi mi dice che sarebbe interessante anche per lui.
Quando Luca rientra non so come dirglielo, perché è sempre lui che organizza tutto e, mi sembra un po’ sfacciato fare io questa proposta. Ma in fondo cosa ho da perdere? Al massimo mi dice di no.
Al contrario, invece, i suoi occhi si illuminano e penso che il fatto che io abbia organizzato tutto, lo eccita ancora di più.
L’incontro è programmato per il giorno dopo, ma Luca non sa che la sorpresa non finisce qui e che il mio nuovo amico non sarà solo ma in compagnia di sua moglie.
Ci vediamo in un bar per conoscerci un po’ e per vedere se effettivamente le foto corrispondono alla realtà. Io ho indossato una gonna nera sul ginocchio, autoreggenti e scarpe nuove, ultimo regalo del mio amore, altissime di pizzo nero e rosa. Loro entrano dalla porta con disinvoltura, niente male! Le foto non erano ritoccate. Luca un po’ piacevolmente sconvolto mi guarda con aria interrogativa e mi sorride. Dopo i saluti e i preliminari il discorso va subito al sodo.
>
Io e Luca proponiamo la nostra casetta in campagna, tranquilla e lontana da occhi indiscreti.
E’ la prima volta che coinvolgiamo un’altra donna, un pochino sono agitata. Forse perché noi donne ci facciamo troppi problemi: “ Ho la pancia, noterà che sono più vecchia di lei o sarà più brava ed esperta di me ?”
Ormai siamo qui e non devo farmi troppe domande.
Saliamo in camera da letto, lei è molto bella. Si sfila il cappotto e noto che ha delle belle gambe. Indossa un vestito di lana grigio che le fascia con grazia il corpo snello e il seno sodo e prominente. Il marito in pantalone nero e pullover chiaro che mette in risalto i suoi pettorali.
Lei inizia a rilassarsi e comincia a baciare suo marito poi, con disinvoltura si avvicina a Luca sfiorandogli, prima leggermente, poi sempre più intensamente, le labbra vogliose. Io che conosco mio marito noto che il gesto inaspettato ha già fatto muovere il suo cazzo dentro i pantaloni. Allora intervengo in suo aiuto e lo libero dei vestiti con dolcezza ricoprendolo piano piano di baci e carezze.
Senza accorgercene siamo tutti nudi ed eccitati. Lei prende in una mano il cazzo duro e caldo di suo marito, e nell’altra quello di Luca che mi guarda con eccitazione. Io lo bacio e poi ricambio il favore alla gentil signora infilando la mia vogliosa lingua nella bocca del marito. Poi lo faccio sedere sul letto e dalla bocca scendo fino al suo membro gonfio, leccandolo e succhiandolo con avidità.
Mentre lei ci guarda comincia a massaggiarsi la sua fica bagnata e poi l’avvicina alla bocca di Luca che assapora con ingordigia i suoi umori.
Io non resisto e dolcemente mi siedo sul cazzo di lui facendolo scivolare piano fino in fondo. Inizio a muovermi su e giù sempre più veloce, gustandomi e godendo ad ogni piccola spinta. Poi ci mettiamo tutti sul letto, io su di Luca, Lui che mi penetra il culo lentamente e lei che mi accarezza ogni parte del corpo. Sono persa, frastornata.
Una miriade di emozioni mi fa sussultare di piacere, lei poi mi bacia e scende sul mio clitoride facendosi spazio tra le mie gambe e a quel punto il mio piacere è senza precedenti. Esplodo in un urlo liberatorio tutto il mio orgasmo.
Poi mentre lei si fa scopare da mio marito io le lecco il seno e lui sborra nella bocca di lei. Esausti e soddisfatti rimaniamo ancora per un po’ a scaldarci con i nostri corpi ancora vibranti e a coccolarci con baci e carezze.
Una casalinga soddisfatta
2125
0
10 anni fa
stor,
37/46
Ultima visita: 8 anni fa
-
Centro commerciale
Era un po' di tempo che giravo per un centro commerciale dove avevo vissuto la fantastica avventura del racconto precedente, sperando di poter incontrare di nuovo quella fantastica donna che mi fece letteraralmente girare la testa quella giornata, quel seno bellissimo che si intravedeva da un body a rete, quelle gambe lunghe per non ripetere altri particolari, mi erano rimasti impressi nella mente, per non dirvi che sono stati anche soggetto di immaginazione, quando tornando a casa dopo un car sex, e non trovato niente, per sfogare le mie voglie.
Comunque ieri allo stesso centro commerciale, e girando per le corsie del supermercato, mi trovo che entrando in una di queste, vedo una bellissima ragazza, con gonna non tanto lunga, che sta cercando qualcosa nei ripiani bassi degli scaffali e guarda un po' che riesco a vedere era senza slip e con una fica pelosissima, come piacciono a me, ed il cervello va finire subito sul canale trasgressivo, lei alzando la testa mi vede che sto arrivando ed osservando, ma che fa, allarga ancora di piu' le gambe e subito il mio uccello va in erezione, capendo che lo stesse facendo apposta, ma il proseguio e' ancora piu' bello, avvicinandomi mi chiede se la potessi aiutare a tirare quella cosa che cercava di prendere, fuori dallo scaffale, ed io penso subito, ma che puttana, mi vorra' prendere in giro, ma, nel frattempo si alza e squilla il telefonino, come ho potuto capire era il marito che l'aveva persa per il centro commerciale, chiusa la telefonata mi dice che era il marito che la stava raggiungendo ed io stupido gli dico come si puo' perdere una donna cosi' affascinante e lei mi risponde che era solamente un cornuto con il cazzo anche piccolo, io rimango di stucco e cerco di salutare veloce per andare via, non potevo sapere fino a che punto poteva essere cornuto, ma lei mi dice di aspettare che arrivasse e di non preoccuparmi, vabbe' rispondo come vuoi, nel fattempo ci presentiamo ed ecco arrivare il marito, bel ragazzo, ben vestito e con modi molto garbati, ed io penso che questa cerca altri solamente perche' forse avra' il cazzo piccolo, che puttana.
Arriva e ci presentiamo e lei apre subito il discorso che l'avevo aiutata a tirare fuori quella cosa dallo scaffale e si dovevano disobblicare, l'adrenalina comincia a salire ed il cervello a fantasticare, pensando non poteva essere quella dell'altra volta, comunque dopo un'intesa con sguardi tra di loro, mi invitano a prendere un caffe', ed io accetto subito ed andiamo a sederci ai tavolini di un bar un po' in disparte, dove non c'e' tanto affollamento, scelgono loro, e comincio a capire le loro intenzioni, comunque ai tavolini lei si siede di fronte a me un po' lontano dal tavolo, in modo che quando accavallava le gambe potessi vedere qualcosa, che puttana, comunque si parla della nostra vita, senza niente di straordinario ed io comincio a ripensare di nuovo al film che mi ero fatto, ma mi sbagliavo. Si intendevano molto con lo sguardo perche' dopo un po' il marito con la scusa che era preoccupato della macchina nel parcheggio, che non era messa bene, si allontana, chiedendo permesso e lei risponde vai pure, tanto se mi scoccio di aspettarti ho l'accompagnatore, ma nemmeno il tempo 2 minuti lei mi dice se la voglio accompagnare ai bagni ed io gli dico che anche io ho bisogno di andare e ci diriggiamo verso i bagni e lei mi dice che se non la vedevo uscire dovevo avere il coraggio di andarla a cercare.
Finito i fatti miei attendo che esca, ma non viene, ma il pensiero gia' mi aveva detto che lei voleva che io antrassi dove era lei, conto le persone che entrano ed escono e lei non viene, approfitto del fatto che sono sicuro che nei bagni delle donne e' da sola e mi precipito dentro ed entrando vedo lei con la porta socchiusa quasi nuda, gli erano rimasti addosso solo il perizoma ed il regicalze, faccio finta di niente per assicurarmi che non ci sia altra persona in bagno e lei mi dice che fai non ne approfitti ed io rispondo certo, mica sono quel cornuto di tuo marito, guarda che cazzo che ho, lei mi dice vieni che lo voglio tutto in bocca fino alla gola, mi comincia a fare un pompina da vera professionista, fino alle palle, ingoiava il cazzo, poi mi chiede se gli voglio leccare la fica ed io accetto e nel frattempo che lecco, lei manda un messaggio, ma dico, gli stara' piacendo come lecco, mi dicono tutte che sono bravissimo, maaaa. Dopo un po' bussano alla porta del nostro bagno e lei dice non preoccuparti apri il cornuto, era il marito che senza dire una parola si abbassa i pantaloni e si comincia a segare, aveva veramente un cazzo piccolo, non capisco cosa gli dice nell'orecchio, ma lei mi dice che vuole che me la scopi violentamente e se e' possibile metterglielo nel culo, lui risponde ti aiuto io e cosi' fu' , mentre lei appoggiato a lui che la sosteneva io sono riuscito a metterglielo, che puttana, aveva il buco del culo piu' rotto della fica.
Comunque sbatto fortissimo e lei se ne accorge che sto venendo e mi dice di venire dentro al culo. Lui nel frattempo si era segato ed era venuto e poi vengo anche io e lei mi dice hai visto e' anche un coniglio.
Ci rivestiamo ed usciamo, prima lei a controllare e poi noi. Usciti fuori ci salutiamo, scambiandoci i numeri di telefono.
Comunque era una gran bella donna, paragonabile a quella incontrata la volta precedente, aveva gli stessi gesti e poi quando camminava anche lei muoveva il culo da far girare anche un vecchio di cent'anni e anche a lei piaceva indossare biancheria molto intrigante e tragressiva. Ritornero' piu' spesso in quel centro commerciale, con la speranza pero' di poter incontrare la prima grande donna che ho avuto il piacere di vedere li', anche se con poche speranze che lei possa arrivare al punto che e' arrivata quella. Speriamo.
10
2
10 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 22 ore fa -
Controllo cc in carsex
Quanto vi stiamo raccontando è totalmente vero non vi diremo dove e chi ma solo che
ci eravamo appena appostati per dedicarci una serata in un carsex neanche il tempo di fare manovra
arriva una pattuglia di carabinieri. a quel punto, pensiamo che la serata fosse andata a puttane uffa che palle
con molta calma facciamo per andarcene
ma la pattuglia ci viene dietro e lampeggia scendono e ci chiedono i documenti
mia moglie era con un vestitino molto corto le calze autoreggenti si intravedevano
allora mi viene in mente di farla osservare meglio. Mentre controllavano i doc mia moglie gira le gambe chiuse
verso il finestrino lato guida dove il carabiniere non mancava di guardarla con discrezione
io me ne accorgo e fingo di non capire e faccio occhiolino a lei che già divertita si faceva notare
anche allargando un po le gambe non vi dico, il cc era in panne non sapeva come trattenersi offrendo alla fine
il supporto che solo i cc sanno dare al cittadino e chiedendoci se avessimo bisogno dei loro servigi
io risp. "no grazie tutto ok" lui fa per andarsene, quando Dora ad alta voce gli dice " io avrei una cosa da chiedere"
lui torna subito vicino alla macchina e con fare sornione "dica pure"
e lei "un mio vecchio desiderio entrare in una macchina dei cc" lui non ci pensa 2 volte e dice io posso fargliela anche guidare
ma non qui e decidiamo di seguirli in luogo deserto, tanto erano cc mica potevano fare cose illecite
e così arrivati in una stradina chiusa al traffico uno di loro scende e apre la catena a quel punto l'eccitazione nel vederla così eccitata
era al max io lampeggio e suggerisco a mia moglie di entrare in macchina e fare il tragitto nella stradina nella loro macchina così fu l'altro
scende ed al suo posto entra lei, io prendo in macchina l'altro agente senza parlare
lei si fa notare e riceve i primi complimenti del militare mentre camminando piano entrano nella stradina e noi dietro. arrivati in fondo non ci vuole molto per vedere mia moglie
come mai l'avevo vista eccitatissima si fa scopare sul cofano della macchina divertita ed eccitata
la scopiamo tutti e tre, poi ci salutiamo e si va a casa.......mmmmm quella sera eravamo molto carichi per cui appena nel letto
io e lei facciamo una scopata da urlo raggiungendo un'orgasmo che avrebbe fatto
impallidire perfino Rocco Siffredi. Bhe! è tutto verissimo e chissà che non se ne faccia un'altra così
10
2
10 anni fa
doracp,
54/54
Ultima visita: 7 anni fa
-
Io la trans e due neri
La voglia di cazzo aumentava sempre di più e in un pomeriggio d’estate mi decido ad uscire per comprare della lingerie sexy da indossare per un eventuale incontro oppure per rimanere in casa e diventare una splendida travesta trascorrendo un pomeriggio da donna, immaginando di essere trattata come una troietta ninfomane assetata di cazzo.
Uscito per strada già mi sentivo eccitato dall’idea e direttomi in un negozio di lingerie iniziai a scegliere tra i vari modelli messi in esposizione; premetto che lo faccio in privato e quindi alla commessa chiedevo indicazioni per un regalo da fare alla mia donna senza destare sospetti per chi veramente avesse indossato quella lingerie.
Non distante da me non mi accorgo che una donna scegliendo anche lei del vestiario, ogni tanto mi osservava con curiosità nelle mie scelte e domande alla commessa.
Non appena la ragazza si allontanò per servire un altro cliente, quella donna con modi gentili si avvicinò dicendomi che il tipo di perizoma che avevo scelto non sarebbe andato bene con il colore delle calze e accennò ad un altro modello asserendo che sarebbe stato molto bello.
Io rimasi dapprima un po’ perplesso per l’interessamento di quella persona, poi ancora di più quando capii che si trattava di una bellissima trans.
Iniziò a consigliarmi sulle calze preferendo quelle con disegnini e merlettate con il reggicalze dello stesso colore; diceva pure che di solito il reggicalze si indossa alla fine ma se durante il rapporto uno volesse rimanere con calze e reggicalze il perizoma si sarebbe dovuto indossare dopo in modo da poterlo sfilare senza problemi e lasciare allacciato il tutto.
Io fui d’accordo con quella idea dicendo che mi era capitato con la mia donna e detto ciò andai a pagare.
Uscito dal negozio ero un po’ arrossato ma nello stesso tempo eccitato e pensavo a quella bellissima creatura.
Fatti pochi metri sulla via mi sentì chiamare: era la trans che mi invitava a casa sua, non distante, per berci un caffè per parlare di alcune cose e per darmi consigli ulteriori per la lingerie: io accettai e sotto lo sguardo di tutti e con un po’ di timidezza andammo a casa sua.
Dentro casa mi fece accomodare sul divano mentre lei, allontanatasi, mi diceva che si sarebbe messa a suo agio.
Dopo un paio di minuti la vidi spuntare con una sottoveste nera leggera e trasparente che arrivava fino a sopra il ginocchio; sotto aveva un perizoma nero e due tette belle rotonde che trasparivano da quel tessuto.
I capelli sciolti e ondulati arrivavano fino alle spalle e due occhi verdi ben truccati e la bocca rosso fuoco che mi sorrideva aspettando che gli dicessi qualcosa.
“ Ti piaccio?” “Sono sexy?” mi disse e continuando mi pregò di spogliarmi e di indossare la lingerie che avevo comprato. “ Ho capito che era per te e non per la tua donna, quindi ora mi fai vedere come ti sta e che effetto mi fai” continuò con gli occhi che sembravano aver acchiappato una preda molto succulenta.
Io non dissi niente e asserendo alla sua richiesta iniziai a spogliarmi e a indossare la lingerie.
“ ora hai bisogno di una parrucca, essere truccata ma non preoccuparti………… ti aiuto io” e prendendomi per mano mi portò in bagno iniziando a lavorare sul mio viso.
“Ecco, ora sei pronta davvero; hai un bel culetto e un viso bellissimo; siamo pronte per aspettare che qualcuno ci faccia visita; ma prima vorrei divertirmi io con te e lesbicare per farti riscaldare per benino”.
Ritornati nell’altra stanza mi disse di mettermi a pecorina sul divano e mostrare il culetto per aria.
Sapevo di avere un culetto bello tondo e che lei sarebbe rimasta sbalordita e iniziai a muovermi con lascivia invitandola a massaggiarmi dietro.
Iniziò a palparmi con le mani facendo scivolare le dita tra il solco e titillandomi il buchetto che si allargava ad ogni minima pressione; mi passò la lingua e iniziò a scoparmi facendola penetrare nella sua lunghezza.
Io gemevo sotto i colpi umidi di lei e con occhi chiusi mi lasciavo andare a dei gemiti di godimento; aveva poi passato con le dita una crema liquida e mi sentivo tutto bagnato come se fossi venuto da dietro.
“ aspetta a gemere” mi disse “ vedrai quando ti ci metto qualcosa di duro e grosso come ti faccio urlare e piangere”.
Non capivo cosa volesse intendere anche se comunque da sotto il suo perizoma avevo notato un bel candelotto di carne ma ero ammaliato dai suoi occhi e non ci avevo pensato più.
“ ora penso che sei pronto; apri la bocca che ho voglia di fartelo assaggiare e fammelo diventare duro” e senza darmi il tempo, sfilandosi il perizoma mi mise davanti un cazzo enorme ancora moscio ma dalle dimensioni di una mazza da baseball.
Ricordo che iniziò a spingerlo dentro e io per quanto potessi spalancare le labbra avevo difficoltà ad ingoiarlo.
Ero un po’ spaventato perché se non riuscivo a farlo entrare dentro la bocca, figuriamoci quando, bello tosto, avrebbe provato a spingere nel mio culetto.
Il sapore era delizioso, di carne fresca e profumata; il glande sbatteva sul mio palato dandomi un piacere indescrivibile; lo leccavo con la lingua sul prepuzio e sulla pelle, lo mordicchiavo e lo ingoiavo; sentivo la pelle che lappava la mia lingua e cresceva sempre di più. Era diventato enorme, tipo le candele profumate di grosse dimensioni, sui 22 centimetri pensai ma molto grosso di larghezza.
“ girati troietta e fammi vedere come lo prendi, ti voglio aprire come una mela; cerca di resistere” ; e senza dire più nulla mi trovai a pecorina con culetto all’insù pronto ad essere impalata da quel bastone e lei dietro che iniziava a spingere il suo cazzone dentro di me.
Il dolore iniziale mi faceva urlare perché sentivo che il buchetto si allargava ad ogni minima pressione e capivo che era entrato solo il glande; lei spingeva piano piano ma io , con la faccia schiacciata sui cuscini mordevo la federa per non urlare e pensavo che mi avrebbero dato dei punti sullo sfintere per quanto era grosso.
Ero bloccata da quel randello, non potevo muovermi perché sentivo che si lacerava il buchetto e con le mie mani premevo le natiche come per fermare quel dolore penetrante.
“ bene ora è tutto dentro e ti ho spaccata in due, rilassa i muscoli che ora viene il bello e sentirai che goduria” ; e dicendo queste parole iniziò ad andare avanti e dietro facendo scivolare quell’ammasso di carne dura dentro le mie viscere.
Sentivo le budella che si muovevano alla depressione e pensavo che sarebbero usciti fuori per poi sentire l’intestino che sprofondava dentro sconquassandomi lo stomaco.
“ eri un po’ strettino ma ora ti ho aperto la strada e quindi non avrai problemi quando verranno due miei amici di colore a farci visita e vedrai che godimento” continuando a scoparmi prima con dolcezza ma ora con velocità sempre più forte e colpi sempre più profondi.
Urlavo e gemevo ma il dolore era diventato piacere; sentivo le pareti del culo e lo sfintere che si riscaldavano per lo sfregamento di quel palo dentro di me e pensavo alle parole e i suoi amici che sarebbero arrivati da lì a poco.
Ero già venuto due volte bagnando il divano e lei ancora a stantuffare e a spingere tenendomi per le spalle in modo da dare colpi possenti.
Ad un tratto lo tirò fuori di colpo e sentii le viscere uscire insieme a quel cazzo; tolto il preservativo me lo mise in bocca esplodendo dentro la mia gola con fiotti a litri.
Un sapore dolcissimo e caldo colò dentro di me e ingoiando tutto provai una sensazione di sazietà a tal punto che ciucciai fino all’ultima goccia.
“ brava troietta, vedo che ti piace ingoiare; ero perplessa che non avresti bevuto ma vedo che il latte è di tuo godimento”.
Avevo il palato e la lingua piena del suo sapore dolce e aspro e avrei bevuto almeno altre due volte tanta era l’eccitazione.
“ non ti preoccupare che non è finita qui, vedrai come ti riempiranno i miei amici…… pensa hanno un cazzo più grosso del mio e quando godono ne fanno a litri di latte che ti sazierai per una settimana”.
Ero distrutto e sentivo il culetto slabbrato che colava da tutte le parti e il sapore in bocca ancora persisteva tale da non riflettere sulla cosa, ma poi quando sentii il campanello iniziai a tornare in me e non sapevo cosa mi sarebbe aspettato.
Accasciato sul divano, vedevo la trans che andava ad aprire e si metteva sull’uscio della porta socchiusa con il cazzo penzolante e attendeva che gli amici salissero………….
Ma è la seconda parte………………to be continued
14
3
10 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 22 ore fa -
senza maschera
Levatasi anche la maschera G. apparve bella più che mai di fronte a quanti era stata data finalmente l'occasione di poterne beneficiare, in quella insospettabile metamorfosi che la poneva come solo la fantasia avrebbe potuto far si che potesse essere immaginata nella sua essenza più integrale. Ad eccezione delle calzature, a conferire all'insieme ipotesi ulteriormente intriganti, vestita solo di se stessa e dove la nuda epidermide a contatto con il sofisticato broccato rendeva le linee del corpo ancora più armoniose, lasciava che fosse possibile prendere completa visione di quanto comunemente non sarebbe stato svelato con altrettanta facilità ed in una maniera così audace. Consapevole di essere ritenuta dai più come un ambitissimo quanto difficile traguardo, non poteva negare quanto fosse eccitante donarsi in una dimensione dove a chiunque, senza alcun formale pregiudizio che potesse occluderne l'accesso, sarebbe stato possibile apprendere quanto di norma veniva celato in meandri che la ragione occultava, proteggendone la vulnerabilità da potenziali aggressori esterni capaci di acclamarne la pretestuosa conquista. Eccola allora finalmente esposta per il visuale piacere di chi avesse desiderato apprezzarne integralmente i contorni, senza che nel proprio compagno si potessero destare moti di morbosa apprensione ad amplificare passioni tali da poter essere così liberamente condivise con emotiva complicità a comprimerne eventuali quanto ineludibili gelosie. Così esposta era impossibile immaginarla in una realtà dove nessuno mai avrebbe potuto collocarla, sospettando di ciò che si andava celando oltre quell'aspetto esteriore che la faceva ritenere da sempre come meta impossibile da raggiungere. Se non fosse stato per l'occasionale incontro che l'aveva posta a confronto con una persona capace di far emergere in lei quanto da sempre gelosamente custodito nei meandri segreti della mente, forse non si sarebbe mai spinta, in maniera così audace, alla scoperta di quelle oniriche dimensioni che l'avevano condotta ad esperienze così intensamente emotive come quella che ora stava condividendo. Un individuo, il cui volto restava ancora celato dietro all'apposita maschera, le si avvicinò reggendo uno strumento a forma ovoidale con cui le fece subito intendere quali pratiche intendesse porre in atto per iniziarla ad un rituale sancito da regole alle quali ormai non si sarebbe potuta sottrarre. Lubrificando accuratamente il puntale di lattice, che senza altri preamboli prese a comprimerle sullo sfintere, diede inizio a quanto le aveva preannunciato, introducendolo lentamente tra i glutei sino a farlo in parte scomparire nella cavità anale, accompagnato dalle gementi reazioni con cui G. esprimeva ciò che stava provando. Quella parte del corpo aveva da sempre generato molti consensi da parte di chi aveva sovente ritenuto di non farle mancare ogni sorta di apprezzamento che potesse sottolinearne l'esplicito interesse. Così dilatata rimase in spasmodica attesa di conoscere ciò che le riservava il destino, già immaginandone gli ulteriori sviluppi ai quali avrebbe dovuto adeguarsi con altrettanta docile compartecipazione. Considerata pronta ad accogliere colui che avrebbe beneficiato per primo di quella assoluta disponibilità si lasciò disporre in maniera tale dal riceverlo docile in se, cercando di dominare stati di inevitabile appresnione immaginando quanto d'altro sarebbe potuto ancora accaderle.....to be continued
3305
0
10 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
la vacanza
Il forte vento ci ha costretto  a trascorrere una giornata tra le dune color oro a sud dell'isola. Il posto merita sempre, sole caldo, profumo di piante resinose e la giusta riservatezza tra i fitti cespugli, fanno di questo luogo un paradiso che mantiene sempre le sue promesse. Da molti anni frequentiamo le Canarie, ci piace il territorio e  la liberta di poterlo vivere secondo le proprie tendenze e desideri. La breve passeggiata a piedi nudi ci porta al nostro nido riparato da folti cespugli. Ci sdraiamo sul nostro telo a crogiolarci completamente nudi ci stuzzichiamo a vicenda con gesti e parole. I capezzoli di Anna si ergono immediatamente quindi non posso fare a meno di stimolarli con la lingua e delicati massaggi di labbra, la sua mano esperta si stringe intorno al mio pene che punta rigido e gonfio di desiderio. Mentre ci stimoliamo si avvicina un ragazzo che, attratto dai nostri atteggiamenti tutt'altro che nascosti, si masturbava offrendo un enorme organo lungo e grosso di diametro, con due testicoli di dimensioni ragguardevoli che pendevano gonfi di sperma. Alla vista di cotanta bontà, lo invitiamo ad unirsi a noi. Abbandonato lo zaino si avvicina offrendo il suo organo vicino alle labbra della mia consorte. Lei non ha bisogno di parole, apre la bocca e fa entrare senza resistenza il glande gonfio di desiderio offerto dallo sconosciuto. Una mano della donna masturbava la grossa mazza, l'altra mano massaggiava in modo deciso e delicato i due pendenti rigonfi i la bocca calda ed accogliente sfugge senza ritegno assaporando il gusto del maschio eccitato. Portato al culmine del desiderio, lei si sdraia, apre le cosce mostrando due petali rossi dal desiderio di essere allargati per aprire la strada calda umida profumata del piacere. La donna e' in estasi veste il sesso dell'uomo del condom utilizzando mani e bocca, quindi, gli offre la sua femminilità sollevando le gambe aperte. Il maschio si riversa su corpo voglioso di lei penetrando la in un sol colpo, lei geme e urla di piacere, i colpi si susseguono a ritmo costante la vagina cola i liquidi odorosi e densi, il maschio si stende sul corpo ansimante della femmina tentando di fondersi a lei in un piacere univoco. I testicoli fremono gonfi, Anna si sposta facendolo uscire dal suo corpo, spoglia il pene e lo infila in bocca succhiando e leccando. Lui ruggisce come un leone, i suoi muscoli sono tesi , estrae il cazzo dalla bocca iniziando a sborrare. Anna adora il nettare del maschio, lo raccoglie in mano, tutto, quando i testicoli sono completamente vuoti porta la mano alla bocca ingoiando con gusto lo sperma denso odoroso di muschio selvatico. Vuole la mia bocca, per farmi partecipe, io la bacio avidamente, sento la femmina che ha preso il maschio, mi eccitò e la penetro da dietro mentre la sua bocca accoglie ancora il pene dello sconosciuto che si svuota delle ultime gocce di nettare mentre lentamente perde la sua turgidita'. La giornata e' finita tra sole e profumi, l'esperienza di quel giorno si e' ripetuta altre volte in modo di verso e, in qualche occasione, anche con più sconosciuti contemporaneamente.
4207
4
10 anni fa
azzurri60,
44/43
Ultima visita: 11 mesi fa
-
vintage parking
G. seduta alla guida della lussuosa auto d'epoca dell'anziano amico, predisposta nella sofisticata maniera convenuta, si apprestava a posare assecondando, come ormai per consuetudine, i desideri del proprio estimatore senile, il quale non mancava mai di esprimere il personale entusiasmo nel poterla coinvolgere in quello che da tempo si era evoluto in similari convegni sicuramente particolari oltre che molto esclusivi. Il luogo all'apparenza isolato avrebbe loro permesso di poter esprimere, anche nella maniera più audace, quanto negli intendimenti, rendendo il singolare frangente molto trasgressivo, in aggiunta alla consapevolezza che altre presenze si sarebbero materializzate all'intorno, trasformando una situazione all'apparenza banale in qualcosa di estremamente coinvolgente. Dalla fitta vegetazione alle spalle di G. apparve come per incanto un individuo che, se pure non ancora del tutto riconoscibile, avrebbe preso parte ad un gioco di cui lei stessa si era resa compartecipe con il complice assenso del proprio compagno, in tutto ciò coadiuvati, come già avveniva per tutte le altre interpretazioni, dall'anziano amico, sempre efficiente nel fornire assistenza per dare materia alle reciproche fantasie che da tempo assieme condividevano. Le velate trasparenze delle calze color fumè, esposte da sotto alla gonna sino alla balza dove erano agganciate alla guepiere, inguainavano alla perfezione le gambe di G., ed unitamente alle scarpe, in analoga sintonia con l'insieme, erano il giusto complemento che la rendeva ancor più eccitante alla vista, donandole l'aspetto che avrebbe elargito stimolanti piaceri a chiunque si fosse trovato a poter assistere ad uno spettacolo analogo. Ora la presenza della persona, chiamata ad esercitare un ruolo non del tutto fortuito, muovendosi in direzione dell'auto, si andava facendo ben più marcata e priva di indugi, avvicinandosi in prossimità del veicolo dove G. stava ancora seduta nell'esibizione più audace di se. L'uomo non attese ancora a lungo il momento per dare libero sfogo alle proprie libidinose intenzioni, iniziando a masturbarsi con frenetica intensità alla sublime visione che gli veniva elargita senza alcun apparente imbarazzo da parte di chi pareva non desiderasse altro che mostrarsi in una maniera così trasgressiva. G. non si ritrasse neppure di fronte ad uno spasmodico sfogo spermatico, eiaculato con tale energia dal raggiungerla sulle gambe così permissivamente esposte alla completa vista di un anonimo osservatore che, in preda alle manifestazioni più eloquenti del proprio dissoluto piacere, le andava esprimendo la propria totale soddisfazione. Imbrattata in quel modo attese paziente che il proprio anziano accompagnatore prendesse nuovamente posto accanto a lei per riprendere la guida ed allontanarsi dal luogo dove si era appena svolto l'evento di cui si era resa insospettabile protagonista, non prima tuttavia di essersi sfilate sia le calze che lo slip, facendone dono all'occasionale ammiratore, grato nel ricevere anche quei trofei feticisti a riprova tangibile di quanto avvenuto.
2872
0
10 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
Bella esperienza
Bella esperienza
Ancora una volta deluso dalle troppe promesse, mai mantenute da parte di mia moglie .
Ormai rassegnato ad una vita piatta nell'eros familiare, una gita fuori porta, penso che sia la cosa ideale per distrarci e rilassarci, così ci diriggiamo ai confini tra la Calabria e la Basilicata in un parco naturale dove si praticano sport "estremi", e lunghe passeggiate rilassanti nei boschi. Dopo aver effettuata la nostra escursione in rafting, ci incamminiamo nella vegetazione per trovare un posto tranquillo dove poter pranzare e rilassare ,
camminiamo e fortunatamente tra le rocce e i cespugli troviamo un po di spazzio lontano dai percorsi principali e dagli sguardi indiscreti, ci accomodiamo e ci accingiamo a mangiare il nostro panino, ma dopo alcuni istanti, arriva una coppia,che era con noi a fare rafting, chiedono se possono accomodarsi, io e mia moglie ci guardiamo e gli diciamo che non ci sono problemi, anzi che ci avrebbe fatto piacere restare insieme, notavo intanto che mia moglie era assorta dal notevole pacco del ragazzo, subito allontanavo ogni fantasia dalla mia mente dicendo che era impossibile, ma non potevo non ammirare le dolci ed appetibili curve della ragazza . Iniziamo a parlare e a conoscerci meglio, loro sono originari della Basilicata, ma lavorano a Milano, si trovano giu per le vacanze estive, ci confidiamo,come di solito accade, delle nostre vite passate di come ci siamo conosciuti, sposati, notando che nel parlare i due si baciano con enfasi e si spingono in atteggiamenti sensuali, guardo mia moglie e non mi ero accorto che si era avvicinata a me e strofinava una mano sulla mia gamba, intanto i ragazzi si trovavano distesi uno sopra l'altro e si baciavano e toccavano , io letteralmente sconvolto da mia moglie che aveva preso a massaggiarmi il cazzo da sopra il costume . I due si spogliano e lei comicia a succhiare il cazzo del proprio compagno, che era di almeno 20 cm, mia moglie mi tira fuori l'uccello e dopo averlo riempito di saliva mi chiede di sbatterla a pecora, non lascio ripetermelo due volte che subito comincio a scoparla, i due scopano senza alcuna inibizione mentre io continuo a sbattere mia moglie a pecorina, che godeva come una vera troia, preso dalla situazione le chiedo se gli sarebbe piaciuto succhiare il cazzo all'altro, mentre la scopavo, lei mi dice che l'avrebbe fatto volentieri così mentre continuavo a pomparla invito l'altro a prenderla in bocca, lui sfila il cazzo dalla fica della sua donna e lo sbatte il bocca a mia moglie che subito comincia a succhiare e con grande maestria, io eccitatissimo dopo due colpi gli vengo dentro e così anche lui gli sborra in bocca, dopo esserci puliti e rilassati ci salutiamo . Nel rientro a casa riferisco a mia moglie che la cosa mi è piaciuta tantissimo e lei mi risponde : " è stata una bella esperienza " .....
13
1
10 anni fa
bello9316193,
36
Ultima visita: 9 anni fa
-
Fantasie proibite
Le mani parlano , sanno raccontare molto , possono comunicare e trasmettere emozioni stupende riuscendo a trasformare gli umori delle persone.
Il tocco leggero calibrato delle dita dirette all'esplorazione della cavernosa umida intimità' di lei ,produce ogni volta una reazione a catena che si traduce sempre in smorzati mugolii di piacere assieme a copiosi getti di liquido fluido e appiccicoso dall'odore inconfondibile . Quel rituale , preambolo di cavalcate magistrali, e' proprio la cosa che gradisce più' di ogni altra accompagnata dallo sfregamento dei capezzoli quando non fossero stati già' maltrattati da una sapiente lingua .
Ogni singolo dito strofinato che la fa vibrare , sussultare di desiderio e implorare di continuare a martoriare il piccolo lembo di carne in mezzo alle cosce aperte e grondanti di umore e' una benedizione . Il cervello smette di pensare e il corpo reagisce senza pietà', arrendevole e pronto a ricevere le attenzioni più' imbarazzanti .
Uno strumento suonato a dovere in balia dell'estro del musicista che tanta più' passione mette, tanto meglio risponde. Così', riscaldato a dovere , si protende e inarca, voglioso di esser domato oltre ogni limite .
Come si può' ricambiare a tanta maestria ?
Alle dita si risponde coi sensi , con il gusto di leccare di assaporare ogni centimetro dalla falange al palmo, fin su all'avambraccio ,capezzoli ,ombelico inguine . Labbra silenziose cariche di desiderio che scendono sempre più' in basso ch sfiorano la pelle e stuzzicano la fantasia .
Le mani parlano all'unisono guidate nei movimenti lentamente ,incrementando la voglia che sale ,mentre la bocca scende e si diverte a esplorare….
Questo gioco spontaneo e improvvisato si fa serio quando le sensazioni precedono i pensieri. Allora si parla d'amore , di quello stato d'animo che non ha a che fare con la persona amata ma con noi stessi. Con la disponibilità a cambiare , lasciare andare , osare, rischiare con le energie interiori , pronte a iniziare di nuovo . Con la creatività e capacita' di lasciare alle spalle esperienze sfruttate dalle quali non si può' più' prendere nulla . Con la possibilita' di rinascere . Una follia quasi , un magnetismo e una carica che spingono verso la persona anelata , fino al punto di diventar intimi e condividere col sesso esperienze uniche .
Innamorarsi per me non e' avere una relazione, ma significa muovere un sentimento e manifestarlo convinta di ricavarne piacere come fa la bocca che si insinua umida negli anfratti del corpo dell'amato e gode con passione il frutto del suo scovare .
La bocca che si diverte a esplorare e sugge avida quel meraviglioso bastone di carne per nutrirsi di piacere . Sente la consistenza del robusto arnese che inonda di saliva per non irritarlo e senza alcun pudore lo avviluppa umida , calda , vorace .
Quale ricompensa migliore udire i sospiri provocati da quel succhiare convulso , quasi fosse un capezzolo carico di latte.
La pressione del soffio , del risucchio e la lingua che ruota e pulisce veloce i profili del glande dalla vischiosa saliva .Peccato non vederlo! La vista e il gusto assieme per il massimo rendimento fino all'esplosione in bocca del delizioso liquido . L'eruzione di un vulcano non potrebbe descrivere meglio la meravigliosa sensazione di vita che sprizza !
Ecco come ti vivo , amico mio , se amico vorrai continuare ad essermi . Mi piace servirti a dovere con la bocca e ricambiare il tuo tocco sfrontato, mi piace molto lo sai...
6
1
10 anni fa
davinci, 53/53
Ultima visita: 1 anno fa -
La mia Africa (in african tours)
A suggello della permanenza a Johannesburg quale miglior regalo che il concedersi una ritemprante seduta presso il centro benessere dell'albergo dove alloggiavo. Ho già descritto del tempo impiegato nella cura del corpo per mantenere quel tono fisico capace di poter destare interesse generando ancora ammirati consensi in chi notandomi finisce sovente con il manifestare anche il proprio eloquente riscontro a dispetto della mia età. Non esiste luogo dove possa rinunciare del tutto a tali pratiche anche quando, lontana dalle quotidiane abitudini, riesco comunque a coniugare simili trattamenti adeguandoli alle circostanze del momento. In attesa che l'estetista sopraggiungesse per dare decorso ad un massaggio rilassante, adagiata sull'etnico futon in paglia di riso osservavo riflettersi da uno specchio frontale i manifesto pubblicitario del loco che, trovandomi posta in quella particolare condizione, finì con lo stimolare recondite fantasie dando origine all'evocazione di altri ben più trasgressivi pensieri. Mi ero auto convinta a quel trattamento ulteriore audacemente incentivata anche dal fatto che a percorrermi l'epidermide sarebbero state le agili mani di una persona del luogo in cui ci trovavamo, alla quale mi sarei volentieri affidata accettandone le cure integrali. Ora che, già predisposta nella nudità più assoluta, attendevo che si compisse un simile rituale, mi era difficile reprimere l'istintiva emozione generata da quel genere di particolare confronto. In totale abbandono offrii la mia candida epidermide alle cure dell'abile massaggiatore, lasciando che mi venisse cosparso il corpo di oli aromatizzati dall'olfattivo effetto anestetizzante, socchiudendo lo sguardo mentre quelle scurissime dita iniziavano a percorrere magistralmente ogni forma sempre più incline ad incontrollabili fremiti cerebrali. Percossa energicamente sulle natiche, dopo che la pressione dalla schiena era scesa sino alle reni attraversando con altrettanto vigore la spina dorsale sino all'estrema punta del coccige, senza opporre alcuna resistenza, ruotando il bacino, mi lasciai volgere ancor più vulnerabile in posizione supina esposta del tutto alle manuali intemperanze che mi stava imprimendo anche sul pube, sfiorando quel vello che in molti avrebbero voluto raggiungere. Impossessandosi delle caviglie riprese l'energica attività con progressiva efficacia, obbligandomi alla totale resa quando, manipolata all'interno delle cosce, avvertii sensazioni oniriche come fossi circondata dagli stessi guerrieri delle immagini appese alle pareti che, improvvisamente animati ne uscivano furtivi impadronendosi di una preda ormai inerme, sfinita dalla lunga caccia che l'aveva inesorabilmente condotta nella trappola dalla quale non sarebbe più potuta fuggire. Deposte le acuminate lance e gli scudi, liberandosi dei perizomi che ne occultavano l'intimità, iniziarono una danza tribale in grado di stordire, sino a che l'oblio più assoluto mi avvolse, posta a soggiacere arrendevole alla mercé dei neri aggressori più che mai determinati a completare quel sortilegio. La mia candida carne venne degustata avidamente da ognuno di essi che a turno, impadronendosi di ogni mia epidermica nudità, la percorsero con dirompente energia facendola propria negli ambiti orifizi adeguatamente lubrificati, lacerandone ogni inutile resistenza sino allo spasimo estremo. Inseminata nelle viscere, da gelatinose essenze spermatiche, rimasi a lungo sensoriale prigioniera delle tribali rivalse che in passato ne avevano proibito le analoghe trasgressioni, sino al nuovo trasferimento oltre quell'oblio inter razziale, per essere nuovamente ricondotta nella realtà di ciò che era stato un onirico orgasmo interiore. Dopo esserne stata consenziente schiava, venni obbligatoriamente destata dall'ipnosi in cui ero sprofondata e nella quale l'oscuro stregone aveva saputo, per un tempo indefinito, tenermi segregata, conducendomi poi al ritorno in quel medesimo corpo lasciato in totale balia di chi aveva saputo così abilmente plasmarlo, generando incontenibili sensazioni emotive. Con il dono floreale ancora intriso nei capelli, in ricordo delle impronte lasciate sull'epidermide, ed indelebilmente impresse ancora nella memoria, rimasi distesa immobile a smaltire le orgiastiche tracce di quelle nere passioni, attendendo che il mio compagno potesse ritrovarmi, ancora del tutto ignaro di ciò che il particolarissimo trattamento aveva originato.
3367
1
10 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
Una brava moglie
Mi chiamo Anna, ho trentasette anni e sono sposata con Piero che ne ha due più di me. Abbiamo un figlio di nome Marco di diciassette anni, anzi ne farà diciotto fra due mesi. Siamo una classica coppia italiana. Lavoro come cassiera in un grosso super mercato, mentre Piero è socio di uno studio di commercialisti. La nostra è la classica vita di persone assolutamente normali, casa, lavoro, qualche amicizia con cui uscire il sabato, ferie sempre con le stesse persone, un figlio che sta crescendo velocemente, con tutte le problematiche che questo comporta. Sentimentalmente ci vogliamo bene, io amo Piero, mio unico uomo, e come marito non mi posso lamentare, anche se ormai il nostro rapporto avrebbe bisogno di una nuova linfa vitale, sì, c'è sentimento, ma il sesso si è ridotto a una scopata la settimana se va bene. Non è poi che lui sia un mostro in fatto di sesso, mi lecca un poco, lascia che io lo succhi a lui, poi mi sale sopra, e quando sente che ho raggiunto l'orgasmo se ne viene contento e beato, in sostanza è tutto qui, un giochetto di circa quindici minuti, al massimo. Non mi sono mai lamentata e non intendo farlo ora. Di occasioni per tradirlo nel mio ambiente ve ne sono anche troppe, ma io le ho sempre evitate, anche perche poi se la storia finisce tu, con quella persona ci devi continuare a lavorare, e ne ho viste di cattiverie fra ex. Ho anche avuto alcune occasioni con dei clienti un po troppo galanti, ma non le ho mai sfruttate, anche se poi a volte ho sentito delle colleghe che avevano un amante e raccontavano di come lui le sbatteva come tappeti, reputavo questi discorsi delle cazzate troppo esagerate. Piero, dal canto suo sono sicura che mi sia fedele, l'unica cosa che non mi piace molto è il suo socio, Luca, un vero porco! Evito di andare nel suo ufficio per il semplice motivo che quel maiale quando mi vede fa sempre delle stupide battutine:
“ che bella moglie che tieni, che bel fisico, certo che deve essere meravigliosa a letto, le tue labbra sono un sogno, ecc, ecc.”
Piero sorride divertito, dice che lo fa solo per farmi dei complimenti, e la sua solita risposta è questa:
“ ma che dici, lei è solo una brava moglie, certe idee non le passano per la testa.”
Almeno vorrei capire a quali idee si sta riferendo considerando che non conosco il resto del loro discorso, tutto quello che so, è che Luca, non essendo sposato, si è ripassato tutte le segretarie e le tirocinanti che sono passate per il loro studio, compresa quella che ci lavora ora, anche se è appena sposata. Circa due giorni fa Piero doveva portare la sua auto a fare il tagliando, ma non se lo è ricordato perche in questi giorni hanno ricevuto un nuovo cliente molto importante, che gli ha affidato quasi tutta la sua contabilità. Ero in pausa caffè quando mi chiama Piero.
“ amore mi fai un piacere? Sono tre giorni che devo portare l'auto a fare il tagliando, mi hanno appena telefonato, da brava, vieni nel mio ufficio, ti do le chiavi e me la porti tu tanto è lì a due passi dal tuo lavoro.”
Alle dodici circa mi presento nel suo ufficio, per prendere la sua auto. Quando sono arrivata, mi ha aperto la segretaria che poi è uscita per delle commissioni, indicandomi l'ufficio di Luca dove erano in riunione con il nuovo cliente. Busso, entro e mi trovo tre maschi che si girano e mi guardano estasiati. Io non mi reputo molto nella, direi normale, alta uno e settanta cinque, capelli lunghi biondi tenuti legati dietro la nuca a coda di cavallo, occhi azzurri, terza di seno, ho partorito con il cesareo, quindi ventre piatto e culo direi bello tondo, forse un po grande. Amo vestire dei pantaloni che reputo molto pratici, ma oggi ho la mia divisa, sto ferma due ore e non mi sono cambiata, gonna lunga blu scura al ginocchio, camicetta azzurra, cravatta, e calzo delle basse ballerine che reputo comodissime. Piero fa le presentazioni con il suo cliente che si chiama Dario. Alto spalle larghe, un bel maschio, mani grosse, completamente calvo, e occhi scuri, che mi scrutano dentro fin nel profondo dell'anima. Mi sento subito attratta da un simile elemento, farfuglio delle cose quasi senza senso, poi distolgo lo sguardo e chiedo a Piero le chiavi che ho fretta, voglio andare a pranzo.
“ potremmo andare anche noi al solito ristorante tavola calda che c'è qui vicino.” - propone Luca con l'assenso degli altri due.
Io guardo Piero con occhi di supplica, avevo intenzione di mangiare una pizza al volo e di girare per il centro commerciale dove lavoro, ho visto gli altri negozi di abbigliamento che hanno esposto le collezioni estive e volevo gustarmele in santa pace.
“ dai amore, fa la brava, dai che ti costa? Tanto devi pur mangiare qualche cosa.” - mi supplica Piero.
Faccio un bel sorriso di circostanza e accetto. Al ristorante vado in bagno a lavarmi le mani, ne approfitto per fare pipì. Quando esco, trovo Luca che si lava le mani. Mi sento a disagio, io e lui soli nel bagno, mi aspetto di tutto. Lui invece mi fa dei complimenti, poi obbietta solo una cosa.
“ dovresti mettere dei tacchi alti, valorizzerebbero il tuo meraviglioso fondo schiena, credimi sei molto bella, tuo marito è proprio fortunato a dormire con una bella moglie come te.” - mi dice con un tono molto discreto e galante.
A tavola si siede davanti a me, sento i suoi occhi dappertutto. Ho come l'impressione che mi scruti anche dentro i miei pensieri, le sue gambe toccano spesso le mie, ed io mi stupisco del fatto che non faccio nulla per spostarle. Quella sera Piero mi ha scopato con molto ardore, e cosa assolutamente insolita, mi ha preso anche analmente, ne ha volutamente fatte due, tanto che gli ho chiesto come mai, la sua risposta è stata che si sentiva eccitato dal fatto che io il giorno li avevo eccitati pur senza fare nulla di sconveniente, che non sarebbe stato giustificato per una brava moglie come me. Anche a me erano venuti in mente sia Dario e Luca, mi ero eccitata al solo sapere che mi desideravano, ma questo non l'ho detto a Piero. Da quel giorno passano due mesi. Marco si è diplomato, e avendo compiuto anche diciotto anni ci chiede come premio di poter passare alcuni giorni al mare in campeggio con i suoi amici in compagnia di alcune ragazze tedesche che hanno conosciuto. Dopo mille raccomandazioni lo facciamo partire. A causa di suoi esami quest'anno non abbiamo programmato le ferie con nessuno, così ci ritroviamo a dover decidere dove andare. Piero mi parla di un’offerta fatta a lui e Luca da parte di Dario, che possiede una bellissima villa in Corsica.
“ dai amore fai la brava, potremmo fare le ferie a costo zero, e poi lui ha una moglie che si dice sia molto brava, sia come moglie che come artista, sembra che dipinga o altro, in ogni caso non ti annoieresti “. - mi dice supplicandomi.
Non è che non voglio andare, ma solo l'idea di essere in costume davanti a quei due mi fa ribollire il sangue, ma poiche sono una brava moglie alla fine ubbidisco, e accettiamo l'offerta. Ho giusto il tempo, il giorno prima di partire, di farmi depilare le gambe dall’estetista, e gia che sono lì chiedo se mi può aggiustare anche il mio triangolino. L'estetista mi mostra un recente catalogo con i tagli e le depilazioni più gettonate per l'estate in corso. Vedere tutte quelle fiche nel catalogo mi fa uno strano effetto, scelgo una depilazione quasi totale, con un triangolino di peli sul monte e la ragazza con estrema bravura trasforma in due K, una al dritto e l'altra al rovescio che formano una farfalla stilizzata, bellissima! Il giorno dopo nel tardo pomeriggio siamo a destinazione. Durante il viaggio, con la vettura di Luca, io mi sono seduta dietro con disappunto di Piero che voleva stessi davanti, ma ho preferito essere fuori dal suo sguardo che da quando mi ha visto non ha fatto altro che spogliarmi con gli occhi. Dario ci aspetta davanti al cancello della sua villa, una costruzione perfettamente integrata con il paesaggio, un mix di roccia, legno e vetrate luminosissime. Appena arrivata, scopro che per i prossimi tre giorni sarò l'unica donna, questo mi da una certa inquietudine, ma non la do a vedere. Dopo esserci sistemati e dati una rinfrescata Dario ci comunica che per la cena, ha gia prenotato un bel ristorante giù in paese, quindi ci prepariamo per andare tutti insieme. Mentre mi sto cambiando i pantaloni lunghi con altri, più corti Piero, mi chiede di mettermi una gonna. lo guardo stupita, c'è qualche cosa che mi sfugge nel suo comportamento degli ultimi giorni. Sono diversi giorni che non facciamo sesso, ed io ne avrei di voglia da sfogare, poi questa ferie così improvvise con gente che non mi entusiasmano. Tutta una serie di situazioni a dir poco equivoche, e ora mi chiede di mettere una gonna corta e tacchi alti che guarda caso, mi ha appena regalato, direi che non mi quadra, non so cosa abbia in mente ma voglio vedere come finisce. A cena mi ritrovo sempre Luca davanti che mi riempie continuamente il bicchiere di vino, credo che voglia ubriacarmi, cerco di reggere il gioco ma è dura. Dopo cena, e dopo un breve giro per la città decidono di tornare a casa. Credevo volessero passare una serata divertente, invece mi ritrovo nel terrazzo della villa a guardare le stelle e il mare non molto lontano. Sono girata di spalle a loro che stanno versando del limoncello nei bicchieri gelati. Sento improvvisamente Piero abbracciarmi da dietro, mi bacia la nuca, e sa come mi piace, resto sorpresa nel sentire il suo cazzo premere contro il solco delle mie natiche.
“ Amore rilassati, sono consapevole che da giorni non facciamo sesso, ma questa sera vorrei regalarti una nuova emozione.” - mi dice stringendomi a lui.
Mi giro, vedo lo sguardo dei due che mi spogliano con gli occhi, i loro sessi si vedono già duri sotto la leggera stoffa di pantaloni, mi desiderano, intuisco appena l'idea che ha Piero, rabbrividisco al solo pensiero. Mi scopa davanti a loro?, o addirittura con loro?, o da loro?. Resto indecisa, lo lascio fare, mi stringe, bacia e lentamente mi spoglia.
“ Amore, lasciati andare, vedrai sarà bellissimo, è tanto che voglio realizzare una fantasia, te con tre maschi, e questa mi sembra la serata giusta.” - mi sussurra fra un bacio e l'altro.
Sono stupita, mi vuole scopare con loro, ma si rende conto di quello che chiede! Dovrei fare la puttana con loro! Cazzo! È troppo!
“ dai amore, fai la brava, lasciati andare, vedrai quanto godi.” - mentre parla mi sta masturbando fra le cosce, sono eccitata, lui lo sa, e non riesco a distogliere i miei pensieri dalla voglia che ho, ma se questo è il suo desiderio, allora vediamo come va a finire, va bene, devo fare la brava moglie, ora lo accontento io!. Mi lascio spogliare velocemente, gli altri restano stupiti e immobili, io mi abbasso davanti a Piero e gli tiro fuori il cazzo gia durissimo, lo lecco, li guardo mentre mi osservano a bocca aperta, poi lo infilo fin dentro la gola. Lui ha un gemito lungo di puro piacere.
...uuuuuuhhhhhhhhHHHHHHHHMMMMMMMhhhhhhhhhuuuuuuu......... ssssiiiii.........
lo lecco e succhio un poco, poi di colpo mi alzo e lo prendo con la mano, lo stringo e nuda vado verso la camera da letto.
“ se ci dobbiamo divertire, voglio stare comoda.” - gli dico e senza girarmi entro in camera.
Quando mi siedo sul letto loro sono gia nudi, vedo e resto stupita delle loro dotazioni, Piero è ben messo, ma Luca l’ha sicuramente più lungo di tutti, mentre Dario, fa paura, saranno quasi 20 cm, ma di circonferenza fa il panico, grosso come il mio polso. Subito Luca mi spinge indietro sul letto e si mette fra le mie cosce e incomincia a leccarmi con estrema bravura, godo, e mi sento che sto per vivere un momento veramente bello. Riprendo quello di Piero in bocca mentre Dario osserva segandosi dopo ave appoggiato un ginocchio sul letto. Godo, vengo tremando per il piacere che mi sta facendo provare. Luca aspetta che mi sia ripresa dall’orgasmo, si distende supino e mi attira su di se. Piero si mette di lato e mi offre ancora il cazzo da succhiare. Lo lecco, lo sego lentamente, ma con lo sguardo seguo il lento movimento che Dario fa, si masturba lentamente, senza perdere mai di vista le mie labbra. Impalata su di Luca sento che lui lo spinge dentro con lentezza, fino a toccare il fondo.
“accidenti come la sento stretta!!, mi fa impazzire!!!..la voglio godere tutta. - mi dice inarcando le gambe.
Incomincia a scoparmi con dei colpi dal basso verso l’alto sempre più forti e profondi. Godo, sento il suo palo riempirmi tutta e incomincio a godere senza ritegno. Urlo e incito sempre di più il porco a sfondarmi tutta.
..sssiiiii….daiiiii….ssiiiiii……goddoooo!!!...oraaaa………ssssiiiiii…..
Piero si distende dietro di me, sento le sue dita esplorarmi il fiorellino anale, sono eccitata e lo invito a sfondarmi il culo.
..ssiiii..prendimii..lo vogliooo…. In culoooo……
Sono talmente in preda al piacere che non mi rendo nemmeno conto di quello che dico, ma poco dopo lui entra con decisione dentro di me facendomi impazzire di piacere. Vorrei urlare ma la voce non esce dalla mia bocca aperta che è prontamente riempita dalla grossa cappella del cazzo di Dario. Cerco di metterlo in bocca ma a mala pena riesco a leccare tutta la punta, lo cinto con entrambe le mani e lo sego lentamente. Piero si scatena, mi pompa il culo come impazzito.
…ssi ti sfondooooo!!! - grida.
Luca lo incita.
“ …dai spaccale il culo che poi lo voglio riempire anch’io!..dai facciamo divertire questa troia!!!.....”
Dario, lascia in silenzio che loro si scatenino, si limita a tenermi il cazzo in bocca, ed io tremo solo al pensiero di sentirlo dentro.
Piero affonda un ennesimo colpo e poi sborra dentro di me.
….ooorrraaaa!!!!!... sborrooo….a che meravigliaaa!!!.....
Gode. Lo sento riempirmi l’ano, poi si sfila e lascia il posto a Luca che si mette dietro di me dopo avermi fatto inginocchiare con il viso appoggiato al cuscino. Mi penetra con un colpo secco e deciso.
“..ssiii finalmente!!!!...quanto l’ho desiderato infilare questo culo……”
Mi pompa con decisione, mentre Piero si mette di lato e m’invita a prendere ancora il suo cazzo in bocca, anche se è venuto, è ancora duro. Lo lecco e succhio tutti gli umori e residui di piacere che ha, mentre Luca come impazzito mi sfonda il culo.
“che meraviglia!!!!!...tua moglie è proprio fantastica!!!..mai sfondato un culo così…”
Mi scopa mentre Dario osserva e mi sorride. Luca si scatena e poco dopo sborra dentro di me un fiume di sperma.
…eccomiiiii…sborrrrooooooo!!!!!....
Mi spinge dentro tutto il suo palo, mentre Pero mi viene in bocca. Bevo e ingoio tutto mentre sono scossa da un numero continuo di orgasmi che ora non conto più. Dopo che anche Luca si è sfilato da me è la volta di Dario che mi prende da dietro. Lo sento entrare deciso dentro la mia fica che si tende tutta e si apre al passaggio di quell’ariete che entra con l’impeto di un toro. Scivola lungo le pareti della vagina, le apre, le dilata e come se fossi ancora vergine. Fortunatamente gli orgasmi provati mi hanno ben lubrificato, me appena lo sento battere con forza la cappella sul collo dell’utero veno gridando scossa da un tremolio come se avessi ricevuto una scarica elettrica.
“….aaaaahhhhh….ssiiiiii……..vennnggoooooo…..
Tremo, e mi sembra di svenire da quanto piacere sento. Le gambe cedono, e lui prontamente mi afferra per i fianchi, mi sorge e incomincia a pomparmi con un ritmo costante e continuo, mi sfonda ed io vengo a ripetizione.
“.. accidenti che fica stretta!!!...Piero, tua moglie è una favola!!!..me la voglio scopate tutta…è proprio brava, mi fa impazzire…”
Mi scopa a lungo, mentre gli altri si lasciano succhiare a turno, poi cambia, si distende e mi fa impalare su di lui. Godo, lo sento dentro la pancia, mi distendo su di lui e a quel punto Luca si appoggia dietro, mi vuole inculare. Cerco di dissuaderlo, ma lui è inesorabile, con Piero che cerca di convincermi a prenderlo dentro.
” dai amore, fai la brava, vedrai che una doppia così ti farà impazzire.”
Non mi lascia nemmeno replicare che m’infila dentro il suo cazzo in bocca mentre Dario si ferma un momento per permettere a Luca di entrarmi dietro. lo sento aprirmi il culo, provo un po di dolore, ma il nuovo affondo di Dario mi porta subito a una tale vetta di piacere che credo di svenire. Godo, vorrei urlare, ma ho la bocca piena. Mi scopano insieme per un tempo indefinito, godo e vengo come mai in vita mia. Poi insieme, Luca e Piero sborrano ed escono da me. Dario mi rigira e distesa di lato m’incula senza che io quasi me ne rendo conto. Mi afferra i seni, mi sfonda il culo. Alla fine viene pure lui con una dose massiccia di sborra che m’inonda letteralmente il culo.
“sei meravigliosa, mai avevo trovato una donna che lo prende come te. Piero, tua moglie, è meravigliosa, Eva mia moglie, ne sarà entusiasta. “
Mi dice mentre malferma sulle gambe vado in bagno per lavarmi.
Nei tre giorni successivi sono solo sesso. Godo e mi scopano in continuazione, ma più di tutti è Dario, sembra insaziabile, mi prende anche tre volte al giorno in ogni posto, modo o buco, sembra non averne mai abbastanza. Poi torna Eva. Appena dentro casa, mi viene incontro spogliandosi nuda davanti a tutti noi, mi abbraccia e incolla le sue labbra alle mie in un bacio saffico perfetto. Sento le sue mani accarezzarmi, mentre la sua lingua entra di prepotenza dentro la mia bocca e subito si intreccia con la mia in una danza molto erotica. Dopo un momento di stupore rispondo al bacio e languidamente mi eccito. Per me è la prima volta che bacio una donna, ma con lei mi sento subito a mio agio. Eva è bella, alta come me, mora occhi neri, pelle leggermente ambrata, è di origine brasiliana. Magra con le tette piccole, una prima non di più ha le mani lunghe e dita sottili, con unghie lunghe e laccate di un rosso vivo molto erotico.
“ finalmente ti conosco, Dario mi ha tanto decantato la tua capacità di godere appieno della sua super dotazione che morivo dalla voglia di conoscerti.”
Il resto della vacanza e tutto sesso. Fra noi due però s’instaura una meravigliosa amicizia. Eva è profondamente lesbica. Ama Dario, e con lui ha raggiunto una perfetta intesa sessuale, lui può scopare chi vuole, a patto che poi Eva possa leccare, la sborra che esce dai buchi che lui riempie. Non accetta che i maschi la penetrino, al massimo sopporta solo le carezze del marito, nulla di più di tutto quello che è uomo, mentre apprezza e gradisce le mie inesperte carezze che dietro i suoi insegnamenti diventano un vero piacere. Una tale intesa mi porta ben presto a godere come non mai, prima lui mi sfonda, poi lei m i lecca e mi procura un piacere sicuramente diverso, più dolce, sottile, come solo una donna ti sa far provare. Tornati in città, la nostra amicizia diventa vero amore, lei mi telefona o viene a trovarmi tutti i giorni, e anche il sesso fra noi due diventa sempre più esclusivo, anche se a volte coinvolge anche Dario, mentre Luca dopo aver goduto durante le ferie del mio corpo sembra appagato. Sempre più spesso divento ospite del letto di Dario ed Eva. Impazzisco fra le loro braccia e a volte sono così stanca che non ho la forza per tornare a casa, come questa sera che complice anche la presenza di un amico loro, anche lui molto dotato mi hanno distrutto e fatto godere tantissimo, non ho voglia di tornare, quindi chiamo Piero.
“ caro, sono distrutta, questi due tori mi hanno sfondato tutti i buchi e poi Eva mi ha fatto impazzire con la sua lingua fantastica. Non ho la forza di tornare. Si, lo so, che ti avevo promesso che sarei tornata e avremmo fatto l’amore, ma sono sfinita, non avrei la forza di farti nemmeno una pompa da quanto mi fa male la bocca, quindi fai il bravo marito e per questa sera fatti una sega.
20
5
10 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 22 ore fa -
Alberto
Avevo scoperto quella chat da pochi mesi ed ero sicuro che ciò che erano i miei sogni e le mie voglie si sarebbero esauditi. Non mi soffermerò a parlare delle mie prime esperienze perché le ritengo deludenti esperimenti, ma di Alberto un ragazzo di poco meno di quarantanni che cambio il mio modo di vivere il sesso.
Prima però facciamo un piccolo passo indietro: il mio nome è Gabriele sono un ragazzo di 35 anni, ho imparato a conoscere il sesso con gli amici, guardando giornaletti e vecchie vhs prese di nascosto a fratelli e genitori sbadati, ricordo i nostri pomeriggi quando ci si trovava in mezzo la campagna oppure in qualche casa libera dai genitori perché al lavoro a vedere film in compagnia o giornaletti e a segarci fino allo sfinimento, in quei momenti conobbi i primi piaceri dl sesso con un'altra persona del mio sesso infatti spesso ci divertiva a masturbarsi a vicenda.
Passati i momenti adolescenziali e varie esperienze con amiche e morosine varie all’ età di 27 anni mi torna prepotente il desiderio di riavere un cazzo fra le mani, era un periodo in cui ero single e cominciavo ad essere affascinato dal mondo dello scambismo e del sesso trasgressivo, quindi giravo in rete alla ricerca di siti o situazioni che mi dessero il piacere che cercavo. Finalmente una sera trovai quella chat per adulti vi entrai e dopo aver visionato le varie stanze entrai in quella della città più vicina a me. Di li a poco iniziai a conoscere (virtualmente) tantissime persone di ogni età e con voglie diverse, cosi passai diverse serate e nottate a conoscere gente a parlare di esperienze “non le mie ovviamente” e soprattutto a cercare la persona giusta.
Come anticipato non parlerò dei primi incontri reali avuti perché non meritano attenzioni due momenti fugaci e molto sbrigativi.
Ma dopo Un paio di mesi a cercare e scambiare esperienze in chat trovo nel elenco un nome Alberto, provo cosi a contattarlo, iniziamo presentandoci e dopo i convenevoli scopro che è della mia citta e come me cerca sesso con maschi, allora iniziamo a raccontarci delle nostre vite sessuali dei miei primi approcci bsx e delle sue esperienze molto più complete ed eccitanti, infatti devo dire che leggendo quello che mi scriveva il mio cazzo era duro quasi da far male e in me c’ era una sensazione di desiderio infinita, la serata passò veloce e decidemmo di incontrarci la sera seguente ci scambiammo cell mandandoci anche un messaggio di conferma e ci salutammo per la notte.
La giornata seguente fu quasi un calvario da quando mi svegliai avevo addosso un misto di desiderio ed eccitazione che fecero avere più erezioni durante il giorno e il tempo non passava mai.
Venne finalmente sera e dopo una cena veloce uscii, c’ eravamo dati appuntamento vicino casa sua, quando arrivai era già li ad attendermi la mia eccitazione era a mille e quando lo vidi Sali ancora di più, tra me e me dissi finalmente la persona giusta un bel ragazzo biondo occhi verde sul 1.80. Ci salutammo velocemente e ci dirigemmo verso casa un piccolo bilocale in un classico palazzo di città, molto accogliente e ben arredato ci togliemmo le giacche, eravamo ancora in inverno e mi fece accomodare sulla poltrona lui era seduto fronte a me cominciammo a chiacchierare e tornammo a parlare delle nostre esperienze “in verità più delle sue” dopo una buona mezzora di racconti e desideri, gli dico di avvicinarsi e lo faccio sedere sulle mie ginocchia, gli sbottono i pantaloni e gli sfilo il cazzo già duro dalle mutande ed inizio a masturbarlo noto in lui subito un certo piacere, dopo poco mi interrompe si alza e si sfila i pantaloni e mutande mentre io abbasso i miei fino alle caviglie si risiede su di me e iniziamo a masturbarci vicendevolmente sono eccitatissimo, ho il cazzo che mi sembra scoppiare, fra noi intanto c’ è un gioco di sguardi forse entrambi vorremmo che l’ altro lo prendesse in bocca ma intanto il tempo passa e la nostra eccitazione sale sempre più, mi sento il fuoco tra le gambe sto per venire glielo faccio capire e lui accelera il ritmo, io smetto di masturbarlo mi concentro sul piacere e vengo ansimando gli riempio la mano di sborra lui continua a masturbarmi vuole darmi ancor piacere, dopo qualche istante riprendo a masturbarlo voglio rendergli il piacere, cosi riprendo con un movimento veloce sento dal suo respiro che sta salendo la sua eccitazione, eccolo sta venendo partono verso l’ alto un paio di schizzi e poi il denso sperma avvolge anche la mia mano continuo fino a fargli uscire l’ultima goccia. Alla fine ci ripuliamo e ci rivestiamo salutandoci. Usciti di casa mi dirigo verso l’auto per tornare a casa con un senso appagamento da una parte per la bella sborrata fatta e un po’ di delusione anche se ero consapevole che con Alberto mi sarei rivisto e divertito molto.
Infatti ci tenemmo in contatto con messaggi ogni due tre giorni e dopo un paio di settimane avevo ancora più voglia di prima di scoprire il sesso con un uomo e soprattutto di scoprire Alberto, quindi già al mattino mando un sms “ciao come va? Ti va di vederci stasera?” dopo poco mi arriva la riposta affermativa, arriva presto sera io sono sempre eccitatissimo siamo d’accordo di vederci direttamente da lui appena arrivo davanti la porta lo chiamo, mi apre entro in casa e dopo esserci accomodati questa volta gli chiedo si sedersi in poltrona affianco a me, iniziamo a chiacchierare. E’ vestito in camicia e pantaloni di cotone io inizio ad accarezzarlo prima la gamba avanti indietro per qualche minuto poi salgo, gli accarezzo il petto passando per il pacco dove sento il suo cazzo già gonfio, lui continua con i suoi racconti io prendo sempre più iniziativa e inizio a sbottonargli la camicia, scopro il suo petto definito e depilato entro e comincio ad accarezzarlo lui prova a fermarmi dicendomi di attendere ma io faccio finta di nulla e continuo sbottono tutta la camicia sfilandola dai pantaloni e accarezzo tutto il petto lentamente, prova ancora a fermarmi dicendomi che è presto ma io insisto mi avvicino a lui e comincio a baciagli il petto, tanti piccoli baci poi mi avvino al piccolo capezzolo lo bacio poi lo lecco lentamente le sue parole cominciano a tremare dal piacere salgo paino piano gli bacio il collo lo lecco lo assaporo, con le mani inizio a sbottonargli i pantaloni sento il suo cazzo dentro le mutande che sembra scoppiare, pian piano scendo con la lingua torno sui capezzoli poi l’ ombelico fino a tuffarmi sulle mutande, gli stringo il cazzo con le labbra lo assaporo attraverso le mutande mentre gli accarezzo le palle, Alberto ha smesso di parlare sento solo il suo respiro mentre alzo le mutande mi propone di andare a letto, ma io continuo il mio gioco, ho il suo cazzo di fronte a me inizi a baciarlo è la prima volta per me lo bacio tutto dal alto verso le palle che prendo leggermente in bocca le lecco e risalgo verso la cappella quando arrivo inizio a roteare la lingua intorno prima di farla sparire nella mia bocca, inizio a salire e scendere lentamente mentre con la lingua continuo a muoverla intorno alla cappella, ha un buon sapore mi piace sono eccitatissimo. Lo sento ansimare di piacere allora mi stacco, le mie mani prendono il posto della bocca sul suo cazzo io risalgo lentamente prima i capezzoli poi il collo poi ancora su inizio ad assaggiare le sue labbra gliele schiudo lentamente lui segue i miei movimenti e ci baciamo entro in contatto con la sua lingua un brivido corre su tutto il mio corpo, ci baciamo avidamente siamo entrambi eccitatissimi. Dopo qualche minuto mi chiede di passare nell’ altra stanza acconsento ci spogliamo completamente nudi e ci inginocchiamo uno di fonte all’ altro sopra il letto e riprendiamo a baciarci le nostre mani iniziano ad esplorare i corpi nudi, sento le sue passare dal mio petto alla schiena fino a scendere giù fino al culo mi stringe le chiappe, mi accarezza l’orfizio e poi risale, per poi con una andare a stringere forte il mio cazzo, io sono in estasi totale le nostre lingue si incocciano si scontrano dentro le nostre bocche le mie mani tengono sode il suo culo lo stringono lo strizzano continuiamo cosi per diversi minuti in un piacere sempre crescente poi mi stacco voglio ancora quel cazzo in bocca scendo veloce e avido corro giù lo prendo in bocca lo stringo tra le labbra e con la lingua inizio a roteare intorno la cappella è umida di piacere, ha un gusto buono assaporo con la lingua ogni millimetro della sua cappella lo sento ansimare e fatica a stare sulle ginocchia sento le sue mani che mi accarezzano i capelli che mi tengono li chino sul suo cazzo, con una mano gli accarezzo l’orfizio mentre l’ altra massaggia delicatamente la sua cappella.
Nella stanza è palpabile l’ eccitazione dei nostri corpi, sento che la sua eccitazione sta crescendo, ma mi stacca non vuole venire ora, mi fa sdraiare sul letto e mi viene sopra riprendiamo a baciarci come forsennati le mie mani frugano tutto il suo corpo, lui inizia a scendere mi bacia dolcemente il collo, i capezzoli, l’ ombelico fino ad arrivare al mio cazzo, lo passa con la lingua dalla cappella fino alle palle poi scende ancora fino a leccarmi l’ano, provo un piacere strano ma decisamente bello, dopo qualche minuto risale si sofferma sulle palle le prende in bocca prima l’una poi l’altra stringendole delicatamente, piano piano risale fino alla cappella la lecca e se lo infila in bocca inizia un lento ma continuo Sali scendi la mia eccitazione è a mille e non resisto a quel ritmo gli prendo la testa fra le mani e inizio a muovere il bacino su giù sempre più forte gli scopo la bocca per un paio di minuti. Quando gli stacco le mani si stacca dal mio cazzo e guardandomi negli occhi mi sorride, torna dalla mia bocca mi passa la lingua intorno io socchiudo le labbra faccio uscire la lingua e subito arriva la sua, riprendiamo a baciarci avidamente mentre le nostre mani continuano a frugare sui nostri corpi come impazzite, ora son sopra di lui ho voglia ancora del suo cazzo in bocca scendo lo prendo ed inizio un vorticoso Sali scendi seguito anche dalla mia mano lui è steso sul letto il suo respiro si fa più forte più intenso accelero ancor di più sento salire il suo piacere forte , stacco la bocca e continuo con le mani un istante prima che esploda tutto il suo piacere, urla di piacere la mia mano è inondata di sperma, rallento il ritmo fino a fermarmi mi avvicino alla sua bocca e lo bacio dolcemente. Lui di risposta mi spinge a fianco e si getta subito sul mio cazzo, prima leccando avidamente la cappella poi infilandosi quanto più cazzo possibile in bocca, non resisto più l’ odore nell’ aria del suo piacere mi ha eccitato ancor di più, sento che sto per venire lo urlo Vengooo lui toglie la bocca e con la mano mi svuota fino all’ ultima goccia il mio petto e la mia pancia sono pieni di sborra.
Si stende a fianco a me e mi bacia dolcemente, riprendiamo fiato e poi ci ripuliamo e ci salutiamo. Torno a casa felice e penso già hai prossimi incontri……….
Gabriele
7
1
10 anni fa
Gabriele,
48
Ultima visita: 8 ore fa
-
L’alternativa
Questa volta Emmanuelle era veramente arrabbiata...mai lo aveva sentito così emotivamente distante. Certo, le cose non erano semplici ma....in tutti quegli anni LUI mai era sparito così.... senza voltarsi indietro, senza una parola per lei che lo aveva sempre accolto a braccia (e gambe....in effetti!) aperte.
Continuava ad andare sul loro profilo erotico.....più per curiosità e noia che per altro.....da sola.....tutto aveva meno senso.
Però leggeva i messaggi, vedeva chi li scriveva, apprezzava le foto e.....a volte immaginava di rispondere....da sola, sì.... di prendersi autonomamente quello che LUI le aveva più volte raccontato, sussurrandole nell'orecchio durante i loro meravigliosi amplessi.
Tutti quegli uomini che scrivevano per loro....per lei.....poteva essere davvero intrigante.....
Davanti al computer, la fantasia che correva, infilò una mano negli slip....non era bagnata ma sentiva pulsare là in basso, dove i pensieri creavano sempre uno sconvolgimento.
Cominciò a toccarsi.....piano, il clitoride, si conosceva bene, sapeva che rapidamente sarebbe stato difficile fermarsi...era eccitante titillarsi e tenere in sospeso il piacere pieno, quello che poi dopo fece sgorgare infilando le dita nel suo sesso pulsante e muovendole dentro e fuori avidamente.....convulsamente.
Masturbarsi da sola però non era mai stato particolarmente soddisfacente..... meccanica senza coinvolgimento.... un orgasmo mai goduto appieno... nessun paragone con gli spasmi profondi di quando LUI si infilava tra le sue cosce riempiendola con la lingua e con le dita, succhiandole anche l'anima....allora sì che era difficile trattenere le urla di piacere e.....veniva abbondantemente, senza ritegno né imbarazzo, ebbra di sesso.
I ricordi così vivi le facevano male....la rabbia montava....il senso do frustrazione di non poter avere tutto quel piacere assaggiato e ora sfumato....
Passava da un profilo all’altro, cercando di intuire le persone nascoste dietro le foto, uomini più o meno giovani, con cazzi in primo piano, piccoli, grandi, sottili, spessi, colorati, e poi annunci di ogni tipo, più o meno volgari ed espliciti.
Ad un certo punto Emmanuelle vide la foto di un ragazzo, a viso scoperto, 38 anni, un bel fisico, non palestrato ma in forma, un annuncio stuzzicante rivolto non solo a coppie ma anche a singole.
E poi c’erano le referenze, tutti ne lodavano le doti….”un bocconcino niente male” pensò. Forse…andandoci piano, uno scambio di messaggi…un caffè….forse avrebbe anche potuto accedere a questo mondo così affascinante….
Due minuti per scrivere un messaggio un po’ confuso ma sincero, chiuse gli occhi e INVIA…fatto! Si immaginò la faccia di LUI, se mai l’avesse scoperto, escluso dal gioco tanto agognato…LUI che l’aveva pian piano accompagnata, invitata quasi irretita….una rete che l’aveva catturata e…ora?
Le sembrava di annaspare in quella rete, come un pesce fuori dall’acqua che non si ritrova più, senza ossigeno né prospettiva…la doveva trovare da sola la sua prospettiva!!
Mentre rifletteva su questo aspetto quasi crudele della sua vita FRA76 rispose.
Era un messaggio rispettoso, divertente, stuzzicante che lasciò Emmanuelle senza difese.
“Mi butto” pensò e….per non cambiare idea scrisse immediatamente un posto ed un’ora, la sera stessa per un aperitivo ad un wine bar del rione Monti, dove sapeva sarebbero stati tranquilli e potevano conoscersi con calma.
Inutile soffermarsi sui molteplici pensieri e sulle mille paure mescolate all’eccitazione dell’ignoto, inutile descrivere tutti i discorsi provati e riprovati, gli insulti ed epiteti rivolti a LUI che l’aveva lasciata sola ad affrontare questa esperienza sconvolgente…..alle 19.00 come da accordi Emmanuelle si presentò all’appuntamento.
Un vestitino fantasia blu senza grandi pretese, stivali col tacco, autoreggenti nere ed una lingerie di pizzo molto sexy comprata apposta per LUI che altrimenti sarebbe finita infondo al cassetto.
Presentazioni…..disagio….poi i primi scambi di battute…..ed Emmanuelle per qualche istante riuscì anche a dimenticare perché era lì, quale era il patto sottinteso, cosa cercavano due completi sconosciuti l’uno dall’altra….poi il vino….le risate….lui si chiamava Francesco e la guardava come un predatore osserva teneramente una preda già catturata….e lei…..voleva essere preda, chiudere gli occhi, abbandonarsi completamente a chi conosceva già le regole del gioco….
Erano le 22.00 quando, dopo una bottiglia e numerosi bicchieri, uscirono dal locale, barcollanti ma non ubriachi, il giusto per rendere tutto divertente e leggero.
L’albergo era vicino, qualche problema con la chiave per aprire la porta e poi….uno di fronte all’altra, lui con il sesso già gonfio per aver fantasticato tutta la serata, lei con col fiato corto per l’eccitazione del momento.
Francesco non diede ad Emmanuelle il tempo di entrare. La prese per un braccio appoggiandola alla porta e con fare esperto le tirò fuori entrambi i seni dalla scollatura del vestito. I capezzoli già turgidi divennero di pietra e lui cominciò a leccarli e poi a succhiarli e poi a tirarli, prima uno poi l’altro, con metodo e passione, finchè le gambe di lei non divennero molli.
Emmanuelle mugolava, lasciando fare, stordita dalla situazione, inebriata dal fascino di questo ragazzo così intrigante e….sapiente.
Senza accorgersene fu sul letto, le sue mani la frugavano ma ciò che più la eccitava era la voce…era sicura, perentoria e le mandava un unico messaggio: “Lascia fare a me!”.
Francesco le alzò il vestito e guardandola negli occhi con sfida le sfilò gli slip, poi le piegò una gamba in modo da poterla avere di fronte, più aperta che mai.
Le accarezzò il sesso, lentamente, fece scivolare il medio dentro, lentamente, e poi anche l’indice, lentamente….era fantastico, un ritmo languido che sembrava potesse durare in eterno. Poi la tirò più avanti col bacino....si mise una sua gamba sulla spalla, accedendo così ad una visuale splendida. ...la sua vagina era lì esposta e aperta...per lui. Il tacco dello stivale nero che premeva nella carne, piacevolmente.....ora poteva finalmente assaggiare il suo sapore. Infilò la testa tra le sue cosce, la morse delicatamente poi comincio a leccarla ovunque davanti e dietro respirandone gli umori più intimi. Succhiò a lungo il clitoride e quando la senti' gemere senza ritegno la masturbò con forza. Emmanuelle era bagnata, mise la mano su quella del ragazzo e l’accompagnò. La spingeva dentro, più in fondo, nell'urgenza dell'orgasmo, avrebbe voluto possederlo subito, poter venire e gridare come non faceva da quando LUI se n'era andato.
Ma Francesco si fermò improvvisamente, accarezzò con uno sguardo incendiario tutto il suo corpo e disse "ora voglio tu faccia silenzio. ...voglio vederti godere in silenzio. ...trova tu il modo ma non fiatare!".
La voce era decisa ma gli occhi parlavano di un gioco...
Emmanuelle pensò che non era poi così complicato soddisfare la sua richiesta ma.....appena lui le alzò con forza il bacino per ricominciare a leccarla fino in fondo capì che in realtà era una sfida titanica....ad ogni suo mugolio lui smetteva e la guardava con aria di rimprovero, lei allora gli spingeva la testa tra le proprie gambe implorando di continuare.....era un tormento....piacevole ma un tormento.
Era tremendo non poter urlare e contemporaneamente gioire di quel godimento.
Ma Francesco era inflessibile, ad ogni sospiro uno stop, per poi riprendere con vigore.
"Questo gioco non è per te, mi sembra...." sorrise sornione "non ti piace temporeggiare....." Emmanuelle ebbe appena il tempo di riprendersi da quell’altalena di sensazioni che Francesco le si sdraiò sopra, con le mani le bloccò le braccia sulla testa e cominciò a baciarla, morderla, sussurrandole cose le avrebbe fatto di lì a poco, quanto l’avrebbe fatta godere.
Lei a questo punto era più che pronta.
Si dimenava, sotto di lui, strofinandosi contro i suoi jeans "prendimi per favore....prendimi ora...."
Lui tirò fuori il suo sesso, pronto, pulsante....con un'unica potente spinta le entrò dentro e cominciò a cavalcarla, armonizzando il ritmo con l'urgenza di lei.
Emmanuelle gli graffiava la schiena, come non aveva mai potuto fare con LUI, gli lasciava i segni....ovunque, stringeva le sue natiche con forza e a Francesco piaceva.
Poi riuscì a liberare una mano e cominciò ad accarezzargli le palle, allungandosi fino al perineo e all’ano.
Francesco si fermò un attimo, la guardò e sorrise.
Altre poche poderose spinte.
L'orgasmo fu quasi all’unisono.
I liquidi fiottarono abbondantemente.
Emmanuelle si sentiva stanca ma appagata.
Dopo cinque minuti di relax però LUI entrò violentemente nei suoi pensieri, i ricordi erano veramente invadenti e la lacerarono. LUI doveva essere lì con lei, al massimo con loro….avrebbe dovuto prenderla, baciarla, leccarla, penetrarla….era LUI che doveva accompagnarla in questa esperienza.
Si alzò di scattò e si rivestì velocemente. Francesco finse di capire.
Le sorrise: “Alla prossima?”
“Vediamo….” rispose lei e scappò via.
Dedicato al MIO “maledetto” LUI
17
1
10 anni fa
Maja71,
47/47
Ultima visita: 7 anni fa
-
LA DOPPIA VITA DI UNA CASALINGA III
Ricordate il mio massaggiatore? ( se così non fosse rileggete “ la doppia vita di una casalinga II” ).
Bene, dopo pochi giorni ci chiamò, per dirci che aveva voglia di vederci ancora prima di ripartire per la sua città. Mi fece però, una richiesta particolare: presentarmi all’appuntamento senza mutandine.
Lungo la strada che ci portava in città, devo ammettere che ero un po’ imbarazzata e indecisa se togliermi o meno le mutandine. Poi però mi sono fatta coraggio e, sotto una galleria, ho sfilato lentamente il mio perizoma rosso.
Lui ci stava aspettando seduto sul muretto del lungomare, rilassato e tranquillo. Indossava un paio di jeans e una camicia chiara che faceva risaltare la sua abbronzatura. Ci salutammo con un bacio sulla guancia e decidemmo di cercare un bar tranquillo per un caffè. Io avevo indossato un vestito rosso molto leggero, con una profonda scollatura e dei sandali neri col tacco che mettevano in mostra le mie gambe e le mie caviglie sottili. Mio marito sembrava a suo agio, anche se sapeva che io sotto non indossavo nulla. Il nostro amico volle sapere se avevo esaudito la sua richiesta e io ammisi che la mia fica era praticamente all’aria sotto il sottile velo del vestito. Trovammo con difficoltà un bar con un tavolino libero ma, ci rendemmo conto ben presto che lì non potevamo certo andare oltre il caffè. La mia eccitazione era alle stelle, solo noi tre sapevamo cosa stava succedendo, mentre tutto intorno a noi scorreva normalmente. Entrambi infilarono le mani sotto il tavolino e mi accarezzarono lievemente le cosce. Non riuscivo a vedere, ma potevo immaginare che, come me, anche loro si stavano eccitando da morire e, riuscivo quasi a vedere i loro cazzi gonfi. Dopo il caffè decidemmo di farci una passeggiata sul viale pieno di gente, wow, che splendida sensazione….. ero la fonte del loro desiderio. Mi volevano tantissimo ma non avevamo modo di soddisfare i nostri desideri nascosti.
Poi l’idea: la macchina!! Perché no, era l’unico posto più appartato che potevamo trovare. Luca salì alla guida e io e l’altro ci sedemmo sul sedile posteriore. Mentre la macchina lentamente ci trasportava tra le vie affollate della città, il mio massaggiatore volle avere la prova del suo ordine eseguito e mi infilò la mano sotto la gonna. Io ero già così bagnata che lui mi fece un sorriso accattivante e mi infilò un dito nella fica per dimostrarmi la sua riconoscenza. Poi si abbassò e continuò il suo splendido lavoro con la sua calda lingua. La sua saliva mista ai miei umori mi invase poi la bocca e, noncuranti dei passanti che avrebbero visto tutto, gli sbottonai i pantaloni, mentre mio marito ci guardava dallo specchietto retrovisore.
Il suo cazzo duro stava per esplodere ma non prima di averlo assaggiato e leccato per bene. Poi con una manovra alquanto scomoda mi sedetti su di lui, facendomi penetrare fino in fondo. E mentre il suo dito si infilava nel mio culo con gentilezza, io venni urlando e gemendo senza pudore. Come nulla fosse accaduto poi, la macchina si fermò sul ciglio della strada e ci salutammo come se fossimo stati ad una cena tra amici. Lui riprese la sua strada e io e Luca non vedevamo l’ora di tornare a casa. Eravamo ancora così eccitati e vogliosi che non abbiamo fatto in tempo ad arrivare in camera ma, sul tavolo della cucina abbiamo avuto uno dei più belli orgasmi della nostra vita matrimoniale.
Una casalinga soddisfatta
2213
1
10 anni fa
stor,
37/46
Ultima visita: 8 anni fa
-
Viaggio di nozze
Io e mia moglie abbiamo deciso di andare in Egitto per la luna di miele, che si è trasformata subito in un incubo.
Arrivati all’aereoporto del Cairo,ci recammo subito in albergo utilizzando un taxi locale,guidato da un signore sulla sessantina,notai subito che l’autista più che guardare la strada fissava mia moglie. Lei è una bella trentenne,castana,occhi verdi,165 cm per 43kg,bel culo sodo e seno ben tornito addosso aveva una camicia rosa e una gonna corta rossa.
Entrati in camera ci laviamo assieme e ci mettiamo a letto. Verso le 23 sentiamo dei rumori fuori dalla porta e all’improvviso ci ritroviamo in camera 11 egiziani, tutti tra i 60 e i 75 anni, armati e in un attimo mi danno un colpo in testa. Al mio risveglio mia moglie è sparita….da qui sarà lei a scrivere.
Io ero nuda a letto e così mi hanno portato via,ricordo il cuore in gola e la paura di morire,mi caricarono su un camion e da li un viaggio ricco di sobbalzi di circa 2 ore. Mi fecero scendere dal furgone,eravamo in mezzo al nulla,c’era solo una palma e una tenda niente di più,faceva freddo,tremavo.
Uno di loro mi spinse nella tenda,all’interno c’erano altri 25/30 uomini ed erano anziani,come i miei rapitori. Mi girai per scappare ma alle mie spalle si palesarono i miei rapitori,indietreggiai ma mi trovai subito accerchiata da tutti e 30 gli uomini che iniziarono a toccarmi,leccarmi e infilarmi le dita e le lingue ovunque. Mi sentii svenire, poi iniziarono a spogliarsi, uno di loro, il capo credo ed il più dotato si mise dietro di me, mi appoggiò le mani sulle spalle e mi spinse verso il basso, costringendomi in ginocchio.
Subito tutti gli uomini, tranne il capo, si misero in fila davanti a me,coi loro membri di varie dimensioni turgidi,bitorzoluti e puzzolenti ad altezza della mia bocca,ricordo perfettamente l’odore intenso dei loro peni…col primo feci resistenza,ma ricevetti 2 schiaffoni e mi tapparono il naso,dopo alcuni secondi dovetti aprire la bocca per respirare e mi trovai il primo cazzo in bocca, iniziò a pomparlo dentro le mie labbra e dopo pochi minuti mi scarico il suo sperma sulla lingua ed uscì,io sputai immediatamente e ricevetti una sonora serie di calci sulle natiche, toccò al secondo e si ripetè la scena del primo,mi tapparono il naso,aprì la bocca e iniziò ad usarmi,quando venne però uscì e mi tappò con le mani le labbra io tenevo la sborra in bocca,ma mi puntarono un coltello su un seno ed ingoiai,ebbi subito i conati di vomito,col terzo fù diverso,visto la facilità con cui usarono le armi,appena mi si pose davanti aprìì la bocca,lo lasciai fare e alla fine ingoiai tutto,la scena si ripetè per 29 uomini,solo il capo non mi fece fare del sesso orale col suo pene.
Mi misero un collare di ferro e mi legarono con una catena al palo centrale della tenda,ero stravolta,spaventata e avevo male alla mascella,crollai quasi svenuta.
La mattina venni svegliata da un cammello che era legato alla palma fuori dalla tenda,vicino a me c’era un cocco aperto,mangiai avidamente quel frutto e mi guardai attorno,in un angolo c’era una gogna,ma bassa rispetto al solito e con un asse di circa 40cm con sopra un cuscino,non ci feci molto caso,però ero rincuorata, fuori sentivo solo un paio di voci. Dopo circa 2 ore i 2 carcerieri mi slegarono,mi portarono fuori e camminammo per circa 300m,fino a un tavolino con sopra un tubo e una bottiglia di acqua,mi misero a 4 zampe,mi infilarono il tubo di gomma nel sederino e ci svuotarono dentro l’acqua,piuttosto calda essendo stata al sole del deserto. Mi fecero alzare e una volta pulito tutto l’intestino mi lavarono con una tanica d’acqua e mi riportarono nella tenda,dove capii il perché della gogna bassa e mi siraggelò il sangue nelle vene. Poi pensai,dai resisti sono solo 2 oggi per fortuna!!!
Dopo circa 3 ore sentii arrivare alcuni mezzi e capii che non sarebbero stati solo in 2,crollai,iniziai a piangere e persi i sensi. Al mia risveglio,nella tenda c’erano gli uomini del giorno prima, più altri 10 anziani e per anziani intendo oltre i 70,ma non era finita,su un lato della tenda c’erano dei ragazzini,tra i 18 e i 19 anni,tutti quanti nudi,il capo si avvicinò,mi mise una pistola in faccia e rise,poi mi fece mettere col sedere verso l’alto e la faccia in basso,fece avvicinare i ragazzini,prese una bottiglia con dentro dell’olio o cose viscide,me lo versò sul buchino e mi infilò il dito dentro,simulando un rapporto,probabilmente per spiegare ai fanciulli cosa avrebbero dovuto fare,passò la bottiglia ai ragazzi,mi fece alzare lo sguardo col piede e mi indicò la gogna,feci per alzarmi ma mi spinse a terra,capii che dovevo gattonare per andare al luogo del mio supplizio. Arrivata,appoggiai seno e pancino all’asse che era inclinata verso la gogna,un anziano aprì lo strumento e mi infilai al suo interno,lo richiuse ed il loro capo si sedette su legno, misero uno specchio per farmi assistere alla mia tortura e poi iniziarono a sodomizzarmi i ragazzini, in ordine di dimensioni, prima si cospargevano i membri con l’unguento e poi me lo infilavano,iniziavano a spingere fino a venire e non uscivano per l’occasione,sentivo il liquido caldo scivolarmi dentro. I primi 4 o 5 quasi non li sentii,per fortuna mio marito è superdotato e il mio sedere è già abituato,poi i ragazzi più grandi,con membri già sviluppati iniziarono a farsi sentire di più,toccò poi agli anziani,che oltre a sodomizzarmi mi sculacciavano e dopo circa 15 uomini iniziò ad andarmi in fiamme l’ano,dopo circa 6 ore fini anche l’ultimo e ancora stranamente il capo non si mosse,restò a guardare,il mio culetto bruciava,sembrava ustionato,all’improvviso arrivò da fuori la tenda un uomo con un vaso,subito non ci feci caso ma mi legarono all’asse,posizionarono il vaso dietro di me e mi sollevarono,in modo che tutto lo sperma dentro di me fuoriuscisse dal mio ano e cadesse nel vaso,dopo una mezzora in quella posizione mi raddrizzarono,mi slegarono e mi lasciarono in balia dei ragazzini,subito cercai di respingerli e coprirmi ma un anziano mi mostrò un macete,non potei far altro che lasciar divertire i ragazzini,che mi palparono,leccarono ovunque ma non fecero altro. Dopo un’oretta al comando del capo i ragazzi mi presero,mi gettarono a terra e mi passarono il vaso,da circa 2 litri ed era pieno fino all’orlo di sborra. Il capo si avvicinò con una pistola in una mano e una spada nell’altre,mi fissò e mi fece cenno di bere,io scossi la testa,lui mi guardò e sparò un colpo a terra,vicino ai miei piedi…ingurgitai tutto tra le risa dei presenti. Poi mi misero di nuovo il collare,mi legarono e sparirono di nuovo tutti. Il giorno dopo fui svegliata da una donna che rideva e mi radeva il pube,uscì dalla tenda e ci fù un boato di voci,saranno stati almeno in 100,un paio di loro entrarono e mi portarono fuori,c’era un sacco di gente,uomini soprattutto ma anche donne e ragazzi,il loro capo sempre con una pistola in mano mi fece cenno di seguirlo in mezzo alla folla,ero spaventata e come sempre nuda,mi incamminai,la gente mentre mi avvicinavo mi scrutava e si spostava in modo da formare una strada,arrivammo dopo qualche decina di metri davanti ad un recinto,al cui interno c’erano 3 cammelli e un tavolo,il capo estrasse dalla tasca una foto di una donna che praticava una sega ad un cavallo e si faceva venire in volto,neanche il tempo di capire e mi ritrovai in ginocchio,3 uomini accompagnarono il cammello vicino a me,ero praticamente sotto,uno dei tre mi spinse con un fucile il braccio verso il membro del cammello,allungai anche l’altro e afferrai qual tubo di carne a 2 mani e iniziai a muoverlo,mentre lo muovevo il membro cresceva in lunghezza e volume,ad un tratto il cammello fece un verso strano e capì che stava per venire,reclinai la testa,mettendo la mia faccia davanti al pene dell’animale e dopo un paio di movimenti mi innondò,faccia,seno e gambe. Il capo mi prese per mano,mi fece salire sul tavolo e mi espose coperta di sperma di cammello alla folla che esultò e applaudì. Poi mi afferò il braccio e mi tirò giù dal tavolo,mi mostrò una nuova foto,una donna che faceva un pompino con ingoio ad un cavallo,in men che non si dica mi trovai sotto al secondo cammello e sempre sotto la minaccia afferrai il pene dell’animale,me lo portai alla bocca e iniziai a pomparlo,ma in bocca non entrava tutto,così il capo mi diede un calcio e mi indicò di leccarlo come un gelato,stavo male,tra odore e sapore. Dopo una decina di minutì anche il secondo cammello raggiunse l’orgasmo e mi riempì la bocca,il viso e il seno. Non sapendo cosa fare tenni lo sperma in bocca,il capo mi fece salire sul tavolo,mi fece cenno di mostrare la mia bocca a tutti,poi mi indicò di ingoiare e lo feci,o quello o la morte. Si avvicinarono 2 donne con un vaso,mi fecero sdraiare sul tavolo pancia su e mi cosparsero la vagina di olio,infilarono dentro il collo del vaso svuotando tutto il contenuto nella mia patatina,capì le loro intenzioni prima ancora che il capo si avvicinasse con le foto,poi arrivò il cammello che passò con 2 zampe sopra il tavolo,qualcuno mi divaricò le gambe una donna afferò il pisellone dell’animale portandolo alla mia passerina,gli massaggiò un po’ i testicoli ed il cammello iniziò a spingere,sempre più forte,mi sentivo scoppiare,poi ad un tratto si fermò e sentii gli spasmi e subito un liquido bollente che mi pervadeva la pancia,il cammello si ritrasse e il capò mi alzò in piedi sul tavolo. Dal mio corpo uscirono circa 3/4 litri di sperma. Poi mi presero e mi fecero tornare in tenda. Puzzavo come una bestia,mi diedero del pane senza sale da mangiare e dormii.
Per alcuni giorni mi lasciarono in pace,mi facevano mangiare e basta,la pelle piena di sperma di cammello mi tirava tutta,mi sentivo lurida. Finchè una mattina arrivarono 4 uomini che mi presero e mi caricarono in auto,nel baule,arrivammo in un oasi,mi presero e mi gettarono in acqua,mi passarono del sapone e una lametta per radermi tutta,poi mi rimisero nel baule e mi scaricarono in un box,dove una donna mi fece una coda ai capelli,mi mise del profumo e mi condusse in una stanza,con un enorme letto a baldacchino,dove c’era sdraiato l’anziano capo,quando mi vide il suo enorme pene si inturgidì,mi fece avvicinare a lui e mettendomi una mano dietro la nuca mi porto il viso al suo membro,aprì la bocca e lo iniziai a succhiare,ad un tratto mi afferrò la coda e mi allontanò la testa dal suo cazzone,mi afferrò per le natiche,mi sollevò e mi posizionò su di lui,la sua cappella premeva sulla mia vagina,con la testa mi fece cenno di accogliere il suo membro dentro di me,era il primo rapporto vaginale da giorno del rapimento ed era senza protezione,ma non potevo ribellarmi,accolto il suo pisello dentro di me iniziai a muovermi,lui afferrò un campanello e al suono dello stesso la stanza si riempì di uomini,circa 20 tutti molto dotati e di donne,si misero attorno al letto e gli uomini si spogliarono,le donne all’unisono e senza fiatare si inginocchiarono davanti ad un uomo e gli presero in bocca il pisello,ogni uomo con una donna che lo spompinava,il capo in tanto iniziò a spingere e toccarmi con un dito l’ano,dal comodino prese una boccetto con della vaselina e mi cosparse il sedere,senza cambiare posizione sfilò il cazzo dalla mia figa e lo appoggiò al mio culo,iniziò a spingere,fino a penetrarmi completamente il culo,iniziò a palparmi in seno,poi mi portò a se e mi baciò con la lingua,mi leccò i capezzoli,sfilò il pene dal mio ano ormai dilatato e lo riinfilò nella figa,battè 4 volte le mani e 4 donne si alzarono,gli uomini salirono sul letto e mi ritrovai subito un pisello per mano,uno in bocca ed il quarto che premeva sul mio culo,in breve mi penetrò anche lui,ero pienissima,dopo qualche minuto schioccò le dita,tutte le donne si alzarono e sparirono,mentre gli uomini avvicinatisi al letto si davano il cambio dentro di me tranne il capo,lui sempre fisso nella mia figa,tutti gli altri dentro e fuori in mio culo e la mia bocca e tra le mie mani,tutti senza preservativo. Dopo più di due ore il capo disse qualcosa,tutti si spostarono per mia gioia,ma non era ancora finita per me. L’anziano mi prese mi mise pancia in su sul letto e mi legò con le lenzuola mani e gambe ai pali del letto,mi guardò ridendo,si mise sopra di me,mi lecco e morsicò i seni,poi mi penetrò con violenza ed iniziò a spingere,capii subito che voleva mettermi incinta,nel frattempo tutti gli altri si misero in fila dietro il capo,che mi scopò ancora per 10 minuti e poi fece esplodere il proprio orgasmo nella mia figa,sentivo il suo sperma entrare copioso e caldo dentro di me,si sfilò e si sedette al mio capezzale,con una mano sul mio seno e con un cenno della testa diede il via al resto degli uomini che a turno mi scoparono e riempirono il ventre di sborra. Quando anche l’ultimo ebbe finito rientrarono le donne con un catino,dentro il quale mi fecero svuotare tutta la sborra contenuta nella mia figa. Mi portarono in strada e prima di lasciarmi andare mi svuotarono la bacinella di sborra in testa,mi misi a correre e raggiunsi la prima caserma,dove trovai mio marito. Sporsi denuncia,il vecchio capo fu costretto a cedere come schiave 3 figlie,una di 19 una di 22 e una di 24 anni a mio marito come risarcimento,ed ora siamo tornati in Italia,io sto facendo il test di gravidanza mentre scrivo questa storia ma con tutta la sborra che avevo dentro sarò sicuramente incinta,mentre mio marito è in camera che gioca con le 3 schiave e alcuni suoi amici.
Siamo felici e pensiamo già al secondo figlio…stiamo organizzando un viaggio in Nigeria!!!
38
6
10 anni fa
Mister1C,
29
Ultima visita: 10 anni fa
-
Una giornata particolare....
Era arrivato il fatidico giorno, lo aveva aspettato tanto, temuto, accarezzato con la fantasia, approfondito in tutte le sue possibilità e sfaccettature….ora era arrivato.
Emmanuele si alzò dal letto già agitata, faceva difficoltà ad allontanare la mente da quello che sarebbe potuto succedere. Si buttò sotto la doccia, non rapidamente come sempre però.
Doveva dedicarsi del tempo, delle attenzioni particolari, prima che….lo avessero fatto altri.
Così, sotto il getto di acqua calda, si passò il sapone….cominciando dai piedi, risalì alle gambe, si accarezzò lentamente il sesso….lentamente, sentendo un calore sgorgarle dall’interno….volle assaporarlo….il dito medio entrò dentro, tutto, era morbido e tremendamente bagnato, due dita, allargandosi dolcemente….sarebbe stato così tenero il contatto con uno sconosciuto? o più rude e violento? Provò allora più forte, aumentò il ritmo e lei, sotto il getto bollente della doccia, venne velocemente…quasi a prepararsi per l’incontro.
Si appoggiò al muro, il tempo di riprendersi e poi finì di lavarsi…la pancia, le ascelle, il collo…fece lo shampoo.
Il seno lo lasciò per ultimo, le faceva sempre piacere, giocare con i capezzoli, come LUI non faceva mai. Allora li tirava, con delicatezza, fino a renderli turgidi, dolorosamente sensibili, si leccava le dita per stuzzicarli….e così si sentiva veramente donna…una donna pronta ad offrire il proprio corpo a chi….ancora non sapeva bene a chi…..
L’appuntamento era per pranzo, come al solito, si sarebbero incontrati alla stazione….un po’ di disagio, giusto i primi minuti, poi l’attrazione avrebbe fatto il resto.
Già in macchina era difficile tenere a posto le mani, quelle di LUI infilate sotto la gonna, a salutarne gli anfratti più reconditi, quelle di lei, impegnate a guidare, tese sul volante ma desiderose del suo sesso, di poterlo toccare il prima possibile.
Un’enoteca carina, una bottiglia di vino per sciogliere il ghiaccio.
Emmanuelle come al solito parlava troppo, di tutto, per riempire i silenzi, per nascondere l’eccitazione crescente.
LUI se ne accorse e le fece un cenno con la testa “ho bisogno di una sigaretta, usciamo!”. Fuori c’era il sole, la strada secondaria era deserta, LUI la guardò negli occhi, c’era intesa, sorrise e allungò una mano, la infilò tra le gambe di lei, la tirò a sé e spostando lo slip, le aprì le labbra del suo sesso…infilò un dito e con aria di sfida cominciò a masturbarla….
Le ginocchia vennero meno, lei gli strinse il braccio ma…senza fermarlo, anzi accompagnandolo in quel ritmico su e giù che rapidamente la fece venire. Era bagnata, tanto bagnata, ma non sazia, avrebbe voluto averne ancora…
In quel momento passò un signore, li guardò con curiosità e loro ricambiarono lo sguardo: LUI toccò il culo di Emmanuelle, con un gesto sfrontato, quasi a rivendicarne il possesso, lei sorrise e buttò un bacio…..ora erano pronti.
Il Privee che avevano trovato era in zona. Parcheggiarono vicino, due passi a piedi…la testa era invasa dai dubbi….. ma bastava guardare LUI negli occhi per percepire quanto lo desiderasse. L’ingresso era sobrio, dettero i documenti, pagarono ed ebbero la tessera….ora rimaneva solo varcare la soglia.
Emmanuelle allungò la mano in cerca di un contatto, LUI gliela strinse trasmettendogli quella sicurezza di cui aveva bisogno.
All’interno la musica era piacevole, come in un discobar qualcuno ballava, qualcuno al bancone beveva e conversava amichevolmente. Ordinarono due bicchieri di rosso, il vino avrebbe sicuramente sciolto gli ultimi freni inibitori. Trascorse un po’ di tempo in cui LUI ed Emmanuelle parlarono di loro, di cosa stavano cercando e di cosa avrebbero condiviso, nel frattempo le mani si frugavano e l’eccitazione cresceva.
Ad un certo punto si avvicinò un ragazzo, uno scambio di battute, poi chiese il permesso ad entrambi con lo sguardo e concessogli cominciò ad accarezzare Emmanuelle, le mani sulle spalle, sussurri nelle orecchie…lei era già pronta. Le morse il collo, da dietro, come un predatore e lei guardò LUI, era un segnale…lo voleva, lo voleva adesso….poteva farlo.
Cercarono una stanza, LUI li seguiva a distanza, osservandoli, sentiva il suo pene ingrossato spingere attraverso il pantalone. Nella camera che trovarono libera c’era un letto a baldacchino e al lato una poltrona. LUI si sedette lì e…finalmente potè liberare la sua erezione.
“Bene bene…se la vuoi…dirigo io, però…”
Entrambi mugolavano, erano vogliosi, aspettavano di potersi lasciare andare ma sapevano che era LUI a dover condurre il gioco.
“Prendiglielo in bocca” ordinò.
Il ragazzo non aspettava altro, si aprì la lampo, lasciò che fosse lei a tirarla giù lentamente e poi l’aiutò a far uscire l’asta del suo pene, così tremendamente eretta e rigida. Lui seduto sul letto, lei in ginocchio. Emmanuelle cominciò a leccarlo in tutta la sua lunghezza, accarezzandolo con entrambe le mani. Poi passò la lingua sulla punta del glande e succhiò, stando attenta ai denti, come le avevano insegnato.
“Succhialo tesoro…assaporalo bene” disse LUI, godendosi lo spettacolo da tempo fantasticato.
Lei lo guardò con fare accattivante e gli fece scivolare una mano sul sesso rigonfio.
Mugolava, mentre il ragazzo accompagnava i movimenti tenendole la testa. Era brava, leccava e succhiava alternativamente, con ritmo, tenendo con fermezza la base del pene e ogni tanto accarezzando i testicoli tesi ed allungando la mano verso il perineo….
Quando vide che il ragazzo stava per venire, LUI la tirò a sé, sorrise e le disse “Ora tocca a me”.
Lei ricominciò, con più entusiasmo ed eccitazione ancora, perché era LUI….gli piaceva, gli era sempre piaciuto, era la fantasia di tutte le sue notti e il pensiero ricorrente di tutti i suoi giorni.
Per cui prese in bocca quel pene che ben conosceva decisa a farlo impazzire di piacere.
Lo leccò, succhiò ed accarezzò con tanta passione da farlo venire senza preavviso. Lui buttò la testa all’indietro, tenendole il capo fermo mentre violenti spruzzi di sperma le inondavano la bocca. Abbassò lo sguardo e l’ammirò mentre l’orgasmo lo scuoteva e sembrava non finire mai.
Nel frattempo il ragazzo aveva terminato da solo, masturbandosi con veemenza, ma ovviamente voleva di più.
“Ora la puoi scopare…se vuoi!”. Era il lasciapassare.
Si avvicinò a lei, da dietro, Emmanuelle era a carponi, la testa poggiata sul sesso ancora rigonfio di LUI.
Il ragazzo la prese con decisione, le alzò il vestito poggiandone i lembi sulla schiena, le infilò le mani tra le gambe e la tirò a sé, infilandole lo slip tra le labbra, con forza, quasi a volerla punire di averlo lasciato solo. La posizionò meglio, col sedere esposto. “Shhh…”disse “…ora tocca nuovamente a me…”. Si prese qualche minuto per ammirare il contorno del suo corpo, lasciò scivolare lo sguardo sulle sue natiche invitanti….la curva dei fianchi, il sedere rotondo, il tatuaggio sulla nuca che sbucava dalla scollatura posteriore. Spostò lo slip, infilò un dito….lo spinse tra le sue cosce…poi risalì fino a sfiorarle l’ano…. e continuò così, andando su e giù, lentamente.
“Godi…tesoro….godi per me!” le sussurrava LUI accarezzandole i capelli e guardandola con desiderio.
Emmanuelle rabbrividì al suono cupo della sua voce. I suoi seni divennero sensibilissimi e i suoi capezzoli si indurirono all’istante.
Le dita del ragazzo si muovevano, entravano ed uscivano da lei, facendola bagnare abbondantemente.
“Scopami…per favore”…Emmanuelle mugolò, con un filo di voce.
Era pronta, calda, aperta e vogliosa, graffiava le cosce di LUI per sopportare il piacere e al tempo stesso l’attesa.
Il ragazzo allora con le proprie gambe allargò di più quelle di lei, la spinse più giù, a 90 gradi e lentamente infilò il suo pene durissimo dentro di lei.
Con un braccio le cingeva la vita, con l’altra mano le toccava il clitoride per non lasciare niente di inesplorato. Lui affondava ripetutamente nelle profondità liquide della sua fica, penetrandola per tutta la lunghezza, colmandola ed incendiandola. Finchè potenti spasmi d’orgasmo non lacerarono i loro corpi.
Ci vollero cinque minuti per riprendersi.
Il ragazzo fu il primo ad andarsene, Si tirò su i pantaloni, sussurrò un “grazie” all’orecchio di Emmanuelle ma guardando LUI, che gli aveva permesso un rapporto così soddisfacente.
Poi loro due si guardarono a lungo….si baciarono a lungo….si risistemarono e….mano nella mano uscirono dal club.
La sera era appena cominciata, la fame si era scatenata….era ora di cercare un ristorante per una cenetta…a due, questa volta!
Dedicato al MIO LUI
12
2
10 anni fa
Maja71,
47/47
Ultima visita: 7 anni fa
-
Il divano dello scrittore (tratto da Histoire G.)
Rigorosamente selettiva nell'accettare qualsiasi tipo di nuove frequentazioni, se non quando generate da particolarissimi stimoli cerebrali, condizione univoca ed indispensabile per accondiscendere anche al più improbabile degli approfondimenti, tale da non poter essere ipotizzato a priori, è forse solo in un caso oltremodo fortuito che il tutto potrebbe tramutarsi nell'insospettabile confronto utile ad annullare ogni altra ipotesi di pregiudizio formale.
Il divano dello scrittore (tratto da Histoire G.)
Sfilatasi lentamente anche l'ultimo baluardo di una ormai sin troppo improbabile salvaguardia di una risibile moralità, restando con le sole calze autoreggenti e le scarpe, a rendere maggiormente intrigante l'esibizione di se che stava elargendo al proprio ospite, nel contempo lo osservava intento a propria volta liberarsi degli abiti, sino a rimanere nella nudità più totale, esposta senza alcun imbarazzo apparente nonostante un fisico non certo meritevole di una così audace rivelazione di se.
Consapevole dello squilibrio ormonale che con ciò si sarebbe generato anche nella mente del proprio compagno, passivo custode di tutto ciò che incoerentemente ne eccitava in maniera morbosa le torbide fantasie, quale illogica conseguenza degli atteggiamenti trasgressivi di lei, G. proseguì comunque nell'intendimento che si era prefissa.
L'uomo era alla fine riuscito a scivolarle dentro al corpo con una facilità disarmante, proprio come aveva saputo penetrarla con altrettanta caparbietà nella psiche, obbligandola a rivelare ciò che sapeva divenire oltre le sole apparenze quando di norma era solo l'involucro esteriore ad essere concesso agli sguardi ulteriori dei molti che invano ne avrebbero desiderato un ben più intimo accesso.
Avvertendo il repentino approssimarsi dello sfogo eiaculatorio, che il proprio amante non riusciva più oltre a contenere, ne accolse la completa inseminazione, inarcandosi a riceverla con audace consenso, abbandonandosi a propria volta all'orgasmo più dissoluto mentre veniva invasa così nelle viscere, già immaginando della maniera in cui sarebbe stata accolta più tardi, ed apostrofata all'atto della confessa rivelazione di quel surreale confronto epidermico vissuto con insospettato trasporto.
L'uomo le sfilò poi anche la lunga collana di perle, che ancora le ornava il collo, utilizzandola per cingerle i polsi in una sorta di simbolica costrizione, obbligandola con le mani poste dietro alla schiena mentre, rivoltandola, la teneva piegata in avanti, pronto a possederla nuovamente dopo essersi ben posizionato alle spalle di lei.
Trattenuta per i fianchi G. subì ancora i velleitari assalti dell'uomo, cedendo con arrendevole docilità alla veemente sua azione, lasciandosi ulteriormente profanare anche un quella maniera.
In fondo la eccitavano enormemente le situazioni in cui un qualunque individuo fosse riuscito a prevaricarne la volontà, anche oltre quella prestanza fisica che avrebbe dovuto, secondo una logica più razionalmente attendibile, indurla a desistere.
Preda di quelle convulse emozioni si concesse senza alcuna reticenza apparente, pur consapevole della contrastante realtà che stava elargendo ad una persona che per molti altri sarebbe risultata al di sopra da ogni immaginabile tentazione.
To be continued
1692
0
10 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
-
Per caso.
Intanto parto con il salutare tutti quelli di questo bellissimo mondo. Poi incomincio il mio racconto. Era da un po che mi girava in testa una fantasia. Era quella di incontrare un singolo bsx, lo contatto (solo orale non penetrazione) lui mi risponde , ci messaggiamo e ci diamo un appuntamento in un luogo publico. Ci incontriamo , iniziamo a parlare lui mi dice che anche lui solo orale che lo aveva gia fatto che gli era piaciuto. Io gli dico che non lo avevo mai fatto che era una mia fantasia , ma che mi eccitava. Ad un certo punto del discorso mi dice che e' sposato che la moglie non sa niente e che vorrebbe che la moglie partecipasse. Questa era una sua fantasia. Io le dico che anche io sono sposato , ma mia moglie non ne vuol sapere. Allora lui mi fa una proposta se volevo incontrare lui e la moglie io le dico si. Fissiamo un appuntamento a casa loro 2 giorni dopo. Arrivo lui mi presenta come collega di lavoro. La moglia sulla 50 piu' grande di lui na bella signora in carne al punto giusto , vestita bene mi ha fatto subito arrapare. Ci sediamo sul divano lei difronte con gonna poco sopra il ginocchio mi offrono il caffe , ci mettiamo a parlare del piue del meno. Ad un certo punto lui mi fa cenno con gli occhi . Io non capisco allora lui mi chiede non ai fatto nemmeno un complimento a mia moglie. Lei diventa rossa, io ne approfitto e le dico bellissa donna in carne al punto giusto vale piu di una ventenne. Lui inizia a baciarla sul collo lei lo allontana si vedeva che voleva ma era in inbarazzo. Lui insiste ma stavolta lei ci sta. Liu inizia a toccarla , inizia a leccarla gli tira fuori le tette bellissime sode, ad un certo punto gli infila la mano sotyo la gonna gli sfila gli slip e la infila dinuovo,lei a un gemito di di godimento. Latira fuori mi fa il gesto di avvicinarmi , mi fa toccare la mano era bagnatatissima. Non cio capitipiu' niente o iniziato a toccarla era spendida depilate bagnata tutta da leccare. Lui si e' allontanato lei gli ha detto conrnuto ai voluto questo adesso guarda cosa ti combino.Ci siamo iniziati a bacire leccare lei era eccitatissima. Lo leccata in fica fino a farla venire. Lo scopata , la sua passione e la pecora. Grande porca. Al momento di venire gli ho chiesto se me lo prendeva in bocca , non mi a fatto neanche finire.Ainiziato a spompinare a quel punto si e' avvicinato anche lui. Lei ci e' rimasta. Gliha sussurato fai anche questo cornuto. Io stavo per scoppiare lo hanno preso in bocca insieme io sono venuto o goduto come un porco.
13
1
10 anni fa
xxduroxx,
30
Ultima visita: 9 anni fa
-
Una coppia fantastica
Dopo avere contattato una coppia mia coetanea, con lui cuckold, ottengo risposta direttamente sulla mia mail e avviamo una piacevole conoscenza ed un fitto dialogo. Dopo alcune mail, ci scambiamo il numero di telefono e parlo con entrambi i coniugi, con il lui molto loquace e sciolto e la Lei decisamente più fredda.
Decidiamo di vederci per un caffè dopo un paio di sere e si presentano puntuali, con la Lei bellissima, voluttuosa, con uno sguardo birichino e intrigante, ma anche apparentemente che se la tira, mentre il lui estremamente loquace, socievole e amichevole. Prendiamo il caffè e procediamo alla conoscenza in modo molto sciolto e amichevole, anche se dal linguaggio del corpo, vedo che non ho fatto breccia sulla Lei ancora restia. Sono una coppia esperta del gioco, con una esperienza ultradecennale e mi raccontano tanti episodi di esperienze passate, soprattutto nefaste con molti singoli, ma capisco che per quella sera non c'è trippa per gatti... perdonate la battuta, e la butto sulla simpatia e la conoscenza personale delle persone che ho di fronte.
Dopo un'ora e mezzo di chiacchiere, che volano via rapidamente, a dimostrazione del bel clima creatosi, ci alziamo e mentre il lui la invita a giocare, la Lei rapidamente diniega, rivolgendomi uno sguardo malizioso, quasi di sfida. Il marito chiede scusa (anche se non ce n'era bisogno), ma comunque afferma con decisione che la mia persona ha rivalutato la figura del singolo del sito, per classe e signorilità e modi di fare.
Io accetto con rammarico il diniego, anche per i 250 km percorsi fra andata e ritorno e li saluto amichevolmente, anche se mentre tornavo a casa, sognavo ad occhi aperti di potere sfiorare, spogliare e dare piacere alla splendida Lei di coppia.
La mattina dopo gli scrivo una mail, con cui li ringrazio, perchè comunque era stato bello anche solo sognare e perchè comunque avevo conosciuto due belle persone dentro e fuori. Non mi attendo risposte, visto che ormai in questo ambiente tutti mettono annunci e non rispondono a chi li contatta...., figurarsi da chi mi ha rifiutato la sera prima...., ma dopo pochi minuti ricevo un sms con un numero di telefono, è il telefono di Lei, me lo manda il marito e mi scrive: sei troppo giusto come persona perchè ti perdiamo, CORTEGGIALA E FALLA SENTIRE IMPORTANTE, ha avuto dei singoli stronzi finora, giocati le tue carte e....
Per me è come un invito a nozze, adoro il corteggiamento, fare sentire importante la Lei e adularla con parole dolci e belle metafore. In questo caso non ci sono finzioni, le parole vengono dal profondo del desiderio di Lei, e dopo una fitta serie di sms, mi fissa un appuntamento da lì a 4 giorni, per vederci per giocare. Non sto nella pelle, pregustando il piacere ottenuto e donato, ma come sempre la sfortuna ci si mette di mezzo e alla vigilia dell'incontro un problema fisico di Lei, fa sì che salti l'incontro. Subito penso ad un nuovo dubbio insinuatosi nella Lei, poi mi rassicura che lo stato fisico le impediva di essere al 100% e continuiamo il gioco di seduzione e corteggiamento.
Finalmente dopo una settimana ce la facciamo a vederci, arrivo ovviamente in anticipo, organizzo tutto alla perfezione, con tanto di rosa rossa, bottiglia di prosecco di qualità in ghiaccio e quando arrivano come sempre puntuali, lei è ancora più bella del solito, vestita di nero, con intimo rosso di pizzo, tacco vertiginoso e uno sguardo raggiante.... Dallo sguardo capisco che ci siamo e.... le emozioni vanno via e il gioco ha inizio. Il marito si mette sul divano a guardare, mentre ci iniziamo a spogliare, le sussurro in un orecchio: sei bellissima.... e lei mi guarda dolcemente e mi chiede scusa, perchè era stata 'un po' stronza con me'....
Ma non importa, la stendo sul letto e inizio dolcemente e poi avidamente a leccarle il gioiello, è un vulcano di piacere, reagisce ad ogni stimolo della mia lingua e dopo 1 minuto mugola e si dimena come che sia tarantolata di piacere.... Dopo 5 minuti mi ferma, dice che sta per squirtare e non vuole farlo subito, allora mi stendo e inizia lei a prendersi cura con una abilità e una dolcezza del mio arnese che gradisce in modo fantastico. Poi dopo avere messo la protezione, mi sale sopra ed è fantastica, con brevi e sapienti movimenti pelvici, è perennemente eccitata, stimolata, ma non mi porta a venire.... Mi sento un leone indomabile, l'aria è permeata dall'odore del suo godimento continuo, siamo eccitati, sudati, ma andiamo avanti per minuti e minuti di piacere assoluto, con i corpi fusi e le labbra saldate in un perenne bacio.
Stasera il mio arnese non vuole saperne di venire, continua imperterrito nella sua erezione e cambiamo posizioni e posizioni, poi decido di volerla fare squirtare sul serio, la stendo e riprendo a leccargli il gioiello, ormai permeato dai suoi umori, dopo pochissimo inizia a squirtare, lei vuole allontanarmi, ma io continuo a stimolarla e mi viene in bocca allagandomi con il suo squirt, che io bevo avidamente. Non mi era mai capitato di gustare lo squirt di una Donna ed è fantastico, sono in estasi, mi stacco, la bacio e le trasmetto gran parte dei suoi umori e un assaggio del suo squirt.
Il marito eccitato si alza dal divano e partecipa attivamente con Lei e la penetra, mentre lei riprende in bocca il mio arnese. Proseguiamo per tre ore filate, fino a quando finalmente vengo e togliendomi il preservativo, le allago il ventre di sperma calda.
Sono esausto, al settimo cielo, ho ogni poro in eccitazione e fibrillazione, una situazione fantastica, con una coppia FANTASTICA....
Mentre ci salutiamo, Lei mi confessa che nessuno e nessuna la aveva mai portata oralmente al piacere che l'avevo portata io e mi esorta a non lamentarmi del mio arnese (ci avevo scherzato sopra nella fase di corteggiamento), perchè l'ha fatta divertire in modo assoluto.
Penso che sia stato fantastico, anche perchè non si è fatta solo ginnastica da camera, forse se lo avessimo fatto la prima volta, sarebbe stato così, ma dopo esserci conosciuti, avere giocato in seduzione e corteggiamento, fare sesso in quella camera è stato fantastico perchè era sesso fatto anche con la testa e non solo con il testosterone....
To be continued.... penso proprio di sì.
14
0
10 anni fa
IMOLA2011,
45
Ultima visita: 8 mesi fa
-
La coppia con lui bisex passivo
Contatto una coppia toscana in cui lui si dichiara esplicitamente cuckold e bisex passivo.
La distanza e gli impegni fanno sì che il contatto si protrae per alcuni mesi, ma finalmente approfittando di un loro viaggio a Bologna, concordiamo di incontrarci e di passare una giornata assieme.
Arrivano puntuali e li vado ad accogliere al casello di Faenza e li accompagno dove ospito. Sono maturi, over 50, lei procace ma non certo grassa, lui magro.
Appena arrivati lei chiede di potere usufruire del bagno per prepararsi e lui mi si avvicina subito iniziando a prendersi cura del mio gingillo che si presenta subito in tiro. Devo dire che è veramente bravo di bocca, lo lecca con gusto, lo succhia avidamente, ci mette arte e passione.
Dopo pochi minuti lei esce nuda e con uno sguardo malizioso e da Signora irreprensibile con cui si era presentata, sembra invece una Lady calda e trasgressiva.
La invito a prendersi cura anche lei del mio gioiello e mi fanno uno splendido orale a due bocche, un vero e proprio sogno!!
Poi mi stendo e mentre lui continua sapientemente con la bocca, inizio a leccare a Lei, profondamente e delicatamente il gioiello. Inizia a gemere piano piano, poi a salire di tono, fino a mugolare ad alta voce. Dopo 5 minuti, mi implora di penetrarla e la impalo a missionario con una splendida scopata, incitato dal marito eccitatissimo alla vista.
Dopo una abbondante venuta, ci rilassiamo un attimo gustando il prosecco che avevo preparato e continuiamo a conoscerci e scoprire i nostri gusti più reconditi.
Ricominciamo e questa volta voglio che sia lei a prenderlo in bocca, assistita da lui, che mi implora di gustarlo, ma glielo lascio fare solo dopo che il mio gingillo è in piena forma. A quel punto la metto a pecorina e lui mi aiuta e mi guida alla penetrazione anale di Lei, che per un attimo protesta per il dolore (è molto grosso), ma poi lo accoglie tutto e la scopo analmente fino alla sborrata finale, con lei che si dimena e si contorce dal piacere.
Lei si dichiara esausta e si va a fare la doccia.
Io mi rilasso un attimo e vedo lui che mi si avvicina e mi implora di farlo suo.
Ritorno in tiro sotto i colpi della sua lingua e quando lei esce rivestita dal bagno, mi esorta a spaccargli il culo anche a lui. Se con lei sono stato dolce e sono entrato con dolcezza, con lui lo sbatto a pecorina, è magro, depilato, ha un culo sodo nonostante l'età e lo impalo con forza senza tanti preamboli. Inizia a urlare dal dolore e dal piacere, ma io spingo ancora più forte ed entra tutto e lo inculo senza pietà, senza dargli tregua.
Come spesso mi capita alla terza erezione non riesco a sborrare, ma dopo una quindicina di minuti di inculata e dopo che lui è spossato dal dolore e dal piacere, lo giro e lo penetro analmente dal davanti, facendogli letteralmente uscire gli occhi dalle orbite dal piacere.
Dopo 5 minuti finalmente vengo e lo trovo esausto, rannicchiato quasi fetalmente da quanto lo avevo posseduto.
Gli ordino di pulirmi il cazzo e lui devo e servizievole si mette in ginocchio e lo pulisce, mentre bacio appassionatamente la sua Signora.
Terminato l'incontro, usciamo ed andiamo tutti al ristorante, dove tutto sembriamo fuochè uno stallone e due troie rotte in culo che avevo prima sfondato....
12
3
10 anni fa
IMOLA2011,
45
Ultima visita: 8 mesi fa
-
con Bea al privè......
Gli occhi si stanno lentamente abituando alla penombra e dal
buio, che sembrava impenetrabile, si materializzano sempre più particolari,
quello che sembrava una macchia nera intorno alla pista da ballo ora si delinea
come una serie di separè con divanetti bassi a L e tavolini. L’aria è ancora
fredda e pulita e ovunque aleggia ancora il profumo dei detersivi usati per le
pulizie del locale. Istintivamente parliamo sottovoce anche se non vediamo
nessuno, ci sentiamo come se fossimo dei visitatori proiettati in un mondo
sconosciuto. Ma non siamo soli, mentre passeggiamo aggappati uno al braccio
dell’altro, scorgiamo le sagome indistinte di qualche coppia seduta
silenziosamente sui divani sorseggiando un drink. Ci guardano, ci squadrano,
commentano, ma nessun cenno.
“Cosa facciamo? Vuoi continuare a camminare come zombie o
vuoi sederti? Dove vuoi sederti?” dico a Bea.
“Non possiamo certo autoinvitarci al divano dove c'è già
qualcuno né ho voglia per ora di sedermi in un divano vuoto come se stessimo
cercando amici” mi dice sempre sottovoce.
Ha ragione, siamo timorosi di fare la mossa sbagliata e
rischiare di non raggiungere lo scopo che ci eravamo prefissati.
“Che ne dici di quel tavolino?” è un tavolino rotondo, con
una tovaglietta lunga fino a terra, affiancato all parete subito a destra della
porta di ingresso nella sala; ai suoi lati ci sono due sedie con gli schienali
affiancati alla parete, che guardano verso la pista centrale.
Sicuramente alla sera è semplicemente un tavolino dove
sedersi a bere qualche cosa osservando il movimento in sala, mentre ora diventa
la nostra “postazione” dalla quale ci guardiamo in giro e decidiamo cosa fare
in seguito.
Le nostre teste si sfiorano mentre commentiamo questa nuova
esperienza, attorno a noi passano uomini soli che ci guardano insistentemente e
poi tornano a sparire nell’ombra, io sento il profumo di Bea reso più intenso
dalla tensione dei nostri sensi e non resisto senza darle un bacio. E’ fatta.
Siamo entrati di colpo nel nostro universo isolato dal mondo pur essendoci
dentro, ci siamo noi nella nostra bolla di cristallo e tutto il mondo è fuori
che ci guarda. La percezione delle distanze è totalmente distorta, ogni cosa
può apparirci vicinissima o estremamente lontana a seconda del modo in cui la
guardiamo.
Le nostre lingue si cercano avide e nervose, guizzano, si
attorcigliano, trasferiscono tutta la passione e il desiderio che sta
esplodendo in noi.
Le mani si stringono attraverso il tavolino tentando di
annullare la distanza fisica tra noi.
Gli occhi socchiusi si aprono di tanto in tanto e scoprono
facce sconosciute attorno a noi, ma la bolla di cristallo mantiene una
separazione non solo fisica tra noi e loro.
Senza pensare agli sguardi di lussuria che scivolano sui di
noi e esplorano tuti i particolari dei nostri corpi mi sposto sempre più vicino
a Bea e le accarezzo le spalle nude e abbronzate senza poi riuscire a
impedire alle mani di scorrere dentro la
morbida scolatura della camicetta e indugiare sui capezzoli che iniziano a
inturgidirsi per il piacere imprevisto.
Mi alzo in piedi e mi metto di fronte a Bea che restando
seduta mi afferra per i fianchi e notando la mia erezione sotto ai pantaloni riesce a slacciare i
bottoni con la mano destra e infilarsi
dentro.
Appena sento il calore della sua mano sul mio membro, tutto
i sangue che mi scorre nelle vene si concentra in lui e l’erezione diventa
esplosiva. Bea mi masturba lentamente, sempre dentro ai pantaulla sedia. La
guardo in faccia e vedo che apprezza non solo quello che stiamo facendo ma
anche l’eccitazione delle persone attorno a noi, vedo che ora alcuni si
masturbano apertamente cercando di stare più vicini possibili a noi senza
peraltro esagerare ben sapendo che un momento magico si può spezzare
improvvisamente alla minima intrusione nella nostra “sfera di cristallo”.
loni e io le accarezzo le mutandine già umide di piacere,
sentendola fremere in silenzio. Passiamo quasi un minuto in questa situazione
senza andare oltre volutamente e sentiamo distintamente il respiro del nostro
piccolo pubblico farsi affannoso e vediamo le loro mani accarezzare i loro membri attaverso la stoffa dei pantaloni.
Siamo al centro dell’attenzione e quello che pensavamo avrebbe potuto
intimorirci e smorzare la nostra passione al contarrio non ci condiziona
minimamente. Mi libero gentilmente della presa di Bea e mi inginocchio ai suoi
piedi, le accarezzo le ginocchia, le bacio le cosce che lentamente si allargano
dischiudendo a me a tutti i presenti le sue mutandine nere di pizzo. Mentre
avvicino la testa sento forte il profume del suo sesso che mi eccita ancora di
più, con un dito scosto il bordo delle mutandine e scopro la sua splendida
passerina perfettamente liscia e senza peli che risalta nella oscurità. La mia
lingua inizia a esplorarla con crescente foga fino a sentire il sapore dei suoi
umori scorrermi in bocca. Le sue mani premono la mia testa contro il suo sesso
chiedendomi di continuare, e la mia lingua scorre, la mia erezione aumenta da
sola e sento Bea sempre più bagnata fremere seduta sulla sedia. Alzo la testa
mentre due mie dita scorrono ritmicamente dentro di lei aumentando a dismisura
la quantità di umori che fluiscono e inzuppano la poltroncina. Alzo la testa e
guardo Bea in faccia e capisco che sta godendo non solo di me ma anche
dell’eccitazione che stiamo provocando a chi ci sta accanto: Qualcuno si sta
masturbando apertamente senza pudore pur mantenendo quella distanza di
sicurezza dalla nostra “sfera di cristallo” necessaria per non fare svanire la
magia che si è creata con un gestoÂ
avventato.
Sento che Bea .................
3358
1
10 anni fa
coppia_x_privè, 65/45
Ultima visita: 6 mesi fa -
La Saga di Filippo: check-in on air
Premetto che il racconto non é frutto di fantasia...e potrebbe aprire veramente una saga perchè ne ho tante da raccontare... tutte esperienze vere realmente capitate al mio grande amico Filippo...con il quale sono cresciuto da quando avevo 4 anni e mi fido ciecamente e ci raccontiamo tutte le nostre esperienze extra "porcelle" . Filippo ha 40 anni e per lavoro viaggia molto passando dal medio-oriente all'Africa...all'Est Europa..al Nord America e quindi trovarsi in fila ai check in negli aeroporti più importanti del mondo é ormai una routine. Questa esperienza parte dall'Aeroporto di Heathrow dove il nostro buon F. deve prendere il volo per Boston....Qui c'é una lunga fila e buttando l'occhio porcello in giro il nostro ragazzo si ferma su 2 splendide 25enni di colore...che poi si riveleranno keniote....si avvicina e scambio 2 battute con una delle 2 ironizzando sulla lentezza del check in...e bla bla bla. La ragazze sorridono...rispondono cortesemente alle battute ma poi tutto muore li....Filippo però non demorde....Un altro incontro al boarding dove una delle 2 per il grande caldo...si é tolta la giacca...ed é qui che al nostro F. scatta la brama di affondare il colpo...La ragazza più carina si chiama Sarah...alta 1,70 ...magra...gambe affusolate...una terza di seno ...e soprattuto un bel viso con 2 labbra carnose leggermente sporgenti. La parte migliore però secondo lui é il culo: un deretano alto , piccolo e marmoreo...che rimaneva ben aderente ai fuseaux che la ragazza indossava...Filippo non ci sta più dentro e decide di passare all'azione...da il meglio di se con Sarah e la ragazza sembra gradire...e risponde simpaticamente al suo attacco con frasi con doppio senso difficilmente equivocabili. Sta di fatto che ormai si deve salire sull'aereo...volo transoceanico....Sarah ha il posto riservato vicino all'amica...mentre il nostro caro Filippo é posizionato circa 4-5 file dietro....Ma essendo un volo transoceanico potete immaginare che di spazio ce n'era....e quindi qui la fantasia del nostro Filippo inizia a galoppare ed i suoi sguardi verso Sarah (ricambiati) continuano a farsi sempre più frequenti e la patta dei suoi pantaloni sempre più gonfia. Ormai ha capito che manca solo l'entry point per far scattare la scintilla del piacere direttamente on air. E l'assist gli arriva dall'amica che accortasi della situazione...si alza e va verso di lui dicendogli: Vuoi fare cambio di posto con me? Così puoi stare vicino a Sarah per il volo e potete chiacchierare....Ovviamente Pippo non se lo fa dire due volte...ringrazia e salta 5 file avanti. Si viaggia di notte....quindi buio pesto...luci quasi completamente off...e quindi spazi di manovra per far porcate sembra ci siano. C'è solo un ultimo inghippo: le file sono da tre sedili...quindi oltre a F e Sarah c'é un altro passeggero ..posizionato internamente e quindi i nostri due ragazzi sono seduti vicini accanto al finestrino...Fortunatamente questo "terzo incomodo" si addormenta profondamente e quindi non potrà assistere a quello che accadrà da li a breve fra i nostri due audaci compagni di viaggio. Filippo ormai non ci sta più dentro....e ormai le sue battute con Sarah sono esclusivamente per mettere benzina sul fuoco del piacere...ed é così che lei inizia a baciarlo...ed ad accarezzargli la patta dei pantaloni...che ormai é gonfia e pulsante...lei vuol prendere il mano subito il suo cazzo....e quindi prende una coperta per dormire e la posiziona sopra le gambe di tutti e due...Poi ci infila una mano sotto...e si dirige verso la cerniera...che Pippo ha già preventivamente tirato giù e da dove spunta già la sua cappella infuocata...Lei mette una mano nei pantaloni e tira fuori tutto il cazzo prendendolo alla base...e comincia a massaggiarlo su e giù e a giri circolari...Ormai il ragazzo é fuori controllo...lei si accorge che F é eccitato perchè c'è la punta del glande bagnata...e sta uscendo una goccia di pre seme...e quindi capisce che é arrivato il momento di andare sotto coperta...e infila la testa fra le gambe di Pippo...iniziando un lento e silenzioso bocchino....IL cazzo di Pippo ormai é in eplosione...tutte le vene si possono scorgere bene ed anche le palle hanno raggiunto un livello incontenibile...gonfie e dure...vogliose di essere svuotate...Sarah continua la sua pompa passando sotto le palle e mantenendo una mano a scappellare il pene ...mentre Pippo con la sua mano più interna infila un dito nella fica bagnata della keniana che é fradicia e lo capisce dalla piccola striscia di pelo che ormai é inzuppata di liquidi femminili. IL momento del gran finale é arrivato e la giovane 25 enne non si ferma ...sempre col pene in bocca dà le ultime spinte ...non vuole sporcare attorno e nuo vuole neanche farsi beccare dagli altri passeggeri...quindi guarda negli occhi Pippo e gli dice...vienimi pure in bocca...sporcami tutta la faccia...dove vuoi....e questa cosa fa eccitare ancora il mio amico ancora di più che dà due tre colpi forti nella bocca della ragazza e poi esplode tutto il seme caldo nella sua bocca..Lei che beve tutto....qualche fiotto di sperma esce e va sulla sua pelle nera vicino al naso formando un contrasto fantastico. Intanto lui continua sdilatilarla forte , geme in silenzio incurvandosi sul sedile... e dopo un paio di minuti anche lei si lascia andare ad una fragorosa venuta e dalla goduria non potendo urlare si morde la coperta e gira la testa indietro in segno di totale soddisfazione. I due poi si addormentano vicini..il viaggio per Boston é ancora lungo....ma per ora finisco qui....I due si riscontreranno poi una sera a Boston per una cena con gran scopata finale...ma questa é storia di tutti i giorni....La parte più eccitante é stata l'aereo e secondo me ne é valsa la pena raccontarla. Alla prossima puntata....
1553
0
10 anni fa
Dharma Lovers,
30/31
Ultima visita: 7 anni fa