{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
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Luca e le quattro...
Venerdì sera Amanda è stata proprio sexy, autoreggenti, perizoma, si è fatta leccare molto e bene da Luca. Finchè la scopa alla pecorina gli lubrifica bene il buco del lato B. Gli accordi erano che dopo l'orgasmo di entrambi si passava al sesso anale... Ma Luca non resiste, dopo 30 minuti di penetrazione Amanda arriva all'orgasmo trascinandosi Luca che gli esplode dentro e la riempie letteralmente di sperma. Il giorno dopo, sabato sera, in un club, ci sono quattro donne favolose sui 40...tutte in autoreggenti...
Amanda con gesto di sfida a Luca: scommetto che non riesci a scoparle tutte e quattro; ti spompi prima !!
Luca sfidato, reagisce. "Tra poco provo" !
Dopo 20 minuti di convenevoli Luca scopa la prima delle quattro.
Amanda arrossisce...e poi via la seconda la terza e la quarta ! Senza mai venire, mi giro verso Amanda: "ti piace??" E' ancora duro! Dai che sarai la quinta ! trovati un maschietto per il tuo buchino davanti che io ti inculo in doppia troietta.
Il maschietto lo ha trovato ovviamente subito (52enne), glielo ha solo infilato 30 secondi poi è venuto subito (sfortuna per entrambi...)... io gliel'ho puntato in culo e son venuto dopo 5 minuti.
Che brividi !!!!!!!
Amanda e Luca
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10 anni fa
lucaeamanda, 51/50
Ultima visita: 3 giorni fa -
Regalo di san valentino
Ciao a chi ci leggera', quello che stiamo per raccontare, e' realmente successo qualche anno fa, noi siamo una coppia catanese Marzia, mia moglie, ed io ci siamo sposati molto
presto, lei 18 anni ed io 23,per lei sono stato il primo amore, ed anche per me lo era,
siamo praticamente cresciuti insieme, con il tempo abbiamo imparato ad essere sempre
piu complici nel sesso, e non ci siamo mai nascosti ne desideri ne voglie strane, anzi
facendo l'amore abbiamo sempre parlato di altre possibili esperienze sessuali da fare da
entrambi, con altre persone, ma tutto e sempre restato un gioco sessuale per eccitarci di
piu' durante i rapporti. Nel 2004 la svolta, una sera mentre stavamo cenando vidi Marzia
molto pensierosa, come se fosse un po impaurita, le chiesi cosa avesse, capi che aveva qualcosa da dirmi ma esitava, la convinsi a parlarne, e lei lo disse.Sai mi disse c'e' qualcosa
che devi sapere, io sempre piu spesso penso di voler fare sesso con altri uomini, tu lo sai che io non sono mai stata con nessuno oltre te, ed e' una esperienza che vorrei provare,
non da sola ma con te accanto. Io restai un po male, a quella richiesta, ma in fondo era quello che facevamo spesso nei nostri giochi d'amore , solo che adesso lo voleva realmente. Io la guardai negli occhi le feci un sorriso e poi le dissi: vedremo. Passarono
dei giorni senza parlarne, vedevo Marzia un po nervosa come in attesa, allora mi decisi
non volevo deludere questo suo desiderio, anche se la cosa mi ingelosiva parecchio.
S. Valentino era alle porte, stavamo cenando come al solito, la guardai serio e le dissi,
ok se vuoi fare questa esperienza, io sono con te, l'importante che non roviniamo il nostro
rapporto, lei mi guardo' come se le avessi detto la cosa piu' bella del mondo, si alzo, venne da me, e mi bacio' lungamente come per darmi la certezza che io e solo io ero il suo uomo.
Le dissi: a S. Valentino ti porto fuori a cena, poi in un club prive ,ti scegli un single che
ti piace e ci scopi, questo e' il mio regalo di S. Valentino per te. Lei mi guardo quasi incredula, e poi con la voce tremante mi disse: amore sei sicuro, non voglio farne niente
se solo hai un dubbio. No,le dissi nessun dubbio questo sara' solo un gioco e solo un gioco
dovra restare. Arrivo finalmente il giorno fatidico, quei pochi giorni passarono cosi' lenti
che sembrarono mesi, preparo' con cura tutti i dettagli, intimo da indossare, gonna corta ma non troppo, una camicia elegante ma con la possibilita' di tenerla molto aperta se voluto,
e cappottino per coprire il tutto. Dopo una veloce cenetta, partimmo per il prive che era a
circa 80 km. Alle 23,30 circa eravamo sul posto, un ultimo dubbio se entrare le venne,
io immediatamente scherzando, la convinsi ed entrammo. Il posto era carino, fummo
accolti da due belle ragazze che ci accompagnarono per lasciare i cappotti, e poi ci tesserarono, da li in poi fummo liberi di entrare nel club vero e proprio, una serie di salottini aprivano la strada verso la pista da ballo,dove di gia' alcune coppie ballavano, non molte per la verita' e qualche single seduto , ammirava le coppie, ne approfittammo cosi' per fermarci al bar per prendere qualcosa, e ascoltare la musica, nel frattempo continuava
ad arrivare gente, sia coppie che single, verso l'una passeggiando per il club, Marzia si
avvicino' all' orecchio e mi disse: l'ho trovato, mi indico' molto discretamente un ragazzo
sui 35 anni, molto elegante, che sorseggiava qualcosa ed ammirava chi ballava, le dissi:
fai in modo che capisca che ci stai, infatti passandoci accanto lei le lancio' uno sguardo che
non lasciava dubbi. Lui immediatamente ci segui, fin quando ci andammo a sedere in una
zona molto intima con salottini, e con la musica piu' soffusa, si presento', Marco era molto
gentile, quasi delicato con Marzia si misero a parlare e pian piano vidi lei che era a suo agio,la invito' a ballare, ma senza allontanarsi, erano li accanto a me, li vedevo parlare, scherzare, e non sentivo dentro di me troppa gelosia, anzi guardandoli ed immaginando
cosa sarebbe potuto succedere, sentivo l'eccitazione impadronirsi di me come quando a casa ,lo facevamo parlando di altri al posto mio. Ad un certo punto, li vidi parlare fitto fitto,
lui si allontano' e lei venne da me, le chiesi dove fosse andato, e lei con un sorriso malizioso, mi disse: e' andato a prendere la chiave di una stanza, dopo pochissimo torno',
e ci invito' a seguirlo. La camera era molto intima con tende e veli, un lettone al centro con un divanetto ai piedi ed altri sparsi in giro, Marco la invito di nuovo a ballare, ma questa volta, la teneva piu' stretta le accarezzava dolcemente i fianchi, io mi ero accomodato in un divanetto e li guardavo, ad un certo punto vedo lui andare in bagno,
Marzia si avvicino' e mi chiese se fosse tutto ok io la tranquillizai con un bacio, quando
Marco torno'era solo con gli slip, notai il suo fisico leggermente palestrato, fu il turno di Marzia , e quando torno' aveva tolto la gonna ed aveva la camicia completamente sbottonata che le lasciava intravedere l'intimo, si abbracciarono, e cominciarono ad accarezzarsi,vedevo lui toccarla delicatamente ovunque,i seni, il sedere, la fica, lei altrettanto lo accarezzava, le spalle, il sedere, poi Marco la spoglio completamente, le tolse la camicia, il reggiseno mettendole in mostra la sua 3° abbondante e per finire il minuscolo
tanga, la riempi di complimenti per la sua bellezza, le comincio a baciare i seni, le succhiava i capezzoli, e con una mano le esplorava dolcemente la fica, Marzia era in cielo, la vedevo eccitatissima, ad un certo punto lei si abbasso in ginocchio, abbasso lo slip e si trovo' a pochi centimetri un dalla bocca un uccello in tiro di quasi 20 cm, resto' ad ammirarlo
come estasiata, poi guardando me con fare malizioso, lo impugno alla base e dopo alcuni
baci, fece sparire il grosso glande dentro la bocca, la vedevo spompinare con un desiderio enorme, e come se quel cazzo le stava dando l'ossigeno per sopravvivere, lei lo stava
portando subito all' orgasmo, Marco la fermo', la porto' sul letto,la fece sdraiare, indosso'
un preservativo, e le sali sopra, io che ero ai piedi del letto, vidi la mano di Marzia afferrare
il cazzo che guido'tra le labbra della fica, lui con una piccola spinta lo fece sparire tutto dentro, Marzia lo accolse con un grido di piacere, lui resto' per qualche secondo immobile
poi pian piano lo tiro' fuori, ed era completamente bagnato dagli umori di Marzia, lo riaffondo dentro, prima con colpi lenti poi sempre piu' veloci e profondi, sentivo godere
mia moglie sotto i suoi colpi, la scopo' per tanto di quel tempo che a me sembro un
eternita', non so quanti orgasmi ebbe Marzia, ma quando lui le venne dentro Marzia lo
strinse a se forte forte, poi cerco' il mio sguardo e felice mi disse: GRAZIE.
Sono passati ormai tanti anni da quella prima volta, io sin da subito capii che per Marzia era quasi un bisogno fisico avere rapporti con altri, Marzia con la mia complicita' ha
incontrato almeno un single al mese, sempre diverso mai con lo stesso ragazzo, per evitare complicazioni sentimentali.
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5
10 anni fa
admin, 75
online -
Una sensazione nuova
Beveva voluttuosamente il vino che lui aveva versato per lei , portandolo lentamente alla bocca e adagiando con piacere le labbra sul bordo del bicchiere, era sempre lei a decidere ogni fatto della sua vita, quella sera si sentiva di risparmiarsi ,aveva lasciato che scegliesse le portate il suo accompagnatore così come il vino che sorseggiava trattenendolo in bocca più del dovuto, sentori ferrosi e di rosmarino accarezzavano audaci il suo olfatto e lei socchiudeva gli occhi per respirare più intensamente quel profumo nuovo e stimolante .
Posò piano il bicchiere sul tavolo e carezzò l’anello che portava all’anulare sinistro: un vistoso ovale di ametista, dono del suo amante, ci teneva moltissimo a quel dono simbolico. Lui era sposato, mai sarebbe stato il suo uomo. La famiglia era la sua tranquillità, il suo posto caldo, la promessa che nulla sarebbe cambiato. Ma lei, Lara, in quello scampolo d’estate che pigramente si spegneva era stata la sua libertà, la sua evasione, la sua leggerezza, la spensieratezza creduta ormai persa, la complicità che non sperava di ritrovare più… Per lui sarebbe dovuta essere breve vacanza in cerca dell’ispirazione necessaria a portare a compimento il suo racconto, sarebbe poi tornato alla sua rassicurante routinaria vita, ai suoi allievi seduti ordinati nei banchi, alle sue lezioni di sociologia, alla sua consorte, tranquilla, noiosa, prevedibile, di aspetto gradevole e ben educata .
Sfiorava con le dita quella pietra liscia mostrandola li davanti a tutti con aria quasi di sfida come se tutti in quel modo potessero conoscere il loro segreto, ripeteva quel gesto che le dava piacere e nel farlo notava compiaciuta di avere su di sé lo sguardo di uno uomo distinto, tra i 55 e i 60 anni, che le sedeva di fronte a poca distanza, nella sala non troppo affollata di quel piccolo ristorante , più volte durante la cena si era sentita osservata, ed era certa e compiaciuta del fatto che le anche il suo accompagnatore avesse notato le attenzioni del silenzioso e solitario commensale seduto in disparte.
Era per lei una sensazione nuova e nel contempo inebriante, per anni abituata a minimizzare, quasi nascondere la propria prorompente e vistosa femminilità castigandola in abiti dalle forme comode che non sottolineassero quella straordinaria carica erotica di cui aveva persino perso consapevolezza… Ora si riscopriva donna, si riscopriva femmina, per anni era stata madre e moglie di un marito distratto che la prendeva ogni volta che ne sentiva il bisogno senza chiedere il permesso, un uomo con il quale non aveva alcun affinità intellettuale, un uomo senza fantasie né tenerezza, un uomo solido, concreto, scontato e banale, che non aveva mai raggiunto il suo animo nei lunghi anni di convivenza… Quella sera, invece, in quel delicato abito color lavanda che sottile le si adagiava sulle forme generose lasciando scoperto il seno bianco, morbido e vissuto sentiva di aver scoperto la sua vera natura, i capelli lunghi castani sciolti sulle spalle rotonde appena coperte dalla sottili bretelle del vestito, la sua bocca carnosa ormai priva di rossetto per i focosi baci che si erano scambiati prima di entrare, la cavigliera d’argento portata alla gamba destra, il gesto sensuale della mano con cui continuava ad accarezzare l’anello , tutto in lei sottolineava con fierezza la sua sottile femminilità. Era bella dell’amore scambiato fisicamente con il suo amante, era luminosa del loro sentimento. Clandestino e vero.
“ E’ quasi ora” le disse lui guardandola fermamente negli occhi ,lei annuì e abbassò timida e sottomessa lo sguardo e un fremito le percosse la schiena, di lì a poco avrebbe avuto luogo l’incontro che lui aveva pianificato e voluto, lei aveva deciso che avrebbe assecondato ogni sua fantasia quella sera, era il suo pegno di fedeltà, cedendo a lui ogni controllo, abbandonandosi inerme e fiduciosa ad ogni sua perversione, regalandosi alla sua ingorda fantasia, sapeva di eccitarlo come forse mai gli era accaduto nei suoi quasi 50 anni e di questo lei si sentiva fiera ed orgogliosa.
Usciti dal ristorante nel parcheggio sotterraneo lui l’aveva fatta salire sul sedile passeggero ,aveva reclinato il sedile in modo che il corpo di lei fosse disteso morbidamente , poi l’aveva bendata con una fascia morbida di raso scuro, le si era seduto a fianco e le aveva carezzato un braccio lentamente, poi aveva infilato le sue dita sotto il vestito nel reggiseno di lei a cercare i capezzoli resi turgidi dall’eccitazione, gli aveva scoperti, leccati ,annusati e avidamente succhiati poi lasciandoli scoperti, aveva sfiorato con le sue labbra quelle di lei, cercato e avviluppato la lingua in un bacio appassionato e intenso con il quale premiava la sua schiava per il profondo atto di sottomissione e fiducia che stava per compiere, un bacio forte, profondo, lungo che lo eccitava e gli faceva pregustare le emozioni che quella serata gli avrebbe regalato…
Il viaggio in macchina fu breve e tranquillo ma a lei parve assai più lungo, ogni qualvolta la macchina si fermava per pochi istanti, lui infilava una mano sotto l’abito di eli a carezzarle la coscia in un gesto che mostrava al contempo tenerezza e possesso. Ad un certo punto la macchina si arrestò, lui spense il motore , abbassò entrambi i finestrini , e rimase in silenzio ad osservarla, lei non poteva vederlo eppure era certa che la stesse osservando, come se sentisse il calore del suo sguardo sul suo corpo impaziente.
Così senza profferire parola aprì le sue gambe in un gesto eloquente che sembrò un invito, lui prese le braccia di lei distese lungo i fianchi e le spinse incrociate dietro la schiena della donna, poi , alzato di poco il vestito , senza aver cura di togliere il perizoma nero di pizzo, ma limitandosi a spostarlo, infilò un dito nella sua vagina umida e calda che, subito iniziò a contrarsi, poi due, tre, quattro… e i fremiti di lei aumentarono…infine unì il pollice, vincendo la resistenza che quel corpo fremente offriva e godendo di quei mugolii che lei non risparmiava…Spingeva all’interno con decisione la sua mano, roteandola appena, ad ogni spinta , istintivamente lei provava a chiudere leggermente le cosce come a proteggersi da tutta quella vemenza, ma lui con un sussurro all’orecchio le ricordava di essere sua e lei diceva di “aprire” con tono fermo, impositivo al punto giusto, e lei con un filo di voce rispondeva “ Si, come vuoi tu”…
Lara non poteva sapere se lì fuori ci fosse qualcuno ad osservarli o meno o meno né ebbe intenzione di chiederlo, sentiva sulla pelle l’aria salmastra e nelle orecchie il rumore monotono della risacca, capì quindi che dovevano essere in riva al mare, ma non seppe mai se occhi furtivi e indiscreti avessero beneficiato dell ‘ insolito spettacolo che offriva il suo corpo gemente sotto i freddi raggi della luce lunare, né se, dell’eventuale spettatore lui ne fosse stato inconsapevole, o se magari avesse incominciato a toccarla proprio per regalare una fugace emozione ad un inaspettato passante voglioso.
Quando fu certo che lei avesse sotto la sua mano goduto la sfilò, fradicia dei suoi umori, la passò sul collo bianco e lungo di lei che Lara gli offriva reclinando la testa all’indietro, infilò le dita bagnate nella bocca di lei che leccò accondiscendente …”Stringimi” chiese lei , e lui le fu sopra abbracciandola e baciandola con passione ed impeto.
Non sapeva Lara cosa sarebbe accaduto dopo quella strana estate, l’estate dei suoi quarant’anni, immaginava che sarebbe uscita dalla vita di quell’uomo che tanto l’affascinava silenziosamente, in punta di piedi così come vi era entrata, non sapeva Lara cosa l’avrebbe attesa al suo ritorno in città dopo quella breve ed intensa vacanza, quello che di certo incominciava a sospettare è che il ricordo di quei giorni sarebbe rimasto vivo nella memoria e pulsante nella sua anima, che quelle emozioni che con naturalezza a aveva diviso con uomo quasi sconosciuto non sarebbe riuscita a dimenticarle facilmente….
“Lo sai , ti resterò vicino sempre “ le promise lui facendola uscire dalla macchine e guidando con premura i suoi passi.
Salite poche scale esterne furono all’interno della casa, Lara potè distinguere un forte odore di fresie ,il suo fiore preferito, la casa doveva esserne piena pensò, lui la condusse in una stanza la fece sedere su un letto, il materasso era alto e rigido e il copriletto al tatto le pareva di ciniglia damascata, rimase sola in quella stanza per pochi minuti ,poi il professore tornò accompagnato da un altra persona “ lui è il nostro giovane amico con il quale stasera avrò il piacere di condividerti anche se per un tempo limitato, lui può guardarti e tu invece no, sarò buono e ti permetterò di toccarlo per poterlo conoscere, ma tu in cambio di mostrerai accondiscendente e mansueta , intesi?” Lei annuì vibrando peri il timore e l’eccitazione di ciò che stava per accadere.
Quando gli fu a pochi passi il professore portò le mani di lei sulle spalle di lui, lei iniziò a tastare le spalle , il volto, le braccia ,dopo pochi minuti avrebbe potuto concludere che era molto più alto di lei e sicuramente anche del professore, che aveva una muscolatura robusta ,braccia forti, mani grosse e non particolarmente curate, labbra sottili e barba le incolta, le pareva giovane non solo per l’appellativo usato dal professore ma anche per l’assenza di rughe e la tonicità dei muscoli .
“Ora basta” disse lui riportandole le mani lungo i fianchi, “ il tempo scorre…” e rivolto a lui gli chiese “ Per cosa vuoi usarla inizialmente?”
“ Voglio leccarla” disse lui, ma voglio che sia legata mentre lo faccio” disse il ragazzo con voce che tradiva l’emozione di quel momento
“ E sia “ disse il professore “ Stenditi” ordinò a lei , poi prese un polso e lo lego forse alla spalliera del letto e successivamente fece la stessa cosa con l’altro “E’ stretto “ provò timidamente ad obbiettare lei , lui allento di un minimo la presa che rimase comunque molto stretta sui suoi polsi “ Devi sopportarli lo sai vero? lo fai per me.. ricorda, sono qui “
“posso alzarle il vestito?” chiese timidamente il giovane che continuava a parlare di lei in terza persona come si trattasse di un oggetto inanimato messo lì a sua disposizione “ Certo “ disse il professore “ vuoi che le sfili le mutande? “ aggiunse rivolto al giovane, questi dovette annuire perché, il suo amante le sollevò l’abito fino a scoprire il ventre e le sfilò la biancheria intima , poi con un sussurrò nell’orecchio di lei aggiunse “ “Apri le cosce, da brava …. “. Il ragazzo si distese tra le sue gambe e prese a leccarla, il professore le prese la mano e gliela strinse forte, il ragazzo la leccava nervosamente, avidamente, non le piaceva e avrebbe voluto smettesse…così istintivamente chiuse di poco le cosce “ Aperte, devono restare aperte”, disse il professore con tono fermo “ Altrimenti sarò costretto a legarti anche le caviglie , non vuoi che lo faccia vero?” lei scosse la testa e subito ubbidì spalancando le cosce all’avido giovane amante che continuava a leccarla, succhiarla e morderla con ingordigia, non provava piacere per quello che il giovane inesperto e frettoloso uomo continuava a fare ma la eccitava la mano del suo amante intrecciata alla sua che si stringeva ritmicamente e il respiro grave di lui sul suo collo che assisteva alla scena, traendone una forte eccitazione… “ Il tempo passa amico mio “ disse l’uomo rivolto al ragazzo “guarda l’orologio non ti resta molto ..” “ Ora vorrei che lei mi toccasse e mi leccasse”
“Bene , vuoi che tenga le mani legate insieme davanti ?” chiese il professore “NO, slegala” disse il giovane.
Lara fu posta in ginocchio sempre bendata, il pene nodoso e tozzo del giovane amico era davanti alla sua bocca, lei prese a leccarlo baciarlo toccarlo, lasciando che le mani lo carezzassero, la lingua lo inseguisse, le labbra lo suggessero e mentre faceva tutto ciò, il suo amante nudo con il proprio petto si schiacciava contro la sua schiena e abbassate le bretelle del vestito e del reggiseno le baciava le spalle e delicatamente ma con decisione le aveva infilato due dita nell’ano e le teneva lì ferme be spinte dentro, e mentre la baciava continuava a ripeterle “ Brava, sei davvero brava”…passarono alcuni minuti Lara era certa il ragazzo stesse per venire e la stessa percezione dovette avere il professore perché lo ammonì “ Ricorda che hai disposizione un solo orgasmo indipendentemente dal tempo, la bravura della nostra Lara distrae, ma decidi se non vuoi sperimentare altro e continuare così o meno” sicuramente le interruzioni del professore erano tese a ostentare il proprio controllo sull’intera situazione, ma anche questa volta il ragazzo si persuase allontano la testa di Lara con il gesto della mano e rivolto all’uomo disse” Ora, voglio scoparla” rivendicando un’audacia e un’intraprendenza inespresse sino a quel momento.
“Come la vuoi ?” chiese l’uomo con aria accondiscendente, il ragazzo bisbigliò qualcosa sotto voce, si erano allontanati, Lara non riuscì a sentire cosa si fossero detti ebbe paura e il suo amante lesse la sua paura , le si fece dappresso, l’aiutò a sollevarsi la bacio aprendo leggermente con le sue labbra quelle di lei e infilando dolcemente la sua lingua a cercare la sua, poi le carezzò i capelli , lei bendata protese di nuovo in avanti la testa a cercare le sue labbra, lui la baciò di tanti piccoli baci sfiorati e la rassicurò dicendole ”resto qui, con te , brava mio tesoro… mio grande inestimabile tesoro, sei straordinaria … ora tranquilla, lascia che io faccia quanto necessario …”
Detto questo, le porto le mani dietro la schiena e nuovamente gliele legò con un nastro spesso, poi la spinse dolcemente sul letto :il seno e la faccia schiacciati sul materasso, le ginocchia sul bordo del letto, il bacino sollevato, le gambe aperte , Lara sentiva sotto la pelle la ciniglia del copriletto e sulla schiena l’aria condizionata fresca , lui, il giovane, le fu dietro e la penetrò subito, sentiva il suo corto e grosso pene entrare nella sua vagina, si accorse che aveva indossato un preservativo e ne fu sollevata non avrebbe voluto accogliere dentro di sé il seme di quello sconosciuto, al contrario fremeva desiderando il momento in cui il suo amante l’avrebbe riempita copiosamente riempita del suo liquido.
Lui la stava prendendo con forza e prepotenza , possedendola in modo istintuale quasi brutale , le ricordava il modo in cui , per anni , l’aveva presa suo marito, senza chiederle nulla, dando tutto per scontato , rivendicando un diritto più che condividendo un’emozione. Avrebbe voluto sottrarsi ma lui, il suo amante aveva poggiato la sua testa accanto alla sua e con una mano le teneva ferma il collo, sentiva il suo respiro profondo intenso odoroso di tabacco addosso e dalla pressione che esercitava con la mano, Lara capiva che, ora, in quel momento, in quel modo, lo stava eccitando in modo sublime, e quindi si offriva all’altro sottomessa, aprendosi senza riserve e arrivando persino a godere di quell’irreale situazione .
L’uomo ansimava continuando a possederla con forza, stringendole con le mani le natiche e divaricandogliele, fino al punto in cui si lasciò andare ad un intenso, lungo ,appagante orgasmo.
A quel punto lui, il giovane si allontanò senza una parola, il suo amante le slegò le mani l’aiutò a stendersi supina e la lasciò qualche istante lì distesa sul letto “riposati un secondo “ le disse uscendo dalla stanza con il giovane uomo. Ritornando la prese x mano e la condusse fuori dalla stanza dentro a quello che Lara avrebbe scoperto essere il bagno, Lara senti scorrere l’acqua della doccia , lui le sfilo il vestito ed il reggiseno, l’aiuto ad entrare sotto la doccia e lì le tolse la benda, la luce era bassa e l’acqua fresca , quando Lara aprì gli occhi incrociò gli occhi piccoli, scuri e vellutati di lui che parevano perdersi in quelli grandi curiosi e azzurri di lei , rimasero cosi sotto l’acqua a guardarsi senza parole, lui prese ad insaponarla dolcemente con un olio profumato al sandalo e tiglio, le carezzava le spalle, le natiche , la schiena ,le cosce , il ventre leggermente arrotondato, e lei lasciava che lui facesse tutto questo, restando ferma e socchiudendo gli occhi, poi adagiò piano la testa sul petto villoso di lui che la strinse a se con trasporto, e intanto l’acqua li bagnava entrambi .
L’acqua scorreva, lui la stringeva a se, Lara si sentì pervadere da una strana sensazione di benessere e desiderò che quell’istante durasse a lungo ,tanto a lungo… rimasero lì stretti, vicini, abbracciati nella penombra rischiarata solo dalla luce delle candele .
Usciti dalla doccia lui la avvolse in un morbido accappatoio azzurro e le strofinò la schiena e le braccia per asciugarla con cura con un gesto che aveva uno strano sapore protettivo e rassicurante, quel colore addosso a Lara faceva risaltare la lucentezza degli occhi di lei persino lì nella penombra, a lui evidentemente non sfuggì questo dettaglio e guardandola negli occhi le disse:” Lo sai , te l’ho detto non ho un colore preferito ma da qualche giorno mi mettono a mio agio le gamme di colori che mi ricordano quello dei tuoi occhi “ appena ebbe pronunciato quella frase se ne pentì, come se potesse essere apparsa troppo stucchevole, banale o peggio ancora avesse potuto dare a lei l’impressione di poter tradire un coinvolgimento emotivo più forte di quello preventivato.
I loro accordi erano stati chiari, niente amore, e come previsto avevano condiviso emozioni, desideri, si erano raccontati , esplorati, capiti, nei giorni che avevano trascorso insieme avevano riso, parlato, passeggiato, avevano sentito crescere un sentimento di stima e di complicità ,persino di affetto, ma niente amore … forse in realtà la cosa più giusta da dire nel loro caso, è che avevano sperimentato le “ affinità elettive “ quella sorta di stana magia che da il titolo al celebre romanzo di Johann Wolfgang Goethe, quella situazione in cui ti trovi di fronte a qualcuno che conosci poco o per nulla ed è come se lo avessi atteso o cercato da sempre …. conosci quel qualcuno e ti senti in brevissimo tempo attratto in un modo irresistibile, e in quel momento l’altro diventa il fulcro intorno al quale ruotano i tuoi pensieri. Trovava suggestive Lara le teorie in base alle quali le anime che si appartengono si cercano, si inseguono nelle diverse vite , si riconoscano e riescano a stare insieme a dispetto di ogni logica e di ogni lucidità… e una volta che le anime si sono incontrate, ai corpi non rimane che assecondare quell’alchimia.. un po’ si spiegava anche così, quanto le stava succedendo …
Entrambi sapevano che quella strana storia , alla quale non avevano quasi potuto evitare di concedersi, avrebbe avuto presto fine, sarebbero tornati nelle loro case, nelle loro città distanti chilometri, alla loro vite , alle loro abitudini, lui avrebbe continuato ad ascoltare la sua musica lirica e lei a modellare la sua creta, e i giorni sarebbero scivolati via pigri.
“Un viaggio “ continuava a ripetersi Lara, “ ciò che mi sta accadendo è come un viaggio , un viaggio di cui non conosci bene la destinazione, non sai quanto durerà, ma sai che inevitabilmente in parte ti cambierà”.
“Come ogni viaggio ti arricchirà donandoti nuove emozioni ,ti riempirà di ricordi nei quali poterti rifugiare o per i quali poter un po’ soffrire, come in ogni viaggio , più passa il tempo più sentirai crescere in te una graffiante amarezza per il momento dell’addio che inesorabile si avvicina” Lara lo sapeva, lo aveva messo in conto, era conscia che quella intensa breve esperienza avrebbe potuto gravarla di nuovo dolore, ma aveva scelto comunque di non negarsela.
Non perché fosse indifferente al dolore, questo no , ne aveva grande rispetto, e bene lo conosceva ,da anni ormai lavorava in un centro diurno per disabili , come fisioterapista il suo rapporto con la sofferenza era continuo e quotidiano. Aveva sperimentato i vari volti che può avere la sofferenza, a volte ostentata per indurre pietà, altre volte vissuta con profonda dignità. La sofferenza di un vecchietto carico d’anni accettata con rassegnazione o quella improvvisa di un giovane che la rifiuta con rabbia e ostinazione ,che non sa piegarsi a quell’ ingiusto destino, la sofferenza negli occhi di padri e madri ormai spogliati di ogni speranza.
Ella stessa aveva tanto sofferto per la lunga malattia di suo padre che glielo aveva portato via troppo presto, per quel figlio a cui aveva dovuto rinunciare e tristemente e lungamente aveva anche sofferto negli anni di un matrimonio che lentamente , inesorabilmente l’avevano spenta dentro, saccheggiando ogni sua allegra spensieratezza. Stavolta sarebbe stato diverso, quella piccola sofferenza che aveva preventivato di provare sarebbe stato il prezzo per poter scoprire se stesa.. e le pareva accettabile.
Lì in quell’abbraccio stretta a lui alla luce fioca delle candele con il morbido accappatoio a coprirla il tempo e lo spazio perdevano di significato .
D’un tratto lui, l’allontano da se, la guardò negli occhi e le disse “ Ho una cosa per te” e aprendo con la mano destra un cassetto alle sue spalle tirò fuori una sottoveste nera di raso molto corta, tenendola dalle sottili bretelle gliela mostrava “ La indosserai per me ?” le domandava certo del sua risposta “ naturalmente “ aggiunse lei . A quel punto lui si volto dandole le spalle e attese che lei l’avesse indossata per tornare di nuovo a guardarla.
“ ti benderò di nuovo, ti legherò le mani dietro la schiena e ti chiederò un ultimo regalo, poi sarò solo tuo e faremo l’amore”
Che strano suono ebbero per Lara quelle parole ”faremo l’amore” era certa di non avergliele mai sentite pronunciare , certo il sesso era un perno fondamentale nella loro storia, e ne avevano a lungo parlato, avevano condiviso fantasie, senza falsi moralismi o innaturali pudori…
Lei adorava sentirlo parlare , avevano discusso di tante cose, lui aveva un bellissimo modo di raccontare coinvolgente , descrittivo, attento , partecipativo, tipico di chi scrive, era un uomo colto e molto intelligente capace di affascinare perdutamente donne dall’intelletto vivace come Lara, per di più c’era qualcosa di musicale anche nel suono della sua voce, lei lo avrebbe ascoltato per ore .
Ricordava ogni dettaglio di quanto si erano detti, più volte lui le aveva detto di volerla possedere, penetrare, di volerla avere, di volerla scopare o più semplicemente e asetticamente di volere fare sesso con lei… ma di voler fare l’amore era certa, non l’aveva mai ammesso, forse che già la presenza della parola “amore” nella frase avesse meritato sino a quel momento un’auto-censura???…
Lara in ogni caso fu felice di quella promessa, eccitata ,ansiosa e un po’ preoccupata correva con la mente a quello che ancor l’avrebbe attesa , lui le offrì un bicchiere di vino bianco , lei ne bevve un sorso e lui la incoraggiò con il gesto della mano a finire di bere, lei ubbidì, bevendolo tutto con un paio di sorsi , poi lui rabboccò poi il bicchiere e questa volta glielo tolse dalle mani e lo portò alla bocca di lei ,facendo si che lo bevesse tutto d’un fiato.
La bendò di nuovo, le legò i polsi dietro la schiena e la portò fuori con se tenendole le braccia, Lara capì’ che si trovavamo all’aperto forse una terrazza che dava sul mare, percepiva distintamente il rumore delle onde di un mare increspato, l’aria era diventata fresca e il vento portava un intenso odore salmastro, Lara intui’ subito che ci fosse qualcuno su quella terrazza a parte loro due e subito ne ottenne la conferma quando il suo amante disse con tono suadente “ buonasera a tutti”.
Spinse delicatamente Lara su un tappeto posto li dinnanzi a loro , Lara potè sentirlo sotto i piedi scalzi alto e morbido , lui le chiese di inginocchiarsi , quando fu giù, lui le spinse le spalle affinchè i glutei toccassero le caviglie, poi le portò in avanti il corpo, con il seno, in quel modo ,schiacciato sulle cosce e la testa sul tappeto girata da un lato, le sollevò la sottoveste a lasciare scoperte la schiena e le natiche, Lara sentiva brusii in lontananza , le sembrava di distinguere anche un paio di voci femminili, ma non avrebbe saputo quantificare quante persone fossero lì in quel momento ad osservarla riversa sul tappeto.
Sentì ad un certo punto il tocco della frusta, sulla schiena, lui le sfiorò le spalle, il collo, le natiche , poi vibrò un primo colpo, un istante di silenzio e due nuovi colpi le percossero le natiche e i fianchi, poi nuovamente uso quell’oggetto per carezzarla e dolcemente sfiorarla, lo eccitava il momento in cui poteva vedere il corpo di lei contarsi non sapendo se sarebbe stato sfiorato o colpito.
Con una mano raccolse tutti i capelli di lei e con decisione li tirò su perché fosse obbligata a mettersi in ginocchio con il busto eretto, e nuovamente la colpì sul seno ,sulla schiena e con maggior vemenza sui glutei, lei sussultava, sobbalzava ed emetteva sottili mugolii ogni qualvolta veniva colpita.
Lui le infilò una mano tra le cosce e constatò compiaciuto quanto il suo sesso fosse bagnato “ E’ pronta “ annuncio , e riportato giu, sul tappeto, il busto di lei , le divaricò le gambe.
Fù a quel punto che senti avvicinarsi le altre persone che sino a quel momento avevano partecipato con brusii, sussulti, commenti sussurrati .
Senti in principio una piccola mano toccare le piccole labbra con gesti lenti e incerti compiere piccoli cerchi, pensò si trattasse di una donna che poi usò le stesse due dita per penetrale timidamente la vagina e ritirarle via subito, mentre altre due mani, verosimilmente di un uomo le stringevano vogliose il seno schiacciato sul tappeto , qualcuno le leccava la schiena, poi quella che lei riteneva essere una donna lasciò il posto ad un uomo che strofino il proprio volto con barba irsuta sulla natura aperta di lei , prese a leccarla e a bagnarla copiosamente di saliva , nessun altro la toccava in quel momento e Lara si chiedeva dove fosse il suo amante…L’uomo con barba s’interruppe e fu la volta di una donna, forse diversa dall’altra … glielo faceva intuire la presenza di un vistoso anello, che prese a toccarle il clitoride nervosamente, poi baciò delicatamente i genitali esterni ed infine prese a leccarla, Lara sentiva quelle sottili inesperte labbra femminili era evidente che non lo facesse per proprio piacere ma piuttosto per compiacere qualcuno , ad un certo punto il “qualcuno” prese ad incoraggiarla e lei vinse la timidezza ed infilò due vita nella vagina di Lara e altre due nel suo ano, spingendo con decisione e leccando l’intera zona perianale, grandi a quel punto furono i gemiti di piacere dello spettatore che l’aveva esortata.
“ Ora accomodatevi pure” disse il professore riprendendo magistralmente la conduzione dei giochi e avvicinatosi a lei le passò sulla schiena un oggetto duro e freddo “ Cos’è?” chiese lei con voce tremante ,venendo meno alla promessa di tacere “Ciò con cui ti penetrerò analmente” asserì lui” ma poiché sei momentaneamente privata della vista di darò la possibilità di riconoscerlo grazie ad un altro senso” detto ciò portò alla bocca di lei qualcosa e glielo infilò dentro, era una sottile fetta di cetriolo, lara riconobbe subito il sapore acre, si trattava infatti di un cetriolo di dimensioni modeste, particolarmente freddo forse perché tenuto in freezer.
Le slegò le mani, e la posizionò carponi , e dopo averla carezzata e massaggiata, infilò l’ortaggio delicatamente nel suo ano “ Resterà lì così che io possa sentirlo ,dopo penetrandoti” aggiunse; poi la fece rialzare e le fece bere un nuovo bicchiere di vino, lui lo spingeva giù con decisione e un rivolo di vino venne giù dalla bocca di lei e le rigò il collo eburneo .
Si accomiatò dagli ospiti e insieme a lei si diresse nella stanza da letto , le tolse la benda, la lasciò dentro e usci dalla stanza richiudendosi la porta alle spalle. Lara rimase in piedi con le gambe leggermente divaricate per il fastidio che quell’oggetto , ancora piuttosto freddo,le procurava , la stanza era al buio ,ma Lara poteva intuire l’arredamento in arte povera: un canterano alla sua destra con un grosso specchio dalla cornice vistosa , il letto al baldacchino dove era stata legata e posseduta, una poltrona di fronte a letto con un giradischi posizionato di fianco su un tavolino rettangolare e basso e di fronte a lei, una grande finestra aperta da cui entrava l’odore della pioggia imminente, un temporale estivo stava per scatenarsi e Lara ne fu felice, lui l’avrebbe presa li in quella stanza, in pieno temporale come durante il loro primo incontro.
La porta si aprì lui le fu alle spalle , mise in funzione il giradischi e quella musica vibrante di sottofondo carezzò le loro anime in tumulto, poi si avvicinò a lei, l’abbraccio , lei si voltò e i baciarono intensamente profondamente, lei baciava le sue labbra, la sua bocca, le sue orecchie, il suo naso , il suo volto , gli occhi chiusi di lui e di nuovo la bocca fremente, lui la stingeva con passione e lei sentiva contro le cosce il pene di lui reso incredibilmente duro dall’eccitazione.
Lui ,con on un gesto della mano tolse il copriletto di ciniglia, lo gettò sul pavimento e spinse Lara sul letto, su fresche lenzuola bianche di lino odorose di bucato, lei aprì le gambe con grande naturalezza, lui le fu dentro continuando a baciarla, finalmente poteva dare sfogo a tutta l’eccitazione raccolta e trattenuta continuando a spingersi dentro di lei con impeto, lei gli stringeva gli spalle portandolo a se, li schiacciata da lui e con le cosce avvinghiate intorno al corpo del suo amante, gemeva di piacere sentendolo entrare tanto da toccarle l’anima, da farle vibrare intensamente e profondamente le corde più profonde del suo essere.
E intanto la pioggia fuori con il suo rumore incessante copriva i loro gemiti , i tuoni facevano vibrare le pareti e i fulmini rischiaravano la stanza buia, la musica cresceva insieme al piacere, e lei si lasciò andare un’ultima volta sentendosi finalmente piena di lui .
Lara sentiva la testa girale forte, stanca, vinta, sopraffatta e felice chiuse gli occhi trattenendo lui dentro di se abbondonato sul corpo inerme di lei.
Quando riaprì gli occhi le prime luci dell’alba filtravano nella stanza e l’aria portava con se l’odore di terra bagnata, era certa di aver dormito per poco forse un’ora o poco meno, lui le teneva un braccio infilato sotto il suo collo intorno alle spalle, con la mano sinistra le stringeva la spalla quasi a volerla trattenere lì, quasi come se temesse di poterla veder svanire alla luce dell’aurora come un bel sogno, con il busto era proteso su di lei e in silenzio la guardava, chissà per quanto l’aveva guardata dormire…con la mano destra le scoprì la fronte dai capelli per poi baciargliela dolcemente, era abituata Lara a leggere il linguaggio corporeo , sapeva bene che i gesti, la postura, l’intonazione , gli sguardi sanno essere più sinceri delle parole, ma in quei gesti lesse qualcosa che la spaventò, così chiuse gli occhi, si girò su di un fianco dando a lui le spalle , lui la strinse con le braccia e poggiò sulle cosce umide di lei la sua gamba ad avvilupparla in un abbraccio al quale Lara non potesse sottrarsi…Lei felice , di una strana, amara, inspiegabile felicità, chiuse gli occhi e lasciò che silenziosamente due calde lacrime venissero giù , sospirò e strinse tra le sue, le mani di lui con tutta la forza che aveva nell’anima.
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10 anni fa
admin, 75
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Risveglio
Una gradevole sensazione mi pervade le parti intime, rilassante e al contempo stimolante, mi abbandono a quella piacevole percezione mentre, svegliandomi, riapro lentamente gli occhi e riprendo coscienza della realtà.
La sua testa è tra le mie gambe, ha tirato indietro i suoi lunghi capelli, alzo leggermente la testa e incrocio il suo sguardo complice mentre la sua lingua mi accarezza le palle.
L'uccello ha già raggiunto una discreta erezione ma la lingua sapiente che mi sta massaggiando riesce ad incrementarne ulteriormente la consistenza. Dischiude le labbra e risucchia nella sua bocca un testicolo lo accarezza con la lingua, delicatamente, percepisco il calore della sua bocca che lo avvolge, con le mani mi accarezza la pancia, poi dolcemente libera il mio coglione per dedicarsi all'altro, che l'attendeva impaziente. Ci gioca sapientemente mentre non smette di accarezzarmi. Quando ritiene che sia il momento comincia a baciarmi la base del cazzo la sua lingua sa come farmi impazzire, risale lentamente lungo l'asta turgida e riscende da dove era partita.
Mi mordicchia l'uccello, mi tiro su in posizione seduta, appoggio la schiena alla spalliera del letto, mi eccita un casino guardare come si prende cura di darmi piacere.
Nella penombra della sua camera da letto distinguo il suo corpo nudo e le lunghe, bellissime gambe fasciate da autoreggenti nere che io adoro indossi quando scopiamo sono un capo decisamente erotico, almeno per me.
La sua testa è poggiata sul mio ventre, la sua,mano ha saldamente afferrato il mio cazzo, la sua lingua padroneggia le sensazioni che mi pervadono mente gioca con la mia cappella. Chiude le labbra e ripetutamente bacia la punta del mio uccello, poi schiudendole accoglie dentro la sua bocca la mia cappella ed inizia un lento massaggio con la lingua avida. Dalla mia posizione mi godo la vista e le sensazioni che percepisco, poi repentinamente la sua testasi abbassa e prendendosi tutto il mio sesso sino alla base ed inizia a pomparmi, prima lentamente poi con più foga sino a quando mi libera e dopo avere ripreso fiato mi bacia infilandomi la lingua che sa di me, sino in gola, quindi mi sussurra -ti voglio dentro di me-.
Mi risistemo seduto contro la spalliera, si gira e mi da le spalle si mette a cavalcioni e afferra il mio cazzo marmoreo, lo guida sapientemente e con lentezza, lo accoglie dentro di se padroneggiando i movimenti, su e giù lentamente, io avverto le contrazioni stringere la mia nerchia. Siamo in estasi. Io stuzzico i suoi capezzoli eretti e turgidi e il ritmo della cavalcata aumenta leggermente mentre si appoggia con le spalle al mio petto, piega la testa verso di me, i nostri sguardi si incontrano e si sciolgono nel desiderio appagato di questa fusione. Dischiudo le labbra e ci troviamo a penetrarci con le nostre lingue senza smettere la cavalcata, scendo con la mano lungo la sua pancia, l'accarezzo, sento di essere vicino all'orgasmo, scendo sul suo pube glabro e trovo il suo sesso perfettamente depilato e liscio. La sensazione di calore si allarga nel mio ventre, sento che le gambe cominciano a diventare molli, la mia mano si stringe sul suo sesso, accarezzo i suoi coglioni e poi impugno il suo cazzo duro e comincio a menarlo. Non riesco più a trattenermi, le infilo la lingua in gola, spingo un'ultima volta il mio uccello sino in fondo ed esplodo inondandola di sborra, la sento gemere a sua volta e mi ritrovo la mano coperta del suo sperma.
Restiamo così, uniti ed appagati, e non smettiamo di aggrovigliare le nostre lingue.
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10 anni fa
admin, 75
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Dal lavoro non previsto alla 1a gang
La mia prima esperienza nasce da uno sfogo. Sono a lavoro, in trasferta lontano da casa. Il venerdì alle 16 mi viene comunicato che l'indomani avrei dovuto lavorare... Vado su tutte le furie. Avevo già organizzato il rientro. Salta tutto insieme ai nervi. Allora mi dico che dovendo rimanere devo trovare una valvola di sfogo. Comincio a navigare su internet, non è ancora l'era degli smartphone. Trovo un sito che sponsorizza swingers club e mi riprometto di andare a fare un giro in uno che si trova fuori città. Si fa sera, mi informo ancora in rete, esco e raggiungo il posto un po' intimorito. Non conoscevo questo mondo fantastico. Raggiungo la meta, parcheggio, entro. È ancora presto, poca gente frequenta un locale molto bello e curato. C'è della musica ma nessuno balla. Vado al bar, un drink, due drink, si avvicina una avvenente donna col suo uomo. Ordinano anche loro e si fermano al mio fianco. Comincio a scambiare qualche chiacchiera con lui, mentre lei mi osserva con occhio malizioso. Lui la coinvolge nel discorso e me la presenta. 35 anni per una silhouette marmorea. La pista da ballo comincia a riempirsi, e lei mi invita a ballare con loro. È già uno show... Si avvicinano altri uomini e lei è il centro di gravità. Già in pista scambio effusioni la "statua" animata. Di una sensualità ed una carica erotica mai vista prima. Andiamo in camera, sono invitato con altri due ragazzi. Comincia la mia prima gang. 3/4 ore di sesso interminabili, con lei instancabile mangiatrice di uomini. Il lui presente e partecipe, abilissimo regista nel rendere equo il godimento di noialtri. Il vestitino che indossava lei era già in terra, comincia a succhiare i cazzi che la circondano mentre è accovacciata in mezzo a noi quattro. La lingua scivola dalla mia cappella alle palle, poi con la bocca giù fino in fondo. Sono in estasi e la mia "rabbia" per il giorno di lavoro non preventivato si trasforma in gratitudine per avermi regalato quei momenti. Cominciamo a scoparla a turnazione, chi in fica chi in bocca. Il gran bel sederino che la troietta si ritrova è ancora inaccessibile (ma è solamente questione di tempo). Le scene sono da film per me che non avevo mai visto qualcosa di simile, tranne appunto nei film. Dopo un po è il mio turno, la vacca è in piena eccitazione ed è supina mentre succhia un secondo cazzo. Le piego le gambe portandole le ginocchia al petto e comincio a scoparla, anche la mia eccitazione è alle stelle, l'adrenalina circola, la pompo con colpi decisi e ritmati prima, poi più velocemente e poi di nuovo in maniera più lenta e possente fin quando non lo tiro fuori lei me lo prende in bocca e succhia tutto il nettare che è stata capace di farmi produrre. Mi rifocillo con una bibita mentre gli altri se la passano da morire. Osservo, partecipo a distanza osservando lui dare indicazioni ai ragazzi. Il tempo vola ma non ci si accorge di nulla. L'attenzione è tutta su di lei. Finisce il giro e vengo chiamato da lui che mette la sua troia a novanta gradi, sul letto, faccia sul cuscino e braccia protese in avanti. È di nuovo il mio momento, ed è il momento di sfondarle il culo. Sodo, curve perfette ai fianchi così come ai seni. Un buchetto che sembrerebbe di una verginella ma che sicuramente ha già incassato colpi da cazzi possenti. Mi avvicino, sono già in tiro ma con calma comincio a giocare col suo culetto. Quando lei si gira e mi chiede di piantarle il mio cazzo in culo. Soddisfo la sua richiesta e comincio a trombarla per bene. Lei geme e gode mentre gli altri la toccano e si lasciano succhiare i cazzi. Le ho aperto il culo e i gemiti diventano urla di piacere. È una vera maiala, ma eravamo stati avvisati. È assaltanata, ne chiede sempre di più ed allora il regista propone una doppia penetrazione. Ci sistemiamo ed arriva anche il secondo cazzo in figa mentre la bocca è piena. È l'apoteosi della goduria per tutti. Le riempio il culo di sborra. Così come lo altri le riempiono bocca e figa e le sborrano addosso. Siamo tutti soddisfatti, sono ormai le 5 del mattino, ci ricomponiamo e lasciamo quella stanza del piacere. Io ringrazio la coppia mentre loro ringraziano me per la bella serata passata in compagnia. Per me è tempo di andare, è tempo di doccia e dritto via a lavoro per una giornata lavorativa affrontata sicuramente con uno spirito differente!
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10 anni fa
skyline01, 30
Ultima visita: 1 anno fa -
LA DOPPIA VITA DI UNA CASALINGA parte II
Eccomi qua, a raccontarvi un’altra storia.
Il giorno del mio compleanno mio marito, Luca, mi ha fatto un regalo veramente inaspettato.
Un weekend in un grande albergo con annessa spa. Un parco pieno di alberi e giardini, una piscina esterna e una camera veramente con ogni confort. Dopo un tuffo nella vasca idromassaggio e un bagno di vapore nella sauna, ci siamo rilassati con una tisana e dei favolosi biscotti al burro. Mentre eravamo sdraiati in perfetto relax su dei lettini di vimini bianchi, lui mi dice che il regalo non era ancora finito ma, che in camera mi aspettava un’altra sorpresa: un massaggiatore privato completamente a mia disposizione.
Beh!!! Devo dirvi che la cosa non mi ha per nulla sconvolta, anzi, mi ha eccitata da morire.
Siamo entrati nella nostra sweet e dopo pochi minuti abbiamo sentito bussare.
Lui, sui 40 ben portati, bruno, magro e con un pizzetto molto sexi. Mi ha fatto subito una buona impressione, il suo sguardo e i suoi modi, mi hanno messo completamente a mio agio. Dopo le presentazioni e le parole di circostanza, lui ha preso un foulard e mi ha bendata. Sentivo i loro movimenti ma non capivo cosa facessero. Delle mani calde hanno cominciato a spogliarmi lentamente. Io avevo indossato un perizoma nero molto ridotto che mettevano in mostra le mie natiche chiare, che risaltavano sul mio corpo abbronzato. Mi sfiorava lentamente le spalle, la schiena, fino a scendere fino alle caviglie. Poi mi ha fatto sdraiare sul letto a pancia in giù e, con un olio caldo e profumato, ha iniziato a massaggiarmi piedi, caviglie, cosce, arrivando piano piano al mio sodo sedere. Ormai ero in balìa delle sue mani, le sue dita lunghe ed esperte, cominciavano ad insinuarsi in ogni mia piega, in ogni mio angolo nascosto. Mi ha fatto divaricare le gambe e, con le sue mani unte e profumate, mi accarezzava la fica, prima piano con dolcezza, poi con forza e decisione infilandomi due dita dentro. OH….!!! Che meraviglia, stavo provando mille sensazioni una più forte ed intensa dell’altra. Poi mi ha fatto girare e ha fatto la stessa cosa davanti, partendo dai piedi fino ai miei seni che ormai erano diventati turgidi e i ai miei capezzoli appuntiti e vogliosi di essere succhiati. Ora avevo voglia anche io di partecipare e mi sono tolta la benda. Non mi ero accorta che entrambi si erano spogliati e che i massaggi avevano fatto effetto anche a loro. Luca era a fianco al letto e aveva in mano il suo turgido cazzo e, il massaggiatore a fianco a me, era veramente ben dotato. Il suo cazzo nero e lungo mi stava dimostrando la sua voglia di me. Non potevo resistere a questa meraviglia, prima uno poi l’altro nella mia bocca. Ma non troppo… avevamo tante cose da fare ancora!!
Luca è salito sopra di me mentre l’altro mi laccava e succhiava i seni. Poi io sopra il mio massaggiatore e mio marito dietro ….wow!! due contemporaneamente!!!
Io ondeggiavo e andavo su e giù con un ritmo, prima lento e poi sempre più veloce. Ma ero così concentrata e sconvolta dalla mia prima volta “ doppia” che non sono riuscita a venire. Tutto però era bellissimo!!
Luca è venuto con un urlo di piacere dentro di me. Mentre lui mi ha chiesto il permesso di mettermelo dietro. Avevo un po’ di timore, visto le sue dimensioni ma, è stato così dolce e leggero che per me è stata un’altra esplosione di piacere.
Luca, ormai stanco, ci riprendeva con la telecamera, mentre io finivo il servizio al mio bravo massaggiatore con la bocca. Esausti e appagati mi ha ringraziato con un caldo e appassionato bacio.
Mogli volete un regalo memorabile? E mariti volete sorprendere le vostre donne? Un massaggiatore è quello che fa per voi.
Alla prossima storia
2109
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10 anni fa
stor,
37/46
Ultima visita: 8 anni fa
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Patrizia....
Sento in lontananza, una musica che si fa strada nella mia mente, non riesco a comprendere da dove essa arrivi, sono ancora immersa nei mie sogni.
Ascolto meglio, arriva dalla mia inquilina del piano di sopra, che come al solito tiene lo stereo a tutto volume.
Patrizia, questo è il suo nome l’ incontro ,quasi tutti i giorni, mentre entra nell’atrio e sale per arrivare al portone del suo appartamento, al secondo piano , una bella donna non più giovanissima, mora dai capelli lisci che le scendono sulle spalle, bellissimi occhi verdi che ti sciolgono solo a fissarli ma la cosa più bella è il suo seno
Prosperoso.
Non posso fare a meno di sbirciare dentro la sua maglietta scolata o la camicetta sbottonata, ogni volta che mi saluta con quel suo sguardo dolce.
Si è ttrasferita da alcuni mesi, nel mio stesso condominio, non abbiamo mai avuto occasione di fermarci a parlare, se non per un semplice… “Ciao.”
Avrei voluto rimanere ancora li, tra le mie lenzuola, ancorata al ricordo della serata appena trascorsa, alla mia esperienza così spericolata ma allo stesso tempo eccitante, al solo ricordo mi sento già bagnata, lascio scivolare la mia mano, accarezzo il seno, il capezzolo sotto la pressione delle mie dita si inturgidisce, lo stuzzico.
Mi passo le dita tra le labbra e le inumidisco, ritorno a giocherellare con il mio seno , con entrambe le mani mi strizzo i capezzoli, una dolce fitta di dolore mi attanaglia la mente ed è come se quel brivido caldo arrivasse alla mia dea interiore.
La mano, lascia un capezzolo e si posa sul monte di venere, la voglia cresce dentro la mente, mi tocco, allargo dolcemente le gambe, sfiorando la pelle del interno cosce, senza mai toccare la mia corolla, sento il mio respiro farsi affannoso.
Le dita sfiorano il clitoride, pronto per essere accarezzato, le dita trovano il giusto movimento, sento il piacere aumentare , affondo le dita dentro la corolla, con movimento ritmico il mio corpo sussulta, ritorno sul clitoride, sul capezzolo turgido.
Sembra una danza senza fine, mi porto le dita alla bocca assaporo tutto il mio nettare, mi piace sentire il mio sapore sulle labbra e come se mi leccassi la corolla da sola.
Con la mente ritorno alla sera prima, mi sembra ancora di avere quel grosso seno in bocca , di sentire il suo capezzolo che diventa turgido dentro le labbra, il suo nettare che mi riempie la gola e con la visione di quel favoloso 69 , arrivo ad un orgasmo senza fine.
Mi rigiro fra le lenzuola, stropicciate ed inumidite dai mie umori ma il suono dello stereo mi riporta alla realtà.
Lascio scivolare dalla mia mente , il ricordo della sera prima, mi alzo, mi infilo sotto la doccia, la sensazione dell’ acqua calda sul corpo mi rigenera, mi infilo l’accappatoio ed esco, ancora bagnata.
Mi vado a preparare la colazione, aspetto che il caffé salga e nel frattempo apro la porta che da sul mio piccolo giardino, un raggio di sole mi colpisce in pieno volto, l’aria fresca del mattino scivola sulla mia pelle umida ma ancora smaniosa di baci, carezze.
Nella stanza si sprigiona aroma di caffé, una goccia mi bagna il viso, alzo gli occhi e scorgo, Patrizia, sta dando da bere ai fiori sul terrazzo.
“Scusa tanto non mi ero accorta che l’acqua scendesse fino a te.” Con un sorriso smagliante.
Nonostante il sole che mi abbaglia la vedo in tutta la sua bellezza, i seni prorompenti che a fatica stanno dentro quella piccola canotta bianca che indossa.
Osservo meglio, la canotta è bagnata su un seno e posso vedere un capezzolo , che duro preme su essa.
Un fremito mi travolge la mente.
“Non importa Patrizia ,sono cose che possono accadere, anche tu a casa dal lavoro?”
“Si ancora per qualche giorno e tu?” Sembra impossibile ma per la prima volta ci scambiamo due parole.
“Che ne dici di un caffé con me, se hai voglia, è appena salito.”
“Si in effetti si sente il profumo fin quassù, scendo subito.”
Preparo due tazzine ,sul tavolo in giardino, sotto il glicine, alcuni biscotti e del latte.
Si apre il cancello e Patrizia entra, con quella sua canotta bagnata davanti ed un paio di pantaloni di tela a righe.
Ci diamo la mano e finalmente le presentazioni ufficiali.
L’accompagno al tavolino e prendiamo il caffè, parlando del più e del meno e vengo a sapere, che si è separata e che ora vive sola, non ha figli ma nemmeno un compagno, metre io le racconto un po’ della mia vita, i mie occhi non possono che cadere sul suo seno, avrei una voglia di toccarlo ,poterlo leccare,stuzzicare fra i denti quel capezzolo grande che buca la canotta bagnata.
Patrizia mi osserva , sembra intuire quello che sto pensando, si passa una mano sul seno e si sfiora il capezzolo, quasi fosse una mossa impercettibile.
Non so se sia una casualità, una vampata di lussuria mi assale.
“Patrizia ti andrebbe di vedere il mio appartamento.” Dico in un attimo.
“Certo con piacere.” risponde lei.
Le faccio strada, nel mio piccolo ma accogliente appartamentino, il soggiorno con l’angolo cottura, il bagno con una doccia enorme ed infine la mia camera da letto.
Lei si sofferma sulle farfalle attaccate alla parete dietro il letto.
“Raffaela anche a te piacciono le farfalle, anche io le adoro.”
È giù a ridere come fossimo ancora due ragazzine , poi nota alcuni libri sopra il comò, oddio penso dentro di me, è narrativa erotica.
Patrizia, gli prende in mano gli sfoglia e la vedo sorridere.
“Anche a me piacciono questi libri, più che altro mi incuriosiscono, mi piace pensare che ci sono donne che scrivono di sesso.”
“Ti devo confessare, Patrizia ,che anche io mi diletto a scrivere qualche racconto erotico.”
“Ma dai non ci credo, spero mi farai leggere qualche cosa di tuo.”
“Anche subito se vuoi.”
Prendo dal cassetto del comodino, un piccolo fascicolo rilegato, di un mio racconto erotico e glielo porgo.
Ci sediamo sul letto, la vedo, aprire la prima pagina , si sofferma sul titolo e mi sorride.
“LA MIA PRIMA VOLTA CON UNA DONNA…
“Bello come titolo è vita vissuta o solo romanzo di pura fantasia.
“NO”… rispondo io… “Questa è vita vissuta.”
Patrizia si immerge nella lettura, un quarto d’ora di silenzio, alza gli occhi mi guarda .
“Debbo dire, sei nata per scrivere, ho letto ora tutto d'un fiato il tuo splendido racconto, quella tua descrizione calma serena placida per lasciare il posto a un momento in cui sopraggiunge una enorme voglia di essere posseduta, il tuo racconto si alterna tra momenti di erotismo puro a sensazioni di piacere, il tuo racconto che io come lettrice avrei continuato a leggere in un godimento senza fine suggerisce e stimola sensazioni e fiotti di piacere che neppure tu puoi immaginare eccitante, creativo, sei bravissima .”
Rimango un attimo senza parole.
Senza nemmeno accorgermi le passo una mano fra i capelli, mi perdo nei suoi occhi verdi e non resito , le do un timido bacio sulla guancia, non si ritrae, allora capisco che il racconto saffico che ha appena letto le ha eccitato la mente e forse anche il corpo.
Patrizia ricambia il bacio, non sulla guancia, si sofferma sulle mie labbra da prima timidamente e poi con più vigore , insinua la sua lingua, facendola roteare dentro la mia bocca.
Ci baciamo con passione, travolte da una sottile filo di piacere, finalmente le passo una mano sul seno, la sento fremere.
Intrufolo le mani, sotto la canotta, sento i suoi seni morbidi, caldi, due capezzoli duri.
Le tolgo la canotta e i suoi seni prosperosi , con un capezzolo grande ed invitante, mi si parano davanti.
Non posso che prenderli fra le mani, li accarezzo, scendo con la lingua, li succhio prima uno e poi l’altro, poi con entrambe le mani li mordo alternandoli, ad ogni passaggio della mia lingua, la sento fremere, gemere.
Le metto una mano sotto i pantaloni, mi faccio strada fra le sue mutandine, è bagnata, le insinuo un dito, lei allarga un po’ le gambe ed io entro piano, le sfioro delicatamente le grandi labbra.
La voglio penso e senza pensarci due volte , le sfilo i pantaloni, le mutandine, Patrizia rimane nuda danti a me.
Lo spettacolo e tale da lasciarmi senza fiato, il suo corpo boteriano le sue curve al posto giusto, la sua pelle liscia e morbida.
La faccio cadere sul letto, inizio a leccare e baciare quel corpo meraviglioso di donna, le labbra che sembrano dipinte di un rosso scarlato , i capezzoli marrone scuro e giù fino a roteare con la lingua ,disegnando i contorni del suo ombelico, sempre più giù.
Le apro delicatamente le gambe, la mia lingua disegna il contorno delle grandi labbra, poi sull’ interno cosce.
Lei freme, forse vorrebbe sentire la mia lingua entrarle dentro ma io la faccio soffrire, la lecco sempre esternamente, finche Patrizia mi prende con forza la testa, la spinge sulla sua dolce corolla, solo ora inizio a leccarle petalo dopo petalo, la sento ansimare, cerco il clitoride, lo aspiro lo stimolo di vibrazioni, l'addolcisco con la saliva, lo faccio andare e venire tra le mie labbra come un minuscolo fallo delicato ma nello stesso tempo veloce ed instancabile.
Non volevo che arrivasse troppo presto al piacere ed allora le lecco il petalo della corolla tralasciando il pistillo.
Patrizia inarca la schiena e mugola dal piacere, le infilo due dita dentro , sono tutte bagnate, me le porto alla bocca, assaporo i suoi umori , inserisco ancora le dita, avanti ed indietro, lei freme.
Le porto le dita impregnate dei suoi umori alla bocca, la sento leccare con avidità, quelle vista mi eccita la mente, ho voglia di essere leccata anche io , da quella donna fantastica.
Mi sento come in trance, mi allontano un attimo, mi spoglio velocemente e mi getto sul letto accanto al suo corpo, in una posizione tale da poterci leccare entrambe.
Sento la lingua di Patrizia che mi stuzzica, mi lecca , mi stringe, insinua sempre più in profondità, sento che l’orgasmo, il mio orgasmo ormai è alle porte.
Lascio andare il mio corpo e il mio piacere scivola sulla sua lingua, la sento leccare con più forza , mentre con uno spasimo del suo bacino, mi viene in bocca.
Ci rilasciamo un po’ sul letto, mentre le sue mani continuano ad accarezzare il mio corpo, mi cerca ,mi esplora, mi bacia, sento le nostre bocche, le nostre lingue intrise dei nostri umori mescolati insieme,la mia mente si eccita, la voglia mi travolge nuovamente i sensi.
Le salgo sopra le porta la mia corolla, sulla bocca, voglio essere leccata ancora, ancora …sento la sua lingua intrufolarsi fra le pieghe del mio stesso essere, mi sembra che quella lingua,mi arrivi dentro la mente,lei sfiora delicatamente le pareti della mia stessa esistenza in un vortice senza fine.
Quel suo andare e venire dentro di me, le sue maniche accarezzano i mie fianchi, il piacere che mi travolge,inebria la mia mente.
Assetata di sesso mi stringo forte i seni, mi stuzzico i capezzoli, fino a farmi male, sento un altro orgasmo arrivare ma questa volta le impregno tutto la faccia, la bocca, la lingua con il mio nettare, rimango ferma per un attimo il mio corpo è ancora scosso da fremiti incontrollabili.
Lei mi guarda con quei suo occhioni verdi, non posso fare altro che baciarla per ringraziarla di quel meraviglioso orgasmo.
Sento il mio corpo finalmente stremato.
La lascio andare un attimo in bagno, si rinfresca, io la seguo mi metto dietro di lei, la guardo attraverso lo specchio del bagno, le cingo il seno con le mani, le stuzzico i capezzoli, si volta e ci scambiamo un bacio.
Patrizia mi saluta ,esce , la sento salire le scale di corsa, so che ho appena trovato una amica con cui giocare e ci saranno sicuramente altri caffè.
La mia mente però è sempre concentrata sulla sconosciuta di ieri sera al cinema.
Prendo in mano il cellulare, guardo il numero, non so che fare.
Ci penserò con calma.
La mia giornata scorre veloce, prendo un po’ di sole in giardino, con il mio libro, del quale non riesco a leggere neppure un capitolo, la mia mente è sempre su quel numero di telefono.
Alle venti , ceno e mi sdraio sul divano, Ombra mi sale sulla pancia e lo accarezzo come è morbido il suo pelo nero e lucido, fa le fusa.
Accendo la tv, ma nulla riesce a distogliere la mia mente.
Prendo in mani il cellulare , invio un SMS.
“Ciao bella Sconosciuta” ed invio, attendo risposta ma nulla, pazienza , dentro di me già pensavo a come avrei stropicciato volentieri le lenzuola con la sconosciuta del cinema, magari lei ama solo quei giochi.
Arriva ora di andare a letto una altra giornata è trascorsa , piena e travolgente, penso non mi sono fatta dare nemmeno il numero di cellulare di Patrizia , avrei potuto mandarle la buonanotte.
Monell54
P.S.....chi passa di qui e legge, potrebbe lasciare un commento.....Grazie
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10 anni fa
Monella54,
54
Ultima visita: 8 anni fa
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La mia prima volta...con una donna...
Ormai separata da tanti anni,sentivo lentamente la mia vita scorrere fra le dita veloce.
Ogni notte facevo sogni erotici molto intensi ma così reali da lasciarmi al mattino,senza fiato e tutta bagnata..
Non sognavo il principe azzurro al quale ormai non credevo più da molti anni..
Nella mia mente ,vedevo e partecipavo a scene di sesso,con più partecipanti..
Cosi mi iscrissi ad un sito di incontri perché la mia voglia di trasgressione era sempre più forte.
Conobbi un amico,che mi aiutò ad esaudire alcuni mie desideri..
Una sera mi chiamò e mi disse “preparati che ti passo a prendere”
Ero curiosa e nello stesso tempo eccitata,volevo sapere dove mi avrebbe portata ma fu muto tutta la sera..
Dopo circa tre ore mi fece cenno che eravamo arrivati,percoremmo un lungo viale alberato.
Si fermò davanti ad una villa antica,molte macchine nel parcheggio…
Scendo dall’auto ,le gambe tremano…
La mia eccitazione divampa rossa sulle mie guance,riprendo la mia padronanza,tolgo dalla piccola borsa che porto sotto il braccio,una mascherina,la infilo,porgo la mano al mio amico,percorriamo
i pochi passi che ci separano da quattro gradini di marmo,alzo gli occhi il portone imponente di legno scuro con dei battenti a forma di testa di leone…
Ne faccio tintinnare uno e di li a poco qualcuno ci apre la porta,veniamo introdotti in un grande salone,luci soffuse provenivano da grandi candelabri ,posti alle pareti,candele rosse,un odore intenso di incenso,inebria la mia mente.
Nella semi oscurità della stanza ,faccio fatica ad adattare gli occhi a quella tenue luce...
Scorgo diverse porte,persone che sostano davanti ad esse.
La mia curiosità cresce ,allungo il passo e guardo anche io ,facendomi strada fra diverse persone che sostano davanti ad una tenda scura e semi aperta.
Arrivata più vicina mi accorgo che gli uomini ,hanno il loro pene in mano e si stanno masturbando,una donna ha una mano infilata sotto la maglietta e si tocca un seno,una altra ha la mano sotto il vestito e dal movimento della mano intuisco che si sta masturbando.
Sempre più curiosa,mi avvicino alla tenda,un uomo si scosta per farmi guardare.
La scena mi lascia senza fiato,dentro la grande stanza,c’è solo un letto al centro,coperto da splendide lenzuola di raso rosso,un tavololino sul quale sono messi in bella mostra,diversi vibratori ,delle palline,una piuma,delle manette ed una benda.
La mia mente però è colpita dalla visione del letto,sopra ci sono una donna bionda,capelli lunghi,corpo boteriano,seni prorompenti e due uomini con grandi cazzi,duri ed eccitati.
Uno gli sta infilando il cazzo in bocca e lei lo succhia con avidità,partendo dalla base fino ad arrivare alla cappella che poi infila in bocca tutto fino in fondo e questo continua in un crescendo sempre più forte,sento i gemiti di quello sconosciuto e sento la mia vulva che pulsa,mi sento le mutandine bagnate…
L’altro le sta leccando la figa,vedo e non vedo la sua lingua che si muove con abilità fra le sue grandi labbra,lei vorrebbe gemere ma ha la bocca piena,si odono solo dei piccoli mugolii…
D’un tratto lei alza la testa e guarda verso la tenda e mi guarda,vede il mio volto rosso,i miei occhi colmi di libidine,alza una mano e mi cenno di entrare.
Il primo impulso sarebbe quello di scappare ma io sono li per giocare e voglio arrivare fino in fondo,lascio la mano del mio amico ed entro nella stanza,mi avvicino al letto,solo ora posso vedere il suo grande seno,due capezzoli duri come il marmo,le sue forme boteriane che a me piacciono molto,forse perché anche io sono così.
Mi avvicino a lei le sorrido,senza dire una parola,lei si alza mi fa scendere le spalline del vestito che scivola lentamente sul pavimento,rimango nuda con indosso solo il mio tanga nero.
Le sue mani cominciano a scorrere lentamente sul mio corpo,un fremito…
Si sofferma sui mie capezzoli divenuti duri ,gli stringe fra le dita ,provocando in me una fitta di dolore,dalle mie labbra esce un gemito ma lei sembra non accorgersene e continua stuzzicarmi i capezzoli,sempre più forte,il dolore aumenta ma nello stesso tempo mi sento sempre più eccitata..
Solo allora lei scende e comincia a leccarmeli,provocando in me un piccolo sollievo.
Mi stringe forte a lei sento la sua lingua risalire mi bacia il collo,sento la sua lingua che si insinua fra le mie labbra è la prima voltai che una donna mi bacia.
Apro le labbra e lascio che la sua lingua entri in me,mi bacia con una tale passione che mi tremano le gambe,ricambio il bacio ed è come se tutte quelle persone che sono li ,che guardano dalla tenda scomparissero e rimaniamo solo io e lei.
Mi fa stendere sul letto e sento il suo corpo sopra il mio,il mio seno che tocca il suo ,le sue labbra sulle mie,la mano scende lunghi i mie fianchi ,fa scendere il mio tanga e sento le sue dita che entrano in me,un piccolo fremito le fa capire che la cosa mi piace,penetra più profondamente stuzzica il mio clitoride,sono tutta bagnata..mi scopa con le dita,poi d’un tratto si ferma di colpo.
Sento le sue labbra,la sua lingua sulla mia figa bagnata ed è un esplosine di piacere che mi fa inarcare la schiena.
Il piacere assoluto che quella lingua mi sta donando non ha paragoni a nulla provato fino a quel momento,le sue mani mi accarezzano mi penetrano la sua lingua calda infuocata,mi portano ben presto ad un orgasmo senza fine ,come un onda di piena che non si può fermare,sento il mio piacere esplodere nella sua bocca e lei mi succhia tutta fino in fondo,si alza mi bacia,sento il sapore della mia figa fra le sue labbra e la bacio con avidità,non avevo mai sentito il mio sapore ,sa di buono..
Il mio essere si fa più audace,voglio ricambiare quello che ho appena provato .
Le mie mani scivolano sul suo corpo,come fosse una tastiera di un pianoforte e da essa salgono note melodiose,la mia lingua cerca ogni anfratto del suo corpo,mi soffermo sul suo seno ,le stuzzico i capezzoli li mordo,le bacio il collo,scendo lungo l’interno della pancia,faccio roteare la mia lingua sul suo ombelico e poi timidamente raggiungo la sua figa.
E’ la prima volta che vado il sesso di una donna,la apro con le mani la esploro, le infilo un dito, me lo porto alla bocca lo lecco con avidità….mi piace…
Allora senza più alcuna riluttanza le infilo la lingua e d incomincio una danza senza fine,sembra che lo abbia sempre fatto che sapessi già dove mettere la mia lingua come muoverla. sento il suo respiro farsi più affannoso,so che sono sulla strada giusta.
Vedo le sue dita stuzzicarsi i capezzoli,si torce i seni, allora le infilo due dita dentro e la scopo con le mani mentre con la lingua continuo a solleticare il suo clitoride,sento il suo piacere salire attraverso il suo corpo che freme,si inarca…..d’un tratto la sento gemere più forte finché non sento le mie dita tutte bagnate solo allora ho capito che la bella sconosciuta ha raggiunto l’orgasmo,le infilo la lingua tutta dentro succhio con avidità tutto quello che esce da quella splendida figa bagnata..
Si alza mi bacia con passione e fa un cenno con la mano al mio amico di entrare..
Ma questo è un altro racconto…
Monella54
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10 anni fa
Monella54,
54
Ultima visita: 8 anni fa
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brivido caldo
Dove nessun altro sguardo potrà mai giungere, oltre quello inevitabile della persona che ospitandomi sulla propria terrazza potrà beneficiarne, appagandosene in maniera totale, mi espongo nella più integrale nudità, lasciando che i raggi del sole possano a loro volta imprimere sull'epidermide tracce di quel rovente passaggio.Il mio senile estimatore, osservando in disparte l'audace lettura della trasgressiva rivista che mi ha appena donato con lo scopo evidente di provocare nuovi stimoli che possano condurre ad ulteriori rivelazioni, gode impunemente dell'esclusivo spettacolo che gli viene nel contempo elargito.
Posata a terra quell'ultimata edizione non posso che cedere all'emozionate compromesso di spalancarmi oscenamente alla brezza marina che, risalendo dalle sottostanti pendici, accarezza il monte di venere dorandolo ancor più di penetranti attenzioni.
Lo sguardo allora si posa su grinzose libidini che alle mie spalle raccolgono in maniera palese del godimento assoluto di una nuda presenza così esibita nell'impudica offerta di se.
Quelle medesime dita, più volte capaci di immortalare sembianze donate ai magistrali disegni, ora scorrono altrettanto nervosamente su un'asta la cui forma assume sempre più consistenza.
Non posso distogliermi da una visione che gratifica delle mie segrete passioni, quelle che insospettabili mi vedono pronta a giocare in maniera totale, facendo si che al mio ammiratore rimanga ancora la possibilità di ottenere quanto in fondo ogni altro uomo in una situazione non molto dissimile certamente vorrebbe.
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10 anni fa
gloria1951,
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Ultima visita: 3 anni fa
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LA DOPPIA VITA DI UNA CASALINGA
Sono nata in un paesino di montagna dove tutti si conoscono. Dove, una brava ragazza, non deve dare troppa confidenza a quelli dell’altro sesso, altrimenti viene additata come una puttana. Dove le brave ragazze devono sposarsi avere figli e fare le donne di casa. Io perciò sono cresciuta con queste regole; ho avuto un solo ragazzo, che poi è diventato mio marito, perciò baciato solo lui e fatto sesso solo con lui. Pensavo anche di non essere tanto bella, mi sentivo una donna amata dal mio uomo ma che fosse praticamente invisibile agli occhi degli altri.
Un giorno però, mi sono accorta che invece non era così, ma che i complimenti che ricevevo erano sinceri e non di cortesia. E forse sono cambiata, emanavo un’altra energia, avevo più fiducia in me stessa ed evidentemente si percepiva. Persino mio marito ha cominciato a farmi regalini particolari, complimenti e foto.
Ha iniziato a fotografarmi di sorpresa, sotto la gonna o mentre mi facevo la doccia. Poi ho iniziato a mettermi in posa, in maniera provocante e con completini intimi molto sexi. E mi sono resa conto che dentro di me c’era un’altra persona, imprigionata da anni in una corazza che non le apparteneva.
Un giorno mio marito mi fa una proposta che mai avrei potuto immaginare mi facesse: Incontrare un altro uomo e fare sesso a tre.
Nelle nostre fantasie lo avevamo immaginato spesso, ma davvero !!! Beh….non mi sono sconvolta affatto, anzi , la cosa mi eccitava moltissimo.
Il ragazzo ci stava aspettando su una panchina del parco, mi è piaciuto subito. Distinto, rilassato e anche più giovane di noi. Non c’è stato imbarazzo né timore. Sembrava ci conoscessimo da sempre, abbiamo parlato davanti ad un drink di tutto con molta disinvoltura, persino di sesso, senza pudori e pregiudizi.
Siamo andati nella sua camera d’albergo. Io indossavo una brasiliana e un reggiseno rosa di pizzo, la gonna nera e i tacchi a spillo. Lui ha chiesto di spogliarmi mentre mio marito ci guardava. Ero eccitata ma rilassata allo stesso tempo, due uomini si stavano prendendo cura di me ed era bellissimo. Mi ha sfilato la camicia e mi ha baciato il seno, accarezzandolo con grazia e dolcezza. Poi mi ha tolto la gonna facendomi rimanere in intimo e tacchi. Mio marito ci fotografava e intanto si toglieva i pantaloni lasciando vedere la sua erezione. L’ altro mi accarezzava il sedere e infilava le sue dita calde tra le mie cosce. Completamente nuda ero in balia dei loro desideri. Il nostro nuovo amico mi aveva portato in regalo un vibratore rosa che stava infilando prima nella mia fica bagnata e poi nel mio stretto buchino del sedere. Pensare che a mio marito non avevo mai voluto concedere fino alla mia svolta, alla mia nuova vita sessuale.
I loro cazzi duri ed eccitati per merito mio, mi gratificava molto, perciò volevo ringraziarli in qualche modo, e quale modo migliore di prenderli entrambi in bocca? Mmmmm…. Veramente stupendo, prima uno poi l’altro nella mia bocca, sentirli gonfiarsi ed ascoltare i loro gemiti di piacere…respirare il loro odore e rendermi conto di averli in mio pugno, la mia bocca aveva il potere di farli soffrire o far raggiungere loro il piacere profondo. Ma non potevo farli venire così, dovevano soddisfare anche me. Perciò un cazzo in bocca e uno in fica per godere tutti insieme. Poi il vibratore rosa si è impossessato del mio facendomi urlare ….ma di piacere!! E mentre mio marito veniva copiosamente dentro di me, sentivo il liquido caldo e viscido del nostro amico “intimo” riempirmi la bocca. Mentre io avevo raggiunto l’orgasmo….che pensavo più bello della mia vita. Stanchi e soddisfatti ci siamo salutati come vecchi amici. Sapete cosa ho pensato? . Questa è stata la mia prima volta ma ho ancora tante cose eccitanti da raccontarvi. Se volete sapere il seguito visualizzate in molti il mio racconto e fatemi sapere.
Una casalinga soddisfatta
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10 anni fa
stor,
37/46
Ultima visita: 8 anni fa
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La trasgressione svelata
Siamo una coppia di 50 io, Gianni e di 39 anni Lilia della prov. di Siena, conviventi. Reduci da rispettivi matrimoni andati a male. Abbiamo trovato nella nostra consolidata unione, fuori dai sacramenti della ufficialità della Chiesa, una intesa ed una complicità che nei matrimoni precedenti non c'è stata. Ciò nella vita di tutti i giorni come nel menage sessuale.
La mia compagna, che a questo punto è meglio definire mia moglie, è una gran bella mora non molto alta, una terza piena di seno e un culo da sballo, è una di quelle donne che anche con uno straccio addosso attira sguardi di libidine dagli uomini. E io ogni volta ho quasi voglia di sbatterla contro un muro e scoparmela lì in mezzo alla strada.
Sono alto 1.70, brizzolato e dicono di me che sono un uomo brillante e interessante.
L'idea della trasgressione di coppia mi ha sempre accompagnato e giò con la mia ex moglie qualche tentativo lo facemmo. Ma lei, poverina, è donna gretta e morigerata. Apriva le gambe oltre che per urinare anche per assolvere ai suoi doveri di coniuge. Una donna triste, al fine.
Avendo adesso al mio fianco una donna bella nel corpo e nella mente non potevo temerla segregata nel chiuso di una intimità egoistica e maschilista. Avevo desiderio di condividere con altra coppia la sensualità che Lilia (il suo vero nome) emana e prorompe.
Dopo un primo momento di impasse alla mia idea di trasgredire Lilia si è "letteralmente" votata e dedicata alla trasgressione. Dapprima, forse, per accontentarmi, come gran parte delle donne. Ma poi ella stessa è divenuta protagonista di una sessualità libera e proponitrice di incontri. Da etero quale dice di essere non disdegna, ora, di cimentarsi in giochi saffici sempre più evoluti ed indipendenti anche dal mio desiderio di vederla alle prese con un'altra donna.
Il primo passo verso la trasgressione lo facemmo in webcam, con altre coppie ritrovate sul web. Come spesso succede. Ma ben presto decidemmo che se si doveva fare... occorreva andare oltre la virtualità. E decidemmo di andare in un locale adatto. Andammo in quel di Bologna, ben lontani dalla provincia senese. Trovammo, sempre tramite una coppia conosciuta sul web in una spa. Dove avremmo potuto fare sauna, idromassaggio e volendo anche giocato con la coppia che avevamo conosciuto tramite il web e con la quale avevamo giocato virtualmente. E così andammo.
Un posto incantevole. Non lo cito per evitare inutili pubblicità. Anche se meriterebbe.
Giunti nella cittadina del bolognese che ospita il locale ci incontrammo con la coppia con la quale avevamo appuntamento. Ci parvero subito simpatici e disponibili. Senza fronzoli di convenevoli stucchevoli e sopratutto con quella simpatia epidermica che è tipica della gente del Sud. Infatti sono "meridionali" stanziati nel nord Italia.
Età: 47 lui, 42 lei. Sembravano la ns. fotocopia, se non fosse per il colore di capelli; lei - Laura - bionda, lui - Carlo - capelli corvini appena striati di bianco sulle tempie. Lui operaio, lei casalinga.
Andammo in un bar a prendere il classico caffè "conoscitivo".
Tra le tante cose parlammo anche di sesso, delle ns. e delle loro fantasie, scoprendo così di avere gli stessi desideri chiusi nel cassetto dei tabù. (e chissà quante altre coppie come noi).
Tutti e quattro capimmo che dopo esserci fatte queste confidenze tanto intime, la ns. conoscenza, benché alle battute iniziali si arricchiva di una complicità, che risultò, tra l’altro, essere molto piacevole. Potevamo considerarlo l’inizio di un nuovo cammino verso le porte socchiuse della trasgressione.
Decidemmo di andare subito al locale, nonostante fosse ancora presto per gli orari canonici tipici di questi luoghi. Ma il desiderio di dare corpo alle sensazioni era tale che non indugiammo oltre. Con nostra sorpresa il locale, nella parte della discoteca, era già alquanto piena di clienti e decidemmo, così di soffermarci in questa zona. La serata trascorsa in discoteca confermò ulteriormente le mie impressioni. Le cose tra noi erano cambiate (in meglio). Si era diventati più libertini. Carlo ballando con Lilia la carezzava dappertutto soffermandosi piacevolmente sulle sue chiappe, così come facevo io con Laura.
Entrambe le donne non davano segni di disagio, anzi pareva apprezzassero le ns. attenzioni.
Dopo aver lungamente ballato e seccata una bottiglia di spumante in disco, noi ometti proponemmo di salire nella zona prive per brindare alla nuova amicizia nata tra noi con una nuova bottiglia di spumante. E così facemmo.
La "stanza" non era grande ma adatta e sufficiente alla bisogna. Brindammo a noi e cominciammo a simulare di ballare, la serata si scaldava, le mani si allungavano palpandosi e gli abiti delle lei si sollevavano sempre di più sulle cosce aiutati da noi maschietti per poi passare alle spalline che lentamente scivolarono dalle spalle e caddero ai loro piedi lasciandole entrambe con il solo perizoma e i seni al vento. Ci gettammo sul grande letto con gli animi accalorati e, aiutati forse anche dallo spumante ci ritrovammo tutti e quattro a fare l’amore attaccati gli uni agli altri ognuno con il proprio partner.
Quando finimmo restammo nudi a contemplarci e a ridere per quanto accaduto.
Sia io che Lilia non potemmo non notare che Carlo aveva una dotazione da cavallo, molto grosso in circonferenza e più venti centimetri di lunghezza.
Lilia ridendo chiese a Laura ma come fai a prendere un coso così grosso, non ti fa male?
Laura gli rispose che invece era bellissimo sentirsi completamente riempita e che Carlo era bravissimo nei movimenti e le faceva sempre raggiungere degli orgasmi fantastici, le dispiaceva solo che dato le dimensioni non potessero praticare il coito anale che lei avrebbe invece voluto provare.
A questo proposito chiese a Lilia se noi lo facevamo (sono normodotato) e con mia sorpresa ella gli rispose che lo facevamo senza problemi. Nel mentre la bottiglia di spumante sembrava avere un buco nel fondo: la scolammo in fretta e Carlo decise di stappare anche la seconda ed ultima bottiglia.
Nel mentre egli era intento a stappare un ostico tappo, io cominciai a palpare tutte e due, così che Carlo lasciò perdere la bottiglia e ci raggiunse. Si mise alle spalle della moglie palpandole le tette e baciarla sul collo poi le tirò fuori le tette dalla scollatura, prese la mia mano e l’appoggiò sulle tette della moglie, subito dopo rivolse le sue attenzioni a Lilia e ripetendo quanto appena fatto alla sua, le mise a nudo il seno, la palpò un po’ e poi fece il giro del divano, gli si inginocchiò di fronte e mentre le palpava le tette con le labbra le lambiva le cosce di baci.
Mentre Lilia mi leccava il cazzo, Laura le prese la mano e la guidò verso il cazzo di Carlo.
Mi sarei aspettato che Lilia la tirasse indietro invece lo prese, e mentre mi succhiava il cazzo cominciò lentamente a muoverla su e giù.
Avevo l' adrenalina a mille, la vedevo femmina e vogliosa e dominatrice della sua sensualità. Speravo nel mio io che si lasciasse andare, che non si bloccasse sul più bello, fosse stato per me l’avrei subito fatta scopare da Carlo, ho sempre sognato di vederla penetrata da un cazzo asinino, così scelsi la posizione a 69 io sotto e lei sopra di me alla pecorina, in modo di lasciarla col culo per aria senza alcuna difesa (con la fantasia erano anni che lo facevamo e lei si è sempre bagnata quando le chiedevo se si sarebbe fatta scopare da uno sconosciuto in quel momento, lei sbrodolando e succhiando avidamente rispondeva si.
Intanto Laura in ginocchio succhiava il cazzo al marito mentre con la mano palpava il cazzo mio.
Mentre leccavo e succhiavo il nettare che produceva la figa bagnata di Lilia sentii che anche Laura si era unita a lei e contemporaneamente succhiavano che era una delizia.
Carlo si posizionò in ginocchio dietro mia moglie carezzandola e baciandole le chiappe, poi le scostò e iniziò a leccarle l’ano, sembrava quasi che volesse penetrarla con la lingua tanto che sembrava volesse mangiarglielo, scostai la testa per fargli spazio e lasciarlo fare.
Dalla posizione in cui mi trovavo vedevo ogni minimo movimento, Lilia era un colabrodo, Carlo non ce la faceva più, col cazzo in mano mi guardò come a chiedermi il permesso di osare di più; glielo diedi.
Cominciò a farlo scorrere su e giù tra il solco in alto delle chiappe fino giù strusciandolo sulle labbra fradici e massaggiandogli il grilletto con la grossa cappella.
Lilia a quel contatto iniziò a muoversi per assecondarne i movimenti: (conoscendola capii che non pensava ad altro che concentrarsi su quelle emozioni e il piacere che provava, se non fosse per i tabù che si porta dietro da sempre si sarebbe già fatta impalare da quella nerchia che già tanto piacere le procurava.)
Era la nostra fantasia che prendeva vita, ora il super dotato c’era, stava a lei ora mettersi alla prova, decidere se restare nei limiti che si era prefissata di non superare, oppure lasciarsi andare e quello che accadeva: sapeva che comunque finisse, mi avrebbe sempre trovato d’accordo sul traguardo che avesse raggiunto.
Ora Carlo concentrò il suo massaggio esclusivamente sulla figa di Lilia, le grandi labbra sentendo la grossa cappella strofinarle cominciarono ad aprirsi e chiudesi, come se stessero cercando di respirare affannate.
Ancora una volta Carlo mi guardò, non stava più nella pelle, mi chiese con lo sguardo il permesso di osare di più, con un cenno gli feci capire di provare, che se andava bene a lei, andava bene anche per me.
Detto fatto, smise quanto stava facendo e preso in mano quel popò di carne (dalla mia posizione mi sembrava ancora più grosso) lo guidò con fermezza tra le grandi labbra facendosi spazio con la grossa cappella e dolcemente lo posizionò sull’ingresso della figa.
Al contatto, sentii un fremito percorrere Lilia, Carlo da gran maestro iniziò a muoversi dolcemente, non ce la faceva più, la prese per i fianchi per fare capire a Lilia quale era la sua intenzione, e Lilia a quel punto allungando il braccio mise la mano sul basso ventre di Carlo per fargli capire di non andare oltre, io carezzandole la schiena le scostai la mano dicendogli di non fermarsi ora, di lasciarsi andare e di assaporare ogni istante di quanto stava accadendo.
Ebbi l’aiuto anche di Laura che la incoraggiò sussurrandogli qualcosa all’orecchio che non riuscii a capire, ma che fece effetto, tanto che Carlo riprese con dolcezza da dove aveva interrotto.
Sempre sdraiato sotto di lei, con le mani dall’esterno delle cosce le tenevo aperte le chiappe e le grandi labbra, sia per non perdermi nulla di quanto stava per accadere sia per aiutare Carlo alla penetrazione (non che ne avesse bisogno).
Fu bellissimo vedere quella grossa cappella farsi strada nella fessura che fino ad allora aveva accolto solo me, temevo (i dubbi dell’ultimo momento) potesse farle male, era troppo più grosso del mio, comunque mi dissi che al primo segnale di sofferenza di Lilia sarei intervenuto fermandolo, invece con incredulità vedevo che a ogni piccola spinta entrava di qualche centimetro senza alcuna fatica, lo vidi lentamente scivolare dentro fin che il basso ventre di Carlo non si fermò contro il culo di Lilia.
Le restò dentro senza muoversi, voleva sondare la capacità di Lilia senza farle male, cominciò poi a muoversi, lo vedevo uscire ed entrare centimetro dopo centimetro, Lilia tremava come una foglia e io con lei, non l’avevo mai vista così, mugolava in continuazione, con me lo faceva solo quando stava venendo, per un momento li confusi per lamenti dovuti al dolore, ma mi sbagliavo, muoveva il culo avanti e indietro per gustarsi ogni centimetro di quel magnifico cazzo che la riempiva tutta facendola sentire una femmina in calore.
Carlo sbuffava, sembrava un toro da monta, abbandonò il ritmo lento e cominciò a darci dentro con colpi che mi sembravano dovessero sfondarla e invece la facevano godere ancora di più.
Lilia ebbe due o tre orgasmi intensi uno dopo l’altro, e i versi che di solito faceva in queste occasioni si trasformarono quasi in grida.
Carlo non ce la faceva più, i suoi colpi divennero sempre più decisi, stava per godere, non so a chi ma ci chiese con voce rauca se poteva venirgli dentro, lasciai che a rispondere fosse lei, e come in trance gli rispose: siiiiiiii, siiiiiiii sborrami dentro
Era come se volesse premiare e gratificare quel magnifico cazzo che l’aveva fatta godere come mai aveva provato.
Sentendole pronunciare quelle parole e consapevole che tra un’attimo un’ altro cazzo per la prima volta era in procinto di sborrargli i figa, ebbi anch’io un’orgasmo liberatorio.
Fu una sborrata stupenda, sussultavo mentre la bocca di Laura mi succhiava la cappella, sembrava quasi una pompa che aspirava tutto quanto usciva, e mentre faceva questo, sditalinandosi raggiunse anche lei l’orgasmo con nostro grande piacere.
Eravamo esausti, mia moglie rossa in viso andò in bagno tenendosi la mano sulla figa per non fare uscire lo sperma che l’aveva appena riempita, l’altra la seguì.
Io e Carlo restammo senza parole, non ci sembrava vero che quanto accaduto fosse davvero successo, mi ringraziò per averlo aiutato a disinibire sua moglie, gli risposi che la cosa era reciproca e che non avrei mai pensato che finalmente Lilia fosse riuscita a lasciarsi alle spalle i tabù inculcatogli nell’educazione che si riceve fin da piccoli, e però gli feci notare che io ero in credito con lui perché lui si era goduta totalmente Lilia e ora toccava a me farmi Laura.
Tranquillo disse, anch’io voglio togliermi voglio realizzare il mio sogno, vedere mia moglie che viene inculata e di soddisfare così anche un suo vecchio desiderio.
Da allora ci frequentiamo regolarmente non solo per il sesso ma per la profonda amicizia che è nata tra noi..
24
4
10 anni fa
admin, 75
online -
l'Ospite sul divano
Questo racconto e’ stato scritto regalato dal nostro amico Dario e’ sinceramente ci e’ piaciuto tantissimo tant’e’ che abbiamo voluto pubblicarlo qui.
La storia e’ basata su un avvenimento reale e’, da cio’ che avrebbe voluto che fosse successo quel weekend in cui Dario fu ospite di Fabrizio per un weekend.Fabrizio,46 anni,musicista e’ una amico di Dario che esiste realmente e che e’ esattamente come viene descritto in seguito; raccontato in prima persona da lui stesso ,Dario ci regala questa storia con la speranza di avere in cambio qualche altra cosa,e’ dopo questo regalo crediamo che qualcosa se lo meriti.
Sandra ormai si era appassionata per diversi motivi ai massaggi shiatzu,le piaceva riceverli ma anche saperli fare ,cosi volle imparare la tecnica antica orientale ,tanto che si iscrisse a un corso.Il corso prevedeva che nell’ultimo week di Maggio si sarebbe tenuto un seminario di fine anno della durata di 2 giorni:sabato e domenica.
Il discorso venne fuori per caso ,quando Luca mi disse che aveva un weekend libero perche’ Sandra avrebbe fatto il seminario shiatzu ,e guarda caso il corso che doveva fare Sandra era proprio in un paesino dove dovevo andare io,Fabrizio,un musicista pazzo, mi aveva invitato per quel fine settimana perche’ doveva suonare col suo gruppo e ci teneva che io andassi a sentirlo.Cosi io proposi a Luca che anziche’ mandare Sandra in albergo sabato sera poteva dormire da noi (posti letto permettendo).
Luca ne parlo’ con Sandra che ovviamente accetto’ in quanto avrebbe risparmiato un bel po di soldi per l’albergo.Telefonai la sera stessa a Fabrizio chiedendogli se per lui non c’erano problemi a ospitare Sandra e accertandomi che ci sarebbe stato posto per dormire anche per lei ,Fabrizio aveva a disposizione ancora un divano letto sul quale,data la situazione,ci avrei dormito io.Ovviamente mi chiese di Sandra e se era “figa”,io gli risposi che era una bella ragazza e felicemente “fidanzata”.
Arrivo’ il venerdi,pomeriggio in macchina,circa un’ora e mezza di strada per arrivare a casa del mio amico.La sera andammo a mangiare con i dei suoi amici..Al ritorno dalla cena ,Fabrizio mi chiese di piu’ su Sandra,io gli dissi chiaramente che speravo di potermela finalmente fare vista la ghiotta occasione ma certo non sarebbe stato facile.Gli raccontai delle avventure erotiche con Sandra e Luca e di quanto sono stato vicino al farmela ma che ogni volta pero’ mi sfuggiva.Fabrizio era molto incuriosito e mi chiese se fosse stato possibile vedere delle foto,cosi arrivati a casa io accesi il tablet e gli mostrai quello che avevo.Fortunatamente(per me) lui mi disse che non era il suo tipo,a lui piacevano alte e bionde,piu’ nordiche e meno mediterranee...pero’ non rimase indifferente quando in una foto il decolte’ di Sandra si mostrava in tutta la sua naturalezza.
Il giorno dopo ,Sabato,io Sandra ci eravamo messaggiati,lei sarebbe arrivata al mattino per il corso e ci saremmo incontrati solo alle 8 di sera.Infatti ci demmo appuntamento a quell’ora e lei ci raggiunse a casa.Io ero da solo,Fabrizio era gia’ al locale per montare gli strumenti per il concerto.Lei ,dopo aver preso confidenza con l’appartamento fece una doccia e poi insieme andammo a mangiare fuori,avevamo un’ora e mezza prima dell’inizio del concerto.
Io speravo che magari lei mi dicesse che avrebbe voluto farsi un giro da qualche altra parte per restare da soli invece lei non vedeva l’ora di andare al concerto e infatti andammo li.
Il posto purtroppo era al chiuso perche’ il tempo era sempre molto incerto e la sera faceva persino freddo anche se era Maggio,arrivati al locale gli feci conoscere Fabrizio ,lei disse “Piacere,sono io la tua ospite di stasera!,Grazie per la tua gentilezza,spero di potermi sdebitare”....lui rispose che semmai doveva ringraziare me ma che poteva sdebitarsi con lui magari piu’ tardi a casa su un comodo divano;contemporaneamente prese Sandra per la mano e le fece fare un giro su se stessa con l’intento di guardale il sedere in modo anche un po sfrontato ,come era suo solito fare con le donne,infatti Sandra rimase un po sorpresa e disse che aveva un modo di fare un po insolente .Da li a poco iniziarono a suonare le loro simpatiche cover rock.Avevamo prenotato un tavolo proprio di fronte,io cercai di spiegare il “carattere” di Fabrizio un po sfrontato e a volte insolente ma che in fin dei conti era una brava persona solo che era troppo sicuro di se quindi a volte esagerava ,dopo una mezzora l’aria si scaldo’ molto,c’era molta gente e faceva caldo tanto che Sandra si tolse prima la giacca e poi il coprispalla,aveva indosso un suo vestito bianco scollato con le tette che le si vedevano fuori un po dai lati,quando si tolse il coprispalla mi eccitai al pensiero che avrei potuto portarla via da li e farne di lei cio’ che sognavo.”Sicuro di se...mhhha! per quale motivo?” mi parlava Sandra,poi continuo’”non mi sembra tutta questa intelligenza e non mi sembra sia ricco ne figo….di solito l’uomo e cosi sfrontato o quando e ricco oppure…”
“oppure?”chiesi io come se lei lo conoscesse meglio di me…
“Oppure ce l’ha grosso”..mi disse lei senza guardarmi..
e io ..”perche’ ti fai queste domande?che te frega???..comunque che io sappia c’e’ l’ha normale…”
e Sandra”ahaa!certo che non me ne frega,era tanto per dire…”
Io risposi ancora “mah!io non glielo mai visto pero’ dicono che in effetti abbia un coso grosso,sembra che tu abbia uni radar pero’ per ste cose…”
e lei “ ma va ,ho tirarto a indovinare!!!” e rise….
Fabrizio,mentre suonava, si accorse della scollatura ,era sul palco a circa 4 metri e la vedeva benissimo perche’ era proprio di fronte, Sandra si accorse che la guardava e infatti si divertiva a essere provocante .
A un certo punto della serata un gruppo di ragazzi iniziarono a ballare e spostarono i tavoli al lato,fecero spostare anche noi cosi ci alzammo e ci unimmo alla festa ,con la musica rock Sandra era a suo agio,si divertiva tantissimo tanto che’ inaspettatamente mi si avvicino’ quasi toccandomi e inizio’ a ballare intorno a me ,con quel vestito anche non volendo era impossibile che non fosse provocante, la prendevo dai fianchi e sentivo il contatto della pelle quasi sotto il seno,avrei voluto toccarla ma li in pubblico in mezzo alla gente sarebbe stato molto inopportuno,la serata prometteva bene per me,forse avrei realizzato il mio sogno Si,era molto sexy,vedevo le occhiate di Fabrizio che secondo me cercava di capire se ci fosse un approccio vero tra me e lei,in effetti eravamo cosi’ ambigui che sembrava dovessimo fare sesso da un momento all’altro e che comunque si notava che ne avevamo voglia(almeno io).Poi si ballo’ ognuno per i fatti prorpi e li si avvicino’ il solito ragazzo allegro e brillante che provo’ ad attaccare bottone con lei,io non ero il ragazzo di Sandra ma quella sera era come se lo fossi,appena vidi che quel tipo la volle invitare a ballare allora dovetti intervenire ma lei tranquilla mi disse che faceva solo un ballo,cavolo quanto ero geloso!!La volevo tutta per me,dopo 2 minuti andai a riprendermela,il ragazzo non insistette piu’ di tanto, fortunatamente e mollo’ il colpo.
A mezzanotte o poco piu’ il gruppo fini’ di suonare,Fabrizio raccatto’ il suo piano e c’e’ ne andammo a casa perche’ eravamo stanchi,soprattutto Sandra.Arrivati a casa e sistemata la roba di Fabrizio decidemmo dove avremmo dormito,io provai a farmi invitare da Sandra nel suo letto matrimoniale ma lei disse ridendo “la prossima volta”.Quindi s’era deciso che io sarei stato sul divano in soggiorno(avevo scelto io),Sandra in camera da letto e Fabrizio nella cameretta piccola degli ospiti .Fabri fu il primo a farsi la doccia poi fu il mio turno e infine ando’ Sandra che,essendo donna ,aveva bisogno di piu’ tempo.Dopo esserci data la buonanotte Sandra entro’ in bagno,ma quando usci non immaginavo che sarebbe successo questo……
Quando usci’ dal bagno ando’ in cucina per scaldarsi una tazza di tisana si rese conto che non aveva piu’ tanto sonno cosi’ vedendo la luce del televisore in soggiorno e la porta socchiusa penso’ di bene di venire da me a stare dieci minuti in compagnia finche non le sarebbe venuto sonno.La porta della cameretta degli ospiti invece era chiusa,sembrava che Fabrizio dormisse gia’ da un bel po(almeno cosi’ penso’ lei);cosi si avvicino’ al soggiorno ma quando apri’ la porta si ritrovo’ davanti a una scena imbarazzantissima: una mano che stringeva il proprio cazzo intento a fare una sega,solo che con grande stupore di Sandra,quello non ero io!, era Fabrizio che aveva cambiato stanza e aveva preferito stare sul divano.Sandra vide in controluce per qualche attimo la mano di Fabrizio che lentamente scivolava su e giu’.Fabrizio era di spalle e quasi disteso col pc davanti e non appena si accorse che qualcuno era entrato nella stanza ma soprattutto in uno dei momenti privati e piu’ intimi della propria vita,si giro’ ed escalmo’:”cazzo Sandraa!!che ci fai qui???bussa almeno prima di entrare...e che cavolo!!”Mentre diceva cosi si era messo un cuscino sopra e aveva abbassato leggermente lo schermo del pc,Sandra che si aspettava di trovare me e non lui ,con la faccia un po stravolta e occhi sbarrati si scuso’ subito e disse”..pensavo di trovare Dario qui in soggiorno,non sapevo che avevate scambiato la stanza...volevo solo bere una tisana in compagnia e poi andare a dormire”
e..Fabrizio:”.pensavi di trovare Dario?Dario sta gia’ dormendo da un po, e poi saresti entrata in camera vestita cosi?con un asciugamanino addosso e magari non hai neanche le mutandine sotto?Sandra:”Certo che le ho le mutandine,e poi Dario mi ha gia’ vista nuda….comunque scusami,me ne vado in camera,non volevo disturbarti affatto!”
Fabrizio:”ormai sei qui!rimani!, sieditipure sulla poltrona e beviti questa tisana..pero’ prima passami quel pled che mi copro”Sandra si avvicino’ alla poltrona,gli lancio’ da quella posizione la coperta e si mise a sedere con la tazza in mano sorseggiando di tanto in tanto..poi disse:”Vabbhe,ero venuta per stare un po in compagnia di Dario,non mi va di rovinare la tua “serata”,pero’ se rimango qui ... tu fai come se io non ci fossi,io mi bevo la tisana e poi me ne vado a dormire,ma che stavi guardando di interessante?un documentario” disse lei ridendo ,Fabrizio rispose:”si certo,era proprio un documentario…”
Sandra”beh!,a me piacciono i documentari,ogni tanto me li guardo anch’io,di che si tratta?
Fabrizio alzo’ lo schermo senza fare troppe domande e senza farsi problemi di finto pudore...continuo’ a guardare come se Sandra non ci fosse.
Sandra stette qualche secondo in silenzio poi chiese se poteva girare lo schermo un po verso di lei perche non vedeva niente da quella posizione,Fabrizio rispose che se l’avesse girato poi non avrebbe visto bene lui sicche’ disse:”dai rompiballe,vieni a sederti qui “ ..e lei..”ma no,tanto me ne sto andando”Fabrizio”ok,pero’ finche’ rimani qui puoi stare seduta qui,se proprio devi dar fastidio fallo fino in fondo”Sandra sorrise alzando le spalle,si avvicino’ e si sedette a fianco a lui che aveva il pled appoggiato sopra le gambe fino alla pancia .Il film era un erotico con scene integrali,anche di una certa qualita’ infatti Sandra commento’ che sembrava fatto bene,lui rispose che sceglieva solo film di livello ma poi inizio’ una scena piuttosto eccitante di 2 donne con1 uomo ,Sandra sorseggiava e non parlava piu da un po e neanche Fabrizio che nel frattempo aveva posto la sua mano sotto il pled dicendo”mi piace questa scena”,Sandra bisbiglio’ “senti ,non voglio invadere la tua privacy,e’ meglio che ti lascio da solo” lui rispose “fai come ti pare,ma sappi che non me ne frega un cavolo della privacy”Mentre diceva questo lui le prese la mano e senza chiederle nulla se la porto’ esattamente sotto il pled e poi disse ancora”Dai,con questa scena non vorrai che continuo da solo dal momento che ci sei tu!”.Sandra rispose :
“Ma che fai?!!!dai,potrebbe entrare Dario da un momento all’altro”
Ma nonostante Sandra pareva essere contrariata ,la mano non l’aveva tolta anzi ,aveva afferrato il tronco e lui ne approfitto subito per scoprirsi togliendosi il pled ,Fabrizio in realta’ non vedeva l’ora di farsi vedere nudo e mostrargli il suo cazzo.Sandra ora vedeva da vicino in controluce il pisello di Fabrizio,era normale di lunghezza ma la circonferenza era incredibile,si vedeva che la sua mano non riusciva ad avvolgere tutto il tronco,ma con l’altra mano…Sandra si sfilo’ le mutandine da sotto l’asciugamanino ,poi guardo’ lui e disse con una smorfia maliziosa :”volevo farti vedere che le indossavo veramente!”
Poi ,con molta discrezione,anche lei si mise la mano sotto in mezzo alle cosce e con disinvoltura ora si toccava ma non si vedeva nulla di lei perche’ era coperta da quell’asciugamano che romai usava come vestito per quella particolare serata,e aggiunse:”non ti do fastidio vero?”Lui neanche rispose,sembrava persino disinteressato a quello che faceva lei.
La scena del film era diventata piu’ eccitante e Fabrizio disse sottovoce..”bella!”..”questa scena merita!!”Sandra continuo’ con la mano il movimento ma con la testa faceva una smorfia di dissenso.
Quindi si rese conto ancor di piu’ della circonferenza del pisello,con la mano cercava di sentire quanto era come dimensione;poi per stare piu’ comoda sollevo’ la gamba destra e la appoggio’ sulla gamba sinistra di Fabrizio cosi’ che ebbe modo di aprire le gambe e con una mano gli faceva la sega e con l’altra si toccava lei,non capiva se era piu’ eccitata per il film o perche aveva in mano il cazzo di Fabrizio..La tazza l’aveva mollata da un bel po,la tisana era finita e sarebbe davuta andar via ma le cose si evolvevano,lui la afferro’ prima col braccio al collo poi sulla vita e se la avvicino’ in modo che Sandra era aderente al suo corpo ,lei ora era scomoda a prenderlo in mano ma lui prosegui imperterrito avanti,le mise la mano sulla testa e la porto’ sul suo pisello dicendo”Guarda ora lui se le scopa tutte e due”.Sandra resto’ qualche secondo a guardare la scena con il cazzo di Fabrizio quasi appoggiato alle labbra,poi Sandra disse ancora sottovoce ”.e se entra Dario?..dai meglio di no”..e subito dopo pero’ gli prese la cappella con le labbra e inizio’ a lavorare.Lui con la mano dalla parte opposta gli scosto’ l’asciugamano dalla parte del sedere iniziando a palpare i glutei nudi fino ad arrivare alla patatina.
“..vedo che ti sta proprio piacendo il film!”..lei era bagnatissima e lui con le dita affondava dentro facilmente.Sandra rispose”fai piano altrimenti mi fai venire...cavolo speriamo che non si svegli Dario”Con i movimenti della testa ,Sandra faceva il pompino lento mentre guardavano il film,i movimenti fecero cadere l’asciugamano dai seni che rimasero scoperti ed appoggiati alle gambe di lui,ma lui a quella vista disse”no,no...copriti altrimenti ti vengo in bocca subito”..e lei si alzo’ rimanendo seduta e riattaccandosi’ l’asciugamano al seno.
Poi Fabrizio,che continuava a guardare il film,la afferro’ di nuovo e la fece sedere davanti a lui in mezzo alle sue gambe,non poteva in quella posizione masturbarsi ma toccava Sandra,con una mano le tette sotto l’asciugamano e con l’altra la patata.Anche Sandra aveva la mani negli stessi posti ma mentre godeva diceva che in quella posizione se entrava Dario non poteva coprirsi subito,Fabrizio le disse che non era colpa sua se si era trovato lui in quella situazione al posto di Dario,allora lui le chiese di spostarsi,lei si piego’ sulle ginocchia sul tappeto,di fronte a lui e di spalle al PC,si ritrovo’ il cazzo in erezione completa e durissimo cosi’ si chino’ e lo prese in bocca,lui gurdava il film e lei faceva il pompino finche lui disse “dai,girati”.
Fabrizio le alzo’ l’asciugamano da dietro scoprendole il culo ma che stavolta cadde a terra facendola rimanere completamente nuda,lei si appoggio’ in avanti sul tavolino basso ,, dove era anche appoggiato il pc che ora aveva a meno di 40cm dagli occhi,le tette erano appoggiate sul tavolino e il sedere era in alto .Lui allargo’ le gambe ,avvicino’ il tavolino finche il sedere nudo di Sandra era quasi in faccia ,a quel punto lui si fece una bella leccata della patata mentre si segava,Sandra ora guardava il film e quando arrivo’ un’altra scena bellissima, lei ,con un sospiro disse “cavolo questa scena mi fa venire,merita davvero”...cosi’ lei stessa si piego’ di piu’ col sedere andando a cercare la cappella di Fabrizio,lui stette li a guidare il movimento del culo di Sandra e appena trovata la patata infilo’ il cazzo dentro di lei,prima la cappella e poi tutto,Sandra subito pero’ disse”No Fabri,questo non possiamo farlo,non puoi scoparmi,sono fidanzata..”....lui rispose solo ..”dai...guardati il flim…”daltronde era lei che si muoveva avanti e indietro e lui stava fermo a gambe aperte, Sandra che faceva su e’ giu nuda con le tette sul tavolino di vetro ,si scopava Fabrizio mentre finalmente in silenzio guardavano tutti e due la scena del film.
Mentre faceva su e giu’ e sospirava sottovoce diceva “cazzo!pero’,quanto e grosso”,ma non si capiva se si riferiva al film o a Fabrizio,lui se le sfilo’ il pisello e le disse di sedersi sulle gambe ma Sandra disse che aveva sentito un rumore,forse Dario aveva sentito che erano svegli e si era alzato ma Fabrizio disse”dai vieni qui, il film e’ quasi finito”Lei si sedette su di lui dandogli le spalle in modo da guardare anche lei il film,ma prima che fosse completamente seduta sulle sue gambe lui l’aveva infilata gia’ ,mani sulle tette e lei che si muoveva su e giu’,Fabrizio disse”con questa scena non posso farmi una sega,ci vuole di piu’..”Sandra volto’ la testa mentre con la coda dell’occhio guardava verso il pc,lui la bacio mentre la scopava ,le lingue si infilavano l’uno nella bocca dell’altro ,Sandra si mise la mano sulla patata e venne….il film era finito ma Fabrizio l’aveva ancora duro,lei si volto’ al contrario e si risedette sopra,con le tette in faccia a Dario,lei sussurro’”..mhhmmm..sai.io..prendo la pillola…”lui se la scopo’ per altri 15/20 minuti finche non la mise sul divano prima a pancia in su e poi col culo all’aria e il cuscino sotto venendole dentro insieme con lei che venne per la seconda volta .Poi accesero la tv e si misero ,senza dire una parola ,stesi sul divano coricati insieme sul fianco,lei davanti e lui dietro,appena Sandra senti che il pisellone di Fabrizio era di nuovo duro fece un movimento col sedere cercando di allargare le natiche ,in 3 secondi Fabrizio lo spinse di nuovo dentro ,la scopo’ ancora un po e poi si addormentarono cosi…
Io entrai in camera dopo poco,li trovai nudi che dormivano ,non si accorsero di nulla,dormivano profondamente,lei di lato quasi a pancia in giu’ aveva un seno gonfio bellissimo,se ne vedeva solo uno.l’altro era sotto di lei,aveva una gamba stesa e l’altra sollevata su col ginocchio,lui aveva un braccio sopra di lei e il suo pisello ancora dentro ben visibile perche la gamba di Sandra era sollevata …allora mi vennero in mente le parole di Fabrizio al locale quasi profetiche”..magari ti sdebiterai con me stasera sul divano”...parole a cui io non detti nessun peso anche perche’ ero distratto e allo stesso tempo concentrato su di lei ;quindi feci e una riflessione in quel momento, e cioe’ mi chiedevo se per Fabrizio era stata solo pura fortuna oppure se ci fossi stato io in quella stanza sarebbe successa la stessa cosa?. .non persi l’occasione comunque per fargli una foto….
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10 anni fa
AdamDTS,
32
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"pulisci il pavimento con l'aspirapolvere e poi lavalo!"
Ho sempre avuto il desiderio di avere un'esperienza sessuale con un uomo ma non avevo mai avuto il coraggio di dire sì alle avances che ho avuto nel tempo. Internet mi ha dato una mano. Una sera di alcuni anni fa, in una chat erotica, contatto un uomo. Iniziamo a chattare, ci scambiamo informazioni, poi lui mi propone di incontrarci. Io sono ancora titubante, anche se eccitato, lui insiste, è bravo con le parole, mi seduce. Mi convinco e fissiamo l'incontro. All'appuntamento salgo sulla sua auto che mi aveva descritto nella chat. Ci diamo la mano e ci guardiamo in volto. E' più grande di me, ha un'aria decisa. "Spostiamoci da qui" dice "conosco un posto più sicuro" e ingrana la marcia. Nel tragitto mette la sua mano sul mio cazzo. Ricambio subito. E' eccitato come me. Appena si ferma mi prende la testa e con decisione mi spinge verso il suo cazzo spingendomelo in bocca. Inizio a succhiare con avidità, lui non parla, ma ogni tanto spinge con forza il suo cazzo verso la mia bocca. "Succhia troia" mi dice. Rimango stupito ma la cosa mi piace e succhio sperando che voglia venirmi in bocca: Cosi è. Mi afferra per i capelli e tenendomi bloccato mi viene in bocca. Ingoio con avidità ma un pò del suo sperma finisce nella sua coscia. "Pulisci troia" mi dice e io pulisco, con la lingua, finchè tutto è pulito.
Nei giorni seguenti abbiamo continuato a chattare. I ruoli sono ormai definiti: lui è il padrone e io lo schiavo. Poi, d'amblè, mi scrive: "la prossima volta ti piscio in bocca". Rimango di stucco. Cosa gli scrivo? Lui sta aspettando la mia risposta. Forse teme che lo mando a vafffanculo. Tentenno ancora un pò, poi scrivo. "Sì, padrone." Lui allora risponde: "Vediamoci domani". Il giorno dopo arrivo nella sua città, a pochi km dalla mia. Lui mi prende all'incontro e mi porta a casa. Con mia grande sorpresa mi presenta a sua moglie, una signora formosa e piacente. Un pò di convenevoli poi lui mi dice di seguirlo. Ci infiliamo nella camera da letto. Io provo a chiudere la porta ma lui me lo proibisce e mi ordina di inginocchiarmi davanti a lui. Io lo faccio. "Apri la bocca troia!. Faccio anche questo. Lui esce il suo cazzo moscio e me lo infila in bocca. Io rimango in attesa per qualche minuto con la bocca spalancata, poi un primo getto di urina mi riempie la bocca. Lui si ferma, mi guarda la bocca aperta e piena e dice: bevi! E io bevo guardandolo negli occhi. Dio che bello! Poi un secondo getto e poi altri a venire. Bevo tutto. Improvvisamente mi spinge verso il pavimento facendomi distendere a terra e mi ordina di segarmi. Mentre lo faccio vedo sull'uscio sua moglie che ha visto tutto.
"Adesso fai quello che ti ordina mia moglie" mi dice, ed esce dalla stanza. Io guardo verso di lei che mi ordina di seguirla. Mi mette in mano un aspirapolvere e dice: "Pulisci tutto il pavimento con l'aspirapolvere e poi lavalo. Quando finisci sistemi il bagno e pulisci anche la cucina." Dopo che la casa era tutta pulita da me è venuto lui che mi ha accompagnato nella mia auto.
Quindici giorni dopo ci si è visti di nuovo e tutto è stato ancora più eccitante...
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10 anni fa
admin, 75
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L'arte del massaggio (brano tratto da Histoire G.)
L'arte del massaggio (brano tratto da Histoire G.)
Il mio compagno sa quanta importanza dia alla cura della persona, anche attraverso quei massaggi tonificanti ai quali sovente affido il corpo per mantenere una forma che sia adeguata all'età, anche ove, non potendo in qualche caso avvalermi del solito centro al quale usualmente mi rivolgo, trovo però sempre un modo per alternative che permettano l'esecuzione di simili trattamenti.
In tali situazioni, esponendomi anche in modo integrale di fronte ad una persona di cui non posso ancora conoscere alla perfezione le modalità operative, potrebbe accadere di essere molto vulnerabile nel caso si verificassero manifestazioni non sempre allineate con le più lecite aspettative.
Da Histoire G.
“Durante uno dei consueti trattamenti estetici, ai quali G. sovente andava sottoponendosi anche quando non le era possibile avvalersi del centro di sua maggior fiducia, le mani dell'occasionale massaggiatore iniziarono a soffermarsi molto più del dovuto attorno alle aureole dei capezzoli, intensificando sempre di più il manipolante contatto, e procurandole nel contempo sensazioni inusualmente emotive alle quali tuttavia si abbandonò priva di maggior controllo, offrendo in tal modo l'opportunità per incentivare eccessi ulteriori.
Senza opporre resistenza lasciò che l'individuo potesse comunque proseguire nella insolita manipolazione, scivolandole dai fianchi sino al ventre, attivando una pressione pubica che dal monte di venere si alternava all'interno delle cosce, sfiorando anche le intime labbra ormai visivamente pulsanti al contatto di mani che, andando facendosi sempre più pericolosamente esploranti, ne anestetizzavano una più reattiva opposizione.
Quando l'aspetto di una persona non riveste eccessiva importanza, la dove anche gli impulsi cerebrali prevaricano sulla ragione, ecco come anche mani tozze di un soggetto anomalo possano trovare il terreno fecondo per eccedere, attraverso la mente, alla scoperta di sentieri che, da una clitoride ormai turgida di passione, conducono verso l'oblio inarrestabile dei sensi.
Audacemente stimolata in quel punto nevralgico, ed ormai completamente cedendo al profanante abuso, perpetrato con inimmaginabile maestria, accettandone consenzientemente la prevaricante azione, G. confessò, tra i gemiti del piacere, quello che in tal modo gli andava procurando un simile trattamento.
Ormai del tutto preda dell'abilissimo persecutore lo lasciò libero di poter così esplorare altrettanto facilmente ogni anfratto più recondito, obbligata a rispondere alle sollecitazione, dichiarando nel mentre della propria occulta predisposizione a condividere quel genere di stimolanti attenzioni.
Egli allora non doveva fare altro che portare a compimento l'ordita manipolazione, apponendo quel suggello di cui in molti avrebbero voluto poter a loro volta vantarsi mentre, liberatosi anche degli abiti con repentina velocità, ed esponendo la propria senile figura, resa ancor più grinzosa da una opulenta fisicità esibita senza remora alcuna, lasciò che G., in totale paresi, prendesse coscienza di quella sua inopportuna esibizione.
Montando goffamente sul lettino, proseguì strofinando il proprio minuscolo pene su una clitoride ormai completamente impazzita dall'imponderabile desiderio di collaudarne le profananti voglie, che inesorabilmente vennero prodotte con immediato piacere, facendola trasalire mentre, percorsa con altrettanta soddisfazione, si lasciava docilmente possedere sino al contemporaneo raggiungimento di un orgasmo che a lei stessa parve davvero inaudito, quasi che fosse come liberatorio da una condizione talmente succube nella quale lei stessa si era posta con volontarietà inconfutabile.”
to be continued
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10 anni fa
gloria1951,
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Ultima visita: 3 anni fa
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Il tecnico fastweb
Ieri mattina mi sono svegliata con la solita voglia di cazzo che mi contraddistingue e che non mi era passata dopo una domenica spesa ad allargarmi il buco con i miei falli extralarge e qualche melanzana comprata apposta per l'occasione al supermercato.
Sin da ragazzina ho sempre trovato molto eccitante andare per supermercati cercando qualsiasi oggetto falliforme da scoparmi e le zucchine prima e le melanzane poi hanno sempre avuto la mia preferenza.
Ritornando a ieri mattina mi sono alzata tutta frocia con un'idea che mi faceva pulsare la fica; alle 10 avevo preso appuntamento col tecnico Fastweb per un intervento di manutenzione.
La mia mente da cagna sottomessa ha elaborato un programma speciale per il fortunato tecnico che di li a poco sarebbe sopraggiunto.
Mi sono fatta una bella doccia e nel mentre mi sono depilata tutta sentendomi tanto puttana come sempre mi capita quando mi depilo; ho messo la crema, preparato la mia fica con un bel clistere e mi sono vestita, scegliendo un sandalo rosa tacco 12, un catsuit nero e la mia parrucca rosa.
Erano gia' le 9.45 e sapevo che alle 10 il tecnico sarebbe arrivato, quindi ho iniziato davanti allo specchio a infilarmi un plug medio che senza sforzi e' sparito nella mia fica capiente...I capezzoli ovviamente con mollette hanno avuto un sussulto e ho iniziato a mugolare come una cagna in calore; dopo 5 minuti mi sono infilata il dildo rosa 5cm diametro e l'ho scopato bene, in modo da essere pronta per la sorpresa al tecnico.
Nel mentre ho preparato un preservativo e un foglio su cui ho scritto le istruzioni d'uso...ore 10 e 5 suona il citofono.
"Sono il tecnico fastweb devo salire per l'intervento" ed io "4 piano lascio la porta socchiusa".
Apro la porta e mi preparo: mi infilo il plug, mi metto a 90, appoggio sia il foglio che il preservativo sul mio culo e attendo.
In quegli attimi il mio cuore andava all'impazzata e non vedevo l'ora che il tecnico facesse quei quattro piani.
Subito dopo sento la porta aprirsi e un "Buongiono e' permesso?" e io "venga venga mi trovo in salotto, entri e chiuda la porta".
Il tecnico fa quello che gli dico e sento i suoi passi decisi che varcano l'ingresso e si avvicinano al salotto, dove io sono distesa con il culo all'aria, con un plug in fica che mugolo di piacere.
Lo sento alle mie spalle e percepisco un po' di titubanza mista ad imbarazzo, ma non mi giro, mi limito solamente a dire "legga a voce alta le istruzioni che trova appoggiate sul mio culo".
Ancora un minuto di esitazione e poi "Togli il tappo, infilati il preservativo e avvisami quando stai per finire, ho un altro regalo per te!".
LUi non parla, sento la zip dei pantaloni che si abbassa il mio cuore batte al'impazzata; il rumore del preservativo aperto e infilato...non l'ho nemmeno visto in faccia...
"che cagna che sei! ora ti faccio vedere io!"
Sento una manu ruvida che mi da un sonoro scappaccione e io sussulto, un altro e io di nuovo...
"Putttana, cagna, sgualdrina!!!" e giu' sberle sul culo gia' rosso immagino...fino a che sento la sua mano che si avvicina al plug e fa per sfilarmelo,,...e io" Siiiiiiiiii!!" e lui " non ancora vacca!" mentre me lo rimette...ed inizia a stantuffare...io non ce la faccio piu' e mi scappa un "la prego mi scopi!!"" al che lui riprende a sculacciarmi forte forte...
Passano 5 minuti cosi' e quel punto in un attimo esce il plug e sento che si avvicina....e in men che non si dica inizia a fottermi forte, fino in fondo ansimando...ha un bel cazzo non enorme, ma duro e vigoroso...io mi sento trattata come si merita una zoccola in calore come me...non dura molto...penso 10 minuti in cui continua a pompare la mia fica...e gli piace...
a questo punto si ferma e mi dice "Girati cagna lurida"
Mi giro e mi trovo di fronte un bel cazzo non circonciso duro e venoso...continuo a non guardarlo in faccia...ha la pancia, sara' alto 1.70 massiccio e abbstanza peloso.
Io apro la bocca, tiro fuori la lingua e lui inizia a menarselo, ma non vuole che glielo succhio....
In due minuti mi ritrovo la faccia piena di sborra calda e densa...
Lui si tira su i pantaloni, va in bagno si lava e torna: " qual'era il problema della sua connessione internet?"
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10 anni fa
CercoMistress,
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Ultima visita: 8 anni fa
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La biblioteca
Sembravi indemoniata quel pomeriggio in biblioteca. Mi guardavi come fa un felino mentre studia la sua preda. Io stavo davanti agli scaffali e cercavo quel testo che mi serviva per scrivere un pezzo……Tu andavi avanti e indietro. Eri sempre più sensuale con quella gonna di seta plissettata che nella sua trasparenza mostrava le autoreggenti che ti avevo regalato lo stesso giorno.
Ti piaceva provocarmi…….. avvicinandoti ti sei messa davanti a me facendo finta di cercare un libro. Era una scusa per poter farmi sentire il tuo fondoschiena che, lentamente, con dei piccoli movimenti lambiva la mia virilità. Io imbarazzato, ma eccitato al tempo stesso, non ho avuto il tempo di pensare e ti ho lasciata fare………Imperterrita hai iniziato con la mano a sfiorarmi e massaggiarmi là, nel mezzo del mio cavallo, dove la mia verga si gonfiava sempre più al tocco deciso delle tue dita.
Ho abbassato il capo, iniziando a baciarti il collo, cosa che mi resi conto ti mandò in un attimo in visibilio. Le mie mani si fecero sempre più audaci e scesero verso la tua gonna lambendo il bordo delle calze fino a giungere più su…….cercando le tue mutandine. La sorpresa mi colse con un fremito …… Non le avevi indossate e tuoi umori già scendevamo lungo le tue gambe, come gocce di pioggia autunnale.
Eravamo già troppo eccitati e i tanti occhi presenti scrutavano le nostre mosse con sguardi di desiderio e di eccitamento. Dopo aver dato un’occhiata mi hai spinto al di là della fila di scaffali che divideva l’ampia stanza della biblioteca. Fu un attimo e ci trovammo dentro uno spazio pieno di libri. Eri già stata in quel luogo e conoscevi quella sala lettura ormai in disuso e adibita a deposito.
Il silenzio ascoltava le vibrazioni dei nostri corpi, il battito dei nostri cuori, l’eco soffuso di ogni nostro movimento. L’odore antico di migliaia di libri si mischiava al nostro. L’enorme libreria in noce faceva da scenario alle nostre pulsioni, mentre da una finestra filtrava un raggio di sole che preludeva al tramonto.
Il drappeggio della tenda purpurea colorava lo sfondo di quell’ambiente tanto tetro, quanto affascinante. Il legno del pavimento emetteva rumori misteriosi e inquietanti ad ogni nostro passo. Eri spaventata ma il tuo sguardo era fisso sul mio.
Un tavolo di legno massello divideva la stanza e su di esso una catasta di libri. Non ebbi esitazioni e con le mani li feci cadere per terra.
Un nuvolone di polvere si alzò. Andai verso la finestra. La aprì per fare entrare un pò d’aria e poi strappai la tenda che distesi su legno.
Un giaciglio sul quale posai il tuo corpo già sudato e pregno di sapori invitanti……
Ti guardai come una verginella che per la prima volta offre il proprio corpo ad un uomo, come una buongustaia che cerca di centellinare il sapore di una prelibatezza culinaria, come un naufraga che si butterebbe su di un piatto di carne dopo mesi e mesi di digiuno.
Eri coricata con la gambe delicatamente arcuate. Ad un tratto decisi di rompere gli indugi e il mio baciò finì sulla grandi labbra quasi tutte glabre e la lingua inizio un dolce lavoro nella rosea fessura che piano piano si schiudeva, come un fiore ai primi raggi mattutini.
Tu fremevi, sussultavi, gemevi sotto le mie mani…… i tuoi seni sobbalzavano ad ogni brivido che provocavo e dalla bocca uscivano fuori parole forti e decise: “sì..sì…sì… ancora….. ancora….. infila le dita………………….più dentro….sì…sì….sì…………il clitoride…………….lo sento gonfio…………….continua…..godo………godo……..godo………godo”…………
Un’ondata di piacere uscì ad un tratto dalla tua fica, associata ad un rantolo più forte, più profondo, più sanguigno. Mi spostai all’improvviso presi il mio cazzo che si ergeva possente e turgido e lo uscì dai boxer per penetrarlo dentro di te. Golosamente hai cominciato a spingere con colpi forti per sentirlo ancora più dentro avvolgendolo con le tue morbide pareti.
I tuoi gemiti si fecero sempre più sordi e frequenti, e quando la mia bocca si dedicò ai tuoi capezzoli tesi come due chiodi sei venuta più volte e la mia asta sentì una doccia tiepida scorrere lungo la sua pelle.
Poi ti chiesi di prendere un libro, l’unico che era ancora appoggiato sul tavolo, e di leggerne un passo. E mentre leggevi un capitolo, dove era protagonista una donna che bendata veniva scopata da tre uomini, io continuavo a premere e spingere la spada sempre più incandescente. Sembravo un fabbro intento a forgiare il ferro per farlo diventare un’arma imbattibile.
Fu allora che venni anch’io dentro di te, inondandoti con tanto di quello sperma che mi chiesi se non fosse tutto quello che avevo tenuto in serbo per te.
Non contai i fiotti che uscirono da me……li sentii andare su verso il tuo utero e tu mi stringesti talmente forte che appena tolto quell’abbraccio la tenda purpurea si inondò del mio seme e dei tuoi umori.
Ci rivestimmo in fretta e uscendo da quella stanza decine erano gli sguardi bramosi e desiderosi degli uomini che avevano sentito e forse anche visto, dalla porta socchiusa, il tuo corpo nudo muoversi e gemere in quell’estasi di passione e di sesso.
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10 anni fa
admin, 75
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All’ombra di un uomo
Il vento mulinella la neve. Guardo fuori dalla finestra, stà nevicando da ore. Ricordo il caldo dell’estate, mi manca, sento il freddo attanagliare le mie ossa, anche se sono dentro casa mia. Il ricordo dell’estate scorre nitido nella mia mente. Già, l’ultima estate, mi sembra ieri e invece sono passati già sei mesi. Quest’anno siamo andati in una nota località della Riviera, quelle con tanti ombrelloni tutti allineati e con tanta gente, mia moglie lo desiderava tanto che ho finito per accontentarla. Lei ha la pelle molto delicata, di solito andiamo al mare la mattina presto, verso le otto, poi lei quando sono le dieci al massimo prende e se ne torna nella casa che abbiamo affittato per la vacanza. Di lato al nostro ombrellone vi era una coppia più giovane di noi, avranno avuto circa trentacinque massimo quaranta anni. Lui un tipo molto egocentrico, sembrava come se il sole dovesse sorgere per illuminare la sua persona. Sempre in piedi, sempre al centro dell’attenzione in ogni circostanza. Molto curato, fisico quasi perfetto adorava la figlia, una ragazzina di circa quindici anni, che a sua volta chiedeva e otteneva tutto dal padre. “ papi, vorrei questo, papi, andiamo lì, papi, io, papi tu” e così via per tutto il giorno una sola persona al centro delle sue attenzioni. La madre, una persona di solito silenziosa, sempre dietro di lui, al suo servizio, era una discreta donna. Il fisico un poco rotondetto, ma assolutamente non grasso, i fianchi larghi, le gambe non troppo lunghe ma ben messe, il seno poi una quarta abbondante, al mattino arrivava in spiaggia portando tutto, stendeva il telo sul lettino, poi ubbidiente aspettava i loro ordini, e li eseguiva in assoluto silenzio. Mia moglie si era convinta che fosse muta, ma di una cosa era certa, la signora era il peggior esempio di sottomissione femminile. Tutte le mattine poi il padre e la ragazzina se ne andavano lasciandola solo senza nemmeno chiedere se voleva seguirli, mia moglie a quello spettacolo si sentiva bollire il sangue per lei, quindi verso le dieci mi dava un bacio e via. Una mattina, dopo che tutti se ne erano andati, la signora stava cercando di aprire una nuova confezione di crema solare, ma con scarsi risultati, si gira verso di me, mi guarda,
“scusi se la disturbo, ma non è che, mi aprirebbe questo flacone?”
Io con un semplice gesto le apro la bottiglietta, e le chiedo:
“Se vuole, le spalmo il contenuto sulla schiena.”
Lei, rimane un momento stupita, io credo di aver esagerato,
“mi scusi non volevo importunarla, ma” ….
Lei sorride, si gira, abbassa un poco le spalline del sopra del costume, io le spalmo delicatamente la crema. Quando si gira, vedo che le brillano gli occhi dalla contentezza. Mi ringrazia, poi vedo che sta cercando un argomento per dialogare con me, io le parlo del tempo, di altre banalità, sembra la persona più felice del mondo. Poco dopo vediamo tornare loro, lei quasi inspiegabilmente, si chiude di nuovo nel suo mutismo, lui va con la figlia al bar, io a quel punto preferisco fare un bagno, quasi a volerli lasciare soli. Quando torno, li saluto con un semplice cenno del capo e me ne torno alla mia casa. Il giorno dopo stesso copione, appena mia moglie mi lascia solo, lui prende un pattino, e se ne va con la figlia a fare il bagno al largo. La signora mi guarda, poi mi chiede una cortesia
” scusi gentilmente, mi guarderebbe alle mie cose che ho dimenticato la crema solare nella cabina dove mi sono cambiata?”
Io annuisco, lei sparisce per pochissimi minuti, poi torna e aggiunge:
”Scusi, se la importuno ancora, ma non riesca ad aprire la cabina, deve essere la chiave o la porta, le chiedo troppo se” ….
Prendo e la seguo verso le cabine. La loro, è in seconda fila, dietro il bar della spiaggia, lei mi passa la chiave io apro la porta che striscia leggermente in basso, resto perplesso, mi rendo conto subito che si tratta di una scusa. Mi giro, m’invita a entrare, cosa che faccio, lei richiude la porta dietro di me. S’inginocchia ai miei piedi e senza dire nulla mi abbassa il costume, mi prende il cazzo in mano e incomincia a succhiarlo con estrema maestria. Dopo un momento di stupore il mio cazzo ha la giusta reazione, si gonfia, mi eccito, mi succhia e infila tutto il mio palo in gola, sembra molto esperta, lo lecca, mi succhia le palle, mi accarezza dolcemente. Io allungo una mano, e riesco a prendere il sopra del costume, lo sfilo, attanaglio il suo seno, duro, pieno, sodo, con i capezzoli gia fuori, eccitati. Lei continua, di colpo si rialza, si sfila la mutandina del costume, mi fa sedere su di uno sgabello e mi sale sopra le ginocchia. Vorrei toccarla, ma mi rendo subito conto che non c’è bisogno, lei afferra il mio cazzo e se lo mette direttamente fra le labbra della fica gia fradicia e ben lubrificata, con un solo affondo, lo pianta tutto dentro impalandosi su di me. Afferro i seni, li impasto, lei gode subito, sento il suo piacere colare sotto di me, geme in assoluto silenzio. Si muove avanti e indietro e raggiunge velocemente un orgasmo dietro l’altro con incredibile facilità. Le accarezzo i seni, la bacio in bocca, il suo respiro si fa sempre più affannoso, percepisco benissimo il momento in cui lei viene, le lascio sempre qualche secondo per assaporare ogni orgasmo. Mi sento pronto a schizzare in lei, che lo intuisce,
“ non venirmi dentro, ti voglio in bocca,” mi sussurra con un filo di voce.
Dopo l’ennesimo piacere si solleva, s’inginocchia davanti a me che resto seduto, s’infila di nuovo il mio cazzo in bocca fradicio dei suoi umori, lo lecca, lo succhia, io scarico in bocca tutta la sborra delle mie palle con un lungo gemito a denti stretti,
…..hhhhmmmmmuuuuuuu ….
Poi, silenzio, lecca, succhia e ingoia tutto, senza lasciarne nemmeno una goccia, mi sorride, si rialza e dice che forse è ora che io esca. Esco, e con un breve giro torno verso il mio ombrellone, vedo lui tornare e decido di fare il mio bagno quotidiano, mentre lei si distende di nuovo sul suo lettino al sole. Quando torno, li saluto e me ne vado. Per quattro giorni si è ripetuta la stessa scena, via lui, dentro di lei io. L’ho scopata con tantissimo gusto, poi il sabato, ho notato che quel giorno lei era più passionale del solito, godeva più lentamente ma con molta più intensità, quasi ad assaporare bene il piacere che le davo. Quando ha capito che ero prossimo al piacere si è sollevata dalla solita posizione e mi ha chiesto:
“mettilo nel culo, ti voglio dietro, dai inculami bene che voglio sentirti schizzare dentro.”
C’è mancato poco che non sborravo dal piacere di una simile richiesta. Mi ha dato una crema da spalmare sul buchetto, mi sono messo dietro di lei, ho appoggiato la punta del cazzo, sul fiorellino anale. Quando ho cominciato a spingere ha fatto una smorfia di dolore, io mi sono fermato, era strettissima, forse vergine di culo.
“Dai spingi, dai non ti fermare, dai che lo voglio.”
M’incitava, ha appoggiato le braccia al muro e si è spinta indietro infilando il cazzo fino alla radice. Per un momento sono rimasto fermo, si vedeva che provava dolore, mi ha incitato a spaccarle il culo.
“Dai, dai, non ti fermare, dai scopami il culo, poi sborraci dentro, dai.”
Ha quel punto l’ho afferrata per i fianchi, ho cominciato a pomparla di brutto. Le davo, colpi forti secchi e tremendi, lei respirava forte, non sono sicuro che provasse piacere. Ho sentito che stavo per schizzare, ho aumentato il ritmo, e appena il primo schizzo le ha bagnato il buchetto, lei se lo è sfilato da dietro, si è inginocchiata, l’ha preso in bocca, sporco dei suoi orgasmi e umori anali. Ha leccato, pulito a dovere, mi ha guardato, sorriso,
“domani, partiamo ora vattene.”
Ho fatto il solito giro largo, lui stava tornado a riva io mi sono fatto un bagno. Quando sono tornato al mio ombrellone, lui stava raccogliendo lei sue cose,
“ ha visto dov’ è andata mia moglie?” mi ha chiesto guardandosi in torno.
“Credo verso il bar.”
Lui ha guardato in quella direzione, poi ha aggiunto:
“Domani, partiamo.“ mi ha detto con un tono sommesso.
L’ho guardato,
“è stato un piacere, avervi come vicini di ombrelloni.“
Lui ha raccolto le ultime cose, e ha aggiunto:
“ Si anche per noi è stato un piacere avervi come vicini, e in particolare per mia moglie.”
Mi ha stretto la mano e se n’è andato. Io mi sono rifiutato di pensare che sapesse tutto, ma il dubbio rimane.
“Accidenti come nevica.”
La voce di mia moglie mi riporta alla realtà lei si appoggia alla mia spalla, mi bacia sul collo.
“Certo che questa estate si stava meglio al mare, che dici, ci torniamo in Riviera?”
La guardo, le sorrido,
“siamo solo a Gennaio, avremo tempo per decidere,” le do un bacio, lei torna in cucina, io guardo fuori, il vento continua a mulinellare la neve e i miei pensieri.
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1
10 anni fa
admin, 75
online -
Di chi meno te lo aspetti...
Salve a tutti, racconto una storia che mi è capitata poko tempo fa...come sempre a lavoro in giro x la Calabria arrivai in una città ero da solo e stavo parlando al telefono...avevo appuntamento di lavoro e mentre parlavo al telefono mi passò vicino un'automobile con 2 persone dentro, credevo che era la persona che aspettavo invece erano altri...2 uomini grandi di età che ripassavano e mi guardavano...poi si fermarono, ero incuriosito xchè guardavano...passarono 5/6 minuti e uno di loro mi faceva segno nn so cosa volessero dire ma feci finta di niente e poi andarono via...dp 10 minuti arrivò la telefonata di questa persona che mi stava aspettando nel cantiere e mi spiegò come arrivare...beh mi misi in moto e andai da lui...arrivai e notai subito la stessa automobile che era vicino a me cn 2 uomini ma forse mi sbagliai pensai beh scesi dalla macchina è questo al telefono mi disse di salire al 2 piano...arrivai e entrai nel suo studio...cazzo dissi tra me e me era la stessa persona che mi faceva segno??? pensai buh forse che ne so ma capii subito che qualcosa nn andava...mi sedetti e lui subito gentile mi offri da bere e chiamo il suo socio...cazzo era proprio quello in macchina cazzo avevo a che fare cn 2 che volevano scopare sicuramente...beh a questo punto tirai fuori la mia charme...cominciammo a parlare del + e del - riguardo sempre a trattative di compravendita ma, tutto portava ovviamente ad altro...frasi del tipo sai cose grosse abbiamo io ed il mio socio ed io beh nn mi fanno paura, e loro si guardavano ed io calcavo di solito per trattare cose grosse ci vogliono anche i presupposti e loro certo nn so a cosa ti riferisci diceva uno ma i presupposti ci possono essere ed io beh se ci sn allora vediamo di fare qualcosa cosi tagliamo la testa al toro e partiamo d aun punto e uno di loro disse...preferisci trattare cn uno o tutti e due...ed io dipende se sono a mio agio anche tutti e due di solito prima mi devo mettere comodo...e loro certamente e uno di loro disse...facciamo cosi...mettiti comodo che io ed il mio socio veniamo subito...ed io dovrei vedere qualche appartamento se completo o magari se a bisogno di vestirsi e uno di loro...tranquillo ti porto io di fianco abbiamo un'appartamento che serve per mettersi tranquyillo...ok dissi e andai...uomo virile camicia sbottonata molto rozzo ma davvero molto attraente...lo seguii e lui mi disse ...mettiti comoda...con voce dura che tra 5 minuti veniamo io ed il mio socio e ti assicuro che rimarrai molto soddisfatta....(premesso che sapevo gia che erano cosi loro)... ed io...lo spero...tanto...mi vestii da super troia...Brasiliana calze vestitino trasparente e takki...appena finii...entrarono tutti e due...mi prese il primo e mi appoggio al muro mi infilo la lingua in bocca tutta mi slinguo lascianomi senza fiato l'altro mi prese la mano e me la mise sul suo cazzo durissimo una pietra...ma la mia attenzione era in quello che mi aveva poggiato al muro mi slinguava in aniera passionale...mentre mi slinguava tiro fuori il suo cazzo era enorme...peloso come adoro io cappella grossissima me la infilai in bocca....dio il piacere e sapore...l'altro invece mentre succhiavo il mio uomo mi infilo subito il cazzo dentro ma m'interessava poko la mia attenzione era x lui e mentre mi inculava sborro quasi subito...il mio uomo invece mi scopo da dio con sborrata tuttta in bocca xche lo meritava...gustai fino all'ultima goccia....e nn gli lascia niente dentro le palle...cosi continuammo a vederci per mesi...fantastico...UOMO....
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10 anni fa
newvaleriatrans,
36
Ultima visita: 5 anni fa
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Una giornata alle terme...
Io e altri due miei amici siamo andati a farci una giornata di relax alle terme...dopo un po di agonia siamo riusciti ad entrare, era l'otto dicembre quindi lunga attesa! Entrammo e cominciò il relax tra saune e bagni turchi...devo ammettere che quel giorno c'erano parecchie coppiette giovani ed entrambi spesso con dei fisichetti davvero eccitanti, è stata dura riuscire a lasciare andare l'eccitazione per quel vedere! dopo un lungo bagno turco(sudarium) e una lunga finlandese sono riuscito a rilassarmi.
Esco dalla sauna e come sempre vado a farmi la doccia seguita dal secchio dell'acqua gelida mi asciugo un po e mi dirigo verso un'alro tipo di bagno turco(caldarium) e appena vedo la vasca dell'idromassaggio mi viene una gran voglia di andare in vasca, di solito nn mi piace molto fare idro ma m iera venuta voglia e dovevo assecondare....
Butto l'occhio e vedo che è praticamente piena...mi accorsi che c'era un angolino libero, senza pensarci sopra appesi l'asciugamano e nudo mi diressi dentro l'idro, mi siedo, alzo lo sguardo e vedo uno dei miei due amici, io e lui siamo amici da vent'anni (lui è puramente etero) quindi ci capiamo con gli sguardi, e i cenni furono..hai visto quanta gnocca?? taci va nn so più dove girarmi!!! ahahaha!!! cominciai a rilassarmi, l'acqua era particolarmente molto calda, ero in un angolino tra due signori di mezz'età. Chiusi gli occhi, ad un certo punto sento una gamba che mi tocca, succede niente di che, mi scosto un po credendo che sia stata colpa mia, ancora un tocco...ma nn mi sono mosso, ad un certo punto un dito sfiora la mia coscia, mi lascio toccare e lui interpreta il mio stare fermo come un assenso e il dito divenne una mano che accarezzava la mia coscia, la cosa mi eccitò da morire, l'essere la in pubblico e nessuno vedeva, il mio migliore amico di fronte(che se sapeva o intuiva qualcosa avrebbe sicuramente sboccato in acqua da quanto è etero!!) il mio cazzo divenne duro come il marmo, la mano continuava ad accarezzarmi fino a quando arrivò al mio cazzo...lo prese in mano e cominciò a segarmi, la voglia esplose, ad un certo punto essendo nell'angolo mi girai con la schiena da un lato mettendo un piede sopra la panca aprendo le gambe e dando pieno campo libero di azione, quella mano si faceva sempre più vogliosa e vorace, mi accarezzava tutta l'asta, le palle solleticando anche un po il perineo per poi tornare a stringere vogliosamente in mano la mia vergastringendola e alternando movimenti lenti ad un ritmo più sostenuto. Al mio fianco c'era un altro signore di mezz'età ma sembrava innoquo, appoggio la mano vicino al fianco, sento il suo dito che mi sfiora...devo dire che il mio primo pensiero è stato"come faccio a sapere che è un segnale?" mi era venuta voglia di fargli una sega...cominciai ad avvicinare la mano verso di lui sott'acqua come lo sfiorai mi prese la mano e me la mise sopra al suo cazzo già bello duro!! ero eccitatissimo e questo tipo aveva un cazzo davvero grosso, avevo una voglia matta di fargli un pompino che nn avete idea, l'altro signore continuava a masturbarmi molto lussuriosamente, era arrapato lo avvertivo, mi eccitavo sempre di più e intanto continuavo a segare il mio nuovo vicino!! Ad un certo punto nn ce l'più fatta e nn sono riuscito a trattenermi e a fermarlo....KE ORGASMOOOOOOOOOOOOOO!!!!!! Sono stato diverse volte in centri benessere ed è la prima volta che mi capita una cosa del genere....spero succeda ancora!!!!
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10 anni fa
curiosobsx74,
30
Ultima visita: 9 anni fa
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l'attesa
Nella sala d'attesa del centro estetico, dove abitualmente mi reco per mantenere tonificato il mio aspetto fisico, e per il quale, cedendo alle insistenze dell'amica che lo gestisce, mi sono anche prestata a fare da “testimonial”, sovente inganno il tempo, in attesa del mio turno, leggendo alcune riviste che di norma occupano l'interesse dell'emisfero femminile.
Tuttavia anche in questo luogo non è da escludere che durante tali frangenti possano emergere alcuni trasgressivi pensieri a volte capaci di generare audaci fantasie stimolate dal completo relax.
Ed allora anche un frivolo argomento, individuato tra quelle pagine, potrà dare l'abbrivio a reconditi pensieri che, accomunandosi poi con il trattamento epidermico al quale verrò sottoposta dalle abili mani del giovane massaggiatore al quale sovente vengo affidata, diverranno motivo per accrescere desideri proibiti.
Certa che la sua bravura derivi molto dal fatto di essere un non vedente, e del tutto ignaro, durante simili frangenti, di ciò che sarei forse anche disposta a concedere in un impeto di follia, mi massaggia integralmente procurandomi sensazioni al limite del consueto.
A volte immagino che attraverso quella sensibilità tattile di cui è dotato riesca realmente a focalizzare la propria attenzione su ogni singola parte del corpo a dispetto dell'impedimento di uno sguardo incapace di potergli fornire valutazioni cromatiche.
E' duranti tali sedute che immagino come l'esposizione della mia nudità assuma nella sua mente forme surrealmente eccitanti, obbligandolo a frenare moti altrimenti istintivi che potrebbero degenerare in condizioni diverse da quella in cui mi ritrovo.
Così, inoltrandomi nella onirica dimensione del pensiero, mentre unguenti profumati, scivolandomi lungo l'intera epidermide, inebriano nel contempo la mente, vengo proiettata oltre quelle pareti dove poter incontrare quello che in tali frangenti è mio stimolatore cerebrale, supplicandolo di massaggiarmi spregiudicatamente come vorrei.
Le sue dita finalmente potrebbero varcare una fessura indecentemente dischiusa oltre le accurate forme di un vello dorato, trovandola già umida di incontrollate passioni, andando a stimolare delicatamente una clitoride ormai turgida di desideri repressi.
Solo allora non potrei più trattenermi dalla voglia di andare alla spasmodica ricerca di un pene così talmente agognato dal guidarlo io stessa tra le mie cosce, accompagnandolo all'attraversamento assoluto della mia cavità vaginale oscenamente spalancata a riceverlo in profondità.
Incitandolo a sbattermi come merito sarei certa di arrivare subitaneamente all'orgasmo consapevole di dover poi lasciar giocare ancora il giovanissimo amante sino a quando a sua volta mi inonderà senza più alcuna remora.
Risvegliata dal torpore è arrivato nel frattempo il mio turno, mi spoglio di tutto senza alcuna inibizione apparente di fronte all'onirica fantasia alla quale mi sono appena arresa, sapendo che sino all'imposizione delle mani sul corpo sarò per lui solo come quel lontano pensiero.
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10 anni fa
gloria1951,
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Ultima visita: 3 anni fa
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La mia prima volta
Sono a casa mia ... Bendata ... in attesa della mia prima volta con una coppia l'eccitazione sale .....aspetto di sentire le voci ed il contatto con le mani ed altri punti del corpo mio e dell'altra coppia che ancora non ha un volto ed un fisico conosciuto.Non sapevo di avere dentro di me questa voglia, o forse lo sapevo da sempre ma non ho mai osato renderla vera ! Io e l'altra lei siamo bendate entrambe .. Si siede di fianco a me è mi esplode l'urgenza di toccare e baciare una donna.Era tanto che non lo facevo ma scopro che mi piace molto toccarla infilarle un dito nella vagina e sentire la sua e la mia eccitazione che sale.Sappiamo entrambe che i nostri Lui ci stanno guardando con crescente interesse ma al momento ci siamo solo noi ed il nostro piacere.Veniamo piacevolmente interrotte dalle mani e dai cazzi duri e vogliosi dei mostri uomini, sono disposta ad accontentali ma mi rimane la voglia di un corpo morbido e femminile a mia disposizione.
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10 anni fa
Aldebaran cp,
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Ultima visita: 3 anni fa
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La rosellina
Avevo 18 anni ed ero ancora in calabria la mia terra di origine.All'epoca frequentavo le scuole del mio paese ,un piccolo paesino medioevale ai piedi della Sila.Gli studi andavano abbastanza bene ma a volte in alcune materie un po'ostiche x me avevo bisogno di aiuto e spesso con due care amiche di scuola ci vedevamo x aiutarci a vicenda negli studi. Le mie lacune in materia di lingua italiana a volte parevano insormontabili ed Elisa una cara amica di studi mi aiutava a superarle con non poche difficolta'ed a volte si perdeva addirittura d'animo.Era un pomeriggio freddo in cui la voglia di uscire e fare una passeggiata non attira affatto.Ci eravamo trovate a casa mia con Elisa e Clara un'altra amica di scuola per studiare un po'come facevamo spesso da qualche tempo.Dopo un'oretta di studi eravamo stanche ed annoiate,suona il campanello,vado ad aprire,è il fiorista che mi consegna un mazzo di roselline.Sono per mia madre che oggi compie gli anni.Le scarto e ripongo in sala in un bel vaso antico,li'fanno bella figura.Elisa che ama molto i fiori come me le ammira estasiata,si avvicina ed annusa il soave profumo.Da tempo mi sono accorta che lei ha una forte attrazzione x me,è una bella ragazza mora alta formosetta e credo anche bsx.Clara è bionda un bel viso radioso occhi azzurri che paiono penetrarti dentro.Elisa annusa le rose e dopo poco ne estrae una dal mazzo la accosta al mio viso e nell'orecchio mi sussurra:Mony sei bella come una rosa.Resto impeitrita,rossa in viso e imbarazzata nel contempo.Clara è li'vicina ci osserva con occhi lucidi e sorriso malizioso.Elisa mi passa sul viso la rosellina dolcemente che pare di seta.Inizia ad accarezzarmi a baciarmi sulle guance,io mi dimeno,voglio che smetta,la guardo seria negli occhi ma lei non demorde.Clara nel contempo si avvicina mi prende da dietro x le spalle,cerco di divincolarmi,rossa in viso e intuisco le loro intenzioni.All'improvviso Elisa e Clara mi prendono x gambe e braccia,mi adagiano sul letto in cameretta mia bloccandomi gambe e braccia col lungo nastro che avvolgeva il mazzo di rose.Elisa inizia a spogliarmi lasciandomi completamente nuda,Clara prende la rosellina e piano piano solletica il collo dietro le orecchie le mie labbra scendendo lentamente sui piedi e poi su sino alle coscie e nell'intimo.Vorrei urlare strepitare e liberarmi ma loro mi hanno legata stretta e di me non si curano.Continuano il loro gioco libidinoso e x me è come un tormento.Sento salire l'eccitazione i miei cappezzoli turgidi paiono scoppiare le grandi labbra sono gonfie ed il clito turgido.Il loro gioco continua x 'oretta circa sino a quando entrambe si spogliano nude e davanti a me iniziano a baciarsi toccarsi dappertutto e poi si leccano e succhiano nell'intimo.Sono proprio messe davanti a me e le posso osservare molto bene.Chiudo gli occhi,sono tutta un fuoco,vorrei toccarmi e godere ma sono immmobilizzata ed eccitatissima.Sento tra le coscie colare piano piano dal mio intimo il mio nettare caldo.All'improvviso si avvicinano,Clara mi apre le gambe ed Elisa mi mi passa la rosellina sul clito turgido e sporgente.Inizio a gemere eccitatissima pare che la mia passerinascoppie la sento gonfia vogliosa e fradicia.Voglio godere ma loro continuano nel loro gioco stuzzicandomi ma impedendomi l'orgasmo.Sono tutta un fuoco pare che dentro di me ci sia un grosso braciere che arde.Gemo sempre di piu'urlo strepito ma loro restano imperterrite.Stuzzicano ancora i miei capezzoli,la mia passerina fradicia soolvandomi e ponendo sotto di me un cuscino x tenermi ben sollevata. Clara mi bacia dappertutto ora,Elisa mi lecca i piedini e tra le dita.Ho un fuoco dentro di me,le imploro,le prego di darmi il piacere ed all'improvviso mi aprono tutte le coscie,Clara affonda la lingua calda nel mio intimo,sussulto gemo ed urlo ormai non ne posso piu',dal mio intimo schizzo a fiotti pare una fontanella che inonda il suo viso.Elisa è ora sopra al mio viso,sento pulsare il suo clito turgido,lo succhio mordicchio e lecco,paio invasata,ormai ho perso ogni controllo ed inibizione.Apro con le labbra e la lingua la sua passerina odorosa calda e gonfia e la lecco sin a quando copiosamente mi viene inviso.Clara davanti a noi si masturba,geme urla e sussulta schizzando su entrambe il suo caldo e copioso nettare..
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10 anni fa
admin, 75
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Centro commerciale
Qualche giorno fa, mi trovavo a perdere tempo in un centro commerciale della mia zona, uno di quelli enormi, dove è difficile che riesci a beccare qualcosa di intrigante, per il troppo affollamento, soprattutto in questo periodo di acquisti e dopo aver girato un paio di volte a vuoto, e con l' intenzione di andare via, che mi diriggo verso l'uscita e mentre sto uscendo che mi ritrovo di fronte una gran bella donna, vestita elegante, con una gonna non tanto lunga con un giubbotto sopra abbottonato che lasciava intravedere il suo seno prosperoso, avrà avuto una quarta o quinta, coperto da una maglia a rete, si vedeva comunque qualcosa se si sarebbe un po' abbassata ed ho immagginato che molto probabilmente aveva sicuramente calze autoreggenti e magari se era come mi immagginato non aveva nemmeno le mutande oppure aveva quelle piccoli ne che vanno a finire sicuramente nelle labbra della fica. Il compagno affianco un po' in sovrappeso, ma non tanto e mi ha portato a pensare come faccia a soddisfare una gran donna come quella, tra l' altro si vedeva che era un amante del cazzo. In me ho detto fammi vedere se mi sbaglio che la donna si dimostrava una grande amante del cazzo. Mi metto a seguirli e la troia accortasi forse di me ecco che entra in un negozio di scarpe ed ho pensato che faccio, vista già la mia insistenza, ma già i miei pensieri erano di cercare di intravedere un' altra volta quel seno bellissimo, per poi spararmi una sega nei bagni. Ecco che lei dovendo comprare, forse no, dei stivali lunghi, si siede sulle poltrone e si fa passare un paio dalla commessa ed io mi metto di fronte ad uno specchio che mirava a lei seduta, per non dare nell' occhio di tutti che osservato, anche del compagno, ed ecco che quella grande puttana mi alza le gambe verso di me, con la scusa di infilarsi gli stivali ed ecco la conferma che era una gran puttana, mi ha fatto intravedere le calze autoreggenti e la mutandina tra le labbra della fica. Per perdere tempo a farmi osservare ha chiamato il compagno a vedere come gli stavano, nel frattempo mi sono messo un po' più di fronte e lei mi ha aperto le gambe, ho pensato che se ne era accorta che osservato e lo faceva apposta di perdere tempo per vedere come gli stavano, comunque alla fine ha comprato gli stivali e io sono uscito prima dal negozio a vedere la vetrina fuori e lei per darmi conferma che mi aveva notato che osservato e gli piaceva il fatto, si è piegata con le gambe aperte verso la vetrina dove ero io, con la scusa di vedere altro paio, e la che ho avuto la conferma che era una gran troia, di quelle che non gli basta mai di scopare. Usciti dal negozio, ho pensato sarà finito il gioco, ma lei ha voluto continuare e si è seduta su una panchina a telefonare ed io un poco distante buttavo gli occhi e lei ha accavallate le gambe a darmi conferma che potevo guardare, poi finita la telefonata sono andati a prendere un caffè e lei mentre camminava muoveva quel culo in modo molto sensuale, il mio cazzo stava scoppiando nelle mutande, che se avrei avuto un pantalone con la tasca rotta mi sarei segato. Preso il caffè si sono andati a sedere dove non c'erano molte persone e un po' al buoi, ho pensato questa puttana adesso va oltre e mi farà vedere come farà un pompino al compagno, ma non era proprio il luogo adatto, mentre il mio cazzo era al massimo della erezione ho pensato adesso glielo faccio vedere, ma si sono alzati e si sono diretti verso i bagni dove ci sono pure dei divanetti e non vi dico i miei pensieri dove hanno cominciato ad andare, si sono seduti sui divanetti uno difronte all' altro e lei con la scusa di giocare con il compagno continuava a giocare con me, dopo un po' è arrivata gente, anche con bimbi ed il gioco non è potuto continuare. Si sono alzati e sono andati via e mentre camminava la puttana continuava a muovere quel culo sempre molto sensuale ed intrigante. Ho cercato di dirgli qualcosa, mentre entrava ed usciva dai negozi, ma non è stato possibile, gli volevo fare i miei complimenti. Ma chissà se avrò altra occasione per rivederla. Mi ritrovero' allo stesso posto, il solito giorno alla stessa ora per vedere se la incontro, ma non ci conto. Una esperienza fantastica per me, chissà per lei. Scriverò di nuovo se la incontro.
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10 anni fa
admin, 75
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La terrazza dello scrittore : tratto da Histoire G.
non era più un segreto, per i pochi intimi che ormai la conosceva da tempo, il fatto di come potesse piacerle esporsi nella propria completa nudità ai raggi del sole, facendo ciò anche alla presenza di quegli amici i quali, invitandola sulla loro terrazza, al riparo da altri possibili sguardi indiscreti, coglievano quelle meravigliose occasioni approfittandone per osservarla nella straordinaria esclusività. accompagnando la sublime visione con la lettura di alcuni racconti, ispirati dalle intime rivelazioni di cui lei stessa aveva messo a parte l'amico scrittore, confessando di insolite fantasie già condivise assieme all'altro senile artista che, ritraendola, ne illustrava anche quelle nuove esilaranti avventure, l'anziano ospite si compiaceva ogni volta al riscontro di quanto potesse rivelarsi così audacemente disinibita. descrivendola nelle situazioni più insolite, che da sole già contribuivano ad incrementare le morbose passioni del suo stesso compagno, nel contempo ne stimolava gli ulteriori desideri reconditi, conducendola in tal modo ad immaginare di altri insospettabili convegni che la ponevano a confronto assieme a persone talmente improbabili dal rendere quel gioco sottilmente intrigante anche per gli aspetti emozionali che da ciò ne potevano derivare. quella figura abbondantemente appesantita dall'adipe non costituiva per G. alcun motivo di pregiudizio a far si che potesse divenire impedimento per le attenzioni che le rivolgeva, attratto in modo inevitabile, come accadeva per molti, dalla sublime bellezza alla quale era impossibile rimanere del tutto insensibili trovandosela di fronte in una simile condizione. G. era perfettamente consapevole di poter generare, con i propri disinibiti atteggiamenti, motivo di eccitazione, difficile da poter essere totalmente repressa, ed al tempo stesso alimentando incongruenti gelosie da parte del proprio compagno, sempre pervaso, come era inevitabile che fosse, dal costante pensiero che ad altri potesse venire concesso il privilegio di poter accedere in maniera ben più intima a quanto da sempre di così tanto ambito. l'unico elemento, a mitigarne l'assillo, era costituito dal fatto che amicizie così senili non potessero influenzare più di tanto il loro complice rapporto, anche la dove si fossero trasformate in azioni atte ad ottenerne l'integrale consenso a che potessero evolvere in sensazioni ben più assolute.in fondo cosa avrebbe potuto mai esserci di così irrimediabile nella occasionale condivisione di un corpo elargito affinché fosse possibile, ad una comune persona, provare le indelebili sensazioni di istanti univoci altrimenti negati dalla sola razionalità. ed allora ecco G. non sottrarsi al contatto della mano, intenta a percorrerle l'epidermide arroventata non solo per la calura del sole, facilitata nel lascivo percorso dagli unguenti solari che, proteggendole il corpo, non la rendevano immune dalle prevaricanti attenzioni che le venivano rivolte. girandosi verso l'anziano estimatore, intenzionato ad indugiare sempre più, spalmandole sulle natiche altra crema oleosa con la scusa di renderla ancora più al riparo da quelle esposizioni totali, nel contempo lasciava che ne potesse liberamente approfittare per palpeggiarla sempre più esplicitamente, soffermandosi in modo particolare sui punti nevralgici. definitivamente abbandonato il libro che le stava leggendo, l'uomo prese ad incrementare la propria azione libidinosa, rendendola ulteriormente incisiva a verifica volgendola ancor più verso di se, massaggiandole il seno, e strizzandole audacemente i capezzoli, la sentì vibrare a quelle estreme manomissioni, rompendo allora ogni indugio per andare repentinamente a porsi tra le cosce di lei sino a raggiungere una fessura ormai vulnerabile ad ogni possibile intemperanza. stimolandone la clitoride, certo più che mai di riuscire a farle perdere del tutto la ragione, proseguì l'esplorativo percorso incuneandosi tra quegli anfratti inumiditi di una fremente passione. G. lo lasciò fare, sicura che quando avrebbe messo a parte il proprio compagno di ciò che era avvenuto egli l'avrebbe apostrofata con gli epiteti che sapeva di meritarsi, tuttavia non impedì, al solerte torturatore, di poter perseguire l'intento che si era prefisso, abbandonandosi a lui, senza alcuna remora, alla ricerca di un convulso piacere che in fondo andava da tempo sperimentato.to be continued
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10 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
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Voglia di .....c
Vorrei raccontare una piccola avventura che ho avuto, per condividerla con qualcuno visto che sono un bisex insospettabilissimo ( sposato,figli etc…) e quindi non ho occasione di parlarne con nessuno, come dicevo sono sposato una vita sessuale più che soddisfacente, però ogni tanto mi viene voglia di trasgredire con persone del mio stesso sesso (prima di sposarmi ero molto più birichino) diverso tempo fa facevo sesso con un amico 45 volte l’anno , poi ci siamo persi di vista e mi è capitato di farlo sempre meno.
Sono sempre molto impegnaato figli ,lavoro,moglie un sacco di commisioni da sbrigare (come tutti del resto) ho un piccolo vantaggio lavoro prevalentemente al mattino quindi capita a volte di riuscire a prendermi qualche ora di libertà al pomeriggio, ricordo che era un periodo che non toccavo un uomo da molto tempo per giunta ero a digiuno anche con mia moglie causa turni di lavoro e menate varie, si qualche sega me la facevo ma ciò non faceva che aumentare il mio desiderio di cazzo , mi piace da matti toccarmi arrivare fino all’apice trattenermi e ricomiciare a forza di fare così la voglia e le fantasie aumentavano, mi si presentò l’occasione il giorno che dovevo portare l’auto per un tagliando sapevo che per un paio d’ore e oltre nessuno mi avrebbe cercato così dopo aver lasciato l’auto mi incamminai verso un luogo in periferia di Torino che sapevo frequentato da uomini vogliosi, l’avevo scoperto perché passando di lì quasi giornalmente a certe ore vedevo uomini che parcheggiavano a lato della strada quindi si inoltravano fra boschetti e orti urbani, così incuriosito una volta mi fermai anch’io , entrato fra il verde e i cespugli ho visto che era frequentato da un mucchio di gay , feci amicizia con un vecchio che mi fece un pompino stupendo segandosi a sua volta e facendosi insultare, ricordando quell’esperienza ho pensato di andare lì anche se a piedi era un po’ lontano una volta arrivato,non vedendo nessuno mi sono spostato verso una radura fra gli alberi, lì c’era uno che prendeva il sole nudo a pancia sotto,circa 60 anni un po’ robusto mi sono avvicinato guardandolo ma con mia delusione non mi sembrava interessato,così mi sono sistemato ad una distanza ragionevole per poterlo guardare e magari toccarmi, mi da fastidio sedermi sull’erba quindi ho tolto pantaloni e maglietta e mi ci sono seduto sopra, dopo un po’ da dietro un cespuglio e spuntato uno anch’egli nudo che si è messo a parlare con quello sdraiato, non era molto alto sui sessanta un po’ di pancetta e con un cazzo non molto lungo ma cicciottello e venoso, non riuscivo a distogliere lo sguardo mi stavo eccitando e quasi involontariamente ho iniziato a toccarmi lui non aspettava altro si è spostato davanti a me toccandosi, tirava su e giù la pelle del cazzo mostrandomi la cappella e poi richiudendolo ipnotizzato da quel cazzo, ormai mi segavo vistosamente e lui si avvicinava sempre di più,da seduto arrivavo giusto a suo pube, continuando a toccarsi era arrivato a una spanna dal mio viso dicendomi ti piace il mio cazzo e facendosi sempre più vicino mi diceva dai che ti piace prendilo in bocca porco, pur non muovendomi da quella posizione ero in imbarazzo, perché un po’ mi vergonavo (il tipo sdraiato si era seduto e si stava masturbando) e perché avevo paura delle malattie, però avevo una voglia matta, ormai mi passava il cazzo sulle guance e sulle labbra chiuse, non ho resistito ho aperto la bocca e l’ho succhiato per bene mettendo in atto tutto ciò che fantasticavo quando mi segavo,infilavo la lingua nella pelle chiusa fino a leccare la cappella oppure trattenevo la pelle con le labbra e lo scappellavo con la bocca slinguando la cappella e lui mi incitava ahh come succhi bene troia sono arrivato perfino a farmelo andare fino in gola ero talmente eccitato che dovevo fermarmi ogni tanto perché rischiavo di sborrare senza toccarmi, lo sentivo sempre più duro in bocca così da sotto gli leccavo la palle mentre lo segavo, in quella posizione non riuscivo più a sbocchinarlo così mi sono alzato e messo a novanta gradi con le mutande alle ginocchia e il culo ben in vista ho continuato a segarmi e a ciucciargli il cazzo , se non che in un attimo di lucidità ho guardato l’ora e mi sono reso conto che: primo era tardi e secondo stavo completamente perdendo il controllo in balia dei sensi e non so dove sarei potuto arrivare con degli sconosciuti, quindi ho pian piano rallentato e mi sono lentamente congedato adducendo la scusa che era tardi e un po’ era vero e anche perché in fondo mi sarebbe piaciuto essere ricambiato. La sera a casa sotto la doccia mi sono segato pensando a quel bellissimo cazzo, a cosa avevo fatto e a cosa avrei potuto fare, mi toccavo e mi trattenevo a forza di fare così mi è uscito un po’ di precum l’ho raccolto e l’ho leccato immaginando che il tipo mi stesse sborrando in bocca, due dita dell’altra mano sono scivolate a solleticare e a infilarsi nel buco del culo …dopo qualche istante senza sfiorarmi il cazzo ho avuto un orgasmo incredibile ……
Commenti…? Pareri ? …..mi scuso per eventuali errori di grammatica ma l’ho scritto in preda all’eccitazione ricordando quei fatti.
Saluti Mauro
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10 anni fa
bisessuale61,
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Ultima visita: 10 anni fa
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Fog
Era una serata nebbiosa,fredda e umida in cui la voglia di uscire non c'era per nulla ma per non scontentare Giuseppe con cui da diverso tempo ci eravamo preposti di approfondie la conoscenza io e Carlo accettiamo il gentile invito.Alle 19,30 Giuseppe puntualissimo ci viene a prendere ed usciamo a cena con lui vicino a noi in un bellissimo locale molto caratteristico x fargli gustare le specialita'del luogo.Trascorriamo una bella serata ridendo e scherzando amichevolmente.Giuseppe è un bell'uomo sulla sessantina molto dolce educato e cordiale.Dopo la bella cena ci accingiamo a fare ritorno a casa.La nebbia fittissima pare un muro ed impedisce ovviamente l'alta velocita'.Arrivati a casa invitiamo Giuseppe a prendere un caffe'da noi.Ci accomodiamo in salotto e servo il caffe'.Giuseppe un po'distratto versa il caffe'sui pantaloni grigi che indossa e mi precipito a dagli un panno umido
per togliere subito la macchiaimpresa in cui Giuseppe vedo non è per nulla ferrato e provvedo io a farlo.Mentee pulisco i suoi calzoni scorgo il gonfiore che appare del suo membro turgido e voglioso.Giuseppe mi osserva i suoi occhi lucidi da cui traspare il desiderio paiono entrarmi dentro.Piano piano asciugo i calzoni umidi e gentilmente lo invito a toglierli poiche'poi li asciughero col ferro da stiro.Giuseppe è vedo molto imbarazzato la lampo si inceppa e debbo farlo io un po'titubante e rossa in viso.Dopo varie peripezie finalmente la lampo scorre bene e Giuseppe resta in slip.Il caffe'ha macchiato anche lo slip bianco latte da cui scorgo il membro turgido e pulsante.Imbarazzato ma eccitato Giuseppe è rosso in viso,mi osserva ancora con occhi lucidi e da cui traspare il suo grande desiderio.Carlo mi osserva e con occhi lucidi pare mi inviti a farlo.Piano piano abbasso lo slip a
Giuseppe il suo membro mi appare bello turgido voglioso e col glande bello umido.Con la coda dell'occhio scorgo Carlo gia nudo ed eccitatissimo.Sono tra di loro,inizio a baciare il loro mebri,leccarli e scappellarli dolcemente passando la lingua calda e vogliosa anche sulle palline turgide e piene di caldo nettare.Dopo poco entrambi mi spogliano piano piano lasciandomi con reggiseno e mutandine gia'umide.Sento le loro mani e le labbra calde dappertutto,chiudo gli occhi e mi abbandono sul divano nell'estasi del piacere.Dopo poco mi tolgono reggisno e mutandine succhiando i miei capezzoli turgidi e leccandomi nell'intimo,assaporando il
mio dolce e copioso nettare che fuoriesce.Mi trovo alla pecorella tutta bagnata mentre Carlo mi possiede
e Giuseppe mi fa'assaporare il suo bel membro turgido nella mia bocca vogliosa.Gemo ed urlo di piacere sentendo il loro immenso desiderio di avermi tutta.Mentre Carlo mi inonda del suo caldo e copioso sperma
Giuseppe poco mi prende e mi gira mi penetra anche lui sul divano tutta a gambe aperte col suo membro turgido.Sento i colpi contro l'utero,gemo urlo e squirto tantissimo abbandonandomi completamente al piacere sublime..
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1
10 anni fa
admin, 75
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il dipinto
confesso che nel momento in cui mi si avvicinò, proponendomi poi se fossi stata disposta a posare per lui, pensai che fosse il solito maiale desideroso solamente di poter soddisfare le proprie senili passioni attraverso quella invenzione tutt’altro che fantasiosa ed unicamente dettata dalla voglia di potermi vedere completamente nuda, e magari cercando poi di poter fare ben altro come in molti similmente prima di lui avevano ipotizzato.
non so cosa mi spinse a trattenere il biglietto da visita che mi consegnò mentre aggiungeva di essere rimasto davvero folgorato dalla mia sofisticata presenza.
condividendo assieme al mio compagno la curiosità generata da quella inusuale richiesta andammo a verificare, all’indirizzo del sito internet, chi fosse realmente quell’anziano individuo, scoprendo che si trattava proprio di una persona sicuramente capace di affermarsi attraverso la realizzazione dei dipinti che ne dimostravano le doti artistiche menzionate.
era da moltissimo tempo che desideravamo un ritratto da esporre in casa e pensando che quella fosse l’occasione propizia anche per soddisfare alcune nostre recondite fantasie decidemmo in maniera molto complice di accondiscendere alla singolare richiesta convenendo che mi sarei recata presso il suo studio per approfondire tale ipotesi.
fui accolta con vero entusiasmo dall’uomo che, sovvertendo la mia iniziale impressione, prese a mostrarmi le proprie capacità sia nell’arte pittorica come in quella fotografica, aggiungendo che da moltissimo tempo desiderava poter incontrare una modella in grado di saper stimolare ancor più la sua vena creativa dicendosi certo che avrei potuto soddisfare simili aspettative.
non impiegò molto a convincermi facendomi nel contempo confessare dei mie giovanili trascorsi di fotomodella e della assoluta dimestichezza che mi avrebbe permesso di posare anche per lui integralmente senza provare eccessivo imbarazzo.
tornai dal mio compagno che, dimostrandosi oltremodo entusiasta, mi confermò la propria assoluta disponibilità a condividere quella particolarissima esperienza senza in alcun modo interferire sul fatto che potessero svolgersi tutte le previste sedute di posa dove sarei stata resa protagonista.
aggiungendo che avrebbe atteso ansiosamente il mio ritorno da ognuna di esse, per apprendere con trepidante emozione i dettagli di quanto avvenuto presso lo studio dove mi sarei recata per essere immortalata come nessuno avrebbe mai sospettato, riuscì a confermare concretamente di sapersi perfettamente adeguare ad una simile situazione.
to be continued
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10 anni fa
gloria1951,
42
Ultima visita: 3 anni fa
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progressi
le e' cambiata la testa ! o meglio ora il suo corpo e' piu collegato a questa.i tabu son caduti, non finge piu che non le possa piacere un bel maskio.ora quando si trasgredisce, non finge piu, non si ritira. ha l'espressione e non solo quella, di godersela.ogni volta piu eccitata dagli incontri casuali, aspetta con ansia l'apparizione di un pene nel glory hole e non lo molla finche' non lo ha completamente soddisfatto. e soprattutto lo fa con voglia e gusto di dare piacere e di eccitare altri uomini. la trovo con una lubrificazione che ricordo solo ai primi tempi con me. tanti anni fa...e solo questione di poco, ha gia detto che lo prendera anche dentro. ormai la voglia di provare e' troppa.non dice piu lo faccio per te, l'ho davvero invogliata. spero solo di non aver esagerato :) infatti anche quando facciamo l'amore noi due, c'e sempre il fantasma del terzo. per ora oltre a dare soddisfazione a singoli ha avuto lo stesso trattamento (oro-mano) , una volta solo.e si e molto arrabbiata quando le ho kiesto di fermarsi li.come e' cambiata in qualche mese.sessualita femminile, cosi complicata e cosi prevedibile in fin dei conti.
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10 anni fa
alepaolo,
38/40
Ultima visita: 2 mesi fa
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Sabato a tre.
Ieri sera serata in tre coppie. Cena fuori e dopocena a casa di una delle tre. Risate, molte, molto prosecco, e poi carezze e poi sesso sul letto. Il prosecco dilata i canali ad Amanda. La vedo a smorzacandela sopra ad un amico. La piego un pò e gli entro dietro... L'amico chiede di invertirsi e dopo 5 minuti Amanda acconsente. Io sotto, Amanda a smorza candela e l'amico dietro. Molto perverso. Quasi vengo dentro di lei ma resisto. Finché Amanda mi ricorda "adesso sei il mio zerbino" e chiede due forestieri dentro di lei. Acconsento: pur di partecipare con la sua bocca, sorride con gli occhi. Sempre lo stesso ordine: il primo steso sotto, poi Amanda lo cavalca, uno la infila dietro. Appena ansima le ricordo l'impegno della sua splendida bocca. Mi fa' avvicinare e apre la sua bocca...siamo in tre dentro di lei. Dopo 10 minuti io esplodo ! è troppo trasgressiva la situazione. Qualche minuto e Insieme partono il secondo e Amanda. Appena concluso Amanda ordina la fine del gioco.Terribile per le coronarie di Luca !
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10 anni fa
lucaeamanda, 51/50
Ultima visita: 3 giorni fa -
Lei mi impone di provare con lui! (storia vera)
Lei mi impone di provare con lui (storia vera)
Da anni frequento questa amica e col tempo il rapporto di amicizia si è consolidato nonostante non ci si veda spesso perché abitiamo in città diverse ma quando capita si fa sempre una chiaccherata molto lunga. Lei si è sposata anni fa ed ha un rapporto molto complice col marito, un giorno andai a pranzo da loro e così conobbi anche il lui, tutto trascorse tranquillamente all’insegna dell’amicizia e dopo qualche ora me ne andai con la promessa che ci saremmo rivisti presto. Nei mesi a seguire la nostra intimità si fece più profonda e lei mi raccontò di alcune sue esperienze con delle ragazze che le erano piaciute molto anche se amava tantissimo il suo uomo, prendendo la palla al balzo dissi che non avevo mai fatto quelle esperienze e che non immaginavo come si svolgessero e cosa si provava. Lei si mise a ridere e disse che era il segreto per ottenere una sessualità completa ed appagante, inoltre anche suo marito che sembrava molto tradizionalista nell’intimità gradiva che lei mentre glielo succhiava gli infilasse due dita nell’ano… Lei aggiunse che non c’era nulla di male e che quando aveva l’orgasmo emetteva quantità incredibili di sperma e la cosa le piaceva parecchio… Rimasi un po scioccato al pensare a lei che affogava nello sperma di lui tutta felice del suo strano pompino. La confidenza tra noi divenne sempre maggiore e lei si divertiva a raccontare i particolari dei suoi giochi erotici di coppia e anche di qualche avventura che si concedeva con qualche amica con la quale amava toccarsi e farsi leccare il clitoride… Per me lei era la quintessenza della femminilità amava godere e lo faceva a 360 gradi apprezzando ogni opportunità che la vita le concedeva. Lei era una avvenente signora sempre molto elegante e quando ci incontravamo dagli spacchi della gonna intravedevo sempre le autoreggenti e portava sempre delle belle scarpe a stiletto molto sensuali.
Continuavamo a vederci di tanto in tanto per un caffè e la cosa era sempre curiosa perché le altre donne presenti nel locale sembravano gelose della sua presenza e anzi cercavano di capire se c’era qualcosa tra noi, a me questo divertiva molto e anche quando qualcuna si azzardava a chiedermi se ci andavo a letto dicevo di no ma insinuavo in loro il seme del dubbio in modo da renderle quasi gelose e questo fatto mi diede l’opportunità di andare a letto con una di loro che così pensava di aver vinto il trofeo…
La mia amica continuò a invitarmi nella sua casa e ormai mi ero abituato a portare due bottiglie di buon rosso per accompagnare il pasto, col marito ci facevamo le sorprese essendo anche lui appassionato di vini e provavamo a conoscere sempre nuovi vitigni e cantine, eravamo molto complici e spesso guardavamo assieme la moglie cucinare e scherzosamente ci davamo le gomitate quando assumeva qualche posizione sexy tipo quando si inchinava a controllare l’arrosto in forno o mentre ci serviva a tavola che si avvicinava con la sua scollatura prorompente…
Una di queste volte a cena da loro portai le due solite bottiglie di rosso, ce le scolammo con gusto e brindammo alla nostra amicizia che era qualcosa di speciale davvero. Dopo cena ci sedemmo sul divano io e lei mentre il marito andò a procurare qualcosa di eccellente per chiudere la serata. Tornò dopo poco con una bottiglia invecchiata otto anni di un famoso vino da meditazione di altissimo prestigio. Ci presentò la bottiglia come una “bimba” della sua collezione, alla quale era molto affezionato e che pensava potesse essere il sigillo della nostra amicizia. Iniziammo a sorseggiare con gusto il vinello e a ripetere il giro su dei bicchierini… Lei come spesso faceva si sedeva in mezzo e iniziò a baciarci sulla guancia a turno dicendo che eravamo gli uomini della sua vita e che la facevamo stare bene, tra l’imbarazzo, le risate continuammo a portarci avanti nella meditazione alcolica dentro me sentivo un calore ed una sensazione di benessere come se mi stessero praticando un massaggio con oli…
Andai in bagno tra le risate e mi resi conto che volevo troppo bene a loro due, stavo da dio con loro. Quando rientrai nel salone vidi una cosa che avevo immaginato tante volte: lei si era inchinata su di lui e aveva iniziato a tirargli fuori il pene e a slinguazzarlo sulla punta in maniera davvero eccitante… Lui si mise a ridere e si scusò dicendo che non aveva potuto fermarla, io dissi continuate pure e rimasi a guardare quel pisello enorme che diventava sempre più rosso e gonfio… Lei succhiava e rideva ad un certo punto mi chiese se avessi voluto darle una mano a spogliarsi e così rimase in autoreggenti e reggiseno, a quel punto avevo i pantaloni troppo stretti per la mia erezione e sentivo dolore a tenerlo… Il suo magnifico pompino, le gambe con le autoreggenti ed un seno bello mi stavano facendo bagnare. Ad un certo punto lei si staccò dalla sua cappella e disse che dovevo leccargliela perché era troppo eccitata e voleva scaldarsi per bene… Mi misi a quattro zampe le sfilai le mutandine e mi tuffai senza ritegno sul suo clitoride e lei riprese a leccare il bel pisello del marito che scherzava con me dicendo che sembravo affamato su quella fica “l’avessi saputo prima che eri così goloso di miele…” Ad un certo punto sia lui che lei erano sul punto di venire e nel momento migliore si fermarono, lei mi disse che ne dici di darmi una mano a succhiare? Io accettai e tirando fuori la lingua e tenendo con una mano il pisello leccavo la cappella da un lato e lei dall’altro… Era bellissimo e peccaminoso, delirante e trasgressivo, lei slinguava e rideva e ogni tanto mi prendeva la testa e mi baciava con la lingua, poi iniziò a spingere la mia testa sul pisello e affondai sino a metà, sentivo calore che si espandeva e delle scariche di adrenalina che percorrevano il mio corpo, a quel punto lei si spostò e mi spogliò molto lentamente e iniziò a massaggiarmi il pisello umido con delicatezza poi piano piano passò sotto di me che ero a quattro zampe, allargò le mie gambe e iniziò a succhiare il mio pene… A quel punto avevo un pisello in bocca e sentivo lei che pompava a buon ritmo e nel mentre con le dita aveva allargato il mio sedere e ci aveva infilato un dito e col polpastrello mi incendiava di piacere: non capivo più nulla mi sentivo soffocare e il desiderio di venire era fortissimo… Poi quella strana sensazione nell’ano divenne un piacere infinito, lei aggiunse un secondo dito e leccava dolcemente la cappella, ero senza scampo: ebbi prima un orgasmo anale e subito dopo mi esplose il pisello e una scarica abbondante di sperma si fiondò nella sua gola, le succhiò forte e aspirò tutto poi si mise a ridere e disse che voleva venire lei così si sedette sul divano e io stando a carponi le leccai dolcemente la patata che era fradicia, ogni tanto inghiottevo i suoi umori e aspiravo più deciso, lasciando la lingua sfiorare il clitoride… A questo punto ero a pecora con il pene moscio e iniziai a sentire la mano di lui che me lo massaggiava e contemporaneamente mi leccava l’ano causandomi dei piccoli brividi, ero completamente preso dalla fica ma del mio corpo sentivo l’ano dilatarsi e stendersi a godersi quella lingua che lo stuzzicava. Lei mi chiese se mi piaceva e io rispondevo a cenni di si, poi disse: “Ora che abbiamo svegliato l’ano è giusto soddisfarlo che ne dici?” Io feci per tirarmi indietro per parlarne ma lei a quel punto divenne irremovibile e disse che aveva deciso che bisognava penetrare. ”Stai tranquillo, imparerai a godere analmente e non vorrai più smettere” Così ripresi a leccare la fica e iniziai a sentire la cappella di lui sul mio ano, era bollente e sentivo dentro me la voglia di averlo tutto dentro, oramai non volevo resistere un secondo di più: lui mise del gel e iniziò ad affondare, io cercavo di stare rilassato e quando metà era dentro mi sentì appagato, poi lui continuò a spingere e finì con l’entrare completamente, per la prima volta sentì le sue palle pelose poggiate sul sedere, segno inequivocabile della penetrazione totale, tra me e me pensavo a come potessi ricevere un pene così grosso e lungo fino alla base ma non ebbi il tempo di pensarci perché iniziò a pompare e le mie gambe divennero molli come se stessi perdendo le forze, leccavo la fica e mi sentivo aperto e scavato, avevo la sensazione di avere un palo dietro e che l’ano fosse lacerato, sentivo i colpi che mi dava con delle scariche su tutte le natiche, mi accorgevo che scorreva dentro me quando sentivo le palle pelose che punzecchiavano l’ano…
Mi sentivo troia e leccavo la fica, lei stava per venire e mi disse di continuare sul grilletto, fu la fine! Venne urlando come una pazza e mi schiacciò la faccia sulla patata zuppa, fu una cosa davvero potente, poi andò a sedersi terra per godersi il suo uomo che trapanava il mio ano senza pietà, si avvicinò e chiese al lui quanto gli mancasse per venire e lui rispose che c’era quasi, allora lei mi teneva le natiche aperte e con la mano mi iniziò un massaggio al pisello durissimo… Lui colpiva senza sosta, lei mi sbucciava e lucidava la cappella e stringeva le palle, ero senza fiato iniziai a sentire tanto calore nel sedere, iniziai a contrarmi senza controllo, venni analmente, poi ebbi un orgasmo grazie al suo massaggio ed infine ciliegina sulla torta lui esplose con tutto il pisello dentro e sentì inondarmi di seme l’intestino…. Lei era felicissima, chiese conferma al marito e subito andò a sfilare il pisello dal mio ano, cercò di allargarlo e iniziò a colare lentamente fuori…
Io avevo riempito la sua bocca e il marito il mio culo… La mia amica andò al frigo prese una bottiglia di spumante italiano e tre bicchieri, stappò la bottiglia e brindammo alla nostra amicizia e alle “esplosioni interne”… Il triangolo si era creato, ora mancava solo che provassi il culo del marito e saremmo stati perfetti…
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10 anni fa
admin, 75
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Schiavo per tre giorni
Era la sera del 30 dicembre 2012 e tutti i miei amici erano partiti per le vacanze natalizie, per non passare l’ultimo dell’anno in solitudine, decisi di partire. Dopo circa 3/4 ore passate in macchina mi fermai dalle parti di Riccione, vidi un bar ed entrai con la speranza di fare conoscenza e di passare una serata diversa dalle altre.
Mentre ero seduto al tavolino del bar a bere un drink sentii una voce femminile e molto sensuale che mi chiedeva con voce autoritaria se volevo continuare la serata a casa sua. Capii che non era una semplice domanda ma quasi un’ordine, e visto la mia indole da schiavo, accettai di seguirla a casa.
Era una bella donna elegante sui 45 anni circa, capelli biondi, portava una 5° di seno, alta circa 1.70 mt. e tacchi a spillo. Entrammo in macchina e partimmo verso casa sua.
Una volta in macchina, per umiliarmi, mi ordinò di spogliarmi nudo e mi disse che i vestiti mi sarebbero stati ridati alla fine della mia schiavitù.
Nel tragitto verso casa sua, si fermò in un boschetto e mi disse: “Schiavo, ho la figa tutta bagnata e voglio che me la lecchi fino a quando non sarò appagata, se non eseguirai il mio ordine o se non mi farai godere, ti sculaccerò severamente e ad ogni mio ordine dovrai rispondere: Si, signora Padrona!!” e così feci……mi chinai verso il suo sesso e cominciai a leccarla fino a quando non mi venne in bocca.
Riprendemmo il viaggio verso casa della mia Padrona e dopo circa 10 minuti eravamo arrivati. Era una casa di campagna abbastanza grande, mi fece uscire, mi mise il guinzaglio, s’incamminò verso l’interno della casa e io la seguii carponi come un cane segue il proprio padrone, mi ordino di mettermi su un lettino, mi legò mani e piedi e mi cosparse le parti intime di crema depilatoria e mi depilò. Sentivo un male cane ma per il piacere della mia Padrona, sopportai!! Dopo avermi depilato, le mie parti intime erano liscie liscie come quelle di un bambino.
La mia Padrona sapeva cosa mi aspettava……e per abituarmi decise di profanare il mio culo vergine con uno strapon……..dopo avermi stantuffato per ore mi face vedere la mia camera,che sarebbe stata la mia cella per tre giorni…….era molto piccola, circa 15/20mq, aveva solo un letto e due ciotole dove, nelle mie poche ore libere, la Padrona mi metteva da magiare e da bere. Non mangiavo ne bevevo seduto ma in posizione carponi. La mia stanza non aveva neanche il water per i miei bisogni………li dovevo fare in giardino alzando una gamba a mò di cane,ovviamente con il consenso della mia Padrona.
Dopo avermi fatto vedere la mia stanza, mi legò in posizione eretta ad una sbarra di ferro, che era fissata al muro, con le mani in alto, le gambe divaricate e mi mise una benda sugli occhi.
Ero conscio che da lì a poco sarebbe successo qualcosa di molto umiliante per me ma molto piacevole per la mia Padrona; infatti dopo circa una ventina di minuti sentii suonare il campanello della porta e poco dopo alcune voci femminili e a giudicare dal mio udito erano circa una quindicina di donne o più, di qualsiasi età. Sentii dei passi avvicinarsi alla mia stanza……….entrarono e cominciarono a tastarmi per visualizzare la merce…….poi mi vollero provare per vedere se ero in grado di essere il loro schiavo. A tal punto la mia Padrona mi slegò ma non mi tolse la benda dagli occhi, mi mise in posizione supina e a turno si misero con le gambe allargate sopra il mio viso per farsi leccare le fighette tutte gocciolanti e non si trattennero di pisciarmi in bocca!!
Poi fui sbendato e accompagnato in cucina per servire la cena, ovviamente non mangiai con le mie Padrone bensì legato sotto il tavolo e in cambio di un pezzo di carne dovevo leccare i loro piedi o le loro fighe. Ad un certo punto, mi venne da fare la pipì e chiesi il permesso alla mia Padrona di poter andare a farla in giardino, Lei per puro divertimento mi disse che ci potevo andare solo dopo che gli ospiti se ne sarebbero andati……io trattenni fin quando potei e quando non c’è la feci più…...me la feci addosso, sotto gli occhi di tutte, provando un grande senso di umiliazione per me mentre la mia Padrona provò un grandissimo senso di soddisfazione!!
Poi, non contenta di tutto ciò, mi ordinò dapprima di leccare tutta la mia pipì, poi di mettermi in posizione carponi e mentre alcune mie Padrone giocavano, con uno strapon, a turno con il mio buchetto, ormai largo, le altre mi ordinavano di leccarle a turno e di farle godere.
Erano circa le 02.30 quando, dopo avermi stantuffato per un paio d’ore……….gli ospiti se ne cominciarono ad andare fino a quando rimanemmo solo io e la mia Padrona che mi ordinò di andare a letto in quanto l’indomani sarebbero venuti altri ospiti.
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10 anni fa
admin, 75
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La coppia matura 3
CONTINUA .....
Avevo 2 opportunità, prima il buchetto di MArisa o quello di suo marito?
Ma come si dice precedenza alle donne .... infilai il mio membro nel buchetto di MArisa che iniziò a mugolare solo dopo qualche colpo.
E via... passai a Carlo che non gemette neppure, segno che non era certo la prima volta. Stavo scoppiando ma sul più bello, Marisa ordinò .... FERMATI!!! Ovviamente ubbidii. Lei si tolse i collant ormai completamente a brandelli per rimetterne un altro paio nuovi, questa volta neri.
Solo a quella vista il mio uccello stava per eruttare.
Fu lei stessa a dire al marito di mettersi davanti alla mia bocca .... ero infoiato, la testa ormai mi girava, non capivo più niente e non avevo più controllo di me stesso. Carlo mi infilò il suo arnese in bocca ma poi fu scansato da MArisa che mi fece sdraiare. SI accovacciò sopra la mia faccia con indosso i collant e mi regalò per la seconda volta la sua calda pioggia.
Ero fuori di testa, e mentre Carlo si toccava il suo membro ormai un pò fuori combattimento leccavo, bevevo, insomma assaporavo tutti gli umori di Marisa. Quando lei finì fu la volta di Carlo che mi avvicinò il suo membro alla faccia e cominciò anche lui a fare pipì. Mentre ero intento ad assaporare il buon CArlo, Marisa si infilò il mio cazzo nella passera. In un attimo ci fu la fine del mondo.... carlo mi pisciava in bocca mentre io venivo dentro Marisa che guaiva come una cagna in calore.
Esperienza Fantastica .... anzi se c' è qualche coppia disponibile.... eccomi qua
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10 anni fa
nyl65,
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Ultima visita: 8 anni fa
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Uno strano gioco con sorpresa
Uno strano gioco con sorpresa che consiglio
Premetto che sono segretamente bisex con ruolo sia A che P, che non sono giovane, non superdotato e nemmeno molto bello, ma creativo nelle fantasie erotiche.
Recentemente avevo letto che per cercare di avere un contatto di tipo trasgressivo, poteva essere d’aiuto, allorquando si vedeva per caso al bar o ristorante una persona che suscitava il nostro interesse, dimostrarsi disponibile anche solamente con un simpatico e accattivante sorriso.
Un giorno capitò ,per caso, davanti a una vetrina di avere a fianco una persona con delle caratteristiche che mi piacevano, provai la tecnica che avevo letto senza troppa convinzione, sorpresa funzionò e così ci si mise a chiacchierare su vari argomenti. Si era evidentemente creata una certa empatia, ci salutammo dandoci una appuntamento per la sera seguente per una cena. Nulla preludeva a un dopo …..Il ristorante era in una zona di Torino che conoscevo poco, mi recai , conversammo amabilmente, poi fui invitato a salire a casa sua, che guarda caso, era a due passi dal ristorante. Ormai avevo capito che qualche cosa avrebbe potuto accadere ma non avevo ben capito cosa , ovvero quali giochi o meglio quale tipo di sesso mi sarebbe stato proposto. In casa, senza fretta dopo avere bevuto un ottimo vino l’amico mi propose di giocare in modo soft.
Giocammo sviluppando un erotismo fatto più di esibizionista in cui il mio ruolo era di essere per l’occasione “guardone”. Fu durante i giochi fatti con luce soffusa guardando un fil porno di genere omosex che l’amico si manifesto dichiarando apertamente che lo ispiravo molto sessualmente e anche che intuiva un lato non comune della mia sessualità ( mi giudicava un porcone), quindi voleva rivedermi a condizioni che creassi una situazione particolare che potesse farci liberare dalle nostre inibizioni, doveva essere un momento di grande complicità mirata ad allontanarci dalla ruotine quotidiana.
Accettai mi misi all’opera.
Il gioco ideato consisteva nel creare una situazione non prevedibile con l’intento di esaltare i nostri sensi.
Proposi di incontrarci, avendo ognuno un abbigliamento particolare ma che non si doveva conoscere a priori, poi si doveva entrare ciascuno in una camera, poi, dopo esserci svestiti e rivestiti senza vederci l’un con l’altro, spegnere le luci creare il buio più completo. Il gioco consisteva nel cercarci dento la sala buia acuendo al massimo i nostri sensi, olfatto udito ecc, poi avevamo convenuto che il primo che avesse intercettato l’altro aveva tutto il diritto si esprime la propria sensualità e desideri senza limiti, mentre l’altro doveva subire passivamente.
Il gioco iniziò percepii il respiro un poco affannoso che evidentemente rivelava una certa eccitazione. Dopo pochi minuti intercettai il corpo dell’amico al buio cominciai ad esplorarlo con delicatezza cercando di indovinare l’abbigliamento, poi accarezzai alcune parti scoperte in cui la pelle era particolarmente calda, l’amico si era sdraiato sul divano e la sensazione era che avesse indossato accessori prettamente femminili……scopersi che aveva calze autoreggenti e un perizoma…..a questo punto ero eccitatissimo.
Prima cercai le sue labbra poi il suo corpo ed infine arrivai al suo pene che pareva essere sul punto di esplodere . Ero io che, come da accordi, gestiva il gioco ……pertanto gli accarezzai il pene delicatamente con estrema lentezza , ma quando lo sentivo prossimo all’orgasmo sadicamente mi fermavo e iniziavo il trattamento con la mia bocca……..questo gioco dorò quasi una ora, poi decisi di accendere una candela e mi mostrai indossando unicamente un perizoma nero.
Ovviamente avevamo abbattuto tutte le frontiere di pudore quindi ci scatenammo in una seduta di sesso senza limiti, ci simo posseduti con grade piacere vicendevolmente con orgasmi multipli durante i quali (nei 69) abbiamo bevuto i nostri rispettivi spermi ( per me era la prima volta ma trovai la cosa molto eccitante).
Si decise di ripetere l’esperienza l’amico mi diede un appuntamento per una certa ora raccomandandomi la puntualità.
Arrivai iniziammo il rituale già concordato, entrai nella sala al buio, inizia la ricerca ma questa volta fui io ad essere scoperto per primo…….lascia fare, ma c’era qualche cosa che non tornava……troppi avidi toccamenti……infatti l’amico “porcone” forte della mia idea aveva invitato un altro, eravamo in tre….si accesero alcune candele……mi ero sbagliato eravamo in quattro tra cui un superbo trans con un pene da esposizione inutile descrivere il poi , ma l’essere posseduto e potere penetrare una persona che oltre al pene aveva delle tette super e una non comune voglia di fare godere tutti mi aveva fatto scoprire orizzonti nuovi ed inesplorati……. Baci a tutti
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10 anni fa
toboto,
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Ultima visita: 10 anni fa
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la mia collega
La storia che voglio raccontarvi ha come soggetto (oltre a me) la mia collega..... "inteso perche facciamo lo stesso lavoro ma in due sedi differenti"Michela ha 3 anni più di me è una bella donna capelli castai àa mezza schiena, una 3 di seno un bel culo sodo magra. Ci conosciamo una sera ad un aperitivo e subito invece che vederla normalmente me la immaginavo in camera da letto, non avevo la minima idea che si potesse realizzare pa mia fantasia quindi anche nei giorni e mesi seguenti più che chiacchierae di lavoro e qualche rara battuta qui e li non si faceva e di conseguenza non c'era il presupposto per una sana trombata.una sera eravamo rimasti al tavolo soli e abbiamo iniziato a scherzare cercando di indovinare i titoli dei brani che sentivamo alla radio in palio c'era il pagamento di un bianco .... via uno e due e tre senza accorgerci avevamo fatto le 22 .... un pò brillo le chiedo se gli sarebbe pia iuto andare a cena....lei seccamente mi dice no ma specifica che il venerdi seguente sarebbe stata ben felice di venire con me a patto che durante l'aperitivo non avrei dovuto far capire a nessuno che saremmo usciti.Finalmente arrivato il giorno fatidico andiamo come ogni week a farr l'aperitivo nel solito locale con i soliti amici, e alla fine rimaniamo ancora una volta soli, ci accordiamo sul da farsi e ci diamo appuntamento da lì a 10 minuti in un parcheggjo lontano da ochi indiscreti.arrivati lei sale sulla mia macchina lei trova 3 orchidee e già felice andiamo a cena in un bel ristorantino scelto da me ovviamente in u posto dove a poca strada avremmo eventualmente trovato un bel motel..la cena inizia bene e prosegue meglio lei si scusa per il rifiuto precedente e mi dice di essere fidanzata, il suo compagno fa il manager in una multinazionale ed è sempre in viaggio ma quel giorno sarebbe arrivato e di conseguenza non saeebe potuta uscire.finita la cena facciamo una pass3ggiata e tra una vhiacchiera e l'altra finalmente l'avvicino a me e la bacio.ok torniamo a casa che si è fatto tardi mo dice, io un pò sconsolato l'accompagno allw macchina e dopo un altro bacio mi sussurra che se avessi voluto l'indomani ci saremmo potuti vedere.continua....
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10 anni fa
saturno1, 32
Ultima visita: 3 mesi fa -
ma quanto e' difficile dire di no!(3 e ultima parte)
.quelle parole ,quella voce mi risvegliarono e mi riportarono al mondo dei”vivi”...sgusciai a un paio di metri di distanza e ruppi l’incantesimo,vidi il pisello di Roberto ondeggiare nell’acqua,mamma mia ...QUANTO E’ DIFFICILE DIRE DI NO!.........io stetti a galla a pelo d’acqua per qualche secondo e Betta mi venne vicino e con le braccia sotto la pancia mi tenne sospesa in quella posizione ,mi fece fare un paio di giravolte a quando ero col sedere a vista di Roberto lei me lo sollevava e scherzando diceva a lui “ti piacerebbe averlo eh!”..lui molto spavaldo rispose “si,si..vi prendo tutte e due “ e venne verso di noi che facemmo la scenetta di quelle che erano inseguite,cosi cercammo di nuotare piu’ lontano ,Roberto ci raggiunse quasi subito,poi si abbraccio’ Betta e se la bacio’.Beh,erano belli ora insieme ed ero un po invidiosa,in quel momento mi manco’ tantissimo Luca…
Visto che si era fatto veramente tardi,ed eravamo stanchissimi,uscimmo dall’acqua e ci avviammo verso gli spogliatoi.In macchina io mi addormentai dopo 5 minuti,forse anche Betta e arrivati a casa eravamo talmente cotti che quasi ci buttammo subito a letto.Al mattino ,c’era un sole meraviglioso,nessuno parlo’ ,facemmo colazione e quasi dopo 3 quarti d’ora Roberto disse ;”andiamo a fare un giro al mare?” a me parve una buona idea,andare la mare e’ sempre una bella cosa e li c’erano anche posti nuovi da vedere.Notai solo allora che betta indossava una magliettina di cotone  praticamente trasparente,le si vedevano i capezzoli ma soprattutto mentre lavava  le tazzine,vidi le sue mutandine rosa tirate su sui glutei e infilate in messo al sedere,cavolo,un vero spettacolo e mi veniva voglia di tastare.Quello fu il primo companellino che indicava che mi stavo svegliando!!Andai in bagno per prima,poi,uscita ci andarano a turno loro due e io nel frattempo  andai sul terrazzino fuori per telefonare e sentire Luca,volevo raccontargli della serata e del momento erotico.Al telefono lui  mi parve un po strano,forse si aspettava di sentire che mi ero fatta scopare in sua assenza,invece io ,proprio per rasserenarlo gli dissi subito “..allora,prima di tutto devo dirti che non me lo sono fatto,la tentazione c’era ma ho resistito nonostante Betta mi avesse servita a lui”poi gli raccontai i particolari della serata e che se ci fosse stato lui il finale sarebbe stato inevitabile e che io non mi stavo divertendo a pieno proprio perche’ non potevo e non volevo farlo senza di lui,poi aggiunsi anche sarebbe stata l’ultima volta che avrei accettato un invito da sola.
Dalla voce che Luca  ebbe dopo,capii che adesso era tranquillo,aveva capito che ero sincera e che per me era difficile stare con Betta e Roberto e trattenermi con quei due che si toccavano e si spogliavano con naturalezza davanti a me.Era persino dispiaciuto,si mise nei miei panni e mi disse che al posto mio lui avrebbe avuto serie difficolta’ a stare fermo,mi capiva in fondo,d’altronde era vero come era vero che lui al mio posto chissa’ cosa avrebbe o non avrebbe fatto.Tant’e’ vero che alla fine mi disse:”Sandra,ascoltami bene,no so se dico la cosa giusta ma se proprio vuoi e te la senti di farlo per puro divertimento e senso di liberta’ fattela la scopata,tanto c’e’ Betta ,siete in tre ed e’ come se ci fossi anch’io.Diverso e’ se eravate da soli tu e lui ma in tre cambia tutto,e’ solo sesso,divertimento e liberta,non voglio privarti del tuo sentirti libera,rischi ,vietandoti questo,di stare con una persona che non capisce il vero senso della vita e che negare non porta da nessuna parte...percio’ se ti va fai quello che vuoi purche’ ci sia Betta .Discorso convincente!!mi fece riflettere che se ero io dall’altra parte avrei dovuto fare altrettanto esattamente cosi come ora volevo che fosse:volevo sentirmi libera!!Chiudemmo la telefonata de io ero emozionata ,in realta’ non sentivo  piu’ l’esigenza di dover fare qualcosa,mi ero slegata un po quando devi fare una dieta ,proprio in quel periodo vorresti mangiare di tutto mentre magari in altri periodi al cibo non ci pensi neanche.
Fuori c’era ancora un po di arietta fresca ,Roberto ci disse che probabilmente non avremmo fatto il bagno ma di portarsi comunque qualcosa di leggero nel caso avessimo caldo;cosi io indossai un paio di lggins appena comprati, bianchi e moolto sexy,e una felpa,niente reggiseno,poi misi in borsa una canottiera rosa,quasi viola.Entrati in macchina,Roberto ci disse che se ci andava di fare un po di strada ci avrebbe portato in un bel posto,ovviamente noi accettammo.
In macchina si parlava dei posti in cui si passava,di qualche luogo in particolare ma notai che non si parlava della serata prima,cosi ruppi gli indugi perche’ forse erano imbarazzati e parlai io chiedendo a che ora si fossero addormentati,poi aggiunsi che mi ero divertita davvero e che ero stata bene,Betta  mi corresse dicendo “..e potevi stare ancora meglio,stupidella!”..io rigirai la domanda a loro chiedendo “voi?”,Roberto rispose subito dicendo che quando si hanno 2 meraviglie di donne non si puo’ non stare bene.
Io Betta ormai avevamo un rapporto particolare,lei era stata con il mio Luca e il sesso tra di loro era alla luce del sole,ancora oggi si parla liberamente se lei ha voglia d iscopare con Luca o viceversa,di solito tra donne non e’ cosi,anzi,ma tra me e lei era strano,strano ma enormemente piacevole.Cosi anch’io potevo prendermi tutte le liberta’ di pensiero e di parola con lei,ma soprattutto avrei potuto scopare con Roberto anche li in macchina in quel preciso momento  senza che lei si sentisse offesa o contrariata.Io ho questo rapporto con 2 persone al mondo:lei e mia cugina Beatrice(che e’ quasi come me di carattere)Forse potrei essere cosi con molte altre amiche ma non c’e’ nessun’altra che io conosca che sia come loro.
Comunque ,la temperatura si stava alzando sempre piu’,in tutte e due i sensi,Roberto ci chiese se era il caso di accendere l’aria condizionata ma Betta prese l’occasione al volo e disse che si sarebbe cambiata la maglia in macchina,lei indossava un jeans che le faceva il sedere a mandolino(grrrrrrrrr ;) e una maglia larga grigio scuro.Non ci penso’ su troppo,si tolse quella maglia e indosso’ un top nero,poi si sfilo’ i jeans e si mise un pantaloncino bianco aderente ed elasticizzato che disegnava perfettamente la forma di quelle chiappe sode…..Poi si giro’ verso di me e mi chiese se avevo caldo,”certo” risposi io,”allora cambiati anche tu,che aspetti”.
Trovai l’idea molto eccitante,ma mi venne un attacco di pudore e risposi che mi sarei cambiata appena ci fossimo fermati….infatti neanche 100 metri e Roberto accosto’ all’interno di una piazzola sulla destra:”ecco ,siamo fermi”disse lui..Betta scoppio’ a ridere e salto’ indietro sul mio sedile posteriore,”siediti avanti,dai!!”...io chiesi il perche’ e lei disse che si voleva godere la scena li.Io dissi a Roberto che poteva riprendere a guidare tanto non mi sarei cambiata li,e lui infatti riparti’Io ora ero seduta davanti ,in effetti faceva molto caldo,e in un attimo,senza pensarci, inizia a sfilarmi la felpa,sotto non indossavo nulla,mi coprivo a malapena con una mano mentre con l’altra cercavo la canottiera in borsa ,prima di indossarla Betta mi chiese se con le mie mani riuscivo a coprire totalmente il seno,Roberto disse che era impossibile,io ci stavo prendendo gusto,mi sentivo gli occhi sulle tette e mi piaceva molto farmele guardare,esitai un po,le lasciai per qualche secondo in vista e poi provai a coprirmele con le mani,”ecco,visto che riesco  a coprirle tutte?”Betta ebbe da obiettare e Roberto disse che lui siccome stava guidando non poteva guardare.Lui era andato in escandescenza in realta’,faceva fatica a trattenere l’emozione,io gli giardai giu’ per vedere se gli era venuto su,ma Betta fece di piu’,lo tasto’ dicendo “scommetto che c’e’ l’hai su,altro che non guardi.”Io nel frattempo mi stavo rimettendo la maglia a mi accorsi che Betta stava scattando foto col cellulare(ecco il vero motivo per cui era seduta dietro)Io le dissi di stare attenta con quelle foto,ma le lei  mostro’ subito a Roberto dicendo”guarda che tette,guarda come viene bene lei sulle foto”
La giornata era ripartita piu’ “calda” che mai,pensai a Luca e come ci saremmo divertiti in 4,in quella situazione sareebbe stato un sogno per tutti e due.Anche se Luca al telefono era sincero e mi aveva dato totale liberta’ anche di scopare adesso la tentazione riuscivo a domarla con molta facilita’,il fatto che ora nulla mi era vietato da Luca mi permetteva di controllare meglio l’istinto,anzi.Certo l’idea di tastare anch’io quel pisello mi divertiva ,magari mi sarei anche adagiata per assaggiarlo con la bocca ma il fatto che potevo farlo in qualsiasi momento non mi metteva ansia o fretta ne mi diceva “ah!se potessi farlo”ora dipendeva solo da me.
La giornata continuo’ in modo convenzionale,non ci furono particolari eventi piccanti a parte le battute;dopo vari giri al mare e in un paesino a passaggiare nel centro storico ,intorno a alle 2 del pomeriggio ci fermammo a mangiare in un ristorante,devo dire che si mangio’ troppo bene e soprattutto bevemmo dell’ottimo  vino francese,eravamo un po brilli e Betta e Roberto si baciavano spesso e si stuzzicavano davanti a me,lui le palpava il sedere in modo molto plateale con la mano a volte dentro i pantaloni.
Il sole ando’ via e scese molto la temperatura,dopo pranzo eravamo tutti e tre abbiaccoti e un riposino a quel punto lo avremmo fatto molto volentieri tant’e’ che appena Roberto disse “che ne dite se ci avviamo verso casa?”....noi in coro speravamo proprio questo,non vedevamo l’ora di toccare un letto.In macchina Betta tiro’ dritto su un unico argomento:sesso!
Mi chiese se volevo dormire pomeriggio con loro,tanto per stare in compagnia,io per galanteria risposi che non volevo disturbarli e Roberto disse subito “magari tutti e tre insieme!”,Betta continuo’ chiedendo a Roberto cosa ci avrebbe fatto,anzi chiese a modi test,3/4 cose che avrebbe voluto fare con lei e con me,questo fu piu’ o meno il dialogo:
Betta :”pensa a 3 cosine che vorresti fare con me e con Sandra”
Roberto:” cosine tanto per fantasticare?”
Betta:”si,3 desideri”
Roberto”mamma mia,solo al pensiero mi viene da sudare!”
Io” secondo me ti viene su’ altro che sudare!”
Betta”infatti,dai spara”
Roberto: “beh,mi piacerebbe sentire la vostra bocca ..a turno”
Betta.”..sii..poi?”
Roberto.” ..poi mi piacerebbe prenderti da dietro mentre Sandra mi fa toccare  il seno
Betta:si,ultimo?
Roberto:....beh,mi farei Sandra mentre limono con tutte e due…
Betta:”ok,ora scegli se dovessi scegliere di fare solo una di queste 3,cosa sceglieresti?”
Roberto:”....mhhhhmmm,complicato!!!!......
Penso che Roberto sapesse con certezza cosa avrebbe voluto fare,ma cerco’ di non mettere in secondo piano Betta per non offenderla ,cerco’ di farla sentire al centro dell’attenzione ma allo stesso tempo sapeva che aveva forse l’unica occasione di poter fare sesso con me ,cosi io intervenni e dissi “..scelta scontata,e’ ovvio che sceglie la seconda!”
Dicendo cosi’ avevo smorzato ogni eventuale vellita di Roberto su di me,anche se io ,per mio orgoglio,mi volevo sentirglielo dire che voleva farmi,invece lui scelse la prima,voleva che gli facessimo un pompino insieme.
A quella frase Betta gli appoggio’ la mano sopra al pisello ,sbottono’ il pantalone ci ficco’ la mano dentro,disse”sentiamo come c’e’ l’ahi adesso”,si vedeve che l’aveva preso in mano e faceva su e’ giu’.Io non so perche’ ma mi sentivo imbarazzata in quel momento,mi girai e le dissi che non poteva fare questo davanti a me,lei rispose”perche?..se no ti viene voglia?”..io non dissi nulla ma aveva centrato il punto...
Arrivati a casa,usato il bagno a turno,Betta apri il divano letto ,avevamo circa 3 ore prima di ripartire,Roberto accese il televisore tanto per avere un suono  di sottofondo,poi ci offri da bere
dalla sua dispensa e dopo 10 minuti eravamo tutti e tre molto allegri,Betta ormai era andata,non si tratteneva piu’,con fare scherzoso si metteva sopra a Roberto si metteva in pancia in su,e simulava di fare sesso,ma a un certo punto,mentre era in quella posizione,gli sfilo’ di netto il boxer sotto le ginocchia e Roberto rimase col sedere scoperto,lei inizio’ a suonare il “tamburo”sulle chiappe e diceva “senti come suona bene questo culo”,mi invito’ a fare lostesso ma io non feci nulla,mi sentivo un po bloccata….ma poi arrivo’ il momento fatidico,Betta lo fece girare a pancia all’aria,lui oppose un po di resistenza visto che era sotto i miei occhi percio’ a stenti si giro’ ma con le mani davanti ,Betta gli mise la faccia sulla pancia ,lui non resistette piu’
e tolse le mani,Betta ci misi un attimo,si porto’ giu’ con le labbra,le mani tenevano ora bloccate le mani di Roberto,e nel giro di qualche secondo gli aveva afferrato il pene con i denti tenendolo come un osso...mi faceva eccitare quella stronzetta della mia amica,ci sapeva fare,poi ando’ dritta sulla cappella la quale spari’ ricoperta dalle sue labbra.
Si ,Roberto avevo proprio un cazzo grosso,la bocca di Betta si gonfiava ogni volta che gli entrava dentro,io non sapevo che fare ,stavolta mi sentivo impacciata,ero li a guardare senza fare nulla,daltronde erano loro che si divertivano con la mia presenza,ero io il “giocattolo” per la loro eccitazione.Betta mentre lo aveva in bocca  a un certo punto mi prese la mano...e me lo porto’ li,io ho fatto un po di resistenza ma poi ,sia per non fare la stronza sia perche’ volevo participare al gioco finalmente lo presi in mano,cominciai a fargli una sega mentre Betta leccava con la bocca di tanto in tanto;Roberto mi guardo negli occhi per scrutare dentro me,cercava di capire se mi sentivo  a mio agio,oppure no.Cavolo se era duro,lo sentivo dentro il palmo .arrivavo fin su la cappella e poi ritornavo indietro,ero attratta da quell’arnese .in ogni ostante mi veniva l’istinto di andare giu con la bocca e mordicchiarlo.Da li in poi smisi di pensare e agivo di istinto,ma la situazione era in evoluzione,Roberto comincio’ a frugare sotto la mia maglietta,arrivo’ subito a palpare un seno,io mi avvicinai di piu’ a lui per permettergli di palpare con piu’ comodita’,ero vicinissima e con calma iniziai ad abbassare la testa ,ero a un centimetro con le labbra dalla sua cappella,aprii la bocca come se dovessi assaggiarlo prima di mangiarmelo ma nenache il tempo di pensare che Betta mi afferro' la maglietta sfilandomela da dietro,rimasi a seno nudo e vidi la faccia di Roberto che mostrava piu’ godimento ,si morse persino le labbra e mugughio’ un “mmhhmmm”...insisteva a palpare il mio seno destro mentre guardava quello sinistro,in pochi attimi Betta si sfilo’ gli slip e pian piano risali’ sul corpo di Roberto fino ad arrivare sul pisello,⅔ aggiustate ed era nella sua patata,lei inizio’ a scopare con movimenti non troppo lenti ma decisi,il “tronco” di Roberto entrava e usciva dalla patatina di Betta,io avevo caldo e stavo scoppiando,penso che avessero sognato spesso di scopare davanti a me.Mi vennero in mente le parole di Luca quando mi rassicurava sul fatto che avrei potuto scopare se ne avessi avuto voglia,speravo allora che Betta mi invitasse a fare un “cambio”,cazzo se volevo scopare ora!Mi infilai la mia mano nel pantaloncino e andai a frugare li sotto,mi toccavo per godere anch’io...Roberto a quella vista di me con la mano nella patata ,i seni al vento a Betta che era sopra di lui...beh!venne quasi subito,era comprensibile,non era di ferro….con due donne in quella situazione non facile trattenersi…..
Io caddi sul divano,non ricordo bene ma riuscii a godere anch’io,forse Betta no...ma ci fermammo li,io mi rimisi la maglietta e stettimo li a dormicchiare tutti e tre vicini prima di riprendere le nostre cose e ripartire a casa….non vedevo l’ora di raccontare tutto a Luca!
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10 anni fa
AdamDTS,
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L'amore di un marito
L'AMORE DI UN MARITO
L'epoca dei fatti è circa un anno fa.
Vengo contattato per un annuncio su un sito specializzato da una coppia romana che sarebbe stata in vacanza in Romagna.
Sono entrambi maturi, Lei 59 anni e Lui oltre i sessantanni.
L'approccio è educatissimo da parte del Lui, persona colta e raffinata, che in modo molto diretto e semplice mi spiega la questione: non ha più erezioni e ha una splendida moglie a cui vuole ogni tanto fare un regalo, un gesto d'amore per accontentarla facendole passare alcune ore di piacere. Spesso capita che dietro a questi approcci si nascondano mitomani, che non sono sposati, ma il modo educato e raffinato di porsi, l'elevato ceto socioculturale a cui si vede appartiene la persona, mi portano a fidarmi.
Mi fa una serie infinite di domande, si vede che ama in modo viscerale la sua moglie, vuole essere sicuro che verrà trattata come una Regina e dopo un paio di settimane fissano la data in cui sarebbero arrivati in Romagna.
Li ospito nella location dove posso incontrare, li sistemo e li lascio soli per un'oretta come richiesto dal marito per riprendersi dal lungo viaggio e per farsi una doccia.
Poi ritorno e trovo Lei in abiti velati, bellissima, sensuale, che sprizza erotismo da ogni poro.
Lui mi si avvicina e mi dice solo: trattami bene la mia Regina! E si allontana, perchè la ama, ma non sopporta di vederla tra le braccia di un altro.
Lei allora mi si avvicina e preoccupata mi chiede se Le piaccio... tipico di una Donna matura che pensa sempre di non potere piacere, mentre sovente sono molto più Donne e sensuali di una trentenne.
La inizio a baciare prima dolcemente e poi con sempre più ardore, la spoglio delicatamente, come lei fa con me, mi bacia il corpo mentre lo fa e mi sussurra che è emozionata, ma è pervasa dalla voglia di me.... Le inizio a succhiare i capezzoli, delicatamente e subito si inturgidiscono, ha un seno ancora splendido, poi le tolgo le mutandine e inizio a prendermi cura del suo gioiello, splendido, caldo, già bagnato ed eccitato. Si inarca mentre la lecco e con le mani le sfioro i capezzoli diventati durissimi e lei è pervasa dall'eccitazione.
Viene di piacere una prima volta stringendomi la testa dentro di lei e mi nutro del sapore del suo godimento. Poi salgo su e la bacio trasmettendo alla sua bocca una parte del suo piacere.
Poi mi fa stendere e inizia a prendermi cura con la sua bocca di me ed è brava, dolce e delicata, ma sa toccare i punti giusti, per eccitarmi in modo rapido.
La stendo sotto di me e la prendo a gambe divaricate, la penetro piano piano e poi entro sempre più dentro trovandola caldissima e bagnatissima. Continuiamo per un po' e veniamo assieme in un mugolio di piacere sincronizzato.
E' esausta, sudata, ma raggiante, mi si avvicina e mi bacia e mi dice: grazie cucciolo.... sei stato fantastico.
Parliamo e mi confessa dell'amore smisurato di suo marito per Lei e di un intervento che lo ha reso impotente. Dopo un po' la inizio baciare e ricominciamo le effusioni, che la vedono venire ripetutamente prima grazie alla mia lingua e alle mie penetrazioni. E' una fonte inesauribile di piacere, una sorpresa continua. Cambiamo posizione, è stanca, sfinita, ma continua a gemere a incitarmi e a farmi sentire sempre più dentro di Lei. Vengo una seconda volta dopo un paio di ore complessive di effusioni e di piacere.
Terminato, manda un sms al marito che era stato tutto il periodo in un bar adiacente e ci raggiunge, preoccupato, ma quando la vede raggiante, una vera matrona di piacere, che mi tiene tra le sue braccia e mi coccola, anche lui si rallegra subito e mi ringrazia: non l'ho mai trovata così felice dopo un incontro!!
Andiamo a cena e li porto in un ristorante di pesce di mia fiducia, passiamo una splendida serata e li riporto alla camera, dove le chiedo di rifarlo e lei mi bacia e mi dice: sei stato un bellissimo regalo, sei stato fantastico e ti conserverò nei miei ricordi, hai già fatto troppo per me!! Mi stringe in un abbraccio caldissimo, mi da un ultimo bacio di cui conservo ancora il sapore e mi ringrazia per l'ultima volta.
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10 anni fa
IMOLA2011,
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Ultima visita: 8 mesi fa
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il primo appuntamento part.2
Ahhhhhhh con i corpi sudati e bagnati ci facciamo un bel idromassaggoo.... giusto il tempo di ricaricare lw pile.....chiacchieriamo e allp stesso tempo guochiamo con i nostri corpi...... lei mi dice adesso facciamo una cosa che adoro e vorrei fare ti va??Andiamo di là e spalanchamiamo le tende e persian3.. voglio farmi guardare!!!!!Ai ai l'eccitazione ssle e con essa anche.....usciamo dalla vasca nudi e eccitatissimi lei si sdraia sul letto a gambe aperte verso la finestra la sua fighetta bella e slabbrata vuole essere leccata "slurp slurp".nella speranza che qualcuno veda la faccio girare alla pecorina e vado avanti a leccare sia la fighetta che il suo buco dek culo anchesso molto accogliente" per sua ammissione".La serata prosegue e nessuno.sembra sbirciare ne da vicino ne da lontsno.... noi cmq giochiamo lei si fa prima inculare e scopare da vera vacca....Peccato che nessuno si sia fatto avanti.......
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10 anni fa
saturno1, 32
Ultima visita: 3 mesi fa -
Debutto in società
Un caffè in un bar. Una scena surreale ad aspettarci, un film di Almodóvar davanti a noi: musica napoletana, un ragazzo che balla nella piazza più bella della città, vicino all'ape con cui porta in giro i turisti. Tutto il resto è luce accecante, silenzio, immobilità.E poi arriva lui, poche mail, una telefonata. Dritti al sodo, ma senza aspettative. Io sono così.Lui ha occhi carichi di voglia ed è quello che cerco in questo momento.Due chiacchiere, risate, le sue mani addosso, senza malizia. Mi tocca, le spalle soprattutto, la gamba. Appoggia la sua mano su di me con un gesto familiare.Poco dopo passeggiamo per strada, noi tre. Lui rompe il muro della mia timidezza facendo qualcosa che imbarazzerebbe molte. In mezzo alla gente mi sussurra che ha il cazzo duro per me. "Lo vuoi sentire?" mi chiede, ma è una domanda che non aspetta risposta. Scivola dietro di me, ancora camminiamo, e me lo appoggia dietro. Lo sento. Qualcuno forse ci guarda.Il pomeriggio vola, lui ci fa capire di voler passare la serata con noi. Lo salutiamo.Pochi giorni dopo ci risentiamo, gli avevo proposto una cena da noi ma dei cari amici sono a casa nostra per qualche settimana e decidiamo di spostare a casa sua per un pranzo.Arriviamo, mi accoglie con un bacio sulla bocca. Io mi sento avvampare. Iniziamo a cucinare, io ho ripetuto a mantra nei giorni precedenti la formula "zero aspettative" e lui si comporta da vero gentiluomo.Io mi presento con un vestitino "pronta all'uso" ma scarpe basse, piedi nudi. Ho bisogno di sentirmi a mio agio.Finisce il pranzo, finiscono le chiacchiere e ci ritroviamo seduti sul divano. Io al centro. Leo e S. Iniziano ad accarezzarmi. Io mi sento Cleopatra.Poi mi blocco. Il non riconoscere gli spazi attorno a me, gli oggetti, la consistenza del suo corpo grosso (Leo è molto magro) mi provoca una vertigine. Ma loro due sono bravi, capiscono, accarezzano le mie insicurezze. Io mi dico "Fanculo a tutto" e provo a lasciarmi andare. Sussurro a S. in un orecchio: "Parlami". Nessuna parola mi dà fastidio in quei momenti, ma lui usa quelle più dure, me le prendo. Un attimo dopo sono inginocchiata davanti a quest'uomo, ho il suo cazzo in bocca. Leo mi guarda e mi usa anche lui. Io cerco di fare star zitta la mia testa. Voglio essere tutta corpo.E poi esce la mia natura di (per dirla alla Leo) donna generosa, piccola geisha. Non mi importa del mio piacere, il mio piacere è esserci e dare piacere agli altri. Non distinguo più le loro mani su di me e poi, questo lo riconosco, Leo mi colpisce una natica e con questo gesto dà il via libera a lui che mentre mi riempie da dietro inizia a colpirmi nello stesso punto. Sulle dita ha dei grossi anelli e i segni li porterò addosso per giorni. Memorie di viaggio impresse sulla pelle.Ora siamo sul divano, lui seduto, io col suo cazzo nella bocca. Mi scosta, si toglie il preservativo, si tocca per un attimo e mi viene addosso. Adoro questo momento. Sul viso, sul collo, sul seno (il mio vestito è solo abbassato, non amo farlo nudi) sulla collana di perline nere che disegna un arabesco sul mio collo. Sorrido.Si alza. Si fa una doccia. Noi lo stesso dopo di lui. Mi piace la sensazione di uscire dal suo bagno con solo un asciugamano addosso, i piedi nudi, rivestirmi in mezzo al salone, offrire loro anche questo.Ci spostiamo fuori, qualcosa da bere, sigaretta per me e per Leo. Io di istinto mi siedo sulle ginocchia di S. Si chiacchiera di cose normali, si ride, lui mi accarezza le gambe e all'improvviso porta la mia mano sopra i suoi pantaloni. Lo sento. E ricominciamo. Stavolta è tutto più veloce, lui viene in un attimo mentre si tocca, io ho il viso nel suo sedere, mentre Leo mi afferra la testa e mi fa affondare ancor di più. S. si scusa. È durato un attimo. Sorrido ancora. Leo è divertito. Rimetto assieme i pezzi sparsi a terra di me, le mie mutandine, il reggiseno. Il vestito l'ho ancora addosso. Ci risediamo fuori. È tardi e a noi aspettano almeno due ore di macchina. Decidiamo di andarcene. Ci alziamo. Lui mi abbraccia da dietro. Ce l'ha di nuovo duro. Stavolta Leo è irremovibile. Si va. Io sono d'accordo con lui. S. mi saluta con lo stesso bacio. Stavolta mi sembra la cosa più naturale del mondo.In macchina io e Leo sorridiamo ma lasciamo defluire tutto per un po'. Io sono stata preoccupata che qualcosa potesse dargli fastidio. Parliamo. Flussi di coscienza che si intersecano, si toccano, si sfiorano, cose che ci sorprendono reciprocamente. Ecco. Dopo dieci anni insieme, in simbiosi, è bello sapere che ci sono ancora degli spazi da esplorare ma che non fanno paura. E, soprattutto. Ci è sembrata la cosa più naturale del mondo. Una prima volta che non dimenticheremo. Grazie S.
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10 anni fa
mayalunaeleo,
27/34
Ultima visita: 4 anni fa
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Il battesimo
Dopo tante vicissitudini, contatti virtuali, caffè e pranzetti, era arrivato il momento…la prova del fuoco.
Una lunga vita sessuale di coppia sempre soddisfacente, completa, sempre condita da tante fantasie.
Come tutte le coppie, alti e bassi nella frequenza, ma sempre tanta passione nei pochi momenti in cui gli impegni quotidiani ce lo consentivano…
La scelta di tramutare qualche fantasia in realtà, era scaturita da entrambi, ormai consci del legame inscindibile che ci univa e che ormai, dopo tanti anni insieme, prescindeva dalla insicurezza e dalla gelosia.
Potevamo finalmente donarci e al tempo stesso donare ad una entità esterna, una emozione piu’ forte…scaturente dal guardare il proprio compagno/a immerso nel turbinio del piacere da una “postazione” esterna.
Ansia, paura, ma voglia di arrivare prima possibile all’appuntamento..
Ad attenderci, Giorgio, che ci accompagna fino all’entrata dell’incantevole location che insieme a Laura avevano preparato nei minimi dettagli in ogni separato ambiente.
Laura indossava un completo elegante ma molto casto che metteva però in evidenza il suo desiderabile corpo sinuoso…forse per creare ancora piu’ aspettative..
Appena insieme intorno ad un buon caffè, l’emozione di tutti si traspirava dagli argomenti trattati, sembrava di essere 4 amici da sempre…ma di ciò che doveva accadere neanche la traccia.
Poi Laura, d’improvviso, prende coraggio ed invita la mia Liliana, a vedere il piano superiore…
La mia timida Liliana, stupendomi non poco, accetta, dicendo che con l’occasione vorrebbe avere l’opinione di Laura su alcuni completini intimi che si è portata.
Io e Giorgio rimaniamo in sala, ascoltando le risatine complici delle nostre principesse…dentro di me saliva una eccitazione stranissima…mai provata…la sensazione era netta…Liliana non mi avrebbe deluso, Laura gli piaceva molto..
Dopo 5 minuti interminabili, due vocine festose, ci chiamano…vedo Giorgio che prende al volo la sua macchina fotografica…e capisco che il gioco sta per cominciare….
Tutte le mie tensioni svaniscono quando vedo Liliana perfettamente a suo agio in un paio di tacchi a spillo di Laura, con il suo completino migliore ed un perizoma da infarto…che quasi mi prende poi appena sbuca fuori Laura, una pelle liscia e vellutata, due cosce sode ed invitanti, un perizomino super elegante che mi permette di sbirciare attraverso la sua trasparenza..un magnifico fiore pronto ad essere colto.
La disinvoltura con cui si muoveva Liliana in questo contesto, le risatine e le toccatine che si dava con Laura, cominciano a far traballare la convinzione che i limiti che ci eravamo dati prima dell’incontro sarebbero stati rispettati…ma Liliana è sempre stata una donna molto ferma e convinta delle sue scelte, quindi la cosa non mi preoccupava piu’ di tanto!
Dopo un divertentissimo gioco “glamour” con decine di foto scattate da me e da Giorgio, in cui le nostre modelle dilettanti con i loro completini sexy avrebbero stupito qualsiasi professionista, ci ritroviamo in camera, con la scusa di fare qualche scatto in una location piu’ comoda…
Piano piano, dopo un ultimo scatto da infarto con i due culi delle modelle bene aperti, uno sopra all’altro, senza neanche accorgermene, mentre ero girato, mi ritrovo mia moglie avvinghiata a Laura in un 69 che comincio a pensare possa mettere a dura prova le mie coronarie.
Ma l’emozione e l’eccitazione era talmente forte, la mia attenzione talmente rivolta completamente al godimento di Liliana, che mi stupii di non avere ancora la mia solita possente erezione che mia moglie mi provoca ad ogni suo piccolo gesto quando siamo soli…era lei che contava adesso, si stava sciogliendo sotto i colpi di lingua di Laura che le allargava per bene il culo mettendone in evidenza il suo fiorellino rosato al centro…
Finalmente io e Giorgio ci riprendiamo dallo shock e ci spogliamo mettendoci ognuno vicino alla sua sposa.
Ormai siamo liberi, da tutto…dai nostri stupidi tabù, dai nostri freni inibitori..Laura impugna i nostri due cazzi mentre continua a succhiare Liliana mentre io mi gusto da vicino la visione idilliaca dei due fiori aperti di Liliana in bella vista insieme al viso estasiato di Laura (capisco il perché..Giorgio aveva infilato la sua testa in mezzo alle sue cosce..e leccava come un forsennato)…poco dopo, in stato evidente di trance (non capivo ne percepivo piu’ gli eventi) mi rendo conto che la testa di Giorgio era in mezzo alle cosce di mia moglie…una vampata di calore mi sale dal cazzo al cervello…Liliana ci stava e si muoveva ritmicamente con gli occhi chiusi emettendo i suoi gemiti di approvazione da me ben conosciuti…erano ormai saltati tutti gli schemi, tutte le nostre prudenti logiche tanto programmate…quanto inutili!
Mi sentivo strano, nessuna gelosia, nessuna remora, volevo solo andare avanti secondo i dettami della mia fantasia allenata da tanti anni di prove…ma ero protratto tutto al godimento di mia moglie…era lei al centro delle attenzioni di tutti noi….non mi interessava di godere a mia volta…sapevo che al solo ricordo di quei momenti, alle successive nostre escalation sessuali, avrei goduto a volontà…ora dovevo essere “concentrato” su Liliana…volevo con tutte le mie forze che impazzisse di pacere!
Ma il calore che sentii sulla mia cappella mi riportò alla realtà…abbassai gli occhi, Laura me lo aveva preso in bocca, morbidamente, come se lo avesse avvolto con tanti batuffoli di ovatta…mi stava facendo un fantastico bocchino davanti a mia moglie!! …mi lascio andare per godermelo fino in fondo….mi giro e….stavolta non ci potevo credere…la mia Liliana col cazzo di Giorgio in mezzo alle saette della sua lingua…gli stava leccando la base della cappella…vedendo il viso di Giorgio, non gli dispiaceva affatto!! Cosa potevo ormai fare se non godermi il susseguirsi degli eventi?
Dopo svariate altre geometrie, tra cui una bella cavalcata a due con Liliana, con uno sguardo di intesa con Laura, abbiamo fissato qui il limite del nostro battesimo, per non rischiare di esagerare e rovinare tutto…
Durante un’altra sessione di lingua di Laura sulla fragolina depilata di Liliana (mmhhh…) mi avvinghio alla bocca finalmente libera di mia moglie e la bacio intensamente per quello che sembra una infinità di tempo godendomi i suoi movimenti ritmici al tempo dei colpi di lingua…intanto Giorgio la stava scopando da dietro con dei decisi colpi che facevano sobbalzare sia me che Liliana.
Laura si decide e comincia a smanettare il mio cazzo…è veramente troppo…non ce la faccio piu’ e vengo sulla sua mano…
Non riesco a rendermi conto se tutti i commensali sono riusciti come me a liberare il loro godimento finale, sono stato come in trance per tutto il tempo…
Mentre giochiamo un po’ candidamente come vecchi amici, in attesa di rivestirci, raccattando tutti gli “accessori”, il mio pensiero va al mio amore…come si sentirà? Sarà pentita? Estasiata o sotto shock?
Incredibile…Laura me lo aveva detto all’orecchio prima di cominciare…”lasciala libera senza forzature..”..era stato così..Liliana era serena, felice e senza patemi…
Il suo stato “estasiato” è stato confermato anche dopo mentre abbiamo riguardato insieme le foto…ma soprattutto la sera, quando stanchi morti, prima di addormentarci, abbiamo fatto una
Mail di ringraziamento ai nostri nuovi fantastici amici e maestri Laura e Giorgio…
Poi ci siamo fatti una fantastica, dolcissima, scopata da soli, nel nostro letto, raccontandoci nelle orecchie a bassa voce, tutte le fantastiche sensazioni vissute in quel giorno, facendo poi l’appello di tutte le nostre fantasie e dei nostri ventennali giochi.. e delle emozioni che avremmo voluto ancora condividere con loro ( scoprendo che mancavano ancora le piu’ eccitanti..) …
Stavamo vedendo la nostra sessualità con un occhio diverso…ormai il ghiaccio era rotto!
Una cosa è certa… ci ricorderemo per tutta la vita…il 21 agosto!
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10 anni fa
admin, 75
online -
La scampagnata
Era una domenica molto calda del mese di agosto.La settimana era stata lunga stressante e avevamo voglia di uscire dalla citta'di rilassarci un po'in campagna nel verde ed all'aria pura.Di primo mattino coi ns fedelissimi cani che non abbandoniamo mai partiamo in auto x un bel parco regionale non molto distante dalla citta' con valigetta da picnic ed equipaggiamento da campagna.Verso le 6 del mattino siamo in una bellissima radura dove parcheggiamo la nostra auto portiamo i nostri cani a sporcare ed a fare una bella passeggiata nel verde ed all'aria pura.Troviamo indicazioni che portano ad alcuni laghi nell'interno del folto bosco e ci incamminiamo x la loro destinazione.A circa meta'del percoso indicato troviamo una bella radura ed un bellissimo lago con ninfee ed altri stupendi fiori acquatici attrezzata x i turisti con panche e tavoli in legno.Facciamo una piccola sosta abbeveriamo i ns cani e ci riposiamo un po',il percorso è ancora molto lungo.Guardandoci attorno scorgiamo un piccolo capanno nel folto del bosco adibito a ricovero degli attrezzi dei boscaioli.Dopo aver camminato tanto e esausta mi apparto nel folto della boscaglia x fare pipi'.Carlo mi guarda non si fida molto potrebbe sempre arrivare qualcuno.Dopo pochi secondi anche a lui scappa e mi viene vicino dopo aver assicurato i nostri cani
ad un albero nelle vicinanze.Lo osservo mentre fa'pipi'con la coda dell'occhio e lui sbircia me il malandrino.Il luogo appartato e da cui potremmo comunque venire visti e sorpresi mi sta'mettendo addosso una forte eccitazione,faccio finta che mi cada la carta x asciugarmi e carlo si china a raccoglierla,mi fissa ora negli occhi lucidi e che emanano una forte eccitazione.Sono coi pantaloni abbassati e la passerina bagnata ancora di pipi',gocciolante e gonfia da cui sento il gonfiore del clitoride che pare fuoriuscirmi dalle grandi labbra.Soffrendo da alcuni giorni di una dolorosa e fastidiosa infiammazione al nervo sciatico faccio molta fatica ad abbassarmi e chiedo a Carlo di aiutarmi.Si abbassa e mi asciuga strofinando delicatamente la carta sulle grandi labbra e premendola sul clitoride ormai quasi sporgente.Mi guarda in viso e si accorge subito dell'accitazione che mi prende,senza proferire parola mi bacia il monte di venere apre piano piano le grandi labbra lecca scappuccia e succhia il mio clito ora turgido e pulsante di desiderio.Mi guardo in giro ogni tanto non vorrei che fossimo scoperti anche se l'atmosfera che si è creata è molto eccitante e non guasterebbe affatto.La sua lingua fruga nel mio intimo facendomi gemere e bagnare si infila dolcemente dentro la patatina ormai grondante di dolci caldi e copiosi umori.Dopo poco un fruscio dietro un grande albero poco distante mi fa'sussultare,scorgo un uomo coi
pantaloni aperti che ci osserva,vorrei rivestirmi fuggire ma carlo mi continua a leccare sono eccitatissima ma molto imbarazzata nel conempo.Sento un grande caldo che mi pervade il viso e nell'intimo cresce il desiderio.Quell'uomo scorgo dal folto del bosco ora si masturba ha un grosso pene tutto scappellato occhi lucidi e eccitati.Gemo sotto i colpi della lngua di carlo anche lui eccitatissimo,i mei umori colano lungo le mie coscie scendedo sino ai piedi,sono tutta fradicia urlo gemo e godo come mai mi era capitato l'orgasmo è intenso,squirto cpiosamente sul viso e nella bocca di carlo ormai eccitatissimo,lui si alza e mi allaga le gambe ora sento dentro di me il suo membro turgido e caldo,mi possiede alla pecorella facendomi appoggiare con le mani contro un albero.Scorgo l'uomo dietro l'albero che schizza ora copiosamente il suo sperma nell'erba e Carlo mi inonda di caldo e copioso sperma mentre urlo pervasa da un piacere sublime che mi porta in estasi..
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1
10 anni fa
admin, 75
online