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i massaggi di mio cognato
Premetto che a mia moglie piace moltissimo farsi massaggiare e che avere delle mani (maschili) addosso è uno dei massimi piaceri che lei stessa mi ha sempre confidato e che non dovevo essere geloso di questa cosa , anche perchè non avrebbe mai rinunciato a questo piacere. Detto questo devo dire che invece a me non piace molto farli per cui lei ha sempre provveduto a farsi massaggiare da amici e parenti con conseguenti corna che mi ha fatto dato che poi dai massaggi spesso passa a farsi una scopata. Mio fratello devo dire che è uno dei suoi massaggiatori piu assidui e anche uno di quelli che se la scopa piu spesso. Le prime volte ricordo eravamo ancora fidanzati e lui ha iniziato con i classici massaggi sulla schiena e sul collo per poi scendere verso quelli sulle cosce e sul culo e per finire sulle tette. Quando lei veniva a casa ci mettevamo sul letto tutti e tre e mio fratello iniziava a spogliarla... la prima volta che accadde ricordo che io mi ero addormentato e li sentivo ridere sul letto finchè non sentendo piu nulla aprì gli occhi e vidi che si stavano baciando in bocca e mio fratello aveva le mani fra le cosce di Elena ; invece di arrabbiarmi la cosa mi provocò una fortissima eccitazione ed inizia a farmelo in mano. Vidi lei che era senza freni inibitori e gli apriva la patta dei pantaloni tirandoglielo fuori e lui che aveva tutta la mano nelle mutande di Elena, Godevano in silenzio per non farmi svegliare ed io stetti al gioco facendomelo in mano in silenzio. Poi una seconda volta eravamo al mare su una spiaggia semideserta e non avendo i costumi decidemmo di farci il bagno in mutande, sempre noi tre ed anche allora vedere Elena praticamente nuda che si faceva massaggiare da mio fratello mi fece godere nelle mutande. Quella volta lui la toccò senza pudore davanti a me che guardavo e vedendo che mi masturbavo andarono oltre fino a che lei masturbò lui per un gioco erotico che era oramai chiaro e dove io ero il cornuto contento e loro mi accontentavano. Cominicarono anche ad uscire qualche volta da soli e poi mi telefonavano per farmi sentire che stavano chiavando in auto e io godevo tantissimo della cosa. Poi mio fratello si sposò e Elena divenne piu nervosa per cui dovetti trovare un amico fidato che sopperisse alla mia mancanza in questo senso. Il mio amico Giancarlo fù felice di sostiturire mio fratello ed anche se era fidanzato appena poteva usciva con noi e tra un massaggio e una scopata fece ritrovare il sorriso e la serenità ad Elena. Anche mio fratello comunque non ci abbandonava e di tanto in tanto veniva ad occuparsi di Elena.
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7 anni fa
Elena e marito cuckold,
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Ultima visita: 5 anni fa
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i miei compagni nigeriani
Qualche anno fà avevo nella mia squadra come compagni due nigeriani ai quali spesso dopo gli allenamenti davo un passaggio a casa. Loro avevano visto spesso la mia ragazza (in quei tempi non eravamo ancora sposati) vestita in maniera sexy perchè di solito dopo gli allenamenti lei veniva a prendermi ed uscivamo. Da premettere che la mia fidanzata è una porcona e le piace farsi guardare per cui il suo abbigliamento abbonda di minigonne mozzafiato stivali o scarpe con tacchi ed esclusivamente autoreggenti dato che è allergica ai collant. Spesso e volentieri apre le cosce anche senza farlo apposta (anche se non credo a questa cosa) e aspetta che qualcuno le guarda la fica. quella sera lei era particolarmente stronza e iniziò a fare qualche battutina sugli uomini di colore e sulla diceria che siano ben dotati e loro non le toglievano gli occhi di dosso; pioveva molto e eravamo bloccati nel traffico quando uno dei due cacciò fuori alcune birre e ne offrì anche alla mia ragazza che appena beve un poco non capisce piu niente. Io ero eccitato lo ammetto da questa cosa e fù la prima volta che divenni cornuto cosi in pubblico , in macchina come se fosse una cosa normalissima. Accadde che loro iniziarono a metterle le mani addosso mentre lei rideva e beveva e mi guardava mentre io ero piu eccitato di lei e i miei compagni di squadra avendo capito la cosa non smettevano e uno di loro si tolse il pantalone della tuta restando con uno slip bianco da cui si vedeva tutto e la mia ragazza iniziò a masturbarlo prima dalle mutande e poi lo cacciò fuori e lo prese in bocca. Quasi non entrava tanto era grosso e l'altro intanto palpava il seno di roberta e le mordicchiava i capezzoli. io guidavo e me lo facevo in mano finchè svoltai in una stradina di Lago Patria e fermai la macchina in una zona appartata. La mia fidanzata aveva abbassato il ribaltabile e oramai si faceva baciare e leccare ovunque mentre i due si alternavano a strizzarle i capezzoli e a morderla tra le cosce. Poi uno dei due cercò di penetrarla ma lei rinvenne e disse di no. O meglio chiese se avevo dei preservativi e al mio no si fermò e disse che non voleva ora . Loro dissero che era una stronza e volevano almeno godere e lei iniziò con la bocca a ciucciarli bene fino a farli sborrare entrambi ed anche lei ebbe vari orgasmi mentre io avevo inzuppato le mutande per essermi masturbato a lungo. Roberta disse che la prossima volta se li sarebbe fatti però con il preservativo. Ancora oggi ricordo questa esperienza che portò ovviamente la mia fidanzata a diventare una vera troia sia con questi miei compagni di squadra che con altri e dopo circa sei mesi di giochini con vari singoli lei usci incinta e decidemmo di sposarci anche se il figlio non era sicuramente mio.
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7 anni fa
Elena e marito cuckold,
39/46
Ultima visita: 5 anni fa
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al bosco
Sabato scorso siamo andati al Bosco di Capodimonte insieme a due amici di mia moglie;
Lei si è messa una minigonna bianca con le calze bianche ed il reggicalze, sopra una camicetta;
Mia moglie camminava in mezzo ai due abbracciata a loro, ed io ero subito dietro con la
Videocamera con cui riprendevo la scena, ogni tanto i ragazzi allungavano le mani sul sedere di mia
Moglie, alzando la minigonna e così io potevo fare delle riprese molto eccitanti;
Ci inoltrammo verso alcuni viali meno frequentati e ci fermammo su un bel prato;
mia moglie si stese su un bel telo mare e i due ragazzi iniziarono a carezzarle le gambe ed il seno;
presero le mani di mia moglie e se le passavano sui pantaloni per farle sentire come erano eccitati;
Anche io ero molto eccitato a filmare la scena e notai alcuni ragazzi nascosti tra gli alberi che si
Masturbavano guardando la scena;
Intanto mia moglie aveva sbottonato i pantaloni dei due e stava spompinandoli, mentre loro le avevano tolto la minigonna ed abbassato le mutandine e la toccavano e baciavano tutta;
Anche io ero eccitatissimo e facevo fatica a riprendere la scena e a masturbarmi insieme, intanto i ragazzi avevano visto che li avevo notati ed erano usciti allo scoperto…
Mia moglie era rimasta solo con le calze ed il reggicalze, era a pecorina ed aveva un cazzo nel culetto e l’altro in bocca;
il gruppetto dei ragazzi (erano in tre) si avvicinò a lei ed incitato da me iniziarono a toccare mia moglie , a baciarla in bocca a turno;
poi uno di loro si infilò il preservativo ed iniziò a scoparla in fica, mentre gli altri si lasciavano spompinare;
Mia moglie era sudata e piena di sborra e voleva sempre essere penetrata….
I ragazzi iniziarono a sputarle sul buco del culo …per poi incularla a turno…
Io ero già venuto un paio di volte e riprendevo la scena pregustando già il momento in cui avrei fatto vederla a tutti i miei amici.. la faccia da troia di mia moglie piena di sborra fino ai capelli..
A un tratto sentimmo dei cavalli …erano carabinieri…ci ricomponemmo velocemente e mia moglie si nascose dietro un grosso albero…
Quando ne uscimmo il gruppo dei ragazzi era scomparso…peccato mia moglie aveva ancora voglia.
Dopo esserci rivestiti…si fa per dire in quanto mia moglie aveva una minigonna cortissima per cui
Bastava che si muovesse un po per far vedere il reggicalze, i due amici di mia moglie ci salutarono,
e noi ci avviammo verso l’uscita;
All’ingresso incontrammo i tre ragazzi di prima, insieme ad altri due signori di una certa età..che parlavano di mia moglie..dicendo che era una grande troia e di come l’avevano scopata…
Uno dei signori ci fermò e ci chiese se poteva offrirci qualcosa al bar….si avvicinò a mia moglie sussurrandogli che voleva scoparsela…mia moglie si mise a ridere facendo capire che l’idea non le dispiaceva…
Andammo al bar insieme a due signori appena conosciuti…bevemmo un’aranciata e poi salimmo in auto con loro due…mia moglie si sedette avanti e noi due dietro…
Non appena partimmo l’anziano signore iniziò a toccare mia moglie…..mentre noi guardavamo..mia moglie iniziò a masturbarlo dai pantaloni…
Ci avviammo verso una zona appartata e fermata la macchina i due iniziarono a palpare e spogliare mia moglie …
Non appena mia moglie prese in bocca il cazzo di uno dei due…questi le sborrò tutto in bocca…l’altro intanto le leccava i capezzoli….
Riuscii a mettere mia moglie a pecora…e la inculai davanti a due …e godetti subito…
Poi loro iniziarono a baciare mia moglie attaccandosi ai due capezzoli….mentre mia moglie ci toccava i membri…scoparono mia moglie varie volte….in tutte le posizioni…
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7 anni fa
Elena e marito cuckold,
39/46
Ultima visita: 5 anni fa
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Adele
Geneticamente non è sua madre. Adele è la seconda moglie di mio suocero, buonanima, ed è la donna che ha cresciuto mia moglie e che lei chiama “mami”.
Valeria aveva appena diciotto mesi quando sua madre morì. Il padre, uomo in carriera cercò una tata che si occupasse della piccola mentre lui mitigava il dolore per la perdita dedicandosi alla sua attività. Adele a quel tempo era una universitaria fuori sede che cercava lavoro per potersi mantenere agli studi. Nelle foto che la ritraggono all’età di 19 anni è di una bellezza esagerata. Da subito si affezionò a quella bambina che il destino aveva messo alla prova così presto. Mio suocero si innamorò di quella ragazza che amorevolmente si occupava della sua principessa. Il sentimento era contraccambiato e così quando Valeria aveva poco più di due anni, fece da damigella alla cerimonia che univa in matrimonio il suo papà e la sua tata.
Adele è sempre stata una donna disinibita, lei e mio suocero non hanno mai avuto problemi nel mostrarsi nudi. Quando io ho conosciuto Valeria e poi ho cominciato a frequentare casa loro mi sono più volte trovato in imbarazzo. Quando eravamo ancora fidanzati capitava che mi fermassi a dormire da loro, con l’approvazione dei miei futuri suoceri io e Valeria condividevamo lo stesso letto. Facevamo l’amore senza problemi e più di una volta la mattina venivamo svegliati da Adele che ci portava la colazione a letto trovandoci nudi. Sovente mi è capitato di entrare in bagno pensando non vi fosse nessuno e invece trovavo mi suocero “biotto” che si lavava, o di trovare mia suocera mezza nuda mentre si stava depilando o semplicemente era seduta sulla tazza. E anche di ritrovarmi uno dei due completamente nudo appena uscito dalla doccia.
Non hanno mai paventato alcun imbarazzo, per loro era ed è ancora, un comportamento del tutto naturale. Valeria mi ha confessato che da piccola non ha mai avuto la curiosità di vedere delle persone “grandi” in totale nudità perché a casa sua l’essere “liberi” era normale. Le era capitato anche, durante le vacanze estive passate coi genitori, di frequentare spiagge naturiste, in varie località Europee. Gli argomenti relativi al sesso per loro non sono mai stati un tabù, parlavano tranquillamente di ogni cosa con la loro piccola.
Io mi sono adeguato con qualche difficoltà a questo loro modo di essere disinibiti, sono cresciuto in una famiglia più conservatrice. Alla fine, però, ho messo da parte il mio imbarazzo e ho cominciato a vivere la mia nudità serenamente.
Dopo la scomparsa di mio suocero Adele non se l’è più sentita di vivere nel grande appartamento è così si è ritirata nella casa che ha ereditato dai suoi genitori, sulle colline toscane da cui vede il mare. Ha quindi lasciato la città ed io e mia moglie ci siamo trasferiti in quell’appartamento in cui Valeria è cresciuta, molto più grande e confortevole del nostro piccolo bilocale.
Sono nel letto avvinghiato a Valeria in quella posizione che possiamo definire a “cucchiaio”, abbiamo appena finito di scopare, il mio uccello è fradicio dei suoi umori ed è premuto contro le sue chiappe. La sua mano accarezza la mia che le sta stringendo un seno.
- “Ieri ho sentito mami al telefono.” – mi comunica.
- “Come sta?” – le chiedo.
- “Bene, credo.” – dice dubbiosa.
- “Come, credo?” – le rimando.
Mia moglie mi spiega che la sua è solo un’impressione, ma le è sembrato di cogliere della malinconia nella voce di sua “madre”, forse dovuta alla solitudine, ipotizza.
- “Dille di venire qui da noi per un po’.” – suggerisco io.
- “Dopo la chiamo!” – mi dice mentre strofina il culo contro la mia erezione.
Riprendiamo a scopare lentamente come piace a me sino a quando io le inondo nuovamente la bernarda col mio orgasmo. Lei mi fa voltare e mi cavalca finché a sua volta tocca l’apice del piacere abbandonandosi poi sul mio petto.
- “Ha 57 anni ed è ancora molto bella, non trovi?” – mi chiede Valeria riferendosi ancora a sua madre.
- “Bella e affascinante.” – confermo io.
- “Te la faresti?” – chiede sibillina.
- “Se non fosse tua madre…… si!” – ammetto senza ipocrisie.
Adele ha un fascino innato, una femmina a trecentosessanta gradi. Un fisico curato una donna di quelle con la “gonna”, se capite quello che intendo. Valeria alza la testa e mi guarda dritto negli occhi.
- “Davvero te la faresti?” – mi interroga nuovamente.
Non mi faccio problemi a confermarle che come donna, la vedova di suo padre mi attrae e che, se non fossimo parenti e non fossi legato sentimentalmente alla donna più bella della terra, si, io mia suocera me la scoperei. Da tempo ho imparato che non serve a nulla mentire alla mia donna, lei mi sgama sempre.
Valeria si fa seria, pensa lungamente a quello che le ho appena detto. Interrompe la sua silenziosa meditazione dicendomi che la eccita fantasticare di vedermi mentre faccio l’amore con un’altra donna con lei presente a guardarci mentre faccio le cose che di solito metto in atto nei nostri amplessi. Quindi aggiunge che questo non lo riterrebbe un tradimento ma un gioco tra noi due in cui lei realizza una sua fantasia e per di più, se questa donna fosse quella che l’ha cresciuta, a lei non dispiacerebbe. Prosegue la sua riflessione confessandomi che quando era una ragazzina alla scoperta del sesso chiese delucidazioni alla sua tata-mami la quale le insegnò come toccarsi per darsi piacere. Fu Adele, che la masturbò per la prima volta, insegandole dove toccare quel fiore acerbo. Mia moglie ha imparato a masturbarsi toccando ed esplorando la figa della sua matrigna.
- “Questo è il nostro segreto!” – afferma.
- “Se ti vedessi scopare con lei la cosa non mi dispiacerebbe. Credo piacerebbe anche a lei, ora che è rimasta sola!” – sostiene mentre mi sorride maliziosa provocandomi imbarazzo e al tempo stesso eccitazione.
Questa sua esperienza intima, che non mi aveva mai confessato prima, e la sua esternazione in riferimento ad un ipotetico rapporto sessuale con quella donna che le ho sempre sentito chiamare “mami”, mi lascia esterrefatto. Non ho parole. Riesco solo a stringerla più forte e a baciarla. Mi immagino mentre lecco la passera di mia suocera succhiando il suo clitoride e saggiando la consistenza delle sue tettone, la rotondità delle sue chiappe e l’elastica risposta del suo buco posteriore. Mentre sono assorto in questa visione onirica la mano di mia moglie si protende e trova la mia erezione.
- “Ti sei eccitato pensando a lei o sono io che ti faccio questo effetto?” – chiede mentre la mia verga sparisce nella sua bocca. Mi succhia con avidità e quando sente che sto per venire mi libera continuando a farmi una sega con entrambe le mani. Vengo sparandole in faccia tutta la sborra che ho a disposizione.
Vado al lavoro appagato. Mia moglie sa come farmi contento ed io penso di essere altrettanto bravo nel soddisfare i suoi bisogni. Sa anche come sorprendermi affrontando argomenti che non hanno mai sfiorato la mia mente.
- “Arriva Venerdì!” – m’informa mia moglie quando rientro dall’ufficio.
- “Chi arriva?” – chiedo io cadendo dalle nuvole.
- “Come chi? Mia madre!” – dice lei.
- “Me lo hai detto tu di invitarla a stare qualche tempo qui da noi” – aggiunge.
- “Ma si certo. Bene, sono contento!” – rispondo io resettando la mia mente.
Andiamo in stazione a prenderla. Vedo Adele spuntare dalla folla trainando dietro di se la valigia, l’espressione triste che ha stampata in faccia svanisce non appena ci vede. Distende i lineamenti sorridendoci, abbracciandoci e baciandoci. A casa declina l’invito, di mia moglie e mio, a sistemarsi in quella che sino a non troppo tempo fa è stata la camera in cui lei e suo marito si stendevano uno di fianco all’altra nel grande letto. Sceglie invece di occupare la camera che una volta era di Valeria asserendo che si sente più a suo agio.
Mentre siamo in cucina intenti a preparare qualcosa per cena, mia suocera entra indossando solo le mutandine e il reggiseno, un coordinato di pizzo azzurro alquanto trasparente, l’effetto “vedo non vedo” lascia intuire le areole dei capezzoli e l’alone scuro di peli sulla sua passera. Sul suo corpo non vi sono segni evidenti del tempo che è passato, la sua pelle non è ancora sfiorita. Ci comunica che va a farsi una doccia. Io sento un fremito nella forza che alberga nelle mie mutande.
Siamo nel nostro letto, Valeria sta leggendo un romanzo, io sto smanettando sul cellulare. Il lenzuolo copre i nostri corpi nudi. Mia moglie ha una gamba che scavalca la mia coscia, l’incavo posteriore del suo ginocchio è appoggiato sopra il mio uccello che inizia a gonfiarsi. Ovviamente lo percepisce, finisce il paragrafo chiude il libro, si toglie gli occhiali e li appoggia sul ripiano del comodino. Si volta sul fianco e la sua mano afferra la mia mascolina erezione, le sue dita giocano con la punta della mia cappella. Mi racconta che mentre sistemava la cucina, dopo cena, ha fatto una chiacchierata con Adele la quale si è confidata apertamente confessandole quanto le manchi il marito. In tutti i sensi. Quando il desiderio sessuale la opprime si sfoga masturbandosi, le ha detto di avere un vibratore col quale si dà piacere ricordando i focosi incontri consumati col padre di mia moglie.
Il mio cazzo pulsa nella mano di Valeria, mi metto sopra di lei, la sua mano guida il mio uccello all’apertura della sua bernarda. Sento la mia cappella scivolare tra le labbra del suo sesso, mi piego e la bacio le nostre lingue si incontrano. Affondo lentamente il mio rigido cannolo nella sua accogliente figa sino in fondo, sino a quando sento le mie palle schiacciate contro le sue chiappe. La pompo lentamente, è così bagnata che scivolo avanti e indietro senza difficoltà. Lei stringe con forza le mie chiappe incitandomi, spingo con vigore facendola venire e subito dopo schizzo ripetutamente dentro la sua passera tutto il succo del mio piacere.
E’ Sabato mattina mi alzo un po’ più tardi, mia moglie è distesa al mio fianco, ho l’uccello in tiro ma non la voglio svegliare. Vado in bagno una doccia è quello che ci vuole per cominciare bene il weekend. Mi lego in vita l’asciugamano e mi insapono la faccia per radermi, Adele entra indossando una camicia da notte leggera, intravvedo le sue forme attraverso il tessuto.
- “Ti dispiace se mi faccio una doccia mentre ti radi?” – chiede ravvivandosi i capelli.
- “Ci mancherebbe, fai pure!” – le rispondo.
Si spoglia davanti a me, non è la prima volta che la vedo nuda, ma per la prima volta la osservo con occhi diversi. Mi tornano in mente le parole di mia moglie e realizzo che sto guardando mia suocera con desiderio. Lei accenna un sorriso e si infila sotto il getto d’acqua. Mentre il rasoio scivola sulla pelle della mia faccia la mia consorte compare sulla porta.
- “Buongiorno!” – esclama stirandosi. Indossa solo una canottiera che le arriva all’ombelico e non lo copre.
- “Ehilà! Adesso ci siamo tutti.” – rispondo ironicamente.
Valeria si appoggia alla mia schiena, libera l’asciugamano che mi copre, fa scivolare le dita della sua mano nel solco tra le mie chiappe e prende possesso del mio ano, con l’altra mi accarezza il petto e scende lentamente verso il mio cazzo. Lo prende in mano che è già duro come il marmo.
- “Quanto mi piace sto pisello sempre pronto” – esclama. In quel momento Adele esce dalla doccia e ci guarda sorridendo.
- “Non è un bell’uccello mami?” – chiede maliziosamente alla sua matrigna.
- “Si è proprio bello, sei una ragazza fortunata” – afferma mia suocera fissando la mia nerchia che la mano di mia moglie ha scappellato mettendo in mostra la punta gonfia e pulsante.
- “Sapessi che buon sapore ha quando lo succhio” – rincara la mia dolce metà.
- “Dovresti assaggiarlo!” – aggiunge la tentatrice.
- “Mi piacerebbe! Davvero posso?” – chiede vogliosa la moglie di mio suocero.
Valeria le fa cenno di avvicinarsi, io sono impietrito, non riesco a spiccicare una parola. Adele accoglie l’invito e viene ad inginocchiarsi davanti al mio cannolo turgido, avvicina le labbra e la mano di mia moglie guida l’apice del mio uccello dentro la bocca di mia suocera. Sento la sua lingua massaggiare la mia cappella, la succhia con le sue labbra morbide mentre le sue mani hanno afferrato le mie chiappe mi attira verso di se. Io ho infilato la lingua in bocca a mia moglie che è eccitatissima. Lo sento perché la sto penetrando con due dita, ha la figa copiosamente allagata.
Adele sa come fare un pompino, prende tutto il mio uccello nella sua bocca succhiandolo e lavorandolo sapientemente con la lingua. Questa donna è una grande esperta la sua bocca scorre lungo la mia rigida asta provocandomi sensazioni intense, ora mi pompa con foga mentre la mano di mia moglie mi accarezza delicatamente le palle. Quando sparo il primo fiotto di sperma nella sua bocca le labbra di mia suocera mi stanno succhiando la cappella. Lei subito prende dentro di se tutta la mia lunghezza sino alla base e i successivi spruzzi di sborra le riempiono la bocca. Allo stesso tempo Valeria sente le mie contrazioni, le mie dita, che non hanno mai smesso di frugare la sua intimità, le provocano un sonoro orgasmo che avverto sentendo le pareti della sua figa contrarsi a stringere le mie estremità. Adele, dopo avere ingoiato tutta la crema che le ho regalato, si alza e mi bacia delicatamente le labbra e poi quelle di mia moglie.
- “Grazie! Hai davvero un bel cazzo!” – esclama sorridendo.
- “Mi piacerebbe sentirlo dentro di me!” – aggiunge vogliosa.
- “Andiamo!” – dico io ad entrambe.
Le guido verso la camera ora occupata da Adele. Loro si stendono sul letto ed iniziano a masturbarsi. Mia suocera estrae dal cassetto un vibratore fucsia ed inizia a passarlo sul clitoride di Valeria che apprezza mugolando, poi lo appoggia sul suo. Sono estasiato nel vedere quelle due femmine procurarsi piacere, le penetro entrambe con le dita e trovo tutte e due le passere bagnate della loro voglia di cazzo. Il mio nel frattempo ha ripreso vigore ed è rigidamente puntato verso di loro.
- “Dammelo” – implora mia suocera.
Lo punto contro la sua figa spalancata, entro dentro di lei con la cappella e inizio a scoparla solo con la punta dell’uccello. Lei emette mugolii di piacere. Valeria si è stesa lì di fianco, ha preso possesso del sex toy che sento vibrare e vedo entrare ed uscire dalla sua figa calva, lucido dei suoi umori più reconditi. Affondo la mia verga nella passera di mia suocera e la scopo lentamente, lei appoggia le sue gambe alle mi spalle io scivolo dentro di lei fino in fondo sento il mio pube schiacciato contro il suo. Al nostro fianco, mia moglie geme di piacere trastullandosi col giocattolo fucsia, se lo infila tutto nella sua bernarda e lo ritira lentamente inarcando la schiena. Tiro fuori l’uccello dalla accogliente tana di Adele, mi stendo sulla schiena di fianco a mia moglie.
- “Adesso scopami tu!” – ordino a mia suocera.
Lei sale sopra di me e si impala sulla mia asta rigida, muove il bacino avanti e indietro strofinando il suo grilletto contro il mio bassoventre, le mie mani prendono possesso delle sue tette ancora piuttosto sode, i suoi capezzoli sono turgidi, ne sento il contatto coi palmi mentre massaggio quei due meloni maturi. Adele si piega verso di me le sue labbra cercano le mie. Dischiudo la bocca lasciando che la sua lingua mi penetri in cerca della mia. Le libero le poppe e con una mano scivolo su una chiappa cercando il suo buco posteriore, lo trovo, Si contrae sotto la pressione del mio dito, lo sento dilatarsi e richiudersi, spingo un poco di più, aspetto che il suo sfintere si rilassi e sono dentro di lei che apprezza gemendo più forte. L’altra mano la appoggio sul ventre di mia moglie che si alza e abbassa assecondando il ritmo delle sue manovre masturbatorie, trovo la sua mano che stringe l’attrezzo artificiale, la scosto e prendendo possesso del giocattolo vibrante. Sono in estasi. Mia suocera mi sta scopando con foga cavalcando il mio uccello, io scopo lei con un mio dito nel suo culo e contemporaneamente scopo mia moglie col vibratore, lo spingo e lo ritraggo sempre più velocemente dalla sua figa meravigliosa. In poco tempo le due donne raggiungono l’orgasmo gemendo quasi contemporaneamente. Subito dopo tocca a me toccare l’apice del piacere riversando tutta la sborra che ho a disposizione nella profondità della passera di Adele. Poi tutti e tre ci abbandoniamo felici ed appagati uno di fianco all’altro.
L’entroterra toscano offre un paesaggio meraviglioso nonostante il caldo eccezionale. Dal terrazzo di mia suocera godiamo di questo panorama fatto di colline verdeggianti che finisce là dove comincia il blu intenso del mar Tirreno. Il sole abbronza i nostri corpi nudi distesi su questo accogliente materassone che ci accoglie tutti e tre. Le mani di Valeria e Adele si contendono il mio uccello e le mie palle, le mie mani i loro seni. Che donne meravigliose. Come è fantastica la vita in loro compagnia.
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7 anni fa
masaraj,
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Ultima visita: 8 mesi fa
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Una serata al cinema.
Era tanto che io e mia moglie ne parlavamo....accadde tutto due anni fa. ci trovavamo a genova ( io sono di genova) Dopo averne parlato decidemmo di andare in un cinema a luci rosse.
eravamo un po titubanti perchè non sapevamo cosa poteva succedere ma eravamo eccitati e ormai avevamo deciso di fare questa trasgressione.
entrammo, ormai era deciso. facemmo il biglietto e mia moglie non vedeva l'ora di entrare in sala perchè aveva paura di essere vista e un po si vergognava.
La sala era buia e non si vedeva tanto bene. andammo negli ultimi posti e ci sedemmo.
una volta che gli occhi si erano abituati al buio, vidi che ci stavano pochi uomini, io ne contai 4.
lei aveva messo una gonna x stare più libera. gli toccai le cosce e misi la mano nella fica. (non aveva le mutandine.) ci baciavamo eccitati che qualcuno ci stesse guardando.
le era bagnata e mi segava piano.
dopo poco si misero dietro a noi due uomini, ci stavano guardando. non passò molto che si stavano segando. mia moglie li vedeva ed era eccitata. mentre ci stavamo baciando, uno dei due avvicinò il cazzo alle nostre bocche, era bella duro e niente male.
eravamo eccitatissimi, cominciammo a leccarlo avidamente, leccavamo e succhiavamo quel cazzo bellissimo. l'altro si sedette vicino a lei e cominciò a toccarla, gli faceva un ditalino. mia moglie godeva come una porca, aveva cominciato a lasciarsi andare e se li voleva godere.
ci alzammo e lei si mise appoggiata alle ultime poltrone. gli alzarono la gonna e uno si abbasso a leccargli la fica. io succhiavo il cazzo mentre mi godevo la vista di mia moglie leccata da un uomo.
si alzò, e gli mise il cazzo in fica, la stava fottendo e lei impazziva.
diceva ......siiiiii scopami.... guarda il cornuto come gli piace...siiiiiiiiii ancora...
lui era eccitato e tirò fuori il cazzo e sborrò come un porco.
poi toccò all'altro, si avvicinò a lei, la baciò in bocca e le toccava la fica. poi anche lui la mise a pecora a la scopò, era eccitato e dopo poco le sborrò in fica.
lei non so quante volte era venuta. poi mi disse e adesso amore mio puliscimi bene cornuto.
mi abbassai la sua fica era zuppa dei suoi umore e della sua sborra e cominciai a leccarla come un porco ero eccitato da morire.
è stata una esperienza stupenda. vorremmo ripeterla ma qui a napoli non sappiamo dove poter andare e se ci possiamo fidare.
35
5
7 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 17 ore fa -
Magic Wand
Mai G. avrebbe immaginato che in quello scrigno potesse trovarsi lo strumento che l’avrebbe avviata a percorrere nuove strade di intensi quanto reconditi piaceri, in seguito condivi assieme all’artefice di quel dono, spudoratamente offertole, travestito da babbo natale, con il solo intendimento di ottenere, attraverso quell’esplicito regalo, quanto da sempre agognato.
L’unica condizione che pretese, in maniera inequivocabile, fu quella di utilizzare il particolare giocattolo in presenza e con la consenziente adesione dello stesso compagno di lei, oltre al fatto che fosse lui solo a manovrare quell’oggetto elettronico a forma di scettro in grado di conferirgli un potere di assoluto dominio sugli eventi che ne sarebbero conseguiti.
Sebbene risultasse molto goffo, e non solo per quell’originale travestimento, quando prese ad illustrare le intrinsiche peculiarità, che solo alla prova diretta dei fatti G. avrebbe potuto sperimentare, come fosse stato già ben consapevole di una sua disinibizione di fronte a ciò che di molto inusuale riusciva a generane l’assoluto interesse, non impiegò molto nel persuaderla ad una ben più tangibile verifica.
Sfilandosi senza alcuna remora le mutandine, e disponendosi maliziosamente invitante a gambe divaricate, incurante degli sguardi attoniti del compagno, lo esortò spavalda a fornirle una concreta dimostrazione di quanto asserito.
Visibilmente eccitato dal fatto che si fossi resa così disponibile, senza oltre tergiversare, mettendo in funzione l’infernale strumento e poggiandoglielo con decisione sulla clitoride, prese a stimolarla con ulteriore soddisfazione, ottenendo quell’effetto tanto desiderato che lei stessa non avrebbe mai immaginato fosse raggiungibile altrettanto repentinamente.
Iniziando a contorcersi ed a gemere, come posseduta da chissà quale entità occulta, sensibile a quella tortura, che inarcandosi oscenamente protesa andava a ricevere sempre più consenziente, obbligata a confessare quanto le fossero davvero gradite quelle vibranti attenzioni, lo incitò a proseguire nelle impavide manovre.
Ormai fradicia di intrattenuto piacere, raggiungendo l’orgasmo mentre l’inarrestabile meccanismo la percuoteva efficacemente incessante, supplicandolo di sospendere quella azione così perentoria, per non oltre impazzire, fu costretta nel contempo ad ammettere quanto avesse davvero avuto ragione.
Quell’energico trattamento, unito alla condizione nella quale si era volontariamente posta, ed all’evidente stato di passiva catarsi nella quale si era calato il suo stesso compagno, associato all’insensato desiderio di essere subito penetrata anche da una carnosa protuberanza, trovò istintivo esortare il proprio aguzzino a possederla senza alcuna remora quale ulteriore gratificazione a quanto appena elargito.
Non facendosi ripetere l’allettante proposta, sbottonandosi subitaneamente i pantaloni, le fu immediatamente tra le cosce incuneandolesi dentro al corpo con estrema velocità, iniziando a sbatterla con quella foga troppo a lungo obbligatoriamente dovuta reprimere.
Inseminandola nelle viscere, già madide di intensi piaceri, venne eruttando di intrattenuta passione, pur tuttavia riuscendo a condurla egualmente all’orgasmo con inaudita rapidità.
Pervasa da irragionevoli voglie, quasi trasfigurata in autentica ninfomane, sollecitando il compagno a proseguire dove l’azione era stata interrotta, lo volle a propria volta dentro di se ancora empia di quelle umorali secrezioni che lo avrebbero fatto a sua volta impazzire, ancora una volta più certo di quanto fosse capace di poter divenire così tanto puttana.
Lei stessa ancora incredula di essersi concessa tanto facilmente, seminuda ed andando ad accovacciarsi sulle ginocchia del loro ospite, lasciandosi ancora masturbare da questi come fosse un fatto più che normale, incrociando lo sguardo del compagno poteva decifrare, dalla sua eloquente espressione, ciò che di certo stava pensando.
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7 anni fa
gloria1951,
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Da sopra la costa dei barbari
Da sopra la Costa dei Barbari
Sopra la Costa dei Barbari c’è un parcheggio, ritrovo di coppiette ma soprattutto di incontri omosessuali. Da quel parcheggio partono, uno all’inizio ed uno a metà, da una rotonda, due sentieri che arrivano giù sino al mare.
Un giorno iniziai a scendere da quello che partiva dalla rotonda e dopo un centinaio di metri vidi una deviazione verso sinistra che si affacciava su una specie di terrazzamento: da una parte si vedeva perfettamente il mare ed il tratto di costa frequentato dai nudisti, a monte tutto un boschetto che nascondeva la vista dall’alto. Mi avviai su quel terrazzamento, lungo una cinquantina di metri o più, e vi vidi, distesi alle falde del boschetto, un paio di tizi, nudi, interessanti, posti ad una decina di metri uno dall’altro. Li superai e trovai anch’io uno spazio dove potermi distendere, non visibile dall’inizio del terrazzamento. Posai la mia borsa, tirai fuori una stuoia, la distesi e mi spogliai. Poi andai a cercare un posto dove poter scaricare la vescica. Trovatolo iniziai ad urinare ma dopo qualche attimo mi si affiancò uno dei due tizi che, borbottando un “Chi non piscia in compagnia…”, iniziò anche lui a pisciare. Fu più rapido di me e mentre io me lo stavo sgrullando, me lo prese in mano ed iniziò a segarmelo, come se la cosa fosse del tutto normale, guardandomi negli occhi che rivolsi meravigliato verso di lui. Sentendo che il mio membro apprezzava lo smanettamento mi attirò verso di se e mi mise una mano sul culo, iniziando ad accarezzarmi le chiappe e successivamente a cercare di dividerle per arrivare al mio sfintere. E mentre lui cercava di arrivarci, penetrando tra le chiappe, sentii due mani appoggiarsi sulle stesse ed accarezzarmele, impastandole.
Era l’altro tizio che, quatto quatto, si era avvicinato e voleva partecipare ai giochi. I due, evidentemente, erano in combutta: uno dava iniziò alle danze e l’altro vi si aggregava. A tale contatto il mio membro si erse fiero, tanto che il tizio che mi stava masturbando si chinò e me lo prese tutto in bocca, all’inizio finendo di asciugarlo dall’urina, e poi imboccandolo totalmente dando inizio ad un pompino da favola. Smise di cercare di aprirmi le chiappe, lasciando tale incombenza al socio, per dedicarsi esclusivamente al pompino. L’altro, intanto, mi stava allargando le chiappe sempre più arrivando a stuzzicarmi lo sfintere massaggiandolo in modo di allargarlo ed in filarci prima un dito, facendomelo ruotare dentro, e poi infilandocene anche un secondo. Ruotandoli ed allargandoli in modo che il mio sfintere si rilassasse. Quando capirono di avermi erotizzato sufficientemente mi trascinarono verso una delle loro postazioni, dove c’era un bel materassino ad aria da una piazza e mezza e dove colui che prima mi sbocchinava vi si distese trascinandomi su di se a mo’ di 69. Chiaramente, così facendo, mi ritrovai in ginocchio, a 90°, e le chiappe completamente offerte all’altro. Il primo riprese immediatamente a spompinarmi, offrendomi contemporaneamente il suo attrezzo. Erotizzato com’ero lo feci ben volentieri. Nel contempo l’altro mi stava leccando il culo profondamente, spingendo la lingua nel mio buco, cercando di sodomizzarmi con la stessa. Quando vide che il mio sfintere era bello e rilassato, prese un po’ di crema da un borsello lì vicino, me ne spalmò un bel po’ sul buco facendone entrare anche un bel po’, e quindi si posizionò puntando il suo cazzo, di dimensioni notevoli, sul mio buco, iniziando lentamente a penetrarmi. Cercai di farmi più morbido possibile, senza contrastare l’intromissione, anzi aiutandola spingendo come se dovessi defecare. In questo modo lui riuscì ad entrare in un attimo, senza causarmi notevole dolore e ….. mi sentì invaso. Dovetti fare un respiro profondo, nonostante l’attrezzo che avevo in bocca. Arrivato in fondo ristette per un po’, assestandosi meglio, muovendosi un po’ a destra ed un po’ a sinistra, poi quando capì che ero pronto iniziò a fottermi, prima lentamente, con movimenti morbidi, senza fretta, poi aumentò la cadenza e la profondità dei colpi, facendomi sentire tutto il suo possesso. Tutto questo, aggiunto al pompino da favola che il tizio sotto di me mi stava facendo ed il fatto di succhiare un gran bel cazzo, mi fece andare in orbita ed iniziai a godere, con estrema soddisfazione di colui che mi stava sbocchinando che ingoiò tutto ciò che eruttavo, aumentando così il mio piacere che si propagò al mio sfintere che iniziò a contrarsi dando al mio sodomizzatore la sensazione che gli stessi facendo un pompino con il culo, cosa che lo portò, in breve, a godere e riempirmi di sborra. Diooo… che goduta ! Quando colui che mi aveva inculato si sfilò dal mio culo, soprattutto a causa dell’ammorbidimento del suo cazzo, mi rovesciai a pancia all’aria, respirando affrettatamente come dopo una corsa. Ero pieno di brividi per le sensazioni che mi avevano regalato. Il sodomizzatore andò a prendere una borsa frigo e ci offrì delle bibite per dissetarci.
Riprendemmo fiato. Ci presentammo ed iniziammo a chiacchierare e dopo un po’ vidi che colui che mi aveva fatto uno stupendo pompino stava riprendendo consistenza e, guardandomi, se lo accarezzava finché, senza por termini in mezzo, mi disse papale papale “Ora vorrei provare anch’io la tua fighetta “! E prese le mie gambe se le portò sulle spalle e mi puntò il suo attrezzo dritto sul buco.
Iniziò a penetrarmi lentamente. Allargato com’ero dall’inculata precedente non trovò resistenza ed in men che non si dica mi ritrovai invaso e posseduto da un cazzo di tutto rispetto (comunque inferiore all’altro) che iniziò immediatamente a stantuffarmi. Nel mentre lo faceva mi guardava fisso negli occhi ed iniziò a dirmi: “ Goditelo tutto…. senti ogni cm. …. Perché sarà una cosa lunga, voglio farti andar fuori di testa, in modo che ti ricordi di questo incontro”.
La cosa era di un erotismo incredibile. Nel frattempo l’altro, eccitato dalla scena, se lo stava smanettando lentamente, ma dopo un po’ prese una mia mano e se la mise sul cazzo acciocché glielo smanettassi. Io, ammaliato da colui che mi stava inculando con tanto erotismo, iniziai quasi automaticamente a masturbare l’altro cazzo. Dentro tutto, fuori quasi tutto e nuovamente dentro.. fuori.. dentro,,, fuori… a lungo. Non capivo più nulla. Iniziai a smaniare, a chiedergli di godere, di farmi sentire il suo piacere, di riempirmi con la sua sborra e…. finalmente… credo dopo più di mezz’ora…. iniziò a colpirmi più a fondo e dopo qualche minuto riversarmi nello stomaco quello che percepii come un torrente di sborra che fece sì che godetti anch’io schizzandomela addosso. Davanti ad una scena del genere anche colui che stavo masturbando godette, schizzandomi la sua sborra sul viso e sulla bocca, gocce che leccai voluttuosamente.
Fu un pomeriggio stupendamente godereccio e….. ci rivedemmo diverse volte.
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7 anni fa
admin, 75
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Roberta
Con Roberta naturalmente e nata una amicizia e una complicita profonda , e’ come avere una sorella piu piccola alla quale bisogna insegnare tutto , cosi a volte ci facciamo delle visite durante la settimana e ci vestiamo da zoccole e usciamo a passeggiare per esibirci , alla fine rientriamo a casa e lesbichiamo come matte .
E’ stato un Mercoledi sera che eravamo particolarmente allegre che provando i vari vestiti e lingerie ci siamo ritrovate tutte e 2 in corsetto nero con reggicalze , perizoma nero e stivali tronchetto neri con zeppa e tacco 15 , vestito nero cortissimo collane orecchini e Roberta ha voluto provare una parrucca bionda lunga e mossa , ci siamo guardate allo specchio ed eravamo 2 fighe da paura , gli chiesi se voleva uscire a fare una passeggiata , mi rispose di si che non vedeva l’ora di fare arrapare qualche uomo , ci dirigemmo a Limena dove di solito ci sono le travesta e i trans che pero non sono invadenti ne gelosi infatti nessuno rompe se sei nei parcheggi del cinema , facciamo un giro in auto per il quartiere e subito abbiamo una coda dietro di 5 macchine , quando parcheggiamo e scendiamo e iniziamo a esibirci si avvicina una macchina con 2 ragazzi giovani sui 22 molto carini e iniziano a farci i soliti complimenti , poi uno chiede a noi se non ci andrebbe di fare una cosa in 4 che abitano poco lontano , nello stesso momento l’altro tira fuori dai pantaloni un cazzo enorme che era ancora moscio , troviamo una scusa e ci allontaniamo verso la nostra auto e partiamo per andare a casa commentando le misure del cazzo appena visto quando una macchina dietro inizia a farci segno di fermarci , in panico accosto e una persona scende e viene verso di noi , lo riconosco e’ uno dei 2 ragazzi , abbasso il finestrino e lui mette la testa dentro e fa una domanda a noi 2 .
Ragazze siete stupende , io e il mio amico abbiamo voglia di festeggiare stasera percio’ vogliamo farvi una proposta : se vi diamo 200 euro a testa venite da noi ?
Ci guardiamo un attimo e poi la voglia di essere prostitute per una notte prende il sopravvento specialmente a Roberta che sara la sua prima marchetta , accettiamo , li seguiamo sino al loro appartamento saliamo le scale stando attente a non fare rumore con i tacchi , appena dentro casa ci offrono da bere , ci danno i soldi , mettono un porno , quello con il cazzo enorme e da Roberta e la lecca da testa a piedi il mio e gia eccitato ha un cazzo discreto bello diritto e duro , lo prendo in mano e mi inginocchio a succhiarglielo . Anche Roby sta succhiando e di gusto , un cazzo di 25 centimetri la sento ansimare e gemere , il mio si siede sul divano , non mi faccio pregare mi impalo sul suo cazzo .
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7 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 17 ore fa -
Incontri
Era da molto tempo che avevo programmato un incontro con una bellissima Travesta LigureEra da molto tempo che avevo programmato un incontro con una bellissima Travesta LigureEra da molto tempo che avevo programmato un incontro con una bellissima Travesta Ligure , ci eravamo sentite per telefono una volta a settimana pianificando il mio viaggio da Padova a Genova dove sarei rimasta ospite a casa sua , cosi arrivato il Venerdi e avendo preso delle ferie sono andata a fare shopping a Padova , ho acquistato un paio di stivali neri scamosciati alti sino a meta coscia con piattaforma da 5 e tacchi a spillo da 15 centimetri e un paio di scarpe rosse con tacco da 15 centimetri , 2 vestitini nuovi uno rosso e uno nero a tubino e delle lingerie , fatto questo sono tornata a casa e dopo una doccia e una pulizia tramite peretta mi sono preparata e avevo deciso che il trucco lo avrei messo strada facendo pero non ho rinunciato a mettere subito le unghie finte rosse e anche un plug per tenermi aperta il forellino .
Salita in auto e imboccata l’autostrada mi sono fermata su una piazzola di sosta dove ho completato il trucco e messo orecchini e una parrucca lunga bionda liscia , il vestitino guidando con i tacchi alti era salito lasciando scoperte le autoreggenti nere , mi sentivo figa e anche molto troia allo stesso tempo , lungo la strada mi sono fermata un paio di volte a fare pipi su aree di sosta frequentate da camionisti , e’ stato alla seconda sosta che appena entrata in bagno ho incontrato un ragazzo milanese giovane di nome Claudio che oltre a farmi i complimenti mi ha chiesto il numero di telefono pero non abbiamo concluso nulla anche se me lo sarei fatto subito .
Con un po di rammarico sono partita verso la mia strada e dopo pochi kilometri il mio telefono suona , era Claudio che mi chiedeva se volevo fare due chiacchiere e che lui doveva uscire dall’autostrada dopo pochi kilometri da dove mi trovavo , cosi accettai e mi indico un parcheggio su una zona industriale poco lontano , quando arrivo con il suo camion scesi dalla macchina mostrando bene le gambe e mi avviai verso di lui sculettando come una professionista , lui mi invito a salire e mi apri la portiera tirandomi su per un braccio , rotto il ghiaccio mi confido che spesso in viaggio andava a Trans e Travesta e che lo eccitavano molto , nel frattempo mi accarezzava le gambe facendomi andare in estasi , come in automatico ho iniziato a carezzare il suo pacco , mentre lui mi baciava sul collo , mi sono abbassata e ho iniziato a succhiare il suo cazzo che dopo un paio di minuti e venuto sulla mia faccia , senza perdere tempo mi afferro per i fianchi e mi mise sul lettino a pecorina e mi sfilo il plug e infilo il suo cazzo che era rimasto duro come il marmo , infilo quell’arnese lungo 18 centimetri in un solo colpo facendomi gridare e gemere nello stesso tempo , purtroppo anche questa volta venendo sulle mie natiche in pochissimo tempo . Ripuliti e rivestiti mi disse che abitava solo alle porte di Milano e quando tornavo da Genova se volevo passare a trovarlo ero la benvenuta .
Rimessami alla guida arrivai verso le 19:30 a Genova e complice l’oscurita scesi dalla macchina e mi avviai verso la casa della mia amica la quale mi apri la porta completamente vestita da gran figa , con un bustino rosso e una mini in pelle nera reggicalze e calze nere e un paio di tronchetti con tacco 17 , una parrucca nera a caschetto , mi fece accomodare in salotto e ci sedemmo sul divano e iniziammo a carezzarci e baciarci , facemmo sesso tutta la notte aiutate da vari oggetti per penetrarci a vicenda , il giorno dopo ci ritrovammo in salotto , nel frattempo mi ero lavata e cambiata e messa in tiro con il vestito rosso e le scarpe nuove e iniziammo a chiacchierare sui nostri inizi e difficolta , e avventure vissute , verso le 16 ci salutammo a malincuore perche lei doveva uscire con amici e amiche per una cena . Io avevo preso due giorni di ferie compreso il Lunedi e strada facendo decisi di telefonare a Claudio il quale fu felicissimo di sentirmi e mi disse di passare a casa sua , naturalmente presi lo svincolo per Milano e arrivai giusto quando iniziava a calare l’oscurita’ suonai al campanello , abitava in un condominio e presi l’ascensore , nel frattempo pero un vicino di casa entro con me e io mi sentii imbarazzata per Claudio , questo ragazzo avra avuto si e no 18 anni mi spogliava con lo sguardo , scesi al terzo piano e quello continuo a salire .Claudio mi aspettava sulla porta e quando entrai non feci tempo a togliere l’impermeabile che inizio a baciarmi e dicendomi quanto ero figa vestita cosi . Chiacchierammo un po’ e gli raccontai del vicino che avevo incontrato in ascensore , lui mi disse di non farci caso che lo aveva gia incontrato in strada che andava a Trans , mi calmai e tirai fuori il cazzo a Claudio e iniziai a succhiarlo fermandomi un paio di volte quando stava per venire , lui nel frattempo mi pizzicava i capezzoli e mi diceva quanto ero troia e puttana il che mi eccitava ancora di piu’ e mi afferro e mi mise di sponda sul divano , mi alzo il vestito e scosto il tanga di pizzo rosso e inizio a leccare il mio buchino e infilando la lingua sempre piu in profondita , mi faceva gemere come una ragazzina alle prime armi , poi mi girai e lo pregai di scoparmi , non ce la facevo piu ero in preda al desiderio , mi penetro e dopo pochi colpi venni tra spasmi brividi di piacere alla fine mi riempi tutta con la sua sborra calda , e si distese sopra di me abbracciandomi stretta .
Mi feci una doccia e mi preparai nuovamente volevo essere figa per lui quando busso alla porta e mi chiese se avevo voglia di uscire a fare un giro sui parcheggi dove fanno scambio e ci sono travesta e ammiratori , io risposi di si certo che mi sarebbe piaciuto e lui mi chiese se potevo vestirmi come il giorno che ci siamo conosciuti , con stivali e abitino nero , risposi che non era un problema e mi feci portare la borsa con le mie cose in bagno .
Cosi misi un paio di calze nere con reggicalze un reggiseno a balconcino in pizzo uguale al tanga il vestito nero corto e gli stivali alti , orecchini e collana e un trucco pesante da zoccola e una parrucca bionda lunga e mossa , sembravo una professionista del marciapiede , quando uscii dal bagno lui rimase senza parole e io gli dissi , andiamo ?
Al primo parcheggio non c’era nessuno , solo 2 guardoni , ma al secondo parcheggio di un cinema cerano travesta e coppie che parlavano davanti alle auto , e qualche travesta che si esibiva in passeggiate sculettando e attirando l’attenzione di uomini e donne , Claudio conosceva bene la zona e mi disse che non girava la Polizia in quella zona e parcheggiata la macchina mi chiese se non volessi scendere e fare una passeggiata assieme a lui , accettai subito anche perche mi sentivo protetta da lui , scendemmo e mi prese a braccetto e iniziammo a passeggiare , io sculettavo come una puttana in calore e molti complimenti venivano rivolti sia a me che a Claudio , poi mentre ci stavamo dirigendo verso la macchina per visitare un altro posto si avvicina una moto e si dirige verso di noi , e si rivolge a Claudio con naturalezza , guardo attraverso il casco con la visiera aperta e riconosco il vicino del piano di sopra , si complimenta con Claudio per la conquista e si presenta come Roberto 18 anni appena compiuti , parlando del piu e del meno Claudio mi guarda e invita Roberto a casa a bere una birra , annuisco e mi sento gia tra 2 maschi giovani e belli .
Pero Roberto dice che prima deve passare da casa a prendere delle cose e naturalmente diciamo che lo aspettiamo .
A casa siamo tutti sul divano e Claudio ha messo un film porno di Trans e tutti e 3 elogiamo le bellissime trans , e io anche i maschi dotati di cazzi giganti , i due mi accarezzano e mi baciano il collo e io prendo in mano i loro cazzi e inizio a succhiare quello di Claudio e a segare Roberto il quale si avvicina al mio orecchio e mi sussurra che anche lui e travesta e che da anni voleva farsi scopare da Claudio il quale udito questo afferra per la testa e ficca il cazzo duro in bocca a Roberto , io guardo e dico , beh a quanto pare Roberto e una Roberta e anche vogliosa . Ci guarda e chiede se si puo vestire e se posso dare una mano con il trucco , Claudio va in brodo di giuggiole e dice sto sognando , che va benissimo , ci avviamo verso il bagno sculettando come 2 troie . Roberta e depilata a parte una striscia di pelo sul pube , in borsa ha una mini aderente nera e delle autoreggenti , un corsetto in pelle delle collane braccialetti un paio di tronchetti tacco 15 una parrucca nera con i capelli lunghi e dritti , le presto uno dei miei tanga e vestita la trucco , non e riconoscibile , una figa da paura , usciamo , Claudio sta guardando il porno ,il rumore dei tacchi fa si che giri la testa e rimane come perso , ci viene incontro e lo abbracciamo , iniziamo a baciarci e Roberta prende l’iniziativa e si inginocchia e inizia a spompinare Claudio mentre succhia i miei capezzoli duri come chiodi , ci da delle troie e zoccole e vuole scoparci tutte e 2 assieme sul divano , non chiediamo di meglio e dopo averci cavalcate ci viene sulla faccia e sulla bocca , io e Roberta ci baciamo.
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7 anni fa
admin, 75
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Geisha 1
Geisha 1
Era passata quasi una settimana dall’incontro con il lottatore e mi sentivo ancora eccitata a tale punto che la notte non riuscivo a dormire ripensando a quel cazzone che mi aveva rovistato lo stomaco e cercando sollievo mettevo le dita sul culetto aperto masturbandomi e venendo copiosamente sul letto.
Portavo quel liquido con le dita sulla bocca assaporando il mio sperma e poi introducendolo sul culetto per sentirmi sbrodolare sulle cosce.
La mattina fatidica era arrivata e sapevo di dovermi presentare nuovamente al negozio per appagare le voglie del lottatore; fatta una purga per pulirmi dietro, iniziai ad indossare degli autoreggenti di colore nero, un perizoma che esaltava le mie natiche, e un body stretto che mi stringeva la vita e risaltava anch’egli il culetto facendolo apparire come un mandolino; il tutto per cercare di esaltare le mie rotondità e avere un effetto eccitante per l’uomo che mi avrebbe presa. Indossata la solita tuta mi incamminai per la strada.
Giunta al negozio la signora cinese mi apre con un sorriso smagliante facendomi accomodare direttamente sul retro del negozio e, come la prima volta, inizia a truccarmi e a farmi indossare una parrucca e degli stivali neri fino alle cosce. Ero pronta; la Geisha avrebbe soddisfatto le voglie di qualsiasi persona si fosse presentata dall’altra parte del negozio.
Io ero tutta eccitata e già mi bagnavo con il cazzo mezzo turgido facendo gocciolare sulle cosce quel liquido biancastro. Camminavo e ancheggiavo per il corridoio con quei tacchi altissimi cercando di immedesimarmi nella situazione e immaginando cosa sarebbe successo da qui a pochi minuti.
Entrai in quella stanza e mi misi a sedere su un sofà rosso porpora ad aspettare che qualcuno si facesse avanti. Ad un tratto si presentarono le ragazze sempre con vestaglie velate e incominciarono a toccarmi e a baciarmi dappertutto.
Stavamo lesbicando tutte insieme abbracciandoci e baciandoci; le lingue erano sul mio corpo e carezzavano le mie parti intime fino ad arrivare al mio sfintere che si apriva ad ogni colpetto. Ero larga dietro e il muscolo pulsava reclamando qualcosa di grosso che mi avrebbe impalata sul sofà.
Ad un tratto vedo una figura longilinea che si incammina verso di me. Una donna stavolta; vestiva con tailleur grigio e una gonna stretta aperta sul fianco; le calze nere autoreggenti si intravedevano su quelle lunghe cosce e non portava reggiseno perché nei suoi movimenti i capezzoli saettavano fuori la giacchetta.
Il viso non era cinese ma europeo e capì che doveva trattarsi di una donna in carriera che aveva voglie lesbiche e si era rivolta alla signora per avere la sua parte di godimento forse durante la sua settimana lavorativa.
Si avvicinò con disinvoltura e sicurezza, forse perché sapeva che io ero la sua preda e non avrei detto o fatto nulla per bloccarla. Iniziò a toccarmi e baciarmi prima sul collo poi sulle labbra con la lingua che frugava la mia bocca.
Il sapore era dolce e la saliva fresca mi riempiva il palato. Mi strizzava il culo con le mani da dietro e stringendomi ai suoi seni premeva il bacino sul mio cazzo ormai turgido.
“Mi piaci molto” mi disse sibilando con parole sottovoce; “Ho voglia di te” continuò sbattendomi sul sofà. Non capivo se voleva che me la scopassi oppure cercava effusioni tra donne; ma quando le altre ragazze che nel frattempo si erano fermate per l’ingresso della signora iniziarono a farmi prendere posizione in ginocchio sul sofà iniziai a capire che lei mi avrebbe scopata.
Una cinesina nel frattempo aveva legato alla vita di Lei un fallo di gomma dalle dimensioni extralarge e tanto era lungo e grosso che non riusciva a stare dritto ma penzolava tra le sue gambe e veniva sorretto da un’altra ragazza.
Iniziai a sentire le dita delle cinesine che mi spalmavano un unguento tra le natiche fino ad introdurlo sul culetto e facevano roteare le dita allargando e preparando lo sfintere. Sapevano che era un cazzo molto grande e cercavano di aiutarmi abituando il culetto a una apertura davvero grande.
Io mi rilassai e le feci continuare aspettando di essere impalata da quel bastone di gomma cercando di deliziarmi di quella masturbazione anale a cui ero sottoposta. Ad un tratto si fermarono e li capì che era arrivato il momento: Lei poggio il suo strap-on sullo sfintere e iniziò a premere con fermezza.
Era grosso davvero e alla pressione di Lei mi spostavo in avanti perché non riusciva ad entrare; allora una cinesina si mise seduta davanti a me e accucciò la mia testa tra la sua fighetta e bloccandomi nei movimenti mentre altre mi bloccarono le spalle.
Immobile e senza potere andare in avanti sentì nuovamente premere dietro il culetto e stavolta lo sfintere cominciò ad allargarsi a dismisura impossibilitato a respingerlo. Mi stava letteralmente spaccando il culo facendosi strada dentro di me; il dolore aumentava ad ogni minimo movimento di penetrazione e le gambe mi tremavano.
Mi sentivo larga e impalata e il calore sulle natiche aumentava; Lei mi mise le mani sopra i glutei premendo con i polpastrelli e tirandoli in su diede un ultimo colpo per lacerarmi ed entrare. Gridai in quel momento e le lacrime di dolore iniziarono a colare sul mio viso: il trucco mi colava tra le guance ma le cinesine con la lingua iniziarono a leccarmi il viso e la bocca cercando di stordire quelle grida di dolore.
Lei ormai era dentro e iniziava a pompare leggermente per guadagnare centimetro dopo centimetro il mio intestino. Mi aveva spaccata in due e ora conquistava il mio stomaco dilatando le viscere. Lo sentivo che premeva sulla pancia ma dall’interno e lo vedevo anche con gli occhi e la mano che mi ero portato sopra.
Ad ogni colpo cercavo di contrastarlo con la mano da fuori per cercare di alleviare quel dolore che man mano si trasformava in piacere. Inizia a gemere e ad ogni colpo mi scappava un grido di piacere come se volessi far capire che doveva continuare a scoparmi e con forza.
Lei gemeva e gridava che ero la sua troietta in calore, una cagna da spaccare in due e far godere come non mai. Diceva che non aveva mai spaccato un culetto come il mio e stava venendo da matti sentendo i miei gemiti ad ogni colpo.
Si accovacciò sopra di me strusciando i seni sulla mia schiena e, completando la penetrazione fino alle palle di gomma, iniziò a baciare e mordere il collo e la schiena. Ero bloccata da quel cazzo che ora roteava per allargarmi di più e mi sconquassava lo stomaco fino allo svenimento.
Ero svenuta infatti e non capivo se più per il dolore o per il piacere; i miei sensi erano allentati e la testa mi girava; sentivo le voci e i gemiti ma come se fossero in sottofondo. Forse anche i profumi orientali della stanza mi avevano stordita. Ad un tratto lo sento che estrae quel palo di gomma e mi sento svuotata dentro, come se mi mancasse qualcosa che mi apparteneva e risucchiandomi pure il respiro.
Ero accasciata e vuota dentro; mi ero liberata di quel cazzo ma sentivo che mi mancava. Sfinita mi trovo sul sofà piena di sperma sulle cosce; ero venuta almeno tre volte senza accorgermene.
Mi passo la mano dietro e sento che il culo era rimasto aperto anche dopo che quel cazzo era fuori e la mano entrava senza difficoltà. Mi sentivo troia dentro e fuori ma non mi dispiaceva questa cosa. La signora si incamminò dall’altra parte e rivolgendosi a me si complimentò e mi assicurò che ci sarebbero state altre occasioni di incontro.
Sorrisi e senza dire nulla gli feci un cenno di approvazione. Le cinesine dopo qualche attimo iniziarono a pulirmi e a baciarmi e rimasi lì ancora per qualche mezz’ora fino a quando la cinese anziana mi riaccompagnò in camerino per farmi rivestire e andare via.
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7 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 17 ore fa -
Diventare una geisha
E’ parecchio che non racconto qualche mia avventura e, se devo essere, sincera ne ho avute tante in questo periodo. Forse perché le cerco e lo faccio pure capire oppure perché mi si legge in viso la voglia che trasmetto sia a donne che uomini.
Come al solito mi trovo in giro per le strade di Roma e la curiosità di sbirciare tra i negozi, specialmente quelli di intimo femminile oppure nei negozi dei cinesi, è sempre alta.
Nei negozi dei cinesi trovo sempre parrucche o abitini femminili da provare e a prezzi accessibili a tutti e poi non sono sempre interessati a quello che fai e sei libera di girare senza problemi.
Io ero già con un completino intimo addosso: un perizoma bianco che esaltava le mie natiche rotonde, delle calze velate bianche e una guepiere con laccetti che sostenevano le calze. Per comodità il tutto sotto una tuta per cui molto facilmente da togliere e provare nuovi abitini.
Girando per i corridoi iniziai a scegliere vestiti tipo maglioncini che arrivano fino alle ginocchia a mo’ di gonna da indossare a casa e rimanere comunque in lingerie. Ne scelsi un paio di diverso colore: uno sul grigio e l’altro colorato e mi avviai verso il camerino per provarli.
Mentre li indossavo non mi accorsi che la tendina era un po’ spostata ( forse lo faccio apposta per far sbirciare da fuori perché la cosa mi eccita ) e una donna cinese che stava sistemando altri indumenti iniziava a curiosare e a sorridere.
Senza che io avessi detto nulla, lei aprì la tendina e iniziò ad aiutarmi e a parlare con un italiano non tanto comprensibile toccandomi da tutte le parti. Io rimasi dapprima stupito ma poi iniziai a chiedere consigli se mi stava bene o meno.
Lei con tranquillità mi rispondeva che ero una troietta davvero carina e che mi avrebbe portato tutto l’occorrente per truccarmi. Dopo un po’ si presentava con il materiale e inizia a truccarmi molto pesantemente fino a farmi diventare in viso veramente una troia in calore e mi fornisce degli stivali con tacco altissimo.
“tu ola venile con me da altla palte di negozio; ti plesento mie donne e puoi stale con lolo” con un italiano da strappare dei sorrisi. E prendendomi per mano mi conduce per un corridoio lunghissimo in un altro ambiente del negozio.
Mi ritrovo in una sala piena di odori profumati mista a fumo e mi viene difficile guardare oltre; mi sentivo però eccitata da quella situazione strana e misteriosa allo stesso tempo. Cammino avanti e lei inizia a chiamare ad alta voce battendo le mani per richiamare l’attenzione.
In pochi secondi si fanno avanti altre tre donne vestite con un camice velato bianco e trasparente che mostravano le loro nudità femminili: un pube ben rasato e dei seni piccoli ma irti e la pelle molto bianca; capelli a caschetto neri e truccate pure loro pesantemente.
Li capì che mi trovavo in un luogo dove si poteva scegliere la donna e appartarsi nei vari camerini per farsi massaggiare o andare oltre e fare sesso con persone di alto rango. Loro erano donne al servizio di uomini o donne che volevano avere amplessi particolari con donne cinesi istruite in quella meravigliosa arte che è quella della Geisha o come si dice da noi della troia.
Mi presero per mano e mi condussero in una stanza con lettino cosparso di petali di rose e profumo di incenso e mi fecero sdraiare ma prima togliendomi il vestitino; iniziarono a massaggiarmi su tutto il corpo con i loro corpi e mani e piedi e qualcuna, più audace, iniziò a saggiare il mio buchetto.
Le sensazioni che provavo erano indescrivibili e l’eccitazione era ormai al culmine e iniziavo a bagnarmi di brutto e il presperma colava sulle mie cosce bagnandomi tutta.
Ad un tratto due di loro mi allargano le gambe e la terza inizia a leccare prima il mio cazzo rivolto all’indietro e schiacciato dal mio peso per poi passare con la lingua sulle natiche e dopo soffermandosi sul mio sfintere introducendo a colpetti la lingua dentro di me.
Iniziai a gemere e ad aprire sempre di più il culetto sollevandolo in aria per facilitare l’ingresso di quella lingua sublime. Dopo molti minuti oltre la lingua inizio a sentite qualcosa di duro e caldo: Tra il fumo e lo stordimento di quelle sensazioni non mi ero accorto che era entrato un omone di grandi dimensioni.
Si trattava di una specie di guerriero cinese lottatore e io ero la preda preparata per il suo godimento. Pensavo comunque che i cinesi ce l’hanno minuscolo e quindi non mi preoccupai più di tanto dato che ero abituato a calibri di certe dimensioni, ma dopo alcune spinte iniziali sentì che aveva qualcosa di grosso e il suo cazzo era asinino.
Iniziai a provare un certo dolore dato che lo sfintere si stava allargando a dismisura e faceva fatica ad entrare nonostante le donne mi avevano lubrificato per bene anche con unguenti. Sentì un colpo forte che mi aprì il culo e gridai per farlo smettere.
Ma le donne mi tenevano stretta e rilassai i muscoli per farlo entrare dentro di me. Aveva un cazzo enorme, ed era come se mi stesse entrando un pugno sullo stomaco ma dal culetto. Mi sentivo impalata da suo cazzo e dal suo peso che premeva sulla schiena e rovistava dentro di me con movimenti lunghi e profondi.
Mi aveva aperta e spaccato il culo e con movimenti lunghi e profondi arrivava fino allo stomaco facendomi male ma nello stesso tempo provavo un piacere enorme.
Ora avevo capito. Se avesse scopato quelle donne forse le avrebbe squartate e le loro fiche piccoline non sarebbero servite più a niente rendendole inutilizzabili. Io invece ero la preda da sacrificare e comunque sapevano che ero troia fino in fondo e mi sarebbe piaciuta e poi, un culetto aperto è sempre utilizzabile, anzi di più, sarebbe sempre utilizzabile e aperto a nuove esperienze.
L’omone si muoveva velocemente dandomi scossoni su tutto il corpo e piacere dietro dentro di me e il chè mi faceva presagire che stesse venendo. Sentì un fiume caldo sull’intestino che mi riempiva riscaldandomi la pancia e iniziai a venire pure io su quel lettino afflosciandomi e sorridendo per il piacere provato.
L’omone tirò fuori il suo cazzone lasciando aperta con il culo per aria e prima che quel liquido potesse fuoriuscire, una cinesina mi lasciò la gamba e si mise a leccare e a bere quel nettare caldo e succoso che iniziava a colarmi dappertutto.
Mi baciava e leccava, inghiottiva e beveva mentre mi toccava il cazzo dal di sotto continuando ad eccitarmi di brutto.
Ero estasiato e sorridevo per quel piacere provato e nello stesso tempo orgoglioso di quello che avevo fatto al contrario di quelle donne che non sarebbero riuscite a far godere il lottatore. Infatti mi trattavano con molto riguardo iniziando a pulirmi e a baciarmi dappertutto. Ero la loro regina ed eroina per averle, forse salvate da quell’essere con un cazzo mostruoso e asinino.
Dopo un’oretta e passa di quell’amplesso venne di nuovo la cinese anziana e sorridendo mi disse che era orgogliosa di me e mi pregava di ritornare ogni fine settimana per calmare le voglie di quel lottatore.
Ero diventata la sua Geisha.
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7 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 17 ore fa -
Ti amo, ti amo, ti amo
Era la terza volta che incontravo quest'uomo e non era certo la prima volta che mi travestivo da donna, questa però era la prima volta che incontravo Franco con l'unico desiderio di sentirlo godere. Le altre volte ero eccitato e cercavo solamente il mio orgasmo, questa volta però era davvero diverso. Avevo impiegato tutta la mattina a scegliere le calze, le mutandine e il reggiseno, avevo comperato un bellissimo vestito lungo nero: il mio colore preferito. Io sono un po' formoso e lo scuro davvero sfina la mia siluette.
Avevo chiesto un minuto da solo in bagno per cambiarmi e infilarmi le scarpe tacco 12. Dio quanto mi sentivo donna, sentivo il vestito sfiorarmi le gambe, sentivo il nylon delle calze che entrava nelle scarpe, mi sono tolto la giacca della tuta e ho fatto scendere il vestito che avevo indossato sotto agli abiti. Mi sentivo bellissima.
Sono uscita dal bagno facendo restare di stucco Franco, non so ancora se per la sorpresa o per il fatto di aver incontrato una brutta donna. Franco era eccitatissimo. Mentre salivamo le scale sentivo le sue mani nell'interno coscia, a meta della scala che ci portava nella stanza da letto mi sono fermato e gli ho preso l'uccello e, come con il guinzaglio, l'ho condotto in camera.
Mentre lui si sfilava la camicia e la maglietta io l'avevo già denudato dalla cinta in giù e mi ero infilato il suo uccello in bocca. Lo sentivo gemere, sentivo che li piaceva, passavo la lingua sul glande, giocavo infilandola e stuzzicando il prepuzio, sentivo il suo sapore.
Sento le sue mani che cominciano a toccarmi le tette, si fanno strada nel mio reggiseno e, prima toccandoli e poi stringendoli, mi danno piacere usando i miei capezzoli.
Franco è completamente nudo, io indosso ancora tutto. Prima di sdraiarci a letto mi sfila il vestito e lo ripone delicatamente sulla sedia e poi mi fa sedere sul bordo del letto.
Franco si avvicina piano e cominciamo a baciarci. E' il primo bacio che do a un uomo, per un momento ho quasi il timore poi mi lascio andare. Mi sdraio sul letto e lui sopra di me, mi tiene giu con i polsi sul materasso.
Mi sento completamente suo, mi libero le mani e comincio a accarezzargli la schiena e poi su piano piano la testa, sento le sue labbra sulle mia, sul mio collo, sul decoltè, sposta il reggiseno e comincia a mordicchiarmi i capezzoli.
Sono completamente eccitato, il mio uccello sembra quasi scoppiare e anche il suo è durissimo.
Mi giro e alzo leggermente le natiche in una posa che non da addito a nessuna interpretazione se non una: prendimi, sono tuo!
Lui si inginocchia dietro di me, sento che prende dal comodino il lubrificante e comincia a giocare e bagnare di olio lo sfintere, ci infila prima uno, poi due dita e poi lo sento appoggiare il suo uccello.
All'inizio faccio fatica e mi fa un po' di male e allora gli chiedo pazienza: "proviamo in un'altra posizione, ti va?". Mi sfilo le mutandine, Franco rimane in ginocchio e io mi distendo supino e alzo le gambe vedo che lui si avvicina con il suo uccello che questa volta altro non desidera che entrarmi dentro. Glielo sento appoggiare, comincia a spingere, poi lo ritrae lo rimette dentro di nuovo fino a quando non è completamente dentro di me.
In quel momento il tempo si è come fermato, era come se mi guardassi da fuori, vedevo le mie gambe fasciate dalle autoreggenti nere 20DEN con il filo, guardavo le mie scarpe, guardavo le sue mani che dalle caviglie mi tenevano le gambe divaricate mentre mi stava scopando. Sentivo le sue mani, mi stringeva ma non voleva stringere, sentivo il suo uccello che da scopata selvaggia si trasformava in un far scorrere il suo uccello dentro di me cercando di farmi provare piacere. Adesso Franco si ferma e sempre tenendomelo dentro si china su di me e mi bacia. Lo bacio anche io, come se non avessi mai baciato prima, sento la sua lingua, sento le sue labbra, le stringo tra le mie e per la prima volta in vita mia sussurro in un orecchio a un uomo: "ti amo". Per lui deve essere stato altrettanto intenso ed eccitante tanto da eiaculare immediatamente. Lo sento gemere, stringermi fortissimo e poi baciarmi.
Lui si sposta delicatamente alla mia sinistra, io gli accarezzo il petto poi fino giù in mezzo alle gambe. Io sono ancora eccitato mentre lui sta andando incontro al suo momento refrattario. Di fianco a lui gli accarezzo il viso e lui mi dice: "non sapevo come dirtelo neanche io, avevo vergogna ma ti amo, ti amo, ti amo".
Sento ancora il mio buchetto che pulsa e allora gli chiedo se mi accompagna in bagno, mano nella mano entriamo poi mi fa inginocchiare e giocando con il mio sfintere lo rilassa di nuovo e mi chiede di spingere: sento il suo sperma che esce e che gocciola sul pavimento, è una quantità davvero enorme! pazienza, dopo puliremo assieme.
Io ho 53 anni e Franco 64, siamo ancora amanti clandestini e ci desideriamo ogni giorno di più
Ti amo Franco
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7 anni fa
versatix,
53
Ultima visita: 7 anni fa
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In bici
Amante della mtb, ormai da anni che pratico questa attività.Pratica che per la maggior parte delle volte si fa in gruppo, poche volte singolarmente. Più che altro per il tipo di percorsi, che sono per la maggiore impervi e, quindi se dovesse succedere qualcosa possiamo contare sull aiuto di qualcuno del gruppo. Un giorno di questa estate ci ritrovammo io ed Andrea in una uscita di coppia. Andrea è un signore di 55 anni. Libero professionista, sposato. Fisicamente ben messo ma basso di statura. Dopo una bella arrampicata, decidemmo di fermarci, per prendere fiato e mangiare qualcosina. Mi sedetti sotto un albero, mentre Andrea si sdraiò. Dato che fisicamente era asciutto, dal body si capiva che aveva un bel cazzo, anche se era a riposo si vedeva bene che era grosso e di belle dimensioni. In quel momento non mi balenò nessuna idea, anzi mi dava fastidio. Ma parlando del più e del meno, finimmo a parlare di sesso e donne. Il suo cazzo era ancora "moscio" fino a quando, parlando di qualche esperienza vissuta mi disse che era curioso di andare un giorno con un trans, raccontandomi di un nostro amico che questa esperienza l ha avuta. Raccontando i particolari il suo membro gli si ingrossò. Era un bel vedere.Ma adesso mi suggestionava ed in me saliva una voglia repressa da tempo. Gli dissi che anche io ho avuto quel tipo di esperienza, ma come passivo ed oggetto del desiderio. Mi guardò stranito e notai che mise la mano sul suo cazzo, che stava scoppiando. Mi chiese, balbettando ed incredulo cosa intendessi. Spiegai che mi piace travestirmi da donna ed essere dominato e trattato come la peggior prostituta. Lo dissi con vergogna e chiesi a lui di non parlare. Lui mi guardò con un sorrisetto e, senza proliferare parola si alzò e mi disse di star tranquillo. Mi avvicino carponi a lui, capisce le mie intezioni, si abbassa il body e mi trovo il suo cazzo davanti al naso. Odorava di maschio di uomo, cioè poco tempo prima aveva urinato e misto a sudore aveva un odore fortissimo. Lo presi in mano ed iniziai a fargli una sega. Era duro all inverosimile e lungo, pronto a scoppiare. Iniziai a leccarlo dalle palle fino ad ingoiarlo fin dentro la gola.lui ansimava e mi dava della troia della puttana dicendomi che mi vuole spaccare tutto....iniziai a succhiare forte e dare piccoli morsetti. Capì che stava per venire ed lo strinsi di più. Lo senti gonfiare ancora di più e mi riempi la bocca di sborra calda. Cercai di toglierlo dalla bocca ma lui mi disse di ingoiarla...cosi feci. Poi si abbassò a me mi baciò sulla bocca e mi abbassò il,body. Prese il mio di cazzo e due movimenti mi fece venire. Alla fine mi disse...stasera passo da te, ti voglio aprire, voglio farti mia. Accettai. Ritornammo verso casa come se non fosse successo niente.ci salutammo e rimanemmo per le 23. Era da tanto che non mi sentivo cosi zoccola. Arrivate le 23 lui arrivò. Aprì la porta e gli dissi di accomodarsi sul divano. mi prese la mano e la mise sui pantaloncini. Era già duro, mi disse che da quando siamo tornati con le bici che pensava a stasera. Mi preparai un paio di calze a rete un perizoma ed una sottanina. Lo chiamai e venne nella stanza. Si spogliò volando, il tempo di rendermene conto mi ritrovai il suo cazzo in bocca. Continuava a dirmi di fare piano che voleva venirmi in culo. Allora mi girai a pecorina. Gli dissi lubrificare il buchetto con un po della sua saliva, mi mise prima un dito e piano piano anche il secondo. Ero pronto. Appoggiò la testa sul mio buchetto ed iniziò a penetrarmi. Aveva troppa voglia di prendermi. Mi diede un colpo secco che mi fece male. Lo fermai e lo feci uscire e gli dissi di andar piano. Ed in effetti cosi fece. Entrò piano piano fino che, ad occhio i suoi 20 e passa centimentri li senti dentro.iniziò a spingere piano piano fino ad aumentare di intensità. Mi scopò il culo con foga per buoni 5 minuti ingiuriandomi in tutti i modi.Fino a quando lo senti gonfiare e muovendomi anche io con i suoi movimenti mi venne dentro.Si buttò sopra di me e restò dentro di me fino a quando non smise di pulsare. Poi mi girò e mi disse di masturbarmi. Venni anche io. Si rivestì, perchè doveva rientrare a casa, dicendomi che sarò la sua puttana di tanto in tanto. Da allora successe altre 2 volte e mi regalò dei bei completini da usare solo con lui.Grazie andrea per essere la tua" donna" kiss.
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7 anni fa
mcdps,
48
Ultima visita: 2 anni fa
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Giulia
Per cause varie mi sono ritrovato ad organizzare le vacanze da solo. Seconda e terza settimana di Settembre. Destinazione? Sardegna.
Arrivato il giorno della partenza carico i bagagli in macchina e parto per Livorno, traghetto e arrivo ad Olbia, sbarco e dopo una buona oretta di auto arrivo a destinazione.
Il residence è di recente costruzione, carino, all’inizio del paese, con tutte le sue cose a posto, reception, piscina, tavolini, lettini eccetera. Bellino anche l’alloggio, due stanze e un bel terrazzo su cui si poteva mangiare e volendo, anche prendere il sole. Il mio confina a sinistra con quello di una famiglia tedesca, mentre a destra sembra non ci sia nessuno. Le persiane di quello che sicuramente è il soggiorno e quelle corrispondenti alla camera da letto, sono chiuse. A delimitare gli spazi che separano le rispettive zone, un muretto alto poco più di un metro.
La prima sera decido di mangiare all’aperto, per cui apparecchio la tavola sul terrazzo. Il menù che mi sono preparato prevede: carbonara e a seguire una caprese. Anche la famigliola teutonica cena sotto il cielo, ci scambiamo dei semplici saluti.
- “Guten abend” - mi apostrofano i crucchi, nel loro idioma.
- “Good evening” - rispondo utilizzando il mio stentato Inglese.
Passo tre giornate così, salutando gli Sturmtruppen quando li incontro e per il resto in totale relax. Di giorno in spiaggia, giornale, nuotate, radio, libro, qualche lumata alle dotazioni “chiappiche” e “poppiche” delle ultime turiste presenti ma, vi assicuro, solo a quelle che attraggono la mia attenzione. Insomma, mi rilasso.
La sera del terzo giorno tornato dalla spiaggia mi faccio come ormai consuetudine una doccia prima di piazzarmi ai fornelli per cucinarmi la cena. Scelgo il terrazzo come location per degustare i “manicaretti” che mi sono preparato.
- “Buon appetito!” - mi apostrofa una voce femminile.
- “Grazie” - rispondo, voltandomi.
Il riquadro della porta finestra, che sino a qualche minuto prima aveva le persiane serrate, ora incornicia la figura snella di una donna. Lunghi capelli biondi raccolti in una coda di cavallo, due occhi da cerbiatta e due labbra create solo per baciare ed essere a loro volta baciate. Un viso grazioso punteggiato di lentiggini. Indossa una polo bianca e un paio di bermuda beige, gambe toniche, caviglie sottili, bei piedi che calzano un paio di sandali infradito. Il seno non è abbondante, si intuiscono i capezzoli che il tessuto della maglia non riesce a nascondere e il reggiseno a trattenere, ammesso che lo stia indossando. Sorride e le si illumina il viso. Mi alzo, passandomi il tovagliolo sulla bocca.
- “Io sono Carlo, piacere.” - le dico porgendole la mano.
- “Giulia. Piacere mio” - risponde stringendola, trasmettendomi un fremito.
Mi informa che sono arrivate poco prima, dal Piemonte. Mentre ci scambiamo questi convenevoli dalla porta esce correndo una bambina.
- “Mamma sono pronta, andiamo?” – chiede la piccola.
Mi presenta Sara che ad occhio ha sei o sette anni, indiscutibilmente somigliante alla madre e sicuramene luce dei suoi occhi. Occhi che in quel momento, potendoli guardare da una distanza ravvicinata, sebbene luminosi e profondi mi parvero velati da un’ombra indefinibile. Stanchezza? O qualcos’altro?
- “Noi andiamo a mangiarci una pizza. Sono morta per il viaggio e non mi va di cucinare.” -, mi informano.
- “Allora, buona serata.” – auguro alle due nuove vicine.
- “Arrivederci” - aggiunge Giulia e il mio ego si aggrappa alla speranza che quel saluto sia una promessa.
Quella sera la voglia di andare in paese non ce l’ho, così scelgo la compagnia di un libro. Sprofondato nel divano mi immergo nella lettura e piano piano Morfeo mi accoglie tra le sue accoglienti braccia.
Apro gli occhi incontrando il buio della stanza. Nel torpore del risveglio sento una voce dal tono sommesso ma alquanto contrariato.
- “La verità è che sei uno stronzo. Sara ti cerca e tu invece di essere qui con lei, con noi, sei rimasto a casa a scoparti quella troia!” -.
Realizzo da dietro la persiana che a parlare è Giulia, riconosco la voce, anche se l’ho sentita solo una volta. Ipotizzo sia nel pieno di una discussione, probabilmente col marito. Non sono affari miei. Guardo l’ora è quasi mezzanotte, senza fare rumore me ne vado a letto. La mattina successiva mi sveglio tardi, esco sul terrazzo sorseggiando il mio caffè, vedo gli Austroungarici stanno caricando pinne, maschere, remi e canotto sull’auto prodotta rigorosamente dalle patrie officine e stanno per partire alla conquista di qualche italica spiaggia. L’appartamento attiguo, abitato dalle due nuove inquiline ha le persiane chiuse. Probabilmente sono già scese al mare, penso tra me e me.
Mi preparo e scendo anch’io in spiaggia. Nei giorni precedenti mi sono ritagliato un posto vicino agli scogli che delimitano, sulla destra, la distesa di sabbia fine. Un po’ defilato, ma offre un riparo all’ombra da una certa ora in poi. La spiaggia non è per niente affollata, del resto, a questo punto della stagione non c’è molta gente. Mi sistemo e le vedo.
Giulia e la figlia hanno preso posto alla mia sinistra, vicino la riva ad un centinaio di metri da dove le sto osservando. La piccola sta giocando con la sabbia, la madre è occupata ad armeggiare col suo cellulare. È sdraiata sul ventre, indossa un bikini nero di quelli che si annodano sui fianchi, sulla schiena e nella parte posteriore del collo. Due chiappe da urlo sono offerte quasi totalmente al caldo bacio del sole, poiché il triangolo di stoffa che dovrebbe almeno parzialmente coprirle è invece sapientemente raccolto nel solco che separa quelle due perfette rotondità.
Apro gli occhi dopo essermi appisolato, il sole sta calando, il momento che preferisco. Giulia sta camminando sul bagnasciuga impegnata in una telefonata, la figlia è sdraiata sul telo assorta nelle sue attività. La telefonata termina e la mia vicina rimane per qualche istante a fissare un punto indefinito all’orizzonte, poi si volta, torna dalla piccola, raccatta i teli e le altre cose, la prende per mano e le vedo avviarsi verso “casa”. La stradina che porta al nostro residence è ad una quarantina di metri da me, quando arrivano più o meno a quell’altezza mi vedono e mi fanno un cenno di saluto al quale rispondo agitando la mano. Rimango lì assorto nelle mie fantasie erotiche in cui, da ieri sera, la protagonista è una giovane donna ignara, forse, di avere catturato la mia attenzione.
Aspetto che la sfera infuocata scompaia al di là dell’orizzonte dopodiché mi incammino verso il mio alloggio. Prima una doccia poi ai fornelli. Decido di mangiare all’interno, incontrare la mia vicina alimenterebbe ancora quei pensieri pornografici che la doccia ha appena sedato. E’ calato il buio, ho sistemato la cucina e acceso il fuoco sotto la caffettiera, esco sul terrazzo, lei è lì nel suo spazio, sta aiutando Sara a colorare qualcosa, nella scarsa luce che la singola lampadina riesce a dare. Mi vede.
- “Salve” - pronuncia. Neutro, forse non osa un più amichevole “Ciao”.
Rispondo allo stesso modo non sono un temerario e lei è sposata. La mia nonna diceva sempre.
- “Tra moglie e marito…….” –
Scambiamo qualche convenevole neutrale parlando della bellezza del posto, del tempo, del caldo, della bella giornata passata e mi pare di rivedere quell’ombra nei suoi occhi. Il gorgoglio della caffettiera mi riporta alla realtà, le offro un caffè.
- “Volentieri, grazie.” - accetta lei con un sorriso.
- “E tu, un gelatino?” -, propongo alla piccolina.
- “Siii, grazie, Mammina posso?” - sbotta euforicamente saltellando sulle gambette.
- “Va bene.” - le concede la madre accarezzandola.
Passiamo la serata chiacchierando del più e del meno, nel frattempo la bambina si è addormentata sulla sdraio, la madre l’ha coperta amorevolmente con un telo da spiaggia. Così, conversando cordialmente, vengo a conoscenza che il marito ha rimandato la partenza per motivi di lavoro, arriverà dopodomani. Mentre dice queste cose mi guarda direttamente negli occhi ed io colgo nettamente l’ombra che vela il suo sguardo inumidendole le pupille. Mi comunica che è ora di mettere a letto Sara.
- “Buonanotte!” - mi augura. Sorridendo.
- “Sogni d’oro!” - le rispondo sperando egocentricamente di esserne io il protagonista.
Rientro a mia volta. Accendo la TV, faccio un po’ di zapping quindi, visto il nulla proposto, decido di andare a dormire dopo un’altra rinfrescante doccia.
Mi sveglio. Nel buio della stanza cerco a tentoni il mio cellulare, il display si illumina comunicandomi che è l’una e quarantacinque della notte. Le persiane accostate e la finestra aperta non offrono alcuna barriera contro i rumori notturni provenienti dall’esterno. Avverto, ma non distintamente, dei suoni sommessi, qualcosa, tipo un tirare su col naso, forse singhiozzi. Mi alzo incuriosito, esco sul terrazzo e vedo Giulia, appoggiata al parapetto, ora sento chiaramente che sta piangendo, il viso coperto dalle mani che stringono un fazzoletto. Scavalco la ridicola barriera architettonica che ci separa e sono davanti a lei, la afferro delicatamente per i gomiti.
- “Ehi, che succede?” - le chiedo sottovoce.
Solleva lo sguardo su di me, non dice nulla, appoggia la testa nell’incavo del mio collo, mi cinge le spalle con le sue braccia e si lascia andare ad un pianto liberatorio. Le cingo i fianchi a mia volta, stringendola delicatamente a me. Singhiozza. Le accarezzo la schiena per confortarla. Sento che si sta calmando, ma non accenna a ritirarsi da quell’abbraccio. Io nemmeno. Purtroppo si sa la carne è debole, la mia sicuramente lo è. Così mi ritrovo con una erezione imperiosa che l’unica barriera, costituita dal cotone della mia biancheria intima, non riesce a dissimulare. La rigidità del mio uccello preme contro il suo ventre, la sento ritrarre il bacino.
- “Ti chiedo scusa” -, le sussurro. Incrociamo gli sguardi.
- “Non devi!” - mi dice, agevolandomi un accenno di sorriso.
- “Significa che per qualcuno sono ancora desiderabile.” - esterna con un filo di voce.
- “Tu mi desideri?” - chiede, tornando ad appoggiare il viso al mio petto.
- “Non sai quanto!” - le sussurro ad un orecchio.
- “Forse. Però lo sento!” - dice accompagnando quella esternazione con un accenno di risata e tornando ad appoggiare il suo pancino alla mia verga esultante.
- “Tienimi stretta così” – dice. Ed aggiunge: - “Per favore!” -. Restiamo lì per un tempo indefinito, stringendoci, senza dire una parola sino a quando non l’ho sentita tremare.
- “Hai freddo?” - le chiedo.
- “Un po’” – ha risposto.
- “Rientriamo!” - le propongo accompagnandola nel suo alloggio. La bambina dorme beatamente nell’altra stanza, nel lettone. Tenendomi per mano, Giulia si affaccia per controllare, poi senza lasciarmi torniamo nel soggiorno mi fa accomodare nel divano e mi segue adagiando la sua schiena al mio busto, appoggia la testa alla mia spalla.
- “Stringimi” - mi ordina.
Prende ad accarezzarmi il petto poi fa scivolare la mano sulla mia nuca e piegando un poco la testa all’indietro mi offre la sua bocca. La pace della notte è interrotta dal frinire dei grilli, e dai richiami di qualche animale nottambulo. In quella stanza solo i nostri respiri riempiono il silenzio. Poggio le mie labbra alle sue, le perlustro, ne assaporo il gusto, lentamente, dolcemente. Poi lei le dischiude, la imito. L’incontro delle nostre lingue è titubante. Prima le punte si studiarono reciprocamente, timidamente e una volta acquisita la conoscenza reciproca si rincorrono esplorandosi avidamente. Tengo un braccio attorno alle sue spalle e con l’altra mano comincio ad accarezzarle le gambe lisce, salendo impertinente sempre più su, sino a trovare il pizzo umido delle sue mutandine, custodia del suo giglio, che non vedo l’ora di cogliere. Di fare mio. Lei mi ferma la mano.
- “No, non posso, non sono pronta per questo!” - dice perentoria.
Capisco subito che il senso della sua frase fa riferimento al marito.
Quindi, nonna, sii orgogliosa di me, ho ritratto il dito, anzi, tutta la mano. Cosa volete mi hanno educato così, se una donna mi dice no, e vi assicuro che me lo hanno detto innumerevoli volte, per me è no. Quante occasioni avrò perso? Chissà?
Quella notte passa in un lampo. Abbracciati, baciandoci, sfiorandoci, accarezzandoci. L’alba ci trova così.
- “Oddio, è già giorno, meglio se vai.” - mi dice alzandosi.
- “Non voglio che Sara ti trovi qui quando si sveglia” - esclama determinata.
Mi accompagna alla porta del suo terrazzo mi accarezza.
- “Grazie!” - dice, dandomi un ultimo bacio. Sulla bocca. Dove se no? Mi sdraio nel letto, vorrei dormire qualche ora ma il sonno non arriva. Mille pensieri turbinano nel mio cervello, sulle mie labbra persiste il sapore delle sue. Alla fine riesco a riposare un paio d’ore, quando arrivo in spiaggia è pomeriggio inoltrato, ho ben chiaro quello che voglio e devo fare. Le devo parlare.
Mi metto al solito posto, madre e figlia stanno guardando qualcosa che non riesco a vedere. Un giornale, un libro, non so. Vorrei poter parlare a Giulia da solo, ma la piccola non ha intenzione di staccarsi dalla madre ed io non riesco ad aspettare ancora. Mi avvicino.
- “Ciao ragazze.” - esordisco cercando di mascherare i miei sentimenti.
- “Ciao.” - rispondono in coro.
Cerco un argomento plausibile per giustificare la mia presenza. Riesco solo a raccontare che ho dormito male ed è per quel motivo che sono sceso alla spiaggia così tardi. Intuisco che Giulia mi ha sgamato così affronto l’argomento direttamente, arrivo subito al nocciolo.
- “Ti va di parlare della notte scorsa?” - spiattello sottovoce, sperando che Sara non senta.
- “Amore, perché non vai a raccogliere un po’ di conchiglie, così questa sera facciamo una collana?” - dice alla figlia.
Felice dell’idea suggerita da sua madre Sara si mette all’opera allontanandosi di qualche metro ma abbastanza per consentire a noi due di parlare senza bisbigliare.
- “Senti Carlo, questa notte è accaduto qualcosa che non doveva succedere.” – ha esordito lei frantumando ogni mia possibile speranza.
- “Quando mi hai trovato ero arrabbiata e disperata. Le mie difese erano totalmente assenti” – ha aggiunto.
- “Ti sei trovato al posto giusto proprio nel momento in cui io ero totalmente inerme” – ha continuato.
Io l’ho ascoltata attentamente senza interromperla. Scoprendo così che la causa del suo stato d’animo era imputabile ad un litigio telefonico col marito, il quale le aveva comunicato che non sarebbe arrivato l’indomani, adducendo la classica scusa del lavoro. Lo avrebbero visto per il week end. In realtà lei sapeva con certezza che lui la tradiva e conosceva pure con chi.
- “Baciandoti ho avuto l’impressione che quanto stavamo facendo piacesse anche a te.” - le ho detto con una punta di risentimento.
- “Tantissimo.” – ha replicato, sollevando la testa e fissando i suoi occhi nei miei.
- “Sono stata bene. Ogni tuo bacio, ogni tua carezza sono stati preziosi e li avrò sempre con me” - mi ha confessato.
- “Però? Perché ora arriva il però, vero?” – le ho chiesto in controbattuta.
- “Però io amo mio marito, anche se lui mi sta uccidendo. Non riesco a non amarlo.” – mi ha confessato.
Per cui tra noi non ci sarebbe stato nessuno sviluppo futuro, quel che era accaduto ere stato bello ma non si sarebbe ripetuto, doveva solo essere archiviato. Lei non voleva diventare come lui. Il marito traditore. Non voleva abbassarsi al suo livello. Qualunque cosa questo significasse, non ebbi l’ardire di replicare anche perché l’ha salvata la campanella. Come a scuola. Il suo telefono s’illuminò proprio mentre stava pronunciando quelle parole che sgretolavano ogni mia velleità. Sul display una scritta: “Antonella”.
- “Scusa devo rispondere.” - alzandosi, si è allontanata.
La osservai per cinque minuti buoni senza sapere come comportarmi. Gesticolava dandomi l’impressione che l’argomento fosse importante. Mi sono alzato, e recuperate le mie cose sono tornato al residence.
Dopo essermi fatto una doccia, mi sono vestito e sono uscito. Un piatto di fritto misto e due calici di Vermentino per consolarmi dell’ennesimo semaforo rosso. Una passeggiata per schiarirmi le idee e per abituarmi all’idea di non poterla avere.
Il risveglio e brusco, socchiudo gli occhi cisposi. Pensavo che i colpi che sentivo fossero parte del sogno, invece erano reali. Lo schermo del mio telefono diceva che erano le due e dieci. Ancora colpi. Bussavano alla porta. Mi sono alzato e ho socchiuso la porta per vedere chi è. Giulia mi fissava con le lacrime che le rigavano il viso. L’ho fatta entrare. Lei mi ha messo le braccia attorno al collo.
- “Baciami. Ti prego, baciami!” – ha singhiozzato.
Non me lo sono fatto ripetere due volte, ho cercato le sue labbra e la mia lingua ha cercato la sua, trovandola. La mia voglia di lei era prepotente e ho premuto la mia erezione contro il suo ventre che questa volta non ha ritratto, anzi lo ha spinto contro la mia verga strusciandosi, saggiandone la consistenza.
- “Ti voglio!” – mi ha sussurrato infilando una mano nelle mie mutande e afferrando il mio uccello, spingendomi verso il letto.
Ci siamo caduti dentro insieme continuando a baciarci. Le ho sfilato la maglia mettendo a nudo il suo corpo, indossava solo un paio di mutandine bianche che mi sono premurato di sfilarle. Il suo sesso era nudo davanti a me, solo una striscetta di peli rasati sul suo pube. L’ho fatta sdraiare sulla schiena ed ho iniziato a baciarle il collo, le ho succhiato il lobo dell’orecchio. Sono sceso a baciarle il seno succhiandole i capezzoli, giocando con la mia lingua li ho esplorati girandogli intorno. Sono scivolato lungo la sua pancia e mi sono soffermato a fare la conoscenza del suo ombelico, l’ho sentita ansimare. Aiutandomi con le mani le ho fatto divaricare le gambe, lei mi ha assecondato. Dalla fessura della sua passera sporgevano leggermente le piccole labbra, mi sono chinato su quel fiore e ho prendo a baciarne il petali, assaporandone il sapore. Ho leccato la sua figa dall’ano al clitoride passandole la lingua su entrambe le gonfie labbra esterne ed infilando la punta, ho cercato il suo clitoride che ho succhiato e leccato avidamente. I gemiti che emetteva mi dicevano che a Giulia piaceva quello che le sto facendo. Ho tolto le mani dalle sue tette e le ho divaricato la fessura infilando la mia lingua dentro quello spazio ravanandole l’apertura fin dove mi era possibile, riempiendomi la bocca dei suoi umori. Le sue mani hanno mi afferrato i miei capelli tirandomi verso di lei che, inarcando la schiena, ansimava più forte. Avevo la bocca premuta contro la sua bernarda.
Ho cercato il suo clitoride e l’ho succhiato dolcemente, l’ho sollecitato con la punta della lingua, poi sono tornato a succhiarlo. Lei ha sollevato la schiena arcuandola e tirando con forza la mia testa contro il suo pube, liberando un lungo sospiro che ha accompagna l’estasi del suo orgasmo.
- “Ti voglio dentro, voglio sentirti nella mia pancia” – ha detto abbassandomi l’elastico delle mutande di cui mi sono liberato in un istante. L’ho vista contemplare la mia erezione finalmente libera, il mio cazzo era pronto e lei lo voleva.
- “Scopami!” – ha esclamato.
Ho appoggiato la mia cappella alla fessura fradicia della sua figa e l’ho “pennellata” su e giù soffermandomi per qualche istante sul suo grilletto ripetendo quel giochetto esasperante.
- “Entra dentro di me, ti prego” – mi ha detto ansimando.
Sono scivolato dentro di lei. La mia verga e annegata nel suo ventre accogliente, pregno dei suoi umori. Spingevo avanti e indietro estasiato. Giulia mi ha accolto vogliosa e fremente. Sono tornato a baciarla affondando la mia lingua nella sua bocca mentre affondavo il mio uccello nella sua passera, sino in fondo ed aumentando il ritmo.
Anche se le nostre labbra erano un tutt’uno, la sentivo gemere sempre più forte. L’orgasmo ci ha colto insieme, lei spingendo avanti il bacino e afferrandomi per le spalle, io affondando tutto me stesso dentro quel corpo meraviglioso ed eruttando il mio sperma nella profonda intimità di quella Femmina.
Abbiamo ripreso fiato abbracciati, coccolandoci in silenzio. La mia vicina aveva la testa poggiata sul mio petto mentre la sua mano esplorava la mia intimità. Accarezzava le mie palle delicatamente sfiorando il mio cazzo molliccio. Io accarezzavo con una mano i suoi capelli profumati e con l’altra le massaggio un seno. Lo sentivo nel mio palmo, tondo e sodo, il capezzolo turgido. Lei ha liberato la mia cappella tirando in dietro la pelle del prepuzio.
- “Hai un bell’uccello!” – ha detto, facendo scivolare avanti e indietro le sue dita lungo il mollusco.
- “Sei tu quella stupenda.” – le comunicato in tutta sincerità.
Il tocco sapiente di Giulia ha risvegliato il dormiente che ha preso a lievitare nella sua mano. Lo teneva stretto ne assodava la consistenza, lo sentivo, mi sentivo pulsare tra le sue dita. Lei ha avvicinato le sue labbra e mi baciava la cappella gonfia, la punta della sua lingua scivolava lungo il frenulo. Era bellissimo.
- “Hai un buon sapore.” – ha commentato.
- “E’ perché so di te.” – le ho risposto.
Lei ha ripreso generosamente ad occuparsi del mio uccello che ormai aveva raggiunto una consistenza marmorea, lo ha accolto tutto nella sua bocca, con movimenti lenti esplorava la mia asta pulsante, dalla punta alla base. Con una mano mi accarezzava le palle e con un dito mi sollecitava l’ano. Mi sono lasciato andare alle sue sapienti attenzioni, regalandomi totalmente a lei, ero interamente suo. Sentivo l’eccitazione crescere sempre di più.
- “Così mi fai venire!” – l’ho informata.
Lei ha rallentato sino a fermarsi, si è sollevata e si è messa a cavalcioni sopra di me, sedendosi sopra la mia appendice legnosa. Ha iniziato a muovere il bacino avanti e indietro strofinando la sua passera sulla mia rigida consistenza, la sentivo ansimare.
- “Ahh siii!” - sussurrava reclinando la testa all’indietro.
Io accompagnavo i suoi movimenti prendendo tra le mani i suoi seni, giocando coi capezzoli. Lei si è sollevata, ha afferrato il mio cazzo con la mano, lo ha guidato all’apertura del suo piacere e lo ha accolto dentro la sua avida fessura. E’ rimasta ferma in quella posizione ed io sentivo le contrazioni della sua vagina stringere il mio pungolo carnoso affondato sino all’elsa nel suo paradiso. Poi ha iniziato a muoversi lentamente, sollevandosi e abbassandosi. Non riesco a non pensare che in quel momento lei mi stava possedendo, la fusione dei nostri corpi, dei nostri sessi era oltre quell’atto sessuale. Giulia mi stava scopando era lei che conduceva la danza. Ha aumentato il ritmo della sua cavalcata e in conseguenza a ciò sono aumentati anche i gemiti e gli ansimi di entrambi. I suoi affondi si sono fatti sempre più veloci ed il suo piacere è esploso con un ultimo gemito che le si è smorzato in gola, ha inarcato la schiena poggiando le sue mani sul mio petto. La tenevo per i fianchi, sentivo nuovamente le pareti della sua vagina stringersi sul mio uccello. Non ero venuto ma non mi mancava molto.
- “Continua, ti prego. Fammi venire!” – l’ho implorata.
Si è chinata su di me e mi ha baciato. Mentre la sua lingua cercava la mia, ha ripreso a cavalcarmi io, accompagnando i sui movimenti con le mie mani sui suoi fianchi, sollevavo il bacino per scivolare dentro di lei, sincronizzando le spinte col ritmo dei sui affondi. Lei gemeva ed ansimava ed io con lei.
- “Quanto mi piace il tuo uccello!” – mi ha confessato accelerando.
Ho sentito distintamente arrivare il punto di non ritorno, quella sensazione al basso ventre che si irradia in tutto il corpo e non trattenendomi più ho eruttato dentro Giulia tutto il mio piacere, nello stesso momento in cui lei, nuovamente, ha emesso un gemito prolungato e si è arresa, col corpo proteso all’indietro, al suo orgasmo.
Poi ci siamo abbandonati nel letto, esausti ed appagati. La luce dell’alba che filtrava dalle fessure delle persiane ci ha trovati abbracciati riportandoci alla realtà.
- “Devo andare, tra un po’ Sara si sveglia!” – ha detto, infilandosi la maglia.
- “E poi oggi arriva mio marito.” – ha aggiunto con voce contrariata.
Mentre mi diceva quelle cose ha preso il cellulare e mi ha mostrato alcune foto in cui si vedono un uomo e una donna seduti al tavolo di un ristorante, la mano di lui su quella di lei. Poi mentre si scambiano un bacio. Mi ha spiegato che quello è suo marito insieme ad una collega nonché amante. Gliele aveva inviate la sera precedente una sua amica, quell’Antonella, che casualmente si trovava nello stesso locale.
Il mio ultimo giorno di vacanza, alla fine era arrivato, la valigia era pronta, io no. Non avevo voglia di tornare al lavoro e alla mi solita vita. Ho pranzato ed ho preparato il caffè, mancavano un paio d’ore alla partenza. Sono uscito sul terrazzo con la tazzina in mano, su quello confinante c’era il marito di Giulia sdraiato su un lettino, assopito. Lo distolgo dal torpore buttando là un saluto a cui risponde sollevando gli occhiali da sole e aprendo un solo occhio. Lei è apparsa salutandomi mi ha regalato un sorriso, indossava la maglia della notte precedente che le arrivava quasi a metà coscia, si è avvicinata ad una poltroncina, l’ha tirata orientandola verso me e vi si è accomodata. Ha sollevato le gambe poggiando i piedi alla seduta e poi, lentamente, le ha divaricate mostrandomi che sotto quell’unico capo di vestiario non indossava nulla, tranne se stessa. Mi ha guardato fisso negli occhi, le sue labbra si sono dischiuse in un sorriso malizioso. Alle sue spalle il marito aveva ripreso a sonnecchiare ignaro. Ho piegato un poco la testa annuendo e le ho sorriso a mia volta.
Milano e Torino non sono agli antipodi del globo. Ieri sera mi ha telefonato Giulia, questa settimana si fermerà in città tre giorni per questioni lavorative. E’ il motivo che mi porta, in questo Lunedì mattina, ad essere una delle tante formichine frenetiche che affollano la stazione. Il suo treno ha 10 minuti di ritardo vado a bermi un caffè per ingannare l’attesa. Un pensiero prende forma: “Chissà se indossa le mutandine?” mi chiedo mentalmente. Beh, non lo so, ma tra pochi minuti lo scoprirò.
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7 anni fa
masaraj,
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Ultima visita: 8 mesi fa
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La fabbrica
E' notte fonda, la periferia della città metropolitana dorme in totale silenzio... Una giovane donna cammina tra le auto parcheggiate assorta nei suoi mille pensieri.
Arrivata all'altezza del vecchio cementificio ormai dismesso, qualcosa di inaspettato le ruba la concentrazione. Un rumore improvviso interrompe il silenzio della notte e una luce proveniente da una finestra al primo piano della struttura ormai in rovina, proietta sulla strada siluette di persone che si muovono all'interno...
Un brivido freddo le attraversa la schiena arrivando fin su sulla testa; vorrebbe scappar via ma qualcosa di incomprensibile la trattiene... L'iniziale paura lascia spazio ad un onda calda quasi piacevole e la curiosità di entrare a vedere che succede le fa battere il cuore a mille.
Spinta da quelle sensazioni e dall'eccitazione del rischio, la ragazza zittisce l'istinto e si avvicina alla struttura diroccata. Attraversando un pertugio aperto sulla recinzione, entra nel cortile e si avvicina velocemente ad una porta che la condurrà all'interno della struttura. All'ingresso vi è una rampa di scale che porta ai piani superiori; dalla tromba delle scale stridio di cocci e mugolii tra dolore e piacere...
Sempre più incuriosita, la ragazza imbocca le scale arrivando velocemente al primo piano... Un'enorme stanzone vuoto, cocci a terra ovunque, parzialmente illuminato da una torcia elettrica di cantiere... Al centro della stanza, una giaciglio di fortuna fatto di rete e un materasso stra-logoro...
Sopra al materasso c'era una donna legata per i polsi, completamente nuda, che ansimava, urlava e gemeva... Sopra di lei un uomo che con movimenti rapidi e profondi le stava lavorando l'ano...
La ragazza, sorprendentemente compiaciuta della scoperta, rimase ad osservare... La visione della scena di sesso, portò quasi automaticamente la sua mano all'interno delle mutandine e le sue dita sul clitoride... Più lui affondava e più la donna gemeva, più la donna gemeva più la ragazza si sgrillettava...
Arrivata al limite e quasi sul punto di non ritorno, la ragazza abbandona ogni forma di paura e pudore, si denuda completamente e raggiunge i due amanti al centro della stanza. Il due accorgendosi del terzo incomodo interrompono le danze.
"Tranquilli, non vi faccio nulla!! Sono qui solo a riscuotere il mio orgasmo" esclamò la ragazza...Avvicinatasi poi al ragazzo, si china davanti a lui, gli sfila il preservativo e gli imbocca la cappella; si dedica con perizia, senza rifiutare nulla... Sliguate aperte alla cappella, all'asta e ai gioielli di famiglia, affondi in DP che costringono il ragazzo a dirle di rallentare per non far finire subito il gioco...
Abbandonato lui, si fionda tra le gambe della donna... la sua lingua esplora la vulva pregustando gli umori di un orgasmo ormai quasi imminente... Anche in questo caso, la ragazza dimostra la sua abilità nell'arte oratoria alternando affondi all'interno con leccate al clitoride prima verticalmente e poi orizzontalmente. La donna è al limite, si contorce e geme fino a quando non viene copiosamente in bocca alla ragazza.
Nel frattempo il ragazzo, rimesso il guanto stava penetrando la ragazza che riceve volentieri i colpi vigorosi e profondi destinati alla sua fighetta bagnata. Il gioco però dura poco... Il ragazzo si sfila il guanto appena in tempo per inondare i due buchi di sborra bianca e calda...
5 minuti di silenzio... La ragazza rimasta a bocca asciutta, dopo aver accompagnato sulla soglia del piacere i due amanti dice timidamente "E il mio orgasmo dove sta??"
"Slegami che ci penso io..." le rispose la donna... E cosi sdraiata sul letto, ricevette lo stesso trattamento che poco prima aveva riservato alla donna....
E vennero tutti felici e contenti
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7 anni fa
jjp80,
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Ultima visita: 8 mesi fa
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La moglie del mio caro amico.
Non so se vi è mai capitato, guardando le foto dei profili, di pensare che quei capelli, quella bocca o quel sedere hanno un non so che di familiare; o allo stesso modo, all’improvviso, mentre parlate con una coppia di amici di pensare se anche loro coltivano fantasie e desideri trasgressivi.
Mi piace fantasticare di queste cose, forse proprio per questo motivo non mi è sfuggito un annuncio last-minute che una coppia con cui ero in contatto aveva inserito…proprio nella stessa località dove si trovavano in quei giorni i miei cari amici. Casualità o forse c’era qualcosa di più? Si dice che tre indizi fanno una prova ed io ne avevo ben più di 3…;-).
Nel frattempo sul sito continuavo a scambiare i messaggi con il lui di coppia che mi chiedeva un incontro, che fare? Lasciar cadere la cosa per evitare imbarazzi o invece cogliere la palla al balzo? Gli dico che ho capito chi sono e che non so se è il caso di proseguire, può stare tranquillo sulla mia discrezione. Lui mi risponde eccitato dall’idea che ci conosciamo perché potrebbe essere l’occasione propizia per realizzare la loro fantasia più grande, farlo con un amico di famiglia al quale mostrare quanto Lei sa essere calda e porca. Messaggio dopo messaggio, inizio a lasciare indizi, consapevole che presto avrebbe capito da solo chi fossi. La mia situazione lavorativa e personale mi obbligava ad andarci cauto. Lui è un ragazzo squisito, simpatico, affidabile, riservato e molto serio, un amico con cui sono sempre andato d’accordo e poi Lei è una Donna bellissima e l’idea di vederla in abiti e comportamenti diversi dal quotidiano me la rendeva ancora più desiderabile. In chat fantasticavamo sull’incontro, mi raccontava i dettagli di quello che sarebbe avvenuto, di come Lei fosse eccitata all’idea di mostrarsi Troia davanti ad un amico di famiglia e far fare una bella figura al suo adorato cuck. Di comune accordo abbiamo deciso di tenerle nascosta la mia identità, il non sapere chi fossi ha ancor di più aumentato l’eccitazione mentale. Dopo aver immaginato mille volte arriva finalmente il momento dell’incontro. Attendo in strada che lui mi apra , salgo nello studio, mi lavo ed entro nella stanza, luci basse, un po’ di musica, lei bellissima con la sua benda nera sugli occhi…si mostra decisa sui suoi tacchi a spillo, un vero defilè solo per i miei occhi. Cerco di assaporare ogni momento per imprimerlo dentro di me a futura memoria. Sembra più alta, più Donna, più provocante, più porca. Si spoglia, il mio cazzo già sull’attenti, attendo con calma per ammirarla in tutto il suo splendore…il perizoma mini infilato nel culo una vera sorpresa, bellissimo! Un seno pieno contenuto in uno splendido reggiseno, non pensavo fossi così bello al naturale. Mi avvicino, la lascio abituare alla mia presenza…annuso il suo profumo tra collo ed orecchio; accarezzo la sua pelle vellutata, lei si muove sinuosa…nessuno parla, l’atmosfera si fa rovente...finalmente stringo tra le mie mani il suo seno, i suoi capezzoli eccitati sono una delizia, sente dietro prepotente la voglia che ho di Lei. Le sue mani vanno subito a cercare la mia eccitazione, la sente tra le mani, spero sia soddisfatta di trovarlo già eccitato e durissimo. Dallo sguardo del mio amico cornuto vedo che la cosa eccita moltissimo anche lui. Mi spoglio al volo, lei si inginocchia e mi fa sentire il calore della sua bocca., sembra voglia succhiarmi l’anima, lecca e succhia, accarezza le palle con le mani in modo delicato ma molto passionale. Voglio assaggiarla , la sdraio sulla sua scrivania, dove di solito lavora, ed inizio a leccare la sua figa dal sapore afrodisiaco, accarezzo, lecco, mordicchio, succhio finchè non la sento godere in modo molto intenso, è uno spettacolo. E’ arrivato il momento di sentire quanto è accogliente la sua figa, completamente aperta riesce in breve tempo a prendersi tutto il mio cazzo dentro, è grosso, durissimo, le arrivo in fondo, lo sento, la allargo, le piace moltissimo. Il cornuto la incoraggia, non ce n’è bisogno, la possiedo con decisione sulla scrivania, colpi lenti e ben affondati, sempre più forti e veloci, sento che le piace, ogni tanto rallento per godermi fino in fondo il piacere di violare le carni della moglie del mio amico, la giro a pecora e continuo a fotterla, schiaffi a mano aperta sulle natiche, voglio mettere alla prova la sua voglia di trasgressione, di essere troia, lui si esalta, lei mugola, posso continuare.
Me la prendo in braccio e continuo ad infilarla, mi siedo sulla sedia, così che lei possa regolare il suo sali e scendi e sentirsi aprire ancora di più, la sento tutta, il suo seno sul mio viso, i capezzoli in bocca, sento che le piace. Il mio amico fotografa la sua bellissima moglie porca che si impala sul mio tronco durissimo, è completamente aperta, non fa più fatica ad impalarsi, non le basta mai, sento che vuole godere, cambiamo ancora posizione finche non viene ancora questa volta sul mio cazzo. Ora è Lei che vuole farmi godere, glielo sbatto in faccia , sulla guancia, mi faccio leccare le palle e poi aspetto che me lo imbocchi con tutto il suo ardore. Mi pompa alla grande , sto per sborrare, una gran quantità di sperma che lei beve senza indugio e poi finisce per spalmarsi sul seno, bellissima, porca e viziosa. Il marito è felicissimo, io ancora di più. Forse la situazione più eccitante che potessi vivere, in attesa di scoprire cosa ci riserverà il futuro. Grazie!
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7 anni fa
lucapilon, 51
Ultima visita: 1 settimana fa -
vatti a fidare degli amici
meglio di cosi l’estate 2017 non poteva iniziare, o peggio di cosi...non lo so, il mio uomo mi ha fatto uno scherzo in combutta con Marco,il nostro amico dottore.Se avete letto i racconti precedenti saprete che con Marco ci sono "stata"un paio di volte.
Marco e’ un grande bonaccione,con un cuore d’oro e sempre pronto alla risata ,l’unica cosa e’ che tratta le donne come se fossero pezzi di carne da analizzare,non fa distinzione nel momento in cui deve fare sesso o se deve fare una visita ginecologica,il trattamento e’ uguale,che da una parte mi va bene perche’ toglie dall’imbarazzo totale mentre dall’altra parte pero’ non esiste il gioco del corteggiamento e della seduzione ,il flirt o cose simili,lui ti spoglia ,se lo tira fuori e ti scopa.Forse perche’ col fatto che ha un pisello grande e soprattutto le palle con uno scroto gigante allora da per scontato che le donne ci stiano anche se personalmemte credo che col lavoro che fa vedendo  tante donne nude forse ha perso un po il romanticismo, oppure ,chissa,e' sempre stato così   .
Appena arrivata in Sicilia il 13 di agosto fu lui a offrirsi per venirmi a prendere,io avevo le ferie tre giorni prima rispetto a Luca cosi arrivai prima io da sola,mi sarebbe tanto piaciuto che a prendermi fosse venuto Matteo,il mio secondo amore/amico , ma la sua nuova donna non lo lasciava piu’ andare, tanto meno se si trattava di me.
Cosi’ venne a prendermi Marco,che nel frattempo ,nei 6 mesi precedenti aveva ripreso a lavorare al sud,mi disse che non si trovava affatto bene e che addirittura stava pensando di ritornare in Liguria.Mi chiese come stavo e se avevo bisogno di un check per il mio solito problema,poi mi invito’ a pranzo a casa sua .
Aveva una casa non molto grande ma molto bella  , una piccola villetta con piscina ,io gli chiesi di sua moglie e da come mi rispose capii subito che c’erano dei problemi,mi rispose che sarebbe andata via nel pomeriggio per una settimana in “ferie” dai suoi genitori,io accettai il suo invito ma per il giorno dopo ,piu’ che altro perche’ come primo giorno avevo degli obblighi verso i parenti.
Chiamai poco dopo Luca per informarlo che ero arrivata e che il giorno successivo sarei andata a pranzo da Marco e lui preciso’ subito “niente sesso senza di me” e io gli risposi “per chi mi hai preso?”,Luca molto schietto mi ricordo’ semplicemente che la possibilita’ di ritrovarsi nuda con Marco era pari alla possibilita’ di trovare a pranzo dalla mamma le melanzane.
Il primo giorno passo’ tra parenti,mangiare e dormire,il secondo giorno invece fu un disastro!
Vado dritta a raccontare la parte interessante ,Marco mi venne a prendere intorno alle 11 del mattino,mi ricordo’ di prendere il costume ,io andai con la mia minigonna nera e maglietta rossa aderente,il costume lo indossai gia’ a casa.La mattinata scivolo’ liscia,parlammo dei sei mesi precedenti,del lavoro,gli amici ,nessun riferimento al sesso che avevamo fatto a casa sua quando abitava in Liguria.Poi mangiammo una pasta e della frutta e ci appisolammo al’ombra su comode sdraie.Il giardinetto era motlo carino,cone alberi di limone e un paio di Ulivi,la casa era tutta bianca con gli infissi ,porte e finestre rosse ,eravamo a una decina di km dal mare in una mezza collinetta e si stava proprio bene.
Mi venne in mente la sua segretaria in liguria,Raffaella,gli chiesi se l’aveva ancora vista e con mia grossa sorpresa Marco mi disse che sarebbe arrivata li tra 2 giorni .
“te la trombi ancora?” chiesi io con una punta di micro gelosia,lui rispose”magari”,io gli chiesi perche del“magari”,e lui allora tiro’ fuori tutta la storia.
“ti ricordi a casa mia.vero?”io annuii….”Beh,in pratica da quando sono qui non riesco a fare sesso con mia moglie,all’inizio un po si ma piu’ passa il tempo e peggio diventa!...allora ho chiesto a Raffaella di venire qui perche’ voglio capire se dipende da me o magari mi devo rassegnare e andare a farmi una visita”
Onestamente pensavo si riferisse a me quando alludeva “a casa sua”,invece parlava di Raffaella,la sua assistente  che si trombava a comando..Beh da quel momento cambio’ qualcosa in me,cambio’ un po il mio atteggiamento,cominciai a essere un po piu’ provocante,squillo’ il telefono ,era Luca,mi alzai e andai un po piu’ lontano in veranda mentre Marco si tuffo in piscina;gli raccontai tutto e gli confidai subito che mi sentivo eccitata non so perche’ ,Luca mi chiese cosa volessi fare e di non esagerare in sua assenza ,pero’ mentre lo diceva, io ero gia’ tutta bagnata..tornai a prendere il sole ,mi tirai su il costume scoprendo di piu’ il culo e slacciai i lacci del pezzo di sopra,quando Marco torno mi getto’ una manata d’acqua sulla schiena a sorpresa e di scatto mi girai un po dimenticando che avevo slacciato il pezzo sopra ,beh’ mi vide le tette e io le coprii subito .lui ci scherzo’ sopra dicendo “ma che ti copri,te le avro’ viste almeno un centinaio di volte”Io ci giocai un po col faccio vedere si faccio vedere no,poi mi allaccia e mi tuffai subito dopo .1 minuto dentro e poi andai a sedermi sulla scaletta posta a bordo piscina con le gambe in acqua,gli chiesi “ma esattamente che tipo di problema hai?” lui che era alle mie spalle seduto sullo sdraio rispose”ehheee...che problema Sandra,non mi si rizza”poi continuo’ “o meglio si rizza ma poi al momento di fare va giu’”..io non commentai,lui si rituffo’ in piscina e nuoto’ verso di me per risalire e uscire passando dalla scaletta,fece 2 gradini ma io ero davanti e non poteva passare,si soffermo’ li a gurdare il mio decolte’ e io lo guardai inevitabilmete li perche’ la mia faccia era ad altezza pisello.”beh,vedo che funziona pero’ “c’e’ laveva su in tiro e si vedeva bene dai boxer.”A giudicare da quello che vedo non hai bisogno di verificare con Raffaella” lui che fece? si tiro’ giu’ il boxer ,il suo pisello dondolava davanti alla mia faccia dritto e grosso come me lo ricordavo .Io mi alzai per farlo passare invece lui mi prese per le natiche e mi disse”infatti ,mi fai provare ?giacche sei qui vediamo se si ammoscia anche con te!
io guardai giu’ e confermai che il pisello era ancora dritto”vedi,e’ ancora duro e dritto”,
lui continuo’ dicendo “si ,ma vedi,appena lo metto dentro dopo tre secondi si ammoscia” mentre diceva cosi mi sollevo’ una gamba e mi fece appoggiare ai passanti di metallo della scala,sentii il freddo del ferro sulla schiena,Marco mi scosto’ il costume e senza chiedere il permesso,mentre parlava del suo problema ,mi scavo’ con la cappella dentro la mia patata,
Diceva “ora vedi, lo metto dentro e poi va giu’ senza ritegno’” io gli dicevo “ma no,non lo vedi che e’ sempre dritto?” lui con la mano si teneva il tronco del pene e scavava nel mia patata,poi mi mise una mano dietro ,ci infilo’ il dito nel mio sedere e contemporaneamente affondo davanti entrando per meta’ della lunghezza del suo pisello,si fermo’ mentre io stavo impazzendo dentro,contuino’ a dire “guarda ,ora aspetto un po e vedrai che si ammoscia”,invece non si ammosciava per niente,lo sentivo duro come un marmo,e cosi gli dissi,che lo sentivo ancora duro,allora lui spinse il resto del pisello e mi fece vedere le stelle,in piu’ affndava anche col dito dietro.”Sta resistendo in erezione”,disse lui,io avevo ormai l’affanno e facevo finta di parlare normale,lui lo sfilo fino alla cappella,pensavo che lo tirasse fuori invece rientro’ tutto di nuovo,lentamente ,aspetto’ qualche secondo e lo rifece.Eravamo in piedi io su un gradino piu’ alto della scaletta a bordo piscina e lui piu’ giu’,avevo una gamba sollevata rispetto all’altra e lui mi teneva una mano dietro la schiena e una sul culo con un dito infilato
Ancora una’altra volta mi allontano’ e mi riavvicino’ usando la sua forza ,Marco stava fermo col bacino, usava le  sue mani su di me per fare avanti e dietro….l’ultima volta arrivo’ proprio in fondo ,e io lanciai un urlettino “ahh...Marco,pero’ ora mi stai….scopando,non possiamo farlo senza Luca”
“ma no?,non ti sto ancora scopando,ti sto solo usando per cercare di capire se funziona,anzi,girati un po”..mi fece voltare,mi passo un braccio davanti ,sulla pancia e con l’altro mi slaccio’ il pezzo sopra ,poi con l’altro mi calo’ giu’ il sotto del costume che rimase a mezza gamba,mi sentii di nuovo scavare dentro la patata e subito dopo penetrata dalla cappella,uso’ una mano per tenermi la patata e con  l’altro braccio mi teneva ferma davanti su pancia e petto  ,la mano arrivava fin sulla tetta che lui teneva in mano abbastanza stretta”sai che forse hai ragione” affondo’ il cazzo dentro,...piano fino in fondo e restando fermo…”forse non dipende allora da me ,aspetta un po cosi” Io gli dissi “Marco ora pero’ si che mi stai scopando,la prova mi sembra che sia andata bene ,funzioni”dissi con tono basso e sofferente dalla voglia di lasciarmi andare.”Aspetta un po,lo senti ancora duro?...mentre parlava intanto’ scopava piano,tutto fuori e tutto dentro fino alla cappella,quando arrivava in fondo mi faceva sentire sbattere le sue palle sul mio culo,lui sapeva che impazzivo per questa cosa e lo faceva di proposito ma senza esagerare.Entrava e usciva mentre palpava il seno .”in effetti a quest’ora sarebbe gia’ andato giu”disse lui e io continuai”invece sento che funziona eccome,Raffaella sara’ contenta”....
“ok” parlo’ Marco sfilando  il pisello “grazie Sandra,ora so con certezza che mi funziona tutto benissimo”....io mi sentivo pero’ svenire dalla voglia “si pero’ in fase attiva ,mettiti a pancia’ in su a terra e non fare nulla ,vediamo se ti rimane su “proposi io sfacciata ma con modi sempre “scientifici” ,lui stese l’asciugamano,si corico’ a schiena in giu’ col pisello’ dritto come una torre,io ancora nuda andai su di lui prima con la patata sulla sua faccia che lui non manco’ di leccarmi ,poi andai verso il suo pene e senza troppo girovagare me lo infilai da sola”tu stai fermo” gli dissi, scopai io un po ,volevo ovviamente venire ,me lo sentivo in gola ,facevo su e giu’ piano e poi sempre veloce fino a schiacciare con la patata il piu’ che potevo e finalmente ero venuta ….
“Sandra fai un saluto da quella parte,ho fatto un video con la fotocamera da mandare a Luca che ci teneva tanto a vederci”......
Beh….erano stati bravi  oltre le aspettative,avevano calcolato piu’ meno tutto e Marco in accordo con Luca sono riusciti a  “ingannannarmi”...tutta la storia era finta e Marco non aveva nessun problema ,voleva solo scoparmi e Luca voleva farmi un video ,era un suo sogno erotico da tanto tempo….ci sono cascata come una pera’  ma porca putt...che bello che’ e  stato.
Settimana dopo abbiamo fatto l’unica  serata in 4 con Luca e Raffaella,abbiamo cercato di dormire tutti su un letto ,Luca si e’ divertito molto con lei e Marco ha voluto scoparmi davvero(come diceva lui),e’ stato bello dormire noi donne in mezzo e gli uomini al lato scambiandosi ogni tot di tempo di posizione ,poi  ho cercato di convincere Luca per farmi provare doppia penetrazione ma lui dice che troppo vicino a un’altro uomo non c’e la fa ancora,alla fine abbiamo dormito si e no 2 ore al mattino presto
Per me,in piscina,fu prima volta assoluta che mi e’ capitato di fare sesso in assenza di Luca.
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7 anni fa
AdamDTS,
32
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Erica
Questa storia necessita l’introduzione tramite un breve preambolo.
Dopo sedici anni insieme, la storia d’amore tra me e la mia compagna è finita. Male. In un giorno qualunque a poche settimane dalle ferie estive abbiamo rotto. Dopo una furibonda discussione, ho preso la porta e me ne sono andato via.
Non sto a tediarvi col racconto delle fasi successive, concitate e dolorose, del resto sono sicuro che a voi che leggete interessino ben altri argomenti. Qualcosa con più ciccia.
E allora ecco qui.
E’ domenica mattina, sto cercando un parcheggio sotto quella che sino a poche settimane fa era la casa in cui abitavo. Sono qui perché ieri nell’ultimo sms ricevuto, Anna, la mia ex compagna, mi informa che ha disdetto il canone d’affitto dell’appartamento, lo lascerà a fine mese. Ha imballato le mie cose in alcuni scatoloni e mi “ordina” di provvedere al loro ritiro. Mi mette anche al corrente che è partita per alcuni giorni di vacanza e al suo rientro non vuole trovare più niente che sia riconducibile a mie proprietà.
Gli scatoloni sono sei, devo fare più viaggi. Il caldo è insopportabile, questa attività mi fa sudare abbondantemente e la polo che indosso è zuppa. Mentre sto caricando gli ultimi due cartoni sento una voce alle mie spalle.
- "Ehilà vicino, lo sai che la domenica non si lavora?" -
Mi volto e mi ritrovo a contemplare due occhi verdi. Una coppia di smeraldi. Una cascata di capelli color rame, lunghi fin oltre le spalle. Mossi. Le danno un’aria un po’ selvaggia. Un seno, pieno, direi una terza tendente ad una quarta, naturale, sodo e tondo. Il tutto assemblato ad un corpo molto ben proporzionato, atletico, due gambe toniche sormontate da due chiappe a cui manca solo la parola. Le caviglie sottili da cui si staccano due polpacci tonici.
Insomma una carrozzeria di tutto rispetto, ma, se proprio devo trovarle un difetto, lo identificherei coi lineamenti del viso; marcati. Intendiamoci, non bellissima ma nemmeno brutta, carina, di una bellezza diversa, equilibrata ed armonica. Per i miei canoni estetici è davvero affascinante, mi ha sempre attratto, da che la conosco.
Si chiama Erica ed è la mia vicina di casa. Vive nell’appartamento esattamente sotto a quello dove io, sino a qualche tempo prima, abitavo insieme alla mia compagna.
Forse vi state chiedendo: perché tutto questo preambolo? Ebbene, Erica oltre ad essere nel complesso avvenente, ha due peculiarità: le piace fare all’amore, lo fa spessissimo e con passione. Ed è un’urlatrice.
Ma al bando le divagazioni e torniamo ai fatti.
Quella caldissima mattina festiva, Erica indossa una canottiera arancione fluo sopra un paio di short elasticizzati aderentissimi che non nascondono, anzi, mettono in evidenza il suo sesso infilandosi maliziosi nella fessura della sua passera. L’alone scuro sul suo petto evidenzia che anche lei è sudata, ha appena finito la sua sessione di jogging. Le rispondo.
- "Ciao a te vicina, e tu lo sai che non si va a correre con questo caldo?" - e proseguiamo per qualche minuto a colloquiare ironicamente e amichevolmente.
Poi lei mi invita a salire da lei per bere un po’ d’acqua o una birretta, voi avreste declinato? Sii? Bugiardi!
Beh, io no, io ho accettato al volo, non mi pareva vero. Abitando nello stesso palazzo ci siamo incontrati più volte, nell’androne, davanti al portone, sulle scale, abbiamo anche condiviso l’ascensore qualche volta, limitandoci sempre a cordiali convenevoli tra condomini anche se, in tutta onestà, durante quei brevi incontri non riuscivo a non immaginarla intenta in pratiche sessualmente acrobatiche dando libero sfogo ai suoi sorprendenti vocalizzi.
La seguo nel suo appartamento senza riuscire a togliere gli occhi dalle sue chiappe fasciate dagli short neri, scommettendo con me stesso che sotto quel sottile strato di tela elasticizzata non vi è alcuna traccia di biancheria intima. Apre l’anta del frigorifero.
- "Vuoi acqua, birra o succo?" - mi chiede.
Opto per l’acqua e mi accomodo su una sedia, beviamo e conversiamo ancora qualche minuto quindi lei mi informa, avviandosi verso il bagno, che sente il bisogno di togliersi quegli indumenti zuppi di sudore.
- "Fai pure come fossi a casa tua." - aggiunge, allontanandosi da me e portando con se quella meravigliosa dotazione di chiappe sulle quali avrei voluto appoggiare le mie mani.
Dopo un minuto riappare riempiendo in un istante la stanza, l’appartamento, il condominio, il mondo intero, ma soprattutto, i miei occhi, con la sua nudità. Una meraviglia. Rimango senza parole, probabilmente ho stampata in faccia un’espressione ebete, ho l’impressione che la mia mandibola abbia toccato il pavimento.
- "Beh che c’è? Non hai mai visto una donna nuda? Non essere ipocrita ho sempre notato come mi guardi, so che questo è ciò che vuoi! Che hai sempre voluto, vedermi nuda, scoparmi!" -.
Balbettai qualcosa.
- "Si, beh, ma, ecco, cioè, io, tu …." -
- "Si va beh, noi voi essi." - ribatté lei aggiungendo.
- "Io mi faccio una doccia, ne hai bisogno anche tu, se ti va la facciamo insieme!" -
Ora dovete sapere che mi sono sempre reputato un credente, magari all’acqua di rose, non praticante ma credente, e in quanto tale da quel preciso momento ho avuto la certezza che un essere superiore esiste.
Qualcosa devo avere risposto, certamente ho buttato là un cenno assertivo, fatto sta che i pochi indumenti che indossavo hanno esorcisticamente abbandonato il mio corpo e così, la mia vicina, si è ritrovata di fronte un inebetito ed estatico esemplare dell’opposto sesso che le esibiva, in tutta la rigida dimensione di cui madre natura l’ha dotato, la felicità di accettare il suo insperato invito. Fece un passo avanti, mi agguantò l’uccello con una mano, con l’altra mi afferro i capelli e mi attirò a se infilandomi la lingua in gola perlustrando a lungo la mia cavità orale quindi, senza mollare la presa dal tronchetto della mia felicità, mi guido verso il bagno.
- "Vieni" - disse.
Dopo essere rientrato in possesso delle mie facoltà cognitive presi il bagnoschiuma e iniziai ad insaponarle la schiena, scendendo lungo i fianchi arrivai al suo magnifico culo, lo massaggiai, lo strizzai, lo accarezzai, insinuandomi, impertinente, con le dita sino al suo, a me sconosciuto, buchetto. Completai il servizio proseguendo lungo le gambe sino ai piedi. Completata l’attività igienico esplorativa del lato B di quel corpo meraviglioso, la feci voltare e mi applicai diligentemente al lato A, il collo, le tette, il ventre e, ovviamente, la passera. La esplorai curioso, feci scorrere la mano sul suo sesso morbido e liscio, la penetrai col dito medio, appurando quanto fosse già bagnata, lei mi infilò nuovamente la lingua in bocca, avida di baci. Feci scivolare le dita nella fessura tra le labbra del suo frutto non più proibito, massaggiandolo lentamente e constatando la turgidità del suo clitoride. Quindi, affinché non si dica che io sono contro la parità dei sessi, lasciai che fosse lei ad applicare lo stesso trattamento a me. Da abile porcella si soffermo sul mio culo lo esplorò sino al mio orifizio, con dita esperte, procurandomi piacevoli brividi lungo la schiena, abbandonandolo solo per dedicarsi al mio cannolo che, per quanto possibile, aveva incrementato il suo vigore. Le mie palle fecero conoscenza col sapiente e delicato tocco delle sue mani. Ci sciacquammo a vicenda e terminata questa operazione le appoggiai il cazzo tra le chiappe, le afferrai un seno stringendo, tra pollice e indice, il capezzolo eretto mentre con l’altra mano le giravo la testa e le infilavo la lingua in bocca. Lei non si ritrasse, strinse le cosce e le chiappe attorno al mio uccello, io spingevo e ritraevo, sentivo la mia cappella strofinarsi contro le creste del suo buco nero. Cercai di piegarla in avanti per penetrarla ma si divincolò.
- "Aspetta." - mi disse.
E girandosi prese a leccarmi i capezzoli, poi abbassandosi arrivò al mio cazzo e ai coglioni, ne prese uno in bocca mentre stringendomi nella mano mi segava con una lentezza esasperante, ogni tanto racchiudeva nel suo palmo la mia cappella pulsante e la massaggiava roteando il polso, quindi riprendeva ad andare su e giù lungo la mia asta passando all’altro testicolo.
- "Ti piace?" - mi chiese.
- "Cazzo si!" - mugolai.
Allora lei prese a leccarmi dai coglioni al frenulo avvolgendo, di quando in quando, la mia cappella con le sue labbra. Poi ingoiò tutto il mio uccello nella sua bocca e prese a solleticarmi il buco del culo con le dita, quindi iniziò a pomparmi lentamente, le presi la testa tra le mani e provai a guidare il ritmo lei intensificò gli affondi, liberò la sua bocca giusto il tempo per dirmi.
- "Voglio bere il tuo sperma!" - e sentii il suo dito farsi strada dentro di me.
Contemporaneamente riprese a spompinarmi con aumentato vigore sino a quando sentii di essere all’apice del mio piacere e nell’impossibilità di trattenermi esplosi fiotti di sborra nella sua accogliente e avida bocca. Lei ingoiò e rialzandosi mi disse.
- "Sai di dolce e salato al tempo stesso." - e baciandomi la sua lingua ingaggiò una scaramuccia con la mia.
Attesi il tempo necessario per riprendere il controllo delle mie articolazioni inferiori che, in seguito all’orgasmo appena raggiunto, sembrava avessero la consistenza della gelatina, poi concentrai le mie attenzioni alle sue tette. Voi non lo sapete ma ho una predilezione per i capezzoli e il clitoride, sentire come si inturgidiscono tra le mie dita o tra le mie labbra. Mi soffermai a lungo leccando, baciando, succhiando quei frutti sodi e deliziosi, poi sentii le sue dita affondare tra i miei capelli e le sue mani spingere la mia testa in basso verso il suo ventre, verso la sua figa. Mi soffermai con la lingua nel suo ombelico, ma lei aumentò la pressione finché non incontrai il suo sesso. Le leccai la pelle liscia delle grandi labbra, giù e su, dal basso verso l’alto in senso orario poi antiorario e di nuovo in senso orario. Prese ad emettere quei mugolii che già conoscevo per averli sentiti dal mio vecchio appartamento, ora erano in presa diretta ed io ne ero la causa. A quel punto presi a far scorrere la punta della lingua nella sua fessura leccandole avidamente le piccole labbra bagnate dei suoi umori, assaporando il suo sapore, spingendo la lingua dentro di lei, facendola mugolare ancora più forte, per tornare a leccarla lentamente dentro e fuori. Sentendola ormai preda del piacere che le stavo procurando ebbi cura di avvicinarmi al suo pistillo che lei mi offriva divaricando con le dita i petali che lo racchiudevano. Mi presi cura del suo clitoride sollecitandolo con la lingua, baciandolo e succhiandolo con le labbra, per tornare a ripercorrerlo lungo la sua circonferenza descrivendo piccoli cerchi quindi ancora a succhiarlo e baciarlo. Lei intanto ansimava ancora più forte.
- "Ahh si, così. Mi fai venire, cazzo, mi fai venire!" -
Il livello delle sue esclamazioni probabilmente veniva captato da eventuali passanti, ma anche dalle orecchie di quelli che abitavano gli appartamenti delle case vicine e non mi meraviglierebbe venire a conoscenza che le sue esternazioni possano essere state inserite come punto all’ordine del giorno della prossima assemblea condominiale dei palazzi adiacenti. Da parte mia tutto l’insieme di questa situazione aveva risvegliato l’inquilino che alberga tra le mie gambe, ma volevo diligentemente concludere l’opera, non doveva mancare molto al suo orgasmo e allora cominciai a fare al suo grilletto quello che potremmo definire tecnicamente un pompino. Venne tenendomi la testa premuta contro la sua passera e condividendo, con generosa profusione di decibel, il suo piacere con me e con quanti in quel momento fossero sintonizzati e in ascolto.
Mi rimisi in piedi e le lasciai il tempo di riprendersi regolarizzando la respirazione, quindi la baciai ripetutamente sul collo, le mordicchiai i lobi delle orecchie mentre con le mani le massaggiavo le poppe rotonde e sode. Lei ripeteva.
- "Cazzo, cazzo, cazzo!" -
Allora premetti la mia nerchia contro la sua passera lasciandole intendere quale continuazione volevo dare al nostro incontro, lei però mi allontanò dicendomi.
- "Non qui!" -
E agguantandomi ancora l’apparato genitale, senza prenderci la briga di asciugarci, mi guidò con urgenza verso il letto, mi spinse facendomi sdraiare sulla schiena e con agilità felina salì anche lei mettendosi a cavalcioni sopra di me. Iniziò a strusciare la sua prugna sul mio battacchio e dopo averne saggiato la consistenza si mosse in modo che l’apice del mio uccello puntasse l’entrata della sua passera. Sentivo la cappella penetrarla lentamente e altrettanto lentamente la sentivo uscire per poi rientrare dolcemente in un andirivieni guidato dai suoi movimenti, inarcava la schiena ed io ero fuori, spingeva indietro le chiappe ed ero dentro di lei. Poi appoggiò le sue mani sul mio petto e con un movimento repentino prese dentro di se tutto quello che avevo da offrirle. Sentivo le pareti della sua figa contrarsi attorno al mio cazzo. Restò ferma così per un tempo indefinito, ero estasiato, dalla mia posizione vedevo il suo seno salire e scendere seguendo il ritmo del suo respiro. Mi tirai su, in posizione seduta, afferrandole i fianchi, raggiunsi con le labbra il suo seno e inizia a baciarlo, lei incrociò le gambe dietro la mia schiena, sentivo il suo respiro aumentare di intensità, lasciai che la mia lingua entrasse in azione titillandole i capezzoli con la punta, iniziò ad emettere i primi vocalizzi. Poi mi spinse indietro facendomi tornare alla posizione sdraiata e prese a muoversi con un ritmo che aumentava ad ogni colpo, percepivo il mio uccello penetrare e ritirarsi nella sua passera fradicia dei suoi umori, prese a cavalcarmi al trotto, poi al galoppo e poi furiosamente, emettendo suoni ed esclamazioni al livello sonoro che ormai conoscevo bene. Infine venne; inarcando la schiena all’indietro, stringendo le sue mani attorno alle mie caviglie e spingendo in avanti il bacino quasi a volere dentro sé, oltre al mio uccello, anche i miei coglioni. La voce le si smorzò in gola e per un tempo che mi parve eterno smise di respirare, tanto che pensai le fosse preso un colpo apoplettico. Quando riprese a respirare ansimava come un mantice, come se avesse appena concluso un’intera maratona. Aspettai che tornasse in se e mi girai accompagnandola fino a farla sdraiare sulla schiena, a questo punto afferrai le sue caviglie divaricandole le gambe tanto quanto le mie braccia permettevano e in quella posizione presi a stantuffarla molto lentamente, ritraevo il mio cazzo sino a vedere la cappella avvolta dalle labbra della sua figa accogliente, quindi tornavo a spingerlo dentro fino in fondo, fino a farle sentire le mie palle premute contro le sue chiappe. Mi incitava a gran voce di chiavarla più velocemente ma volevo farla morire con movimenti lenti, quando sentii che era quasi pronta a godere nuovamente aumentai la frequenza delle spinte e all’improvviso mi fermai estraendo il mio arnese con suo sonoro disappunto. La feci girare carponi facendole afferrare con le mani la spalliera del letto, mi abbassai e cominciai a lavorarle, con la lingua, il buco del culo e l’entrata della sua vagina gocciolante, continuai sino a quando lei, esasperata, mi disse.
- "Ti prego, voglio sentirti dentro di me!" -
Le spinsi il pollice nella figa, lo ritrassi bagnato delle sue abbondanti secrezioni e iniziai a lubrificare la sua entrata posteriore, andando avanti così sino a quando sentii che il mio dito scivolava dentro il suo culo senza fatica. Lei apprezzava verbalizzando.
- "Siiiii, così, sbattimelo dentro!" - e ancora.
- "Voglio il tuo cazzo dentro di me!" - l’accontentai.
Mi misi dietro di lei, puntai l’uccello all’apertura fremente della sua figa e lo spinsi fino in fondo, contemporaneamente col pollice la scopavo nel culo. La sentivo gemere di piacere mentre, senza fretta, aumentavo il ritmo degli affondi. Come in precedenza, sentii il suo respiro fermarsi nell’estasi dell’orgasmo ed ebbi l’impressione che mi avesse inondato dei suoi umori perché avvertivo la sensazione che gocce del suo piacere scivolassero lungo il mio uccello sino ai coglioni. A quel punto, senza liberarle l’accogliente buco posteriore, le afferrai il fianco con la mano libera l’attirai a me cominciando a spingere con sempre più foga finché avvertii un calore al basso ventre, le mie gambe diventare molli, e il primo fiotto di sborra esplodere nella profondità della sua figa, seguito da un altro e un altro e un altro ancora, finché tutto lo sperma di cui disponevo non fu riversato in quella fantastica e avvolgente ampolla. Anche lei gridò all’universo intero, una volta ancora, tutto il suo godimento. Rimasi dentro di lei sino a quando la rigidità del mio arnese lo consentì, poi ci sdraiammo uno di fronte all’altro, unimmo le nostre labbra in un bacio infinito continuando così, in un modo più dolce, il nostro amplesso.
Mi sono preso alcuni giorni di vacanza, i colori di questo tramonto infiammano il cielo, in questo angolo di paradiso che è possibile raggiungere solo via mare. Gli ultimi turisti se ne sono andati e ormai li immagino seduti al tavolino di un bar mentre sorseggiando il loro aperitivo o intenti a preparare la cena. Mi sono liberato del costume e mi godo in totale nudità la pace di questo luogo, i suoni, i colori e la bellezza di quella sirena che uscendo dall’acqua sta avvicinandosi.
Scusate, devo andare, devo spegnere il tablet. Urgenti questioni necessitano della mia attenzione. La sirena, Erica, è anche maga. Ha appena fatto sparire il mio uccello dentro la sua bocca. Mi chiedo quali siano le sue intenzioni?
Mah!
C… c….c….ciao.
P.S.: I nomi dei personaggi, i luoghi e le situazioni descritte in questo racconto, sono esclusivamente frutto della fantasia dell’autore (cioè io), ogni riferimento a persone, località e contesti reali è puramente casuale.
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7 anni fa
masaraj,
58
Ultima visita: 8 mesi fa
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Il gigante
Il gigante
Mi aveva detto: “Sei stata formidabile, mi hai fatto godere come non mi era riuscito mai in tutta la mia vita, proprio a causa delle dimensioni del mio pene. Se te la sentirai… mi piacerebbe riprovarci, magari a casa mia, così potresti stare più comoda. E mi aveva dato il suo biglietto da visita, dopodiché, dandomi ancora un bacio profondo mi aveva salutato. (vedi “Nei giardini di Piazza della Repubblica 5)
Era da qualche tempo che stavo pensando di chiamarlo. C’era, da una certo lato, la paura di riaffrontare quella “bestia” e da un altro la voglia, pazzesca, di riuscire nuovamente ad accoglierlo in me e sentirmi posseduta come mai lo er4o stata prima. Ero combattuta ma prevalse il desiderio, solo che a quel punto volevo arrivarci consapevole e preparata al meglio. Iniziai, pertanto, ad indossare durante la giornata un plug-in di una certa dimensione aumentando, dopo un paio di giorni, la dimensione e dopo un altro paio di giorni aumentandola ancora, arrivando, così, ad indossarne uno del diametro di quello del gigante. Andare in giro, durante il giorno, con quei dilatatori era una sofferenza, ma anche…. una goduria. Facevo fatica, davanti ad altri, a nascondere il piacere che provavo, sedendomi magari al bar per prendere un caffè o un aperitivo, sentendomi posseduto da quell’attrezzo.
Era qualcosa di una libidine pazzesca che, dovendo nascondere, era ancor più eccitante. Un giorno, un amico con il quale stavo prendendo un aperitivo e con il quale avevo avuto qualche storia, subodorò qualcosa, per cui, quando stavamo per andarcene e ci eravamo alzati. Mi diede un pacca sul culo che mi fece fare un salto con urletto, tanto che, guardandomi fisso negli occhi, mi disse: “ora vieni immediatamente a casa mia perché devo vedere cosa cazzo ti sei messo nel culo e devi farti inculare. Fu una goduta meravigliosa, eccitata com’ero.
Dopo una settimana ero convinta di poter affrontare “la bestia”, e pertanto gli telefonai. Quando mi rispose gli ricordai come ci eravamo conosciuti e che mi aveva dato il suo biglietto da visita. Fu felicissimo di sentirmi, mi disse che da quella volta non aveva più goduta se non masturbandosi, ripensando a come ero riuscita ad accoglierlo e, se me la sentivo, non vedeva l’ora di accogliermi a casa sua e vedere se….. riuscivo nuovamente a farmi penetrare da lui. Sentirlo così felice per la mia telefonata e desideroso mi ringalluzzì e, piena di emozione, gli risposi che ero pronta a riprovarci anche subito. Sentìì un urlo di gioia ed immediatamente mi disse: ”Se puoi… vieni subito, già non sto nella pelle dalla voglia di rivederti”.
Ci misi mezz’ora e quando arrivai mi accolse a braccia aperte e…. mi baciò in bocca, lussuriosamente, a tutta lingua, eccitandomi da impazzire. Mi trascinò in camera da letto ma a quel punto mi divincolai e gli dissi che avevo bisogno di rinfrescarmi.
Mi indicò il bagno e mi ci rifugiai, riprendendo fiato e riordinando le idee.
Mi rinfrescai la faccia, ripresi fiato e mi tolsi il plug-in che avevo ancora in culo, spalmandomi lo sfintere di Luan, abbondando. Rientrai in camera da letto e lo trovai nudo che si stava smanettando quel “boa constrictor” che si ritrovava tra le gambe. Mi spogliai. Mi ci inginocchiai davanti, iniziando prima a masturbandoglielo e poi iniziando a leccarglielo, cercando di sbocchinarlo. Era una cosa da slogarsi la mascella ma riuscì, più o meno, a farlo. Dopo un po’, però, mi fece capire che voleva provare ad incularmi, perciò smisi di leccarglielo e mi misi inginocchiato davanti a lui riproponendogli le raccomandazioni che gli avevo dato nelle toilette dei giardini, e cioè di lasciare che fossi io a riuscire a farmelo entrare, senza che lui spingesse. Ubbidiente me lo posizionò sul buco e rimase fermo, lasciando che fossi io a muovermi ed a farlo entrare. Iniziai a stringere e rilasciare il buco del culo, spingendomi, contemporaneamente, verso di lui. Stringi, rilascia, spingi… stringi, rilascia, spingi….. pin pianino stava iniziando ad entrare. Gli esercizi fatti con il i plug-in sembrava avessero dato una certa elasticità al mio sfintere tanto che, improvvisamente, me lo ritrovai dentro. Mi fermai, respirando in maniera accelerata, ma lui esplose in un “Sei incredibile… ci sei riuscito con una certa facilità, bravo!” Ripreso un ritmo normale nel respiro iniziai a succhiarglielo con lo sfintere, per prenderne le misure, per sentirlo meglio e dopo un po’ gli dissi: “Ora lascia che mi muovo io, poi quando te lo dico potrai iniziare a chiavarmi come meglio credi”.
Ed iniziai a muovermi lentamente, con calma, gustandomelo tutto. Il fatto che mi fossi allenato con i plug mi aveva dato un grosso vantaggio. Ero riuscito a farlo entrare quasi senza sentire dolore e ciò significava molto nello aggiustarmelo nel culo e goderne. Me lo gustai, adeguandomi sempre meglio, allargando sempre di più il mio sfintere finché sentendo che ero bello largo gli dissi: “Ora vai, chiavami per bene, sono la tua troia e chiavami come sai fare tu.”. Non me lo fece ripetere… iniziò a colpirmi con colpi profondi che mi sembrava mi arrivassero in testa. Era magnifico!! Ero sempre più morbido e lubrificato, anche perché me lo stavo gustando tutto. Mi piaceva da impazzire sentirmi posseduta in cotal maniera.
Mentre mi inculava mi stavo masturbando, cercando di trattenere l’orgasmo che, se mi fossi lasciato andare, sarebbe esploso in un nulla. Mi stava inculando alla grandissima; era una meraviglia sentirsi riempito così, era stupendo.
Era talmente felice di avere un culo accogliente che mi arava con continuità, mormorandomi in continuazione: “ dio… mi stai facendo impazzire, non credevo riuscissi di nuovo ad accogliermi, a farti inculare, invece… è anche meglio dell’altra volta!” - e poi “che culo stupendo, sei accogliente… ti inculerei per ore !” e ci dava dentro, senza sosta, portandomi a godere come un pazzo, mi sentivo sua e glielo dissi. “Sono la tua troia, scopami coma meglio credi” e lui… uscì, mi rigirò sulla schiena, mi alzò le gambe sulle sue spalle e…. mi rinfilò senza trovare ostacoli, guardandomi negli occhi e dicendomi “Mi stai facendo impazzire, non credevo potessi riuscire ad essere così disponibile” - “Ti voglio, sei mia !”
E continuò a chiavarmi finché non iniziai ad urlare “Godooo…. Mi stai facendo impazzire… ti prego, godimi dentro, voglio sentire che mi riempi.” Ma lui continuò a ravanarmi, facendo orecchie da mercante e portandomi alle soglie della pazzia.
Quando sentì che stavo tremando dal piacere, iniziò a godere, riempiendomi di sborra in quantità industriale. Rimase eretto, infilato dentro di me, inchinandosi verso il mio viso ed iniziando a baciarmi libidinosamente risucchiando la mia lingua e succhiandomi anche il cervello. Oddio… che chiavata… e l’avevo ancora dentro, ben infisso in me. … E la cosa mi piaceva, mi ero abituato ad essere posseduto da quel boa constrictor, che mi aveva fatto impazzire. Il mio culo, iniziò a contrarsi e succhiarglielo, tanto che lui esplose in un “Non è possibile, me lo stai succhiando, mi stai facendo un pompino con il culo !!” …. E per reazione iniziò nuovamente ad incularmi. Pazzesco. Non era un uomo, era una macchina del sesso. Meraviglioso!! Io ero sempre più aperta e disponibile. Iniziò a darmi colpi lunghi e profondi ed io iniziai a mormorare frasi senza senso. Ormai ero sua, completamente, poteva fare di me ciò che voleva, non sentivo più alcun dolore, ero come una bambola di pezza tra le sue mani. Iniziai a godere, riversandomi sulla pancia tutto il mio piacere, che lui raccolse con le dita andando poi a succhiarsele per poi riabbassarsi verso di me per baciarmi nuovamente condividendo il mio sperma. E mentre mi baciava venne nuovamente dentro di me, tanto che iniziò a tracimare dal mio culo. Si trattenne dentro di me ancora per qualche minuto e poi,
con calma, si sfilò dal mio culo, mentre si stava ammosciando, rimanendo peraltro sempre di notevoli dimensioni. Mi abbracciò dicendo che solo con me aveva goduto tanto e che non voleva perdermi.
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3
7 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 17 ore fa -
l'incontro
Sono moltissimi gli adolescenti che hanno una attrazione per le donne più mature e sarà forse a seguito della calda stagione che tali pulsioni divengono più evidenti.
Raramente utilizzo mezzi pubblici tuttavia, in quella che era stata una afosa giornata di primavera, rientrando a casa dopo una intensa giornata lavorativa, salgo su un autobus fortunatamente non molto affollato, accorgendomi subito degli sguardi insistenti di un giovane che paiono volermi spogliare con gli occhi.
Non è certo l’età a poter attrarre il mio interesse, tuttavia mi lusinga essere divenuta l'oggetto di un tale esternazione, facendomelo immaginare dedito a masturbarsi magari ripensando in seguito proprio a me.
Mi ricorda un vecchio amico d'infanzia, grassottello con già sin da allora pochi capelli a circondare un volto paffuto, la carnagione molto chiara, una bocca rosata è sottile, le mani tozze, che mi rimandano a giochi maliziosi di lontani trascorsi.
Gli occhiali da sole mi permettono di osservarlo proteggendo la mia insana curiosità mentre vengo pervasa da un fremito inusuale quando con la memoria ritorno a quei trasgressivi momenti del remoto passato.
Reggendomi ben salda agli anelli contrasto le brusche manovre del conducente con dei movimenti che allo sguardo del giovane devo essergli apparsi come una erotica danza, tanto dallo stimolarlo ancor più nel percorrermi tutta quanta giù sino a dove il tacco sottile fuoriesce dall'orlo dei pantaloni.
Arrivata a destino mi appresto a scendere affiancandomi al giovane che lestamente si muove a propria volta restando leggermente indietro rispetto a me, ma non abbastanza dal non poter notare che si incammina con passo deciso per la medesima strada.
Affrettando un po il passo, girovagando volutamente rispetto alla meta, tanto per verificare se non sia una mia idea che mi stia davvero seguendo, ne ho la conferma quando ne osservo la sagoma riflessa nella vetrina, ferma alle mie spalle.
Superando ogni titubanza mi giro sorprendendo me stessa mentre mi avvicino domandandogli cosa lo induca a seguirmi in quel modo.
Il viso gli si infiamma di un palese imbarazzo balbettando una improbabile scusa e rendendo quella sua goffaggine talmente stimolante dal permettere un gesto che solo la follia dell'inusuale frangente poteva essere in grado di potermi far compiere.
Porgendogli un biglietto da visita lo incito a richiamarmi quando lo avesse desiderato, lasciandolo come una statua di cera mentre mi allontano sorridendo al pensiero se mai lo farà.
Vado a casa lentamente, ripensando a ciò che ho appena condiviso, domandando a me stessa se non sia stata un'altra delle mie torbide fantasie.
La medesima sera nel letto, prima di addormentarmi, mi masturbo nel ricordo di quando, molto tempo addietro, un ragazzotto cicciottello, esplorando audacemente le mie forme ancora acerbe, non poteva certo supporre di aver innescato quei segreti desideri di trasgressione.
Quando ormai dimentica dell’accaduto il telefono squilla, riconducendomi immediatamente a quell’episodio, accetto di incontralo attratta dalla manifestazione eloquente di volermi ritrarre, dichiarando di una innata passione per la fotografia che, vedendomi, lo aveva fatto sognare, immaginandomi come modella.
Sempre più incuriosita, e nel confermargli la mia disponibilità, lo seguo in uno scantinato, dove, dopo i primi convenevoli, ed alcuni ordinari scatti , realizzati tanto per dare un po di sintonia al particolarissimo evento, e mano a mano che la mia partecipazione andava facendosi sempre più evidente, osservandomi guardare le immagni di nudi femminili appese alle pareti tratte dalle riviste, non senza arrossire ecco il formularmi la domanda se a mia volta mi fossi mai fatta ritrarre in tal modo.
All’affermativa risposta, che si, avevo posato per alcunia artisti, ed anticipando ciò che non avrebbe forse avuto il coraggio di aggiungere, disponendomi in modo provocatorio iniziai a slacciarmi i pantaloni, lasciandoli scivolare lungo le gambe e con mossa ancora più ardita liberandoli dalle caviglie lanciandoli nella sua direzione.
Trepidante, guardando il ridottissimo perizoma che ormai ben poco celava della mia intimità, e subito pronto a cogliere quella insperata occasione, trovando subito maggiore coraggio iniziò a rivolgermi eloquenti richieste di espormi come mai avrebbe osato immaginare sarebbe stato possibile.
Praticamente seminuda, coperta solo dal reggiseno e dall’impalpabile slip, quando azzardò l’ulteriore richiesta che mi abbassassi l’esiguo baluardo che molti uomini avrebbero desiderato levare, lo assecondai senza alcuna reticenza offrendomi a quegli scatti fotografici divenuti sempre più trasgressivi.
Quando ormai completamente nuda gli chiesi quali pensieri gli passassero per la mente, a seguito di quanto stava avvenendo, non esitò ad aggiungere che, oltre al fatto di non aver mai visto una donna così nella realtà, poteva solo fantasticare immaginandosi cosa avrebbe mai potuto essere un rapporto intimo con me.
Consapevole che sarebbe stata una follia, però sicura che averi fatto impazzire il mio compagno raccontandogli in seguito dell’accaduto, certa di farlo morbosamente eccitare, non dovei fare altro che esortare il giovane ammiratore a sperimentare ciò che tanto desiderava.
Senza farselo ripetere, in un battibaleno fu a propria volta nudo avventandosi con foga su di me, lasciandomi stupita per l’irruente capacità di introdursi nel mio corpo iniziando a percuotermi con veemenza inaudita, riuscendo a condurmi all’orgasmo nonostante la repentina eiaculazione che non riuscì a trattenere.
Soddisfatte le bramose voglie lo incitai a ripetersi con più calma conducendolo nuovamente all’erezione con una sapiente stimolazione orale che, lasciandolo senza fiato, gli fece sicuramente comprendere quanto fossi anche insospettabilmente molto puttana.
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7 anni fa
gloria1951,
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La contessa
La Contessa
La Contessa l’avevo conosciuta nelle toilette dei Giardini accanto a Piazza della Repubblica (vedi “Nei giardini di piazza della Repubblica 4” ) e mi aveva dato il suo bigliettino da visita. Un giorno la chiamai, mi feci riconoscere e lei mi rispose; “Speravo tanto mi richiamassi. Iniziavo a perdere la speranza. Quando puoi venire da me ?” - Le risposi: “ Anche subito!” Allora sbrigati… ti aspetto !”
Tempo un quarto d’ora ed ero da lei. Mi accolse con un sorriso dicendomi subito che era felice che l’avessi chiamata e che fossi lì. Disse che non vedeva l’ora di poter ripetere l’esperienza avuta con me alle toilette dei giardini e che lì. A casa sua, saremmo stati più liberi. ….e mi portò subito in camera da letto dove iniziò, quasi con frenesia, a spogliarmi. Una volta spogliatomi, iniziò a suggermi i capezzoli, nel mentre si spogliava. Mordendomeli un po’ mi portò ad avere una erezione notevole e lei, immediatamente, vi si fiondò sopra iniziando a succhiarmelo voracemente. Quando fu soddisfatta del risultato ottenuto si distese sul letto, trascinandomi su di se invitandomi a penetrarla immediatamente. Trovai una fica bollente, umida, superpronta per essere chiavata. Iniziai, con calma, a ravanarla lentamente, metodicamente, guardandola negli occhi e cercando di sottometterla psicologicamente. Ogni tanto le infliggevo qualche colpo potente, sino in fondo, a toccarle l’utero, facendola sussultare ma pregandomi di continuare così, invece…. Lo facevo solo di quando in quando, per portarla a desiderarmi di più. Dopo una mezz’ora di questo andirivieni iniziai ad accelerare, portandola, in breve, a godere come una fontana, ululando tutto il suo piacere. Quando finì di godere…. non mi fermai, per farle superare i limiti del piacere e condizionarla alle mie voglie. Iniziò a pregarmi di fermarmi, di darle il tempo di riprendersi, ma non lo feci ed alfine raggiunsi il mio scopo: iniziò a godere nuovamente, gridando, pregandomi di smetterla, ma non lo feci finché non capì di averla portata oltre i limiti del piacere e…. svenne. A quel punto mi fermai, iniziando a leccarla dappertutto. Rinvenne mentre le stavo leccando la fica, suggendo, soprattutto, il clitoride. Bloccò, con le mani, la mia testa in modo che continuassi a leccarle il clitoride, spingendo ancor più il bacino verso di me. Iniziò a tremare tutta. Sembrava epilettica. Ed iniziò a borbottare “Sìì… così…. mi stai facendo impazzire…. Sei un diavolo… così.. ancora… oddio… godoooo… come godooooo…” e mi schizzò addosso un torrente di schizzi del suo piacere. Mi misi al suo fianco e lasciai che si calmasse, che si riprendesse da quell’orgasmo squassante. Quando si riprese dichiarò che era una vita che non aveva più orgasmi del genere e…. che l’avevo fatta ringiovanire e non aveva nessuna intenzione di perdermi, era disposta ad esaudire ogni mio desiderio, purché continuassi a frequentarla e scoparla. Iniziammo, così, a vederci piuttosto spesso e mi riempiva di regali (spesso facendomi anche trovare in tasca biglietti da centomila). Un pomeriggio in cui avevamo appuntamento, come al solito a casa sua, mi accolse dicendomi che aveva una sorpresa per me. Mi portò in salotto, che normalmente era diviso dalla sala da pranzo da un gradino, e che trovai diviso da un tendaggio. Mi fece sedere sul divano, posizionato esattamente davanti al tendaggio, mi offrì un Whisky & Sauer ed andò ad aprire il tendaggio. Dove prima c’era una sala da pranzo ora aveva creato un’alcova, una camera da letto, in cui una tizia in baby doll sembrava si stesse preparando per andare a letto. In quel momento suonò un campanello e la tizia uscì dalla stanza rientrando, poco dopo, con un’amica vestita molto elegantemente che, con voce rotta dal pianto, le stava raccontando come quello stronzo di suo marito l’avesse tradita. E sempre piangendo si sedette sul letto (era una recita, ben congegnata, a mio uso e consumo). La tizia che impersonava la padrona di casa, le si avvicinò ed iniziò, appoggiandole una mano sulla spalla, a consolarla. Dopo un po’, sempre usando parole di conforto, tra cui il fatto che tutti gli uomini sono degli stronzi egoisti, le si sedette accanto, abbracciandola, al che la tizia, sempre piangendo, le appoggiò la testa sulla spalla. Immediato fu il gesto della tizia di darle bacini sulla testa, sulla fronte, sulle guance arrivando a dargliene anche sulla bocca, cosa che la “cornuta” accettò passivamente ma, dopo un po’, iniziò a corrispondere ai baci, finché arrivarono a baciarsi “alla francese”, con tutta la lingua in bocca e con la “padrona” di casa che iniziava nel contempo ad impastarle le tette. In pochi minuti di effusioni arrivarono a ritrovarsi nude sul letto, con la “cornuta” che ormai aveva smesso di piangere ed iniziava ad emettere versi di piacere poiché l’altra le stava leccando la fica stuzzicandole soprattutto il clitoride. Qualche attimo ancora e si ritrovarono a fare un 69 da applausi. Nel frattempo la contessa, notando che queste scene avevano provocato in me uno stato di erezione, aveva prima iniziato ad accarezzarmi “il pacco” da sopra i pantaloni, quindi si era abbassata, me li aveva aperti e subito dopo sfilati, unitamente alle mutande, ed aveva iniziato a masturbarmi mentre io le avevo infilato una mano sotto la gonna, molto ampia, che vestiva quel giorno arrivando a stuzzicarle il clitoride.
Eccitato dalla visione dal 69 e dalla manipolazione del mio membro da parte della contessa, la feci alzare e la trascinai verso il letto ove si stava svolgendo quella scena erotica e…. mi fiondai sullo splendido culo che era rivolto verso di me, infilandolo in un colpo solo. La tizia che stava sopra (la cosiddetta “padrona di casa”) ebbe un soprassalto ma poi mi accolse con fare molto disponibile, dimostrando di apprezzare di essere inculata, anche se, scoprirò poi, che tendenzialmente era esclusivamente lesbica. La contessa, intanto mi baciava voracemente, sgrillettandosi, nel mentre strizzava i capezzoli di colei che stavo inculando. Quando stava per giungere all’orgasmo, mi fermai, uscì da quel culo così disponibile, respirai a fondo un paio di volte, allontanai la lesbica da calla “cornuta” e mi infilai in quella vagina così ben inumidita e preparata. La contessa prese immediatamente tra le mani il volto della lesbica e la baciò a tutta lingua, iniziando con lei una masturbazione reciproca.
La “cornuta” dimostrò fin da subito di apprezzare le mie attenzioni, iniziando ad agitarsi sotto di me per godere al massimo del mio “compagno di giochi”.
La arai violentemente, sino a quando non la sentì godere, digrignando i denti, ed a quel punto rallentai la foga ma continuai a chiavarla finché non mi supplicò di fermarmi. Era elettrica, colpita da tremori. Io non avevo ancora goduto, ero al massimo, potevo trattenermi ancora, esaltato da tutta quella situazione così erotica.
La contessa, non appena vide che ero libero, si liberò dall’intreccio erotico che stava vivendo e si fiondò su di me, portandomi immediatamente ed infilarglielo in fica, caldissima, umida, pronta all’uso. La scopai da maestro, guardandola negli occhi, come usavo fare, e lei con occhi pieni di libidine si aprì a me completamente, grata di ciò che le stavo facendo provare. Fu una chiavata maestosa, con cui la portai ad urlare il suo piacere, finché non si sciolse, sotto di me, come neve al sole, senza forze.
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7 anni fa
admin, 75
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Donna caterina 2
Donna Caterina 2
Riprese le forze, appoggiandosi su un gomito per ergersi un po’ e potermi guardare bene in volto, mi disse: “ Sei pazzesco, avevo intuito sin da subito che sarebbe stato bello far l’amore con te, ma non credevo tanto. Sin quando lo vorrai sarò la tua amante, disponibile in tutto, ti darò tutto ciò che vorrai e che sarà nelle mie possibilità ma…. tu devi, e dico devi, continuare a scoparmi, ora che mi hai fatto provare tutto ciò. Sarò discreta, non ti romperò le palle in famiglia, ma… dobbiamo continuare a vederci al di là dei rapporti professionista/cliente. …E la prossima volta DEVI farmi anche il culo. Promesso?” - “Ok., - dissi – sarai la mia donna”.
Per poterci organizzare al meglio, rimanemmo d’accordo che, sicuramente, una volta a settimana ci saremmo incontrati e avremmo cercato di vederci anche una seconda, da concordare volta per volta, in funzione dei miei impegni.
Quando ci rivedemmo era “splendente”. Pur nella sua “non bellezza” emanava sesso dalla punta dei piedi fino alla punta dei capelli. Mi avvolse in una sensazione di erotismo unica, incredibile, e mi sentì eccitato da morire, tanto che non vedevo l’ora di essere dentro di lei e sentirmelo risucchiare da quella fica che riusciva a dare l’impressione che due mani ti stessero masturbando nel mentre una bocca te lo succhiava. Non appena entrai a casa sua e chiuse la porta mi si avventò addosso, piena di voglia, baciandomi in bocca con una tale voracità che…. mi ritrovai immediatamente a “cazzo duro”. Che femmina !! Sensuale, animalesca, vorace.
Mi portò di corsa in camera da letto, mi spogliò, mi fece distendere sul letto, si spogliò anche lei e mi venne sopra impalandosi immediatamente, cavalcandomi a torso eretto, guardandomi negli occhi e spingendo le anche, la fica, tutto il suo bacino con forza contro il mio, iniziando a mugolare dal piacere. Mormorava frasi sconnesse, intramezzate da :… “ Sììì,… cosìììì.. chiavami a fondo…. Fammelo sentire tutto…. fammi sentire tua… “! Finché, a denti stretti, iniziò ad urlare “Godooo……. Oddio come godooo….. mi fai impazzire…. Sei meraviglioso…. ! E venne come una fontana, bagnandomi tutto il bacino, allagando il materasso, finché non si accasciò su di me, abbracciandomi stretto, respirando affannosamente. Io non avevo ancora goduto, ma ciò non mi dava fastidio, c’era tempo. Quando riprese fiato, la feci scendere e me la misi di fianco e messa sul fianco in mod9 che mi desse la schiena iniziai a stuzzicarle l’ano, con delicatezza, inumidendo le dita e, lentamente, iniziando ad infilargliene prima uno, poi un secondo sino ad arrivare, con molta calma, ad infilargliene un terzo. A quel punto riscontrata la sua disponibilità, come da sua richiesta della volta precedente, me la inculai, lentamente, assaporando ogni cm. che andavo conquistando di quel culo che non credo fosse vergine ma, comunque, da molto tempo non veniva invaso. Lei partecipò con molto piacere: lo desiderava da tempo ed io la feci felice facendole provare un piacere sottile che la portò ad un orgasmo squassante nel preciso momento in cui iniziai a riempirle il culo con una sborrata pazzesca, dovuta anche al fatto che prima non avevo goduto.
Che donna…. bruttina di viso, piuttosto magra ma… di una femminilità e di una sensualità pazzesca.
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7 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 17 ore fa -
Desiderio inconfessabile: essere una grandissima pompinara...
Mi chiamo Jessyca,ho 38 anni sono sposata da diversi anni con un uomo che un tempo era strepitoso...ora purtroppo ha tempo solo per il calcetto la caccia la pesca il fantacalcio i tornei di carte e mille altri interessi...il tutto si traduce nel trascurare me non dandomi il suo interesse in alcun modo.
A letto è penoso,le rare volte che lo facciamo è un coniglio rapidissimo...pochi colpi ed è già venuto...altre volte una sera è stanco una sera ha sonno una sera è fuori a pesca...mi lascia spesso sola e naturalmente insoddisfatta e con una gran voglia di fare sesso per bene ed a lungo...
Eppure a detta di tutti sono ancora una bella signora,sexy e desiderabile.Sono alta 1,68 peso 59 kg ho una terza di seno sodo e ben fatto ed a detta di tutti un gran bel sedere a mandolino sporgente...molto sodo ed alto.Un viso carino...un nasino ben fatto e due labbra carnose e leggermente sporgenti che sono sempre piaciute moltissimo agli uomini che ho avuto.
La mia insoddisfazione sessuale la sfogo facendo volare la mia fantasia...e dando libero sfogo a desideri intimi inconfessabili che poi traduco nei miei racconti erotici.La cosa mi eccita terribilmente...sopratutto il sapere che molti uomini leggeranno le mie voglie e sapranno dai miei racconti quali sono i miei desideri + intimi ed inconfessabili.Spesso mentre scrivo un mio racconto la mia fica è bagnatissima....perchè nello scrivere mi eccito moltissimo nel rivelare i miei desideri e le mie fantasie e perchè sò che nel leggerlo un uomo si farà di me l'idea che sono una troia...questo contrasto tra la signora per bene nella vita di tutti i giorni e la troia caldissima che descrivere le proprie voglie ed i propri desideri in un racconto è per me una continua scarica erotica che mi avvolge...la scossa sessuale che sento dentro di me coinvolge i capezzoli dei seni per scendere poi fino al clitoride....scrivendo vivo una perenne condizione quasi di pre-orgasmo che mi dà un intenso godimento continuo...
Uno dei desideri erotici per me + eccitante è il potermi immaginare di vivere un'esperienza erotica nella quale sono trattata e considerata come una grandissima pompinara...
Immagino la situazione così come la leggerete nel mio racconto di seguito:
E' una sera come molte....mio marito è come al suo solito fuori a pesca con gli amici.Io sono a casa davanti alla tv ma la noia e l'apatia come tutte le sere quando sono sola stanno prendendo il sopravvento.Ripenso al tipo conosciuto nel pomeriggio a fare benzina...un ragazzo simpatico che fà il benzinaio e che mi ha detto che se volevo conoscere gente nuova potevo venirlo a trovare al CLUB 2000.Da quello che aveva detto si trattava di un club dove molte persone vanno per conoscere e per passare una serata diversa.
Il pensiero si faceva strada dentro di me...che stavo a fare lì quando potevo passare una serata brillante e spensierata??Quel coglione di mio marito sarebbe tornato a casa forse nel pomeriggio di domani...tutto preso dalla battuta di pesca al tonno...avevo praticamente quasi un giorno intero di libertà e la cosa mi piaceva non poco.
Alla fine mi decido.Scivolo sotto la doccia,mi faccio i peli alle gambe,mi passo un olio che lucida e fà ancora + morbida e profumata la pelle del mio corpo,mi sistemo per benino mettendomi un perizomino nero ed un reggiseno nero di pizzo,mi trucco per bene,mi fono i capelli mi metto un vestitino nero modello sottoveste,scarpe con tacchi un pò di profumo e sono pronta per una serata spensierata e divertente.
Un ultimo colpo d'occhio allo specchio....si direi che sono ancora una bella gnocca...il vestitino è decisamente sexy e l'intimo fà la sua parte alla grande...alla faccia di quel coglione di mio marito che non sà apprezzare la donna che ha accanto!!
Salgo in macchina e mi dirigo al CLUB 2000.Il tipo si chiamava Mauro e mi aveva detto che il CLUB 2000 si trovava non molto lontano dall'uscita dell'autostrada.Seguendo le sue indicazioni in circa 30 minuti ci sono.Non c'è nessuna insegna e la porta in ferro ha uno specchio che non fà vedere dall'altra parte.Quanti misteri!Che cosa avranno mai da non far vedere..mi domando.Suono il campanello e dopo pochi secondi mi si apre la porta in ferro.
Entro.Una signora alla cassa mi dà una card d'ingresso e mi dà il benvenuto con un sorriso.Non pago nulla.Un corridoio piuttosto lungo mi si para davanti.La luce è tenue...soffusa...la musica molto soft e delicata.Percorro il corridoio ed infine giungo in uno stanzone dove c'è gente che parla a bassa voce.Ci sono uomini...ragazzi...donne ben vestite insomma un locale strano ma non poi così brutto come sembrava dall'ingresso.Un bar a dx ed uno a sx fanno da contorno allo stanzone.Mi fermo al bar ed ordino un gin lemon.Il barista mi serve con un sorriso.Mentre sorseggio il mio drink ecco apparire Mauro.Con un sorriso mi accoglie e mi stringe la mano.Mi dice:"Sono molto contento che sei venuta!!Sei incantevole jessyca...mamma mia che signora sexy che sei...hai un vestitino che è uno schianto e sei truccata in un modo incantevole..."Accetto con piacere i complimenti...ad una donna fanno sempre piacere.Passano pochi minuti e mi presenta 3 suoi amici...3 ragazzi carini e ben vestiti.Brindiamo tutti insieme alla serata che ci aspetta.
Con Mauro faccio un giro del locale...sono curiosa di vedere cos'è questo CLUB 2000 e com'è fatto.Usciamo dallo stanzone e ci inoltriamo nel corridoio...dal quale si diramano diverse stanze tutte con luci soffuse dal colore rosso viola azzurro...
Nelle stanze vedo persone sdraiate sui divano o su letti matrimoniali....altre sono sedute su poltrone...lentamente inizio a capire che cosa sia questo CLUB 2000...Le gote mi si fanno rosse mentre domando per conferma a Mauro:"Mauro scusa ma questo CLUB 2000 è un club priveè??"
Lui annuisce con la testa...mentre un sorriso molto malizioso gli illumina il volto...Io resto molto sopresa...per la miseria sono andata a passare una serata in un club per coppie e single dove la gente fà sesso a tutta manetta!!!Il pensiero successivo non lascia adito a dubbi...vestita come sono poi...non tarderà molto che mi si faranno avanti in 1000 per fare sesso con me...Finisco il giro del locale e ricompaio nel salone...Mauro mi riporta al bar e questa volta mi offre un secondo Gin Lemon...mentre gli amici che prima erano in 3 ora sono in 6...che caso strano!!
La gente nel locale compare e scompare...le stanze si riempiono e svuotano...la serata ha preso il via decisamente alla grande ed io mi sento un attimo imbarazzata per essere stata così ingenua da non capire prima dove fossi finita.
Un amico di Mauro mi offre ancora una volta da bere...sono al terzo gin lemon ed incomincio ad andare su di giri...sò cosa succede se vado troppo su di giri...Il mio lato oscuro tenuto tanto bene a bada potrebbe uscire allo scoperto ed in questo caso non ci sarebbe posto migliore di quello per scatenare la troia che è in me.
Dopo il 3° gin lemon ecco che Mauro si fà avanti....mi cinge un fianco con il braccio ed inizia a ballare un lento molto sensuale...sfrontatamente ecco che mi inizia a strusciare il suo pube contro il mio...non contento mentre mi sorride sfacciato eccolo premere il suo cazzo sulla mia fica facendomi sentire che è eccitato.
E' musica per le mie orecchie...i 3 gin lemon hanno fatto molto bene il loro lavoro...il locale è perfetto per sfogare le voglie che a lungo ho tenuto a bada...la lunga astinenza che quel povero idiota di mio marito mi ha obbligato a fare hanno fatto si che il mio lato oscuro possa uscire alla grande in una sera come quella...non potevo capitare in un posto migliore di quello per scatenare la troia che è in me e che troppo a lungo ho represso....
Guardo Mauro dritto negli occhi...poi avvicino la bocca al suo orecchio per digli:"mmhh...sei su di giri...sento che sotto c'è qualcosa che tira....o sbaglio??"
Lui mi sorride ironicamente...e rilancia:"eh si jessyca....sei una gran fica e sarei scemo se non ci provassi stasera....."
Un attimo dopo eccomi a pensare che il ragazzo non sà che quando la troia che è in me prende il sopravvento non basta assolutamente quello che lui mi propone....quando vedrà di cosa sono capace resterà senza parole....
Finisco di pensare...lo guardo con un sorriso molto provocante negli occhi e poi gli dico:"e gli amici....poverini...li lasci a bocca asciutta??Anche loro avranno voglia..."
Mauro sbarra gli occhi....non immaginava nemmeno lontanamente di sentirmi dire una cosa del genere!!Lo guardo con un altro sorrisino molto malizioso...passandomi la lingua sulle labbra carnose...Resta a bocca aperta qualche secondo poi mi dice:
"Aspetta quà...jessyca...sono sicuro che apprezzeranno la premura che hai avuto per loro"
Si allontana....mentre io pregusto quello che di lì a poco succederà.Da tanto tempo avevo un desiderio sexy...una voglia intima che da lungo tempo avevo voglia di sfogare...e quella sera finalmente mi sarei levata la voglia ed avrei confessato a lui ed ai suoi amici il desiderio che a lungo avevo tenuto tutto dentro di me.
Dopo 5 minuti torna...è solo ma poco lontano gli amici sono in gruppo a guardarmi.Mi cinge di nuovo il fianco con il braccio e avvicina le sue labbra alle mie...Un attimo dopo mi bacia...lentamente socchiude le labbra e fà scivolare la lingua nella mia bocca...Un sommesso MMMMHHH mi sfugge mentre inizio a limonarlo con delicatezza.Ormai è la fine....la troia che è in me ha preso il via e l'esito della serata è scontato...il mio desiderio sexy si esaudirà...la mia voglia eorica repressa sarà ampliamente soddisfatta...mauro non immagina nemmeno lontanamento che razza di zoccola e troia ha davanti!!!
Limoniamo qualche minuto...giusto il tempo per Mauro di iniziare a toccarmi le tette...di infilare una mano sotto la sottoveste per toccarmi prima le cosce e poi la fica...ritrae la mano dicendomi che sono bagnata...Lo guardo con un sorriso che è tutto un programma e gli dico:"beh non è questo che volevi??avere una donna calda...sexy molto troia e con una voglia matta di cazzo??"
Resta un attimo sbigottito...la risposta lo ha choccato....eheheheh!Poi si riprende e dice:"cazzo jessyca sei tutta una sorpresa...decisamente sai quello che vuoi!!"
Ed io a quel punto rilancio....dicendogli:"per schiarirti le idee lo sai come mi avevano soprannominato al liceo??"
E luii:"no...come??"
ed io:"POMPINIA....."e nel dirlo mi ripasso una seconda volta la lingua sulle labbra....questa volta però lo faccio lentamente molto lentamente.....facendogli vedere bene come sò muovere la punta della lingua sulle labbra....Poi vado avanti e gli dico ancora:"Oppure anche "GOLA PROFONDA...a seconda di come lo tiravo..."...gli dico ancora....
Ancora una volta resta di sasso...il ragazzo non è ancora in grado di capire che razza di zoccola sia io...resta sbigottito qualche secondo poi riprendendosi mi prende per mano e mi porta verso una stanza nel corridoio.
Entriamo dentro la stanza azzurra...c'è un grande letto matrimoniale...dei cuscini sparsi sopra...un comodino con un secchio con il ghiaccio e dentro una bottiglia di champagne.
Mi adagia sul letto ed inizia a spogliarmi.Sento distintamente che ha il fiatone per l'eccitazione...non vede l'ora di scoparmi il ragazzo....ma non è quello che avevo in mente io!!
Lo fermo con un sorriso...e sorridendo gli dico:"Mauro...ho un desiderio sexy molto forte...è tanto tempo che me lo voglio togliere...e questa sera credo che con te ci riuscirò...."
Lui ovviamente non capisce.Mi guarda con un chiarissimo punto interrogativo negli occhi.Allora io con uno sguardo da perfetta zoccola gli dico:"Amore domandami quale sia il mio desiderio sexy...chiedimi quale sia la voglia erotica che da tanto tempo ho voglia di levarmi....no???"
A quel punto finalmente mi chiede...."Jessyca qual'è la tua voglia...che cosa vuoi fare stasera qui..."
Ed io con un sorrisetto molto sexy e con lo sguardo da perfetta troia guardandolo dritto negli occhi:"ho voglia di fare almeno 10 pompini...voglio mettere 10 o + ragazzi o uomini intorno a me...in cerchio...voglio stare in ginocchio al centro del cerchio per avere i loro cazzi stupendamente dritti davanti alle mie labbra e tirare a tutti un bellissimo pompinio con l'ingoio...voglio fare una scorpacciata di sborra Mauro...."
Lui mi guarda inebetito dalla voglia....per un istante crede che scherzi...poi il mio sguardo che lo fissa gli fà capire che non stò scherzando.A quel punto comincia a realizzare che razza di puttana sia se mi ci metto.Ma resta lì fermo...forse quasi smarrito dalla confessione che gli ho fatto.A quel punto prendo decisamente io il sopravvento su di lui...voglio sfogarmi di brutto e realizzare la mia voglia erotica.Gli dico con uno sguardo che è tutto un programma:
"vai dai tuoi amici....portali tutti qui...falli mettere in cerchio ma non farli spogliare..."
Mi guarda ancora...fà fatica a realizzare che megatroia gli è capitata tra le mani...poi esce dalla stanza mentre io prendo due cuscini e li butto in terra.
Rientra dopo 2 minuti...il gruppetto è cresciuto....sono in 10 o 12 + lui...probabilmente di là ha sparso in un attimo la voce che c'è una pompinara che vuole sfogarsi...non potevo chiedere di meglio per dare forma al mio desiderio inconfessabile.
Mi circondano in un attimo...Mauro vedendo i cuscini per terra e sapendo cosa ho in mente capisce che i cuscini servono a me per stare per bene in ginocchio...E' come drogato dalla voglia di vedermi all'opera e di vedere cosa sono capace di fare...gli leggo negli occhi che stà morendo dal desiderio di mettermi al centro del cerchio...Probabilmente ha anche letto nel mio viso il desiderio incontrollabile che ormai ha il sopravvento su di me.
Eccomi con le ginocchia sui cuscini....li faccio mettere in cerchio ontorno a me...sono in 12 + Mauro....alcuni sono ragazzi ma c'è anche qualche uomo...probabilmente la voce che ha messo in giro mauro uscendo dalla stanza ha attirato qualche cliente del club desideroso di fare sesso senza problemi.Sono tutti vestiti...proprio come avevo chiesto...lentamente li guardo uno ad uno...il mio sguardo è carico di voglia e loro lo vedono chiaramente...mentre li guardo mi passo e ripasso per bene la lingua sulle labbra...li voglio far impazzire ancora prima di cominciare.....
Mi calo le spalline della sottoveste....lentamente prima la sx e poi la dx.......infine calo il reggiseno...anche qui lo faccio molto lentamente...ecco uscire la prima tetta....poi la seconda...ora sono a seno nudo...Ho fatto uscire le tette perchè voglio le vedano...così da potermele toccare ed eccitarsi ancora di +... e perchè quando comincerò la favolosa serie di pompini voglio che vedano i miei seni ballare su e giù mentre lentamente succhierò e leccherò quei favolosi cazzoni che tra breve mi sventoleranno davanti alle labbra....La zoccola che era dentro è uscita e lo fà capire molto chiaramente.
La sottoveste è ai miei piedi...il reggi anche....ora sono in perizomino e tacchi...le ginocchia sono comodamente sui cuscini....loro sono tutti intorno a me ma nessuno si muove...come x magia sono io a condurre la danza...non potevo chiedere di meglio.Li guardo ancora negli occhi...uno ad uno..leggo che muoiono dalla voglia di farsi spompinare...e sicuramente loro leggono che io sono eccitata come una troia in calore...sono sensazioni che escono subito fuori in una situazione come questa.
Sò chiaramente come mi muoverò....prima mi leccherò per bene i 13 cazzi....per farli indurire e così saggiarne le dimensioni...la lunghezza...la larghezza...Poi dopo averli leccati per bene con la punta della lingua mi leccherò le palle...per vedere come sono piene...dure..sode....quanta sborra hanno dentro...Infine li spompinerò lentamente tutti..uno dopo l'altro me li godrò in bocca...tra le labbra...e li porterò al piacere godendomi così i loro densi schizzi caldi in gola...quando avrò finito di spompinarli tutti voglio avere il pancino pieno della loro stupenda sborra...Che megatroia sono quando mi ci metto!!!
Guardo il 1° dei miei uomini...un ragazzo sui 25 anni...lo guardo dritto negli occhi mentre gli slaccio i jeans...li calo ai suoi piedi...poi calo i boxer....svetta fuori come se avesse una molla un bel cazzo già splendidamente eretto....Un MMMHHH di piacere mi esce dalle labbra...godo molto a ritrovarmi un cazzo duro davanti al nasino...Lo guardo ancora negli occhi un altra volta prima di cominciare...sono in una situazione decisamente adatta ad una puttana...e quella puttana sono io...sia perchè sono in ginocchio davanti a lui....con le tette fuori come farebbe una zoccola...sia perchè mi ha messo davanti alle labbra il suo cazzo per farmelo leccare...
Mi ripasso la lingua sulle labbra....mentre lo guardo dritto negli occhi...voglio veda che troia sono...bagno le labbra per bene prima di prenderlo in bocca...sò che così scivolerà bene tutto in bocca facendomi godere già al primo contatto....Socchiudo gli occhi...apro le labbra...le avvicino alla cappella e lentamente inizio a prendermelo in bocca....Un deciso MMMHHHH AHHHH mi esce dalle labbra mentre con dolcezza appoggio le labbra intorno all'asta...ho due labbra molto carnose e sò che quando con delicatezza le stringo intorno all'asta il mio uomo le sente perfettamente...inizio un lento su e giù con le labbra...la saliva fà scorrere il delizioso cazzone su e giù nella mia bocca facendo godere lui sin dai primi istanti.
Se solo sapesse però come godo io....la situazione nella quale sono...al centro di una cerchia di cazzi da far godere con la mia bocca...il desiderio fortissimo di essere una fantastica pompinara in quella sera...sono tutte scosse erotiche che partono dal mio cervello...passano dai miei seni e prorompono sulla mia fica e sul mio clitoride dandomi un piacere immenso...
Mi fermo.Ho dato un primo assaggio di cazzo ma li voglio tutti intorno eretti e pronti...voglio che mi sventolino i loro cazzoni duri tutti intorno a me.Mi dedico al 2° uomo...è un altro ragazzo sicuramente della comitiva di Mauro.Lo guardo dritto negli occhi...mentre allento la cintura dei sui pantaloni.Eccoli scivolare a terra...gli slip sono già gonfi...li calo ed ecco uscire prepotentemente fuori il suo cazzone...è anche lui ben duro...Mi avvicino con le labbra....lecco con la punta della lingua la cappella....pochi colpi delicati....un altro MMMHHH di godimento mi esce di bocca...socchiudo gli occhi nell'attimo delizioso nel quale appoggio le labbra alla cappella...infine spingo piano piano le labbra e socchiudo la bocca...un altro MMMHHH mi esce mentre lentamente mi entra in bocca la cappella prima e l'asta turgida poi...Dio come godo in questo momenti...la bocca mi sembra una seconda fica...la penetrazione in fica ha per me lo stesso godimento di quando mi faccio scilvoare un bel cazzo in bocca....
Inizio a spompinarlo...lentamente...molto lentamente...voglio che goda ed io godo da morire a fare un pompino così...Affondo ancora le labbra...arrivo fino ad appoggiare la punta del mio nasino tra i peli del pube....un sommesso MMMHH di godimento mi esce nel sentirmelo tuto in gola...Lui emette un ben deciso AHHHH SIIII nel sentire il calore della mia gola intorno alla sua cappella...
Lo faccio uscire dalle mie labbra.E' la volta del 3°.Anche lui sicuramente della comitiva di mauro....avrà sui 30 anni...faccia da schiaffi e sorrisetto scanzonato...guardo anche lui come ho fatto con gli altri.Slaccio la cintura e calo i pantaloni...poi è la volta degli slip...Anche lui è già eccitato...balza fuori gonfio ed eretto un bel cazzone duro...Lui mi guarda ed a differenza degli altri mi dice:"beh signora credo ti piaccia un bel cazzo duro da spompinare....no??"
Nel dirmelo lo impugna e me lo sventola davanti alle labbra....infine mi mette una mano tra i capelli e dolcemente mi avvicina alla cappella...Mi sento svenire dal godimento...essere trattata come una puttana pompinara mi eccita terribilmente...Faccio uscire piano piano la lingua e inizio a leccargli l'asta...voglio insalivarlo per bene prima di mettermelo in bocca....Lecco l'asta con dolcezza...infine socchiudo le labbra e me lo faccio entrare per bene in bocca.Anche qui come per gli altri un deciso MMMHHH mi sfugge...mentre dentro di me penso e dico:"dio come godooooooo!!!" Inizio a spompinarlo con decisione....il porco lo voglio far godere bene...se lo merita per come mi ha saputo leggere nella mente ed ha saputo come trattarmi.Vado avanti un pò...infine lo mollo per dedicarmi al 4°.
E' un uomo questa volta...sulla 40ina...brizzolato...belloccio...Slaccio i panta guardandolo negli occhi...leggo nel suo sguardo che mi stà decisamente dando della troia....godo già solo a leggergli cosa pensa....infine gli calo i boxer ed ecco uscire fuori un altro bel cazzo...non durissimo ma comunque piuttosto largo.Lo lecco piano piano...infine me lo metto in bocca...di nuovo mugolo di piacere...le labbra delicatamente a cerchietto intorno all'asta scivolano su e giù...lo spompino un pò e poi decido di dedicarmi al 5° dei miei uomini.
Il 5° è un ragazzo biondino....magro...mi guarda come in estasi...devo piacergli molto.Mi aiuta a slacciargli i jeans e poi da solo si cala i boxer...deve avere una gran voglia visto come fà.Ecco che fà uscire il suo cazzo...non è eretto...forse le'mozione gli ha giocato un brutto scherzo...hihihihhi!Con dolcezza lo prendo in bocca e inizio a leccarmelo....gioco con la lingua sulla cappella e inizio a far andare su e giù le labbra.Dopo poco è magnificamente su...la cappella è tesa e l'asta è durissima....dò qualche slinguatina quà e là prima di lasciarmelo uscire dalle labbra.
Il 6° è un uomo sui 50 anni....barba e pizzo...abbronzato...Lo guardo come ho fatto con gli altri.Gli calo i pantaloni..poi gli slip.Ecco uscire il suo cazzone...un MMMHHH di godimento mi esce dalle labbra mentre mi sbatte davanti un cazzone favoloso....piuttosto lungo e molto largo...Mi guarda un attimo e mi dice:"dai troia....sò che ti si sarà bagnata la fica solo a vederlo...è tutto tuo sai??Vediamo cosa ci fai con un cazzo così...."Finisce la frase ed io ho già la fica che pulsa...il clitoride mi batte come se fossi in calore...umori mi colano dalle grandi labbra sugli slip...il porco sa decisamente come trattare una zoccola come me.
Lo riguardo dritto negli occhi mentre avvicino le labbra alla sua magnifica cappella...infine come sempre faccio quando godo davvero socchiudo gli occhi e inizio a leccarmelo tutto...Ancora una volta ma questa volta molto forte un MMMHHH di godimento mi sfugge dalla gola...Eccomi a leccargli la base...la punta...l'asta...mi godo ogni cm di quel suo splendido cazzone...infine appogio le carnose labbra alla cappella...socchiudo i denti e lentamente spingo la bocca verso il suo pube...Cm dopo cm lo splendido cazzone mi scivola in gola...la saliva lo ha lubrificato benissimo...entra nella mia bocca deliziosamente piano...mi sento riempire la bocca e godo come una porca....la fica mi pulsa ed il clitoride è turigidissimo.in quegli istanti favolosi dalle labbra della mia fica gli umori escono con decisione...godo da morire quando mi mettono in bocca un bel cazzo come quello.Inizio a succhiarmelo...le labbra salgono e scendono dalla cappella alla base...con un lento su e giù lo porto quasi a godere...le tette mi ballano dolcemente e la cosa non passa inosservata agli altri...ho i loro occhi tutti sul mio seno adesso.Lui allunga una mano...mi stringe un seno con dolcezza...infine mi stuzzica il capezzolo....In quell'istante faccio uscire il suo cazzo dalle mie labbra ed urlo un deciso AHHHHH SIIIIIIII di piacere....lo stimolo che mi ha dato al capezzolo mi ha fatto quasi avere un orgasmo...la mia fica e sopratutto il mio clitoride sono già provati dal godimento fino a qui avuto...
A quel punto lo mollo...a fatica lo confesso...stavo godendo da morire nel fargli il pompino e la sua manovra al mio seno mi ha mandato in orbita ma devo andare avanti con gli altri.Il 7° è un ragazzo moro...guardo anche lui negli occhi ma ormai sono come stregati dallo spettacolo che ho messo su.Calo i pantaloni e poi gli slip.Esce prepotente il suo cazzo...duro eretto non grosso ma piuttosto lungo.Lo lecco con dolcezza infine come per gli altri inizio a spompinarlo.Anche per luii ho un MMMHHH di godimento...ormai lo hanno capito tutti che godo molto nel prendermi un cazzone in bocca...vado avanti un pò e poi mi dedico all'ottavo mio uomo della serata.
L'ottavo è un discreto e muscoloso signore sulla 40ina.Vestito sportivo e con una maglietta polo.lo guardo dritto negli occhi mentre gli slaccio i calzoni.Calano ai suoi piedi e con essi subito dopo i boxer.Anche lui è eccitato...mi avvicina la cappella con prepotenza per come mi desidera...Lo lecco piano piano infine me lo metto in bocca...Ancora MMMHHH ancora un intenso godimento da parte mia...Lo spompino dolcemente un pò...infine passo al 9o dei miei uomini.
E' un ragazzo molto giovane...non avrà + di 20 o 25 anni.Mi guarda anche lui come un drogato...deve essersi fatto tante di quelle seghe prima di decidersi e venire qui...penso.Non credo abbia una grande esperienza data l'età.Ma la voglia si...eccome!!!Appena lo guardo con il mio solito sgaurdo da zoccola inzia subito a spogliarsi...dopo un attimo è nudo a cazzo dritto!!Mi mette delicatamente una mano sulla nuca e mi spimge verso la sua cappella....Riecco il mio MMMHHH di godimento....dopo un attimo ce l'ho in bocca...è duro e spledidamente eretto!!Non mi ha dato nemmeno il tempo di insalivarlo...il porco....deve essere davvero eccitatissimo!!!inizio a spompinarlo e dopo un attimo lo sento fremere...Mamma mia stà per sborrare...mi dico....Mi fermo..lo faccio uscire e con uno sguardo carico di voglia gli dico:"amore...aspetta...volgio godermelo un pò quel tuo cazzone in bocca...se vieni subito non mi fai godere!!!"
Lo lascio così per dedicarmi al mio 10 uomo.E' un signore sulla 40ina anche lui...molto asciutto...vestito con una giacca e cravatta...molto distinto.Lo guardo dritto negli occhi...e gli leggo che è sia voglioso che molto porco...a dispetto della presenza.Solo allora riconosco in lui il barista del CLUB 2000....il porco si è unito al gruppo appena ha sentito che nel salone c'era una signora che voleva spompinare tutto il locale....Gli slaccio i panta e nel frattempo si sfila la giacc...resta in camicia e slip.Si leva la cravatta e pochi istanti dopo gli slip...Un bel cazzo già eretto svetta verso l'alto...Mi avvicino con le labbra...faccio uscire la lingua e con la punta slinguo il glande con delizatezza...colpetti veloci che gli fanno uscire di bocca un ben chiaro:"AHHH SIIII PUTTANAAAAA....leccamelo tutto!!"
Un intenso calore alla fica ed un forte piacere al clitoride mi fanno capire che mi ha fatto godere di brutto questo porco dicendomi così...guardo l'asta bagnata per bene di saliva...socchiudo gli occhi.... appoggio le labbra alla cappella mentre un godimento delizioso si impossessa di me.Lui in un attimo mi mette una mano tra i capelli e spinge....in pochi secondi me lo spinge tutto in gola quasi soffocandomi...Un violento MMMHHH...un mugolio di godimento intensissimo mi esce di gola mentre sento la cappella arrivarmi fino quasi alle tonsille!!Ad occhi chiusi per il godimento provato inzio a farlo uscire di qualche cm....ma lui con la mano mi rispinge la testa verso la base del suo cazzo.Resto ferma così....con il suo splendido cazzo piantato in gola per qualche secondo...quasi soffocata...poi lentamente ritraggo la testa e questa volta mi lascia fare.Lo spompino un pò e poi lo tiro fuori.Una volta a bocca vuota gli dico:"amore mi soffochi così...lascia fare a me...ti farò impazzire!"
E lui di rimessa:"Non ho dubbi troia....sei fantastica come pompinara...avevano ragione i ragazzi quando hanno detto che nel salone c'era una troia che voleva spompinare tutti!!!Sei decisamente speciale come pompinara....!"
lo guardo con aria di sfida....lui sà che lo farò godere per bene ma io sò anche che lui farà impazzire di godimento me...un porco come lui sà resistere durante un pompino e questo mi farà godere per davvero....più lo spompinerò e + lui resisterà facendomi diventare la fica un lago di piacere ed il clitoride un turgido piccolo cazzo eretto dal godimento che mi darà nel farsi leccare a lungo il cazzo duro....il porco lo sa bene e ha l'esperienza che serve con una zoccola come me....
Ecco il mio 11o uomo.E' un ragazzo sui 30 anni...capelli lunghi raccolti con la coda.E' in jeans e maglietta.Lo guardo con il mio solito sguardo da troia....lui mi sorride.Gli calo i jeans e con stupore ecco scappare fuori il suo cazzo....un cazzo normale come dimensioni ma seminascosto da molti peli.Non ha mutande ne slip ne boxer....praticamente è a cazzo nudo!!E' molto peloso...faccio fatica a dstinguere le sue palle per come le ha nascoste da una foresta di peli.Avvicino le labbra alla sua cappella...gli diventa come per magia subito duro....lo lecco appena appena ed ecco che già sbuffa...hihihihihi...deve essere un bel pò che non gode!!!
Lo lecco ancora infine lo spomino per qualche istante...lo sento già avere il fiatone...segno che è vicino.Lo faccio sucire dalle labbra lasciandolo per dedicarmi al mio 12imo uomo.
E' un uomo di oltre 50 anni...a giudicare forse + vicino alla 60ina...capelli brizzolati ai lati e molto stempiato al centro.Mi guarda con desiderio e mi sorride mentre gli slaccio la cintura dei pantaloni.Calo i pantaloni a terra e con le mani faccio scendere gli slip.Ecco che anche lui nonostante l'età mette in mostra un gran bel cazzo duro....non lo avrei detto visto la presenza!!Lo guardo negli occhi mentre mi avvicino con le labbra alla cappella...lui mi sorride ancora una volta e socchiude gli occhi mentre inizio a leccarmi il suo amichetto.Pochi colpi di lingua....poi sono io a socchiudere gli occhi per l'inteso godimento che ogni volta provo in quegli attimi...anche qui mi esce il solito MMMHHH mentre la fica ormai pulsa impazzita.Appoggio le labbra alla cappella...le socchiudo lentamente...faccio entrare la punta prima ed il resto poi....nella mia mente un solo pensiero:"DIO COME GODOOOOO!!!"infine inizio ad andare su e giù con le labbra e la testa....il cazzone lubrificato ad arte dalla mia saliva mi scivola in gola fino alle palle...poi riesce fino allo scalino della cappella...su e giù...su e giù...le tette mi ballano lentamente mentre un intensissimo godimento mi parte dal cervello per sfociare nella mia fica....il clitoride è ormai gonfissimo per il godimento....lo sento chiaramente.Vado avanti un pò...infine lo mollo altrimenti mi sborrerebbe in gola e non voglio che ciò accada...non ancora almeno.
Infine mi dedico al mio 13imo cazzone...è quello di Mauro..il porco che nel pomeriggio alla stazione di servizio mi aveva invitata qui ben sapendo che si trattava di un club priveè.Aspettava con impazienza il suo turno e mi guarda dall'alto verso il basso in segno di dominio su di me.Gli sorrido mentre gli slaccio i pantaloni...infine gli calo gli slip ed ecco schizzare impetuosamente verso il cielo il suo cazzone...magnificamente eretto e duro come il marmo!!E' eccitatissimo...lo vedo...prima mi avrebbe scopata in un secondo ed ora sapendo quello che gli rivelato essere il mio desiderio inconfessabile ed avendo visto cosa sono capace di fare non vede l'ora di entrare in gioco!!!
Ha un bel cazzo...la cappella punta al cielo in un modo delizioso...è duro e leggermente arcuato verso l'alto...Avvicino le labbra e lo lecco piano piano...quasi con amore...il fatto che lui mi abbia permesso di poter finalmente sfogare un desiderio erotico così fortemente voluto rende questo ragazzo un pò speciale per me...lecco la cappella...l'asta...infine socchiudo gli occhi quasi in segno di venerazione e lentamente aprendo le labbra me lo metto piano piano in bocca...facendo entrare però solo la cappella...Poi faccio una cosa che non ho fatto a nessuno finora...metto le mani sui sui glutei e letamente lo spingo verso di me.Così facendo mi penetra con il suo cazzone in bocca....quasi mi scopasse...Infine lo faccio muovere piano...molto piano avanti ed indietro...mimando la scopata vera e propria.Un MMMHHH molto chiaro mi esce questa volta di bocca...mentre un ancora + forte ed intenso godimento mi parte come sempre dal cervello per arrivare giù alla mia fica.Lui capisce e inizia dolcemente a fottermi in gola...il porco ha spinto infatti il cazzo fino alle palle nella mia bocca ed ora la sua cappella è proprio quasi in gola....sicuramente sente che la mia gola è calda e bagnata come una fica e dallo sbuffare che fà sento che stà godendo da morire!!!Se solo sapesse quanto e come godo io in questi momenti!!!!Il clitoride mi batte senza sosta...è turgido e duro ed io sono quasi sul punto di venire...i capezzoli mi fanno male per come godo e la fica mi cola ormai liberamente sugli slip...se mi mettesse una mano sulla fica la ritrarrebbe come se la avesse messa sotto un rubinetto....mi faccio letteralmente schifo per quanto godo!!!
Vado avanti un pò a farmi scopare in gola....infine lo faccio uscire che è quasi lì lì per godere...Mi devo ridedicare al mio cerchio ora!!
L'immagine che posso vedere è deliziosa...io al centro..a tette di fuori..le ginocchia su due cuscini messi da me apposta per stare comoda...tutto intorno un cerchio di uomini senza mutande con i cazzi dritti e duri...magnificamente eretti...Me li sventolano davanti agli occhi aspettando che sia io a decidere quale leccare...succhiare...far godere....In quei momenti mi rendo fortemente conto di essere una grandissima troia....una puttana e zoccola come ce ne sono poche...Ho messo intorno a me 13 cazzoni duri e pronti per poi potermeli spompinare tutti...uno dopo l'altro....fino a farli sborrare...che altro posso essere se non una grandissima troia???
Lascio che il pensiero svanisca....voglio sentire le loro palle...come avevo deciso prima...Voglio sentire come le hanno..se sono piene...se sono dure e gonfie di piacere...le leccherò tutte e con la punta della lingua mi godrò la loro consistenza e durezza...Ecco che mi avvicino al 1° cazzone che ho leccato.Gli altri intorno a turno ogni tanto si segano per poter avere il cazzo duro quando sarà il loro turno...mugolando mi avvicino al ragazzo 25enne...ora voglio leccargli le palle...x sentirne la consistenza e così sapere chi avrà tanta calda sborra da schizzarmi in gola e nel pancino quando deciderò di farlo godere...Con la punta della lingua gli lecco le palle.....sono dure e gonfie....non chiedevo di meglio....deve essere molto che non gode...Piccoli colpi ancora con la punta della lingua...colpi dolci delicati che fanno godere lui e mi dicono che ha due stupende palle piene di sperma...socchiudo gli occhi ancora una volta dal godimento mentre con la punta della lingua dò ancora piccoli colpetti alle sue stupende palle dure.
Di seguito ripeto la cosa con tutti i miei uomini....splendidi stalloni a cazzo duro tutti intorno a me...Il + pieno è il signore abbronzato con un cazzo da sogno sulla 50ina...il sesto del mio cerchio....ha due palle gonfie e dure da far paura.Pensando a quando verrà e come verrà nella mia gola ho quasi un pre-orgasmo di piacere...sono decisamente eccitata fuori da ogni regola....le labbra della mia fica ormai colano umori senza alcun ritegno...gli slip sono bagnati come se li avessi messi a bagno.
Ora è arrivato il momento di farli godere....sò che arriverò ad un deciso pre-orgasmo mentre li spompinerò tutti....la fica e il clitoride sono sul punto di scoppiarmi.dal godimento....non sò se riuscirò a farli godere tutti senza godere come una cagna in calore anche io....
Faccio avvicinare il primo dei miei uomini....chiudo gli occhi mentre mi faccio appoggiare la cappella alle labbra...infine lo accolgo in bocca con un mugolio intenso di piacere...Inizio ad andare su e giù con le labbra....l'asta mi arriva per bene in gola mentre lo spompino dolcemente.Ogni tanto mugolo di piacere...se qualcuno mi toccasse la fica ora credo che godrei in un modo pazzesco...Inifine lo sento sbuffare...è vicino a godere!!Aumento il mio su e giù...eccolo sborrare....Affondo con le labbra fino al suo pube...la mia gola è come una fica calda...ed accoglie i suoi schizzi caldi....Ecco urlare un forte AHHHHH SIIIIIII mentre gode...il mio ragazzo 25 enne mi sborra per bene in gola....io a bocca piena mugolo e dentro la mia testa sono io ad urlare un bellissimo SSIIIIII SBORRAAAAAAA....Ancora qualche affondo della mia bocca ed infine ecco che lo ritrae ormai moscio e gocciolante...Ha le gambe molli il mio ragazzo mentre io mi giro vero sil 2° cazzone duro.
Il 2° ragazzo me lo mette in bocca con voglia...ricomincio il mio su e giù...lo guardo negli occhi mentre le mie tette ballano dolcemente al ritmo del mio pompino...Affondo bene le labbra e lo porto velocemente al piacere....un OOOHHHH SIIIII da parte sua mi dice che stà venendo....chiudo gli occhi ed affondo il nasino tra i suoi peli...ricevo ancora dei favolosi schizzi di sborra....un GODOOOOO intenso mi attraversa la mente mentre con dolcezza vado ancora un pò su e giù...Infine esce dalla mia bocca...Mi giro e guardo il 3° dei miei cazzi.
E' il ragazzo che me lo ha messo in bocca dandomi della signora che ama spompinare un cazzo duro.Lo guardo con un sorriso di sfida...voglio che veda che razza di pompinara sono...Eccolo che come per il primo assaggio mi mette una mano nei capelli e mi tira verso il suo cazzone...Chiudo gli occhi e un forte MMMMHHH di piacere mi esce dalle labbra mentre sento la sua cappella appoggiarsi alle mie labbra.Le apro con dolcezza e lo faccio entra nella mia bocca....un intenso godimento mi pervade mentre lui inizia a farmi fare su e giù con la testa...Ci sù fare il porco e sà cosa piace ad una donna che adora fare i pompini!!!
Vado su e giù a lungo...ho gli occhi chiusi dal godimento intenso che provo...voglio farlo scoppiare di voglia prima di ricevere la sua deliziosa sborra come premio per il mio stupendo pompino!!Infine lo faccio venire...caldi e densi getti mi colano in gola....lui piega le gambe per il piacere che le ho dato...io ho la fica ormai in delirio ed il clitoride è al limite dell'orgasmo o quasi!!
Ecco il 4° dei miei uomini...è quello sulla 4oina brizzolato...Mi metto davanti a lui,in ginocchio apro le labbra e lo prendo in bocca...E' molto voglioso..si è segato bene nell'attesa e per questo durerà poco...affondo le labbra fino al suo pube...infine le ritraggo...ancora un pò di su e giù ed eccolo sborrare...gode molto e sbuffa forte mentre mi schizza in gola la sua sborra densa e calda...ad occhi chiusi la ricevo ed il GOOOODOOOOO che urla il mio cervello è sempre + forte...
Il 5° è il biondino....socchiudo le labbra e lo prendo in bocca con dolcezza...anche lui si è segato nell'attesa....pochi affondi delle mie labbra e gode...sento colare la sua calda sborra in gola mentre dò gli ultimi colpi con le labbra...
Il 6° è il 50 enne con la barba ed il pizzo abbronzato...ha un cazzone stupendo...a quel punto decido di non farlo godere subito ma di tenermelo per dopo...lo spompino appena un pò e passo oltre lasciandolo a menarselo con un sorriso interrogativo...
Il 7° è il ragazzo moro....appoggio le labbra alla cappella e socchiudo gli occhi...quel momento è per me sempre un godimento fortissimo...infine lentamente apro le labbra e lo faccio entrare nella mia bocca...Vado su e giù qualche istante e lui eccolo godere...si è segato come gli altri aspettando che io lo spompinassi ed ora è pronto a venire...Caldi schizzi mi colano nel pancino mentre il mio godimento cresce ad ogni loro sborrata nella mia gola...
E' la volta del mio ottavo uomo...anche per lui basta poco...pochi affondi della mia gola e viene...ancora schizzi...ancora sborra che mi cola nel pancino...ancora un intenso godimento del mio clitoride mentre la mia fica ormai è un delirio di umori e piacere.
Ecco il 9°...il ragazzo giovane....anche lui regge poco la mia bocca e le mie labbra...affondo con dolcezza fino al suo pube e dopo pochi istanti viene...ancora schizzi ancora piacere ancora la mia fica che pulsa chiedendo il tanto atteso orgasmo.
E' la volta del porco sulla 4oina....il mio decimo cazzone è il barista che mi servì il gin lemon...Slinguo la punta della cappella mentre lo guardo dritto negli occhi...voglio che lui veda che pompinara sono...infine appoggio la cappella alle labbra mentre lo riguardo dritto negli occhi...E lui con un sorriso ironico eccolo a dirmi:"Siiii puttana lo sò che adori il cazzo...lo vedo come mi guardi per farmi vedere che sei una grandissima pompinara!!Dai lecca...che poi ti sborrerò in gola troia!!"
un attimo dopo sento chiaramente la fica contrarsi...il clitoride impazzire....l'orgasmo a lungo rallentato è molto vicino...devo fare uno sforzo pazzesco per non godergli davanti....Socchiudo gli occhi e lo prendo in bocca....ma non riesco a trattenere un violento MMMHHHH di godimento mentre sento il suo cazzone arrivarmi fino in gola...Mi mette come la prima volta una mano tra i capelli...spinge come la prima volta la mia nuca per farmi arrivare la sua cappella decisamente in gola...Dentro di me un urlo fortissimo mi prorompe nella testa.....GOOODOOOOOO....mentre sento che lui inizia a farmi andare su e giù...La fica cola sulle mie cosce...il perizoma meno male che è nero altrimenti tutti avrebbero visto che è letteralmente fradicio....stò godendo senza ritegno mentre il porco mi spinge di nuovo il cazzo in gola....Ritraggo le labbra di quanlche cm...poi inizio ad andare su e giù...le tette ballano splendidamente mentre tiro il pompino al porco...Sò che mi farà impazzire cercando di durare il + a lungo possibile...ma sò che se voglio lo farò godere in breve mettendomelo in gola fino alle palle...
Continuo il mio su e giù...lui regge bene il ritmo...le mie tette giocano a mio favore...perchè sono stupendmente sode e ballano dolcemente...lui le guarda spesso e questo lo eccita di brutto...Infine eccolo sbuffare....affondo le labbra fino ad arrivare alla base del suo cazzone...poi muovo lentamente la testa a dx e sx facendogli sentire la mia gola calda tutta intorno alla sua cappella...così facendo dò il colpo di grazia a lui...eccolo sborrare!!
Un fortissimo MMMHHH mi esce dalle labbra mentre ho la bocca piena del suo cazzone duro...il nasino è tra i suoi peli mentre i tanto attesi schizzi di sborra mi colano nel pancino...Ancora un forte GOOOODOOO mi passa nella mente mentre il porco esce dalla mia bocca.
Mi giro ed ecco il mio 11o uomo...è quello con la coda...molto peloso...Lecco la punta un istante e poi me lo metto in bocca.Pochi affondi ed anche lui che si era segato nell'attesa gode...Mi sborra in gola densi getti di sperma...infine lo tira fuori moscio...Sento il pancino davvero pieno....mamma mia ho già preso in bocca 11 cazzoni e tutti meno 1 sono venuti nel mio pancino!!!Ho davvero fatto una bella ingozzata di sborra...e ne mancano ancora 3 che devono sborrare...l'abbronzato con un cazzone da urlo...mauro e l'uomo con + di 50 anni con un altro bel cazzone.....
Avevo tenuto l'abbronzato con il suo cazzone favoloso...Mauro e questo per ultimi...volevo che il mio stupendo dediderio eorico finisse nel migliore dei modi...facendoli godere e godendo a mia volta con loro....
Mi giro ed eccomi davanti alle labbra il 12o cazzone...è quello con + di 50 anni ed ha un bel cazzone grosso...Appoggio la lingua alla sua cappella...lo guardo negli occhi...voglio che anche lui veda che splendida zoccola sono...Inzia a spingere il cazzone nella mia bocca...uno splendido MMMHHH mi esce dalla gola...Infine lo sento in gola.Chiude gli occhi per come gode....il mio porco...ha le ginocchia quasi piegate per il piacere che prova quando inizio ad andare su e giù con le labbra...Lo pompo con dolcezza...e gli dico:"guarda porco come ti tiro questo pompino....guarda le mie tette come ballano mentre ti spompino...porco....."
Apre gli occhi....mi guarda...i nostri sguardi si intrecciano...lui vede una bella signora bionda con le tette di fuori in ginocchio con il suo cazzo piantato in bocca...le labbra una ventosa intorno al suo cazzo...leggo che gode già solo a vedermi...Dopo pochi istanti inizia a sbuffare...sento le contrazioni delle sue palle...stà godendo...Chiudo gli occhi proprio mentre inizia a sborrare...urla un AHHHHHH SIIIIII e il suo urlo si fonde con quello che ho nella mia mente e che fà:"GOOODOOOO!!!!!!"Schizzi caldi mi colano di nuovo nel pancino....sento che la sborra mi riempie sempre di + il pancino...Esce lentamente dalla mia bocca ed ha decisamente le ginocchia piegate dall'orgasmo.
restano Mauro e l'abbronzato col cazzone grosso...li ho tenuti volutamente x ultimi...sento che chiuderò il mio cerchio godendo in un modo delizioso.
Dico a Mauro di avvicinarsi...lui mi sorride mentre impugnando il cazzo con una mano me lo appoggia alle labbra.Lo guardo e gli sorrido anche io...socchiudo gli occhi e lentamente apro le labbra come ho fatto per tutti gli altri...un intenso godimento mi pervade mentre sento il suo cazzo scivolarmi fino alla gola.Pochi attimi e sento i peli del suo pube sul mio nasino...è tutto nella mia gola...inizio a ritrami per poterlo spompinare con dolcezza.Voglio che con lui sia diverso...voglio che goda più di come hanno goduto tutti gli altri...voglio superarmi nel farlo impazzire ma nello stesso tempo voglio godere anche io....Ho la fica che è bagnatissima...il clitoride è gonfio...turgido...teso....l'orgasmo che da troppo rimando vuole esplodere in me...ed io con tutta me stessa voglio che l'orgasmo mi avvolga dalla testa ai piedi.
Continuo ad andare su e giù...le labbra scivolano sul cazzo teso...arrivo fino alla base e torno su fino alla cappella...è un dolcissimo su e giù quello che faccio...le mie tette ballano deliziosamente al ritmo delle mie labbra...lui dall'alto vede lo splendido balletto delle mie tette..dei miei capezzoli..delle mie labbra chiuse a ventosa intorno al suo cazzone...Lo guardo dritto negli occhi...e leggo che gode e che mi stà dando della splendida pompinara...Richiudo gli occhi mugolando di piacere...la fica mi si contrae di nuovo..dopo pochi istanti mi cola sulle cosce dalla fica l'umore del godimento che è sempre + vicino...
Ancora pochi istanti e mi fermo....sento che è vicino e voglio farlo impazzire...ritraggo le labbra e faccio uscire il suo cazzo duro...con la punta della lingua gli lecco le palle...colpi delicati che lo fanno godere per bene....poi lecco l'asta e così facendo allontano per qualche istante l'orgasmo che per mauro è molto vicino.Infine lo riprendo in bocca...la gola mi si riempie mentre scendo verso il suo pube con le labbra...riprendo ad andare su e giù...Dopo qualche affondo guardo l'abbronzato...ha il suo splendido cazzone magnificamente duro...con una mano lo invito a sdraiarsi per terra vicino a me.Ho deciso che mentre farò scoppiare e venire mauro mi impalerò su quello stupendo cazzone duro...L'abbronzato si sdraia vicinissimo a me....ora sdraiato per terra vicinissimo a me vedo un vero paletto di carne duro e largo che mi spaccherà deliziosamente la fica...e nell'istante in cui mi impalerò su di lui sentirò ancora una volta i caldi schizzi di sborra di mauro...io con la fica spaccata verrò proprio mentre mauro mi godrà in gola...non potevo chiedere di meglio per concludere il mio desiderio erotico!!!
Vado avanti a spompinare mauro...poi mi rifermo un attimo....gli rilecco le palle ancora una volta..allontano per un attimo il suo orgasmo...Lo tiro fuori dalle labbra giusto il tempo di dire all'abbronzato:"Amore tu mi scoperai ma non devi venire...ok??"
Lui con lo sguardo ormai pieno di voglia annuisce...resta fermo a cazzo duro vicinissimo a me...io nel mentre riappoggio le labbra carnose intorno al cazzo di mauro e riprendo a spompinarlo.Vado avanti un pò...poi lo sento sbuffare...eccolo...è vicino!!
Sono in ginocchio...e per impalarmi la fica devo lasciare che lui mi scivoli sotto...allora mi accuccio con le gambe come se dovessi fare la pipì...il cazzo di mauro sempre tra le mie labbra...infine faccio gesto al mio stallone abbronzato di infilarsi sotto di me.Un istante dopo eccolo proprio sotto di me...il cazzone magnificamente eretto punta decisamente alle grandi labbra della mia fica...l'abbronzato ha uno sguardo decisamente pieno di piacere nel sentire che dalla mia fica colano gli umori del mio godimento...pochi istanti ed ha il pube bagnato per come mi cola la fica!!Eccolo allungare le mani e cingermi i fianchi...il porco mi vuole mettere subito il cazzone in fica!!LO fermo decisamente e con lo sguardo gli faccio capire che sono io a condurre il gioco...
Riprendo il pompino a mauro....con dolcezza rivado su e giù con le labbra ma ormai sò che manca poco...Affondo delicatamente le labbra ed eccolo sbuffare e cominciare a godere....
Un istante dopo sento le sue palle contrarsi...la cappella si apre...è il momento che aspettavo da tutta la sera!!!Socchiudo gli occhi mentre mi lascio andare a peso morto sul cazzone dell'abbronzato....un attimo dopo mauro sborra...caldi getti di sborra mi iniziano a scendere in gola e in quel preciso momento ecco che la fica mi si spacca del tutto sotto il mio stesso peso...il cazzone dell'abbronzato mi si pianta fino all'utero e sento distintamente le sue palle appoggiarsi alle grandi labbra della mia fica!!!!Nel preciso istante in cui mi impalo l'orgasmo che da una vita aspettavo si impossessa di me....il cazzo di mauro mi esce dalle labbra ormai moscio mentre io mi inarco all'indietro...la fica mi si contrae a ripetizione ed il clitoride turgido sembra pulsare nell'apice del mio stupendo orgasmo....ora la fronte mi punta verso l'alto mentre un fortissimo SIIIIII AHHHHHHH SIIIIII GOOOODOOOOO mi esce dalla bocca...La mia fica ha ancora qualche sussulto mente mi muovo lentamente sul cazzone dell'abbronzato...per qualche secondo resto così...impalata fino alle palle su uno splendido cazzone grosso e largo....infine faccio leva con le cosce e me lo sfilo dalla fica che cola ancora come una fontana.Resto sulle sue cosce semiaperte...la fica mi cola sulle sue gambe...sento proprio gli umori scendermi dalle grandi labbra verso le sue gambe...ho goduto moltissimo...una cosa assolutamente splendida!!
Mauro è a gambe piegate...ha goduto moltissimo nel vedermi impalata e nel sentirmi venire...il pompino poi lo ha fatto godere fino allo stremo...si fà da parte lasciandomi sola con l'abbronzato.
Guardo il mio stupendo montone sdraiato...mi piego in avanti...appoggio le tette al suo petto...lo bacio in bocca con dolcezza...poi gli sorrido mentre gli dico che è stato stupendo sia per come mi ha fatto godere sia perchè non è venuto...lui mi rimanda uno sguardo complice pieno di dolcezza...Lo faccio alzare in piedi e mi rimetto in ginocchio solo per lui....sono quasi in venerazione davanti a quel suo cazzo grosso e splendido...gli farò un pompino stupendo...il + stupendo di tutti è per lui e per quel suo cazzone da sogno...la zoccola che è in me non è ancora domata del tutto anche se ho il pancino pieno di sborra e la fica spaccata di brutto!!
Mi riavvicino con le labbra al suo cazzone teso...lo guardo negli occhi...e gli sussurro:"guarda che pompino ti tiro stupendo cazzone mio...guarda questa signora che zoccola che è per te...goditi le mie tette che ballano mentre ti spompino...ti farò impazzire fino a farti godere tutto tra le mie labbra..lo sai??"
Infine socchiudo gli occhi vinta dal piacere...appoggio le labbra ancora una volta alla cappella...ancora un MMMHH ma meno forte di prima visto che ho goduto mi esce dalle labbra...infine apro lentamente le labbra e faccio entrare quel magnifico cazzone nella mia bocca.Il suo sapore è un misto dei miei umori e del suo piacere...è delizioso sentire gli umori della mia fica in bocca...la cappella mi arriva in breve in gola quasi soffocandomi...un attimo dopo penso :"mamma mia che magnifico cazzo ha questo porco!!!"
Inizio a spompianarlo...vado su e giù con delizatezza...quasi adorando quello stupendo cazzone teso...ogni tanto apro gli occhi e lo guardo...è magnifico...duro...teso...grosso...mi sento una troia totale mentre lo spompino!!Mentre lo guardo vedo il mio abbronzato che mi guarda...vedo che guarda le mie tette ballare lentamente...vedo il piacere avanzare in lui...infine chiudo gli occhi vinta dal piacere....una parola sola mi rimbomba in testa mentre mi faccio arrivare la cappella in gola e appoggio ancora il nasino tra i peli del suo pube:"GOOOOODOOOOOOOO!!!!!!!"Vado avanti ancora un pò...poi mi fermo...faccio uscire il cazzo dalle labbra...lo prendo in mano e segandolo lentamente lo guardo negli occhi per dirgli:"Amore sei stupendo...un cazzo così mi fà godere + di tutti gli altri...sei favoloso...mi hai rotto la fica prima...lo sai vero??ti ho sentito fino nel pancino amore...ho sentito la fica sfondarsi....lo sai??E nonostante tutto mi fai godere ancora...mmhh....ti adoro!!"
Poi me lo rimetto in bocca...riprendo a spompinarlo...ma volevo dirgli che sono sua...tutta sua...che lo adoro e che adoro quel suo cazzo stupendo...sono in adorazione per lui e non vedo l'ora che venga...Sono totalmente sottomessa a lui e volevo che lo sapesse...e che sapesse che + di tutti questa sera sono stata la sua troia...la troia di un cazzo splendido e magnifico che mi ha rotto la fica deliziosamente bene!!!
Riprendo il pompino...ora inizia a sbuffare...è vicino...Mi preparo a ricevere la sua sborra...ha le palle dure e sode...deve averne tanta....godo già solo a sentirlo sbuffare!!!Vado avanti con dolcezza....lentamente arrivo fino al pube con le labbra...poi risalgo fino alla cappella...affondo di nuovo e poi risalgo...le mie labbra carnose stringono delicatamente l'asta...voglio porto all'orgasmo con una dolcezza infinita...lo amo in quei momenti il suo splendido cazzo!!!
infine viene....urla forte JESSYCA GODOOOOOO mentre inizia a schizzarmi in gola una rapida successione di fiotti di sborra....ingoio tutto...schizzo dopo schizzo....mentre per l'ennesima volta un forte GOOODOOOO mi passa nel cervello come un lampo...la fica mi ripulsa di nuovo...umori mi colano sulle cosce mentre lecco la cappella tesa...le ultime gocce me le godo sulla lingua...è splendidamente eretto anche dopo essere venuto...che cazzone meraviglioso ha questo mio splendido porco!!
Ho finito...l'ultimo mio uomo mi ha dato il suo piacere...ho la pancia che mi scoppia per la sborra ingoiata!!Lentamente si rivestono tutti...uno dopo l'altro...Per ultimo resta il mio splendido abbronzato col cazzone grosso...Mi bacia dolcemente sulle labbra appena mi rialzo dai cuscini...poi mi sussurra in un orecchio:"Amore ti voglio inculare tutta...hai un culo che è un sogno...lo sai??"
Lo guardo dritto negli occhi....lo sguardo è + che un invito...è un volere essere inculata da lui urlato con tutta me stessa anche senza dire una parola...Capisce...mi ribacia e se ne và.Resto nella stanza che mi ha vista splendida protagonista di un delirio erotico incredibile.Mi rimetto il reggiseno...poi la sottoveste a minigonna nera...Mi rimetto a posto i capelli...mi trucco...un filo di rossetto e volo verso l'uscita.I miei splendidi cazzoni non ci sono +...vinti dal piacere saranno andati tutti via.
Esco dal CLUB2000 che ormai è l'alba....risalgo in macchina...metto in moto e mi dirigo verso casa.Ad un certo punto faccio un ruttino....un forte sapore di sborra mi torna in gola e nella bocca...in un attimo mi tornano davanti le splendide immagini di me protagonista di una serie di pompini deliziosi...Un attimo dopo ecco un altro ruttino...mamma mia ho la pancia così piena di sperma da non poterne +....La macchina scorre verso casa con una consapevolezza.....se il sapore della sborra mi eccita ancora è il pancino pieno di sperma a farmi capire che magnifica grandissima pompinara sono stata!!!
FINE
21
7
7 anni fa
jessyca,
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Ultima visita: 6 anni fa
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La festa di fine estate
Era una delle ultime sere d'estate...ed io avevo deciso di passarla al mare allo stabilimento balneare dove avevamo passato l'estate io e mio marito.Era una bella sera estiva, faceva ancora caldo e decisi di dire a mio marito della festa.Lo convinsi,saremmo stati lì per la serata: Verso le 8 gli dissi di prepararsi perchè saremmo andati al mare a cena ed a festeggiare con gli amici conosciuti in spiaggia. Lui si mise la solita maglietta della NIKE,bermuda e le scarpe da tennis...era pronto.Io invece mi preparai con cura.Volevo essere strafica...far girare la testa a tutti ed essere al centro dell'attenzione.Con mio marito le cose non andavano poi molto bene mi trascurava...preso dal lavoro e dalle 1000 cazzate che lo interessavano...calcio...pesca...caccia... una moglie bella e calda forse non la meritava...ed io ero sia l'una che l'altra cosa...Quella sera poi ero particolamente eccitata e sottili brividini mi partivano dalla schiena...piccole scariche di voglia mi scendevano sul monte di venere...segno che ero davvero su di giri... Ero stata a comperarmi un piccolo top bianco semitrasparente,dovevo solo decidere se indossare anche il reggiseno... ed una mini di jeans davvero moooolto mini...mi copriva a stento il sedere...Un perizoma minuscolo mi copriva la fica e spariva tra lo spacco del sedere...ero davvero sexy...Inoltre fin da quando ero ragazza tutti mi avevano sempre fatto notare che avevo un gran bel culetto...a mandolino...sporgente e terribilmente sexy... guardandomi allo specchio mi compiacevo..era vero..avevo un gran bel sedere...forse una delle mie parti + sexy.... Infine spogliandomi e restando in perizoma mi accorsi che forse avevo anche esagerato con l'abbigliamento sexy...sembravo davvero una puttana da night club!
Completava l'opera un sandalo con tacco nero e lacci al polpaccio...con quella roba addosso....capelli sciolti ed un trucco giusto...l'avrei fatto venir duro anche ad un morto!Infatti la nomea che mi ero sempre fatta era quella di una splendida signora che sapeva fare drizzare di brutto i cazzi al suo passaggio!! Mi feci un bagno...lavai i capelli...li asciugai...mi profumai la pelle con un olio al sandalo...e mi misi gli abiti...Mi truccai con cura,decisi per non mettere il reggiseno....volevo vedessero che bel paio di tette avevo... alla fine ero pronta...Mi guardai allo specchio...mamma mia...ero davvero una gran fica!!!La serata sarebbe stata mia...e molti sarebbero stati quelli che si sarebbero fatti venire l'acquolina in bocca guardandomi....Adoro far eccitare con lo sguardo e con l'abbigliamento un uomo... saperlo a cazzo duro per me mi eccita in un modo terribile!!Mio marito mi guardò con la solita noncuranza...per poi dirmi...il solito:"si stai bene...jessyca...sei carina..." La solita frase da scemo....sempre la stessa...mai un complimento...mai una parola dolce...era davvero un povero scemo... Arrivammo al bagno...le luci erano accese...la musica alta...ed un profumo di pizza e di pesce arrosto ci avvertì che la cena era già cominciata. Scesi dall'auto e mi diressi ai tavoli...gli amici ci aspettavano e iniziai a salutarli. Un coro di elogi mi colse di sopresa...non credevo di aver fatto così colpo..tutti mi guardavano con ammirazione...e le mogli di alcuni con un pò d'invidia per come i mariti mi squadravano dalla
testa ai piedi. Salutai tutti...mentre mio marito aveva posteggiato...poco dopo eravamo al tavolo con gli altri...e ordinammo la cena. Uno degli amici mi guardava con voglia...lo vedevo..era un single incallito e non riusciva a staccare gli occhi dal mio top...che mi copriva a malapena le tette,se mi muovevo troppo con le braccia i capezzoli mi spuntavano dalle pieghe del top..e lui trasaliva ogni volta. Lo guardai con un sorriso..dicendogli...:"aldo...così poi non digerisci...sai?Hihihi!!"... Lui annuì e mi rispose che ero una megafica...molto meglio delle sciaquine che girottolavano per la disco quella sera. Finii il 1° e dissi che dovevo andare alla toilette,il vino e la coca cola bevuta mi avvertivano che dovevo andare a far pipì. Mi alzai e mi diressi verso il bagno che era dietro il ristorante.Mentre stavo andando incontrai il bagnino...un bel ragazzo che era tutta l'estate che mi sbavava dietro...
Mi fermò e mi disse apertamente che quella sera ero una cosa da sogno...e che avrebbe fatto di tutto per potermi stare addosso un pò.Gli sorrisi dicendogli:"ma dai...chissà quante ne hai qui..." e lui per tutta risposta mi mise un braccio intorno alla vita e con forza mi schioccò un bacio in bocca!Appoggiandosi a me mi preme con il pantaloncino da bagno sulla fica... sento che ha una favolosa erezione....il cazzo duro mi preme sulla mini...mentre la sua lingua incontra la mia...una scossa micidiale mi parte dalla fica...inizio a gemere ed una vampata di calore mi arriva sul viso...segno che la cosa mi piaceva e parecchio. Mi riesco a staccare...lui mi guarda e mi dice:"quando ballano...ti vengo a cercare....sai?" io ero ormai in calore...una voglia infinita mi prende...salendo dalla pancia fino al cervello...non riesco a resistere...e così gli rispondo:"ok...dopo.. ora finisco la cena...c'è mio marito...vediamoci dopo"..... ormai ero eccitata al max...quel ragazzo mi aveva colpito nel segno...avevo una voglia di cazzo micidiale e con lui me la sarei tolta davvero! Vado in bagno...e qui noto subito un'altro segno di come la cosa mi era piaciuta...avevo la fica fradicia d'umori...mamma mia...che voglia mi era presa... quel bacio e quel contatto mi avevano acceso un desiderio tremendo. Tornai al tavolo...e come se nulla fosse ripresi le solite conversazioni ed il resto della cena trascorse tra chiacchere e risate. Il vino scorreva a caraffe...fresco...bianco e frizzante...in breve eravamo tutti allegri e mio marito aveva deciso per un torneo di briscola con gli amici....ottimo..mi sarei potuta assentare senza dare nell'occhio...e lui nemmeno se ne sarebbe accorto. La disco iniziò a salire di tono..in breve la pista era piena...ed in mezzo ad un bordello pazzesco...chi mi avrebbe vista? Andai da lui e mentre era tutto preso dal torneo....gli dissi:"amore ballo un pò..ok?" Lui annui e nemmeno si voltò a guardarmi...meglio...pensai io...gioca gioca...che io me la spasso a modo mio! Dopo poco ecco il bagnino...che guardandomi mi fà un cenno di seguirlo.Io con noncuranza inizio ad allontanarmi...lui in breve si dirige verso le cabine...un lungo corridoio di cabine che finisce nel buio... Dopo poco si ferma in un angolo...da lì non ci avrebbe visto nessuno.
Dopo pochi attimi arrivo...il cuore mi batte all'impazzata mentre lo raggiungo!Un attimo e mi è addosso....mi bacia con foga...la sua bocca incollata alla mia...le sue mani mi frugano la mini... e dopo pochi attimi sono già sotto la corta gonna di jeans...un secondo dopo è sul perizoma...non perde tempo il tipo...è eccitato come un cavallo!! Mentre mi bacia scende un pò il mio top...le tette mi fuoriescono dal generoso scollo...mi inizia a leccare un capezzolo...io non capisco + nulla...sono su di giri da morire e la fica mi pulsa come non mai! Si apre la camiciola...e mi mette davanti un petto liscio e muscoloso...mmhh....inizio a leccarlo con la punta della lingua mentre la sua mano è dentro il perizoma e mi stà rovistando la fica....un :"mmhh...sei fradicia...puttana!!!" gli scappa mentre mi tocca tra le cosce...io mugolando gli rispondo di sì. Inizio a scendere con la lingua...sono al pube...i primi peli mi avvertono che stò per arrivare al cazzo...ed io non chiedo di meglio!! Leccandolo ho piegato le ginocchia....sono quasi in ginocchio mentre lui è appoggiato alla cabina...guardandolo gli appoggio le mani ai lati dei pantaloncini da mare... e lentamente inzio a calarli....
Dopo qualche attimo un cazzo da sogno mi esplode dai pantaloncini calati...lui guardandomi dall'alto in basso mi sventola il suo cazzone eretto davanti al nasino....un cazzo strepitoso....una meraviglia...mentre io appoggio i pantaloncini ai suoi piedi!! Mi guarda e mi dice:"beh...credo che la cosa ti piaccia...o no?" io sorridendo non riesco a staccare lo sguardo da quella magnifica asta...le palle sono gonfie...sode...e proporzionate al cazzone. Mentre lo osservo gli rispondo:"dio ...hai un cazzo da sogno!!" e già pregusto che cosa mi farà con quella meraviglia.... Confesso che sono tremendamente troia.....quando mi fanno scatenare...e lui ci era riuscito in pieno! Mi sorride e mi dice..."Forza troia....vediamo se sei una brava pompinara....vediamo di cosa sei capace....!" Non aspettavo di meglio....lo guardo mentre ho la cappella ad 1 cm dalle labbra e gli rispondo..."ora vedrai....che razza di bocchinara sono....ti farò pentire di avermi sfidata....sappilo!" Ed inizio a leccargli le cosce...salgo....poche leccatine e sono alle palle....le lecco con voglia...lui inzia a sbuffare....salgo ancora...la punta della lingua percorre l'asta....dura..venosa...eretta....con gli occhi guardo quel ragazzo in piedi.......che sorridendo mi dice di farlo godere...
Mi raccolgo i capelli con un elastichino che avevo al polso....ora si che sono pronta a fargli un pompino da sogno... Legandomi i capelli faccio in modo che lui mi veda nel viso..senza ostacoli vedrà perfettamente come gli tiro il pompino...voglio veda che gran pompinara sono..e come sono brava a farli!!!Vedrà che razza di puttana sono se mi ci metto.... Inizio a leccare la cappella...deliziandomi da come è gonfia e dura....mi passo diverse volte la lingua sulle labbra...sia per fargli vedere che voglia di cazzo ho...sia perchè così facendo..quando andrò su e giù con la bocca su quel cazzo da sballo lui mi scorrerà bene in gola...mmhh...sono una pompinara da urlo...e se ne accorgerà anche lui! Lecco con godimento l'asta...la base...salgo sù alla cappella...lasciando un abbondante filo di saliva lungo il mio leccare.... ora è insalivato bene...scorrerà perfettamente tra le mie labbra chiuse delicatamente a cerchietto su quel cazzone da favola.... Inizio un lento su e giù...mugolando per il godimento che provo...lentamente l'asta scompare nella mia bocca...arrivo fino alla base...il nasino mi scompare tra i ciuffi dei peli sopra l'asta... poi risalgo verso la cappella...la mia lingua slingua il glande e poi ricomincio a scendere...lui sbuffando inzia a godere sempre di +... Il top calato mostra le tette...che dolcemente ballano mentre io salgo e scendo su quel delizioso cazzone...i movimenti sono lenti...stò godendo molto e lui se ne accorto. Infatti mi dice:"che troia sei...jessyca...stai godendo come una puttana a farmi questo pompino....sei davvero una grandissima zoccola...sai...ma quanto ti piace leccare un bel cazzo?" Io mi fermo...e guardandolo dritto negli occhi gli rispondo:"si...stò godendo molto...hai un cazzo da sballo....e quando mi ritrovo un cazzone così...faccio un pompino da favola... voglio farti impazzire e godermelo per bene....volevi vedere se ero una brava bocchinara???bè ora lo sai....mi piace da impazzire leccare un cazzo così...comunque a me pare che anche tu non scherzi...o no?"
E ricomincio il mio pompino...lecco l'asta....salgo sul glande...apro le labbra e inzio a farmi scendere quel cazzone da sogno in gola....una scossa violenta alla fica mi fà capire che sono bagnatissima...un "Mmmmhh..." sommesso mi sfugge mentre la sua cappella mi arriva in gola.... Su e giù...aumento il ritmo...lui ormai ha un erezione superba...se continuo così sborrerà...penso...e voglio godermelo ancora a lungo!! infine aprendo le labbra faccio uscire quello spettacolo di cazzo....inizio a leccargli le palle...sbollisco il suo orgasmo...lecco il pube...l'inguine....le cosce....sento che lui si stà riprendendo. Ora mi rimetto la cappella in bocca...succhio piano...infine metto le mie mani dietro i suoi glutei....le appoggio ed inizio a spingerlo verso la mia bocca....mimando come se mi scopasse in bocca...Lui capisce..e lentamente inizia a fare su e giù muovendo il bacino...il cazzone mi scorre lubrificato dalla mia saliva tra le labbra....un movimento delizioso... in pratica mi stò facendo scopare in bocca!!Inizio a godere...la fica...me la sento un lago....e lui gode molto a fottermi in bocca... Su e giù...ogni tanto affonda il cazzone nella mia bocca...facendomi arrivare a toccare con la punta del mio nasino i peli del pube sopra al cazzone....mi sento quasi soffocare quando spinge più a fondo...mi caccia la cappella in gola...mmhh....mi sento quasi violentare la gola da quell'asta superba! Affonda i colpi...mi stà fottendo in bocca stupendamente...le mie mani non spingono + i suoi glutei....è lui a condurre il gioco..e lo stà facendo meravigliosamente bene...ho un cazzone da sogno piantato in gola...stà scopandomi divinamente in bocca...con affondi stupendi e ritirate fino a farmi arrivare la cappella tra le labbra mi stà facendo godere come una zoccola....sale...... poi rispinge giù facendomi scorrere l'asta tra le labbra....ariivo a sentire le sue palle sul mio viso...l'ho prso tutto in bocca fino alle palle...mi sento terribilmente troia...ma se solo si immaginasse come godo quando fà così!! Poco dopo inizia ancora a sbuffare...è vicino...stà per sborrare deliziato dalle mie labbra e dalle slinguate della mia lingua sulla cappella e sull'asta... non sò che fare...ancora pochi affondi e sborrerà....
Ci pensa lui...mi prende per le braccia...mi alza..apre la cabina dietro le sue spalle...e richiude la porta...siamo dentro... La luce della luna entra dalla persiana in legno...lui non dice nulla...mi prende...mi gira a forza verso la porta chiusa...poi mi prende per un fianco con una mano...con l'altra mi abbassa a forza la schiena...pochi secondi e mi ritrovo piazzata splendidamente a pecorina... Un attimo dopo mi alza la mini...scosta il perizoma e senza dire nulla appoggia la cappella alla mia fica...sono bagnatissima....entra in un attimo e senza fatica.... la mia fica non voleva altro....solo pochi attimi...pochi colpi decisi e mi penetra....l'asta mi impala la fica e dopo pochi attimi sento le sue palle sode e piene di sborra appoggiarsi alle mie grandi labbra....dio...me l'ha messo tutto in fica in un attimo!! Per forza..ero talmente dilatata...vogliosa e bagnata......un soffocato "OOOOHHHH...." mi esce dalla gola....mentre lui inizia a scoparmi con decisione! Colpo su colpo mi fotte superbamente...mi sento così bene...ho la fica piena e sento le sue mani sui miei fianchi...mi serra in una morsa stupenda...dandomi colpi decisi mi scopa divinamente...inizio a godere sul serio ora!! Va avanti un pò....ogni tanto mi stringe le tette...poi si pianta sui piedi e ricomincia....1,2,3,4,5 colpi secchi....a sfondarmi....ogni colpo mi lascio sfuggire un lamento per come godo... e lui dicendomi di stare zitta mi tappa la bocca con una mano! Che monta deliziosa!!!godo come una pazza....sbattuta a pecorina mi godo quella monta in modo magnifico...le sue palle sbattono sulla mia fica...segno che l'ho preso davvero tutto in fica... che gran troia sono...mio marito gioca a carte ed io mi stò facendo scopare come la peggiore troia...messa a pecorina come una puttana da strada...e fottuta divinamente in una cabina al mare dal bagnino! Và avanti a lungo....mi fotte in modo splendido....godiamo come pazzi....io con un cazzone da sballo piantato nella fica fino alle palle...lui fottendosi una della + belle fiche della spiaggia...
Ancora colpi..ancora gemiti miei..ancora il godimento di una scopata a lungo voluta e davvero stupenda! Ancora colpi...poi dopo un pò si ferma...esce dalla mia fica...un sospiro di piacere mi annuncia che era vicino a venire...ecco perchè è uscito! Io resto a pecorina mentre lui mi abbassa la mini ai piedi...poi mi leva anche il perizoma...ma che vuol fare? Dopo pochi secondi allunga una mano..prende dell'olio doposole che era sopra al mobiletto nella cabina e se lo mette sul cazzone...io continuo a non capire... Infine sento la sua mano appogiarsi al mio buchetto del sedere...mi unge bene anche lì...entra con un dito e mi lubrifica il buchetto dentro...a quel punto capisco... "ma che vuoi fare?Sei matto??" gli domando io....e lui con un sorriso scanzonato mi risponde:"jessyca è tutta la stagione che mi scodinzoli davanti con quei costumini da sballo... è tutta la stagione che ti guardo questo tuo magnifico culo....in tanga sul mare sei uno schianto...non sai quante volte ho fantasticato di sbatterti a pecorina questo mio cazzone tutto nel culo...ora sei qui..a pecorina...ti ho scopata stupendamente...ora voglio incularti...ora lo voglio...non puoi scapparmi...capisci?" Si leva la camicia...si leva i pantaloncini da mare e resta nudo...alla luce della luna...è davvero un gran bel ragazzo!!Ha il cazzo duro...splendidamente eretto....sembra un paletto....magnificamente pronto...ho l'acquolina in bocca dalla voglia di sentirmelo tutto nel culetto... Dopo aver detto così...con una mano mi apre il sederino...poi con l'altra mano impugna l'asta dura e perfettamente eretta...infine sento la sua cappella appoggiarsi al mio sederino.... sono a pecorina e stò per essere inculata per bene...mio dio...che voglia ne ho...le sue mani stringono ancora + forte i miei fianchi mentre con piccoli colpetti comincio a sentire il mio buchetto dilatarsi...socchiudo gli occhi per il godimento....inculata senza ritegno...dentro una cabina al mare...come la peggiore delle puttanella da spiaggia!! Poi...sento la sua cappella che inizia lentamente a dilatarmi il culetto...e mentre tutto questo accade...inzio a sentire un languore...un forte godimento...inizio ad avere un piccolo orgasmo dovuto a quella penetrazione.... Lui và avanti...e + si fà strada nel mio sederino quel magnifico cazzo...+ io inizio a gemere..a godere...la sensazione è ora sempre + forte...la fica è fradicia e inizio a sentire colare gli umori del godimento che provo dalla mia fica sulle cosce!Allibita inzio a gemere ancora di +....poco dopo inizio a parlargli...dicendogli:"siiii....oohh.....siiii...mettimelo tutto....siiiii" ed ancora:"inculami...siiii.....inculami amore....dai....sbattimelo tutto nel sederino...daiiii....siiii daiiii!!!!" lui è eccitatissimo..le mie parole hanno avuto un effetto eccitante davvero micidiale...inzia a spingermelo tutto dentro....sento il buchetto dilatarsi sempre di +...e sento il godimento aumentare di pari passo!!
Altri colpetti...l'asta mi entra decisamente nel sedere...mi sento piena....mi ha messo buona parte del suo delizioso cazzone nel culetto.... infine si ferma...sento le sue palle dure che si appoggiano alla mia fica...dio...l'ho preso tutto nel culetto....oohh dioooo....ora si che mi sento davvero piena...ho un cazzone magnifico tutto nel culetto....non immaginavo di essere così tanto troia!! Dopo essersi fermato un attimo inizia a muoversi....mi inzia ad inculare con dolcezza...colpetti dolci....mentre io girando la testa lo guardo...è magnifico...teso...nudo davanti a me...le sue mani sui miei fianchi...il suo cazzone dentro il mio sederino...lo guardo e gli dico:"beh.....ora dai...fottimi...fammi sentire di cosa sei capace!!Non sono 3 mesi che volevi incularmi...beh ora finalmente mi stai inculando...dai...fammi sentire quel tuo cazzone...spaccami il sederino...che aspetti??" Talmente è forte il godimento in me che non ho + remore...ho lanciato una sfida...per poter così avere da lui il massimo...un volergli dimostrare quanto sia troia.... non lo sò...ma la cosa ha in breve un effetto eccezzionale! Lui pianta i piedi....mi serra i fianchi e dopo pochi attimi inizia a darmi dei bei colpi...inizia a incularmi con passione e forza! Colpo dopo colpo sento un godimento intenso...il culetto si è rilassato...il buchetto è ben dilatato...inizio a godere come mai mi era successo prima.Alcune fitte di dolore mi ricordano che forse ho esagerato...ho preso tutto nel culo un cazzo davvero super....mi stà spaccando il sederino ed i colpi un pò di dolore me lo danno...x forza...ero strettina se devo essere sincera...e sfidarlo e fare la troia non è stata forse una buona idea....ora ne pago le conseguenza...mi stà rompendo il culo di brutto!!! L'olio doposole aveva fatto sì che il cazzo mi scivolasse dentro bene...sento le sue palle che sbattono sulla mia fica ad ogni colpo...lo stò prendendo tutto... e lui se ne è accorto molto bene! Infatti poco dopo mi dice:"che magnifica puttana sei jessyca....hai preso il mio cazzo tutto in culo...lo sai?Sei proprio una gran troia...e questo culo che mi ha fatto penare tutta l'estate ora te lo voglio rompere per bene davvero!!" Dopo di chè inzia a darmi colpi a raffica...smuovendomi tutta...le tette ballano avanti ed indietro mentre mi incula magnificamente!!! Inizio a godere....sbattuta a pecorina in un modo magnifico vengo inculata in un modo delizioso...godo da morire e lui mi tappa la bocca con una mano...i miei gemiti sono troppo chiari...e quindi li smorza con la mano tappandomi le labbra...Il dolore è sparito...sono dilatata al max...il buchetto è largo....ad ogni colpo un'onda di brividi mi scende dalla schiena alla fica....
Godo forte....una serie di "ooohh...siiiii....ahhhhhh..." mi escono dalla gola...mentre lui và avanti colpo dopo colpo... Un orgasmo mi assale improvvisamente...una scossa + forte mi parte dalla fica mentre inizio a godere come una pazza...Ancora una volta mi tappa la bocca... facendomi uscire così solo un "MMMMHHHHHHH"...smorzato dalla sua mano..... Mi giro ancora...voglio vederlo mentre mi incula...voglio avere il ricordo di come sono stata inculata da questo magnifico ragazzo con un cazzone spettacolare... lo guardo....con gli occhi incontro i suoi...uno sguardo speciale mentre sento il suo cazzone duro tutto nel mio culetto ormai sfondatissimo... Un nuovo orgasmo mi chiude gli occhi....eccolo...siiii....apro le labbra per dire ancora:"dio amore...siiii...godo..godo...godooooo!!" Và avanti ancora un pò....mi incula stupendamente il mio bagnino...godo ormai senza freni.... Alla fine mi dice:"dai troia...muoviti..inculati da sola...fammi vedere quanto sai essere troia!!" Stacca le mani dia miei fianchi lasciandomi lì...a pecorina come una puttana...e con quel cazzone nel culo...piantato fino alle palle....si ferma.... Io allora inizio a sculettare...mi muovo lentamente....sempre messa per bene a pecorina...inizio a muovermi appoggiando le mani alle sue cosce e tirandolo a me! Inizio a spingerlo verso di me....lui stà fermo..vuol vedere come mi inculo da sola....che gran porco!! Inizio a muoverlo...lo muovo facendo leva sulle sue cosce...su e giù...il cazzone mi si muove lentamente nel sederino....segno che mi stò impalando da sola... Lo smuovo e lentamente sculetto....la cosa mi fà godere...mentre lui soddisfatto dal mio essere così troia inizia a rimettermi le mani sui fianchi...dopo pochi attimi mi dà 3 o 4 colpi forti.... che mi ridilatano bene il sederino.... "Che gran troia sei"...mi dice......ti stavi inculando da sola...ma quanto ti piace il cazzo in culo....ehhh? "da morire...."rispondo io....mi sento così troia che tu nemmeno lo immagini....dai spaccami il culetto...gran porco!!"
Altri colpi....furiosi...mi fanno mugolare....una serie lunga di affondi nel mio culetto....è al massimo dell'erezione...ho il buchetto slabbrato ed aperto....il suo cazzone è piantato nel mio culetto fino alle palle..tutto dentro...lo sento tutto dentro in un modo stupendo!!!Abbasso la testa....vinta da quel cazzone che mi stà dando orgasmi a ripetizione...i capelli mi coprono il viso...sono a testa bassa....scossa dal piacere....ormai lui fà di me quello che vuole...Altri colpi....ho il culetto in fiamme...esce fino alla cappella e poi con un colpo di reni me lo rimette tutto dentro...becco in un attimo cm e cm di cazzone nel culo...fino alle palle....l'asta mi scivola dentro con facilità... Infine si ferma....inzia ad arretrare e dopo pochi attimi esce dal mio buchetto ormai sfondato,sento chiaramente il sederino dilatato che lentamente tenta di richiudersi mentre lui mi fà girare...ed inginocchiare con il mio viso davanti al suo cazzo splendidamente eretto. Mi guarda mentre io come prima...mi ritrovo quel magnifico cazzone duro e pronto davanti al nasino....e dopo pochi attimi mi dice:"ti ho scopata...inculata...e mi hai fatto un pompino da sballo..ora fammi una spagnola che ti voglio sborrare sul viso come si fà con le puttane!!!" Detto questo mi mette il cazzo tra le tette...versa ancora un pò di doposole e prendendomi le mani me le chiude sulle tette! Lo guardo con aria di sfida...e gli rispondo:"che gran porco sei....bene ti farò morire tra le mie tette...lo sai?" E mentre gli rispondo inizio un lento su e giù con le tette racchiuse a coppa...le mani socchiudono tra le tette quel delizioso cazzone la cui cappella esce dal di sopra.... Inizio a fargli la spagnola...ogni tanto lecco la cappella che lui mi spinge in bocca inarcandosi....gode molto lo sento...ed io confesso che sono in delirio...la fica mi pulsa e la voglia mi stà facendo avere dei deliziosi brividini....
Vado su e giù...ma molto molto lentamente...lo voglio far morire visto che è così porco! Su e giù...l'olio doposole mi fà scivolare il cazzone tra le tette magnificamente....slinguo la cappella e lecco il glande ad ogni passaggio....sento che è vicino... sento che stà per sborrare... Mi fermo...lo faccio sbollire un pò leccandogli le palle gonfie e dure....slinguo le palle dandogli colpetti deliziosi...gode molto mentre le lecco per saggiarne la durezza le sento piene....quando sborrerà mi schizzerà moltissima sborra...lo sento da come sono gonfie e dure..... lui mi dà ancora della troia....mi dice che puttane come me ce ne sono poche....e la cosa mi fà godere ancora di +..... Riprendo a fargli la spagnola...su e giù..le tette stringono dolcemente quel magnifico cazzo...su e giù...con un moviemnto lento lento...lo faccio morire....così...lo sò! Ancora pochi colpi e sbuffando mi inzia a dire:"siii...godo.....siiiii...jessyca...siiiiiii!!!" Mi rifermo...gli lecco ancora le palle....il pube....l'interno delle cosce...voglio gli scoppino le palle quando sborrerà...e poi mi godo ancora quel cazzo da favola...non immagina come goda quando arrivo a leccargli la cappella che esce dal cuscino delle mie tette....mamma mia che megatroia sono!!! Infine aumento il ritmo della spagnola.....ho deciso di farlo sborrare....ancora pochi affondi ed eccolo...ecco i primi schizzi...copiosi fiotti di sborra mi arrivano sul viso.... Dopo pochi attimi inzia a sbuffare violentemente....una seria di:"OOOHHHH....SIIIIIIII..... OOOHHHHHHHHH....." si susseguono intensi...mentre mi schizza copiosi fiotti di sborra sul viso..sulle tette...sulle labbra....
Mi metto in bocca la cappella...ed inizio a leccargliela....così mi godo gli ultimi schizzi in gola....mmmhhh altri fiotti caldi e densi....mamma mia quanta ne aveva....le palle erano davvero piene.... mi delizio a sentirmela scivolare sul viso....raccolgo le gocce che mi colano dal mento...Lui mugolando si appoggia alla cabina mentre le ultime gocce di sborra mi scendono in gola... restiamo così un minuto...due...Mi guarda e mi dice:"sei magnifica....sei una puttana da sogno...credo poche donne sono calde...troie e puttane come lo sei tu...sai?" Lo guardo e gli rispondo:"lo sò...ma è anche merito tuo...hai saputo accendermi la passione come poche volte mi è successo...se perdo il controllo sò di essere tremedamente puttana ma molto è merito tuo...." Poi si inizia a ricomporre...raccoglie la camicia...i pantaloncini... Mi passa un asciugamano preso dall'appendiabiti dicendomi di pulirmi....mica potevo andare di là piena di sborra....mi dice ridacchiando.... Mi alzo in piedi....mi ripulisco il viso ed il seno...mi asciugo la fica ancora fradicia...mi asciugo il culetto unto di olio doposole....il buchetto è ancora molto dilatato... che culo mi ha fatto questo splendido stallone...mamma mia!! Ci rimettiamo un pò in ordine....mi rimetto a posto i capelli...il top...il perizoma e la mini di jeans.La sborra mi resta appiccicata alla pelle del seno... ricordandomi la stupenda certezza di come sono stata zoccola....
Apre la cabina ed esce prima lui...controlla che sia tutto ok e mi fà uscire. Si incammina rapido verso la direzione..lasciandomi indietro...esco dalla fila delle cabine e con passo elegante mi rituffo nella disco...il ballo impazza ed io mi getto nella mischia come se nulla fosse! Dopo qualche minuto arriva lo scemo di mio marito...che mi chiama a bere l'ultimo brindisi con gli amici del mare. Esco dalla pista e vado al nostro tavolo...mentre un dolce bruciore al culetto mi ricorda di quanto sono stata puttana in quella cabina.... pochi minuti prima. Sorseggio lo champagne che mi leva il sapore di sborra dalla gola...ripensando a cosa avevo fatto pochi minuti prima sorrido.... E lo scemo di mio marito mi domanda:"perchè sorridi??" ed io:"perchè è la festa di fine estate....perchè festeggiamo gli amici che tornano a casa noooo??" Ah...risponde lui..allora ed alzando il calice dice:"cin cin!!" Ed io:"si cin cin!!" e penso...."SI CIN CIN AL CAZZONE CHE MI SONO GODUTA TUTTO FINO IN FONDO ALLA FACCIA TUA!!" Finiamo il brindisi e torniamo alla macchina.Sedendomi mi sfugge un "ahi ahi..." di dolore per il culetto ancora dolorante..... E lui:"che hai?ti fà male la schiena?" Ed io:si...deve essere stata tutta quella disco..i balli...." Accende la macchina e si torna a casa...lui contento della serata...io contenta del mio essere stata così tanto magnificamente troia.....
FINE
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7 anni fa
jessyca,
56/56
Ultima visita: 6 anni fa
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sottomessa...
Sono Sandra, 55enne moglie e madre fedele...Da qualche anno, complice la crisi economica, mi sono vista costretta a lasciare le comodità di una vita da casalinga per aiutare mio marito a sostenere le varie spese.. casa, auto, assicurazioni, università di mio figlio etc...Da circa 1 anno lavoro come procacciatrice di contratti assicurativi, il mio compito è quello di andare in giro per la città alla ricerca di clienti, un tipo di lavoro che ho sempre odiato e ora mi ricordo quante volte ho chiuso in faccia la porta a venditori come sono io in questo momentoQuel giorno ero finita per caso in una zona della città che non conoscevo bene, vestita come da regolamento: gonna non troppo corta, calze velate, camicetta, tacco non troppo alto, la borsa 24ore data in dotazione dell'azienda.Ad un certo punto mi resi conto che stavo vagando senza meta in quel quartiere squallido e mal tenuto.Quando decisi di ritornare sui miei passi mi ritrovai faccia a faccia con uno zingaro, persone che ho sempre temuto e ripudiato."bella signora, che ci fa tutta sola in questo posto?"io rispondo seccata " sto tornando verso l'ufficio, qui vicino c'è un mio collega che mi attende"" non dire bugie bella signora, è circa un ora che ti segue e sei tutta sola soletta"Lo guardai e iniziai a studiarlo profondamente, maturo sui 60 anni, sporco e mal tenuto, emanava un odore nauseabondo , imponente alto e grasso...con disgusto gli dissi "bene adesso devo andare, addio"lui si mise davanti a me e in modo deciso mi disse "e no signora, tu adesso resti qui..."iniziai ad avere paura e la prima cosa che mi venne in mente di dire fu "non ho soldi mi lasci andare""e chi ah detto che voglio soldi da te, hai di certo cose più preziose dei soldi!""non uso collane o altro, l'unica cosa che ho è la fede matrimoniale" gli mostrai il collo e i polsi"bella signora non hai capito..."non fece in tempo a finire la frase che iniziai a correre e voltai strada e mi ritrovai in un vicolo cieco. Stretto, buio e malodorante"bella signora adesso parliamo con calma.." si avvicinò e mi costrinse contro il muro"mi lasci andare o urlo" intimai"urla pure qui non ti sente nessuno" si avvicinò ancora e ora il suo corpo bloccavi il mio contro il murosentivo il suo pene duro contro di me, le sue mani si posarono sui miei glutei e piano piano iniziarono a tirare su la gonnaio ero terrorizzata, ansimavo dalla paura ma ero come bloccata"bella signora vedi che ti piace farti toccare..." mi disse ridendosentivo il suo odore acre, le sue mani che mi palavano, il suo membro che spingeva verso il mio ventre..."ora bella signora mi darai una cosa preziosa... inginocchiati.."io feci cenno di no, e gli dissi, anzi implorai "mi lasci andare le darò tutti i soldi che vuole""non voglio soldi da te Sandra, lo sai cosa voglio"ma come faceva a sapere il mio nome? non aveva preso i miei documenti non avevo detto il mio nome..."come fa a sapere come mi chiamo?""so molte cose di te... ma non sono qui per parlare, adesso inginocchiati e apri la bocca o finisce male"ero terrorizzata e ubbidii. mi inginocchiai, il mio viso davanti alla sua patta dei pantaloni, lui aprì la zip e con mio estremo stupore tirò fuori dai pantaloni un cazzo enorme..."apri la bocca Sandra" il suo pene puzzava, io ero disgustata ma non so per quale motivo aprii la bocca, lui si avvicinò e infilò parte del suo glande nella mia bocca... era esageratamente grosso"ora succhia Sandra" ero impaurita, pensavo che se conosceva il mio nome avrebbe potuto creare problemi alla mia famiglia al mio lavoro... così iniziai a succhiarelui gemeva, godeva, grugniva... "sei una grandissima pompinara Sandra..."ad un certo punto mi resi conto che li sotto ero bagnata.... e mi vergognai di me stessa, come potevo in una situazione del genere provare piacere?continuai a succhiare... e poi una mia mano finì tra le mie cosce...lui se ne accorse e mi disse "ti sditalini la fica sandra? hai visto che ti piace? lo sapevo"io senza levare il cazzo dalla bocca feci cenno di no... "no cosa? non ti piace?" feci cenno di si... "e allora cosa NO? se ti piace?levai il cazzo dalla bocca lo guardai dritto negli occhi e gli dissi "non mi sto facendo un ditalino" e lui "a no e allora cosa fa quella mano?""sapendo cosa vorrai da me, mi sto allargando il culo, è da molto che non lo faccio"lui divenne tutto rosso e mi disse "Sandra sei una troia, e pensare che mi sarei accontentato di una pompa, ma a questo punto dovrò romperti il culo"mi fece alzare, e mi butto a terra su un materasso abbandonato, rimasi con il sedere all'aria... il perizoma che io stessa avevo scostato per facilitare il suo ingresso.Si avvicinò, e me lo mise in culo con un solo gesto, tutto fino alla palle...Ero impietrita, godevo come non avevo goduto mai senza proferire parola...Non so dire per quanto tempo mi fece il culo, forse un minuto, forse un ora... so solo che godevo e squirtavo dalla fica...Ad un certo punto sentii la sua crema calda nelle mie viscere... doveva essere veramente molta...lui finendo di grugnire come un porco, uscì da dentro me, si rimise il pene nei pantaloni e mi disse "questo è territori mio, se vieni qui di nuovo sai cosa ti spetta"e senza dire nulla si allontanò... poi si voltò un ultima volta dicendomi... "salutami Marco quando torni a casa..."Di nuovo il terrore..."salutami Marco" mio figlio? ma perchè? era una specie di ricatto? non capivo...mi ricomposi, mi incamminai verso casa e sentito la sua sborra uscire da dentro di me...arrivata a casa mi buttai sotto la doccia, mi lavai più volte come a voler levare la mia pelle debole. Ma nel frattempo mi masturbavo come non mai, davanti e dietro...il giorno dopo mi preparai di nuovo per uscire, solita tenuta da regolamento, presi la borsa, mi avvicinai all'uscita e salutai... "vado al lavoro""ciao mamma, torni nel quartiere di ieri?" non sapevo cosa dire... "si, ci sono diversi clienti interessanti"lui mi guardò sorridendo "divertiti allora e salutamelo..."Spero che questo racconto non offenda la sensibilità di nessuno, mi piacerebbe ricevere commenti e consiglibuona lettura
9118
2
7 anni fa
mirkok, 32
Ultima visita: 4 mesi fa -
voglia di trasgressione
dopo molto tempo di vita frenetica e familiare eccoci ad organizzare una serata tutta per noi...una di quelle in cui può succedere di tutto ma anche nulla..ti prepari da urlo, camicia bianca con lunga zip frontale che contiene un seno a dir poco prorompente, una gonna molto stretta che evidenzia un bel lato B tutto da toccare ed un paio di tacchi che slancia la tua figura verso pensieri spinti. Sotto...un intimo nero di pizzo, reggiseno a balconcino e perizoma...spiarti non è mai stato cosi eccitante..raccogli i capelli facendo vedere un viso dai lineamenti bellissimi e lasciando libero il collo di accogliere attenzioni ...usciamo per andare al ristorante, sei uno schianto ed io in estasi..dopo aver ordinato la cena ed un buon bicchiere di vino bianco...mi dici di porgere la mia mano aperta e...tu con inaspettata calma...mi consegni il tuo perizoma che ti sei sfilata mentre io ordinavo il vino...!!..non posso non sentire il profumo e l'umido del perizoma e non posso non essere decisamente eccitato...una coppia vicina probabilmente ha visto che ti toglievi l'indumento e...sorridendo...paiono eccitati più di me...finita la cena decidiamo di andare in un Privè di Milano molto conosciuto e molto pulito ma soprattutto pieno di belle coppie anche se divise su tre piani. Prendiamo qualcosa da bere e..cominciamo a scaldarci...sarà la vodka...o sarà il fatto che ...non hai l'intimo ed io immaginando i tuoi umori bagnati esterno la forma del mio membro in tutta la sua lunghezza...saliamo nel privè misto, ci mettiamo avvinghiati a vedere delle piccole effusioni, tu davanti a me con il mio membro appoggiato sul tuo culetto, da dietro m'insinuo nella camicia e tu sei decisamente su di giri, un paio di singoli ti toccano facendoti venire i brividi ma...non siamo li per loro...anche se un singolo sembra avere un tocco da te molto apprezzato...che ti fa ansimare più del previsto...ma noi cerchiamo altro...ci spostiamo nel privè per sole coppie, io e te siamo al limite e dobbiamo cercare di sbollire un po altrimenti...roviniamo tutto in pochi secondi...non abbiamo mai fatto alcun tipo di scambio pur essendo aperti a fare esperienze ma senza costrizioni, io mi metto spalle al muro e tu di spalle contro di me per gustarci lo spettacolo ma...io non ce la faccio e...apro la zip della tua camicia facendo uscire lo splendido seno e tutto ad un tratto lo spettacolo si sposta dal letto che avevamo di fronte a...noi...una bella lei di coppia si avvicina cominciando a leccarti il seno inturgidendo i capezzoli all'inverosimile, io da dietro ti tengo le mani verso di me quasi come lvolerti legare ed offrire la tua bocca ed i tuoi seni alla bocca della lei, il lui della coppia da dietro la sua donna ti alza la gonna trovando un liscio che fa scivolare le dita verso i tuoi umori insinuandosi nel buchino che ormai è caliente, la lei sembra infatuata dal tuo seno e continuando a baciarti si aggiunge al proprio lui nel toccarti in mezzo alle gambe....mentre tu sei in balìa del piacere più profondo...non avendo più la percezione del tempo...mi cerchi con le labbra, vuoi che ti penetri ma io insisto nel mostrarti alle coppie che vedendoti in trance e sentendo i tuoi seppur composti gemiti...sono sempre più numerose ed attente a guardare...Intanto un altra coppia si avvicina, sempre bellissima e...la lei mi apre la zip dei pantaloni tirando fuori non senza fatica, il mio membro ormai al limite con l'intenzione chiara di prenderlo in bocca tutto mentre il compagno la osservava toccandola...io potrei venire in due secondi ma...vedere te molto ambita dalle lei presenti ma sotto i colpi di lingua di una splendida ragazza mi tiene in stand by come voler allungare all'infinito questi momenti di estasi...andiamo avanti cosi per diverso tempo, senza aver voglia di spostarsi in posti più comodi, tu con la lei che bacia te ed il tuo seno, il lui che ti tocca in mezzo alle gambe, io con il mio membro tra le labbra calde di una bellissima ragazza e...la tua mano che va a prendere il membro di lui portandolo ad una velocissima venuta...quasi contemporanea alla tua ed alla mia avvenuta completamente e copiosamente nella bocca dopo una fantastica e "personalizzata attenzione" fatta dalla lei che avevo a fianco.......che dire...la nostra prima esperienza di questo tipo...avvenuta in piedi...nell'oscurità del privè e con splendidi profumi di sesso fatto in modo inaspettato ....ma voluto......questo è ciò che volevamo e questo è ciò che cerchiamo...dove tutto può succedere senza che nessuno ce lo imponga...questa è trasgressione di coppia...questo è inserire eccitazione e sale all'interno di una coppia ...che ha voglia ...di trasgressione...Complici78.....cinzia & roby
5106
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7 anni fa
Complici78, 31/27
Ultima visita: 7 anni fa -
il primo incontro
Il tutto è cominciato per scherzo... ci conoscevamo da tempo, lavoravamo nello stesso ufficio, ma non si era mai creata l'occasione per poter scambiare due chiacchiere e poi... metterle le mani addosso. Ha un culo stupendo, tondo tondo, sempre ben evidenziato da pantaloni super aderenti o da gonne attillate. Un giorno, finalmente, a pomeriggio inoltrato, ci siamo incontrati al bar. Abbiamo iniziato a parlare e scherzare, mi fa capire che lei ha un forte dolore alla schiena.. io subito le dico che sono molto bravo nel massaggio e lei che fa? subito mi invita nella sua stanza... li capisco anzi mi dice che siamo soli perchè la sua collega è ammalata... il mio cazzo inizia a farsi duro e le dico che se vuole sono disposto a farle un massaggio. La troia, dapprima fa la ritrosa e subito dopo mi dice ma no dai se arriva qualcuno facciamo la figura dei polli.... ok faccio io hai ragione vado via e nel mentre lei si gira e mi dice vieni tra un quarto d'ora tanto stanno tutti per andare via..., ok le rispondo e vado. Aspetto che vanno via tutti e torno con il cazzo durissimo nei pantaloni e aspetto... lui è tutto duro e inizia a spingere nei boxer per essere liberato ma non è possibile...la raggiungo nella sua stanza e la trovo assorta nei suoi pensieri e nelle sue bugie, mi fa capire che non le è mai successo una cosa del genere e che lei non è una di quelle che tradiscono il marito ... perchè lo ama come il primo giorno ... ok, ok le dico mettendomi dietro di lei e iniziando un tenero e dolce massaggio, nel frattempo le chiedo di togliersi la camicia, le si alza improvvisamente, è tutta rossa in viso e mi dice di dover avvertire il figlio che sarebbe tornata un pò più tardi e il marito.... e nel contempo si alza e velocemente va chiudere a chiave la porta ed io penso cazzo me la scopo a questa finalmente... si avvicina a me mi volge le sue spalle e apprezzo un culo midiciale stretto da un jeans che a mala pena lo contiene. Si toglie la camicia e rimane con un reggiseno di pizzo bianco che a stento trattiene le sue tette non tanto grandi, una terza, ma fatte bene e sospinte dal suo push-up... continuo a massaggiarla delicatamente e le dico se ha una crema per far scivolare meglio le mie mani, le abbasso le bretelle del reggiseno e lei decide di toglierlo il reggiseno, lo fa con grande semplicità e sensualità, coprendosi parzialmente con le mani in maniera da coprirsi i capezzoli... Il mio cazzo duro nei pantaloni era sempre più duro e lei faceva finta di aver dolore quando io la massaggiavo con un pò più di forza... e cercavo di parlarle dicendole che aveva una pelle meravigliosamente setosa, ancora abbronzata, infatti le sue tette per quello che riuscivo a vedere erano anche loro abbronzate. Il cornuto la esibiva, evidentemente... la sua gonna era appena risalita a metà coscia e io cercavo in tutte le maniere di toccarle il seno e lei continuava a dirmi che il dolore era alla schiena e che se avessi insistito sarebbe andata via... allora provo in maniera decisa a metterle le mani sulle tette e lei improvvisamente si alza, toglie il reggiseno e mi dice ma che vuoi vedere le mie tette? dimmi allora ti basta? Io rimango esterefatto, il cazzo stava per scoppiare nei pantaloni e la guardo. ha due capezzoli durissimi che guardano verso il cielo e sul suo viso traspare una smorfia tra l'incazzata e l'eccitata. Ancor prima di potermi buttare su di lei, va in bagno lasciandomi solo e con il mio cazzo durissimo... tento di entrare ma si è chiusa a chiave e la supplico di farmi entrare con lei in bagno e lei con fermezza mi dice che non sono stato ai patti perchè le avevo promesso di non toccarla e che non sarebbe uscita dal bagno.... mi abbasso e la spio dal buco della serratura e cosa vedo? lei che pisciava il sentire quel rumore e il vederla mi ha eccitato ancora di più e le ho chiesto di aprirmi la porta, anche perchè in ufficio non c'era più nessuno ... le ho detto che ero disposto a tutto pur di vederla di toccarla, di possederla... ad un certo punto si è alzata e nel pulirsi ho visto la sua bella fighetta completamente depilata che la stava asciugando ed ho immaginato di leccarla e pulirla dalla pioggia ÂÂ bionda che aveva appena lasciato nel water, ero arrapatissimo e a quel punto ho sentito la chiave girare nella toppa e aprirsi finalmente la porta.... era quasi completamente nuda... ed in mano aveva un qualcosa che non riuscivo a capire cosa fosse. Mi ha detto solo guai a te si ti avvicini e mi metti le mani addosso ma io non le ho dato retta e le ho messo le mani sulle tette e nello stesso tempo ho avvertito una sensazione di bruciore sulle mie mani e mi sono allontanato.Mi ha ordinato di non fare sciocchezze e di ubbidire ai suoi comandi.Mi ha fatto stendere sulla sua scrivania, mi ha fatto abbassare i pantaloni e poi ha iniziato da sopra i boxer a darmi dei morsi sul cazzo, ho riprovato a metterle una mano sul culo e mi ha colpito con un'altra volta con quel piccolo arnese che mi ha dato una piccola scossa elettrica. Subito dopo mi ha obbligato a tirarlo fuori e a farmi un bel su e giù lento e profondo e per poterlo fare fino in fondo mi ha messo una crema sulla cappella e mi ha fatto continuare... ha iniziato lentamente a spogliarsi, prima la gonna ed è rimasta solo con un perizoma bianco e le autoreggenti, il vederla mi faceva venire voglia di farmi velocemente e sborrare ma lei non voleva e mi minacciava con quel piccolo arnese. Improvvisamente si toglie il perizoma e me lo fa annusare e poi me lo mette in mia bocca per farmi assaporare i suoi umori. Improvvisamente si introduce qualcosa nella figa e inizia a toccarsi di brutto, imponendomi di continuare a segarmi... La situazione è eccitantissima, io sul tavolo che mi sego e lei al mio fianco che si masturba non so con cosa...Decido di scendere e metterglielo in bocca ma lei togliendosi qualcosa dalla figa mi minaccia e lì capisco che era quello che mi dava le scosse e mi obbliga a vederla mentre si masturba e mi chiede di fare una gara a chi gode prima...Comprendo cosa vuole, mi siedo per terra di fronte a lei e vedo la sua bella figa aprirsi e chiudersi, è sempre più bagnata e mi dice di morderle i capezzoli che sono durissimi, la guardo in faccia e aspetto ... dopo pochi secondi la troia inizia a gridare e a godere, la sua fighetta è tutta piena di umori e sento il dildo come le squarcia la figa, ho voglia di venire per sborrare ma mi trattengo e lei improvvisamente mi ha chiede di metterglielo in bocca ...Inizia un pompino di quelli che ti sogni ma nessuno ti fa mai, mi fa mettere in piedi e stringendolo dalla base con due dita inizia piano piano ad metterselo a piccoli colpi in bocca, poi lo tira fuori ed inizia a leccarmi tutta l'asta, le palle che si mette in bocca e se le gioca con la punta della lingua per poi infilarsi tutto il cazzo in bocca sino al limite delle dita e continua così... poi mi dice di poggiarmi con le natiche sulla scrivania perchè mi vuole leccare bene... accetto subito e inizia a leccare la cappella, poi l'asta con calma e con dovizia, ogni tanto accelera per poi leccarmi le palle e poi mi lecca il buchino del mio culo sino ad allora vergine e piano piano mi introduce la lingua anche lìììì... Si ferma, mi dice guardami se riesco a prenderlo tutto in bocca e fa scomparire il mio cazzo, si riferma e mi chiede se mi piace, non ho il tempo di dirle niente perchè mi si tuffa sul cazzo, riesco a stringerle i capezzoli e farle uscire un lamento dalla bocca ma non vuole lasciarlo e allora mi sputa sulla cappella e inizia a farmi una sega dopo pochissime botte le sborro una quantità industriale di calda e densa sborra che lei lecca avidamente lasciandomi la cappella bella pulita, dopo avere leccato tutto, finalmente mi parla e mi dice che vuole baciarmi per farmi sentire il sapore dolcissimo della mia sborra... e così fa!....ÂÂ
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7 anni fa
ralpheivonne,
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Ultima visita: 6 anni fa
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Serata improvvisata
Era una sera di gennaio mi ricordo che nevicava, e di solito mi trovavo con le amiche nel weekend, quel weekend come tutti i fine settimane, eravamo tre o quattro amiche e uscivamo per puro divertimento..Quella sera eravamo in discoteca un bel locale chic, e durante la serata, che qualcosa prendeva forma durante il ballo lo scatenarsi per me era salutare, e c 'era un tipo che mi aveva adocchiata, ma stava sulle sue, molto educato, nei modi di fare, che in me suscitò interesse, non quei soliti maschietti che fanno di tutto per abbordare non era scontato.Tra un bicchiere e un altro ero un po euforica, ma ancora in me,e quell'euforismo che ti fa lasciare andare..un pò.Io ero vestita sempre sex, tacchi alti, vedo non vedo, trasparenze che si notavano.tutto avrei pensato, tranne che a fine serata , mi trovai in casa di questo amico, dopo averlo accompagnato a casa, mi chiese di salire da lui ed io mi lasciai sorpendere.Quando fummo da lui, era un pò 7mbarazzato, lo capii subito, cosi mi offrí da bere, e ci mettemmo a parlare del più e del meno.ad un certo punto mi portò nella camera da letto dove aveva il compiuter, per farmi ascoltare dei brani di musica, e io non capii che , la musica in sottofondo, la luce soffusa,e un batter d occhio ci trovanno sul letto tutti e due, molto delicato ma in foga..e c'era anche da parte mia...ricordo che fù una notte di fuoco, non avevo mai fatto sesso cosi incessantemente, un orgasmo dietro l'altro , cambiando sempre posizione, era turgido che rimase dentro piu di mezz'ora...e sempre accarezzandomi..con la lingua i lobi delle orecchie...fu un oblio..dietro l'altro..mi fece impazzire di piacere, che non avevo mai provato prima...una sensazione indescrivibile....ero presa e molto...fino allo spasmo....cosi ci addormentammo ...e vi assicuro, che in quell letto 'erano almeno 40 gradi....alla prossima. Vera.
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7 anni fa
i porcini,
38/45
Ultima visita: 1 anno fa
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Chi l'avrebbe mai detto!!!
Una normalissima giornata, iniziata come tante altre con il solito caffè al solito bar con i soliti amici. Io, Angela, Tony, Marco e Marcella, come ogni mattina ci incontriamo al bar, scambiamo 4 chiacchiere mentre consumiamo la nostra colazione e poi ognuno per la sua strada.
Quel giorno si iniziò a parlare di computer e dei vari problemi che possono derivare dalla non perfetta pulizia e manutenzione del proprio Windows, Angela allora mi dice che da qualche settimana il suo computer è lentissimo ad avviarsi e mi chiede se fosse possibile fare un salto in negozio da lei a darci un'occhiata (io mi occupo proprio di sistemi informatici e lei ha un negozio di casalinghi). Accetto volentieri di passare da lei in negozio a guardarle le tette... ops, il computer! Eh, si, la mia amica ha una bella e abbondante 5 di seno e nulla fa per tenerle nascoste... ci conosciamo da più di 15 anni, ormai siamo come fratelli e pur avendola desiderata per anni non ho mai osato dirle niente per non rovinare il bel rapporto che esiste tra noi e con il marito che conosco dallo stesso periodo (erano già fidanzati quando ci siamo conosciuti).
Dopo aver sbrigato i miei impegni mi presento in negozio lei sta servendo dei clienti, come sempre indossa una bella camicetta che a stento riesce a contenere le sue grazie, mi accompagna rapidamente nell'ufficio e indicandomi il portatile incriminato mi dice sorridendo: "so di potermi fidare ciecamente di te, quindi non fare troppo caso a quello che potresti trovarci dentro" e poi torna dai suoi clienti.
Quella frase, così sibillina, non fece altro che incuriosirmi e invece di cercare di capire quale potesse essere il reale problema del computer iniziai a sbirciare qua e là alla ricerca di qualcosa di "strano". A dire il vero la cosa fu molto più facile del previsto, fin da subito notai foto con primi piani della sua scollatura, altri con le sole labbra e con la lingua fuori, insomma le foto che si possono trovare su siti come A69!!!
A quel punto dovetti per forza approfondire, piccola analisi della cronologia del browser e ogni sospetto divento certezza: un sito per scambio di coppie era tra i più visitati!!!
Stupore ed eccitazione si iniziarono a insinuare tra i miei pensieri, la mia amica una frequentatrice di questi siti? E il marito? Che fosse lei era abbastanza ovvio, le foto trovate erano tutte sue, ma poteva anche avergliele fatte il marito e poi averle lui stesso pubblicate. La curiosità si era ormai completamente impadronita di me, con la coda degli occhi cercai quindi di capire a che punto fosse con i clienti e notai che ancora ne aveva per un pò, allora cerco di aprire Skype e servendo la password non ci riesco ma noto 2 username diversi, uno che conosco e l'altro molto "ammiccante".
A queso punto vedo che i clienti si avvicinano alla cassa per pagare, quindi smetto di curiosare e faccio quello che avrei dovuto fare fin dall'inizio... Un pò di pulizia e qualche aggiornamento al computer incriminato.
Lei saluta i clienti e viene in ufficio, con lo stesso sorrisino di prima: "vero che non hai trovato niente di sconveniente dentro quel coso"? Io a fatica riesco a trattenermi dal dirle quello che ho scoperto e farle mille domande, ma credo che il mio rossore e la mia titubanza abbiano lasciato capire abbastanza.
Angela mi si avvicina, mi si mette alle spalle e, con la scusa di vedere cosa stessi facendo, mi sfiora la schiena con le enormi tette. Un brivido mi percorre la schiena, dal basso alla base della nuca, sento il suo respiro sul mio collo e la pressione sanguigna inevitabilmente aumenta.
Continuo a lavorare cercando di concentrarmi solo su tastiera e monitor ma lei si fa più insistente, continua ad alludere a contenuti strani che potrebbero erroneamente finiti sul computer, mi dice che qualcuno con dei virus avrebbe potuto far aprire involontariamente siti per adulti, insomma senza girarci troppo intorno gioca a provocarmi!
Per fortuna arrivano altri clienti, io ne approfitto per finire il mio lavoro di manutenzione dopodiché saluto e vado via dicendo che ci saremmo rivisti con più calma in un altro momento.
Arrivato a casa il primo pensiero è stato di mettermi al computer aprire quel sito e cercare l'utente con il nome dell'account Skype secondario di Angela, utente che esisteva e che aveva 6 foto nel suo profilo quindi "click" e ... stupore! Io quelle tette, anche se non le ho mai viste nude, le conosco benissimo, conosco benissimo quella camera da letto perché in quella casa ci sono stato tante volte a cena!
Ormai nessun dubbio, Angela è la donna delle foto e con grande sorpresa noto che a farle compagnia con il cazzo duro in mano c'è anche il marito. Quindi sono ufficialmente una coppia di scambisti... ed io che per anni non ho neanche osato sfirorarla con un dito.
Mentre la mia mente ormai è in viaggio vengo riportato alla realtà da un messaggio che arriva sul telefono: "non so cosa tu abbia fatto ma ora il computer va molto meglio, vorrei ringraziarti di persona.
Ci vediamo domattina per la solita colazione. Angela"
Non posso non rispondere e le scrivo: "non ho fatto niente di particolare, solo un pò di pulizia, domattina mi offri il caffè e siamo pari. Buona notte"
Poso il telefono sul comodino e mi metto a letto ma un arriva altro avviso di messaggio: "il caffè te lo offro con molto piacere, ma credo di dover pagare un prezzo un po' più alto per il tuo silenzio "maldestro". Buona notte anche a te"
L'indomani arrivo al bar, la solita compagnia già è fuori dalla porta che aspetta solo me e Angela si affretta a venirmi incontro per abbracciarmi e darmi un bacio sulla guancia ringraziandomi per averle salvato il computer. Finito il rituale della colazione ci avviamo come sempre per le nostre strade ma Angela si avvicina e mi sussurra: "ieri sei andato via così in fretta che hai dimenticato di chiudere le mie foto che stavi guardando sul computer" io rosso paonazzo e senza parole non so cosa poter rispondere ma lei continua: "credo che tu abbia un debole per quello che c'era fotografato ma ti garantisco che dal vivo sono ancora più belle" mi saluta e va via.
Resto immobile senza riuscire neanche a dirle ciao, tanta è la sorpresa per quello che era appena successo.
Tutta la mattina lavoro ma con fissa nella mente la scena e la sua frase di questa mattina, decido allora di contrattaccare! Mi registro al sito che frequenta, le scrivo con il nik di fantasia che ho utilizzato, le faccio i complimenti e le mando una bella foto in cui le mostro nel dettaglio che effetto mi fanno le sue tette. Fortunatamente non devo attendere troppo la sua risposta, mi risponde quasi subito ringraziandomi e dicendosi fiera di essere la causa di una così bella erezione.
Iniziamo così a giocare e punzecchiarci a vicenda, io la conosco benissimo e quindi posso permettermi di "colpirla" in modo molto più mirato ma sempre senza mai rivelare la mia vera identità, ipotizzando per esempio quanto mi sarebbe piaciuto scoparla sulla scrivania di un ufficio.
Finito di chattare ho un'erezione da far male, una voglia matta di correre da lei e sbatterla sulla scrivania del negozio e la rabbia per non aver mai prima di questo momento pensato a lei sotto questa nuova ottica.
E mentre penso a tutto questo e a fatica mi trattengo dal tirar fuori l'uccello e farmi una bella sega liberatoria ecco che arriva un messaggio, prendo il cellulare ed è lei che mi scrive di aver probabilmente bisogno che dia un'altra occhiata al suo pc.
Naturalmente le rispondo che ci sarei passato appena possibile e lei per tutta risposta: "beh, per evitare che ti possa dimenticare di me, e per accelerare il tuo intervento, ti ricordo che sul mio computer potresti trovare queste..." e mi manda una foto della scollatura!!!!! Ecco, ora la sega e d'obbligo prima di poter prendere sonno.
Non le rispondo, la mattina dopo al bar non si presenta per la colazione, e io sbrigo tutti i miei impegni in tempi record ... Alle 10:00 mi presento al negozio, le mi guarda mi indica il computer e continua a servire una signora che ha in negozio. Mi dirigo al computer e non appena sposto il mouse ho l'ennesima sorpresa, una foto delle sue tette aperta! Lei segue tutta la scena e inizia a sorridere, accompagna alla porta la signora che nel frattempo ha ultimato i suoi acquisti e chiude alla sue spalle la porta a chiave.
Ora la situazione è decisamente chiara ad entrambi, lentamente si dirige verso di me e lungo il tragitto inizia a sbottonare la camicetta. Più si avvicina e più riesco a vedere i capezzoli che spingono la stoffa e capisco che non porta il reggiseno, quando è a pochi passi da me si ferma e guardandomi mi chiede se preferivo continuare a guardare solo le sue foto o se magari non fosse meglio vederle dal vivo, detto questo apre la camicetta e libera la sua fantastica 5 misura di tette. Troppo lontana per essere toccata ma abbastanza vicina per ammirare lo splendore dei capezzoli turgidi e desiderosi di attenzioni.
Mi alzo e vado verso di lei, senza dire niente le metto le mani sulle spalle e lentamente faccio scivolare a terra la camicetta, le sfioro con le dita il collo mentre le sposto i capelli dietro la nuca, poi scendo lentamente dal collo al petto, molto lentamente.
Il suo respiro cambia, diventa lento e profondo, gli occhi brillano di ardente passione, e le mie mani sono ormai sulle tette per anni desiderate, le sfiorano i capezzoli, li stringo tra le dita e li tiro verso di me.
Anche il mio respiro diventa più lento e mentre con le mani inizia a sbottonare i pantaloni avvicino le mie labbra alla sue le sfioro e la bacio facendo scivolare la lingua alla riccerca della sua, lei ricambia con altrettanta foga, capisco a questo punto che il desiderio represso per anni non era solo il mio...
Mi sbottona i pantaloni, li abbassa e mettendosi in ginocchio mi bacia lungo una coscia mente le sue sapienti mani liberano il mio cazzo ormai duro dagli slip, lo accarezza e se lo porta alla bocca sfiorandolo con le labbra calde e umide. Inizia così a farmi quel pompino che in vita mia avrò sognato centinaia di volte e che non avrei mai osato chiederle. È bravissima e l'eccitazione è tanta che faccio fatica a non venire subito, ma lei insiste mi guarda dritto negli occhi e dice: "so che non resisti più ed io voglio sentirti venire ora in bocca, voglio gustare il tuo dolce sapore" ... queste parole, pronunciate dalla donna che ho desiderato per anni, sono state il colpo di grazia la prendo per i capelli e inizio a farla andare avanti ed indietro sempre con più foga, lo prende tutto in gola, e quando le vengo in bocca lei continua a stringere tra le labbra in cazzo per non far andare persa nemmeno una goccia della mia calda crema, la manda giù tutta e ripulisce con attenzione la cappella.
La gioia nel suo volto è palese, ma ora tocca a me farla godere. La aiuto ad alzarsi in piedi la prendo in braccio e la metto a sedere sulla scrivania, la faccio sdraiare e dopo aver messo le sue gambe sulle mie spalle mi tuffo sulla fica ormai fradicia dei suoi umori, la bacio e la sfioro delicatamente, la penetro con la lingua e le lecco ogni centimetro in lungo ed in largo. La sento che freme, urla ed è pronta a godere ed è proprio mentre sta per venire che, senza alcun preavviso, le spingo un dito dentro culo. Smette per qualche istante di respirare, le sue gambe tremano e tutto il suo corpo inizia a fremere all'impazzata prima rimanere quasi esanime.
E distesa sulla scrivania, senza nessuna forza, riesce a malapena a girare la testa verso di me e bisbigliare qualcosa di incomprensibile prima che le mie labbra si poggino nuovamente sulle sue per un lungo bacio.
Finisce così il nostro primo incontro, ma da allora per entrambi ha avuto inizio una nuova vita e, magari, prossimamente ve ne racconterò qualche altro episodio.
Un ringraziamento a tutti coloro che sono arrivati fino la fine.
Alla prossima,
Dolce.
12
6
7 anni fa
dolcemisterioso,
44
Ultima visita: 3 anni fa
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Fantasie.....
Faceva caldo... una giornata di metà settimana di luglio.... devi andare da Decathlon x prendere selle cose... parti da sola x la bufalotta, arrivi il caldo attanaglia, si vestita sbrigativa ma da donna. Tacco, vestitino elasticizzato al ginocchio.... finalmente arrivata, sali le modili che ti portano sopra, ops... Sabrina... Sabrina, ti senti chiamare ti giri ed era Claudia... ahoooo, che fai qui... Niente scappata x prendere delle cose al volo e ritorno a casa... bhe anche io x prendere delle cose, ma non sono di fretta...mi faccio un giro. Dai .. ti dice Claudia... andiamo a prenderci una cosa da bere che poi scappo... ok....
Siete li..a bere una cosa fresca, prosecchino pomeridiano e chiacchierate.... finite e fuori al bar.. vi salutate... ciao claudia, ciao sabrina... ed ognuno x la tua strada.....
Dopo 20 min che cammini nel centro a curiosare x i negozi.... senti il prosecchino che ti ha dato leggerezza....
Ad un tratto senti dire... "ehiiiii.... ciao Sabrina"...incredula che oggi è la giornata dei conoscenti ti fermi, ti giri.... e vedi due ragazzi che... non sai chi sono. Li guardi... e vedi che uno dei due ti dice... ciao Sabrina, con fare deciso allunga la man..... piacere Marco. Incredula... spiazzata... x educazione tendi la tua. Piacere Sabrina, ma ci conosciamo che mi chiami x nome?
Bhe in verità no, ma eravamo io e Sandro al bar e ti abbiamo prima notata e poi...abbiamo ascoltato il tuo nome... ed eccoci qui, sfacciati a conoscerti.... per poter conoscere una bella donna.
Incredula saluti Sandro.... (i due 33 e 35 anni, bei ragazzi, carini ben vestiti, curati.... non ti danno la sensazione di brutte persone)...., Bhe se non ti da imbarazzo.... possiamo offrirti da bere, scambiando una piacevole conversazione ?
Sarà per il prosecchino, lo stare sola al centro... e perché no... due ragazzi carini, che gli dici... si certo, andiamo.
C'era li al secondo piano dei divanetti fuori ad un bar giovanile, vi sedete ed iniziate con gli inconvenienti..... arriva la cameriera e chiede cosa bevete, Sandro chiede una bottiglia di prosecco... va bene Sabrina... continui quello che bevevi prima... si certo, x ne ok... basta che reggete l'alcool....
Arriva... bello gelato, col ghiaccio che bagna i bicchieri... si parla del più e del meno, conversazione piacevole, non noiosa... scorrevole. La bottiglia è quasi finita.... vedi l'orologio.. caspita ragazzi è passata un'ora e mezza senza accorgermene... dovrei andare, devo comprare delle cose... altrimenti faccio tardi...(in reAltà non avevi voglia di alzarti.... eri piacevolmente soddisfatta di te.... ed avevi quel friccicolio che percorreva il tuo corpicino).
Dai sabrina, se vuoi ti accompagnamo, anche noi siamo qui x ammazzare il tempo... e fuori fa un caldo.
Vi alzate.... e ti senti girare un pokino la testa. Marco si accorge di questo, e ti chiede se va tutto bene... tu con orgoglio..si tutto ok, il tacco mi ha fatto traballare.
Camminate... compri due cose che ti servivano e vi recate presso le macchine nei parcheggi.... camminate ..camminate, sandro dice... ho una idea sabrina, sentila... e poi mi dici. Tu... si dimmi... bhe qui vicino c'è un bar che fa degli apericena carini, musica.. su sta bene, che ne dici di andarci... una mezz'ora e poi ci salutiamo. Bhe non male, diciamo ok.. massimo mezz'ora.... si ok... andiamo tutti con la macchina di marco se a te non dispiace, che dopo ti riportiamo qui... si dai.. anke xké ora non sono molto idonea alla guida... e ridiiiiiiiii...
Salite tutti in macchina con te davanti, Marco alla guida.. e sandro dietro.
In auto dici un po' di te... mentre ti racconti senti sandro che da dietro, inizia a toccarti la nuca, e con una leggera pressione dei pollici inizia a massaggiarti.... non dici nulla.. sospiri che è bravo nel farlo... molto bravo, ti rilassi.... parlando con una voce sottile...molto rilassata... e dove sandro annuisce che il massaggio funziona... ad un tratto Marco mentre guida.... bhe anche io sono bravo a toccare Sabrina.... e tu... in estasi... mmmmmmm si, anke tu bravo come sandro, allora fammi assaporare le tue mani se sono calde come queste di sandro...
.... eccolo marco allungare la mano sulla tua gamba..... sopra al gino chio, la senti calda, morbida.... ma non ti eri accorta che mentre sandro massaggiava, il tuo vestitino elasticizzato, era salito completamente sopra, scoprendo del tutto la tua passerona, completamente depilata (il giorno prima da estetista)..... e li che marco salendo salendo...mira. siiiiii cosi inizi ad ansimare... Sandro massaggia, e sposta le mani sul tuo seno.... passando il suo dito medio sulle tue labbra, che al suo passaggio..... si aprono x accoglierlo... ad un tratto senti la mano di Marco decisa sulla tua passerona.... ci gioca, accarezza, massaggia la parte esterna...... mmmmmmmm tu ansimi dal piacere...ad un tratto urli... siiiiiiiiiiii....wowwwwwewwww Marcooooo siiiiiii.... eccolo il porco, ha infilato il suo pollice tutto dentro.... eccola che vogliosa gocciola....era ciò che voleva....... mmmmmmmmm.... l'eccitazione sale, è palpabile..... hai le gambe divaricate..... senti i due iniziare a parlarti... a dirti che una porcellina cosi, non l avevano mai vista, addirittura senza intimo...
Il caldo fa il suo dovere.. i corpi ormai caldi emanano sudore.... allunghi prima la mano sul pacco di Marco... lo senti bello gonfio... ingrifato..... Sandro si mette al centro... e la tua mano tocca voracemente anke il suo cazzo... gonfissimo... eccitantissimo..... sei li, persa nel tuo stato di porcellina... due cazzi pronti x te.....
Marco scende una discesa... va in un sottopalazzo.... dove ci sono vari box, col telecomando apre una serranda... wow... un box grande..libero con soli attrezzi da palestra... Sandro ti dice, dai Sabrina...scendiamo... qui stiamo tranquillissimi e tutto insonorizzato....
Scendete tutti e tre.... subito sandro si china e inizia e leccharti la passerona.... lo senti ansimare.... leccare con voglia, la sua lingua, vorace...... Marco e li già nudo, col suo cazzo duro.... lo guardi ed esclami... wow Marco che gran cazzo.... enorme.... mmmmmmm, oggi voglio divertirmi..... e giù tutto in bocca mentre Sandro continua con la sua lingua..... li senti parlate ansimare.... ti dicono che sei una troia... e TU in estasi...siiiiii gli rispondi che adori il cazzo e che devono sbatterti come una gran troia a cui piace il cazzo.... e giù a pecorella (90), dove Sandro dopo averti dato orgasmo di lingua, lo infila...e con colpi secchi violenti ti infila il suo cazzo x scoparti come meriti... Marco sempre li con sul cazzo tra la tua bocca...con una mano spinge la tua testa sempre di più a quel grosso sesso..... siiiiii
Marco si stende per terra sul tappeto verde....mmmmmm ti siedi sopra di lui... lo cavalchi e senti lui penetrarti ... Sandro... daiiiii porcellona... facci vedere come ci scopi..troia, daiiiii.... tuo marito non ti scopa, si vede da come hai la passera.... una voglia di cazzo che si annusa.....
Sandro mentre cavalki affannosa Marco.... ti fa chinare ponendosi dientro di te... e lentamente cerca il buco del tuo culo..... siiiiiiii ora porcellone ci facciamo una doppia ... che deve urlare x l orgasmo che gli arriverà.... e mentre vogliosa cavalki marco.... boooooom, Sandro lo infila dentro, il tuo sussulto è forte... ma sei alle prese col caxxo di marcooooooo...... inizi a incitare Sandro.... dai toro, scopami come una troia e fammi godere......ho voglia di essere presa e sbattutaaaaa ... siiiiiiii sandroooooo spingiiiiiiii.....
i due con forza, siiiiii.....siiiii urli di piacere perverso.... inciti loro
Siiiiiiii....porcelli siiiiiiii eccomiiiiiiiiiii...siiiiiiiiii....siiiiiiiii....aahhhhhh.... vengoooooo col culoooooo siiiiiii.......porcelloniiiiiii siiiiiiiiiii ancora non fermateviiiiiiii....più forte...sfondatemiiiiiiiiiiiiiii.........
Hai un orgasmo lungo.. il tuo orgasmooooooo sbrodola di sano piacere su Marcoooooo....(ormai esauso). i due tori, ingrifati, con le palle piene si alzano.... hanno i loro cazzi bagnatissimi del tuo piacere, in ginocchio che inizia a spompinarli.... prima uno poi l'altrooooooo..... assaporarli ti eccita ..... succhi con particolare fameeeeee.... ed i due ti incitano a succhiare i loro cazzi.... dai troia...siiiiii come lo succhi bene ti dice Marco..... ne hai visti..di cazzoni ingrifatiiii... e Marco ti spinge la tua testa sul biscotto fino ad affogartiiiiii..... nel frattempo il cazzo di andro lo masturbi scappellandolo tuttooooo.... e con firza la tua mano va su e giù... woww.... eccoli, siiiiii sono pronti x spruzzarti... arriva prima Marcooooo eccolo troia...senti che sborra che ti sta'x arrivareeeeeee... siiiiiiii lingua tu a lingua di fuori e bocca aperta... e wowwwwww eccolo spruzzare..... bollente...densa, dal sapore dolceeeeeeeee...... e nel mentre sei inondata dalla sborra di marco.... masturbi Sandrooooo.... siiiii anke lui è prontooooooo...... eccomi Sabrinaaaaaaaaa siiiiii eccolooooooooooooo.... wowwwwww troia beviloooooooo ti spruzza in modo capiente...pieno, il viso ormai è pieno del loro nettareeeeeeeeeee....... continui a pulire la loro cappella...... siiiiiiiii....... mai sazia, assapori tutto il loro piacere.
Finite ti pulisci, lavi il fiso, la passerona...ormai slabrata, rossa...... monti in macchina e gli dici...bhe ragazzi...siete stati fantastici con i vostri caxxi..... e mettendo le dita nella tua passera..... gli dici... bhe lei vi ringrazia e non pocooooooooo....è rossa dalla contentezza.
Un primo fantasioso racconto scritto a 4 mani ... scusateci ma ci abbiamo provato!!!!! Grazie x la lettura
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7 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 17 ore fa -
Un breve ritorno
Il corso iniziava alle 9 ed io me la potevo prendere comoda. Farmi una doccia in santa pace e colazione con le mie amiche al bar, non succedeva spesso.
Davanti all’armadio pieno di vestiti, un retro-pensiero fece capolino, come accadeva ogni volta che i seminari erano organizzati presso l’aula di Neuropsichiatria Infantile.
Mi chiesi se questa volta Giancarlo avrebbe partecipato, impegnato com’era nel suo lavoro e che effetto mi avrebbe fatto dopo i mesi passati senza di lui. Né io né lui avevamo più mandato un messaggio, quasi fosse un tacito accordo.
Arrivai con 20 minuti di ritardo, ma come previsto niente era ancora cominciato, sulla porta osservai i vari gruppi di colleghi che discutevano, finché dall’altro lato non lo scorsi. Mi stava fissando, sorridendo e muovendo leggermente la mano tra un “Ciao” e un “Vieni qui”. Attraversai tutta l’aula magna, sperando di non inciampare rovinosamente per via dei miei sandali col tacco alto. Lui spostò la sua roba dal sedile accanto per farmi posto e quasi sussurrò: “Sapevo che saresti venuta”. “Io ci sono sempre” dissi, poi mi resi conto che la frase poteva avere un senso ben diverso da quello che intendevo comunicare e arrossii.
Giancarlo ridacchiò e disse “Che meraviglia…”
Dopo quattro ore, quattro docenti, due caffè ed infinite chiacchiere a riempire la noia dell’argomento, eravamo nuovamente estremamente vicini l’uno all’altro, e anche alla pausa.
“Ti offro il pranzo, andiamo” mi disse senza aspettare la fine degli interventi previsti per mattina. Io mi alzai al volo e lo seguii, come facevo sempre quando lo sentivo risoluto, senza i tentennamenti dati dalle emozioni contrastanti che sapevo di dargli.
Nel tempo avevo capito che il mio modo di gestire le cose lo faceva arrabbiare terribilmente: in tanti anni non lo avevo quasi mai chiamato per prima, ma avevo risposto subito quando lo aveva fatto lui e in quegli incontri gli raccontavo molto di me, ma diceva di non riuscire comunque a sentire le mie profondità.
Per uno psichiatra doveva essere ben frustrante tutto ciò.
“Cosa mi prepari?” buttai lì, nel mio solito modo indiretto di dire le cose. “Ti dovrai accontentare di un paio di tramezzini, ho il frigo quasi vuoto, sto poco a casa in questo periodo”. Anche lui aveva lanciato un sassolino, ma io decisi di lasciarlo cadere.
Appena a casa si mise subito al lavoro e prima ancora di tirare fuori la roba dal frigorifero, stappò una bottiglia di vino. La solita. “Tu mi vuoi morta? Un vino così su due fette di pancarrè mi stendono” gli dissi sbarrando gli occhi. “Non necessariamente, ho in mente una cosa, magari sarai tu che stenderai me! Stai tranquilla…ho mai approfittato di te?” “Mai!” risposi e immediatamente sentii una scossa al basso ventre, mi erano passate per la mente alcune scene della nostra relazione in cui forse la parola –approfittare- non era calzante ma qualche sinonimo sicuramente sì.
A tavola, prima di portare il calice alle labbra gli chiesi: “Quindi? Come farai a non stendermi con questo vino?”. “Quanto potere mi dai! Facciamo una cosa, parliamo di noi adesso, leviamoci i dubbi l’uno sull’altro, chiediamo ciò che abbiamo voglia di sapere e se l’altro non vuole rispondere beve, altrimenti può anche rimanere completamente sobrio.”
Misi giù il calice. Il gioco era carino ma comunque non mi sembrava paritario. Lui era arrabbiato e mi avrebbe volentieri sbattuto in faccia la sua vita privata, io non lo ero e non avevo voglia di ferirlo ulteriormente. Mi si prospettava una sbronza memorabile.
“Comincia tu, così stai tranquilla”. Io in realtà non avevo molta curiosità, ma decisi di riprendere in mano il sassolino lanciato prima. “Hai una donna ora?”. Come avevo previsto Giancarlo fu molto disponibile nel rispondere alle varie domande su di lei e non toccò il vino finché non gli chiesi se la amava, allora si versò un bicchiere intero e lo bevve avidamente.
Le domande per me spaziarono sicuramente di più, dalla mia famiglia alla storia ormai chiusa della chat. Poi arrivò al Milanese e ancora sapevo che poteva “tenere” per cui risposi sempre, senza approfondire troppo se non su esplicita richiesta.
E infine la domanda che mi faceva sempre le poche volte che ci incontravamo arrivò anche in questo giochetto del cazzo “E l’altro? Lo hai risentito?”.
Che sarebbe cambiato se avessi bevuto? Niente. Avrebbe comunque capito la risposta, per cui “Si”. E sapevo che non gli era piaciuta affatto. Si aprì un capitolo immenso su cosa pensavo, cosa sentivo e se lo avevo visto e cosa avevamo fatto e se lo avrei rivisto e cosa pensavo di fare. Mi barcamenai tra sincerità, omertà e calici di vino. Alla fine la bottiglia era vuota e la mia testa svuotata.
“Avevi ragione tu, ti ho stesa”. Si alzò e venne alle spalle della mia sedia, prese la mia testa tra le mani e cominciò uno dei suoi meravigliosi massaggi. Alle tempie, sul viso, dietro al collo. Sentivo la stanza girare e mi concentravo sulle sue mani, così calde e potenti. Mi sfilò la maglietta e lavorò le spalle, con entrambe le mani, premendo con le dita delle terminazioni nervose che neanche sapevo di avere. Intanto la mia eccitazione cresceva. L’avevo tenuta a bada durante tutti quei discorsi sul sesso, ma ora il vino e il massaggio scioglievano ogni nodo ed io mi bagnavo impunemente. Mi fece strada fino al divano, facendomi poggiare alle sue spalle mentre sfilava i sandali e i pantaloni. “Mettiti giù che ti faccio stare bene”.
Mi sdraiai a pancia in sotto, chiudendo gli occhi e godendomi ogni centimetro di pelle che veniva sfiorata, sfregata e percossa. Adoravo i massaggi di Giancarlo. Mi sfilò gli slip ed io non riuscii a dire niente di più che un “Hey?!” ma era poco convinto e lui neanche se ne accorse. Con un ginocchio mi allargò le gambe e poi continuò passando dai glutei all’interno coscia, premendo l’osso sacro e scendendo intorno all’ano. Non potei fare a meno di gemere. La situazione per me era bollente.
“Se non sei cambiata, scommetto che sei già infinitamente bagnata, potrei penetrarti in questo istante, senza neanche stimolarti oppure farti avere un orgasmo senza penetrarti”. E aveva ragione da vendere, sentivo i miei fluidi sgocciolare e il basso ventre pulsare forte. “Ma è troppo presto…” Improvvisamente infilò un braccio sotto la mia pancia e mi tirò all’indietro sulle ginocchia, contemporaneamente mi infilò due dita nella vagina. Mi uscì una specie di urlo, sentendomi così violentemente riempita, ma ero eccitata e le dita scivolavano a loro agio, dentro e fuori, facendomi godere da impazzire. Ne entrarono tre, e poi quattro e i gemiti di entrambi erano gli unici suoni che riuscivo a sentire. Stavo per venire, mancava poco, sentivo le gambe che stavano per cedere, l’onda di piacere che si avvicinava, i bottoni della sua camicia che mi graffiavano le spalle.
Inaspettatamente levò la mano e mi dette un morso nell’interno della scapola, dove la pelle è un po’ più sottile. Fu un morso forte, profondo, lungo, sembrava non finire mai.
Il dolore era pungente misto al calore ancora pulsante dentro di me e lui sapeva che se lo poteva permettere, poteva farmi provare un poco (e sottolineo poco) di dolore e mi sarebbe piaciuto ma doveva stare attento, troppo dolore mi avrebbe fatto scappare a gambe levate.
“E’ ancora troppo presto…” disse “Nooooo…” mugolai. “Voglio venire, fammi venire!”
“Se me lo chiedi così…”. Levò il braccio e mi spinse giù, mi aprì il sesso con due mani e poi infilò la sua testa tra le mie gambe. Sentivo la sua lingua accarezzare le mie pareti interne e poi infilarsi dentro. Lui mi teneva aperta ed io alzavo il sedere, gli andavo incontro col bacino perché potesse andare in fondo e assaggiarmi completamente, e succhiarmi il clitoride con la sua fame di me. Finché scossa da un orgasmo potente non mi lasciai andare, nuovamente molle sul divano.
“Vieni qui”, mi tirò su per un braccio, “Dammi un attimo”…volevo godermi quella sensazione di svuotamento, “Non ho un attimo, vieni qui ora”. Mi tirai su, poggiando la mia pancia alla spalliera del divano, in ginocchio, a gambe larghe per farmi penetrare.
Lui sbottonò solo il pantalone, non se lo levò, non lo abbassò, ma fece uscire la sua asta perfetta. Mi prese le mani e portò le braccia sopra alla spalliera, quasi una sopra l’altra. Il suo corpo era nuovamente appoggiato al mio.
Con la sinistra teneva ferme le mie mani, con la destra puntò il suo cazzo, duro come il marmo, e con un’unica stoccata lo fece entrare tutto. Poi poggiò il braccio sul mio volto, in modo da tenerlo reclinato sul cuscino e poter ansimare direttamente nel mio orecchio.
Rimaneva fermo, dentro di me, e il suo peso mi impediva di muovermi.
Mi agitavo davanti a lui, ma non riuscivo a spostare neanche un muscolo da quella posizione e lui rimaneva fermo, dentro di me, facendo aumentare la mia voglia. Poi quasi usciva, stando attento a non scivolare fuori e poi…una spinta più potente della precedente, con un autocontrollo che mi stava facendo morire. “Dai, ti prego” gemevo. “Mi piace che mi supplichi, ma ancora di più restare qui, dentro di te. Sei calda, bagnata e immobile, non mi capita più spesso ultimamente, fammela godere”. Non so quanto tempo riuscì a resistere, alternando quell’immobilismo ai colpi profondi, ed ogni volta io gli andavo incontro, per quello che potevo, col bacino, per sentirlo ancora più dentro.
Poi mi lasciò le braccia e la testa, entrambe un po’ indolenzite e infilò le unghie nei miei fianchi, affondò nella pelle, sembrava mi bucasse e cominciò a pompare, sentivo di nuovo il dolore, ma molto di più il piacere, il mio e il suo, l’ondata che ci stava per travolgere. Io venni prima, contraendomi intensamente e lasciandomi poi usare per il suo godimento, finché non si svuotò completamente dentro di me. E si accasciò anche lui esausto.
Sdraiata sul divano, stanca e soddisfatta, accanto a lui , ripensavo all’intera giornata, al giochetto del cazzo che lo aveva fatto rovistare nella mia intimità e soprattutto ad una sua domanda in particolare: “Sono contrariato, da come vanno le cose tra di noi, lo sai. Potrei farti un po’ male mentre scopiamo?”
Ed io…avevo scelto di bere.
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7 anni fa
Maja71,
47/47
Ultima visita: 7 anni fa
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spiaggia
Distesa su un lettino da spiaggia, avvertendo l'intensità degli sguardi dello sconosciuto individuo che da giorni mi osservava con palese insistenza, già mi immagino ciò che potrebbe anche essere se soltanto egli fosse in grado di poter conoscere la mia recondita indole, da tempo aperta alla condivisioni di giochi proibiti con i pochissimi amici già complici nel mantenere un tale segreto.
Trasportata nell'onirica dimensione dei sensi, dove anche la fantasia più surreale contribuirà a rendere tutto plausibile, ben consapevole della mia esposizione integrale, permettendo il godimento visivo di forme rese di sicuro molto ambite, osservo a mia volta, senza alcuna protervia, lo sconosciuto ammiratore altrettanto scoperto dal baluardo che, amplificando estetici pregiudizi, non indurrebbe ad ipotesi di confronto.
Dirigendosi verso di me, con la pendente protuberanza già eretta nell'esplicita conformazione di volersi fare spazio tra le mie cosce, quasi conoscesse della mia indebolita capacità di oppormi al libidinoso disegno, mi ritrovo prostrata di fronte a lui rivelandogli la mia vulnerabilità cerebrale, subito pronta ad assecondarne le trame, dapprima oralmente, e poi conducendolo io stessa all'ambitissima meta.
Esortandolo a percuotermi intensamente con il suo nodoso bastone, punendo l'arroganza con la quale a molti altri come lui avevo impedito di poter fare altrettanto, supplicando di essere sbattuta come si merita una troia quale dimostravo di essere, lo incitavo a svuotarmi nelle viscere gli umorali sfoghi della sua completa passione.
Godendo come la più insaziabile delle ninfomani, attendo di essere da lui nuovamente invasa sino all'orgasmo più estremo, impedita a connettermi con l'episodica realtà che mi circonda.
È in quell'istante preciso che lo sguardo dell'uomo va facendosi all'improvviso molto più intenso, come se, potendomi leggere nel pensiero, avesse intuito di poter divenire quell'impenitente predone capace di debellare ogni mia reticenza, mentre, muovendo nella mia direzione, ben edotto sulle mie fantasie, già ne conosce le modalità per assurgere al ruolo di arrogante protagonista.
Quando molto più tardi, completamente erosa dai raggi del sole mi rivesto, il ricordo di quell'amplesso torna prepotente nella memoria, condiviso anche dal passivo uditore che ne diviene suo malgrado compartecipe, subendo l'impotenza di non averne potuto impedire l'evoluzione, solo lasciando ad un mio ritratto il compito di illustrarne in maniera indelebile l'accaduto.
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7 anni fa
gloria1951,
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Ultima visita: 3 anni fa
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incontro... versione di lui...
storia a quattro mani, versione di lui..
Non ricordo bene che giorno fosse, se martedì o mercoledì, ma sicuramente un giorno lavorativo. Lucilla mi aveva chiamato qualche giorno prima per avere una valutazione su un piccolo immobile situato nel verde delle colline genovesi. Visto la calda giornata decisi di prendere lo scooter, un paio di calzoni di cotone e una camicia di lino leggera.
Appena arrivai sul posto vidi la sua macchina, parcheggiai e la cercai con il cuore in gola e sentivo un nodo allo stomaco… una sensazione quasi adolescenziale.. Lucilla mi era sempre piaciuta ma per un motivo o per l’altro non avevamo mai avuto occasione di stare veramente da soli, a parte qualche scambio di telefonate o messaggi.
Girai intorno alla casa e la trovai con in una mano un metro, nell’altra una matita e un blocco notes. A stento riusciva a tenere tutto in bilico scrivendo. Indossava una gonna leggera, chiara e semi trasparente e sopra una camicetta di cotone. Tutto lasciava trasparire le sue forme tonde e sinuose.
Mi avvicinai da lontano ci scambiammo un ciao… e appena la raggiunsi azzardai un bacio sulla guancia… il suo profumo mi inebriò i sensi… dolce e delicato, come l’aria primaverile piena di odori e sapori della natura.
Iniziammo il sopralluogo dell’immobile e confesso che non ricordo una parola di quello che mi diceva, ero troppo concentrato nel guardarla, studiarla, cercare di capirla… e troppo distratto da quello che i suoi vestiti lasciavano immaginare… ad un tratto non so come e nemmeno per volontà di chi ma ci trovammo legati in un abbraccio sinuoso e pieno di baci esploratori… le sue guance, il suo collo, le sue morbide labbra, la sua lingua vellutata e carnosa…
Presi coraggio e iniziai ad accarezzare il suo corpo, lei di certo poteva sentire la mia eccitazione che non nascondevo cercando di strusciare il mio corpo contro il suo… le mie mani alzarono la sua gonna.. une pelle morbida, calda e tonica… capii dal suo ansimare che la sua voglia era pari alla mia e sentii il suo corpo muoversi e il suo desiderio di offrirmi le sue parti più intime. Con la mano dolcemente ma in modo deciso scostati il suo intimo, un’ondata di piacere e erotica passione mi scosse il corpo quando sentii l’umidità e il calore del suo nido … Mi azzardai ad entrare dentro di lei con un dito e lei mi regalo la chiave del suo più intimo segreto. L’umidità presto si convertì in bagnato… e così mi abbassai e iniziai a baciare le sue cosce, lei aprì le gambe per lasciare libero accesso al suo corpo, un nettare salato ma estremamente dolce, la mia lingua iniziò ad esplorare la sua vagina, alternando dita, lingua, labbra che succhiavano vogliosamente il suo clitoride…
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7 anni fa
mirkok, 32
Ultima visita: 4 mesi fa -
storia a 4 mani... versione di lei
la stessa storia scritta da lei e da lui...questa la versione di lei...Giornata calda, ma ventilata.. Per lavoro era previsto un sopralluogo presso un rustico abbandonato sulle alture, ma comunque accessibile con l’auto. Lei aveva deciso di recarsici da sola, ma lo aveva accennato al suo amico dove e quando sarebbe andata. Arrivata sul posto comincia a guardare e fare fotografie, prima all’esterno e poi dentro al rustico dove si trovava di tutto: dalla tana del tasso ai mobili vecchi lasciati li. Ma dopo circa 20’ sente un rumore di un’auto.. era lui che l’aveva raggiunta.
Lei gli va incontro sorridente, si salutano abbracciandosi e si chiedono reciprocamente “come stai?” Subito dopo cominciano a girare insieme intorno al rustico … lei illustra la situazione … lui la prende un po’ in giro e il gioco è intrigante. Finita la perlustrazione all’esterno lei decide di portare il suo amico dentro per mostrargli le stanze.. così fecero.. visitano due stanzette e l’ingresso, ma quando arrivano nella cucina il silenzio li avvolge .. si sente solo il rumore del vento che pass attraverso le finestre. In quel momento si guardano negli occhi e subito un brivido caldo li attraversa entrambi per fermarsi poi impetuoso nei loro ventri ormai vibranti di desiderio. Si avvicinano l’uno di fronte all’altro, le mani si cercano per poi lasciarsi e riprendersi tra un abbraccio e una carezza. Abbracciandosi i corpi si sfiorano, si avvicinano e si uniscono così che entrambi avvertono i loro cuori palpitare e i loro respiri farsi più forti.
Così, in questo modo, non appena i visi sono a contatto, cominciano a baciarsi .. prima sulle guance, per poi arrivare alla bocca dell’altro e con le labbra baciarsi sempre più impetuosamente. I corpi si fanno leggeri, le mani avvolgono l’altro tra una carezza sul corpo e il trattenere a due mani il viso volendolo baciare ora con così tanto desiderio.
Desiderio che aumenta senza ritegno man mano i baci continuano e si fanno più voluttuosi e destano voglie e fremiti profondi e profondamente carnali. E così, baciando le labbra, sfiorando le guance l’uno contro l’altro come per farsi le fusa, e scendendo piano piano sul collo baciandolo con le labbra aperte ed assaggiandolo con la lingua che provoca brividi e sensazioni uniche, non resistono e cercano ciò di cui siamo fatti .. la carne. Le carezze si fanno più profonde e si spostano sui loro corpi. Lui le tocca la schiena e con le mani scende lungo i fianchi per arrivare a prenderle le natiche, mentre lei porta le sue mani sul petto di lui e comincia a scoprirlo.
L’eccitazione è salita .. lui non può accontentarsi di toccarla così come è e .. non resiste. Le sue mani cominciano a raccogliere le stoffe dell’abito di lei per alzarle la gonna ed arrivare alle sue natiche rotonde, morbide e lisce. Lei, avvolta dal desiderio, d’istinto sporge il suo fondoschiena verso l’esterno per offrire a lui, che le sta di fronte, la sua parte più intima. Lui capisce e da dietro fa scivolare una mano all’interno della brasiliana per arrivare lì .. dove voleva. Le sue mani trovano ciò che cercavano e il suo corpo si inonda di piacere nel sentire le labbra turgide e bagnate che prima sfiora e accarezza e che poi preme con più forza dando sempre più piacere alla sua amica che sospira. E sentendola così fa scivolare un dito dentro di lei… un nido caldo che si contrae voluttuosamente..
Lei, nel frattempo, ascoltando col corpo il piacere che il suo amico le stava regalando, a sua volta, non resiste e cerca con desiderio le sue parti più nascoste e virili. Prima accarezza il petto, sbottona i calzoni abbassandoli solo quanto basta, arriva al ventre con entrambe le due mani premendolo più volte per poi farle scivolare più in basso …. All’inizio le due mani tengono e premono il membro di lui come per accoglierlo. Poi le mani si distaccano e si muovono in sintonia: una accarezza i suoi testicoli e l’altra sfiora il suo pene prima con le dita con le quali avverte le sue contrazioni pulsanti e impetuose che fanno aumentare l’erezione e lei prova piacere nel sentire in questo modo l’eccitazione del suo amico. I suoi occhi si abbassano per qualche istante per osservare e per godere poi rialza lo sguardo e lo incrocia con quello del suo amico che sorpreso la bacia continuando a toccarla ….
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7 anni fa
mirkok, 32
Ultima visita: 4 mesi fa -
M&a
È la prima volta che scrivo per raccontare la mia storia, faccio notare che sono cose accadute veramente.
Quando ho conosciuto la mia ragazza che poi diventò mia moglie, lei si comportava in maniera molto casta, non avrei mai pensato che sarebbe diventata la Troia con la T maiuscola che è ora.
Aveva appena 18 anni, i nostri momenti intimi si fermavano a baci passionali con la lingua e qualche toccatina di seno sfuggevole.
La chiamerò Sara, Sara era ed è ancora oggi un gran pezzo di figa, una bella brunetta siciliana con belle labbra carnose, 3 di seno allora, 5 adesso.
Un pomeriggio d'estate mi ero messo sdraiato sotto le frasche e mi ero appisolato, quando nel dormiveglia sentii armeggiare sulla mia patta, con grande stupore stentavo a crederci, mi aveva tirato fuori il cazzo e avevo cominciato a segarmi, mi ripresi subito dallo stupore e infilai la mia mano sotto il vestitino leggero che indossava, le due mutandine erano inzuppate fradicie dei suoi umori, indugiai con le dita allargando
le mutandine e ci trovai una figa eccezionale, il pelo, e lei ne ha molto visto che bruna, era bagnatissimo, non avevo mai visto un clitoride così sviluppato, le feci togliere le mutandine e incominciai a leccare e succhiare il clitoride che tanto era sporgente che veniva naturale succhiarlo. Il suo respiro era affannoso smorzava i gridolino di piacere per paura che ci sentissero, con la lingua sempre in mezzo alla sua peluria sentii che cominciò a scuotere ed avere delle contrazioni riusci appena a soffocare il grido vengooooo, squirto' in maniera pazzesca, era come se mi avesse pisciato in faccia.
Però adesso toccava a me, si abbasso e fece sparire il mio compagno di giochi dentro la sua bocca, spompinandomi divinamente, lei dice che prima di allora non aveva mai fatto pompini, ma io ancora oggi ho dei dubbi, era troppo esperta a leccare la cappella e lungo il tronco per poi fare scomparire i miei 18 cm tutto in bocca fino alla gola.
Stavo per godere lo usci dalla bocca e riversai 3 schizxi uno diertro l'altro sul suo bel visino, non perse tempo e cominciò a spompinarmi leccando e succhiando tutta quanta la sborra senza lasciarne una goccia.
Ho ancora tanto da raccontare.
Lo farò la prossima volta...
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7 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 17 ore fa -
un debito che le cambiò la vita
avere 50 anni e non sentirli.. ho sempre pensato di essere una donna normale, quasi casa e chiesa o meglio casa e lavoro!sono la proprietaria di un piccolo bar nella periferia di una città del nord italia. Sposata da 30 anni un figlio di 24, orari di lavoro massacranti ma che non mi pesano visto che il mio lavoro mi appassiona. Mi è sempre piaciuto conoscere nuova gente, stare al contatto con il pubblico, cercare di fare al meglio il mio lavoro e accontentare i miei clienti.Ma un giorno di qualche mese fa la mia situazione è cambiata...Complice la crisi economica e l'apertura di alcuni nuovi locali di tendenza nella zona del mio bar, mi sono ritrovata in crisi, per la prima volta in quasi 30 anni di lavoro ero nella posizione di non riuscire a pagare i fornitori, non riuscire a pagare le tasse, non riuscire a tirarmi fuori da una situazione vertiginosa. il poco che incassavo lo usavo per comprare i prodotti per il bar e le tasse e i fornitori mi stavano con il fiato sul collo.Così a 50 anni ero sull'orlo del fallimento. A mio marito e mio figlio non ho mai detto nulla e mai chiesto aiuto, ho sempre pensato che l'unica responsabile della mia situazione fossi io e solo io avevo l'obbligo di uscirne.Ricordo ancora oggi il giorno preciso della mia svolta. Il 15 ottobre, i clienti scarseggiavano, la crisi incalzava e io ero davvero preoccupata, come se non bastasse quel giorno si ruppe un pezzo fondamentale per il funzionamento della macchina del caffè così fui costretta a chiamare l'assistenza.Nella speranza che venisse il solito ragazzo giovane della ditta di assistenza con il quale avevo instaurato un rapporto di amicizia e spesso non comunicava alla ditta i lavori che faceva alla macchina del caffè, decisi di vestirmi un po provocante, nella speranza che lui non fosse indifferente al mio fascino.Non mi sono mai considerata una bella donna, di certo abbastanza piacente, ammetto che molti miei clienti in diverse occasioni mi hanno fatto il filo, ma non mi ero mai trovata nella condizione di provocare nessun mio cliente o fornitore.Quella volta invece decisi di mettermi una gonna a tubino piuttosto stretta, una camicetta abbastanza scollata, scarpe con un po di tacco e un intimo vedo non vedo per provocare il tecnico. Nel complesso devo dire che facevo la mia bella figura, una bella cinquantenne, mora, con le rotondità al posto giusto, specialmente come molti mi hanno sempre detto un bel sedere tondo e sodo... forse per via delle molte ore passate in piedi dietro al bancone del bar.Sfortuna vuole che quel giorno l'amico tecnico della ditta di manutenzione era a casa per malattia e si presento Antonio, uno dei soci dell'azienda.Antonio era un uomo brizzolato di circa 60 anni, alto, con un fisico robusto e portentoso che lasciava immaginare un passato da atleta. Lo avevo sempre e solo visto in ufficio per parlare di contratti, fatture, forniture e quant'altro, ma mai al di fuori della sede aziendale.Quelle sera al contrario della solita mise da perfetto gentiluomo era vestito con un paio di jeans decisamente mal conci e una felpa piena di chiazze di caffè, grasso e quant'altro... la classica tenuta da lavoro.Fisicamente a vederlo così era tutt'altro che affascinante, molta pancia, sedere inesistente, barba incolta, sembrava di avere di fronte l'alter ego della persona distinta e per bene che avevo sempre conosciuto... e io in perfette condizioni, pronta ad ammaliare ogni uomo.Verso le 21, una volta che anche l'ultimo cliente fu andato via, Antonio iniziò a lavorare sulla macchina del caffè.Nel mentre io mi stavo occupando di pulire i pavimenti, i tavolini, la bottigliera e quant'altroNel mio locale ci sono degli specchi antichi e molto grandi che permettono di vedere ogni angolo del bar senza troppa fatica, un po per avere più luce nel locale un po per controllare meglio i clienti.Mentre lavavo mi sentivo gli occhi di lui addosso, ogni volta che mi giravo però o che controllavo gli specchi lui era intendo a smontare la macchina.Sentivo una sorta di tensione, lui una persona sempre molto loquace, forse anche troppo, e invece quella sera sempre in silenzio e si poteva sentire il suo disagio.Ad un certo punto mi chiese "Anna per cortesia potrebbe venire qui a tenermi questo pezzo mentre cerco di smontare la scheda elettronica?"Mi avvicinai, sentivo il suo odore forte e acre, un misto di sudore e odore di uomo.La tensione tra di noi si sentiva sempre di più, lui, alto, massiccio e io minuta e delicata, mi sovrastava fisicamente.Passarono alcuni minuti in cui lui era impegnato nel suo lavoro, fino a quando mi disse... "cara Anna qui è un problema grosso, dobbiamo sostituire la scheda elettronica e francamente non so se valga la pena fare questo lavoro! " " mi viene a costare molto?" "il problema non è quanto possa costare questo lavoro, il problema sono i lavori arretrati non ancora saldati, e francamente mi sono rotto di aspettare che lei saldi i debiti!" il suo modo di rivolgersi a me era mutato. Si sentiva la sua rabbia. " ma Antonio sono anni che ci conosciamo, non potrebbe per una volta chiudere un occhi?" "ormai gli occhi li ho chiusi entrambi da troppo tempo e sono stanco di aspettare lei e i suoi comodi e rimetterci in tempo e denaro"Sapevo di essere completamente in torto ma cosa potevo fare? mi giocai la mia ultima carta " ma ci sarà pur un modo di trovare un accordo!"il suo modo di parlarmi modificò radicalmente... sentivo la sua rabbia ed eccitazione montare."un accordo si può trovare di sicuro, ma tutto dipenda da cosa è disposta a dare in cambio... o fare in cambio!""non lo so, mi dica lei, potrei farle un assegno postdatato, oppure una cambiale, mi dica lei""io pensavo a tutt'altro a dire il vero... ma non vorrei essere troppo diretto, non vorrei offenderla!""Antonio siamo entrambi maggiorenni e vaccinati, non credo di potermi offendere mi dica pure"lui mi disse una frase a brucia pelo che quasi mi gelò il sangue ma allo stesso tempo mi fece bruciare dentro..."Una scopata, ci facciamo una scopata ora e io annullo il debito e metto a posto la macchina senza fatturare nulla!"volevo insultarlo, mai nessuno mi aveva umiliata a tal modo... ma sentii la mia eccitazione crescere, non avevo mai tradito mio marito, forse a volte ci avevo pensato, a volte qualche sbandata per qualche cliente la avevo presa, mi piaceva sentirmi desiderata, giocare con le parole e le emozioni, ma mai e poi mai mi sarei concessa..."Antonio non so che dirle, io non saprei proprio, sono senza parole!""non devi parlare, con quella bocca devi fare tutto fuorchè parlare!"si avvicinò, mi prese, pensavo volesse abbracciarmi, invece le sue mani finirono subito sui miei glutei, sentivo le sue forti mani su di me le sue grandi dita che strizzavano i miei glutei... si appoggiò a me e sentii il suo pene spingere verso il mio ventre...ero eccitata ma immobilizzata... lui nel frattempo riuscì ad aprire la lampo e tirò fuori il suo membro, mi prese la mano, la porto verso il suo pene... lo strinsi, era grosso, duro, mi ritrovai a pensare che era molto più grosso di quello di mio marito... ero tutto un fremito e un bollore... ero bagnata!"ora inginocchiati e succhiami il cazzo!"quelle parole... non ero abituata a essere trattata così, non ero mai stata un amante delle parole forti ne tanto meno dei modi rudi...ma ero eccitatissimami inginocchiai, mi ritrovai di fronte al suo pene, aprii la bocca e tirai fuori la lingua, inizia a leccarlo tenendolo in mano e masturbandolo. aveva un gusto diverso! ero abituata al sapore di mio marito ma non avrei mai immaginato di poter assaporare un gusto diverso...lo presi in bocca a fatica, era grosso, largo e decisamente lungo...mi ritrovai a fare ciò che mai avevo immaginato avrei potuto fare, a volte forse sognato, ma mai cercato in realtà, tradire mio marito.La sua mano era sulla mia testa e accompagnava il movimento del mio vorticoso succhiare, faceva in modo che tutto il suo membro entrasse nella mia bocca fino quasi a soffocarmi.La cosa mi piaceva a dismisura... ero bagnata come non mai, non so nemmeno come mi ritrovai ad avere una mia mano in mezzo alle mie gambe, e due dita che mi masturbavano... le mie dita..."cazzo come sei brava a succhiare il cazzo, l'avessi saputo prima mi sarei offerto molti anni fa!"Lui iniziava ad avere un atteggiamento sempre più rude, sempre più volgare....e io avevo voglia del suo pene dentro di me, lo volevo sentire nella sua completezzami alzai, alzai la gonna, mi misi con le mani sul bancone del bar... era gelido, le mani appoggiate sull'acciaio freddo mi fecero tremare.Lui si avvicinò, appoggiò il suo pene contro la parete delle mie labbra, sentivo la sua grandezza... sentivo il suo calore!E senza dirmi nulla, spinse tutta la sua grandezza dentro di me... sobbalzai, le sue dimensioni erano decisamente abnormi per le mie abitudini...Si faceva sempre più largo spingendo e imprecando contro di me... "Troia come sei bagnata... sei proprio una vacca, lo sapevo che ti sarebbe piaciuto!"Io non parlavo, non reagivo, non sapevo che dire, non sapevo che fare... ma godevo, godevo come non mai!Il suo movimento diventava sempre più impetuoso e veloce, e io ero in balia dell'eccitazione e della foga..."Cazzo sto per venire..." e uscì da dentro di me.. io ero vogliosa di sentire il suo seme dentro di me, ma lui si spostò..."Non voglio venire subito, voglio godermi il tuo corpo.."Si inginocchiò e da dietro iniziò a leccare il mio sesso, sentivo la sua lingua e le sue dita che erano dentro di me. sentivo la sua bocca che succhiava il mio clitoride... venni, venni come non mai prima... sentivo il mio godere schizzare fuori di me.Lui continuava a succhiarmi leccarmi masturbarmi, e la sua attenzione si trasferì verso il mio buco posteriore, intonso e sempre considerato un vero tabù fino ad allora...Infilò un dito dentro, sobbalzai dal dolore misto al piacere... si alzò.. Dallo specchio lo vidi mettersi delle dita in bocca e poi portò della saliva sulla punta del suo pene... sapevo cosa voleva fare, volevo fermarlo, ma dalla mia bocca non uscivano parole e i miei gesti non lasciavano capire che non volevo... Lui avvicinò il suo pene, lo appoggiò e mi disse " Adesso con questo paghi il tuo debito!"Volevo fermarlo, ma non riuscivo a controllare le mie passioni e le mie paure.Lo sentivo spingere, dallo specchio vedevo la sua faccia, non saprei definirla... infuriata forse, voglioso di certo.Le sue mani si posarono sui miei glutei, la punta del suo pene era ormai dentro di me, sentivo dolore ma volevo prenderlo tutto dentro di me, volevo trasgredire.Piano piano la su asta entrò nelle mie viscere, godevo, gridavo dal dolore e urlavo da piacere...I suoi movimenti diventavano sempre più veloci e decisi."che troia rotta in culo che sei.." mi insultava, mi scopava, mi umiliava... e io godevoe per la prima volta nella mia vita iniziai a dire parole che non avrei mai detto"inculami porco, inculami fammi godere come una troia!lui continuava a spingere, il suo respiro affannoso, la sua violenza dentro di me..."Puttana, paga il tuo debito con il culo, ti sfondo come una troia...!Continuava ad entrare ed uscire dentro di me, e io lo accoglievo con tutta me stessa...Godevo, pensavo a quanto diversa da pochi minuti prima ero diventata... Mi sentivo una donna di malaffare e questo mi faceva godere ancora di più.Pensavo a mio marito, "cornuto, sei un cornuto e te lo meriti... non mi hai mai trattato da vera donna e ora il primo uomo che capita mi fa godere come non mai... che piacere farmi inculare!"Antonio continuò ad entrare ed uscire dal mio di dietro per circa 10 minuti, lunghissimi e intensi.... poi sentii la sua cappella gonfiarsi i suoi movimenti diventare più veloci i suoi colpi più forti... "cazzo mi fai male, fermati!" ma lui continuava con il suo impeto, godevo come una cagna... mi sentivo usata e abusata e ne godevo.Alla fine sentii un ondata di sperma caldo entrare dentro di me... a quel punto urlai dal piacere, non sono sicura di cosa urlai ma credo "siii sborrami in culo sono la tua troia!"Lui tirò fuori il suo membro da dentro il mio ano, mi ordinò di girarmi, mi fece inginocchiare e mi ordinò di prenderlo in bocca...Lo succhiai avidamente, sentii il gusto del suo sperma che era ancora rimasto in lui riempire i le mie papille gustative...Si ricompose, alzò i calzoni, si sistemò la felpa e mi disse... "Lavoro finito... se ha bisogno di altri interventi mi faccia sapere!"Senza dire nulla prese la borsa degli attrezzi e uscì senza nemmeno un saluti, senza un bacio senza una parola d'amore...E io? Io rimasi qualche minuto sfinita... con la gonna ancora tirata sopra i miei glutei, nella foga mi resi conto che mi aveva strappato il perizoma, sentivo il suo sperma che colava fuori da me... e feci una cosa che poi mi fede ridere... passai due dita in mezzo alle mie cosce e poi assaporai il cocktail di sperma e del mio orgasmo... buonissimo e poi mi misi a ridere e mi dissi da sola ad alta voce... "che troia che sono!"
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7 anni fa
mirkok, 32
Ultima visita: 4 mesi fa -
Noleggio con conducente
Tutto ebbe inizio da un contatto nella sezione last minute....un coppia mise un annuncio che sarebbe transitata da Napoli per un fine settimana e si indirizzava alla conoscenza di coppie o singoli massaggiatori...come spesso accade nella mia vita incrociando le dita alla buona sorte, mi proposi scrivendo e proponendomi come un comunissimo noleggio con conducente...speranzoso aspettai come farebbe un abile pescatore che aspetta il pesce alla sua lenza....arrivo un messaggio dove mi venne chiesto di propormi nel dettaglio ad un.indirizzo di posta elettronica...il mio animo si scaldo e da li a poco scrissi ciò che la maliziosa mente mi suggeriva....parola dopo parola mi descrivevo come le pagine di un elementare testo che si offrono alla facile comprensione...piu si avvicinava il giorno di arrivo piu desideravo leggere la conferma alla mia mail...finalmente e con grande gioia ricevetti le indicazioni tramite whatsapp.....lo so forse come un bimbo voglioso del suo gioco non ho dormito bene la notte che precedeva l'arrivo...ma ecco che la sveglia suonò il mio giorno....mi vestii scesi in garage e presi l'auto tirata a lucido...lungo il tragitto mi sentivo sempre piu euforico...come da accordi, parcheggiai l'auto e mi avvicinai all'uscita degli arrivi all'interno dell'aeroporto...presi il foglio a4 dove avevo scritto I nomi ed attesi attento...eccitato vidi la porta scorrevole aprirsi e li come la passarella di una vera mostra osservai lo sfilare della coppia...brevissimi attimi ma eterni per capire che erano brave e belle persone...leggendo il foglio, si avvicinarono e li ci salutammo come si conviene tra un autista e dei Signori...pagai il ticket presi il bagaglio in mano e mi indirizzai verso l'auto...la signora era all'oscuro del malizioso gioco....apri la portiera e come una reale coppia agiata del nostro ambiguo mondo reale si sedettero in auto...io messo alla guida mi indirizzai verso l'albergo da loro indicato...durante il tragitto iniziai a descrivere cio che osservavamo, il quartiere, I monumenti, le strade...giunti all'albergo come prestabilito sono scesi mentre io mi dileguavo per poi ritornare nel tardi pomeriggio...ritornato notai la Signora sempre piu bella come se durante l'assenza la mia mente avesse disegnato con gli acquarelli il suo volto tra la fantasia...la sua voce era incantevole ed ora avvertivo persino il suo profumo di donna mischiato al davvero bravo essere del marito che la trattava come il suo piu grande gioiello...dopo un breve giro della citta con tanta di fermata in un luogo per poi riprenderli in altro posto si fecero accompagnare in albergo...apri come da subito la portiera alla Signora e mi fu detto di aspettare 5minuti...ero contento di stare li ed osservavo la Signora che diveniva sempre piu elegante...tornati ...avverti un vero pizzicotto al cuore...era magnifica la Signora, un vestito corto nero e dei sandali...per uno come me che ama I piedi della donna fu un vero risveglio dei sensi....saliti in auto mi chiesero di voler mangiar la piu buona pizza di napoli...pensai e dove li porto...qui son tutte buone le pizzerie ma dopo un brevissimo pensar li accompagnai in un bel posto...(nn faccio pubblicita')...lui voleva offrirmi la pizza, io reclinai l'invito non volevo essere invadente era il loro momento...durante il loro pasto mi fu chiesto tramite whatsapp se avvessi trovato piacere ad assistere ad un loro possibile gioco in auto...io d'impatto scrissi....CErtamente ...anziiii....ecco il messaggio che avevano finito...io tornare da loro...in auto forse la Signora era stata avvisata della nostra complicita' si i ntuiva come divenne piu disinvolta...li portai in un bel posto dove ci si puo' inabbissare nel meraviglioso mondo di Napoli...la veduta del golfo....alla signora fu chiesto dal suo lui se voleva far la padrona...quindi mi fu chiesto di prendere una bottiglia di vino...mi precipitai mentre loro eran seduti dietro...al mio arrivo la signora era china verso di lui...il movimento era inequivocabile...mi dissero di salire dietro anch'io...versai il vino...adesso il profumo della Signora mi aveva letteralmente conquistato ...felice di esser suo prigioniero...mentre la Signora torno a deliziar il suo uomo io potevo notar il suo fianco...la sua coscia....ecco che avendo ricevuto il permesso del suo uomo iniziai ad accarezzarle la pelle che sembrava velluto...iniziai a sollevar il vestito...ecco che non indossava alcun intimo...misi le dita tra le ali della farfalla che umida si mostrava..le ritrassi volevo sentir il profumo, le leccai....iniziai a giocarci finche mi venne detto di potermi spingere dentro....misi il profilattico e da contursionista scivolai tra la sua profondita....avrei voluto star piu comodo cosi da farmi sentire meglio....il suo intimo era davvero stretto...le sue ali le sentivo avvolgermi...bella come una regina....ecco che esplosi nel piacere...per poi veder il suo uomo che si impadroni del suo piacere...restammo li a bere...commentando il gioco vissuto...I suoi piedi eran davvero belli...nn so perche alcune donne hanno la pelle che sembran velluto...leccai le dita dei suoi piedi...il profumo della sua pelle vorrei non poterlo scordare mai...ecco che il suo uomo si introduce in lei...io la guardavo...ecco che il suo uomo le spinge la testa verso il mio intimo che curvo si rilassa sulla coscia....bello veder la sua bocca che si schiude...il mio sesso prender vitalita dalla sua bocca....fino al godimento....ci siam ricomposti....io tornare alla guida...accompagnarli in hotel...li inchinarmi alla sua bellezza...il fine gioco era preventivato cosi ma nn ho resistito , l'indomani li ho riaccompagnati in aeroporto.....ed aspettando che l'uccello d'acciaio sorvolasse la mia testa...pensavo alla bellezza della nostra vita!!!
Grazie e mi scuso per gli errori.
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7 anni fa
maxmiliam,
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Ultima visita: 4 anni fa
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lei&lei
Io e mio marito avevamo un appuntamento, stavamo seduti fuori ad un bar ,oggi c’è poca gente. Le persone intorno a me si muovono calme avvolte da una strana apatia. La musica dolce di un negozio si diffonde nell’aria. Tutto sembra tranquillo ma nella mia mente regna la confusione, l’ansia, l’agitazione. Un unico pensiero: Simona una singola del sito,Accendo una sigaretta, poi un’altra. Cazzo sono nervosa. Poco dopo la vedo arrivare in lontananza, tacchi alti, un vestito nero scollato, riesco ad intravedere il suo seno abbondante.Ci salutiamo, la facciamo accomodare. È la prima volta che ci incontriamo eppure entriamo subito in confidenza come se ci conoscessimo da parecchio tempo. Sono a mio agio con lei.Mi sfiora una mano, io le dico che vogliamo rimanere sola con lei, parlare in un luogo dove possiamo stare tranquille.Lei ci porta a casa sua. Entra, io l’afferro per un braccio e la costringo a voltarsi. La bacio, le nostre lingue si intrecciano in un abbraccio caldo e sensuale, scendo sul collo mentre una mano le accarezza i capelli, le tiro indietro la testa e le lecco la gola.Lei si sfila il vestito e con piacere noto che non indossa intimo. Rimane solo con le autoreggenti nere.Ci porta in camera,mio marito si siede e guarda con molta attenzione cio che facciamo la spingo sul letto sono sopra. Lei vorrebbe toccarmi, le prendo le braccia, bloccandole, e le dico di stare ferma. Ci baciamo a lungo con sempre più passione, le stringo un seno con forza poi la mia lingua avvolge il suo capezzolo, lo succhio, lo lecco, lo mordo, so benissimo che tra il dolore e il piacere c’è una linea sottile e stare così, in bilico, mi eccita. Lei sospira, geme. Scendo più giù disegnando piccoli cerchi con la lingua su tutto il ventre, le soffio piano nell’ombelico provocandole brividi. Con una mano le accarezzo l’interno coscia, il suo respiro si fa sempre più irregolare così come la mia mano che la tocca con più energia. Lei vorrebbe che la baciassi lì, dov’è più grande il suo piacere, ma non mi basta, voglio portarla al limite, voglio che lei mi implori. La giro su se stessa, supina, parto dalle caviglie, le bacio, le lecco, proseguo lentamente per tutta la gamba, le tocco i glutei. Oddio quant’è bella! La mia lingua le attraversa l’incavo della schiena, le spalle, le afferro i capelli e la bacio. Lei geme, mi prega di leccarle la figa e io nn lo faccio. La spingo mettendola di schiena. Le sfioro il clitoride, ha un sussulto, spinge il bacino in avanti. Continuo a leccarla senza sosta, succhio il clitoride, lo morsico piano, ruoto la lingua descrivendo movimenti circolari. La penetro con uno, due dita, un magnifico dentro e fuori che la porta oltre tutti i confini. Il suo corpo è invaso da tante scariche elettriche che precedono l’orgasmo. Si muove frenetica nel letto, pronuncia frasi sconnesse. Il respiro sempre più irregolare e i suoi gemiti mi fanno capire che devo intensificare i movimenti. Poco dopo lei viene, ha un orgasmo fortissimo e mi urla in faccia tutto il suo piacere. La stringo dolcemente tra le braccia per calmarla.Riprendiamo a baciarci, ho un’eccitazione addosso che è difficile da spiegare. L’attrazione che provo si potrebbe modellare con le mani tanto è forte. Lascio che lei faccia di me ciò che vuole, sono completamente sotto il suo controllo e mi piace. Mi spoglia, mi strappa letteralmente i vestiti di dosso, rimango completamente nuda, scoperta da ogni protezione e sicurezza. Lei apre un cassetto, mi chiede se mi fido di lei ed io istintivamente le dico di sì. Prende una benda nera e mi copre gli occhi. Mi ritrovo in una dimensione oscura fatta solo di puro piacere. Percepisco la sua lingua, le sue mani che lambiscono ogni parte del mio corpo. Mi godo ogni singolo attimo. Mi apre le gambe, so quello che sta per fare, non aspetto altro. Inizia la danza della sua lingua. Il mio clitoride è duro, sono incredibilmente bagnata, eccitata, vorrei che questo momento non finisse mai. Il mio corpo è avvolto dagli spasmi, gemo sempre più forte, sto per venire lo sento. Le dico di non smettere che mi sta facendo impazzire. Lei mi prende la mano, dita tra le dita, gliela stringo forte, mi contorco nelle lenzuola bordeaux, urlo, sto provando uno degli orgasmi più intensi della mia vita. Mi si annebbia la mente, attimi di immenso piacere. Lei si stende affianco a me. Siamo entrambe sudate, rimaniamo in silenzio, osservo il suo corpo meraviglioso, tonico, scolpito dall’esercizio fisico. Simona, la mia bella amica dalle voglie segrete. Per tanto tempo è stata il mio sogno proibito ed ora si è trasformato in realtà.Non sono ancora sazia di godere e credo nemmeno lei. Con il consenso di lei chiamo mio marito m i fissa con uno sguardo languido carico di desiderio. È ora di lasciarsi andare, e la prima volta che lo prova e muoia dalla voglia di scopare, Lei china il capo e inizia a succhiarlo guardandomi fissa negli occhi. Io le raccolgo i capelli e muovo il bacino fottendole la bocca. Le tengo ferma la testa andando più in profondità. Vedo che lei con una mano si sta toccando. Non resisto la devo prendere. La giro su un fianco e mi metto dietro di lei. mio marito infilo tutto di colpo. Nonostante le notevoli dimensioni, il cazzo , entra facilmente dentro di lei. Il profumo dei suoi umori si diffonde nell’aria. Adoro l’odore del sesso. Stasera come non mai. Iniziano a scopare alternando movimenti lenti a spinte profonde, mi faccio prendere dalla foga e sento che lei apprezza. Con una mano le stringo un seno. Le tocco le labbra con un dito, lei lo morde, lo succhia. Con il dito inumidito dalla sua saliva le vado a stimolare il clitoride. Lei chiede poi di cambiare posizione. Mi metto sopra di lei. Mi bacia, mi stringe i glutei, mi graffia la schiena. mio marito la scopa sempre più forte. Simona asseconda i suoi movimenti fino ad urlare. La guardo negli occhi nel momento stesso in cui viene, adoro quest’espressione del suo viso. Lei mi guarda spaventata per questa decisione improvvisa... Siamo nel nostro mondo, al di fuori tutto appare diverso. Viene di nuovo, crollando esausta sul letto. L’abbraccio con infinita dolcezza. Lei mi ringrazia, la mia nuova trasgressione si è rivelata un’autentica sorpresa per lei. Da ripetere, di sicuro, in molte altre serate. Cp sexsual .
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7 anni fa
cpsexsual,
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Ultima visita: 7 anni fa
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Viaggiando lentamente...
Avevamo un appuntamento, ci scambiavamo messaggi da circa due mesi, conoscevo molto di loro… o meglio conoscevo molto di quello che avevano voluto dire… ma non ero nervoso, ero solo eccitato, avevo l’adrenalina alle stelle e non vedevo l’ora di scorgere la loro auto che si avvicinava.
Ecco, sono loro, mi lampeggiano… scendo dall’auto e aspetto che si fermino. Li saluto e salgo sul sedile posteriore.
Lei, Maria, scende e risale sedendosi al mio fianco. Ora siamo pronti per partire ed Antonio si avvia verso la strada principale…
Mi presento ufficialmente e loro fanno altrettanto, ma Maria mi da un bacio sulla bocca e mi dice che mi immaginava diverso.
Strano, dalle foto che ho inviato non credo ci possano essere errori… sono sempre stato sincero, cosa vorrà dire?
Inizio ad accarezzarle le gambe chiedendole cosa si immaginava, se le foto che le avevo mandato l’avessero fuorviata… Mi risponde che di persona sono più bello, molto più carino di quello che immaginava guardando le foto…
Non arrossisco solo perché mentre parlavamo la mia mano era scivolata vicino al suo inguine, quindi credo che il mio volto già sia paonazzo…
Antonio, alla guida, non si scompone, guida lento ed ogni tanto ci guarda dallo specchietto…
Maria è molto eccitata, prende la mia mano libera e la porta sul seno, mentre apre e chiude le gambe…
Le tiro fuori la camicetta dalla gonna ed inizio a toccarle il seno, ha i capezzoli già turgidi ed io li stringo e li tiro con le dita…
Ogni tanto si morde le labbra, sarà perché nel frattempo le ho spostato la mutandina e le massaggio il clitoride con le dita?
Continuiamo il nostro viaggio, una meta imprecisata che ci porterà, spero, ad un idillio di trasgressione.
Maria mi sbottona il pantalone e prende il mio pene tra le mani, lo mette bene in mostra e continua con una mano a massaggiarlo. Con l’altra mano accarezza dolcemente il collo di Antonio che, alla guida, ci guarda e sorride.
Ho ancora la mano tra le sue gambe, sento che si sta bagnando, che bella sensazione… smetto di toccarle i capezzoli, le prendo la testa e la porto verso il mio basso ventre.
Si fa accompagnare il capo senza opporre resistenza, un buon segno… anche lei vuole giocare…
Apre la bocca e con la lingua inizia a leccare la cappella e mi sega lentamente. All’improvviso si abbassa su di me e fa scivolare il pene in gola, poco alla volta…
Sento il calore della sua gola avvolgere il mio membro. Sensazione indescrivibile.
Con una mano oramai libera, le alzo la gonna e comincio a giocare con il suo culo… è bello grande e morbido… inizio con un dito, dolcemente. La sento gemere, rallento fino a quando non sarà tranquilla…
Mi sta facendo un pompino, sono 10 minuti che lecca, mordicchia e succhia…
Si è rilassata di nuovo, inserisco il secondo dito, con calma, non voglio che si faccia male.
Ho un po’ d’esperienza, quindi sono consapevole che per quel rapporto ci vuole tempo, ed io di tempo ne ho in abbondanza… Maria continua a succhiare avida, ogni tanto lascia andare il pene e lecca i coglioni, li prende in bocca e li succhia… è brava, non mi aspettavo fosse così brava…
E’ rilassata, molto rilassata, allora decido di provare a mettere il terzo dito nell’ano…
Appena ci prova, ha un sussulto e con la bocca mi stringe il cazzo… si sarà fatta male, ma non demordo e continuo ad inserirlo… Era solo un morsetto, qualche gemito, ma nulla più… ci gioco un po’, voglio che l’orefizio si abitui a ricevere…
Anche Maria se ne è accorta ed accelera il suo pompino.
Forse ha proprio voglia che io le metta il mio cazzo nel culo… rialza la testa, si alza la gonna e si appresta a sedersi sopra di me.
Mi chiede solo di non tirarla, sarà lei a scendere piano piano, non vuole sentire troppo dolore, quindi vuole fare da sola…
Certamente non sarò io a fermarla, adoro il sesso anale… Si siede pian piano sul mio cazzo, all’improvviso la cappella entra e lei si ferma dando un piccolo urlo, in effetti quella e la parte più difficile, il primo contatto… dopo qualche secondo, con Maria che continua a gemere, inizia di nuovo a scendere sul cazzo… spero di non fare brutta figura e che l’erezione resista fino a quando non ha finito la sua discesa…
Piano piano scende giù sul cazzo e i suoi gemiti sono sempre più forti… è arrivata in fondo, si siede e resta ferma qualche secondo…
Io con una mano le tocco la figa e le do qualche colpetto con la mano. E’ bagnata, i suoi umori sono su tutte le cosce.
Inizia a salire e scendere, oramai il suo culo si è abituato alla presenza del mio cazzo… lavorano bene insieme, sembrano fatti l’uno per l’altro…
Intanto Antonio continua a guidare lento, Maria di tanto in tanto lo accarezza e gli da qualche bacio sul collo. Poi si abbassa in avanti, sento solo il rumore di una zip…
Ha sbottonato il pantalone di Antonio e ha preso il suo cazzo in mano… lo sta segando.
Lui guarda beato nello specchietto e sorride, io invece, tenendola leggermente alzata, do colpi decisi che la fanno gemere ogni volta.
E’ più di 20 minuti che camminiamo, sposto Maria dal mio cazzo, mi tolgo il preservativo e la invito a continuare la sua opera di bocca e mani.
Antonio è venuto già da un bel po’, il suo seme è sul tappetino, sotto i suoi piedi.
Ma il mio voglio che Maria lo riceva in bocca e, se vuole, lo ingoi…
Le prendo la testa tra le mani e, con molta decisione, le faccio ingoiare il cazzo… sempre più veloce, sento di dover venire e non voglio, vorrei che questo amplesso durasse tutta la notte…
Ma la natura è natura ed io sono al limite, continuo a spingerle il cazzo in gola, poi all’improvviso vengo… Lei mi guarda quasi stranita, continua, ma non è soddisfatta… forse ho sbagliato a venirle in bocca?
Non saprei, eppure in questi due mesi l’ho detto esplicitamente che adoravo inondare la bocca e la gola con il mio seme…
Sono venuto, Maria con molta calma continua a leccarmi la cappella, la pulisce bene, poi con una salviettina imbevuta finisce a pulirla, sputa tutta nella salviettina e si ripulisce la bocca…
Antonio si ferma, siamo in una pineta molto distante dalla strada…
Scendiamo, Antonio si ripulisce e Maria fa altrettanto. Ci sono dei tavoli con le panche, ci sediamo e parliamo…
Parliamo un po’ di tutto, del fatto che a Daniela non piaccia molto il rapporto anale perche, dice lei, non riesce a godersi bene l’amplesso…
Parliamo di Antonio, contento anche solo di sentirla gemere ed urlare… Del loro rapporto, migliore, dopo la scoperta della loro sessualità…
E mentre parliamo, lei continua ad allungare le mani sul mio inguine e mi dice che pur essendo venuta, le piacerebbe ricevere il mio cazzo nella figa… in effetti era venuta in macchina, ma io l’avevo penetrata solo analmente…
Non potevo tirarmi indietro, era arrapante e poi io ed Antonio eravamo lì solo per soddisfare lei…
Mi sbottono i pantaloni e prendo il cazzo, ancora nel periodo refrattario, e lo affido nelle sue mani.
Mi siedo sul tavolo e lei inizia a tirarmi una sega, poi si abbassa con la testa e ricomincia a giocare con la lingua…
Antonio si era spostato in modo da guardare tutto e continuava a toccarsi i pantaloni…
Non ci vuole molto, il mio cazzo ricomincia ad indurirsi e Maria lo caccia giù in gola, quasi a soffocare… poi lo inumidisce bene e chiede ad Antonio di leccarle la figa in modo da bagnarla.
Si inginocchia ed inizia a leccare figa e culo… sarebbe proprio uno spettacolino con i fiocchi se qualcuno potesse guardare, ma siamo soli… giusto il tempo di bagnarsi e Maria mi invita a scendere ed a possederla.
La sdraio sulla panchina, le alzo le gambe e le metto il cazzo in figa… Non sono un superman, non ho i famigerati 25 centimetri, ma credo che a lei basti, ha gli occhi contenti mentre tira a se Antonio e comincia a baciarlo e a segarlo.
Continuiamo per un po’ così, alternando forti colpi a strusciate più o meno poderose, quando mi chiede di farlo in maniera più violenta… sente il bisogno di venire ed io la accontento…
All’improvviso i gemiti si fanno sempre più insistenti ed emette un gridolino… stavolta è venuta con il mio cazzo in figa e la lingua di Antonio che le lecca i capezzoli.
Mi prega di sfilare il cazzo, ora le da fastidio sentirlo sfregare sul clitoride. La accontento, sfilo il cazzo e tolgo il preservativo. Lo metto tra le sue mani, in fondo adesso vorrei venire anche io e Maria non si fa pregare, inizia a segarmi.
Antonio le chiede di mettersi con la pancia sulla tavola e chiede a me di possederla di nuovo nel culo…
Mi rimetto il preservativo, inumidisco un po’ il culo e con calma lo rimetto dentro…
I soliti gemiti e il solito dolore, ma poi tutto va meglio.
Maria si contorce, forse non voleva un nuovo rapporto, ma era stato Antonio a chiedere, non io…
Lui si siede sul tavolo, alza la testa di Maria e le mette il cazzo davanti alla bocca.
Maria inizia con la lingua a leccarlo e poi gli fa un pompino… dopo pochi minuti viene, si alza e si pulisce.
Anche io stò per venire, tolgo il cazzo dal culetto di Maria, sfilo il preservativo e le chiedo di farsi venire di nuovo in gola…
Lei annuisce, si sdraia sul tavolo, io in ginocchio e lei inizia. Non ho capito cosa volesse fino a quando non sono venuto.
Lo sperma stavolta era poco, lei ne prende una parte in mano e lo stende sul seno, riprende il cazzo in bocca e succhia voracemente in modo da non perderne neanche una goccia… sono così arrapato che le prendo la testa e con colpi forti le faccio scivolare tutto il cazzo in gola. Sono venuto, Maria toglie per un momento il cazzo dalla bocca e chiede ad Antonio di leccarle il seno e ripulirlo dal mio sperma, poi rimette il cazzo in bocca e segandomi e toccandomi i coglioni continua a succhiare…
Antonio si avvicina ed inizia ad esaudire il desiderio di Maria che, con ancora il mio cazzo in bocca, geme…
Oramai il mio pene si sta ritraendo, ma non vuole lasciarlo e, anche se moscio e piccolo, continua a tenerlo in bocca ed a succhiare…
Dopo poco si alza, Antonio ha ripulito il seno, ci diamo tutti una ripulita ed iniziamo di nuovo a parlare.
Mi spiega il perché abbia voluto che Leo le ripulisse il seno… E’ un modo come un altro per imporre me nella coppia…
Vorrebbe che lui avesse esperienze bisex, ma non riesce a convincerlo…
Io sono etero, e quell’affermazione non mi piace proprio…
Maria mi guarda e, forse capendo che non sono disposto ad avere rapporti bisex, mi dice che le farebbe piacere che io fossi l’amico della coppia a lungo e che per le esperienze da far provare ad Antonio ci avrebbe pensato lei senza coinvolgermi attivamente…
Ecco, era questo che volevo sentire…
Ora sono tornato a casa, soddisfatto e consapevole di avere davanti un lunghissimo periodo di trasgressione e complicità con una coppia che mi ha accettato per quello che sono e non per quello che avrei potuto mostrare.
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7 anni fa
Hypnos1975495932,
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Ultima visita: 2 anni fa
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Nei giardini di piazza della repubblica 5
Nei giardini di piazza della repubblica 5
Dopo un quarto d’ora sentì bussare e subito dopo l’Antonio che apriva la porta e faceva entrare il tizio. Lo guardai quasi con occhi amorevoli, tanta era l’attesa per questo incontro ed il desiderio di riuscire a prenderlo, che lo attirai verso di me per baciarlo, profondamente, golosamente, ingordamente. Ero come una sposa, vergine, nell’attesa della sua prima notte. Sì, d’accordo, la mamma l’aveva messa sull’avviso di cosa aspettarsi, ma… c’era ancora il ma del “Ce l’avrebbe fatta?!” Ero talmente tesa che stavo quasi per godere con il bacio. Lui intuì qualcosa perché si scostò da me, interrompendo il bacio, dicendomi “Calma… calma… un po’ alla volta, ok.?” Si aprì i pantaloni e se li tolse, spogliandosi anche del resto.. Poi venne da me e mi tolse tutto, iniziando ad accarezzarmi i capezzoli, a strizzarli e prendere poi in mano quello che, al confronto del suo, era un cazzettino. Me lo smanetta un po’, portandolo in erezione completa. Nel frattempo mi ha messo in mano il suo attrezzo: è in semi erezione e già così è da paura. Inizio a segarlo, e lo sento crescere tra le mie mani. Mio dio, a cosa sto andando incontro ? Ma nonostante tutto sono eccitata all’idea di provare a prenderlo nel mio culetto e capire cosa si prova ad essere riempita da una simile bestia. Una volta che son riuscita a portarlo in erezione completa (una cosa da paura, tanto che alzo gli occhi verso di lui e gli chiedo: “Ma quant’è grande ?” lui mi risponde “Sono 28 cm. di puro cazzo!”) mi giro verso il lavandino, prendo il tubetto del Luan, me ne spalmo un bel po’ nel culo e poi, appoggiandomi al lavandino, gli dico “Preparami, infilami le dita ed allargamelo un po’, con delicatezza!” ..e lui mi infila subito due dita ed inizia a massaggiarmi lo sfintere, allargandole un po’, poi infilandoci un terzo ed anche un quarto mentre con l’altra mano mi strapazza un capezzolo, eccitandomi da morire. Sto cercando di rilassare al massimo lo sfintere e ciononostante so che non sarà una cosa facile. Nel frattempo glielo sto tenendo sempre in mano, segandolo, e proprio in quel momento entra l’Antonio che, scusandosi, dice che era troppo curioso di vedere se la “troia” sarebbe riuscita a prendere in culo ciò che gli era stato descritto come una cosa animalesca ed in effetti, al solo vederlo, rimane a bocca aperta, emettendo un “Ohhh…” che è tutto un programma. Immediatamente va a prendere, nel suo gabbiotto, un cuscino e me lo porta mettendomelo sotto il petto per farmi appoggiare meglio al lavandino. A quel punto decido di non frapporre indugi e dico al gigante “Bene, ora ci proviamo. Tu devi fare solo una cosa: appoggiarmelo sul buco e non spingere. Devo essere io a riuscire a farlo entrare, perché se per caso tu dai un colpo e sento dolore io mi blocco, il culo si restringe e ci facciamo male tutti e due.” Mi risponde “Va bene.” “Ok., proviamoci.” E sporgo il culo in fuori, spostando il suo cazzo, che tenevo ancora in mano, verso il mio buchetto. Lo lascio e lui lo posiziona meglio. C’è una cosa positiva: non ha una cappella a fungo, più grossa del cazzo, bensì una cappella a punta che faciliterà, in teoria, l’introduzione. Bene, mi dico tra me e me, diamo inizio alle danze e pensando ciò inizio a spingere il culo indietro, cercando di allargare il buco spingendo come se volessi defecare. Sento che la punta entra. Mi fermo nella spinta ed inizio a farla entrare ed uscire, entrare ed uscire, cercando, ad ogni movimento, di conquistare un po’ di territorio. Lui è sempre fermo, come da ordini ricevuti, anche se sento che, quasi quasi, gli verrebbe voglia di dare una spinta e rompermi il culo, ma resiste alla tentazione. Un po’ alla volta, anche se con difficoltà, riesco a farne entrare un altro po’ senza sentire particolare dolore. Ho troppa voglia di riuscire a farmi inculare da quella bestia e perciò me la sto prendendo con calma perché so che solo in tal modo posso sperare di farcela.
Sono eccitata da matti, lui mi trattiene per i fianchi, quasi avesse paura che possa scappargli e mettere fine a quella che anche per lui è la speranza di riuscire, finalmente, a farsi una sana inculata. Gli dico di prendere ancora un po’ di Luan e di spalmarmelo nel buco, e pertanto lo sfilo un momento, per poi, non appena mi ha messo la crema infilarmelo nuovamente e spingere per farne entrare ancora un po’.
Pian pianino sto conquistando terreno, la parte più sottile è penetrata, ora inizia la parte più difficile. Nel frattempo, però, mi sono abituato a quanto penetrato e pertanto il mio sfintere è più rilassato ed inizia a contrarsi attorno a quel bastone di carne che, a questo punto, voglio assolutamente riuscire a far entrare per poi godermi una inculata stratosferica. Riprendo la manovra “avant-indrè” e ad ogni spinta verso di lui cerco di spingere un po’ per farne entrare qualche cm. in più.
Allungo una mano tra le gambe per sentire quanto son riuscito a prenderne e mi accorgo che…. sono a metà dell’opera. L’Antonio è ancora a bocca spalancata che sta seguendo, passo passo tutta la mia conquista, mentre si sta masturbando come un pazzo. Ho anche il pubblico che segue la mia performance. Il mio culo si sta pian piano abituando all’intrusione e pertanto decido di accelerare un po’ i tempi, desidero troppo sentirmelo tutto dentro. Incomincio ad affondare i colpi, a cercare ad ogni spinta di introdurne un po’ di più ed ad un certo punto mi sento sbattere i suoi coglioni sulle chiappe. Dio… ce l’ho fatta. Mi fermo e sento un applauso, da parte dell’Antonio. Ci ho impiegato quasi 20 minuti ma… ce l’ho fatta. Ancora qualche attimo per abituarmi all’intrusione, cercando di stringere e rilassare lo sfintere, come per succhiarlo e poi gli dico: “Ora vai, all’inizio piano, poi quando te lo dico puoi accelerare come ti viene meglio. Dai, inculami !” E lui inizia a muoversi, quasi con delicatezza, tenendomi forte per i fianchi leggermente inarcato all’indietro, per riuscire ad infilarmelo più a fondo. Come immaginavo, quando desideravo di riuscire ad infilarmelo, è un’inculata pazzesca. Sono riempita totalmente, quando arriva in fondo me lo sento in gola. Questo è un vero cavallo... non riesco nemmeno a sculettare per come sono piena. Mi sento morire, il pilone enorme mi scivola dentro e fuori dal culetto per metà. Stringendomi per bene i fianchi mi incula in un modo stupendo... mi sembra di morire... ho il culetto in fiamme. Mi sta montando in modo superbo... Si muove bene.. ci sa fare ad inculare il tizio... mi stringe i fianchi e mi guida nell'incularmi... colpi decisi.. di reni.. spinge fino in fondo.. è davvero bravo. A quel punto gli dissi “Ora puoi andare, fai di me la tua schiava, sono tua.”
Mi sta fottendo come un vero maestro.. godo da impazzire!! Poi dopo i primi colpi d'assestamento inizia una serie di colpi fortissimi... a raffica... uno dopo l'altro. Appoggiata al lavandino mi sembra di impazzire, inizio a mordere un lembo della giacca di Antonio per come godo mentre una serie di mugolii mi sfuggono dalla gola. Antonio si sega come un pazzo: vede quel cazzone enorme che scivola nel mio buchetto del culo allargato, vede l’uomo che mi incula da dio e... gode. Che gran porco!!! Mi muovo appena, stretta per i fianchi dal tizio che senza sosta mi dà colpi secchi, forti, decisi. In certi momenti di maggior piacere mi appoggio con le mani al muro, gemo ed ansimo in un modo pazzesco, sembra mi manchi il respiro per come mi sento piena. Un "aaahhhhh" sommesso e cupo mi sfugge dalla gola, mentre il gigante mi dà colpi su colpi. Me lo sento fino al cervello. Dio... che cazzo!! Mi sento scoppiare la pancia!!! Lui va avanti, incurante dei miei rantoli mi incula senza sosta. Colpi continui, il mio sederino ormai è completamente sfondato. Questo mi sta veramente facendo capire cosa vuol dire essere fottuta da un toro. Lo prego di continuare, mi godo il suo cazzone tutto nel culo. Una serie di brividi alla schiena mi fanno capire che sto godendo in un modo meraviglioso. Mi sento svenire, ho il culetto che in fiamme. Colpo dopo colpo mi spacca il sedere. Dopo pochi attimi inizio a vibrare, i gemiti diventano intensi, un orgasmo meraviglioso mi assale, una serie di: "siii...ahhh....godooo..."mi escono dalle labbra. Lui sente le mie vibrazioni, sente i miei mugolii e mi dice: "Che grandissima troia...godi mentre ti spacco il culo... ehhh?? Sei proprio una grandissima puttana!!" Nonostante mi stia sfondando divinamente il culetto, e con un filo di voce rotta dal piacere stupendo che provo nel farmi inculare come una grandissima vacca da strada gli dico: "si... godo…. ma pensavo sapessi fare di più!!"
Con questa mia frase rischiai di far cadere la mascella all’Antonio, che era ancora a bocca aperta dalla meraviglia del vedere come ero riuscita a prenderlo nel culo, quando aveva visto il boa non pensava ci sarei riuscita. Lui non risponde, va avanti, mi appoggia una mano sulla spalla per spingere ancora di più. Un attimo dopo mi leva le mani dal lavandino e le appoggia sul mio sedere, dicendomi: "Apriti di più il culo troia...ora arriva il meglio.....!!!" Io eseguo, con le mani mi spalanco il sedere offrendomi tutta a lui, nel mentre in pieno delirio erotico gli dico: "Siii.....ecco… guarda come mi apro il culo...guarda come offro il mio culetto a te... dai amore... spaccami tutta... ti voglio sentire fino nel cervello.... ti prego.. ti supplico... sfondami il culo!!!" Accortosi del mio essere troia in un modo incredibile mi stringe ancora di più i fianchi e mi da 3 o 4 colpi violenti. Mi sento svenire, mentre sento i peli del suo pube venire a contatto con le mie chiappe; mio dio... è tutto dentro!!
Sento le sue palle dure e sode sbattere continuamente addosso alle mie. L'ho preso proprio tutto, mancano solo le palle e poi è tutto (enorme e duro) dentro di me!!!
Che godimento: ora sento il buchetto che si sfascia; mio dio...sono aperta completamente. Le mie mani mi aprono il sedere, lo aiutano a spaccarmelo, il buchetto si sta lacerando sotto la pressione e la larghezza di quel cazzo da sogno. Io che gemo e godo...dio mi sembra di sognare!! Lui inizia ad aumentare la foga, i colpi diventano vere spinte, colpi secchi, decisi a sfondarmi questa volta sul serio, mentre mi dice con un filo di voce..."Bene...ora ti sfonderò tutta!! Io ormai rantolo continuamente un : "aaahhhh...sssssssiiiii" cupo.. sommesso.... che mi esce dalla gola. Ancora una volta riesco a rigirare la testa, lo guardo ma questa volta sono domata davvero. Mi sento svenire mentre mi incula senza sosta ora.
A differenza di prima gli dico: "Ahhh... amore... dio mio.. sei stupendo.. lo sai?? Mmmhhh... mi stai fottendo da dio.. lo sai?? Godo, amore, godo come mai in vita mia.... dio sì... spaccami tutta!!" E mentre lo dico apro ancora di più il mio culetto con le mani, in modo che lui veda come lo desidero e come mi offro tutta, completamente, al suo cazzo da sogno!!! Lui ora sorride e con un paio di colpi secchi mi fa riabbassare e rigirare la testa, pensa solo a godermi e lo sta facendo davvero in modo superbo. Sono ormai completamente in pieno delirio erotico: mi sento svenire un attimo, poi mi riprendo con orgasmi mentali continui. Ormai fa di me ciò che vuole, sono totalmente sua. Il cazzone mi scivola fino alle palle, poi riesce per almeno 20 cm., poi me lo risbatte dentro con colpi secchi. Ad ogni colpo il buchetto si slabbra di più. Oddio che culo mi sta facendo, mi sembra di impazzire. Che toro che è... mi sento larga come una vacca. Tutti quei cm di carne che mi scorrono scivolando dentro e fuori dal buchetto, allargandomelo sempre di più, me li godo come una vera zoccola. Sento che lo ritrae dal mio culetto… poi lo ricaccia dentro... sento quei cm di quel cazzone da sogno che entrano ed escono… la cappella che si fa strada... poi si ritrae… poi rientra nel mio sederino... e io godo.. godo come mai prima nella mia vita. E’ un estasi di piacere infinito!!! Il mio montone va avanti, ho perso la nozione del tempo ma saranno almeno 20 minuti che mi incula senza fermarsi. Ho la sensazione di essere alla pecorina da un eternità, avrò avuto 2 o 3 orgasmi di fila con questo cazzone nel culo. I fianchi stretti nella sua morsa.... le cosce aperte... le mani che aprono il più possibile il mio sederino... io stupendamente appoggiata al lavandino mordo la giacca di Antonio mentre subisco la monta godendo di continuo!! Poco dopo ecco un altro orgasmo... mio dio... è stupendo. Inizio a tremare... un "Godoo.. amore.. godoooo... siii continua... ti pregooooo... ahhhh...dio che favolaaaaa...." mi esce dalle labbra, nel mentre mi giro con la testa, voglio mi veda come godo mentre mi incula divinamente. Ora lo guardo con passione. Lui mi sorride, dandomi della troia, per poi riprendere a martellarmi il culetto. Dopo il 2° orgasmo sono esausta! Niente! Lui continua, è duro da morire il mio maschio, non viene mai, è duro sia di cazzo che di orgasmo. Inizio lentamente a sculettare per farlo godere prima ma non è facile, con quel pilone nel culo. Muovermi è difficile: sono impalata, piena di cazzo fino nello stomaco. E’ davvero enorme!! Mi giro lentamente con la testa, lo guardo e con un filo di voce lo imploro: “Sono la tua schiava ma, ti prego, ora sborra, godimi, riempimi, non ce la faccio più ! Ormai mi hai sfondata completamente, ora sborra, amore, ti prego!” per tutta risposta mi dà un colpo più forte degli altri. Un urlo mi si soffoca in gola, l'ho sentito fino in gola!!! E' talmente largo quel cazzone che sento le pareti del sedere che scoppiano.
Mi rimetto appoggiata con le mani al lavandino, le levo dal sedere, tanto ormai e rotto come quello di una vacca, e lui ricomincia a fottermi. Colpi continui, ormai sono ostaggio suo, fa quel che vuole. Mi stringe i capezzoli, li tortura un po’ poi mi stringe nuovamente per i fianchi e mi incula come vuole. Un ennesimo orgasmo mi riprende. Antonio si sega ancora: è già venuto un paio di volte ma continua, inebetito nella visione di me impalata da quel cazzo enorme. Va avanti ancora, è un martello, colpi su colpi, mi affonda quel suo pilone stupendo tutto nel culetto. Mi incula come un vero toro, colpi secchi, di reni. Mi affonda la cappella fino in pancia, lo sento fino in gola. Che cazzo fantastico che ha! Poi, esausta, mi rigiro ancora... lo supplico... Stavolta quasi lo imploro...: "amore sborra.. ti prego.. sono esausta.... sono la tua troia... ora l'ho capito… sono sottomessa a te. Amore, ti prego… sborra, finisci di fottermi, ti prego !!” lui mi risponde “ Ebbene sia, ti ho chiavata e ti ho rotto il culo come volevi e desideravi, ora ti sborro per bene nel culo! Preparati a sentire come ti sfondo tutta mentre vengo....!!"
Inizia a darmi colpi come un treno....1,2,3,10.... forti.. secchi.. decisi... le palle sbattono sul mio culo... mi sembra di morire... il cazzone mi fruga il pancino...mi sento sfondare ormai oltre ogni limite.... ho il sedere totalmente sfondato che quel pilone impazzito esce quasi del tutto e poi mi si ricaccia dentro fino alle palle senza alcun problema... mi tratta come la peggiore delle troie...In un ultimo sussulto rigodo. Capendo che sta per godere immediatamente abbandono le mani dal lavandino e me le appoggio ai due lati del sedere... stringo le chiappe tra le mani e me le allargo in fuori. Così facendo mi apro il sedere ancora una volta, facendogli vedere ancora una volta quanto mi so offrire a lui, quanto sappia essere troia per lui. Ed iniziò a riempirmi di sperma, tanto….. non la finiva mai di eiaculare.
Un gemito accompagna la sua venuta e schizzi violenti, continui, mi inondano il culetto. Sento un fiotto di sperma caldo, denso, che mi arriva quasi in pancia. Gli ultimi colpi mi lasciano esausta... faccio fatica a tenermi in piedi!!!... Che inculata magnifica, al limite della pazzia !! Meravigliosa.. unica.. irripetibile!
Resto qualche secondo ancora con il culetto aperto dalle mani, per fargli vedere come sono troia. Poi finalmente esce: cm dopo cm fa uscire dal mio culetto, ormai letteralmente sfondatissimo, il suo stupendo cazzone. Quando esce emetto un fortissimo... AAAAHHHH.... quasi una liberazione per il mio culetto dilatato da morire... mentre un fiotto di sperma misto a sangue mi fuoriesce dal buchetto ormai terribilmente aperto. Mi ha rotto il culo nel vero senso della parola, il sangue ne è la riprova. Dio mio... sento il sederino talmente aperto che mi sembra sia quasi una voragine. L’Antonio, vedendo come è aperto il mio buco del culo, commenta con “Ohhh, ci si potrebbe infilare una lattina di oransoda senza che neanche la senti che te la infilano.” Levo le mani dal sedere: così facendo lentamente sento che si richiudono le chiappe. Mi riappoggio al lavandino e lentamente il buchetto del mio culetto inizia a richiudersi. Sento il muscolo del buchetto che cerca di richiudersi, ma più di tanto non riesce, troppo grosso quel cazzo per non lacerarmi il buchetto, troppo largo per non lasciare l'impronta del suo passaggio. Un cazzo così è da record, lungo ma soprattutto largo da far paura!!! Mi sento proprio una rotta in culo, e lo sono davvero in questo momento. Mamma mia che culo mi ha fatto quell’uomo, incredibile. Ma lui nemmeno immagina come ho goduto!!!
Mi appoggio al muro e, lentamente, mi rialzo. Mi sento come se mi avessero picchiata, tutta intorpidita dalla posizione e dolorante per l’inculata.
Lui, che nel frattempo si sta riassettando e rinfoderando quel “mostro” sessuale, mi guarda con fare quasi dispiaciuto, mi si avvicina e guardandomi fisso negli occhi mi bacia, mi scopa la bocca, finisce di succhiarmi quella parte d’anima che ancora nmi era rimasta dopo quell’inculata pazzesca e, rialzandosi mi dice: “Sei stata formidabile, mi hai fatto godere come non mi era riuscito mai in tutta la mia vita, proprio a causa delle dimensioni del mio pene. Se te la sentirai… mi piacerebbe riprovarci, magari a casa mia, così potresti stare più comoda. E mi diede il suo biglietto da visita, dopodiché, dandomi ancora un bacio profondo ci salutò.
L’Antonio non si era ancora riavuto da ciò che aveva visto ed era ancora con il cazzo in mano. Gli dissi “Antò.. sarebbe il caso che ce ne andassimo, son quasi le 20.00, che ne dici?” A queste parole uscì dal torpore e dicendomi “Sei stata fantastica!” si ricompose e ci avviammo per uscire. Camminavo quasi a gambe larghe e pensavo che chi mi avesse visto avrebbe immediatamente capito che “Ero rotta in culo!”
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7 anni fa
admin, 75
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