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Il passato di mia moglie.
Mi chiamo Franco, ho quarantasei anni, sono sposato con Maria che ne ha due di meno, abbiamo una figlia sposata che vive in una città molto lontana da noi. Lavoro, anzi lavoravo, in un grosso capannone della zona industriale assieme a nove persone come capo operaio tornitore. Il lavoro mi piaceva, la ditta era stata creata da me, e dal titolare, ero stato il suo primo operaio quando aveva comprato l’immobile. Pietro era un datore di lavoro, come meglio non si può desiderare, sempre presente, preciso, mai alzato la voce, un tipo tranquillo, tutto casa e lavoro. In vita sua credo che si sia tolto la tuta blu solo per sposarsi, già, forse il solo errore fatto in vita sua. Pamela, sua moglie era la quinta l’essenza delle zoccole. Bella, molto vistosa, seno enorme, cosce lunghe e labbra da troia, che lei evidenziava con vistosi rossetti, che completavano sempre un abbigliamento da perenne puttana. Lo cornificava sempre con tutti, senza un minimo di riguardo, non che lui fosse bellissimo, piccolo, basso e calvo e pelato, non era certo il massimo, ma lei lo aveva sposato solo per i soldi, che sperperava senza ritegno. Circa tre mesi fa, la troia non ha trovato di meglio, che darsi al gioco d’azzardo. Frequentava un tipo losco, che oltre a fotterla, e farla sbattere dai suoi amici, decide di iniziarla al gioco in una bisca clandestina. I proprietari, visto l’alto potenziale della preda, prima la fanno vincere, poi le danno un colpo di grazia da settecento mila euro. Quando l’indomani, si presentano dal marito per riscuotere, a lui, quasi viene un infarto: o paghi o ci prendiamo tutto! Lui ci riflette un poco, poi il mattino successivo che era di venerdì, si reca in banca, ci paga due mesate anticipate, tutta la liquidazione, poi torna nel capannone, e con alcune taniche di benzina incendia tutto, ma resta, o forse vuole morire nell’incendio. Risultato, noi tutti a spasso, lui morto e la vacca dicono, che la fanno prostituire, su al Nord per pagare i debiti. Con la crisi che c’è in giro, mi ritrovo a spasso, mi resta difficile trovare un nuovo lavoro. Passa un mese, comincio a deprimermi. Maria si arrangia a fare le pulizie a una signora, che abita nello stesso palazzo dove abitiamo noi, ma sono pochi spiccioli, che non risolvono nulla. Maria è la classica donna italiana, alta, mora, seno quarta ancora bello sodo, forme generose, ma non grassa, poi un culo bello, tondo, grande dannatamente invitante. Quando ci siamo conosciuti, aveva appena compiuto diciotto anni. Per noi è stato subito amore, mi ha subito fatto incendiare i sensi. A letto, l’ho trovata aperta, abbastanza esperta, frutto di una precedente relazione, con un giovane coetaneo, che poi se ne andato. Il fatto che non fosse vergine, non mi ha dato nessun disturbo, anche il fatto che lo succhiava bene, mi dava sempre molto piacere, quindi non ho mai riflettuto, o dubitato, delle sue parole. Una sera, dopo averla scopata e sborrato in culo, come piace tanto anche lei, ci mettiamo a parlare prima di dormire.
«Perche non provi fuori città? Ti ricordi alla marina, vicino la porto, c’era quell’officina da fabbro, un lavoro che tu hai fatto da giovane, potresti chiedere lì?”»
Mi ricordo, del posto, è al porto vicino alla nostra città, appena trenta chilometri. Due mesi fa, era ancora inverno, noi passeggiavamo lungo il molo del piccolo paese, che il turismo, ha trasformato in meta balneare, quando per caso, appena dietro il porto, dove il vecchio borgo finisce, c’era una piccola, ma ben messa officina da fabbro, lavoro che conosco e amo, avendolo praticato fina da piccolo, nella fucina di un amico di mio padre. Mi piaceva plasmare il metallo, ma, mio padre, volle che ottenessi anche il diploma di tornitore, poi fui assunto, e smisi di farlo. Quel lavoro è come andare in bici, se lo impari una volta, anche dopo tanti anni, lo fai di nuovo. Mi ricordo anche del proprietario, un tipo basso, tarchiato, ma dalla muscolatura robusta, peloso, dalla pelle scura, che mentre ero intento a guardare i suoi manufatti, lui non smise mai di guardare Maria, come se avesse visto una dea. Il suo insistere, fece si, che lei mi costrinse ad andare via. L’indomani mi reco sul posto. Lui sta forgiando un pezzo di ferro battendolo sull’incudine con un grosso martello, mi presento, e scopro che si chiama Vito, mi guarda, ascolta quello che ho da dire, poi mi parla.
«Certo, avrei bisogno di un aiuto, ho tanto lavoro, ma mi serve uno bravo, prendi e fammi vedere come te la cavi.»
Mi porge il ferro incandescente e il martello. In un attimo mi metto a eseguire il lavoro come vuole lui, tempo cinque minuti ho fatto. Lui mi ha osservato in silenzio, poi soddisfatto mi guarda negli occhi.
«Va bene cominciare lunedì?»
Accetto, lui riprende il suo lavoro, mentre io torno a casa. La sera a letto, scopo Maria con insolita passione. Mentre la pompo da dietro, mi torna in mente il fatto di Vito, che gli guardava il culo. Mi eccita da morire, la sbatto con forza, sborro dentro di lei, che quando scende per andare in bagno, mi sorride compiaciuta.
«Amore che ti succede? Questa sera sembri più focoso del solito?»
Chiudo gli occhi e penso, al fatto, che in fondo sono soddisfatto, ho trovato un lavoro, ho scopato mia moglie, anche se, non sono un super dotato, lei ha goduto. Si, lo ammetto, ho un cazzo non proprio lungo, o grande, assolutamente nella norma, ma lei non si è mai lamentata, ed io, non ho mai cercato altre donne, all’infuori di lei. Il lunedì, mi presento di buon mattino al lavoro. Lui si mette a lavorare in coppia con me. All’ora di pranzo abbiamo portato avanti tanti lavori, e ne abbiamo finiti molti di più. Durante il lavoro abbiamo parlato molto, di lavoro, di esperienze di donne, sembriamo in confidenza da sempre. Ad un tratto, se ne esce con una domanda diretta mentre mi guarda negli occhi.
«Quando hai sposato tua moglie, era vergine?»
Sono preso alla sprovvista, non mi aspettavo una simile domanda. Rispondo in modo molto sintetico.
«No, ha avuto un ragazzo, di diciassette anni, un coetaneo, che le ha insegnato tutto.»
Lui mi guarda poco convinto.
«Una ragazzina, che sa fare tutto, l’ha imparato da un coetaneo? No, non ci credo, deve essere stato uno esperto, più grande.»
Lo guardo, cercando di capire dove vuole andare a parare, ma non ci riesco, e la cosa finisce li. Cambio discorso, gli faccio una domanda diversa.
«Scusa, sai dove posso trovare un piatto di pasta, tornare a casa, mi costa troppo, in benzina e tempo?”
Lui mi guarda, poi mi fa cenno di seguirlo sul retro della casa, dove una scala porta al piano superiore, dove lui ha l’abitazione. Appena dentro, ci troviamo in un ampio salone, a destra la cucina, dietro una porta, e dall’altro lato, c’è un bagno, una camera grande, e una piccola. La casa è un poco in disordine, sintomo che manca una donna. Mentre mettiamo a cuocere la pasta, si giustifica in qualche modo.
«Scusa il casino, ma la mia domestica non viene più, è troppo vecchia, ed è andata lontano, dalla figlia, quindi mi arrangio un poco. Tua moglie lavora?»
Mentre mangiamo, gli spiego che lai fa le pulizie da una signora anziana lì nel palazzo, lui fra un bicchiere di vino e l’altro mi fa una richiesta.
«Credi, che dietro un compenso, farebbe le pulizie, qui, anche a me? Al massimo due volte a settimana. Potrebbe venire giù con te, e tornare la sera, la pagherei bene.»
Lo guardo, penso che sarebbe interessante vedere, quanto lavora, o quanto tempo passerebbe, ad ammirare il culo di Maria. Questo pensiero, mi fa tirare immediatamente il cazzo. La sera lo dico a lei che accetta, senza commentare, poi ripenso alle parole di Vito, e decido di approfondire una cosa che mi sta molto a cuore.
«Vorrei sapere, che tipo era quello, che frequentavi prima di me?»
Lei mi osserva in silenzio, l’ho presa in contropiede, farfuglia, poi taglia corto, ma la sua risposta, e un tono un poco allarmato, tradiscono un certo nervosismo.
«Che vai a pensare, ti ho detto che era uno come tanti, è finita, stiamo insieme da anni, tu ora che vuoi sapere? Lascia stare, dormiamo dai che è tardi, domani ci dobbiamo alzare presto.
Mi rigiro nel letto, sempre più convinto, che non sia la tutta la verità, ho una bella erezione, che vado in bagno a sfogare, tirandomi una bella sega, pensando al suo ex, ma stranamente, mi viene in mente, il viso di Vito. Il mercoledì la porto via con me, quando arriviamo, faccio le presentazioni, ma ho subito l’impressione, che loro si conoscono. Dopo un momento d’imbarazzante silenzio, Vito la porta sopra, a vedere il lavoro. Per un momento resto immobile, poi vinto dalla curiosità, li seguo silenziosamente. Salgo le scale, dal portone semiaperto, li vedo nel salone di spalle. Lui parla di lato a lei, con la sinistra, indica le cose da fare, mentre con la destra gli accarezza il culo, lei resta immobile. Ho di nuovo una tremenda erezione! Poi lentamente, la mano scende oltre il bordo della gonna leggera che indossa, risale all’interno delle cosce. Lei in silenzio, lo lascia fare, si piega per agevolare la palpata, lui con l’altra mano apre i pantaloni, la fa inginocchiare davanti a lui, che girato mostra una mazza da paura. Saranno un bel venticinque centimetri, di notevole diametro, vedo lei che lo afferra con le mani, lo infila spedita in gola. So, che è brava a succhiarlo, ma la praticità con cui esegue la pompa, mi lascia basito. Lui si compiace di quanto lei sia brava.
«Brava, succhialo bene! succhia veloce che non abbiamo molto tempo. Come sei brava!»
Lei succhia con vigore, io eccitato al massimo, lo tiro fuori, e con tre smanettate, schizzo in mano una sborrata fiume, mentre anche Vito è al limite, le riempie la bocca e la gola.
«Brava la mia troietta, ingoia tutta la mia sborra!»
Scendo le scale, poco dopo lui mi raggiunge. Lavoriamo alacremente tutto il tempo, poi, all’ora di pranzo saliamo sopra, dove Maria, ha preparato un buon pranzo. Fa caldo, l’estate sta arrivando, lei per fare le pulizie si è cambiata, ora indossa una vestaglia a fiori non molto abbottonata, dove si vedono chiaramente, il reggiseno e mutande. Lui mangia, e la guarda compiaciuto, poi finito il pranzo, torniamo al lavoro, lui cerca una scusa per farmi allontanare.
«Prendi la bici, vai a controllare le misure di quelle grate, mi sembrano troppo piccole, non voglio fare due volte il lavoro.»
Scendo le scale, prendo la bici, faccio il giro dell’isolato, e torno indietro. Risalgo le scale, li vedo dentro la cucina, mi avvicino silenziosamente, dalla luce dello stipite, li spio. Lui è posto dietro di lei, in ginocchio, la lecca in mezzo alle cosce aperte, mentre lei appoggiata al lavello, scuote il capo in preda al piacere, che non ho mai visto provare a mia moglie, poi un lungo gemito, annuncia il primo orgasmo. Trema scossa dal piacere, che lui le sta facendo provare, urla che sta godendo. Lui si rialza, da dietro le infila dentro con un colpo secco, tutto il suo poderoso cazzo, lei inarca la schiena, grida di piacere. Gode, asseconda le spinte poderose con cui lui lo spinge dentro il suo ventre. Inarca la schiena per reggere l’impeto della monta.
Li guardo basito, tremendamente eccitato, mi tiro fuori il cazzo, mi sego lentamente, cercando di tenere il loro ritmo. Lui la sbatte, le parla eccitato.
«Piccola troietta, ti sfondo! Oggi, più di allora! Vacca puttana, godi. Senti come ti sfondo. Godi, che poi ti sfondo anche il culo. Prendilo tutto! Piccola puttanella allora, e troia adesso!»
Lei scuote il capo, a destra e sinistra, inarca la schiena, viene con un grido, che non le ho mai sentito fare. Urla e lo incita a scoparla sempre più forte. Resto basito da come sta godendo mia moglie, non le ho mai visto provare un simile piacere. La sbatte con furia, squassandole il corpo con affondi bestiali, poi lo estrae, grondante del suo piacere, lo solleva, e con un colpo secco lo pianta tutto d’infilata nel culo di Maria, che grida di dolore e piacere.
«aaahhhhiiiiiiiiii…piano! Mi spacchi! Però dai che mi piace, è bello!»
Lui la serra per i fianchi, la sbatte come un toro selvaggio, la pompa velocemente, con affondi durissimi, che la scuotono tutta, poi di colpo anche lui è al limite. Viene con un grido liberatorio dentro di lei. Le spinge un ultimo affondo, poi lo estrae, e lei velocemente s’inginocchia davanti a lui, per ricevere in gola, tutta quella infinita sborrata. Ritorno velocemente di sotto, mi do una pulita, quando lui arriva, io sto già lavorando, mi chiede con tono sarcastico il risultato del mio lavoro.
«Erano giuste le misure?»
«Una era stretta, ma ora credo che sia giusta, e ben aperta.»
Gli rispondo usando il doppio senso. Lui mi guarda, poi si mette a lavorare. La sera torniamo in silenzio, ho molte cose da chiederle, ma lei appena a letto, si addormenta. Il giorno dopo mentre mangiamo, lui mi chiede, se il sabato, mi piacerebbe andare a pescare. Ha un gozzo perfettamente restaurato, potrei portare anche Maria, che il mattino, darebbe una sistemata a casa, poi nel pomeriggio potremmo andare tutti e tre in barca. La sera ne parlo con lei a letto, che accetta, allora le chiedo di darmi una spiegazione, con calma, con un tono assolutamente sereno, le chiedo di lei e Vito. Rimane un momento in silenzio, fa un bel respiro, si gira verso di me, si distende appoggiando la guancia al mio petto.
«Quando avevo diciassette anni, passai un’estate al mare nella casa dei genitori di Mirella, la mia amica che vive all’estero. Da qualche tempo conosceva Vito, non era proprio la fidanzata, ma si faceva toccare, e ci godeva a succhiargli il cazzo. Si era solo fatta rompere il culo da lui, ma niente fica, aveva paura di restare incinta. Vito, all’epoca era l’operaio di Carmelo, il vero proprietario dell’officina da fabbro, che possiede tuttora. Carmelo, era già molto più grande di loro, aveva circa cinquanta anni, ma era un porco, cui piaceva da impazzire farsi succhiare il cazzo. Era un po’ meno dotato di Vito, ma era un vero fanatico della pompa. Mirella ed io, eravamo inseparabili, finire fra le loro grinfie, fu tutt’uno. Vito si divertiva con Mirella, mentre io imparavo, istruita da Carmelo, a succhiare, e durante il primo mese d’estate, in pratica non feci altro. Divenni bravissima, ricordo che la prima volta che mi venne in gola, lui temeva che io lo sputassi, mi tenne la testa ferma, ma io ferma, lo ingoiai, ne rimasi veramente entusiasta, anche perchè, far sborrare di bocca Carmelo, era durissima, il porco, aveva una resistenza unica. Il secondo mese, fu Vito a dedicarsi a me, mi ruppe il culo. Lo fece con calma, durante il primo mese, si era sempre divertito a infilare un dito dentro di me, mi lubrificava, e quando vedeva che ero rilassata, ne aggiungeva un secondo, poi un terzo. Col tempo mi ero abituata, quando mi spinse dentro il suo cazzo nodoso, quasi non mi accorsi, ma ricordo, che provai un bellissimo orgasmo, quando m’inondò il culo di sborra. Tutto il mese di Agosto, fu un seguirsi di bocchini, e inculate da parte loro, io mi ero specializzata nelle pompe, mi faceva impazzire sentirlo schizzare in gola, ma non disdegnavo il cazzo di Vito in culo, mentre Carmelo impazziva per la mia bocca. L’ultima settimana restammo sole, i genitori di Mirella, erano partiti prima, una sera, c’era una festa in paese, ci fecero bere un po’ troppo, poi ci portarono a casa loro, assieme a un amico di Carmelo, credo si chiamasse Vanni. Appena a casa, ci incominciarono a toccare dappertutto, io mi ritrovai con due cazzi da succhiare, quello di Vanni era da paura, lungo, ma soprattutto enorme in circonferenza. Vito mi scopava il culo da dietro, mentre Carmelo si alternava fra la bocca mia, e di Mirella, a un tratto stavo godendo quando Vito estrae il cazzo dal culo, e lo pianta di colpo dentro la mia fica fino in fondo. Cerco di ribellarmi, ma dopo un momento di paura ho cominciato a godere, e incitarlo a scoparmi più forte. Raggiunsi un orgasmo sconvolgente. Appena goduto, mi sono ritrovata il cazzo di Carmelo in gola. Vito mi pompava divinamente, godevo da matti, Mirella mi guardava stupita, poi venne dentro di me. Sentivo spingere dentro tutto il suo palo fin quando è esploso inondandomi l’utero con un grido di vittoria.
«Finalmente…ti ingravido troia!»
Scossa dal piacere sono rimasta stordita, lì con il culo in alto, il viso appoggiato sul materasso. Quasi senza rendermene conto, Vito ha a lasciato il posto ha Vanni, che mi è entrato dentro come un ariete. Ho sentito la mia vagina dilatarsi, per poi essere riempita da un cilindro enorme, che mi trafiggeva fino in fondo. Quando ha toccato il collo dell’utero, ho gridato e goduto nello stesso tempo. Sono rimasta sconvolta da un orgasmo rapido e imprevisto, che dopo il dolore ha lasciato il posto al piacere. Mi teneva stretta per i fianchi, mi pompava velocissimo, mentre Vito si stava facendo leccare e succhiare il cazzo da Mirella, che era scopata da Carmelo, io godevo sempre più. Fin quando, con un durissimo affondo, si è piantato dentro di me sborrando dentro la mia slabbrata fichetta, una quantità enorme di sborra. Scossa da brividi di piacere, sono crollata sul letto, mentre Vito aveva fatto girare Mirella, e ora erano in due, a scoparla lui dietro e l’altro davanti. Io dopo un momento di pace, mi sono ritrovata il cazzo di Vanni in bocca. Nonostante era venuto, era ancora duro, e di notevoli proporzioni, mentre lo leccavo, mi sembrava che si gonfiava di più. Carmelo intanto era venuto dentro Mirella, e ora voleva la mia bocca per farsi succhiare il cazzo, Vanni si rimette dietro di me improvvisamente lo sento entrare dentro il culo. Cerco di impedire questo ulteriore sfondamento, ma inutilmente, lui con un colpo secco è entrato tutto dentro, che in un attimo ho sentito un dolore e piacere quasi immediato. Per un attimo ho avuto paura che mi rompesse lo sfintere, ma non me ne fregava nulla, il piacere immediato mi ha fatto ignorare il dolore, ho cominciato a sborrare sempre più. All’alba ci hanno fatto tornare a casa, eravamo ubriache più di sborra, che di vino. Per due giorni non ci siamo mosse dal letto, eravamo terrorizzate, dalla paura di essere incinta, ma fortunatamente due giorni dopo, ci vennero le mestruazioni ad entrambe. Mirella raggiunse i suoi, e da allora, non abbiamo mai più parlato di quella notte, io sono tornata in città, e per la paura come avrai visto, non siamo mai tornati al mare in quel posto, poi ti ho conosciuto, ho voluto dimenticare quella folle estate. Due mesi fa, quando tu sei voluto andare al mare, ormai credevo che anche la vecchia officina da fabbro, non ci fosse più, e quando siamo capitati lì per caso, mi ha fatto ricordare ogni attimo vissuto. Vederlo mi ha fatto bagnare, pure a lui è venuto duro, tu non lo hai notato, ma gli sarei saltata addosso lì davanti a te, per questo ti ho pregato di andare via. Ma il fuoco mai spento, si era riacceso, più forte di prima, una settimana dopo, una mattina sono andata da lui. Mi ha portato in casa, dove non era cambiato quasi nulla, mi ha scopato per due ore di fila, facendomi godere tantissimo. Da qual giorno sono tornata una volta settimana da lui, è diventata la mia droga, la mia maledizione, ti amo, ma non posso fare a meno del suo cazzo, di come mi scopa. Quando tu sei rimasto senza lavoro lui, si è subito offerto di assumerti, ma solo per avermi sempre più vicino a lui. Ora sai tutta la storia, se mi lasci, io ne morirei, ma comprendo, che ti ho tradito da sempre, che ho abusato della tua fiducia, io ti amo, mentre lui mi fa impazzire come mi scopa.»
Finito di parlare il mio cazzo era durissimo, le monto sopra, la penetro con impeto, sborro quasi subito, ma continua a pomparla come un pazzo. Si, forse lo sono. Il sabato la porto con me, appena arrivati, lei sale sopra per le pulizie, lui la segue, torna dopo un’ora circa. Io sono rimasto di sotto, sapevo benissimo che la stava scopando, ma anche se mi sono segato, ho sborrato tantissimo, sono rimasto a lavorare. Quando è sceso, mi ha fatto un cenno di compiacimento, di soddisfazione. Dopo pranzo siamo usciti in barca, lei era seduta fra me e lui, il sole tramontava quando abbiamo raggiunto un gruppetto di scogli al largo e gettata l’ancora, Vito si denudato, si è tuffato per un bagno rinfrescante subito seguito da noi. Poche bracciate, poi io sono risalito, loro si sono abbracciati, e baciati in acqua, per poi risalire. Nudi, ci siamo seduti, lei si è inginocchiata davanti a noi, e ha cominciato a succhiare i nostri cazzi già duri.
«Che bocca meravigliosa! Il vecchio Carmelo ti ha insegnato bene.»
«Tu scopale il culo, sborraci dentro, che così gode di più, quando gli pianto dentro il cazzo.»
Lo guardo, poi la rigiro, appoggio la punta sulla rondella, faccio colare della saliva, poi lo spingo dentro deciso. La scopo di gusto, mentre la vedo leccare e spompinare lui, sborro poco dopo, e guardando lui in faccia, gli faccio posto. Lui si mette dietro, la sfonda con un colpo solo, lei gode, si scuote tutta, mente i suoi seni liberi, ondeggiano avanti/indietro a ogni affondo. Poi si siede, fa allargare le cosce a Maria, m’invita a leccarla davanti, mentre lui le sfonda il culo. Mi abbasso, vedo il suo pistone scorrere liberamente dentro di lei, che trema di piacere, affondo la lingua fra le labbra del suo sesso, sento il suo movimento, ho come l’impressione di leccare lei e lui. Lei gode, lo incita a scoparla più forte. Lui mi guarda, con gli occhi mi fa capire, che devo prenderla davanti. Il mio cazzo nonostante abbia sborrato è rimasto durissimo, la sollevo, glielo infilo dentro, non senza qualche difficoltà, dovuta a lui che riempie il culo. Ci muoviamo insieme, lei gode, anche lui è pronto a sborrare. La sbatte ancora un poco, poi le riversa in culo tutto il suo piacere godendo, e urlando. Sborra restando piantato in lei, sento che io non resisterò oltre. Vengo ancora, e godo assieme a loro. Sfiniti, restiamo per un momento immobili, lui si sfila, io abbraccio Maria mentre lui si tuffa di nuovo in mare.
«Grazie amore, sei una persona meravigliosa. Mi avete fatto impazzire ti amo.»
Mi bacia con impeto, poi ci tuffiamo anche noi. Seduti mentre mangiamo del pane e salame, ci guardiamo in faccia. Vito parla con sottile velo di tristezza.
«Maria da ragazza, mi piaceva da morire, ma eravamo troppo giovani e incoscienti, avrei dovuto sottrarla alle grinfie di Carmelo, e soci, ma non ci sono riuscito. Rabbiosamente le ho sborrato dentro, sperando che mettendola incinta, potevo avere delle aspettative con lei, ma ho fallito anche in questo. Quando siete venuti da me, ho avuto il forte desiderio di averla ancora. Ti invidio, lei ti ama, mentre io al massimo, la posso solo scopare, ma va bene così se lo vuole lei.»
Maria mi guarda, poi allunga le braccia, stringendo me invita anche lui. Da quella sera sono passati due anni, ho venduto la casa in città, ora abitiamo tutti e tre nella sua casa sopra l’officina, dove, sono socio al 50%, mentre per quanto riguarda Maria, credo che la società oggi sia 70% lui e il resto io. Spesso lei dorme con lui, ed io nella cameretta, a volte li guardo scopare, se mi va, partecipo, mi eccita più vedere Maria godere felice fra le sue braccia, mi va, bene così.
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4 anni fa
baxi18, 55
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Libera di essere troia
Appena la porta della sala operatoria si apre, scatto in piedi. Disteso sulla lettiga, c’è mio marito Paolo, è stato sottoposto a un intervento di fimosi. Siamo sposati da venticinque anni, con una figlia già grande in giro per il mondo. Circa sei mesi fa, lui ha cominciato ad avere sempre più difficoltà, durante l’erezione, a scappellare il membro. Col passare del tempo, il problema è sempre più aumentato. Dopo un mese ha preso contatto, con un suo caro amico d’infanzia, Carlo. Un bell’uomo della stessa età di mio marito, che di professione fa l’urologo. Paolo e lui, si conoscono dalle elementari, poi finiti gli studi, Paolo è diventato ingegnere, mentre Carlo è andato all’estero, per finire la specializzazione in urologia. Da circa tre anni è tornato nella nostra città, e quando è stato contattato da mio marito, si è subito offerto di risolvere il problema. La sera prima del ricovero, è venuto a cena da noi. Lui scapolo, ha passato la serata, a parlare dei loro divertimenti, con le ragazze, durante la gioventù. Ed io, molto spesso, mi sono spesso sentita osservata, il suo sguardo, è scivolato addosso al mio corpo in maniera sempre discreta. Con il problema che ha Paolo, sono circa due mesi, che non faccio sesso, quindi sentirmi il suo sguardo, che scrutava il mio corpo, mi ha fatto un certo effetto. In più c’è da aggiungere, che ero vestita abbastanza leggera, per il caldo. La mia camicetta, aveva due bottoni di troppo aperti, questo, ha permesso a lui, di insinuare più volte i suoi occhi, dentro la mia scollatura. Ho anche avuto l’impressione, che mio marito si sia accorto della cosa, e che sembrava compiaciuto delle attenzioni, che il suo amico mi rivolgeva. Sistemano mio marito dentro una camera, dove c’è solo lui. Mi avvicino e gli chiedo come va, com’è stato l’intervento, ma prima di Paolo le risposte le ho direttamente da colui, che ha eseguito personalmente l’operazione.
«Tranquilla, è andato tutto bene, ora dovrete avere un poco di pazienza, poi tornerà a farti divertire come prima.»
Lo guardo, poi mi giro verso mio marito, i nostri occhi s’incrociano, in uno sguardo ricco di significati per noi. Certo, non mi posso lamentare, ma dire, che lui mi faceva divertire, non è proprio la definizione corretta, al massimo sono arrivata qualche volta all’orgasmo, ma per il momento è un dettaglio secondario. Mi offro di passare la notte con lui, ma sia Paolo, che Carlo, insistono, che ci sono delle bravissime infermiere, che si prenderanno cura di lui. Carlo chiede se voglio andare a mangiare qualche cosa, ma io rifiuto.
«Sei stata tutto il giorno chiusa qua dentro, dai vai a cena con lui, io qui non ho bisogno di nulla, e tu invece sei stanca, e oggi non hai toccato cibo.»
L’insistenza di mio marito, finisce per convincermi. Usciamo insieme.
«Vuoi passare a casa per darti una rinfrescata?»
Mi chiede Carlo. Io annuisco, e poco dopo, siamo a casa mia. Lui si siede sul divano, io mi faccio una doccia veloce, esco e vado in camera con solo l’accappatoio. Cerco un vestito per la sera ma, resto indecisa, torno da lui, con in mano due capi diversi.
«Preferisci che indossi questo, o il completo?»
Gli chiedo ponendomi davanti con i due capi in mano, vestita solo dell’accappatoio corto, che tenendo le braccia alte, mostra una buona porzione di coscia scoperta. Lui ammira le mie gambe, poi indica il vestito, mi giro torno in camera, ma lascio volutamente la porta socchiusa. Sento i suoi passi avvicinarsi alla porta della camera, sicuramente mi osserva, io resto girata di spalle a lui, apro l’accappatoio, e nuda, incomincio a vestirmi. Mi eccita sapere che mi guarda. Io non sono proprio una moglie fedelissima, negli anni passati, ho tradito alcune volte mio marito. Alcuni anni fa, trovai delle tracce di rossetto, sul collo della, camicia di Paolo. Da allora, ogni tanto mi concedo un’avventura, rapida e anonima. Vado in un’altra città, mi faccio scopare da un perfetto sconosciuto, poi ritorno, e tutto torna nella normalità. In questi ultimi anni ho smesso di tradirlo, ma da un poco, mi sono resa conto, che dai discorsi, che mio marito mi fa, a lui certe idee trasgressive non dispiacciono, specie quando facciamo sesso. Anche le ultime volte, mentre mi penetrava, dopo aver indugiato a lungo nei preliminari, mi ha ripetutamente chiesto di immaginare, che in quel momento, ci fosse un altro nel letto con noi. In principio mi dava fastidio, ma ho notato che, lui si eccitava di più, e quindi l’ho assecondato. In considerazione, che lui non ha una grande dotazione, quando mi scopa, viene velocemente, con questo giochetto il suo cazzo tornava rapidamente duro, e lui continuava scoparmi portandomi anche all’orgasmo. Non essendo ancora estate, la sera è più fresco, quindi decido di indossare delle autoreggenti nere.
Carlo mi osserva, ora lo vedo, dal riflesso sullo specchio. Indosso le scarpe con il tacco alto, e per ultimo il vestito, senza reggiseno ne mutandine. Quando devo chiudere la lampo, posta dietro al vestito, senza voltarmi lo chiamo.
«Mi aiuti con la lampo?»
Si avvicina in silenzio. Afferra la stoffa e chiude la cerniera, appoggia le mani sulle spalle, mi guarda attraverso lo specchio.
«Sei molto bella.»
Spingo indietro il mio corpo, sento un notevole bozzo appoggiarsi, per alcuni secondi al mio fondo schiena, mi eccito subito, resto a guardarlo attraverso lo specchio. Lunghi interminabili secondi, i nostri occhi si guardano, non seve altro. Mi gira, le sue labbra incontrano le mie, si uniscono in un bacio furioso. La sua lingua entra prepotente in me, io la succhio, lui, mi strige a se. Tutto il desiderio represso di due mesi, emerge prepotentemente, sono un fuoco che brucia, sento la mia passerina inumidirsi, colare allo stesso tempo. Le sue mani, mi stanno spogliando rapidamente, mi ritrovo nuda, con solo le calze. In preda a un desiderio erotico, mi abbasso davanti a lui, la mia immagine e riflessa nello specchio, apro i suoi pantaloni, ed estraggo il suo membro. Duro, molto più grande di quello di mio marito, lo osservo, ne aspiro l’odore di maschio, che mi eccita da morire, apro la bocca, e comincio a leccare il glande delicatamente
Un lungo gemito esce dalle sue labbra, si spoglia, in un attimo ci distendiamo sul letto, rovesciati. Mentre continuo a leccare quel palo, che mi sembra, crescere sempre di più, lui insinua la sua lingua dentro le pieghe della mia vulva, si sofferma sul bottoncino, lo succhia, lo aspira e stringe fra i denti.
Gemo, piena di desiderio come sono, non gli ci vuole molto a farmi godere.
«…Vengo! …si… dai scopami…Prendimi ti voglio!»
Lui con calma mi rigira, e disteso sotto di me, mi fa impalare su di lui. Resto per un momento senza fiato.
«…oddio…si…è…bellissimo…VENGO!.... vengo! …Si… »
Stupita, da uno sconvolgente orgasmo, mi distendo su di lui, che mi lascia il tempo di rilassarmi. Poi mi afferra, e gira di lato, solleva la mia gamba sinistra, su di lui, e incomincia a limare il suo palo dentro, e fuori di me. Mi spinge dentro il suo cazzo, in maniera lenta e continua, lo sento sempre più in profondità. La mia vulva si apre, e chiude al suo passaggio, aspirandolo in maniera tale, che ho la sensazione di mungerlo. Il canale vaginale ed i muscoli pelvici, hanno preso a contrarsi e rilassarsi, stringendo e allentando la presa sul pene, mi sembrava che stia entrando sempre più dentro di me.
« …Si… dai… sbattimi… aaahhhh … Vengo …»
L’ennesimo orgasmo, è il segnale per lui, che è giunto il momento di godere, lo sento aumentare, poi esplode dentro di me, con un affondo potente.
«Adesso! …eccomi …tieni… sborro!»
Si immobilizza dentro di me, mi scarica una quantità industriale, di liquido bollente. Sconvolta dal piacere, mi stacco da lui, mi abbasso, prendo in bocca il suo membro, appena uscito da dentro la mia vulva, che ora cola dei suoi umori. Lo infilo in gola, lo succhio. Mi fa morire di piacere, sentire lui, che mi rigira di nuovo, affonda due dita, dentro la mia fica, ed estrae il seme, che vi ha schizzato, e incomincia lubrificarmi il forellino anale. Succhio con passione il suo cazzo, che rimane duro, e teso, lui intanto ha provveduto, a prepararmi dietro, quando mi rigira, non ho dubbi, su dove vuole infilare il suo durissimo palo. Sento la grossa cappella spingersi dentro il retto, resto immobile per agevolare l’inculata. Non ho usato di recente questo foro, solo prima di sposarmi, mi facevo sbattere il cazzo in culo per restare vergine, per il matrimonio, e mi piaceva moltissimo. Piero non è un grande estimatore, lui preferiva schizzarmi davanti. Godo, sento tutti il cazzo dentro, e godo, lui mi pompa con forza e impeto.
«…Tieni troia! … Senti come ti sfondo il culo! … Sei una vera troia! »
Mi pompa fortissimo, lo incito.
«…Si… dai… spaccami il culo… si vengo …dai… ooooohhh… si …VENGO! …ora!…»
Il primo orgasmo anale, che non provavo da tempo, mi scuote più e meglio, di tutti quelli avuti prima. Tremo scossa dal piacere, lo incito ancora.
«Più forte! Dammelo tutto! Dai che vengo… aaahhh …si eccomi sto…. godendo!»
Sono sconvolta da un fortissimo orgasmo. Contraggo i muscoli anali, e lui non resiste, lo sento infilarsi sempre più velocemente in me, poi viene copiosamente nel mio culetto.
«Si troia...ora! …eccomi… si…senti come ti sfondo questo culo stupendo! adesso… SBORRO!»
Sento un calore intenso, inondare il mio retto. Sfiniti, restiamo distesi, poi io mi separo da lui, mi giro e lo guardo in faccia.
«Grazie, sei stato fantastico, ne avevo un disperato bisogno.»
Lui mi sorride.
«Lo sapevo, era la preoccupazione maggiore di Paolo. Mi ha fatto promettere, che mi sarei occupato di te, durante tutta la convalescenza, quindi, ora facciamo una doccia insieme, poi andiamo a cena.»
Lo guardo stupita, cerco di capire e lui intuisce la mia perplessità.
«Da quando sono tornato, io e tuo marito siamo tornati, ai vecchi sistemi, che avevamo ben collaudato da ragazzi. Una femmina scopata in due. Lui abile linguista io più dotato, abbiamo fatto impazzire più di una donna. Quando si è verificato il suo problema, mi ha chiesto di aiutarlo in tutto anche con te.»
Ci facciamo la doccia insieme, poi andiamo a cena, ma al ritorno passiamo a casa sua, dove resto a dormire. L’alba ci sorprende ancora uno nelle braccia dell’altro, mi scopa con forza, godo meravigliosamente. Quando torno in clinica, con lui, vado da Paolo, lui ci osserva, vedo il gesto d’intesa, sorrido.
«Dunque avevi progettato tutto, e se io non fossi stata d’accordo?»
Loro si guardano, poi Paolo ride.
«No, ero sicuro che ti sarebbe piaciuto. In passato, ti ho visto una volta fare la troia, con tipo della sua corporatura. Tu non mi hai visto, per il semplice motivo che, io stavo scopando nello stesso alberghetto, dove sei entrata tu. Se vuoi, in questo periodo che io non sono operativo, puoi fare quello che ti pare, ma se scopi con lui soltanto te ne sarei grata, considerando che io da quella volta ho smesso di avere altre troie.»
Rifletto un momento.
«Accetto, ma a una sola condizione, che appena il tuo funziona, mi prendete in due, muoio dalla voglia di sentire due dentro di me, altrimenti, poi che mi hai appena concesso il permesso di essere troia, mi vado a cercare due maschioni, che mi sbattono.»
Loro si guardano e sorridono.ma è Carlo che ribatte.
«Se per il momento ti accontento io, bene, altrimenti, provvederò, a trovare un valido aiuto fin quando lui non si sarà rimesso.»
Io abbraccio mio marito, lo bacio, e rivolta a loro aggiungo.
«Per ora mi vai bene tu, ma se hai un terzo tienilo in caldo, sai mi potrebbe venire il desiderio di provarne tre dopo averne assaggiati due!»
Ci mettiamo a ridere mentre dentro di me sento che ci sarà davvero un grande cambiamento.
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4 anni fa
baxi18, 55
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Gli ho offerto mia moglie.
Mi chiamo Paolo, ho cinquanta sette anni, sono sposato da ventisei anni con Valeria, che ha dieci anni in meno di me. Fisicamente parlando non sono una bellezza di maschio, mi reputo normale, in sovrappeso, si ho la pancetta da impiegato, in effetti lo sono. Lavoro come impiegato postale. Ho una calvizie molto vistosa, che cerco di minimizzare portando i capelli cortissimi. Per il resto sono una persona assolutamente normale. Sessualmente parlando ho une dotazione assolutamente nella norma, forse un po’ meno, ma Valeria, riesco a farla godere, sempre aiutandomi, anche con lunghi preliminari, che la fanno eccitare moltissimo, poi quando lei ha goduto, anche io mi prendo il mio piacere. Valeria è una donna normalissima, un bel fisico, indubbiamente, ma non è una di quelle che quando la guardi, ti viene subito duro, è bella, per me moltissimo, ma lei si sminuisce dicendo che ce ne sono più belle meglio di lei. La cosa che però colpisce subito, quando la si conosce, è la sua spontaneità. Si, è una donna davvero solare, allegra, molto ironica. Spesso mi fa impazzire, con le sue battute spiritose, qualche volta mi provoca, con il suo fare divertente, specie se parliamo di sesso. In effetti fra di noi vi è un bel dialogo. Riusciamo a parlare di tutto, in particolare, del sesso. Spesso ci troviamo a condividere le stesse idee, i desideri, a volte anche le stesse fantasie. Lo scorso anno, per la prima volta, abbiamo messo in pratica una di queste fantasie. Era un weekend di fine Giugno, con Valeria ci eravamo recati fuori città, per fare un fine settimana diverso dal solito. Per l’occasione ci siamo trovati a fare un sentiero di montagna, che portava da un rifugio a mezza costa, fino alla vetta della montagna dove avremmo pernottato, in una baita del Servizio Alpino. In quell’occasione, non eravamo soli, ma in compagnia di una guida alpina, in quanto l’ultimo tratto del sentiero, diventava una vera propria scalata, di una bella parete non molto impegnativa. Luca, il nome della guida, ci è rimasto subito molto simpatico, con Valeria ha subito legato. Li osservavo, e mi stavo domandando, se questa situazione poteva portare a realizzare un nostro desiderio, a lungo fantasticato durante le nostre scopate, farlo in tre. Siamo partiti la mattina appena giorno. La prima parte del sentiero, si è rivelata subito molto agevole, questo ci ha permesso di conversare con lui. Poi ci siamo diretti lungo il sentiero, che si inerpicava ci offriva un bellissimo panorama. Solo la natura ci faceva da contorno a quella splendida giornata azzurra. A metà del percorso, ci siamo fermati per una sosta ristoratrice, vicino ad una cascata. Durante quella sosta, li ho lasciati un attimo da soli, andando dietro un masso per fare pipì, li ho guardati, che ridevano e scherzavano. Mi è sembrato che oramai, le cose sembravano volgere nei migliori dei modi, con un pizzico di fortuna Luca avrebbe trombato Valeria davanti a me. Abbiamo ripreso il cammino, ho notato che loro scherzavano molto, le battute erano spesso a doppio senso. Mi sono avvicinato a Valeria, gli ho chiesto a bassa voce, se era disposta a un gioco con lui. Lei mi ha sorriso, mi ha fatto l’occhietto in segno di compiacimento. Abbiamo camminato a lungo, alla fine siamo arrivati al base della parete che bisognava scalare. Prima di iniziare la scalata, lui ci ha fatto indossare una imbracatura, che ci avrebbe aiutato nella salita. Per indossarla, bisognava far passare delle cinghie, in mezzo alla gambe, vicino all’attaccatura della coscia. Ho fatto in modo che lui aiutasse Valeria. Ho visto con quanta perizia, ha passato le mano in mezzo alle sue gambe, vedevo lei, che in silenzio gemeva, mentre lui passava la mano sopra la sua fica. Ho avuto una forte erezione che lei ha notato, si è messa a ridere, compiaciuta. Poi Luca ha attrezzato il percorso precedendoci, e istallando i chiodi, dove noi mettevamo i moschettoni con la corda. Dopo appena un’oretta, eravamo in vetta, in tempo per goderci uno di più bei tramonti che avessimo mai visto. Appoggiati ad una roccia, mi sono stretto a Valeria che si era già liberata delle imbracatura. Ero appoggiato in piedi, dietro di lei, che spingeva il suo fondoschiena conto il mio cazzo, già duro, stretto nel solco delle natiche. Luca stava incominciando ad organizzare una cena frugale, e il pernottamento nel rifugio per la notte. Il piccolo capanno, era costituito da una unica stanza con un caminetto dove abbiamo subito acceso un fuoco, poi dei letti fatti di tavole dove noi abbiamo appoggiato dei sacchi a pelo che ci eravamo partati. Seduti davanti al fuoco, che era l’unica fonte di luce nella stanza, abbiamo incominciato a consumare il pasto costituito da del formaggio, del pane, salame con una bottiglia di vino e dell’acqua. Valeria stava seduta fra me e Luca. Valeria ha iniziato a sentire caldo quindi, si è alleggerita rimanendo solo con un maglioncino, e i pantaloncini di stoffa leggera. Lui dopo aver versato del vino, ha proposto un brindisi.
«Alla donna che ha scalato la parete senza nessun problema, che è fra quelle più belle che hanno dormito in questo rifugio.»
L’ho guardato, lui ha ricambiato il mio sguardo.
«Quanto ti piace mia moglie?»
Lui, le ha dato l’ennesima occhiata, poi ha risposto sempre guardando lei in faccia.
«Mi piace moltissimo. Ti reputo fortunato ad averla tutte le notti nel tuo letto.»
Ho guardato Valeria, che mi ha sorriso ammiccando, con il capo verso di lui.
«Troveresti sconveniente se questa sera, lei fosse più presente, nel tuo sacco a pelo che nel mio?»
Luca mi ha guardato incredulo.
«Ma sei sicuro, che a te andrebbe bene?»
«Forse sarebbe meglio, che tu, lo chiedessi a lei.»
Lui si è girato verso di lei, che già si stava spogliando seduta vicino a me. Senza dire una parola mi ha baciato. Appena tolti i pantaloni, subito abbiamo visto che aveva un intimo sexy, con delle mutandine nere in pizzo, davvero molto piccole che addirittura, sembravano non contenere la sua figa bollente. Per avviare il gioco, ho messo una mano fra le sue cosce, ho iniziato a strofinare un dito sullo slip, contro il suo clitoride, pressando poi, il dito verso il suo buco. Già aveva gli umori che colavano dallo slip, così ho guardato Luca, che si stava spogliando nudo.
«È pronta!»
A quel punto, ho sfilato le mutandine a Valeria, le ho annusate, erano già pregne dei suoi umori. Luca non si è fatto attendere, l’ha fatta mettere a cavalcioni su di lui, ha puntato il cazzo già duro fra le pieghe della fica di Valeria. Anche io, ho impugnato il cazzo, ed ho iniziato a masturbarmi lentamente. Avevo già cazzo il in tiro. Valeria si è girata verso di me, mi ha invitato ad avvicinarmi. Sono rimasto per un momento immobile. Volevo gustarmi questo momento, vedere certe cose. Dal mio punto di vista, ho ammirato il pisello di Luca, che era abbastanza grosso, decisamente molto più del mio. Valeria cavalcava abilmente Luca, che si lasciava scopare, senza nessun sforzo apparente, mentre gli aveva messo a nudo il seno, che sobbalzava davanti alla sua faccia. La cavalcata si faceva sempre di più serrata, Luca di tanto in tanto, dava qualche sberla ai seni, facendola gemere di piacere. Poi di colpo Luca, decise di cambiare posizione, di piazzare a pecorina Valeria. Inginocchiata su di un letto di legno, iniziò a sbattergli il cazzo, con maggiore vigore nel buco della vagina. Lei saltava ad ogni sbattimento, ansimava sempre di più. Io a quel punto, non potevo far altro che incitare Luca, a spingere ancora di più, a darci dentro. Luca iniziò a dare dei colpi più forti, cercando di far giungere, il suo grosso cazzo infondo alla figa di Valeria. Era una vera scena di goduria, che andò avanti ancora per qualche minuto. Valeria godeva senza ritegno. Lo incitava sfondarle il ventre, sempre più forte, lui non si risparmiava. Iniziò ad estrarre, ed introdurre, più volte il suo pene dalla figa di Valeria. Ad ogni affondo, lo spingeva sempre più in fretta, sempre più in fondo, con colpi fortissimi, che la scuotevano tutta. Era splendido vederla godere. Poi iniziò di nuovo una cavalcata assurda. Sembrava quasi che volessero esplodere le sue palle, per la foga che ci stava mettendo. Dopo altre due sbattute estrasse il suo cazzo, e sborrò sul culo di lei, che venne insieme a lui. Mi avvicinai e gli misi il mio cazzo in bocca, lei scossa dal piacere, prese a succhiarlo con vigore, mentre Luca, lo aveva di nuovo infilato dentro di lei, ricominciando a fotterla. La scena mi ha così eccitato, che quando ho sentito un brivido lungo la schiena mi sono lasciato andare, le ho sborrato in bocca. Lui ha continuato a scoparla ancora, poi le ha dato il cazzo in bocca, fin quando lei non ha ricevuto anche la sua crema. Ho guardato mia moglie fiero di quanto avevamo fatto, soddisfatto di averla messa nelle sue mani. Da allora lo faccio spesso, quando ne abbiamo voglia, lei trova un bel maschio, e io gli offro mia moglie.
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4 anni fa
baxi18, 55
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La donna che ho sempre voluto. secondo capitolo
Due giorni dopo l’ho accompagnata dal miglior ginecologo della città. Quando siamo entrati ci siamo trovati davanti un uomo sulla cinquantina, alto occhi scuri capelli brizzolati, che quando ha visto mia moglie è rimasto affascinato dalla sua bellezza, anche perché Graziella, indossava un abito leggero, che metteva risalto le sue forme. Dopo le domande di rito, ha fatto accomodare mia moglie sopra l’apposito lettino, facendole divaricare le gambe, si è seduto davanti alla sua fica posta in bella mostra, facendo dei prelievi e dei tamponi vaginali. Vedere un uomo, che osservava la fica di mia moglie, mi ha procurato un’eccitazione enorme, che difficilmente si riusciva a celare, al punto tale, che anche il medico se n’è accorto, ma con finta indifferenza, ha pregato mia moglie di ripassare due giorni dopo, per avere le risposte dei suoi esami. A sera quando siamo andati a casa, ho scopato Graziella, con intensa passione, per la forte eccitazione, che mi aveva procurato lo sguardo carico di desiderio del dottore. Due giorni dopo ho lasciato, che Graziella andasse da sola, nello studio medico, e la sera nell’intimità del nostro letto, mi sono fatto raccontare come si era svolta la visita.
«Appena entrata, mi ha pregato di spogliarmi completamente nuda, dopo avermi fatto distendere e sollevare le gambe, ha iniziato a palparmi il seno, ma non in maniera professionale, in maniera intensa ed erotica, stuzzicando e pizzicandomi i capezzoli, fino a renderli duri ed eccitati. Girando lo sguardo verso sinistra, ho visto la stoffa dei pantaloni, che si stava gonfiando, denotando la presenza di un considerevole pacco. Non soddisfatto di questo, si è seduto fra le mie cosce, e prima un dito, poi con due, a preso a masturbarmi intensamente, mentre con il pollice dall’altra mano, continuava a torturarmi il clitoride, fin quando ho raggiunto l’orgasmo. A quel punto, lui si è alzato, si è messo di nuovo di lato a me, continuando con la mano destra a masturbarmi, mentre guardava la mia bocca, e il suo grosso pacco, posto a poca distanza dal mio viso. Non ho saputo resistere, ho allungato la mano, e attraverso la stoffa, ho sentito la notevole consistenza, di ciò che doveva esserci sotto. In un attimo ha aperto una cerniera, e un grosso membro di splendide proporzioni, si è presentato a pochi centimetri dalle mie labbra, che ho aperto per accogliere quel meraviglioso membro, che mi veniva offerto.»
“Brava succhialo bene, poi te lo pianto tutto dentro di scopo a dovere, così questa sera, avrei qualcosa da raccontare a quel cornuto di tuo marito, che si è eccitato, quando l’altro ieri, mi ha visto, che guardavo con desiderio, la tua splendida fica.»
«Dopo averlo succhiato un po’, lui si è spostato in mezzo alle mie cosce, e lentamente mi ha penetrato fino in fondo. Sentivo il suo cazzo entrami dentro, dilatarmi le pareti, arrivare fino in fondo, procurandomi un intenso piacere. A preso a pomparmi lentamente, facendo ruotare il bacino, procurandomi tre orgasmi in rapida successione, fin quando all’improvviso, mi ha schizzato dentro tutto il suo piacere.»
«Eccomi troia… Sì così… Dai godi…Vieni che ti sborro dentro!»
«Dopo essersi svuotato dentro di me, mi ha offerto di fazzolettini per ripulirmi, mi ha fatto rivestire, dandomi appuntamento al mese prossimo.»
Ho abbracciato Graziella, l’ho baciata con intensa passione, poi le sono salito sopra, e l’ho scopata con impeto e passione, facendola godere, riversando in lei tutto il mio piacere. Per i nove mesi della gravidanza, regolarmente il ginecologo, è stato l’unico cazzo che Graziella s’è presa, oltre il mio. Una splendida mattina, ha dato alla luce una bimba bellissima, sembrava la copia della madre, alla quale abbiamo dato il nome di Silvia. Dopo tre mesi, è tornata a far visita al ginecologo, per controllare, se dopo il parto, tutto fosse tornato regolare, poiché in questo tempo non avevamo avuto nessun rapporto sessuale completo se non sporadici bocchini. Ovviamente lui non la scopata, per non correre il rischio di metterla di nuovo incinta, ma ha voluto provare il piacere, di infilarlo tutto dentro il suo splendido culo. La sera a letto Graziella, mi ha raccontato del piacere, che aveva provato a sentire di nuovo un membro dentro di lei, e io mi sono eccitato dal suo racconto, senza esitare, sono salito su di lei, ho cominciato a scoparla di nuovo. All’inizio ho dovuto fare particolare attenzione, in quanto come le aveva detto il ginecologo, la prima volta, sarebbe stata come se l’avessi dovuta sverginare di nuovo. In effetti, all’inizio era molto stretta, per un attimo ho avuto proprio la sensazione di sverginarla. Abbiamo iniziato a godere entrambi, del piacere della scopata, che stavamo facendo, al punto tale, che lei ha iniziato a godere, e a pregarmi sempre di più, a farla impazzire.
«Dai amore, sbattimi sempre più forte, fammelo sentire tutto, dai più forte…Ora… Dai…Vengo…Si è bellissimo!»
Disteso su di lei, la scopavo con piacere, lei ha sollevato le gambe stringendole dietro la mia schiena. Ho cominciato pomparla come un dannato, facendole assaporare il più possibile il piacere, che stavo dando fin quando improvvisamente sono venuto. Era talmente bello, che nessuno dei due, ha avuto il coraggio di interrompere l’orgasmo, nel momento in cui venivano, e quindi sono rimasto ben piantato dentro di lei, inondando la vagina con caldi getti di seme caldo è bollente, che immancabilmente l’hanno fecondata di nuovo. Dopo un attimo di smarrimento, lei mi ha sorriso, mi ha ringraziato. Così nei mesi successivi, ha ripreso a far visita al ginecologo, il quale era molto compiaciuto, del fatto che lei era incinta, ma soprattutto, del piacere di poterla chiavare ancora. Questo secondo parto, però avuto una lieve complicazione, costringendo il ginecologo ad effettuare un taglio cesareo, per far nascere uno splendido maschio al quale lei, ha voluto mettere il nome di Nino. Non dovendolo l’allattare al seno, per via dell’operazione, dopo poche settimane sono tornate le mestruazioni, e lei ha iniziato di nuovo a prendere la pillola. Durante gli otto mesi successivi, si è presa la libertà, di provare altri quattro maschi, anche se, non ne ha ricavato una grande soddisfazione. L’estate successiva, abbiamo deciso di prendere una settimana di ferie, e di andare in una nota località balneare, della nostra bellissima regione. Il secondo giorno mentre stavo giocando con i figli, ho visto Graziella, che parlava con un signore, che stava seduto sotto l’ombrellone accanto a noi. Passata la mattinata, siamo tornati in albergo per il pranzo. Appena messi i bimbi a riposare, per via del caldo del pomeriggio, lei mi ha guardato con occhi languidi, e un sorriso carico di desiderio.
«Il signore di fianco a noi, si chiama Roberto, e mi ha invitato a fare un giro con la sua barca, se non ti dispiace ci vediamo tra un po’.»
L’ho osservata dalla terrazza attraversare la strada, prendere sottobraccio il tizio, che la stava aspettando. L’ho vista tornare alle sette del pomeriggio, con il viso rilassato, stanca, ma felice. Dopo una rapida doccia, siamo scesi per la cena, e dopo una passeggiata, poiché i figli erano stanchi, siamo ritornati in albergo, e ci siamo ritrovati abbracciati nel nostro letto, dove lei sdraiata su un fianco, con la mano destra, che segava lentamente il mio cazzo, mi ha raccontato come aveva passato il pomeriggio.
«Siamo andati al molo, dove lui ha una splendida barca. Dopo aver lasciato il porto, ci siamo diretti al largo, fino a un punto dove lui, ha gettato l’ancora, poiché faceva molto caldo, mi ha invitato a fare il bagno, ovviamente nuda. Ci siamo tuffati, dopo una bella nuotata, siamo risaliti sulla barca, lui mi ha abbracciata tenendomi da dietro. Sentivo premere sul solco delle natiche, uno splendido palo di carne dura e pulsante. Siamo sdraiati, e abbiamo iniziato a fare un 69. Mentre cercavo di infilarmi in gola, buona parte di quel meraviglioso cazzo, lui mi faceva impazzire, leccandomi superbamente fra le pieghe della mia fica, succhiando con forza il mio bottoncino, fin quando ho raggiunto l’orgasmo. Poi lui si è girato, e tenendomi sul lato destro, ha sollevato la mia gamba, ed è entrato tutto dentro di me, iniziando un lento, ma costante movimento di pompaggio, che ben presto mi ha fatto raggiungere l’ennesimo orgasmo.»
«Si dai… Si dai più forte… Sei fantastico…Mi fai morire… Dai che vengo…Ora…Vengo!»
«Ho iniziato a godere sempre più forte, mentre lui ha continuato a pomparmi sempre con lo stesso ritmo, sembrava instancabile, fin quando dopo che ero venuta di nuovo, è venuto anche lui, scaricando dentro di me, caldi getti di seme bollente.»
«aaaahhh…uuuhhmmm…Eccomi… Ora...sborro…»
«Siamo rimasti distesi e abbracciati, quando lui mi ha offerto di fare un altro bagno. Mentre eravamo nell’acqua, ha continuato a stuzzicarmi, e a giocare con mio corpo, mantenendo sempre viva la mia eccitazione. Quando siamo risaliti, lui era già quasi in tiro, e con poche leccate, l’ho fatto tornare perfettamente duro. Lui mi ha fatto inginocchiare, poi ho sentito la sua lingua, indugiare a lungo sul mio fiorellino anale, e lentamente la sua bruciante cappella, mi ha penetrato, aprendomi il culo, e con calma è entrato tutto dentro di me. Mi ha afferrato per i fianchi, ha preso a stantuffarmi, con un ritmo costante, mentre io godevo senza ritegno.»
«ooohhhh…Si…È bellissimo…. Dai più forte… Sfondami il culo!»
«Ho perso il conto, di quante volte ho urlato vengo, fin quando lui, me lo ha piantato tutto dentro, ed ha iniziato a svuotarsi dentro di me, con un vero e proprio clistere di sborra.»
«Eccomi troia! Ti farcisco il culo…Te lo riempio…sborro!»
«Dopo esserci rinfrescati, siamo ritornati. Mentre tornavamo, mi ha detto, che domani ha degli impegni, ma sé voglio, dopodomani uscirà di nuovo in barca assieme a quattro amici, e non ti nego che mi piacerebbe andare con loro.»
Ero talmente eccitato dal racconto, che stavo quasi per venire, quando ho detto, che mi sarebbe piaciuto scoparla.
«No, ti voglio in bocca, tutti mi inondano la fica e il culo, ma nessuno me lo schizza in bocca, anche se è una cosa che mi fa impazzire, specie se sei tu a farlo, poiché il tuo è il più buono di tutti.»
Detto questo lo ha infilato in gola, e mi ha spremuto fino all’ultima goccia. L’indomani, ha passato tutta la giornata, a giocare con i figli, ed io la guardavo, ammirando quella madre premurosa, che con gioia e pazienza, si dedicava interamente alle sue creature. La sera dopo una breve passeggiata, siamo tornati in camera nostra, e lei ha voluto fare l’amore con me in maniera calda e appassionata. L’indomani mentre giocavo con i miei figli sul bagnasciuga, ho visto arrivare Roberto, che dopo averle fatto un breve saluto, l’ha invitata ad andare con lui. Lei mi ha guardato, mi ha tirato un bacio, poi se ne andata con lui. È tornata la sera, erano quasi le venti, aveva il viso stanco, l’aria distrutta. Le ho chiesto di venire a cena con noi, ma lei, mi ha sorriso, mi ha detto che avrebbe fatto una rapida doccia, che mi avrebbe atteso del nostro letto. Circa due ore dopo, quando sono tornato, lei stava dormendo profondamente, ed io nel buio della camera, ho ammirato il suo corpo nudo, che dormiva maniera calma rilassata. Immaginando quanto poteva aver goduto, ho iniziato a segarmi lentamente. Ero così preso dal piacere, che tenevo gli occhi chiusi, per immaginarmi le scene, di lei alle prese con altri uomini, che un lungo gemito uscito dalla mia bocca.
«Lascia faccio io.»
Mi ha detto lei che si era svegliata, e afferrato il mio cazzo duro, lo segava lentamente. Dopo avermi dato un bacio in bocca, è scivolata silenziosamente sul mio corpo, per poi stringere fra le labbra, il mio membro duro e pronto all’orgasmo. Un piacere intenso e sublime, ha invaso il mio corpo, e un attimo dopo, le ho riversato in gola, tutto il mio piacere. Dopo aver spremuto fino all’ultima goccia, lei si è distesa di nuovo vicino a me, e ha iniziato a raccontare, come aveva passato una giornata con i suoi amici.
«Quando siamo arrivati al molo, abbiamo già trovato la barca di Roberto pronta per salpare. A bordo vi erano quattro suoi amici, che dopo una breve presentazione, mi hanno accolto calorosamente fra di loro. C’era Gino, che dei quattro era il più anziano, poi Luca, il più giovane, Tino completamente calvo, mentre Lucio era il più magro di tutti. Ci siamo allontanati, e come la volta precedente, abbiamo ancorato la barca al largo. Dopo uno sguardo d’intesa, tutti e cinque si sono denudati, e mi hanno invitato a fare lo stesso, poi ci siamo tuffati in mare, per un bagno rinfrescante. Quando sono risalita, loro erano già sulla barca, e a quel punto, hanno iniziato a baciarmi, a toccarmi. Sentire cinque bocche, dieci mani, che ti baciano, toccano, e accarezzano dappertutto, mi ha mandato fuori di testa. Ad un tratto, mi sono trovata inginocchiata fra loro, che mi stavano intorno, formando circolo, mentre ognuno mi dava da succhiare il suo membro, già teso e duro. Gino, era quello più dotato circonferenza, mentre Lucio, sicuramente era quello, che lo aveva più lungo di tutti. Roberto è stato il primo a sdraiarsi supino, a farmi impalare su di lui. Appena l’ho sentito, entrare fino in fondo, mi hanno fatto distendere su di lui, e subito Lucio, dopo avermi lubrificato il fiorellino anale, con della saliva, ha appoggiato la sua dura cappella, e con una spinta decisa, mi l’ha infilato, più della metà nel culo. Sentirmi prendere da due maschi contemporaneamente, mentre un terzo, lo spingeva giù per la gola, e gli altri due, si facevano segare, uno per mano, mi ha mandato veramente in estasi. Non so quante volte sono venuta, ho goduto tantissimo. Ogni volta, che uno mi riempiva uno dei buchi, subito un altro prendeva il suo posto, in una girandola di orgasmi e sborrate, senza fine. Dopo un lungo lasso di tempo, durante il quale ho goduto senza ritegno, anche loro hanno deciso, che era ora di fare una pausa. Mi hanno fatto scendere sulla piccola piattaforma, che c’è sulla poppa della barca, e dopo avermi fatto distendere, loro, si sono allineati sopra di me, e tutti e cinque improvvisamente, mi hanno urinato addosso. Sentirmi la pioggia dorata, che bagnava ogni centimetro del mio corpo, mi ha fatto quasi avere un orgasmo. Poi ci siamo di nuovo tuffati in mare, dove abbiamo scherzato molto, e una volta risaliti a bordo, mi hanno fatto distendere sul tavolo, e improvvisamente, hanno deposto sul mio corpo il loro pranzo, un’insalata di riso freddo, che poi ognuno, ha preso a mangiare senza l’ausilio di nessuna posata, ma semplicemente mangiando con la propria bocca, quindi continuando ad eccitare il mio corpo. Terminato questo gioco, ero già pronta a godere di nuovo, e loro, hanno ripreso ad infilarmi, a tre per volta, facendomi godere tante altre volte. Improvvisamente, abbiamo sentito il rumore di una barca, che si stava avvicinando, era un peschereccio, il cui proprietario è un amico di Roberto.»
«Vediamo se hanno del pesce fresco.»
«Ha detto Roberto. La barca si è avvicinata, e il proprietario, dopo aver scambiato i saluti con Roberto, ha visto che cosa gli altri tre mi stavano facendo, quindi ha chiesto di partecipare. Immediatamente mi sono trovata circondata da altri tre maschi. Il proprietario del peschereccio, tipo grasso e sudicio, con un cazzo piegato, un tizio più anziano, che però ce l’aveva grosso e nodoso, ma il più spettacolare era il ragazzo di colore, che sembrava avere un serpente fra le gambe, da quanto lo aveva lungo. Senza tanti convenevoli, mi sono trovata impalata sul vecchio, mentre il grassone lo spingeva con forza in gola, quando improvvisamente, ho sentito che il ragazzo di colore, che me lo appoggiava al culo, e con una spinta decisa, lo ha infilava tutto dentro. Mi hanno scopato per più di un’ora, alternandosi nei miei buchi, per poi schizzarmi tutta la loro sborra addosso. Hanno salutato tutti, e dopo aver regalato una cassetta di pesce, a Roberto, se ne sono andati.»
«Guarda troia, questo pesce, questa sera, lo mangeremo con la soddisfazione, perche tu, ce l’hai pagato, facendoti sbattere, per quella puttanata sei.»
«Hanno ripreso a scoparmi sempre con più gusto, e insultandomi, fin quando, ormai stava calando la sera, e dopo che tutti, si erano di nuovo svuotati dentro di me, mi hanno sollevato di peso, e gettato in acqua, gridando, che quello era l’unico modo, per poter ripulire, una vacca sfondata e farcita di sborra. È stato incredibile, intenso, e molto sconvolgente. Essere posseduta, contemporaneamente da più maschi, mi ha fatto provare, sensazioni uniche e irripetibili.»
Finito il racconto, si è di nuovo messa a dormire, ed io mi sono alzato, sono andato in bagno per non disturbarla, mi sono tirato una sega monumentale, sborrando anche l’anima. L’indomani ce ne siamo andati, e nei tre mesi successivi, Graziella sembrava cambiata. Si è presa la libertà, di andare con due o tre maschi, ma a suo dire, non ne aveva ricavato molto piacere. Ho cercato di capire il motivo, e alla fine mi ha detto, che l’unico maschio singolo, con il quale riusciva a godere ero io, mentre con gli altri, non trovava quello stimolo il piacere, che aveva provato quando era posseduta da più maschi insieme. A quel punto ho deciso che dovevo fare qualcosa, per far tornare il sorriso e la voglia di godere, a mia moglie. Dopo una breve ricerca, ho avuto l’ispirazione giusta, e così per il ponte dell’8 Dicembre, abbiamo lasciato i nostri figli ai miei suoceri, che ne erano molto contenti, e siamo andati a Milano. Giunti in città, siamo andati in albergo, e dopo una breve passeggiata, abbiamo raggiunto con un taxi, un negozio molto particolare, che volevo, lei vedesse per la prima volta: un sexy shop. Entrati nel negozio, è rimasta letteralmente stupita, dalla gran quantità di cose interessanti, che vi erano, e dopo un’attenta ricerca, abbiamo acquistato: tre abiti veramente sexy, con l’aggiunta di scarpe dal tacco proibitivo, nonché alcuni stivali, sempre con il tacco altissimo. La sera dopo cena, sempre in taxi, siamo andati davanti a un locale molto particolare, un club prive. Appena entrati mia moglie, è rimasta subito affascinata, sia dall’ambiente, che dagli sguardi ammirati, che i maschi presenti, le rivolgevano. Per prima cosa, ho voluto che provasse un glory hole. È stato fantastico, vedere il suo sguardo compiaciuto, quando dai tanti buchi, si è trovata dei splendidi membri da succhiare e far godere. Dopo averne spremuti circa una decina, ci siamo diretti nell’altra parte del locale, sempre seguiti da un discreto numero di maschi, desiderosi di avere un contatto più intimo, con lei. Siamo entrati in una piccola camera, dove lei, ha ricevuto le attenzioni di molti uomini, che l’ha toccavano, la eccitavano, con baci e carezze, fin quando, hanno cominciato a penetrarla a tre per volta. Ha goduto tantissimo, perché per ogni maschio, che le schizzava addosso il suo piacere, subito un altro prendeva il posto, nel buco lasciato libero. Abbiamo lasciato il locale, che erano le quattro del mattino, stanchi, ma felici. Da quella sera sono passati diversi anni, e Graziella ha sempre più affinato il gusto, e il piacere, di farsi possedere da più maschi. Col tempo ho scoperto un sito, dove si può offrire la moglie ad altri uomini, definiti bull, che provvedono a montare, a far godere la donna, che viene offerta. Due giorni fa, in occasione del suo 40º compleanno, con la complicità di un bull, ho organizzato, una festa a sorpresa, dove l’ospite femminile era solo lei. Grazie a una webcam, ho potuto ammirare a distanza, tutto quello, che un numero considerevole di maschi, ha fatto mia moglie. Quando sono andato a riprenderla, stava ancora succhiando, un ultimo maschio. Dopo averlo spremuto fino all’ultima goccia, ce ne siamo andati. Appena salita in auto si è addormentata, mentre guidavo, guardavo la mia donna, che dormiva beatamente accanto a me. Non m’importa nulla, di quello che pensa la gente, se lei è una gran troia, ed io ho un gran cornuto, ma il piacere sublime sottile, che io provo, nel vedere mia moglie posseduta da altri maschi, per me non ha prezzo.
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4 anni fa
baxi18, 55
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La donna che ho sempre voluto. primo capitolo.
Mi chiamo Franco, ho 46 anni, e da 22 sono sposato con Graziella. La nostra storia, è cominciata quando lei è stata assunta come cassiera in uno dei due supermercati che all’epoca avevo, oggi ne ho quattro. La sua prorompente bellezza, non era certo passata inosservata, e molti le facevano la corte. Alta uno e 85, capelli neri e lunghi, occhi scuri, viso tondo e dolce come una bocca ampia, e labbra carnose, una terza di seno, cosce lunghe e affusolate, sormontate da uno splendido culo a mandolino. Appena l’ho conosciuta l’ho invitata a cena, e dopo una splendida serata, passata a ridere e scherzare al ristorante, le ho chiesto se voleva salire a casa mia, poiché all’epoca, già vivevo da solo. Appena entrati l’ho abbracciata e stretta a me, i nostri occhi si sono incrociati, e un attimo dopo le nostre bocche si sono unite in un bacio caldo e sensuale. Ci siamo spogliati velocemente, e sdraiati comodamente nel letto abbiamo iniziato ad esplorare i nostri corpi. La sua bocca famelica, dopo aver percorso tutto il mio corpo si è impossessata del mio membro turgido e duro. Le sue calde labbra lo hanno stretto e risucchiato tutto in gola, mentre io passavo ripetutamente la mia lingua nel taglio bollente della sua fica. Ad un tratto il suo corpo si è teso e ha cominciato a tremare dal piacere che stava provando, e contemporaneamente la sua bocca dopo essersi infilata tutto il mio membro fino in fondo alla gola si è scatenata fino a farmi raggiungere un orgasmo. Le sono venuto in gola schizzando tutto il mio piacere mentre nella mia bocca ricevevo il suo orgasmo. Dopo un lungo istante, in cui siamo rimasti immobili, lei ha ripreso a succhiare, leccare e segare il mio membro per farlo rimanere duro. Pochi minuti dopo mi ha spinto di lato facendomi sdraiare supino per poi impalarsi su di me. Sono scivolato dentro di lei senza nessuna fatica da quanto era bagnata fradicia dei suoi umori. Ha iniziato un lento movimento con il quale assaporava intensamente il piacere che la mia penetrazione le dava, fin quando ha iniziato a godere di nuovo mentre io, sollevate le mani, le stringevo e impastavo i seni strizzandole con forza i capezzoli.
«Vengo! Si dai... Vengo! Ora… Vengo…»
Ha iniziato a tremare e a muoversi velocemente, portando anche me ad un piacere intenso fin quando ho sentito montare velocemente anche il mio orgasmo.
«Eccomi, si è ancora un poco… Ora… Sto per sborrare…»
L’ho guardata cercando di capire se era il caso di farlo uscire o venirle dentro. Lei mi ha sorriso e continuando a muoversi più velocemente e ha detto di continuare che era protetta. Pochi istanti dopo scaricavo dentro di lei due getti caldi bollenti. Sfinita si è distesa su di me, sentivo il suo cuore battere con un tamburo, mentre i nostri respiri corti ci facevano ansimare. L’ho abbracciata forte tenendola stretta, e lei dopo un po’ è scivolata in basso e ha ripreso il mio membro in bocca succhiandolo con forza dopo averlo ripulito i miei e dei suoi umori di cui era intriso.
«Lasciati andare, voglio che ti torni duro, perché lo voglio sentire anche nel culo.»
Quelle parole hanno eccitato e mi sono lasciato andare abbandonandomi al piacere delle sue labbra. Pochi minuti di intenso lavoro, e subito il mio cazzo ha raggiunto di nuovo la giusta consistenza e durezza, lei mi ha sorriso, si è girata piegandosi sulle ginocchia con il viso appoggiato al cuscino ha portato le mani dietro, e afferrando le chiappe, per aprirsi il buco del culo. Ho lasciato colare un po’ di saliva e poi ho appoggiato la cappella sul suo fiorellino anale, che dopo una breve pressione ha ceduto immediatamente e in un attimo le sono entrato tutto dentro fin quando le mie palle non hanno sbattuto le labbra della sua fica.
«Si…Dai…Spingilo tutto dentro fino in fondo…Fammelo sentire fino in gola!»
Ha iniziato a godere muovendo il culo in senso rotatorio, per assaporare meglio la penetrazione. L’ho afferrata per i fianchi e ho iniziato a pomparla spingendolo tutto fino in fondo. Era meravigliosa, godeva e mi incitava a muovermi sempre più forte. L’ho stantuffata il più a lungo possibile, ma l’eccitazione era tanta, e piacere che stavo provando mi hanno portato ben presto all’ennesimo orgasmo.
«Dai godi, vieni che sono quasi al limite, ma voglio sentire ancora un tuo orgasmo.»
Le ho detto pompandola al massimo. Lei ha preso a muoversi velocemente mentre con la mano destra si masturbava con forza.
«Si eccomi… Ancora un attimo….Dai ci sono… Ora…Vengo!»
Il suo grido di piacere, è stato per me il massimo e le sono esploso dentro il culo. Sfiniti ci siamo adagiati sul letto ancora abbracciati e stanchi ci siamo addormentati. Da quella sera per più di un mese, siamo sempre usciti tutte le sere insieme, ripetendo sempre lo stesso copione, cena, e intensa scopata. Una sera, dopo aver goduto abbondantemente, e averla riempita in tutti i buchi mentre eravamo abbracciati le ho fatto una proposta.
«Voglio sposarti, voglio passare con te il resto della mia vita. Voglio averti sempre al mio fianco, addormentarmi con te, svegliarmi ogni giorno con il tuo sorriso.»
È rimasta un attimo in silenzio, quasi a riflettere sulle mie parole, poi mi ha guardato mi ha dato un bacio e mi ha sorriso.
«Ci devo pensare, non è così facile risponderti.»
Per tre giorni io sono rimasto assente per lavoro, quando sono tornato, l’ha cercata, ma solo al sabato, sono riuscito a stare di nuovo con lei, dopo l’ennesima scopata, le ho rinnovato la mia offerta.
«Sei proprio sicuro, di volermi sposare? Mi conosci da poco tempo, non sai molto su di me, e poi io amo molto la mia libertà, e questo potrebbe non piacerti, perché al mio senso di libertà, io non ci rinuncerò mai.»
Mi ha detto guardandomi dritto negli occhi. L’ho abbracciata forte, coprendola di baci, l’ho guardata dritta negli occhi.
«Tutto quello che devo sapere le te, l’ho imparato in questo mese passato insieme, e cioè, che mi piaci perché sei molto bella, soprattutto mi fa impazzire il tuo modo di fare l’amore, quindi quello che pensa la gente, o ciò che hai fatto prima, non me ne frega niente. Per quanto concerne il tuo senso di libertà, io non ho nessun problema a concederti tutta la libertà che vuoi, in ogni momento, in ogni luogo, e per tutto il tempo che vorrai, tu sarai libera di fare ciò che vorrai.»
Due mesi dopo, ci siamo sposati, con una bella cerimonia riservata a pochi parenti e pochi amici intimi. Abbiamo fatto un bel viaggio di nozze durante il quale siamo divertiti molto, poi siamo tornati e abbiamo iniziato nostra vita insieme. Per circa sei mesi le cose sono filate benissimo, io andavo al lavoro al mattino fino alla sera, passava le sue giornate fra piscina, palestra, estetista, parrucchiere quant’altro. Lentamente mi sono accorto che anche il nostro rapporto sessuale era un po’ scemato, il desiderio andava calando, avevo la sensazione che la monotonia stesse prendendo il sopravvento sulla nostra intesa sessuale. Casualmente un pomeriggio, mi sono trovato a passare, nella zona dove lei andava in piscina, e l’ho visto uscire insieme ad un uomo. Un tipo basso, tarchiato, dall’aspetto massiccio, e insieme si sono allontanati con l’auto di mia moglie. Stupito per la scoperta, si sono messo a seguirli. Dopo un tratto di strada, hanno imboccato un viottolo di campagna, che portava ad un piccolo lago, si sono fermati fra la vegetazione vicino all’acqua. Sono sceso, dopo aver percorso un breve tratto a piedi, mi sono nascosto dietro le grosse rocce dalle quali avevano una perfetta visuale di ciò che stava succedendo dentro l’auto. Quando sono arrivato ho visto mia moglie piegata sul corpo dell’uomo, le stava facendo una pompa stupenda. Per un attimo la rabbia ha avuto il sopravvento, stavo quasi per andare a gridarle tutto il mio disprezzo. Lei intanto si è staccata da lui tirandosi su per spogliarsi, ha reso visibile il cazzo di lui, che era di proporzioni mai viste. Non eccessivamente lungo, ma dalla grossa circonferenza, questo per un attimo mi ha bloccato. Mi sono subito reso conto, che quel grosso palo avrebbe fatto godere mia moglie, più di quanto avessi fatto io in tutti questi mesi, e questo in un certo senso mi ha affascinato, facendomi rimanere ad osservare la scena. Dopo essersi spogliata Graziella è salita su di lui, e lentamente si è infilata dentro quel grosso palo, iniziando a godere del piacere che le procurava. Io alla mia posizione osservavo la scena, e ben presto mi sono reso conto che mi stavo eccitando, nel vedere mia moglie, farsi sfondare da un altro uomo. Ben presto i suoi movimenti sono diventati rapidi, e lei è iniziato a godere, urlando come una pazza, incitando lui a scoparla più forte.
«…oooohhhh…Si più forte…Dai sfondami tutta…Fammelo uscire dalla bocca… Si… Vengo! Ora!»
L’ho vista tremare tutta, scuotersi per l’orgasmo che stava provando. Mi gustavo questa visione altamente erotica di mia moglie, che stava godendo su quel grosso cazzo, che la sfondava, e senza neanche rendermi conto, avevo preso il mio cazzo in mano, e mi stavo segando come un pazzo, assecondando i movimenti di lui che la scopava. Ad un tratto lui ha cambiato posizione, dopo averla messa di lato, ha preso a stantuffarla con forza, gridando frasi oscene e insultandola, con lei lo incitava a pomparla ancora più forte.
«Vacca…Troia…Zoccola…Ti sfondo tutta… Te la spacco tutta…E adesso ti farcisco tutta…Eccomi…»
Le ha dato alcuni colpi ancora più forti devastanti, poi si è piantato dentro di lei sborrando come un fiume in piena, riempendola con lunghi getti di seme caldo.
Per un lungo istante sono rimasti immobili, in quel momento mi sono accorto, che anch’io nel momento in cui lui veniva, avevo raggiunto l’orgasmo, schizzando la mia semenza sulla pietra, che avevo davanti. Ho visto che si stavano rivestendo, quindi sono tornato rapidamente sui miei passi, e me ne sono andato. La sera nel letto, l’ho abbracciata forte, dopo averla baciata l’ho guardata dritta negli occhi.
«Come ti ho detto a suo tempo, tu sei libera di fare ciò che vuoi, l’unica cosa, che vorrei sapere è, se con il tizio con cui ha scopato oggi, è solo sesso oppure c’è dell’altro.»
Lei è rimasta per un attimo sbalordita, poi mi ha abbracciato, dopo un lungo istante di silenzio, mi ha dato la sua versione dei fatti.
«Non so come tu lo abbia scoperto, ma tanto credo che ormai sia inutile, domani mattina prendo le mie cose me ne vado, poiché non credo che tu vorrai ancora vivere con una donna, che quando sente forte il desiderio di provare un altro maschio, non sa resistere.»
Ho preso il viso fra le mani, l’ho guardata dritta negli occhi.
«Non capisco perché, tu te ne voglia andare, poiché come t’ho detto sei libera di fare ciò che vuoi, questo significa, che può scopare con chi vuoi, ma io vorrei riuscire solo a capire, che cosa sono io per te. Tutto qui.»
Mi ha abbracciato e mi ha baciato.
«Loro non sono niente, è, soltanto sesso, e solo quello sarà, mentre a te, ti amo. Tu per me se tutto, l’amore, il compagno, il complice dei miei giochi, ai quali non so rinunciare. Decidi tu, cosa vuoi da me.»
«Voglio che tu viva le tue avventure, che godi di tutti i maschi che vuoi, l’unica cosa che voglio, che ogni volta che vai con un altro, io lo voglio sapere, è inoltre mi deve raccontare per filo e per segno, tutto quello che fai con lui. Credi di riuscire a tener fede a questo patto?»
Mi ha abbracciato, mi ha giurato che avrebbe tenuto fede al nostro patto, tenendomi sempre al corrente di tutto quello che avrebbe fatto, con altri eventuali maschi. Allora le ha chiesto chi era l’uomo con cui era stata nel pomeriggio.
«Si chiama Nino, è un cugino del proprietario della piscina, capitato per caso. Da un po’ di giorni, quando nuoto, lui si mette vicino a me, mi mostra sempre il suo pacco considerevole. Oggi mi ha guardato negli occhi, mi ha detto se volevo assaggiarlo. Per un attimo ci ho pensato, poiché sono mesi che non mi concedo nessuna libertà, ho deciso di vivere un attimo di trasgressione. Devo ammettere, che quando me lo sono trovato davanti, sono rimasta letteralmente sbalordita, era il più grosso cazzo, che avessi mai visto e per un attimo, ho avuto paura di non riuscire a prenderlo dentro. Tu invece come hai fatto scoprilo?»
Le ho raccontato brevemente, tutto quello che era successo, anche del fatto che mi ero segato, nel vedere lei mentre godeva impalata sopra quella trave. Le ho chiesto poi, se aveva ancora intenzione di rivederlo. Lei mi ha detto, che si sarebbero sentiti il giorno dopo. Mentre parlava, la sua mano accarezzava il mio membro che era di nuovo tornato duro.
«Accidenti, ti eccita proprio sapere che tua moglie fa la troia con un altro uomo!»
Senza aggiungere altro è l’ha messo in bocca, e mi ha succhiato anche l’anima. L’indomani prima di uscire, l’ho pregata di fare una cosa per me.
«Quando ti chiama Nino, invitalo a venire qui a casa nostra, prendi il telefono della nostra camera, chiamami, lasciando la comunicazione aperta, voglio sentire quando ti scopa.»
Circa due ore dopo è suonato il telefono, appena ho risposto ho sentito lei che mi ha detto: ascolta. Ho sentito dei passi di una persona, che stava entrando nella mia camera da letto.
«Accidenti, se proprio una troia, mi vuoi scopare nel letto dove dormi con quel cornuto di tuo marito. Scommetto, che quando farai di nuovo l’amore con lui, ti basterà chiudere gli occhi, per ricordarti di quanto hai goduto con me. Dai zoccola, inginocchiati e succhiamelo.»
Dopo un attimo di silenzio, ho sentito i classici rumori, di mia moglie, che sicuramente si stava godendo con la bocca, quel grosso cazzo.
«Mettiti sdraiata, che voglio leccarti la fica, così entrerà più facilmente.»
Poco dopo, lei gli ha ordinato di sdraiarsi supino, perché voleva impalarsi su di lui, e dopo un lungo istante di silenzio, ho sentito i gemiti di mia moglie, che evidentemente iniziava infilarsi quel grosso membro nel il ventre.
«Muuuuhhhhuuu…Si spingimelo tutto dentro… Oddio... Mi sta sventrando… È bellissimo… Ora… godo!»
Lentamente ho cominciato a sentire il cigolio del letto, alquanto ritmato, e Graziella che continuava a godere fin quando sfinita si è adagiata su di lui.
«Zoccola, riprenditi un po’, perché voglio scoparti e goderti tutta. Dai, girati, che ti voglio da dietro.»
Dopo un istante di silenzio, ho sentito mia moglie di nuovo genere di piacere, mentre forte si sentiva il classico ciaf, ciaf di due corpi, che sbattono, con lei che lo incitava a sbatterla sempre più forte. Poi lui è arrivato all’apice del suo piacere.
«Godi Troia, che sto per riempirti questa fica spanata… eccomi…Ora…sborro…Si… Ti inondo il ventre!»
Per il lungo istante c’è stato il silenzio, mentre io mi sono accorto, che mentre li ascoltavo mi ero segato furiosamente ed ero venuto, riempendo un fazzolettino, che tenevo in mano nello stesso istante in cui lui aveva inondato il ventre di mia moglie.
«Dai vacca, succhialo, fallo tornare di nuovo duro, che voglio sfondarti anche il culo.»
Di nuovo, ho sentito i classici rumori di una bocca che sta succhiando avidamente, mentre lui continuava a insultarla chiamandola troia, zoccola, vacca, succhia cazzi, fin quando le ha intimato di girarsi, che l’avrebbe inculata. Ho sentito muoversi i loro corpi sul letto, poi mia moglie, che lo pregava di fare lentamente.
«Piano… Ti prego fai piano… Mi spacchi…»
«Zitta troia, tanto dallo spacco questo culo da vacca…
Se vuoi sentire meno dolore masturbati…»
Per un lungo istante di silenzio, ho sentito solo cigolare del letto, e dei lievi lamenti di Graziella, che poi dopo un lungo gemito, ha iniziato ad incitare il maschio pomparla più forte.
«…È bellissimo… mi stai spando il culo…si dai… più forte che mi piace…. Dai sfondalo tutto…Fammelo arrivare in gola…»
Lui ha preso a sbatterla con forza, sempre continuando a insultarla, con lei che godeva e urlava sempre più forte, fin quando lui, con un lungo gemito, deve averle sborrato in culo. Poi per un momento c’stato il silenzio, fin quando lui, deve essersi rivestito, perché l’ha salutata, dandole appuntamento alla prossima volta, appena si fosse ripresa del piacere, che aveva provato. Dopo un lungo istante, ho sentito Graziella sollevare il telefono.
«Ti è piaciuto? Ora sono stanca vado immergermi nella vasca da bagno.»
La sera quando sono tornato, lei mi ha abbracciato e baciato con molta passione. Poco dopo, mentre eravamo intenti a cenare, abbiamo sentito dal notiziario regionale una notizia che ha fatto sbiancare il viso di Graziella. Un motociclista non aveva rispettato lo stop ad un incrocio, ed era finito sotto le ruote di un camion morendo sul colpo. Guardando la foto ho riconosciuto l’uomo, che avevo visto insieme alla moglie, che nel del mattino era stato in casa mia, e l’aveva fatta godere, mentre io li ascoltavo. Dopo quell’episodio per circa tre mesi, Graziella, era caduta in uno stato di costante malinconia. Ho cercato in tutti i modi di farla distrarre, invitandola a trovare altri maschi, ma lei non sembrava avere altri interessi. Così ho deciso di farle una nuova proposta.
«Che ne dici, se mettiamo al mondo un figlio?»
È rimasta un attimo in silenzio, poi mi ha guardato, il suo viso si è illuminato quasi per incanto.
«Sai che potrebbe essere una bella idea, in fondo siamo sposati da quasi un anno, e l’idea di restare incinta non mi dispiace affatto. Quindi sarà necessario che io smetta di prendere la pillola, che tu faccia una semplice serie di esami per vedere se tutto è a posto.»
Dopo dieci giorni sono venute di nuovo le mestruazioni, e a quel punto, lei ha smesso di prendere ogni precauzione, e verificato che per me era tutto a posto, abbiamo iniziato a scopare ogni giorno, con me, che le inondavano regolarmente la vagina, con calde sbarrate, dopo averla sentita godere fra le mie braccia. Dopo circa due settimane, una mattina mentre stavamo facendo colazione, mi dice che devo trovare un idraulico, perché lo scarico del water si era rotto. Sono andato in azienda, ed ho telefonato ad uno specialista, pregandolo di venire ad aggiustare il guasto in casa mia. A sera quando sono tornato ho visto Graziella alquanto pensierosa, le ho chiesto se era venuto l’idraulico.
«Per essere venuto, è venuto tanto, accidenti, quanto è venuto!»
Mi sono seduto sul divano, tenendola fra le braccia, l’ho guardata, cercando di capire. Lei con l’aria pensierosa, mi ha dato la spiegazione.
«È venuto l’idraulico, ed ha aggiustato rapidamente il guasto, a quel punto ho chiesto se potevo offrirgli qualcosa. Lui mi ha guardato, mi ha detto, che bella com’ero, qualunque cosa le avessi offerto, l’avrebbe accettata volentieri, in cambio mi ha detto, se vuoi ti offro questo. Alle parole ha fatto seguito il gesto di toccarsi un voluminoso pacco, che già era evidente sotto la tuta da lavoro. Non so cosa mi sia preso, ma senza pensarci due volte, mi sono inginocchiata davanti a lui, che ha aperto la patta dei pantaloni, e subito mi sono trovata davanti, un bel cazzo di buone proporzioni, già quasi perfettamente duro. Ho preso a fargli un sontuoso pompino con gusto, lui mi ha preso la testa fra le mani, e tenendomi ferma l’ha spinto ripetutamente giù per la gola.»
«Accidenti come succhi bene! Dai leccalo bene, che te lo pianto tutto dentro.»
«Ad un tratto, mi ha sollevato, e dopo avermi girato, e ha fatto appoggiare al lavabo, ha abbassato le mutandine, e appoggiato il cazzo direttamente sul taglio della fica, con un sol colpo la spinto tutto dentro. Mi ha afferrato per i fianchi, ed ha cominciato a pomparmi molto velocemente. Lo spingeva con forza fino in fondo, ed io ho iniziato a godere sbrodolando senza ritegno.»
«ooohhhh… si.. Dai scopami…Fammelo sentire tutto…Fino in fondo… Dai che vengono…Ora…Vengo!»
«Ho goduto tre volte, poi improvvisamente l’ha spinto tutto dentro fino in fondo, un attimo dopo mi ha inondato l’utero, con una quantità industriale di sborra. Poi si è sfilato, si è rivestito, mi ha detto che per il conto era già stato pagato quindi se n’è andato. Io mi sono seduta sul water, perché le gambe hanno iniziato a tremare, prima per il piacere, poi per il fatto che come una scema, mi ero fatta venire dentro, dimenticando che non sono protetta, quindi lui potrebbe avermi messo incinta.”
Ho guardato Graziella dritto negli occhi.
«Hai detto a lui, che non eri protetta?»
«No lui non sa niente, mi ha solo sborrato dentro.»
«Allora non farti più nessuna colpa, nessuno saprà mai questo fatto, quindi andiamo avanti nel nostro progetto, poiché ora mi hai eccitato, girati che ti scopo pure io.»
L’ho penetrata, scopata con intensa passione schizzandole dentro tutta la mia semenza. Tre settimane dopo, una mattina mentre stavamo facendo colazione, si è alzata di corsa, è andata in bagno a vomitare, quando è tornata mi ha guardato, e con un sorriso malizioso mi ha detto, che da due giorni aveva strane nausee mattutine, che a suo dire doveva essere incinta. Abbiamo fatto un test di gravidanza ed è risultato positivo.
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4 anni fa
baxi18, 55
Ultima visita: 1 giorno fa -
Bsx
arrivati in hotel, facemmo una bella doccia, ovviamente facendo una grande scopata, Anna non sapeva cosa volevo fare.
Si mise un abito lungo nero, con spacco laterale , da ambedue i lati che arrivava quasi alla vita, quindi non mise intimo poi saliva con uno scollo profondissimo sulla schiena, davanti due spalline fini che coprivano a malapena le aureole, era uno schianto; scendemmo e ci accompagnarono nella saletta dove avevo prenotato la cena, avevo chiesto di avere Carmela come cameriera, Anna si accorse di lei e mi guardò, le dissi sottovoce da questo momento fai tutto ciò che desideri, mi baciò, sorrise e si rivolse a Carmela, le chiese come fosse, lei la guardò e le disse che si era preparata benissimo per suo marito, Anna rise, le disse che non si era vestita cos' per me; incuriosita le chiese, allora per chi si era vestita così sexy, si avvicinò a lei e le disse, per te !. La guardò con un misto di stupore e piacere, poi balbettò, allora ti piaccio; Anna si avvicinò e la baciò con passione e lei portò le mani sullo spacco dell'abito, dopo un certo tempo passato così, ci sedemmo ed Anna le disse che l'aspettava nella nostra camera, intanto io avrei dormito sul divano, dato che domani sei di festa, aggiunse, passeremo la giornata insieme.
Ci mettemmo a mangiare, dopo di che salimmo, in camera Anna mi chiese se aveva esagerato, le dissi che era stata perfetta.
verso le 23, andammo a letto, lei in camera io sul divano; ora proseguirà lei a raccontare.
verso le 24 sentii bussare, poi aprirsi la porta, era lei era veramente carina, mi prendeva un casino, era in jeans con dei sandali bassi ed una camicetta, sotto la quale s'intravedeva il reggiseno; entrò titubante e mi chiese se era uno scherzo o era vero, mi avvicinai, ero nuda, le levai la camicetta e poi il reggiseno, cominciai a leccare e succhiare i capezzoli, gemeva dal piacere, ero eccitatissima, la gettai letteralmente sul letto, levai i sandali e le sfilai i jeans, le strappai le mutandine.
La mia bocca scese sulla sua pancia perfetta, mi soffermai sull'ombelico, quindi proseguii verso la sua fichetta calda, lei si spostò e ci trovammo in un 69 favoloso, sentivo la sua lingua leccare, succhiare era una cosa mai provata, io la imitai, gemevamo godendo come matte, dopo diversi orgasmi, mi fece mettere le gambe sulle sue spalle poi cominciò a mettermi due dita in fica, era meraviglioso, poi ne aggiuse una terza, mi faceva andare di fuori, poi furono quattro poi, lentamente sentii che entrava la sua manina calda, mi stava scopando con la mano, poi seppi che si chiamava fisting, arrivò ad infilare la mano fino al polso e cominciò a scoparmi, mi fece impazzire dal piacere, arrivai a squirtare.
Dopo questo ci addormentammo una abbracciata all'altra-
La mattina dopo Guido entrò in camera con un vassoio della colazione per noi due, lo lasciò e se ne andò di là, facemmo colazione baciandoci ed accarezzandoci, poi facemmo la doccia insieme, lei cominciò a lavarmi la schiena e la sua mano cercava la mia fica, ma le dita andavano anche sul buchetto posteriore, poi, con le mani prese tra le dita i miei capezzoli e li strizzava bene bene, all'inizio pensai che era impazzita, poi cominciai a godere mi sentivo la sua puttana, si rivestì, io misi una mini chiara perizoma in tinta, camicetta di lino senza reggiseno ed uscimmo, presi la range e ci recammo in un cento estetico; Carmela mi guardava, le dissi di lasciarmi fare; arrivate ci facemmo fare una pulizia inguinale, poi levare tututti gli inestetismi dei piedi e mettere lo smalto, lo stesso con le mani, erano quasi le 12, le dissi ora andiamo a pranzo, un bellissimo ristorantino sulla costiera, ci comportammo come due innamorate, mano nella mano, piedi che toccavano; dopo il pranzo andammo in un paio di boutique per acquistare abbigliamento: lei tentò di protestare, ma le dissi che se mi voleva bene doveva fare come volevo io, lei accondiscese, avevo saputo che mi voleva bene, cosa reciproca.
Mentre andavamo in boutique, mi disse questa sera si va in un localino di sole donne, ti va bene? Le risposi, certo Amore, mi guardò a bocca aperta, la presi per mano ed entrammo nel negozio, vidi subito un abito che mi piaceva, molto corto, bianco con spalline che coprivano appena i capezzoli, lei lo prese come me, la proprietaria mi disse che la mia amica aveva i miei stessi gusti, la guardai e le risposi che non era la mia amica, ma la mia compagna, la baciai e ce ne andammo; il prossimo negozio era di scarpe, optammo per dei sandali alla schiava con tacchi da 12, poi l'accompagnai a casa, si scusò se non mi faceva salire ma era tutto in disordine, ci baciammo e gli dissi che alle 21 sarei stataa sotto casa.
Tornando in hotel mi fermai in oreficeria ed acquistai un anello di fidanzamento, mi aveva presa-
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4 anni fa
admin, 75
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la rivincita
forse non è il termine giusto, non è una rivincita in quanto la prima volta non era una gara, ma un incontro fra due donne con la stessa passione e voglia di sottomettersi a vicenda. ci siamo incontrati nuovamente a fine ottobre, appena in tempo viste le restrizioni attuali. durante i mesi successivi alla prima volta, qualche messaggio, qualche telefonata fra le due lei, ma ogni volta Claudia faceva finta di nulla salvo poi dirmi che si, con Roberta c'era un conto aperto, volevano rivedersi e questa volta sarebbe stata realmente una sfida sessuale, fino in fondo, tutto concesso. Il giorno stabilito, Claudia era tremendamente eccitata e me ne accorsi dal modo e da quello che indosso': un tubino nero, a pelle che le esaltava le forme, tacco dodici, senza autoreggenti, che le slanciavano ulteriormente le sue splendide gambe abbronzate. Salimmo in macchina, rimanemmo in silenzio per un po', la sentivo pensierosa, assorta nei suoi pensieri, poi sentii la sua mano accarezzarmi la gambe, arrivare alla "patta" e stringermi l'uccello, sussurradomi...saro' ancora io a scoparvi, tutti e due e quella troia dovrà accettare chi fra noi due è la più femmina….io e lei ancora lotteremo per scoparvi ma saro' io a metterla ancora sotto, io ero al culmine e stavo realmente per venire tanto ero eccitato. Arrivammo all'appuntamento, anche Roberta era veramente splendida, abbronzata, gambe nude e tacco 12, una minigonna strettissima con una camicetta che non lasciava dubbi su i suoi seni veramente da baciare ed anche lei, come Claudia, penso fosse completamente senza intimo. Si salutarono guardandosi negli occhi, stringendosi le mani, in silenzio, per qualche secondo, come per sfidarsi, niente aperitivo questa volta, andiamo subito in stanza. Io e Paolo, l'uomo di Roberta, cercavamo di alimentare la serata con qualche battuta, entrambe rispondevano a monosillabi, mentre si spogliavano, sempre fissandosi l'un l'altra. Via le scarpe, i vestiti, completamente nude entrambe si annodano i capelli dietro la nuca….Sei pronta chiede Roberta, da un pezzo risponde Claudia.Si avvicinano lentamente i due corpi sono ad pochi centimetri i seni si sfiorano, si intrecciano le mani ed inizia una prova di forza che dura qualche minuto, poi rotolano sul letto in silenzio avvinghiate. Si sente solo l'ansimare dei corpi,tesi a sopraffarsi a vicenda, Roberta infila le dita nella vagina di Claudia che ricambia allo stesso modo, si stanno fistando a vicenda occhi negli occhi. Ad un tratto Roberta capovolge Claudia e da dietro le apre il culo,....te lo spacco troia, l'altra lascia partire un grido, sente male , ma non molla. Roberta insiste con il braccio sinistro le avvolge il collo quasi a soffocarla, i piedi e le gambe sono intrecciate...sembrano due serpenti avvinghiati...arrenditi..mai risponde Claudia, ma la vedo sofferente mentre mi guarda come a cercare aiuto. sembra cedere, ma trova la forza per reagire, infila le dita nella vagina di Roberta che per un attimo molla la presa, ora e Claudia sopra, e la ripaga stringendole i seni sino farle male, hanno perso il controllo, stanno lottando realmente, ma ne io ne Paolo interveniamo...siamo ipnotizzati. La lotta sta andando avanti da almeno 20 minuti, sono esauste, sudate, ma Claudia sembra dare segni di cedimento, Roberta le è sopra,la soffoca con la figa ,Claudia prova a liberarsi, ma tutto il peso del corpo dell'altra è sulla sua bocca. ...basta, mi arrendo….ho vinto troia.. e continua a rimanere in quella posizione invitandoci a raggiungerla con i cazzi duri allo spasimo, ci spompina entrambi per poi farsi una doppia io in figa il suo maschio nel culo. Claudia guarda, aspetta il suo turno, questa volta tocca a lei stare a guardare in attesa che la sua rivale le dia il permesso di entrare in gioco,...Roberta mi sta scopando e mentre il mio cazzo gode del suo piacere, la guarda negli occhi in segno di sfida….siamo pari puttana. E' stato un incontro fantastico, vederle poi nuovamente di fronte, baciarsi in bocca mentre noi le scopavamo a pecora, era una sensazione unica. Siamo andati avanti parecchio, con i loro orgasmi e scambi continui fino a che si sono bevute, scambiandoselo fra loro a bocca piena, il nostro piacere. Ora c'è il blocco per la pandemia, ma il terzo incontro sarà certo,.... appena possibile.
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4 anni fa
azzurroblu,
47/50
Ultima visita: 1 anno fa
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Appendicite
Non mi piace inventare o forse non sono capace. Questa è una storia vera. Avevo 19 anni quando dopo dei doloretti fastidiosi a un fianco ho scoperto di avere l'appendice e dover essere operata. Siccome avevo gli esami di maturità imminenti, il medico mi diede da fare delle punture per sfiammare un po' e darmi il tempo di fare gli esami. Siamo alla fine degli anni 80. Lì sul momento il cuore ha iniziato a battermi per paura e imbarazzo. Imbarazzo a scoprirmi il sedere e imbarazzo a far vedere la mia paura visto che non ero più una bimba. La mattina seguente prima della scuola passo alla ASL per farmi fare la puntura. Si presenta una infermiera anzianotta. Mi abbasso i pantaloni col cuore a 3000,lei con fare rapido mi solleva il lato delle mutande infilandomele in mezzo alle natiche tipo perizoma, un po' di ovatta e Zac mi pianta l'ago nel sedere. Un dolore terribile, poi mi liquida. Ripenso tutto il giorno alla puntura perché la sera devo tornarci. Verso le 18 mi incammino. A differenza della mattina trovo 3 postazioni. Mi avvicino, cerco di sbirciare. Vedo un infermiere maschio, l' imbarazzo mi va alle stelle, nella stanza accanto c'è una donna, nell'ultima non so. Mentre penso vengo chiamata dove c'è lui. Il panico. Il cuore batte all'impazzata. Voglio scappare. Entro. C'è anche una giovane infermiera. Spero ci pensi lei. Mi sdraio. Lui è lì, mi abbasso i pantaloni, ricordo dell'infermiera della mattina e mi aspetto da un momento all'altro di sentire le mutande tra i glutei ma la ragazza afferra l'elastico superiore e mi scopre tutto il sedere. Ho un sussulto. Stringo il sedere sprofondo nella vergogna. Sento sfiorare la pelle è lui che mi dice: rilassa il sederino altrimenti ti faccio male. Mi sfiora di nuovo e mi viene davanti. Credo di essere viola in viso, sono tremendamente a disagio. Lui mi guarda e mi dice: dai, non ti vergognare. Sai quanti culetti vedo al giorno? La vergogna è fuori controllo. Voglio sprofondare, sparire, disintegrarmi. Cerco di ammorbidire il sedere, lui mi passa l'ovatta e mi sembra interminabile. Poi sento improvvisamente l'ago entrare nel culetto, brucia ma il dolore passa in secondo piano. La vergogna è alle stelle. Dopo una lunghissima puntura mi passa di nuovo l'ovatta. Sembra durare una vita. Poi interviene lei e mi ritira su alla meglio le mutande. Saluto alla svelta e sparisco. Tutta la sera solo quello è il mio pensiero e l'imbarazzo si accompagna a eccitazione. Dal giorno dopo, per tutte le 10 punture rimanenti lo cercherò sempre. Mi farà di nuovo la puntura a culetto scoperto per almeno altre 5 volte e sarà eccitazione pura.
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4 anni fa
Vergognosa,
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Ultima visita: 2 anni fa
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Spiaggia nudista
dopo l'esperienza del bus, eravamo sempre eccitati, comunque la mattina dopo, chiedemmo alla cm,eriera ai piani, Carmela una giovane ragazza di 25 anni, se conosceva una spiaggia dove prendere il sole nudi o quasi, ci dette le indicazioni; devo dire che avrei preso informazioni su di lei, guardava sempre con insistenza Anna.
Comunque ci preparammo, Anna con un vestitino leggero estivo abbottonato davanti senza intimo, con delle semplici infradito: partimmo e notai che gli ultimi tre bottoni del vestito erano aperti, che spettacolo, arrivati parcheggiammo sotto a degli alberi, trovammo un posto in spiaggia, abbastanza tranquillo, oltre noi c'erano altre tre coppie, una singola e diversi singoli che passeggiavano
Sdraiati sull'asciugamano ci appisolammo, dopo un pò mi svegliai e notai un ragazzo giovane che osservava Anna con estremo interesse e, devo dire che era abbastanza dotato e con una semi erezione, svegliai Anna, mi guardò e le feci notare il ragazzo, lo guardò con interesse, mi guardò e la baciai dicendole fai come vuoi e le detti un profilattico, mi guardò, mi baciò e mi disse che mi amava
Si avvicinò a lui che arrossì, sentii che le diceva, mi guardavi e ti faccio effetto, vedo; cosa vorresti fare con me? La guardò e la baciò in bocca e quella vacca rispose con passione, la sua mano si era impossessata del cazzo durissimo del ragazzo, lui si mise a leccarle il seno, mordicchiava i capezzoli, Anna lo tirò alla duna dietro di noi, in maniera che era abbastanza riparata ma permetteva aa me di assistere.
Lui portò la bocca a leccare la fica di Anna, gemeva e godeva, poi fece per metterle il cazzo dentro, lo fermò e gli fece mettere il profilattico, la fece sdraiare, le gambe sulle spalle avvicinò il cazzo alla porta del piacere, la cappella s'insinuava tra le labbra fradice, poi, con un colpo secco la penetrò di colpo, lei emise un gemito e sotto i suoi colpi possenti, gemeva e gli diceva di sfondarla, che era la sua puttana, dopo più di una mezz'ora venne, lo tirò fuori ed Anna venne da me e mi baciò, mi disse che aveva provato sensazioni incredibili, avere il cazzo di un altro che la scopava, che mi stava facendo cornuto
Le dissi che era quello che voleva e che dato che le cose si stavano mettendo così, durante queste ferie, dovevamo prendere al volo ogni occasione; facemmo il bagno in mare, poi, asciugandoci tornammo all'auto.
In auto le dissi che Carmela la guardava molto, lei rispose che sarebbe stato bello avere anche questa esperienza; arrivati in hotel prenotai per le 21.00, Carmela la sera era cameriera
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4 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 1 ora fa -
Incontro al fiume 2 - conclusione
........Restai un pò interdetto nel vederlo, assorto com'ero a far godere la sua signora di lui mi ero completamente dimenticato, mi feci passare in fretta il disagio che provai inizialmente, in fondo ero io il "terzo incomodo" e era anche grazie a lui se avevo potuto godere di quella situazione.
La signora ora era sdraiata, completamente abbandonata sul sedile, spossata da quell'orgasmo che le aveva squassato il corpo, il respiro ancora un pò affannato andava piano piano regolarizzandosi, nel frattempo aveva richiuso la pelliccia, non faceva molto caldo e passato il momento del godimento aveva sentito il bisogno di ricoprirsi.
-e adesso che succede,cosa devo fare?- mi chiesi mentalmente;
non sapevo se la cosa fosse finita lì, se potesse esserci un seguito, certo era che se lei era esplosa in quel mirabolante orgasmo io ero ancora con il mio membro che premeva dentro i pantaloni;
decisi di allontanarmi un pò aspettando gli eventi, pertanto mi alzai e mi diressi verso il boschetto che delimitava la radura, mi incamminai lentamente accendendo una sigaretta rivivendo mentalmente gli ultimi momenti, mi sedetti su un masso con lo sguardo rivolto in direzione dei due nella macchina, vidi lei Lei richiudere la portiera e tirare su lo schienale del sedile, e lui rimettersi al posto di guida, iniziò ad accarezzarle il volto e a baciarla, non potevo vedere cosa stessero facendo con le mani ma immaginai che lui fosse eccitato e che forse lei gli stava maneggiando il cazzo mentre ricambiava i suoi baci.
Finita la sigaretta la mia eccitazione si era leggermente affievolita ma avevo ancora un certo gonfiore nei pantaloni, sentii il bisogno di urinare per cui mi alzai, mi addentrai per un paio di metri nel boschetto e scostando le falde del giubbotto che portavo aprii i pantaloni e tirando fuori il membro dagli slip iniziai a pisciare.
Solo tirarlo fuori fu una liberazione, e anche se ancora turgido non dovevo preoccuparmi di piegarlo verso il basso per centrare un wc per cui farla così all'aperto fu una vero sollievo.
Dopo pochi secondi sentii il rumore di una portiera che veniva aperta e poi richiusa, istintivamente girai la testa senza smettere di pisciare e vidi che la signora era scesa e stava venendo verso di me con la pelliccia sbottonata tenuta chiusa con le mani, aveva anche sistemato la calza che prima penzolava lungo la sua gamba.
La sentii arrivare alle mia spalle poi mi superò andando oltre per quattro o cinque passi dentro al boschetto, si girò verso di me e si accovacciò tirando su l'orlo della pelliccia, si mise a pisciare anche lei.
io avevo quasi terminato ma a quella vista invece di ricompormi continua a scrollarmi l'uccello che subito ritrovò la piena erezione, la scrollata si trasformò ben presto in un inizio di sega, mi piaceva veder pisciare la signora che nel frattempo aveva allargato per bene le cosce aprendosi le labbra della fica con due dita, aveva aperto la pelliccia il cui orlo ora poggiava abbondantemente a terra, la guardavo tra le cosce sempre continuando a menarmelo, vedevo il fiotto della sua urina scaturire dalla sua fontana di carne e formare una momentanea pozza schiumosa prima di venir assorbito dal terreno, sentivo lo scroscio di quel getto dorato, sia quando usciva sia quando arrivava a terra, mi eccitai moltisimo guardandola mentre con la mano teneva sollevata la pancia e si "manovrava" la fica per spostare leggermente il getto, facendo questo mi guardava anche lei, ora il mio membro era duro e se non fosse successo altro sarei arrivato a finire la sega tanta era la voglia che avevo;
pensai però che magari la signora sarebbe stata disposta a darmi letteralmente una mano senza lasciarmi fare tutto da solo e pensando questo, continuando a masturbarmi mi diressi verso di lei.
Non aveva ancora finito di pisciare, probabilmente aveva bevuto molto in precedenza forse proprio in previsione di una situazione del genere,
le arrivai vicino mentre dalla sua fica uscivano le ultime gocce, mi chinai e senza nemmeno pensare troppo a quello che stavo facendo le strizzai per un attimo una tetta scendendo immediatamente con la mano verso la pancia e subito andando a palparle la grossa ficona, il pelo molto folto anche attorno alle grosse labbra era tutto imperlato di gocce di urina che le strofinai con le dita tra le cosce, tutto l'umido che sentivo non era però dovuto solo a quello, intrufolando un dito nella sua vagina sentii che la signora era di nuovo ben calda ed eccitata.
Nel chinarmi vicino a lei il mio cazzo sempre fuori dai pantaloni le si presentò ad altezza del viso in tutta la sua erezione, l'asta era turgida e dura, il glande gonfio, lucido e rosso;
gradì la cosa perchè dapprima accennò una leggera carezza sulla punta, poi slacciandomi la cintura e abbassandomi pantaloni e slip fino a metà coscia me lo tolse letteralmente dalla mano iniziando a menarlo lentamente per tutta la sua lunghezza mentre contemporaneamente mi accarezzava i testicoli;
a quel punto mi risollevai rimettendomi in piedi per godermi a pieno il meraviglioso trattamento che la signora mi stava riservando, guardai un attimo verso l'auto e vidi il marito che in piedi appoggiato alla portiera dell'auto ci stava osservando, il suo sguardo mi parve molto compiaciuto.
La signora imperterrita e sempre accovacciata continuava a manovrarmelo alternando movimenti lenti ad altri più veloci, arrivava a richiudere il prepuzio sul glande e in quel momento effettuava leggeri movimenti rotatori che mi mandavano in estasi, il mio cazzo ormai duro all'inverosimile svettava dritto verso l'alto, la guardai mentre tirata fuori la lingua cominciò a farla scorrere su e giù, partendo dalle palle per poi risalire, per arrivare alla cappella doveva sollevarsi un pò, tentò due o tre volte di piegarlo verso il basso per metterlo in bocca restando accovacciata ma con scarsi risultati, la mia eccitazione era tale che era impossibile per lei farlo senza provocarmi un discreto fastidio.
Accortasi di questa cosa e desiderosa ormai di finire quel meraviglioso pompino si mise dapprima in piedi per sgranchire un pò le gambe senza mai mollare la presa sul mio uccello e continuando a smanettarlo, così in piedi con la pelliccia spalancata avevo piena visione del suo corpo giunonico, non potei fare a meno di toccarlo ,le afferrai le tettone con entrambe le mani e iniziai ad accarezzarle e stringerle, la sua carne morbida cedeva sotto le mie dita dandomi una meravigliosa sensazione, mollai le sue grosse mammelle e passai a lavorarle prima i fianchi contornati da meravigliosi rotoli di ciccia, poi la grossa pancia, che ricadendo le copriva parzialmente il pube, mi piaceva da matti palpare questa donna dalle carni abbondanti , mentre divaricava un pò le cosce per facilitarmi arrivai a ritoccarle la grassa figona infilando due dita dentro la sua fessura e sentendola ancora abbondantemente bagnata.
Ma lei voleva finire il lavoro iniziato col mio cazzo, quindi standomi di fronte si chinò a 90 gradi e tenendomi l'uccello con entrambe le mani dapprima diede qualche leccata alla cappella che talmente gonfia che pareva volesse scoppiare, poi se lo fece scivolare lentamente in bocca, sentivo le sue labbra stringere il glande, mi stava regalando sensazioni meravigliose, non potei fare a meno di cominciare a muovere il bacino e spingendo con i fianchi mentre le appoggiavo le mani sulla testa glie lo infilai per bene in bocca, iniziando a scopargliela.
La cosa le piaceva molto le sue labbra scorrevano sulla mia asta, messa a pecorina muoveva ritmicamente la testa sue e giù a volte affondando facendosi arrivare la cappella fino in gola, la sua bocca faceva un gran rumore di risucchio, ciucciava e leccava con foga il mio cazzo duro bagnandolo e inondandolo di saliva, lo teneva con una mano mentre con l'altra mi massaggiava le palle, sentivo che non avrei resistito ancora molto, era da parecchio che ero eccitato e non ci avrei messo molto a schizzarle il mio sperma in bocca.
Mentre era china su di me vedevo la nuca, il suo grasso corpo piegato e il suo grosso culone che nella foga del pompino si dimenava coperto dalla pelliccia.
Sentivo che stavo per esplodere ma non resistevo alla tentazione di palparla ancora mentre me lo succhiava con tanto desiderio, per cui mentre lei non smetteva un momento di pomparmelo mi spostai un pò portandomi perpendicolarmente a lei, a quel punto potei afferrare l'orlo della peliccia ribaltandolo sulla sua schiena e scoprendole il grosso sederone, presi a palparglielo, feci poi scorrere le dita nella fessura tra le sue enormi chiappone, sue giù, erano umide, forse per il sudore o forse per gli umori dela sua eccitazione, o probabilmente per entrambi i motivi;
Lei continuava a pomparmi forte, la sua testa faceva su e giù ritmicamente, ogni tanto rivolgeva il viso verso di me e mi guardava senza levarsi il mi cazzo dalla bocca, lei muoveva ritmicamente la testa io seguivo il suo ritmo muovendo i fianchi mentre seguitavo a rovistare tra le sue natiche arrivando a toccarle il buco del culo e la figa, infilavo le dita dove potevo, mentre mi spompinava emetteva dei mugolii ogni volta che le mie dita affondavano nel suo corpo, forse stava per godere di nuovo.
Io ormai ero al limite , arrivai al punto di non ritorno sapendo che a causa della prolungata eccitazione gli schizzi del mio sperma sarebbero stato piuttosto abbondanti, vero che la signora mi stava sbocchinando come una maiala golosa che probabilmente avrebbe gradito bere tutto il prodotto del mio godimento, ma in un attimo di lucidità con una scrupolo di coscienza mi chiesi se sarebbe stato il casi di sborrarle in gola per cui una frazione di secondo prima di venire feci per prendermi il cazzo in mano e sfilarlo dalla sua bocca, probabilmente da succhiatrice esperta quale doveva essere,dalle contrazioni del mio cazzo che precedevano al sborrata, si accorse che stavo per venire, era quello che voleva perchè aggrappandosi ai miei fianchi e spingendo giù la testa mi impedì di sfilarlo dalle sue labbra e anzi andò ancora più a fondo con la bocca.
Voleva bere tutto quello che stavo per darle e finalmente le venni copiosamente in bocca, il mio orgasmo fu così intenso che sentii le mie gambe cedere e piegarsi letteralmente, non caddi a terra solo perchè allungando una mano mi appoggiai ad un albero abbastanza vicino.
arrivarono gli schizzi, uno ,due, tre, e ancora e ancora,uno ad ogni contrazione i primi molto copiosi non riuscì a trattenerli in bocca e mentre ancora una volta rivolgeva lo sguardo verso di me, un rivolo bianco iniziò a colarle fuori dalle labbra, la sentii deglutire, la quantità maggiore la stava ingoiando avidamente mentre non smetteva un attimo di ciucciarmelo, il rumore del risucchio cambiò sia a causa dell'arrivo di quel liquido che tanto aveva desiderato e che ora le stava riempiendo la bocca e impiastricciando le sue labbra ma anche perchè con le mie dita dentro la figa stava avendo un altro orgasmo anche se non esplosivo quanto il primo avuto in auto.
Continuò ancora a succhiarmi per diverso tempo mentre pian piano il mio cazzo dopo l'eiaculazione perdeva l'erezione ,non fu sazia fino a quando non me lo pulì completamente mettendosi in ginocchio. il mio cazzo pago di quello stupendo lavoro di bocca si stava mestamente piegando verso il basso , prese a leccarmelo con la punta della lingua sorreggendolo da sotto con le mani, attenta a non perdere nemmeno una goccia di quel liquido che poco prima le aveva inondato la bocca, dato che si era ridotto di dimensioni potè metterlo tutto in bocca arrivando con le labbra a toccare i testicoli per poi farlo scivolare fuori e scappellandolo gli diede un'ultima succhiata cercando forse qualche ultima goccia.
Dal canto mio ero esausto, spompato e appagato, la signora mi aveva regalato un orgasmo come forse non avevo mai provato prima durante un pompino, anche lei visibilmente soddisfatta finalmente lasciò il mio uccello accovacciandosi sui talloni forse un pò stanca, iniziai a ricompormi tirando su slip e pantaloni e richiudendo zip e cintura, non avevo bisogno di pulirmelo dato che mi aveva fatto proprio un lavoro di fino e niente era rimasto appiccicato al mio cazzo o ad altra parte dle mio corpo, allungai una mano verso di lei per aiutarla ad alzarsi, prontamente la afferrò rimettendosi in piedi;
Si spolverò alla bell'e meglio la pelliccia e le calze alle quali erano rimasti attaccati fili d'erba e rametti, così facendo la pelliccia si aprì ancora una volta e ancora una volta non resistetti all'impulso di darle un'altra palpata veloce alle tette ,alla pancia e alla figona, dopo avermi lasciato fare per un pò si ricompose e dopo avermi rivolto un debole sorriso che ricambiai si avviò a passi svelti verso l'auto dove sempre appoggiato fuori c'era il marito, o pseudo tale che la aspettava e che naturalmente aveva visto tutto.
Appena lo raggiunse lo abbracciò baciandolo a stampo sulle labbra e risalì al posto del passeggero, lui fece il giro dell'auto e prima di mettersi al volante mi fece un cenno di saluto con la mano, mise in moto e andarono via in fretta.
Accendendo un'altra sigaretta mi incamminai lentamente verso il mio scooter ripensando a quello che mi era successo, non avevo mai avuto un'esperienza così con una sconosciuta e per di più in presenza di un'altra persona, un'altra cosa alla quale ripensavo era il fatto che il tutto era successo senza una parola sia da parte loro che da parte mia, come se lo scambiarsi parole potesse in qualche modo "inquinare" la situazione che si era venuta a creare.
Finita la sigaretta mi preparai per rientrare a casa, ormai era quasi il tramonto, non avevo visto l'acqua del fiume ma potevo dirmi molto soddisfatto;
Nel tragitto verso casa pensai e ripensai ancora a tutto quello che era successo augurandomi magari di reincontrare ancora quella coppia che sicuramente sarei tornato a cercare.
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4 anni fa
admin, 75
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Incontro al fiume
Era il pomeriggio di una domenica d'autunno inoltrato ed era un pò che non usavo lo scooter, poichè con i primi freddi e il brutto tempo naturalmente preferivo usare l'auto, ma dato che c'era un sole piuttosto caldo per quel periodo decisi di fare un giretto in solitaria, non sapendo inizialmente dove andare di preciso decisi di recarmi sulle sponde del fiume, distante da casa una ventina di chilometri, partii quindi verso le 15.
Arrivai nel giro di una ventina di minuti in una radura dove sapevo ci fosse anche un bar trattoria, la mia intenzione era quella di bere qualcosa, andare a guardare un pò lo scorrere dell'acqua e rientrare prima che facesse buio e calasse il freddo.
Presa una bibita al bar salutai la simpatica barista che sfoggiava una corta minigonna e due gambe da copertina e l'altro unico avventore del locale, mi incamminai verso gli argini distanti circa cinquecento metri, quando la mia attenzione venne attirata dalla presenza di un'auto parcheggiata non molto distante dal mio scooter, inizialmente non ci feci molto caso, ma avvicinandomi notai che nell'auto c'era una coppia apparentemente di mezza età, entrambi
fermi quasi immobili;
la cosa che mi sembrò strana fu che lui seduto al posto di guida ogni tanto girava la testa guardandosi in giro come se cercasse qualcuno e che la portiera dal lato della donna era spalancata.
Per incamminarmi sulla strada sterrata che portava all'argine del fiume dovevo passare per forza davanti e molto vicino all'auto, la coppia cominciava ad incuriosirmi, proseguendo voltai lo sguardo verso di loro e feci un lieve cenno con la testa che voleva essere niente più che un cenno di saluto, loro però probabilmente lo interpretarono diversamente perchè subito lui scese dall'auto e richiudendo la portiera si allontanò lentamente, mentre lei si girava sul sedile appoggiando una gamba a terra e l'altra sul bordo della portiera, incuriosito invece di proseguire feci qualche passo verso di lei e potei finalmente vederla bene;
non ho mai saputo dare un'età precisa alle persone ma sicuramente poteva avere tra i 55 e i 60 anni, di corporatura piuttosto robusta, capelli biondo castano, ricci e di media lunghezza, indossava una pelliccia scura di non so quale animale che contribuiva ad ingrossare il suo fisico già pienotto, calze nere piuttosto velate e scarpe anch'esse nere con poco tacco.
Il viso era di aspetto gradevole, tondo con un accenno di doppio mento e gli occhi, come vidi meglio dopo di un bel colore azzurro, non potei fare a meno di avvicinarmi ancora un pò e fatti un paio di passi quando ero ormai a meno di tre metri la situazione mi si fece chiara, solo un attimo prima che lei si muovesse intuii cosa stava per succedere, aprì lentamente la pelliccia continuando mantenere coperta la gamba destra e l'inguine ma scoprendo invece completamente la sinistra, quella sollevata.
Alla mia vista apparve una coscia robusta dalla pelle bianchissima, coperta fino a metà della sua lunghezza da una calza autoreggente, dove la balza la stringeva si formava un simpatico rotolino di carne, continuò a spostare la pelliccia portandola lateralmente al fianco sinistro mentre dall'altro lato continuava a mantenersi coperta, ebbi modo di scoprire che gli unici indumenti che portava erano quelli che potevo vedere, cioè pelliccia, calze e scarpe
poichè sul fianco scoperto non c'era l'ombra di slip e dall'apertura che si era venuta a creare al centro del petto non si scorgeva il reggiseno.
Restai stupito e per un attimo imbambolato, sapevo di luoghi nei quali coppie o anche singoli si recavano per praticare il car sex, esibizionismo e cose simili ma mai e poi mai avrei pensato di trovarmi in una di queste situazioni.
La signora probabilmente intuì la mia sorpresa e senza proferire parola alcuna mi rivolse un debole sorriso probabilmente di incoraggiamento, dopo il breve attimo di smarrimento, ormai conscio della situazione ripresi a camminare verso di lei, con quattro passi la raggiunsi mormorando un "buongiorno" alquanto imbarazzato al quale lei rispose a sua volta.
Mentre facevo quegli ultimi passi rapidamente ripresi il pieno controllo dei miei pensieri e decisi cosa avrei fatto mentre sentivo già montare la mia eccitazione, non disdegnavo affatto quella bella donna dalle forme robuste, anzi a dire il vero mi piacevano più le donne in carne di quelle secche, negli ultimi tempi anche quelle molto in carne e questa decisamente mi stava facendo arrapare, qualcosa mi si stava gonfiando nelle mutande e anche la signora se
ne accorse quando senza ritegno rivolse lo sguardo compiaciuto proprio all'altezza del cavallo dei miei pantaloni, non sono certo un superdotato ma da quel lato sono messo discretamente quindi la cosa sicuramente si notava abbastanza;
il primo impulso fu quello di metterle una mano sulla coscia scoperta, mi chinai quindi leggermente su di lei e iniziai ad accarezzarle il ginocchio, dapprima con un pò di riluttanza poi prendendo coraggio dato che ormai la situazione era chiarissima, iniziai a salire più in alto sempre accarezzandola, la mia mano andava su e giù per la sua morbida cosciona, e quando raggiunse il bordo della calza e i miei polpastrelli presero contatto con la sua pelle calda e la sua carne morbida e bianca, ebbi una specie di scossa e sentii dentro i pantaloni il membro che aumentava di volume raggiungendo la piena erezione.
Proseguendo con le carezze la guardai un attimo negli occhi per poi tornare con lo sguardo sulla sua carne, quello che mi elettrizzava era la vista del suo fianco scoperto, della metà della pancia che riuscivo a vedere, arrivai a toccare tutto quel ben di Dio, accarezzai il fianco riempiendomi la mano con le sue grazie,la palpavo, le strizzavo quei rotoli di ciccia inebriato da quel contatto, continuai sulla pancia col palmo della mano aperto a farle una specie di
massaggio, la carne era morbida e la mia mano sembrava volesse affondarci dentro cercando di vincere la resistenza della pelle comunque piuttosto tesa, lei mi lasciava fare e la mia incertezze iniziali a quel punto svanirono del tutto.
Spostai l'altro lembo della pelliccia per scoprirla completamente e poter toccare tutto il toccabile, lei mise la gamba sinistra dentro l'auto, quindi ancora con la gamba destra appoggiata a terra divaricò completamente le cosce in modo osceno , a quel punto ebbi di lei una visione completa.
La pelliccia completamente aperta da entrambi i lati mi mostrò totalmente il suo corpo giunonico, le sue gambone strette dalle calze, la sua carne abbondante creava due pieghe, una all'altezza dello stomaco l'altra sulla pancia andando a coprire parzialmente un monte di venere peloso e paffuto e sui fianchi altri rotoli di ciccia la circondavano morbidamente.
Ero affascinato, incredulo per ciò che mi stava accadendo e in preda ormai al delirio dei sensi continuai a palparla in ogni dove, restando chinato la mia mano ormai priva di ogni remora dapprima le sfiorò appena il pube coperto di riccioli neri e folti che arrivavano fino agli inguini e salivano su fin dove non sapevo dire dato che la pancia si riversava di di esso, senza mai staccare mano dal suo ingombrante corpo poi cominciò a risalire, toccavo ogni centimetro di pelle mentre sentivo che il suo respiro si faceva più veloce ed affannoso, iniziò anche a dimenarsi sul sedile, agitando i fianchi ed emettendo ogni tanto qualche lieve mugolio.
Arrivai alle tette, due tettone piuttosto grosse rivolte verso l'esterno e adagiate mollemente sul suo stomaco, le areole erano enormi con un diametro di circa cinque centimetri,le più grandi che avessi mai visto e i capezzoli rivolti verso il basso erano carnosi e già dritti per la sua eccitazione, mi riempii la mano con quelle tette, prima una poi l'altra alternativamente, le accarezzavo le stropicciavo spingendole verso l'alto per poi farle ricadere pesantemente, Iniziai poi a pizzicare un capezzolo facendolo se possibile inturgidire ancora più di quanto era già, dal canto suo lei con la testa rovesciata all'indietro sullo schienale del sedile teneva gli occhi chiusi mordendosi il labbro inferiore mentre con le mani stringeva e martoriava i lembi della pelliccia che ricadevano ai lati del suo corpo ormai in preda al piacere che le stavo procurando.
Capii che i mie movimenti stavano diventando troppo frenetici, mi stavo comportando come un ragazzetto alla sua prima esperienza, pertanto rallentando i miei gesti proseguii per un pò nel palpeggiare le sue grosse mammelle che si plasmavano sotto la stretta delle mie dita, mentre lei ansimava e respirava forte mugolando ogni tanto per il piacere,la mano scese nuovamente verso il suo ventre continuando sul grasso pube ad accarezzarne i il pelo e la carne facendo pressione, quindi lo afferrai con la mano e lo strinsi lentamente ma piuttosto energicamente, a quella manovra lei reagì inarcando la schiena e sollevando il bacino con un piccolo grido soffocato,Il suo rapido sollevarsi fece si che io potessi arrivare alla fessura della sua vulva, immediatamente la sentii umida e calda, era talmente eccitata che le mie dita in men che non si dica si bagnarono dei suoi umori seppure le labbra di quel caldo ed invitante
sesso voglioso fossero ancora chiuse.
Ben presto le dischiusi, aveva le grandi labbra grasse, gonfie e carnose che richiudevano completamente la vagina, mantenendo il palmo premuto sul suo morbido pelo vi intrufolai l'indice, dapprima spingendolo dentro poi piegato ad uncino lo feci scorrere tra le labbra e risalendo alla ricerca del clitoride che immaginavo ben nascosto da quel meraviglioso scrigno di carni pelle e pelo.
Ci volle qualche manovra per trovarlo ma appena sentii un punto più duro e sporgente iniziai a massaggiarlo delicatamente, la cosa diede i suoi frutti perchè la signora, benchè non glie lo avessi ancora lavorato come volevo fare andrò subito in estasi iniziando a dimenarsi sul sedile muovendo il bacino, il mio dito era completamente fagocitato da quella caverna del piacere che grondava copiosamente dei suoi umori, lo muovevo alternando tocchi lievi e altri più decisi, passando dal clitoride che ogni tanto perdevo al tatto anche a causa dei suoi movimenti, alle labbra che percorrevo in tutta la loro lunghezza, prima dentro poi all'esterno e nuovamente dentro con una masturbazione che la stava portando al settimo cielo.
La signora ansimava, sbuffava, gemeva e si dimenava ,dal canto mio ero sempre più eccitato ma, troppo intento a procurarle quel godimento non mi occupai del mio membro che scalpitava nei pantaloni.
Ero però ancora in piedi fuori dall'auto e lo stare con la schiena piegata chinato su di lei con la testa infilata nello spazio della portiera iniziava ad essere scomodo, pertanto decisi di sedermi di traverso sul bordo tenendo tra le mie gambe la sua che ora penzolava all'esterno , la signora mi lasciò fare e anzi allargò ancora più le grosse coscione posizionando l'altra gamba al di là della leva del cambio e si sdraiò abbassando lo schienale del sedile.
A quel punto avevo il campo di battaglia a completa disposizione, quella donna lasciva e morbida che ,come una grossa rana mi offriva a gambe oscenamente divaricate il suo sesso voglioso e desideroso di attenzioni, ora mi si presentava in tutta la sa opulenza una passerona grassa con enormi labbra gonfie e bagnata all'inverosimile.
Ricomincia a pastrugnarla tra le cosce, aprendola adesso con le dita di entrambe le mani che dopo il cambio di posizione potevo utilizzare a pieno, le labbra schiudendosi mi rivelarono l'interno frutto della sua vagina rosa e delicato, le piccole labbra piuttosto nascoste in cima alle quali sporgeva il clitoride turgido e dritto seppur di non grandi dimensioni, il tutto abbondantemente irrorato dei suoi viscidi umori.
Ripresi a masturbarla infilando un dito in quell'antro ormai completamente a mia disposizione, la signora riprese ben presto ad agitarsi e a muoversi per cercare il piacere che avrebbe placato il suo desiderio, capii in fretta che un dito non era sufficiente per quell'immensa e vogliosa ficona quindi al medio aggiunsi anche l'indice che subito sparirono come risucchiati in quella sconcia voragine, sentivo salire la sua eccitazione, i suoi umori ormai colavano copiosamente mentre le mie dita le scivolavano dentro come una lama calda nel burro, iniziarono a scorrere fuori in un rivolo che scendendo lungo il perineo andò a bagnare l'ano che intanto vedevo allargarsi e contrarsi al ritmo dei movimenti;
non potevo certamente perdermi quell'occasione per cui per un attimo mi dedicai a quel buchetto fremente massaggiandolo e penetrandolo seppur di poco, evidentemente la signora doveva essere abituata a ricevere piacere anche in quel modo perchè non oppose nessuna resistenza, anzi scendendo un pò col bacino lungo il sedile e rilassando lo sfintere fece in modo che il mio dito la penetrasse senza fatica entrando fin quasi a metà.
Iniziai pertanto a muoverlo avanti e indietro mentre con 'altra mano le allargavo la fica cercando per quanto possibile di darle piacere in entrambi i canali contemporaneamente.
La signora era in estasi, continuava a mugolare di piacere -mmmmmhhhhhh..... aaahhhhh... - ma non diceva altro, non parlava ma sdraiata sul sedile rovesciava all'indietro la testa e inarcando la schiena si strizzava con entrambe le mani le grosse mammelle pizzicando e torturando i capezzoli, si afferrò la destra e me la porse da baciare;
distolsi una mano dai suoi profondi meandri e continuando con l'altra a rovistare tra le sue cosce e nel buco del culo le afferrai la grossa e molle tetta avvicinando la bocca, la mordicchiai,la baciai, succhiai avidamente con forza il capezzolo eretto, lo leccavo slinguazzandolo e ricoprendolo di saliva, tiravo con le labbra mentre la signora ormai quasi persa nel suo piacere mi spingeva la testa contro quella massa morbida facendomi quasi soffocare, arrivai a mordicchiarlo cercando di non essere troppo rude, la cosa la stava facendo impazzire.
Capii che era vicina all'orgasmo, le tolsi il dito dal culo e mi dedicai esclusivamente alla ficona che nel frattempo si era parecchio dilatata per il desiderio di ricevere qualcosa di più consistente che un semplice dito, pensai che quella fica vogliosa ed enorme, per le dimensioni e la lubrificazione avrebbe potuto benissimo contenere due membri senza nessuna fatica e forse li aveva anche ricevuti.
Nell'intento di riempirla di piacere unii tutte le dita della mano e le appoggiai a quello sconcio orifizio iniziando a farle scivolare dentro, con movimenti alternati ,dentro e fuori allargandole ogni tanto per farmi strada, non sapendo comunque fin dove sarei potuto arrivare sentivo i tessuti della vagina che cedevano senza riluttanza e si dilatavano man mano che la mano si faceva strada.
La signora stava per godere, non le mancava molto si dimenava sempre più a cosce spalancate, nel trambusto la calza della gamba stretta tra le mie fuori dall'auto era scesa arrotolandosi all'altezza del ginocchio, con l'altra gamba si teneva puntata spingendo col piede contro al cruscotto dell'auto.
Stava andando in orbita, il suo respiro era sempre più veloce ed affannoso, il suo corpo iniziava ad essere sconquassato dall'orgasmo che intuivo iminente, sollevava ed abbassava ritmicamente i fianchi e il grosso culone, seguendo il ritmo della mia mano che si muoveva dentro di lei facilitandone la penetrazione, le mie dita erano sparite dentro il suo ventre non le vedevo più mentre continuavo a masturbarla avanti e indietro e il resto della mano restava fuori.
Aveva il viso stravolto, la testa all'indietro e con le mani si frugava tutto il corpo facendole scorrere sul collo, sulle tettone, sui fianchi e sulla pancia,si torturava i capezzoloni tirandoli all'inverosimile portandoseli alternativamente alla bocca per succhiarli, quando erano libere le sue tette sballottavano a destra e sinistra e la sua grossa pancia sobbalzava ad ogni suo movimento;
ad un tratto si sollevò dallo schienale, mi afferrò con una mano il polso e mettendo l'altra dietro il mio gomito .... iniziò a spingersi dentro la mia mano, seguendo il suo insano volere rilassai completamente il braccio e mantenendo immobili le dita nella fica la lasciai fare.
Iniziò ad usare il mio avambraccio come un dildo spingenoo il mio gomito in modo da penetrarsi con la mia mano e tirando il polso per agevolare il movimento in senso contrario, era una cosa pazzesca!
La signora ormai in preda al piacere più lascivo si stava masturbando con la mia mano, non ero più io che decidevo cosa fare era lei che conduceva il gioco, ero diventato per lei uno strumento di piacere, una specie di vibratore umano.
Accelerava sempre più i movimenti con un ritmo forsennato, la guardavo estasiato e stupito allo stesso tempo finchè spingendo sempre più a fondo si infilò completamente la mia mano dentro la fica fino al polso, percepivo l'interno di quel baratro lussurioso,caldo e scivolosissimo, sapevo cos'era il fisting ma non avendolo mai sperimentato con nessuna prima ne conoscevo solo la teoria, sentendo le pareti della sua vagina che cedevano sotto le sue spinte azzardai a chiudere moto lentamente le dita a pugno , era proprio quello che la signora desiderava perchè in un attimo successe il finimondo, tutto il suo corpo iniziò a tremare, il respiro era sempre più veloce, mugolava e respirando affannosamente ogni tanto grugniva, per un attimo ebbi la visione di una grossa scrofa mentre proseguiva in quello stantuffarsi con la mia mano, il volto era rosso per l'affanno e il piacere - Sì... Sììì... Sììììììììììì !!!!-
furono le uniche cose che le sentii dire mentre godeva come una forsennata e i tremori del suo corpo si facevano sempre più intensi, tremava a tal punto che quasi mi preoccupai che potesse venirle un colpo, ma non fu così.
Giunse all'apice del piacere quando dalla sua grassa gnoccona iniziarono ad uscire spruzzi di liquido trasparente, uno, due, tre, quattro, non abbondantissimi ma i primi talmente potenti che ne sentii perfettamente il rumore, gli ultimi di minore intensità;
la signora mi aveva offerto un meraviglioso squirting, anche quello lo conoscevo solo in teoria e apprezzai molto la cosa.
Lentamente dopo l'orgasmo iniziò a calmarsi, le sue gambe che prima erano contratte dagli spasmi lentamente si andavano rilassando, tutto il suo corpo si stava rilassando sul sedile, il respiro man mano stava tornando regolare, restai lì con la mano ancora infilata nelle sue profondità forse per un minuto senza più muoverla, ero frastornato oltre che compiaciuto per quello che era successo, sfilai quindi lentamente la mano dal suo corpo, fece un rumore di
risucchio che ancora adesso non posso dimenticare,era piena di umori appiccicosi e odoranti, se avessi conosciuto meglio quella signora probabilmente mi sarei ciucciato le dita , ma non sapendo nemmeno chi fosse mi guardai bene dal farlo, come per lo stesso motivo anche se avevo un gran desiderio di farlo non mi azzardai mai a leccarle la fica .
Sfilata al mano la grossa ficona si richiuse quasi completamente assolutamente non sembrava nemmeno che fino ad un momento prima ci fosse entrato qualcosa, tanto meno una intera mano, quasi immediatamente ne uscirono tre o quattro peti, quelle grosse labbrone mi stavano facendo le pernacchie a causa dell'aria incamerata mentre la masturbavo e mi sono sembrati quasi un ringraziamento.
Sul cruscotto dell'auto era appoggiata una scatole di fazzolettini di carta, ne presi uno e mentre mi asciugavo la mano, solo allora mi accorsi del marito della signora, almeno pensavo che fosse tale, del quale mi ero proprio completamente dimenticato che nel frattempo si era riavvicinato all'auto e stava guardando dentro.......
continua........
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4 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 1 ora fa -
All'aperto
Per noi inospitali è difficile organizzare un incontro ma a volte succede.
il mio conoscente era carico come me, forse anche di più.
ci eravamo accordati per incontrarci in una zona poco frequentata, a detta sua e così si era dimostrata.
bene, il tempo per un saluto, due parole e si era slacciato I pantaloni, offrendo la sua virilità.
bene, non tanto lungo ma grosso quanto basta per farsi sentire, dentro.
un bel cono gelato da assaporare, due palline da accarezzare.
Alla prima goccia, un bella smanettata per tenerlo duro, si è indossato un guanto in lattice, spalmato di gel e mi ha preparato alla penetrazione, bene
Dopo un po' si era avvicinato col cazzo duro e piano piano me l'aveva infilato, entra esce per un po', per adattare alla situazione e poi via col montaggio fino che mi sono cedute le ginocchia lasciandomi andare sul sedile posteriore dell'auto...
Ancora montaggio, e da lì in avanti si era aperto tutto
Nessun fastidio più, solo il calore del cazzo nel culo avanti ed indietro, non era riuscito a trattenersi, come dicevo prima era bello carico. , mi ha pompato fino alla fine...
Aperto, riempito e dissetato...
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4 anni fa
Fvg52Bsx,
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Ultima visita: 3 anni fa
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Prima esperienza
Ciao Siamo Guido ed Anna, intanto desideriamo precisare che tutti i racconti che metteremo sono reali al 100 x 100, gradiamo commenti, contattateci per incontri in base ai racconti
Eravamo in ferie sulla costiera amalfitana, alloggiavamo in un bel hotel, confortevole co +n un ottimo servizio in camera; una mattina decidiamo di fare un giro della costiera, ma questa volta in autobus, era molto pieno ed io e Anna eravamo di fronte, lei alta 163 peso forma bionda occhi azzurri, 3a scarsa di seno, ben fatta, quella mattina aveva indossato un abitino leggero estivo con delle infradito, perizoma e niente reggiseno.
Ad una fermata salgono delle persone, tra cui un ragazzo sui vent'anni, si mette dietro Anna che, ad un certo punto, spalanca gli occhi vedo un'espressione sorpresa, poi un'aria che conoscevo molto bene, eccitazione, guardo e vedo che il ragazzo si è appoggiato a lei, faccio per intervenire ma lei, con lo sguardo mi blocca, poi vedo che inizia a muovere in maniera impercettibile il sedere, dura circa un quarto d'ora, poi vedo lei rilassarsi, lui con un espressione estasiata mista ad imbarazzo, aveva una vistosa macchia sui pantaloni, Anna l'aveva fatto venire; arrivati a destinazione le chiedo di raccontarmi, lei mi dice che avevo visto tutto,, ma lo sai, mi disse, che ero eccitata che un altro uomo ci provasse con me.
Niente di strano le dissi, sei veramente uno schianto, ma lei aggiunse che se fossero stati in un posto isolato mi avrebbe cornificato, intanto il cazzo mi scoppiava nei pantaloni, lei lo notò sorridendo, aggiunse che la cosa mi avrebbe eccitato, accidenti a lei aveva ragione
Dopo quell'esperienza ne parlammo e rimanemmo con l'idea che se fosse successo casualmente, saremmo andati fino in fondo
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4 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 1 ora fa -
una serata molto particolare
Siamo iscritti da tempo nei siti di scambio, molte conoscenze, tante piacevoli, incontri appaganti, altri meno, un po' di noia, in sostanza quello che capita spesso dopo anni di frequentazione, come succede nella vita di tutti i giorni ed a volte anche in questo piacevole gioco per adulti. Gli incontri si fanno sempre piu' di rado, a volte anche per mancanza di tempo e così cerchiamo di essere il più attenti possibile nel selezionare le coppie, almeno per quello che si puo' percepire dalle foto e dalla presentazione. La scorsa estate, ci colpisce, o meglio colpisce la mia compagna, una coppia veneta, con una lei decisamente attraente ed una presentazione condita con foto che lasciavano immaginare una decisa tendenza al gioco fra donne condito con il coinvolgimento dei maschi sino ad arrivare allo scambio completo. Una serie di mail, il contatto telefonico fra le due lei e già da quel momento percepisco nella mia donna, ed evidentemente anche nell'altra lei, una forte curiosità unita al desiderio di mettersi nuovamente in gioco. Arriva la sera dell'incontro, ci incontriamo a metà strada per un aperitivo, scendono dalla macchina, sono entrambe splendide, veramente due belle donne. Noi maschi restiamo a guardare, incantati, e per quello che mi riguarda sono sorpreso visto che non è certo la prima volta che incontriamo una coppia. Eppure sento Claudia eccitata e durante il tempo di un aperitivo, entrambe si sono guardate e misurate come se una sottile sfida del tutto femminile si fosse accesa fra loro. E' bastato pochissimo per stabilire di salire in albergo e lasciare spazio ai nostri desideri. La mia Claudia e Roberta si sono immediatamente prese, avvinghiate in un lungo profondo bacio per poi separarsi, spogliarsi e mettersi una di fronte all'altra nude, come due gatte; ecco cosa avevano deciso, affrontarsi in una lotta fra donne all'ultimo orgasmo, fino a che una delle due non si fosse arresa e per la vincente, il premio di scoparsi da sola, per prima, i due maschi davanti alla perdente. Io ed il compagno di Roberta, rimanemmo sbalorditi da questa loro scelta, pur avendo intuito, anche in base ai discorsi ed al modo in cui si erano provocate poco prima al bar, che non sarebbe stata la solita scopata in quattro. Iniziarono a lottare in un corpo a corpo eccitante con un misto di forza, dolcezza e sensualità tale da renderle ancor più femmine, nel vero senso della parola. Stavano lottando per sottomettersi a vicenda, figa su figa, seno contro seno, le gambe allacciate fra loro, baciandosi a bocca piena con l'obbiettivo di dimostrare all'altra chi era la più femmina che si sarebbe gustata i cazzi dei maschi, nel frattempo tesi e duri da scoppiare. Non importa precisare chi vinse il match fra loro due, non è questo il motivo per cui ho scritto questa storia, è stata solo una serata irripetibile, unica, probabilmente ci rivedremo per una rivincita, ma devo dire che è stata per tutti e 4 una esperienza unica che mi conferma quanto le donne siano, se lo vogliono e se non ne sono costrette, le vere protagoniste di questo gioco. Noi maschi siamo dei comprimari, magari anche ben dotati, ma le regine sono loro e mai come in questo caso, due donne lo hanno dimostrato. Â
2989
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4 anni fa
azzurroblu,
47/50
Ultima visita: 1 anno fa
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Una sera diversa per caso...
Ormai da qualche giorno sono solo in casa, mia moglie (con cui non ho rapporti da tempo) e le mie figlie hanno approfittato della fine del lock down per trascorrere una settimana in Sicilia. Durante la settimana il tempo passa velocemente grazie a gli impegni lavorativi che mi assorbono totalmente, ma questo ultimo weekend di giugno sembra interminabile e il tempo nuvoloso non aiuta affatto, giro per casa e dopo qualche lavoretto casalingo decido di buttarmi nel divano in mutande e con un bel bicchiere di vino incomincio a guardare un pò la TV e un pò il cellulare, cercando sul sito qualche annuncio interessante. Principalmente attratto da coppie sbircio, guardo video e foto cercando situazioni che possano soddisfare un'incipiente desiderio di sesso, fatto bene senza complicazioni e tabù. Ad attirare la mia attenzione è l'annuncio di una coppia romana matura in cerca di un bisex, lei sembra essere stupendamente porca e lui un distinto cinquantenne bisex A/P. rispondo senza indugi all'annuncio e invano attendo una risposta o un cenno che mi possa far ben sperare. mi scopro eccitato nel guardare in foto il culo e il cazzo di lui, lei oscena con le gambe aperte e due seni enormi stimola la mia fantasie e in pochissimo libero il cazzo dalla costrizione degli slip e incomincio a segarmi, prima lentamente e poi con più foga. immagino di essere li con loro di leccare la figa aperta di lei mentre la lingua di lui si sofferma sul mio buco inviolato, un rivolo di saliva mi cola dalla bocca e con le dita la raccolgo e la cospargo sul mio buco ancora vergine, affondo il dito e sento che l'erezione si fa più consistente, lentamente gioco con il mio culo e inserisco anche il secondo dito, entra a fatica e ci vuole un pò per abituare il poco elastico ano ad accogliere le mie lunghe ed affusolate dita... penso alla lei dell'annuncio e quanto sarebbe piacevole ricevere in bocca tutti i suoi umori, ma diventa preponderante il desiderio di toccare e succhiare anche il cazzo di quell'uomo distinto. Vengo copiosamente con quel pensiero e con due dita piantate nel culo che pian piano tiro fuori.. con gli occhi chiusi ne assaggio il sapore acre e sento il profumo del mio culo violato. Guardo l'orologio la mia masturbazione è stata molto più veloce di quello che pensavo, così decido di docciarmi e andare a fare un giro per negozi con la speranza febbrile che la coppia risponda in tempo utile per organizzare un incontro, magari con una bella cena a tre a premessa dell'attività godereccia. Giro per i negozi senza acquistare nulla fino a quando prima di tornare a casa non decido di entrare in un negozio di abbigliamento da uomo. Decido di provare un completo e dopo qualche insistenza del gestore prendo una taglia leggermente più grande della solita. la giacca veste bene ma il pantalone come immaginavo veste largo, ma lui, un uomo brizzolato di mezza età, continua a sostenere che con qualche piccola modifica possa andare benissimo. Ormai siamo in orario di chiusura e anche la commessa è andata via abbassando leggermente la saracinesca del negozio. Siamo soli nel camerino e lui si da da fare nell'appuntare spilli ovunque mentre con le mani mi sfiora le gambe, le caviglie e il sedere, è inginocchiato e la sua bocca è all'altezza del mio cazzo che nel frattempo è diventato durissimo a causa degli stusciamenti casuali. Ancora inginocchiato alza lo sguardo mi fissa negli occhi e senza dire una parola abbassa la cerniera del pantalone e tira fuori il mio cazzo già bagnato dal liquido pre-seminale, lo lecca e lo accoglie in bocca tutto fino in fondo in contemporanea tira fuori la lingua e mi stuzzica le palle. adesso le mie mani hanno afferrato la sua testa e la spingono sempre più forte assecondando il suo pompino, ha i conati di vomito e resta senza fiato, con un filo di voce e con un filo di saliva sussurra: ho sentito l'odore del tuo cazzo dai pantaloni e non ho resistito... A quelle parole rispondo in modo autoritario dicendo che volevo sentire la sua lingua scorrere tra le chiappe, ma prima affondo una mano e tiro fuori il suo cazzo dai pantaloni, lo porto alla bocca e lo succhio avidamente mentre le mie dita rovistano le sue chiappe e toccano lo scroto gonfio di desiderio. Chiude la saracinesca spegne la luce e ci spostiamo nel magazzino ... il suo cazzo profuma e così decido di pomparlo ancora un pò prima di accomodarci su un tavolo in un 69 da brividi. lecca avidamente cazzo e culo infilandomi prima uno e poi due dita, io faccio lo stesso, il culo è ben dilatato e con tanta saliva lo fotto con ormai 4 dita, geme si contorce e mi implora di spaccarlo, vuole il mio cazzo dentro ma siamo sprovvisti di profilattico e non vogliamo rischiare.... continuiamo per un tempo indefinito a pomparci a vicenda fino a quando non esplodo nella sua bocca... il porco beve e ingoia avidamente pulendo e lucidando la mia cappella... adesso tocca a lui che si mette a cavalcioni su di me e dopo poche menate mi schizza sul corpo e in viso... ci ricomponiamo senza dire una parola, chiedo del bagno e lui mi indica un piccolo locale angusto... tiro fuori il cazzo per pisciare e sento la sua mano... con un filo di voce mi dice... posso fare io? lo prende e dopo avermi fatto urinare se lo rimette in bocca .... sono esausto, il cellulare continua a suonare ricordandomi che era giunta l'ora di rincasare, con la consapevolezza però di aver trovato un piacevole nuovo compagno di giochi. tornato a casa ripensai a quanto vissuto non potendo fare a meno di riguardare le foto di quella coppia romana e soprattutto di quella figa slabbrata che tanto avrei voluto leccare e fottere!
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4 anni fa
victor972,
48
Ultima visita: 5 giorni fa
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Halloween 2019.. una storia sissy
Mi chiamo Alex e sono sposato con Claudia da due anni.
Abbiamo entrambi 40 anni.
Mia moglie e originaria di Matera, alta 1.89, fisico tonico, fa tanta palestra, un bel seno, una terza abbondante e capelli neri medio lunghi...io sono di Bologna, questa è la storia di halloween 2019.
La nostra relazione è sempre andata a gonfie vele, anche a letto ma questa avventura ve la devo proprio raccontare.
Una settimana prima di Halloween ci trovammo a cena a casa di due amici, Layne e Cristina.
Come al solito dopo qualche bottiglia abbiamo cominciato ad approfondire diversi argomenti.. e tra una chiacchiera e L altra andammo a parare sulla differenza maschi e femmine..
“E vero che anche se siamo nel 2019 le donne sono ancora sottovalutate.. non hanno responsabilità sociali, la discriminazione sociale e ancora presente.. “ disse Cristina
“Ma non diciamo stupidate.” Rispose a tono Layne..” LA discriminazione esiste solo quando fa comodo a voi.. le donne che hanno coglila ottengono tutto, quelle che si rilassano e fanno lavorare i mariti poi vanno a dire che c’è discriminazione..” continuo lui.
“Non è vero,” disse Claudia, “ la discriminazione c’è e voi uomini ve ne approfittate... “
“Non sono d’accordo.. le donne hanno molto più potere degli uomini.. basti pensare che siamo noi a chiedervi di sposarci e non viceversa.. magari in certi paesi si, c’è discriminazione.. ma in Italia? Oggi? Non c’è discriminazione.. io nella prossima vita voglio nascere donna, così non me la meno a lavorare, sposo uno ricco e scopo chi mi pare... voi donne lo potete fare.. noi maschi no” dissi io.
“Sono d’accordo con Lui,” mi appoggio layne, “ voi donne siete sempre a fare le vittime e poi potete fare quello che volete.. “
“Da quando? Da quando possiamo fare quello che vogliamo?” Disse Claudia
“Il paradigma della questione.. io te lo do o non te la do non fa parte della discriminazione..” continuo.. “certo che se gli uomini sono concentrati sempre e solo a quella cosa lì, allora noi diventiamo oggettivamente...”
“Oggettivamente basta farvi vedere due tacchi alti per farvi ululare.. poi quando si tratta di avere posizioni di responsabilità la donna è sempre in secondo piano.. e la cultura che la Donna in carierà è e deve essere stata comunque puttana e comune in ogni dove” disse Cristina.
Layne sghignazzo.. “se fossi stato donna io avrei fatto uguale.. “ e si verso ancora da bere.. “essere maschio oggi è più incasinato che essere femmina...” continuo
“Il vostro più grosso problema è che non ve la diamo, avete in testa solo il sesso, i siti porno vi hanno ipnotizzato, le donne non sono tutte ninfomani come vi fanno credere, e il risultato di tutto questo è che vi super eccitate e venite in 5 minuti.. poi vi lamentate che non ve la diamo abbastanza e che abbiamo mal di testa..” si intromise Claudia..
“Bum!!” Disse Layne.. “qui mi sa che ci si sta rivolgendo a qualcuno” affermo guardandomi..
“Cosa ti ridi, che tu hai una collezione di porno che fa invidia a siffredi.. “ disse Cristina maliziosa... “se fossi un uomo ti farei vedere io come si chiava una donna , non una botta e via mensile tanto per fare e poi al bar, a fare la voce grossa..”
“Bum!!” Gli risposi io a tono... “ma se una persona e fredda e passiva quando fa L amore non aiuta..” dissi poi io.
Claudia mi guardò arrabbiata « ah, e quindi io sarei fredda... ma se appena cambiamo posizione vieni subito e mi lasci a secco cosa dovrei fare?” Affermo decisa
“Bum!!!” Ribatte Layne
“Bum cosa? .. anche tu a bum bum non vai micca forte..” gli rispose a tono Cristina... “una donna non la da perché un uomo non sa come chiedergliela.. “
I toni si facevano incandescenti ed il vino bevuto non aiutava di certo.. in vino veritas.. come si suol dire.
Mi accesi una sigaretta e affermai “ beh, sicuramente in questa casa la discriminazione non esiste, vista la libertà di parola.. tra una settimana sarà halloween, vi dovreste travestire da maschio..” buttai li
“Haha, questa si che è un idea, e facciamo a gara quanti numeri di telefono portiamo a casa” disse Cristina un po’ più distesa..
“Ah no,” disse Claudia.. “se io mi travesto da uomo, tu ti vesti da donna!” Disse lei
“Ma cosa c’entra!” Dissi io.. “voi avete cominciato”
“Noi ci vestiamo da uomini e voi da donne.. e vediamo quanti numeri di telefono portiamo a casa.. allora si che la sfida è alla pari” rilancio Claudia.
“Haha giusto” aggiunse Cristina.. “la notte di Halloween.. e avete interesse a vestirvi bene .. altrimenti non rimorchiate neanche con il carro attrezzi”
“E cosa ci giochiamo?” Chiese Layne
“Mah, non so.. se vinciamo noi ci pagate una bella crociera a Natale...” disse Claudia
“E se vinciamo noi?” Chiese Layne
“Se vinciamo noi dovrete, prima di tutto scusarvi, e poi un abbonamento allo stadio per la prossima stagione. Risposi io
“Tribuna VIP” aggiunse Layne
“Sento già il sole dei caraibi sulla pelle.. “ rispose Claudia.
La conversazione fini li.. ed io e Claudia tornammo a casa.
In macchina non smise di parlare.. la crociera, Halloween, il sesso.. arrivati a casa facemmo L amore, con passione e fino li.
Il giorno dopo andai a lavorare tranquillo, Claudia era a scuola e la giornata scorse tranquilla.
Poi su what’s up mi arrivò L invito ad un gruppo: Halloween 2019, i partecipanti eravamo io, Layne, Claudia e Cristina.
Cristina fu la prima a scrivere.
“Due tavoli prenotati in discoteca.. andiamo alla villa delle rose.. bottiglia di champagne su ogni tavolo...”
“Due tavoli?” Digitai io
“Uno per le donne ed uno per i maschi.. o viceversa..” rispose
“Allora a quello dei maschi ci vuole il black label, lo champagne e per ragazze..” risposi
“😨” rispose lei
“Allora se e così cambio prenotazione”
La sera tornai a casa e a cena Claudia mi disse che Cristina era partita in quarta.. aveva prenotato per halloween un truccatore professionista... e pure un attore per insegnarci i movimenti ed essere più credibile.. “in ogni caso ci sarà da ridere.. ma vi consiglio di fare lo stesso se volete avere qualche probabilità di vincere” aggiunse.
Nei giorni successivi parlai a Layne.. “cazzo, fanno sul serio.. mi sa che dobbiamo entrare nella parte..” disse con un tono serio.
Claudia mi disse che avrebbero avuto 3 lezioni sabato e domenica e mi passo in segreto il numero della compagnia teatrale per avere almeno un contatto in più.
Layne mi chiamo mercoledì sera... “jackpot!” Disse al telefono.. un agenzia di cinema.. trans formazione completa e noleggio dei vestiti per 24 ore 250 euro a testa.. questi sono professionisti.. vinceremo sicuro” mi disse entusiasta.
Durante la settimana ci organizzammo.. sabato sera alle 21.30 scattava la prenotazione.
Le regole erano chiare: dalle 22.00 alle 2.00 saremmo stati nello stesso locale.. poi alle 2 ci saremmo riuniti allo stesso tavolo per contare i punti.
Ci saremmo lasciati sabato mattina e non ci saremmo rivisti fino a sera...
Venerdì sera L ultima cena prima del giorno x.
Arrivammo in pizzeria verso le 20.00.. Layne e Cristina ci stavano già aspettando.
“Allora, pronti per domani?” Chiese Claudia.
Layne annuii.. eccome.. farete fatica a riconoscerci..
“Vedremo se voi riconoscerete noi!” Disse Cristina... e comunque abbiamo una sorpresa per voi due.. dato che domani dovrete comportarvi da tali.. non avrete diritto ad eccitarvi ...” continuo..
Claudia scoppio in una forte risata..
“In che senso ?” Chiesi io perplesso.
Cristina estrasse dalla borsetta due pacchetti regalo rosa sghignazzando...
“Siamo andati da uno psicologo che conosco.. il libido maschile e più forte della donna.. se vogliamo fare un incontro alla pari.... beh aprite..!” Disse perentoria.
La pizza arrivò e non ci badammo.. quando aprimmo il regalo fummo sorpresi..
“Si chiama e-lock, e una cintura di castità maschile collegata con un app ai nostri cellulari.. la cintura non può essere disattivata che con i nostri iPhone, abbiamo già provato, funziona..” disse Claudia...
“La scatola dice che c’è un gps incorporato” replicai io.
“Giusto..” rispose lei
“E a cosa serve?” Chiese Layne
“A bloccarvi l erezione e ad abbassare il libido al livello che è normalmente presente in una donna..” rispose Claudia
“Ma in questo modo voi sarete avvantaggiate..” disse Layne
“In Che senso?” Chiese cristina
“Nel senso che voi domani con la vostra app saprete sempre dove siamo... non sono d’accordo... se volete che indossiamo questo la indosseremo a partire delle 16.00, non prima” spiego Layne.
“Per me va bene” disse Cristina...
“Anche a me..” disse Claudia...
“Eh no!” Risposi io, “il. Ostro libido scende a quello di una donna.. anzi mi è già sceso solo all idea di questo arnese.. ma voi dovrete avere un tasso di libido più alto, a livello maschile.. per cui dovreste pensare continuamente ad un sesso eterosessuale en non omosessuale-lesbico, e dovrete vostro malgrado cercare di attrarre donne e non ragazzi.. se il vostro libido sale.. automaticamente avrete voglia di sesso.. ma sarete forzate a malavoglia di abbordare ragazze.. io la cintura non la metto perché secondo me diventa una sfida impari, non è giusta” spiegai io.
“Tanto perderete lo stesso “ disse Cristina
“Non è vero!” Risposi io, “ se vuoi veramente che sia una scommessa alla pari.. allora perché domani mattina non vai in farmacia e ti compri una scatola di Vyleesi? Il nuovo viagra per donne.. dicono che se ne prendi due pillole ti girano gli ormoni come sulle montagne russe..” continuai io.
“E tu come lo sai?” Mi guardò stupita Claudia..
“Conversazioni da bar.. ma hanno sempre un fondo di verità!” Aggiunsi.
“Confermo! “ disse Layne... “las fida deve partire alla pari!, metteremo le cinture solo quando avremmo le prove che voi avete preso le pillole “
“Va bene” disse Claudia
“Ok” aggiunse Cristina
Poi tornammo a casa, ebbi una delle migliori scopate con Claudia.. la cosa ci ecctava da morire.
I’l mattino seguente alle 9 incontrai Layne al bar..
“Ma siamo sicuri?” Gli Chiesi a bruciapelo mentre stavamo prendendo il primo caffè..
“Vai tranquillo.. dai.. è solo per una sera.. stadio VIP, dai.. perché no?” Rispose lui
“Allora alla salute LILY!” Gli dissi io
“Haha, alla tua ALESSIA!” Rispose lui
“E loro come si chiameranno? Claudio e Cristiano? Hahahaha!”
“ non lo so davvero!” Rispose lui “dai andiamo! Dobbiamo essere la alle 10.00”
La sede dell agenzia era in uno stabile appena fuori Bologna, arrivammo puntuali ed ad accoglierci fu una graziosa ragazza..
Una volta controllata la prenotazione arrivò un ragazzo, molto effemminato, si chiamava Gianluca, dopo una piccola introduzione , ci disse che a Halloween aveva molte richieste di quel tipo.. e vista la nostra situazione particolare ci chiese 200 euro in più.. “sarete irriconoscibili!” Garanti.
Accettammo.. e lui con ghigno malizioso ci disse di andare prima ad una spa li vicino per la preparazione del corpo.
Ci recammo al condominio da lui citato, 3 ragazze vietnamite ci fecero accomodare poi ci vennero a chiamare separatamente.
Mi portarono in una stanza, mi fecero cambiare e mi fecero stendere su un lettino.
Cominciarono un massaggio rilassante poi con mincosparsero di una crema aromatizzata alla citronella, almeno credo, poi con minuzia e con un sottile rasoio levarono ogni pelo dal mio corpo, poi fecero ancora 30 minuti di massaggio con olii essenziali... mi ritrovai alla reception dello stabile dopo 2 ore ci Layne.
“Mi sento dolce come il culo di un bambino..” mi disse
Tornammo all agenzia e li passammo davanti ai 6 clienti che aspettavano.
Gianluca ci fece entrare in due camere separate
Nella mia c era una pila di indumenti e accessori.. il ragazzo effemminato mi chiese di spogliarmi, mi chiese di indossare delle mutandine in pizzo nere e di mettere delle cale autoregenti nere.
Poi mi squadrò per qualche secondo e disse con convinzione “una terza”
Spari e torno con un un top con due tette in silicone realistiche.. il body in lattice aderiva perfettamente al mio corpo, ed il colore rosa carne in qualche modo si adattava aderentemente al mio corpo.
Era una sensazione strana, mi sentivo eccitato, cominciai ad avere un erezione.
Il fatto si trovarmi in quella situazione in qualche modo mi eccitava.. poi, l assistente minuto mi fece sedere su una sedia , come dal barbiere, comincio un lungo procedimento di trucco, smalto alle unghie e capelli.
Mi infilo una retina per i capelli e termino con una parrucca.. “no, non va bene.. “ disse il ragazzo.. quindi spari e torno con una maschera in silicone super sottile.. “questa coprirà il pomo di Adamo e la fisionomia..” disse..
Mi spennello la faccia già truccata con una sostanza viscida.. Vedrai che dopo che finito.. neanche tua mamma ti riconoscerà’” disse sorridendo “ma perché lo fai?” Chiese..
“Una scommessa, una stupida scommessa .. “ affermai..
“Beh, non è stupida se ci mettiamo tutti i soldi che avete speso.. “ rispose..
Poi mi aiutò a indossare la maschera a fatica, mi spiego che era L ultimo modello della roanyer, che era difficile da indossare ma super realistica.. e che non c era nessuna controindicazione.. la maschera in effetti si modello perfettamente alla mia faccia.
Poi passo una seconda parte di trucco sulla maschera.. ero sempre seduto guardando un muro bianco..
Gianluca in quel momento entro nella stanza “ottimo” disse verificando i dettagli.. “ora vestiamo la questa bambola..” continuo e mi prese per mano portandomi nel guardaroba.. mi mise prima una parrucca a capelli neri e lisci lunghi, poi una capelli ricci corti.. decise che quella a capelli lunghi, neri e lisci era la più adatta a me.. quindi fece provare un reggiseno nero e poi un completo rosso tutto di un pezzo con la cerniera posteriore... prima di chiudere il vestito si bloccò..” qui manca qualcosa.. dove la tua cintura?... mi chiese..
“Quale cintura?” Risposi io imbarazzato... “quella che abbiamo installato al tuo amico.. mi ha detto che anche tu je hai una.. allora? Dai che ho altri pazienti.. » capii a cosa si riferiva e indicai il tavolino dove avevo posato i miei vestiti..
“Prima di completare l opera vai in bagno e inseriscila.. ti aspetto qui..” disse Gianluca.
Entrai nello sgabuzzino che chiamava bagno e misi la cintura di castità come da copione.. quando uscii GIanñuca era sulla porta.. “bene “ affermo. “Ora proviamo questo vestito..
L’abito era un completo in pelle nero, me lo infilai ed aggiunse un corsetto rosso per risaltare i’l seni, quindi mi passo un paio di scarpe, tacco 16 .
Quando alla fine mi guardai allo specchio ebbi un colpo al cuore.. ero una gran fica, pensai tra me e me che con il tacco ero quasi 1.90 cm.. ero decisamente transformato.
Mi porto una bibita e si assicuro che la maschera in l’attrice era ben aderente al mio viso.. “ prova a bere.. prova a masticare .. sbadiglia.. “ aggiusto qualche dettaglio e mi assicuro che la maschera sarebbe stata una seconda pelle per le prossime sei ore.. quindi diede istruzione all’ assistente di sistemare la colla per fissare la parrucca.
L assistente si diede da fare e quando mi alzai mi volle a tutti i costi fare una foto.. “se fossi etero cascherei ai tuoi piedi.. “ disse.. fammi vedere il culo... “come?” Risposi un po’ imbarazzato.. “dai.. le ragazze lo hanno morbido e tondo.. fammi vedere..” mi girai.. “ non male.. “ secondo me stasera trovi un fidanzato.. mi disse.
Guardai il telefono e vidi L ultima notification. Un selfie , delle ragazze che prendevano le 2 pillole di viagra per donne. “A presto ragazze” digito Cristina.
Tornai alla reception e vidi una ragazza in abito da sera, capelli rossi, ricci, indossava un tailleur ben composto ed un paio di occhiali da vista.. stivaletti con le borchie..
Mi sedetti nella poltroncina a fianco.. erano ormai le 20.00
Mandai un messaggio a Layne.. “ok sono fuori” digitai “t aspetto alla reception..” come mandai i messaggi vidi la ragazza seduta vicino a me controllare il telefonino.. ci guardammo automaticamente con stupore..
“Ahhh, non ci credo! Sei tu??” Dissi sconcertato!
“Cazzo non ti avevo riconosciuto! “ disse lui .. “il taxi e qua fuori, perché non l hai detto subito che eri tu?” Disse
“Perche non sapevo che eri tu!!” Risposi io
“Dai andiamo! “ disse.. salutammo la ragazza alla reception e ci dirigemmo verso il taxi.. “certo che questi ci sanno fare “ buttai li..
“A proposito mi devi 200 euro..” mi disse..
“200 euro? E per cosa?” Chiesi stupito
“Le maschere in l’attrice che abbiamo noleggiato.. o passavamo per due trav effemminati oppure noleggiavamo il meglio.. e ho detto a Gianluca che non c era verso di perdere.. se siamo arrivati fino a qui, tanto vale farlo bene..” disse
“ cazzo mi sento strano.. ma ormai siamo in ballo” dissi io
“Ascolta, andiamo adesso in un bar in via farini e ci facciamo una bella bottiglia.. poi ho un idea.. quando andremmo in discoteca le due saranno lì a cercarci e magari a riconoscerci.. allora ecco qua.. “ disse cercando in un sacchetto.
“Cosa fai?” Chiesi..
“Mi sono organizzato.. ecco qua due cover rosa per il telefonino e due sim card.. non e che possiamo arrivare in discoteca e farci sgamare subito.. quindi avremmo dei numeri di telefono diversi.. ed ora andiamo al pub. Ci creiamo un nuovo profilo Instagram è un profilo Facebook.. ci facciamo un po’ di foto e facciamo il set up.. “ spiego con entusiasmo
“Andiamo dai.. passami la sim.. “ Risposi convinto.
Arrivammo in un bar ed ordinammo una bottiglia di champagne.. ci facemmo qualche foto e montammo i nostri profili..
“Come mi chiamo? .. Alessia.. suona bene Alessia.. Cognome? Cognome? .. Rossi.. tanto per stare nel vago.. “ dissi ridendo
“Allora io sarò Lily.. Lily la beau!” Disse lui..
“Come la pornostar?... noo.. io direi piuttosto Lililiana.. per le amiche Lilly, cognome Casta.. dato che sei casta e in castità.. hahaha..” ribattei a tono scherzoso..
“ e sia per Liliana!” Rispose lui.. “tanto è solo per una sera.. a proposito ho un idea..” disse “ora finiamo la bottiglia poi al locale ci andiamo separati.. loro saranno sicuramente li ad aspettare.. o tu o io arriviamo prima.. facciamo un giro di perlustrazione e ci raggiungiamo dopo..” disse ormai Lillly.
“Tanto ci sgamano lo stesso..” risposi io.. “la tua donna ha prenotato il tavolo.. e appena ci sederemo su quei divanetti sapranno subito chi siamo..” spiegai io.
“Eh no mio caro.. o meglio.. mia cara Alessia.. ho prenotato un altro tavolo.. in una zona più ViP, con tenda e Privee.. a nome Lily.. per cui studieremo L area e loro guarderanno un divanetto vuoto fino alle 2 del mattino.. Haha!” Disse Lily
“Noi, bella pensata socio, cioè.. scusa .. sorella.. Dai vai.. io finisco la bottiglia e arrivò” dissi
“ ok , chiedo il conto.. “ disse Lily..
“Tranquilla, la bottiglia la assorbo io.. vai e spiana la strada.. ci vediamo tra mezz’ora ora..” risposi con tono pacato “hai già fatto tanto.. questa te la meriti!” Gli dissi compiaciutA.
“A dopo allora” e si dileguò.
Rimasi dieci minuti da solA a impostare il telefono quando un ragazzo dal nulla appari e si mise a sedere... “scusa ma guardavo te e la tua amica.. posso offrirti qualcosa? .. ma se aspetti qualcuno me ne vado!” Disse il ragazzo.
“Se paghi la bottiglia ti può sedere .. tra 10 min devo andare.. “ dissi in maniera fredda..
“E dove vai la notte di halloween senza maschera? “ mi chiese..
“Tutti noi abbiamo una maschera . Anche tu stasera ne hai una.. la maschera del figo che ha voglia di ficcare.. paga la bottiglia.. sgancia il numero di telefono e domani.. se non ho niente di meglio da fare ti chiamo e ti faccio un pompino da svuotarti lo stomaco..” gli dissi a bruciapelo.. “cosa ce? Non è questo che volevi? Non mi dire che ti sei seduto perché volevi chiedermi in matrimonio.. se vuoi il mio numero paga la bottiglia e spera che ti chiamo domani” gli dissi convintA.
I’l ragazzo rimase scioccato.. quindi allungai la gamba e misi il mio piede tra le sue gambe.. sotto il tavolo.. “allora.. ?” Continuai..
“Un altra bottiglia?” Disse lui timidamente..
“Il conto per favore!” Dissi io al cameriere, il quale dopo pochi secondi porto lo scontrino..
“Allora ? Pago io o paghi tu?” Dissi con innocenza..
“Happy halloween my princess !” Rispose il ragazzo con un sorriso.. “questo è il mio numero.. abito da solo.. puoi chiamarmi a qualsiasi ora...”
E detto questo allungo la sua carta di credito al cameriere..
“Come ti chiami?” Chiesi
“Riccardo” rispose..
“Piacere, IO sono Alessia..” e detto questo memorizzai il suo numero gli mandai un messaggino.. “a domani 🥰😂”
“Perché non adesso?” Mi disse lui..
“Te L ho detto, ho un appuntamento.. ma se va male .. domani ti chiamo ..” risposi fredda.
Il ragazzo si dileguò e lo vidi tornare dai suoi amici con aria di esultanza.
Ebbi una sensazione strana, mi trovai a sentire un emozione di superiorità, il ragazzo aveva pagato la bottiglia e non aveva realizzato chi ero.. feci una capatina in bagno prima di lasciare il locale.. stetti attento a non sbagliarmi ed entrai nel bagno delle donne..
Mi guardai allo specchio con attenzione.. ero in effetti una bella figa, le gambe erano snelle ed i miei seni erano in risalto, non c era più niente di me che mostrava che ero un uomo.. il viso ben truccato e la maschera ben aderente era un capolavoro.. le ragazze che entravano accompagnate non badavano a me.. cominciai ad avere un erezione.. ma ebbi dolore.. cazzo dovevo stare calmo.. rimasi 10 minuti ad osservarmi e cominciai a fare selfie.
“Serve qualcosa dolcezza?” Disse una voce dietro di me.
“Scusa?” Chiesi io
“Hai bisogno di qualcosa?” Disse una ragazza mentre si lavava le mani.
“No grazie..” risposi
“Vuoi delle pillole?” Chiese
“Che pillole” rispose
“Extasy.. e Halloween.. faccio lo sconto.. ho le più buone della città.. con le mie farai un halloween sulle montagne russe.” Continuo mentre si asciugava le mani..
“Quanto?” Chiesi
“20 al pezzo, 100 per sei” disse
Presi dalla borsetta una banconota e glie la porsi.
Lei mi porse a sua volta una bustina.
“Divertiti dolcezza.. con queste stasera ti diverti di sicuro ” e detto questo se ne ando.
Misi le pillole in borsetta.. poi indugiai.. ripresi la bustina e presi una pillola e la ingoiai direttamente.. quindi mi diressi verso L uscita.
Ormai mi ero abituato a camminare sui tacchi e mi resi conto che stavo cominciando pure a sculettare senza accorgermene.. all uscita mi diressi verso il marciapiede dove c erano dei taxi che aspettavano.
Erano ormai le dieci e venti.. mi diressi verso la discoteca.
La villa delle rose era un locale situato un po’ fuori città.. un ambiente vip, una vecchia Villa signorile con un parco enorme, parcheggio ampio e con la pista da ballo nel giardino principale, all interno c erano 4 stazioni bar e due sale privee. Il proprietario portava ogni mese DJ famosi, e aveva transformato la villa in una macchina da soldi.. ogni sabato sera faceva almeno 600 persone.. ad Halloween si aspettava almeno 1000.
All entrata il buttafuori mi diede una mascherina in pizzo rosa.. “per chi non ha la maschera” disse.
Mi diressi verso il parco e mandai un messaggio a Layne..
Andai verso la zona vip che mi aveva spiegato.. non mi ricordavo più con era vestito.. c erano tante ragazze.. qual era..
“Ma che bel filetto!” Disse una voce schiaffeggiandomi una chiappa..
La ragazza era lui.. “ciao! Non mi avevi riconosciuta in mezzo a tutta questa gente vero?”
“No, proprio no, e difficile distinguerci.. “ sorrisi
“Vieni il tavolo e la” disse
Lo seguii e trovai al tavolo un magnum di champagne.. “offerto dalla casa hahaha” disse ridendo “essere donna è un po’ puttana ha i suoi vantaggi.. avevo ragione.. ho preso due numeri di telefono e ho guadagnato un magnum di moet.. salute Alessia!!”
“Salute risposi.. ci sono novità delle ragazze? “ chiesi
“Ho fatto un giro di perlustrazione.. e ho chiesto al cameriere che tavolo avessero prenotato.. me lo ha indicato, e dall’ altra parte.. sono passato due volte ma non c era ancora nessuno..” disse
“Muoio dalla voglia di vedere come si sono conciate..” dissi divertito..
Poi ad un tratto ebbi un mancamento, sentii un calore avvolgermi.. appoggiai la testa sul divanetto per qualche secondo e mi raddrizzai..
“Ehi? Tutto ok?” Mi chiese Lilly
“Cazzo!” Affermai, “cazzo che botta” dissi io
“Tutto bene? Che cosa hai?” Mi chiese
“Wow, che botta! Ho comprato delle pillole in bagno prima.. ne ho presa una..” spiegai
“Che pillole?” Chiese LIlly
“Che pillole? Secondo te..” e porsi la bustina...
“ non ci credo.. e come ti senti?” Mi chiese
“Da dio, ho voglia di ballare, di divertirmi.. ho caldo e sono eccitato.. L unico problema è sta cazzo di cintura.. non c’è verso di disattivarla?” Risposi
“No pultroppo.. e collegata ad un applicazione ai loro cellulari.. e comunque non ti lascio da sola..” e così dicendo ingoio una pillola.
Sorseggiammo champagne e osservavamo le persone .. la discoteca era piena imballata..
“Dai andiamo a farci offrire da bere da qualcuno.. “ dissi io.. lo champagne stava cominciando a dare alla testa.. mi dovevo muovere. “Fammi vedere il tavolo delle ragazze..” dissi
Vidi Lilly diventare tutta rossa..
“Fatto colpo eh?” Gli dissi
“Wow... sono su di giri.. neanche all università ero così euforico... andiamo!”
Attraversammo il parco e trovammo il famoso tavolo.. una bottiglia di whisky a metà e due bicchieri erano lì.. ma dei due ragazzi nessuna traccia..
“Scusate, avete una sigaretta?” Ci chiese un ragazzo sulla trentina.. carino e atletico..
“Non hai una scusa migliore?” Disse perentoria LIlly..
“Dai non lo scoraggiare.. se mi trovi un pacchetto ti faccio ballare.. ho lasciato le mie in macchina..” gli dissi
“Se me lo chiedi con due occhi così ... dammi 5 minuti e torno” disse e andò viA..
“Un altro numero da aggiungere.. haha.. e poi dicono che le donne sono discriminate.. vado a prendere da bere.. “ dissi
“Ok ti aspetto qui!” Rispose Lilly.
Mi diressi verso il bar.. era incredibile come nella calca ci fossero tante mani morte.. mi sentivo toccare, a ogni contatto la mia pelle lanciava segnali di eccitazione.. mi dovevo calmare.. il mio uccello stava cominciando a scoppiare..
Tornai dopo pochi minuti con due gin tonic.. il ragazzo era lì.. stava fumando con Lilly..
Mi offri il pacchetto e mi accesi una sigaretta...
“Mi devi un ballo principessa..” mi disse in maniera galante..
Mi diressi con lui verso la pista e cominciai a lasciarmi andare.. ballavo come non avevo mai fatto prima.. mi sentivo diverso.. cominciai a strusciarmi con lui.. ero eccitato e il mio uccello scoppiava.. poi innocentemente gli appoggiai la mano sulla patta dei jeans.. lui si avvicinò e comincio un bacio lungo e con la lingua.. ero perso.
“E già duro!” Mi disse lui in un orecchio
Quella cosa mi eccitava.. avevo un male cane.. quindi lo allontanai con le mani..”abbiamo detto un ballo.. dammi il tuo numero.. ti chiamo domani..” gli dissi
“Ma come mi lasci così?..” disse il ragazzo frustrato
“Dolce attesa..” risposi
Mi diede il numero.. si chiamava Roberto
Tornai al tavolo non trovai Lilly.. quindi ritornai verso il tavolo delle ragazze.. rimasi perplesso.. al tavolo ora c erano 4 bicchieri e quattro ragazzi.. come poteva essere? Mi accesi una sigaretta e osservai la situazione.. non riuscivo a distinguere Claudia e neanche Cristina... la storia si faceva complicata.. i ragazzi avevano L aria di divertirsi e continuavano a bere whisky.
Poi ripensai a quello che era appena successo.. mi ero eccitato a toccare il cazzo di un uomo? Ero entrato troppo nella parte pensai.. bevvi un altro sorso di gin tonic e decisi di andare a ballare da sola.
Neanche dopo un minuto due ragazzi cominciarono a ballare vicino a me, uno dei due si mise dietro di me e mi prese per i fianchi.. cominciai a sculettare.. ero super eccitato.. mi girai e cominciai a balllare con aria provocatoria.. gli guardai i jeans e vidi un rigonfiamento.. ancora una volta non resistetti.. allungai la mano e strinsi .. poi mi avvicinai al suo orecchio.. “dammi il numero”.. il ragazzo scrisse il suo numero sul mio telefono.. quindi lo lasciai con il suo amico del tutto euforico.
Mi sentivo puttana.. il cazzo mi stava esplodendo.. non sapevo più dov era Layne e non me ne fregava un cazzo.
Avevo voglia di toccare cazzi.. avevo voglia di sentirmi donna.. tornai al tavolo e presi dalla borsetta un altra pillola.. vidi che ne restavano 3.. Layne doveva essere nelle stesse condizioni.. sorseggiai ancora un po’ di champagne, fumai una sigaretta e mi diressi verso i bagno.. controllai il trucco, tt ok, tornai in pista.
Era ormai L una.. mancava ancora un ora allo scadere.. ripassai davanti al tavolo delle ragazze.. non c era nessuno, le bottiglie erano vuote.
Tornai a ballare.. ero ingoiato perso, il cazzo mi scoppiava nei pantaloni.
Sentii due mani possenti stringermi i fianchi.. mi lasciai andare.. ballai e mi strusciai.. quando mi girai vidi un ragazzo di colore, muscoloso, pantaloni attillati in pelle e canottiera bianca.. lanciai la mia mano tra le sue gambe.. ebbi un sussulto.. era decisamente uno stallone.
Continuai a strusciarmi.. poi azzardai .. “fa caldo.. ti va di prendere un po’ d’aria?” Chiesi..
Il ragazzo mi sorrise, quindi mi prese per mano ed andammo a fare una passeggiata nel parco.. vicino ai parcheggi non c era nessuno.. e qualche coppia limonava dietro qualche siepe..
Trovammo una panchina appartata ..
“Sei bellissima” mi disse..
“Grazie” risposi
“Come ti chiami?” Chiese lui
“Alessia.. “ dissi io e cominciai ad accarezzargli i jeans tra le gambe.. lui allungo la testa e partimmo in un bacio passionale, ero eccitato.. gli slacciai i pantaloni e tirati fuori il suo pene.. era già duro, grosso.. doveva essere almeno 22 cm.. cominciai a segarlo e a baciarlo nello stesso tempo..
“Ti pics il cazzo nero Alessia?” Disse lui dolcemente
“Siii,” risposi io in estasi “come ti chiami?” Chiesi
“Joshua” rispose
Cerco di infilare la mano sotto la gonna ma lo bloccai.. “non vuoi?” Chiese
“Mi piace comandare! “ risposi
“Lo vedo!” Disse lui..
Il suo cazzo era diventato di marmo, smise di baciarmi, mi mise la mano dietro la nuca e mi spinse la testa verso quel bastone in tiro...
Aprii instintivamente la bocca e cominciai a succhiargli la cappella..
Aveva un sapore salato.. non doveva essere proprio pulito.. affondai la sua verga fino in gola quando sorprendentemente fui accecato da una luce forte..
“Cosa succede qui?” La voce era vaga
Un guardiano notturno ci aveva scoperti..
Joshua si riallaccio velocemente i pantaloni ed io mi alzai di scatto...
“E vietato, atti osceni in luoghi pubblici.. via via! O chiamo i carabinieri...” aggiunse
Ci alzammo e tornammo verso la villa.. gli dissi che la mia amica mi stava aspettando.. ci scambiammo quindi i numeri di telefono e ci separammo.. a malavoglia soprattutto sua..
Mi sentivo colpevole.. cazzo.. ero diventato gay? Mi chiesi..
Poi pensai alla scommessa.. dovevo trovare Layne.. erano quasi le due..
Tornai al tavolo, mi versai dell altro champagne e mi accesi una sigaretta.. Layne non si trovava.. decisi quindi di andare a vedere il tavolo delle ragazze.. magari era L da qualche parte..
Attraversai la pista e vidi due ragazzi soli seduti al tavolo sospetto con una bottiglia di whisky..
Vidi Layne, o meglio Lilly arrivare con un due gin tonic e sedersi al tavolo con loro.. mi accesi una sigaretta e li guardai da lontano.. ridevano.. ma i due ragazzi non sembravano proprio le nostre mogli.
Mandai quindi un messaggio a Lilly
“Dove sei?” Chiesi
Vidi Layne prendere il telefono e rispondere..
“Al nostro tavolo tra 5 minuti” rispose
Tornai al tavolo e mi servii dell altro champagne, erano ormai le 2 meno 10 ..
Lilly arrivò con un sorriso beffardo..
“Che figata essere donna.. “ disse
“Allora, ti ho visto al tavolo delle ragazze.. ci hanno scopero?” Chiesi impaziente
“No, non sono loro.. Li ho osservato per un po’, poi ne ho seguito uno in pista.. e ho provato ad abbordarlo.. altro che ragazza.. mi sono trovato in mezzo a quattro maschi arrapati.. che casino.. poi sta pillola mi ha fatto venire tendenze gay..” continuo dopo essersi acceso una sigaretta..
La serata era ancora viva.. tanta gente non era ancora rientrata..
“Ti fa male?” Mi chiese
“Mi sta scoppiando..” risposi
Mi passo un pacchetto di sigarette.. vai in bagno a farti due righe.. la notte e ancora lunga e questa te lo butta giù.. io non ne potevo più.. dopo due righe mi sono calmato e sono tornato lucido.. le tue pillole hanno effetti strani..” mi disse
Mi diressi verso i bagni e come al solito ignorai le mao morte che si scontravano con il mio culo o il mio seno..
Mi chiusi nel gabinetto e sniffai due righe abbastanza grosse.. tornai davanti allo specchio e vidi che il trucco e tutto il resto erano ancora a posto.. mi feci due selfie.. ero veramente una bella figa, pensai.
“Tutto a posto dolcezza?” Disse una voce..
Guardai indietro e vidi la stessa ragazza che mi aveva venduto le pillole..
“Sei veramente bella.. come che non ti ho Mai incontrato?” Chiese
“Sono qui a trovare dei parenti..” risposi tranquillo
Lei si avvicino e non mi diede il tempo di reagire.. mi mise le mani tra le gambe e mi spinse verso il lavandino.. fece per baciarmi poi si bloccò... sentii L sua mano toccare la cintura di castità.. “nooo, non ci credo.. hahaha.. bravo! Bravo!” Disse facendo un passo indietro.. “sei riuscito a confondermi.. davvero complimenti, bel lavoro!” Disse
“Grazie” risposi.. ed uscii in fretta verso Layne
“Guarda il gruppo!” Disse lui
Guardai il cellulare.. Claudia e Cristina alle due precise chiedevano nostre informazioni.. “game over! Dove siete?” Chiedeva Claudia.
“Tavolo 58 “ rispondeva Layne
“Arriviamo”
Ci versammo ancora dello champagne e cominciammo a sorseggiare..
“Possiamo farvi compagnia principesse?” Disse un ragazzo che si era avvicinato con un amico
Aveva capelli neri, corti, portava un maglione girocollo nero e dei pantaloni in pelle, aveva una maschera che gli copriva gli occhi, bianca, con un trucco leggero vicino al labbro, sembrava sangue che colava.. sorrise.. e i suoi denti mostrarono i canini di un vampiro.
“Se offrite la bottiglia e ne ordinate un altra siete i benvenuti ..” risposi io
“Non c’è problema! Vero Claudio?” Rispose il secondo ragazzo.
Il secondo ragazzo aveva un paio di pantaloni neri .. una camicia rossa ed una cravatta nera, indossava una maschera bianca.. tipo fantasma dell opera.. aveva capelli biondi corti.
Si sedettero e il secondo ragazzo comincio a ridere.. “piacere, io sono Cristiano”
“Hahaha.. togliamo la maschera Cristiano, dolce fantasma..” dissi io
Lui si levò la maschera e svelo un volto maschile, occhi verdi e un pizzo biondo ben curato.
“ allora tu sei Cristina e tu Claudia!” Disse Layne.. “incredibile!”
“La cosa incredibile è che ti sei sbagliato!! Haha.. ci siamo invertiti i nomi, io sono Cristina e lui è Claudia!” Disse il primo ragazzo.
Scoppiammo in una risata generale..
“Voi piuttosto.. come vi chiamate?... aspetta aspetta.. fammi indovinare.. tu ti devi chiamare Alessia.. “ disse indicando Layne...
“No” rispose Layne.. “Alessia è lei.. io mi chiamo Liliana, LIlly per le amiche.”
Scoppiammo ancora in una risata generale..
Cristiano mi guardava stupito.. mi accarezzo la guancia poi il seno.. “tesoro sei tu? Hahaha, non ci credo.. sei una gran figa!” Disse
“La Mia e piu figa della tua!” Disse Claudio
“Questione di gusti” rispose Cristiano
Ci mettemmo ancora a ridere e spiegammo a vicenda come e dove eravamo andati per mascherarci.
“Allora quanti numeri di telefono?” Chiesi io..
“Tranquilla.. abbiamo tutto il tempo” disse Cristiano.. “perché non balliamo?” Mi chieae..
Mi alzai e allungai la mano..
“Ma cosa fai.. sono io il cavaliere stasera.. hahaha” disse Cristiano.
Lasciammo i due a tavola ed andammo in centro pista.. cominciammo a strisciarci e a baciarci.. lui mi toccava il seno ed io ero attaccato a lui, poi di istinto misi la mano tra le sue gambe.. rimasi perplesso.. c era qualcosa.. non poteva essere..
“Stupito?” Mi sussurro all orecchio.. “non potevo non provarlo..” disse lui
“Che cosa e.. ??” Chiesi
“Sorpresa.. dopo lo potrai vedere..” rispose lui
Tornammo al tavolo dopo quasi 10 min.. erano ormai le 3.00... sbadigliai. « Allora? Ci avviamo verso casa?” Chiesi io..
“I vampiri vanno dormire all Alba..” disse Claudio .. « la serata non è ancora finita.. c’è un motel qui vicino.. siamo noi gli uomini stasera.. e voi sarete le nostre conquiste.. sarà eccitante!” Disse Claudio
“Cosa avete in testa?” Chiese LIlly
“La notte di halloween non è finita tesoro.. ti voglio scopare.. sei proprio figa!” E detto questo Claudio comincio a limonare con LIlly.
“Piano, mi sta scoppiando.. “ si stacco lui..
“Cristiano si alzò.. « andiamo.. prima che sorga il sole.. vieni tesoro..” disse porgendo mi la mano.
Uscimmo dalla discoteca, mano nella mano, le ragazze avevano persino noleggiato un hammer .. « visto che macchina figa? » disse Claudio.. “abbiamo rimorchiato parecchi numeri con questa stasera..” continuo..
Cristiano si mise al volante e ci dirigemmo verso un motel sulla tangenziale.
Le ragazze, o meglio i ragazzi avevano prenotato due camere comunicanti con il salotto.
Scesi dalla macchina Claudio prese una bottiglia di whisky e prese sotto Bracci LIlly.
I’l motel era un 4 stelle.. roba da prostitute.. le camere erano pulite con divanetti Rossi ed in palo da lap dance nel centro del salotto.. le camere comunicanti praticamente avevano una porta che dava sul salotto della camera più grande.
Entrammo e ci accomodammo.. cominciammo a bere un bicchiere quando poi la conversazione si accese..
“Allora! “ disse Claudio.. “in questi casi le donne si spogliano.. e nel frattempo fanno lo spogliarello..” disse
“Esatto!” Disse Cristiano.. “forza ragazze.. fatecelo venire duro.. haha.. e vedremo di sbloccarvi la cintura..”
Mi alzai e presi LIlly per la mano.. Claudio mise un po’ di música.. quindi cominciammo a spogliarci a vicenda..
“Vi hanno depilato bene!” Disse Cristiano..
Ci levammo gli indumenti e restammo con in intimo.. quindi i due ragazzi cominciarono ad aprire le gambe.. io mi avvicinai e mi misi in ginocchio davanti a Cristiano... gli toccai la patta dei pantaloni e cominciai a massaggiarlo.. c era qualcosa .. ma non capivo.. mi sembrava impossibile.
LIlly seguii il mio esempio e fece come me...
Claudio si slacciò i pantaloni e davano a
Me si eresse uno strapon.
Un fallo fintó, rosa, grosso.. era davanti al mio naso.. rimasi ipnotizzato.. rimasi titubante e mi girai la mia sinistra.. vidi Claudio con un fallo in bella vista.. nero.
Cominciammo a succhiare lo strap on.. contemporaneamente..
“Che belle troiette..” disse Claudio.. “hai visto come succhiano... avanti.. succhia puttana.. se vuoi essere Liberato succhia” continuo..
Poi afferrai i pantaloni di Cristiano e cercai di sfilarli.. lui si alzò.. si tolse la camici e si sfilò i pantaloni.. rimase solo con lo strap on ben ancorato alla vita.. andò verso la camera da letto e torno con una boccetta di lubrificante e con un doppio fallo di gomma..
Ero sempre in ginocchio.. osservai le sue gambe muscolose e toniche girare per le stanze..
Nel frattempo Claudio si spogliò a sua volta.. il suo fisico tonico era eccitante.. ed il suo strapon nero era in risalto.
Si avvicinò a LIlly e gli prese la testa tra le mani.. “avanti succhiacazzi.. fottimi..” disse
Cristiano mi prese per mano e mi fece sdraiare a pancia in giù sul letto.. sentii un liquido freddo colare sulla mia chiappa.. mi abbasso le mutandine e comincio a massaggiare il mio buchetto, avevo il cazzo che scoppiava.. non fece tanti complimenti e mi sentii affondare lo strap non con un colpo secco..
“Happy halloween puttana” disse, e comincio ad affondare con colpi secchi..
All inizio ebbi un forte bruciore.. poi il dolore si trasformò in piacere..
Sentii LIlly gridare, poi gemere.. anche lui doveva prendere lo stesso trattamento...
“Allora Alessia? Ti piace? Ti piace sentirti troia? Muovi il culo, se vuoi venire devi muovere il culo.. “ disse Cristiano accellerando i colpi..
Ero in balia di mia moglie.. stavo sudando freddo.. cominciai ad assecondare i colpi.. godevo come una puttana..
Poi la sentii uscire.. rimasi qualche secondo in trance quando dell altro lubrificante colo sul mio culo..
“Adesso tocca a me!” Disse Claudio, le due ragazze si erano scambiati gli ruoli.. sentii Cristina giocare con il mio buchetto poi schiaffo violentemente il suo strap on nero nel mio culo.
“Ahhhhhj, piano, fai male!!” Urlai io
“Zitta puttana!! , Claudia guarda che puttana che è tuo marito! “ disse
Cristina aveva un fisico decisamente palestrato.. dava colpi regolari e veloci.. sentii un calore interno.. stavo per venire ma non riuscivo a venire.. cominciai ad assecondare i suoi colposo.. più mi inculava e più sentivo L
Orgasmo arrivare.. ma non riuscivo a stimolare il cazzo.. ero assatanato..
“Ne vuoi ancora puttana? Ne vuoi ancora?” Disse pompando
“Siii , siii!! Scopami, scopami il culo! Più forte! Più forte!!” Urlai
“Sei proprio un rotto un culo..” disse cominciando a pompare ancora di più...
Non capivo più niente.. era la prima volta che godevo così.. stavo per venire, avevo la sensazione di stare per venire, ma non riuscivo ad esplodere... poi ad un tratto ebbi dei fremiti su tutto il corpo e sentii una sensazione di fare la pipì... Claudio era una macchina.. continuava sbattere il suo strap on senza pietà!!!
Spinsi i muscoli anali come se stessi facendo la cacca e la sensazione si moltiplico.... quindi venni in un copioso orgasmo che colo dalla mia cintura di castità...
“Ahhhhh” urlai...
Claudio non si fermò, come mi aspettavo ma continuo! “Haha, Claudia guarda , la puttana è venuta!! Ho fatto venire tuo marito prima di te!! Haha che puttana!!” Disse..
Sentii Layne mugugnare e urlare
“Ahh basta, basta, sto venendo siii, basta.. ti prego” urlava
“Bastaa bastaa, urlai anche io, sono venuto, basta! Mi fa male” urlai..
Le due ragazze smisero e tolsero i loro cazzi.. predefinì telefonini e disastrino le cinture di castità.. mi mossi a fatica, riuscii a liberare il mio cazzo e lanciai la cintura due metri lontano da me..
Quindi Claudia venne a baciarmi.. basta , e finita.. disse baciandomi. Poi prese il mio uccello in mano e comincio un pompino dolce.. e lungo.
Mi alzai e Claudia mi aiutò a togliermi la maschera... avevo il viso arrossato, ed andai a fare una doccia con lei.
Cristina rimase con Layne, nella sua camera.. sentii Layne urlare ancora 1 minuti.. Cristina non ne voleva sapere di smettere.. poi il silenzio.
Mi addormentai nelle braccia di mia moglie.. e verso mezzogiorno ci svegliammo.. facemmo L amore, e venni copiosamente....
Questo successe L anni scorso.. quest anno non abbiamo festeggiato halloween, siamo a casa causa COVID con un bimbo di 3 mesi..
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4 anni fa
billy6969,
34
Ultima visita: 4 anni fa
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Incontro in treno
Un' anno fa' come al solito prendo il treno dalla mia città x andare a Bologna ,per comodità viaggio spesso
di notte per arrivare di mattina,dopo essere salito sul treno mi accomodò ed inizio a leggere una rivista
Nel scompartimento non c'è nessuno,arrivato a Bari verso mezzanotte,entra una coppia ci si scambia un saluto ,buonasera ecc,non faccio neanche caso , riprendiamo il viaggio e dopo un po' il marito mi dice le dispiace se spegniamo la luce visto che che è quasi l una?acconsento ,intanto cerco di chiudere gli occhi per vedere se riesco a riposare un po',stavo sonnecchiando e sento premere contro il mio ginocchio,apro gli occhi e c'era la signora che mi strofinava la sua gamba,sino a quel momento non avevo dato molto peso ,nel guardarla,mi accorgo che ha un bellissimo seno un bel viso e una cascata di capelli sulle spalle,pian piano fissandola al buio dove ogni tanto entrava della luce ho iniziato a toccarmi la patta,lei mi guardava fisso negli occhi e più spingeva la sua gamba sulla mia,ad un tratto ha iniziato a ricaricare le cosce ,la sua lingua umettava le labbra,il mio cazzone diventava sempre più duro e grosso,portando i jeans si notava parecchio,il marito dormiva profondamente,ad un certo punto eccitato da porco mi sono abbassato la ziplei si è chinata in avanti e con la mano mi ha tirato fuori il cazzo,ero eccitatissimo ho sentito la sua bocca avvolgermi la cappella turgida uhmmun la sua lingua martellarmi il glande e con la mano mi sbatteva,con voce sommessa quando toglieva la bocca dal cazzoni diceva,porco voglio la tua sborra e.poimi devi scopare,non preoccuparti x il cornuto,dimmi dove sei diretto gli dico a Bologna e lei faluce mi dice anche noi ,riprendo a succhiare dopo un bel po' gli arrivo un fiume di sborra tutto in bocca e lei eccitata ingoia tutto e poi....continua
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3
4 anni fa
lothar61,
60
Ultima visita: 5 giorni fa
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La prima coppia
Vedevo Roby da qualche mese,quasi sempre lungo il percorso da jogging e alcune volte incontrandoci quando qualcuno aveva la casa libera.Fare sesso con lui era molto bello ma spesso avevo dei sensi di colpa verso mio marito.Decisi cosi di provare a riprendere in mano il nostro matrimonio che stava su un binario morto da quando 2 anni prima lui si era pensionato.Ora passavamo molto tempo in casa insieme quindi iniziai un gioco in seduzione velata sperando lo destasse da quelľapatia da pensione che lo aveva colto da qualche mese.Un pomeriggio dopo aver sbrigato le faccende lo scoprii che stava al pc,chiuse in fretta le finestre aperte quindi capii che stava guardando qualche cosa di eccitante.Le chiesi se stesse guardando qualche sporcacciate,lui negò ma non poteva nascondere ľerezione che intravedevo nei pantaloni."Bugiardo,com'e che sei eccitato allora,fammi vedere cosa stavi vedendo",apri le finestre nascoste e vidi che stava guardando filmati di una donna con 2 uomini,di lesbiche,di coppie."Perchè non guardi me invece di guardare video",mi ero abbassata avevo aperto la,zip e liberato il suo cazzo costretto negli slip,iniziai a leccarlo come non facevo da mesi,poi mi sedetti sopra di lui,"scopami porco,fammi godere come facevi una volta,guarda come gode con 2 uomini quella del video,ti piacerebbe vedermi cosi vero",lui era eccitato come non lo vedevo da molto,"si mi piace,vorrei vederti con un altro uomo,con una donna,vedere se sai essere troia come quelle dei video."Quei discorsi ci fecero raggiungere un orgasmo simultaneo molto intenso e dopo 2 anni ero felice di esser riuscita a scuoterlo unn pò.Dopo quella scopata gli chiesi se veramente avrebbe voluto vedermi con un altro uomo,lui disse che si,sarebbe stato bello provare a giocare con altri,ne avevamo parlato ancora ma sempre scherzandoci sopra."Ok se capiterà di trovare un uomo che mi piace proveremo".Alcuni giorni dopo durante il solito percorso con Roberto gli raccontai di quello che era successo,di come mi fossi eccitata e che mi sarebbe piaciuto provarci ma con lui e sua moglie.Lui mi disse che sua moglie ogni tanto gli parlava di un amica del liceo di quanto tempo avevan passato insieme e di quanto si eccitò ľunica volta che si baciarono e fecero sesso insieme."Perche non organizziamo una,serata in birreria fingendo un incontro casuale,pou vediamo che succede"?Organizzai per la settimana successiva,era il compleanno di mio marito cosi gli dissi se voleva andar a bersi un paio di birre al pub.Mandai un sms a Roby avvisandolo che il venerdí saremmo andati nel pub che anche lui conosceva.La serata si avvicinava e io ero sempre più eccitata,frastornata e in confusione.Arrivammo al pub alle 20.30 ci sistemammo ad un tavolo e mangiammo un hot dog,ogni tanto guardavo la porta,loro non arrivavano e il locale era tutto pieno,avevo ormai perso le speranze quando li vidi entrare e guardarsi attorno per cercare un tavolo,il cameriere gli fece notare che eran tutti pieni poi si avvicinò a noi e ci chiese se potevamo far sedere la coppia in attesa si liberasse un tavolo,mio marito mi precedette e invitò Roby e sua moglie a sedersi con noi.Ci presentammo e cominciammo a parlare scoprendo che abitavamo vicini e avevamo amici in comune,dopo un paio di ore e alcune birre sembrava fossimo amici da sempre,vista ľora decidemmo di andarcene a casa ma la moglie di Roby ci disse che per sdebitarsi dovevamo andare da loro per ľultimo bicchiere.Guardai mio marito che accettò subito e ci avviammo alle nostre macchine,lui mi accarezzò le gambe poi infilò una mano e scopri che ero eccitata,cercai di minimizzare le dissi che forse ľalcool e la musics mi avevano eccitato un poco.Arrivati in casa ci accomodammo in salotto,Roby andò a preparare dei coktail io ne aprofittai per chieder di usare la toilette,lei mi accompagnò(sapevo la strada e stavo per andarci da sola).Stavo chiudendo la porta ma vidi che stava entrando anche lei,mi guardò dicendomi che ero molto bella e mi baciò,era la prima volta che baciavo una donna,ora non potevo più fingere con nessuno ero eccitata e complice ľalcool disinibita come mai,ricambiai il bacio sentii le sue mani sotto la gonna bastarono poche carezze per farmi godere nella sua mano.Tornammo in salotto,Roby aveva portato da bere ed era uscito a fumare,noi ci sedemmo vicine di fronte a mio marito.Lo guardai e poi bacia quella donna stupenda"ti piace o preferisci guardare i video,siamo troie come quelle che guardi sul pc?"Lui si tolse il cazzo già duro e cominciò a masturbarsi,nello stesso istante rientrò Roby che mi guardò con ľeccitazione negli occhi.Sua moglie si era già buttata sul cazzo di mio marito,io feci un cenno a Roby che si avvicinò,mi spogliò iniziando a leccarmi tutta,in pochi minuti eravamo tutti nudi sul tappeto,guardavo mio marito e mi eccitavo sempre di più,feci sdraiare Roby e mi infilai su quello che doveva essere un cazzo sconosciuto ma che invece conoscevo bene,vedendoci sua moglie si mise in piedi mettendosi a cavalcioni della,faccia di suo marito mentre con la lingua cercava la mia bocca e il mio seno,mio marito sembrava ipnotizzato dovrei invitarlo io a prendermi dietro."Scopami il culo,volevi una troia aprofittane",non avevo mai fatto sesso anale con lui,in una serata stavamo regalandoci giochi sempre immaginati da tutti ma mai messi in pratica.Sentii il suo cazzo entrare nel mio culo dolcemente,avevo due cazzi,i due uomini che amavo mi stavano scopando insieme e la moglie di Roby mi procurava ulteriore piacere leccando i mie capezzoli e la mia bocca,godemmo quasi tutti insieme avevo sperma che usciva dal mio culo mischiandosi a quello che usciva dalla mia vagina.Fù un orgasmo stupendo per me ma anche per gli altri,il tempo era passato in fretta,era notte fonda salutammo ringraziandoli con un bacio e la promessa di vederci ancora.
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4 anni fa
patti1204,
64/64
Ultima visita: 11 mesi fa
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Tra le dune
È una storia vera che risale a tanto tempo fa e che vorrei rivivere.
Io giovanissima, 19 anni, lui pure, più o meno coetaneo. In Puglia, spiaggia selvaggia, dune e qualche cespuglio tra le dune. Lui straniero, norvegese, bianco, biondino, fisico da statua. Finiamo tra le dune senza capire più di tanto quello che dicevamo in un inglese scarsissimo. Mi attrae il suo fisico perfetto. Bellissimo, poco disinvolto ma compiacente. Si stende sulla sabbia ormai fresca, siamo al tramonto. A pancia in giù, io cavalcioni sulle sue gambe gli accarezzo la schiena ma il mio obiettivo è un altro. Appena lo sento un pochino più rilassato inizio ad abbassargli il costume. Appaiono due glutei bianchi di puro marmo. Qualcosa di perfetto. Lo accarezzo con le mani e con le labbra. Lui è imbarazzato ma mi lascia fare. Ha la pelle liscia e fresca, senza difetti, glutei di una perfezione esagerata. Non resisto. Accenno leggermente ad aprirli un po ' ma lui stringe il sedere senza dare troppo all' occhio. Interpreto che vorrebbe ma si vergogna. Non mi lascio intimidire e allargo un po' di più quel culetto perfetto. Gli accarezzo il buchino leggermente col dito poi con la lingua. Lui tenta di stringere il sederino. È tutto rosso in viso. Si sente a disagio ma non rifiuta e io continuo. Ormai è affascinato seppur imbarazzato e sta godendo. Sul più bello qualcuno lo chiama. È sua madre ma è lontana. Lui stringe forte il sederino, probabilmente teme di essere visto. Mi abbasso di più sul suo culetto per non essere vista. Il tempo stringe. Affondo con estrema lentezza il dito nell'anno. È stretto e caldo. Entrambi stiamo godendo follemente in silenzio e quasi in apnea. Gli massaggio i glutei rimanendo comunque nel suo ano. Tutto è stupendo. La signora è sempre più vicina, capisco il terrore sul suo viso di essere beccato dalla madre col sedere scoperto e una ragazza col dito nel suo ano. In effetti sarebbe terribile. Quando tutto sembra finire nel peggiore dei modi, la signora lascia perdere la salita sulle dune e torna indietro. Lui si rilassa. Stiamo godendo come mai prima di allora. Lui allunga le mani su di me per cui lascio il suo culetto e capisco che vuole sperimentare anche lui per cui i ruoli si invertono. Mi sdraio, mi scopre il sedere, non bello come il suo ma non male vista anche la mia giovane età. In pochi minuti l'eccitazione è alle stelle. Mi allarga i glutei e per me è la prima volta. Mi piace ma mi sento parecchio in imbarazzo. Sento la sua lingua intorno all'ano. Cerco di non stringere il sedere ma non riesco. Un po' e citazione un po' vergogna. Più mi vergogno più mi eccito e più mi eccito più mi vergogno. Mi penetra col dito nel sedere e va molto molto in profondità. Sento l'ano pulsare e il cuore va a tremila. Senza far rumore alcuno raggiungiamo un orgasmo unico mai provato prima né dopo. Siamo sfiniti. Dopo poco scendiamo verso la riva. Un bagno rinfrescante. Nell'acqua mi accarezza il sedere. Riappare la madre e lui se ne va.
Oggi a distanza di più di 30 l'immagine di quel culetto perfetto è ancora fonte di ecitazione estrema.
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4 anni fa
Vergognosa,
24
Ultima visita: 2 anni fa
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Ellie
Lei era lì, nuda, su quel letto che da lì a poco sarebbe stato oggetto di mille notti di sesso.
La osservavo, era così bella, quelle labbra così carnose eccitavano al sol pensiero di ciò che potesse fare con esse; il suo seno sodo e tondeggiante invitava chiunque a tastarlo, leccarlo e assaporarlo e poi, a concludere quel capolavoro come una ciliegina sulla torta, c'era lei, l'oggetto dei miei pensieri da quando la conoscevo.
Restò in quella posizione per qualche secondo, poi si inginocchiò davanti a me e iniziò a stuzzicarmi nella maniera più sensuale possibile, lo accarezzava come se fosse un giocattolo e man mano che il tempo passava l'eccitazione nell'aria aumentava.
Iniziò a leccarlo dalla base per poi risalire e prenderlo tutto in bocca, giocava con quella sua lingua esperta durante il tragitto e mi portava ad apici di piacere che mai avrei pensato di poter raggiungere. In men che non si dica il mio cazzo svettava in aria in tutta la sua lunghezza e durezza, lei lo osservava estasiata, come un cagnolino che aspetta il suo osso, poi riprese a fare ciò che aveva interrotto pochi secondi prima con più passione, se possibile.
Si alzò, si avvicinò a me e mi abbracciò. Alzò il mio viso, in modo da potermi guardare negli occhi, e il suo pollice lo accarezzò. Si avvicinò alla mia bocca e la sua calda lingua percorse il contorno delle mie labbra, fino a quando la suo bocca si chiuse in un bacio. Stringeva il mio viso tra le sue mani, e le mie braccia attorno a lei, appoggiate sulle sue natiche. Le nostre lingue iniziarono una sinuosa danza, le sue turgide labbra si staccarono dalle mie ed iniziarono a percorrere il mio collo.
Le strinsi un capezzolo iniziando a massaggiarlo, si lasciò andare e la sua testa cadde all'indietro. Le mie dita abbassarono il reggiseno, lasciando la tetta scoperta. La guardai fisso nei suoi occhi nocciola, e ci dirigemmo verso la mia camera, e durante il tragitto iniziammo a toglierci gli indumenti, fino a restare in intimo.
Lei prese il controllo della situazione, si avventò su di me, iniziando a muovere il suo bacino sul mio pene. Mi abbassò i boxer, il mio membro era lungo e caldo. Lo prese in mano e il piacere segnò il suo viso. Si inginocchiò, e con la punta della lingua iniziò a percorrere la lunghezza, dalle palle fino alla rosea cappella, dove si soffermò di più, accogliendola tra le sue labbra.
Mi reggevo sulla scrivania mentre lei massaggiava il suo fiore, gustava il mio membro con tutto il piacere. La presi per le spalle facendola alzare, slacciai il reggiseno e abbassai i suoi slip. La buttai sul letto, lei divaricò le gambe. Quello che vedevo era solo la sua testa ricoperta di capelli biondi che si muoveva dolcemente. Passai la mie mani tra i suoi capelli, mentre le sue labbra baciavano il mio dolce frutto proibito e le mie dita penetravano nella sua vagina. Lo gustava con passione, fino a farmi emettere dei gemiti rumorosi.
Mi spostai ed iniziai a penetrarla con movimenti decisi. I nostri occhi si incontrarono spesso, quando lei decise di cambiare le carte la ritrovai sopra di me. Mentre le strizzavo i seni, il suo bacino si muoveva su di me. Stavamo godendo come pazzi, fino al momento in cui mi fece capire che stava venendo.
Ci vollero pochi attimi per portarmi ad un punto di non ritorno ma in un momento di lucidità riuscii a "sfuggire" dalle sue labbra per permettere anche a lei di godere come non mai. Mi posizionai in mezzo alle sue gambe, ormai fradice, e iniziai a penetrarla lentamente, la sua figa era così calda e accogliente che avrei voluto quel momento non finisse mai, e così cominciai ad aumentare.
Quel momento era così magico e così fottutamente eccitante che, purtroppo, non potte durare a lungo, dopo il suo orgasmo arrivò il mio, le venni dentro mentre la baciavo e lei mi ringraziò con un secondo orgasmo consecutivo, più potente di quello precedente.
Mi lasciò lì, sdraiato su quel letto, senza sapere se l'avrei rivista, con il cazzo ancora duro e il suo magnifico sapore in bocca..
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4 anni fa
ctxxx,
24
Ultima visita: 4 anni fa
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Dolce dolore
I raggi rossi di un sole ancora incerto si facevano strada tra le stecche delle persiane. Scorreva la luce sui pochi mobili, sopra ai quali erano sparsi gli indumenti del giorno prima, e sul muro, che sarebbe stato da tinteggiare ma aspettiamo l’estate, che il lavoro viene meglio.
Dalla sua posizione l’uomo percepiva senza vederli tutti i piccoli particolari di quella mattina di primavera. Il suono smorzato delle auto lungo la strada oltre il giardino, il canto degli uccelli. Voci.
La sua attenzione era rapita dal panorama meraviglioso della schiena nuda di lei, stesa sulle lenzuola sgualcite dalla notte appena trascorsa, i cuscini gettati di lato. Lei si sollevò porgendogli le natiche calde e morbide. Gli si offriva con tutta la sonnacchiosa voluttà del mattino.
Lui si abbassò per baciarle la curva della schiena bianca, poi continuò baciandola delicatamente fino alle cosce morbide.
La sua lingua iniziò a sfiorarla. Sempre più audacemente la lingua di lui danzò intorno all'ano di lei, che godeva di quell'inusuale gioco.
Lui non si fermò. Proseguì nella sua discesa verso l'intimità di lei, che trovò grondante per il piacere atteso. Vi affondo la bocca. Lecco e succhiò.
Con una mano la teneva stretta. Con l’altra le afferrava i seni, stringendo tra le dita i capezzoli eccitati. A volte quella mano audace aiutava la lingua, dandole altro piacere quando sfiorava il clitoride o massaggiava l’ano.
Sentiva l’orgasmo che si stava avvicinando ma a lui quel gioco piaceva troppo per farlo terminare subito. Rallentò il ritmo. Si scostò baciandole le gambe.
Finalmente il piacere di lei arrivò, lento e immenso come un'onda del porto.
Soddisfatto come un leone che alzi la testa dalla carcassa della sua preda, con le fauci lorde di sangue, lui scostò la bocca fradicia dell'orgasmo di lei.
Trovò ancora il panorama familiare di prima, ma come dopo una tempesta.
La schiena inarcata non più distesa. Il letto ancora più sgualcito. Lei con la testa tra le mani mentre ansimava.
Lui non aspettò oltre. La tenne ferma, la penetrò. Si trovò immerso in un’ondata di calore, che lo fece eccitare ancora di più. Affogò in lei., che rispose con gemiti e parole, senza negarsi, senza allontanarlo. Era con lui in quel loro angolo di inaspettato paradiso, che si erano regalati.
Quando anche in lui esplose il piacere, lei lo seguì. Di nuovo.
Rivestendosi, si scambiarono sguardi complici, pieni delle parole che si dicono quando ancora l’odore dell’amore riempie la stanza.
Lui la guardò. Ci rivedremo questa notte? Oppure mi userai quel dolce dolore: la separazione?
Sai che non posso. Non possiamo. Addio.
Si salutarono con un lieve bacio. Ognuno tornò sulla sua strada.
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4 anni fa
ctxxx,
24
Ultima visita: 4 anni fa
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Di che colore mettiamo l'ombretto?
Sono esaltata,eccitata,un po' nervosa.Dopo mesi ho la possibilità di incontrare di nuovo Lara...
Applicando il mascara,ho la cura maniacale di esaltare ogni singola ciglia, che insieme alle altre incornicerà questa tela umida di querce infuocate: i suoi occhi, fragili e forti, schivi ed intensi, fumosi ed abbaglianti.
Ora mi guardano dal basso, fiduciosi e speranzosi.
Sì,credimi, sarai bellissima.
Già lo sei ...
Mi guardano dal basso, quegli occhi che da tempo desidero scoprire docili e persi di eccitazione.
Io, un'inedita "Mangiafuoco", tra le dita avrei i fili delle tue fantasie.
Mi guardano dal basso i tuoi occhi e li immagino più lontani e rapiti...
In quel posto magico che connette basso ventre e testa, esplode il desiderio di vedere già le tue labbra carnose tinte di rosa scuro, accogliere cazzi che non vedono l'ora di godere nella tua bocca.
Mi guardano ancora quegli occhi...
Sanno di potersi fidare e non vedono l'ora di godere e divertirsi insieme alla padroncina.
Siamo compagne di gioco, lo sappiamo entrambe... ti tengo stretta al guinzaglio mentre in fila, uno dopo l'altro, i cazzi si avvicinano per farsi leccare e succhiare da te.
Lo so che sei brava a stare in ginocchio, ma ora mi servi a 4 zampe. Voglio il tuo bel culetto a disposizione.
Bisogna tenerlo lubrificato quel buchetto delicato e stretto.
Pronto ad essere usato per farti godere come piacerebbe a me...
Mi piace tenerti ferma dal collare mentre uno con un cazzo bello grosso cerca di fartelo succhiare tutto fino a sbattertelo in gola.
Ma poi ti comando di leccarlo dolcemente, e golosamente, come sai fare tu...
Ora ti sono molti intorno, ti lascio un po' baciarli e accoglierli come ti piace, mentre chiedo al mio nuovo amico di penetrarmi e farmi godere come mi piace.
Lui mi tiene dal collo e mi scopa forte.
Godo e gemo, sono quasi completamente abbandonata...ho il guizzo di lanciarti un'occhiata e ti faccio i miei complimenti: hai due cazzi che cercano di scoparti la bocca contemporaneamente.
Sei la mia troietta preferita.
Eccoti fuggire dalla folla dei cazzi duri e correre verso me. Ti inginocchi e chiedi di poter leccare i liquidi della tua padroncina...
I cazzi ti inseguono e facendosi un po' succhiare un po' leccare ancora dalla mia splendida cagnolina le vengono addosso...i più cercano di cogliere il contatto della sua lingua golosa, ma la pioggia si fa' intensa e complessa da gestire.
Devi stare lì finché non ne ho abbastanza.
E non ne avrò abbastanza finché non dovrò portarti via avvolta in un accappatoio...
Di che colore mettiamo l'ombretto?Miss Hanna
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4 anni fa
LucaHanna,
30/28
Ultima visita: 3 anni fa
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Incredibile ma vero
Mi chiamo Bart, sono gay passivo, avevo invitato la mia amica del cuore a cena a Formia, ci stavamo divertendo
tantissimo, avevamo anche un po' bevuto, ad un tratto notai un ragazzo seduto al tavolo al mio fianco, che credevo stesse fissando Patty, il nome della mia amica
glielo feci notare e incominciammo a fare gli stupidi per farlo incuriosire, il ristorante è molto intimo ma troppo austero ,motivo per cui non potevamo fare molto
baccano, ad un tratto il ragazzo, un bellissimo uomo di 42 anni,io ne avevo 53 e Patty 49, chiese di potersi
sedere al nostro tavolo, lasciando i suoi commensali divertiti, disse che per caso aveva sentito i nostri discorsi, e che gli ero ( IO non Patty ) piaciuto subito, tra lo
stupore e il compiacimento Patty gli disse " beh se volete io torno a casa da sola e voi vi conoscete un po'" chiaramente mi opposi e Chicco, questo il nome dell'uomo
che avremmo accompagnato prima Patty con due macchine e poi se avessi voluto potevamo andare a bere un drink in qualche locale, ando' esattamente cosi
esattamente cosi, e verso le 5 del mattino mi accompagno a casa chiedendomi di salire, cosa che non gli feci ripetere due volte, mi travolse in un vortice di baci e
tocchi sapienti poi mi disse che avrebbe voluto il mio culetto nel frattempo bagnato dalla sua saliva, mi misi subito in posizione supina e fu una penetrazione fantastica.
La mattina era ormai prossima e Chicco mi disse che doveva andare, mi diede un lievissimo bacio su una natica uno sulle labbra si vesti e se ne ando'. Ero talmente estasiato che non gli avevo ne chiesto il tel ne gli
avevo dato il mio di telefono sono passati 5 anni non lo ho mai più visto e sentito ma abbiamo passato le due ore più belle della mia vita insieme. Chicco ovunque tu sia non ti dimentichero' mai
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4 anni fa
sepotessidirti,
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Ultima visita: 5 mesi fa
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Una serata con i fiocchi
Quando dici il destino. Il fatto che vi sto raccontando è successo un pò di anni fà a Milano, dove ho abitato per un bel pò di tempo, e di fatto mi ha introdotto in questo mondo affascinante e intrigante. Abitavo alla periferia sud di Milano, zona Idroscalo per chi conosce, alle spalle dell'aereoporto di Linate e quella sera stavo rientrando a casa sotto una pioggia battente e per aprire il cancello di casa dovevo per forza scendere dall'autovettura per il guasto del telecomando. Quando dici il destino. Siccome la pioggia era molto intensa ho pensato di aspettare un pò con la speranza che cessasse o quanto meno diminuisse ed ero fermo con il motore acceso. Ogni tanto passava qualche macchina, a passo molto lento, ma la mia attenzione si concentrò su una mercedes bianca in quanto continuava a fare su e giù per la strada. Tra me e me ho pensato: staranno cercando qualche strada. mi si affianca, si abbassa il finestrino e i miei occhi rimangono folgorati dalla bellezza della donna seduta sul sedile passeggero mentre alla guida vi era un uomo calvo e un pò rotondetto. Abbasso anch'io il finestrino percependo che volessero chiedermi qualche informazione e infatti la donna, con voce quasi flebile mi chiede: scusa ma un bar aperto da queste parti non esiste? Considerata l'ora, era l'una di notte e la zona alquanto periferica ed isolata. ho risposto di no e che uno immediatamente vicino lo avrebbero trovato sulla tangenziale, a circa 5 minuti. Mi hanno ringraziato e sono partiti. Io intanto ero sempre combattuto tra lo scendere dalla macchina o aspettare ancora per aprire il cancello, non avevo nessuna intenzione di bagnarmi. Nel mentre mi decido, scendo dalla macchina con la giacca sulla testa per ripararmi dalla pioggia e nell'inserire la chiave per l'apertura del cancello vedo arrivare una macchina, la stessa mercedes di prima. Dalla mia visuale vedevo l'uomo e la donna sporgendosi su di lui mi dice: grazie per l'indicazione, abbiamo trovato il bar e bevuto un buon caffè e siamo marci bagnati come te, tu abiti qui? La domanda mi ha colto di sorpresa, e mentre stavo per rispondere lei era ancora sporgente vicino al finestrino del marito lasciando intravedere un seno molto sodo sotto una camicia bianca anch'essa bagnata che ne esaltavano le forme. Certo, rispondo, abito qui. Ti andrebbe di farci salire, giusto il tempo di asciugarci? Ancora più sorpreso rivolgo il mio sguardo verso l'uomo, cercavo di capire cosa stesse succedendo, d'altronde non li conoscevo, e lui di rimando mi fà un occhiolino consenziente. La curiosità ha preso il sopravvento e facendomi coraggio ho risposto: perchè no? Ho aperto il cancello e sono entrato con la macchina e loro dietro di me e abbiamo parcheggiato. Oramai ero bagnato fradicio ed ho completato l'opera andando a richiudere il cancello. Con la giacca sulla la testa mi sono avviato verso il portoncino e lei si è infilata sotto, non prima di avermi chiesto: posso? Entrati in casa ho indicato loro il bagno dove avrebbero trovato l'occorrente per asciugarsi, nel mentre ho rianimato il camino, un bel fuoco era proprio quello che ci voleva. Li sentivo farfugliare nel bagno e confesso che non ero proprio tranquillo comunque mi son fatto coraggio e mi sono infilato sotto doccia nell'altro bagno. Sono uscito in accappatoio e li ho trovati vicino al camino che si scambiavano effusioni, lei era tutta nuda un bel fisico non c'è che dire, ma soprattutto bella. Mi ha guardato e con sorriso malizioso si mordeva le labbra, l'invito era esplicito. Mi sono avvicinato e mettendomi dietro di lei l'abbiamo chiusa a sandwich. Il mio pene era diventato come il marmo e lei con gesti voluttuosi allargava le gambe per sentirlo meglio. Che ne dici di questa bella puledra? mi dice l'uomo, semplicemente fantastica gli rispondo. Lei sempre in mezzo a noi si eccitava sempre di più e scendendo piano piano fino a mettersi quasi in ginocchio ha iniziato a giocare con i nostri membri: lo vedi caro che non mi sbagliavo? Oltre ad essere un bell'uomo è anche ben fornito, rivolgendosi al marito. Ed ha iniziato a succhiare intervallando i 2 cazzi nella sua bocca voluttuosa fino a farli entrare entrambi. Ad un certo punto il marito si è sdraiato per terra e lei si è seduta sopra infilandosi il cazzo nella figa mentre con la bocca continuava a succhiare il mio. Era una sensazione piacevolissima, mai provata prima. Un marito che mi offriva la sua donna per farla scopare. Lo sai che ho voglia di prenderlo anche nel culo? mi dice sempre più arrapata e senza finire la richiesta si mette a cavalcioni sul marito infilandosi il cazzo in figa e offrendo alla mia vista un culo che parlava da solo e che chiedeva solo di essere penetrato. Mi sono infilato il preservativo ed ho iniziato prima a massaggiarla, poi piano piano con le dita ho iniziato a sfiorarle il buchetto fino a iniziare a masturbarla con il dito medio, che nel frattempo gli era entrato tutto dentro, oramai la libidine aveva raggiunto livelli impensabili e appoggiandomi da dietro sono entrato nel suo buchetto con il mio cazzo che stava per scoppiare. Una doppia fantastica. Mi imponevo di non venire perchè era troppo di tutto. Dopo che l'abbiamo stantuffata per bene e dopo tanti orgasmi da parte sua ha voluto riprenderli in bocca chiedendoci di venirle in faccia perchè aveva voglia di dissetarsi, e così è stato, l'abbiamo inondata e lei ingorda ha bevuto tutto. Il camino è servito a rilassarci un pò e bere un drink. Oramai si erano fatte le quattro del mattino e ricomponendosi si sono avviati verso l'uscita, ringraziandomi. Ci rivediamo? ho chiesto loro. No mi risposto il marito, questo per noi è il divertimento di una notte con una persona che non rivedremo mai più. Facciamo sempre così. Allora grazie a voi per la stupenda serata, gli ho risposto, non ho saputo neanche i loro nomi. Sono sceso ho aperto il cancello, loro sono saliti in macchina, e dopo un ultimo saluto sono spariti nella notte.
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4 anni fa
carpediemsalento,
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Al percorso vita
Come ogni mattina ero pronto per farmi il solito giro su un monte dove era stato allestito un bel percorso vita e da qualche giorno incontravo una donna, mentre io mi accingevo a tornare lei partiva e mi accennava un saluto e un sorriso.Capitò un giorno che facessi tardi e mentre stavo parcheggiando la vidi che si stava incamminando,forse il rumore delľ auto la fece girare,mi fece un cenno con la mano per salutarmi ma anzichè proseguire aspettò che mi avvicinassi a lei."buongiorno,le dispiace se faccio il percorso con lei?ho sentito sparare dei cacciatori e non vorrei essere impallinata",ok và bene e nel frattempo le diedi la mano per le presentazioni,si chiamava Patrizia.Facemmo il giro parlando e conoscendoci scoprimmo molte cose in comune,dai figli ai nipoti,mia moglie che lavorava e suo marito in pensione.Il suo aspetto giovanile tradiva la sua etá,aveva 68 anni ma ne dimostrava molti meno.Mi raccontò del marito in pensione da 2 anni ma sempre chiuso in casa a letto o davanti alla tv,quindi lei aveva deciso di riprendersi degli spazi a cui da troppi anni aveva rinunciato.Eravamo alla fine del percorso,le chiesi se le andasse di prenderci un caffè o fare colazione insieme e con mio stupore accettò ringraziandomi.Al bar continuò la nostra chiacchierata finchè giunse ľora di tornare a casa,"grazie ho passato 2 ore piacevoli ed erano anni che non prendevo un caffè con un uomo".Durante il week end mi ritrovai spesso a pensare a lei,era una donna molto affascinante e simpatica.La settimana iniziò e quasi non pensavo più a quelľ incontro,io andavo presto lei credo arrivasse più tardi (mi disse poi di aver avuto impegni con i nipotini e quindi andava più tardi).Un mattino arrivai al parcheggio e vidi la sua macchina,mi incamminai lungo il sentiero ed a metà percorso la scorsi accovacciata mentre faceva i suoi bisogni fisiologici,quella vista mi provocò un erezione e la mia mente iniziò a fantasticare su di lei.Feci il giro di corsa a quando arrivai alla macchina lei stava partendo,"ciao non ti ho visto stamattina"feci una risatina e le dissi che io ľavevo vista ma era impegnata,rise anche lei,"potevi chiamarmi,non sono pudica per fortuna avremmo fatto il giro insieme",neanche io sono pudico le dissi ma non ero presentabile in quel momento,una nuova risata da parte sua fece galoppare la mia mente ancora di più.Arrivai a casa e nella doccia non potei fare a meno di masturbarmi,avevo nella testa quel culo stupendo che mi si era presentato davanti inaspettatamente.Il giorno successivo ci ritrovammo al parcheggio e decidemmo di fare il percorso con una corsetta leggera,saltammo le varie stazioni per gli esercizi ed arrivammo alla fine in poco tempo,lei si sdraio sulľerba mi chiese se potessi tenerle le gambe ferme mentre faceva qualche addominale,la sentivo ansimare e avvicinarsi sempre più vicino a me,non resistetti decisi di fare un passo avanti e quando si avvicinò a me la baciai.La sua reazione mi sorprese,ricambiò il bacio,quando si staccò le dissi:scusa,non avrei dovuto ma da quando ti ho vista l'altro giorno non faccio che pensare a te."Non preoccuparti è stato piacevole anche per me,non baciavo un altro uomo da anni.Tornammo alle macchine e ci salutammo,"ci rivediamo?"Spero proprio di si.Per 2 giorni non potei tornare per impegni,ci vedemmo a fine settimana,"scusa se non sono venuta ma ho avuto problemi"neanche io ho potuto esserci ma ho spesso pensato a te.Un sorriso disarmante da pate sua mi fece capire che forse anche lei aveva ripensato a quel bacio,cosi decisi di provare ad andare oltre.Ci incamminammo in silenzio,eravamo entrambi a disagio,fù lei a rompere gli indugi."Sai,quel bacio mi ha provocato forti emozioni,non provavo nulla di simile da non ricordo più quanti anni"Anche per me è stato cosi,pensando al bacio e alla vista del tuo culo ho dovuto masturbarmi."Dici davvero?"Mi fermai e le dissi che si,aveva un culo bellissimo.Si avvicinò mi baciò e sentii la sua mano accarezzarmi prima il culo e poi il cazzo che era già durissimo."Hai un bel culo sodo anche tu e sento che anche altro e sodo".Mentre mi parlava si era abbassata e aveva abbassato i miei pantaloncini"heiiii cos'e questo,non ho mai visto una roba cosi",iniziò con dei piccoli baci poi sentii la sua lingua scorrere lungo il cazzo,la sua mano accarezzava il mio culo e un dito mi stimolava ľano,dovetti fermarla o sarei venuto subito."che c'è non ti piace,sono anni che non lo faccio",sei bravissima ma voglio vederti tutta.Le alzai la maglietta,i suoi capezzoli erano durissimi,il suo seno sodo nonostante ľetá,iniziai a baciare il suo seno,leccare i capezzoli e toccargli il culo,lei si stava lasciando andare,le sue gambe tremavano,la,sorressi e la spinsi contro un albero.La mia lingua ora era sul suo sesso bagnatissimo,aveva un clitoride reattivo ogni volta che lo leccavo aveva degli spruzzi che sentivo in bocca,la feci girare per vedere da vicino quel culo che mi aveva stregato,lei abbracciò ľalbero e si piegò per mettere in mostra quell'opera d'arte."leccami tutta ti prego,scopami,fammi quello che vuoi"Le infilai la lingua nel culo i suoi orgasmi non smettevano mai,la scopai e sentii i suoi umori bagnarmi tutto,lei si tolse il mio cazzo,si allargò il culo e ľinvito fù chiaro.Appoggiai il mio cazzo ma la sentii urlare,"scusami è troppo grosso e li non ľho mai fatto.La girai e mi baciò,la sua lingua sembrava volermi scopare la bocca,poi si abbassò iniziò un pompino favoloso,lo sentivo nella sua gola,nel frattempo ero riuscito a raggiungere il suo culo.Un dito,due,iniziai a masturbarlo delicatamente,lo sentivo rilassarsi mentre lei con una mano si toccava un seno.Le urlai che stavo venendo ma lei continuò e bevve tutto il mio orgasmo.Ora,era,sdraiata ai piedi delľalbero."Grazie sei fantastico mi hai fatto sentire ancora una donna".Era tempo di tornare in famiglia per entrambi,un ultimo bacio e un arrivederci mentre ognuno saliva sulla propria auto
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4 anni fa
patti1204,
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Con mia figlia
Eravamo stese a terra,guardavo Chiara mentre mia figlia si stava rivestendo in fretta e sempre in fretta usciva da casa mia lasciandoci sole.Chiara si era avvicinata accarezzandomi,"va tutto bene non preoccuparti",io ero ancora frastornata,avevo fatto ľamore con due donne una delle quali era la mia figlia maggiore.Chiara era ancora eccitatissima,si era dedicata a mia figlia senza che io la potessi soddisfare.La presi per le braccia e la strinsi contro i nostri capezzoli si erano inturgiditi e si stuzzicavano,la bacia e cominciai a toccare il suo sesso bagnato fino a che non raggiunse un orgasmo anche lei.Ci salutammo,era notte fonda,lei doveva ritornare a casa perchè il mattino seguente sarebbe dovuta partire per il lavoro.Passarono alcuni giorni,non sentii mia figlia,avevo paura del suo giudizio e neanche lei mi chiamò.A fine settimana,sentii suonare alla porta,ero appena uscita dalla doccia,misi ľaccapatoio ed andai ad aprire.Mia figlia era li davanti a me,entrò e andò in cucina a prepararsi un caffè,ľatmosfera era tesa,evitavamo di incrociare gli sguardi.Dopo il caffè tentai di aprocciare un dialogo,"Ornella riguardo quella sera....."non mi fece finire il discorso,"mamma,lascia stare non devi giustificarti e io non sono qui per rimproverarti ".Mentre parlava si era avvicinata a me e aveva posato una mano sulla mia gamba."Mi è piaciuto tanto,erano anni che non provavo un orgasmo cosi e averlo fatto con te è stato bello",ora la sua mano si era infilata sotto ľaccapatoio,lei era sempre più vicina a me,non resistetti e la baciai,prima sulla fronte poi sulla bocca,piccoli baci fino a quando lei non apri la bocca infilando la sua lingua nella mia.Era un bacio intetminabile,carico di eros e di voglia,dolcemente scostò il mio accapatoio dalle spalle che scivolando mise a nudo il mio seno,con le dita stuzzicava i capezzoli già durissimi,la sua lingua stava scendendo dal collo per fermarsi sul seno,ero completamente fuori di me,sentivo il mio sesso bagnato,lei lo stava toccando,aveva infilato le dita e se le portava alla bocca leccandole come fosse un fallo.Stavo avendo un primo orgasmo,lei lo capi e aumentò il ritmo fino a farmi esplodere.Ora ero completamente nuda davanti a lei,la baciai e la invitai a spogliarsi."la volta scorsa e stata Chiara a farti godere,oggi voglio provare iose ti và",."Mamma spogliami tu,voglio sentire la tua bocca dapperttutto,voglio godere con te".Le tolsi la felpa e la tuta che indossava,sotto la maglietta i suoi grossi capezzoli sembravano voler bucare il tessuto.La baciavo e le toccavo il seno,tolta la tshirt mi precipitai ad afferrare i capezzoli,la mia lingua leccava ogni parte del suo corpo che sentivo fremere sempre di più.Mi abbassai e sentii il profumo del suo sesso,lo bacia,aprii le grandi labbra e vidi il suo clitorire che mibaffrettai a leccare."Mammaaaaaa,sei una porca,stò venendo leccami più forte",sentivo i suoi umori sgorgare e bagnarmi la bocca la faccia.Eravamo felici,ora non servivano altre parole,entrammo insieme nella doccia,la lavai con cura come quando era bambina e quasi mi ero dimenticata che eravamo diventate amanti con ľaiuto di Chiara.Erano passate 2 ore,Ornella,doveva ritornare a casa ma prima mi bacio intensamente,"mamna questo è il nostro segreto,sin da piccola ti spiavo e ti ammiravo,ora non voglio che finisca tutto"."Tesoro io ci sarò sempre per la mia bambina"oggi è iniziata una nuova fase della mia vita,non mi faccio domande se sia giusto o no,voglio solo vivere liberamente questa mia nuova vita sessuale.
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4 anni fa
patti1204,
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Chiara 5
Ogni volta che devo fare le pulizie mi soffermo sempre al tappeto che ha accolto me e Chiara in una serata indimenticabile,mi abbasso,mi sdraio,cerco di sentire il suo odore e ľodore dei nostri orgasmi.La primavera è alle porte,durante ľinverno ha avuto altre sarate con Chiara e le mie figlie ma senza mostrare le nostre intese.Chiara ancora non ha smaltito la separazione,non vuol incontrare uomini e si e buttata a capofitto nel lavoro.In una della cene che abbiamo fatto tra donne e capitato anche di parlare di sesso,con le mie figlie ed altre amiche,ognuna raccontava le proprie esperienze tutte più o meno le stesse,ľamore,il matrimonio la routine della vita quotidiana,poi i figli,i rapporti sessuali praticamente inesistenti o consumati più per dovere che piacere.Io ho preferito non raccontarmi e ho lasciato fosse Chiara a parlare.Anche lei come tutte,i racconti sembravano tutti uguali ma poi con mia sorpresa Chiara parlò del suo rapporto con una donna e di come avesse provato piacere a far sesso con lei.Le commensali erano con gli occhi sbarrati,tutte tranne le mie figlie che ho cresciuto senza pregiudizi ne tabù.La sorpresa è stata Ornella la mia primogenita quendo ha detto che le sarebbe piaciuto provare a fare sesso con una donna soprattutto se come diceva Chiara gli orgasmi erano intensi.Schernita dalle amiche che asserivano ci volesse il cazzo per provar liacere e iniziata una discussione infinita.Io ero molto imbarazzata,mai avrei creduto che Chiara raccontasse quella cosa.Alcune settimane dopo quella serata mi ritrovo una giornata libera,mio marito stará fuori a dormire perchè aveva un lavoro da finire.Non ci penso 2 volte,chiamo Chiara e la invito a cena,lei accetta subito e sento il suo entusiamo al telefono.Come per la nostra prima serata mi preparo e preparo la casa,ho preso altra lingerie e giochini sexy.Lei arriva puntuale,sempre bella e profumata,un bacio intenso e ci mettiamo a tavola per un apritivo.Le chiedo: "ti piace il riso"se,"mmmm il mio piatto preferito".Corro in cucina,per finire la cottura avviata in precedenza,riso nero con gamberetti,un pò di vino fresco e iniziamo a cenare."buonissimo tesoro",avevo paura non gradisse invece mangia tutto e mi chiee se ne e rimasto."intento prendi questo"mi chino e gli metto in bocca quello che avevo io,me lo ruba tutto e lo mangua avidamente,quando porto quello rimasto si alza si siede sulle mie gambe e ci scambiamo il cibo.Sentire il cibo nelle nostre bocche mi eccita molto,le accarezzo la coscia,apro la camicia e prendi il suo seno in bocca,siamo talmente eccitate che non mi accorgo della porta che si apre,ci accorgiamo solo quando sento la voce di mia figlia:"mammaaa che fate".Non capivo più nulla,le ho chiesto cosa ci facesse li,"ho dimenticato le chiavi di casa e son venuta a prender le tue".Ornella era ancora impalata sulla porta,io non riuscivo a parlare,ci pensò Chiara a rompere quelľimbarazzo.Si alzò andò verso mia figlia e la baciò,prima mia figlia cercò di scansarsi ma Chiare le ricordò della,serata tra amiche."ti sarebbe piaciuto provare non ricordi",si lasciò baciare uno due baci poi Chiara la portò da me e le disse che ero io la donna con cui aveva avuto orgasmi intensi.Ora davanti a me non avevo mia figlia ma,due ragazze stupende.Tesi la mano,Ornella,si avvicinò,le presi il viso e le diedi un piccolo bacio,lei ricambiò sentimmo le nostre lingue cercarsi mentre Chiara toccava il suo seno e le infilava la mano nei pantaloni.Tolta la mano la mise nella mia bocca,"tesoro ti piace il sapire della tua bambina"?.Era dolce,quasi come il mio,Chiara ora dava a mia figlia la mano umida dei miei umori,la leccò e vidi Ornella trasformarsi,mi baciò,tolse il mio seno dal body ed iniziò a leccarlo,io ero completamente rilassata,la toccavo tutta,le presi il viso e me lo portai in mezzo alle gambe,mentre Chiara le stava togliendo i pantaloni e la leccava da dietro,durò poco quella situazione mentre stavo godendo nella bocca della mia bambina la sentii urlare"mammaaaaa godoooooo",aveva avuto uno squirting che aveva bagnato tutto.Eravamo tutte e due sdraiate,ma mi ero dinenticata di Chiara.
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4 anni fa
patti1204,
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La nostra unica volta
Eravamo, lo scorso anno, in darsena a Viareggio col nostro camper, ci recammo on spjaggi, io rigorosamente in topless: dopo un'oretta arrivo una coppia più o meno come noi, sorridenti ci chiesero se potevano mettersi vicino a noi, lei disse, sorridendo, abbiamo visto ke tette di kei e ci siamo avvicinati, a quelle parole mi sentii avvampare sotto, kei Giulia 38 anni, lui Stefano 45,, si stava bene insieme, io e Giulia ci lanciavano occhiate, verso sera dissero che dovevano andare, dovevano cercare un alloggio, all'unisono dice.mo che li ospitavano noi in camper: absMmo a prendere pizze da asporto, mio marito e Stefano, mentre noi si prepara, ad un certo punto allunghi ke nani verso il seno di Giulia, una 3, dicendole che erano bellissime, lei fece altrettanto e mi mordicchio un capezzolo, poi sentimmo arrivare i nostri nariti.
MNgiammo e loro bevevo un paio di birre di troppo, Guido venne e mi prese le tette in mano, queste sono tette, Marcello invece, fece lo stesso con le tette di Giulia dicendo che se avesse potuto scegliere avrebbe preferito le sue
Per punizione ubriaconi dormite sulla dirette io e Giulia sul letto letto nautico come quello di cada, ci guardiamo e ci mettemmo a ridere, faremo in fretta a dpogliarci, Giulia si avvicinò e mi sfilo le mutandine, non rimasi indietro, poi successe, ke nostre bocche si trovarono, pensare che non avevo mai fatto niente di trasgressivo fino ad allora le nostre mani cominciarono ad esplorare i nostri corpi avdvMk organi on successione, misi ka tezta fra le sue gambe e cominciai a keccare e succhiare, ci mettemmo nella posizione del 69 ci keccavamo e le dita esplora ano, penso che fossero passate diverse ore, ci chiamo e ci abbracciammo, prima di addormentarci sentimmo i nostri mariti dire, come possiamo convincere a fare scambio di coppia e ci addormentammo
Segue la seconda parte
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4 anni fa
Sarmar40,
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Chiara 4
Sdraiate sul tappeto,mano nella mano in una situazione sognata sin dal nostro primo approccio al mare,la mente sgombra da pensieri e il corpo in uno stato di estasi mai provato.Il cd era finito,cosi abbandonai quello stato per mettere altra musica ed aprofittare per versare altro vinoUn brindisi a noi due,qualche frutto di bosco che lei si affrettò a mangiare dalla mia bocca,i nostri corpi si stavan risvegliando dal torpore dopo il primo orgasmo,mangiavamo e bevevamo vino che cominciò a farmi girare la testa,"scusami devo andare a fare pipi" le dissi,il suo sorriso ammiccante mi eccitò più di quanto non lo fossi già,stavo chiudendo la porta ma lei era li dietro di me,mi chiese di entrare in doccia e si sdraio sotto di me,"ora puoi fare pipi tesoro",ero molto imbarazzata,non avevo mai fatto pipi in piedi e men che meno con una donna ai miei piedi.Feci fatica a liberarmi,complice ľimbarazzo e la scena altamente erotica che stavo vivendo.Una goccia,un altra e finalmente un lungo fiotto che la investi sul seno e di seguito nella sua bocca aperta con la lingua fuori pronta a ricevere quel dono.Bevve tutto quello che la sua bocca ricevette,mentre una mano toccava il suo clitoride e ľaltra il mio.Mi abbassai per baciarla e sentire il mio sapore nella sua bocca,eravamo completamente disinibite ed eccitate,gli orgasmi sembravano non finire mai,in ginocchio davanti a lei succhiavo i capezzoli e il seno lasciando tracce di saliva e rossetto dapperttutto,la sua mano era quasi tutta dentro di me,venni come una fontana,quasi come avessi fatto un altra pipi.Uscimmo dalla doccia per tornare sul tappeto davanti al camino,la feci sdraiare e inizia a baciare il suo bellissimo culo,la sentivo ansimare mentre si alzava sulle ginocchia per offrirmi tutto quello splendore.La mia lingua percorrev atutto il culo,fino ad arrivare al suo buco molto dilatato,la mia lingua andava dentro e fuori,leccava ľesterno per poi rituffarsi dentro,con le mani alternavo strizzate ai suoi capezzoli e il clitoride che sembrava un altro capezzolo,"cosi,dai stò godendo come una troia,leccami tutta tesoro,fammi godereeeeee",non riuscii a finire la parola che sentii tutto il suo orgasmo nella mia mano,per la seconda volta eravamo stremate,da poco era passata mezzanotte.Le chiesi se voleva farsi una doccia prima di tornare a casa,"vuoi cacciarmi"?Le dissi che no,non ľavrei cacciata pensavo fosse tardi visto che doveva alzarsi presto per il lavoro."Tesoro il lavoro domani può aspettare,che ne dici se mi infilo nel tuo lettone,questa e la nostra notte non ci capiteranno spesso simili occasioni",la bacia,la presi per mano e ci avviammo verso la camera da letto.
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4 anni fa
patti1204,
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La fica regina
Arrivi a decidere che quello è il tuo profumo quando ne hai provati tanti, li hai presi affascinato dalla bottiglia dal colore dal nome altolocato o dalla pubblicità spesso ingannevole poi quando lo indossi si amalgama all'odore della tua pelle e risulta sgradevole, non come te l'aspettavi come quel tutto fumo e niente arrosto. Come la fica.
E' una delle cose che, guardando per la prima volta una donna, mi passa per la testa...chissà la sua fica che sapore ha. Nel corso degli anni, esperienza dopo esperienza ne ho assaggiate tante, schifate molte, apprezzate qualcuna, amate poche e ossessionato da non poterne fare a meno da una soltanto. E'uno dei preliminari che preferisco, sono della vecchia guardia mi piace assecondare il piacere della mia partner mi piace darle godimento sentirla fremere e infine farla godere, il mio piacere viene dopo. Spesso donne bellissime ed eleganti con delle fiche abominevoli con sapori indescrivibili o al contrario donne normali con fiche sublimi. Quando si fa sesso una delle prime regole è la pulizia, ci tengo molto e non uso saponi o cose profumate...il mio cazzo sa di uomo, di me e non di fragola calendula o camomilla. Aborro pure i profilattici al gusto di frutta. E cosi la fica, deve sapere di quel sapore sublime che ogni donna ha, non di pesce non di frescume non di cantina ma nemmeno di ciliegia o di chanel n°5, la fica deve sapere di fica, fica pulita o a volte anche di pipì ma pipì pulita in una fica pulita, non di latrina della stazione ferroviaria. Alle prime esperienze cercavo di tapparmi il naso e respirare con la bocca continuando a leccare fice inenarrabili poi col tempo ho iniziato a rifutarmi di fare certe cose o con qualche sotterfugio ho convinto le partner a lavarsi purtroppo ho riscontrato che spesso l'odore della fica è il risultato di una alimentazione sbagliata o altro.
Qualcuna speciale l'ho trovata però, sapori buonissimi ma una in particolare ha lasciato il segno nel mio cuore, nelle mie papille gustative. Quella di Alessandra, la fica regina. Leccarla è un paradiso succhiarla un godimento centellinarla come un sorso di buon vino rosso arrotolando la lingua sui suoi umori è l'estasi...la pennellata di lingua dal clitoride all'ano soffermandosi sulle labbra sul perineo sul buco stretto del culetto è una pennellata d'artista su un capolavoro. Quando viene tra mille sussulti e un "bastaaa potrei ucciderti" io continuo e continuo x berla tutta succhiarla tutta , goderla tutta.
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4 anni fa
Misternut,
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Chiara 3
Sono passate da poco le 20,sento suonare alla porta,mi affretto ad accendere le candele e la musica e apro,lei è li davanti a me,più bella ed eccitante del solito,questo è il nostro primo incontro programmato,anche lei come me non ha lasciato nulla al caso,ha una gonna nera,camicetta bianca con in vista il suo seno generoso,mi dà un piccolo bacio ed entra.Rimaniamo qualche secondo a guardarci,lei si complimenta per la casa e per ľatmosfera che ho creato.La invito ad accomodarsi vicino al caminetto acceso mentre io stappo la bottiglia per brindare alla nostra serata.Le chiedo se vuol mangiare ma mi dice che ľaperitivo preparato può bastare."Questa è il nostro primo appuntamento non voglio sprecare il tempo a mangiare",un brindisi ed un lungo bacio dove le nostre lingue si perlustravano la cavità orale,la faccio sdraiare sul divano ma lei su butta sul tappeto e mi attira a se,la bacio i piedi,lei è eccitata come lo sono io,si alza lascia cadere la gonna ai suoi piedi,porta solo un reggicalze e la camicetta senza intimo,io sono estasiata,la mia lingua inizia un percorso di perlustrazione che partendo dai piedi risale piano fino alľinterno delle cosce.La faccio abbassare apro la camicetta e i suoi seni si liberano mostrandomi i suoi capezzoli eretti.li bacio,li lecco mentre le sue mani aprono il mio abito,ora sono anche io con le sole calze e il corpetto che le reggono,si complimenta per ľintimo iniziando a leccare anche lei i miei seni minuti.Siamo bagnatissime,lei apre la borsetta ed estrae un fallo chiedendomi se mi piace,a quel punto le chiedo di aspettarmi un minuto,vado in bagno indosso il mio strapone ed esco cosi.Lei mi guarda stupita,avevo il timore di aver rovinato tutto invece si avvicina ed inizia un pompino al fallo.Qualche minuto poi mi guarda in faccia"scopami,non sento un cazzo da 1 anno,sfondami tutta,davanti e dietro"Lei si mette carponi,quel culo favoloso mi eccita ancora di più mi appoggio ed entro facilmente nel suo sesso,gode e urla come non avevo mai sentito,"scopami il culo ti prego voglio che sia tu a sverginarmi dietro,fammi sentire quanto mi desideri.Era il suo primo anale,faticai ad entrare ma dopo poco divenne tutto facile e picevole.Ora era il mio turno,non volevo falli volevo la sua lingua e le sue mani su tutto il corpo,lei era bravissima in questo,mi eccava dapperttutto,mi penetrò ľano orima con la lingua e dopo con fue dita fino a sentire esplodere ill mio orgasmo sulla sua faccia.Eravamo esauste,entrambi sdraiate sul tappeto cercavamo di riprenderci perchè la serata era ancora lunga.
2002
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4 anni fa
patti1204,
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Chiara 2
Dopo il secontro incontro con Chiara stavo prendendo sempre più coscienza della mia bisessualità,iniziai cosi a informrmi,leggere,guardare video,navigavo sul web ogni giorno e scoprivo sempre cose a me nuove e sconosciute.Un giorno fui attratta da un sito che vendeva oggettistica sexy,decisi di prendermi un comoleto molto provocante,un vibratore anale e uno strapone pur sapendo che forse non lo avrei mai usato.Si stavano avvicinando le vacanze di Natale e i regali che decisi di farmi arrivarono dopo 3 giorni,non vedevo ľora di aprire i pacchetti che nascosi in un armadio.Quella stessa sera mio maito mi avvisò che sarebbe andato un paio di giorno con degli amici a far visita ad un coetaneo che non vedevano spesso perchè trasferito in un altra città.Non obiettai,anzi iniziai a fantasticare.Il giorno seguente aspettai che passassero gli amici a prenderlo e mi precipitai in camera,aprii i pacchetti uno ad uno,indossai le calze il bustino con reggicalze incorporato,una vestaglia molto provocante,mi guardai allo specchio e vidi riflessa la figura di un altra donna.Provai ad indossare il fallo,mi guardai e mi complimentai con me stessa.La mia figura riflessa allo specchio mi eccitò,aprii ľultimo pacchetto,tolsi il piccolo fallo e do0o averlo lubrificato provai la mia prima penetrazione anale,ero bagnatissima,mi toccavo e portavo le dita in bocca gustando il sapore dei miei umori,ora avevo il fallo tutto dentro,con una mano tormentavo i miei capezzoli mentre con ľaltra picchiavo il clitoride fino alľorgasmo.Rimasi cosi,sdraiata sul letto,avevo li vicino il telefono e come un automa feci il nemero di Chiara.Sentii la sua sorpresa,mi ricordò la promessa fatta di rivederci,non credevo me lo chiedesse.Le disse che ero sola per due giorni e se era libera potevamo vederci per un'aperitiv o una cena,non ci pensò molto,mi disse che avrebbe finito il lavoro e sarebbe passata verso le 20.Erano solo le 10,iniziai a fantasticare ed eccitarmi.Una doccia,un abito e fui subito fuori per fare spesa,presi 2 bottiglie di Franciacorta,frutta di ogni tipo,qualche stuzzichino e tornai a casa.Iniziai a preparare alle 17 con il cuore in gola,preparai delle candele profumate,scelsi la musica appropriata e mi preparai.Dopo la doccia spalmai tutto il corpo di olio profumato,scelsi con cura un abito provocande che indossai sopra il mio nuovo intimo.Ero pronta non rimaneva che aspettare Chiara e veder la sua reazione.
1951
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4 anni fa
patti1204,
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Chiara 1
Ľ estate era ormai un ricordo lontano,mi rimaneva nel cuore e nella mente solo la mia prima volta con Chiara,le occasioni per vedersi non mancavano ma quando capitavano non eravamo mai sole e non potemmo far altro che fingere non fosse successo nulla anche se lei mi guardava con occhi diversi dopo quel giorno al mare.Ľautunno ci aveva ragalato splendide giornate ma il sopraggiungere delľ inverno ci allontanò un pò anche perchè il suo lavoro la teneva impegnata fuori città per tutta la settimana.Un sabato uggioso e freddo mia figlia mi chiamò per invitarmi a vedere un film."Passò a prenderti io".Quando suonò alla porta stavo già scendendo e vidi che arrivò un'altra macchina che riconobbi essere di Chiara,lei parcheggiò nel giardino di casa e salimmo con mia figlia.Alla multisala aspettammo il nostro turno ricordando la vacanza,il sole,il mare che desideravo tanto,lei si mise a sedere vicino a me e quando le luci si spensero cominciai a fantasticare.Il film era una commedia brillante e tra una risata e ľaltra fini il primo tempo.ľinizio del secondo cominciò con una scena di sesso molto casta e fù in quel momento che sentii la sua mano appoggiarsi sul mio ginocchio,mi girai e vidi i suoi occhi e lo stesso sguardo della prima volta quando in camera mi sorpese sul letto nuda.Le carezze ora si facevano sempre più audaci,sentivo il calore salirmi al viso,mi coprii con il cappotto cosi che nessuno vedesse e proprio in quel momento sentii la sua mano sul mio sesso,le mutandine bagnate diedero a Chiara ľaudacia per continuare,sentii un dito poi due,mi stava scopando con molta fatica per non farsi accorgere da mia figlia,ľaiutai piegandomi e allargando le gambe fin dove fosse possibile e raggiunsi un orgasmo intenso.Mancava poco alla fine del film,lei mi prese la mano e se la portò sotto la gonna,non portava intimo e sentii che anche lei era molto eccitata,la toccavo e sentivo il clitoride pulsare,pochi secondi e la mia mano era piena dei suoi umori,lei mi tolse la mano e si portò la sua alla bocca leccandosi le dita.Al ritorno ci fermammo per berci qualcosa in un bar,passammo un pò di tempo sotto gli sguardi indiscreti di alcuni avventori e cosi chiesi a Chiara se uscisse con qualcuno e come andasse dopo la separazione."Non ho ancora voglia di avere una relazione,preferisco star lontana dagli uomini per adesso".Arrivammo sotto casa,mia figlia salutò mentre Chiara mi chiese se poteva usare il bagno perche nel bar non aveva voluto andare.Entrammo in casa,mio marito stava già dormendo quindi accompagnai Chiara al bagno,le accesi le luci,mi girai e ci trovammo vicine,questa volta la baciai io,desideravo farlo dal giorno in cui facemmo ľamore,lei ricambiò ma aveva paura potesse svegliarsi mio marito.Entrammo in bagno tutte e due,ero eccitata,volevo sentire il suo odore,volevo baciarla dapperttutto.Quando la vidi sedersi sul wc mi eccitai ancora di più sentendo la sua pipi scorrere,mi avvicinai e andai a bere quel dolce nettare caldo.Mi riempii la bocca e ne feci scivolare un pò sul suo seno,"amore sei diventata una porcellina",le risposi che no,non ero una porcellina ero una troia e questo grazie a lei.Si alzò dal wc finii di leccare le gocce che ancora uscivano dal suo sesso mentre lei si era spogliata nuda,le rimanevano le calze autoreggenti e le scarpe.In un attimo mi ritrovai anche io nuda sul pavimento,avevo dimenticato che mio marito dormiva iniziammo un 69 stese sul pavimento di legno e raggiungemmo ľorgasmo insieme.Il rempo di ricomporci e darci un ultimo bacio con la promessa di vederci quanto prima.
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4 anni fa
patti1204,
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Ultima visita: 11 mesi fa
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E' successo di nuovo
Avevo deciso da un po di tempo di stare tranquillo e dedicarmi lavoro e famiglia senza più grilli per la testa. MA è successo di nuovo... Io sempre fissato con sport dalla bici allo Spinning al bodybuilding e avendo la fobia di non essere in forma, vado spesso al mare in spiagge poco frequentate del mio paese. Il mio orario è sempre quello dalle ore 13 alle 15. Un giorno verso quell'ora arriva un signore sui 60 anni con attrezzatura da pesca. Io infastidito, ma ormai ero li. Mi son sempre chiesto questi pseudo pescatori venire a quell'ora e mettere le loro canne disturbando noi poveri bagnanti. Devo dire che fisicamente non stava male, un po di pancetta e spalle grandi, super abbronzato e capelli brizzolati e occhiali da sole.Sembrava un tipo da spiaggia californiana ed io mi sentivo in imbarazzo credendo di essere giudicato per il mio fisico asciutto. Passa il tempo e vado via. Il giorno dopo solito orario e questo arriva. Accenna un saluto. Si continua cosi per un paio di giorni. Ma un pomeriggio di luglio dal caldo afoso, toglie anche i pantaloncini e resta solo con costume. Ho esclamato: " Mamma mia che attrezzo" Moscio riempiva quasi tutto il costume e dava tutto verso sinistra. La sera ero turbato, pensavo a quel "coso". Il giorno dopo, con una scusa mi avvicino e facciamo conoscenza, dicendo che vedendolo tutti i giorni ero incuriosito da cosa aveva pescato. Parlando del più del meno era giù per sistemare alcuni affaridi famiglia e che a giorni lo avrebbe raggiunto la propria famiglia. Si chiama Paolo di anni 58 operaio che lavora al nord. Non sapevo cosa fare. Il giorno seguente ci siamo rivisti. Sempre parlando gli feci i complimenti per il fisico. Lui rispose: Grazie" ed io dissi:" Sicuramente per il lavoro che fai, lo hai costruito bene" mi sentivo in imbarazzo e non sapevo che dire, e quando parlavo con lui i miei occhi la maggior parte delle volte guardavano il suo arnese. Credo lui se ne sia accorto.. Alla fine stanco di tutti questi giri di parola con una voglia pazzesca raccolsi il mio coraggio e gli misi la mano sul cazzo... al massimo me l'avrebbe tolta e mi sarei giustificato in qualche modo, altrimenti...Lui non fece niente, anzi, la prese e la mise dentro il costume. Guardandoci negli occhi mi disse fammi sborrare. Eravamo uno di fronte l'altro. Non era proprio comodissimo. Si gonfiò in un batti baleno. Era bello tosto e grande. Forse eccitato dalla situazione e forse da tanto che non faceva sesso, venne quasi subito. Avevo le mani sporche, lui il costume con una grande macchia. Entrammo in acqua e ci rinfrescammo. Gli dissi che posso fare altro. Lui rispose se volevo andare mangiare del pesce, in tutti i sensi a casa sua. Dissi ok. Mi disse stasera, mi spiegò dove viveva.Oltre ad andare a prendere una bottiglia di vino, decisi di andare a prendere un perizoma ed una gonna e un top. Arrivato la sera, andai a casa sua. Avevo portato con me lo zaino. Arrivato e nel pieno imbarazzo, ci salutammo. Lui stava arrostendo, Mangiammo parlando del più del meno, quando dissi che sarei andato in bagno. Velocemente tolsi pantaloni e boxer, misi perizoma e gonna e misi il top. Tornai da lui, e senza battere ciglio, mi abbassai. gli abbassai i pantaloncini e gli slip e iniziai a succhiargli quel favoloso uccello. Con le mani sulla mia testa mi guidava. Mi disse andiamo a letto. andando verso la stanza lui mise la mano sul mio culo ed io continuavo a segarlo. Senza dir niente, mi misi a pecora e gli dissi: Paolo scopami e riempimi tutta:" Era da tanto che non lo facevo. Mi tolse la gonna e il perizoma. Si sistemò, sputò sul mio culetto ed entrò. Dolore cane. Iniziò a scoparmi come un forsennato dicendomi di tutto, io lo imploravo a continuare e riempirmi. Lo senti ancora gonfiare e riempirmi tutto dentro. Lo tirò fuori dicendomi di pulirlo. Era stanco, ma io avevo ancora voglia. Lo lasciai riposare qualche minuto, poi iniziai a leccarlo di nuovo. Impiegai un po a farlo rinascere. Stavolta sali su di lui. E mi infilai quel coso tutto dentro. Con le sue mani mi prese dai fianchi e mi. aiutava nel movimento, lo sentivo fino allo stomaco. Poi mi girò e mi inculò a pecora di nuovo. Mi scopò per un buon 10 minuti e sentivo bruciore, quando finalmente stava per venire lo tolse e mi disse di prenderlo in bocca...ingoiai tutto. Ci lavammo e ci salutammo. Il giorno seguente, al solito orario arrivò. Mi disse grazie per la sera prima. Dopo aver sistemato tutta l'attrezzatura, prese il secchio con l'acqua e mi disse di inginocchiarmi davanti al secchio, si abbassò leggermente il costume e mi disse:" succhia troia e bevi tutto, controllo io che non venga qualcuno." Aveva un sapore forte, ma in 5 minuti lo feci venire, ingoiai tutto e lo ripulì per bene. Alla fine mi disse che faccio pompini da dio, ma non era più possibile vederci a casa e se si può o sega o pompino a mare. Andammo avanti qualche giorno fino a che non arrivò moglie e figlia. Ciao a tutti
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4 anni fa
mcdps,
48
Ultima visita: 2 anni fa
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La mia prima volta Lesbo
Finalmente dopo mesi di lockdown è arrivato il momento delle sospirate vacanze al mare,quest'anno con mia figlia e il nipotino si è aggregata una sua amica uscita da poco da una separazione.Chiara 45 anni come mia figlia e una donna molto simpatica ed attraente,in spiaggia gli sguardi degli uomini si posano spesso verso di noi.Passiamo giornate rilassate e spensierate,lei a volte parla del suo uomo e di come sia finita la loro storia,io cerco di consolarla e le dico che è una donna bellissima e di certo non faticherà a trovarsi un nuovo compagno.Gli ultimi giorni insieme succede qualcosa che non avevo minimamente immaginato.Siamo in spiaggia e le chiedo se può mettermi un pò di crema solare,sono seduta sul lettino,lei si avvicina e inizia a spalmarmi le spalle e la schiena,per la prima volta senti degli strani brividi percorrermi il corpo ma non dò molto peso alla cosa.Pochi minuti dopo mentre mia figlia entra in acwua con il piccolo sento le sue labbra appoggiarsi al mio collo,non e un bacio,le sue labbra socchiuse mi fanno sentire la sua lingua e i brividi che avevo sentito prima si trasformano in eccitazione.Mi sento bagnata,un misto di sudore ed umori mi avvolge il ventre,il calore risale verso il viso,mi sento arrossata e imbarazzata,anche i capezzoli hanno una reazione che non sentivo da anni.Non sò cosa fare,con na scusa mi allontano avvisandola che devo andare in bagno.La camera delľalbergo è sulla spiaggia,ne aprofitto e una volta salita mi butto sul letto ed inizio a toccarmi come non facevo da anni.Sono tutta bagnata mi bastan poche carezze e sento un orgasmo intenso che mi sconvolge.La fretta di buttarmi sul letto mi fà dimenticare di chiudere la porta alle mie spalle,sono ancora in preda delľeccitazione quando sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla,un misto di paura e sorpresa mi assale ma quando mi giro vedo Chiara dietro di me.Mi fà un cenno per dirmi di non parlare,con una mano si stà toccondo il seno,grosso con due capezzoli enormi.La guardo e non reagisco,sono affascinata e completamente eccitata,lei si abbassa e senza darmi il tempo di reagire mi bacia sulla bocca,sento la sua lingua e ricambio il bacio,il mio primo bacio saffico,lungo minuti interminabili,quando si stacca inizia a baciarmi i piedi,sento la sua lingua percorrere le gambe,risalire lungo le cosce fino ad arrivare al mio sesso ormai bagnatissimo.La sua lingua mi fà godere in poco tempo,non riesco a trattenermi dal durle quanto mi piaccia.Sono esausta ma ora voglio andare iltre,la bacio e sento il mio sapore,inuzio a toccare quel seno stupendo leccando i capezzoli e toccandola dapperttutto.Non sò come fare,sono impacciata,lei mi tranquillizza,toglie la mia mano e mi offre il suo sesso,lo bacio e lo lecco,cerco di far del mio meglio essendo la prima volta,lei capisce e mi aiuta,si tocca il clitoride gonfio ed esode in un orgasmo che mi bagna tutta la faccia,sembra un fiume impetuoso,non finisce mai e io li sotto bevo avidamente quel succo dolcissimo che mi offre.È passata solo mezz'ora ma,sembra un temo infinito.Ci baciamo,lei mi dice che mi desidera da sempre sin da quando adolescente iniziò a frequentare casa nostra.Gli ultimi 2 gg insieme sono stati difficili,non dovevo mostrare a mia figlia il mio cambiamento e srare accanto a Chiara era una pena infinita.
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4 anni fa
patti1204,
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Naturist resort (1)
Entrò. Richiusi l'uscio alle sue spalle.
Lei era ferma sulla soglia del terrazzino, appoggiata allo stipite. Nuda. Sontuosamente femmina.
Noi due maschi muti dinanzi a lei, che ci osservava ironicamente, invitante, provocante, eccitante...
Lui mi guardò fissamente, poi avanzò piano fino ad essere ad un palmo dal corpo di mia moglie. La protuberanza del suo pene rigido spingeva il tessuto sottile del telo avvolto attorno ai suoi fianchi. Allungò le mani verso il corpo nudo di lei a stringere delicatamente i seni pesanti dai larghi capezzoli scuri, li accolse nelle mani a coppa, li strinse, poi le stuzzicò i capezzoli fra i polpastrelli.
Lei lo lasciò fare, sorridendo, mentre lo guardava fra le ciglia, gli occhi socchiusi. La sua mano curata sfiorò la protuberanza, con l'altra strappò via il telo. Strinse fra le dita il cazzo del maschio, emettendo un sospiro profondo, lento, che esprimeva tutta la sua voglia. La cappella gonfia e rossastra era tutta inumidita mentre con la mano sinistra gli accarezzava le palle gonfie giocherellando con i piccoli piercings. .
Lui con voce roca disse qualcosa in una lingua sconosciuta, poi si accucciò sui talloni, affondando il volto fra le cosce di mia moglie, che si bilanciò con le gambe divaricate per permettergli di leccarle la fica. Vedevo la punta della sua linguona muoversi freneticamente fra i peli biondissimi per poi allargarsi in tutta la sua lunghezza e lappare sbavando le grandi labbra. Sentivo lei emettere dei singulti quando il maiale le infilava dentro la punta della lingua. Infine pian piano le infilò un dito, completamente, girandolo con cura; e lei buttava la testa indietro e non erano più singulti, ma quasi degli urletti ringhiosi, da cagnetta in calore.
Poi lui si rialzò e lei fu lesta a riprendere in mano l'uccellone e posarselo contro la fica, strofinandoselo contro, ma senza infilarlo.
Lui avvicinò il suo viso a quello di lei, si guardarono profondamente per un attimo, occhi negli occhi, e le loro bocche si incollarono per un tempo che mi sembrò infinito e infine presero a slinguarsi avidamente, oscenamente, e lei lo attirava a sè tenendogli una mano sulla nuca.
Caddero pesantemente sul divanetto continuando a baciarsi palpandosi ovunque reciprocamente.
Io ero in piedi accanto a loro e mi masturbavo guardando mia moglie che si eccitava con un altro uomo e lo faceva eccitare come mai aveva osato fare con me.
Spalancai la porta della stanza da letto e accesi la luce, perchè le imposte erano ancora chiuse, poi tornai da loro, presi il porco per un braccio e gli feci capire che potevamo andare di là.
Mi capì al volo e si trascinò dietro mia moglie, rovesciandola sul letto e gettandosi sopra di lei.
Ma lei sgusciò dal suo abbraccio e si mise al centro del materasso a quattro zampe, con il magnifico, largo culo offerto al maschio infoiato.
Lui le si inginocchiò dietro e iniziò a baciarle, leccandole, le belle chiappone, prima di prendere a strofinare la cappella nel solco, appoggiandola contro lo stretto buchino roseo, mentre le stringeva con le mani i fianchi abbondanti e morbidi.
Quindi si sistemò bene, e fece scorrere il grosso cazzone duro verso la fica gonfia di mia moglie , continuando a strusciare il glande - sontuosamente rigonfio e violaceo - contro la fessa di lei, oramai grondante.
Evidentemente gli piaceva molto lo sfregamento delle grandi labbra bagnate contro la sua cappella. Ma da come mia moglie mugolava pure a lei questo giochino procurava molto piacere.
E il maschio nella sua lingua sconosciuta, dura, la incitava, forse la insultava, chissà.
Mi stesi sul letto di schiena, infilandomi fra le gambe di lei, con la testa in mezzo alle sue cosce. Vedevo la verga dello sconosciuto che continuava a stuzzicare la patata gonfia e umida, quasi gocciolante.
Lui appoggiava con delicatezza la punta del cazzo, da cui pendeva un filo di presperma filante, contro la patonza di mia moglie, quindi vidi che spingeva pianissimo, penetrandola. Il grosso arnese scivolava lentamente, inghiottito dalla fica di lei, che lo invocava tutto, tutto fino in fondo. Quando arrivò fino ai coglioni, si fermò per un attimo; lei mugolava, roca.
Allora lui iniziò la cavalcata: estraeva a metà l'uccellone e poi lo riaffondava dentro piano, lo tirava ancora fuori per poi rimetterlo nella fica, ma ora con dei colpi secchi, che la facevano ululare, quasi rantolando. Le mani di lui passarono dai fianchi alle tette penzolanti, stringendole, strappazzandole, e lei continuava a godere rumorosamente. Ma pure lui le gridava nella propria lingua, probabilmente delle porcate molto eccitanti.
Io, sotto di loro, continuavo a menarmelo.
Credevo di impazzire, vedendo il cazzo del maschio straniero che accelerava il ritmo della chiavata, ora entrava ed usciva freneticamente dalla fica di mia moglie, lo tirava fuori completamente, la cappella gocciolava e lui gliela sbatteva nuovamente dentro, fino in fondo, con colpi secchi che la facevano emettere dei suoni inconsulti e lei lo incitava, lo invocava con parole oscene che mai aveva usato con me.
Stavo uscendo di testa, non resistevo più; allungai la mano a toccare i coglioni del maschio che si stava sbattendo la mia signora, il maschio che aveva saputo trasformarla in una vera troia, davanti a me, senza ritegno. Stuzzicai con la punta delle dita i piccoli piercings e capii subito che la cosa gli piaceva assai, allora presi in mano lo scroto, lo strinsi, poi lo carezzai: quanto mi eccitava stringere nella mano quelle grosse palle gonfie, i testicoli pieni di sborra del maschio che stava usando mia moglie e che la faceva godere bestialmente.
La magnifica trombata andò avanti molto a lungo, lui sembrava instancabile e lei ebbe ben due orgasmi, vedevo la fica inondata di umori, sentivo l'odore acre del loro piacere e il cazzo duro del maschio sempre più bagnato.
Infine capìi che stava per venire, dall' irrigidirsi dei suoi muscoli e dalle urla soffocate che emetteva, infatti ad ogni fiotto di sborra colpiva la fica con violenza e lei ululava degli 'ahhh' di soddisfazione mentre lo stallone stringeva i suoi seni fra le mani.
La sborra abbondante del bestione infoiato colava fuori dalla fica di mia moglie, lungo le sue ampie cosce e il porco, quando glielo tirò fuori completamente, ancora tutto grondante, lo diresse sghignazzando verso la mia bocca, infilandolo fra le mie labbra.
Lo succhiai, assaporando il sapore forte del suo sperma, lo leccai accuratamente.
Pensai che il suo cazzo bagnato sapeva anche della fica di mia moglie. Godevo tenendo nella mia bocca il cazzo che la aveva fottuta.
Mentre lo leccavo mi sborrai sulla pancia...
Mai avevo, anzi mai avevamo goduto così smodatamente...Sudati, ansanti, stavamo stesi tutti e tre sul letto sfatto e il maschio prese a baciarsi con mia moglie, come se io non esistessi.
Era sua...
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4 anni fa
bobo45sex,
27
Ultima visita: 2 anni fa
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Naturist resort
Quest'anno c'era pochissima gente nel resort naturista, in Istria, e il primo giorno notai che un bell'uomo si aggirava solitario, osservando la gente sulla spiaggia.
Al mattino seguente ero sceso in spiaggia presto per sistemare i lettini e lo avevo nuovamente notato: un bel tipo, sportivo, solo, che correva sulla stradina lungo il mare. Risalii nel nostro appartamento per fare colazione e poi scendemmo, io e mia moglie, a stenderci per prendere il sole; mentre ci stavamo sistemando tornò il corridore, gironzolò un po' attorno, fece degli esercizi di stretching vicino a noi, osservando spudoratamente la mia lei - che era naturalmente nuda - e poi sparì.
Sulla spiaggia eravamo pochissimi, molto distanziati ma dopo poco il bel corridore comparve con il suo lettino e lo sistemò perpendicolare a quello della mia signora, piuttosto vicino, forse appena due metri, malgrado ci fosse tanto spazio a disposizione. Si stese e notai che aveva un bel corpo, alto e snello ma muscoloso, villoso nei punti giusti e con un arnese niente male, e aveva pure tre piccolissimi piercings sullo scroto, che spiccavano sulle grosse palle pelose. Mia moglie nel frattempo aveva fatto una nuotata e tornava dalla doccia, asciugandosi tutto il corpo: i bei seni sodi, anche se un po' pesanti, con i grossi capezzoli scuri, le larghe chiappe, i fianchi abbondanti, le belle cosce ampie e la fica , coperta da un boschetto di sottili peli biondissimi.
Gli occhi del nostro vicino scorrevano avidamente sul suo corpo, come se io non ci fossi.
Lei si stese e cominciò a passarsi l'olio solare chiedendomi di stenderlo anche sulla sua schiena, io eseguii lentamente carezzandole le spalle e la schiena e scendendo fino ai glutei, le passai le mani fra le cosce e sul retro delle gambe, poi - accorgendomi che l'uomo non aveva distolto lo sguardo nemmeno per un attimo - le dissi di voltarsi. Lei si abbandonò mollemente sulla sdraio, le gambe appena allargate ed io guardai intenzionalmente il nostro vicino mentre partivo dai piedi per oliare il corpo di mia moglie, salendo lungo le gambe, le cosce, soffermandomi a massaggiarne dolcemente la parte interna, cosa che lei gradiva molto, ed infatti (quanto inconsciamente ?) allargò le gambe. Il maschio si sistemò sul fianco, per poter apprezzare la visuale della bella fica e allora mi sembrò di notare che il suo uccello fosse più gonfietto di prima... Io intanto passai a stendere l'olio sul décolleté di mia moglie e poi scivolai sui seni, dove i capezzoli presero a gonfiarsi, a indurirsi, pian piano massaggiavo lo stomaco, la pancia, il pube fino ad arrivare ai peli biondi...Il tipo continuava a seguire la mia operazione di "oliaggio" e si carezzava le palle toccandosi anche il manico che era sempre più gonfio; quando passai la mano sulla fica della mia donna, lui se lo strinse fra le dita e fece scivolare fuori la cappella, che mi sembrò veramente notevole, gonfia, lucida e di un bel rosso cupo.Io e lui ci guardammo negli occhi mentre facevo scivolare lentamente un dito fra le labbra gonfie della fica di lei.
Era un gioco che ci eccitava entrambi, solo mia moglie fingeva indifferenza, ma però aveva allargato ancora di più le cosce.
Qualcuno si avvicinava e lui si girò sulla pancia, per nascondere quella che oramai era una visibilissima erezione; appena passata la coppia a piedi, si mise nuovamente di fianco, mostrando il grosso cazzo stretto nella mano. Anch'io mi stesi sul mio lettino, perchè stavo eccitandomi ovviamente, mentre la mia signora si mise a leggere un libro (o fingeva?).
Dopo un po' le dissi che risalivo un attimo in stanza, quindi indossai un pareo e mi allontanai nel boschetto di lecci che divideva la spiaggia dalla nostra casettina; però non mi allontanai troppo e tornai sui miei passi, tentando di nascondermi fra il verde, perchè volevo spiare le manovre del maschio con mia moglie.
Come previsto, lui iniziò a muovere la mano sul proprio arnese, e mia moglie smise di leggere, evidentemente il cazzo del maschio la interessava molto più del libro, eheheh... Di nuovo passò qualcuno e di nuovo lui nascose la sua eccitazione, per poi tornare a menarselo spudoratamente mentre lei quasi casualmente si toccava i capezzoli e con finta noncuranza spalancava le cosce esibendogli la propria fica. Mi avvicinai di più, sempre restando fra gli alberi e notai che lui si passava oscenamente la lingua sulle labbra; quando lui alzò la testa e mi vide, decisi di non nascondermi più. In quel tratto di spiaggia eravamo praticamente da soli e lui ora si masturbava senza ritegno facendo scorrere lo sguardo ora avidamente sul corpo di mia moglie ora ironicamente su di me. Lei lo guardava fisso, avendo lasciato cadere il libro sui ciottoli. Mi avvicinai ancora di più, ma lei sentì i miei passi e riprese a leggere, mentre lui smise di menarselo ma non si nascose, lasciando in bella vista l'asta dura completamente scappellata.
Passarono più volte alcuni bagnanti e allora lui si mise giù sulla pancia, per poi tornare prontamente ad esibire il suo manico eretto.
Con questi giochetti esibizionistici era passata praticamente tutta la mattinata ed io dissi a mia moglie che mi sembrava l'ora di risalire in casa per mangiare. Così lasciammo la spiaggia e ci inoltrammo nel boschetto di lecci, diretti al nostro appartamentino. Guardavo alle mie spalle e vidi che, come avevo previsto, l'uomo si alzava dal lettino e si incamminava dietro a noi a una certa distanza, dopo aver avvolto un telo sui fianchi (per coprirsi il cazzo che era rimasto ancora duro). Camminando, appoggiai la mano sui glutei della mia signora, carezzandole il bel culo, per continuare ad eccitare il porcello che ci seguiva.
Arrivammo alla casetta a due piani con 12 location -, ma quest'anno ne erano occupate solo 3 a causa del covid - ed entrammo nel nostro appartamentino al piano terra. Spinsi subito mia moglie sul terrazzo, sollevato da terra a meno di 70 cm, che dava sul boschetto di lecci; lei si appoggiò alla ringhiera ed io osservavo compiaciuto la prorompente femminilità delle sue forme generose.
Ed ecco che il nostro amico comparve dietro ad un albero, esattamente di fronte a noi.
Mi avvicinai a lei da dietro carezzandole le spalle e le braccia, per poi stringerla a me infilando le mani sotto le sue braccia per prenderle i seni dondolanti. Sussurrò: "Ma che fai?". Io risi mentre le toccavo le tette e la baciavo sul collo (è una cosa che la fa impazzire...). Poi con la destra scesi verso il pube e iniziai a titillarle la fica. Protestò: "Ma dài!" con scarsa convinzione. L'uomo lasciò cadere il telo dai fianchi e si strinse nella mano la verga dura, riprendendo a menarsela, scappellandola lentamente.
Mi eccitava moltissimo questa scena: Il maschio esibizionista in piedi davanti a noi che si masturbava mentre io con una mano stringevo un seno di mia moglie e con l'altra le stuzzicavo la fessura che si andava bagnando e intanto la leccavo sul retro del collo, strofinandole il mio uccello contro le chiappone. Quando cominciai a farle scorrere il dito fra le grandi labbra, lui si avvicinò fin sotto il terrazzino, accelerando il movimento della masturbazione. Si sentivano solo i nostri respiri profondi, i nostri ansimi, io tolsi la mano dal pube di lei e lui allungò la sua in mezzo alla ringhiera a cercare la fica e, sentendola tutta bagnata, emise un suono roco di desiderio e anche di soddisfazione.Si udirono delle voci e lui raccolse rapidamente dal prato il telo e lo indossò per coprirsi, io allora gli feci segno di entrare e mi diressi verso l'ingresso, che era sul retro.
Mentre aprivo la porta lui era già lì davanti. Rapidissimo... e sorridente.
Entrò. Richiusi l'uscio alle sue spalle.
Lei era ferma sulla soglia del terrazzino, appoggiata allo stipite.
Nuda. Sontuosamente femmina.
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4 anni fa
bobo45sex,
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Ultima visita: 2 anni fa
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Vittoria
Vittoria l'ho conosciuta in un forum che frequento di tanto in tanto, mi era piaciuta molto la sua presentazione era allegra e spiritosa.
Premetto che la chiaccherata è nata nel modo più banale e spontaneo immaginabile ma che ha preso sin da subito un piglio piacevole e interessante, e che abbiamo parlato di una relazione tra di noi in via puramente ipotetica e per comodità di discorso, avendo lei un Padrone.
Della stessa mia città avevamo in comune anche il dialetto e questa cosa ha facilitato la comunicazione non poco, in breve siamo passati dalla messaggeria a telegram e alle telefonate, è intelligente e curiosa e da poche frasi o mezze frasi dette nelle varie discussioni ha saputo capire molto di me e del mio passato.
Rapidamente siamo entrati in una divertente intimità e Vittoria si è aperta con me raccontandomi una storia già sentita purtroppo troppe volte, mi racconta praticamente tutto senza filtri, per qualche motivo ha capito che può fidarsi e lo fa con spontaneità, chiedendomi più o meno esplicitamente opinioni e consigli, ho un carattere non facile, e non voglio ne posso cambiarlo, le ho detto con il massimo della schiettezza cosa pensassi della sua situazione, se non avessi fatto così avrei tradito la sua fiducia la vita mi ha portato a capire al volo la gente, e ho capito quasi subito che Vittoria s'era innamorata della persona sbagliata e che lo aveva capito anche lei anche se non lo voleva ammettere con se stessa, e il sentirselo dire era doloroso più che la cosa stessa, mi ha chiamato schiacciasassi, probabilmente non ha torto.
Probabilmente la frequentazione con me le ha fornito un punto di vista esterno e non interessato, di fatto in breve tempo Vittoria chiude non senza dolore la storia malata che aveva in corso.
Cominciamo a sentirci anche telefonicamente oltre che via chat, mi racconta molte cose di se e sempre più mi rendo conto che è una brava persona a tutto tondo, le racconto qualcosa anch’io specialmente del rapporto che mi lega a mia moglie, di come viviamo, delle mie passioni e di molte altre cose, tra cui anche il come io vedo i rapporti D/s di come amo mettere in chiaro da subito le cose, di come secondo me questo tipo di relazioni vanno gestite in modo che i sentimenti non prendano il sopravvento, che una sorta di “lucido cinismo” è indispensabile per mantenere le cose nella giusta prospettiva, che se voluto da tutti il “do ut des” non è sbagliato e che paradossalmente tutto ciò non significa non provare affetto reciproco, Vittoria capisce praticamente subito cosa io intenda e non senza qualche dubbio a riguardo accetta il concetto è diretta e tutto sommato pragmatica quindi non sono stupito della sua reazione.
Mi rendo conto che è affascinata dal rapporto tra me mia moglie, dalla complicità che ci unisce e la posso capire è una cosa decisamente inusuale e molto forte.
Un altro aspetto divertente delle nostre chiaccherate sono le scemate che diciamo apposta per ridere, e gli sfottò che ci scambiamo in numero impressionante, a Vittoria piace scherzare e sa stare allo scherzo, ed è decisamente divertente e a volte salutare ridere un paio di minuti con lei durante certe giornate.
Mi rendo conto che non solo si trova bene a chiacchera con me ma che le interesso e quando mi chiede se mi può telefonare un pomeriggio non sono stupito dal contenuto della telefonata, vuole conoscermi e offrirsi perché vuole comunque continuare la sua esperienza come sottomessa.
Le rispondo che a prescindere avrei piacere di conoscerla, le anticipo cosa mi aspetto da lei se decide di offrirsi per il resto o meglio per i dettagli ne parliamo con calma vis-à-vis e le dico che ci possiamo vedere o domenica sera o lunedì che mia moglie lavora, restiamo per lunedì ma all’ultimo istante salta tutto per suoi impegni imprevisti, stranamente non penso neanche per un istante che mi stia coglionando, cosa che normalmente avrei pensato in 2 nanosecondi.
Mi chiede di nuovo quando possiamo vederci ma vorrebbe che ci fosse anche la mia dolce metà, vuole conoscere e offrirsi ad entrambi, pochi istanti per fasarmi con mia moglie e l’invito a cena è fatto per 2 giorni dopo.
All’arrivo le vado incontro sulle scale e mi trovo davanti una persona con un sorriso davvero luminoso, è tesa e si vede ma sorride ed è bella, si accomoda e vedo che a mia moglie piace, ha un sesto senso quasi infallibile e se sorride con calore al 99% ci ha preso, Vittoria non è alta e in tutta sincerità mi aspettavo una persona più robusta da come s’era descritta, io la guardo con lo sguardo finto corrucciato e lei mi risponde con una linguaccia, il ghiaccio è rotto.
Ho avuto cura di farle trovare una chicca che so apprezza come antipasto, e la cosa la mette ancora più a suo agio, ceniamo discorrendo del più e del meno come se ci conoscessimo da anni, l’atmosfera è rilassata e cordiale come deve essere, una volta bevuto il caffè decido che è arrivato il momento di parlare e le dico, “oltre al piacere di averti conosciuta di persona e di aver cenato piacevolmente mi hai detto che vuoi dirci qualcosa, forza comincia” la tensione sale immediatamente e Vittoria con la voce carica di emozione ci dice “sono venuta a propormi per giocare con voi se mi volete” le rispondo “al 90% ti ho già detto cosa mi aspetto da te e lo stesso vale per mia moglie, mancavano dei particolari che ti elencherò adesso, poi se vorrai pensarci su ancora un po nessun problema”
“Come ti ho già detto la tua vita, la tua famiglia, il tuo lavoro hanno sempre comunque la precedenza, la tua vita sessuale a parte quella con tuo marito che gestisci come meglio credi diventa nostra, quindi se hai trombamici o trombamiche chiudi, qualsiasi tipo di attività sessuale deve essere autorizzata da uno di noi due. Quando verrai qui non potrai indossare biancheria intima solo calze e reggicalze, dovrai essere sempre perfettamente depilata ma mi hai detto che già di tuo lo sei quindi va bene, al tuo arrivo ti sarà imposto un butt plug che manterrai per tutta la permanenza qui, ti potrà essere tolto solo ed esclusivamente per andare in bagno e per essere inculata (ho volutamente usato il termine forte per provocare una reazione) e sarai inculata ogni volta o da me o da lei o da entrambi a turno, ti useremo come e quanto vorremo, non ti lasceremo segni che poi dovresti giustificare, questo è direi tutto se vuoi altro tempo per pensarci ti ripeto non c’è problema e anche se cambi idea non cambieremo atteggiamento verso di te.”
Vittoria risponde quasi subito “va bene accetto”, guardo mia moglie e lei annuisce, dopo di che si volta e le dice “alzati”, Vittoria esita un secondo solo ma si alza, Anna le dice “togliti la maglia”, un altra brevissima esitazione e Vittoria esegue, Anna prosegue togliti il reggiseno, e a ordine eseguito continua un capo alla volta lasciando Vittoria con addosso solo un paio di buffi calzini, vedo lo sguardo di mia moglie scintillare come non lo vedevo da tempo e non so dire quanta gioia questo mi procuri, le piace e sicuramente ci divertiremo moltissimo, è il mio turno di parlare le dico vieni qui di fronte a me, gira dietro le spalle di Anna e si piazza di fronte a me, allarga bene le gambe, esegue prontamente mani dietro la testa aggiungo e subito assume la posizione, quando sei di fronte a noi questa è la posizione che devi assumere sempre salvo che non ti sia diversamente ordinato, le gambe devono sempre essere aperte in qualsiasi posizione, inoltre ti rivolgerai a noi chiamandoci Padrona e Padrone o Signora e Signore chiaro? Risponde subito si Padrone si Padrona, allungo le mani e prendo in mano i suoi grossi seni che sono decisamente sodi, manipolo i capezzoli che hanno una dimensione adeguata all’importanza del seno e in pochi secondi si induriscono, dico a mia moglie capezzoli sensibili, la vedo formare silenziosamente le parole “che belle tette ha” e le sorrido, scendo con una mano al pube e trovo una ricrescita di pelo, glielo faccio notare e mi risponde imbarazzata non sono pronta non me lo aspettavo, vorrei risponderle io meno di te ma taccio e le annuisco dicendo ok a posto, entro con un dito tra le labbra e sento il clitoride reagire al tocco, dico a mia moglie un clitoride di buone dimensioni, il suo odore si sparge per la cucina, girati le ordino e immediatamente ho la visione della sua schiena e del suo sedere imponente ma non esagerato, lo tocco ed e’ decisamente sodo, chinati in avanti e con le mani apriti le natiche, esegue e mi trovo davanti i suoi buchi, entro con un dito in vagina e la trovo un lago, guardo mia moglie e le dico e’ un vero lago qui sotto, pagherei per vedere la sua faccia, estraggo il dito e lo infilo senza incontrare resistenza nel suo ano, è bene aperta anche da questa parte dico a voce alta, ok raddrizzati e voltati, esegue subito e riprende la posizione, le sorrido e le dico Vittoria ti accettiamo benvenuta tra di noi.
Il suo sorriso dice felicità, dice calo della tensione, dice ce l’ho fatta, la sua voce dice solo grazie ed pieno di emozione e gratitudine.
Rivestiti le dico, poi per rompere la tensione aggiungo pero’ i calzini con hello kitty non si possono proprio vedere, scoppiano a ridere entrambe e Vittoria mi dice lo sapevo che sarebbe arrivata la stavo aspettando, tra me penso ok ma hai riso ed e’ questo che conta, devi tirare il fiato.
Domani creo un gruppo su telegram che sarà il mezzo con cui decidere e fissare gli incontri aggiungo mentre si riveste.
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4 anni fa
noi1961,
60/60
Ultima visita: 3 mesi fa
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Serata greca
In uno splendido ristorante di Milano, in zona Fiera.
Siamo seduti al tavolo in tre, due splendide donne, Maria 45 enne splendidamente portati e Paola 33 enne infermiera e io Marco 45 enne medico chirurgo.
Le due donne esagerando con il vino greco portarono il discorso sulle dimensioni del pene e la mia compagna di allora un po brilla Maria, confida all ospite che del mio cazzo ne era entusiasta e Paola infermiera e mia assistente da anni mi guardava curiosa e eccitata
La proposta fu subito rapida e un po sbronzi ci spostammo nel appartamento di Paola.
Maria fumo un po di cannabis e ridendo si chiuse in bagno bisbigliando una frase sconcia a me
e io spogliai subito Paola leccandogli il culo davanti lo specchio erano anni che lo desideravo lo imm
aginavo guardandola in ospedale. Uscì dal bagno la mia compagna vestita solo con autoreggenti e slip nere. Guardandomi leccargli il culo avidamente incomincio a toccarsi e infilandosi le dita nella fica bagnatissima.
Ricordo che scopai da dietro l infermiera sia nel culo che la sua fessura bagnata Con colpi secchi e precisi montandola come sognavo in ospedale. Scopai bene e a lungo Maria e venni inn bocca a entrambi. Da lì Comincio un gioco lesbo a due Con vibratori e lunghissimi 69
Io mi sedetti in poltrona e gustandomi lo spettacolo ringraziai la mia fortuna di quella notte
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4 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 1 ora fa -
Una serata in barca
Nelle nostre esperienze c'è stata una situazione che mi rimarrà per sempre inpresso...incontro prenotato con un singolo noi in cp ...appuntamento con le auto ...ci siamo sul posto un auto ci lampeggia ..eccolo ...la mia lei : ma non e' da solo Giuseppe c'è un altro con lui ....ed io : non so sarà sicuramente un amico ...lei non risponde....ci dirigiamo verso il mare in un parcheggio dove sostiamo ..scendiamo e Giuseppe ci presenta luigi un propietario di barche posizionate sul moletto lì vicino...ci avviamo verso il molo con imbarcazioni a dx e sx ....dal parcheggio alla barca neanche una parola...pochi metri dinnanzi a noi una barca nn piccola ....luigi sale a bordo rimane sul ponte e tende la mano alla mia lei ....e gli dice: prego cara accomodati...un ingresso con salottino divanetti ecc all aperto con gazebo...poi cabine in paio bagni cucina ...propio una bella barca ..un sogno...Giuseppe presenta luigi alla mia lei :....dopo le presentazione inizia la visita alla barca ...luigi entra con la mia lei all ' interno per mostrargli lo yacht...lei : questa cosa e' meravigliosa grandiosa ed e' la prima volta che ci salgo ....Giuseppe gli dice : e non sarà l'ultima....lei: sorride e dice be mi piacerebbe anche di giorno.....Giuseppe prende una bottiglia di prosecco e la apre versa 4 calici e brindiamo ...lei: sorride ci accomodiamo esternamente la mia lei e' accanto a giuseppe seduta ...io più spostato ...luigi vorrebbe salpare.....anche perché notato in po' di casino sul mercato lo con altra gente su altre barche .....quindi si esce dal porto ...luigi mette in moto e ci avviamo in mare aperto ...intanto Giuseppe palpeggia la mia lei da dietro e sono seduti entrambi ..ed io con la coda dell' occhio non mi perdo nulla...si e' arrivato in mare aperto luigi si ferma ed in invita la mia lei in cabina per farla pilotare ....si vede tutto ....luigi : vieni ti faccio portare il barcone prendi il timone ....lei alla guida luigi la segue da dietro ...in una frazione di secondo la mia lei e' inginocchiata che glielo prende tutto in bocca....adrenalina al max per me .....entra Giuseppe mentre loro due si alzano .....ha due cazzi adesso in mano mentre loro palpeggiano ..entro anche io i cazzi diventano 3 ..ai inginocchiata e li prende perbene in bocca tutti e tre ....dura poco questo preliminare....ci spostiamo esternamente ....e Giuseppe la scopa da dietro ed a luigi continua a spompinare ed arriva in bocca a lei in un secondo .....Giuseppe in superdotato la mette a pecora io sto scoppiando mi avvicino e glielo metto in bocca ...e lei sembra una cavalla ...arrivo anche io .....rimangono lei e Giuseppe per almeno mezz'ora scopano in tutti i modi .....alla fine Giuseppe la fa inginocchiare e gli spruzza almeno mezzo litro di sborra in ciao ..nel vero senso della parola ......non aggiungo altro ...vorrei solo riaccadesse
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4 anni fa
Amicofidato1,
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Ultima visita: 4 mesi fa