{"linkButtonClass":"stories-filter__top-new-button button button_default","href":"\/aggiungi-racconti","title":"Aggiungi racconto","displayFirstSpan":true,"firstSpanClass":"stories__top-new-button-icon","firstSpanContent":"\n<svg class=\"svg-icon icon-add-button-icon\">\n <use xlink:href=\"\/build\/sprite-83eb32dceb21b468932833be844ed846.svg#add-button-icon\"><\/use>\n<\/svg>","displaySecondSpan":true,"secondSpanClass":"stories__top-new-button-text","secondSpanContent":"Aggiungi racconto","checkDeactivatedProfile":true}
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A mio marito piace il cetriolo 2
Mi ritrovo in una situazione inesplicabile.
So di essere importante per mio marito come lui lo è per me, anche se io non sono il tipo da amore sentimentale folle.
Queste sue tendenze omosessuali mi sconcertano, devo riuscire a capirne di più prima di fare o pensare a checchessia.
Decido di creare un altro profilo fasullo sul sito gay. In un paio d'orette di esplorazione mi rendo conto di come deve presentarsi un gay attivo. Mi propongo come uomo 48enne attivo, ben dotato, dominante ed autoritario. Rubo foto da un sito gay americano e le inserisco, senza trascurare il particolare del grosso cazzo in erezione. Inizio a messaggiarlo:
"Ciao mi chiamo Giorgio, ho visto il tuo profilo, mi interessi". Laconico come quasi tutti i maschi.
La situazione diventa comica.
La sera a casa lo vedo sul divano del salotto a trafficare sul cellulare.
Arriva la sua risposta:
"Ciao, io sono Eddy (!!!) anche tu mi interessi, di dove sei?"
Dalla camera da letto , rispondo subito.
"Sono di Frosinone (noi abitiamo a Latina)... hai davvero un bel culo, sai"
Emanuele "Eddy" risponde dopo pochi minuti.
"Io di Latina, vicini."
Cerco di farlo parlare un po':
"Raccontami di te, Eddy"
"Sono una frocia passiva, faccio tutto".
"Vivi solo, puoi ospitare?"
"No, vivo con mia madre, non posso ospitare, tu puoi?". Che bravo raccontaballe...
"Certo che posso, io cerco una puttanella da usare, ti andrebbe?" Anche io so raccontare balle.
"Siii"
"Vedo che hai 38 anni [ne ha 41 in realtà NDR]. Hai già avuto esperienze? Quante?"
"Si parecchie, sono bella aperta, tranquillo. Ti va di scambiare foto viso e cell?".
Non so come andare avanti, lo liquido con una scusa promettendogli di farmi sentire più tardi.
Insomma pare tutto vero, è proprio deciso ad incontrare, non si tratta di una semplice fantasia omosessuale.
E' buffo. Razionalmente sono sconvolta ma emotivamente non mi sento contrariata, anzi, sono quasi divertita. Avessi scoperto che Emanuele se la fa con un'altra donna mi sarei letteralmente inferocita. So di dovermi preoccupare di avere un marito gay e di non essermene accorta per 12 anni.
Che diavolo faccio? Prendo cappello e lo lascio? Mi pare assurdo.
Lo affronto a viso aperto? Non so come fare, non me la sento.
Faccio finta di niente? Improponibile.
Passano un paio di giorni. La seconda sera Emanuele prende a baciarmi a letto. Sono quattro giorni che non facciamo l'amore. E' irruento, eccitato. Mi sale sopra e mi apre le cosce a forza. Lo fa spesso. Gli apro le cosce, sento la sua erezione spingere. Scosta le mutandine, la sua cappella si fa strada tra le mie grandi labbra. Non ho avuto tempo di lubrificarmi. Meglio. Il cazzo mi entra dentro a fatica, procurandomi quel poco di dolore che mi fa sentire oggetto di violenza. Così mi piace.
Dai, amore mio, spingi, fammi sentire troia. Mi cavalca con foga.
Come fa ad essere gay, Emanuele è un bravo maschio a letto. Non dico che in passato io non ne abbia avuto di migliori, ma lui è in gamba. Come fa ad essere allo stesso tempo una "frocetta passiva"? Sento la sborra di mio marito riempirmi la figa. Vengo anche io lamentandomi di piacere.
Ho deciso. Esplorerò la situazione ricorrendo ad un complice.
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5 anni fa
cplat38,
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Ultima visita: 4 anni fa
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A mio marito piace il cetriolo 1
Mi chiamo Eleonora, ho 39 anni, mora, piuttosto piacente. Eterosessuale al 100%.
Fino a 30 anni ne ho fatte quante Carlo in Francia. Poi ho conosciuto Emanuele ad una festa di Capodanno e ho capito che era il momento di farla finita con i comportamenti troppo allegri e di mettere la testa a posto. Lui mi piaceva, mi dava sicurezza, tranquillità, amore e pure soldi, che schifo non fanno. Sono diventata una moglie fedele e lui non mi fa mancare nulla. Ha pure un cazzo rispettabile e lo adopera in maniera dignitosa. Io sono multiorgasmica e il mio Emanuele sa discretamente bene come usarlo per mandarmi in estasi.
Sono pertanto quella che si dice una moglie felice. I figli non sono arrivati ma non è una cosa indispensabile, nè per me nè per lui.
Tutto questo fino ad un paio di anni fa. Intendiamoci, in seguito non è accaduto nulla di brutto o irreparabile tra me ed Emanuele, stiamo ancora insieme e felici, ma i nostri equilibri si sono decisamente trasformati.
Dicevo di due anni fa: tutto è iniziato quando, un bel giorno, sono tornata a casa prima dal lavoro.
Entro e lui non c'è.
Rassicuratevi, non l'ho trovato immerso fino alle palle in Lady Smorzacandela (chi indovina la citazione?).
Niente affatto.
Anzi lui non era nemmeno in casa.
Era uscito a comprarsi le sigarette, il tapino.
Non sapendo che io stavo per tornare anticipatamente.
Entro nel suo studio e cosa trovo? Sulla postazione del PC vedo un fallo di gomma tutto sporco di merda.
Piccola parentesi: Emanuele sa come farmi godere e si è procurato un set di cazzi di gomma con cui mi fa divertire. Dopo che è venuto un paio di volte e io non ne ho avuto ancora abbastanza mi metto a gambe aperte e lui si dà da fare con i cazzi di gomma (preferibilmente uno me lo piazza davanti e uno di dietro) finchè, dopo essermi bevuta altri cinque o sei orgasmi, mi ritengo soddisfatta.
Domanda: cosa ci fa il mio cazzo di gomma preferito (il più grosso) tutto sporco di merda accanto al suo computer?
Non ci vuole un genio per capirlo ed io non sono il tipo da tenermi qualcosa dentro.
Non ci vedo nulla di male che un uomo desideri stimolarsi analmente, sono piuttosto stupita del fatto che lui non mi abbia mai chiesto di farglielo. Mi ripropongo di prenderlo affettuosamente in giro e di raccomandargli di lavarlo bene dopo l'uso, dovendolo poi usare anche io.
Invece, appena torna a casa, si rende conto del mio rientro anticipato e mi pare discretamente in preda al panico. Lo abbraccio, lo bacio, ma lui è rigido. Allora capisco che ha paura di qualcosa e non mi sembra il caso di metterlo in imbarazzo. Quindi faccio finta di niente, gli dico che sono appena entrata in casa. Lui si rilassa e, come prevedevo, va subito nello studio a nascondere la prova dei suoi misfatti anali.
Ma la curiosità è femmina, devo capire. Dopo qualche giorno approfitto di una sua distrazione per sbirciare nel suo cellulare. Guardo Messenger e Whatsapp, non trovo nulla di sospetto... poi la mia attenzione cade su un'icona che non avevo mai visto su un cellulare. Mi segno il nome, poi controllo su Internet.
Non ci metto molto a capire di che si tratta. E' una app collegata ad un sito di incontri gay.
Trasecolo letteralmente.
Il mio Emanuele che cerca incontri gay?????
Ma è maschio, virile, scopa bene.
Capisco che desideri trastullarsi il buchetto col cazzone di gomma, ma bastava chiedermelo, glielo facevo io volentieri (magari dopo che lui avesse provveduto autonomamente a farsi un buon clistere).
Ma cercare incontri in un sito di culattoni!!!!
Non mi torna, proprio non mi torna.
Vado sul sito e mi iscrivo con un profilo falso.
Ci sono migliaia di iscritti, ma con la ricerca per località è facile circoscrivere la rosa dei profili papabili ad un paio di centinaia.
Cerca cerca, finisce che lo trovo.
Non credo a quello che leggo.
"Troietta passiva cerca maschi attivi per incontri di sesso", e qualche altra amenità!!!
Una decina di foto del culo di mio marito corredano il profilo!
Alcune scattate nella nostra camera da letto, riconosco l'imbottita.
Un paio sulla poltrona del salotto in pose da troia.
Dopo 9 anni di matrimonio e 3 di fidanzamento!!
Cazzo!!!!
E adesso?
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5 anni fa
cplat38,
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Ultima visita: 4 anni fa
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Incontro con uno sconosciuto
Chiara all’età di 44 anni conduceva una vita piuttosto tranquilla e ritirata, si divideva tra casa e lavoro ed era contenta così, suo marito andava spesso all’estero e allora lei coglieva l’occasione per scrivere e rivivere esperienze passate. Le piaceva ricongiungersi con l’io di un tempo, a volte tornava ad essere bambina, altre volte era un’adolescente ribelle, oppure ancora una giovane donna. Sul suo presente non c’era molto da raccontare la vita a partire dai trent’anni si era mantenuta costante, sembrava quasi che non fosse più accaduto niente di significativo a partire da quella data,o meglio sembrava quasi che gli anni non fossero neanche passati. L’unico evento degno di nota era che a 36 anni si era sposata dopo un fidanzamento durato 13 anni.
A interrompere questo fluire uguale del tempo era stata una sua amica Betty, che un giorno l’invitò a sperimentare chirp me, un’applicazione di face book che metteva in contatto le persone per creare nuove amicizie. All’inizio Chiara si sentì in colpa a ricevere messaggi da estranei, attutì questa sensazione dicendosi che non c’era nulla di male a ingannare il tempo in questo modo, visto che lei stava così spesso sola.
Il motore di chirp me per sbaglio l’aveva inserita su Bologna. E questa circostanza la tranquillizzava perché le persone che conosceva erano distanti e non potevano costituire un reale pericolo. In più di lei non compariva nemmeno la foto. Riceveva messaggi da giovani ragazzi che potevano avere l’età dei suoi nipoti e che erano alla ricerca di donne adulte, che avessero esperienza e fossero per questo più facili da abbordare. Capitavano anche degli uomini grandi che senza mezzi termini passavano subito al sodo in modo volgare.
Un’altra sua amica Valentina, vedendo che lei si era lasciata intrigare da questa applicazione, le regalò un abbonamento per il suo compleanno.
Nel frattempo il motore di chirp me l’aveva inserita su Roma e Chiara si sentì meno sicura.
Un giorno ricevette un messaggio da un uomo attraente dell’età di 48 anni. Chiara fu colpita dall’immagine del suo profilo che ritraeva il mare ed era molto simile alla stessa immagine che aveva scelto lei. Questa coincidenza le piaceva. Subito rispose al messaggio, Luca le disse che amava leggere e anche questo aspetto attirò la sua attenzione, quest’uomo sembrava diverso dagli altri che l’avevano contattata.
Rispose subito, ma le sue risposte per un errore dell’applicazione non venivano inviate. Chiara allora scrisse al servizio clienti di chirpme affinché risolvessero il problema e un giorno provò a scrivere di nuovo a Luca, questa volta il messaggio venne inviato e Luca le rispose mandandogli il suo e- mail. Così Chiara, sapendo che a lui piaceva leggere, decise di inviargli i suoi racconti.
Lui li lesse con piacere e la ringraziò per averglieli spediti. Luca pure aveva accettato d’iscriversi al social per ingannare il tempo. Andava in palestra, faceva sport attivamente, tanto che i suoi anni non se li sentiva. Era sposato con una donna che amava intensamente, ma più in generale amava le donne. Ne aveva avute di donne Luca, ma in ognuna riusciva a trovare una parte nuova da esplorare, da conoscere e la nuova conoscenza aveva tanti punti che Luca aveva deciso di analizzare meglio, era attratto dalle sue parole, dalla sua mente. Chiara fu colpita dal suo interesse e in chat si diedero un appuntamento per domenica. Decisero d’incontrarsi senza malizia, senza doppi fini per dare un volto alle parole, per rendere reale una interessante conoscenza virtuale.
Chiara dopo avergli dato appuntamento si sentì subito in colpa e nei giorni che la dividevano dall’incontro fu molto irrequieta, sentiva dentro di sé montare l’ansia, e aveva paura che in preda al panico non avrebbe proferito parola durante il loro incontro. La domenica mattina il marito partì e Chiara, rimasta da sola, avvertiva dentro di sé dei moti contrastanti. A Paolo aveva promesso di chiamarlo prima di vedersi, ma lei procrastinava l’azione per paura. Alla fine si decise e compose il numero esitando ancora un momento prima di digitare il tasto chiama. Lui rispose subito aveva anche una bella voce, che la rassicurò un po’. Paolo le propose di anticipare l’appuntamento alla mattina e questo la sollevò, perché se si fossero visti nel pomeriggio, l’ansia sarebbe aumentata con le ore.
Nella fretta di uscire lasciò il cellulare a casa e così finì che si aspettarono a due passi di distanza l’uno dall’altra sotto la pioggia senza incontrarsi. Al ritorno a casa Chiara trovò le sue chiamate e un messaggio la colpì piacevolmente “mi sto preoccupando”.
Chiara pensò che quest’uomo doveva essere una persona molto sensibile e questa volta lo chiamò senza esitazione. Si diedero appuntamento per la sera.
Quando lo vide le piacque subito. Andarono a mangiare qualcosa insieme ma nessuno dei due aveva molta fame. Lui parlava molto e Chiara lo ascoltava con interesse. Le raccontava delle sue situazioni sentimentali passate e di quella attuale e Chiara parlò della sua. Finito di mangiare andarono a fare una passeggiata lungo ponte Milvio . Camminarono continuando a parlare, poi si fermarono sul ponte. La brezza serale accarezzava i loro visi e le luci tenui della serata accompagnavano i loro sguardi. Luca le prese la testa, l’avvicinò a sé, la strinse e la baciò con tenerezza prima, con passione poi. Chiara si stupì di se stessa si stava abbandonando al suo bacio e lo desiderava anche lei. Le piaceva sentire la sua lingua avvolgerla con impeto, le piaceva sentire la sua lingua nel suo orecchio. Era una sensazione nuova per lei .Come due ragazzini sul ponte le loro lingue s’intrecciavano, mentre le loro mani scrutavano i loro corpi. Luca capiva che per lei era inusuale tutto questo, era come una prima volta, ma capiva anche che lei ne era eccitata, anche se combattuta. Luca osò, le accarezzò il seno, sentì il suo corpo contrarsi contro il suo, cercare di rimanere più attaccato. Poi si diressero alla macchina di Chiara oramai l’eccitazione aveva preso entrambi. In auto ricominciarono a baciarsi ancora con più veemenza mentre le lingue esploravano ogni parte dei loro visi. Le mani cominciarono a muoversi. Luca le baciò il seno, lo strinse, succhiò i suoi capezzoli che nell’eccitazione sentiva indurirsi sulla sua lingua. Le mani continuarono ad esplorare Luca sbottonò il pantalone di lei e le infilò una mano tra le mutandine. Immediatamente fu pervaso da un senso di eccitazione immensa, la sentì bagnata era consapevole che a lei piaceva e lui ne era soddisfatto, continuava a toccarla a sfiorare il clitoride e a stringere i seni, come due ragazzini in auto a 20 anni. Lui le disse che gli piaceva che lei fosse eccitata, che anche lui lo era, che gli piaceva il suo seno. E il fatto che lui le dicesse tutto questo mentre la toccava, la eccitava ulteriormente. Chiara fu anche colpita dal fatto che lui fosse un attento osservatore: aveva capito che a lei piacevano le sue labbra, perché lei inconsapevolmente aveva preso a mordergli il labbro, mentre lo baciava. Chiara incominciò a toccare Luca e sentendo la sua eccitazione strinse sempre più forte e fu sorpresa che lui non la forzasse ma si dedicasse al suo piacere invece. Chiara istintivamente si chiese come potesse essere fare l’amore con lui. E la sera a casa e il giorno dopo sentendosi contrarre sotto dal piacere si toccò pensando a lui.
Chiara gli scrisse che aveva apprezzato le sue attenzioni e voleva dedicargliene anche lei. Luca la invitò a uscire di nuovo. Si rividero a distanza di due giorni , stesso luogo, la voglia di rivedersi era tanta per entrambi. Luca la fece salire in macchina a fare un giro per Roma poi le propose di andare a casa sua. Chiara non ci pensò due volte accettò subito e fu contenta che lui fosse un tipo che non si accontentava di farlo in macchina. Bevvero un bicchiere di vino sul divano, poi lei gli sbottonò i pantaloni e cominciò a leccargli il membro, mentre sentiva la sua eccitazione crescere fra le sue labbra. Lui la spogliò lentamente e quando lei rimase nuda in piedi davanti a lui, Luca la adagiò sul letto sollevandole le gambe sulle sue spalle e cominciò a toccarle le cosce, il clitoride e la sentì bagnarsi sotto il tocco delle sue dita e prese a leccarla.
Improvvisamente lei si ritrovò sopra di lui e Paolo la penetrò. E a lei piaceva che lui le parlasse mentre facevano all’amore. Lui le chiedeva cosa le piacesse e lei non sapeva cosa rispondere, perché non aveva avuto tante esperienze . Lei era un tipo creativo che aveva bisogno di costruzioni mentali, per questo le piacevano tanto le parole. Più tardi lui le fece cambiare posizione e lei si meravigliò di trovarsi a sorreggersi sulle braccia e le ginocchia, completamente nuda dando le spalle a questo sconosciuto a cui si stava abbandonando totalmente. Sentiva il seno agitarsi e le natiche sbattere sotto i suoi colpi, finché lui esplose in lei. Mai si sarebbe immaginata di darsi completamente al secondo incontro.
Si rividero a distanza di una settimana animati dallo stesso desiderio, lui le confessò alcune sue predilezioni e lei per quell’occasione indossò un vestito e delle calze, lui sapeva metterla a suo agio e mentre fecero all’amore lei provò un piacere intenso, mai provato prima di cui ebbe paura. Questo era l’effetto che lui aveva su di lei.
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5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 1 ora fa -
Io & mia mamma come madre & figlia.
Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.Quando iniziai per la prima Volta a travestirmi, prima del mio passaggio a Trans, non pensavo certo che avrei avuto una Lunga e Onorata carriera. la scoperta della sessualita' per me, fu qualcosa di liberatorio, voglio dire, essendo cresciuta in una famiglia assai pudica, dove l'imbarazzo era dietro l'angolo solo a nominare il Sesso, per me farne la piena conoscenza, e stato come se avessi spezzato delle grosse e lunghe catene,che mi tenevano prigioniera. L'approccio con le Ragazzine della mia eta', non era stato certo dei migliori alla fine. brutto non ero, ma evidentemente un Ragazzo con i lineamenti femminei e magro dai lunghi capelli castani, non era forse cio' che le ragazze cercavano. furono gli uomini Maturi invece a catturare subito la mia attenzione.o meglio, fui io a catturare la loro,vedendo che ogni volta discutevo con un signore di mezza eta',questo mi faceva sempre dei gran bei complimenti per il mio fisico femmineo. Alla fine sempre piu' stuzzicato e incuriosito dalla faccenda, mi convinsi a provare a travestirmi e vedere che sarebbe successo. ho sempre visto il Travestimento come un'arte, non una mascherata con trucco e parrucco come fanno tanti. per me esser femmina,voleva dire avvicinarsi il piu' possibile ad una vera donna, (ecco perchè poi decisi di Passare alla Trasformazione in Trans). Almeno nell'aspetto,visto che la natura non mi ha dato gli attributi femminili. mi son sempre detta che fossi nata femmina, sarei stata la piu' Troia delle Troie, e avrei vissuto una vita in continua scopata. un'altra cosa strana che iniziava a interessarmi, era la complicita' di Mia Mamma. Essendo figlio unico, e normale vedere nella propria Madre, un elemento di riferimento. e vedendomi piu' femmina che maschio, ho iniziato prima a sognare di averla mia complice, poi a provare poco alla volta a rivelarle chi ero diventata alla fine. cosa non facile per una donna di mezza eta' come Mia Mamma, cresciuta con genitori pudici. mi ero messa in testa ormai, che volevo Mamma dalla mia parte. confessarle che mi sentivo femmina e che ero attratta da uomini di mezza eta', non era facile. l'imbarazzo mi impedi' per anni di rivelarmi a lei. fino a quando purtroppo mio Padre mori'. li fu forse il momento che attendevo,avendo campo libero. Mio Padre era un'uomo buono ma certe cose non le comprendeva. passato un po di tempo dalla triste perdita di Papa', mi feci coraggio e mi rivelai a lei una volta per tutte. Ricordo ancora Come fosse successo ieri, la prima volta che trovai il coraggio di Mostrarmi a Mamma in Intimo femminile. Era Un'estate calda di Agosto. eravamo nella casa al Mare nel veneto dove lei ormai abitava sola, io ero rimasta a Milano, quella volta l'andai a trovare. Allora ero gia' diventata una Bella e grande Troia, cresciuta prendendo cazzi di ogni misura dentro senza che Mamma lo sapesse. ma attendevo il momento di rivelarmi a lei proprio per scoprire una volta per tutte le carte in gioco. era tempo che finalmente Anche Lei sapesse, e speravo in cuor mio, mi accettasse cosi' com'ero. La Mattina dopo che andai a trovarla, mi svegliai di buon mattino e mi chiusi in bagno a chiave. non ne uscii che qualche ora dopo, quando anche Mamma si fu destata, e stava preparando la colazione in cucina. andai nella mia cameretta, la chiamai e attesi con il cuore in gola,che percorresse quei pochi passi dalla cucina alla mia cameretta. Quando finalmente, Mamma entro' in Camera, mi mostrai a lei in tutto il mio splendore da Vaccona. avevo messo un bel completino intimo nero, che avevo trovato per l'occasione. Reggiseno Nero a coppe gonfie, ricamato, un bel Tanga Nero in pizzo che poco o nulla nascondeva, Calze a rete nere con annessi autoreggenti,degli zoccoli a tema neri con zeppa alta, leggermente truccata con fondotinta bianco, occhi rifiniti con matita e mascara, labbra rifinite con rossetto rosso acceso e lucidalabbra. unghie di mani e piedi con smalto dello stesso colore rosso acceso, i lunghi capelli sciolti tra spalle e schiena, e una collanina d'oro con un ciondolo a cuore grosso che mi pendeva dal collo. la fissai negli occhi senza Vergogna, per troppo tempo avevo atteso quel momento, perchè vergognarsi proprio Ora? con un bel sospirone, finalmente le dissi: "Mamma.. Ti Presento Tua Figlia, Greta". Ce da dire che Lei rimase Assai stupita, prima di parlare mi squadro' bene girandomi attorno. finalmente parlo', l'attesa era gia' da se snervante. le sue parole mi rieccheggiano ancora Oggi nelle Orecchie: "Sei Bellissima" furono le sue parole. quasi non ci credevo. avevo atteso quel momento da una vita intera, ed eccomi li davanti a Mamma come la Vera Io me stessa. Basta nascondermi d'ora in avanti mi dissi. ma il peggio però per Mamma, non era ancora arrivato. a pochi passi da Noi Avevo aperto il mio PC Portatile, proprio quello in cui sto scrivendo ora questo Racconto. le chiesi di ascoltarmi in silenzio e guardare cosa avevo da mostrargli, solo alla fine poteva Parlare se voleva. Mamma accetto' la situazione, benche' fosse assai sorpresa e forse anche un po tesa. ci sedemmo dunque vicine alla scrivania, davanti al mio PC, Aprendo una cartella di Files che avevo chiamato 'Greta', le mostrai una dopo l'altra, tutte le foto che mi ero fatta scattare durante le mie scopate con gli uomini da quando mi ero scoperta Greta. intanto le raccontavo per filo e per segno, chi ero diventata,e cosa avevo fatto fino a quel giorno. cose che lei ovviamente non sapeva ne sosptettava. piu' volte scesi in particolari scabrosi, su come godessi a prendere dentro cazzi grossi in bocca e nel culetto. Mamma sospiro' parecchie volte, come Rassegnata. Davanti ad una foto ingrandita, dove si poteva ammirare il grosso cazzo di Un Nero che mi penetrava,Mamma storse il naso un po schifata penso. come da accordi però, non disse Nulla. una volta terminato il mio Racconto, la vidi abbastanza provata. sapevo che a lei certe cose non le piacevano, ma era giusto che le rivelassi tutto, anche a costo di sconvolgerla. la guardai con i suoi occhiali grandi, se li tolse, puli' le lenti con un fazzoletto di carta, poi se li rimise, mi guardo' e guardo' Nuovamente l'ultima foto che gli avevo appena mostrato, dove una cascata di Sperma Bianco mi riempiva la Gola, Colando a Gocce dal mio mento. alla fine parlo' : sospiro' di Nuovo e disse a voce quasi spezzata una delle sue solite battute ironiche che tanto amavo di lei: "Ti Hanno lavata per bene vedo... " le abozzai un sorrisetto, mentre lei fece una pausa e continuo': "Che ti dovrei dire? lo sai come la penso su certe cose." indicando la foto con un dito. Poi continuo': "Cosa vuoi da me.. che devo fare con te... cosa..." a quel punto,gli spiegai che volevo solo vivere la mia vita, fare quello che amavo fare, la Puttana (usai proprio questo termine). Amavo il cazzo, avevo scoperto la mia vera natura, perche' reprimerla? non mi aspettavo certo che comprendesse, ma almeno che provasse ad accettarmi cosi' com'ero. Vidi Mamma molto imbarazzata a quel punto, io invece avevo il cazzo dentro il tanga, che stava per esplodermi dall'eccitazione. era fatta, Mamma ora sapeva... dovevo solo avere il suo consenso, e potevo vivere finalmente la mia vita da Troia come volevo da sempre. Mamma riflette' poi aggiunse: "Se ti rispondo di No, lo farai Ugualmente..." io Annui', lei concluse: "E Sia.. se ti fa felice, hai il mio consenso, ma bada di non prenderti malattie o metterti nei Guai, perche' Mamma non ti aiutera' in quel caso." lo avevo appena sentito ma Non potevo ancora crederci, era troppo bello, Mamma mi aveva dato il suo consenso per fare la Vacca, mi aveva accettata come Figlia. era il giorno piu' bello della mia vita, il cuore mi stava esplodendo dalla gioia, chiesi a Mamma se le piaceva il Nome che mi ero scelta, Greta. Si... rispose lei, ti sta benissimo. le confidai che il Nome lo avevo scelto insieme al mio primo uomo, colui che mi aveva Sverginata per primo. L'uomo che mi aveva fatto scoprire come era bello prendere il cazzo dentro. Mamma a quel punto incuriosita, volle saperne di piu'. non riuscivo a crederci, mi ero appena confidata a lei, e adesso stavamo gia' Chiacchierando di Sesso e Maschi, come Madre & Figlia. La Inondai di parole come un fiume in piena, ero estasiata di poterle finalmente confidare tutto senza vergognarmi, Le Raccontai dunque, che avevo conosciuto quest'uomo chiamato Paolo, di circa Cinquant'anni, bello alto, un cazzo stupendo, e un vero toro da monta, ormai ero lanciata e non mi trattenevo con le parole forti. le dissi che si stava separando al tempo in cui lo conobbi, Mamma chiese se avesse figli, gli risposi di No. Continuai il Racconto, dicendole che ci innamorammo al primo incontro, era un Operaio, riparava tubazioni idrauliche, il classico idraulico, venuto da me per ripararmi una perdita in casa, e alla fine eravamo finiti a letto a scopare come maiali. Mamma ebbe da obbiettare sul fatto che facessi cosi' con chi veniva da me per lavorare, ma le assicurai, che l'uomo fu ben felice di trovare me piuttosto che riparare una perdita. le raccontai di come mi avesse aperto bene il culetto per la prima volta, facendolo con amore, e come mi aveva sverginata in modo assolutamente indolore. facendomi morire di piacere. Mamma chiese se almeno avesse usato il preservativo, le confidai di No, era un'uomo sano e apposto. le confidai anche di averla pensata a lungo, mentre l'uomo mi apriva in due le chiappe a colpi di cazzo sul lettone matrimoniale,dove aveva dormito per Anni lei. Mamma anche li ebbe da ridire, ma era piu che altro una delle sue solite battutine ironiche: "Chissà il mio povero letto come lo avrai conciato adesso, con tutti i maiali che ci porti". le sorrisi. Ero talmente eccitata, non ce la feci piu', con la manina cdalle unghie ben smaltate, estrassi dal Tanga il cazzo duro, che ormai era inutile nascondere. Mamma nel vederlo fece un'altra delle su battutine: "Lo aveva piu' grosso lui, o tu?". scoppiai a riderle in faccia, dissi che il suo non aveva paragoni con il mio, che tenevo ora in pugno, segandomi lentamente a fianco a lei. Una volta accettata la situazione, Mamma sembrava piu' rilassata e disposta a scherzarci sopra, invece che farne una Tragedia. Alla fine concluse che era meglio prenderla con ironia e fece bene. Cosi' dovrebbero fare tutti i Genitori con un po di Apertura Mentale. Arrivo' a dirmi pure, di non sporcarla, vedendo la mia eccitazione. le sorrisi di Nuovo abbracciandola e lasciando momentaneamente il mio Cazzo duro. Era una mattinata davvero speciale quella per noi due. le ore passavano, ed eravamo li ancora a Parlare come due pettegole di Sesso e Uomini dal cazzo grosso e lungo. Forse stavo correndo un po troppo, ma presa dall'euforia del momento, le domandai se avesse voluto farsi un paio di Selfie con me, ovviamente non le chiesi di spogliarsi ci mancherebbe, era giusto per avere un ricordo di quel bel momento che stavamo vivendo insieme tutto li. lei al principio rifiuto', ma poi la convinsi anche in quello, la convinsi pure a farsi fotografare in costume da Mare a pezzo unico ovviamente. usammo quindi la fotocamera del computer. la feci mettere in varie pose con me al fianco. fu davvero divertente, come situazione, dato che Mamma piu' volte imbarazzata cercò di allontanarsi prima dello scatto. ma alla fine la tranquillizzai. la prima Foto che scattammo, fu sedute alla scrivania. abbracciata al collo di lei, con il cazzo duro fuori dal Tanga, in intimo, che la baciavo sulla guancia mentre lei con le gambe accavallate e in costume da Bagno, cercava di sorridere. la seconda la facemmo in piedi davanti al PC, abbracciate con il braccio attorno alla vita, sempre con il cazzo duro, ma stavolta senza tanga, che tolsi restando solo con reggiseno, calze a rete, reggicalze e zeppe. la Terza Foto la facemmo in cucina, portai il PC Dietro, e lo sistemai sul tavolo, dove c'era pronta la colazione. scattai la foto con Mamma che beveva la sua tazza di latte ormai tiepido, e io a fianco a lei,con le chiappe spalancate dalle mie manine,dandole le spalle. in un'altra Foto chiesi a Mamma forse un po troppo, le chiesi il favore di infilarmi nel culetto un grosso dildo in gomma Nero, lungo e largo. Mamma si rifiuto', ma la convinsi ancora una volta. Aveva paura di farmi male, ma le assicurai che nel mio bel culetto erano entrati cazzi ben piu' grossi di quel giocattolino di gomma. pretese che non la inquadrassi in viso, l'accontentai, dirigendo la webcam solo su di me, e sulla sua Manina, che mi appoggiava delicatamente tra le natiche, il Dildo di Gomma, senza infilarmelo dentro. l'ultima foto fu la piu' divertente, le chiesi esagerando sempre di piu', se mi avesse masturbata mentre ci fotografavamo. Questa ovviamente fu troppo, non lo fece. ma visto mi toccavo continuamente, Mamma scherzosamente d'un tratto sorprendendomi all'improvviso, me lo prese in Mano sorridendo dicendomi: "Te lo Taglio se continui a toccartelo". Fu la foto piu' bella ed Eccitante di tutte, perche' nell'attimo in cui Mamma fece quel Gesto divertente, le sbrodolai addosso, e la foto venne cosi'. oggi quelle foto non le ho piu' purtroppo, ma ricordo ancora bene l'inquadratura, che venne fuori con Mamma con in mano il mio cazzo duro, e io mio spruzzo di sperma che la innaffio' sulla mano e sulla vestaglia. Quello, fu l'inizio di una complicita' a tratti piacevole, altre un po meno,ma sempre bellissima. Quando Rincasai a Milano, qualche giorno Dopo, ero gia' tornata a fare la Vaccona come sempre con tutti quelli che Trovavo. Ero Contentissima ed eccitata dal Fatto che ora, potevo condividere le mie Scopate con Mia Mamma. E Questo Aumentò di Parecchio la Mia Già Altra Troiaggine. Una Sera avevo trovato un'uomo di sessant'anni che mi aveva Sorpresa sulle scale del mio palazzo, mentre Rientravo da una delle mie solite Esibizioni Notturne per le strade del mio Quartiere. stavo per salire le Scale stanca e assonnata, era tardissimo e non avevo combinato poi molto quella Notte. Nemmeno fatta una Rampa di scale, che L'uomo mi sbucò dall'alto anche spaventandomi e facendomi sobbalzare di scatto. era un nuovo inquilino immaginai subito, dato non lo avevo mai visto prima. nel mio palazzo cambiavano ogni tot di mesi inquilini. gente che va e gente che viene, extracomunitari per lo piu', ma anche italiani. questo signore mi aveva beccata sulle scale, e fu subito incuriosito, non ci volle molto a fare Amicizia al Volo, avevo argomenti molto interessanti, dato ero mezza nuda e stavo rientrando da chissà dove, questo bastò per incuriosire L'uomo. lo invitai cosi' a salire da me a quel punto. e dopo nemmeno un paio di Minuti, Senza nemmeno saper come si chiamasse ne chi fosse,mi stavo facendo Già aprire bene il culetto dal suo bel cazzo duro e grosso. mi venne l'intenzione di chiamare Mamma. Sapevo che l'ora era assai tarda, ma sapevo anche che Mamma aveva molte volte problemi a prender sonno, quindi contai di trovarla ancora sveglia. allungai il braccio e presi il Cordless che avevo proprio sopra la testiera del Lettone. L'uomo era Intento a Rompermi il Culetto, che quella Notte era stato anche troppo a Secco, e non fece caso a cosa facessi. Composi il suo Numero, e attesi i soliti squilli, Uno... Due..Tre...Quattro... Cinque.. al sesto Mamma rispose. la salutai con un "Ciao Cara... Spero non stavi Già Dormendo", Fortunatamente come Dicevo, Mamma era sveglissima che guardava la TV. Ansimavo e Sospiravo Già abbondantemente quando fu lei a Parlare per prima: "Hai Compagnia?" Mi Disse subito, risposi che Stavo Facendo la Conoscenza di un Nuovo Inquilino appena conosciuto sulle Scale Del Palazzo. Mamma forse per l'ora tarda non capi' subito cosa stavo blaterando, ma poi afferrò la situazione, e come sempre mi ammoni' di Non mettermi nei Guai, la rassicurai al volo, mentre il Maiale adesso ancora piu' eccitato, dato aveva compreso anche lui che stavo parlando con mia Madre, volle partecipare alla Telefonata. Misi il Cordless Sul Letto e Ho Inserito il Vivavoce, Intendevo far assistere Mamma a quella Prima Scopata da Madre e Figlia, e non volevo che Nulla andasse storto,cosi' pregai insistentemente Mmamma di Assistermi al Telefono, Avevo Bisogno di Lei Ora e speravo non mi tradisse. Mamma Grazie al Cielo, forse l'avevo trovata in Vena Giusta, Con non poco Imbarazzo, accettò di Assistermi. Ero al culmine della Gioia, e le presentai L'uomo che intanto che mi sfondava il Culo si presentò: "Buona Sera Signora Maria, Mi Chiamo Roberto..." Adesso sapevo anche il Suo Nome almeno. Mmamma Timidamente gli Rispose con un "Buonasera a Lei"... Logico fosse imbarazzata, ma cercai subito di toglierla io dall'imbarazzo, spiegandole esattamente a dov'eravamo arrivati, almeno a che punto della scopata eravamo fino ad ora. le descrissi nei dettagli come aveva il cazzo il mio Uomo, e come mi stava facendo impazzire con la sua passione da Toro. Mamma sembrò partecipare poco, dato l'imbarazzo parlava il meno possibile, mentre anche L'uomo era entrato nel Gioco, e le stava descrivendo che gran Vaccona era sua Figlia Greta. "Sa Signora, sua Figlia e meglio di una Vera Donna, e Nata per Far Godere gli Uomini come Me" ha poi detto il Maiale,spingendo sempre piu' veloce il suo bel cazzo. Mentre io sospiravo ansimavo e godevo come una schifosa, Mamma sussurrò un timido, "Ne sono Sicura..."a quel punto Raccontai all'uomo l'incontro che avevo avuto pochi giorni prima con Mamma, fino alle foto scattate con lei,cercando di parlare meglio che potevo ma non era facile parlare mentre ti viene sfondato il culetto. L'uomo si complimentò con Mamma e disse che poi voleva vedere le foto, nel frattempo cambiammo posizione, mi ero messa sopra di lui a cavalcargli il cazzo, mentre lui sdraiato di schiena e con il palo bello dritto mi faceva fare l'amazzone. si chiama posizione del missionario, spiegai a Mamma, mentre gli descrivevo meglio che potevo com'era paradisiaco sentire il cazzo dell'uomo che faceva il suo dovere dentro e fuori dal mio culetto,ormai bello allargato. Mamma non proferiva parole ma era li che ascoltava in religioso silenzio, cosa io e il maiale dell'uomo le facevamo capire Via Telefono. ad un certo punto, le dissi che avrei voluto averla li vicino, raccontare certe cose non è mai come vederle e viverle da vicino le dissi. l'uomo appoggiò la mia tesi, dicendo che Avevo una Santa come Madre, e stavolta Mamma si fece sentire con un "Ah Questo può Dirlo Forte..." per poi zittirsi quasi subito quando la cercai mentre stavamo per venire entrambi, l'uomo poco dopo, mi scaricò dentro al culo un litro di caldo sperma, che mi lavò tutta, mentre io gli venivo sul petto glabro,sporcandolo e tenendogli le mani, con la testa all'indietro ad occhi chiusi dal piacere, i lunghi capelli sulla schiena che mi solleticavano. siamo venuti quasi insieme forse lui qualche secondo prima di me,sospirando entrambi per poi lasciar spazio ad un piccolo break di silenzio. lasciai le mani dell'uomo con cui mi ero tenuta fino a quel momento, raccolsi la sperma dal suo petto e me la spalmai addosso,tornando a parlare a Mamma, che chiese se avevamo finito, e poteva andare a dormire. io e l'uomo ci guardammo in faccia ridendo, poi la congedammo, ringraziandola ripetutamente della sua disponibilità.Mamma ci salutò augurandoci la buona notte, e facendomi promettere che almeno per quella notte, bastava cosi' con il sesso. le promisi di si, che la scopata di poco fa,mi era piu' che bastata, almeno per quella notte, da domani avrei ricominciato. Mamma prima di salutarci, non potè trattenersi dal buttarmi una dele sue battutine ironiche che tanto amavo di lei: "Prima di dormire, metti a lavare le lenzuola, mi raccomandò, chissà come le avrete conciate" mi ero dimenticata che avevo ancora il cazzo dell'uomo nel culo anche se si stava ammosciando, mi alzai da lui e una colata di sperma, fini' sul lenzuolo sporcandolo. ridemmo ancora chiusi la chiamata con Mamma e andai in bagno con l'uomo per lavarci,L'uomo dopo avermi dato una pacca sulla natica destra, si lasciò lavare il cazzo da me, ovviamente prima lo ripulii con la lingua, inginocchiata davanti a lui, poi glielo insaponai bene e glielo lavai accuratamente. lui fece altrettanto con il mio bel culetto, allargandomi il buco ormai bello slabbrato e insaponandomi bene, poi risciaquando il tutto. altra pacca sulla natica e la promessa di rivederci magari il giorno dopo, stava due piani sopra di me, non potevamo scappare ne io, ne lui.
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5 anni fa
admin, 75
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Donna
Come sempre di corsa! Una prepara tutto e all’ultimo momento dall’ufficio ti chiedono di sistemare il mondo… Uffa! per fortuna la valigia è pronta e la metropolitana è vicina. Ho fatto bene a prenotare il treno delle 18.30… Arriverò all’ultimo ma non rischio di perderlo almeno… e se non mi fossi presa questa brutta storta sarebbe anche meglio… E in treno mi rilasso… e poi lo vedrò… non pensavo davvero che questa storia mi prendesse così tanto… e invece mi accorgo quanto abbia bisogno di viverla… Mi dico che non sto portando via nulla alla mia vita, caso mai aggiungo… aggiungo sogni, fantasia, gioco. Sì, mio marito lo sa… anche lui fa parte del gioco… Sì lo so che ogni tanto si sente un po’ messo da parte con questa storia… ma mica posso raccontargli tutto tutto … qualche segreto lo devo anche tenere per me, no? E questo vale anche con lui, con il mio “nuovo ragazzo”…Mi sento così leggera: non ho mai avuto due uomini (anche tre se conto R.) che mi fanno il filo e che mi desiderano così tanto da non riuscire a fare a meno di me per più di una settimana… Davvero non so come potrò gestire tutto, ma ora non mi pongo il problema e colgo l’attimo! E’ così maledettamente piacevole. Mi diverto a sentire i miei due maschi che si mettono in competizione per me e non resistono a chiedermi chi ce lo ha più grosso e chi mi fa godere di più… Sono così stupidamente maschi… Io godo con loro come non ho mai goduto prima: sono contenta perché finalmente ho imparato a volermi bene… Anzi mi sa che prima o poi mi lascerò andare a qualcuna delle loro voglie più spinte, di cui ogni tanto trovano il coraggio di parlarmi… così per provare; magari poi scopro che mi piace… In fondo non avrei mai creduto che mi piacesse anche giocare in tre, eppure… che mi piacesse toccare il cazzo duro di uno sconosciuto che sballa per me… eppure …. che mi trovassi a succhiare l’uccello in tiro che mi viene offerto senza vergogna e avere anche voglia di essere scopata e non vergognarmi di dirlo…! E metti che mi piaccia pure farmi toccare da un’altra donna? va beh vedremo…Sono una donna, una donna libera, che si vuole bene e che ha imparato a volere bene… Stasera mi dovrò ricordare di non esagerare a tavola, perché voglio davvero godermelo il mio uomo nuovo (beh sì, non nuovo di zecca, magari stagionato, ma per me davvero nuovo e che sento tutto pieno di me…). E sapere che non devo nascondermi, che mio marito capisce, e anzi poi quando gli racconto qualche dettaglio lo vedo eccitarsi (e lo sento quanto gli piaccio così, da come mi scopa con voglia e forte…)… e beh, tutto ciò mi fa essere davvero contenta. Mi farò baciare, leccare, toccherò e mi faro toccare, lo prenderò in bocca e dietro, e poi gli chiederò di farmi venire e poi dormirò abbracciata e domattina ci sveglieremo presto per avere ancora tempo per noi… E poi … chi sa? Di certo indietro non torno più.
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5 anni fa
albimanu,
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Anna un riva al mare
Qualche tempo fa tornavo dagli Stati Uniti per lavoro e arrivando ad un orario assurdo su Milano decido di fermarmi anche la Domenica e ripatire nel pomeriggio dopo pranzo. Ero solo e decido di fare un giro alla Corte Lombarda, vagavo senza metà fra i negozi quando vedo una donna spettacolare vestita con mini in jeans che non arrivava nemmeno a mezza coscaia, stivali e una camicetta azzurra aderente che metteva in risalto le sue curve. Aveva un corpo favoloso, un culo da far girare la testa e un gran bel paio di tettone e poi aveva un visino da bambola con il nasino alla francese e gli occhi nocciola che mi faceva impazzire. Era con il marito, quindi di approcciarla non se parlava, però li ho seguiti per qualche minuto con discrezione giusto per continuare a guardarla, tanto che sentendoli parlare credo di aver capito anche i loro nomi Anna e Simone.
L'immagine di questa donna mi è rimasta così impressa che ho voluto scrivere un racconto di fantasia, sperando magari che lei lo legga e si riconosca. Se mi contattasse via email [email protected] o via skype andrea.sperelli1979, sarebbe un sogno!
ANNA IN RIVA AL MARE
Anna e Simone erano una coppia del Nord Italia che avevo conosciuto per caso, lei era una femmina spettacolare sulla quarantina e lui un vero cuck segaiolo. Ci scambiamo qualche email, fino a quando decidiamo di incontrarci in occasione di un loro viaggio a Napoli a fine estate.
Decidiamo di darci appuntamento in un bar a Bacoli, loro mi avrebbero osservato per un po' e se lei aveesse voluto parlarmi, lui si sarebbe allontanato, era quello il segnale.
Mi ero messo una camicia bianca a maniche corte e un pantaloncino di jeans (era settembre, ma faceva ancora un gran caldo) arrivo alle 22.10 ed quasi subito li vedo, non che fosse difficile notarli, lei aveva un vestito bianco di maglina da cui si vedeva chiaramente che non portava il reggiseno, il vestito era sottile ed aderente e si distinguevano chiaramente i capezzoli e il contorno dei seni, due belle tette, grosse e sode. Istantanemente mi venne duro, anche perché immaginavo il resto, loro erano seduti su un divano, ma io sapevo che aveva un culo spettacolare e chissà com'era eccitante con quel vestito!
Io mi fermo al banco e ordino una birra, i nostri sguardi si incrociano, i suoi splendidi occhi da cerbiatta mi rapiscono, mentre immagino il profumo dei sui lunghi capelli castani. Sorseggio la birra fino a metà e finalmente lui si alza, ecco il segnale!
Io mi avvicino e le chiedo:"Ciao, posso farti compagnia? Una donna come te non dovrebbe restare sola neppure per un attimo".
Lei mi guarda un po' divertita e dice:"Perché cosa potrebbe succedermi?"
Io: "A te niente, ma tra due secondi si sarebbe avvicinato qualcun altro e io avrei perso l'occasione di conoscere una donna bellissima"
Lei:"Siamo carichi di complimenti stasera, ok siediti"
Finalmente mi siedo alla sua destra e le sfioro il ginocchio con la punta delle dita e noto che ha uno smato rosso alle dita davvero sexy. Lei mi guarda negli occhi, io ricambio lo sguardo e poi lo abbasso fino alle tette e mi sembra che i capezzoli vogliano bucare il vestito.
Io:" Per caso hai con te un defribillatore"
Lei mi guarda un po' interdetta: "Cosa?"
Io mi avvicino all'orecchio e le sussurro: "Con queste poppe e senza reggiseno sai quanti infarti puoi procurare, non vedi che i capezzoli sono così duri che quasi spuntano fuori" E così dicendo le sfioro il capezzolo destro con la mano, provocandole un brivido e mi allontano dal suo orecchio.
Lei:"Guardare non è mica obbligatorio", risponde sorridendo
Io:"No, ma con una donna come te, per un uomo è praticamente impossibile non guardare". Poi mi avvicino di nuovo all'orecchio e sussurro:" Con il culo fantastico che hai poi, se ti alzi, ne stendi almeno una decina".
Lei mi guarda e:"Vediamo allora", si alza e comincia ad andare verso la spiaggia menando il suo splendido fondoschiena, considerato che aveva solo un perizoma bianco, era quasi come se fosse nuda ed ineffetti parecchi maschi si girarono a guardarla ed io dovetti reprimere l'impulso di sbottonarmi i pantaloni.
Mi alzo e la seguo, fino al bagnasciuga dove si ferma dandomi le spalle. Una volta raggiunta la prendo delicatamente per i fianchi e lei sporge il suo culo verso di me per sentire il mio cazzo, che ovviamente era durissimo. Io salgo piano con le mani fino alle tette che accarezzo delicatamente da sopra il vestito, stuzzicando i capezzoli durissimi.
Io:"Sei fantastica, il tuo corpo mi fa impazzire" le sussurro mentre comincio a baciarla sul collo.
Lei si abbandona al mio abbraccio, spingendo il culo sempre più verso il mio cazzo:"Ho voglia di scopare!"
Io:"Vieni andiamo dietro al pattino, ci farà da riparo rispetto al Bar", così la prendo per mano e la porto dietro il pattino di salvataggio.
Finalmente le nostre lingue si incrociano in un lunghissimo bacio, durante il quale io esploro tutto il suo corpo, prima palpandole il culo da sopra il vestito e poi infilandole la mano destra in mezzo alle cosce, era caldissima! Intanto il marito ci raggiunge, e quasi subito tira fuori il cazzo e comincia a masturbarsi.
Io intanto scendo sul collo e poi le abbasso le spalline del vestito, scoprendole le sue splendide tettone, comincio a leccare il capezzolo sinistro con la punta della lingua per poi succhiarlo avidamente, era grosso e scuro, una vera goduria. Passo poi al seno destro su cui ripeto la stessa operazione, mentre palpo la tetta sinistra e dai suoi gemiti sento che la Troia se la sta godendo.
Passo da un capezzolo a l'altro per un po', poi le mie mani salgono su dai fianchi fino alla poppe e sopra le spalle per spingerla giù.
Lei capisce subito, si inginocchia sulla sabbia, mi sbottona il pantolcino, abbassa il boxer e finalmente libera il mio cazzo.
Comincia a leccarlo piano cominciando dalla cappella e poi lo mette tutto in bocca succhiandolo avidamente e io:"Sì brava Anna, quanto sei Maiala, come lo succhi bene" e poi rivolto a Simone "Guarda Cornuto, guarda la tua Puttana come lo prende in bocca, è una vera Zoccola vogliosa di cazzo"
Le metto la mano destra dietro alla nuca per regolare il movimento e mi godo quel fantastico pompino per un po', poi: "Alzati e mettiti a pecora, Troia, che voglio scoparti per bene"
Lei si alza, si gira e si mette a 90 gradi appoggiandosi sul Pattino a gambe divaricate. Lo spettacolo del suo splendido culo è indescrivibile, il vestito aderiva perfettamente lasciando poco all'immaginazione. Io glielo alzo lentamente, scoprendo prima le gambe e poi le natiche invitanti, aveva un perizoma bianco che consisteva di due fili che reggevano un bel fiore merlettato, più che un indumento intimo era una decorazione per il suo spledido culo. Lo palpo con avidità e comincio a farle sentire il mio cazzo duro nell'incavo fra le chiappe.
Poi le sfilo il perizoma e contemporaneamente mi inginocchio dietro di lei, comincio a baciarle il culo e dai sui gemiti capisco che le piace. Le allargo le chiappe e mi faccio strada con la lingua fino alla bella fica depilata, lei capisce le mie intezioni e si inarca ancora di più agevolandomi. Me la gusto piano, prima il clitoride, poi le labbra e infine affondo la lingua più in profonidità possibile, godendomi i suoi mugolii di piacere per un tempo indefinito.
Ad un certo punto il mio cazzo reclama la sua fica, non ce la faccio più, mi alzo mi slaccio la camicia e mi libero definitivamente di boxer e pantaloncini, lei rimane in attesa a pecora girandosi verso di me.
Nudo con il cazzo durissimo che non aspetta altro che scopargli la moglie mi rivolgo a Simone: "Segati per bene mentre mi scopo tua moglie, vedrai adesso come gode questa Troia". Lui mi guarda in estasi e se lo mena sempre più forte.
Mi avvicicino al culo della moglie, ci appoggio le mani accarezzandolo avidamente e appoggio piano la cappella sull'entrata della sua fica, lei si porge ancora di più per accogliere il mio cazzo, si capisce che ha voglia:"Lo vuoi eh!" e lei "Sì scopami a pecorina, come piace me"
Voglio stuzzicarla ancora un po', le struscio il cazzo sul culo e sulle grandi labbra, poi all'improvviso con un sol colpo glielo metto tutto dentro strappandole un piccolo sussulto:"Accontentata". In piedi dietro di lei posso pomparla agevomente, comincio prima piano e poi sempre più forte, furiosamente godendomi i suoi gemiti di piacere"Ah. Ah sì chiavami da dietro, più forte, più forte, sono una Puttana, una Zoccola" e io "Oh sì, stasera sei la mia Troia, e tu Cornuto guarda come mi fotto tua moglie, guarda" e intanto lui continuava a segarsi.
Questa scopata voglio proprio godermela penso, alterno impetuose cavalcate tenendola per le chiappe a momenti di pausa in cui mi fermo, le faccio sentire il cazzo tutto dentro mentre mi allungo e palpo le sue belle tettone.
Continuiamo così per un po' fino a quando non sento di stare per venire, allora mi fermo eretto dietro di lei con il cazzo tutto dentro la fica, guardo il marito e gli dico "La tua Anna è proprio una Gran Porca, non ho mai goduto così, vuoi che le venga dentro eh, la devo riempire per bene dì la veritaà".
Lui è eccitatissimo ed annuisce senza ribattere. Lei si gira, mi guarda e si morde le labbra, "Troia, vuoi essere inondata di sborra dì la verità", ad entrambi si illuminano gli occhi.
Anna: "No dai, non in fica..... inculami".
Simone "Sì Troia, fattti sfondare il culo, sì".
Io: "Brava, brava la mia Zoccola, vuoi prenderlo tutto in culo e il tuo Andrea ti accontenta", così dicendo le sfilo il cazzo dalla fica (ben lubrificato dai suoi umori), le allargo le chiappe e glielo metto in culo tutto insieme, lei grida (speriamo che non ci sentano dal Bar), però si girà e con gli occhi mi incita a continuare, io dapprima incontro un poì di resistenza, ma quasi subito lei si rilassa e il cazzo entra per bene.
Io sono in estasi:"Sì Puttana, Puttana ti piace prenderlo dietro eh! Ti piace farti sfondare il culo..."
Lei: "Oh sì sfondami, sfondami tutta, sono la tua Troia" e rivolta al marito " Guarda, guarda Segaiolo come si sfonda per bene un culo"
E' un quadro surreale, ma siamo tutti e tre eccitatissimi, il primo a venire è il marito che sborra sulla sabbia e si accascia esausto. Rimaniamo solo Io, lei e il suo splendido culo, anch'io non ce la facevo più, dovevo venire e volevo riempirle il culo di sborra.
"Troia, quanto sei Troia, il tuo culo mi fa godere da pazzi, sì, sì" e così dicendo le esplodo nell'intestino e lei "Pompami ancora un po' dai". Io ero esausto, ma non si può dire di no ad una così, allora mi lancio in un ultima forsennata cavalcata prima che il cazzo si ammosci, cercardo di farla venire.
Lei "Sì, così montami come una cavalla, sì ancora un po', vengo, vengo............." e finalmente anche lei si accascia soddisfatta.
Siamo tutti e tre stremati, esausti ed appagati e dato che siamo anche sporchi, ci allontaniamo ancora dal Bar e decidiamo di farci un bagno a mare nudi cercando di non farci vedere. Io mi lavo velocemente e faccio per salutarli, lei si avvicinia (era stupenda tutta nuda), mi da un lungo bacio in bocca e mi lascia andare. Qualcosa mi dice che non ne ha ancora abbastanza, credo che anche il marito dovrà scoparsela...........
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5 anni fa
admin, 75
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do ut des in 3
Ho avuto un'esperienza fantastica pochi giorni fa... Una coppia di una città molto lontana dalla mia, che mai mi sarei sognato di contattare, mi scrive per sapere se fossi disponibile ad incontrarli mentre trascorrevano qualche giorno di vacanza dalle mie parti.Mi sono andato a documentare sulla coppia e sembrava proprio ben messa, lui sulla quarantina, forse qualcosa in più ma messo molto bene e lei mia coetanea dalla pelle angelica ed un fisico da sballo.Dato che le premesse c'erano tutte, mi dico disponibile ad incontrarli con molto piacere... lui mi chiede se avessi anche esperienza con uomini e gli spiego il mio semplice punto di vista:Io amo le donne, senza alcun dubbio ne' ripensamenti, ma quando una coppia mi onora di accettarmi nel loro ménage, mi sento onorato a tal punto da essere pronto ad esaudire ogni loro desiderio! Quindi si, sono pronto anche a giocare con lui, come richiesto...Mi danno appuntamento nel loro hotel la mattina presto, con tutte le indicazioni per raggiungerli in camera dove mi avrebbero fatto trovare la porta accostata.Entro in silenzio, mi spoglio nell'anticamera e mi avvicino il letto dove stanno già amoreggiando tra loro...mi metto in ginocchio dietro di lui e con tutta la delicatezza di questo mondo, inizio a baciare i piedi di lei quando mi capitano a tiro... Lei è un po'stupita, perché forse non se l'aspettava... forse il marito le aveva fatto una sorpresa... ma sono sicuro che sia stata ben gradita, perché poco dopo mi spalanca le gambe e mi fa capire che avrebbe gradito un buongiorno come piace a me: con la lingua!Nel salire sul letto per leccarla però, ho gattonato un po'e, rimasto a pecorina per leccarla, ho sentito che lui stava approfittando della situazione... infatti si era poco prima staccato da lei ed aveva girato dietro di me toccandomi un po'ed imperversando con un dito sul mio buchino...Credo che non mi abbia lubrificato molto, oltre ad un poco di saliva sputata sul mio culo, così ad ogni incursione più profonda del suo dito nel mio ano, la lei mi trovava con la bocca schiacciata sul suo basso ventre ed osservava i miei occhi fuori dalle orbite mentre cercavo la compostezza necessaria per leccarla bene.La signora, quando ha goduto sufficientemente della mia lingua e della situazione, mi ha fatto indossare uno dei due preservativi pronti sul comodino e si è messa in modo che potessi penetrarla alla missionaria.In quella situazione però mi trovavo ancora con il mio lato B, ben esposto alle fantasie del lui di coppia, che ha continuato a giocare con il mio ano a suo piacimento...Questa volta però, ad ogni incursione profonda delle sue dita, che io sentivo entrare fino nelle mie viscere, la signora mi ha guardato con fare interrogativo, perché le spiegassi il motivo delle mie espressioni allucinate.Quando le ho detto "tuo marito mi sta infilando un dito nel culo mentre io ti sto scopando!", ha fatto un ghigno perverso, sublime e malefico allo stesso tempo e mi ha detto "e tu glielo lasci fare? Bravo!".Quando però poco dopo, mentre continuavo a scoparla con forza come lei mi chiedeva, ho visto che dal comodino era scomparso anche il restante profilattico, ho capito che la mia ora stava arrivando e in men che non si dica ho sentito il suo mega uccellone farsi strada tra i miei glutei."Mi sta inculandoooooooooo", è stata l'unica cosa che sono riuscito a dire.... e lei mi ha risposto: "hai visto che uccello enorme che ha mio marito?"...eh si era parecchio grosso... ma una volta assestata la situazione, devo dire che essere scopato mentre io scopavo lei è stata un'esperienza del tutto interessante!Ma la più grande soddisfazione è stata sentire come abbiamo iniziato tutti ad ansimare e siamo venuti tutti e 3 nello stesso momento!
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5 anni fa
dott.Max,
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Battesimo di una coppia
Una coppia mi ha chiesto di raccontare come ho svezzato una giovane coppia a questo mondo trasgressivo. Su un forum si era iscritta una coppia giovane, lei 25 anni e lui 30, sposati da poco. Abbiamo iniziato a parlare, inviarci messaggi. Avevano scoperto questo mondo attraverso una coppia conosciuta in vacanza, dove la lei della coppia si era concessa varie scappatelle e ne erano rimasti affascinati e volevano capire come poteva essere.ci mandavamo messaggi indifferentemente con lei e lui. le prima domande richieste erano sempre su come fosse possibile gestire un tipo di rapporto a tre, cosa spingesse un marito a vedere la moglie Presa. Poi ognuno mi faceva richieste sempre più specifiche, lui mi diceva che lo intrigava vedere la moglie presa bene e fatta godere perché si rendeva conto che lei era sempre calda vogliosa, e seppur giovane non riusciva a domarla, a farla godere bene e poi sentiva dentro il perverso piacere di vederla usata forte senza alcun ritegno, cosa che come marito non riusciva a fare.Lei era attratta dal desiderio di provare un cazzo diverso, di un uomo maturo; mi diceva che prima del marito aveva avuto altri, coetanei, ed i rapporti erano sempre stati sul classico, mentre voleva provare cosa significa il Sesso in maniera diversa più esplicita. Piano piano le nostre chat erano sempre più forti, ed oltre alle parole iniziavamo a mandarci foto, e lei si mostrava sempre più decisa a conoscermi cercando di sottomettere lui, cosa le riusciva molto bene. Le chiedevo di chiamarmi la mattina per sapere cosa avesse dovuto indossare, mi piaceva mandarla al lavoro vestita semplicemente ma con qualcosa che la facesse sentire sempre più troia..jeans a vita bassa e peri fuori in bella vista, magliette e camicette indossate senza reggiseno o lo toglieva durante il giorno, gonna e niente peri oppure lo doveva togliere e metterlo al polso come bracciale, insomma doveva essere un gioco molto stuzzicante. Di tutto ciò mandava giornalmente foto a me ed al marito al lavoro, che era sempre più sorpreso di come stesse cambiando il comportamento. Iniziammo a sentirci anche al telefono, lei una voce schietta diretta ma che si trasformava in sensuale non appena il discorso era “sesso“, ma ancora seppur mentalmente pronta a decisa a vedermi, si sentiva il dubbio del tradimento, e dovevano superarlo. Gli dissi di andare in un sexyshop a compare un dildo per cominciare a giocare in tre. Erano un po' titubanti ma lo fecero e la sera mi mandarono le foto. Volevano giocare subito, ma gli scrissi che lei avrebbe dovuto masturbarsi col dildo di fronte al marito, pensando a me che fossi io, e lui si sarebbe dovuto segare senza scoparla ma riempendola solo di sborra. la risposta del marito fu un po' stizzita, voleva anche scoparla. Gli dissi che quello è ciò che avrebbe provato allorquando fosse stata con me aggiungendo che mentre si segava doveva dirle che l'amava e faceva questo per lei. L'indomani al telefono parlavo con lui che mi diceva come fosse rimasto piacevolmente sconvolto nel vederla gridare il mio nome mentre godeva e di come avesse sborrato tanto. Poco dopo lei al telefono mi raccontava di come lo avesse più volte apostrofato cornuto ed ogni volta godeva sempre più e di come mi avesse pensato forte godendo col dildo. Quel giorno spingevo forte a vederci, era giunto il momento giusto. Mi disse che doveva andare dal medico per un controllo, e che si, ci saremmo visti presto, e mi chiese cosa doveva indossare dal medico. Gli dissi di mettersi un vestito senza nulla sotto, doveva essere libera. Pochi giorni dopo, finalmente fissammo per vederci e lui mi disse che volevano farmi una sorpresa. Il giorno fissato li aspettavo a casa, lei mi mandava ogni tanto un msg, per stuzzicarmi finché non suonarono al campanello. Erano arrivati, lui entrò per primo, rimasi perplesso non è galante, ma entrando lei disse.. ecco la tua donna, la tua troia! me la presentò così, c'era un motivo. Indossava un soprabito che non lasciava intravedere nulla, le diedi un bacio sulle guance che poi subito dopo fu in bocca, mi staccai da lei e lui da dietro iniziava a sbottonare il soprabito, dicendo che stava scartando la sorpresa. Immaginavo che la sorpresa fosse lei, non capivo...piano piano lascio cadere il soprabito....la vedevo ora dal vivo, e.... rimasi stupito, indossava un vestito rosso, fino a metà coscia, con bretelline, metteva in risalto il suo stupendo fisico, ma soprattutto...era, si era incinta! doveva stare al 4/5 mese con un pancino leggermente pronunciato che.. rimasi stupito, non me lo avevano detto ecco il motivo della visita dal medico.
Lei dicendo: ora tocca a me fece cadere le bretelline e si presentò nella sua bellezza un reggiseno a balconcino ed il peri al centro della fica, con le labbra che uscivano, ti piace mi diceva, ero rimasto stupito...la stringevo a me e mentre lei mi sbottonava la camicia chiedevo al cornuto di servire degli stuzzichini con il vino che avevo preparato. Sentivo le sue mani che accarezzavano, fino a togliere la camicia e sbottonare i pantaloni, con la mano stringeva il cazzo dallo slip, dicendo che era ora di sentirlo veramente, mi tirava via i pantaloni mentre mi sedevo, ed iniziava a baciare i piedi le gambe salendo sempre più su.
Arrivato tolse lo slip facendo svettare il cazzo, baciandolo. Chiese al marito del vino e dicendo che dovevamo brindare al nuovo cazzo, al nuovo rapporto che da lì in poi ci sarebbe stato tra loro e tra noi tre. Facevo cadere del vino dal bicchiere sul cazzo, chiedevo a lei di leccare di versare anche dal suo bicchiere e lo chiedevo al cornuto, dovevamo con un gesto battezzare il nuovo rapporto. Spompinava stupendamente mentre le tenevo forte la testa, spingendo il cazzo sempre più dentro la bocca. Il cornuto, nel frattempo, si spogliava venendo vicino. La feci alzare chiedendo al cornuto di toglierle il peri ed il reggiseno. Era davanti a me gambe larghe, e iniziai a massaggiare la fica, glabra, la schiaffeggiavo, baciavo e leccavo, la sentivo fremere sotto i colpi di lingua. Il cornuto non stava più nella pelle si toccava il cazzo, normale, freneticamente allora mi staccai da lei, presi una corda e legai le mani del cornuto dietro la schiena con l'aiuto della moglie. Ci sistemammo sul letto, la feci sdraiare ed il cornuto ci guardava, ci baciavano forte decisi, poi alzando le sue gambe sulle mie spalle ed iniziavo a dare botte di cazzo sulla fica a farlo scivolare lungo lo spacco dal clito fino a giù ed ogni volta lei spingeva sempre più verso il cazzo, muovendo il suo pancino gonfio, finché.. via tutto dentro era una lago...ahhhhh usciva dalla sua bocca, un gemito di piacere cercato, sospirato che copriva il mio siiiiii tuttooooooo... Vedevo nel suo viso le espressioni di piacere, di sorpresa nel sentirsi d'un tratto piena di un cazzo nuovo!Il cornuto rimase di stucco, venne dietro a me per vedere come entrava, come la stantuffavo.. si sentiva il bel suono: ciaf, ciaf, del cazzo che sbatte con tutte le palle la fica bagnata, mentre spingevo le gambe sempre più verso il suo corpo e la montavo, e lei gemeva di piacere chiamando il marito: cornuto ora lo sei, si, ora lo sei.....quando mi accorsi che stava per avere il primo di una lunga serie di orgasmi dissi al cornuto di baciare la moglie, volevo che provassero insieme la sensazione di godimento, mentre si baciavano spingevo più forte dicendo che tra loro di deve essere l'amore, e quel bacio lo suggellava, con me la passione, il sesso, il godimento, suggellato dal cazzo che la stava aprendo e facendo godere Il suo gemito godoooo venne mentre il corpo fremeva tramava di piacere. A distanza di poco ne venne un altro, a quel punto la feci mettere a pecora, prendendola da dietro e tirando indietro al testa dai capelli, venne ancora e poi sentiva che stavo per godere anche io, che provai a tirarmi indietro ma lei si spense verso di me dicendo la voglio dentro tutta, si sdraiò mentre le davo gli ultimi decisi colpi eruttando tutta la sborra dentro la fica. Il cornuto rimase sorpreso, del gesto, poi dopo appoggiato a lei sentito la fica pulsare sul cazzo che pian piano si rilassava uscii ed allargai la fica con la mani, facendo uscire un po di sborra che presi tra le dita, il cornuto guardava estasiato mentre facevo leccare le dita, col segno delle corna, alla troia..si ora poteva fregiarsi del titolo.. Vedevo il cornuto che avrebbe voluto godere, allora dissi alla troia di prendere con le dita la sborra dalla fica e di passarla sul cazzo del cornuto e fargli una sega con due dita.. venne in pochi istanti! era così avvenuto il loro battesimo di coppia libera, suggellammo così la nostra amicizia, e il loro passaggio a coppia aperta!La serata non è finita qui, ed anche nei giorni mesi successivi ci vedemmo...
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5 anni fa
madejra,
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Ultima visita: 5 anni fa
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Valentinandia (privè) racconto 1
PROLOGO
Non era un giorno qualsiasi ma il giorno del compleanno della mia compagna Valentina ,fascinosa e intrigante donna con cui condivido emozioni psichiche ma anche sessuali. Il nostro rapporto di coppia ci coinvolge cerebralmente e alla ricerca di nuove emozioni frequentiamo saltuariamente swinger club. Lei è una donna molto attenta ed empatica ed aveva acconsentito a trascorrere la serata al club, con un atteggiamento apparentemente distante tanto da precisare che quella serata avrebbe dovuta essere dedicata a noi.
Nella sala mentre Valentina balla in pista si avvicina a me un ragazzo che dice di chiamarsi Marco molto attento ed educato. Nonostante le regole e lo spirito che dovrebbe governare tali luoghi è facile imbattersi nel “cretino” che palesemente disprezza l’uomo per aggredire ed usare la donna a prescindere da chi si trova davanti. A me piace vedere la mia donna corteggiata da altri uomini e anche vederla posseduta perché penso che cambiare nella sessualità ė una prerogativa dell'essere umano.In biologia è noto che se il maschio tende comunque a finalizzare rapidamente il rapporto sessuale, per la femmina la ricerca del maschio è una scelta biologica, nell'intento di diversificare la specie, quindi più oculata.Siamo entrambi attratti dalle dinamiche di questo gioco e spesso ,anche solo cerebralmente,includiamo un single. Sappiamo che i privè non sono una panacea per risolvere i problemi della coppia ma, noi non li frequentiamo per questo motivo, perché non ne abbiamo. Ne facciamo un uso saltuario ma sappiamo che per noi sono uno spazio non solo per esprimere liberamente la propria sessualità ma anche per gestire meglio le proprie emozioni , le gelosie ,l’antagonismo , il possesso ,il dominare e il lasciarsi dominare .Ci sentiamo più liberi insomma fuori dalla vita normale perchè non dobbiamo rendere conto a nessuno ma solo a noi stessi
Ritornando alla nostra serata con Marco commentiamo la serata lamentandoci della qualità delle persone: io riferendomi sopratutto ai single mentre lui alle donne. Sostiene che l’unica bella era la mia compagna che lui mangia letteralmente con gli occhi da quando l’ha vista. Dialoghiamo un po’ e mi dice di essere stato un atleta di discreto successo e che ora curava la preparazione di giovani atleti. A me è simpatico e ha un fisico statuario da vero sportivo sicuramente non palestrato. Non riesco a capire perché li preferisco giovani e belli ma la spiegazione è forse semplicemente nel fatto, che amando Valentina, vorrei il meglio per lei e in quei posti ritengo che le qualità estetiche non eccellono e quelle interiori sono anche peggio e, al confronto di Valentina, nessuno mi sembra alla sua altezza. Mi dice che è sempre impegnato con il lavoro e ha poco tempo libero per avere a disposizione delle donne e quindi di tanto in tanto viene al privè
Valentina è sempre interessata a quello che faccio e vedermi parlare con il ragazzo la incuriosisce Mi rivolgo a lei dicendo > MI guarda ma non sembra affatto interessata .Dopo un breve scambio di idee decidiamo di andare di sopra e quando chiede se può seguirci, rispondo che non dà alcun fastidio ma gli dico,per non deluderlo, che lei non intende giocare e ci rechiamo nella gloryhole . Ci sediamo sui divanetti e Marco , che non ci ha mollato, è accanto a lei, che dal suo viso sorridente e dalle gambe che accavalla frequentemente ora sembra essere ben disposta.
Valentina è mutevole e non è mai prevedibile: non la colpisce una bellezza canonica ma la percezione di un odore o semplicemente il garbo di una risposta. Valentina si alza e passa in perlustrazione il piccolo cunicolo che si apre con i buchi su due stanze attigue dove ancora non c’è nessuno ma, appena entra,i single si avvicinano a flotte.Noi seduti la osserviamo,
Marco con molta delicatezza ne elogia le doti fisiche:>Quando il primo ragazzo la sfiora Valentina si accende ma quando i ragazzi aumentano si accendono tutte le sue luci , come in un flipper e dispensa sorrisi che possono alimentare false speranze. Forse ricorda il patto di astenersi dall’essere coinvolti oggi, e quindi si avvicina come a chiedere protezione. So che è una sorta di messaggio di sottomissione e va premiato assecondando la sua eccitazione .Valentina accompagnata da me, e questa volta anche da Marco,poco dopo gira con circospezione eccitatissima nella gloryhole dalla parte dei single forse immaginando i possibili scenari che potranno svilupparsi. Non tarda molto che una mano si insinua sotto la gonna e qualcun altra staziona sul suo ambitissimo sedere. Valentina li lascia fare e, eccitatissima, sembra gradire molto quella moltitudini di mani che lambiscono le sue carni ma dall’espressione del viso poco dopo sembrano rovistare anche nella sua intimità. Si avvicina e mi rende partecipe della sua eccitazione, riferendomi stupita dei tanti complimenti e attenzioni che riceveva da molti ragazzi giovani e anche gradevoli. Mi riferisce che non era stata indifferente nemmeno alle mani di Marco che le aveva tanto vellutate da farla bagnare. Propongo di entrare nella stanza e di giocare dai fori eventualmente solo con Marco, che già conosce o almeno ne conosce quello che c’ è da conoscere. Lei acconsente soprattutto perché nella limitazione vede una scappatoia rispetto a quanto si era ripromessa per mantenersi coerente di non avere contatti intimi nel privè. A me sembra assaporare già l’eccitazione,palesata dalla radiosità del suo volto e confortata dalla mia consueta complicità nella sua partecipazione al piacere.
VALENTINA: Quando entriamo esamino le varie offerte dei peni penzolanti dai buchi. Erano sicuramente quelli che mi avevano palpeggiato fuori e che avevo gradito tanto da farmi accendere. Marco non mi aveva colpito quando me lo aveva presentato Matteo ma,di sicuro aveva un fisico statuario asciutto e ben tornito,era simpatico ed era un bravo ragazzo e , dato non trascurabile, mi sembrava di aver sentito una dotazione non indifferente. Infatti negli anfratti del gloryhole, con una punta di ironia,avevo ricambiato la sua tastata sulla mia patatina, sondando il contenuto della sua patta . Marco,nonostante il mio ardire, era stato l'unico a comportarsi con riservatezza suscitando maggiormente la mia curiosità. Ormai cerco solo Marco sperando che il pene più bello sia il suo. Sporge il più sontuoso, mi avvicino e gli chiedo subito sperando nella rispostarisponde>. Guardo gli ovali del gloryhole, impaziente anche se mi dovrò limitare a giocare ,di vedere meglio la forma e le dimensioni di quel membro. Non mi ero fatta vedere entusiasta dal ragazzo, ero riuscita ad apparire addirittura neutrale. Dal buco vedo apparire una cappella larga a fungo come piace a me e già in parziale erezione avvolta solo in parte nel suo prepuzio fa la sua "sporca" figura.
L'eccitazione immediatamente mi fa aumentare la salivazione,quando lo osservo meglio mi accorgo che non è solo lungo ma è anche discretamente largo .Lo apro piano, quasi sbucciandolo come una banana quando si è attratti dall'odore dell’estere che indica la sua giusta maturazione, anche se ha maturazione ero io ad esserci arrivata e immediatamente sento una prima reazione.
E’ turgido ed è veramente largo e questo finisce di convincermi che è quello giusto. Me la sento gonfia perché sono eccitata e sono li per questo , ma quando sono in questo stato lo vorrei immediatamente lì ma è anche vero che ricordo della promessa fatta a Matteo di provare la sensazione di avere dietro un fallo sostanzioso e non mi posso inventare che ciò non era vero. Matteo trova sempre prima di me quello più idoneo e questo mi infastidisce ma costituisce un motivo o molto probabilmente più una scusa, per punirlo. Apro le labbra e mi viene istintivo farlo scivolare tutto in bocca e immediatamente vengo ricompensato con una gocciola di liquido . Mi rivolgo a Matteo dicendo “ ha un buon sapore ed è anche profumato il ragazzo”. Intendo così preparare il mio compagno, comunicandogli il mio stato di eccitazione e ora mi prodigo cercando di non mitigare questa mia condizione infatti lo abbocco poi lo tiro fuori ,poi ancora dentro. Prende vigore ad ogni imboccata, con devozione lo accolgo in fondo alla gola, poi è lui che inizia a muoversi avanti e indietro. Mi accorgo di quanto è bello e allora cerco di far sembrare la mia bocca sempre più simile ad una vagina. Non voglio essere considerata la bambola di porcellana con cui mi ha descritto a Matteo e allora mulinello la lingua istintivamente forse anche per l’istinto naturale a farmi scaricare precocemente il suo piacere. Matteo conosce perfettamente il valore che attribuisco al mio piacere nel cunnilingus e questo sa quanto è determinante in una rapporto sessuale fugace quanto è quello di un privè, tanto che spesso è stato oggetto di piccole gelosie da parte sua. Forse lo capisce anche Marco perché sento sbattere sul legno del divisorio e mi spinge a dismisura dentro con una certa arroganza. Poco dopo lo toglie un attimo, appunta il pene alla bocca e me l' ha riempie di liquido come se dovesse depositare una cosa preziosa. E' per me lo è prezioso, lo assaporo spargendolo nelle papille che sembrano più gustative del D) .Sapevo che Matteo aveva visto distintamente il fiotto di fluido uscire dai lati della bocca, e anche che io, imperterrita,continuavo a sugare. Successivamente cercherò di negare a Matteo che l’avevo ingoiato per evitargli un inutile dispiacere. Infatti quando me lo chiederà, gli faccio notare che una parte del lenzuolo era abbondantemente bagnato perché lo avevo sputato ma questo era solo parzialmente vero. A me non dispiace questo suo comportamento “deciso” E’ bellissimo sentire che vengo usata e che sono a sua disposizione ma spero che Matteo non se ne accorga perché non vorrei condizionare quello che è il naturale svolgersi.Ne avevamo discusso con Matteo in precedenza che sento la necessità di avere qualche emozione in esclusiva senza condividerla necessariamente con lui almeno nell'attimo in cui la vivo, assicurandolo che comunque poi, non avrei mai nascosto neanche il più piccolo particolare. Il sapore è davvero gustoso e ha un buon odore e oggi mi sarei fatta volentieri sporcare ma sopratutto riempire e forse potrei provarlo con quelle misure anche dietro.Non posso prenderlo così separato da un divisorio ma mi aveva già riempito la bocca completamente e tra un po’ sento che svuoterà di nuovo i suoi genitali pieni.
La mia eccitazione e principalmente nel fatto che quando ho un rapporto sessuale con un uomo devo sentire il suo corpo e anche la sensazione di appartenergli. Non solo voglio che mi penetri nei pertugi naturali ma che ogni millimetro della sua pelle sia a contatto con la mia. Mi ero invece limitata a strusciarlo un po’ nella patatina e poi per eccitarlo mi ero messa da tergo per fargli capire la mia disponibilità ma non ero riuscito più di tanto nell’intento perché nonostante fosse anche eccessivamente lungo il buco del glory hole costituiva un ostacolo importante ad una corretto contatto. Mi rivolgo a Matteo chiedendo se vuole farlo entrare sicuro che lo desidera quanto me ma forzo il giuoco precisando che lo faccio per lui. E’ una piccola bugia ma mi piace eccitarlo facendo la puttanella e mi sembra già di sentire quel torello già dentro di me mentre Matteo sarà li vicino a me eccitatissimo a vedere sbattere la sua troietta. Lui mi risponde che non devo farlo per lui ma solo se sono eccitata ma sento che è decisamente eccitato. Non capisco perché la sta tirando per le lunghe e gli dico che mi sembra contradditorio il suo comportamento :. Mi da fastidio che la responsabilità della decisione sia la mia sola ..e poi devo mettermi in condizione che non mi ponga limiti. Lo minaccio che finirà tutto lì e come previsto mi dice “ Per me va bene .Fai quello che vuoi”.Penso dentro di me”Vuoi colpevolizzarmi che mi prendo il mio piacere e non vuoi riconoscere che tu ti prenda il tuo,quando guardi? Mi balena la bella idea di incazzarmi e anzi è solo una finta e ordino:e tu Matteo>
Vedo Matteo che, infuriato, mi obbedisce uscendo e ottengo il duplice scopo quello di poter godermi Marco da sola e quello di punire Matteo ed entrambi le cose mi eccitano da matta.
Sono terribilmente eccitata di fare sesso fuori dal suo controllo perché posso provare emozioni e atti,magari estremi di cui non voglio rendergli conto in quel momento . E’ importante che, salva la nostra complicità, non debba dare spiegazioni tempestive per qualsiasi cosa.Nelle regole del gioco non sono previsti controlli perché le mie decisioni devono essere totalmente autonome.. e poi una donna deve sempre conservare una parte di mistero nella coppia. Ammetto che quando Matteo era fuori ed è stato per almeno 15 minuti mi sono fatta fare la bocca e non solo ma siamo d’accordo, ed è lui a chiedermelo, che non racconterò tutto. .Matteo quando è entrato era visibilmente irritato ed io provavo un senso di gioia sia per la marachella di averlo cacciato pensando al mio piacere, sia al fatto di essermi goduta con soddisfazione quell’amplesso senza controlli
Quando Matteo, con tono ironico, chiede a Marco quanto secondo lui sono troia accetto ben volentieri la sua sincerità quando conferma rivolgendosi a me con un sorrisetto bonario mentre comunque mi da un bacio di conforto.Aggiunge poi>. Io lo riguardo stando al gioco e ne approfitto per alzare la posta e mormoro con tono di sfida .
Marco . Ricordo che avevo le mani che cingevano i suoi fianchi e i muscoli possenti disegnavano i movimenti delle mie mani mentre mi facevo stampellare davanti poi, autorizzato dal mio comportamento,mi gira con una certa decisione , mi posiziona a suo piacimento con il sedere in alto a gambe divaricate e mi chiede addirittura se può usare la saliva per lubrificarlo. Subito pronta con il giusto atteggiamento da vera provocatrice dico
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5 anni fa
innocentesirena,
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Ultima visita: 5 mesi fa
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Noi due
Da molti mesi ci dicevamo che sarebbe stato bello andarcene in montagna, senza il solito fardello di figli scontenti e parenti da invitare a pranzo e cena…Finalmente ci siamo riusciti. Siamo partiti da Milano subito dopo il lavoro, lasciando quel che occorre ai ragazzi per gestirsi la sera e la giornata di domani; non abbiamo detto nulla a nessuno se non che avevamo un impegno importante (penseranno tutti al lavoro, senza capire che l’importante invece siamo noi…!) Arriviamo su che è già buio. l’aria è fredda fredda, c’è un cielo limpido e pieno di stelle. Ti guardo scendere dalla macchina che già rabbrividisci e affretti il passo verso la porta di casa… prendo la borsa e corro per raggiungerti sulla soglia; apriamo e un piacevole calore ci accoglie: la caldaia ha funzionato a dovere e la casa è calda come piace a te… Ci baciamo subito e ti aiuto a toglierti il piumino e i guanti…. approfitto per baciarti ancora e infilare le mani sotto il tuo maglioncino… ho voglia di toccarti; ho voglia di toccarti da quando siamo partiti… ho voglia di toccarti da quando, mentre guidavo in autostrada, mi hai appoggiato la mano tra le gambe e mi hai accarezzato…. “ti amo” ti ho detto, e anche io ho spostato la mano dal volante per appoggiarla tra le tue gambe, ho alzato un po’ la tua gonna e le ho accarezzate risalendo verso il centro… poi un tuffo al cuore e quanti una sbandata!… hai tenuto le gambe aperte e ho scoperto che non avevi indossato gli slip…. sei una grande! E’ così che ho guidato eccitato per tutta la strada rimanente andando avanti con l’immaginazione alle nostre ore successive…. Mi allontani: hai fame e vai in cucina per preparare qualcosa per cena; io intanto accendo il caminetto, cerco il nostro tappeto e lo stendo davanti, oscuro le finestre e accendo qualche candela… anche l’atmosfera conta… (a proposito, cerco un po’ di musica giusta e la metto in onda…)…. Hai preparato crostini caldi e pomodorini… ce li scambiamo, un boccone con l’altro; beviamo un goccio di birra dallo stesso bicchiere e ridendo ci divoriamo le fragole intinte nello zucchero… Ti prendo per mano e ti porto davanti al camino… ti metti con la schiena alla fiamma; mi allontano da te qualche passo e ti guardo: come sei bella!“Spogliati per me…” ti chiedo.Non dici nulla, apri la gonna e la lasci scivolare a terra. Io non smetto di guardarti mentre mi tolgo la camicia, e tutto il resto insieme ai pantaloni… rimango nudo davanti a te…. Sei bella da guardare con le calze parigine alle gambe, e le cosce nude sopra le quali si intravede il tuo sesso liscio e pronto ad aprirsi…. Mi accarezzo lentamente l’uccello che diventa subito duro, mentre ti osservo sfilarti il maglioncino e lasciare cadere il reggiseno… Lo splendore dei seni che svettano ancora alti sul tuo corpo è quasi abbagliante… continuo a toccarmi e vedo che anche tu non resisti a spingere una mano tra le gambe ad accarezzare la figa che pulsa da dentro piena di voglia ….Mi tendi una mano: “Abbracciami…” mi chiedi. Avanzo verso di te e ti stringo forte, passando le mani sulla tua schiena, mentre sento i seni morbidi premere sul mio petto e il cazzo che si appoggia al tuo pube… lo prendi in mano e scivoli lentamente in ginocchio davanti a me; lo tieni stretto con una mano, mentre con l’altra continui a toccarti di sotto; lo scappelli tutto, apri la bocca e lo prendi tra le labbra; cominci a succhiarlo con forza, mentre la mano ora mi stringe le palle… poi lo molli, ti abbassi ancora e mi prendi una palla in bocca sempre succhiando… è una sensazione forte; un dolore leggero unito ad un piacere intenso; ti accorgi quanto mi piace da come senti il cazzo indurirsi ancora… non resisti e lo riprendi in bocca spingendolo più in fondo che puoi… Poi: “ora tocca a me”, mi dici allontanandomi un poco e sdraiandoti a terra con le gambe divaricate… Non mi faccio pregare: mi sdraio bocconi davanti a te e affondo il viso tra le tue cosce…. passo la lingua da sotto in su, più volte e più volte, ogni volta partendo da un po' più sotto… ti sento inarcare leggermente la schiena per darmi da leccare anche il buchino… hai scoperto quanto sia piacevole e ora non hai più né vergogna né paura…. sento il mio cazzo premere da sotto mentre è schiacciato sotto la mia pancia ma è troppo bello leccarti… sentire le tue labbra schiudersi e aprirsi, mandare la lingua dentro a cercare i punti più sensibili della tua vagina per poi risalire fino al clitoride… leccarlo in tondo e scendere di nuovo… Sei golosa e vuoi venire subito, mi tieni la testa mentre la mia lingua si muove dentro di te e con un dito risalgo nel tuo buchino stuzzicandolo… Decido di farti impazzire, e mentre continuo a titillarti il buchetto del culo, pian piano infilo due dite nella fica, cercando al suo ingresso il morbido cuscinetto del punto G; tu ti apri ancora di più, sento i tuoi sospiri farsi più intensi mentre la lingua gioca con il tuo clitoride teso e duro… Muovi le tue mani sul tuo corpo, accarezzandolo (sai che mi eccita), giochi con i seni e poi scendi ad aprirti ancor di più le grandi labbra… sei tutta tesa nel piacere e cerco di ascoltare i tuoi fremiti per assecondare il tuo godere con i movimenti delle mie dita e della lingua… Sento la fica che dentro si gonfia, sento il buchino pulsare, sento i tuoi respiri affannarsi finché lasci che l’orgasmo ti pervada; è una sensazione fortissima, senti da dentro quasi il bisogno di fare pipì, ma sono solo le tue ghiandole che producono il più dolce dei nettari …. voglio berti fino all’ultima goccia mentre il piacere ti scuote tutto il corpo e lasci che la voce emetta vocali piene di godimento. E’ un orgasmo lunghissimo, ti sento tutta inarcata finché non ti abbandoni sfinita…. Scivolo via con le mani, mi sdraio al tuo fianco e mentre tieni gli occhi ancora chiusi ti accarezzo i seni, le spalle, la schiena, i fianchi e le cosce… Passa poco e ti giri: “lo voglio! ora!” mi dici, e ti metti carponi offrendomi il culo magnifico…. non posso che baciarmelo tutto ancora mentre il cazzo si indurisce tra le mie mani…. poi anche io in ginocchio dietro di te lo infilo tutto nella fica che si apre e lo accoglie…. spingo a fondo, ti piace e ti sento ancora ansimare di piacere… spingo, sento il cazzo farsi ancora più duro e mi piace….mentre ti scopo mi appago beato della forma del tuo corpo, con le curve dolci e armoniose come quelle di una viola che suona solo per me… Con la mente ti rivedo mentre succhi anche altri uccelli, facendoti scopare da me e viceversa (questa è un’immagine che non smette mai di eccitarmi)…. Ma oggi sei solo mia… finché: “nel culo, lo voglio nel culo” mi ansimi quasi ordinando…Ho paura di farti male, ma sei così decisa che sfilo l’uccello dalla fica e lo appoggio al buchino che subito si apre voglioso… spingo appena e lo sento stretto dentro di te; tu sussulti ma il piacere ti invade. Ti sento spingere verso di me, mentre io mi muovo dentro di te, piano ma senza fermarmi…. “sborrami in culo”, mi chiedi ancora…. Sentirti così è ancora più eccitante, sento la sborra prepararsi ad uscire, mi muovo ora più forte, la sento risalire e finalmente esplodere tutta dentro di te…. Ed è lì che tu senti l’orgasmo ripartire dentro e anche tu godi con me, senza capire quasi cosa sta succedendo…. Ci ritroviamo così, fianco a fianco, accaldati e appagati…. ci guardiamo e ci baciamo a lungo senza dire nulla… Sappiamo tutti e due che tra qualche ora avremo ancora voglia, ma ora ci aspetta un letto caldo e sarà bello tornare a giocare domattina ancora più innamorati….
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5 anni fa
albimanu,
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Ultima visita: 1 anno fa
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CLUB 12.000
Finalmente ci siamo imbarcati, per fare il check in avevo atteso fino all’ultimo momento, il volo per sharm el sheik in questo periodo dell’anno ed a metà settimana come da previsione non è totalmente pieno così ho potuto, al momento del check In, scegliere i posti dell’ultima fila, che risultava tutta vuota, adesso che i passeggeri stanno prendendo posto sembra che anche altre 2/3 file davanti a noi siano quasi vuote, stavolta come avevamo previsto sarà l’occasione ideale per entrare nel club dei 12.000 metri, purtroppo uno degli ultimi passeggeri si siede nella nostra stessa fila dal lato opposto, sarebbe stato perfetto non fosse successo, con Irene ci scambiamo uno sguardo un po’ deluso ma dentro di noi sappiamo che non rinunceremo. Era ormai da tempo che avevamo questa fantasia trasgressiva, adesso con un minimo di accortezza ed attenzione riusciremo a far l’amore in volo a 12.000 metri di quota, avevamo scartato a priori di farlo nel bagno, sarebbe stato troppo squallido, anche se più sicuro. Quando l’aereo rulla sulla pista ed inizia la fase di decollo l’adrenalina è al massimo, attiro Irene verso di me e ci scambiamo un lungo bacio e ne approfitto ad accarezzargli il seno, il passeggero nella fila accanto ci osserva con un sorrisetto, è un signore anzianotto più vicino ai 70 che hai 60 distinto ed abbronzato, elegante anche se veste in modo casual, speriamo soltanto che sia discreto. Quando l’aereo è in quota Irene slaccia la cintura e con un po’ di fatica riesce a sfilare le mutandine, il signore accanto osserva di nascosto ma sicuramente ha visto tutto, ha un sorrisetto sul viso ma fa finta di guardare fuori dal finestrino, Irene indossa una gonna ampia ma non molto corta, che alza un po’ lasciando le gambe scoperte, quando infilo la mano sotto ed arrivo alla sua figa la trovo già bagnatissima, è molto eccitata, anche se avrebbe preferito che non ci fosse il signore vicino, anche lei allunga la mano a toccarmi il cazzo e basta pochissimo che mi diventi duro. Il momento propizio arriva quando le hostess partendo dalla postazione di coda passano con le bevande, a questo punto non possiamo più indugiare, incuranti del signore, slaccio i pantaloni e tiro fuori il cazzo cercando di tenerlo coperto con un maglione, Irene dopo aver alzato la gonna si alza e dopo un paio di tentativi, visto l’esiguo spazio, siede sopra di me appoggiando i gomiti sui sedili davanti, lentamente si abbassa ed il mio cazzo scivola dentro di lei, quando mi giro verso il signore accanto lui sta guardando fuori dal finestrino, sicuramente si è accorto di tutto ma, anche con sollievo di Irene, non ci osserva, mentre lei con la posizione che ha assunto ha tutta la visuale dell’aereo. Inizia a muoversi lentamente sopra di me, io sono quasi bloccato e non ho nessuna possibilità di muovermi, approfitto soltanto per infilare una mano sotto la sua maglietta ed iniziare ad accarezzargli il seno, mentre con l’altra riesco ad arrivare alla sua figa ed accarezzargli il clitoride, la situazione è altamente eccitante ed adrenalinica, consapevoli che non avremo tanto tempo a disposizione ci lasciamo andare senza trattenerci, basta poco e sento le contrazioni della figa di Irene, preludio al suo orgasmo, che subito arriva bagnandomi tutto il cazzo con i suoi umori, mi lascio andare anche io e schizzo tutto il mio godimento dentro di lei, siamo riusciti a portare a termine il nostro intento. Come era stato problematico infilarsi il mio cazzo in figa, lo è altrettanto potersene liberare, quando finalmente riesce, mentre si sposta alcune gocce del mio sperma che fuoriescono dalla sua figa sporcano i miei pantaloni, mentre lei tampona e riesce a pulirsi con dei fazzoletti che preventivamente aveva tenuto a portata di mano, quando mi alzo per andare in bagno a pulire i pantaloni, il signore accanto continua a guardare fuori dal finestrino ma mi accorgo che come se fosse uno specchio la nostra immagine veniva riflessa e praticamente ha assistito a tutto, dopo di me anche Irene si reca in bagno a darsi una pulita e quando finalmente siamo di nuovo sistemati stemperiamo la tensione con una risata e scambiandoci alcuni baci, siamo euforici, è stata una scopata veloce ma fatta in queste condizioni è unica e ci resta ancora l’eccitazione addosso. Il signore adesso ci osserva elargendoci sorrisi ed abbiamo la sensazione che vorrebbe parlarci, ed infatti alla prima occasione si rivolge a noi con una scusa banale, iniziamo a parlare sulla nostra destinazione e veniamo a sapere che lui ci va spesso perché ha una casa a sharm dove passa quasi tutto l’inverno, approfitto per invitarlo a sedere nel posto libero nella nostra fila e non si fa affatto pregare e subito siede accanto ad Irene che è nel posto centrale. Dopo esserci presentati ringrazio Paolo, questo è il suo nome, per la sua discrezione anche se gli faccio presente che ho notato che il finestrino rifletteva e che quindi ha assistito a tutto, Irene arrossisce un pò, ma Paolo in modo educato non affronta il discorso e la tensione scompare, al contrario dopo un po’ che chiacchieriamo, tempo in cui Paolo non è stato certo parsimonioso in complimenti verso Irene, si rivela un ottimo affabulatore ed adulatore, uomo di grande cultura e charme conoscitore delle donne, sa toccare i tasti giusti per ingraziarsi le simpatie di Irene che adesso ride con gusto alle sue battute e non resta indifferente ai suoi complimenti. Quando nel corso dei nostri discorsi affrontiamo quello del sesso, Paolo rivolgendosi ad Irene, ed a questo punto ammettendo di aver assistito al nostro amplesso, la ringrazia dicendogli che ormai era da anni che non riusciva più a sentire certe pulsioni che lei, solo ad osservarla, gli aveva scatenato. Irene arrossisce impacciata ma lui la rasserena ricolmandola di complimenti, conosco Irene ed ho capito che ha feeling verso Paolo, anche perché oltre alle doti di grande adulatore ed affabulatore possiede anche un grade carisma, la situazione che si è creata mi eccita, mentre loro parlano io inizio a baciare Irene sul collo, al primo bacio rabbrividisce, poi lentamente ignorando i loro discorsi inizio ad armeggiare fino a che infilo la mano sotto la gonna fino ad arrivare alla figa che trovo bagnatissima, a questo punto Irene ammutolisce ma mi lascia fare e quando chiudendo gli occhi reclina il capo all’indietro godendo delle mie carezze anche Paolo zittisce e ci osserva. Lei inarca il più possibile la schiena per facilitarmi nelle carezze, io guardo Paolo che mi osserva e quando i nostri sguardi si incrociano gli faccio chiaramente capire che può osare, per un attimo e titubante poi prende coraggio ed appoggia una mano sulla coscia di Irene che al contatto per un attimo volge il viso verso di lui e gli fa un sorriso poi chiude di nuovo gli occhi ed appoggia il capo sulla mia spalla, Paolo fino a quel momento si era limitato solo a tenere la mano ferma sulla coscia di Irene, quando sfilo la mano da sotto la gonna di Irene con uno sguardo invito Paolo ad osare di più. Lentamente con molta delicatezza e in modo dolce anche lui infila la mano sotto la gonna di Irene, ho la certezza che ha raggiunto la sua figa quando lei si stringe a me e mi bacia con grande passione, continuiamo a baciarci mentre io accarezzo il suo volto, le carezze di lui sono lunghe e dalle vibrazioni del corpo di Irene capto che è molto dolce e delicato come piace a lei, per lungo tempo gode delle sue carezze fino a che stringe le gambe imprigionando la sua mano e baciandomi in modo frenetico capisco che ha raggiunto l’orgasmo, lui sfila la mano per lasciarla ricomporre e per un po’ restiamo tutti in silenzio. Siamo ormai in fase di atterraggio e pertanto non ritorniamo sul discorso, quando una volta usciti dall’aeroporto ci salutiamo, Paolo mi consegna un biglietto da visita con l’indirizzo della sua casa a sharm e con un numero di telefono dicendoci che sarebbe stato felicissimo se avessimo accettato l’invito a cena per quella sera, restiamo d’accordo che lo avvertiremo se decidiamo di accettare. Appena in albergo, arrivati nella nostra camera, inizio a baciare Irene spingendola verso il letto dove la faccio sdraiare, non gli do nemmeno il tempo di spogliarsi alzo la sua gonna, è ancora senza slip, ed inizio a leccare la sua figa, anche lei è molto eccitata bastano poche leccate e sento il sapore diverso della sua figa sintomo che prelude all’imminente orgasmo, quando si contrae ed inizia a godere, essendo con i pantaloni alle ginocchia, l’attiro sul bordo del letto è la penetro subito senza attendere, ho voglia di godere anche io e quando sento il suo orgasmo che mi bagna mi lascio andare godendo dentro la sua figa, restiamo per un po’ abbracciati poi decidiamo di fare una doccia. Mentre disfiamo la valigia mi rivolgo a Irene e gli chiedo:- Allora amore cosa decidiamo per stasera? Accettiamo l’invito di Paolo? Come ti sembra?- Ho trovato che è una persona molto dolce educata e con un notevole carisma, per stasera decidi tu per me va bene tutto- Beh amore vorrei che decidessimo insieme. Tu ricordi le sue prime frasi sull’aereo? Praticamente ti ha detto che era da anni che praticamente era impotente.- Non è necessario il sesso a volte, si sta bene anche per la simpatia delle persone, e poi se ho voglia ho il tuo cazzo no? anche se devo confessarti che è stato bravissimo ad accarezzarmi, è stato di una delicatezza straordinaria e di una dolcezza infinita e mi ha fatto godere bene, comunque vedi tu se ti fa piacere possiamo accettare l’invito.- Va bene allora adesso lo chiamo per avvisarlo che accettiamo e per metterci d’accordo sull’orario.Passiamo il resto del pomeriggio in giro per il bazar a fare shopping ed Irene resta incantata da un abito etnico, un giubbotto tutto lavorato e tempestato di pietre ed una gonna formata da tantissimi veli di seta trasparenti di vari colori, completano il tutto delle scarpe basse anche loro in stoffa e ricoperte di perline e pietre di diversi colori, e quando la sera ci prepariamo per andare a casa di Paolo vuole indossare proprio quel vestito. Il taxi in pochi minuti ci porta a destinazione, quando suoniamo viene Paolo ad aprirci, la sua è una bella villa, non eccessivamente grande, con un giardino meraviglioso, pieno di piante e fiori esotici, lungo il viale una serie di torce illumina il giardino al limite del patio inizia la piscina anche lei illuminata, è un posto incantevole ed a Irene piace tanto. Nel patio c’è un tavolo apparecchiato, con al centro delle candele, e con ai lati dei recipienti dove brucia dell’incenso rendono tutto molto romantico, Paolo ha buon gusto in tutto, lo notiamo anche dall’arredamento della casa che ci fa visitare, quando ritorniamo nel patio il tavolo è imbandito con ogni ben di Dio, è ricolmo di piatti con cibo esotico un misto di carni pesce e frutta una goduria solo a vederlo, Paolo ringrazia e congeda la signora che aveva apparecchiato dicendogli che non c’era più bisogno di lei e che poteva anche andare, iniziamo la cena in un clima molto romantico, il sottofondo di musica etnica è rilassante ma non copre le nostre voci. Durante tutta la cena Paolo non lesina affatto i complimenti nei confronti di Irene che dal canto suo reputa eccessivi, io scrutando bene come lui se la mangia con gli occhi capisco invece che sono sinceri, d’altronde Irene è molto bella e sensuale anche se è sempre insoddisfatta e non si vede bella come la vedo io, beviamo anche 2 bottiglie di un vino locale che trovo delizioso perché molto dolce, a fine cena Irene è abbastanza euforica e molto contenta, ci spostiamo sui divani al limitare della piscina e quando Paolo entra in casa a preparare il caffè, Irene approfittando che in silenzio la musica si sente maggiormente inizia a danzare davanti a me imitando la danza del ventre che avrà visto in qualche filmato, è molto brava ed il modo come mi guarda e come balla rende l’atmosfera molto erotica. Non smette di ballare nemmeno quando arriva Paolo che si siede accanto a me, la sua danza diventa molto sex quando ad ogni giravolta stacca uno ad uno i veli che compongono il vestito, è eccitantissima, la osserviamo pieni di desiderio lei ci fissa in modo provocante man mano che ad uno ad uno i veli cadono ai suoi piedi, quando ancora ce ne sono 4 o 5 da togliere, si libera del giubotto mettendo in mostra il suo turgido seno con i capezzoli induriti, io ho il cazzo cosi duro che mi fa quasi male, noto che anche Paolo spesso si tocca. Quando l’ultimo velo cade ai suoi piedi con un movimento molto lento e sensuale sfila anche il minuscolo perizoma e la cintura dove erano attaccati, Paolo deglutisce guardandola estasiato, io le porgo la mano invitandola ad avvicinarsi a me, lei invece sorridendo e sempre danzando si avvicina ma si ferma davanti a Paolo ed inizia un leggero movimento del bacino molto eccitante, e quando lui allunga la mano per accarezzarla lei si ferma per godere delle mani sul suo corpo. Paolo estasiato dalla visione di Irene nuda inizia ad accarezzarla, le sue mani sfiorano tutto il corpo partendo dal seno i fianchi le cosce fino ad arrivare alla figa che inizia a massaggiare delicatamente, mentre con una mano aperta massaggia il suo monte di venere con l’altra accarezza il clitoride per poi mettergli un dito dentro e dolcemente masturbarla, nel frattempo anche io mi sono messo nudo, li osservo e mi tocco, poi Paolo si inginocchia davanti a lei invitandola ad allargare le gambe ed inizia a leccargli la figa, i sospiri di Irene si fanno più intensi fino a che gode in bocca al Paolo che non si ferma e continua a succhiare tutti i suoi umori. Paolo ci invita a seguirlo e ci porta in camera da letto dove Irene mi fa subito sdraiare e dopo essermi venuta sopra infila lentamente nella sua figa tutto il mio cazzo, poi invita anche Paolo a spogliarsi, mentre lei è sopra di me e continua a cavalcarmi la bocca e la lingua di Paolo percorrono tutto il suo corpo, si contorce quando uno dietro l’altro vari orgasmi la fanno godere, poi allunga le mani e si impossessa del cazzo mezzo moscio di Paolo inizia ad accarezzarlo poi si sdraia sempre tenendomi dentro di se ed inizia a fargli un pompino, Paolo strabuzza gli occhi a bocca spalancata, io adesso sono dietro Irene sempre con il mio cazzo piantato in figa mentre lei continua a succhiare il cazzo di Paolo e quando finalmente lo fa raggiungere una giusta consistenza gli va sopra e lo prende tutto dentro. Lui non si capacita di aver raggiunto l’erezione, continua a fargli complimenti e la prega di non smettere, quando io gli vado dietro e dopo avergli leccato bene il culetto punto il mio cazzo e spingo fino a che non sono tutto dentro, Irene inizia a godere di nuovo gli spasmi della sua figa ci danno sensazioni bellissime ed a questo punto Paolo con un urlo gode venendo dentro lei, seguito subito dopo anche da me, ci accasciamo spossati e quando Irene va a fare una doccia Paolo mi confida che non avrebbe mai sperato, dopo quasi 10 anni, di riuscire di nuovo ad avere un orgasmo. Dopo esserci rivestiti, quando stiamo per andare Paolo ci prega di attendere un attimo e torna poco dopo con in mano un monile molto prezioso ed avvicinandosi a Irene glielo fa indossare al collo e poi gli dice:- Io per il resto dei miei giorni porterò nel cuore e nella mente il ricordo di una donna bellissima, dolce e sensuale che ha saputo risvegliare i miei sensi assopiti, ormai da molti anni, facendomi provare l’orgasmo più bello della mia vita. Tu indossa questo gioiello, riconoscente dono di un amico, conosciuto per caso, a cui hai fatto dono del piacere più intenso mai avuto. A te Alberto porgo un ringraziamento infinito e riconoscente per aver condiviso con me la tua bellissima compagna, vi auguro tanta felicità e per qualsiasi cosa io ci sarò sempre.
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irene_alberto,
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Luisa e Paolo: l'inizio
Questa sera ho intenzione di farmi scopare. Da un maschio.Mentre faccio la doccia rifletto sulla strategia migliore: potrei telefonare a diversi soggetti che, so per certo, si precipiterebbero qui da me senza esitazioni.Escludendo i maiali e gli sposati – perché stasera non mi va una sveltina con uno che poi deve correre a casa – faccio mente locale e ripenso a chi si è comportato bene.È necessario, ma pericoloso indugiare in questi ricordi mentre sono nuda e mi tocco per lavarmi, perché non posso impedire all’eccitazione di salire e rendere turgidi i miei capezzoli, tumido e sensibile il clitoride. Già altre volte è andata a finire che con due dita nella fica mi sono masturbata come una furia… facendo poi tardi.Basta. Decido, voglio dare un’opportunità a Paolo, magari scopa bene, chissà.Lui è un progettista software in una delle aziende nella quale vado regolarmente. È passabile, fisicamente, anche se ha l’aria di essere un classico nerd. Abbiamo mangiato assieme, qualche volta, mi ha parlato solo del suo lavoro.Però ha un bel cazzo. Di ritorno da un meeting aziendale, una sera, un po’ esasperata dalle sue avance, ma sotto sotto anche lusingata, gli ho fatto una sega. Una specie di premio di consolazione.Così gli ho detto di fermarsi da qualche parte e di tirare giù lo schienale del sedile. Gli dev’essere venuto quasi un colpo, perché ha frenato e si è infilato in un viottolo per fermarsi poco più avanti. Dio santo, ho pensato, speriamo che la mia irruenza non l’abbia fatto sborrare nelle mutande!Ha fatto quel che gli avevo detto, inoltre si è abbassato i pantaloni a tempo di record.Forse sperava gli facessi un pompino, ma anche se mi piace molto farli, preferisco arrivarci per gradi. Glielo prendo in mano. Sorpresa! Non me lo aspettavo così grosso. Duro come marmo, caldo e morbido. L’ho scappellato con delicatezza, poi ho passato il polpastrello del pollice sulla punta. Appena umida. Molto bene. Mentre lo faccio lo sento contrarsi ed emettere un singulto soffocato.Procedo. Per un po’ ci gioco, stringo il cazzo poi allento la presa e passo delicatamente le unghie sul tronco. Poi ricomincio.Attenta Luisa, ti si sta bagnando la figa! Mi impongo di attenermi al piano, non voglio dargliela… vinta subito!Sento il ritmo del suo ansimare, mi sincronizzo nella sega e ci aggiungo anche una lieve torsione. Su e giù. Su e giù.“Luisa, tesoro, me lo prendi in bocca?” balbetta. Sono già diversi minuti che lo sto masturbando, quel cazzo, se possibile, è diventato ancor più duro ma non accenna a sborrare.“Per chi mi hai presa? Per una succhiacazzi qualsiasi?” gli rispondo fingendo di essere scandalizzata, ma sorridendo.La luce è poca, forse non ha visto la mia espressione, perché si rialza di scatto, profondendosi in scuse. Ahi, il ragazzo è timido, chissà quanto coraggio gli ci è voluto. Che tenero.Gli sfioro le labbra con le mie e lo riabbasso delicatamente. Il cazzo gli si è lievemente afflosciato, così lo rimetto in marcia sfiorando con la punta dell’unghia il suo capezzolo sinistro, scendendo poi sull’addome con le unghia di tutta la mano fino all’inguine. Ha un bel corpo atletico, non l’avrei mai detto col mestiere che fa. Gli piace. Bene. Per fortuna non gli piace come a Linda, l’ultima volta che le ho disegnato il corpo così si è infoiata di brutto e mi ha spinto il viso su quella sua passera di fuoco e mi ha tenuto prigioniera la testa con le mani mentre me la strusciava sulla bocca.Porca puttana, se continuo a lasciarmi andare così ai ricordi finisce che glielo prendo in bocca davvero! Mi dedico di nuovo al palo di carne che ho qui di fianco, finisco il giro delle unghie sulla cappella e sono gratificata nel sentirlo tornare vigoroso e duro come prima.Ancora un po’ di sega su e giù. Bisogna che lo faccia sborrare, così passo al livello successivo: mi sfilo il maglioncino a girocollo, slaccio il reggiseno, mi metto in ginocchio sul sedile e gli faccio vedere che belle tette sode ho. Strabuzza gli occhi, evidentemente c’è abbastanza luce per vederle.Io ho ricominciato la sega, lui ansima come un mantice. Ha il collo piegato per guardarmi il seno, in una posizione sicuramente scomoda, ma evidentemente non gli importa.Va bene Luisa, mi dico, aggiungiamo il jolly così lo facciamo venire, la buona azione è compiuta e tu non corri il rischio di cedere e di dargli la figa qui.Mi infilo l’indice in bocca e lo insalivo per bene. A lui stanno uscendo gli occhi dalle orbite. Scendo con l’indice e arrivo al suo ano. Attendo una contrazione e al successivo rilassarsi gli infilo il dito nel culo. Emette un lungo muggito a bocca spalancata, inarca la schiena e sborra.Gli stringo il cazzo, continuo a menarlo mentre spingo il dito a fondo. Lo sego ancora. Sento uno schizzo arrivare sulle tette e anche su un orecchio. Urca, sta sborrando come una fontana! Non so dove stia andando a finire tutta quella roba, spero non sui vestiti. Però non smetto, non sarebbe gentile mollare durante l’orgasmo.Terminano le contrazioni, lo sento rilassarsi. Sfilo delicatamente il dito, lascio quel bel cazzo e mi rimetto seduta. Mi è piaciuto, tutto sommato. E sono certa che è piaciuto anche a lui.“È stato fantastico… veramente… non ho mai goduto così tanto con una… una…”. Il ragazzo sembra imbarazzato.“Con una sega?” dico io. Annuisce. Che tenero, mi allungo per dargli un’altro lieve bacetto. Così facendo sfioro con la mia pancia la sua, mi ritrovo impiastricciata di sperma anche lì. Vabbè.Il resto è storia: un intero pacchetto di fazzoletti di carta per ripulirsi, ci si riveste, si rialzano i sedili, si riparte salutando i guardoni, che non vediamo ma che sicuramente ci sono, gli dico. Sto proprio giocando con lui, ma non per imbarazzarlo, anzi, per metterlo a suo agio. Vabbè.Mi porta fin davanti a casa mia. Spegne la macchina. No, tesoro, la serata è finita, non metterti delle strane idee in testa.Vorrebbe dire qualcosa, ma non gli riesce, allora ne approfitto, gli do un bacio sulla guancia e gli dico “magari un’altra volta, d’accordo?”. Fa sì con la testa. Io scendo, lo saluto con la mano e entro di corsa nel portone. In camera c’è il vibratore che mi aspetta, stasera userò anche il succhia-clitordide.A proposito, di sperma ne era finito anche sul maglioncino e sui capelli. Vabbè. “Magari un’altra volta, d’accordo”, gli avevo detto. Sì, chiamerò Paolo. Stasera è la volta in cui gli permetterò di penetrarmi la figa e di farmi godere con quel bel cazzo che mi ricordo.Ho finito la doccia. Mi avvolgo nell’accappatoio, prendo il cellulare e gli scrivo su Whatsapp.“Paolo, ti andrebbe di salire da me stasera? Ho una promessa da mantenere”. Spunta grigia. Spunta blu. Doppia spunta blu.Non faccio in tempo a posare il telefono che arriva la risposta. Ovviamente, è “Arrivo!”Bene, bene, bene, il ragazzo ha intùito. Vediamo di non deluderlo.Nuda, davanti alla toeletta, un trucco lieve ma adatto a sottolineare occhi e labbra. Pochissimo fard, non va bene quando sai che suderai. Allungo le ciglia. Perfetto. Un’occhiata alle unghie di mani e piedi, le ho fatte fare due giorni fa e sono ancora perfette, lo smalto rosso non ha perso lucentezza.Lo Chanel è quasi terminato ma ce n’è ancora abbastanza: due gocce sul collo, alla base delle orecchie, due sui capezzoli, due attorno alle grandi labbra della figa.Il ragazzo si merita una lingerie di classe. Autoreggenti, perizoma, reggiseno coordinato. Mi infilo il tubino nero di Givenchy, l’acquisto folle di un weekend parigino. Aggiungo un filo di perle.Décolleté nere, tacco 8. Che sul mio piede del 34 fanno come un 12. Sono proprio un gran bel pezzo di figa, bisogna essere onesti. Se potessi mi scoperei.Faccio appena in tempo a dare un calcio alle pantofole e chiudere la porta della cabina-armadio che suona il citofono. È lui, dev’essere andato a velocità da ritiro patente.“Settimo piano, poi l’ultima rampa fino all’attico. Prendi l’ascensore, mi raccomando!” lo ammonisco. Non voglio che arrivi spompato.Bussa alla porta. Gli apro. Si va in scena.Noto subito alcuni particolari: non ha gli occhiali, sorride e sembra già a suo agio. Ci scambiamo i convenevoli, il non-detto è facile da immaginare:“Ciao Paolo, grazie di essere venuto con così poco preavviso.” (“Hai capito benissimo, voglio essere chiavata come se non ci fosse un domani.”)“Ciao Luisa, è sempre un piacere rivederti!” (“Sei alta un metro e un barattolo ma sei una gran topa, non vedo l’ora di aprirti le gambe e infilartelo nella figa.”)Il bacetto sfiorato sulle labbra mi permette di sentire che odora di buono. Perfetto, non c’è bisogno che gli faccia fare la doccia prima.Lo faccio accomodare sul divano, io mi siedo in ginocchio sulle mie gambe vicino a lui. Vicino, ma non troppo.“Sai, volevo farti vedere una cosa.” Tira fuori il cellulare, apre la galleria delle immagini, cerca un po’. Poi si gira verso di me e me lo porge. “Guarda.” mi dice.Sfoglio la galleria. Sono tutte foto mie, cioè fatte a me.Mentre sto parlando durante una presentazione. Chinata (si fa per dire, con un metro e quaranta d’altezza, al massimo posso chinarmi sul tavolino da tè) su una scrivania mentre consulto chissà cosa, mentre rido appoggiata con la spalla alla macchinetta del caffè e le gambe incrociate.Tutte foto prese a mia insaputa, in tutte sono bellissima, il culo bello e armonico, le tette alte, le gambe dritte senza un pelo visibile. In una, grazie al gioco delle luci che sta dietro di me, sembro nuda. Cioè sono vestita, ma sembro nuda. Cazzo, mi sto eccitando con me stessa!Arrivo a un primo piano del viso, nel quale ho lo sguardo imbronciato ma gli occhi sembrano brillare. Una monella.“Chissà quanto hai dovuto penare coi filtri…” gli dico, poi passo alla successiva e ho quasi uno chock: è la stessa foto di prima, stampata in grande formato. C’è il suo cazzo in bella vista che ancora gocciola, ampie chiazze biancastre sul mio viso. Striature sulla bocca mi fanno capire che l’ha strusciato lì in particolare.Ci vuole un gran coraggio, glielo devo riconoscere. Potrei anche incazzarmi e cacciarlo fuori, per quel che ne sa. Ma in qualche modo deve aver percepito che non lo avrei fatto.Lo guardo. Mi guarda. Mi guarda e avvicina una mano al mio viso, mi accarezza la guancia con tocco leggero, sento un lieve accenno di pelle d’oca.Quello che fino a poco fa credevo fosse un nerd timidone avvicina le sue labbra alle mie, che si schiudono. La sua lingua entra nella mia bocca, la mia nella sua. Le nostre bocche sono fameliche, le sue mani sulle mie spalle, scendono sulla schiena e sui fianchi. Le fa scivolare sul culo, fino all’attaccatura delle gambe, mi solleva così.Mi rendo conto che anche io avevo le mani sul suo culo, perché la manovra che fa me le stacca da lì. Allora mi appendo al suo collo, mentre i nostri corpi sono adesi, poche molecole di stoffa ci separano. Incrocio le gambe dietro la sua schiena.Sento il bozzo tra le sue gambe, grosso, potrei sedermici sopra. Il tubino nero è salito all’inguine, le balze delle autoreggenti sono in bella vista.L’ex-timido stacca la sua bocca, l’avvicina al mio orecchio e mi chiede con voce roca dov’è la camera da letto. Poi mi mordicchia il lobo. Con voce altrettanto roca gli dico “su”, accennando con la testa la rampa di scale interne che collegano il soppalco.Rimango avvinghiata come un koala, mentre lui mi porta sino alle scale, che poi inizia a salire lentamente e senza sforzo apparente… d’altra parte peso solo 40 chili, vorrei vederlo alle prese con Linda…Trova il letto facilmente, al centro del soppalco. Mi stacca lievemente da sé, io capisco le sue intenzioni e allento la presa. Così riesce a gettarmi sul letto, dove atterro di schiena, lunga distesa.Con questa manovra ho perso una décolleté. Lui la raccoglie, poi prende il mio piedino nudo, si infila in bocca l’alluce e succhia. Si sta rivelando un sacco fantasioso, non me lo aspettavo, quindi me la godo ancor di più.“Sei bravo.” gli dico. L’eccitazione ha reso la mia voce bassa e pastosa. Lui annuisce, poi stacca la sua bocca e mi infila la scarpa. “Tienila, mi piacciono le donne nude con i tacchi alti.”Lo so bene, piacciono anche a me. Ma non sono ancora nuda.Così mi rialzo, lascio scivolare le gambe giù da letto, mi metto in piedi davanti a lui, che si è lievemente allontanato per lasciarmi lo spazio.Sono di fronte a lui, che si toglie la giacca e la butta dietro di sé. Cazzo, porta le bretelle. Io vado pazza per gli uomini che usano le bretelle. Gli slaccio il bottone alla cinta, abbasso la zip e sposto le strisce elastiche dalle spalle e gliele faccio cadere sui fianchi. I pantaloni gli cadono a terra.Si libera di scarpe, calze nere al polpaccio (sia ringraziato Dio, non portava i calzini corti) e pantaloni. Calcia via tutto in un attimo.Io ho abbassato la zip del tubino, allontano le spalline, mi stringo nelle spalle e lo lascio cadere. È un effetto molto coreografico, so che piace.Si riattacca al mio corpo, mi infila di nuovo la lingua in bocca. Non so chi dei due sta mugolando, forse sono io, forse siamo entrambi. Le sue mani sulle mie chiappe sono sempre più decise. Il ragazzo comincia a non poterne più. E nemmeno io. Gli sfilo la cravatta, slaccio il primo bottone del colletto poi non ce la faccio più, afferro i lembi della camicia e gliela apro facendo saltare i bottoni. Sento anche che si strappa, ma chissenefrega. Tirandola giù gli sfilo a forza le maniche, coi polsini ancora abbottonati.Lui armeggia qualche istante col gancio del reggiseno, poi gli compare un ghigno sulla faccia, afferra le fettucce e fa saltare il gancio. Io ho un singulto, ho trovato pane per i miei denti.Tiro i suoi boxer, ma sono troppo robusti, così mi rassegno a calaglieli di colpo. Il suo grosso cazzo, finalmente libero, scatta come una molla e svetta spavaldo. Calcia via pure i boxer, ora lui è nudo, di fronte a me, con l’uccello dritto.Sto per calarmi il perizoma, ma mi precede. Mi getta nuovamente sul letto, mi spinge più al centro, mi guarda beffardo mentre afferra il perizoma e lo strappa.Sono nuda. Cioè la mia figa è nuda. Le mie poppe sono nude. Ho soltanto le autoreggenti, le scarpe e il filo di perle. Se strappasse via anche questo non mi importerebbe, adesso, ma per fortuna non lo fa.Linda mi direbbe che sono in calore. La figa tumida, i capezzoli duri come chiodi. Credo di avere anche il buco del culo che palpita.Mi afferra le caviglie e mi allarga le gambe. Poi sale su di me, ma non mi penetra, struscia il cazzo sulla figa, lentamente, mentre inizia a succhiarmi i capezzoli, uno e poi l’altro. È costretto a rimanere un po’ inarcato, ma non tanto. Per fortuna nemmeno lui è un gigante.Mi fa impazzire, non posso e non voglio trattenere i sospiri e i gemiti quando mi lecca i capezzoli e si infila in bocca più tetta che può. Succhia e lecca.La voglia di essere chiavata da quel cazzo d’acciaio mi monta sempre più prepotente. Glielo dico, gli dico “Bastardo, infilamelo dentro!”Il falso timido fa lo gnorri, preme il suo pitone sulla mia fessura madida, poi avvicina la sua bocca al mio orecchio e mi fa “Non lo so… che cosa dovrei infilare? E dov’è che dovrei infilarlo?”Premo il pube sul suo e mi struscio. Ma non basta. Gioca, mi ripete la domanda fino a che non rispondo, quasi urlando “Nella figa! Mettimelo dentro e scopami, maiale!”“Tesoro, se te lo infilo così ti faccio male, non sei ancora bagnata abbastanza…”Che stronzo, ho la fica che cola e lui dice che non è bagnata. Non solo è bagnata, ma la sento dilatarsi, come se volesse risucchiare il cazzo dentro di sé.Paolo si lascia scivolare indietro, sino a trovarsi col viso all’altezza della principessa delle fighe in carenza di cazzo. Con la lingua a spatola me la spennella una, due, tre volte. Poi letteralmente se la mette in bocca, sento che succhia a tutta forza. Poi lascia andare, altre due pennellate di lingua e, senza preavviso, sento che mi infila due o tre dita dentro.È come una scossa quella che sento e vedo anche dei lampi bianchi, velocissimi. Non so cosa grido, ma è qualcosa che riguarda lui, i maiali e quella puttana di sua madre.Ho l’interno delle cosce sbrodolato, sento inzupparsi persino le balze delle autoreggenti.Le sue dita abbandonano la mia caverna, lo sento risalire e coricarsi di fianco a me. Infila le sue gambe sotto la mia divaricata. Allungo la mano e afferro il suo cazzo. È durissimo.Sento il suo alito caldo nell’orecchio, la sua voce che mi chiede in un sussurro “Vuoi farmi una sega? Sei capace?”Te la do io. Mi rigiro e in un attimo sono sopra di lui. Ci penso io a infilarmi il cazzo nella figa, mi lascio cadere e in un lampo sono piena di lui.Lo guardo, sta ridacchiando. Non mi sta prendendo in giro, gioca.Mentre passo le unghie della mano sinistra sul fianco, con quella dell’indice della mano destra scrivo sul suo ventre la parola “stronzo”. Ma sorridendo, anche io sto giocando.Mi fermo, impalata sul suo cazzo meraviglioso, glielo mungo con le contrazioni pelviche. Ho fatto sborrare più di uno con questo trucchetto.“Sei fantastica, tesoro, ma quanti cazzi hai preso per imparare così bene?” Sento una nota di ammirazione nella sua voce. Comincio anche a roteare il bacino. Per fortuna ho una fica profonda, me la riempie tutta senza toccare l’utero, che mi farebbe male.“Mai abbastanza, amore. Ma nessuno come il tuo” gli rispondo con voce roca.È quasi vero, ma non è il caso di sottilizzare in un momento come questo, dove è meglio godersi l’erezione piena di qualcuno che puoi gratificare anche con una quasi verità. Ma a pensarci bene, forse è proprio il cazzo più grosso e più utile che mi abbia mai visitato la figa.“È un vero piacere chiavare una puttanella come te”. L’insulto non fa altro che aumentare, se possibile, la mia eccitazione.“Grazie, ti sei guadagnato un voucher per un pompino”. Glielo succhierò, sicuro, al cento per cento. Mi inginocchierò davanti a lui e lo prosciugherò di tutta la sborra che ha. Dovranno venire a riprenderselo in barella. Sarà la madre di tutti i pompini, dopo il mio non ce ne saranno altri degni di essere ricordati, perché io sono la Dea, la più grande troia ciucciacazzi dell’Universo. E sono brava perché mi piace, perché io non faccio pompini, la mia è la comunione pagana col cazzo e godo veramente nel far godere, amo la sborra e con questa mi elevo.Non me ne rendevo conto, ma queste cose gliele dicevo, non le pensavo e basta.Letteralmente mi solleva dal suo cazzo, mi depone sul letto bocconi. Mi prende per i fianchi e mi alza il culo. Un attimo, sento il siluro entrarmi nella figa. Stavolta mi martella a colpi di cazzo, pronunciando frasi sconnesse.“Puttana… ti amo… ah… che figa che sei… ti farcisco di sborra… lo senti il mio cazzo?”Lo sento, eccome. Sto per godere. Sento la marea montante, stavolta sembra partire dalle gambe e risalire. “Sto godendo. Sto godendo! STO GODENDO!!”, urlo con tutta la mia voce.E nell’attimo stesso del picco, del climax, lo sento uscire con un suono di risucchio. Ma io sto godendo. Nessuno può fermare questo orgasmo.Nemmeno il fatto che, con balzo felino, ha spostato di pochi centimetri la mira e me lo infila dritto nel buco del culo.Non lo avrei creduto possibile, l’orgasmo si amplifica. Sento scosse in tutte le articolazioni, cadrei come una bambola di pezza se non mi tenesse su per i fianchi.La lama mi penetra nel cervello. Vedo rosso, poi nero. Poi globi di luce davanti agli occhi e l’orgasmo raggiunge l’apice più profondo, quello che non conoscevo, quello a cui mi ha portato con quella mossa bastarda, inculandomi senza chiedermi il permesso.Me lo chiede adesso. Lo sento, come se la sua voce provenisse da lontano, dirmi “mi piacerebbe incularti, vorrei tanto scoparti nel buco del culo…”Eh no, un’altra scossa, ma è la marea del godimento che mi lambisce per ritirarsi pian piano.Mi lascia, cado a braccia e gambe aperte sul letto, come previsto. Cadendo, il cazzo si sfila dal mio culo, sento il suono come di un tappo che salta.È bravo, mi rannicchia e mi abbraccia in modo protettivo. Io sto ancora assaporando le ultime eco dell’orgasmo, lui mi accarezza e mi bacia teneramente. Mi sussurra cose che non capisco, ne sento solo la musica.A poco a poco il mio respiro si fa regolare, senza rendermene conto mi addormento tra le sue braccia.…Mi sveglio di soprassalto. Sono sola, sotto le lenzuola. Ancora nuda e sudata.Lui non c’è.Come uno zombie mi alzo, quasi inciampo nelle mie scarpine, che sono ai piedi del letto. Scendo la scala del soppalco tenendomi forte sul corrimano perché ho le gambe molli.Guardo in giro, in bagno, nello studio. Non c’è.Sul tavolino del divano c’è il mio smartphone. Vari messaggi, tra cui il suo:“Dormivi così bene che era un peccato svegliarti.Ripasso alle 8 con i cornetti.E per il pompino”.
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5 anni fa
LuisellaC, 26
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Un giorno strano
Esco di casa e mi trovo sotto un temporale incredibile. Piove che Dio la manda! Sono già nero per conto mio e ci mancava anche questo. Il traffico poi è un casino pazzesco, gente che non cammina, altri che invece vanno veloci come razzi e la strada che è un vero fiume di mezzi e di acqua. Mi chiamo Mario, ho cinquantatre anni e sono sposato con Paola che ne ha due meno di me. Il nostro è un rapporto in crisi, da tempo siamo solo due persone che si sopportano e convivono sotto lo stesso tetto. Ma non sempre è stato così. La nostra unione dura da più di trenta due anni, di cui trenta da sposati. Abbiamo due figli ormai grandi e indipendenti, e forse è proprio questo che ci ha fatto perdere l’interesse l’uno per l’altro. In effetti da quando due anni orsono nostra figlia se ne andata per vivere la sua vita il nostro rapporto si è raffreddato, anzi è sparito proprio. Lei che vive e lavora con i suoi orari e le sue amicizie, anzi la sua sola amicizia Angela l’unica con cui esce uno o due volte al mese, e io con il mio lavoro che spesso mi costringe ad orari impossibili e un gruppo di amici con i quali al massimo vado allo stadio o faccio una partita a biliardo. Il resto è solo noia, indifferenza giornate a vivere sotto lo stesso tetto scambiando al massimo dieci parole. No, così non può andare. Mi sento stanco, annoiato e confuso, mi mancano i nostri amplessi, le nostre scopate fatte nei luoghi e nei momenti più impensati. Paola dal punto di vista sessuale è sempre stata una femmina calda e molto vogliosa, mi ha sempre fatto impazzire e io l’ho ricambiata con scopate sempre molto appaganti. Ma adesso sembra tutto finito. Forse è anche colpa mia, da quando ho passato i cinquanta mi sembra che la mia vita sia cambiata, mi sento diverso e anche se uno non vuole ammettere, ti rendi conto che non sei più come prima, specie nel sesso. Si, nel sesso, avverti il cambiamento più netto e deciso. Una volta vedevi una bella figa e subito ti sentivi arrivare il cazzo fin sotto il naso, adesso la guardi e decidi che è una bella donna, pensi che ti piacerebbe scoparla e allora incomincia pensare come te la faresti e solo a quel punto incomincia la tua erezione. Me lo dicevano, ma non ci volevo credere, invece è proprio così e questo mi spaventa un poco, e si è di sicuro riflesso nel nostro rapporto. Poi c’è questa cazzo di pioggia che viene giù sempre più forte. Arrivo al lavoro che sono quasi in ritardo. Sono ingegnere informatico e mi occupo di assistenza informatica presso aziende a cui abbiamo installato sistemi informatici e softwer che poi aggiorniamo e facciamo normale manutenzione grazie ad un programma che ci permette l’accesso da remoto. Questo è il mio lavoro, correggere gli errori degli altri e a volta è anche tanto noioso. Mi immergo nel lavoro, mi passano cinque ore che nemmeno me ne accorgo. Il collega mi dice di andare a mangiare e mi rendo conto che ho lavorato sempre senza mai alzare per un attimo la testa dallo schermo. Vedo due messaggi sul cellulare, uno è di mia moglie che mi dice che questa sera esce con la sua amica, e l’altro è del gruppo di amici che mi comunicano che si troveranno alla sala di biliardi per una serata di gioco. Vado a mettere un pasto nello stomaco, ma sono così scazzato che non faccio nemmeno troppo caso a cosa mangio, poi ritorno al mio lavoro e mi becco una bella seccatura. Una stupida impiegata di uno studio di avvocati a cui abbiamo installato un nuovo programma ha fatto un bel casino, si è sbagliata con le password e ha incasinato tutto il sistema, e per rimediare ha peggiorato ancora di più le cose togliendo le difese e adesso c’è chi se ne approfitta introducendosi negli archivi per sottrarre informazioni. Mi metto a salvare il sistema e mi rendo conto che tutto il loro archivio è sotto attacco e informo il titolare dello studio invitandolo a contattare la Polizia postale per una denuncia e nel frattempo cerco di limitare i danni con dei sistemi di difesa e allora scatta un gioco di attacchi e difese, astuzie e raggiri che mi coinvolgono tantissimo. Il tizio dall’altro capo del gioco è bravo, ma io ho dalla mia anni di esperienza, e poi conosco il sistema meglio di lui per averlo progettato e installato. Dopo circa due ore arriva la cavalleria sotto forma della Polizia postale alla quale lentamente fornisco i dati e i modi per intercettare e neutralizzare l’intruso e lentamente mi disconnetto. Quando finisco il mio lavoro vedo che si sono fatte le ventuno. Ecco il mio lavoro è anche questo, quando sei in ballo non puoi abbandonare il gioco e devi andare fino in fondo. Sono stanco, mentalmente scarico e non ho voglia di andare a giocare a biliardo, decido di andarmene a casa, ma durante il tragitto mi rendo conto che dovrò cucinarmi la cena e non ne ho voglia. Intanto continua a piovere e allora decido di andare a mangiare una cosa in un posto tranquillo, ma non voglio inzupparmi di acqua e opto per un posto nella Citta mercato dove c’è un parcheggio sotterraneo e mi avvio verso questa destinazione. Sono così stanco che sbaglio l’entrata e devo rifare il giro completo della struttura ed entrare dall’ingresso più lontano. Pazienza, tanto non ho fretta. Quando sono in fila per entrare mi trovo davanti un grosso SUV nero e altre macchine. Mi accodo e quando sono appena dentro il parcheggio vedo che la vettura davanti al SUV è quella di mia moglie. Cazzo un classico! Un classico una sega! Quando sei tu che ne sei coinvolto ti senti uno scemo. Osservo un poco distante tutta la scena e vedo che lei parcheggia e poi sale velocemente nel Suv e quando solleva le gambe dalla gonna corta si vedono le autoreggenti. Cazzo! si è messa in tiro la stronza! Resto un momento confuso incapace di reagire e poi dopo decido di seguirli. Loro vanno verso la tangenziale e io dietro che li seguo pensando a mille cose. Mi tornano in mente, come a tutti i cornuti, tanti piccoli dettagli che prima non ci avevo fatto caso, il taglio nuovo dei capelli, il vestire sempre fine ed elegante, ma se al momento lo avevo notato lo avevo anche imputato al fatto che le donne dopo una certa età, cercano sempre di sentirsi belle, e invece io cretino non ho pensato che lo faceva per un altro maschio. Sento uno strano dolore nel petto, sembra come se mi si spezzasse il cuore. Escono alla sesta uscita e poi si dirigono verso un piccolo motel dove si fermano davanti ad un bungalow dove entrano velocemente. Poi che piove tanto, lui non lo vedo perche è coperto dall’ombrello. Resto immobile a guardare la porta chiusa e poi me ne vado. Poco dopo mi devo fermare per vomitare. Cazzo che giornata di merda! Sono incazzato e furioso. Mi sento geloso e nello stesso tempo mi rendo conto che la situazione è il frutto anche della mia indifferenza e quindi è come se me la fossi cercata, e questo mi fa incazzare ancora di più. Giro senza una meta, sento la mente incapace di riflettere, e mi trovo lungo il viale dove ci sono delle puttane che cercano, sotto la pioggia battente, qualche cliente. Mi fermo e ne carico una. Non discuto il prezzo, la faccio salire e basta. Ci appartiamo poco lontano e lei dopo aver preso i soldi si solleva la gonna e si prepara per la scopata, ma io sono nella confusione più totale, la guardo e mi domando che cazzo sto facendo in quella situazione. Poi lei si avvicina, mi tocca il cazzo e io penso a quella stronza di mia moglie che si sta facendo scopare in un lurido motel come questa puttana, allora sono preso da una rabbia furiosa e da una eccitazione fortissima. Mi scopo con rabbia la puttana, che mi chiede di essere più delicato, ma non l’ascolto, sono incazzato nero e lei purtroppo ne fa le spese. Vengo ma non godo, anzi appena sborrato mi sento ancora più depresso e furioso che la riporto nel viale e me ne vado a casa. Rientro e dopo una doccia veloce me ne vado a letto, ma non trovo pace e non ho sonno. Ripenso alla mia vita con Paola e a tutte le volte che abbiamo fatto sesso, ai nostri giochi erotici, la sua paura nello spogliarsi la prima volta in una spiaggia nudista, ai suoi pompini fatti nei luoghi più impensati, alle nostre serate trasgressive dove lei o io ci inventavamo di tutto e poi mi domando come cazzo ho fatto a buttare al vento una vita così bella. La sento tornare, fingo di dormire quando entra in camera accendo di colpo la luce e la sorprendo con la mia presenza. Resta stupita del fatto che io sia già a casa, e fugge letteralmente in bagno. Ne esce dopo diverso tempo con in dosso la camicia da notte e dopo un breve saluto si mette a letto e si gira dall’ altro lato e spegne la luce. Restiamo un poco in silenzio, ma io voglio delle risposte.
“Da quanto tempo ti fai scopare da un altro?”
La sento trasalire, poi fa un lungo sospiro e mi risponde con un tono di voce calmo ma deciso.
“Non lo sai? Mi chiedi una cosa che tu sai benissimo, da quando tu hai smesso di interessarti a me.”
Mi giro verso di lei sono incazzato, ma la sua risposta mi ha trovato indifeso. Non mi aspettavo una simile risposta e passo la contrattacco.
“Mi sembra che anche tu ti sei dimenticata di me. Hai sempre la tua amica del cuore fra i piedi e quindi direi che almeno sono due anni che ti fai sbattere da un altro maschio. Complimenti sei stata brava!”
La mia risposta la ferisce, scatta seduta sul letto, e accende la luce.
“Brutto stronzo! mi fai la predica a me per Angela? Guarda che hai cominciato tu con i tuoi amici del calcio e le tue partite a biliardo a lasciarmi la sera da sola, e quindi non dare a me la colpa se mi faccio scopare da uno che almeno a me ci tiene, quando tu sei diventato così distante freddo nei miei confronti. Da un anno quasi non facciamo sesso e ti sembra giusto questo? Te la sei voluta tu! se fossi stato più presente io non avrei cercato nulla fuori dal nostro rapporto!”
Mi sollevo la guardo negli occhi. Bella da morire. Si, è una vera donna quella che mi trovo davanti. Bella e furiosa allo stesso tempo, leggo una strana luce nel suo sguardo e faccio l’ultima cosa che mai mi sarebbe venuta in mente. Mi sposto e l’afferro la bacio in bocca con lei che cerca di divincolarsi.
“Lasciami sei un bastardo! non voglio!”
La ignoro, le sollevo la camicia da notte e lei che cerca sempre di fermarmi ma con sempre meno convinzione. Nuda è ancora più bella. Le sue labbra senza rossetto sono in invito a cui non resisto e la bacio con passione. Dopo un attimo di indifferenza risponde al bacio e mi succhia avidamente la lingua. Mi stacco dalla bocca e scendo a baciarla lungo il collo, i seni. Quando arrivo alla fica la vedo gonfia, tumefatta e un poco dilatata, mi eccito al pensiero che sto per baciare la sua fica dove un altro uomo ha goduto, l’ha penetrata e questo mi eccita e sconvolge. La lecco avidamente la sento bagnata. Il suo sapore mi sembra diverso, forse sto leccando anche la sborra dell’altro, ma sono eccitato e di conseguenza mi sollevo e la penetro con un solo colpo fino in fondo. Sento che è aperta, ma non mi importa. Lo spingo di colpo fino in fondo e lei assaggia di nuovo i miei quasi venti centimetri che sbattono forza sul fondo facendola godere. La sua bocca aperta è quello che volevo vedere. Mi guarda senza dire nulla e poi solleva le gambe e le attorciglia dietro i miei glutei mentre io la pompo come un pazzo inizia a godere e a incitarmi. Sento la mia donna che partecipa alla scopata e mi viene incontro spingendo in alto il bacino per andare incontro all’affondo del mio cazzo che adesso la sfonda con furore.
…..ssiiii..porcooo..bastadoooooo!!!! scopamiiiii….ssii sei tornatooo finalmente…..daiii sfondamiiiii…..vengo!!! vengoooo!!VENGOOOOO……..
La sbatto come se non ci fosse un domani. Sono scatenato e lei sta godendo nel modo come piace a me e come abbiamo sempre goduto. La sento prossima al massimo del piacere. Ad un orgasmo che li batte tutti, il più bello, intenso, e devastante. Il suo orgasmo quello che mi ha sempre fatto capire quanto fosse bello scopare con lei e pure io sono vicino al piacere, voglio godere insieme a lei.
….ssiiii…ddaiiiiiiii…eccomii..VENGOOOOOOO!!!!...
Urla scossa dal piacere che la fa tremare tutta e mentre io mi scarico dentro di lei che lo sente, e ci gode anche di più.
….sisiii eccommiiii..SBORROOOOO!!!!..oraaaa….
Nello stesso momento che vengo lei mi pianta le unghie con forza nella schiena e mi urla un nuovo grido di piacere.
……….sssiii…ti sentoooooooo!!!!!...ssiiiiiii……
Sfiniti restiamo immobili abbracciati. Solo allora ad un tratto lei scoppia in un pianto dirotto. La stringo a me cercando di consolarla ma lei si stacca e mi batte i pugni sul petto con rabbia.
“Bastadaro!!!Bastardo!!!..Dove sei stato in tutto questo tempo?..Sei un bastardo!!! Io ti amo e sei un bastardo!!! Ho dovuto andare con un altro per farti capire che mi mancavi…ti dovrei lasciare invece ti amo e mi sei mancato tantissimo… Ci sono stata solo questa sera. Mi ha scopato in maniera troppo diversa da te, non sono riuscita nemmeno a godere, ero bloccata e impaurita e lui mi ha solo preso senza nessun piacere e mi sono sentita una stupida e una puttana per colpa tua, ero furiosa. Ti amo e solo adesso mi sono resa conto che solo con te trovo il piacere che voglio. Deciditi se vuoi che non vada più con altri cerca di essere di nuovo il mio uomo. Io ti amo e voglio solo te!”
Restiamo abbracciati e lei si calma poi senza che ce ne accorgiamo ci addormentiamo abbracciati. All’alba mi sveglio e mi sento confuso, è sabato e nessuno di noi due lavora ma lei non è nel letto. Mi sembra di aver sognato, ma sono nudo e ad un tratto la vedo entrare avvolta in una vestaglia da camera molto trasparente con in mano un vassoio con la nostra colazione. Sono stupito e la guardo incredulo. Mi sorride e si siede sul letto, vorrebbe mangiare ma io ho fame di lei e la stringo a me.
“Attento che rovesci tutto!”
La costringo ad appoggiare il vassoio e poi le monto sopra, sono già in tiro e la penetro così all’improvviso e lei mi sorride e mi bacia con passione.
“Questo è l’uomo che amo e che voglio.”
Mentre parla dalla finestra entra un raggio di sole e illumina un nuovo momento che cambia tutto fra noi. Adesso ho capito che per averla devo essere più presente, metterla come mia prima priorità e ci voleva un giorno strano per capirlo
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5 anni fa
admin, 75
Ultima visita: 1 ora fa -
l'amico d'infanzia (seconda parte)
Dopo quel primario incontro con il mio amico d’infanzia anche il ritrovarmi a condividere nuovamente situazioni decisamente molto più scabrose di quelle che la sola fantasia non avrebbe mai fatto supporre, divenne l’ineludibile conseguenza di ciò che in fondo tutti noi andavamo complicemente desierando.
Per il mio compagno fu inevitabile dover accettare che si andassero sviluppando forme di trasgressione estrema dove il mio coinvolgimento sarebbe divenuto assoluto, permettendo che si potessero realizzare convegni di ogni genere in cui avrebbero preso parte attiva coloro che si sarebbero trasformati in protagonisti molto più tangibili.
Posseduta con eloquente soddisfazione, in modo tale che non potessero insorgere altri dubbi sul fatto che la mia natura più recondita venisse rivelata in maniera così inconfutabile, divenni una vero strumento di piacere tra le braccia dei due amici ed inusuali amanti, gratificandoli come mai neppure io stessa avrei potuto immaginare, riuscendo a superare la soglia di ogni possibile limite.
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5 anni fa
gloria1951,
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Ultima visita: 3 anni fa
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Esigente
“Sono esigente” hai detto, quando un tipo ha provato ad avvicinarsi e toccarti e tu gli hai detto che non era il caso. E anche poi all’altro che, dopo averti lungamente lumato, ti ha salutato dicendoti che eri una gran bella figa… “non mi vanno bene mica tutti…” mi hai detto, mentre ti giravi offrendomi la vista meravigliosa della tua schiena e del lato b… ti ho presa da dietro e l’eccitazione è cresciuta. E mentre ti scopavo l’ho visto entrare: giovane, biondo, con il fisico scolpito… ti guardava…ti ho sussurrato di guardare alla tua sinistra; lo hai visto e hai sussurrato sì… E’ bastato un mio cenno e lui subito si è tolto l’asciugamano e si posto nudo seduto a gambe aperte davanti al tuo viso…. ciao, gli hai detto, e lo hai accarezzato… poi gli hai preso l’uccello in boccaNon ho resistito più; avrei voluto continuare a scoparti, ma vederti giocare è stato troppo bello e ti ho sborrato dentro… tu hai continuato a giocare con lui e il suo uccello; hai fatto una pausa e hai preso anche il mio in mano, poi hi ripreso a giocare con lui; “che bocca!… “ ti ha detto e poi ti ha supplicato di farlo venire… glielo hai menato fino alla sborrata che ti è colata sulla mano…Gli hai sorriso e gli hai chiesto il nome… “Devis” ti ha detto e abbiamo scoperto che non era venuto al club da solo, ma la sua compagna se ne stava a giocare in un’altra stanza…. Era svizzero, di Bellinzona, carino e gentile e aveva 33 anni… Ci ha salutati e tu mi hai detto che era davvero carino, meglio di Rudy, e che era tutto depilato… ti ho chiesto se volevi che mi facessi dare il numero di telefono e mi hai sorriso… Siamo scesi e mentre bevevi la tisana lo abbiamo rivisto… Ti ha salutato con un gran sorriso; così gli ho chiesto se gli avrebbe fatto piacere scambiarci i recapiti per magari rivederci ancora; mi ha detto sì con entusiasmo e mentre cercava il telefono nell’armadietto mi ha detto che ero molto fortunato a stare con una donna cosi bella e giovane…. Ho risposto che era vero! Tornati di là lui continuava a guardarti, anche se la su ragazza lo aveva raggiunto… Se gli avessi fatto un nuovo cenno sono sicuro che sarebbe tornato su con te… ma era tardi e dovevamo rientrare… Anche ora, mentre scrivo, il cazzo mi diventa duro al pensarti con lui…
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5 anni fa
albimanu,
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Ultima visita: 1 anno fa
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l'amico d'infanzia (prima parte)
Che un mio amico d’infanzia fosse davvero anche molto porco era cosa risaputa sin dai tempi della prima adolescenza in cui, a dispetto di quella che sin da allora era la sua forma fisica, aveva fatto di lui il ragazzo assieme al quale erano iniziate le prime esplorazioni intime.Quelle esperienze allora condivise, dopo un incontro casuale avvenuto in età già matura, avevano riportato inevitabilmente alla memoria ciò che era stato e di cui era impossibile negare i fatti, facendo rivivere sensazioni evidentemente mai del tutto dimenticate nonostante il tempo trascorso non avesse per nulla modificato in meglio quella sua opulenta fisicità.Tuttavia, privelegiando altri fattori che andavano ben oltre quel suo aspetto, come l’essere stato da sempre molto creativo e capace di realizzare ritratti di ogni genere, si era così specializzato nell’arte pittorica e fotografica e da ciò il chiedermi di posare per lui divenne un motivo in più per stimolare quelle segrete passioni già presenti in me e solo da essere coltivate .Il mio stesso compagno godeva sempre nell’esibirmi al suo fianco, ben consapevole di quanto potessi risultare desiderabile anche agli altri, ed innescandone le morbose fantasie che condividevamo nell’intimo.Sapere che mi sarei esposta anche in maniera integrale di fronte a colui che mi aveva iniziata alle primordiali pratiche sessuali, lo eccitava oltre l’immaginazione, obbbligandolo ad ammettere che l’idea di sapermi in quelle situazioni, sebbene potessero da un lato ingelosirlo non poco, tuttavia lo rendevano capace di fargli accettare la particolarità che da ciò avrebbe potuto generarsi.Dalla rinnovata frequentazione divenne allora quasi inevitabile manifestare nel contempo anche inusuali passioni recciproche, generando frangenti emotivi molto intriganti, ed accrescendo ancor più reali desideri di trasgressione.Il coinvolgimento divenne assoluto quando la stessa complicità del mio compagno ne incentivò le cerebrali fantasie, amplificando ciò che intimamente lo faceva da sempre eccitare, immaginandomi posseduta da qualsasi altro individuo, dicendosi certo che quell’amico sarebbe stato perfetto ad interpretrare un simile ruolo anche nella realtà.Ecco che allora non fu per nulla difficile lasciare che si potessero compiere tutte quelle che sino ad allora erano state solo fantasiose elucubrazioni mentali, rendendo tangibile e privo di formali pregiudizi tutto ciò che altrimenti chiunque avrebbe potuto ritenere un fatto alquanto improbabile……
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5 anni fa
gloria1951,
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Ultima visita: 3 anni fa
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LUCY
Arrivati in paradiso! Irene mi ha voluto fare un regalo stupendo, siamo da poche ore al LUX South Ari Atoll, alle Maldive, la laguna che circonda il nostro bungalow, a palafitta sul mare, è di una bellezza che toglie il respiro, i bungalow si protendono sulla laguna e sono raggiungibili con una passerella, sono distanti fra loro una decina di metri così da garantire il massimo della privacy, a terra ci sono tutti i servizi compresi negozi ristoranti e luoghi di svago, il posto è davvero un incanto e sono certo che sarà una vacanza da sogno, il bungalow è arredato con tutti gli accessori utili, nel patio ci sono 2 sdraio ai bordi di una vasca idromassaggio a livello del pavimento, 2 metri sotto la laguna è raggiungibile con una scaletta. Siamo a metà pomeriggio quando finiamo di sistemare le valigie e ne approfittiamo subito per fare un bagno nella laguna sotto il nostro bungalow, mentre siamo in acqua Irene mi fa cenno di guardare verso il bungalow accanto al nostro, nel patio in piedi che sorseggia una bevanda c’è una coppia nuda, quando ci giriamo ci fanno cenno di saluto alzando i bicchieri in segno di brindisi, quando usciamo dall’acqua, si avvicinano a noi e ci presentiamo. Gustav ed Aline sono olandesi, lui il classico vichingo alto biondo con occhi azzurri con un bel fisico, lei bassina mora leggermente in carne e con 2 bellissimi occhi verdi, alla nostra domanda ci informano che sull’isola in generale non è ammesso il nudismo, ma nei bungalow distanti dalla riva se i vicini non si lamentano viene ammesso, gli diciamo che per noi non c’è problema e che anzi ne avremmo approfittato anche noi, ci salutiamo cordialmente con un arrivederci ai giorni a seguire. In attesa di andare a cena approfittiamo anche noi per farci un aperitivo, io mentre fumo una sigaretta bevo seduto sulla sdraio, Irene si immerge nella vasca idromassaggio, dopo una decina di minuti è di nuovo lei che mi fa cenno di guardare verso i vicini, tutte e due sono nella vasca idromassaggio, Gustav seduto sul bordo con i piedi in acqua, mentre Alina che è immersa si è avvicinata ed ha iniziato a fare un pompino a Gustav che da lontano fissa Irene, dopo un po’ anche Gustav scende in vasca ed inizia a scopare a pecorina Aline restando dentro l’acqua. Irene esce dalla vasca e si stende accanto a me, la scena l’ha fatta eccitare, continuiamo ad osservarli iniziando anche noi a farci qualche carezza, ora anche Aline fissa me sorridendomi mentre Gustav continua a scoparla, restiamo sdraiati a toccarci e guardarli fino a che non godono, io ho continuato ad accarezzare Irene che adesso è molto bagnata, nel frattempo anche noi ci siamo tolti i costumi, e quando Irene mi sente eccitato al punto giusto mi viene sopra ed inizia a cavalcarmi mentre io accarezzo il suo seno, facciamo l’amore incuranti dei vicini e pur sapendo che di sicuro ci stanno osservando evitiamo di guardarli a nostra volta, anche noi godiamo insieme e poi restiamo abbracciati per lungo tempo, forse i nostri vicini aspettavano qualche cenno di invito da parte nostra ma noi abbiamo preferito per adesso restare da soli. La sera andiamo a cena in uno dei ristoranti del resort e dopo cena dopo aver fatto una passeggiata per dare una guardata intorno, quando stiamo per sederci in un bar a bere qualcosa, ci sentiamo chiamare, ad un tavolo vicino Gustav ed Aline ci invitano a sedere con loro, scambiamo una occhiata fra noi e decidiamo di accettare. Passiamo un paio di ore a chiacchierare ed a bere, soprattutto Gustav, io mi limito molto negli alcolici, durante la serata più di una volta si avvicinano a Gustav ed Aline altre coppie a salutarli ed alle quali veniamo presentati, da buoni olandesi privi di tabù ci dicono che sono una coppia aperta a cui piace trasgredire, io non so per quale motivo ma un presentimento, mi fa evitare di dirgli che lo siamo anche noi e gli lascio credere che non abbiamo avuto esperienze del genere, Irene mi sorride ironicamente ma avalla la mia scelta, sul tardi ci avviamo insieme ai bungalow e quando ci invitano a bere qualcosa da loro decliniamo cortesemente l’invito rimandandolo al giorno dopo e ci avviamo al nostro bungalow, una volta a letto Irene mi dice che non si sarebbe aspettata il mio declinare l’invito al prosieguo della serata, ed io ne approfitto per spiegargli che ho una strana sensazione e che pur essendo loro, fisicamente, una bella coppia il mio sesto senso mi consiglia di andarci cauto, poi aggiungo che avendo parecchi giorni di vacanza, attendere un po’ era meglio. Il mattino dopo per fare colazione dobbiamo per forza recarci al “centro” e lo stesso sarà per il pranzo, non avevamo valutato tutto ciò pertanto quando siamo al “centro” chiedendo veniamo a sapere che potremmo avere una persona di servizio anche 24/24, volendo fare una vacanza in totale relax ci accordiamo per averne una disposizione dal mattino successivo, la quale si occuperà di portarci colazione e pranzo e di pulire il nostro bungalow, quando l’addetto ci chiede se volevamo la persona in servizio 24/24 io gli chiedo dove si sarebbe sistemata e con mia sorpresa come risposta ricevo solo un sorriso, optiamo per averla a tempo pieno e poi con Irene pensiamo che forse si sarebbe sistemata nel divano in salotto, ma non era un problema poiché eventualmente avremmo ridotto l’orario, ne approfittiamo, non avendo intenzione di ritornare, di prendere del cibo per il pranzo. Approfittiamo del fatto che al molo c’è in partenza una barca per imbarcarci a fare il tour degli isolotti circostanti, visitiamo dei luoghi di una bellezza indescrivibile con spiagge di sabbia finissima incontaminate decidiamo che nei giorni a venire affitteremo una barca per visitarli con calma da soli, rientriamo per pranzo e dopo aver mangiato ci sdraiamo a prendere il sole e rilassarci. A metà pomeriggio rivediamo Gustav ed Aline che ci fanno cenno di invito da loro, decidiamo di accettare e li raggiungiamo, molto gentilmente ci cedono le loro sdraio e ci offrono da bere, mentre io gli racconto del tour del mattino, Irene si alza e si immerge nell’idromassaggio mentre noi continuiamo a chiacchierare, dal modo come ci guardano è chiaro che avrebbero voglia di concludere con noi, decido di mettere da parte il mio scetticismo quando guardando Irene lei con un cenno mi fa capire che per lei è ok, non dico nulla ma inizio a rispondere in modo eloquente agli sguardi di Aline, Irene dal canto suo sembra disinteressarsi di tutto e godersi l’idromassaggio. Quando Gustav entra in casa a prendere altre bevande Aline si alza e raggiunge Irene nell’idromassaggio, Gustav, che ne frattempo era ritornato, ed io restiamo seduti ad osservarle, mentre lui continua a bere birra io al contrario mi rilasso fumando, Aline lentamente si è avvicinata ad Irene, che sta sdraiata, ad occhi chiusi e con la testa reclinata, a godersi l’idromassaggio, si nota chiaramente che una mano di Aline sta accarezzando la sua coscia, poi lentamente sale piano ed inizia a toccargli il seno, Irene sembra gradire inarcando il suo corpo ed offrendolo alle carezze ed ai baci di Aline che dopo aver baciato e succhiato i capezzoli inizia a dargli baci sul collo, conosco molto bene Irene per capire che è molto eccitata, e pur gradendo lei gli uomini non disdegna le carezze ed i baci di una donna, quando infine Aline bacia le sue labbra mentre con le mani continua a toccare il seno, anche lei allunga le mani per ricambiare le carezze sul seno, anche noi uomini siamo eccitati ma restiamo ad osservarle, Gustav rompe gli indugi e li raggiunge nella vasca inizia subito con le attenzioni verso Irene inizia a toccarla e raggiunge subito la sua figa, dalla reazione di Irene ho sensazione che l’abbia subito penetrata con le dita, poi prende la sua mano e la invita a toccargli il cazzo, Irene ha un piccolo scarto guardando verso l’altro bungalow Aline intelligentemente capisce la prende per mano e la invita a uscire dalla vasca, e dopo essersi asciugati ci avviamo tutte e 4 nella loro camera da letto. Aline fa sdraiare Irene sul letto poi affonda il viso fra le sue gambe ed inizia a leccarla, mi avvicino ad Irene ed inizio a baciarla in bocca approfittando di chiedergli se tutto ok e se vuole continuare, lei mi risponde di si ed io continuo a baciarla accarezzandogli il seno, Gustav, in modo molto discutibile, incurante che io alterno baci sulle labbra di Irene, in un momento di pausa avvicina il suo cazzo alle labbra di Irene, lei lo accoglie in bocca ed io mi sposto leggermente irritato, Gustav inizia a incitarla a succhiare, Aline a questo punto si stacca da Irene e volge le sue attenzioni verso di me, inizia a farmi un pompino, io la invito sul letto in un 69, la sento già bagnatissima e dopo qualche leccata non perde tempo e mi viene sopra ed inizia a cavalcarmi con foga sempre maggiore e dopo pochi minuti gode per poi accasciarsi di fianco a me, incurante del fatto che io non ho ancora goduto, mi posiziono accanto a lei e la invito al alzare una gamba in modo da poterla penetrare e rimango dentro di lei continuando a dare piccole spinte nella speranza che si ecciti ancora per continuare, lei per un po’ resta immobile ed insieme osserviamo i nostri partner. Gustav è sempre in ginocchio sul letto e tiene con una mano per i capelli Irene mentre gli fa il pompino, conoscendola sono certo che non gradisce affatto il modo, lui ogni tanto si lascia andare a turpiloquio, cosa non affatto gradita da Irene, ad un certo punto sembra quasi che stia per godere allora in modo brusco la mette a pecorina ed affonda dentro di lei, ci scambiamo uno sguardo con Irene e la vedo molto contrariata, conoscendola bene era prevedibile, Gustav inizia a pomparla in modo frenetico egoisticamente pensando solo al suo godimento, la goccia che fa traboccare il vaso arriva quando lui inizia a schiaffeggiarla sulle natiche continuando con il suo turpiloquio con frasi abbastanza pesanti, Irene si stacca velocemente da lui ed esce dalla stanza quasi di corsa, da parte sua Gustav essendo al limite inizia a masturbarsi, incurante della reazione di Irene, ed in pochi secondi gode. Nel frattempo anche io mi sono staccato da Aline, mi guardano in modo interrogativo ed allora gli spiego il motivo della reazione di Irene, gli faccio presente che noi amiamo fare sesso in modo dolce con particolare attenzione che tutti possano arrivare all’orgasmo, aggiungo anche che Irene odia essere apostrofata con frasi da turpiloquio ed odia soprattutto gli schiaffi sulle natiche, mi guardano perplessi poi Gustav esordisce dicendo che la prossima volta eviterà di usare certi modi, gli rispondo che conoscendo bene Irene non credo proprio che ci sarà una seconda volta, li ringrazio dell’ospitalità li saluto e anche io li lascio per raggiungere Irene. Quando arrivo al nostro bungalow la trovo sulla sdraio all’esterno, il suo viso è molto corrucciato, e si nota chiaramente che è molto incazzata, mi sdraio anche io ed inizio a fumarmi una sigaretta dandogli il tempo di smaltire l’incazzatura, dopo una decina di minuti in cui stiamo in silenzio, mi avvicino a lei ed inizio a coccolarla, la stringo a me in un abbraccio e poi inizio a baciarla lentamente, inizio anche ad accarezzarla ma quando la mia mano arriva alla sua figa la trovo completamente asciutta, non insisto e mi limito a tenerla stretta a me continuando a baciarla, restiamo per lungo tempo così in silenzio fino a che lei mi chiede soltanto se io avevo goduto, gli rispondo negativamente dicendo che quando lei era andata via anche io mi ero staccato da Aline, lei aggiunge soltanto che avevo avuto il giusto presentimento, poi mi invita a non parlarne più ed andiamo a prepararci per la cena. Durante la cena ridiamo e scherziamo, Irene approfitta e beve un bicchiere di vino in più, diventa euforica, poi mi invita a ballare nella zona disco, lei è bravissima con i balli caraibici, io un po’ meno, si struscia a me in modo molto provocante ed è molto sex, non passa inosservata e molti uomini se la mangiano con gli occhi, poi ad una certo punto mi prende per mano e mi porta in spiaggia, togliamo le scarpe ed incuranti dei vestiti eleganti, ci sdraiamo sulla sabbia, le onde a volte arrivano a bagnarci i piedi, inizia a baciarmi e mi chiede di prenderla lì, incurante di chi ci osserva, in un lampo tolgo i pantaloni mentre lei alza soltanto il vestito essendo sotto completamente nuda, mi invita a penetrarla subito perché vuole sentirmi dentro di lei, poi mi prega di restare immobile, sento le contrazioni della sua figa, sembra quasi risucchiarmi, siamo immobili eppure i nostri sessi provano sensazioni stupende, gode subito e mi invita a non smettere, inizio a muoversi lentamente e dolcemente dentro di lei, mi stringe forte mi bacia ed accavalla le gambe dietro la mia schiena e quando inizio a dare colpi con cadenza più veloce mi prega di godere insieme a lei, e quando i miei schizzi la riempiono anche lei ha un altro orgasmo molto più intenso che fa vibrare tutto il suo corpo.A causa della situazione dei nostri vestiti decidiamo di ritornare al bungalow percorrendo la spiaggia, durante il tragitto iniziamo a scherzare come 2 ragazzini finendo addirittura in acqua completamente vestiti, Irene torna di ottimo umore e dimentichiamo l’esperienza non positiva avuta con i nostri vicini, continuiamo a scherzare fino a quando non ci addormentiamo abbracciati. Il mattino dopo veniamo svegliati sentendo bussare alla porta, mi alzo ad aprire un po’ contrariato pensando siano i nostri vicini, quando apro la porta sull’uscio c’è una ragazza mulatta con un vassoio con la colazione in mano, la faccio entrare e subito corro a coprirmi essendo nudo, chiamo Irene che arriva mentre la ragazza apparecchia per la colazione. Lucy come dice di chiamarsi è una mulatta molto giovane, poi dirà 20 anni, capelli corti e ricchi un viso molto bello, ha un piccolo gonnellino ed un reggiseno, ha un corpo stupendo ma la cosa che mi colpisce di più è il suo culo, piccolo e rotondo di una bellezza sconvolgente, Irene mi osserva mentre la guardo poi mi fa un sorrisetto complice avendo notato con quanto desiderio la guardo, mentre noi facciamo colazione Lucy senza aspettare inizia a sistemare e pulire la nostra camera mentre noi una volta finita la colazione ci spostiamo all’esterno a prendere il sole, chiacchieriamo scherzando e facendo battute, Irene mi stuzzica dicendo che ero stato io a richiedere una cameriera donna e giovane, io sorrido e gli dico che se la cosa la fa ingelosire provvederò a farci mandare anche un cameriere maschio carino e giovane, passiamo la mattinata a crogiolarci al sole ed a fare il bagno nella laguna, Lucy è stata quasi sempre in casa a sistemare tranne quando, a metà mattina, ci ha passato il telefono per farci ordinare il pranzo, adesso dopo aver riempito il vassoio con i resti della colazione si avvia verso il centro a ritirare il pranzo, mentre cammina la guardo di spalle e non posso fare a meno si ammirare il suo stupendo culo, anche Irene ammette che è davvero una favola aggiungendo che se fosse disponibile lei non mi precluderebbe la possibilità di godermelo, scherziamo ancora con battutine poi io in modo serio gli chiedo se fosse d’accordo se provassimo a vedere se eventualmente Lucy fosse disponibile a qualcosa in più con noi, Irene mi dice che logicamente si può tentare ma mi ricorda, come sempre, che lei non è particolarmente attratta dalle donne e che preferisce il cazzo alla figa. Quando Lucy torna con il pranzo apparecchia poi ci chiama per pranzare, notiamo che è apparecchiato solo per due, mentre per lei aveva apparecchiato nel piccolo cucinino, la invitiamo a sedere a tavola non noi dicendogli che anche per i giorni a venire lei mangerà insieme a noi e non da sola, durante il pranzo parliamo del più e del meno e quando Irene viene a sapere che Lucy è bravissima nei balli caraibici si fa promettere che dopo il pranzo gli darà lezioni. Dopo mangiato ci sdraiamo fuori al sole mentre Lucy sistema, l’abbondante mangiata il ed il sole mi stanno facendo abbioccare e lo stesso vale per Irene, quando stiamo quasi per chiudere gli occhi dall’interno sentiamo arrivare le note di una canzone sensuale, sulla porta Lucy invita Irene per la lezione di ballo, li seguo anche io, quando Lucy inizia a muoversi con movimenti molto sensuali non posso fare a meno di avere l’inizio di una erezione che diventa prepotente quando inizia un movimento del culo spettacolare, vedere il suo corpo ed il culo che sobbalza in modo così erotico davanti ai miei occhi mi fa avere una tremenda erezione, anche Irene imitandola nei movimenti la osserva con un po’ di invidia visto che non riesce a imitare perfettamente i movimenti. Lucy balla in modo molto sensuale, girando intorno ad Irene come a corteggiarla, a volte si ferma per fargli vedere bene i movimenti da eseguire, io non posso che osservarli estasiato, l’atmosfera pian piano diventa molto erotica, quando finisce il primo brano ed inizia il secondo, Irene, conoscendo il ballo, abbraccia Lucy ed inizia a ballare con lei, è uno spettacolo osservarle soprattutto quando il ballo prevede che i loro corpi si struscino, ma a questo punto vedo Irene che spalanca la bocca come in un moto di meraviglia, poi scoppia in una risata cosi forte da farla piegare su se stessa e quindi staccarsi da Lucy, poi si avvicina a me e dopo avermi dato un bacio in bocca mi chiede, con mio stupore, se ero d’accordo che iniziasse lei a provare la disponibilità di Lucy, gli rispondo che non doveva nemmeno chiedermelo e che era quello che sognavo. Quando ricominciano a ballare Irene si fa più intraprendente, si struscia sempre con maggior insistenza poi, visto che lei è a seno nudo ed indossa solo un leggero pareo trasparente intorno alla vita, chiede a Lucy se gli può togliere il reggiseno, saltano fuori due tette stupende, piccole e sode, e mentre ballano spesso i loro capezzoli vengono a contatto inturgidendosi, sono molto meravigliato del comportamento di Irene che dopo aver bisbigliato qualcosa all’orecchio di Lucy si fa sempre più intraprendente, ogni volta che i nostri sguardi si incrociano mi sorride con uno sguardo divertito, quando poi inizia a baciarla sul collo i loro corpi aderisco come ventose, e quando alla fine le loro labbra si incontrano si lasciano andare ad un lungo bacio appassionato, adesso anche Lucy mi guarda con un sorrisetto, quando finisce la musica, Irene la prende per mano e la porta in camera da letto dicendomi di seguirle, la fa sdraiare sul letto invitandomi a sdraiarmi accanto poi inizia di nuovo a baciarla in bocca, anche io sono eccitatissimo e Irene mi invita a togliere i pantaloncini poi mi bacia e sorridendo ironicamente in modo enigmatico mi chiede se desideravo che proseguisse, sorridendo, gli rispondo solo che se si ferma adesso la uccido. Lucy è sdraiata sul letto, Irene sopra di lei continua a baciarla, poi scende sul collo per poi arrivare al seno, succhia i suoi capezzoli, e poi scende sempre in giù iniziando a togliergli il gonnellino, sono meravigliato dal comportamento di Irene, anche se in passato è successo che scambiasse qualche leccata in un 69, non era mai stata per prima a farlo nè tantomeno di sua iniziativa come adesso, sono meravigliato ma tremendamente eccitato, e quando finalmente toglie il gonnellino a Lucy tutto mi è chiaro, un cazzo di notevoli dimensioni viene allo scoperto, Irene guarda il mio viso meravigliato e scoppia in una grossa risata dicendomi che adesso per prima voleva continuare lei, lo prende in mano e lo accarezza dolcemente, lo osserva ed ammira, inizia a menarlo dolcemente, si piega e con la lingua lecca la cappella, non ha fretta, lentamente con la lingua lo percorre in tutta la sua lunghezza per poi ingoiarlo tutto ed iniziare a succhiarlo, li guardo estasiato, Lucy si è rivelato essere un trans, la cosa non mi preoccupa più di tanto, resta il fatto che ha un culo da favola, e sono certo che prestissimo lo potrò penetrare. Lucy resta immobile quasi come una bambola, ma poi quando mi stendo più vicino a lei allunga la mano ad afferrare il mio cazzo, è molto delicata ed inizia in modo molto dolce a farmi una sega, Irene è estasiata continua a succhiargli il cazzo e quando la mia mano raggiunge la sua figa la trova un lago di umori, basta solo accarezzargli il clitoride ed ha un orgasmo, mugugna godendo ma non smette di succhiare il cazzo di Lucy, continuiamo per un po’ in questo modo, poi Irene ha voglia di essere penetrata, va sopra Lucy e si impala al suo cazzo scendendo lentamente fino a prenderlo tutto per poi piegarsi e dargli un lungo bacio, sono eccitatissimo anche io, gli vado dietro ed inizio a leccare il suo buchetto del culo, Irene gradisce molto e non vede l’ora che anche io la penetri in contemporanea, quando la mia cappella sfiora il suo culetto mi prega di fare presto che sta per godere, quando spingo e scivolo tutto dentro di lei, un orgasmo la sconquassa, urla e si dimena continuando a godere e pregandomi di non fermarmi i suoi continui orgasmi fanno godere anche Lucy che contrare il suo corpo lanciando un urlo, a questo punto mi stacco da Irene e do il mio cazzo in bocca a Lucy, che inizia a succhiarlo mentre anche Irene lecca la parte che resta fuori, basta poco ed anche io godo in bocca a Lucy che ingoia tutto continuando a succhiare e facendomi provare sensazioni indescrivibili, Irene mi abbraccia fortissimo dandomi un lunghissimo bacio e dicendomi che vorrebbe che la vacanza non finisse mai, poi ci sdraiamo spossati mentre Lucy efficiente come sempre si affretta a preparare dei cocktail che ci porta da bere, restiamo abbracciati continuando a baciarci Irene continua a strusciarsi chiaro segno che ha voglia di continuare, Lucy dopo averci portato da bere è rimasta in piedi a guardarci, la osservo attentamente e se non fosse per il cazzo, veramente notevole anche da moscio, non ha nulla di maschile e quando si gira di spalle facendo vedere il suo fantastico culo dimentico anche che davanti ha il cazzo. Irene è di nuovo bagnatissima, appena la sfioro con una carezza gode di nuovo, la situazione che si è creata l’ha eccitata in modo pazzesco, ed anche io inizio ad eccitarmi, con leggere contrazioni il mio cazzo inizia ad avere leggeri movimenti e mentre lo faccio fisso Lucy che a sua volta guardando Irene cerca un cenno di intesa per poi appena avuto fiondarsi subito sul mio cazzo. Inizia ad accarezzarlo lentamente facendomi una sega con molta dolcezza, poi si stende quasi sopra di me e sempre tenendo il cazzo fra le sue mani inizia a baciarmi il collo il petto, per un attimo ho sensazione che voglia baciarmi in bocca, ed io mi giro subito verso Irene che è sdraiata al mio fianco ed inizio a baciare lei, Lucy percorre con la lingua tutto il mio corpo, il mio cazzo è cosi duro che quasi fa male, quando lo prende in bocca ed inizia a succhiarlo sto quasi per godere, mi concentro per prolungare, Irene intanto continua a baciarmi come prima faceva Lucy, anche la sua lingua percorre tutto il mio corpo, poi mi sussurra che vuole guardarmi mentre inculo Lucy che dal canto suo mi fa provare sensazioni stupende leccando il mio cazzo, quando sta per venirmi sopra ed impalarsi, Irene gli fa cambiare posizione, la invita si a venirmi sopra ma dandomi le spalle, e quando Lucy finalmente appoggia il mio cazzo sul suo buchetto e lentamente se lo fa scivolare tutto dentro vado in estasi, Irene si è spostata davanti a Lucy che in quella posizione gli mette a disposizione il suo cazzo, inizia a succhiarlo mentre con una mano inizia ad accarezzare le mie palle, vorrei che il tempo si fermasse per poter godere all’infinito di quelle sensazioni, ma l’estasi totale mi assale quando Lucy inizia a muovere il suo culo come quando balla, sensazioni indescrivibili martellano la mia mente e non riesco più a trattenermi e godo scaricando tutto dentro al culo di Lucy che a sua volta quando sente i miei schizzi gode a sua volta, e con mia meraviglia, visto che non lo gradisce molto, Irene ingoia tutto senza staccarsi dal cazzo di Lucy, anche lei è eccitatissima ed allora la facciamo sdraiare ed iniziamo a leccarla su tutto il corpo fino a che mentre gli lecco la figa gode anche lei inondando la mia bocca dei suoi umori, succhio e bevo tutto assecondando con le mie leccate le contrazioni del suo corpo, poi ci lasciamo andare spossati. Restiamo a letto a rilassarci per un paio di ore, Lucy ci racconta della sua vita e della sua famiglia, e veniamo a sapere che fin da piccola ha sempre avuto fattezze femminili e con il tempo ha poi accettato la sua situazione, eravamo convinti che era una prassi per lei fare sesso con uomini o coppie di turisti che arrivavano al resort e restiamo piacevolmente impressionati quando ci confida che invece era la prima volta, veniamo a sapere che i suoi rapporti fino ad allora erano stati solo di natura “incestuosa” venendo abusata da zio e cugini ed anche dal padre, ci racconta il tutto in modo molto naturale senza piangere ne facendo trasparire emozioni, è molto serena, noi al contrario siamo molto toccati e proviamo molta tenerezza nei suoi confronti ed i nostri sguardi glielo trasmettono, ci guarda in modo molto riconoscente e prima che me ne rendo conto, all’improvviso, mi da un bacio in bocca per poi darne un altro a Irene, poi si alza ed esce dalla stanza, io ed Irene ci guardiamo senza dire nulla ma dentro di noi qualcosa si è smosso, decidiamo di portare a cena con noi anche lei e decidiamo di prepararci, facciamo la doccia insieme tutte e 3 continuando a baciarci e toccarci e quando Irene gli fa indossare uno dei suoi vestiti e delle sue scarpe e dopo averla truccata uno spettacolo stupendo si presenta ai miei occhi al punto che mi passa la voglia di cenare e vorrei portarla di nuovo a letto. Quando ci avviamo al ristorante siamo euforici al massimo, sono in mezzo a loro che mi tengono abbracciato, al nostro ingresso sguardi di invidia mi trafiggono, sono accompagnato da 2 donne stupende e gli uomini le guardano spogliandole con gli occhi, notiamo ad un tavolo Gustav ed Aline con altre 2 coppie, ci fanno un cenno di saluto a cui rispondiamo in modo abbastanza freddo e ci accomodiamo al nostro tavolo, durante la cena continuiamo a ridere e scherzare ed alla fine dopo 2 bottiglie di champagne siamo tutte e 3 leggermente euforici, quando inizia la musica Lucy mi costringe a ballare con lei, io sono pessimo ballerino ma lei si stringe a me in modo molto sensuale ed erotico facendomi invidiare dai presenti, mentre siamo a ballare noto Gustav che si avvicina ad Irene, il suo volto cambia aspetto da felice e radioso diventa freddo e distaccato, scambiano qualche parola e poi noto che mestamente Gustav si allontana. Quando ritorniamo al tavolo Irene mi mette al corrente che Gustav prima l’aveva invitata a ballare e dopo il suo rifiuto aveva fatto invito per raggiungerli al loro tavolo ricevendo un altro rifiuto, sorrido pensando al godimento di Irene per la sua piccola vendetta, l’episodio viene subito dimenticato e poco dopo sempre accompagnati da sguardi di invidia ci avviamo al nostro bungalow, durante il tragitto è un continuo toccarci e baciarci per finire a metterci a cantare, a dire il vero in modo molto stonato, siamo impazienti si arrivare al bungalow, ma la notte è lunga ed avremo tutto il tempo per divertirci. Vado per primo a farmi una doccia rinfrescante e quando finisco resto meravigliato dello spettacolo che mi si presenta davanti, Irene con vestito alzato fino alla schiena è piegata a pecorina sul bordo del letto, Lucy anche lei ancora vestita con il vestito alzato da dietro la sta scopando, il mio sguardo incrocia quello di Irene in modo enigmatico, allora lei si stacca ed invita Lucy ad andare a fare la doccia, appena restiamo solo si avvicina e mi prega di prenderla, io gli rispondo che abbiamo tutto tempo a disposizione e che non c’è fretta, ma lei vedendo il mio viso un pò corrucciato, mi chiede scusa affermando che pensava che il nostro accordo di fare sesso sempre insieme visto che eravamo stessa casa era derogato, ci chiariamo e lei inizia a baciarmi per poi quando arriva Lucy avviarsi a fare la doccia bisbigliandomi all’orecchio che se mentre aspettavamo iniziavo a “giocare” con Lucy lei non sarebbe stata gelosa perché sarebbe arrivata dopo pochi minuti. Lucy inizia subito a farmi un pompino ed io, forse inconsciamente per far ingelosire Irene, la faccio mettere subito a pecorina ed inizio a scoparla, quando Irene arriva mi viene accanto ed inizia a baciarmi ed accarezzarmi per poi sussurrarmi che mi vuole dentro di lei, mi stacco da Lucy, faccio sdraiare Irene sul bordo del letto ed inizio a leccargli la figa mentre Lucy si occupa del mio cazzo ingoiandolo tutto, dopo pochi minuti Irene mi prega di penetrarla, gli faccio alzare le gambe fin sopra le mie spalle ed in questa posizione con un colpo secco sono tutto dentro di lei, invito Lucy a dargli il cazzo in bocca e in questa posizione basta poco ed inizia a godere, adesso è eccitata al massimo, ed è mia intenzione farla godere tantissimo quindi mi metto sdraiato sul letto e la faccio venire sopra, l’attiro a me ed invito Lucy a penetrarla da dietro, lei prima la lecca un po’ poi con delicatezza piano piano spinge fino a che il suo grosso cazzo non è tutto dentro di lei. Irene adora la “doppia” inizia a urlare e continua ad avere orgasmi uno dietro l’altro, sento i suoi umori scendere lungo il mio cazzo gode una infinità di volte fino a che si lascia andare sul mio petto, ci fermiamo un attimo anche se siamo con i cazzi ancora duri, appena riprende respiro invito Lucy ad andargli sopra e penetrarla e mentre sono in questa posizione io gli vado dietro allargo le sue chiappe e spingo il mio cazzo dentro il suo culo, adesso anche Lucy, anche se in situazione diversa, sta facendo la sua “doppia” mi godo il suo culo che accoglie il mio cazzo fino a che iniziando da Irene in sequenza godiamo tutte e tre uno dietro l’altro, ci rilassiamo e quando io decido di uscire a fumare una sigaretta, baciando Irene gli sussurro che se ha voglia può continuare, mi guarda sorpresa ma mi risponde che non ce la fa più e vuole riposare, al mio rientro Lucy e sdraiata sul divano e quando raggiungo Irene chiedendo perché non era rimasta lei mi risponde che per quel giorno era stato abbastanza infrangere una delle nostre regole, ci addormentiamo abbracciati.Il mattino dopo vengo svegliato da una strana sensazione, ed infatti quando apro gli occhi vedo Irene che sta succhiando il mio cazzo, ottimo modo per svegliarmi, ma noto anche Lucy dietro di lei che sta prendendola a pecorina, la incita a scoparla più forte ed in poco tempo gode urlando, poi tutte e due a 2 bocche iniziano a occuparsi del mio cazzo, come il giorno prima le loro lingue non mi danno tregua, mi godo le sensazioni bellissime che mi danno, ma visto che siamo solo a inizio mattina e prevedendo che sarà altra giornata intensa evito di godere per preservare le forze e mi stacco da loro per andare a fare colazione. Irene mi segue e facciamo colazione sul patio, Lucy inizia a occuparsi della casa, cambia lenzuola, rifà i letti per poi come il giorno prima avviarsi al “centro” a ritirare il pranzo, quando passa davanti a Bungalow dei nostri vicini la osservano molto vogliosi ma lei risponde in modo molto freddo al loro saluto. Dopo il pranzo Irene mi invita a sdraiarci sul patio, ci crogioliamo al sole per un bel po’, poi quando lei si avvicina a me inizia a strusciarsi e a baciarmi facendomi capire chiaramente che ha voglia di far l’amore io gli chiedo di chiamare Lucy a questo punto lei con mia meraviglia mi risponde di no, dicendomi che aveva voglia solo di me, facciamo l’amore in modo molto dolce mentre siamo osservati dai nostri vicini ed a tratti da Lucy che continua con le faccende domestiche, Irene è molto tenera e dolce, continua a stringersi forte a me ed a dirmi che mi ama, e dopo aver goduto insieme iniziamo a chiacchierare di come Lucy potrebbe cambiare il nostro rapporto di coppia. Irene mi confessa di essere molto attratta da Lucy, e che a suo dire Lucy è molto attratta da me e si chiede se questo potrebbe influire sul nostro rapporto futuro e quando io gli faccio notare che tra una decina di giorni la nostra vacanza sarebbe finita lei guardandomi sorridendo mi dice che lei pensava che era mio desiderio proporre a Lucy di venire a vivere con noi, la guardo pensieroso e le chiedo se fosse certa che il desiderio fosse solo mio o anche suo, ammette che la cosa non le dispiacerebbe e concordiamo di proporlo a Lucy, ma con accordo che inizialmente sarebbe stato solo per qualche mese. Quando Irene, chiamata Lucy, gli fa la proposta, lei resta a bocca aperta la osserviamo e lentamente i suoi occhi si riempiono di lacrime, ed il suo viso è illuminato dalla felicità, Irene anche ha un attimo ci commozione e quando mi guarda io gli faccio un cenno affermativo, lei prende per mano Lucy e la porta in casa io resto in veranda. I vicini al solito sono a scopare nella vasca idromassaggio, Aline mi fa cenno di raggiungerli, con un sorriso declino l’invito sapendo a cosa mirano, passano pochi minuti e sento Irene che gode urlando il mio nome, al primo momento non ci faccio caso poi sento distintamente chiamarmi, li raggiungo in camera Lucy è sdraiata sul letto a pancia in giù si capisce chiaramente che sta piangendo, Irene è al centro della stanza, si avvicina a me e mi bacia poi mi prega di raggiungere Lucy e di essere carino e dolce con lei, e mentre io mi sdraio sul letto lei siede sulla poltrona in fondo al letto. Mi inginocchio cavalcioni su Lucy ed inizio ad accarezzare la sua schiena scendendo lentamente lungo il suo corpo fino ad arrivare alle sue chiappe, sono stupende ha un culo da favola, poi la faccio girare e mettere sul bordo del letto gli faccio alzare le gambe e la penetro in modo tale da sembrare che scopo una figa, inizio a succhiare i suo capezzoli e sulla mia pancia sento il suo cazzo pulsare sempre di più Irene ci osserva eccitata, le chiedo di avvicinarsi ma rifiuta dicendomi che vuole solo osservarci, la prego allora di masturbarsi dicendogli che mi avrebbe molto eccitato, lei appoggia una gamba sul bracciolo della poltrona e la sua figa è in bella mostra poi lentamente inizia a toccarsi, io la osservo continuando a scopare Lucy e con le mani palpare il suo seno quando inizio a schizzare il mio godimento nel culo di Lucy anche lei gode inondandomi la pancia e Irene ci segue a ruota per poi alzarsi e venire ad abbracciarci io inizio a baciarla prego Lucy di succhiarmi il cazzo perché sento il desiderio fortissimo di far l’amor con Irene, cosa che succede subito dopo. La vacanza continua
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5 anni fa
irene_alberto,
67/67
Ultima visita: 3 anni fa
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Il desidero rimasto...
Una mattina , avevo un appuntamento con una coppia alla spa naturista , ci accordiamo per le 12 ma io arrivo con largo anticipo  quindi ne approfitto per rilassarmi un po’ nella vasca idromassaggio , dopo pochi minuti vedo entrare nella vasca vicino alla mia una donna curvy con grandi seni , ho pensato “ sarà entrata in anticipo , il suo compagno arriverà a momenti “... passano 5, 10 , 15 minuti e lei rimaneva sola ... a questo punto mi convinco  che era realmente sola e la cosa ha cominciato ad intrigarmi , da lì a poco abbiamo cominciato con un gioco di sguardi e provocazioni sempre più intenso ....più la guardavo più lei mi provocava , si toccava i seni ...non abbiamo mai parlato solo gesti e provocazioni ... ad un certo punto prende sempre più confidenza e comincia a sgrillettarsi guardandomi con uno sguardo di sfida : avevo il cazzo di marmo ! Mi alzo per farle vedere quanto mi avesse eccitato , e guardandomi strabuzza gli occhi e si lecca le labbra compiaciuta ... proprio nel momento clou , arriva la coppia e mi fa cenno di salire nel prive ... esco dalla vasca e li seguo , guardo la tizia nella vasca con lo sguardo deluso dal fatto che me ne stessi andando .... nel prive ho scopato la lei della coppia con grande foga ( la tizia della vasca mi aveva caricato parecchio ) e tra la gente che guardava la nostra performance vedo proprio lei che mi stava osservando con sguardo eccitato ! Finisco di scopare la lei di coppia e vado in bagno per lavarmi , scendo subito nella spa , cerco la donna della vasca ma era sparita, se ne era andata ... ancora oggi dopo due mesi ripenso a quella situazione  e mi eccito ancora da morire , mi rimane il desidero di lei addosso...credo me lo ricorderò per tutta la vita !Giorno per giorno mi rendo conto di quanto oggi , a 50 anni , il fattore testa influisca in maniera determinante nella mia eccitazione ..
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5 anni fa
mrstyle,
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Lola scopata in area di servizio
Lola scopata in Area di Servizio
Dopo l'incontro in Aeroporto sono rimasto in contatto con Marco e Lola via Facebook, parlavamo di quello che era successo, delle nostre fantasie e via dicendo
Fu così che Marco mi disse che avrebbe tanto voluto scoparsi la sua bella moglie francese in un Area di Servizio, magari di fronte a qualche camionista. Io avevo una gran voglia di rivedere Lola e l'idea di vederla scopata in quel modo mi eccitava non poco, perciò suggerii a Marco di contattare un bull camionista e di provare a realizzare la sua fantasia.
La ricerca non fu facile, di bull camionisti ce ne sono molti, ma io e Marco volevamo qualcuno di cui poterci fidare, alla fine però trovammo Alberto, un camionista romano. Sembrava un tipo a posto, anche se un po' volgare, moro con un tatuaggio sul braccio destro e un cazzo enorme (sicuramente più di 20 cm).
Con Alberto ci accordammo che almeno all'inizio saremmo stati (io e lui) solo spettatori e poi avremmo visto come evolveva la situazione. Lui dopo aver visto le foto di Lola, accettò con entusiamo.
Ci organizzammo per un giovedì sera, Marco avrebbe detto a Lola che c'ero solo io, la presenza di Alberto sarebbe stata una sorpresa.
La sera del incontro io dovevo essere in un Hotel vicino Roma, li avrei aspettati lì e poi avremmo raggiunto insieme l'area di servizio designata. Ne avevamo scelta una sulla A24 poco fuori Roma, perchè non molto trafficata, Alberto ci avrebbe raggiunto direttamente là.
Verso le 22.30 Marco e Lola arrivano in Hotel, ci accomodiamo al bar e prendiamo qualcosa da bere.
Lola era da infarto, aveva una gonna di pelle nera che arrivava al ginocchio, un camicetta bianca semitrasparente e sotto un bel reggiseno azzurro con un motivo floreale rosa, anch'esso trasparente. Il risultato era che standole vicino non solo si vedeva il reggiseno, già di per se molto sexy, ma si intravedevano anche i grossi capezzoli. Completava l'effetto un rossetto rosa, non particolarmente appariscente,ma davvero molto sexy.
A:"Lola stasera sei ancora più bella del solito"
L:"Voi italiani siete sempre così galanti"
M:"D'altronde hai sposato me no"
A:"Qui la galanteria non c'entra nulla, tua moglie è uno schianto, anche uno stoccafisso se ne accorgerebbe" e ridiamo tutti e tre
Data la mise, nonostante gli stupendi occhi verdi della francese, per tutto il tempo che siamo stati seduti ai divanetti del bar, non ho potuto fare a meno di guardarle le tette. Lei non se ne curava più di tanto o almeno non mostrava di curarsene, d'altronde sebbene fosse un po' timida io l'avevo già vista nuda.
Finito di sorseggiare il drink, decidiamo di avviarci, ma Lola mi chiede:"Dov'è il bagno?"
A:"E' sotto ma è un po' complicato, ti accompagno io"
Marco mi guarda pensoso, intuendo, a ragione, che avessi un secondo fine, ma lascia correre.
Lola si avvia verso la scale che portano al piano di sotto e io ammiro il suo splendido culo avvolto da quella sensuale gonna che ne sottolineava le forme, la raggiungo e le offro il braccio per scendere le scale. Le scarpe con il tacco si sa sono sexy, ma scomodissime!
Arrivati indenni al piano di sotto, io sapevo già che dovevamo andare in fondo al corridoio, ma speravo di trovare qualche sala conferenze (ovviamente vuote a quell'ora) semiaperta ed era effettivamente così. Una volta all'altezza della porta incriminata prendo Lola per mano, la tiro dentro e chiudo la porta dietro di noi
E' tutto buio, ma fortunamente trovo l'interruttore.
L:"Questo non mi sembra il bagno?" fa maliziosa
A:"Hai ragione, ma visto che stasera sono stato reclutato come spettatore, mi chiedevo se potevo avere un piccolo assaggio di spettacolo"
L:"Marco mi ha raccontato la sua idea di andare in un area di servizio e scoparmi lì. Mi ha detto anche che avremmo avuto pubblico e non ero molto entusuasta, lo sai che sono un po' timida. Poi quando mi ha detto che il pubblico eri tu, mi sono un po' rilassata, visto che ci conosciamo già"
Tra me e me penso che io e Marco siamo stati un po' cattivi, Lola non si aspettta l'arrivo di Alberto, ma so anche che quando è eccitata perde tutti i freni.
A:"Con questa camicetta mi stai facendo impazzire, si vede il reggiseno e anche i capezzoli" le dico sfiorandole il seno con la mano destra
L:"Ah e così sei tutto eccitato" mi dice mettendomi una mano sul pacco gonfio
Io non resito più, tiro giù la lampo, sbottono il jeans e me lo abbasso insieme ai boxer, liberando il mio cazzo durissimo che stava soffrendo la rinchiuso
A:"Quanto sei bella, lo vedi quanto mi fai eccitare, sto scoppiando"
L:"Poverino..." e avvicina il suo bel viso al mio
Io non mi lascio sfuggire l'occasione e la bacio, le nostre lingue si intrecciano, come quella volta in aeroporto. La sua mano destra scivola verso il mio cazzo e comincia una lenta sega. Io intanto le infilo la mia di mano destra sotto la gonna e comincio a risalire. La seta delle calze è fantastica al tatto, ma la pelle della sua coscia lo è ancora di più.
Quando arrivo dove mi aspettavo di sentire le mutandine, sento la fessura della sua fica già bagnata, non aveva gli slip! che donna, mi faceva impazzire sempre di più!
Comincio a passare la mia mano in mezzo alla sua fessura, cerco il clitoride con il tatto, ci gioco un po', ma poi la tentazione di penetrarla con il dito è troppo forte e le inseirsco il dito medio dentro senza incontrare nesuna resistenza, è già perfettamente lubrificata!
Lei si stacca dal bacio, mi guarda mentre cominco a muovere il dito dentro di lei, si morde un labbro, smette di segarmi e stringe la mia asta in mano.
Io la guardo a mia volta e di colpo aumento il ritmo della penetrazione con il dito, le nostre lingue si intrecciano di nuovo e lei segue con la sua mano il ritmo della mia.
Sapevo che sarei venuto, ero troppo eccitato, per lei, per la situazione e poi Lola era bravissima con le mani ed infatti dopo un paio di minuti sento che sto per sborrare.
Se avessi lasciato libero il mio cazzo le avrei imbrattato tutto il vestito, per questo, quando sento lo sperma salire su, muovo di scatto la mano sinistra, sposto la sua e tappo il glande con il prepuzio.
Il mio cazzo espelle un mare di sperma che rigonfia la strozzatura che ho creato con la mano come un palloncino.
Smetto di masturbare Lola e rimaniamo uno di fronte all'altra in questa strana scena in cui io mi tengo il cazzo per non far uscire lo sperma e lei mi guarda indecisa sul da farsi.
A dire la verità neanche io sapevo che fare, se avessi tolto la mano avrei sporcato la moquette ed in ogni caso sarebbe stata un�impresa raggiungere il bagno in quelle condizioni.
Per fortuna Lola sembra leggermi nella mente, si inginocchia, si porta il mio cazzo alla bocca e lascia che la sborra le defluisca in gola. Il mio cazzo è ancora duro e lei lo lecca per bene.
A:"Lola come sei brava con la bocca, una vera Salope", lei alza lo sguardo fra il malizioso e il divertito, lo lecca qualche altra volta e poi si rialza
L:"Che ne dici come anticipo?"
A:"Dico che sei magnifica e che mi hai salvato" rispondo mentra mi rimetto il cazzo nei pantaloni.
L:"Sai che hai un buon sapore?"
Io mi metto il dito medio in bocca e poi le rispondo:"Anche tu"
Una volta che ci siamo risistemati, lei va verso il bagno (che era effettivamente due porte più giù) e io risalgo.
"Non ci hai messo un po' troppo per accompagnarla in bagno?" mi chiede Marco un po' interdetto
A:"non mi ricordavo dove era, giù è un labirinto"
M:"Va bè, va bè, però guarda che sei sporco di rossetto"
Io lo guardo e scoppiamo a ridere, mi pulisco con un fazzolettino e replico:"Tua moglie è irresitibile e poi visto che devo fare lo spettatore, un piccolo assaggino ci stava no?"
M:"Lola è incredibile, è così timida alle volte, ma quando si lascia andare..."
A:"Chissà come reagirà ad Alberto, a proposito sarà già lì che ci aspetta" rispondo guardando l'orologio
2 minuti dopo vediamo Lola risalire la scala, sempre bellissima e perfetta.
M:"Andiamo allora?"
L:"Certo"
A:"Andiamo, io vi seguo con la macchina"
Marco faceva strada con la sua auto e in una ventina di minuti arriviamo all'Area di Servizio prescelta. Già in lontananza vedo un camion, perfetto Alberto è già qua, penso.
Parcheggiamo in modo che il camion ci faccia scudo verso l'area ristoro e che le macchine coprano invece gli altri due lati.
Lola e Marco scendono dall'auto e lei subito nota:"Chissà dov'è questo camionista" riferendosi al mezzo vicino a noi
A:"Starà dormedo dentro, quello domani mattina deve partire presto", lei non era molto convinta, ma lascia correre.
M:"Io devo andare un attimo in bagno, entriamo così vediamo un po' anche qual'è la situazione"
A:"Sì perfetto anch'io devo andare in bagno"
Ci avviamo verso l'area ristoro tutti e tre, il piano prevedeva che Alberto sarebbe dovuto entrare dietro di noi appena Lola fosse rimasta sola, doveva approcciarla, ma in modo molto soft (in ogni caso io e Marco lo avremmo tenuto d'occhio), l'idea era che lei lo vedesse prima, in modo che la sua presenza non fosse totalmente inaspettata e invasiva.
Una volta che io Marco siamo entrati in bagno, Lola rimane sola e comincia a girare un po' fra gli scaffali senza una metà.
Come previsto Alberto entra e si dirige verso di lei
Al:"Che ce fa na bella Signora tutta sola a quest'ora?"
Lola rispone un po' intimorita:"Sto aspettandoo mio marito, non sono sola"
Al:"Io me preoccupavo pe lei, con la gente che gira a quest'ora, na bella signora tutta in ghingheri..."
L:"Grazie, ma mio marito è solo andato in bagno"
Comunque Er sor marito è parecchio fortunato, co tutto questo ben di Dio ribatte Alberto scrutandola da capo a piedi e mostrando tutto il suo interesse per il corpo della bella francese
Lola lo guarda interdetta, ma ora non più intimorita, i complimenti anche se non proprio fini di Alberto avevano già stemperato un po' l'atmosfera.
Dopo questo scambio Alberto si allontana, compra un pacchetto di sigarette edesce.
Appena lui è fuori io e Marco usciamo in sequenza.
Credo che il camionista sia sveglio annuncia Lola, che però già embra meno preoccupata di prima.
A:"Vedrai che si fuma una sigaretta e va a dormire, prendiamo un caffé e aspettiamo che la luce della cabina del camion si spenga"
M:"Mi sembra una buona idea"
L:"Va bene, facciamo così"
Ci avviciniamo al banco e ordiniamo i caffè, io non posso fare a meno di notare che il banconista, un biondino poco sui 20 anni, non riesce a staccare lo sguardo dalla poppe di Lola. Quella camicetta trasparente e soprattutto il suo contenuto sono una calamita.
Portiamo i caffè ai tavolini (sarebbero per il ristorante, ma a quest"ora tutto è concesso) e scambiamo quattro chiacchiere.
A:"Marco hai visto che il ragazzo non riusciva ad alzare lo sguardo dalle tette di Lola?"
M:"Se è per questo non è l'unico"
A:"Ok, beccato, ma è davvero un'impresa guardare da qualche altra parte"
L:"Siete proprio tutti uguali"
A:"Lola abbi pazienza, ma hai un seno spettacolare, stasera poi con questa camicetta e il reggiseno che si vede in trasparenza sei davvero irresistibile"
L:" Lo prendo come un complimento"
M:"Comunque a quel povero ragazzo rischi di bloccargli la crescita"
A:"E' vero poverino, due tettone così non le ha mai viste secondo me"
M:"Una piccola soddisfazione, potresti anche dargliela Tesoro"
Che hai in mente risponde Lola tra il divertito e l'interessato
M:"Solo una provocazione innocente, perché non ti sbottoni un po' la camicetta e non vai a prendere una bottiglietta d"
'acqua"
L:"Ma sei matto?"
M:"Dai solo un paio di bottoni, quelli che servono per far vedere un po' il reggiseno, ci siamo solo noi qui"
E' un'idea fantastica rispondo io, già con il cazzo duro al pensiero
Lola ci pensa un po', poi risponde:"E' va bene giusto per giocare un po' e sbottona la camicetta fino a che non fu chiramente visibile il bordo del reggiseno azzurro.
Fatto ciò si alza e va verso il bancone, appena è abbastanza vicina il ragazzo sgrana gli occhi e diventa tutto rosso. Io e Marco sorridiamo, un po' malefici.
Lola chiede una bottiglietta d'acqua, lui ci mette qualche secondo di troppo per rispondere, era decisamenet ipnotizzato dalla sua scollatura.
Quando finalmente reagisce, quasi balbetta e non riesce a staccare gli occhi dalle tette di Lola neanche per un attimo.
Io e Marco dobbiamo controllarci per non scoppiare a ridere, ma la situazione era anche eccitante.
Nel mentre le luci del camion si spengono (anche questo era concordato) e noi ci avviamo al bancone per prelevare Lola.
Il povero ragazzo non osa guardarci in faccia, si gira di spalle e comincia a sistemare qualcosa dietro di lui.
Marco cinge Lola con un braccio e le dice:"Possiamo andare"
L:"Ok"
Ci avviamo verso l'uscita, ma non appena fuori scoppiamo a ridere tutti e tre. Quel piccolo scherzo aveva contribuito anche ad allentare la tensione, ora tutto sarebbe andato più liscio.
Arrivati alle macchine Marco e Lola si posizionano vicino al cofano. La luce dell'area ristoro era un po' coperta dal camion e noi eravamo quasi in penombra e abbastanza ben riparati
A:"Allora cosa prevede lo spettacolo?"
M:"Tu che cosa vorresti?"
A:"Io vorrei solo che Lola si togliesse la camicetta e il reggiseno, è da quando siete arrivati in Hotel che ho voglia di vedere le sue belle tettone. Per il resto lascio alla tua improvvisazione"
M:"Lola, ti va?"
Avreste dovuto invitare anche quel povero ragazzo dice sorridendo e continuando quanto iniziato dentro sbottona tutta la camicetta e la sfila.
Vederla lì con la gonna di pelle che le fasciava i fianchi e il reggiseno azzurro che le incorniciava splendidamente le poppe era uno spettacolo irresistibile, non ebbi altra scelta che sbottonarmi i pantaloni e tirarmi fuori il cazzo. Anche se ero già venuto dovevo segarmi davanti a tutto quel ben di Dio!
Lola non si ferma e si slaccia anche il reggiseno, giocandoci un po' prima di sfilarlo totalmente e regalarci la vista delle sue magnifiche tettone.
A questo punto sentiamo una voce:" Che posso guardà pure io?" era Alberto, entrato in scena al momento più opportuno.
Lola ha un sussulto e si copre i seni con le mani guardando prima Marco e poi me, per cercare conforto.
Entrambi le sorridiamo rilassati e lei a quel punto mangia la foglia:"Siete due Povci, l'avete invitato voi"
M:"Dai Tesoro, non ti eccita avere un po' più di pubblico?
Lola gli restituisce uno sguardo di sfida, sembrava quasi volesse dire:"Ah sì?" e così facendo scopre di nuovo il seno
Al:"Ammazza che zinne sta Porcona!!!"
Lola:"Ti piacciono?"
Al:"Se me piacciono, me fanno proprio arrapà"
Marco a questo punto si avvicina e comincia a baciarla con passione. Le sue mani la stringono, la bramano, è eccitatissimo da questa situazione. Fa sedere Lola sul cofano e la sua bocca scende prima sul collo e poi sui suoi grandi capezzoli, che lecca con ingordigia.
M:"Mettiti a 90"
Lola si gira e si appoggia sul cofano, la gonna nera aderisce perfettamente al suo sedere e alle sue cosce.
Marco comincia ad alzarle la gonna e piano la scopre offredonci la vista del suo spendido culo, quasi fosse un trofeo da mostrare
Al:"Ao ma questa è bona tutta, c'ha un culo ch'è na meraviglia!"
Alberto aveva abilmente, anche se un po' rozzamente, sintetizzato quella visione magnifica. Il culo tondo e accogliente di Lola, impreziosito dal regiccalze era indescrivibile.
Guardando le nostre reazioni estasiate Marco si eccita ancora di più. Comincia baciarle il culo e ad accarezzarlo con tutte e due le mani. Lola ondeggia maliziosamente e si gode il momento.
L:"Dai Amore scopami, non ce la fascio più"
A quelle parole Marco non ci vede più, si abbassa pantaloni e boxer, tira fuori il cazzo bello in tiro e punta deciso il suo buchino
"Non ce la fai più eh Troia, ora ti sfondo il culo, fai vedere come ti piace essere inculata" così dicendo la penetra di colpo facendola sobbalzare, ma quando Marco comincia a pomparla quasi subito comincia ad ansimare.
L:"Sì, Tesoro, Je suis une Salope, sfondami il culo, plus fort, plus fort"
Marco è infoiato, la cavalca furiosamente tenendola per i fianchi:"Guardate che Troia che è mia moglie, vorreste essere al mio posto? Vi piacerebbe incularla anche voi eh?"
M:"Facevi tutta la timida, ma ti eccita farti scopare qui difronte a loro, dì la verità"
L:"Oui, mi eccita, mi sento ancora più Puttana, baise-moi, baise-moi"
M:"Oh sì che ti scopo, ti scopo il culo per bene. Quanto mi fai godere, mi fai impazzire, mi fai impazzire" dice quasi urlando e rimpiendole il culo della sua calda sborra.
Marco ha il fiatone e mentre il suo respiro si calma rimane dentro Lola che muove il suo culo per raccogliere un altro po' di piacere dalla sua asta ancora dura.
Quando il respiro si calma, si stacca da Lola, guarda noi e dice:"Questa Troia ha ancora voglia, vi va di soddisfarla?"
A:"Cosa lo chiedi a fare, non aspettavo altro"
"Stai a scherza, ora glio faccio vede' io un bel cazzone a sta Porcona" risponde Alberto toccandosi i pantaloni visibimente rigonfi
Io prendo in macchina il mio plug anale rosso e mi avvicino a Lola che lo guarda incuriosiata senza proferire parola. Apro la portiera della macchina, la porto gentilmente verso di me e lei si lascia guidare. Mi siedo sul sedile lato passeggero con il cazzo bello duro, Lola è in piedi di spalle di fronte a me e io comincio ad armeggiare con il plug inserendolo nel suo buchino. Era già più che aperta così il plug entra in un attimo e lei continua a lasciarsi guidare.
Con le mani accompagno il suo bel culo e faccio sì che si sieda su di me impalandosi sul mio cazzo con la fica. E� caldisssima e bagnata, il mio cazzo non incontra nessuna resistenza e lei comincia subito a muoversi su di me. Ad ogni movimento veniva sollecitato anche il plug:�Uhm mi piace questo coso nel culo� mi dice mentre continua il suo su e giù.
Anche Alberto si avvicina e libera il suo cazzone da pantaloni e boxer, piantandolo praticamente in faccia a Lola.
L:"Come è grosso!"
"Te piace eh, succhia allora" le risponde mettendoglielo in bocca
Lola cerca di succhiarlo tutto, ma è davvero difficile date le dimensioni, comunque ben preso trova il giusto ritmo fra i due cazzi.
M:"Che Salope, hai tutti i buchi occupati, ti piace eh?"
Lola annuisce, anche perché rispondere con quel coso in bocca era decisamente impossibile.
Io intanto le palpo il culo e le poppe da dientro godendomi la sua splendida fica:"Quanto sei bona Lola, sei fantastica"
Al:"Sta Zoccola o succhia proprio bene"
La situazione è davvero coinvolgente ed eccitante, anche se sono già venuto stavo per esplodere di nuovo:"Sì sei proprio una Zoccola, ti riempio la fica per bene, sì, sì così" e le vengo dentro.
Lei si ferma su di me per qualche attimo, poi decide di girarsi, si appoggia sulle mie cosce e si mette a 90 verso Alberto, è davvero insaziabile!
Alberto non si fa certo scappare l'occasione, le toglie il plug e mi dice:"André basta co sti giocattoli, sta qua vuole un cazzo vero nel culo"
Così dicendo appoggia la sua enorme cappella al suo buchino e comincia a metterlo dentro
L:"Piano, piano è così grosso"
Al:"Ma che piano che hai un buco che sembra l'Arco der Trionfo"
Alberto continua ad avanzare senza pietà, Lola stringe le mie cosce e spalancala bocca in un grido muto mentre quel cazzone enorme si fa strada nel suo culo.
La scena è così eccitante che il mio cazzo non accenna ad ammosciarsi, Lola è appoggiata con le sue tettone su di me e io ho ancora voglia della sua bocca, perciò le metto una mano dietro la testa e la porto verso il mio cazzo facendomi spompinare.
Alberto la penetra sempre più a fondo e lei emette un mugolio strozzato dal mio cazzo. Una volta che quell'enorme asta è penetrata deltutto, Alberto comincia a moversi dentro di lei. La tiene per le chiappe e comicia a pomparla lentamente. Lola stringe sempre più forte le mie cosce e ho quasi paura che mi morda il cazzo, poi però incontro il suo sguardo e capisco che è piacere quello che sta provando, non dolore.
Alberto aumenta sempre di più il ritmo, la sta montando come una vera puledra. Lola alza la bocca dal mio cazzo ed inizia ad ansimare:"Ah, Ah, come è grosso, tapes mon cul, sfondami, sfondami il culo"
Alberto non se lo fa ripetere e aumenta ancora di più il ritrmo:"André ma come parla questa? Certo che è propprio na gran Puttana"
L:"Oui, je suis une vrae garce"
Al:"Ma che sta dì sta Zoccola, me fa arrapà quando parla così"
Per tutta risposta Lola grida:"Plus fort, plus fort!"
Al:"Più forte, mo te sfonno per bene" e serrando bene le mani sulle chiappe lo tira tutto fuori e poi mena un colpo micidiale nel suo culo.
Lola sobbaza, si lecca il labbro:"Encore" e arriva un altro colpo
L:"Encore, Encore" e aumenta il ritmo
Marco guarda la scena quasi incredulo
L:"Encore, Encore, Encore", sempre più veloce
M:"Ma quanto sei Troia, non capisci più niente eh?" e rivolto ad Alberto:"E tu, ti piace sfondare questa Porcona"
L:"Encore, Encore, Encore, Encore", lei è sempre più infoiata, lui sembra un martello pneumatico.
Al:"Il culo de tu moglie me sta fa godè da matti"
L:Encore, Encore, Encore, Encore, Encore, Encore, Encore.... i colpi si susseguono sempre più veloci e profondi, finchél lei si lascia andare fra le mie cosce appagata.
Alberto però la tiene ancora ben stretta e non è ancora venuto:"Cor, Cor, cor de che, mo te finisco de sfonna" e continua a pomparla senza ritegno mentre lei si lascia usare ormai stremata
Al:"Mo sì, mo sì che sto a venì, te riempio tutto il culo" e finalmente Alberto viene inondandole il culo di sborra.
Alberto la lascia andare e lei rimane in ginocchio vicino a me per riprendersi un attimo. Lui si aggiusta il cazzo nei panatloni e si avvia verso il camion, ha ormai perso ogni interesse per noi. Prima di salire e andarsene però di si avvicina a Marco, ancora ipnotizzato dalla scena che ha visto realizzarsi e gli dice:�Ao, se tu moglie c�ha voglia di farsi sfondare il culo n�arta volta, sai sempre dove trovarmi�
Io faccio posto a Lola sul sedile, soddisfatta, ma visibilmente provata. Chiude gli occhi per qualche minuto, ma poi si risquote reliazzando di essere ancora praticamente nuda, si riaggiusta la gonna e va a recuperare il reggiseno.
"Wow, quando Lola si lancia non la fermi più" dico rivolto a Marco
M:"E' vero ma stavolta ha superato se stessa"
A:"Chissà se è disposta ad un ultimo gioco prima di chiudere la serata"
M:"Non credo abbia altre energie"
A:"Quello che ho in mente io non è molto impegnativo"
"Di che parlate" chiede Lola che finalmente ha ritrovato il reggiseno che era caduto a terra
A:"Ti andrebbe un ultimo gioco?"
L:"Sarebbe?"
A:"Non metterti il reggiseno, mettiti solo la camicetta e vai a comprare qualcosa al Bar"
L:"Tu sei proprio matto2
A Marco però si illuminanom gli occhi.
M:"E dai Tesoro, sarebbe divertente, hai fatto parecchio di peggio stasera"
L:" E va bene vi accontento" e sorride maliziosa
Senza reggiseno le sue enormi poppe a pera si vedevano perfettamente da sotto la camicetta, i capezzoli enormi erano ancora duri e premevano sul tessuto sottile, insomma Lola era da infarto.
Così preparata si avvia verso l'area ristoro con passo sexy, anche se un po' claudicante (l'effetto Alberto si faceva sentire!)
Io e Marco la seguiamo da lontano, aspettiamo che ordini quello che vuole e poi entriamo. Il ragazzo era viola in faccia, ad un certo punto temevo si sentisse davvero male. Quando ci vede arrivare scappa semplicemente su retro.
Lola viene verso di noi e ci avviamo di nuovo all'uscita.
L:"Non ha detto una parola, annuiva solamente"
A:"Ci credo, se non gli viene un infarto prima, sai come si ammazza di seghe"
M:"Ma che cosa hai preso alla fine?"
L:"Un bicchiere di latte"
Io e Marco la guardiamo increduli e tutti e tre scoppiamo a ridere.
MARCO MI HA AUTORIZZATO A PUBBLICARE LE FOTO DI LOLA, LE TROVATE NEL MIO PROFILO
15
2
5 anni fa
admin, 75
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Un incontro in aeroporto
Un Incontro in Aeroporto
Stavo tornando in Italia dalla Francia, volavo AirFrance, per fortuna era un mercoledì e il volo della sera per Roma era pieno solo a metà, procedo con l'imbarco e trovo la mia fila vuota, come mia abitudine poggio le mie cose sui sedili interni e mi metto lato corridoio.
Dopo un minuto o due vedo arrivare una bella donna sui 40, occhi verdi, capelli castano scuro. Aveva un miniabito grigio in maglia, con un foulard nero intorno al collo. Il vestito metteva in risalto il suo seno prosperoso, una quinta probabilmente, anche perché aveva una sorta di apertura da cui si vedeva il bel decoltè.
Con mia immensa gioia si ferma sulla mia fila anche se dall'altra parte del corridoio e inizia ad armeggiare con il bagaglio, in questo modo ho la possibilità di ammirare anche il suo spledido culo, rotondo e accogliente, anche questo esaltato da questo abitino sobrio, ma molto sexy.
Come prevedibile ha qualche difficoltà, così sto quasi per alzarmi quando arriva il marito, il quale con ogni probabilità si era accorto che fissavo il culo della moglie, ma mi sorrise, a pensarci ora, quasi compiaciuto.
Sistemato il bagaglio a mano, lui si mette lato finestrino e lei nel posto al centro, quello laterale rimane vuoto permettendomi di guardare anche le belle gambe della Signora, avvolte in sensuali calze nere.
Inutile dire che la Signora aveva un certo fascino su di me e non potevo fare a meno di girarmi per guardarla, il marito se ne accorse in un paio di occasioni, ma continuava a sorridermi decisamente compiaciuto, evidentemnete gli faceva piacere se qualche altro uomo ammirava la moglie, di certo poteva essere più che fiero di avere a fianco una donna così atttraente.
Dopo un po' lei si appisola sulla spalla del marito e il vestito, che aveva una sorta di piccolo spacco laterale, sale un po' su, lasciando intravedere il bordo in pizzo delle calze e le mollettine del reggicalze. Non solo aveva un corpo da urlo, ma anche dell'intimo sexy, la mia fantasia volava e il mio sguardo non poteva che ritornare senza sosta su quel dettaglio, tanto che mi aspettavo che il marito la svegliasse per farla sistemare ed invece niente, sembrava quasi volesse farmi godere quello spettacolo.
Quando l'hostess comincia il giro degli snack lei si risquote, mi sorprende a guardarle le gambe e subito si risistema diventando quasi paonazza, io le sorrido, quasi beato.
Una volta che il carrellino ha passato la nostra fila lei si alza per andare verso il bagno sul retro dell'aereo ed io quasi automaticamente la seguo, più che altro per godermi lo spettacolo del suo bel culo.
Lei si gira e mi sorride continuando l'avanzata verso le ultime file completamente deserte.
I bagni sono occupati e io mi appoggio all'ultima fila, lei in attesa mi da le spalle, tra la vista del reggicalze e il suo culo ormai il mio cazzo era durissimo e rigonfiava il tessuto morbido dei miei pantaloni classici.
Mi stavo godendo appunto questo spetttacolo quando un'improvvisa turbolenza mi spinge seduto sul sedile, anche lei barcolla e inavvertitamente mi fiinisce in braccio.
Al contatto con il suo culo il mio cazzo ha un sussulto e quasi involontriamente va a premere su di lei che si gira verso di me ancora più imbarazzata di prima:"Mi scusi" dall'accento era chiaramente francese.
A:"Mi scusi lei, ma la vista delle sue calze ha prodotto qualche effetto prima", lei è viola, imbarazzatissima, ma forse anche un po' intrigata. Comunque la porta del bagno che si apre la salva e lei entra senza rispondermi. "Forse ho un po' esagerato" penso, in ogni caso una volta che si libera anche l'altro bagno ne usufruiisco e torno al mio posto.
Lei sta parlando sotto voce con il marito ed entrambi mi guardano, io onestamente temo una scenata, invece lui continua a sorridermi anche se lei è sempre imbarazzatissima.
Io ricambio il sorriso e decido di non tentare più la sorte, continuando il viaggio senza ammirarla ancora.
Arrivati a Fiumicino scendiamo ordinatamente dall'aereo ed io li seguo da lontano con gli occhi, alla riconsegna bagagli mi metto non lontano da loro, come al solito c'era da aspettare un po' e vedo che lei ne approfitta per andare in bagno ed io mi siedo ad aspettare pazientemente che il nastro parta.
Il marito appena lei entra in bagno mi raggiunge, si siede vicino a me e senza preamboli mi chiede:"Ti eccita mia moglie eh?"
Io sono un po' interdetto, ma rispondo prontamente:"Vorrei vedere, con il corpo che ha"
Lui: "Mi ha detto quello che è successo vicino al bagno, lei è un po' timida, ma si è tutta eccitata, ti piacerebbe vederle il culo?"
A:"Certo, ma cos'hai in mente?"
Lui:"Tu seguici alla macchina con discrezione, qualcosa ci inventeremo" e così dicendo si alza e si allontana
Lei ritorna dal bagno e dopo una decina di minuti il nastro finalmente parte, i bagagli non erano molti e arrivano praticamente tutti insieme.
Io recupero il mio e seguo loro due con lo sguardo, appena si avviano verso l'uscita li seguo stando non troppo vicino.
Arriviamo fino al parcheggio E e raggiungiamo l'ultimo livello, non c'erano molte macchine in quel momento, loro si avviano, lei è ancora inconsapevole che li sto seguendo.
Arrivati alla loro macchina, lui la cinge da dietro e comincia a baciarle il collo mentre le palpa le belle tettone da sopra il vestito, le fa appoggiare le mani sul cofano, la fa metteer a 90 e intanto mi fa segno di avvicinarmi.
Appena arrivo vicino a lui mi fa segno di non parlare con il dito.
Lei:"Sei proprio un Povco, ti sei eccitato dopo quello che ti ho raccontato e ora vuoi scoparmi come a Lione"
Lui:"Salope, sei propio una gran Troia, hai voglia di cazzo?"
Lei:"Oui, lo voglio tutto"
Lui le alza il vestito, scoprendo il reggicalze e le mutandine in pizzo che incorniciano un culo fantastico, tondo, accogliente, morbido, ma sodo. Me lo mostra come un trofeo ed io non resisto e mi tocco il cazzo nei pantaloni che sta già scoppiando.
Lui abbassa le mutandine a mezza coscia fino a quando l'elastico del reggicalze lo permette e me lo offre, come fosse un dolce prelibato.
Io mi avvicino, le paplo le natiche con tutte e due le mani, poi comincio a baciarle avvicinandomi sempre più al solco dove comincio a cercare la sua fica con la lingua. Lei si inarca per permettermi di raggiungerla ed io la trovo, rasata, gonfia, succosa.
Inizio a leccarla con voglia e lei :"Oh, sì leccamela, leccamela, ancova", inizia a dimenare il culo e poi si gira, vede il marito, realizza che non è lui che la sta leccando e una frazione di secondo dopo mi riconosce. Ha un sussulto e si mette in piedi.
Lei:"Siete due Povci e tu sei peggio di Lui" fa rivolto principalmente al marito
Lui:"E dai che sei tutta eccitata, avevi voglia di farti scopare da lui, dì la verità"
Lei non risponde, ma mi guarda incerta, io mi avvicino la guardo nei suoi bellissimi occhi verdi e le dico:"Sei bellissima, mi hai fatto impazzire dal primomo momento che ti ho vista" e così facendo la bacio, incontro la sua lingua morbida che dopo una piccola resistenza si lascia andare e così la stringo approfittandone per palparle il culo.
Poteva succedere qualsiasi cosa, ma il rumore di una macchina in arrivo ci blocca tutti e tre, lei si risistema alla svelta e ci guarda, come a dire "E ora?"
Rompo gli indugi e propongo audacemente:" Sono in un B&B qui a Roma, penché non andiamo lì e continuiamo questo discorso"
Il marito mi guarda malizioso e risponde:"Ok, tanto lo so che ne hai voglia" rivolto alla moglie.
Io vado a recuperare la mia auto e ci vediamo fuori al parcheggio, loro mi seguono, il B&B era ad un quarto d'ora dall'aeroporto.
Avevo con me sia le chiavi del palazzo, sia quelle del miniappartamento perché sapevo che di ritorno dalla Francia sarebbe stato troppo tardi per chiamare la proprietaria.
Parcheggiamo li vicino e loro mi seguono, senza parlare, lei con lo sguardo un po' basso (ora che l'eccitazione era un po' lontana, si rifaceva strada la timidezza).
Saliamo i due piani di scale ed entriamo nel miniappartamento. Io li guido subito nella camera da letto, era piccola ma confortevole, con un bello specchio ai lati del letto.
A:"Allora dove eravamo rimasti?"
Lui era ancora sul pezzo, ma lei era tesa, troppo tesa.
Allora io rivolto a lui:"La tua Signora è troppo tesa, ci hanno rotto il momento magico, ma ho un'idea per ricrearlo, puoi prdendere il foulard che ha al collo?"
Lui mi guarda dubbioso ma se lo fa dare.
A:"Ok, ora perchè non la bendi, così lei avrà l'illusione che ci sia solo tu, io almeno all'inizio non parlerò"
Lei era un po' sopresa, ma non oppose resistenza, a lui l'idea piacque subito.
Una volta bendata, la porta vicino allo specchio e dice:"Guarda che spettacolo la mia mogliettina"
Io mi avvicino dietro di lei e comincio a sfilarle il vestito, aveva un completino in pizzo nero coordinato con calze e reggicalze che metteva perfettamente in risalto le sue forme prosperose. Io di norma sono un fan della italiane, ma devo dire che questa francese era una vera dea, un concentrato di curve mozzafiato.
Lui le accarezza il seno e i fianchi con entrambe le mani, lei gira spalle allo specchio e il marito le slaccia piano il reggiseno liberando due tette fantastiche, grosse, sode, con due grandi capezzoli rosa.
Io intanto mi spoglio e prendo dalla valigia il gel lubrificante (non parto mai senza, non si sa mai).
Completamente nudo e con il cazzo durissimo mi avvicino a lei, prendo un po' di gel e comincio a palparle le tette. Lei si gode il massaggio, poi passo a leccarle quegli enormi capezzoli gustandomi il suo seno e il sapore dolce del gel.
Lei si morde un labbro, comincia a rilassarsi piano piano. Tericamente non sa che sono io che la sto toccando, ma può immmaginarlo. Il marito si scosta un po' e comincia a godersi la scena.
Io scendo piano con la bocca: pancia, ombelico, inguine, le slaccio il reggicalze e le sfilo prima la calza sinistra e poi la destra inginocchiandomi davanti a lei.
Ora ha solo le mutandine, che le sfilo molto lentamente accompagnando il movimento con la mia bocca che va a cercare la sua bella fica.
E' nuda e bellissima, con il suo corpo voluttuoso. Io sono sempre in ginoccio, le lambisco le gradi labbra con la lingua e poi mi insinuo sempre più dentro fino a quando lei non si allarga la fica con le mani e allora ci tuffo la lingua dentro e comincio a leccarla con foga mente con entrambe le mani le palpo il culo.
Lei:"Oui, leccamela, leccamela, Je suis una vraie garce" ed in quel momento lo era davvero una Gran Puttana
Avevo troppa voglia di scoparla e sentendola incitarmi mi alzo, la bacio, le nostre lingue si intrecciano in una danza senza fine, la sollevo sotto i glutei e la appoggio alla console di fronte allo specchio, lei allarga le gambe e io la penetro senza troppi indugi.
Era bagnatissima e calda come un forno, io comincio a pomparla prima piano poi sempre più forte, più forte, era una sensazione stupenda.
Lei:"Baise-moi, baise moi, oui, oui..." forse nella sua mente ancora fingeva di non sapere chi la stava scopando, ma in fondo sapeva che ero io e non suo marito anche se non avevo detto una parola, una donna riconosce il corpo del proprio compagno.
Le sue poppe saltavano ad ogni coplo ed io le leccavo con avididità i grandi capezzoli, ero eccitato all'inverosimile e stavo per venire, allora rallento un po' fino a fermarmi ed esco dal suo corpo.
Lei però ormai è infoiata, si inginocchia e comincia a succhiarmelo, fu il copo di grazia dopo pochi attimi le esplodo in bocca, lei non si ritrae, ingoia tutto e continua quello spelndido pompino.
Decido allroa di togliere il foulard:"Questo non ti serve più, sei proprio una gran Troia" lei alza gli ochi verso di me per un attimo e poi continua a succhiare.
A:"Sei uno spettacolo, che pompino magnifico, continua, continua....", lei allora se lo mette in mezzo alle tette e comincia una spagnola da urlo
Lei:"Sono Bvava?"
A:"Sei Fantastica, una vera Salope, hai delle Tettone Magnifiche"
Intanto il marito si è tolto boxer e pantaloni e si sta godendo lo spettacolo seduto sul bordo del letto. Ha il cazzo bello in tiro e decide di reclamare la sua parte, così dice con fare malizioso:"Tesoro, mi stai proprio trascurando"
Lei allora si alza, lo raggiunge e comincia a fargli un bel pompino messa però a 90�, offrendomi così il suo fantastico culo.
Io non aspettavo altro dal momento in cui l'ho vista, prendo il gel idratante, mi posiziono dietro a lei e comincio a massaggiarle il culo. Prima le chiappe, poi il solco e infine comincio ad esplorarle il buchino con l'indice.
Lei era ben aperta e cedette quasi subito alla pressione del mio dito. Presi un bel po' di gel, lo spalmai sul buchino e feci lo stesso con il mio cazzo che nonostante la sborrata era rimasto bello duro grazie al suo pompino, ma soprattutto grazie a quel culo paradisiaco che stavo esplorando,
Comincio a strusciare la mia asta nell'incavo del culo mentre con le mani le palpo le natiche e le allargo. Poi punto l'ano e con un sol colpo glielo metto tutto dentro, lei sussulta ed emette un piccolo lamento, temo di essere stato troppo brusco.
A:"Fa male?"
Lei:"No mi piace, non vedevo l'ora, scopami il culo, tapes mon cul" a queste parole non ci vedo più, comincio a pomparla come un forsennato. Le mi palle sbattevano contro le sue chiappe e i suoi gemiti si sentivano strozzati dato che continuava a succhiare il cazzo del marito.
Era un delirio, il primo a venire fu il marito che le riempì la bocca di sborra:"Oh sì succhialo, succhialo così, Salope, salope......"
Una volta che la sua bocca fu libera, i gemiti strozzati si traformarono in urli di piacere:"Oui, oui, plus fort""
Io ce la mettevo tutta:"Ti piace eh? Voglio sfondarti il culo, Troia, voglio aprirti in due" e aumentai ancora il ritmo
Lei:"Oui, così, baise-moi, sfondami, sfondami" e finalmente venne accasciandosi sul letto vicino al marito.
Io però non ero ancora venuto:"Che fai, mi lasci così?"
Lei:"Mi sei venuto già in bocca,no?"
A:"Sì ma il tuo culo mi ha fatto eccitare, ho bisogno venire di nuovo"
Lei:"E cosa avresti in mente?"
A:"Di approfittare delle tue Tettone"
Con uno sguardo malizioso si rimette a sedere sul bordo del letto:"Ca va" , le sue poppe erano ancora ben lubrificate e il mio cazzo ci scivolò in mezzo in modo fantastico.
Lei cominciò una spagnola memorabile:"Ti piace?" ed io:"Sei una Dea, continua ti prego"
Vedere il mio cazzo affondare in quelle tettone magnifiche era una goduria, lei aveva cominciato lentamente, ma stava aumentando il ritmo sempre di più, sempre di più finché:"Oh, sì, mi fai venire, brava sì....". Nonstante la prima sborrata abbondante in bocca, le riempii per bene anche le tette e finalmente fui appagato, oltre che esausto.
Usammo a turno il bagno per pulirci e sistemarci, lei uscì per ultima e quando uscì vestita come l'avevo vista solo poche ore prima non potei trattenermi dal dire:"Quanto ben di Dio nascoscosto"
Lei sorridedendo."Cosa dovrei fare andare in giro nuda?"
A." No però questo patrimonio dell'Umanità dovresti condividerlo in qualche modo"
Lui:"Bè qualche foto per gli amici potevamo anche farla"
Lei:"Sei proprio un Povco" ma non mi sembrava così scandalizzata.................
MARCO MI HA AUTORIZZATO A PUBBLICARE LE FOTO DI LOLA, LE TROVATE NEL MIO PROFILO
18
1
5 anni fa
admin, 75
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Oltre ogni limite
Oltre ogni limite
Stai disteso sul letto al buio. Cerchi di dormire, ma non ci riesci, e come potresti, hai fatto un tale casino che sarebbe da darti il premio, “testa di cazzo d’oro”. Ripensi a tutta la faccenda e ne rigiri i fatti, ma in ogni caso tutto quello che ti è accaduto è puramente merito tuo. Adesso hai trentanove anni, lavori come autista di bus, e sei un bel ragazzo. Alto, fisico asciutto, bella presenza, biondo con occhi azzurri e hai un’aria simpatica accattivante che fa subito presa con le donne. Sei sposato da sedici anni e hai un figlio di quindici. Tua moglie è una bella donna, un po minuta, dal fisico esile e sembra non avere trentasette anni ma ne dimostra al massimo venticinque. È una bella donna che però non ama essere al centro della scena, cosa che invece a te fa un piacere unico. Lei è timida, riservata e di una ingenuità che a volte ti disarma, qualunque scusa tu gli racconti lei ti crede! Ti ama, è innamorata di te che all’apparenza sei un bravo ragazzo, un ottimo padre e un bravo marito, tutto casa e lavoro. Con lei il sesso è assolutamente normale, tu la ecciti, lei si bagna e poi la penetri con calma, uno o due orgasmi e poi vieni, tutto nella norma. Pochissime volte le hai messo il cazzo in bocca, a lei, la cosa sembra infastidirla, e le hai fatto il culo, ma non sempre lei lo gradisce, un rapporto tranquillo senza scossoni. A te andava benissimo visto che la trasgressione la trovavi con tutte le troie che ti scopavi, anzi eri felice che tua moglie non fosse una troia, come le altre. Nella realtà sei un vero bastardo che la cornifica da sempre. Si, a te portare a letto e scopare altre donne ti ha fatto sempre sentire un vero maschio. Ne hai scopate tante, con la complicità di un tuo collega più vecchio che ti ha lasciato un piccolo monolocale con bagno in un angolo molto discreto della città vecchia. Nella tua rete ci sono finite in tantissime. Bionde, more, giovani o meno giovani, anzi all’inizio le così dette milf erano le tue prede preferite. Si le volevi signore sui quaranta/quarantacinque, erano perfette! In genere quel tipo di donna era in una fase della vita in cui il marito è impegnato nel fare carriera nel lavoro, il figli hanno circa quindici o sedici anni e allora vogliono la libertà e lei la milf si sente trascurata e tu con un poco di attenzioni, e qualche complimento suscitavi la loro attenzione, un bel caffè due chiacchiere e poi giù nel letto a scopare. La prima volta ci mettevi anche l’anima. Dovevi dimostrare che al mondo solo tu sai far l’amore, come diceva Califano, e questo era un vero asso che non sbagliava mai. Te le scopavi per bene alcune volte e poi sotto un’altra. Ti sei goduto anche le straniere. Quattro o cinque tedesche, altrettante inglesine, qualche francese. Alcune dell’est, ma troppo facili da scopare, una messicana, ma la più dura da scopare era stata la giapponese. Non c’era verso di metterglielo dentro, ma alla fine anche lei si era presa il tuo cazzo e se anche non era riuscita a spingerlo dentro che circa la metà alla fine aveva goduto tantissimo che poi non voleva più smettere. E le nazionali? Tutte rigorosamente maggiorenni! Su questo sei sempre stato coerente, mai sotto i diciotto, e qualche volta era stata dura rifiutare, ma tu su questo non hai mai trasgredito. E la sessantenne? Accidenti che scopata era stata. Ti scopavi la baby sitter, una rumena dal culo perfetto! E lei lo aveva raccontato alla sua padrona, e alla fine ti era toccata anche lei, ma non era stato un sacrificio, aveva si sessantanni, ma se li portava veramente bene, come lo succhiava! Una vera professionista del bocchino! Alle tue attenzioni non erano sfuggite nemmeno due mogli di tuoi colleghi, e pure una collega impiegata era finita sotto di te, ma forse quella che aveva fatto divertire molto era quella che aveva il marito gelosissimo. Te la scopavi con lei appoggiata alla finestra mentre parlava con lui, e quando lui rientrava tu salivi le scale al piano di sopra per non incontrarlo e poi te ne andavi alla chetichella. Si era stata veramente molto divertente, come la giovane sposina che avevi aiutato a rifare il letto matrimoniale e poi lo aveva collaudato insieme a te mentre al telefono parlava con il marito. Si, ti sei veramente divertito, e tua moglie non ha mai sospettato nulla. Poi senza accorgertene hai fatto la cazzata delle cazzate. È comparsa lei, la fidanzate del nipote di tua moglie, un diciannovenne tutto Fantacalcio e Playstation. Lei un fiore di bambolina bellissima e molto trascurata. La prima volta ti è piaciuta, ma non le hai dato molta importanza, me lei invece ti aveva già messo fra i suoi pensieri. Circa tre settimane dopo, una domenica al mare l’avevi vista in costume annoiarsi a morte mentre il bamboccione giocava a beach volley. Il suo corpo ti era rimasto negli occhi, quel culetto a mandolino, le cosce snelle e ben tornite, le labbra un po piccole, e i seni una seconda con due capezzoli che volevano bucare la stoffa del costume. L’avevi fatta divertire con battute e scherzi, nulla di male, ma per lei era stato un giorno da ricordare: una persona l’aveva notata e fatta ridere, tanto per lei, e poco per te. La sera ti eri eccitato così tanto che avevi scopato tua moglie, una cosa anomala visto che non lo facevi mai più di due volte a settimana. Ma la ragazzina era diversa. Vedevi che spesso il suo sguardo indugiava su di te, e tu non facevi altro che favorire questo gioco, anzi la volta successiva le avevi detto che un bel fisico come il suo andava valorizzato con un abbigliamento veramente sexy, una mini e scarpe alte. La volta dopo si era presentata con una mini raso fica da urlo, e scarpe tacco dodici, lì, avevi capito che era ora di affondare il colpo, tanto più che il tontolone nemmeno l’aveva notato il cambiamento. Ti aveva anche detto che tre volte a settimana andava il pomeriggio in palestra con il bus, poi che lui non l’accompagnava mai. Avevi resistito due giorni, poi il terzo eri lì alla fermata e lei fasciata da una splendida e attillatissima tutina Danzas, era salita in auto con te. Le hai chiesto se doveva obbligatoriamente andare in palestra o se le sarebbe piaciuto fare un’altra ginnastica e lei aveva risposto con occhi lucidi dall’emozione che qualunque tipo di ginnastica alternativa le andava benissimo. Mezzora dopo era nuda sul letto dentro la tana del lupo. Te l’eri lavorata a dovere. Avevi giocato il tuo primo asso. Le avevi leccato la fichetta depilatissima facendola venire due volte. Era sconvolta!! Si era impossessata del tuo cazzo restando stupita dalle dimensioni, sicuramente non un super dotato ma molto più grande di quello del fidanzato. Lo aveva succhiato, leccato e infilato con molta disinvoltura tutto in gola, evidente che a lei il cazzo da leccare piaceva tantissimo. Si era dedicata a leccare tutta l’asta, insalivandola per bene, e aveva anche dato una bella succhiata alle palle scivolando con la punta della lingua fino al tuo fiorellino anale e la cosa ti era piaciuta tantissimo anche a te.
…scopamiiii!!!!..daiii.non resisttooooo….
L’avevi messa sotto e con molta lentezza le eri entrato dentro facendo scorrere tutta la cappella lentamente lungo le pareti che si aprivano fino a sbattere con un colpo secco sul fondo facendola sborrare subito.
….uhummmm…ssiiiii…vengooo!!! cazzo mi fai venire subito!!!!...seei unicoooooo…..
La sentivi tremare poi avevi incominciato un pompaggio da vero maestro. Era strettissima, ma la sentivi aprirsi ad ogni affondo fin quando se l’era preso tutto dentro, e aveva perso il numero delle volte che ti aveva gridato vengo!! Sfinita e col fiato corto l’avevi rigirata e messa su di te. Impalata sulla tua mazza aveva incominciato a saltellare su e giù godendo a non finire, si muoveva anche ruotando il busto come la più consumata delle danzatrici del ventre. Sfinita si era accasciata sul tuo petto.
..sei fanatstico!! Mi ha sfinito e ancora non sei venuto!! Sei unico!!....
A quelle parole avevi giocato il secondo asso che ti portava mille punti.
“Veramente io mi sono appena scaldato. Se sei stanca smettiamo, io posso anche non venire.”
Si era tirata su e ti aveva fissato con occhi increduli.
“ scherzi?..adesso tu vieni, mettimi come vuoi, ma vieni, ti voglio sentire schizzare dentro di me, sono protetta.”
Era quello che volevi sentire. L’hai girata di lato e scopata a non finire, mentre con le dita della mano le lubrificavi il culetto che essendo molto rilassata per tutto il piacere provato non opponeva nessuna resistenza. Quando l’hai girata e le hai appoggiato la cappella su quella meraviglia della natura lei si è girata, e ti ha pregato di fare piano.
..fai..piano..sono vergine……
Tu senza muoverti le hai detto che se non voleva non era obbligata, ma sapevi benissimo che non si sarebbe opposta se non altro per tutto il piacere che le avevi fatto provare. Hai spinto un poco e lei si è un attimo irrigidita, ti sei fermato, ma ti ha incitato a spingere fono in fondo.
..daiii…spingiloooo..daiii siii..cazzooo mi sfondiiii.
Due colpi secchi ed eri tutto dentro di lei. Sei rimasto immobile, e quando lei dopo un paio di respiri si è rilassata hai preso a muoverti. All’inizio facevi piano, ma ben presto ti sei reso conto che oramai si era abituata al tuo cazzo l’hai sfondata a dovere spaccandole il culo e facendola venire altre due volte.
..ssiiiii…..venggoooo!!!!!..cazzo che bello!!!! Daii vieniiiii…ti volgio sentire dentrooooo…..
Hai cercato di reggere ancora un poco, ma eri al limite anche tu e le hai inondato il culo di sborra. Lei sentendo il tuo orgasmo è venuta di nuovo.
…ssiiii….sborroooo!!! ssi ti inondooo il culloooo!!!
…ssiiiii..ti senttoooo!!!! Sei bollenteee!!! Vengo!!
Era stato un momento unico per lei, quasi routine per te, ma eri soddisfatto, sfondare quella meraviglia di culo era stato un vero capolavoro. L’avevi scopata per circa tre mesi, poi era diventata una cosa un po troppo ripetitiva, e allora avevi coinvolto nel gioco anche il tuo vecchio collega. Lei all’inizio era stata un poco restia al gioco a tre, ma poi lo aveva accettato perchè oramai era innamorata di te e avrebbe fatto qualunque cosa pur di accontentarti. Per un po l’hai affidata a lui, che se l’era scopata anche con altre persone, ma lei era te che voleva e quando si è resa conto che ormai era già finita ti aveva fatto una mezza scenata dentro casa tua davanti a tua moglie che ne era rimasta scioccata. Per la prima volta lei aveva aperto gli occhi e forse non credeva più a tutte la tue bugie. Ti eri reso conto della cazzata, ci avevi messo su una pezza, ma per un poco avevi dovuto rigare dritto, eri senza saperlo sotto inchiesta da parte di tua moglie che come tutti i cornuti ci ripensano sempre dopo alle cose dette prima. Pur di sviare i sospetti avevi accettato di andare in vacanza con la sua socia. Ambra era una sua amica fin dalle elementari. Sposata con Pietro un tipo molto serio e di poche parole, riservato e dal fisico imponente. Alto oltre l’uno e novanta per almeno centotrenta chili di peso tutto muscoli e nemmeno un filo di grasso, con delle mani grandi e dure che sembravano delle pinze, faceva il muratore, che col tempo aveva messo su una bella impresa edile. Ambra era una bella donna. Non le avevi mai dato tanta confidenza per il semplice motivo che stando giornalmente con Anna tua moglie era difficile trovare il modo di scoparla, e poi fino a questo momento non ti era sembrata una preda appetibile, ma ora con più di un mese di astinenza trasgressiva ti sembrava veramente un bel bocconcino. Avevi notato mentre leggevi il giornale che lei indugiava con lo sguardo su di te. Anna gli aveva di sicuro raccontato del casino con la ragazzina, e lei con la sua faccia da troia ora si accarezzava il seno con finta noncuranza. Eravate soli sotto l’ombrellone, Anna e Pietro al porto per comperare del pesce e lei che in un certo modo ti stava stuzzicando con una buona probabilità di successo visto che il tuo cazzo si stava già gonfiando sotto il costume, le avevi dato una bella occhiata e avevi visto i capezzoli crescere sotto il costume. Ma il ritorno dei consorti aveva rimandato tutto. Non potevi sapere che anche lei era sotto inchiesta da parte del marito che da qualche tempo sospettava che la troiona lo, cornificava. Andare al porto con Anna era stata la scusa per lasciarla sola sperando che facesse qualche cazzata. Non aveva detto niente a tua moglie perche sospettava una complicità fra donne. Anche Anna era stata zitta, non voleva sbandierare i suoi sospetti sul marito.
“Ecco il pesce, ora vai a cucinarlo”.
Le parole di Pietro fecero girare Ambra che fece cenno di no col dito per lei il pesce si poteva solo prendere già cucinato o al ristorante. Avevi colto al volo l’occasione e ti eri offerto volontario per aiutarla, pensando dentro di te che forse ci poteva scappare l’occasione di stuzzicare la vaccona. Anna e Pietro si erano dati una occhiata che in un primo momento non aveva fatto capire nulla ad entrambi, ma poi i sospetti erano emersi e silenziosamente vi avevano seguito, immaginando ognuno di beccare il consorte in fallo. Appena in casa lei si era diretta in bagno, mentre tu accendevi il barbecue per arrostire il pesce lei se ne era venuta indossando un leggerissimo pareo che nulla lasciava all’immaginazione. Due occhiate in giro e in un secondo eravate incollati al muro della cucina con lei che si era inginocchiata davanti a te ti aveva sfoderato il cazzo infilandoselo tutto in gola.
…. Huhuummmm..si questo si che è giustooo!!!..
Non avevi capito quello che diceva, ti gustavi la pompa incurante del fatto che dietro di voi c’erano due spettatori che in silenzio osservavano la scena. Te lo aveva succhiato e leccato da vera bocchinara, mentre con la mano libera si era masturbata e poi sollevandosi e appoggiando i gomiti al tavolo si era offerta a te.
… Dai mettilo dentro….. dai scopami che non resisto!!!
Non te lo aveva dovuto dire due volte. Avevi appoggiato la cappella spennellandola fra li labbra della fica gocciolante e poi con un secco affondo eri entrato tutto dentro di lei. Si era tenuta al tavolo mentre con un gemito ti aveva incitato a sfondarla tutta.
…ssiiii…daii sbattimi il cazzo dentroooooo…. Ssiiii
Avevi incominciato a sbatterla con impeto e furore. Lei godeva subito e in maniera molto rumorosa, tanto che le avevi tappato la bocca per paura che sentissero tutti. Dopo un po ti era venuta voglia di farle il culo, e senza dire nulla lo hai sfilato e appoggiato la suo culo.
..ssiii..ma piano..quello stronzo di mio marito ce l’ha troppo grosso e mi fa sempre male…daii…
Una spinta decisa ed eri tutto dentro. La vacca aveva un culo così aperto che sembrava che lo avevi di nuovo messo davanti. Pochi colpi e lei ha goduto, poi anche tu eri al limite e allora lei ti ha chiesto di sborrarle in bocca.
..ssii daii schizzami in gola…dai ..ssi lo voglioooo..
Ancora un poco e poi ti eri scaricato fra le sue labbra che ti avevano imprigionato la punta e non se ne erano persa nemmeno un goccia. Fuori intanto Anna si era girata e dopo aver visto la scena di voi due che stavate scopando se ne stava andando, quando si è trovata davanti Pietro. Lui l’aveva afferrata fra le braccia e mentre lei scoppiava in un pianto dirotto lui aveva capito che non era la complice di sua moglie.
“Tranquilla, calmati, e vedrai che gli e la faremo pagare a tutti e due, ma tu mi devi promettere che farai tutto quello che ti dirò io. Giuramelo!”
Lei dopo un momento di sconforto si era sentita a suo agio fra quelle braccia forti che la stringevano tutta facendola sentire protetta. Aveva alzato gli occhi ancora bagnati e incontrato il suo sguardo si era sentita illanguidire tutta. Era bellissimo sentirsi protetta da quel maschio possente, e aveva giurato che avrebbe eseguito alla lettera tutte le sue istruzioni. Passarono i tre giorni rimasti di ferie come se nulla fosse accaduto, e poi una volta a casa Pietro le chiese di fargli sapere quando lui inventando una scusa si assentava da casa. In questo modo aveva scoperto dove i due amanti si incontravano. Adesso aveva bisogno delle chiavi di quel posto e chiese ad Anna di cercarle. Non fu facile trovarle, lui le teneva dentro il cruscotto della macchina, ma con un pizzico di fortuna, un pomeriggio che lui era al lavoro ne aveva fatta una copia che poi consegnò a Pietro. Andarono insieme a vedere il posto. Appena dentro lui che le era alle spalle la strinse a se, la voleva e lei voleva lui, quasi un senso di compensazione. Fecero sesso in maniera furiosa. Era come se ognuno dovesse scaricare la tensione che si era accumulata in tutto questo tempo. Poi dopo ripetuti orgasmi avevano parlato e lui si era confidato con lei raccontando anni di sospetti e tradimenti, mentre lei per la prima volta si era sentita diversa, amata e desiderata e questo era grazie a lui che alla fine le aveva chiesto se voleva divorziare per formare una famiglia con lui. Dopo un attimo di riflessione aveva accettato e per non avere problemi avrebbero aspettato che i rispettivi compagni fossero dentro il luogo dove ora loro si erano finalmente trovati. Ma non tutto era andato come previsto. Mentre uscivano dal monolocale erano stati visti da te e che per puro caso andavi a prendere le lenzuola per portarle in lavanderia e eri rimasto stupito da quello che avevi visto. Tua moglie con Pietro non te lo saresti mai pensato e poi entrando avevi notato che per quanto avessero rifatto il letto c’erano chiare tracce del fatto che i due dovevano aver scopato. Era stato un duro colpo. Non credevi che tua moglie fosse troia e invece anche lei come le altre aveva trovato il tipo giusto che se l’era scopata. Avevi annullato l’incontro con Ambra dicendo che avevi dovuto lavorare, ma adesso steso nel letto stavi cercando una via d’uscita da una situazione in cui non ti eri mai trovato. Un bel casino. La guardi che dorme accanto a te. Hai a immaginato lei che si scopava Pietro. Per la prima volta ti sei sentito come tutte le donne che ti sei portato a letto il giorno dopo che non le scopavi più, messo da parte e questo ti dava molto fastidio. Per alcuni giorni ci hai riflettuto e hai notato che lei con finta superficialità ha sempre cercato di sapere quando saresti stato assente e alla fine le hai porto il fianco, dicendo che l’indomani eri lontano tutto il giorno, mentre nella realtà avevi preso un giorno di ferie. Sei uscito di casa e ti sei appostato nei paraggi e dopo un poco lei è uscita e tu l’hai seguite e hai visto che si è incontrata con lui e sono andati ad appostarsi davanti al tuo scannatoio in attesa che tu ci entravi con la troia di Ambra, ma hai giocato d’astuzia e presa Ambra le hai mostrato il pericolo. Lei stupita è andata su tutte le furie e hai dovuto faticare per non farla andare a litigare con tua moglie. Alla fine te ne sei andato e sei tonato a casa e quando Anna è tornata il suo sguardo era quello di che ormai non ha più nulla da dire. Il divorzio e la tua nuova situazione ti hanno per un momento fatto piacere, invece ora sei disteso sul letto e ti domandi se ne valeva veramente la pena.
8
2
5 anni fa
admin, 75
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Due coppie particolari
Sento il bip del cellulare che mi avverte che un sms è arrivato, lo leggo e sorrido.
“Amore sono in auto, e sto arrivando.”
Appoggio la testa al sedile, guardo fuori le luci delle macchine che passano e ripenso a come tutta questa storia è cominciata. Avevo appena 23 anni quando ho conosciuto Chiara, quella che poi sarebbe diventata mia moglie. Tre anni di fidanzamento e poi il matrimonio. Chiara è una bella donna, madre esemplare, e perfetta donna di casa, ma a letto un vero disastro. Proviene da una delle famiglie più all’antica che io abbia mai conosciuto. Il padre un vero despota che ha sempre comandato tutti a bacchetta, e lei è cresciuta con dei concetti suoi che se all’inizio uno ci passa sopra, poi dopo le nozze diventa un vero disastro. Era vergine, e come tale è voluta restare fino alle nozze. Tre anni di fidanzamento sono passati con qualche bacio e lievi palpate da sopra i vestiti del seno, altro? zero!! Dopo le nozze speravo in un cambiamento che di fatto non c’è stato. La prima notte di nozze, lei era così tesa che quasi non si voleva spogliare, e allora ho lasciato perdere aspettando che si rilassasse un poco. Ci ho messo tre giorni per poterla sverginare, e con che difficoltà!!un vero disastro. Vestita della sua camicia da notte si è adagiata sul letto supina, ha chiuso gli occhi ed è rimasta immobile. Ho provato di infilare la mia testa fra le sue cosce. Mi ha bloccato dicendo che se la leccavo non mi avrebbe mai più baciato. Impensabile poi farselo prendere in bocca.
“Lo fanno le puttane, e io non sono una puttana!!”
Ho considerato tutto, la cultura dei suoi genitori, il suo essere spaventata. Ho immaginato qualche trauma o esperienza negativa scioccante. Ho dialogato con lei, cercando di capire per quale motivo odiava così il sesso. L’unica cosa che alla fine ho capito, che il suo concetto di sesso era questo:
Serve solo per procreare, quindi tu fai quello che vuoi fin quando io non resto incinta. Tutto qui! Ho pensato di convincerla con discorsi, incazzature, litigate, musi e altro, ma lei niente. Fuori è una donna allegra, bella e simpatica, ma fra le lenzuola una vera disgrazia. Dopo due anni è rimasta incinta, e allora la sua disponibilità a farsi scopare è diminuita col crescere della pancia e il massimo è stato quando durante un controllo è emerso che aveva anche un problema all’utero e che dopo il parto ovviamente cesareo, sarebbe stato asportato. Partorita nostra figlia Lucia, e asportato l’utero per lei è stato un momento di grande svolta. Mi aspettavo un cambiamento ma si è rivelato il peggiore che potessi immaginare.
“Adesso che non posso procreare il sesso fine a se stesso non lo voglio più fare. Io mi limito a far crescere nostra figlia, ma tu stammi alla larga. Se vuoi puoi avere tutte le donne che vuoi, io non ti dirò niente, a patto che sei discreto e che non le porti in casa.”
Ci ho messo un mese a rendermi conto che non scherzava. L’ho minacciata di divorziare, ma è stato anche peggio.
“Di che ti lamenti? puoi fare quello che vuoi, io non ti limito in niente, ma non divorzio, per me il matrimonio è uno e basta. Puoi andare con le altre, ma con me niente. “
Alla fine mi sono arreso. Ho una moglie frigida!
A ventisei anni sentirsi dire così dalla donna che ami ti spezza in due. Per un po ho cominciato ad andare a puttane. Era l’unico modo per sfogarmi, ma poi non mi divertiva più, troppo ripetitivo e meccanico, e molto dispendioso. Ci va aggiunto che poi io lavoravo in banca come cassiere. Una mattina un rapinatore mi ha puntato una pistola alla tempia intimandomi di consegnare i soldi. Sono rimasto stordito e scioccato al punto tale che il vecchio direttore mi ha raccomandato per essere trasferito al nuovo centro contabile della banca. Il nuovo incarico non era male. L’ufficio, da poco creato all’epoca era composto da un capo e io. Oggi lo comando io e ho sei persone che lavorano con me. Il lavoro era semplice e tranquillo, l’unica cosa che dovevamo fare erano i corsi di aggiornamento periodici. È stato un pomeriggio che mentre andavo ad un corso quando in una strada poco trafficata ho incontrato una donna che con la vettura in panne mi fa cenno di fermarmi. La guardo per un attimo, bellissima! Alta, con dei jeans attillati che ne modellavano un culo da infarto e due tette strette e alte che cercano di vincere la resistenza del bottone che tiene chiusa la camicetta.
“Mi aiuti la prego, si è fermata e non va.”
Vedo del vapore uscire dal cofano, lo apro e trovo un tubo del radiatore rotto, con l’acqua che esce. Le offro di accompagnarla lungo la via dove so esserci un meccanico.
“Devo andare ad un corso, e non posso aiutarla diversamente.”
“Beato lei che ci va, io pure doveri andare ad un corso, ma fra la macchina rotta il meccanico con tutto il tempo che perderò credo di averlo perduto.”
La guardo, è decisamente bella. Le chiedo dove si tiene il corso e lei mi dice l’indirizzo della sede centrale della banca dove lavoro io. Scoppio in una risata, lei mi guarda stupita e le spiego che dopo la sosta dal meccanico andremo insieme al corso. In due parole scopro che lei lavora in una sede periferica, e immette i dati nel computer quello che poi io elaboro.
“Mi chiamo Giorgio.”
“Piacere Cristina.”
Lasciamo le chiavi al meccanico, che ci dice che per oggi non è possibile la riparazione ha troppo lavoro da finire, ma ci assicura che andrà a prendere al vettura e domani sera sarà pronta. Arriviamo al corso cinque minuti prima che inizia. Ci sediamo vicini, e le tre ore passano veloci, e in sua compagnia decisamente belle. È simpatica, allegra e con una carica di ironia veramente unica. Mi offro di accompagnarla a casa e quando la lascio mi dispiace un poco. Ci scambiamo il numeri di cellulare e l’indomani mattina appena sono in ufficio le mando un sms di buongiorno. Lei mi risponde e lentamente durante la giornata è un continuo scambiare di messaggi. Alcuni sono di lavoro, mi chiede dei consigli, altri puramente personali, nei quali ci chiediamo notizie personali. Durante la pausa pranzo la chiamo e le comunico che il meccanico mi ha detto che la vettura è pronta.
“Spero che quando andrai con tuo marito a riprendere l'auto non ci siano dei problemi."
"Se aspetto lui allora faccio prima ad andare a piedi. Per lui esiste solo la sua impresa edile e il calcio, meglio la sua squadra del cuore, tutto il resto è relativo e passa in secondo piano, se poi riguarda me anche in terzo piano o giù di lì."
Mi offro di accompagnarla, e all'uscita dal lavoro sono lì e lei arriva bella come non mai. Appena dentro la vettura la guardo e mi sembra bellissima. Lei nota lo sguardo e dopo un sorriso si mette a parlare chiedendo di me, le racconto in breve la mia vita e lei mi fa un sorriso ironico.
"Sei così gentile premuroso che mi lasci stupita, non ci sono abituata a tutte queste attenzioni. Come faccio a sdebitarmi?"
"Vieni a cena con me."
Lei ci pensa un momento.
"Va bene ma deve essere mercoledì lui non c'è, va alla partita e va via nel pomeriggio per tornare il giorno dopo. Mi devi portare in un posto fuori mano, dove non ci conoscono."
Accetto e lei mi lancia un bacio con le mani. Da quel momento mi sembra che i giorni non passano più. Ci continuiamo a scambiare interminabili messaggi, arrivando a desiderare che mercoledì arrivi presto. La sera fatidica l'aspetto nel parcheggio di questo centro commerciale, quando arriva ho un colpo al cuore. Bella, elegante, indossa un leggerissimo abito nero elasticizzato che le copre appena meta busto superiore, e arriva a mala pena a metà coscia. Quando sale le si vedono le autoreggenti e le scarpe con un tacco da capogiro. L'osservo estasiato, lei sorride e mi chiede se sono soddisfatto di quello che vedo.
"Accidenti! sei bellissima! se do retta al mio istinto ti salto addosso subito, mi farai impazzire tutta la serata ad ammirarti."
Lei mi guarda con un sorriso carico di aspettative.
"Spero che non ti limiterai solo a guardare. Mi aspetto un dopo cena da ricordare per tanto tempo."
Ci allontaniamo velocemente. Ho prenotato in un posto lontano, ne ho sentito parlare casualmente. Una volta mentre ero in bagno un collega lo indicava ad un altro, dicendo che il quel particolare agriturismo, dopo cena, si poteva affittare una camera, senza documenti, bastava farla aggiungere al conto della cena. La cena è tutto un continuo scambio di occhiate. Per non impazzire le chiedo di lei e suo marito.
" Pietro è un marito come tanti, innamorato solo di se stesso. Ero la sua segretaria, fra di noi ci sono venti anni di differenza, e poco dopo che lavoravo per lui mi chiese di sposarlo.
“Ti faccio fare la vita da regina.”
Mi aveva promesso, e su questo potrei dire che ha mantenuto la sua promessa, ma sapessi quanto costa vivere in questa reggia dorata. Per lui io sono solo una bella figa da esibire quando va alle cene con i politici con cui è ammanicato per ottenere i lavori più importanti per la sua ditta edile. Se fosse necessario mi farebbe scopare da tutti loro pur di avere un buon appalto. Nel sesso poi è un vero egoista. Mi scopa quando vuole, incurante di dove sono, cosa faccio, e se ne ho voglia o no. Mi infila dentro il suo cazzo abbastanza grosso e poi mi pompa con foga, fin quando viene. Che io abbia goduto o meno, non glie ne frega nulla. Ero vergine quando l'ho sposato. Lui, la prima notte di nozze mi ha scopato senza nemmeno togliermi il vestito. Lì, sul letto a gambe aperte senza nessuna preparazione o delicatezza. Tre colpi ed era tutto dentro di me. Mi ha fatto un male da morire. Ma lui non se ne preoccupato. Dopo mi ha lasciato lì ed è andato a bere con gli amici che aveva invitato nel bar dell'hotel. Ho immaginato che prima o poi mi avrebbe sfondato il culo, quindi mi sono sempre tenuta a portata di mano un tubetto di lubrificante e ti assicuro che ho fatto appena in tempo e metterne un poco che lui era entrato tutto dentro facendomi male lo stesso. Ultimamente dopo aver scopato con lui, quando andavo a pulirmi in bagno mi mettevo due dita dentro e mi masturbavo, ma questo non faceva che accrescere la mia frustrazione. Per motivi puramente di convenienza mi ha fatta assumere nella banca. Così che possa gestisce le operazioni della ditta di mio marito e ne controllare tutto quello che gli può interessare in campo economico e fiscale."
Mentre finisce la frase e sorseggia del vino, vede che la coppia vicino a noi ha ricevuto il conto, e lei nota che l’uomo oltre alla ricevuta prende una chiave, mi guarda in cerca di una spiegazione che le do immediatamente.
“In questo posta oltre al cibo puoi chiedere una camera insieme al conto.”
Lei mi sorride e con fare allusivo mi guarda.
“Chiediamo il conto? Ho ancora molta fame, ma di te.”
Cinque minuto dopo siamo in camera. Ci spogliamo rapidamente e io resto basito dalla sua bellezza. La faccio adagiare sul letto e la bacio con passione. Scendo lungo il suo corpo, le succhio i seni, mordo delicatamente i capezzoli e lei geme di piacere. Da tempo non mi capitava di godere del piacere di eccitare una donna, e allora voglio farlo bene. Lei dopo aver assaporato un po del mio gioco si rigira e senza esitazione infila tutto il mio cazzo in bocca. Lo succhia, lecca, se lo gode facendolo strusciare sia sul viso che sul petto e poi di nuovo in bocca. Lo adora!
..sssiiii …mi piaccee daiii leccamiii…oraaa vengoooo…
Un primo orgasmo, la fa trema tutta e io le lascio assaporare il piacere che sta provando memore del fatto che con il marito non ha quasi mai goduto. Sono eccitato, mi sto godendo una femmina e non la devo pagare, lo fa per il piacere e non per soldi. Mi trascina su di se.
..daiii…tiii prego scopamii..non ne posso piùùùù … ti vogliooo…
Inarco il bacino, appunto la cappella fra le fradice labbra della sua farfalla e spingo dentro. Entro lentamente, le lascio assaporare il piacere della penetrazione e lei inizia a godere sempre più. Quando sento la punta battere il fondo lei gode.
……ooooohhh…ssisiiiiii…..oorrraaaa!!!!...VeeNNNGGOOOOooo..
Trema scossa dal piacere, mi abbraccia forte stringendomi a se, piange. La guardo, mi bacia.
“Mi fai impazzire. Non ho mai goduto così tanto, ti prego continua.”
La scopo per un tempo indefinito. Perdiamo il conto di quante volte lei è venuta, e quando è stato il mio momento mi ha stretto le gambe dietro la schiena facendomi venire dentro di lei.
L’ho inondata!
Era da tempo che non godevo a pelle dentro una donna. Siamo rimasti abbracciati per un tempo lunghissimo. Così è cominciata la nostra storia. Siamo andati avanti per diversi mesi. Ogni volta che lui andava alle partite, io e lei andavamo a scopare in qualche albergo, facendola passare per mia moglie. Dopo un anno, eravamo di nuovo in quel agriturismo dove l’avevamo fatto la prima volta e festeggiavamo il suo compleanno, avvento sei giorni prima, quando si siede vicino a noi una coppia. Io li riconosco subito, lei è la direttrice del personale della nostra banca, lui il tecnico della ditta che ha in appalto la manutenzione di tutti i nostri computer. Appena tre giorni fa è venuto nel mio ufficio a installare un sistema nuovo. Lo conosco bene, si chiama Mario, mentre lei è Flavia, una donna molto bella, che a volte ci fa lei stessa il corso di aggiornamento, e quasi tutti i maschi della banca almeno mentalmente l’hanno ingravidata. Faccio un semplice gesto del capo e Cristina annuisce, pure lei l’ha riconosciuta, mentre non sapeva di lui. Per un attimo si fa prendere dal panico, ma io la tranquillizzo, se noi siamo una coppia clandestina, lei non è con suo marito poi che io so chi è lei. La coppia si rende conto di noi, ma ci ignora come noi ignoriamo loro. Al momento del conto vedo che anche loro hanno una chiave, e salendo sopra resto un attimo a spiare dalla porta per vederli entrare nell’appartamento di fianco a noi. Da quel momento le due donne incominciano a lodare i rispettivi amanti. Se la mia urla di piacere l’altra dall’altra parte del muro risponde con altrettante grida in un gioco che ci coinvolge entrambi. Passano alcuni giorni e un pomeriggio Cristina e Flavia si incontrano nella Città Marcato. Per un attimo si guardano senza dire nulla poi una risata scioglie quell’attimo di tensione.
“Allora si mangia bene nell’agriturismo?” – chiede Flavia.
“Certo e poi si digerisce meglio” – risponde Cristina.
Si siedono ad un bar e dietro due caffè incominciano i loro racconti. Prima un pò sul vago, poi lentamente, come se fossero amiche da sempre scendono sul personale e intimo. Cristina spiega in breve come sia nata la nostra storia e di come ci amiamo e soprattutto ci piace godere.
“Si, l’ho sentito che ti ha fatto impazzire.”
“Nemmeno il tuo ha scherzato, urlavi come un animale scannato!”
Ridono, poi Cristina chiede a lei della loro storia.
“Mi sono sposata che avevo appena 26 anni. Lui era il mio professore di Giurisprudenza all’Università. Giulio, ha venti anni più di me. Ero la sua assistente dopo la laurea, e ne ero innamorata pazza. L’ho sposato contro tutto e tutti. I miei genitori non volevano, ma io non ho ascoltato nessuno. I primi dieci anni ci sono volati via senza che quasi ce ne accorgessimo. Lui è un marito meraviglioso, dolcissimo, premuroso e attento a ogni mia esigenza. A letto non è un super, ma mi ha sempre portato al piacere con le sue carezze e la sua bocca. Mi fa morire quando mi lecca. Poi lui ha avuto un grave problema alla prostata, e le sue erezioni sono diminuite fin quasi a scomparire. Inoltre dopo dieci anni io volevo un figlio, ma lui mi ha detto di essere completamente sterile. Ci sono rimasta malissimo, e per un po i nostri rapporti si sono raffreddati. Poi lentamente ho capito che non era giusto che lui pagasse per un fatto naturale che lo penalizzava e allora abbiamo ripreso a godere insieme. Il nostro rapporto però era cambiato. Le sue erezioni erano quasi nulle, ma lui compensava benissimo con mani e lingua. Poi casualmente una sera a casa di amici si finì sul discorso del tradimento. Io ribadivo che non era possibile amare un uomo e poi tradirlo. Era inconcepibile per una donna godere con un altro che non fosse il proprio uomo. Lo dissi con tale convinzione che lui ne rimase colpito. Per tutta la serata mi osservò pensando a come sarei stata con un altro maschio e questo gli procurò una discreta erezione. A casa poi nel nostro letto mi fece sua come non capitava da anni. Era eccitato all’idea di me con un altro. Rimasi stupita, ma non feci domande. Per un po non disse nulla ma poi lentamente questa sua fantasia emerse e fu sempre più presente nei nostri momenti di sesso. Lui era impazzito al solo pensiero di sapermi fra le braccia di un altro. Io ero sconvolta, ma lo assecondavo per farlo godere e sentire bene, mentre dentro di me ero impaurita da come avrebbe potuto rovinare tutto un simile pensiero. Con la sua preparazione e attenzione ho vinto il concorso per diventare legale della banca. Ben presto sono diventata responsabile della sezione informatica e quando la banca ha iniziato ad digitalizzare tutte le operazioni io mi sono ritrovata a gestire la modernizzazione del sistema. È così che ho conosciuto Mario. La sua azienda si è aggiudicata tutta la sezione informatica e la relativa manutenzione di mezzi e programmi. Come hai visto è un bell’uomo, discreto e molto riservato. È vedovo, la moglie è morta nel dare alla luce sua figlia. Per lui è stato un colpo durissimo, si è buttato a capofitto nel lavoro. Per i primi tempi non c’era che un normale rapporto lavorativo, poi lentamente è subentrata una certa confidenza, e da un caffè ad un breve pranzo di lavoro ne è nata una vera amicizia. La sua corte discreta mi ha lusingato fin da subito. Era piacevole ricevere le sue attenzioni, e poi una volta in ascensore mi sono involontariamente appoggiata lui e ho sentito premere fra le mie natiche un vero palo di carne durissima che mia ha fatto letteralmente bagnare le mutandine. Ne ero rimasta così sconvolta che anche la sera mia marito se ne accorto e poi che fra di noi non ci sono segreti gli ho detto il motivo del mio turbamento. Eravamo a letto. E lui ha avuto una erezione non fortissima, ma sufficiente per farmi godere Mi ha scopato con calma e passione fino a godere dentro di me con una sborrata appena percettibile. Sono rimasta sconvolta da un simile evento. Non era possibile che avesse una erezione nelle sue condizioni. Ero rimasta veramente impaurita per la sua salute ero convinta che avesse assunto dei medicinali pericolosi, invece lui mi ha giurato che era solo dovuto ad un pensiero che lo aveva eccitato. Io con un altro! Da quel momento mi ha spinto a frequentare Mario assiduamente. Impazziva al solo sapere che eravamo insieme. Mi ha chiesto di essere sua. Io mi sono opposta, ma lui è stato irremovibile. Lo voleva con tutto se stesso, ma ad una sola condizione che la cosa fosse avvenuta a casa nostra, per non dare alito a nessun sospetto. L’occasione l’ha creata lui dicendomi che si sarebbe assentato per due giorni per un convegno. Io ero turbata al solo pensiero, ma dentro di me lo volevo pure io anche se il fatto che lui lo sapeva mi sconvolgeva. Ho invitato Mario a cena da me, e mi sono preparata a dovere. Abito nero elasticizzato appena sopra il ginocchio e calze auto reggenti con pizzo, string micro e un reggiseno a balconcino che esaltava il mio seno. Lui si è presentato in giacca e cravatta. Abbiamo incominciato a cenare poi a metà della serata mi ha stretto fra le sue braccia e io non ho capito più nulla. Mi ha baciato con impeto e passione. La sua lingua è entrata prepotentemente dentro la mia bocca e ha cercato la mia intrecciando una danza di piacere unico. Poi ho portato una mano in basso e ho sentito il suo cazzo durissimo premere contro la stoffa dei pantaloni. Era duro e molto consistente, niente a vedere del cazzo di mio marito appena barzotto. Un bel cazzo veramente duro. Dopo aver limonato un poco in salotto ci siamo trasferiti in camera nostra e lui mi ha spogliato lentamente. Quando ho lasciato cadere il mio reggiseno lui era già nudo e ho ammirato la colonna di carne durissima che avevo appena sentito e che già mi stava facendo bagnare fra le gambe. Mi ha disteso sul letto e si è infilato fra le mie cosce aperte. La sua lingua è scesa verso il basso per leccarmi, ma io l’ho trattenuto stringendo il suo viso fra le mie mani.
…no…nooo ti..tiii pregooooo…prendimmiiiii..è da tanto che voglio sentire un cazzo che mi sfondaaaaaa….sssi lo vogliooooooo……
Dopo un attimo di esitazione è risalito lungo il mio corpo e quando ho sentito la punta scivolare lungo il taglio della fica ho aperto le gambe per riceverlo meglio dentro di me. Ha dato una breve spinta ed è scivolato tutto fino in fondo. Mi sentivo aprire, scivolava lungo le pareti della mia vagina che si dilatavano come mai prima d’ora nel sentire quel palo entrare deciso e duro fin quando non ha sbattuto la punta in fonda procurandomi il primo orgasmo. Ho goduto in maniera sconvolgente e bellissima.
…….ss.siiii…. vvVVEENNGGOOOOooooooo!!! … VENGOOOO!!!....
Tremavo dal piacere che mi stordiva. Non ero abituata a sentirmi dilatare e aprire e sfondare così da un maschio possente e duro. Da quel momento non ho mai smesso di godere. Per tutta la notte mi ha scopato con impeto e passione sfondando e inondando tutti i mie buchi. Si, lo ammetto, con lui mi sono lasciata andare ad ogni piacere incluso quello anale che non avevo mai fatto nemmeno con mio marito, per non parlare del piacere di sentirlo arrivare nella mia bocca. Una vera delizia! Quello che non sapevo che mio marito aveva fatto installare, per motivi di sicurezza un sistema a circuito chiuso che ha ripreso tutto e non ti dico quanto piacere ne ha ricavato quando è tornato e mi ha mostrato le riprese di tutto quello che avevamo fatto noi due. Per un momento ci sono rimasta male, poi ho capito e da allora non mi faccio più scrupoli se non quello di essere discreta quando usciamo a cena fuori. La sera che ci avete visti festeggiavamo un anno insieme, e mio marito ci ha costretto ad uscire cena e relativa scopata. Naturalmente la mio rientro gli ho raccontato tutto lui ne ha goduto a suo modo. Dopo tre mesi che avevo intrapreso la relazione con Mario, una sera che era a cena casa mia, mio marito è entrato mentre noi stavamo scopando. Per un attimo il silenzio ha regnato assoluto. Lui ci ha esortato a continuare, che non ci avrebbe dato nessun fastidio, voleva solo vedermi godere. Mario mi ha guardato e vista la mia tranquillità a ripreso a farmi godere. Da quella sera lui viene e va da casa nostra suo piacere. Con mio marito sono anche amici, e lui lo ringrazia sempre del piacere che mi regala.”
Dopo quella chiacchierata Flavia e Cristina sono diventate amiche e lei l’ha fatta trasferire nella sede centrale dove lavoro sia il che Flavia. Per noi le cose sono decisamente cambiate. Ci possiamo vedere sempre, e anche loro spesso prendono un caffè con noi senza destare sospetti. Dopo circa un mese abbiamo organizzato una cena tutti e quattro assieme e ne è venuta fuori una serata sconvolgente. Ci siamo divertiti tantissimo, risate e giochi fra di noi a non finire. Complice qualche bicchiere di troppo le due donne si sono ritrovate abbracciate a baciarsi. Nessun di noi è stato capace di spiegarsi come è successo, ma è successo. Il giorno dopo nell’ufficio di Flavia la cosa si è ripetuta con un immenso piacere delle due donne che da qualche tempo lesbicano fra loro con la ferma volontà di coinvolgere anche noi nei loro divertenti piaceri. Questa sera siamo invitati a casa di Flavia a cena con Mario e Giulio, il marito di Flavia, per questo la sto aspettando in questo piazzale. Eccola, arriva, vedo la sua vettura entrare nel parcheggio e lei sale con me. BELLISSIMA!! ci dirigiamo a casa di Flavia dove ad attenderci troviamo anche gli altri e per tutta la sera ci divertiamo tantissimo e le donne ci fanno impazzire e alla fine io mi scopo anche Flavia mentre Mario scopa Cristina e poi le prendiamo in doppia sotto lo sguardo estasiato di Giulio che avrà scattato mille foto soprattutto di sua moglie mentre gode. Dopo questa serata abbiamo passato tantissimi momenti insieme, fin quando ha deciso di separarsi dal marito il quale non voleva all’inizio concedere i divorzio, ma con la minaccia di raccontare tutte le porcate che lui ha fatto in tema di appalti e soldi versati in nero ha acconsentito di lasciarla libera. Pure il mi sono separato da mia moglie. Non ha voluto il divorzio, ma ha accettato la separazione e adesso viviamo insieme e lei aspetta una figlio da me. Le nostre vite sono diventate molto più belle e ci divertiamo a giocare sempre con i nostri amici che ci regalano sempre momenti indimenticabili di sesso e piacere.
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5 anni fa
admin, 75
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Sex toy per la padrona
Apro la porta e lei mi si presenta davanti con un vestito nero e una scollatura dove mi cade subito l’occhio.
“Dove cazzo guardi, maiale! Ora fammi entrare, e guai a te se apri bocca senza permesso!”
Mi sposto per farla entrare, lei procede in soggiorno e si siede sul divano, tenendo la borsa a fianco a sè.
“Ora vieni qui e inginocchiati a terra, servo!”
Ubbidisco e mi metto davanti a lei che si posiziona con le gambe leggermente divaricate e mi guarda combattuto mentre cerco di evitare di guardarle in mezzo, non senza scivolare con qualche rapida occhiata. Non porta gli slip ed è tutta rasata. Comincia a venirmi duro, cerco di dissimulare, ma inutilmente.
“Guarda che porco, adesso ti sistemo io, togliti subito i vestiti!”
Rapido, senza alzarmi, mi tolgo scarpe, calzini, pantaloni e camicia, rimanendo in mutande davanti a lei.
“Tutto.”
Un po’ reticente, tolgo anche i boxer, e rimango nudo e con un’erezione davanti a lei che si compiace della mia sottomissione.
“Bene, ora è il momento di insegnarti il tuo ruolo e il tuo posto. Mettiti questo, si addice di più alla sgualdrina che sei!”
Tira fuori dalla borsa un vestito fucsia e me lo lancia in faccia. Lo prendo e lo indosso, sentendomi un po’ umiliato.
“Guarda la mia troietta, adesso sì che ci capiamo. Ti piace il vestitino troietta?”
“Sì padrona”
“Bene, ora appoggiati lì e non fiatare.”
Mi prende per il collo da dietro e mi fa stendere il busto sulla chaise longue, con le ginocchia a terra, e il sedere esposto. Sento che armeggia con la borsa, tirando fuori delle cose, poi ascolto l’inconfondibile rumore di guanti in gomma mentre li indossa, seguiti da un barattolo che si apre.
“Adesso ti preparo io per il tuo ruolo da troietta”
Sento immediatamente la sua mano guantata che spalma del gel attorno al mio buco, per poi infilarci dentro una, due, e poi tre dita, armeggiando e a tratti ridendo e prendendomi in giro.
“Guarda la troietta come si apre, adesso ti sistemo”
E infila il quarto dito, iniziando a entrare e uscire con le nocche lentamente ma inesorabilmente, per qualche minuto, continuando a darmi della troietta sfigata. Ad un certo punto inizia a ruotare la mano con le dita dentro di me, e trattengo a stento un gemito.
“Sei proprio una puttana, guarda che robe, sei aperta come una galleria! E scommetto che ti piace. Allora, che mi dici? Rispondi!”
“Sì padrona, mi piace”
E comincia a ruotare e a spingere avanti e indietro con le quattro dita e le nocche, sempre più velocemente, fino a quando non mi scappa un gemito.
“Chi ti ha autorizzato ad emettere suoni? Brutta sfigata, fai silenzio! Adesso ti punisco io!”
Si alza, mi schiaccia la testa sul cuscino intimandomi:
“Adesso stai a faccia in giù, guai a te se guardi”
E se ne va in camera mia dove le avevo detto che tengo i giocattoli. Torna e si rimette dietro di me, e immediatamente sento entrare di colpo il plug nero, cavo all’interno e piuttosto grosso. Non oso emettere un suono, anche se a fatica, e la sento che mi ride dietro:
“Ahahah, che razza di sfigata troietta che sei! Adesso vedi come ti sistemo!”
Prende la mia camicia e me la annoda sulla testa, bendandomi e coprendo tutta la faccia tranne la bocca. Poi cammina e la sento cercare tra i cassetti della cucina. Cos’avrà in mente? Torna e mi intima:
“Ora alzati e fai silenzio, guai se sento una parola!”
Mi alzo in piedi, con il membro duro e il buco aperto, e sento il rumore inconfondibile del cellophane che si srotola. Inizia ad arrotolarlo attorno ai polpacci, stringendo il necessario per impedire i movimenti, e salendo piano piano, giro dopo giro. Arrivata al pene, si ferma e dice:
“Ma che fai? Ti si sta rammollendo? Cos’è, stai diventando una femminuccia sul serio? Brutta troia sfigata!”
A quel punto sento la sua mano che lo prende e inizia a masturbarlo, poi sento la sua lingua, le labbra, l’interno della bocca… Che estasi! Ma appena mi torna eretto, smette subito, mi tira uno schiaffo sulle natiche ancora nude e mi intima
“Adesso stai fermo, troietta di merda!”
Riprende con il cellophane, gira attorno al pene, coprendo le palle e lasciando fuori solo l’asta dura, stringendo bene perché non si muova niente, e continua sul busto chiudendomi anche le braccia, lasciando scoperte spalle e testa. Ora mi trovo davanti a lei, in piedi, bendato e senza potermi muovere, con il buco aperto dal plug costretto in posizione dalla stretta fasciatura, e il pene esposto per i suoi capricci.
“Ora mi diverto un po’, stenditi lì, troietta! Ah ah ah! Sembri un verme mummificato! Il mio verme troietta! Ah ah ah!”
E piano, mi accompagna facendomi stendere a pancia in giù sulla chaise longue.
Sento che armeggia ancora per circa un minuto, per poi sedersi a cavalcioni sulle mie cosce. Con le mani, strappa il cellophane attorno al buco e senza dire una parola estrae lentamente il plug. Poi riprende a giocare con la mano guantata, infilando gradualmente le quattro dita e stantuffando fino all’attaccatura del pollice.
“Guarda la troietta come se la gode in silenzio!”
Ad un certo punto estrae un po’ la mano, e sento che infila il pollice. Piano, inizia ad entrare con le quattro nocche, e infine, dopo poco tempo che entra ed esce, riesce a far passare la nocca del pollice, entrando praticamente con tutta la mano nel mio buco.
“Ah ah ah! Ti sto aprendo il culo come si fa con un cazzo di tacchino ripieno, ma che razza di vacca sei?”
La sento poi chiudere il pugno dentro di me, iniziando a ruotare la mano e infine a stantuffare, aumentando poco a poco la velocità. Dopo parecchi minuti che si diverte ad aprirmi, il mio buco è praticamente slabrato, la sento entrare e uscire col pugno dal polso alle nocche mentre al contempo ruota la mano. Ad un certo punto, senza dire niente, estrae in modo lento ma deciso il pugno chiuso, quasi strappandomi un gemito che non oso pensare a cos’avrebbe portato.
“Aaah, guarda che bel culo aperto che ha adesso il mio verme troietta! È il momento di scoparti come si deve!”
Sento appoggiare all’apertura uno dei miei dildo, dal peso si direbbe quello grosso arancione. Poco alla volta lo sento entrare, centimetro dopo centimetro, fino a quando non sento le sue anche premere contro le mie natiche.
“bene, adesso ti fotto come la troietta che sei!”
E inizia a fottermi con quel dildo enorme indossato come strap-on, dapprima lentamente, poi con spinte sempre più decise, sento il suo peso sulle mie natiche ad ogni spinta, sento che appoggia le sue mani sulla mia schiena e continua dando colpi decisi, profondi e veloci.
“senti come entra comodo, ti ho aperto per bene eh? Troietta, adesso continuo a scoparti finché non mi stanco!”
E continua a schernirmi e a ridere mentre mi scopa da dietro, e io non posso vedere niente né muovermi in alcun modo, sono sotto il suo completo controllo e mi sta usando come una bambola da scopare. Va avanti così per un parecchi minuti, forse una mezz’ora, a quel punto sento il buco slabrato aprirsi e dilatarsi ad ogni suo colpo senza la minima resistenza.
Poi si ferma, lentamente estrae il dildo e si alza, poi sento rientrare il plug che mi aveva tolto prima.
“Non pensare che ti lasci il buco vuoto, meriti di rimanere aperta come la troia che sei!”
Infine riprende la pellicola e la arrotola molto stretta ricoprendo nuovamente tutto e impedendo al plug di uscire anche se lo avessi spinto io.
Poi mi gira a pancia in sù, sento cadere lo strapon a terra, seguito dalla sua mano che prende il mio pene.
“Sei proprio diventato una troietta, ti si è rammollito di nuovo. Sei fortunato che mi sei piaciuto oggi, perciò meriti di offrirmi il tuo cazzo da troietta sfigata per il mio piacere. vedi di non venire in trenta secondi altrimenti te lo stacco a morsi.”
A quel punto lo sento mentre lo prende in bocca e inizia a stimolare succhiando e giocando con la lingua, inutile dire che dopo poco tempo mi ritrovo con un’erezione pulsante. Cavoli, quanto vorrei vederla all’opera, ma non oso aprire bocca, perché ormai sono in suo potere, mi sta usando come il suo giocattolo personale.
La sento che si mette a cavalcioni sopra di me, tenendolo in mano e piano piano guidandolo dentro di sè, mio dio che sensazione estatica!
Appoggia le mani sul torace incellofanato, e inizia a dondolarsi secondo il suo ritmo e le sue esigenze, io non posso nemmeno muovere un muscolo in quelle condizioni, le sto praticamente facendo da bambola per il sesso personale. Continua così per un buon quarto d’ora, ansimando sempre di più finché non sento l’inconfondibile calore dei suoi liquidi di orgasmo che si infiltrano sotto il cellophane. Rallenta un po’, si ferma e rimane seduta per qualche secondo, prima di alzarsi.
“Bene, sei stata brava, non sei nemmeno venuta. Così mi piace, troietta. Adesso te lo tieni così, e se vuoi venire ti arrangi da sola quando me ne vado. Ora alzati che ti libero”
Se ne va in bagno, ci resta qualche minuto e poi torna, si riveste con calma e mi fa alzare, srotola tutto il cellophane, e gentilmente mi asciuga con dello scottex.
“Questo per ringraziarti perché sei stata brava”
Senza togliere il plug mi infila i boxer, i pantaloni e la camicia, io collaboro in silenzio.
“Accompagnami alla porta, puoi salutarmi quando me ne vado”
Andiamo verso la porta, le apro, si avvicina e mi regala un bacio a stampo sulle labbra:
“Ciao stella, grazie di essere stata la mia troietta per oggi. Mi raccomando sfogati adesso. Alla prossima”
“Ciao padrona, alla prossima”
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5 anni fa
experiman,
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Un incontro casuale.
Mi chiamo Francesca, ho 26 anni, sono alta uno e 85, mora capelli lunghi fin oltre le spalle, quarta di seno, cosce lunghe e affusolate, sormontate da uno splendido culetto a mandolino. Da tre anni sono sposata con Alessandro, che di anni ne ha uno più di me. Fra noi due c’è una splendida intesa sessuale. A letto, amiamo molto fare il sesso con calma, tanta fantasia e senza nessuna limitazione, sia nei giochi, sia in tutto quello che può aumentare il nostro piacere. Alessandro, è un bell’uomo, alto come me, spalle larghe fisico asciutto e ben curato, e soprattutto ha una dotazione di tutto rispetto specie in circonferenza. Fare sesso con lui, mi dà un’emozione fortissima. Sa essere un amante forte e passionale, ma che ricerca sempre non tanto il suo piacere, ma il mio. Ama molto indugiare nei preliminari, specie con baci, carezze, e leccate intime che mi portano sempre a raggiungere come minimo due orgasmi, prima di essere posseduta. Anche se all’inizio, ero un po’ titubante, con il tempo, e la sua maestria è riuscito a farmi apprezzare anche il rapporto anale, dove oggi trovo molto piacere specie quando lui mi sfonda con molta passione. Amiamo entrambi essere esibizionisti, specie lui che nei miei riguardi, ha una vera passione nel farmi girare vestita in maniera sexy, senza quasi mai indossare l’intimo. È molto eccitante, andare in giro vestita molto sexy, con gonne corte, tacchi alti, e all’occorrenza anche autoreggenti, che amo molto mostrare specie se hanno il pizzo alto merlato. Alessandro gode molto, e si eccita nel vedere gli sguardi di desiderio dei maschi che incrocio quando sono vestita così, e ritiene che per la mia bellezza questo sia il giusto tributo. Nei nostri giochi di letto non manca mai la fantasia, spesso, mentalmente immaginiamo di coinvolgere altre persone. Abbiamo fantasticato spesso di inserire una terza persona nel nostro rapporto, anche se questo, fino alla scorsa estate non era mai successo. L’estate scorsa è avvenuto però un fatto che ha cambiato di colpo le nostre abitudini. Eravamo in vacanza in Corsica, vicino alla città di Bonifacio, ed il secondo giorno che eravamo lì, siamo usciti la sera per festeggiare il nostro anniversario di nozze. In quell’occasione, indossavo una minigonna nera, talmente corta che lui l’ha definita “una maxi cinta”. Sopra avevo top di colore azzurro chiaro talmente trasparente che lasciava poco all’immaginazione. Completavano l’opera un paio di sandali dal tacco 12 che mi facevano inarcare il culo rendendolo ancora più invitante. Lui invece indossava un paio di pantaloni di lino bianco sotto i quali non aveva nemmeno lui l’intimo e questo rendeva il gioco estremamente eccitante specie quando la sua erezione andava a premere contro la stoffa dei pantaloni che la rendevano molto evidente. Una T-shirt nera, talmente attillata che evidenziava il suo splendido torace completava il suo abbigliamento. Per tutta la serata è stato un gioco continuo ad eccitarci a vicenda, spesso ero io a fare in maniera che la stoffa davanti dei suoi pantaloni risultasse molto tesa. Anche lui non era da meno nei miei confronti, continuando ad infilare, ad ogni occasione, le mani sotto la mia gonna per palpare volte il culo, e a volte la mia micia già abbondantemente fradicia di umori. Dopo una cena molto intima e sensuale, caratterizzata più dal nostro gioco reciproco, che dall’abbondanza del cibo, siamo usciti a spasso per il paese, fin quando in una piccola piazzetta abbiamo trovato un bar gelateria che oltre ad avere tavoli liberi aveva un ragazzo che suonava un pianoforte e cantava musica live. Il posto era talmente intimo romantico che ci siamo fermati per consumare un gelato, e poi abbiamo ballato molto stretti, così vicini, che ad un certo punto mi sono sentita quasi penetrata da lui tanto era schiacciata la sua erezione contro il mio ventre. Poco dopo la mezzanotte ci siamo guardati negli occhi, e abbiamo convenuto dandoci un bacio, che era giunta l’ora di far ritorno nell’appartamento affittato per le vacanze distante circa 10 km dal paese situato in prossimità di una delle più belle baie della Corsica. Appena salita in auto, io mi sono appoggiato a lui, mentre lui guidava e io con la mia mano destra accarezzavo lentamente i suoi pettorali scendendo sempre più in basso fino a raggiungere il consistente pacco che si stava gonfiando per l’ennesima volta delle mie mani.
“Amore abbi pazienza, se continui così finirà che facciamo un incidente, oppure io vengo nei calzoni, e sicuramente non è questo che tu vuoi rischiando di farci male e di finire qui questa serata che fino a questo momento ci sta regalando emozioni tremende. ”
Ignorando le sue parole, ho aperto la patta dei pantaloni, ed infilando dentro le mani ne ho estratto quello splendido scettro che si ritrova fra le gambe. Poi senza dire nulla mi sono abbassata e ho serrato le labbra intorno a quella bollente cappella. Mentre la mia lingua lentamente ruotava stuzzicando il fremono e la punta, lui ha emesso un lungo gemito.
…uuuuuummmmmmmmmmmuuuummmmm…..
Stavo per affondare quello splendido membro dentro la mia gola quando lui di colpo ha fermato l’auto. Dopo qualche istante mi sono staccata da lui e sollevando la testa ho guardato davanti a noi, illuminata dai fari a circa 10 m una figura femminile agitava le braccia cercando di attirare la nostra attenzione. Ci siamo fermati e siamo scesi entrambi.
“Scusatemi, mi chiamo Jessica, ho bucato la gomma anteriore dell’auto, e non so come si cambia, e rimanere qui al buio con il cellulare che non prende mi sta realmente terrorizzando, vi prego, o mi aiutate a cambiare la gomma, oppure mi date un passaggio fino a paese più vicino.”
Alessandro si è voltato per un attimo verso di me, che ho rivolto a lui uno sguardo di assenso mentre mi avvicinavo alla ragazza che stava realmente tremando di paura. Ho cercato di tranquillizzarla mentre parlavo con lei mi rendevo sempre più conto che c’era qualcosa che non andava. Forse era quello strano accento portoghese, che lei ha subito specificato brasiliano, ma nei gesti nei modi sembrava un po’ strana. Abbigliamento poi era costituito da un tubino elasticizzato nero che a malapena conteneva le sue forme generose, specie nel seno sicuramente una quinta, e le cosce poi splendide, ben modellate finivano con dei piedi che mi sembravano leggermente grandi, racchiusi in un paio di sandali dalla zeppa di legno esageratamente alti, probabilmente un 18 con plateau da 10. Alessandro si è messo subito all’opera per sostituire la gomma, e lei si è avvicinata per guardare specificando che voleva assolutamente imparare come si faceva, e quando lui ha svitato i bulloni, lei si è piegata sulle ginocchia davanti a lui, che sicuramente girandosi ha potuto ammirare lo splendido spettacolo offerto dalle sue cosce scoperte che dovevano terminare mostrando l’intimo se mai vi fosse stato. Stranamente non ha sentito nessun picco di gelosia, pur rendendomi conto che la stava mostrando al mio uomo, ma dentro di me ho sentito una strana sensazione che mi illanguidiva tutta riportandomi allo stato di eccitazione che avevo vissuto per tutto il resto della serata. Con gesti rapidi e veloci Alessandro ha sostituito la ruota, e lei non la finiva più di ringraziarci fin quando per sdebitarsi ha chiesto e ottenuto che la sera dopo, saremmo andati casa sua perché intendeva offrirci una cena. Dopo esserci scambiati i recapiti telefonici, ci siamo di nuovo incamminati verso casa, e poco prima di raggiungere la nostra destinazione abbiamo visto il piccolo residence dove abitava lei. Appena giunti a casa ci siamo spogliati velocemente e Alessandro mi ha disteso sul letto iniziando leccarmi fra le cosce con estrema bravura portandomi di nuovo ad un altissimo livello di eccitazione.
“Scommetto che ti sarebbe piaciuto avere anche Jessica viene letto con noi.”
Lui si ferma un attimo, solleva il capo delle mie cosce e fa un mezzo sorriso ironico.
“Credo che sicuramente sarebbe piaciuto più a te, che a me. ”
Lo guardò per un attimo cercando di capire, ma la sua lingua riprende a frugare fra le pieghe della mia passera che si sta bagnando copiosamente ormai eccitata da molte ore, e prima che io possa dire o replicare, lui si distende su di me e mi penetra con un colpo solo fino in fondo. Sento le pareti abbondantemente lubrificate aprirsi al passaggio del suo membro che scivola velocemente fino in fondo colpendo con la punta del collo dell’utero provocandomi un misto di dolore/piacere che mi tremare tutta facendomi avere un orgasmo rapido e incontrollato.
…….. Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii……… Oddio vengoooooooo!!!!......
Tremo scossa da fitte di piacere che attraversano tutto il mio corpo, provocando, ondate di godimento che mi fanno tremare mentre lui inizia un lento e intenso pompaggio, facendomi godere almeno altre due volte, prima di girarmi e dopo aver appoggiato la sua cappella sulla mia rondella anale, affonda dentro di me con un colpo secco e deciso. Godo, lo sento che mi sfonda il culo, ma questo mi piace da morire, e lui lo sa, mentre mi pompa con decisione riprende il discorso interrotto prima.
“Ti piace? Godi nel sentirlo dentro che ti sfonda il culo, ma credo che domani sera avrai una gradita sorpresa.”
Sconvolta dall’orgasmo non riesco a seguire il suo ragionamento, mentre lui aumenta con un ritmo che mi porta dell’ennesimo orgasmo per poi svuotarsi dentro di me.
….uummuuu…..Vengoooo….ssi….daiiiiiiiiii…vengoooooo….
Si eccomi..... Sto sborrando!!!!... sborrooooo!!!!!!
Sfiniti appagati ci addormentiamo, e quando ci svegliamo il sole è di nuovo alto nel cielo, senza aggiungere una parola di quello che riguarda sia ieri sera, che quello che riguarderà questa sera, ce ne andiamo tranquillamente al mare e per tutta la giornata è un susseguirsi di baci carezze bagni e sole, fin quando un SMS di Jessica ci riporta la mente all’impegno della serata. Torniamo casa, e dopo una doccia veloce ci prepariamo a raggiungere la nostra amica. Alessandro decide di indossare un paio di pantaloni di cotone nero, è una camicia dello stesso colore mentre io scelgo un vestito di lino oscuro con tre bottoni davanti lo tengono parzialmente chiuso senza indossare nessun tipo di intimo, ma solo due sandali dal tacco basso legati alla caviglia con un con un laccio di cuoio nero. Puntuale ci presentiamo alle 20 a casa di Jessica. Ci accoglie con un abbraccio e un bacio. Bella e sensuale indossa un top giallo e una mini nera, molto MINI, e le inconfondibili scarpe con il tacco vertiginoso. Ci mettiamo subito a tavola. Le pietanze sono ottime, annaffiate da un vinello frizzante e fresco che scivola giù che è una bellezza. Ben presto ne abbiamo fatte fuori due bottiglie, e l’atmosfera si è surriscaldata mentre i ragionamenti sono andati sull’aspetto fisico. Lei asserisce che il mio seno è più bello del suo. Io ribatto che il suo è almeno una o due volte volte più grande del mio, e alla fine è Alessandro che ci invita a mostrarlo che farà da arbitro. Mi denudo e lo mostro, lei fa la stessa cosa e nel vedere quel capolavoro mi sento illanguidire il ventre allungo una mano e la poso sul seno destro. Meraviglioso. Sodo, duro e con il capezzolo che si sta indurendo velocemente. In breve mi ritrovo con la sua bocca sul mio seno. Mi succhia e lecca meravigliosamente, mi lascio andare alla nuova esperienza. Lei ci prende per mano e ci porta in camera sua. Mi spoglio e pure Alessandro lo fa ma con più calma. Quando mi giro ho una sorpresa che non mia spettavo. Se sopra lei ha due seni meravigliosi, sotto ha un uccello mai visto! È un trans. Per un attimo resto basita, mi giro verso il mio uomo che mi sorride, lei ci guarda aspettando l’evolversi della cosa. Lui mi fa cenno di assenso, e io mi tuffo fra le sue cosce a leccare e succhiare quel palo di carne meravigliosa. Geme e contraccambia il piacere. La sua lingua è un serpente che si insinua fra le pieghe della mia fica bollente e lecca e succhia tutto il piacere che mi sta facendo uscire. Godo e tremo.
……….ssssssssssiiiii…..umhhmmm….vengoooooo!!!!
Il primo orgasmo mi sconvolge. Lei imperterrita continua a leccarmi, mentre sento il cazzo di mio marito aprirmi il sedere. Lo spinge dentro con decisione, e ben presto godo anche da questo buco.
Sssiiiii….daiiiii..sfodami il culooooo!!..
Mi pompa deciso, ma e Jessica che lo ferma. Si distende supina e mi fa salire su di essa e mi impalo su quel cuneo di carne durissima e bollente. Mio marito torna a infilarmi il suo in culo e ben presto sono stretta fra due cazzi che mi sfondano tutti i buchi. Godo come una pazza e urlo con tutto il fiato che mi rimane. Tremo e sborro a ripetizione.
…… ssiiiii…cazzoooo!!!! Venggoooo!!! Ssiiiii…sfondatemiiii..sssiiiiii….oraaaaaaaaaaaaa!!!!....
Mi pompano come indemoniati, perdo ben presto il conto di tutte le volte che ho gridato vengo. Poi si scambiano i posti. Lui davanti e lei dietro. Quando mi sfonda il culo lo sento come se fosse la prima volta.
…aaahhhiiii…pianooooo..mi sfondiiii…..uhhummm….ssiiiii..daiiiiiii..mi piaceee…daiiiii…
Alessandro mi penetra davanti con qualche difficoltà, ma alla fine ho ancora tutti e due i cazzi dentro che mi sventrano che è una meraviglia. Dopo che mi hanno fatto godere tantissimo, se ne escono e non sono ancora venuti. Li guardo sfinita mentre ora è Jessica che si mette a pecora e invita lui a sfondarle il culo. Alessandro mi sorride compiaciuto e poi si infila dentro quella meraviglia. Lo spinge dentro fino in fondo, e lei gode anche più di me.
…ssiiiii..bel…torooo..spaccami….il….culoooo…siii…bellissimmoooo…..
La pompa con decisione. Vedo il cazzo di Jessica che è rimasto duro, non resisto all’idea di mettermi sotto di lei e succhiarlo. Lei assapora il piacere del cazzo in culo e della mia bocca che lo spompina con impeto e passione. Geme e gode alla fine sborra urlando.
…sssiiii…cosììììì…eccomiii….ssbbOOORRRoooooooo!!!
Mi riversa in bocca un fiume di semenza che non riesco a contenere, mentre anche Alessandro è al limite e gli inonda il culo.
…eccommiii…sborrroo..pure ioooo…oraaaaa!!!!
Rimane immobile, fin quando lui non gli ha riversato in culo tutto il suo piacere, poi si sfila, e si distende e cerca la mia bocca. Mi bacia e lecca il suo stesso piacere che non sono riuscita ad ingoiare. Restiamo un momento distesi e in silenzio, poi le ci bacia e abbraccia entrambi, complimentandosi con me per essere riuscita con estrema disinvoltura a prendere in corpo la sua notevole mazza.
“Ma come fai a gestire una simile dotazione?”
Lei mi guarda con l’aria un pò affranta, e mi dice che ha intenzione di asportarla. La guardo sconvolta.
“Cosa???..ma stai scherzando!!! È meravigliosa!!non fare una simile pazzia, mi hai fatto godere come una fontana e tu la vorresti togliere?? Sei pazza!!!”
Lei sorride e mi dice che non sono la prima persona che le fa una simile obbiezione, ma è dura nasconderla sotto i vestiti da donna.
“Fregatene!!. Ce l’hai e allora falla vedere a meglio assaggiare, vedrai che non darà fastidio a nessuno!!
Mi bacia divertita, poi noi ce ne andiamo. Abbiamo passato il resto della sua vacanza in sua compagnia e poi in seguito abbiamo organizzato delle serate insieme ad altre coppie che, specie le signore, hanno apprezzato la sua dotazione. Per me è stata una meravigliosa esperienza che mi ha introdotto in un mondo tutto da esplorare e con mio marito al fianco sono sicura che avrò tante altre meravigliose sorprese.
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3
5 anni fa
admin, 75
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Andiamo al cinema ? (una serata extraordinaria)
Siamo una coppia matura,entrambi abbiamo passato i 50 ma la voglia di fare sesso non ci manca. Mia moglie nonostante l'età è ancora appetibile,non molto alta,un seno generoso,non sodo come anni fa ma decisamente invitante e un culo che non passa inosservato.
Quando facciamo l'amore ci piace giocare di fantasia ed io in particolare le prospetto situazioni che la fanno eccitare ancora di più.
Una sera dopo aver scopato le ho proposto di mettere in pratica una di queste fantasie. Sarebbe stato intrigante uscire ed abbordare uno sconosciuto,magari qualcuno di suo gradimento notato in un locale.
Lei ha subito escluso questa eventualità motivandola col fatto che un conto è fantasticare su certe cose un altro è trasformarle in realtà ma io sapevo che sotto sotto l'idea la incuriosiva e le procurava qualche prurito.
Quella sera non ho insistito più di tanto ma la sera successiva mi sono avvicinato a lei e ho iniziato a baciarla dolcemente e ad accarezzarla e quando ha raggiunto quello stato in cui inizia ad accendersi il desiderio sono tornato alla carica. Le illustravo la scena mentre la baciavo sul collo e facevo scivolare la mano lungo le sue cosce carnose. Man mano che procedevo con la descrizione sentivo la sua eccitazione salire e dopo parecchi no sempre meno convinti ha ceduto ammettendo che sarebbe piaciuto anche a lei vivere quel genere di esperienza.
Ora eravamo d'accordo entrambi e non restava altro che studiare come muoverci.
Dopo aver valutato diverse possibilità tra locali da ballo e altri luoghi di ritrovo abbiamo optato per il cinema. Tra le varie sale ne abbiamo scelta una che aveva in programmazione film di carattere erotico.
Abbiamo scartato i cinema porno perché frequentati generalmente da solitari segaioli e guardoni.
Noi volevamo una storia ben fatta con uno svolgimento graduale e non partire subito in quarta come sarebbe facilmente potuto accadere in un luogo del genere,
Consultiamo internet e dopo una breve ricerca troviamo il locale adatto. E' una sala che ha in programma una rassegna dedicata a Tinto Brass.
Decidiamo di andarci l'indomani per l'ultima proiezione della serata.
Il giorno seguente l'ho passato con crescente eccitazione impaziente che arrivasse sera.
Finalmente rientro a casa,bacio mia moglie,pranziamo in silenzio,siamo allo stesso tempo tesi ed eccitati.
Finito di cenare ci sediamo sul divano per rilassarci un po (c'è tempo,lo spettacolo inizia alle 23).
Abbiamo il tempo di scambiarci affettuosità che ci aiutano a sciogliere la tensione e ha rinnovare il desiderio di trasgressione,
Decidiamo di fare la doccia insieme e facciamo l'amore sotto l'acqua scrosciante.
Usciamo dalla doccia carichi e pronti per vivere la nostra avventura.
Mia moglie indossa un abitino leggero con una generosa scollatura anche se nulla di troppo azzardato. E' stretto sotto i seni in modo da permetterle di non indossare il reggiseno e scende poi morbido fino a metà coscia, Non è niente di estremo ma riesce a far risaltare i suoi punti migliori. Come intimo un paio di mutandine di pizzo color lavanda semitrasparenti ed infine un paio di scarpe col tacco a spillo.
Arriviamo al cinema leggermente in anticipo. Entriamo che in sala le luci sono ancora accese,ci guardiamo attorno. Ci sono un paio di coppie e una dozzina di singoli. E' l'ultimo spettacolo di una serata infrasettimanale e ci aspettavamo un ambiente che garantisse una sufficiente intimità.
Tra gli uomini presenti mia moglie me ne indica uno seduto un po defilato tra le ultime file.
Avrà tra i 45 e i 50 anni,capelli scuri brizzolati sui lati,sembra abbastanza alto di statura.
La prendo per mano e ci muoviamo in quella direzione. Una volta là lui tira indietro le gambe per farci passare,io ringrazio e mi vado a sedere due posti più in avanti.mia moglie saluta rivolgendogli un sorriso e si accomoda in mezzo tra di noi.
Prima di sedersi si china fingendo di massaggiarsi una caviglia indolenzita. Il risultato è che la gonna inevitabilmente si alza sul dietro scoprendole le cosce col culo a mezzo metro dal viso del tizio che non può trattenersi dal far cadere gli occhi su quel ben di dio.
Quando incontra il mio sguardo gli rivolgo un sorriso compiaciuto e lui si volta imbarazzato dall'altra parte.L'esca è gettata,non è rimasto di certo indifferente a ciò che ha visto.
Mia moglie si accomoda e come per giustificarsi "adoro le scarpe col tacco ma che tortura" e gli rivolge un sorriso che gli da il coraggio per risponderle "ma le indossa splendidamente,mi creda". Lei lo ringrazia con fare civettuolo.
Si spengono le luci,inizia il film.
Gli sguardi sono rivolti verso lo schermo ma io non seguo la proiezione,piuttosto controllo con la coda dell'occhio quel che accade di fianco a me. Noto che hanno entrambi il braccio appoggiato sull'unico bracciolo,sono a contatto e le loro mani si sfiorano. Ogni tanto lui gira lo sguardo verso di me per vedere se li sto osservando ma io do l'impressione di essere interessato al film.
Decide così di osare e fa cadere la mano sul ginocchio di lei e non trovando opposizione inizia ad accarezzarlo con movimenti leggeri.
Mi volto di colpo cogliendolo in flagrante. Ritira la mano aspettando confuso una mia reazione.
Distolgo lo sguardo e riprendo a guardare la pellicola. L'ho decisamente spiazzato,non sa come comportarsi.
Gli arriva in soccorso la mia troietta che con un sorriso malizioso gli fa capire che c'è la mia approvazione.
Lui non perde tempo e riprende da dove era stato interrotto. La sua mano scorre lungo la coscia,si infila sotto la gonna,lei accoglie i sui gesti aprendo leggermente le gambe. Arrivato alle mutandine inizia a strusciare le dita lungo il suo sesso che sente caldo ed umido sotto il sottilissimo tessuto.
Mi sto eccitando mentre vedo lei che va ad appoggiare la mano sul pacco che sono certo sta già gonfiando i pantaloni. Si baciano,lei con gesti sapienti dopo aver liberato il membro dalla sua prigione lo impugna saldamente ed inizia a segarlo con movimenti lenti ma decisi. Lui dopo aver esplorato il sesso di lei con le dita sotto le mutandine ,il pollice a stuzzicarle il clitoride sposta le sue attenzioni ai seni. Senza smettere di baciarla infila la mano nella scollatura e ne estrae una mammella che palpa con la mano aperta,poi staccata la bocca dalle sue labbra la poggia sui capezzoli divenuti turgidi e li succhia con passione,li mordicchia facendole scappare un gemito.
Ora la mia troia si china a prendergli il cazzo in bocca mentre lui le palpa il culo cercando con le dita di profanare i sui pertugi.
Dopo alcuni minuti durante i quali posso udirlo l'ansimare come risposta al lavoretto che lei gli sta
facendo la zoccola si rimette a sedere,riaggiusta il seno facendolo rientrare nella scollatura,si sfila le mutandine e le mette nella borsa,poi rivolta a me "amore devo andare in bagno a fare pipì ma mi dispiacerebbe farti perdere il film che so ti appassiona,ti spiace se chiedo al signore se mi fa la cortesia di accompagnarmi ?" "se è così gentile da prendere il mio posto..." e lei "non le è di disturbo ? e lui di rimando "nessun disturbo,anzi sarà un piacere accompagnarla"
Si alzano ed insieme si allontanano.
D'ora in poi vi riporto la storia come me l'ha raccontata lei.
Arrivati al bagno lei entra in uno dei box e senza chiudere la porta dopo essersi alzata la gonna si china sulla turca e libera una pisciata che teneva da tempo. Lui in piedi a pochi metri da lei la osserva,lei gli sorride. Quando ha finito e sta per asciugarsi lui la ferma e estratto un fazzoletto le fa "le spiace ?" e lei "no,affatto,prego si accomodi" lui si china e le passa il fazzoletto tra le cosce ed una volta conclusa l'operazione ripassa la mano nuda su quell'invitante fessura per sincerarsi di aver fatto un buon lavoro.
La prende poi per mano e l'aiuta ad alzarsi. Gli ormoni sono ormai a mille,la afferra deciso per i fianchi e la attira a se,lei gli si avvinghia ed i due si baciano,le lingue si cercano e si avvolgono serpeggiando nelle loro bocche.
Gli toglie la camicia e gli bacia il petto mentre le mani sono già arrivate alla cintura che slaccia,sbottona i pantaloni che gli cadono alle caviglie. Liberatolo anche dei boxer può ammirare la sua asta che aveva scoperto di dimensioni interessanti ma che ora alla luce dei neon vede anche bello nella forma,lungo e
dritto con una cappella a fungo gonfia e gocciolante liquido precum,decisamente un goloso boccone.
Lo prende di nuovo in mano,stringe i testicoli accuratamente depilati e una volta in ginocchio li prende in bocca per intero e tira succhiando facendolo sussultare,poi risale con la lingua lungo l'asta leccandola come fosse un gelato per arrivare infine alla cappella che cinge con le labbra e stuzzica con la punta della lingua,infine lo inghiotte decisa per intero rischiando di ingozzarsi.
Prende così a succhiarlo abilmente dalla cappella alle palle in un su e giù che lo manda in estasi.
Non vuole venire subito così la fa alzare e la spinge deciso contro una parete,le abbassa il vestito liberando i seni e con la mano le tasta il sesso che scopre aperto a madido di umori.
Infila due dita ad esplorare l'interno di quel caldo rifugio per poi portarne uno alla bocca e succhiarlo e fissandola intensamente negli occhi le offre l'altro che lei succhia golosa e porca.
Ora le alza il vestito,la afferra per i fianchi e la solleva puntandola contro la parete e senza esitazione la penetra facendo sparire il suo cazzo in quella figa rovente. Scopano selvaggiamente,i seni di lei sussultano ai colpi violenti di lui,gli ansimi e i gemiti aumentano di intensità fino a che lei viene raggiunta da un orgasmo così intenso da lasciarla per un istante senza fiato con la figa rovente e fradicia.
Lui lascia che si riprenda e le fa rimettere i piedi a terra. Senza perdere altro tempo la gira e la fa chinare con le mani appoggiate al lavandino,le allarga le gambe e una volta accucciatosi dietro di lei affonda la bocca nella sua figa e beve. Raccoglie il suo miele e fa scorrere la lingua fino all'ano che inizia a leccare. Con le mani le apre le natiche per poter infilare la lingua nella rosellina che poi massaggia col pollice.
Si rimette in piedi,le da un paio di sculacciate e le fa "ora ti scopo il culo troia" e lei "si porco infilami il tuo cazzone fino alle palle e riempimi le viscere.
Lui struscia la cappella sulla figa per inzupparla dei suoi umori e la punta poi all'ingresso di quel buchetto voglioso e spinge deciso aprendosi il varco con prepotenza. Lei a quell'improvvisa intrusione inarca la schiena e si lascia sfuggire un grido di dolore. "ti fa male puttana ?" "mi vuoi sfondare il culo ?" "è ciò che meriti ed anche quello che vuoi,vero cagna ? '" "mmmmm dai cosa aspetti,fottimi stronzo".
Lui non si fa pregare ed inizia a pompare potente. Le sue palle sbattono contro le natiche di lei mentre i seni rivolti al pavimento ballonzolano ai suoi violenti colpi.
Si amano senza risparmiarsi. Lui grugnisce,lei si morde le labbra e geme come una cagna in calore.
Con una mano le da ogni tanto una sculacciata e con l'altra la tiene per una spalla. In questo modio può spingere più a fondo e lei ha la sensazione di sentirlo fino alla bocca dello stomaco.
Dopo dieci sfiancanti minuti di assoluta goduria giunge il momento dell'estasi......"ooooooo sto per venire,siiiiiiiiii non fermarti,godooooooo" e libera l'ennesimo orgasmo che la fa ridere e piangere da quanto è intenso. Lui la segue a ruota e le regala una magnifica sborrata che le riempie e le riscalda le viscere. Quando estrae il cazzo ormai sazio dal suo culo sfondato dall'apertura sfacciatamente aperta cola il suo seme lungo le cosce. Lei lo raccoglie con le dita che poi si porta alla bocca e lecca da vera porca.
Per concludere lui le porge il cazzo dalla cappella vlolacea e gocciolante e le impone di pulirgliela con la lingua. Lei ubbidisce e glielo lecca diligentemente restituendoglielo pulito e lucido della sua saliva.
Il film è quasi finito quando li vedo ricomparire.
Si sono ricomposti ma non possono nascondere un espressione stravolta.
Lei si siede accanto a me e mi bacia,sento il sapore dei loro orgasmi nella sua bocca che trovo inebrianti. "amore è stato fantastico,a casa ti racconto tutto nei minimi particolari e scoperemo come mai fatto prima,te lo garantisco" "ti prendo in parola cara la mia adorabile puttana"-
Il film non è ancora finito ma decidiamo di andarcene.
Lei saluta il tipo dandogli un bacio sulle labbra ed io passandogli davanti gli faccio un occhiolino complice al quale risponde sussurrandomi "se fortunato,hai una moglie che è una fantastica troia".
Ci dirigiamo verso casa,io impaziente di ascoltare la cronaca delle sue porcate e lei di raccontarmele.
Aveva ragione......quella notte abbiamo scopato come mai fatto prima.
19
3
5 anni fa
admin, 75
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Stop
Ad un certo punto, mentre le sto versando l’acqua, mi guarda con un sorrisetto beffardo e dice un secco “Stop!”. Io capisco subito a cosa si riferisce, era un gioco che facevamo nella vecchia compagnia da adolescenti, in cui alla parola suddetta, l’interessato doveva immobilizzarsi completamente nella posizione in cui si fosse trovato, a qualsiasi costo. Serviva a creare situazioni imbarazzanti e a ridere facendo a gara a chi fermava chi nella peggior situazione. Il gioco finiva con la parola “Play”, il più delle volte tra le risa a profusione di tutti, vittima compresa. E così mi ritrovo ad esclamare “e che cazzo!” mentre l’acqua continua a sgorgare dalla bottiglia, riempiendo il bicchiere fino all’orlo. Viviana dice “Play!” appena dopo che un po’ d’acqua straborda dall’orlo e bagna il tavolo, scivolando sul pavimento; io sollevo rapido la bottiglia, la mando a fanculo mentre ridiamo entrambi, e vado a prendere dei panni assorbenti per asciugare il disastro.
“Vedo che non ti sei dimenticato come si gioca, mi fa piacere” mi dice mentre asciugo il tavolo
“Si beh, dimmi piuttosto che ce l’hai ancora legata al dito per quella volta che ti abbiamo stoppata sul ciglio della strada mentre tornavamo dalla festa di paese” le rispondo io.
“Dai, è stata una carognata, siete andati a nascondervi e subito dopo è passata una pattuglia a farmi un sacco di domande sul perché fossi sul ciglio della strada in una zona industriale a quell’ora di notte, è stato imbarazzante”
“Ma no dai, alla fine se la ridevano pure loro, è stato divertente” ribatto io mentre mi chino per asciugare il pavimento
“Stop!”
“Mi spiace Vi, ma non sono in equilibrio precario né sto facendo qualcosa di disastroso, stavolta hai toppato”
“Eh no caro, stavolta hai toppato tu. Sei esattamente dove voglio che tu sia” mi risponde lei sorridendo.
“beh, non c’è granché di imbarazzante, pubblico non ne hai e tutt’al più ti puoi fare due risate perché ti sto facendo da sguattero in casa”
“Ah sì? Dici? Eppure qui hai scritto, testuali parole, che ti piace essere dominato, che il tuo buchetto è ben allenato, che aspetti una padrona, che vuoi essere scopato a lungo, che vuoi essere umiliato e ridotto ad oggetto, che…”
A quel punto, bianco in faccia, mi rendo conto che mentre stavo in bagno lei ha sbirciato nel telefono, e sul browser era aperto il mio annuncio. Che stupido, dovevo ricordare che lei conosce le mie password. E ancora più stupido perché che non le cambio mai… Faccio per alzarmi e lei mi ferma subito con il piede sulla schiena: “Eh no caro, sei in stop e non ti muovi. Sai, è un pezzo che cerco qualcuno con cui divertirmi, e tu sembri proprio la persona adatta, così posso vendicarmi di quella volta; sono giorni che pregusto questo momento, ora sei il mio schiavo, e non far finta che non ti piaccia, altrimenti spiffero agli altri del tuo profilo erotico. Ora stai fermo e zitto, finché non dico play.”
A questo punto non ho più nulla per controbattere, mi ha effettivamente in suo potere e non posso fare niente, ma ha ragione, in fondo la situazione non mi dispiace. Viviana è una donna sveglia e fantasiosa, anche se non propriamente bellissima, ma ormai che importa? Sono curioso di vedere dove arriva, in fondo non credo sia così navigata, magari me la cavo con quattro risate alla fine di tutto.
Senza troppe cerimonie, mi butta supino e toglie tutti i vestiti, mentre io decido di assecondarla e di non fare storie stando in silenzio. A quel punto mi dà uno schiaffetto sulle natiche e mi dice “ora ti farò muovere, ma dovrai stare in silenzio. Salirai su quello sgabello in ginocchio senza protestare. Annuisci se hai capito”. Io annuisco, lei attende qualche secondo e pronuncia “Play!”.
Mi alzo in piedi, con lei che mi guarda ridendo, mentre vado verso lo sgabello girevole con le ruote e mi ci inginocchio sopra. Le ruote sono su una base piuttosto larga, perciò l’equilibrio è meno precario di quello che pensavo. A quel punto sento “Stop!” e torno immobile.
Mi passa davanti e va verso un mobiletto, apre l’anta e tira fuori un plug abbastanza lungo, grande quanto una piccola bottiglietta d’acqua e grosso altrettanto nel punto più largo, un barattolo enorme di lubrificante e una sac à poche dal beccuccio piuttosto importante. “Ora ti preparo per i giochi che ho in mente schiavetto mio, rilassati e apri il tuo bel -buchetto allenato-, è così che lo chiami? Vediamo se è la verità.”
Si mette sul tavolo e versa una copiosa quantità di gel dentro la sac a poche, tappando col pollice il beccuccio. La procedura è lenta, vista la consistenza del gel, e mentre osservo in silenzio lei alza lo sguardo e mi dice “Questo ti finisce tutto dentro, così renderà tutto più interessante. Non pensare che finirà tanto presto.”
Finisce di riempire e si alza, si mette dietro di me e infila lentamente il grande beccuccio nel buco. Arriva in profondità e poi si muove lentamente entrando e uscendo, mentre io trattengo un gemito di piacere. “E bravo il mio schiavetto diligente, subisci in silenzio, mi piace, vediamo se reggi anche questo in silenzio”, e improvvisamente schiaccia la sac à poche spruzzando una gran quantità di gel dentro di me, e continua per un bel po’, finché non mi sento pieno fino in profondità, mi sembra di essere gonfiato come un palloncino. Senza dire niente, estrae lentamente il beccuccio e subito fa entrare i primi centimetri di plug per impedire che esca anche solo una goccia di gel. Lentamente poi inizia a spingere, facendo entrare poco a poco il plug in tutta la sua lunghezza. Sento che mano a mano il buco si allarga, lei che sorride compiaciuta mentre trattengo gemiti di piacere, finché non raggiunge il punto più largo, spinge un altro po’ e poi lascia andare, in modo che l’elasticità del buco si chiuda attorno al collo risucchiando il plug per la lunghezza che rimane. Il collo è abbastanza lungo, e sento il plug che continua ad entrare per un po’ prima di appoggiare la base sulla mia pelle. La sensazione è favolosa, e il pene comincia ad indurirsi velocemente; lei si allontana un po’ e osserva la scena: “bene, vedo che ti stai ambientando eh? Ma tu guarda che razza di porco schifoso che mi sono ritrovata per tutto questo tempo senza saperlo! Adesso ti sistemo per bene!”
Cammina con calma verso la cucina, e da un cassetto tira fuori un rotolo gigante di pellicola trasparente per alimenti. “Ora è il momento di impacchettare il mio schiavo, così te ne starai buono buono per quando arriverà la sorpresa”. Inizia ad arrotolare la pellicola attorno alla mia coscia sinistra, per poi passare dietro la schiena e arrotolare anche l’altra coscia, infine ritornando dietro la schiena. Compie questo giro diverse volte, finché la pellicola no forma uno spesso strato che mi tiene le cosce legate al busto, con le ginocchia vicine al petto. Continua poi a girare anche davanti, coprendo pancia, glutei e pene, stringendo bene e facendo molti giri, comprendendo infine anche le braccia che rimangono legate ai lati del busto. Così mi ritrovo inginocchiato in avanti, coperto di pellicola che mi lascia totalmente inerme, lasciando fuori solo i polpacci, la testa e le spalle. Mi sento un pacco, il plug dentro pulsa e fa indurire il pene schiacciato dalla pellicola e io riesco a stento a trattenere i gemiti, ma mi impegno e non emetto un suono. Non riesco quasi a muovermi, ma anche volendo non mi conviene, perché rischio di cadere così impacchettato. A quel punto mi fa alzare il didietro, portandomi quasi a testa in giù, e inizia ad arrotolare i polpacci fissandoli allo sgabello. Poi prende un paio di cuscini quadrati e spessi dal divano e li fissa tra i polpacci e le cosce, in modo da impedirmi di abbassare il didietro. Completa il tutto con altri giri di pellicola attorno a tutto il corpo e lo sgabello, badando bene a lasciare fuori spalle e testa, lasciandomi impacchettato come un salame e col culo all’aria, quasi del tutto incapace di muovermi. Come ultimo tocco, abbassa lo sgabello facendo arrivare la mia faccia fino a pochi centimetri dal pavimento, e le mie natiche a portata per i suoi programmi. Si allontana un po’, mi guarda e scoppia a ridere: “Ma guarda che ridicolo che sei, ti sei fatto impacchettare in questo modo senza fare un solo suono, com’è il giocattolino che hai entro? Ti sta aprendo per bene? A questo punto il gel dovrebbe essersi fatto strada fino in profondità, è ora di divertirsi schiavetto! Entra pure Luca!”
La mia faccia sbianca a quelle parole, mentre giro la testa vedo entrare Luca, uno della compagnia, e a quanto pare anche fidanzato di Viviana.
"tesoro sei favolosa, la tua fantasia supera le mie aspettative, guarda come hai impacchettato il nostro schiavetto, culo all'aria e immobile" e iniziano a ridere e a schernirmi spingendo lo sgabello in giro mentre io mi crogiolo nella vergogna, ma in fondo devo ammettere che la situazione non mi dispiace del tutto, si vede che erano d’accordo su questa cosa fin dall’inizio, e probabilmente sapevano che in fondo sarebbe piaciuto anche a me, perciò decisi di continuare a stare al gioco senza emettere un fiato.
“Dai tesoro, prepara lo schiavetto che adesso ci divertiamo”
“Certo amore mio, vedrai, è tutto aperto e morbido come piace a te, e il nostro schiavetto è così bravo che sarebbe un peccato non usarlo a dovere”
Quindi Viviana si avvicina e con le mani strappa la pellicola attorno al mio buco, iniziando a giocare con il plug, spingendo e schiaffeggiandone la base. Intanto Luca dietro di me inizia a spogliarsi, poi si mette a fianco a me e si abbassa, mostrando un pene enorme ed eretto, mentre se lo masturba con la mano: “lo vedi questo, brutto pervertito sfigato? Questo ti sfonderà finché non ne avrò abbastanza, e non credere che finirà tanto presto!” e si alza ridendo, andando di nuovo dietro di me. “Sei pronto amore? Quando vuoi fammi un cenno che ti lascio spazio”. Passano pochi secondi, e senza preavviso sento il plug estratto di colpo, seguito da una penetrazione decisa e quasi istantanea del grosso cazzo di Luca, che inizia a scorrere dando colpi decisi e profondi, lo sento spingere selvaggiamente dentro di me mentre a tratti mugugna e sghignazza: “Tesoro, scusa se te lo dico ma questo culo è quasi meglio del tuo, sembra un budino, ma quanto lubrificante ci hai messo dentro? Ah ahah, guarda il nostro schiavetto sfigato come lo prende bene, non fa una piega! Sai una cosa? Mi sa che adesso voglio vedere anche te mentre lo fotti, vai a prepararti che io intanto me lo godo ancora un po’!” E così Viviana esce dalla stanza mentre Luca continua a spingere il suo cazzone dentro di me, sembra un enorme martello che mi rimesta tutto il gel che ho dentro, mentre dilata e apre il buco senza sosta, sono in estasi ma non emetto ancora un fiato, per paura di rovinare tutto. Dopo pochi minuti, rientra Viviana in completo intimo, ma con uno strapon grosso come una lattina e poco più lungo. Si avvicina in silenzio, e mi sussurra all’orecchio “adesso vediamo se il tuo -buchetto allenato- è veramente aperto come dici”. Intanto Luca ride di gusto, e poi mi prende sui fianchi e inizia a tirare colpi ancora più decisi, ma più lenti e profondi, mentre inizia a mugugnare fino a quando non si ferma, spinge e tira il mio culo a sè venendomi dentro e riempiendo le mie interiora di sperma caldo in quantità. In fine si stacca, e dice “Tesoro, devo farti i miei complimenti. Credo di non avere mai scopato un culo così piacevole, avrai di che invidiare il nostro schiavetto in futuro!”
“Amore mio, te l’avevo detto che ti saresti divertito, ma ora è arrivato il momento del nostro schiavetto, vediamo che sa fare col suo culo: sta a vedere”.
Con una mano mi cinge il fianco mentre sento la punta del grosso dildo spingere contro il mio ano, ancora pulsante dopo il quarto d’ora abbondante passato a soddisfare il cazzo enorme di Luca. Sento che entra piano piano, allargando sempre di più e poi ritorna, va avanti così per qualche spinta fino a quando la sento dire “però, è già pronto il mio schiavetto, ma guarda un po’, ci hai messo così poco a dilatarti che sono tentata di spingerlo tutto dentro di colpo, che ne dici?” Io faccio per risponderle, ma appena inspiro per farlo, lei mi coglie di sorpresa e con una spinta infila tutto il dildo fino a sbattere violentemente con le anche sulle mie natiche, e a quel punto mi lascio scappare un gemito. “Ah ah ah! Finalmente! Il nostro sfigatello sta cominciando a rendersi conto dov’è finito, hai sentito tesoro?” “Vai così angelo mio, sfonda lo sfigato!”
E inizia il giro: la sento arretrare lentamente, fino quasi a far uscire la punta, per poi dare un’altra spinta decisa fino in fondo, avanti così senza sosta; io sono stordito, immerso in un misto di dolore e piacere, non riesco a dire né fare niente, la mia mente è totalmente invasa dalle sensazioni che vengono da quell’unica apertura lì dietro, mentre si dilata e si distorce sotto i colpi impietosi di Viviana. Il resto del corpo è come inesistente, sotto la coltre di pellicola, sento a malapena gli schiaffi che tira alle natiche e si aggiungono all’umiliante piacere sottomesso che sto provando. Dopo un tempo imprecisato, non sono certo in grado di calcolarlo, Viviana si ferma con tutto il dildo dentro di me, appoggiata alle mie natiche spingendo con forza, stacca il freno dalle ruote e spinge lo sgabello col ventre, tenendomi bene sui fianchi con le mani. “Guarda amore, la mia carriola!” “Ah ah ah” e iniziarono a ridere entrambi mentre venivo spinto in giro. “Adesso guarda: lancio dello sfigato!” e di colpo spinge con le mani, estraendo violentemente il grosso dildo e facendomi scorrere in avanti sul salotto, col buco aperto a dismisura, pulsante e gonfio a tal punto che sento l’aria entrare mentre avanzo per la casa. Dopo aver riso per un po’, vedo Luca che si alza col suo cazzone di nuovo duro ed eretto, mentre viene verso di me, prende lo sgabello e lo blocca di nuovo, e di colpo ricomincia a fottermi senza pietà né preavviso: “cazzo che figata amore, è come lanciare un salame in galleria, ah ah ah! Dai, vai a preparare il resto che quando finisco qui ci rilassiamo un poco”. E mentre Viviana esce dalla stanza, io vengo scopato senza sosta: “non pensare che duri poco stavolta, sfigato di merda, ti ho già sborrato dentro e adesso me la godo finché non mi stanco!” E così avanti, a schernirmi mentre mi fotte con violenza quando, dopo pochi minuti, rientra Viviana e si unisce a lui nel prendermi in giro. Vanno avanti così per una buona mezz’ora, il mio culo è praticamente slabrato quando ad un certo punto si stacca di colpo senza venire. "Tesoro, ho un'idea, tienilo aperto mentre vado a cercare qualcosa" e mentre lascia la stanza, Viviana mi guarda perfida, noto adesso che indossa un guanto di gomma trasparente: "eh già porco sfigato, adesso è ora di sentire come sei messo lì dentro, voglio sentirlo con le mie mani, letteralmente! Ah ah ah!" E inizia subito a infilarci le dita. Inutile dire che a quel punto le bastano ormai pochi secondi perché io inizi già a sentire le nocche che entrano spingendo e allargando, e sento già il buco richiudersi attorno al suo polso mentre piano piano stringe la mano a pugno e inizia a ruotarla dentro di me, dandomi sensazioni indescrivibili. Poi dopo pochi minuti inizia a tirare, estraendo lentamente il pugno chiuso. sento il buco dilatarsi un sacco, la sensazione invade la mia mente finché non esce del tutto, lasciando una voragine aperta e pulsante. A quel punto entra Luca, con il dildo di prima infilato in un tubo di plastica poco più grosso: “Amore, hai fatto un lavoro coi fiocchi, adesso sta a vedere”. Si mette dietro di me, e infila lentamente la prima parte del dildo; poi piano piano spinge in avanti il cilindro, facendolo entrare nel buco centimetro dopo centimetro: “questo terrà il culo dello sfigato aperto e dilatato per i nostri giochi amore mio, ti piace?” “Ma che bella idea tesoro, guarda, lo shiavetto sfigato continua a tacere, che pezzo di idiota, un porco sfigato senza dignità! Adesso lo sistemiamo!”.
Sento ancora il cilindro entrare, sempre di più, fino ad appoggiare in fondo, dove il dildo spinge senza riuscire ad entrare di più. A quel punto Luca estrae lentamente il dildo, e tenendo il cilindro fermo con la mano, allarga bene le natiche in modo che il bordo entri ancora un po’ sotto lo sfintere anale. Ed ecco fatto, ho un cilindro nel culo dentro al quale ci può passare anche una mano, è infilato giusto oltre lo sfintere, così che non scivoli fuori, e arriva in fondo per quasi venti centimetri ad appoggiare sulle pareti interne, lasciando intravedere la caverna che viene dopo. Credo sia di metallo, perché ne sento il peso importante, e inoltre la posizione a culo all’aria mi rende difficile liberarmene semplicemente spingendo. Ma in fondo non lo vorrei fare, sono ancora curioso, anche se un po’ preoccupato, di vedere cosa si inventeranno ora i miei nuovi aguzzini.
“Tesoro, adesso dimmi, cosa ti sembra?”
“Uhm… non lo so, a me sembra quasi un mobiletto, ci metterei dei fiori”
“Ah Ah Ah! Brava! Hai ragione, ma non vorrai mettere dei fiori così a secco?”
“Certo che no, non vorrei che si seccassero, dai che lo riempiamo allora”
“Il nostro schiavetto sfigato è appena stato declassato a vaso da fiori”
“Ah ah ah ah”
E mentre ridono, Viviana si toglie gli slip e sale sopra un tavolino, mentre Luca spinge lo sgabello sotto di lei. A quel punto Viviana si siede sopra le mie natiche, e dopo qualche secondo inizia ad urinare dentro il buco:
“aaahhh, che liberazione! Era un po’ che la tenevo, e tu amore? Ne hai?”
“Certo tesoro, aspetto con educazione che tu finisca, il nostro cesso sfigato ha bisogno di sentirsi utile prima di fare il vaso da fiori”
E così, dopo una lunga urinata, Viviana si alza e lascia spazio a Luca, che dopo pochi secondi inizia a riempire anche lui il buco. Sento il liquido caldo scendere, e mi concentro sulla sensazione di piacere mista al leggero dolore che la dilatazione estrema iniziava a darmi, sotto le loro risa di scherno. Quindi Rientra Viviana, che era uscita subito, con una coperta e un mazzo di spatiflora bianchi:
“Adesso prepariamo il nostro tavolino fiorito, amore mio”. Vai a prendere il resto sù”
“Arrivo amore”
E Luca rientra dopo pochi secondi, con un ripiano a cerchio bucato in centro. Mi appoggia il ripiano sulle natiche, e inizia a girarlo… e scopro che si sta avvitando all’interno del cilindro! Sono scioccato, mi stanno davvero trasformando in un tavolino...
Viviana infine stende la tovaglia sopra il tavolino, in modo da far coincidere il foro con quello del ripiano. Alla fine, ne risulta che io vengo totalmente coperto da una coltre bordeaux, diventando a tutti gli effetti un tavolino da salotto. Il mio culo pieno di urina è esposto, e Viviana inizia a metterci sopra le spatiflora una alla volta, canticchiando come una decoratrice di interni. A quel punto sento che prendono le sedie, mentre Viviana dice:
“Vuoi un gelato amore mio?”
“Certo tesoro, così proviamo il tavolino nuovo”
E così Luca si siede, e aspetta Viviana mentre lo sento giocare con i fiori infilati nel mio buco. A quel punto dice:
“Tesoro, scusa ma credo che i fiori abbiano preso abbastanza, è ora di scaricare”
“Va bene amore, fai pure, arrivo subito”
Quindi tira fuori un dildo piuttosto sottile e lungo, toglie i fiori dal buco e inizia a penetrare sul fondo del cilindro, stimolando l’apertura della caverna e facendo scorrere l’urina in profondità dentro di me. A quel punto sento manovrare e capisco che sta asciugando tutto con uno straccio.
“Amore, ci butto dentro un po’ di acqua e menta, così profuma”
“Certo amore”
E sento scorrere un liquido freddissimo dentro il buco fino in profondità.
Passano pochi minuti, e rientra Viviana dall’altra stanza, si siede e appoggia i piedi sotto la mia faccia. Sono profumati, probabilmente li ha appena lavati, e senza dire una parola me li strofina sulle labbra e sulla pelle, poi indietreggia un po’ e infila l’alluce nella mia bocca, io inizio a succhiare e a leccare, e lei spinge infilando più dita possibile nella bocca.
“Aah, che bravo il nostro schiavetto-tavolino, si sta impegnando tanto”
“Mi fa piacere tesoro”
E mentre do piacere alla padrona, trasformato in un tavolino, con il buco esposto ai loro capricci e slabrato dal cilindro, la coppia conversa e si gusta il gelato.
Â
Continua...
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5 anni fa
experiman,
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Ultima visita: 1 anno fa
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Il capo ....
È quasi ora ora di andare , un'altra giornata di lavoro sta per finire ... comincio a sistemare le mie cose , la borsa , la giacca mi preparo a rientrare a casa . Ma ecco che il mio interno squilla ... e mi sorprende .Non suona quasi mai quel maledetto telefono .... proprio ora ! al telefono una voce familiare .. è Marta , la responsabile della segreteria del grande capo ... vieni su .. mi dice ... il direttore ha chiesto di te .. con urgenza ! Salgo le scale che mi portano al 6 piano .. uno sopra il mio è mi chiedo perché? Che vuole il direttore in orario strano . Mi sale l'ansia ... ansia ed eccitazione ... non ne conosco la ragione ma gradino dopo gradino avverto un calore all'inguine che cresce poco a poco ... un calore umido fra le cosce che ben conosco . Arrivo .. mi annunciano ... la porta si apre dall'interno con sistema automatico che il capo controlla personalmente dal suo ufficio ... entro .... mi accoglie sorridente .. si alza mi saluta .. mi domanda come va cara ? Rispondo .. tutto bene e mentre lo faccio so di guardarlo perplessa ... interrogativa .... ma lui molto rilassato mi invita a sedermi sul suo divano in pelle che arredo il grande ufficio dirigenziale . Siediti qui accanto a me ... fammi un po' di compagnia ... mi accomodo facendo attenzione a stare composta vicino al bracciolo ... lui mi si siede accanto non troppo distante e leggermente di traverso in modo da potermi guardare dritta in viso ... ha uno strano sorriso .... ammiccante ... lo sguardo acceso .... e come al solito indossa un abito Blue con cravatta molto elegante .... mi offre qualcosa da bere .. vuole che assaggi il suo whisky che tiene nell' armadio ..... ne versa un poco mentre lui se ne riempie un bicchiere con dose generosa .... la conversazione è leggera ... come ti trovi col lavoro .... i colleghi ... e mentre si chiacchiera.... si avvicina ... poco a poco ... alcool scende bene .. ne chiedo un altro po .. e lui non si fa pregare e se ne versa altro anche lui .... sento la mente che si annebbia... alleggerisce.... rido e sorrido senza una ragione particolare ... lui se ne accorge ... e ne approfitta per avvicinarsi ancora ... ora l ho quasi addosso..... sento il suo alito sul collo .... poi si alza ... si avvicina alla scrivania e lo vedo premere il pulsante di chiusura automatica della porta ..... adesso siamo isolati ... impossibile avere visite.... e me lo ritrovo nuovamente accanto . Il braccio disteso sulle mie spalle ... mi guarda ... voglioso ... eccitato .. mi chiede permesso di levare la cravatta ... poi si avvicina ancora ... sempre con lo sguardo nei miei occhi ... sento la mano appoggiarsi sulla coscia... è calda .. preme senza far male ... il calore cresce ... sento il mio sesso umido bagnarsi ancora di più .. il perizoma aderente alle labbra della figa già gonfie e turgide ... la sento pulsare ..... lo vedo ... sotto la stoffa leggera dei pantaloni ... il cazzo che si irrigidisce.... la mano che era appoggiata alle cosce scivola lentamente al loro interno e si appoggia alla figa .. che prende a sfregare sopra il perizoma ... non faccio nulla per impedirlo .. ho bevuto e sono confusa .. confusa ma eccitata... eccitata come una Troia .... lo lascio fare ... e lo lascio fare anche quando sento la sua lingua sfiorarmi L orecchio ... il collo ... e poi la bocca .. entra e prende a limonarmi mentre le dita sfiorano la figa ancora protetta dal perizoma ... sono certa che avverte la mia eccitazione ... la mano si insinua nel perizoma ..ed eccola arrivare sul clitoride già gonfio .... godo .... e anche io appoggio la mano sul suo cazzo ... e duro .. rigido ... abbasso la cerniera ... gli slip ... ed eccolo nella mia mano .. grande quanto basta .. non lungo ma molto grosso ... lo tocco .. lo meno per tutta la sua lunghezza ... che cazzo arrapante ... una cappella enorme .... odore del sesso ormai ci avvolge .... mi chiede di prendergli il cazzo in bocca ..vuole sentire la mia lingua ..dice .. e insieme assaporare la mia figa .. mi fa mettere a 69 .. la sua lingua nella mia figa e la sua verga nella mia bocca ... godo come una Troia mentre lo spompino .. godo così tanto da venire una prima volta quasi subito ... inondando la sua bocca dei miei umori ... gli piace ... mi chiede di girarmi ... appoggiandomi con le mani allo schienale ... ora ho la figa e il culo esposti al suo sguardo .... lui dietro ... in piedi ... cazzo eretto come un bastone ..... mi dice ... sei una Troia ... adesso ti faccio assaggiare il mio cazzo ... e me lo pianta nella figa .. pompa .. affonda ... forte veloce .. lo sento godere come un porco ... continua ad impallarmi mentre il culo mi si apre piano piano ... lo vede e lo vuole sfondare ... mi piace questo culo già pronto .... ormai in estasi gli chiedo di incularmi ... adesso ... subito ... di piantare quel cazzo teso nel mio culo .... entra subito e mi scopa così .. mi sodomizza trattenendomi per i capellli per poter affondare più forte i colpi .. geme come un maiale ... ma non è ancora il momento ... voglio godere ancora ... e voglio farlo mentre lo cavalco da vera Troia ... a cavalcioni mi impalo sul suo cazzo ... e lo monto così ... muovendomi sul suo sesso che sento dentro fino alle viscere.. grosso mi riempie tutta ... mi muovo veloce finché non vengo e squirto come una vacca .. inondandolo della mia sborra .... non mi fermo e continuo a cavalcarlo per una serie di orgasmi ininterrotti ... e lui gode ... gode come un porco sento il cazzo che sta per esplodere ... lo stacco dalla mia figa e voglio bere tutta quella sborra trattenuta ... mi schizza tutto il viso la bocca .. ho gocce di sborra che colano dalle mie labbra ... raccolgo tutto e sempre con la lingua gli Lecco e lucido la cappella ... ho ancora il suo cazzo in bocca ... quando una telefonata lo riporta al suo lavoro ... lo avvisano che sono arrivati i clienti .... mi guarda ... mi rivesto e mi congedo .. mi saluta .. a presto bella troietta .....
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5 anni fa
semplici69,
44/47
Ultima visita: 2 anni fa
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Un cambiamento inarrestabile. ultima parte
Al mattino mi sveglio presto, faccio una rapida doccia, e vado in cucina. Preparo la colazione e poco dopo li vedo arrivare insieme. Sua madre mi saluta e ringrazia sia per l’ospitalità, che per la lauta colazione. Mi osserva in silenzio, mi sento i suoi occhi per tutto il giorno addosso. La cerimonia si svolge come previsto. Alla messa delle dieci c’è tutto il piccolo paese che si stringe attorno a quei giovani che hanno imparato a conoscere. Naturalmente per i genitori di Maria nulla va bene. La chiesa e poco adorna, le persone non sono di elevato rango sociale, anche se decisamente chi mi sembra fuori luogo sono loro. Il padre indossa un vestito scuro gessato assolutamente fuori luogo, sembra un gangster di Al Capone, mentre sua madre indossa un abito nero scuro perfetto per un funerale, ma ha la faccia tosta per criticare la madre di Luca che indossa un bell’abito fatto di varie stoffe sovrapposte che lasciano un bel gioco vedo/non vedo, molto intrigante ma nell’insieme molto bello ed elegante. Per la madre di Maria è da puttana! Il pranzo poi è criticato tutto per la sua semplicità e la genuinità delle portate, non in linea con i loro gusti che avrebbero preferito cucinato da uno chef stellato. Hanno così tanta fretta di andarsene che non fanno altro che spingere gli sposi al taglio della torta, poi quasi senza salutare nessuno se ne vanno di corsa. Noi invece ci divertiamo molto, e durante il resto del pranzo balliamo anche fra noi e io in particolare con la sposa che si stringe un po troppo a me. Lentamente gli invitati se ne vanno e una coppia di loro amici si offre di accompagnarli all’aeroporto dove un volo diretto li porterà in luna di miele alle Maldive. Quando ci salutiamo, Luca mi chiede se gentilmente posso riaccompagnare sua madre da casa. Era venuta con i genitori di Maria, ma loro per la fretta di andarsene non le hanno chiesto nulla. Da come la guardavano inorriditi il suo abito considerandolo sconveniente c’era da aspettarselo che l’avrebbero lasciata a piedi. Quando me lo chiede lei è vicino a lui.
“Sarà un vero piacere accompagnare una bella signora come lei. Un onore che spero lei gradisca.”
Lei guarda il figlio, poi me e sorride divertita.
“Accetto solo ad una condizione: io sono Giulia e tu sei Mario, punto e basta, se continui a darmi del lei mi fai sentire veramente vecchia.”
Ridiamo di gusto e alla fine ce ne andiamo anche noi. Lei sale in auto con me, e per il breve tragitto dal ristorante a casa mia dove lei recupera il suo trolly parliamo solo del matrimonio, della bella cerimonia e il riuscito pranzo e dei modi scostanti dei genitori di Maria. Quando riprendiamo il viaggio la radio ci segnala un grave incidente che blocca l’autostrada. Subito ci mettiamo in contato con i ragazzi che ci assicurano che loro viaggiano in senso opposto e non hanno nessuna difficoltà. Per non restare imbottigliati concordo con Giulia di fare la strada costiera. Ci porterà via più tempo ma saremo al suo paese in ogni caso.
“Quando era vivo mio marito venivamo spesso in vacanza da queste parti e la costiera era la strada che preferiva per le alte scogliere a la possibilità di tanto in tanto di poterci fermare e fare una passeggiata.”
Quando arrivo alla prima scogliera mi chiede di fare due passi. Scende e si incammina con me al fianco.
“Sono felice che mio figlio abbia trovato un amico come te. Mi è sembrato che si sente più sicuro e tranquillo. Si vede che fra voi c’è affiatamento e anche con la sposa mi sembra che ci sia un bel legame molto intimo. Per tutto il giorno entrambi hanno sempre cercato il tuo consenso. Passi per Luca, ma lei sembrava pendere dalle tue labbra, o meglio credo che sulle sue labbra avrebbe preferito ci fosse una certa parte di te che sicuramente preferisce.”
La guardo stupito ma non tanto. Mi sono reso conto che ci ha osservato per tutti i due giorni che è stata con noi, inutile negare l’evidenza anche se mi ha colto di sorpresa e cerco una linea di difesa.
“Quando sono arrivati ero l’unico inquilino del palazzo, era normale che si diventasse amici, e oggi si sono sentiti osservati e avranno cercato un volto amico a cui fare riferimento.”
Lei mi stringe il braccio mentre camminiamo lungo la passeggiata e il sole tramonta.
“Non mi fraintendere, non sono adirata se ti scopi mio figlio e mia nuora. Sono convinta che se a loro piace a me sta benissimo.”
L’ho ascoltata in silenzio, poi una folata di vento più fresco la fa rabbrividire e gli metto la mia giacca sulle spalle. Mi ringrazia e torniamo dentro la vettura e riprendiamo il viaggio.
“Sono stata contenta che se ne sono andati i ragazzi specie Maria. Con dei genitori come i suoi scommetto che una volta arrivata qui deve aver fatto un gran sospiro di sollievo. Suo padre è assessore all’urbanistica del comune, è un porco che si scopa la segretaria del sindaco solo per avere le informazioni che gli interessano mentre sua madre direttrice della scuola elementare del paese, che fa tanto la pudica si sfa sbattere dal prete ogni sabato pomeriggio quando va a confessarsi. Gli rode il fatto che io in paese non concedo nessuna confidenza. A tutti piace spettegolare su tutti e tutto, e se non hanno motivi per sparlare se li inventano, ma con me hanno poco da dire, io conosco tutti i loro segreti specie quelli economici, e per questo che con me ci stanno attenti. Quando avevo voglia di cazzo mi prendevo una settimana di ferie e me ne andavo a farmi sbattere molto lontano.”
La guardo e mi rendo conto che ho al fianco una donna che mi affascina sempre più, poi mi sorprende con un domanda diretta.
“Mia nuora e brava letto?”
La guardo e gli sorrido, poi annuisco.
“Ti piace più scopare solo con lei o con mio figlio? o te li fai insieme? Mi ha tanto parlato di un amico di nome Bruno, ma non l’ho visto al matrimonio.”
La guardo veramente stupito.
“Maria è diventata molto brava, e con Luca si trova bene anche a letto sia da soli che con me e Bruno. Lui è rimasto vittima di un incidente che lo ha costretto a letto per questo non era la matrimonio.”
“Se ho ben capito ve la scopate in tre, e lei ci gode e pure mio figlio si fa scopare da voi due. Però siete due maiali veramente molto interessanti. Me lo devo ricordare di venirvi a trovare più spesso! raccontami come ve la godete.”
Gli spiego a grandi linee quello che facciamo insieme giunti al suo paese è già molto tardi. “Resta a dormire con me questa notte. Te ne vai domani.”
Mi lascio convincere appenda dentro casa lei mi incolla le sue labbra alle mie. Un bacio passionale, intenso e carico di piacere. Limoniamo un poco poi ci trasferiamo direttamente in camera sua. Con un semplice gesto si spoglia e noto con piacere che sotto il vestito è stata per tutto il giorno nuda. Mi spoglio e lei si distende sul letto e ci mettiamo a fare un 69 infuocato. Mi lecca e succhia il cazzo mentre geme sotto i colpi della mia lingua.
..hummmm….. ssii ummmmmm da tantooo…lo volevo…un maschioooooooo..huummmmmm…
Gode e poi d’improvviso si gira e si mette su di me impalandosi sul cazzo. Si muove con calma, assapora il palo che la trafigge, e se lo gusta piano, con movimenti lenti e ben studiati. Sento che contrae i suoi muscoli vaginali quasi a fare un pompino con la fica gode improvvisamente e trema tutta. Il suo viso è stravolto, una maschera di piacere. Si distende su di me che l’afferro e la metto sotto. Lei alza le gambe e le mette sui miei glutei, la pompo con passione, lei gode, urla e si sbatte sotto di me. Le lascio il tempo di assaporare il piacere, poi la giro e la penetro da dietro, lei gode e poi si solleva e mi apre le natiche.
…ssii…daiii..inculamiiii…. pianta il tuo randello dentrooooo…sfondammiiii….ssiiii..ora….
Sfilo il cazzo da davanti e lo pianto con un solo affondo dentro il suo buchetto che dopo un attimo di resistenza cede di colpo e mi accoglie tutto dentro di se.
….hahahhhhiii…piannoo..è da tantto..che non mi scopano il culoooo….ssisi daaiiii…spinggiiiiii….
Le limo il culo tenendola per i fianchi fin quando dopo l’ennesimo orgasmo sono all’apice pure io. Lei se ne rende conto e mi supplica di sborrare.
…daiii…sborrra!!!...daii riempimi il culooo…ma un po anche in boccaaa…..sssii goddooo……..
Le affondo in cazzo tutto dentro e poi le schizzo tre sborrate dentro, mi sfilo di colpo e lei è velocissima ad infilarlo in bocca e si prende gli ultimi schizzi direttamente in gola.
…eccomiiiii….sborrrooooo!!!!..oraaaaa…
Mi succhia anche l’anima. Lecca e pulisce anche le palle e mi lucida il cazzo che adesso inizia a smollarsi un po. Si distende sul mio petto, mi accarezza e poi lentamente mi racconta la sua vita.
“Dalla morte di suo padre, Luca è diventato tutta la mia vita. Lo amo più di me stessa. Oggi l’ho visto sereno, mentre ieri sera era teso e nervoso, ma poi vi ho sentito scopare, e mi sono masturbata con voi. Capisco che tu ti stupisca nel sentire queste parole, ma credimi sono in grado di capire benissimo quando fra due persone c’è intimità. Quando ho conosciuto suo padre, avevo ventanni ero una giovane impiegata della banca dove lavoro ancora adesso. Lui aveva quindici anni più di me ed era un maresciallo dei Carabinieri che comandava la piccola stazione che c’è al paese. Erano lui e due suoi graduati più tre carabinieri che stavano insieme da almeno dieci anni. Fra loro c’era intesa, complicità, amicizia e quando la sera finito di lavorare si ritrovavano insieme c’era anche molta intimità. Mi ha sposato dopo solo due mesi di fidanzamento, e sono andata ad abitare in caserma. All’inizio non avevo capito la loro complicità, ma una sera festeggiando il compleanno di uno di loro ho bevuto troppo e alla fine mi sono ritrovata con sei cazzi splendidi davanti alla faccia. Mi hanno eccitato, succhiato e goduto in tutti i modi. Ho avuto per la prima volta due cazzi che mi scopavano il culo e la fica mentre ne succhiavo un terzo e gli altri mi eccitavano toccandomi dappertutto. Per quattro anni sono stata la donna di tutti e sei. Di giorno ero la moglie integerrima del comandante, e loro i suoi rispettosi sottoposti, ma di sera diventavo la loro puttana e mi scopavano fino a sfinirmi. Ero in paradiso! Quando mio marito ha desiderato avere un figlio io gli ho detto che avrei scopato solo con lui.”
“Perchè? fra di noi non abbiamo mai avuto problemi e ci sentiamo molto uniti, siamo come fratelli, che differenza fa chi ti ingravida, sei e sarei sempre la nostra donna.”
“Mi hanno scopato insieme per un mese intero spesso entrando in due davanti e schizzando insieme le loro sborrate dentro di me. Ovvio sono rimasta incinta e dovevi vedere con quanti riguardi mi hanno trattato per tutta la gravidanza. Quando è nato Luca è diventato il figlio di tutti e sei. Lo accudivano insieme, e mi hanno sempre ringraziato per aver permesso a tutti di ingravidarmi. Hanno ripreso a scoparmi insieme fin quando dopo il terzo compleanno di Luca mio marito non è stato ucciso da una leucemia fulminate che in una settimana l’ha portato nella tomba. Da quel momento è cambiato tutto. Mi sono trasferita in un appartamento, è arrivato un nuovo comandante, una donna acida e pignola, che li opprimeva in continuazione, e uno dopo l’altro si sono trasferiti tutti. Li ho incontrati di tanto in tanto ma ormai era finito tutto e allora ho riversato su mio figlio tutta la mia attenzione finendo per perderlo. Quando si è trasferito qui ho sofferto, ma ero consapevole che era meglio così. Vedendo te come ti rapporti con lui, ho ritrovato la complicità che c’era fra loro sei, e ho capito che andava bene così.”
Le racconto quel poco che c’è da sapere della mia vita, di come mi piace vivere, e poi ci addormentiamo. Da quella sera sono passati due anni. Lei si è trasferita in una filiale della banca in un paese poco distante dal nostro. Maria è diventata una meravigliosa troia e spesso si fa sbattere da me e Bruno, ma quando ha voluto restare incinta ha ricevuto dentro solo il mio seme e adesso sono il padre di un bel maschio con la contentezza di Luca. Giulia che abita con me si diverte a farsi scopare sia da me che da Bruno, anche insieme, adesso siamo sul terrazzo di casa mia per l’ennesima grigliata, Maria è di nuovo incinta, ma questa volta ho voluto che si prendesse anche il seme di Luca dentro anche se credo di essere sempre io che l’ho ingravidata. Con Giulia abbiamo un bel rapporto, lei mi ama e io non mi lamento. Mi cinge da dietro e mi bacia sul collo.
“Amore vieni la cena è pronta.”
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Un cambiamento inarrestabile. 4°parte
Le due settimane che seguono ci vedono impegnati relativamente. Mi scopo Maria inculandola due volte mentre Bruno che era impaziente di godersi Luca se lo fotte molto di più. A metà della seconda settimana Maria ha di nuovo il ciclo che gli termina venerdì e per sabato Bruno ci invita a cena a casa sua per una grigliata. In realtà ha una voglia matta di scoparsi anche Maria dopo che ha letteralmente sfondato Luca. Ci ritroviamo a casa sua per una grigliata e per tutta la cena non ha fatto altro che divertirsi ad eccitare i due giovani che alla fine si lasciano spogliare e finiamo direttamente in camera da letto. Subito Maria si prende cura del mio cazzo che non assaggia da tre giorni e trovandolo già bello duro se lo pianta dentro in fica e sale su di me incominciando a godere. Bruno vede la scena e subito la vorrebbe inculare, ma io ho un’altra idea.
“Dai Luca, incula Maria.”
Lui resta un momento stupito dalla mia richiesta, e subito si posiziona dietro di lei, è emozionato, non se lo aspettava di certo. La penetra lentamente quasi avesse paura di farle male, ma alla fine è tutto dentro di lei e si gode finalmente quel culo tanto ambito.
….ssiisi…che bellloooo!!Mariaaaa…ti stò inculandoooooo…..ssiiii…finalmente!!!!!!......
Bruno mi guarda con un attimo di curiosità ma il mio gesto col capo gli fa capire subito cosa ho in mente. Appena si rende conto che Luca è ben piantato dentro le chiappe di Maria si posiziona dietro di lui e lo penetra con un colpo secco e deciso.
…aa.. che meraviglia…….. sfondarti il culo mentre inculi la tua donna….. ssi dai che poi ci passo io…
Resto fermo mentre loro due si muovono facendo godere anche lei che mi bacia con passione. Basta poco a Luca per godere. Per lui è troppa l’eccitazione di quel momento tanto atteso e sborra dentro di lei.
….ssiiiii……amoreeee.. ti sborro..in culooooooo…ssii finalmenteee………. sborroooo!!
Gode assestando colpi fortissimi mentre viene inculato con vigore da Bruno. Lasciamo che si goda per un momento il piacere provato, poi si sfila e lascia il posto Bruno che si mette dietro di lei per sostituire Luca che si distendi di lato ammirando la sua donna stretta fra di noi.
..ssi bravo..le hai lubrificato il culo per bene così…la sfondo meglio….. ssi senti come entro…..
La penetra con un solo affondo. Vedo il viso di Maria fare una breve smorfia di dolore, evidentemente è entrato troppo duramente. Lo sento scorrere attraverso la sottile membrana che ci separa e questo dona piacere anche a me. Lascio che lei si abitui alla doppia e poi incominciamo a scoparla con un sincronismo perfetto, dentro io fuori lui e lei incomincia a godere veramente.
….ssisii….amoreree… mi sfondanooooo…godoooo…sssisi è bellssisimoooo..
Luca la guarda estasiato. Lei allunga una mano e lo attira a se baciandolo in bocca e poi si piega sul suoi, cazzo e lo succhia mentre noi la pompiamo veramente di brutto. Gode e ci fa godere al punto tale che Bruno viene in quel culo che ha desiderato da diverso tempo.
..s.siiiii..huuhummm che meraviglia…sborro…..ssi ti inondo il culooo…sborrroooo…..ssiisiiii…..
Mi fermo e lascio che lui si goda il piacere di schizzarle dentro la sua sborra mentre lei che si è staccata da Luca adesso mi bacia con passione. Appena lui si sfila, Maria mi abbraccia forte, e si gira di lato e con la sua guancia attaccata alla mia mi sussurra una frase dolcissima.
“Adesso tocca a te farmi sentire il tuo piacere dentro nella mia fica che lo reclama da più di un mese. Dai vienimi dentro. Dai, me lo hai promesso.”
La guardo fisso negli occhi, le sorrido e la pompo con decisione, voglio che goda di nuovo, ma non in questa posizione, la voglio sotto di me e la metto distesa a gambe aperte e sovrastandola la scopo con impeto lei gode di nuovo.
…ssisi….daiiii…vegoooo!!!!..vengoooooooooo!!!!.
La sento tremare, e sono pronto ad inondarle la vagina col mio piacere. Vengo.
….sssiii…Mariaaa…ti sborro dentroooo!!!!..oraaaa!!!!!.....sssiiiiiiiiii……..
Lei tende il suo corpo. Solleva le sue gambe e le cinta le sulle mie cosce per impedirmi di uscire da lei e urla il piacere di sentirmi schizzare dentro di lei.
…s.siii…ti senttoo!!!! sei caldissimoooo…. ODDIOOOO goddooo!!èè..belllssisimoo…. amore mi stà sborrando dentroooooo….s.ssiiiiii…..
Gira lo sguardo verso Luca che la guarda con occhi luci dall’emozione. Si baciano e poi lei mi strige a se e mi mormora all’orecchio una dolcissima frase.
“Grazie. Grazie, è stato meraviglioso! sono tua! tutta tua, e di chi vorrai, ma solo tu mi potrai portare ad un simile piacere. Con tutti posso godere, ma con te impazzisco. Grazie padrone.”
Dopo un momento di assoluto silenzio è Bruno che ha di nuovo una bella erezione che prende il mio posto. La mette su di lui e la penetra con il cazzo che adesso scivola bene dentro di lei. Mi posiziono dietro e la penetriamo ancora in doppia. Gode e viene a ripetizione, poi insieme le inondiamo i buchi con lei che ci urla il suo ennesimo orgasmo.
…s.siiii… ve sentoooo!! vegooooo!! vengoooo!!!
Luca ci guarda estasiato. Vederla godere lo rende felice. Ci sfiliamo da dentro lei e Bruno fa distendere Luca supino, poi mette Maria con i buchi sfondati e pieni del nostro piacere sulla sua faccia e lo incita a leccare la nostra sborra.
…daiii…..giovane cornuto…lecca la nostra semenza…dai che lei deve essere ripulita da te..questo è il tuo compito!! cerca di essere un perfetto cornuto…..
Lui lecca e la pulisce a dovere poi sfiniti ci rivestiamo e ce ne torniamo a casa. Dopo quella sera passiamo altre serate di puro piacere. A volte lei va da Bruno da sola, o altre dorme con me mentre Luca resta fra le braccia di Bruno che lo considera il suo giovane amante. Arriva la stagione stiva e il loro lavoro si fa più intenso a discapito del tempo che possono dedicare al piacere. Poi l’estate come arriva se ne va. L’autunno ci riporta il piacere del sesso. A volte io e lei ce ne andiamo in giro a far porcate e poi la rimando a lui ben farcita e lui la lecca e ripulisce con estremo piacere. Arrivano delle festività natalizie si prendo dei giorni di vacanza da trascorrere assieme ai propri genitori. Al ritorno sono abbastanza depressi. Fra le mia braccia è Maria che mi spiega il motivo. I loro genitori vogliono che si sposino al loro paese. Naturalmente i ragazzi erano contrari ad un matrimonio nel paese dal quale erano scappati un anno prima.
“Un covo di vipere che davanti ti fanno lo sguardo dolce e poi sparlano di te con tutti. Pettegole e ruffiani e cornuti, in quel paese non c’è altro. Se poi non gli dai motivo di sparlare se lo inventano che poi è anche peggio.”
La rassicuro che se si sposeranno lo faranno qui, in mezzo ai loro amici e colleghi e se ai loro genitori la cosa non sta bene pazienza se la faranno piacere. Lei mi dice che i più difficili da convincere saranno proprio i suoi genitori. La madre di Luca è molto apprensiva e protettiva, ma questo da quando è rimasta vedova. In ogni caso lei capisce le loro esigenze. Lavora come vice direttore della banca locale, e non ci tiene molto a mostrare la sua posizione sociale. Chi non vuol capire sono i suoi genitori. Suo padre è un assessore all’urbanistica del paese, e la madre è direttrice della scuola elementare, ci tengono a mostrare al paese il loro status di gente importante e ricca. Dopo diverse conversazioni telefoniche molto infuocate alla fine la spuntano i ragazzi. Si sposeranno in paese la seconda domenica di Maggio. Da subito iniziamo i preparativi. Il parroco, don Pietro è felicissimo di celebrare il matrimonio, essendo arrivato da poco in paese questo è il primo che celebra e mette tutta la sua disponibilità al servizio dei giovani sposi, poi troviamo il ristorante. Essendo solo un a cinquantina di invitati scegliamo il nostro preferito quello vicino al faro. Aggiustiamo tutti i dettagli e per il vestito Maria pretende che io l’accompagni, mentre Bruno si occupa di quello di Luca. Li paghiamo noi e questo è il nostro regalo di nozze. Presi da mille preparativi il sesso lo facciamo un po quando capita, e alla fine resta solo l’addio al celibato. Per l’occasione avevo pensato di portare Maria fare una scorpacciata di cazzi in un privè, ma poi invece opto per una notte alla SPA, mentre Bruno si è accordato che altri tre maschi e fanno passare a Luca una notte di sesso totale dove lui è il festeggiato. La serata alla SPA passa lentamente quando scende la sera ci troviamo nelle vicinanze di una coppia che con una scusa un po banale attacca discorso con noi e nascosta dall’acqua la mano di Maria e quella della signora giocano a stuzzicarsi a vicenda. Il gioco culmina quando le vediamo baciarsi. Decidiamo di salire tutti e quattro in camera nostra e passiamo una serata bellissima dove Maria per la prima volta assaggia il piacere di essere leccata da una donna e di godere nel fare la stessa cosa. Dopo che si sono eccitate a vicenda le possediamo ripetutamente fin quando non scarichiamo nella loro bocca la nostra semenza che loro poi si scambiano baciandosi appassionatamente. Tre giorni prima delle nozze avviene un fatto che ci rattrista un poco. Bruno viene investito da una signora anziana mentre va in bici al lavoro e questo gli procura una frattura del bacino, non sarà presente al matrimonio. Il sabato prima faccio la conoscenza di Giuseppe il padre di Maria e sua madre Rebecca. Devo convenire con quanto detto da Maria, sono le persone più boriose e altezzose che abbia mai conosciuto. Non gli sta bene nulla! la chiesa è troppo spoglia, il ristorante è poco più di una osteria, gli invitati non sono di rango, e per finire il vestito di Maria, bellissimo a loro dire la fa sembrare una donnaccia. Per ragioni logistiche loro abiteranno nella casa dei ragazzi mentre Luca e sua madre Giulia dormiranno a casa mia. Giulia la madre di Luca è una persona educata, silenziosa e molto attenta ai dettagli anche se fin da subito mi ha ringraziato per la mia disponibilità. La sera andiamo a dormire presto, l’indomani sarà il gran giorno. Luca dorme con me in camera mia, abbiamo lasciato l’altro letto a sua madre. Lui è teso, nervoso e allora cerco di farlo rilassare.
“Rilassati, dai, cerca di dormire che domani sarà una giornata lunga.”
Si gira verso di me e lo vedo indeciso.
“Da quanto non fai sesso?”
Lui mi spiega che dall’addio al celibato non ha più avuto un orgasmo. Lo metto disteso supino e gli metto una mano sul mio cazzo e la mia sul suo.
“Dai lentamente cerca di venire così ti rilassi un poco.”
Lui mi sega piano, poi si spinge con la bocca sulla mia cappella e la infila tutta in gola. Gemo in silenzio, nell’altra stanza c’è sua madre e potrebbe sentirci, ma lui mi succhia divinamente. Poi si stacca e si gira di lato e mi offre il culo.
…daii prendimii..dai che ti voglio….
Appoggio la cappella sul suo foro e lo spingo lentamente dentro. Si apre all’istante, è sfondato da paura!
“Ma quanto cazzo ti hanno dato sei giorni fa?”
….Tanto!!!....mi hanno scopato fino allo sfinimento!!..e Bruno era il più scatenato di tutti….dai scopami…che ne ho voglia……..
Lo pompo lentamente per non fare casino. Gode in silenzio e dopo una lunga cavalcata lo sento che si sega velocemente e mi prega di venire dentro di lui.
…ddaiiii…s.siiii…è bellissimooo…daai che sto per venireee…daaiii sborrami in culooooo…..ora!!!!..
Gode e trema mentre schizza il suo piacere nella mano mentre io gli inondo il culo.
…ssii eccommiiiii…..sborrroooo!!!!!....
…..huummmm…ss.iiiiiiii..ORAAA TI SENTOOO!!!...
Un gemito forte non trattenuto esce dalla sua bocca che cerco di chiudere con la mano. Restiamo un poco in silenzio, poi lui se ne va al bagno. Quando torna è più rilassato e ci addormentiamo quasi subito.
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5 anni fa
admin, 75
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Un cambiamento inarrestabile. 3°a parte
Dopo alcuni giorni, lui si presenta da me è nervoso. Lo vedo teso e smanioso. Mi parla di cose che non me ne frega nulla, e lui cerca di chiedermi cose che a mio avviso gli sono necessarie, ma io resto sul vago. Poi il sabato devono andare al paese per il compleanno del padre di Maria, e tornano il lunedì in mattinata. Lui non lavora, mentre lei fa il pomeriggio. Poco dopo quando lei va al lavoro passano a salutarmi. Quando saluto lei sulla porta mi sussurra che gli sono mancato tantissimo e lui è molto nervoso. La sera prima ha provato a farle il culo, ma lei ha stretto le chiappe e lui è venuto appena al secondo tentativo di spingere il cazzo contro le sua chiappe, poi mi saluta e se ne va al lavoro, e lui si trattiene da me. Lo vedo scuro, teso e molto agitato. Cerco di calmarlo, lo faccio accomodare mentre preparo un caffè. Lui mi guarda cercando il modo di parlare e io mi decido a fare domande.
“Che ti succede? Problemi con i tuoi suoceri? Va tutto bene al paese? Stai bene? Maria sta bene? Hai problemi con lei?”
Mi guarda quasi compiaciuto che sono entrato in argomento. Poi fa un bel respiro e mi risponde tutto d’un fiato.
“Si al paese tutto bene, tutto bene con quasi tutti.”
Lo guardo e fingo di non capire, quindi indago di più.
“Hai detto quasi tutto? Che problemi hai, e in particolare con Maria che ti succede? Non va tutto bene? Dai con me puoi parlare liberamente, fra noi ci confidiamo tutto credo.”
Lui ha un attimo di esitazione, fa di nuovo un bel respiro e poi mi dice quello che io già sapevo ma che volevo sentirlo dalla sua bocca.
“Si, va bene e non va bene. Sai con il fatto che ci dobbiamo stare attenti io non so più come accontentare Maria. Vorrei farla godere, ma ho paura di non riuscire a darle il piacere che si merita.”
Lo guardo e affondo il colpo.
“Che problemi hai?
Lui mi spiega che è tanto eccitato che viene quasi subito. Ha poi provato a sodomizzarla, ma con scarsi risultati.
“Sono troppo teso, inesperto e decisamente non ho a pallida idea di come si svergini il culo di una donna. Tu potresti darmi qualche consiglio? Tu hai mia sverginato un culo di donna?”
Lo guardo con calma e poi recito il mio copione.
“Certo che ho sverginato dei bei culi, sia di donne che uomini. Tutto dipende dalla prima volta specie per una donna. Se non sei attento, se non la porti al piacere rischi che non si concederà più al piacere anale. Farla godere la prima volta è tutto. La devi eccitare, si deve sentire rilassata, e pronta a farsi sfondare il culo. Non è come davanti che quasi subito dopo arriva il piacere, nel culo il godimento avviene se la pompi con bravura, e molto a lungo. Tu poi mi sembri così eccitato che non credo ci riusciresti. Perchè non ti calmi un momento.”
Mi guarda cercando di capire e io lo faccio sedere sul divano vicino a me.
“Per prima cosa dovresti farti una bella sega. Sborrare ti farebbe stare più calmo. Poi devi eccitare Maria, le devi leccare e succhiare il forellino e inumidirlo con saliva o lubrificante, si deve rilassare e a quel punto le pianti lentamente il cazzo in culo e la fai abituare alla tua presenza, poi la pompi come se non ci fosse un domani. Lei gode e il gioco è fatto.”
Lo vedo titubante, e allora azzardo.
“Perche non lo tiro fuori e ti fai una sega adesso. Ti rilassi, anzi ci rilassiamo un poco insieme, poi che a parlare del bellissimo culo di Maria mi è venuto duro. Dai che non ci sono problemi, ho lavorato tanti anni assieme a maschi di tutte le razze e età, e non ho mai avuto problemi a farmi una sega con loro. Poi fra noi siamo così amici che non ci dovrebbero essere problemi.”
Mentre parlo ho iniziato ed estrarre il mio e vedo lui che fa la stessa cosa. Lascio che sia lui per primo e tirarlo fuori, e lo vedo quasi in tiro, lentamente estraggo il mio già eretto e duro. Vedo uno sguardo stupito nei suoi occhi. Siamo vicini e in silenzio. Lui se lo mena piano e guarda fisso il mio. Intuisco che è combattuto fra il desiderio di godere e la curiosità di prenderlo in mano o forse in bocca.
“Dai prendilo in mano. Dai che ne hai voglia. Non ti morde.”
Mentre parlo gli metto una mano sul capo e lo avvicino con la bocca al mio cazzo che adesso è decisamente in piena erezione. Lui esita un momento, ma una breve pressione sul capo e poco dopo sento la sua bocca aprirsi e ingoiare il mio cazzo per una buona metà.
…mmhuum..bravo così….leccalo e succhialo…. come fa Maria con te, tu fallo a me…dai che sento che ti piace……. Sssi che bocca calda che hai…….
Mi pompa lentamente il cazzo. Lo sento leccare tutta l’asta da cima fino a fondo, e poi lo ingoia tutto quasi a soffocarsi. Mi piace, e vedo che anche lui con una mano si sega piano. Lo sollevo e mi trovo il suo viso davanti al mio, i nostri occhi si guardano e io lo bacio. Stupito, resta un momento immobile, poi risponde al bacio con molta passione. Sento la sua lingua entrare dentro la mia bocca di prepotenza e danzare con la mia. Limoniamo per un po, poi lo sollevo e lo porto in camera e ci spogliamo velocemente in silenzio. Mi distendo supino e lo attiro sopra di me in un 69 di fuoco. Non gli succhio il cazzo ma gli lubrifico il culo mentre lui ingoia il mio fin quasi al soffocamento. Lecco e succhio la sua rondella che si rilassa, e mi lascia infilare prima un dito e poi due dentro che lo allargano bene. Geme mentre succhia con devozione il mio cazzo. Mi sento pronto e lo faccio inginocchiare con il culo in alto e mi posiziono dietro di lui.
“Rilassati e spingi come se volessi andare d’intestino e fai un bel respiro.”
Ubbidisce, e io gli appoggio il cazzo sullo sfintere e spingo piano ma con decisione. Fa uno scatto improvviso, ma io lo tengo fermo per i fianchi, e lo inculo deciso. Geme e si inarca un poco, ma gli mollo due sonore sculacciate, e lui si rilassa. Entro tutto dentro di lui con un affondo deciso e resto immobile.
…hhhaaaiiii…….fermmmooo… miii spacchiiii….
Gli lascio un momento per abituarsi, fa un bel respiro e io mi muovo lentamente e incomincio a limare quel culo stretto che ben presto si allenta e mi fa scorrere liberamente mentre lui incomincia a godere.
….hummm….ssisi…mi piacce…… sssii daaaii….
Lo pompo per un poco, ma poi mi viene il desiderio di vedere la sua faccia, lo sfilo e lo rigiro sotto di me. Porto le sue gambe in alto sulle mie spalle e affondo deciso nel suo culo ormai aperto.
…..sssisii……mi sfonndddiiii…ssi cazzo come sei grossooooo……ssi daiii pompamiiiii………
Vedo il suo cazzo duro e lo invito a segarsi mentre lo inculo con decisione.
…daii segati… ma non venire..voglio che godi con me quando ti inondo il culo……
Lo pompo, e lui gode come una troia sfondata. Mi incita a spingere più forte gode e mi guarda, il suo viso è una maschera di piacere. Lo sbatto e affondo il cazzo in quel culo stretto, poi decido che devo avere il massimo del mio piacere.
“Ti piace vero? Lo senti come ti sfondo? Sei una bella puttanella! Credi che sarai capace di fare lo stesso a Maria? Rispondi, dimmelo se ne sei capace!”
Lui mi guarda estasiato. Gode e poi mi regala l’emozione che volevo.
“No. Non credo di essere capace di far questo a lei, non riesco a durare tanto io sarei già venuto da molto. Solo tu potresti fare una cosa simile con lei.”
Godo ma voglio il massimo. Lo guardo in attesa che lui mi chieda quello che io voglio sentirmi chiedere. Esita un momento, ma dopo l’ennesimo affondo parla.
“Dovrai fare tu questo a Maria, anzi ti chiedo di sfondargli il culo. Solo tu sarai capace di farla godere così tanto. Ti prego dimmi che lo farai, e io ne sarò assolutamente felice e credo che anche a lei piacerà tantissimo se lo fai tu. Dai dimmi che gli sfonderai il culo. Dimmelo ti prego!”
Quasi sborro nel sentire la sua supplica. Lo lascio un momento in asia poi gli sorrido.
“Sei sicuro che lo vuoi? E poi sei sicuro che a lei piacerà che sia io a farle il servizio? Non voglio che ci siano malintesi fra noi.”
Mentre gli parlo lo sbatto con forza e lo sento prossimo al piacere come me che quasi non riesco più a controllarmi.
…daii sborra che ti inondo il culoo…. Daii oraaa….
Si sega con forza e schizza tutto il suo piacere sul suo petto mentre io gli inondo il culo dopo tre giorni di astinenza ho le palle piene che svuoto in lui. Gode e urla il suo piacere con me.
…ssiii..eccommiiii..sborroooo….s.siiii…ti senttoooo…sei bollentttee…mi stai allagando il culooooooo…..cazzooo.. è bellissiimoooooo….
Mi scarico dentro e lo scopo ancora di più con forza e lui ha il viso stravolto dal piacere.
…ssisi eccomiii…sborrooo!!!..lo sapevo che ti sarebbe piaciuto…. Sei una vera troietta……
Restiamo per un momento immobili, poi mi sfilo e lui mi distende di lato. Mette una mano sul culo per contenere la sborra che gli cola dalle chiappe e va in bagno. Lo lascio andare per un momento, rifletto su tutto, e decido che devo completare il gioco. Lo seguo in bagno, lo trovo seduto sul bidet che si lava il culo, lo giro e gli presento il mio cazzo ancora umido di sborra e suoi umori.
“Succialo! Senti che sapore ha la mia sborra! Questa sera ti rimando Maria piena della mia semenza e con in bocca questo sapore, così saprai che ha goduto. Gli leccherai il culo pieno dei miei umori e in bocca avrà il mio sapore perche mi avrà pulito il cazzo coma fai adesso tu!”
Lo infila in gola senza un attimo di esitazione. Lo lecca e pulisce tutto poi ritorniamo in camera e mentre si riveste mi guarda contento.
“Sono felice che sia tu a scoparla. Dalla sera che ti ha fatto il bocchino con l’ingoio che non aspetto altro che la scopi. Vi ho visto quella sera ero nascosto dietro il tuo portone, e ho goduto tanto quando le sei venuto in gola. Già da quando stavate ballando e tu gli hai fatto sentire il cazzo duro che desidero che la scopi, non vedo l’ora che tu le sfondi il culo. Mi eccito solo al pensiero.”
Resto un attimo sorpreso, ero certo che lui se ne fosse accorto, e sentirlo che lo ammette mi eccita ancora di più, quando siamo sul portone lo attiro a me e lo bacio con passione. Risponde al mio bacio e limona un poco la mia lingua.
“Ti prego non lo dire a Maria di noi due. Quando sarà il momento voglio essere io a raccontarle tutto. Mi piacerebbe essere qui con voi mentre le sfondi il culo.”
Lo guardo e mi rendo conto che la cosa non mi va bene. Trovo una scusa plausibile perche non voglio che veda come ho già sfondato Maria.
“No. Per la prima volta non ci devi essere. In seguito se lo vorrai ti faccio assistere o partecipare, ma questa sera voglio che non abbia distrazioni, si deve sentire rilassata e non tesa con te che la guardi. Credimi va bene così.”
Se ne va, e io mi distendo sul letto e mi riposo in vista della serata che sarà speciale. Quando mi sveglio sono le venti. Mangio una cena leggera e mi faccio una doccia. Quando sento suonare alla porta sono ancora in accappatoio, lei che entra mi bacia e infila le mani direttamente dentro l’accappatoio.
….huuummm…daii che non ce la faccio piùù..
“Da questo pomeriggio, quando mi ha mandato un messaggio dove mi informava che aveva parlato con te per farmi sfondare il culo che sono bagnata.”
Indossa una mini e una camicetta con dei sandali alti, la spoglio e la distendo sul letto. Le lecco la fica che gronda di piacere, mi supplica di scoparla in culo, ma io mi voglio divertire un poco. La metto sotto di me, le sollevo le gambe che lei cinta dietro la mia schiena e le spennello il cazzo sul taglio della fica. Mi guarda stupita e poi mi sorride compiaciuta. Affondo deciso dentro di lei che geme di piacere.
..s.siii..daaiii…scopamiiii….ssii.. cazzo mi sfondi…la ficaaaa…ssi daii che non mi impoorta se mi ingraviddiii….. daiii godoooo.. goddoooooo!!!!
Ha subito un orgasmo che la fa tremare tutta. La pompo lentamente facendole assaporare tutta la lunghezza del mio palo duro e voglioso. Gode e mi supplica di continuare fin quando ha un nuovo e più devastante orgasmo.
…SSSISISIII…VENNNGGGOOOOO!!!!!!!!!
Trema e stringe le gambe dietro la mia schiena. Mi supplica di sborrarle dentro che lo vuole risentire come l’altra volta, ma io ho altri desideri. Le lascio scemare il piacere, poi la giro di lato e mi sfilo. Le alzo una gamba e gli pianto il cazzo in culo da dietro mentre le metto una mano dentro la fica che gronda dal piacere provato. Con il cazzo in culo e tre dita davanti impazzisce e sborra a ripetizione. La sbatto e lei mi incita a sfondarla ancora di più.
…s.sii daaii inondamiii il culloooo..porco!!! sfondalooooo..che farei contento il cornuttooo che non aspetta altrooooo….non si è nemmeno reso conto che sono già sfondata da un pezzo…..
La sbatto fin quando dopo l’ennesimo grido di piacere le scarico dentro un vero clistere di sborra.
…ssisi eccommiii..sborrroooo!!!!..oraaaaa!!!!!
Trema e gode nel sentire che le sto allagando il culo.
….ssiii…tiii….sentttooooo!!!...seei bollenteee!!!
Mi sfilo e lei si distende al mio fianco. Senza che dica nulla lo infila in gola e lo pulisce tutto dei miei e suoi umori, mi guarda e vede il mio sguardo compiaciuto.
“Alzati e torna da lui nuda, e quando entri bacialo sulla bocca, deve sentire il mio piacere.”
Lei esce con in mano i suoi indumenti e nuda se ne torna da lui. Penso tutta la faccenda e mi compiaccio con me stesso di come questo gioco mi stia dando immense soddisfazioni.
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5 anni fa
admin, 75
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Serata latina
Storia vissuta realmente....Venni contattato da il lui di coppia....ci scambiammo il recapito e scambiando
qualche chiacchiera... mi disse che voleva organizzare qualcosa
Alla sua lei ....sapendo che ero ballerino di latino.
Ci trovammo in un noto locale da ballo a Roma .... eravamo rimasti che ci saremmo visti li e si usando lei era
Sola mi sarei dovuto avvicinare e lasciare biglietto ....così feci arrivato verso le 23 io loro verso la mezza
li aspettai e appena loro si sedettero al tavolo e dopo che lui la lasciò sola mi avvicinai e lasciai
Il biglietto....e andai via a sua sorpresa.
Dopo quarto d’ora si avvicinarono a
bordo pista e invitai a ballare la lei ...in una bachata...qualche parola...le
Mani che sfioravano il corpo...tonico.....e dopo averla salutata tornó dal marito.
Più tardi m ‘invitarono a bere qualcosa e così tra una chiacchiera e una battuta e qualche sguardo ...dissero
Di uscire con loro e andare in auto a far un giro.
Lui alla guida e io e lei dietro seduti....la mano mia iniziava a sfiorarla.... e toccar quale L bel seno tonico
E una volta tolto iniziai a leccarlo avidamente....lui che osservava dallo specchietto....
lei eccitata sentendo la mia mano tra le gambe.....e ad un certo punto mi sposto e tolse fuori la mia belva 20cm
E rimase soddisfatta a vederlo così grosso quasi da non prenderlo in bocca tutto....succhiava con foga....
Ad un certo punto mi misi sopra apri le gambe e la sua figa super bagnata entró e con forza sbattevo fino a
farla venire e gridare.....soddisfatta volle prenderlo in bocca e L ‘inondai con sette schizzo interminabili.....
Ingoiando....senza fermarsi con l’auto lei passo davanti e face un pompino alla guida il marito voglioso ed
eccitato.spero di rifare questa esperienza con coppia seria ...una rarità
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5 anni fa
admin, 75
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Un cambiamento inarrestabile. 2° parte
Per tutto il viaggio lei si è lentamente esibita toccandosi. Mi sento il cazzo alle stelle. Arriviamo al faro che ha nelle vicinanze una vecchia torre. Ci sediamo un poco, sul muretto e lei mi chiede di scattare una foto a loro con il cellulare. Mentre la scatto, lui l’abbraccia e lei lo guarda con occhi compiaciuti, poi vuole che siamo io e lui insieme e lei fa la foto, poi è lui che ne vuole una con noi due. A quel punto gli passo anche il mio cellulare per averne una copia anche per me.
“Dai Mario, stringila un poco, sembra che stai facendo una foto con tua sorella!”
Lei mi abbraccia e mi guarda con occhi languidi pieni di desiderio, scatta la foto con il suo poi è la volta del mio, e a quel punto lei si mette davanti a me appoggiando il suo culetto direttamente sul cazzo, e lo spinge indietro piegandosi un poco in avanti mi viene durissimo all’istante! Lui ne scatta due, dicendo che non sono venute bene, lei intanto si struscia sul mio palo, che sapendo che sotto è nuda rischia di uscire dai pantaloni e infilarla al volo. Passiamo un pò di tempo a girellare nei paraggi facendo altre foto. In particolare ne facciamo una su di una scogliera. Prima loro con lei che sta quasi nascosta da una roccia, poi quando è il mio turno, lei solleva la gonna e mi invita a toccare la sua fichetta completamente fradicia mentre lei mi stringe il cazzo in mano sussurrando che ha passato la notte pensare a quando lo avrà dentro. La guardo e poi che lui è un po lontano le chiedo cosa le ha chiesto ieri sera per essersi prolungata a casa mia. Lei mi sorride divertita.
“Nulla, ma quando siamo andati a letto era in tiro da paura. Mi ha scopato, ma è durato pochissimo, fortuna che ha fatto in tempo a mettere il preservativo altrimenti sarei di sicuro incinta.”
Poco dopo andiamo al ristorante. Un bel posto con tavoli all’aperto sotto una veranda che da direttamente sul mare. Il pranzo è ottimo e lui beve un po troppo ovviamente aiutato da lei che sa che quando è quasi ubriaco lui si addormenta. Nel pomeriggio andiamo di nuovo verso il faro, lungo il tragitto lui si addormenta e noi invece scendiamo verso la base della scogliera dove c’una grotta che da sopra non si vede, ma ci si arriva attraverso una piccola scalinata. Appena dentro lei mi bacia e mi e tira fuori il cazzo già durissimo.
….huuhm…daiii scopami che non posssooo….più resistere….
La spoglio e l’ammiro per la sua acerba bellezza. La faccio distendere su di una pietra liscia e incomincio a leccala, è abbondantemente fradicia. Mugola farsi incomprensibile mentre io scateno la mia lingua. Le strappo ben presto un primo orgasmo.
….sssiiiii…..venggooooo!!!!! che bellooooo.. ssi..daiiii….ti vogliooo….
Trema e mi prende per i capelli cercando di tirarmi su di lei, ma io ho altre idee. Mi sollevo e le pianto in bocca il palo di carne durissima che è diventato il mio cazzo.
..Succhia troia!!! Impara a far godere il tuo maschio come si deve!! Poi se te lo meriti ti monto come una vacca. Spera che non ti farcisco sborrando dentro di te tutto il mio piacere….
Le impongo di leccare il mio cazzo in tutta la lunghezza, poi le faccio leccare e palle e buco del culo. Lei esegue sempre più infoiata, mi supplica di prenderla, ma io la faccio soffrire ancora un poco. La giro e le lecco il culo. Lei ha uno scatto quando infilo dentro un dito, le mollo due sonore sculacciate che la rilassano.
…ferma troia!!! Lasciami preparare anche questo foro, tanto te lo sfondo tutto….
La rigiro e le imbocco il cazzo fra le labbra fradicie della fica che al solo contatto sembra calda come un vulcano.
Lei mi implora di prenderla.
..daii scopamiiiii……….
Due affondi decisi e sono tutto dentro di lei che spalanca la bocca per gridane. Ma nessun suono le esce dalla gola. Sento il mio cazzo aprirsi la strada fra le pareti della sua strettissima vagina, la dilato, e scivolo su un lago di umori. Sbatto la cappella sul fondo. Lei ha un fremito e viene scossa dal primo orgasmo.
…sssiiiiii…venggggooooooooooo……..
Si tende e trema senza fine, lo estraggo per metà e poi lo riaffondo con decisione. La sua bocca spalancata non emette nessun suono. Gode a ripetizione. Le stantuffo il cazzo dentro, affondando sempre più dentro di lei che lentamente si adegua alle dimensioni. Gode e sborra incitandomi a prenderla sempre più forte.
…ssiii..sfondamiiiii….ssiii daiii vengoooo…che toro….. sei un torrooooo… ssiii….d aiiii più forteee…godoooo…..
La scopo con incredibile maestria. Mi piace vederla godere e la sfondo con sempre più gusto. Sento che potrei sborrare dentro di lei, ma ho altro in mente. La faccio scendere e la giro appoggiando le braccia alla pietra, infilo un dito in culo e la sento abbastanza rilassata. Lubrifico la cappella con della saliva e lo appoggio al suo inviolato fiorellino che accenna a dilatarsi. Lei ha un attimo di esitazione poi si lascia andare.
….tti..prego fai piano…. Ssi spingi…pianooooo
Le do due spinte decise. Lei geme e si lamenta un poco. Mi fermo per farla abituare.
…hhaaiiii…piano….togliooo fa maleee…
Le mollo due sculacciate, le metto una mano davanti e la masturbo mentre con un affondo deciso le sfondo il culo.
…aaahhhiiii..piannnooo…. mi spacchhhiiii..
Resto un momento immobile per farle dilatare e abituare il culo alla penetrazione, poi la sbatto con decisione senza pietà. Le sfondo il culo che ben presto si dilata e si adegua alla chiavata. Gode quasi subito e mi incita a scoparla più forte.
…ssiii..daiii…..mi…….piaceeeee…..daiii …..godo!!!..cazzo godo di culoooo!!!! ..siii..
Mi sento il cazzo avvolto dalle pareti che lo risucchiano e lo spremono sono al limite e dopo l’ennesimo orgasmo mi scarico dentro di lei.
..eccomiii..sborrooo!! te lo scarico tutto dentroooo….bella troia…..
Sentendomi venire ha un nuovo orgasmo.
….sssiiii..bellssiimooo!! mi stai inondandoooo…venggooooo……
Le continuo a scopare il culo fin quando stremati ci appoggiamo al masso sfiniti. Lo estraggo, lei mi guarda e poi senza che io dica nulla, lo prende in bocca, lo succhia e pulisce tutto. Sento il piacere scorrere di nuovo. Lei, lo sta godendo in bocca. Mi limito solo a darle dei suggerimenti che lei mette subito in pratica, è brava nell’apprendere. Me lo succhia per diversi minuti fin quando non riceve in gola la mia ennesima sborrata. Sono spremuto come un limone. Lei gode. Beve e ingoia tutto lasciandolo perfettamente pulito. La sollevo, la bacio con passione, poi lentamente risaliamo e torniamo alla mia macchina dove Luca sta dormendo ancora profondamente.Mi sussurra che il culo le brucia un poco, ma che ha della crema per lenire il bruciore. Sulla via di casa le chiedo come mai da deciso di cedere così velocemente alla mia voglia di scoparla.
“Sono sempre stata affascinata dalle persone autoritarie, sicure, forti e determinate, tu sei tutto questo. Luca è dolce, mi ama e io amo lui, ma è tremendamente insicuro su tutto. Il sesso poi, un vero disastro. Ha sempre paura di venire subito, si ferma sempre quando sto per godere, poi viene e finisce lì. Mai che si sia imposto, mi abbia leccato o fatto godere come hai fatto tu. Mi sono sentita subito tua. Mi piace che mi domini, mi imponi la tua virilità, potenza e mi dai della troia, mi sento felice di esserlo per te. Sono disposta a qualunque cosa per te.”
La guardo mentre il sole tramonta sento che insieme faremo grandi cose. Giunti a casa mettiamo lui a letto che continua dormire e pesantemente, lei viene da me, mi riprende il cazzo in bocca e lo succhia devotamente.
“Mi piace da morire sentirlo in bocca. È una sensazione bellissima che mi eccita tantissimo. Credo che non ho mai provato nulla del genere a succhiare il cazzo, ma adesso voglio recuperare, ti prego lascia che lo succhi sempre. “
Le lascio succhiare un po il cazzo mentre le dico cosa faremo l’indomani. Vorrebbe che sborrassi di nuovo, ma sono scarico, lei mi bacia con passione e a malincuore se ne va. L’indomani mattina ci vediamo al bar per la colazione. Lui arriva con la faccia di chi smaltisce una sbronza. Lei è raggiante. Seguendo i consigli che le ho dato ieri sera, ha indossato una gonna abbastanza corta a pieghe, sandali con zeppa e una camicetta. Mi fa notare che non ha il reggiseno. Lui è talmente stordito che nemmeno l’ha notato. Un breve caffè e poi salutato il maritino ce ne andiamo. Poi che è presto per la visita ne approfitto per rinnovare il suo guardaroba. Andiamo in un centro commerciale che a quell’ora è già aperto. Lei mi chiede dove la porto così presto. La mia risposta è semplice.
“A comperare indumenti che dovresti avere addosso, sembri una suora da come ti vesti.”
Lei scoppia in una sonora risata. Ben presto saccheggiamo due negozi, uno di intimo, e l’altro di scarpe. Ovvio, l’intimo è di un sexy da far paura, e le scarpe sono col tacco vertiginoso. Mentre provava l’intimo ho fatto in modo che fosse la commessa a spogliarla, la conosco, so che ha tendenze lesbiche. Maria all’inizio mi ha guardato con occhi un po stupiti, io le ho fatto capire che andava tutto bene e ben presto ho visto la commessa che indugiava sul suo corpo palpando sia i seni che lo splendido culetto. Mentre per le scarpe, ho fatto in modo che il commesso le si inginocchiasse davanti, ovvio, dopo la prova dell’intimo Maria era nuda sotto. Dopo un attimo di imbarazzo, la giovane troietta a dimostrato subito di gradire gli sguardi del giovane che ha avuto una bella erezione. Usciti le ho chiesto se avrebbe avuto il coraggio di scoparlo. Lei mi ha guardato stupita.
“Ma che ti viene in mente!”
Mi guarda seria, poi scoppia a ridere e mi confessa che un bel pompino lo avrebbe fatto volentieri. Le rispondo che non dovrà attendere molto. All’ora concordata ci presentiamo nello studio di Bruno. Davanti a noi ha solo una signora anziana che lui visita molto velocemente, poi ci fa accomodare. Dopo un rapido consulto le chiede di spogliarsi e mi guarda con complicità mentre lei si denuda e si distende sul lettino. Lui le fa appoggiare le gambe sui appositi braccioli che mettono ben in evidenza il fatto che adesso è davanti a due maschi già eccitati a gambe ben aperte. Lui le visita la giovane fichetta e commenta guardandomi che ho già iniziato bene ad aprirla, ma che sarà lui a completare l’opera. Per tutto il tempo lei non ha dato nessun segno di disagio, ma mi ha guardato con occhi languidi. Mentre lei resta immobile e ci guarda con occhi carichi di desiderio io e Bruno ci scambiamo una occhiata d’intesa e subito dopo ci mettiamo uno per parte e le diamo da succhiare i nostri due cazzi. Il suo stupore ne vedere quello di Bruno è tale che la fa quasi tremare di paura.
… Accidenti!!... ma ….èèèèè….. èèè ENORME!!!!
Li afferra e li porta decisa alla bocca. Lecca il mio poi si concentra su quello di Bruno che riesce a mala pena ad infilare la cappella in bocca. Lui le lascia libero il movimento del capo e assapora tutto il piacere di quella giovane lingua poi si mette seduto fra le sue gambe e la lecca in maniera divina. Lei ha subito un forte orgasmo.
….smmhuummm….ssisiii… venggoooooo…
Trema scossa dal piacere e lui si alza e le pianta in corpo tutto il palo che la dilata e sfonda in maniera decisa.
…sssii…. Sentilooo tutto dentroooo!!!!
La vedo aprire la bocca e cercare di gridare, ma ha il mio in gola e i suoi occhi sembrano brillare. Dopo un momento lui la pompa con decisione e lei gode si agita sul lettino scossa dal piacere. Le stantuffa dentro tutto il cazzo che adesso la giovane fichetta sembra ricevere senza esitazione. Le slabbra tutta la fica e poi quando lei ha raggiunto almeno tre orgasmi lui si sfila e lo avvicina alla bocca che io ho lasciato libera.
…daaii bevii..senti come ti inondo al gola.. bevvi e ingoia….. daiii ssi sborro……. Ssiii…..
Le schizza in faccia e in bocca una bella dose di sperma che le ricopre il viso e le riempie la bocca. Lei ingoia e lecca con avidità, poi mi guarda convinta che pure io le voglio schizzare in faccia, ma non vengo, lo rimetto dentro e le raccolgo i suoi vestiti, la visita è finita. Lei le fa i dovuti prelievi, poi gli dice che ci vorranno due giorni per le risposte e poi le assegnerà il tipo di pillola da prendere. Mentre lei si riveste sussurro una cosa all’orecchio di Bruno che mi guarda compiaciuto e in fine da le ultime raccomandazioni alla loro.
“Per un mese di sesso davanti nemmeno a parlarne, solo anale o pompini.”
Lei lo guarda stupita, mentre io già gongolo la pensiero di come mi divertirò nei prossimi giorni.
Mentre torniamo a casa mi chiede ulteriori spiegazioni sul perche dell’astinenza, e io le ricordo che quando si inizi a assumere la pillola il primo mese è più ricettiva e con un fidanzato che appena la tocca schizza è meglio non rischiare.
“Tu non ti devi preoccupare, ci penso io farti smaltire la voglia di godere, quanto a lui lo facciamo soffrire e un poco, e mi piacerebbe che alla fine mi chiedesse di sfondarti il culo, perche dubito che lui abbia la capacità di farlo.”
Lei mi guarda divertita.
“Sei un porco meraviglioso, e Bruno è il tuo degno compare. Va bene ti accontento, a patto che mi scopi sempre e poi a lui racconterò che è meglio fare così. Se poi un giorno dovesse provarci farò in modo che non ci riesca e che venga da te a chiedere dei consigli su come rompermi il culo che tu hai già abbondantemente sfondato.”
Passano alcuni giorni, e quando andiamo di nuovo da Bruno per la ricetta lo troviamo con l’ambulatorio pieno, ci riserva solo un minuto, il tempo di darci la ricetta e un breve consiglio sul come usarla. Il venerdì successivo lei lavora di pomeriggio e al mattino si presenta da me e ha una voglia di scopare che non si tiene. Appena dentro casa mia si struscia come una gatta in calore, lo vuole e io l’accontento. Ci mettiamo nudi dentro il mio letto e dopo un bollente 69 dove ha subito un orgasmo, la metto sotto di me e la penetro davanti con lei che ha un attimo di stupore, ma mi accoglie con piacere.
…ssi..dammello. tutto…ssi morivo dalla vogliaaaa… ssi sfondamii..sei mervigliossoooo..
La pompo e le faccio provare due orgasmi sconvolgenti, poi la guardo fissa negli occhi e le sussurro una frase che la stordisce.
…ssi gdaii godii che ti sborro dentrooo e ti ingravido!!!...si mia troietta ti riempio la fica tutta di sborraaa!!!!!...
Mi guarda per un attimo stupita, poi mi stringe a se e mi implora di venire dentro di lei.
….sssiiii…..daiiiii…ingravidammmiiiiii….sssiiii….
La sbatto con forza e poi al limite mi scarico dentro di lei che sbarra gli occhi per lo stupore che fa seguito ad un orgasmo sconvolgente.
….ssiii.. tiii sentoooooooooo!!! Cazzo.. sei bollenteeee…… ssiii ddaii ingravidamiiiii……vengooooooo!!!!..vengooooo!!!
Trema scossa dal piacere. La sento stringersi a me con tutta la su forza. Poi sfinita crolla con me e si distende al mio fianco. La guardo e vedo nei suoi occhi languidi solo amore.
“Mi spiace che sia solo un sogno. Sei all’ultimo giorno prima del ciclo e non hai più ovulazione, quindi non potevi essere messa incinta nemmeno volendolo, ma è stato bellissimo sborrati dentro.”
Lei mi abbraccia e bacia con passione.
“Grazie lo stesso. Avrei avuto tanto piacere a farmi ingravidare da te. Sei un toro meraviglioso e con te mi sento la tua vacca, e quindi mi puoi ingravidare a tuo piacimento. Promettimi che quando sarà la prima volta che mi scopi davanti protetta dalla pillola tu sarai il primo a venire dentro di me. Voglio sentire, come oggi, i tuoi schizzi che mi inondano la vagina. Ti prego promettimelo. Poi potrai lasciare che tutti quelli che vorrai mi sborrino dentro, ma il primo schizzo deve essere il tuo.”
Le faccio questa promessa, lei mi bacia e poi mi saluta per andare al lavoro. La sera dopo quando ci riuniamo a casa mia per la consueta cena lei ha dei dolori mestruali che annunciano l’inizio del ciclo e per me l’inizio di una nuova fase di trasformazione sia di lei ma soprattutto di lui. Adesso devo giocare bene le mie carte per farmi anche lui.
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2
5 anni fa
admin, 75
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Un cambiamento inarrestabile. 1° parte
Mi chiamo Mario, ho cinquanta anni e sono in pensione. Sono stato un istruttore del Battaglione San Marco. Far parte di questo corpo è stata una esperienza bellissima, che mi ha portato a girare il mondo, vivere tante avventure, e godere con tante donne diverse. Non sono mai stato sposato, per il semplice motivo che non volevo vivere, come i miei colleghi che lo erano, sempre in ansia ad ogni missione, e le loro mogli sempre tristi ad ogni saluto, con il pensiero di non rivederli. Io mi sono solo limitato a trovarmi una puttana con cui sfogare il mio piacere e poi via sotto un’altra. Usufruendo di una legge speciale, ho potuto terminare la mia carriera e ritirarmi a vita privata. Per farlo ho voluto cercare una casa in un piccolo paese vicino al mare. Un posto tranquillo, dove d’inverno vi era poca gente, e che l’estate non si riempisse di turismo più di tanto. La scelta me l’ha consigliata un collega che mia ha parlato di una piccola località, carina e tranquilla, appena poco lontano dal capoluogo dove lui era nato. Sono andato in questo posto, e ho acquistato un grazioso appartamento in un condominio dove d’inverno sono l’unico inquilino. Essere solo mi fa estremamente piacere, poi è ubicato vicino a tutto. Sotto al piano terra ho la banca, il super mercato, e dall’altro lato della strada un bar aperto anche d’inverno. La farmacia e l’ufficio postale a due passi, completano quello che mi serve per vivere in pace. Lo scorso mese, quasi alla fine dell’inverno sul mio stesso pianerottolo ci si è trasferita una giovane coppia. Lei, dipendente del super mercato sottostante, e lui, impiegato nella banca adiacente. Hanno preso casa qui per essere più vicini al lavoro, ma come ho scoperto poi, per convivere in maniera da potersi allontanare, lui da una madre vedova estremamente invadente e iperprotettiva, e lei da una famiglia bigotta e molto rigida, che non vede di buon occhio la loro convivenza senza matrimonio. Appena giunti si sono rivolti a me in quanto unico residente. Da subito è emerso che lei, Maria venticinque anni, una bella ragazza, alta quasi uno e settanta, mora occhi scuri, seno una terza piena, e gambe ben tornite sormontate da un bel culetto tondo era di una timidezza unica, mentre lui Luca, ventisette anni, un ragazzo alto, fisico asciutto, occhi e capelli scuri, se ben esperto nel suo lavoro era impacciato e assolutamente incapace di organizzarsi per quello che concerne le più elementari cose di tutti i giorni. Dopo una settimana eravamo già amici intimi. Gli ho insegnato tutto per potere organizzare la loro permanenza nel paese. Vai lì per allacciare questa utenza, vai là per questo, prendi appuntamento per quello e in breve erano sistemati. Fin da subito mi sono reso conto che lui aveva voglia di sfogarsi con me, di parlami delle sue idee, aspettative e desideri. La sera, appena finito di lavorare alle diciassette, viene a prendersi un aperitivo a casa mia aspettando lei, che ancora lavorava, fino alle diciannove e trenta. Da subito abbiamo parlato delle cose più disparate, tempo, politica, pallone, pesca e ovvio, di donne. Io da buon porcone ho capito subito che in lui vi era il forte desiderio di disinibire un poco compagna, ma ho fatto in maniera che fosse lui a portare il discorso su di lei. Mi ha raccontato della loro difficoltà ad avere un soddisfacente rapporto sessuale, per il motivo che lei si sentiva insicura per la paura di restare incinta, cosa che per i suoi genitori, sarebbe stato una cosa assolutamente inconcepibile. Per tanto tempo aveva lottato con lei per farla aprire un poco nel sesso, ma sempre con scarsi risultati, poco sesso orale, inesistente l’anale, e una scopate veloce appena al massimo due volte alla settimana. Sentire tutto questo mi ha rammentato una situazione analoga che ho vissuto fino a tre anni prima con un giovane tenente sposato che era assegnato al comando della mia compagnia. Lui aveva una moglie di una bellezza sconvolgente, ma lui nemmeno se ne rendeva conto. Dopo essere diventato amico intimo con lui, prima mi sono limitato a dare dei consigli, fin quando ho preso io in mano la situazione facendola diventare la mia puttana personale, con lui che in privato ci guardava scopare e poi da bravo cornuto sottomesso puliva la mia sborra direttamente dalla fica sfondata della moglie. Mi rendo conto che se gioco bene le mie carte avrò Maria ai miei desideri e Luca a servirmi come preferisco, si, mi trovo due diamanti grezzi da trasformare in lucenti pietre preziose.
“Sei sicuro che questo sia tutto il problema?”
Gli chiedo con lui che mi guarda incuriosito.
“Basta un semplice esame del sangue e una visita al consultorio per farsi assegnare la pillola. Lei sarà tranquilla, tu le puoi venire dentro senza problemi, i suoi non lo sapranno, avrete una vita tranquilla.”
Vedo nei suoi occhi una luce di piacere al pensiero che questa sia la soluzione, ma obbietta che Maria è timida, e che non sanno dove rivolgersi.
“In fondo alla via, dove c’è la piazza della chiesa, vi è il Presidio Sanitario, dove è parcheggiata quella ambulanza di emergenza, vi sono ambulatori fra cui sicuramente vi è un consultorio femminile. Inoltre se non sbaglio voi non avete un medico di base, quindi per prima cosa te ne fai assegnare uno, poi lui ti fa la richiesta per l’esame del sangue, e il gioco è fatto.”
Lui mi guarda sempre più scettico. “Scherzi, Maria è molto timida non accetterà mai che uno sconosciuto la visiti, e se torniamo nella nostra città il medico che abbiamo lì, lo riferirà subito ai suoi genitori.”
Mi rendo conto che lo sto portando dove volevo io.
“Io ne conosco uno, quello che è il mio medico, si chiama Bruno, è una persona molto discreta e affidabile, cortese e riservatissimo, gli potrei parlare, a titolo puramente informale e riservato, e chiedere se voi potete essere assegnati a lui come medico, ha tante specializzazioni e se non sbaglio anche in ginecologia, potrebbe essere lui, dopo un conoscenza, a visitare Maria, sarebbe molto discreto e riservato. Se poi lei, non se la sente, non se ne farà nulla, avrete almeno il medico di base, se uno di voi si ammala come fate a fare il certificato per le vostre aziende, vi serve assolutamente.”
Conosco Bruno da quando sono venuto qui per via di una villeggiante residente nel palazzo che aveva una figlia con delle mestruazioni devastanti, ci siamo intesi subito e insieme abbiamo scopato la madre, una vera troia che impazziva con due cazzi dentro il corpo. Da allora siamo amici e ogni tanto ci divertiamo con quello che capita. È molto dotato, sicuramente più di me in circonferenza, è veramente grosso, mentre io ho più dotazione in lunghezza supera i venti, inoltre ama come me sottomettere giovani troiette inesperte. Luca mi guarda, è convinto ma non sa come impostare la cosa con Maria.
“Semplice, gli racconti di un collega che ha mandato un certificato di malattia e ti sei reso conto che vi serve un medico, il resto viene di conseguenza.”
Lo vedo soddisfatto. Da quando si sono trasferiti, è diventata consuetudine cenare il sabato insieme, poi che lei lavora tutto il giorno, e a volte a casa mia o a casa loro. Due sere dopo loro vengono da me per cena. Lei indossa un casto abito scuro che arriva appena sopra il ginocchio, non fa freddo, quindi non indossa calze, ma una paio di scarpe con un accenno di tacco, lui semplici pantaloni e maglietta. Quando entra le faccio dei complimenti, lei arrossisce fino alla punta dei capelli, lui interviene.
“Ma dai cara, siamo con Mario, è diventato uno di famiglia! Se ti fa un complimento è sincero, non arrossire, sei veramente bella.”
Mentre sto sul terrazzo a controllare il barbecue, lui mi sorride, e sornione attacca la storiella. Lei si rende conto che ha ragione, poi mi guarda un po’ titubante per quanto concerne il resto.
“Mia cara, saresti più libera, i tuoi non lo saprebbero e potreste fare sesso liberamente.”
Arrossisce e guarda lui stupita del fatto che me ne ha parlato.
“Scusami se sono invadente, ma se credi che non debba entrare nell’argomento lasciamo subito perdere. Oppure, potremmo, domani mattina, fare colazione con lui qui sotto al bar, dove tutte le domenica si ferma quando va in bici, sarebbe una breve presentazione, potreste valutare il soggetto e se lo trovato di vostro gradimento proseguire, altrimenti pazienza.”
Colta nel vivo lei reagisce guardandomi in faccia. Le leggo negli occhi una luce nuova che mi fa ben sperare.
Dopo cena chi mettiamo comodi dentro casa perchè fuori ha rinfrescato. Metto un disco in vinile che ho acquistato ad un mercatino dell’usato. Subito le note del sax di Fausto Papetti si diffondono nell’aria e lei sorride divertita.
“Adoro questa musica, era l’unica cosa che ascoltavano i miei genitori, anzi qualche volta ci ballavano stretti quando erano convinti che io non li spiavo. “
Senza aspettare nulla tendo le braccia verso di lei invitandola a ballare. Lei si gira verso di lui che le fa un cenno di assenso col capo. All’inizio evito di stringerla a me anche se la vorrei toccare tutta, ma voglio che sia lei a lasciarsi andare. Lui ha appoggiato la testa alla spalliera del divano e se ne stà ad occhi chiusi seguendo la musica, io avvicino la mia bocca al suo collo e le sussurro di rilassarsi e godere del momento. Lei mi guarda con occhi languidi e si appoggia a me. Sento il suo respiro sulla mia spalla, sono più alto e la sovrasto, mentre avverto una bella erezione che sta esplodendo nei pantaloni con lei che quando la percepisce mi guarda e non si sposta, anzi preme di più il suo corpo contro il mio specie quando io sono di spalle a lui che nemmeno ci guarda. Lentamente sento che lei piano, piano, si struscia sul mio pacco che ora è al massimo dell’erezione. Avverto i suoi capezzoli premere contro le stoffa che li separa del mio petto, scivolo con una mano verso il suo splendido culetto e lo premo contro di me, lei chiude gli occhi e mi da un lieve gemito appena sussurrato alla mia orecchia destra.
….huhuhhummmmm………
Mi giro e vedo lui assente che continua a seguire la musica. Mi faccio più audace e spingo la mano dal culo a scendere più in basso. Insinuo in dito fra le gambe da dietro, lei spinge con più vigore in suo ventre contro il mio cazzo, i suoi occhi sono lucidi e brillano di piacere. Comprendo che la musica sta per finire, smetto di toccare da dietro, quindi abbasso la mia mano sinistra e afferro il suo polso destro portando la sua mano sopra il mio pacco. Per un attimo oppone resistenza, ma è solo un attimo. Le sua dita afferrano con forza tutto ciò che riescono a sentire, e lo stupore del suo viso mi conferma che quello che stringe è di suo gradimento. Resta con la mano sul mio, cazzo anche quando la musica finisce, poi di colpo si risveglia da uno stato di trance, che anche se breve, deve essere stato intenso. Ci lasciamo, lei rossa in viso va verso di lui, io vado in cucina per prendere del dolce, e li osservo ridere dalla vetrata che ci separa. Riparte una nuova canzone e lei lo invita a ballare. Quando lui si alza noto che ha il cazzo duro pure lui. Non è grosso come il mio, ma indice, che a mio avviso, ha solo finto di tenere gli occhi chiusi. Bene! Era quello che volevo avere, la certezza che lui è pronto a ricevere delle sontuose corna! Sara mio dovere accontentarlo. Finita la musica offro il dolce. Scherzano, mentre dal vinile parte una nuova canzone. Lei mi guarda, e lui con la scusa del dolce da mangiare la invita a ballare ancora con me. Appena incominciamo lei si incolla di nuovo a me stretta e subito percepisce la mia erezione che appena un pò scemata riprende subito vigore. Lui si alza in piedi, ci volta le spalle, si mette a guardare tutta la grande collezione di vinili che ho, lei mi guarda con occhi carichi di desiderio. Lentamente la sua mano torna a stringere il mio cazzo attraverso la stoffa. Duro e forte, lo percepisce e lo saggia, in tutta la sua grandezza senza riuscire stringerlo del tutto, mi guarda vogliosa, mi abbasso e le sussurro all’orecchio tutto il mio desiderio.
“…ti vorrei leccare tutta…
Lascerei la tua lingua scorrere lungo il mio cazzo per poi infilartelo in gola fino in fondo…
Quando te lo pianterei dentro ti sentiresti aprire come non hai mai provato…”
Lei si stringe sempre più forte a me e ad un tratto ha una ondata di piacere che la fa tremare tutto nonostante abbiamo smesso di muoverci nel ballo.
…………huuummmm…ssiiiii…
È solo un sospiro trattenuto a forza. Per un lungo momento siamo immobili, poi lei si stacca e mi guarda con occhi sconvolti, si è resa conto di ciò che ha provato con me. Rossa in viso va verso di lui.
“Se domani dobbiamo vedere questo medico sarà bene andare a letto.”
Si avvia verso la porta con lui che la segue. Sulla soglia lui si gira, e mi sorride compiaciuto. Poco dopo usciti, sento bussare, è lei che mi chiede se ha lasciato il cellulare a casa mia. Entra e appena dentro mi spinge contro il muro. Mi bacia con impeto e passione, sento la sua lingua entrare di prepotenza nella mia bocca. La succhio, le stringo i seni impastandoli. Geme, la mia mano scende fra le sue gambe. Scosto le mutandine la sento bagnata.
Ssiiiiii….ssmiiii hai fatto impazzirere tutta la seraaa..umuhhuhmm….
Infilo due dita dentro e lei trema scossa dal piacere.
Sssiii……..mi ffaii…venirreee…ancorraaa….
La sento stringere con la mano in mio cazzo durissimo. Le estrae e lo stringe in mano.
….accidenti..è enorme!!!! Il doppio di quello di Luca….
La costringo ad abbassarsi. Si inginocchia e lo infila in bocca. Si sente la totale inesperienza, ma ci mette tanto impegno. Le tengo la testa ferma, e la scopo velocemente in bocca. Mi succhia con forza, decido che le sborro in bocca. Mi blocco di colpo, e le erutto in gola una sontuosa sborrata.
….sssiiii…bevviiii..e non perderene una goccciiiiaaaa!!!! Sborroooo..
Lei ha un attimo di esitazione. Vedo le guance gonfiarsi per l’ingente sborrata che le sto riversando dentro.
..ingoia!!! tutto e non lasciare nulla!!!
Con un tono deciso e duro le dò un ordine perentorio e indiscutibile. Resta immobile per un attimo poi incomincia a ingoiare tutta la semenza che le sparo in bocca. Lo succhia avida. Lo lecca con passione e devozione fino a pulirlo alla perfezione. Quando si rialza la guardo. Ha gli occhi luci per lo sforzo e per il piacere, mi bacia ancora e io la stringo a me.
“Con lui, lo fai questo?” - gli chiedo serio.
Lei scuote il capo in senso negativo. “Bene!! Da oggi, lo farai solo a me. Sarà un privilegio, solo mio. Se lo vorrò potrò concederlo ad altri solo io. Giuralo!”
Lei me lo giura se ne torna in casa sua.
Il mattino seguente prima delle nove parlo con il mio amico Bruno. Gli illustro brevemente la situazione e ricevo da lui la totale disponibilità. Scendo e lo aspetto al bar. Poco dopo arriva. Ci mettiamo a parlare in disparte. Lo informo che ho intenzione di trasformare questa giovane ragazza in una troietta che dovrà soddisfare tutte i nostri desideri, e se sarà necessario, sapendo che ad entrambi non ci fa difetto, sfondare il culo di un giovane maschio, ci prenderemo anche al verginità di lui. Li vediamo arrivare, e il mio amico si complimenta per il gradevole aspetto di entrambi. Bastano poche parole di presentazione e loro si ritrovano subito a loro agio con Bruno che fissa per l’indomani mattina una visita presso il suo studio, e poi che Luca lavora mi offro di accompagnare lei che non conosce dove sia ubicato. Bruno prende la bici e ci saluta dandoci appuntamento per l’indomani. Io gli propongo, poi che è un calda giornata, di andare fino al promontorio dove c’è il faro, e nei pressi c’è un ristorante gestito da pescatori dove si mangia del pesce favoloso. Accettano e quando salgono sulla mia vettura Luca insiste, con la scusa che non vuole sentire la cintura di sicurezza addosso, perchè lei salga davanti. Maria indossa una gonna leggera e larga, un po’ più corta delle solite, arriva a metà coscia e, non indossa calze, ma dei piccoli sandali a zeppa che le inarcano il culetto rendendolo, ancora più invitante. Lui si siede dietro di lei, e appena partiti lei accavalla le gambe facendo in modo che la gonna salga fino a mostrare le mutandine di pizzo nero molto traforate. Mi eccito e lei lo vede ridendo compiaciuta. Lui da dietro non vede quello che succede davanti. Lei lentamente porta le mani sotto la gonna e con una lentezza esasperante si sfila l’intimo mostrando un triangolino di peli ben curati e molto eccitanti. Lascia cadere le mutandine e le spinge con un piede sotto il sedile mentre mi guarda complice. Se lui voleva disinibire la donna, io mi convinco che è già iniziato un processo di trasformazione irreversibile che la porterà verso la più totale troiaggine.
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5 anni fa
admin, 75
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Il corso di nuoto.. seconda parte
Mi abbraccia forte e ci addormentiamo cosi. Passano due giorni e mia moglie mi manda un messaggio dicendo che Paolo l’indomani sarà assente per tutta la giornata e che al ritorno gli piacerebbe vederla. Mi sento molto agitato. Si stà concretizzando la possibilità che lei mi cornifichi con lui, e mi sento un misto di eccitazione e dolore. La sera la scopo. Lei non si sottrae ai doveri coniugali, ma la sento assente, quasi distratta. Quasi con rabbia, dopo averla chiavata l’inculo. Stranamente mi sembra che in qualche modo sto facendo con lei quello che poi lei farà con lui che le riserverà lo stesso trattamento. Carla, quando tornerà a casa avrà i buchi ben sfondati e riempiti di sborra. Questo pensiero mi eccita tantissimo, e le inondo il culo dopo averlo sgarrato con dei affondi bestiali e duri. L’indomani nel tardo pomeriggio Paolo manda un messaggio a Carla, e le chiede di vederla. Lei mi guarda e mi chiede se ne sono ancora convinto, io annuisco e poi esco di casa, e mi apposto in auto vicino al mio palazzo e lo vedo arrivare. Come d’accordo lo fa entrare e io silenziosamente torno in casa e sento che sono già in camera nostra. Mi sposto piano e dalla cucina percorro il terrazzo che gira per due lati intorno a casa, e mi avvicino alla finestra della camera lasciata da mia moglie socchiusa e mi metto a guardare dentro. Vedo che sono già nudi, e lui che di lato, le fa leccare il cazzo. Dalla mia prospettiva, noto subito che è veramente lungo, e tanto grosso. Lei a fatica ne tiene la cappella in bocca, e lui con una mano sul capo, le detta il ritmo della pompa. Lo lecca, e scorre con la lingua fino alla base, e quando con una mano sposta lo scroto, vedo che è grande, sembra un grosso mango maturo. Lei succhia le palle, e lui geme di piacere. Le infila di nuovo il palo in bocca, e forza con una spinta per farlo entrare in gola. Sono stupito da come mia moglie subisca questa intrusione. Si vede che sta godendo, da come mugola a bocca piena, ma fatica a tenerlo in bocca. Vedo quel trave infilato dentro di lei e mi immagino quando lo pianterà nel suo ventre. Gode, mugola e io mi sento un dolore nel petto, immagino che dopo che lei avrà goduto con lui, per me non ci sarà più posto, mi sconvolge, e mi eccita tantissimo, ma il dolore in quel momento è fortissimo. Poi lui si gira verso al finestra e mi chiama.
“Entra, dai lo sappiamo che sei lì, che ci stai a guardare. Vieni dentro che vedi meglio, e poi ti rendi utile.”
Sono scioccato da quello che sento. Mi alzo in piedi e sono indeciso sul da farsi. Per un lungo istante la mia mente non ragiona, e come un automa apro la finestra e faccio i tre passi che mi avvicinano al letto. Lui non mi guarda, ma continua a seguire i movimenti di mia moglie, che adesso ne ha in gola quasi la metà. Lo vedo e mi rendo conto che da vicino è anche più grosso. Ben che il mio sia eccitato, il suo è molto più lungo e grosso. Mi sconvolge, e mi eccita nello stesso tempo. Lui lo vede, e mi ordina di essere utile.
“Ti capisco, vedere da vicino il mio cazzo genera in tutti i cornuti, lo stesso effetto di stupore, quindi renditi utile e falla eccitare. Quando le entro dentro, voglio che sia molto bagnata, quindi datti da fare, lecca, e masturba la sua fica, e preparala per me.”
Mi inginocchio, e messo di lato le tocco le fica che è già fradicia, poi le metto dentro due dita, e lei geme fin quando ha un primo orgasmo. Non capisco se è stato il mio lavoro di dita, o il fatto che lui la pompa in gola, ma lei gode e io la guardo estasiato. Lui le sfila il cazzo dalla bocca, e mi sembra che non finisce mai da quanto ne ha ingoiato, poi la fa distendere sul letto supina e si infila fra le sue cosce che lei ha sollevato in alto. Mi avvicino, e vedo che lui resta immobile, davanti alla sua fica bagnata e non entra. Lo guardo cercando di capire, guardo mia moglie che aspetta come me, poi lui con un tono deciso mi spiega cosa vuole.
“Dai…… che aspetti!!! prendi il cazzo e mettilo dentro!!! renditi utile e infilalo!!!”
Resto basito da quel comando. Devo essere io a mettere il suo cazzo nelle fica di mia moglie!
Lo prendo in mano, e fatico a cingere le dita, per quanto è grande la circonferenza. Mi provoca una emozione strana sentirlo in mano. Lo avvicino alla fica di mia moglie, e lo appoggio, lui lo spinge dentro. Dopo afferro le gambe di Carla, per sorreggerle, mentre osservo Paolo, che con molta cautela, lo spinge dentro il ventre di mia moglie, che lo guarda a bocca aperta. Ne affonda più della metà, e si ferma, lei ha gli occhi lucidi.
….sei….enorme….mi…..sventrriiiii….spinggiii…pianooooo..sei enorme!!!
La vedo spalancare la bocca per urlare, ma nessun suono esce dalle sua labbra. La pompa con un ritmo costante. Sono stupito dalla calma con cui le pianta quella trave sempre più dentro, fin quando lei lo riesce a prendere tutto. Quando il corpo di lui aderisce al suo, lei abbassa le gambe e cerca di assecondare il suo ritmo a quello di lui. Gode. Viene, ma il suo viso è strano, fra il piacere e dolore. Ad un tratto trema come in preda alle convulsioni, ma è solo piacere, grida e poi sfinita si accascia come una bambola di pezza.
…ssiii…mhuumuhmm….vengooooo….ssiiiii…..
Lui continua imperterrito a scoparla incurante del fatto che lei adesso è totalmente passiva. Poi quando se ne rende conto dopo svariati minuti, rimane immobile dentro di lei, che adesso è inerme. Totalmente immobile sotto di lui che si gira e mi guarda.
“Vedi quanto l’ho fatta godere. Adesso le lascio riprendere fiato, mentre tu le prepari il culo che la voglio scopare anche in quel buco.”
Resto immobile. Mi sento un brivido lungo la schiena al solo pensiero che le pianterà quel cazzo nel culo. Lei i gira, mi guarda mentre lui si sfila. Vedo la sua fica oscenamente aperta e slabbrata. Ci potrei mettere quattro dita dentro e li sentirebbe appena. Lui si mette di lato, le sussurra una cosa all’orecchio e lei si gira, lo guarda, e cerca di mettere il cazzo in bocca. La guardo, non sapendo che fare, sono imbambolato da quello che vedo. Lei che si infila il cazzo in gola, e non ci riesce. Lui appoggiato con le spalle alla spalliera del letto, e lei che ha le lacrime agli occhi. Lui che con le mani spinge il capo di Carla per infilare tutto il cazzo in gola.
“Dai muoviti, preparale il culo. Se hai del lubrificante prendilo.”
Corro in bagno e prendo un tubetto di Luan che oltre a lubrificare è anche un lieve anestetico. Quando torno vedo Carla che dopo essersi quasi slogata la mandibola, desiste, e lui con un sorriso ironico le toglie le mani dal capo.
“Brava, adesso che hai preso la tua decisione, lascia che il cornuto ti prepari, così ti farò godere tantissimo.”
Mi posiziono dietro mia moglie che sta sempre succhiano il cazzo di Paolo ma adesso solo la punta. Le metto una buona metà del tubetto di Luan in culo, e ci infilo prima un dito poi due. Scorrono bene, ma questo lo sapevo, mi sono solo accertato che fosse ben lubrificato. Poi ne applico una parte fuori e guardo Paolo che adesso si posiziona dietro lei. Mette il cazzo fra le chiappe e le apre senza spingere. Lo guardo senza capire, lei immobile, e lui mi invita a muovermi.
“Dai che aspetti, prendi il cazzo in mano e lo appoggi al suo culo. Sbrigati!”
Afferro quella mazza durissima, e mi sento stordito al solo pensiero di quanto è duro, e di come sfonderà il culo di mia moglie. Mentre lo tengo in mano, lui mi guarda un sorriso ironico.
“Prendilo in bocca e bagnalo bene così lei sentirà meno male. Dai leccalo bene, fallo per amore di tua moglie.”
Come un automa mi abbasso, e lo prendo in bocca. Provo uno strano piacere, e lo succhio con molta devozione, ormai consapevole che lui è il toro da monta. Dopo averlo bagnato bene lo posiziono fra le sue chiappe, e metto la punta al centro della rondella anale che quando lui spinge si tende poi si apre di colpo. Lei ha un grido e lui si ferma.
…..hhaaiiii!! ..cazzo fai pianooooo!!! me lo spani!!!spingi pianooo…….lentamente……
Lui affonda dentro il culo di mia moglie, che sta sicuramente soffrendo, ma lo fa in silenzio, e quando lui è tutto dentro e si immobilizza. Lei dopo aver fatto dei grossi respiri, lo invita a scoparle il culo.
…ssii..dai muovitiiii..pianooooooooooo……ssi…
Lui afferra i suoi fianchi e poi incomincia a pompare prima lentamente, ma poi sempre più velocemente. Lei dopo varie urla di dolore, incomincia a godere.
…ssii…mi piaceee..ma fai pianoooo..me lo stai scassando tutto….. ssi mi piaceee……
Osservo estasiato la monta, e lei mi guarda e dietro invito di lui, mi fa il gesto delle corna. Godo, e sto per sborrare. Lui la pompa sempre più forte e poi le inonda il culo con un grido.
…aaaaaaaaaaaa…ssiiiiiii….sborrooooo!!!.....
Io che mentre osservavo la monta, mi sono segato, in quel momento sborro nella mia mano.
Lui sfila il cazzo completamente bagnato e lo presenta alla bocca di mia moglie che lo lecca. Vedo il culo di Carla completamente aperto, dilatato e spanato. Lei dopo aver leccato il cazzo, che si sta ammosciando crolla sfinita nel letto, e lui invece si alza e si riveste e se ne va. Prima di uscire mi sorride compiaciuto.
“Brava la tua mogliettina, mi ha fatto godere molto, e non credevo che lo avrebbe preso anche in culo. Adesso quando vuoi che la sfondi chiamami.”
Chiudo la porta e torno in camera dove trovo mia moglie sfinita e distrutta. La vedo triste e la cosa mi sorprende.
“Credo che non sia stata una bella esperienza. Mi ha sfondato tutti i buchi, e mi sento dolorante dappertutto, non mi è piaciuto. Mi ha fatto scegliere fra ingoiarlo tutto, o prenderlo nel culo. Ha una grossa dotazione e sono sicura che farà godere tante donne, ma io ho una lubrificazione scarsa e breve, e lui dopo un poco, mi faceva male quando lo affondava dentro. Con te è meglio, tu dopo il mio secondo orgasmo vieni e mi inondi col tuo piacere e non sento dolore. Anche in bocca era troppo grosso, e mi sento la gola dolorante, e poi nel culo è stato un vero supplizio.”
La guardo incredulo. Io per quanto umiliato ho avuto un orgasmo sconvolgente. Mi sono sentito un vero cornuto sottomesso, e lei che prima era così entusiasta, adesso sembra molto dispiaciuta.
Mi guarda, e mi sorride, poi si addormenta esausta. Il giorno dopo si sente decisamente distrutta. Non va al lavoro per il bruciore che sente sia al culo, che in fica, e questo le dura due giorni durante i quali la vedo pensierosa. Dopo questa esperienza lei non ha più voluto andare in piscina. Ci siamo iscritti ad una scuola di ballo, e abbiamo rifatto sesso fra noi dopo una settimana. Per lei non è stata una esperienza esaltante, si è sentita una puttana, e vedere me umiliato le ha fatto passare tutta la voglia di esperienze trasgressive. Personalmente ne sono rimasto deluso da questo epilogo, del gioco. Amo mia moglie, non la voglio obbligare a fare nulla che non vuole, anche se a me è piaciuto tantissimo. Di recente abbiamo fatto amicizia con una coppia che balla con noi, sembrano due persone molto intriganti e hanno la stessa nostra età, e la cosa mi fa ben sperare.
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5 anni fa
admin, 75
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Il corso di nuoto..prima parte
Mi chiamo Mario, ho cinquantacinque anni e sono sposato con Carla che ne ha uno di meno. Sono alto uno e ottanta, fisico asciutto e tonico che mantengo facendo molto sport. Capelli bianchi tenuti corti, occhi scuri e sessualmente parlando ho un cazzo, di quasi diciotto centimetri, e con una discreta circonferenza. Carla è una bella donna, alta uno e settanta, terza di seno capelli biondi corti occhi verdi e una bocca ampia con labbra carnose. Un bel culo sodo e tonico che sormonta gambe lunghe e ben tornite. Ha partorito una sola volta molto giovane, e da allora si è mantenuta molto bene fisicamente. Ama correre, e allenarsi spesso, anche in palestra, o facendo esercizi che ne migliorano il suo aspetto fisico. Sessualmente parlando siamo una coppia che ama la vita tranquilla e facciamo sesso spesso, due o tre volte alla settimana, dipende da quanti impegni abbiamo, ma generalmente il tempo per scopare lo troviamo sempre. In passato mentre facevamo sesso abbiamo immaginato di avere altre persone nel letto con noi, ma erano solo fantasie, del tipo immagina che tu sei, immagina che tu fai, o lei che mi faceva immaginare di essere con questa o quella, o io che le dicevo dai lecca quella fica che io la scopo. Ma appena raggiunto il piacere le nostre fantasie morivano nel letto. Non le abbiamo mai messe in pratica. Io da sei mesi sono in pensione, mentre lei lo è da soli tre mesi.
Questo ha comportato un relativo cambio di vita. Avendo più tempo a disposizione abbiamo passato i mesi estivi a mantenere sempre più in forma il nostro fisico appesantito da anni di lavoro sedentario. Innumerevoli camminate, e una dieta molto equilibrata, ci hanno permesso di raggiungere un discreto risultato, ma con l’arrivo dell’inverno si è evidenziata la necessità di trovare una palestra dove svolgere dell’attività fisica per continuare a mantenere efficiente il nostro corpo. Ne stavamo parlando un pomeriggio che eravamo in giro per la città, quando fermi ad un semaforo, abbiamo visto l’insegna della piscina comunale.
“Perche non ci facciamo un bel corso di nuoto.”
Lancio la proposta. Lei ci riflette un poco, poi ribatte che ha paura dell’acqua alta, e poi io sono già in grado di nuotare.
“Non importa se sono un nuotatore, anche se facendo immersioni non ho mai sviluppato le tecniche per nuotare in superficie, ma sott'acqua, e poi tu potresti acquisire una certa sicurezza per vincere la tua paura dell’acqua alta.”
Ci riflette un poco e poi mi dà ragione. Decidiamo di prendere delle informazioni su dove si tengono i corsi di nuoto, e dopo una breve ricerca, la nostra scelta cade su di una piscina, che è a pochi passi dal casa nostra, e che fa corsi serali a costi abbastanza contenuti. Dopo aver fatto l’iscrizione, ci presentiamo un lunedì sera puntuali alle venti, e facciamo conoscenza dello staff di coloro che sono gli istruttori di nuoto. Il capo si chiama Paolo, età circa trenta cinque anni, alto e fisico da nuotatore con spalle larghe, braccia robuste e un torace con pettorali scolpiti, capelli scuri cortissimi, e uno sguardo magnetico. Dei tre è l’unico che indossa una maglietta rossa attillata con il logo della piscina e dei pantaloncini che arrivano a meta gamba. I suoi assistenti sono Luca, un bel ragazzo giovane sui venticinque, e Sara una bella ragazza con degli splendidi occhi azzurri, e dal fisico stupendo sui ventidue anni. Appena fatte le presentazioni Paolo, ci chiede di mostragli la nostra acquaticità. Ci fa percorrere un vasca della piscina grande, e nota subito che io devo imparare a sincronizzare il movimento respiratorio, mentre Carla deve solo vincere la sua paura dell’acqua alta. Ci separa e io mi ritrovo a nuotare in una vasca più piccola, con Sara, che mi spiega i movimenti che devo fare, mentre Carla resta in vasca grande, con Paolo che la segue passo a passo. Dopo ogni vasca vedo che lui si abbassa, e le parla da vicino spiegando come deve fare. Per tutta la lezione non le toglie gli occhi di dosso, e noto anche che alla fine nel salutarla gli porge anche l’accappatoio. Per sei lezioni io resto con Sara, mentre lui segue sempre Carla, con particolare attenzione. La settima lezione, Sara mi porta in vasca grande, dove c’è anche Carla, e allora Paolo a lei la fa spostare in una corsia più interna, mentre io nuoto in quella più vicino al bordo vasca. Fra una vasca e l’altra, vedo che fra loro si è instaurata una bella confidenza, li vedo scherzare e ridere spesso. Mi rendo conto che sento dentro una strana sensazione. Da quando siamo sposati ormai da molti anni, non sono mai stato geloso di mia moglie, anche perche non me ne ha mai dato motivo di esserlo. Adesso ho l’impressione che lei sia molto presa dalle attenzioni del maestro, e stranamente non le ho chiesto nessuna spiegazione. Però mi ritrovo quando penso alla faccenda, con il cazzo durissimo, e la sera poi la scopo con impeto e con grande piacere di lei, che ne gode moltissimo. Con molta discrezioni li osservo, e alla fine della nona lezione, lui, quando tutti se ne vanno nello spogliatoio, le fa percorrere una vasca in più. Io li osservo mentre lentamente mi avvio nel mio spogliatoio, e vedo che quando lei arriva al bordo della vasca lui la solleva per farla uscire dall’acqua. La solleva come fosse una piuma, e per un momento si trovano molto vicini, lui la fissa negli occhi e poi le prende l’accappatoio e insieme vengono verso gli spogliatoi, che sono vicini a quelli maschili divisi da un piccolo corridoio. Mentre camminano lui le dice delle cose che a lei la fanno sorridere. Quando passano davanti a me, che mi sono spostato di lato, per non essere visto, li vedo che sono molto vicini, e lui prima che lei entri nello spogliatoio la stringe per un attimo a se, è solo un momento, ma dalla mia posizione posta di lato vedo benissimo, che lui con quel contatto le ha fatto sentire il pacco che si vede molto gonfio dei pantaloncini. Per un momento lei resta immobile, lo guarda, e lui le da un lieve bacio sulle labbra, le sussurra una cosa, e lei sorride e annuisce in senso positivo. Sono sconvolto mi rendo conto che se continua così lei finirà fra le sue braccia, e questo mi dà un certo fastidio, ma anche una forte eccitazione. Inoltre adesso nella piscina ci sono tutti i ragazzi del corso agonisti, e non sono sicuro che quel gesto sia passato inosservato. Entro nello spogliatoio, ho una violenta erezione. La cosa mi infastidisce dovendo fare la doccia con gli altri, mi sembra sconveniente avere una erezione davanti a tutti. Decido non fare la doccia, mi vesto ed esco nell’ingresso dove c’è un piccolo bar, e un grande schermo dove una telecamera mostra le vasche dalla piscina, mi metto ad osservare i ragazzi che nuotano in attesa che arrivi mia moglie. Mentre osservo lo schermo, la mia attenzione si concentra sul fatto che non si vede la maglietta color rosso di Paolo. Ci rifletto un momento, e rientro nello spogliatoio, fingendo di cercare una cosa, mi sposto sul corridoio laterale che collega sia i nostri spogliatoi che quelli femminili, e nel mezzo c’è una porta con su scritto spogliatoio riservato all’istruttore. Resto nella penombra, e ad un tratto quella porta si apre, ne esce mia moglie, che già indossa la tuta da ginnastica, si gira, saluta e corre dentro lo spogliatoio femminile. Poco dopo esce anche Paolo, che si aggiusta la maglietta che gli era rimasta dentro i pantaloncini sul davanti, indice del fatto che se li deve essere calati, e tirati su senza badare che l’indumento vi era infilato dentro. Si aggiusta meglio e va verso le corsie dove i ragazzi nuotano. Esco velocemente e mi rimetto ad aspettare mia moglie che sopraggiunge poco dopo. Quando mi vede si scusa dicendo che non vi erano docce libere. Io sono certo che mi sta mentendo, ma ho una erezione che mi fa male al pensiero che lei sia andata con Paolo e che come minimo gli abbia fatto un bocchino. Saliti in auto mentre andiamo a casa siamo fermi ad un semaforo, lei mi chiede se ho del chewingum per togliere il sapore del cloro dalla bocca.
“Questa sera ho fatto due bevute colossali.”
La guardo e non resisto alla tentazione di parlare.
“Quando ti è venuto in bocca lo hai ingoiato? è per questo che vuoi il chewingum per togliere il sapore del suo sperma dalle labbra?”
Lei è sbigottita, mi guarda, e abbassa gli occhi, e resta in silenzio. Io aspetto di essere dentro le mura domestiche per chiedere altre spiegazioni. Giunti in casa lei va in bagno, e poi a letto, io la seguo e nel buio della camera voglio sapere. Sono fra il furioso e l’incazzato per due motivi, mi scoccia che lei faccia la troia con lui, e poi ho il cazzo durissimo, sono eccitato da paura, ma voglio sapere. Le chiedo una spiegazione e lei dopo un lungo sospiro mi risponde.
“Si, è vero gli ho fatto un bocchino. Ero andata nel suo spogliatoio perche volevo sapere il motivo di una sua affermazione. Quando sono uscita dalla vasca, mentre mi accompagnava, mi ha detto che una femmina come me dovrebbe vedere una cosa che nella sua vita almeno una volta la dovrebbe provare, e si trovava nel suo spogliatoio. Io dopo essermi vestita sono andata da lui, per capire di cosa stava parlando. Ero consapevole che sarebbe stato sconveniente, e pericoloso andare, ma ero curiosa. ”
La guardo senza parlare, mi aspetto che lei prosegua.
“Prima di entrare mi aveva stretto a se e ho sentito un bozzo enorme premere contro il mio ventre, e ho tremato immaginando quello che ci poteva essere sotto quella stoffa. Quando sono entrata lui ha chiuso la porta, e ha abbassato i pantaloncini, e mi fa atto vedere un cazzo che in vita mia non avevo mai visto. Lungo molto di più del tuo, ma con una circonferenze esagerata, credimi quanto il mio polso. Mi sono inginocchiata davanti a quel totem di carne, che svettava verso l’alto, e non ho resistito a metterlo in bocca. Per quanto abbia una bocca ampia, ho faticato a infilarlo dentro, e l’ho succhiato come una pazza scatenata. Lui mi teneva il capo fermo e mi ha scopato in gola.
….mhumm…ssi brava…cosìììì..succhia che ti riempio la gola di cazzo prima e sborra poi…… ddaaiii…si che sborrooooo!!!!!!....huummmm…
Ho avuto un orgasmo tremendo, quando l’ho sentito gonfiarsi in bocca, e mi ha inondato la gola con tantissima sborra. Era un continuo di schizzi, sempre forti e generosi. Mi ha riempito la bocca almeno tre volte di sborra dolcissima, e poi ne usciva ancora ero inarrestabile. Alla fine ha smesso di sgorgare, e l’ho pulito bene fin quando lui mi ha sollevato da terra.
“Per la prima volta pò andare, il resto lo avrei nei prossimi giorni. Adesso vai, che il cornuto ti aspetta, ma uno di questi giorni ti cerco e ti scopo a dovere.”
Sono rimasto in silenzio mentre lei parlava, ho immaginato tutta la scena di lei che lo succhiava. Cercavo una motivazione per restare calmo, mentre ero deciso a fargliela pagare a questo stronzo che approfitta del suo essere prestante per scoparsi le donne che gli capitano davanti. Ero molto incazzato perche tutta la faccenda mi provocava una erezione esagerata. Dentro di me si stava concretizzando il sottile piacere di essere cornuto. La sento emozionata e tesa.
“Adesso io non so cosa fare. Ti amo, e mi dispiace di essermi lasciata andare, non capisco cosa mi succede, quando lo vedo la mia volontà si annulla, mi sento di doverlo accontentare, è più forte di me.”
Si gira e mi abbraccia. Sente che ho il cazzo durissimo, sale su di me e se lo infila dentro la fica che trovo essere completamente fradicia di umori. Cazzo!! si è eccitata al solo raccontarmi quello che era successo.
…..mmhumumm amoree..che cazzo durissimmmo che sentooooooo…ma ti sei ecciatto nel sapermi troia con lui……… sssii…scopamiii dai che venngooooo……..sssiiii…
La sbatto con furia, e le sfondo la fica. Lei viene, e dopo la rigiro, e le pianto il cazzo in culo senza troppi complimenti.
….ssiiii…puttanna..mi sono eccitato al pensiero che una bocchinara come te lo succhiava a lui…. sei una zoccola…una troia….. e adesso ti sfondo il culo…così quando lo farà lui sarai più aperta!!!!....
Le spingo dentro il cazzo con un solo affondo. La sento gemere, cercare di sottrarsi all’inculata, ma le tengo per i fianchi, e non le do tregua. Soffre e poi gode.
…..aaahhhhiiii…piannnooo!!...........me……….lo spaccchiiii!!!!!...ssisi…daiiii…spinggiii..cazzo…sssiii
La sbatto come un toro impazzito. Le spingo dentro il cazzo con forza, quasi cattiveria, e quando lei raggiunge di nuovo un orgasmo, le inondo il culo di sborra.
…ssiii…eccomiiiiiiiiiii…sborroooo!!!!adessooo!!!!..
Sono talmente eccitato che il cazzo quasi non si ammoscia. Lo estraggo pieno di sperma e di umori anali, e lo infilo direttamente in gola a lei, che lo succhia come una pazza scatenata. Si infila tutto il paletto in gola e mi fa impazzire. Poi le torno sopra e la scopo di nuovo mentre lei in preda ad una frenesie erotica mi supplica di sbatterla come la peggiore delle troie. Mai vista mia moglie cosi scatenata. Gode di nuovo, e pure io raggiungo un nuovo orgasmo, che scarico dentro di lei. Ci accasciamo distesi sul letto con il fiata corto, e il cuore che batte a mille. Restiamo per un momento in silenzio, poi è lei che mi bacia, e mi sussurra che io così eccitato non se lo ricordava da tempo. La stringo a me, e sento che dentro sono combattuto dal desiderio di sentirla sempre eccitata, così e dalla enorme paura di perderla per sempre.
“Ti amo. Ho il terrore di perderti, e questa sera ti ho scopato per cercare di dimostrarti che sei una femmina che mi fa impazzire sempre. Ti prego non lasciarmi per lui. Per lui tu sarai una delle tante che si è scopato per me sei tutta la mia vita.”
La sento che si strige a me e mi abbraccia forte.
“Pazzo amore mio non è possibile che ti cambi con lui. Mi sono resa conto che lui ha un bel cazzo, enorme, e possente. Sicuramente quando lo infilerà dentro di me impazzirò di piacere, ma sarà solo quello. Il rapporto che ho con te non lo batte nessun super cazzo.”
Si strige e mi bacia con passione. Sono commosso e solo allora cerco di mettere ordine nei miei pensieri.
“Io voglio solo sapere quando ti farai scopare da lui. Se possibile fai che accada qui, dentro casa nostra, poi voglio sapere tutto nei dettagli chiaro?”
Lei mi guarda incredula.
“Allora mi lasci libera di scopare con lui anche qui dentro? Non sei geloso? e poi se lui non vuole venire a casa che faccio non ci scopo?”
La guardo e vedo molta incredulità nei suoi occhi.
“Fai come vuoi, ma lo voglio sapere.”
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5 anni fa
admin, 75
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La lesbo/trans e l aspirante Trav
Era molto tempo che Enza si travestiva in privato e si sfondava il sedere con falli sempre più grandi. Era solo passiva,ma di lingua e mani buone.al max gli piaceva fare la troia in cam quando non incontrava uomini volgari.sapeva già di essere una troia rottinculo ma non gli piaceva sentire uomini che la chiamassero puttana e così via. Sarà per questo che i suoi unici incontri dal vivo  furono con sorelline e passivi in generale sognando sempre una coppia bsx di cui diventare intima amica di letto. Oppure l utopia di trovare una fidanzata lesbo o trans con cui fare coppia e porcate.il sogno resta come l utopia.Â
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5 anni fa
travpass,
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Diletta
Era una bella giornata a Milano.
Avevo deciso quella mattina di andare a fare un aperitivo in un bar vicino al castello sforzesco.
Sorseggiavo una birra e leggevo tranquillamente la gazzetta dello sport.
Mi stavo gustando il mio giorno di riposo quando mi sentii chiamare per nome. “Ciao Alle!!”
Alzai lo sguardo dal giornale.
Avevo davanti a me una ragazza. Capelli biondi, alta su i suoi tacchi 12, pantaloni neri eleganti, camicetta bianca e giacca nera. Sembrava appena uscita da una riunione d azienda.
La guardai in quei suoi occhi azzurri... e rimasi senza parole. “Diletta!!”
Diletta era la vecchia fidanzata del mio migliore amico, Marco.
Marco 12 anni fa era sparito una mattina, le aveva svuotato il conto in banca con 800.000 euro ed era scappato in Sud America. Nessuno lo aveva più visto. La denuncia di Diletta all epoca andò a vuoto, dato che il conto in banca era a nome di entrambi. Non solo, Marco aveva anche ipotecato la casa che avevano appena costruito. La banca si riprese la casa e Diletta fu messa in mezzo alla strada. Il padre era deceduto da un paio di settimane soltanto, e i soldi dell eredità erano partiti in Sud America con Marco. Cadde in depressione, comicio a drogarsi e poi a prostituirsi per pagarsi la dose. I parenti la rinnegarono e lei spari nel nulla. Fino ad oggi. Fino a questo momento in cui me la trovavo davanti.
“Diletta !! Quanto tempo! “
Mi sorrise, “si Alle, tanto tempo!”
“Siediti t offro un caffè!, o magari uno spritz, come stai?”
“Bene, lavoro in in azienda di marketing, mi sono appena trasferita qui a Milano”
“Non ti vedo da....”
“Si lo so, per favore non parliamo del passato, ho fatto parecchie terapie di autostima, persuasione e corsi di autocontrollo, sono stata anche in America per rimettermi in sesto”
“Hai passato brutti momenti, sono contento di rivederti in forma”
“Più in forma che mai!”
Parlammo per un buon quarto d’ora e mi ricordai perché L avevo corteggiata prima che si mettesse con Marco.
Aveva un seno molto più prominente sotto la camicetta che mi faceva pensare cose piccanti.
Mi invitò a casa sua il giorno dopo per una cena... era appena tornata e non aveva più amici. Accettai e mi diressi a casa sua il giorno seguente.
Abitava in zona Monza, in un bel condominio. Zona di lusso pensai tra me e me. Suonai al citofono e salii in ascensore.
Quando mi aprii la porta mi sorrise. Indossava un paio di leggings, che facevano immaginare le sue forme perfette ed il seno era rinchiuso in un top rosa. E che seno, non me lo ricordavo così! Avevo portato una bottiglia di champagne. La bevemmo sul suo terrazzo. Mentre il sole scendeva su Milano. Eravamo allegri e ordinammo due pizze. L allegria ci fece aprire una seconda bottiglia e ci trovammo a un certo punto sul divano, a sorseggiare gli ultimi bicchieri.
Si sedette sulle mie ginocchia, mi sussurri all orecchio” sono contenta che sei qui con me stasera, mi sono sentita sola... ti ho pensato parecchio...” e li mi mise la
Lingua in bocca. Un po’ ubriaco mi lasciai andare in un bacio appassionante. Le toccai il seno, sodo, muscoloso. Si staccò da me e mi disse “ti piace? L ho rifatto due anni fa”
Ecco perché non me la ricordavo così formosa!
Mi rimise la lingua in bocca, poi si alzò e si tolse il top rosa. Un seno stupendo, Nell aria aleggiava un profumo come quello di Christian Dior. Hypno mi sembrava che si chiamasse. Si sedette su di me a cavalcioni e rimanemmo a baciarci per un po’. Poi mi sussurro... “ho voglia di te” ero praticamente preso dall eccitazione, mi alzai e mi tolsi la maglietta. Poi mi mise seduto sulla sedia della cucina.. si tolse i leggings e mi mostro il suo bel sedere. Perfetto, tonico, non una smagliatura. “Facciamo un gioco!” Mi disse
Andò in camera e torno con delle manette...
“Cosa vuoi fare? “ le chiesi con malizia...
“Mi ricordo i film che guardavi con Marco, ora ti lego alla sedia e ....” mentre diceva questo mi aveva ammanettato i polsi a entrambi i braccioli.
Si mise seduta su di me e mi baciò ancora.
Avevo in erezione poderosa, la volevo mia.
Quindi si alzò e ritorno in camera.
Ritorno con una benda.
Non vedevo più niente. La sentii muoversi intorno a me, e mi accorsi che mi stava legando le caviglie alla sedia.
Mi trovai bloccato e non potevo muovermi.
Mi diede un altro bacio e comincio a strofinarsi su di me. Mi bacio sul collo ed andai fuori di testa. Quindi mi sbottono i pantaloni e li calo fino alle caviglie. La mia erezione era lì. Potente. 20 cm duri come un lampione.
“Prendi una caramella, ti puzza l alito”
Apri la bocca e mise una caramella direttamente in gola.
“Non sa di menta... “
“Ops ho preso la caramella blu invece di quella verde.... “ disse sarcastica
“Caramella blu?”
“Si Alle , Viagra, la notte e lunga, ed e appena iniziata”
Sentii un calore invadermi, il cuore mi andava a mille.
“Torno subito, mi faccio una doccia e torno “
“Aspetta , fammi fare la doccia con te... “
“Dopo, se ti comporterai bene faremo tutto ...”
Rimasi legato alla sedia per 10 minuti, la sentii rientrare in salotto. Mi si avvicinò e sentii un profumo di cocco inebriante. Non disse niente, mi comincio a graffiare dolcemente con le sue unghie.
Il viagra stata facendo effetto, avevo il cazzo duro come il marmo.
Diletta mi tolse la benda. Era davanti a me, indossava un baby doll nero, quasi trasparente. Aveva i capelli legati dietro la schiena ed indossava delle scarpe col tacco 12. Nere, lucide e con le suole rosse. Era una dea, se fossi stato libero L avrei violentata li.
“Bene, vedo che siamo eccitati... anche io sono tutta bagnata tato....” mi disse con voce sensuale. “Andiamo Diletta, sono teso, lasciami ho voglia di te!”
“Hai voglia di me? Haha, ora si che il gioco si fa bello...”
Si avvicinò e comincio a leccarmi la cappella, la sua lingua roteava intorno alla punta.
“Ora ti faccio qualche domanda... se rispondi bene continuo e se rispondi male sarai punito...”
“In che senso risposi...”avevo la cappella che stava per esplodere.. a quel punto po prese tutto il cazzo in bocca e comincio a succhiare... usava il mio cazzo come una cannuccia... ma si interruppe subito...
“Hai capito, io ora ti farò delle domande, e tu mi dovrai rispondere... hai capito?”
E ricomincio a succhiare...
godevo come un riccio, vederla con il mio cazzo in bocca era meglio di un film porno...
“Si “ risposi io.. “va bene...”
Si staccò dal mio cazzo e lo lascio in piena erezione.
“Dove si trova Marco?”
Li capii , stava cercando Marco, mi stava usando solo per poterlo trovare.
“ Non lo so, non lo vedo da una vita, perché lo vuoi sapere?”
Diletta si alzò in piedi, si giro di schiena e si sedette su di me, avevo il mio cazzo a 1 cm dalla sua fugherà depilata....
Improvvisamente uno schiaffo, forte, sulla cappella, poi un altro, poi un altro.
“Non cominciamo bene.... domanda numero due... mi vuoi scopare? Vuoi sentire la mia fighetta stretta?..”
“Oh si DIletta, lasciami andare”
“No, prima mi devi dire tutto quello che sai su Marco” mi disse con voce sensuale.
“Gli voglio fare pagare caro quello che mi ha fatto....” mi disse ancora, “ mi devi aiutare”
“Non so niente” risposi con il fiatone.
Mi prese L uccello in mano e comincio a segarmi. Ma si interruppe quasi subito.
“Non vuoi collaborare e vuoi che ti faccia venire ... ok ho altri metodi per convincerti”
Si alzò e si dirige verso il mobile del televisore, non so cosa prese, tiro fuori una scatola ed estrasse un oggetto. Lo cosparse di lubrificante e cammino verso di me con un ghigno.
Si inginocchiò e comincio ad infilare la sua mano sotto il mio pene.
Raggiunse il mio buco posteriore con fare sensuale. La sua mano era liscia, aveva la mano piena di crema lubrificante. Mi inserì un dito . Gemetti di piacere e lei me prese ancora una volta il mio cazzo in bocca.
Stavo gemendo. “Mi fai male” le dissi, ma lei non si curava di questo.
Quindi sentii qualcosa di duro andare verso il mio buchetto. Lo inserì facilmente. Sentivo qualcosa, lungo almeno 13 cm , non riuscivo a farlo venire fuori. Dato che ero immobilizzato c’ero praticamente seduto sopra.
“Che cosa e? Cosa mi hai messo?”
Prese la poltrona e si sedette davanti a me, accavallò le gambe e mi mostro il suo telefonino.
“Questo Alle si chiama Nemo 10. E un massaggiatore prostatico, il più potente, si può gonfiare e può lasciare brevi scariche elettriche alla tua prostata. Ha 10 livelli di vibrazione e la punta riscaldata. Questo massaggiatore non è in commercio, e un prototipo. Lo cominceranno a produrre L anno prossimo. E conosciuto come il massaggiatore che fa diventare gay. Martella la prostata in modo preciso e provoca orgasmi multipli negli uomini. Si comincia con le vibrazioni di base e si arriva fino al livello 10. Chi arriva al livello 10 si scioglie come burro.”
“Non è piacevole, mi fa male” le dissi agitandomi.
“Vedrai che ti passerà presto.
Livello 1: vibrazione lenta. Sento qualcosa muoversi dentro di me. Mi da fastidio. Non sono sicuro che mi faccia bene . Diletta si accende una sigaretta e mi guarda divertita. Avevo il cazzo sempre in tiro, e facevo espressioni di disapprovo.
“Lasci che il tuo corpo si abitui, ci vogliono almeno 5 minuti” mi disse di rilassarmi ma ero molto a disagio. Apri una bottiglietta e mi passo sotto il naso del popper. Sentii un calore montare dentro, ero in piena balia di lei.
“Lo sai che per quel bastardo ho buttato via gli anni più belli della mia vita? Dove cazzo e? Dove e andato? Lo devo trovare”
“Non lo so” dissi affannosamente.
“Sono andata a San Francisco, mi sono prostituita e mi sono fatta assumere da un gruppo pornografico. Poi ho fatto tutti i corsi e training per diventare una mistress professionista, di solito mi pagano per fare quello che sto facendo a te, e non sono cheap!”
Nel frattempo il mio corpo si era abituato alla sensazione, mentre mi diceva questo mi ero scordato che il mio sedere stava vibrando.
Livello 2: la vibrazione diventa ritmica e sento qualcosa gonfiarsi . “Ora hai il tuo buchino bello pieno, aspettiamo che la tua prostata si gonfi e aumentiamo la potenza. Sentivo un piacere strano, come quello che si ha quando si va in bagno a fare i bisogni. Un senso di liberazione e allo stesso tempo appagante. “Non so dove sia Marco” le dissi ancora. “Lasciami e scordiamoci di questa storia.
Livello 3: sento che la velocità aumenta e sento che tra un po’ dovrò espellere, e come se dovessi andare in bagno. Mi arriva una scarica elettrica che mi fa sbarrare gli occhi. Diletta mi guarda divertita. “Dici che te ne vuoi andare? Ma il tuo cazzo pensa il contrario. Sembra che gli piaccia. Guarda come si è ingrossato!”
Effettivamente il mio cazzo era diventato ancora più grosso, il sangue confluiva a pieno ritmo. Si era allargato.
Livello 4: tonalità costatnte. Diletta fa sgonfiare il massaggiatore che torna normale, ma in questo caso l effetto della vibrazione raddoppia L efficacia. Ho gli intestini che vibrano. Non mi sono reso conto che sto sbavando. Mi sta venendo voglia di fare la pipì.
“Possiamo fare una pausa, devo andare in bagno”
“No” rispose seccata, se devi fare qualcosa lo fai li, sulla sedia, poi ti farò pulire. “Dimmi, ti sapevi che Marco mi voleva tradire all epoca vero?”
“Non lo sapevo, giuro! Non ne sapevo niente”
Livello 5: vibrazione media. Sento la punta del massaggiatore scaldarsi ulteriormente. Ho voglia di fare la pipì.. ma mi trattengo.
“Ti prego Diletta fammi andare in bagno”
“No, devi pisciare vero? E normale, e il tuo corpo che vuole avere un orgasmo! Avanti piscia, piscia davanti a me! Non uscirà acqua ma sperma! Spingi!” E li dilett azionò L elettro stimulatore. Avevo il corpo che tremava, volevo pisciare ma non ci riuscivo, spingevo come se dovessi urinare. Ma non usciva niente.
Livello 6: la velocità aumenta, sento il massaggiatore gonfiarsi e riempirmi un altra volta. Sto sbavando, sono riuscito ad urinare, ma non è uscita urina, bensì un liquido trasparente. Non sono appagato, ho il corpo che trema come se fossi in mancanza di adrenalina. Voglio urinare ancora. Ma non ci riesco! Le vibrazioni non smettono e comincia a girarmi la testa. Diletta si alza e mi schiaccia le palle con il suo piede. “Haha, il primo orgasmo, hai visto? Non era urina coglione. Vuoi ancora pisciare eh? Non sei appagato, ti piace godere vero?
Avevo la lingua fuori, stavo per venire in altra volta . Questa volta su le scarpe di Diletta.
Livello 7: il massaggiatore si sgonfia, cominciano a pulsare scariche elettriche ed il vibratore si fa più veloce. Ho la prostata gonfia. Nel modo in cui sono seduto il massaggiatore batte direttamente sulla prostata. Sto sudando, comincio a essere confuso. Mi piace. Sto venendo una terza volta.. ma non ci riesco. “Vuoi che smetta?” Mi chiede Diletta... “NO! “ rispondo io “haha allora ti piace, allora è vero che questo aggeggio fa diventare froci, andiamo vieni un altra volta, e dimmi dove si trova Marco!”
“Non posso... “
“Non puoi? ... “
Livello 8: quest affare mi sta letteralmente trapanando, non capisco più niente. Ho avuto un altro orgasmo. Comincio ad avere mal di pancia e ho caldo. Diletta mi tiene il popper sotto il naso. Ho la testa che gira.
“Godi eh?”
“Si”
“Vuoi scoparmi?”
“Si”
“Apri la bocca”
Diletta si tolse una scarpa e me la mise in bocca. Poi si sfilò un seno da sotto il bent doll e mi disse di succhiare!
Ebbi un altro orgasmo.
Livello 9: il dildo si sgonfia e la punta si infuoca. Mi sta letteralmente martellando la prostata. Ho una sensazione permanete di urinare.
Le vibrazioni sono velocissime. Sono confuso.
“Vuoi venire? Vuoi venirmi dentro? Vuoi fare uscire tutto lo sperma? Hai le palle piene ormai, la tua prostata ha prodotto una quantità di sperma quasi al limite, ti devi sfogare. Dimmi dove e Marco e ti faccio sborrare”
“Ahhh, per favore, fammi venire”
“Quanto ti ha dato Marco per farlo fuggire? Con chi è scappato?
“Grrr fammi venire e ti dico tutto”
“Dimmi dove cazzo e!”
Livello 10: urlo. Sono preso dalle convulsioni. Sono aggrappato alla sedia come sulle
Montagne russe. Ho gli occhi all indietro e la lingua secca. Sudo. Voglio venire. Devo venire. Ho un altro orgasmo, poi un altro. Sono in paradiso. Il mio corpo non è più gestibile. Devo smettere!
Diletta gonfia il massaggiatore. Sono pieno. Arrivano scariche elettriche.
Diletta mi tira uno schiaffo, ma non sento dolore.
“Dove Alle, Dove e Marco?”
“HA un ristorante a Panama!”
Appena detto questo diletta si mette a cavalcioni e appena affondo il cazzo nella sua fighetta sborro copiosamente. Diletta che si era bagnata continua a pompare. Ho il suo seno in faccia, il mio cazzo in figa e il massaggiatore a livello 10 nel ano.
Diletta si alza e mi fa una sega. Ho un altro orgasmo copioso. Quindi spegne il massaggiatore, lo sgonfia e lo estrae.
Mi da un lungo bacio con la lingua.
Sono sudato, sfinito.
Diletta si siede sulla poltrona e accende una sigaretta.
“Piaciuto il giro?”
“Cazzo...” mi limito a dire...
si erano fatte le 3.00 ormai avevo il cazzo floscio e piccolo come quello di un bambino.
Diletta torna verso il tavolo e dal cassetto estrae una scatolina. Penso a delle salviette rinfrescanti.
Chiudo gli occhi e rimango in silenzio.
Sento le mani dolci di Diletta passare le salviette e sul mio pene e sul corpo. Non sento più L uccello, e come se fosse sotto anestesia. Sento un CLICK.
La puttana, mi ha chiuso in una cintura di castità!
7
1
5 anni fa
billy6969,
34
Ultima visita: 4 anni fa
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Una dura lezione per arianna
Non era la prima volta che Arianna faceva la maestrina con me.
45 anni io, 40 lei. Arianna la tipica moglie normale, alta uno e sessanta, magrolina. Unico vezzo la pettinatura a caschetto alla Valentina.
La chiamavo "miss rottermayer" e a lei piaceva, piaceva perchè lei era cosí: tutto perfettamente a posto e in ordine. Quel giorno, per l'ennesima volta, mi aveva ammorbato con la sua solita lezioncina. Mi aveva beccato a fumare sul terrazzo. " Non hai disciplina, cristiano. Non riesci a resistere a nessun vizio, nessun capriccio." Arianna, invece, era semplicemente perfetta. Mai una sbavatura. Mi sarebbe piaciuto che cedesse qualche volta. Avrei allegramente sopportato anche un cornino. Nulla. La amavo, ma conviverci diventava sempre più difficile
Quel giorno esatto decisi che avrei avuto la mia bollente vendetta io, una lezione di vita lei.
Prima parte - l'amico medico.
Iniziai ad architettare il mio piano durante la notte. Più lo costruivo nella mia mente, più mi eccitavo.
Il giorno seguente contattai Giulio, un vecchio compagno di Liceo, diventato nel frattempo ginecologo e trasferito a Firenze.
Dopo i soliti convenevoli, al telefono, iniziai a tessere la tela con balle clamorose.
"Sai Giulio, siamo amici di vecchia data, con te so che mi posso confidare, mia moglie vorrebbe avere un figlio, ma ha 40 anni e poca voglia di scopare. Così è dura".
Il buon Giulio, cattolico fino al midollo, quasi in lacrime mi disse di non preoccuparmi. Mi avrebbe inviato le ricette e i suggerimenti per "riaccendere" mia moglie.
La prima parte del piano era andata, ora toccava alla seconda parte.
Seconda parte - l'amica troia.
Tutte le mogli come Arianna hanno un'amica troia. Le servono per dimostrare la propria superiorità morale.
Lella era lo stereotipo adatto: divorziata 2 volte, cornificava allegramente il marito frequentando palestra e locali a caccia di cazzi. Per lei scopare era diverso da stare insieme. Era perfetta per essere la complice.
Lella adorava Arianna, erano praticamente cresciute insieme, ma come me era oggetto continuo di lezioni di moralità da parte di mia moglie. Si contavano a decine le volte che arianna ci cazziava contemporaneamente durante le cene tra amici.
Le mandai un messaggio: "ciao lella, ci troviamo? Ho un'idea per uno scherzo a Arianna" la risposta arrivò subito "ok, ma con te non scopo, lo sai".
Ci trovammo al bar e le parlai della mia idea.
"Tu sei PAZZO", mi disse, ma la cosa la intrigava tantissimo, lo vedevo dai capezzoli sulla camicetta.
"Dai, se lo merita, e poi sarà lei a decidere, giusto? Tu prepari solo il campo, se poi vuole giocarci è una sua scelta" . Naturalmente a Lella non parlai dell' "aiutino" di Giulio. "Ok ci sto! Ho sempre desiderato farti stare in squadra con mio marito... Siete troppo perfettini assieme, se riesco a far fare ad Arianna quello che mi chiedi, mi paghi pegno". Accettai e ci stringemmo la mano. Ho ancora idea che andò via con un lago nella passera.
Terza parte - le vitamine.
Una settimana dopo arrivò il pacco da Giulio con le istruzioni e le ricette.
"Caro Cristiano, ecco le ricette e le dosi. È una cura ormonale di nuovo tipo, fa fatta per un mese. In breve, visto che non sei medico, la faró breve. Sono estrogeni e androgeni a rilascio controllato, più una "bomba" da prendere il giorno giusto. Auguri".
Arianna, in primavera, soffriva di spossatezza continua, tanto che le occorreva assumere magnesio a kili per riuscire a fare poche mezzore in palestra. Avevo pensato a tutto, tutto.
Andai in farmacia e comperai quanto prescritto da Giulio, più due scatola di vitamine.
A casa, mentre sostituivo i blister, il cazzo mi divenne spaventosamente duro.
Alle 18 Arianna tornò dalla palestra, distrutta. "Dio mio, non ce la faccio più...Sono a pezzi".
Avevo la pelle d'oca. Ora o mai più, ormai oltre al desiderio di vendetta comandava anche il mio cazzo. "Tesoro, mi sono fatto mandare da Giulio dei campioni di integratori, dice che sono una bomba"...
Fine prima puntata.
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5 anni fa
onlyfantasy68,
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Ultima visita: 5 anni fa
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La vacanza al sud. terza parte. confessioni
Io faccio un bel respiro e penso a questo incredibile giorno.
“Credo che tutto sia andato meglio di quanto ci potevamo aspettare. Ha imparato in fretta la sposina. Mi è anche sembrato che con la lingua fra le tue cosce non se la sia cavata male.”
Elisa mi guarda e sorride maliziosamente.
“Caro mi quella ha già imparato benissimo. Se non sbaglio ha solo ventuno anni e già scopa meglio e più di me, se continua così quando arriverà la mia età avrà preso tanto di quei cazzi che ci potrebbe fare il ponte sullo Stretto di Messina. Credimi mi ha leccato da vera esperta.”
Marco guarda la moglie e poi dopo un momento di riflessione ci illustra il suo punto di vista.
“La ragazza sa succhiare molto bene, mi ha raccontato che da tempo si divertiva a succhiare cazzi a tutti e gli piace moltissimo quando gli si sborra in gola. Va pazza per la sborra. Quando me la sono trovata in disco ho creduto che fosse vergine di culo, ma credimi ho avuto la sensazione che almeno un cazzo ci era già passato. Ho finto di credere che fosse vergine, ma lei già lo usava il culetto e sicuramente di bocchini ne ha fatti tanti. Poi c’è una cosa che forse non sai, lunedì sera quando tornavo dal lavoro con il furgone assieme ai miei operai mi sono fermato ad un distributore per mettere del carburante, e lei eri lì che metteva la benzina. Quando l’ho vista ci siamo messi a parlare e io le ho chiesto se le avrebbe fatto piacere stare con me, tanto per fare un’ultima scopata prima delle nozze. A accettato e ci siamo spostati poco lontano e la puttanella si è scopata me e i miei sei operai nel furgone e due per volta li ha spremuti fino all’ultima goccia. Quando se ne andata era così piena di sborra che le ho dovuto prestare un panno per non sporcare il sedile della vettura. Sono convinto che Luca se saprà assecondare una femmina come lei si divertirà tantissimo, ma deve pensare che ad una così di cazzo non ne avrà ma abbastanza.”
Loro si abbracciano e poi si addormentano mentre io rifletto su quanto ha detto Marco. Adesso ho capito la preoccupazione di Maria quando Luca mi ha chiesto di sverginarle il culo, la puttanella se lo era fatto rompere da tempo e mi ha raccontato la storiella della disco solo per giustificarsi con me perche non raccontassi che invece lei lo usava già parecchio. Mi rendo conto che Luca di corna ne ha già tante in testa, e dovrà essere molto intelligente se vorrà godere con una puttanella come quella che ha appena sposato. Al risveglio mi ritrovo con Elisa che sta succhiando il cazzo di suo marito, la guardo divertito e le dico che è una troia insaziabile. Di risposta lei allunga la mano sul mio che da segni di risveglio, ma declino l’offerta e mene vado in bagno a pisciare. Al ritorno passo davanti alla camera degli sposi, apro piano la porta e vedo lui che dorme mentre lei mi sorride nel buio. Le faccio cenno di uscire e lei mi segue. Seduti sul divano le chiedo la verità sulla sua vita sessuale. Mi guarda stupita, ma capisce che adesso voglio sapere tutto.
“Ho cominciato molto presto ad interessarmi al sesso. A sedici anni divenni l’inseparabile amica con la figlia di un amico di mio padre. Lei quasi per gioco un giorno mi mise una mano fra le gambe dicendomi che se la lasciavo fare avrei toccato il paradiso. Io non mi sono opposta e da allora spesso restavamo chiuse in camera sua dove lei mi ha insegnato tante cose piacevoli, come far impazzire una donna con le sole mani e lingua. Di nascosto suo padre ci spiava e un giorno che ero sola in casa con lui, mentre aspettavo il rientro della figlia, mi disse che ero un brava troietta e se lo avessi accontento non avrebbe detto a nessuno quello che facevo con sua figlia, ma che mi avrebbe insegnato tante cose che una come me doveva imparare. Per prima cosa mi mise il suo cazzo in bocca e me lo fece succhiare. Era bello sentirlo gonfiare in bocca e quando lui mi bloccò la testa mentre veniva io l’ho ingoiato tutto. Dopo quella volta lui mi lasciava libera di succhiarlo e bere la sborra senza problemi. Un giorno dopo il mio diciassettesimo compleanno per regalo mi portò in una casa di un suo amico che era in compagnia di altre tre persone che mi fecero succhiare i loro cazzi e bere tanta sborra. Uno mi voleva scopare, ma il mio amico non volle allora me lo mise in culo. Fu tremendo! sentivo tantissimo dolore. Urlai molto forte e lui impaurito se ne uscì e mi sborrò in faccia dicendomi che tanto prima o poi il culo me lo avrebbero rotto lo stesso. Poi ho conosciuto Luca e da allora ho cercato di stare sempre attenta a non andare con nessuno, e a parte la serata in disco non ero mai venuta meno al mio proposito. Poi Luca mi ha raccontato che all’addio al celibato lui era stato con una puttana allora io gli ho detto del mio passato e lui si è eccitato tantissimo e mi ha detto che durante il viaggio di nozze voleva tutti i particolari. Rimaneva il fatto della disco e ieri sera gli ho raccontato anche di quello e lui era pazzo di felicità, mi ha giurato che io e lui faremo ancora tante porcate insieme. C’è anche una cosa che non gli ho detto, di quando lunedì sera ho incontrato Marco con i suoi operai e mi sono fatta scopare da tutti, non so se devo raccontargli anche questa storia.”
La guardo e le dico che per ora forse è meglio di no, ma forse durante il viaggio di nozze se lo ritiene giusto è meglio che lui lo sappia da lei. Appena finto di parlare andiamo in camera per svegliare lo sposo che quando ci vede la prende fra le braccia e la bacia con molto ardore e le mette una mano fra le gambe. Lei si lascia toccare ed eccitare. Li guardo divertito e poi mi faccio succhiare il cazzo che diventa subito duro, ma è la voce di Elisa che entra in camera che mi distoglie dal gioco.
“Ma guarda che porcelli ingrati che abbiamo qui dentro, giocano senza invitare. “
Finito di parlare si mette a leccare Maria che gli apre le gambe mentre Luca si fa succhiare il cazzo. Mi giro e vedo Marco nudo con in mano una tazza di caffè, mi lascio tentare e me ne vado in cucina seguito da lui che si avvicina, e me ne serve una anche a me. Mentre bevo il caffè chiamo Assunta per sapere cosa hanno fatto gli amici di Luca. Lei mi racconta che sono stati a fare casino per più di due ore poi se ne sono andati. La prego di passarmi a prendere e lei mi assicura che sarà davanti a casa di suo nipote fra una mezzora. Ritorno in camera e vedo Luca che scopa Elisa che lecca Maria che lo prende in culo da Marco. Mi rivesto e li lascio ai loro piaceri e li saluto e me ne vado. Esco in strada e sento il piacere del sole sulla pelle, faccio due passi e poi una vettura si affianca a me con dentro Assunta che mi preleva e si dirige verso il mare. Per un po resta in silenzio, poi arrivati sulla spiaggia scendiamo e ci dirigiamo lungo la battigia e camminiamo affiancati ma sempre in silenzio. Poi è lei che dopo avermi guadato in faccia mi fa le domande a cui vuole una risposta.
“Hai l’aria di chi ha fatto le ore piccole. Ho notato che con mio nipote e sua moglie avete una bella complicità, la stessa che hai anche con mia nuora. Per tutta la cerimonia vi siete sempre intesi ad occhiate, e poi Elisa che si presta a donare il suo abito a mia nuora restando nuda davanti a te. Mia nuora che non prova nei tuoi confronti nessun pudore nel mostrarsi nuda, vedendo la tua faccia questa mattina c’è da pensare che avete scopata insieme per tutta la notte. ”
La sua voce è tesa quasi nervosa. La guardo e cerco di sviare la risposta, ma lei mi osserva in attesa che io parli. Lei si avvicina ad uno scoglio e ci si appoggia quasi seduta, io le sono al fianco.
“Con Marco e sua moglie abbiamo trovato la complicità necessaria a salvare tuo figlio dai suoi amici e poi ieri sera abbiamo festeggiato insieme.”
Lei scuote il capo, poi riprende a parlare.
“Amico mio, oramai ti conosco, e a me piace prenderlo in culo, non farmi prende PER il culo. Credi che non sappia che ti sei scopato mia nuora. Quando domenica dopo la prova del vestito Luca mi ha frettolosamente portato a casa. L’avevo sentito chiedere a Maria di prendere dei documenti a casa nuova, ben sapendo che il lunedì, non sarebbe andato in ufficio allora ho pensato che dovevo capire cosa gli passava in testa. Così dopo che mi ha lasciato a casa l’ho seguito e ho visto che si è fermato a pochi passi da casa sua e aspettava voi che eravate già dentro. Avendo le chiavi di casa sua mi sono intrufolata dal garage senza essere vista, e ti ho visto che la scopavi, e le sfondavi il culo, e quella puttana di mia nuora ci provava molto piacere. Sono uscita in silenzio, e me ne sono andata. Quando voi ieri sera ve ne siete andati insieme, ho avuto la conferma di certe voci che avevo sul passato di mia nuora, che mi dicono abbia succhiato tanti cazzi. Inoltre sono al corrente della disinvolta maniera di vivere il sesso di mio nipote e sua moglie. Quando ho provato a parlarne con mio figlio, ho notato che a lui queste cose invece di ferirlo lo eccitavano, e allora ho deciso di lasciare che lui viva la sua vita come meglio crede.”
“La guardo e confermo quanto lei mi ha detto. Ad un tratto lei si gira e mi bacia. All’inizio non è un bacio vero, ma un sottile sfiorarsi di labbra, quasi a vedere se lo accetto. La guardo negli occhi e rispondo con impeto al suo bacio che diventa carico di passione e voglia. Sento il suo corpo aderire al mio. Il seno premere contro il mio petto e il bacino che si struscia ad una improvvisa erezione che il suo bacio mi provoca. Dopo aver limonato per un lungo e interminabile momento ci stacchiamo guardandoci negli occhi.
“Perche noi due non abbiamo mai scopato? lo sai quanto l’ho desiderato, e una volta ci siamo anche andati vicino, ma poi, ne tu, ne Carmelo, avete mai voluto farlo mentre io e tua moglie lo volevamo da tempo.”
La guardo e non trovo le parole, ero prono a rispondere a tante domande anche le più impegnative, ma a questa non trovo le parole.
“L’altro eri ne ho parlato con Giulia, abbiamo fatto una lunga chiacchierata e alla fine lei mi ha detto che le piacerebbe se noi adesso passiamo un momento di puro sesso insieme, per recuperare il tempo perduto.”
La guado e le dico che forse sarebbe meglio che ne parliamo con Carmelo. IL suo gesto che segue è quanto di più di quello che mi aspettavo. Prende il cellulare e attiva una video chiamata con suo marito. Carmelo quando vede che è in mia compagnia mi sorride e mi dice che va tutto bene che lui è d’accordo, e che poi dopo avremo modo di spiegarci, per il momento è opportuno che io e lei ci godiamo questo momento.
“Si sente in colpa per tutti questi anni in cui mi ha privato del piacere di scopare con te. Quando ho chiamato Giulia, lui era presente e ha promesso a tua moglie che appena se ne presenta l’occasione il conto sarà pareggiato, ma per il momento lui è felice se io e te scopiamo.”
Improvvisamente mi suona il cellulare, è Giulia che mi chiede di tornare perche la salute di mia suocera sta peggiorando in maniera molto critica, e vorrebbe che io sia lì con lei in un momento così delicato. Quella telefonata ha su di noi l’effetto di uno schiaffo dato in faccia improvvisamente. Di colpo mi sento come se mi fossi svegliato da un sogno. Mi faccio accompagnare all’aeroporto e cambio il mio biglietto di ritorno con un volo diretto che partirà due ore dopo, e andiamo subito a casa per prendere il mio bagaglio. Carmelo quando ci ha visto arrivare insieme si aspettava tanto altro, invece quando l’ho informo dell’urgenza del mio ritorno, ci è rimane molto male e tanto dispiaciuto. Ho chiamato i ragazzi informandoli della mia repentina partenza. Quando arrivo in aeroporto li trovo tutti e quattro lì per salutarmi. Il primo è Marco che mi abbraccia e si dispiace per tutto questo, mi fa promettere che quando ritorno in Sicilia li contatterò. Poi è Elisa che mi abbraccia e mi sussurra che è stata molto bene con un porco come me, ed è impaziente di conoscere Giulia con la quale vuole intrattenere un momento di intimo piacere. Luca e Maria mi abbracciano e mi chiedono di informarli sulla questione di mia suocera. Li stringo a me gli dico che devono andare in viaggio di nozze, non preoccuparsi di nulla e divertirsi in ogni modo perche dalle mie parti c’è un detto che recita ”ogni lasciata è persa per sempre”. Loro se ne vanno e resto ancora un momento con i miei amici. Carmelo mi chiede di esprimere tutta la sua vicinanza a mia moglie in un momento così duro, poi Assunta mi abbraccia e mi da un bacio in bocca sotto lo sguardo di lui che sorride compiaciuto. Sento tutto il suo corpo aderire al mio, e la sua lingua che entra di prepotenza nella mia bocca e poi mi morde il labbro inferiore.
“Ricordati che qui io ti aspetto.”
Quando dopo una mezzora decollo guardo intorno a me l’aereo mezzo vuoto, i posti di lato a me vuoti e mi giro a guardare fuori dal finestrino questa bellissima terra che si allontana velocemente e dentro di me mi faccio una promessa che giuro di mantenere. Tornerò.
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La vacanza al sud. 2 parte 2.la prima notte di nozze
I tre giorni che ci sparano del matrimonio, li passo ad aiutare loro negli ultimi preparativi e non ho più occasione di vedere Maria. Poi viene il gran giorno. Fin dall’alba sono tutti elettrici e indaffarati. Carmelo e teso mi chiede mille volte tante cose, mentre la più calma è Assunta che fasciata in un bellissimo abito azzurro che mette in risalto la sua splendida capigliatura scura è davvero bella. Quando arriviamo alla chiesa ho una piacevole sorpresa. Fra le coppie di invitati riconosco la bella signora dell’aereo. Ci guardiamo prima da lontano, poi loro si avvicinano e lei mi presenta il marito.
“Caro questo è il signore dell’aereo, si chiama Mario.”
Lui mi stringe la mano e mi dice che si chiama Marco, e poi in quel momento da una splendida vettura vediamo arrivare la sposa e loro si guardano in faccia e restano stupiti. Per tutta la cerimonia si tengono difilati, poi quando andiamo nel ristorante che ospita il pranzo tra un aperitivo e uno stuzzichino lei si avvicina per scambiare qualche parola.
“Strano il gioco del destino che ci ha fatto incontrare prima in aereo e poi qui.”
La guardo e sorridendo le chiedo se anche oggi non indossa le mutandine. Lei mi guarda con fare malizioso e mi risponde che le aveva anche prima di salire in aereo. Ora sono io che resto stupito e lei mi da una spiegazione.
“Come ti ho detto ero salita a Roma per un progetto e sono rimasta due giorni. La domenica mattina per andare in aeroporto mi è venuto a prendere uno dei due soci del progetto che già mi guardava con occhi da vero maiale. Ha detto che saremmo passati dal suo ufficio, ma io avevo capito dove voleva andare a parare e gli ho detto che non avevo tempo, rischiavo di perdere l’aereo. Si è convinto a portarmi all’aeroporto ad una condizione, che avremmo scopato. Io sempre dicendo che non c’era tempo ho accampato delle scuse, e lui sempre più eccitato mi ha detto che era disposto a tutto per di avere qualche cosa da me. Quando gli ho chiesto cosa intendeva per tutto lui mi ha risposto che disponibile anche a pagarmi. Da quando ho vissuto una esperienza in cui mi hanno pagato per scopare, questa cosa mi eccita tantissimo e allora gli ho proposto una leccata di fica e un bocchino a 500 euro. Lui ha contrattato un poco e alla fine ci siamo accordati per 300. Giunti in aeroporto siamo andati velocemente nei bagni e scartati quelli per donne o uomini ci siamo infilati in uno dei tre liberi di quelli destinati agli andicappati. Mi ha messo sul lavandino, mi ha sfilato lo string fradicio dei miei umori, l’ha annusato e leccato poi se lo è messo in tasca per ricordo, e mi ha leccato divinamente. Era bravissimo nel passare la lingua su e giù nel taglio della fica infialarla dentro fra le pieghe e poi succhiarmi il bottoncino fin quando non gli sono venuta in bocca. Bellissimo. Poi l’ho fatto sedere sul water e quando ha tirato fuori il cazzo mi sono ritrovata davanti alla bocca una bella mazza, lunga e grossa. Ne ho infilato più della metà in gola e lui ha abbassato i pantaloni mettendo in mostra due grosse palle che ho leccato e succhiato con suo grande piacere.
….hummmmm…..s.si che gran bocchinaraaaa……. ssiii ..succhiamiile palleee…..ssiiii….che boccaa!!
Mi ha messo una mano in capo e ha cominciato a scoparmi in bocca. Fantastico. Poi di colpo si è fermato fra le mie labbra e ha cominciato a schizzarmi in bocca un fiume di sborra che ho faticato ad ingoiare.
….sssisii….zoccola!!!!!...bevviiii….siiiii..ingoiaaa..
L’ho spremuto fino all’ultima goccia e poi me ne sono andata e quando in aereo ti ho visto mi è venuta una voglia di godere anche con te. Ero così eccitata che ti sono bastate due dita per farmi godere. La guardo compiaciuto di aver goduto in bocca ad una puttanella come lei. Poi durante il pranzo li vedo venire al tavolo dove sono sia io che gli sposi noto il disagio di Maria. Luca li presenta a Maria spiegando che Marco è un suo cugino e le Elisa è sua moglie. Ho subito un dubbio che ci sai qualche cosa che non quadra, ma devo aspettare un poco prima di potermi avvicinare alla sposa per chiedere cosa c’è che non va con loro. Danno iniziato alle danze e mi ritrovo a ballare con la sposa e le chiedo una spiegazione. Lei abbassa lo sguardo e con un fil di voce mi dice che sono loro la coppia con cui si è divertita in discoteca. Capisco al volo le sue preoccupazioni e la tranquillizzo dicendo che a tutto ci penso io. Non finisco il ballo con lei, che mi sento bussare alla spalla, è Marco che mi offre sua moglie in cambio della sposa, che accetta di ballare con lui pur con un evidente stato di disagio. Stringo Elisa a me e lei sussurro delle parole che la fanno sorridere.
“Non è che per caso avete conosciuto in modo, come dire, diverso, la sposa?”
Elisa mi guarda e poi mi sorride maliziosamente.
“Te che ne sai di come abbiamo conosciuto la sposa in altre circostanze?”
La guardo e le spiego che sono al corrente della serata in disco, e che se ho in cambio la loro totale discrezione le posso dare una informazione che potrebbe essere molto utile in futuro. Mi guarda curiose e io l’accontento.
“Se voi due evitate di raccontare a Luca del divertimento extra che la sposina si è concessa con voi, potreste in futuro coltivare la vostra amicizia e far diventare Maria una bella puttanella come te, anche perche questo è il desiderio di Luca, che la vorrebbe già molto disinibita.”
Elisa mi guarda con occhi stupiti e si compiace di quanto le ho appena detto. Mi assicura la loro totale discrezione e non vede l’ora di giocare con la giovane sposina che in quel momento ha finito il ballo con Marco e ritorna fra le braccio del marito. Mi avvicino e rassicuro Maria che il suo segreto è ben custodito, che deve solo godersi la festa. Quando si arriva al taglio della torta sono vicino ad un gruppo di amici dello sposo che stanno progettando una nottata di scherzi per la giovane coppia. Sono venuti a conoscenza del fatto che partiranno per il viaggio di nozze solo la sera del giorno dopo e che passeranno la prima notte di nozze in un piccolo bungalow messo a disposizione dalla struttura dove si sta svolgendo il pranzo nunziale. Vedo che uno di loro indica una piccola costruzione in legno molto carina posta in cima ad una collinetta. Mi avvicino a Marco ed Elisa che stanno quasi per lasciare la festa, li prendo in disparte e li metto al corrente di un piano che ho elaborato velocemente. Gli chiedo di fingere di andarsene e di parcheggiare la sua vettura di lato al bungalow che gli indico, e di aspettare che noi arriviamo. Mi guardano stupiti, ma subito complici del mio progetto. Parlo con Assunta che sta faticando a reggere Carmelo che a decisamente bevuto troppo e le faccio presente che ho bisogno del suo aiuto per rendere la prima notte di nozze dei ragazzi bella e non un inferno come stanno progettando i loro amici. In fine prendo Luca in disparte e gli racconto di come si prospetta la sua notte di nozze e lui mi guarda con occhi impauriti e lo vedo sconsolato, ma lo rassicuro dicendo che ho già elaborato un piano e mi serve che lui e Maria facciano esattamente quello che dirò loro di fare senza indugi. Dopo una mezzora tutti gli invitati se ne vanno e Carmelo, e Assunta assieme agli sposi vanno nel bungalow seguiti da me che parcheggio la mia vettura di lato dove già c’è ad aspettare il Suv di Marco con Elisa dentro. Prima di entrare nel locale mi avvicino al Suv e chiedo a Elisa di spogliarsi. Lei mi guarda per un secondo poi sale dietro e mi passa il suo abito restando solo in lingerie. Entro nel locale e vedo sdraiato sul letto Carmelo che è già nel mondo dei sogni, Luca che sta indossando la sua giacca come da me ordinato e Maria che aiutata da Assunta si spoglia e resta solo con l’intimo, le calze e il reggicalze di puro pizzo bianco. Per un attimo la guardo e sento salire una forte erezione, le passo il vestito di Elisa e mentre Luca l’aiuta a metterlo Assunta mi si avvicina e mi parla sottovoce.
“Domani mi racconti tutto nei minimi dettaglio. Siamo d’accordo?”
Annuisco e ce ne andiamo. Ci infiliamo rapidamente dentro la vettura. Luca dietro con Maria stretta fra Elisa e lui, mentre io sono davanti con Marco al quale ordino di partire velocemente. Facciamo giusto in tempo a raggiungere il cancello della struttura, quando vediamo arrivare due vettura cariche dei suoi amici che facendo già un gran casino vengono a disturbare gli sposi. Appena fuori Marco chiede dove andare. Luca propone la sua casa, ma io obbietto che appena i suoi amici si renderanno conto che non sono dove dovrebbero essere sarà il primo posto dove li verranno a cercare.
“Andiamo a casa nostra. Io sono praticamente nuda e dal nostro garage si entra in casa attraverso la scala chiocciola, quindi se non ho gli abiti nessuno ci vede.”
La voce di Elisa è l’unica che si sente, e Marco si avvia velocemente in quella direzione. Durante il viaggio noto che Elisa si stringe molto a Maria e Luca la tiene fra le braccia. Giunti nel loro garage, la prima ascendere e salire la scala chiocciola è Elisa seguita da Luca mentre io mi avvicino a Maria e la stringo a me. La guardo negli occhi, premo la mia eccitazione contro il suo corpo che aderisce al mio, mentre Marco ci osserva in silenzio.
“Lasciati andare. Luca mi ha detto che desidera che tu questa sera pensi solo al vostro piacere se ti lasci andare con noi, credimi, ti faremo vivere una prima notte di nozze indimenticabile.”
Mentre le parlo la stringo a me, sento che lei preme con il bacino contro la mia erezione. La bacio e faccio segno a Marco di avvicinarsi e lui le preme il sul pacco contro il culo. Maria geme poi si gira e bacia anche a lui. La facciamo salire davanti a noi e quando arriviamo nel salone troviamo Luca abbracciato a Elisa che stanno ridendo. Quando lui vede la giovane mogliettina, gli va incontro e l’abbraccia e bacia con passione. Maria solleva le braccia e aiutata da Elisa si spoglia dell’abito e rimane con solo l’intimo. Noi restiamo immobili ad osservarli, ma è Marco che con un gesto apre una porta e li invita ad entrare dentro la loro camera matrimoniale. Luca si avvicina e quando è sulla soglia la prende in braccio e poi entrano dentro mentre Elisa prima bacia Marco in bocca, poi si inginocchia davanti a noi due dopo averci estratto i cazzi incomincia a succhiarci e leccarci con calma. Sono eccitato da questa situazione, dalla camera vengono i gemiti di piacere degli sposi che scopano, mentre qui Elisa ci succhia con estrema maestria i nostri cazzi durissimi. Quando un grido di piacere rompe il silenzio, Elisa si solleva e impugnando i nostri cazzi ci guida dentro la camera dove Maria a cosce larghe sta scopando con Luca che quando ci vede si eccita ancora di più e poco dopo le viene dentro. Resta un momento fermo dentro Maria e poi si sfila, ma il suo posto è subito occupato da Elisa che si inginocchia fra le gambe di Maria e gli lecca la fica, da dove cola il seme di Luca, che osserva seduto sul letto con il cazzo ancora duro. Marco si inginocchia di lato a Maria e le porge il cazzo da succhiare, cosa che la ragazza fa immediatamente. Osservo eccitato la scena e mi metto pure io di lato e offro il mio cazzo alle calde labbra di Maria che ora si dedica a succhiarci insieme. Geme sotto i colpi della lingua di Elisa che le strappa il primo orgasmo.
…uhuuhmmmmm……ssiiiiii……….huummmmm…
Elisa le lascia assaporare il piacere, poi si toglie e lascia il posto a Marco che la penetra di colpo. Io osservo la scena e faccio un gesto a Marco che mi capisce subito e afferra la sposa, e la rigira, mettendola su di lui, che adesso la scopa stando supino. Impalata su di lui Maria incomincia a godere, mentre Luca li osserva estasiato. Gli faccio un cenno e lo invito a inculare sua moglie.
“Che aspetti! incula questa troia! lo volevi da tanto e adesso la guardi? sfondale il culo che è ora!”
Lui si mette dietro di le e le spinge di colpo il cazzo tutto in culo.
….AAHHHH……ssiii….daiiiii..amoreeee…..sssiiiiii…
Gode stretta far i due maschi che adesso la pompano molto velocemente. Elisa mi si avvicina e mi bacia, poi mi sussurra una cosa che mi fa sorridere.
“Metti il tuo cazzo in gola questa puttanella che le voglio fare delle foto, un vero book fotografico alternativo.”
Mi metto in piedi davanti alla bocca di Maria che subito succhia il mio, cazzo sconvolta dal piacere della doppia monta a cui è sottoposta. Elisa scatta le foto mentre la sposa gode. Per diversi minuti la facciamo godere ripetutamente, poi ci cambiamo di posto, io sotto che la scopo, mentre Marco le fa il culo e Luca in bocca. Poi Luca si sfila e invita Elisa a mettersi davanti alla faccia della moglie per farsi leccare, e lui scatta le foto a mitraglia. La lingua di Maria ben presto fa godere Elisa, che poi si abbassa sul mio volto e si fa leccare il culo mentre bacia Maria in bocca. Marco dopo un poco solleva Maria da dietro e si distende portando la sposa su di lui che adesso la incula stando sotto e lei che ha le gambe aperte dopo essersi sfilata da me. Elisa le lecca la fica aperta e bagnata dal piacere dei suoi orgasmi. Invito Luca a scopare in doppia sua moglie e lui la penetra con impeto e la scopa chiamandola troia.
….ssiii…..troiia…ti sfondimaoooooo!!!!!.....
Elisa scatta le foto e io mi sollevo e faccio succhiare il cazzo alla sposa quando Luca eccitato del gioco le sborra dentro.
…ssiii…e.ccomiiiii….sborrroooo!!!...ora….
Rimane dentro per un momento e poi si sfila lasciando che dalle labbra gonfie e tumefatte delle fica di Maria coli il suo piacere. Marco si sposta da dietro e adesso la scopa anche lui. Le pianta con forza il cazzo dentro e le tiene le gambe alzate per affondare meglio dentro di lei che gode a raffica.
……..ssiiii…venggooo!!! amoreeee…mi fa impazzireree…vengooooo! oraaaa!!!!....ssiiiii……
Mentre li osservo ho il cazzo nella bocca di Elisa, che me lo succhia e con una mano masturba quello di Luca che estasiato da quello che vede è ancora quasi duro. Marco con dei colpi fortissimi sborra dentro la sposa che ha un nuovo orgasmo.
….s.siiiii…..venggoooo!!!! vengooooo…….
….ECCOMIII!! sborroooo!!! si teniii….oraaa….
Luca le scatta delle foto mentre Marco si sfila e dalla fica slabbrata esce un rivolo di crema bianca. Elisa si gira e mi guarda.
“Adesso tocca a te sborrare dentro la sposa. Dai che è come se la ingravidaste tutti e tre insieme.”
Mi infilo dentro quella fica fradicia dello sperma del maschio che la scopata prima. Sono a conoscenza che la sposa prende la pillola, ma lo ha detto la volta precedente, ma il pensiero mi eccita ugualmente, e dopo alcuni affondi le sborro dentro con un grido di piacere.
…..ssisii puttannnaa..ti ingarvidoooooo!!!!!
La scena ha eccitato Luca che appena sono uscito dalla fica di sua moglie, ci si pianta dentro e la scopa come un pazzo scatenato.
….ssiii troiia sfondatttaaa…ti hanno ingraviidatoooo…..vacca…e puttanaaaaa…
Elisa immortala la scana con il solito telefonino dove sicuramente dentro ci saranno almeno 1000 foto di una notte unica. Mentre Luca scopava la moglie Marco si è fatto succhiare il cazzo da Maria e adesso è di nuovo in tiro e quando Luca esce dopo l’ennesima sborrata rigira la sposa e la incula di nuovo con lei che prima rimane inerte mentre lui le sfonda il culo e ci gode poi lo incita a farlo più forza.
….sssiii…daiiiii…spaccammi il cuulooooo….
Resto stupito da quanto sia diventata puttana questa giovane sposina, e vedo Luca che si sega il cazzo mentre guarda con occhi carichi di piacere la sua mogliettina sfondata da Marco, che dopo averla fatta di nuovo godere adesso è al limite, ma è Elisa che mentre osservava la scena mi ha portato di nuovo il cazzo in tiro che invita il Marco a sborrare in faccia alla sposa. Si sposta da me e mette la sua guancia vicino al volto di Maria. Marco si sfila dal culo sfondato della sposa e messo di lato, si sega e schizza due getti di sborra sui visi delle due troie, che stanno a bocca aperta ad aspettare. Lo leccano insieme e lo puliscono fino all’ultima goccia. Anche Luca si avvicina ai loro volti e segandosi velocemente schizza un lieve getto di seme sui loro volti e viene spremuto anche lui. Io che ho scattato le foto adesso sono invitato ad avvicinarmi per dare anche la mia parte di sborra sui loro volti. Mi succhiano insieme e mi segano velocemente fin quando dono pure io il nettare che vogliono. Coperte di sborra le due puttane si leccano a vicenda distese sul letto con noi che le ammiriamo. Poi si sciolgono, Maria è sfinita e rimane inerte sul letto, Luca si avvicina e l’abbraccia e la bacia con amore. Elisa ci fa cenno di andarcene. Usciti dalla camera ci guida dentro una porta adiacente dove c’è un altro letto. Distesi con lei fra di noi commentiamo la giornata.
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